Un credente deve credere a qualunque cosa
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Se va avanti don Minsky con lo stesso dogmatismo un giorno può darsi che la faranno addirittura papa della sua chiesa atea... il gregge disposto a bere i suoi sermoni non manca a quanto pare...ahahahah
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Non avrei certo niente di cui vergognarmi... a differenza dei papi della tua chiesa: una schiera di assassini, ladri, stupratori, criminali, dittatori, delinquenti e bugiardi.Egeri ha scritto:Se va avanti con lo stesso dogmatismo un giorno può darsi che la faranno addirittura papa della sua chiesa atea... il gregge disposto a bere i suoi sermoni non manca a quanto pare...ahahahah
Minsky- --------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:Meno male Minsky che si è fatto vivo. Pensavo avesse paura di dire la sua.
Per ora Anselmo lasciamolo stare, ce ne occuperemo dopo. Avrà seguito invece, immagino, la discussione di queste ore con Rasputin, che ringrazio per le belle risposte che mi ha dato.
Lei cosa ne pensa? Nega ľesistenza dell'aldilà come lo si è descritto nei precedenti post? Immagino di sì, in quanto lei si definisce un ateo. È così?
Quando?
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Anche lei don Minsky, come molti, si è costruito la sua bella religione personalizzata. Forse per riempire un vuoto? Per darsi uno scopo nella vita?
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Che spettacolo penoso. Quando non si hanno più argomenti si ricorre all'attacco personale. È tipico e lo abbiamo visto tante volte, ma tu lo stai facendo in un modo particolarmente patetico.Egeri ha scritto:Anche lei don Minsky, come molti, si è costruito la sua bella religione personalizzata. Forse per riempire un vuoto? Per darsi uno scopo nella vita?
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Oggigiorno molte persone cercano di dare un senso alla propria vita, dopo tutto è normale. Volevo dire solo questo.
Comunque se ľho offesa le chiedo scusa.
Comunque se ľho offesa le chiedo scusa.
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:Che spettacolo penoso. Quando non si hanno più argomenti si ricorre all'attacco personale. È tipico e lo abbiamo visto tante volte, ma tu lo stai facendo in un modo particolarmente patetico.Egeri ha scritto:Anche lei don Minsky, come molti, si è costruito la sua bella religione personalizzata. Forse per riempire un vuoto? Per darsi uno scopo nella vita?
Ecco, mi hai tolto la parola dalla tastiera...
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
È ovvio, ciascuno cerca di dare un senso alla propria vita. Pensavi che io dessi un senso alla mia vita scrivendo sul forum? Il forum offre semplicemente uno spazio per esprimere e discutere le proprie idee, senza censure. Questo forum è unico proprio per l'assoluta libertà di opinione che garantisce agli utenti.Egeri ha scritto:Oggigiorno molte persone cercano di dare un senso alla propria vita, dopo tutto è normale. Volevo dire solo questo.
Comunque se ľho offesa le chiedo scusa.
Non mi hai offeso, perché dici questo? Caso mai sei che tu ti stai offendendo da solo, dimostrando scarsa capacità dialogica.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
"Non mi hai offeso, perché dici questo?".
Meglio così caro Minsky.
Risponderò prossimamente alle vostre domande.
A presto!
Meglio così caro Minsky.
Risponderò prossimamente alle vostre domande.
A presto!
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Ci conto (?)Egeri ha scritto:"Non mi hai offeso, perché dici questo?".
Meglio così caro Minsky.
Risponderò prossimamente alle vostre domande.
A presto!
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Esegeri ha scritto:"Non mi hai offeso, perché dici questo?".
Meglio così caro Minsky.
Risponderò prossimamente alle vostre domande.
A presto!
Anche questa l'abbiamo letta molte volte
Comunque: qui chiunque è il benvenuto, e non abbiamo solo questa sezione ma parliamo anche di cronaca, attualità, politica, sport, arte, musica e varie
insomma non ti fossilizzare sulle fedi atee che è meglio
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Raspu, ma devi tornare all'XI sec, al tempo di Anselmo d'Aosta, e alle discussioni allora in voga sulla dimostrazione dell'esistenza di Dio con metodi logici dialettici o col ricorso alla fede e alle Scritture.Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:[...]
«Ciò di cui non si può pensare il maggiore».
Bella frase! Dico sul serio, è concisa, elegante, e a prima vista assolutamente lapidaria e inoppugnabile.
Ma priva di senso.
"Il maggiore" di che? Stiamo facendo una comparazione. Si comparano mele con mele e pere con pere, per stare proprio sull'abc, come dici tu.
Se parliamo di elefanti, per esempio, "ciò di cui non si può pensare il maggiore" è l'elefante africano (Loxodonta africana), il più grande animale terrestre.
Se parliamo di balene, il più grande cetaceo è la balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), forse il più grande animale che sia mai vissuto sulla Terra.
Se parliamo di pianeti del Sistema Solare, il più grande è Giove.
Se parliamo di stelle, la più grande conosciuta è un'ipergigante rossa, UY Scuti.
E così via.
Ma Anselmo d'Aosta non pensava ad alcunché di concreto. Lui parlava di entità concettuali. [...]
Ma forse parlava di un colonnello
Famoso è appunto l'argomento ontologico di Anselmo che parla di Dio, come di " ciò di cui non si può pensare nulla di più grande". Ovviamente le dispute continuarono nel corso dei secoli, e Kant demolì in modo famoso quest'asserzione scrivendo che "se si definisce una cosa non si dimostra che esiste".
Noi cattolici ci basiamo sulla fede e sulle Scritture, come si sa per noi credere è sapere.
Sull'Aventino vi sono tre bellissime basiliche, una in fondo di sant'Alessio, poi vi sono i Cavalieri di Malta, quelli che hanno il buco della serratura sul portone da cui si vede il Cupolone, poi vi è Sant'Anselmo e in fondo Santa Sabina, col giardino degli aranci, la 1a stazione quaresimale. Io ci sono andata quasi sempre per le Ceneri dal Papa a Santa Sabina e ricordo che c'erano 2 fratelli gemelli, alti almeno 2 metri e 20, che non potevano stare fermi e dondolavano sempre la testa, se non se li pigliava il Papa chi se li pigliava?
Ciao.
marisella- ---------------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
marisella ha scritto:Io ci sono andata quasi sempre per le Ceneri dal Papa a Santa Sabina e ricordo che c'erano 2 fratelli gemelli, alti almeno 2 metri e 20, che non potevano stare fermi e dondolavano sempre la testa, se non se li pigliava il Papa chi se li pigliava?
Ciao.
Come i canbarboni di plastica dietro il lunotto delle Seicento?
Però pensa se avevano il pisello in proporzione
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Rasputin- ..............
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Guarda che sono io quello che ha argomentato su Anselmo d'Aosta, non Rasp.marisella ha scritto:
Raspu, ma devi tornare all'XI sec, al tempo di Anselmo d'Aosta, e alle discussioni allora in voga sulla dimostrazione dell'esistenza di Dio con metodi logici dialettici o col ricorso alla fede e alle Scritture.
Famoso è appunto l'argomento ontologico di Anselmo che parla di Dio, come di " ciò di cui non si può pensare nulla di più grande". Ovviamente le dispute continuarono nel corso dei secoli, e Kant demolì in modo famoso quest'asserzione scrivendo che "se si definisce una cosa non si dimostra che esiste".
Noi cattolici ci basiamo sulla fede e sulle Scritture, come si sa per noi credere è sapere.
Sull'Aventino vi sono tre bellissime basiliche, una in fondo di sant'Alessio, poi vi sono i Cavalieri di Malta, quelli che hanno il buco della serratura sul portone da cui si vede il Cupolone, poi vi è Sant'Anselmo e in fondo Santa Sabina, col giardino degli aranci, la 1a stazione quaresimale. Io ci sono andata quasi sempre per le Ceneri dal Papa a Santa Sabina e ricordo che c'erano 2 fratelli gemelli, alti almeno 2 metri e 20, che non potevano stare fermi e dondolavano sempre la testa, se non se li pigliava il Papa chi se li pigliava?
Ciao.
Certo che Kant l'ha demolito, come molto giustamente sottolinei tu, e non ci voleva neanche un grande sforzo, ma Egeri evidentemente si è fermato all'XI secolo anche lui, così ho provato a dargli una spiegazione più articolata e analogica. Fatica sprecata, lo so.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Lei don Minsky ha spostato astutamente il problema per non affrontarlo. Infatti io non le ho posto la questione se l'anima esista o no. è ovvio che messa così lei mi può dire che non c'è nessuna prova oggettiva dell'anima (ma non c'è nemmeno una prova oggettiva che dimostri che l'anima non esiste. La sua sbandierata "prova oggettiva" a cui mi ha rimandato è un sofisma e niente più, del tipo, poiché l'uomo ha desiderio di vivere dopo la morte, allora ha inventato l'anima che gli permette di appagare questo desiderio. Questo è un sofisma e niente più, non dimostra niente ed è vecchio quanto Feuerbach. Lei offende la sua intelligenza se mi porta Feuerbach come prova oggettiva, ammesso che sappia cosa significa una prova oggettiva).Minsky ha scritto:
Dal momento che l'anima non esiste, dopo la morte non va da nessuna parte, men che meno in un ipotetico "aldilà". A questo punto, che l'aldilà esista oppure no, non fa nessuna differenza. È irrilevante stabilire se esista, ammesso che sia stato mai definito in che cosa dovrebbe consistere questo presunto "aldilà".
La questione che le pongo è un'altra. Il cattolico crede che dopo la morte si fa esperienza di una realtà, che noi chiamiamo aldilà, nella quale si ha la prova oggettiva che esiste Dio, in quanto lo si incontra e si viene da Lui giudicati.
La domanda è questa. Come fa lei a negare l'esistenza dell'aldilà, visto che il credente dice che questo aldilà può essere provato o smentito solamente dopo la morte? Per caso lei è andato nell'aldilà ed è tornato indietro?
Per quanto riguarda Anselmo, lo so bene che Kant ha mostrato che non si può passare dal campo logico a quello ontologico. Io infatti non le ho detto che dimostro l'esistenza di Dio con Anselmo... sa leggere i post??? Ho detto solo cosa si intende con la parola "Dio" nella riflessione filosofica, visto che lei ne aveva chiesto il senso...
La prego di essere leale e dialogico.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri vorrei farti notare che un cosiddetto ateo (siete stati voi credenti a darci questa etichetta, a-theos) non crede proprio a un bel caspita di niente senza uno straccio di prova...è un concetto così complicato? Dimostrate che esiste un qualche "dio" con aldilà annesso e connesso, e allora si potrà discutere sensatamente. Finché continuate a blaterare il solito "io ci credo perché ci credo e tu miscredente non puoi dimostrarmi che non esiste niente di tutto ciò" state sprecando tempo e fatica, perché per quanto mi (e ci) riguarda questo "dio" potrebbe essere anche il Flying Spaghetti Monster con il suo bellissimo paradiso fatto di fiumane di birra fredda e spogliarelliste/i a seconda delle preferenze...
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In me l’ateismo non è né una conseguenza, né tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto. Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio è una risposta grossolana, un’indelicatezza verso noi pensatori: anzi, addirittura, non è altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare!
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
FdS sono ďaccordo con lei. Io non vi sto chiedendo le prove per dimostrare il vostro ateismo, perché so bene che nè voi potete portare la prova oggettiva che Dio non esiste, nè io posso portare la prova oggettiva che Dio esiste.
Io voglio solo fare notare che l'ateismo è in fin dei conti una fede religiosa. Perché?
La fede è affermare la verità di qualcosa senza avere l'evidenza oggettiva di quella cosa.
Se lei in quanto ateo dice che Dio non esiste, senza portarmi la prova oggettiva, è esattamente come un credente, perché "per fede atea" dice che Dio non esiste, pur senza avere la prova oggettiva della inesistenza di Dio (nel caso cattolico, morire e accertersene).
Forse per un ateo risulta così difficile ammettere che la sua posizione è una fede come tante?
Se ci incontriamo su questo punto, che è pacifico e non è una sconfitta per nessuno, né una vittoria per nessuno, né ateo né credente, allora poi cercherò di spiegare per quale motivo il cattolicesimo (io come detto parlo sempre del cattolicesimo) si differenzia dal credere in paperino e banda Bassotti.
Io voglio solo fare notare che l'ateismo è in fin dei conti una fede religiosa. Perché?
La fede è affermare la verità di qualcosa senza avere l'evidenza oggettiva di quella cosa.
Se lei in quanto ateo dice che Dio non esiste, senza portarmi la prova oggettiva, è esattamente come un credente, perché "per fede atea" dice che Dio non esiste, pur senza avere la prova oggettiva della inesistenza di Dio (nel caso cattolico, morire e accertersene).
Forse per un ateo risulta così difficile ammettere che la sua posizione è una fede come tante?
Se ci incontriamo su questo punto, che è pacifico e non è una sconfitta per nessuno, né una vittoria per nessuno, né ateo né credente, allora poi cercherò di spiegare per quale motivo il cattolicesimo (io come detto parlo sempre del cattolicesimo) si differenzia dal credere in paperino e banda Bassotti.
Ultima modifica di Egeri il Dom 25 Mar 2018 - 13:50 - modificato 1 volta.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:
La questione che le pongo è un'altra. Il cattolico crede che dopo la morte si fa esperienza di una realtà, che noi chiamiamo aldilà, nella quale si ha la prova oggettiva che esiste Dio, in quanto lo si incontra e si viene da Lui giudicati.
La domanda è questa. Come fa lei a negare l'esistenza dell'aldilà, visto che il credente dice che questo aldilà può essere provato o smentito solamente dopo la morte? Per caso lei è andato nell'aldilà ed è tornato indietro?
Cavoli, che premesse ferree ed inattaccabili
Egeri ha scritto:Per quanto riguarda Anselmo, lo so bene che Kant ha mostrato che non si può passare dal campo logico a quello ontologico. Io infatti non le ho detto che dimostro l'esistenza di Dio con Anselmo... sa leggere i post??? Ho detto solo cosa si intende con la parola "Dio" nella riflessione filosofica, visto che lei ne aveva chiesto il senso...
io invece ti avevo chiesto di descriverlo, ma finora...
Egeri ha scritto:La prego di essere leale e dialogico.
Azz...imparato due parole nuove eh
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:FdS sono ďaccordo con lei. Io non vi sto chiedendo le prove per dimostrare il vostro ateismo, perché so bene che nè voi potete portare la prova oggettiva che Dio non esiste, nè io posso portare la prova oggettiva che Dio esiste.
Io voglio solo fare notare che l'ateismo è in fin dei conti una fede religiosa. Perché?
La fede è affermare la verità di qualcosa senza avere l'evidenza oggettiva di quella cosa.
Se lei in quanto ateo dice che Dio non esiste, senza portarmi la prova oggettiva, è esattamente come un credente, perché "per fede atea" dice che Dio non esiste, pur senza avere la prova oggettiva della inesistenza di Dio (nel caso cattolico, morire e accertersene).
Forse per un ateo risulta così difficile ammettere che la sua posizione è una fede come tante?
Né più ne meno che ammettere
- che la schizofrenia è una salute mentale come tante
- che un bicchiere vuoto è una specie di birra
- che un astemio è un alcolizzato come tanti
ecceccecc
PS inoltre una fede per essere tale - almeno secondo il vostro metro di misura - ha bisogno di un dio...conosci il significato etimologico della parola a-teo? (io comunque non sono ateo)
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Ah, ok. Allora ripartiamo da qui. Definisci cosa intendi con "anima", così possiamo verificare se esiste o non esiste.Egeri ha scritto:Lei don Minsky ha spostato astutamente il problema per non affrontarlo. Infatti io non le ho posto la questione se l'anima esista o no. è ovvio che messa così lei mi può dire che non c'è nessuna prova oggettiva dell'anima (ma non c'è nemmeno una prova oggettiva che dimostri che l'anima non esiste. La sua sbandierata "prova oggettiva" a cui mi ha rimandato è un sofisma e niente più, del tipo, poiché l'uomo ha desiderio di vivere dopo la morte, allora ha inventato l'anima che gli permette di appagare questo desiderio. Questo è un sofisma e niente più, non dimostra niente ed è vecchio quanto Feuerbach. Lei offende la sua intelligenza se mi porta Feuerbach come prova oggettiva, ammesso che sappia cosa significa una prova oggettiva).Minsky ha scritto:
Dal momento che l'anima non esiste, dopo la morte non va da nessuna parte, men che meno in un ipotetico "aldilà". A questo punto, che l'aldilà esista oppure no, non fa nessuna differenza. È irrilevante stabilire se esista, ammesso che sia stato mai definito in che cosa dovrebbe consistere questo presunto "aldilà".
L'inganno cognitivo non è un sofisma, è un effetto studiato dalla Neurologia Cognitiva, una scienza sviluppata da decenni.
Quanto alle offese all'intelligenza, io mi faccio da parte, cedo il primato, riconosco l'assoluta superiorità del mio interlocutore...
Il cattolico crede che dopo la morte si faccia esperienza di qualcosa: è una credenza puerile perché è evidente che dopo la morte non rimane alcuna struttura biologica funzionante che possa esperire alcunché. Questa è proprio la definizione di "morte". Se poi vogliamo giocare con le parole e inanellare scemenze, avanti, c'è posto.Egeri ha scritto:La questione che le pongo è un'altra. Il cattolico crede che dopo la morte si fa esperienza di una realtà, che noi chiamiamo aldilà, nella quale si ha la prova oggettiva che esiste Dio, in quanto lo si incontra e si viene da Lui giudicati.
Se mi dai la mappa per andare nell'aldilà, posso provare ad andarci e poi ti racconto com'è, ce l'hai la mappa?Egeri ha scritto:La domanda è questa. Come fa lei a negare l'esistenza dell'aldilà, visto che il credente dice che questo aldilà può essere provato o smentito solamente dopo la morte? Per caso lei è andato nell'aldilà ed è tornato indietro?
Ma non ti accorgi dello Jabberwocky che stai scrivendo?
Benissimo, e nel momento che tu hai detto cosa si intende con "dio", io ho dimostrato che quello che intendi tu non esiste.Egeri ha scritto:Per quanto riguarda Anselmo, lo so bene che Kant ha mostrato che non si può passare dal campo logico a quello ontologico. Io infatti non le ho detto che dimostro l'esistenza di Dio con Anselmo... sa leggere i post??? Ho detto solo cosa si intende con la parola "Dio" nella riflessione filosofica, visto che lei ne aveva chiesto il senso...
Non mi pare di essere stato sleale. Non io.Egeri ha scritto:La prego di essere leale e dialogico.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri preciso che sono una donna, comunque il punto è molto semplice: come giustamente scrivi, non esiste prova oggettiva dell'esistenza di dio, e fin qui ci siamo; poi però cadi rovinosamente sulla mancanza di prove della sua inesistenza: se "dio" è, allora deve esistere, e quindi deve essercene prova, ma finché non sussiste prova allora "dio" semplicemente non è. Perché dovrei per fede credere che esista l'aldilà? Appunto, per fede. Non di certo per comprovati accertamenti. E quindi ora ti chiedo, perché dovrei credere a una cosa che per quanto mi riguarda può benissimo essere un prodotto di fantasia e che non è supportata da nessuna prova? Tu sapresti dimostrare l'inesistenza della Banda Bassotti al di fuori dei fumetti? Ne dubito. Eppure convieni con me che non esiste e che è solo frutto della fantasia...ecco ora estendi il ragionamento alle religioniEgeri ha scritto:FdS sono ďaccordo con lei. Io non vi sto chiedendo le prove per dimostrare il vostro ateismo, perché so bene che nè voi potete portare la prova oggettiva che Dio non esiste, nè io posso portare la prova oggettiva che Dio esiste.
Io voglio solo fare notare che l'ateismo è in fin dei conti una fede religiosa. Perché?
La fede è affermare la verità di qualcosa senza avere l'evidenza oggettiva di quella cosa.
Se lei in quanto ateo dice che Dio non esiste, senza portarmi la prova oggettiva, è esattamente come un credente, perché "per fede atea" dice che Dio non esiste, pur senza avere la prova oggettiva della inesistenza di Dio (nel caso cattolico, morire e accertersene).
Forse per un ateo risulta così difficile ammettere che la sua posizione è una fede come tante?
Se ci incontriamo su questo punto, che è pacifico e non è una sconfitta per nessuno, né una vittoria per nessuno, né ateo né credente, allora poi cercherò di spiegare per quale motivo il cattolicesimo (io come detto parlo sempre del cattolicesimo) si differenzia dal credere in paperino e banda Bassotti.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
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Madre si schianta per dimostrare che Dio esiste. A bordo le figlie di 5 e 7 anni, la polizia le interroga
«Una madre venticinquenne con a bordo le figlie di cinque e sette anni si schianta di proposito contro un palo per dimostrare alle bambine che Dio esiste e che le avrebbe protette. È quanto accaduto a Nocross, in Georgia (Usa). Interrogate dalla polizia le figlie hanno ammesso che la madre ha lanciato il Suv contro il palo “di proposito”, ordinando loro di allacciare le cinture di sicurezza prima dell’impatto. Nulla di grave, per fortuna, anche se con un’altra angolazione l’impatto avrebbe potuto avere un esito diverso. La donna, identificata come Bakari Warren, è stata arrestata dalla polizia per crudeltà nei confronti di minori, mentre le bambine sono state affidate alla custodia dei nonni.»
Madre si schianta per dimostrare che Dio esiste. A bordo le figlie di 5 e 7 anni, la polizia le interroga
«Una madre venticinquenne con a bordo le figlie di cinque e sette anni si schianta di proposito contro un palo per dimostrare alle bambine che Dio esiste e che le avrebbe protette. È quanto accaduto a Nocross, in Georgia (Usa). Interrogate dalla polizia le figlie hanno ammesso che la madre ha lanciato il Suv contro il palo “di proposito”, ordinando loro di allacciare le cinture di sicurezza prima dell’impatto. Nulla di grave, per fortuna, anche se con un’altra angolazione l’impatto avrebbe potuto avere un esito diverso. La donna, identificata come Bakari Warren, è stata arrestata dalla polizia per crudeltà nei confronti di minori, mentre le bambine sono state affidate alla custodia dei nonni.»
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Che fede imperfetta... ora aspetto ansiosa la pioggia di arringhe difensive in favore di deeeooo per il suo mancato interventoMinsky ha scritto:È IT
Madre si schianta per dimostrare che Dio esiste. A bordo le figlie di 5 e 7 anni, la polizia le interroga
«Una madre venticinquenne con a bordo le figlie di cinque e sette anni si schianta di proposito contro un palo per dimostrare alle bambine che Dio esiste e che le avrebbe protette. È quanto accaduto a Nocross, in Georgia (Usa). Interrogate dalla polizia le figlie hanno ammesso che la madre ha lanciato il Suv contro il palo “di proposito”, ordinando loro di allacciare le cinture di sicurezza prima dell’impatto. Nulla di grave, per fortuna, anche se con un’altra angolazione l’impatto avrebbe potuto avere un esito diverso. La donna, identificata come Bakari Warren, è stata arrestata dalla polizia per crudeltà nei confronti di minori, mentre le bambine sono state affidate alla custodia dei nonni.»
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In me l’ateismo non è né una conseguenza, né tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto. Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio è una risposta grossolana, un’indelicatezza verso noi pensatori: anzi, addirittura, non è altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare!
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
FdS cosa intende per prova di Dio? Se lei pensa Dio come un oggetto fisico che, se reale, può essere toccato, o visto, o esperito con i sensi del nostro corpo, allora no, questo non è Dio. Non ci sarebbe bisogno della fede se Dio lo si potesse toccare o vedere con i sensi. Basterebbero appunto i sensi.cadi rovinosamente sulla mancanza di prove della sua inesistenza: se "dio" è, allora deve esistere, e quindi deve essercene prova, ma finché non sussiste prova allora "dio" semplicemente non è
Tu sapresti dimostrare l'inesistenza della Banda Bassotti al di fuori dei fumetti? Ne dubito. Eppure convieni con me che non esiste e che è solo frutto della fantasia...ecco ora estendi il ragionamento alle religioni..
Sia lei, sia io, sappiamo che la Banda Bassotti è un fumetto disegnato da qualcuno. Questo è oggettivo. Se un giorno però un tizio dovesse fondare una religione basata su una qualche rivelazione che asserisce l'esistenza reale della Banda Bassotti, magari nell'aldilà, ne prenderei atto. Non potrei certo portare la prova oggettiva che la Banda Bassotti non esiste realmente nell'aldilà, visto che il luogo che mi si indica non è verificabile empiricamente. (Questo è l'errore che fa l'ateismo quando asserisce di avere una prova oggettiva sulla inesistenza di una realtà che non si può verificare oggettivamente qui ed ora).
Ma allora crederei alla religione della banda bassotti? Certo che no! Resterei comunque dell'idea che è solo un fumetto. Come negarla? Negherei questa religione della banda bassotti attraverso l'uso della ragione. Direi che non posseggo le prove oggettive per asserire che la banda bassotti non esiste nell'aldilà (queste prove purtroppo non ce le ho), ma che tutta una serie di riflessioni, considerazioni, ecc ecc., mi spingono a pensare che la banda bassotti non esiste nell'aldilà.
L'errore dell'ateismo è proprio quello di pretendere di smentire un'affermazione che non può essere smentita.
Lei mi dirà che in questo modo si può credere a qualsiasi cosa e che qualsiasi credenza che fa leva su un aldilà non verificabile oggettivamente non può essere smentita in maniera assoluta, cioè con le prove oggettive.
è così. Ma qui entra in gioco il rapporto tra la fede e la ragione. La fede cattolica non è un credo irrazionale, come lo ha inteso don Minsky con il suo sfoggio di dogmi strampalati che stanno solo nella sua mente. Il credo cristiano fa appello anche alla dimensione della ragione. è come se la fede fosse sempre in dialogo con la ragione. Diceva Sant'Agoostino "Credi per comprendere e comprendi per credere". In altre parole si crea un circolo virtuoso tra la fede e la ragionevolezza profonda di quello che la fede crede. Esempio: se Dio è creduto per fede come Logos (Ragione), e questo Dio sempre per fede, che si fonda su una Rivelazione, è il creatore di tutto ciò che esiste, sono chiamato a confrontare questa fede con la realtà. è proprio vero che un Dio che è anche "Ragione" ha dato al mondo una sua logica e un suo ordine? Allora la scoperta che il mondo, le sue strutture sono profondamente logiche e matematiche, le leggi universali lo fanno funzionare come un orologio ecc, questo è fantastico. Questo mi conferma la fede in un Dio Logos creatore, e al tempo stesso mi permette di fare un uso potenziato della ragione, perché grazie alla fede so che il mondo può essere capito, studiato, compreso e sfruttato con tutte le applicazioni tecniche. Viceversa, se credessi in un Dio che è Caos e che ha creato la materia con il formaggio, questo non mi verrebbe confermato dalla ragione e dalla realtà esistente.
Credere nella banda bassotti a cosa mi porterebbe? Assolutamente a niente. Non avrebbe nessuna relazione con la ragione umana. Quindi il valore di questa religione sarebbe zero. Ma non direi (perché non lo potrei dire) di avere la certezza oggettiva di questo zero.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:
Sia lei, sia io, sappiamo che la Banda Bassotti è un fumetto disegnato da qualcuno. Questo è oggettivo. Se un giorno però un tizio dovesse fondare una religione basata su una qualche rivelazione che asserisce l'esistenza reale della Banda Bassotti, magari nell'aldilà, ne prenderei atto. Non potrei certo portare la prova oggettiva che la Banda Bassotti non esiste realmente nell'aldilà, visto che il luogo che mi si indica non è verificabile empiricamente. (Questo è l'errore che fa l'ateismo quando asserisce di avere una prova oggettiva sulla inesistenza di una realtà che non si può verificare oggettivamente qui ed ora).
Ma allora crederei alla religione della banda bassotti? Certo che no! Resterei comunque dell'idea che è solo un fumetto. Come negarla? Negherei questa religione della banda bassotti attraverso l'uso della ragione. Direi che non posseggo le prove oggettive per asserire che la banda bassotti non esiste nell'aldilà (queste prove purtroppo non ce le ho), ma che tutta una serie di riflessioni, considerazioni, ecc ecc., mi spingono a pensare che la banda bassotti non esiste nell'aldilà.
Perfetto. E mi spieghi perché non si dovrebbe applicare l'uso della ragione e questo ragionamento alle religioni, visto che alla banda bassotti, a cui lo applichi, non manca nulla di quanto hanno le religioni?
Egeri ha scritto:L'errore dell'ateismo è proprio quello di pretendere di smentire un'affermazione che non può essere smentita.
Se fosse cosí, lo avresti appena fatto anche tu smentendo l'esistenza della Banda Bassotti.
Egeri ha scritto:Lei mi dirà che in questo modo si può credere a qualsiasi cosa e che qualsiasi credenza che fa leva su un aldilà non verificabile oggettivamente non può essere smentita in maniera assoluta, cioè con le prove oggettive.
E qui sei perfettamente rientrato IT, confermando in pieno il titolo del thread nel quale stiamo scrivendo
Egeri ha scritto:è così. Ma qui entra in gioco il rapporto tra la fede e la ragione. La fede cattolica non è un credo irrazionale, come lo ha inteso don Minsky con il suo sfoggio di dogmi strampalati che stanno solo nella sua mente. Il credo cristiano fa appello anche alla dimensione della ragione. è come se la fede fosse sempre in dialogo con la ragione. Diceva Sant'Agoostino "Credi per comprendere e comprendi per credere".
Questo si chiama ragionamento circolare, una delle fallacie logiche più frequenti tra i credenti. Tu stesso hai detto che se ci fossero le prove (ovvero la comprensione) non si tratterebbe di fede bensí di conoscenza (proibitissima! Ricordi la storielle di Eva e della mela? )
Egeri ha scritto:In altre parole si crea un circolo virtuoso tra la fede e la ragionevolezza profonda di quello che la fede crede. Esempio: se Dio è creduto per fede come Logos (Ragione), e questo Dio sempre per fede, che si fonda su una Rivelazione, è il creatore di tutto ciò che esiste, sono chiamato a confrontare questa fede con la realtà.
Quindi secondo te basta credere in qualcosa perché questa esista?
Egeri ha scritto:è proprio vero che un Dio che è anche "Ragione" ha dato al mondo una sua logica e un suo ordine? Allora la scoperta che il mondo, le sue strutture sono profondamente logiche e matematiche, le leggi universali lo fanno funzionare come un orologio ecc, questo è fantastico. Questo mi conferma la fede in un Dio Logos creatore, e al tempo stesso mi permette di fare un uso potenziato della ragione, perché grazie alla fede so che il mondo può essere capito, studiato, compreso e sfruttato con tutte le applicazioni tecniche. Viceversa, se credessi in un Dio che è Caos e che ha creato la materia con il formaggio, questo non mi verrebbe confermato dalla ragione e dalla realtà esistente.
Da "poche idee ma ben confuse" sei passato a "molte idee, e sempre molto ben confuse".
Vedi, peccato che a conferma del concetto in grassetto (strampalato, ma metaforicamnte ci può stare) ci sono una marea di prove scientifiche, basate su osservazioni, calcoi, ma sopratutto dati oggettivi.
La materia si chiama cosmologia, il cui rappresentante più autorevole degli ultimi 100 anni purtroppo è morto alcuni giorni fa...
Egeri ha scritto:Credere nella banda bassotti a cosa mi porterebbe? Assolutamente a niente. Non avrebbe nessuna relazione con la ragione umana. Quindi il valore di questa religione sarebbe zero. Ma non direi (perché non lo potrei dire) di avere la certezza oggettiva di questo zero.
Ed è esattamente quello che ti porta credere nel tuo dio farlocco, perché la ragione non ha bisogno di relazionarsi con nulla e nessuno. È autosufficiente, e tu stesso la usi quotidianamente, per verificare i tuoi estratti conto e per attraversare la strada, guardando prima a sinistra e poi a destra.
Voi credenti non siete altro che una massa di ipocriti, più o meno consapevoli, fede fede sí ma solo finché non si tratta di qualcosa di reale, allora sapete fare i conti ed invece di pregare andate dal medico anche voi.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
No, caro. Stai violentando il termine "realtà". Ciò di cui parli è "fantasia", quando un tizio fonda una religione sta rivelando le sue fantasie (malate, in genere).Egeri ha scritto:FdS cosa intende per prova di Dio? Se lei pensa Dio come un oggetto fisico che, se reale, può essere toccato, o visto, o esperito con i sensi del nostro corpo, allora no, questo non è Dio. Non ci sarebbe bisogno della fede se Dio lo si potesse toccare o vedere con i sensi. Basterebbero appunto i sensi.cadi rovinosamente sulla mancanza di prove della sua inesistenza: se "dio" è, allora deve esistere, e quindi deve essercene prova, ma finché non sussiste prova allora "dio" semplicemente non èTu sapresti dimostrare l'inesistenza della Banda Bassotti al di fuori dei fumetti? Ne dubito. Eppure convieni con me che non esiste e che è solo frutto della fantasia...ecco ora estendi il ragionamento alle religioni..
Sia lei, sia io, sappiamo che la Banda Bassotti è un fumetto disegnato da qualcuno. Questo è oggettivo. Se un giorno però un tizio dovesse fondare una religione basata su una qualche rivelazione che asserisce l'esistenza reale della Banda Bassotti, magari nell'aldilà, ne prenderei atto. Non potrei certo portare la prova oggettiva che la Banda Bassotti non esiste realmente nell'aldilà, visto che il luogo che mi si indica non è verificabile empiricamente. (Questo è l'errore che fa l'ateismo quando asserisce di avere una prova oggettiva sulla inesistenza di una realtà che non si può verificare oggettivamente qui ed ora).
Ecco, vedi. A te toccherebbe elucubrare "tutta una serie di riflessioni, considerazioni, ecc ecc." per poter decidere che la "religione della banda bassotti" non è vera. Faresti una fatica enorme, perché l'ideatore della "religione della banda bassotti" potrebbe aver costruito un impianto estremamente complesso e difficile da smontare punto per punto. E mi piacerebbe davvero sapere se questa operazione tu l'abbia fatta per tutte le altre religioni esistenti, dal momento che se hai scelto di credere alla religione cattolica per motivi razionali, devi aver anche escluso che ogni altra religione sia vera, e come fai a saperlo? In base al tuo discorso, devi conoscere a fondo ogni altra religione e confutarla punto per punto. Non ti bastano cento vite.Egeri ha scritto:Ma allora crederei alla religione della banda bassotti? Certo che no! Resterei comunque dell'idea che è solo un fumetto. Come negarla? Negherei questa religione della banda bassotti attraverso l'uso della ragione. Direi che non posseggo le prove oggettive per asserire che la banda bassotti non esiste nell'aldilà (queste prove purtroppo non ce le ho), ma che tutta una serie di riflessioni, considerazioni, ecc ecc., mi spingono a pensare che la banda bassotti non esiste nell'aldilà.
Ma per fortuna c'è una soluzione semplicissima e sicura. Provo a spiegartela con un'analogia.
C'è stato un periodo storico in cui molti inventori cercavano affannosamente di costruire una macchina capace di moto perpetuo. Di queste macchine ne sono state escogitate tante varianti, ma tutte hanno una caratteristica in comune: non funzionano. Però la gente continuava a presentare domande di brevetto per queste invenzioni. Finché a metà dell'800 fu scoperto il principio della conservazione dell'energia. In questo modo, qualsiasi meccanismo di cui si proclami che viola questo principio, sappiamo già che non può funzionare. Non è più stato necessario costruire un prototipo o analizzare il progetto risolvendo considerazioni cinematiche di estrema complessità. Moto perpetuo? Non funziona. Punto.
Ecco, la religione è la stessa cosa. Non c'è alcun bisogno di andare ad analizzare la dottrina di una religione per sapere che è fantasia. Religione? Idiozia. Punto. L'anima? Non esiste. Punto. L'aldilà, il posto dove vanno le anime dei morti? Non esiste, dal momento che le anime non esistono. Punto.
Facile, no?
Ma che stai a dire? Che stai a dire?! Chi si è mai sognato di smentire l'esistenza dell'idea del dio nella testa dei credenti? Quell'idea, purtroppo, sappiamo bene che c'è. Ogni credente ha la sua idea di dio, e si può osservare che ci sono tante divinità quanti sono i credenti. Questo fatto discende semplicemente dall'unicità delle persone. Non ci saranno mai due persone che abbiano la stessa identica idea, anche se credono alla stessa dottrina. Ciascuno l'avrà recepita in modo leggeremente differente. Un ateo, per definizione, non crede nella divinità. Non ci crede e basta, non emette giudizi di merito sulle varie versioni. Per un ateo sono tutte equivalenti. Afferri il punto? I credenti fanno distinzioni tra le religioni. I cristiani si differenziano in cattolici, ortodossi, protestanti, avventisti, battisti, anglicani, etc. etc; poi ci sono tutte le varianti della religione islamica, i cui adepti sono ferocemente nemici gli uni con gli altri: sciiti, sunniti, sufi etc. E le altre innumerevoli religioni che la fantasia umana ha generato. Per un ateo, sono tutte la stessa fuffa. Valore di verità: zero. E siccome uno zero e un altro zero sono indistinguibili da un punto di vista quantitativo, un ateo non ha nulla da dire sulle religioni. Non ci crede, e basta.Egeri ha scritto:L'errore dell'ateismo è proprio quello di pretendere di smentire un'affermazione che non può essere smentita.
No, è solo il credente che non può esimersi dal credere a qualsiasi cosa. Invece l'ateo, appena sente parlare di "aldilà" o scempiaggini simili, applica la MdM e cancella tutto in un colpo. Meravigliosa efficienza.Egeri ha scritto:Lei mi dirà che in questo modo si può credere a qualsiasi cosa e che qualsiasi credenza che fa leva su un aldilà non verificabile oggettivamente non può essere smentita in maniera assoluta, cioè con le prove oggettive.
Ah, amico mio, che delirio. Ma quando mai sarebbe possibile che "la fede fosse sempre in dialogo con la ragione". Sono due cose antitetiche. Tutte le religioni sono irrazionali, mica solo quella cattolica, pensavi di avere l'esclusiva?Egeri ha scritto:è così. Ma qui entra in gioco il rapporto tra la fede e la ragione. La fede cattolica non è un credo irrazionale, come lo ha inteso don Minsky con il suo sfoggio di dogmi strampalati che stanno solo nella sua mente. Il credo cristiano fa appello anche alla dimensione della ragione. è come se la fede fosse sempre in dialogo con la ragione. Diceva Sant'Agoostino "Credi per comprendere e comprendi per credere". In altre parole si crea un circolo virtuoso tra la fede e la ragionevolezza profonda di quello che la fede crede. Esempio: se Dio è creduto per fede come Logos (Ragione), e questo Dio sempre per fede, che si fonda su una Rivelazione, è il creatore di tutto ciò che esiste, sono chiamato a confrontare questa fede con la realtà. è proprio vero che un Dio che è anche "Ragione" ha dato al mondo una sua logica e un suo ordine? Allora la scoperta che il mondo, le sue strutture sono profondamente logiche e matematiche, le leggi universali lo fanno funzionare come un orologio ecc, questo è fantastico. Questo mi conferma la fede in un Dio Logos creatore, e al tempo stesso mi permette di fare un uso potenziato della ragione, perché grazie alla fede so che il mondo può essere capito, studiato, compreso e sfruttato con tutte le applicazioni tecniche. Viceversa, se credessi in un Dio che è Caos e che ha creato la materia con il formaggio, questo non mi verrebbe confermato dalla ragione e dalla realtà esistente.
Guarda, che il mondo funzioni "come un orologio" è un altro inganno cognitivo ma davvero di bassa lega, proprio un'ingenuità marchiana. È proprio il contrario. Il mondo è basato sul caos. L'ordine è solo un effetto apparente dovuto alla nostra percezione. Tutto nell'universo è caotico. Anche lo sviluppo della vita è dovuto a fenomeni che sono possibili solo in sistemi termodinamici lontani dall'equilibrio. Questo concetto ottocentesco della natura regolata da leggi matematiche è del tutto superato. È vero che molti fenomeni fisici sono ben rappresentabili mediante formule matematiche, ma questi modelli si applicano solo con condizioni al contorno ben precise e molto semplificate. Anche i fenomeni appena più complicati richiedono modellazioni sofisticate le cui soluzioni sono possibili solo grazie ai moderni computer. Ricordi il problema dei tre corpi? Se sei stato attento a scuola e non stavi lì solo a scaldare il banco, dovresti ricordartelo. Si tratta di calcolare l'evoluzione di un sistema di tre corpi soggetti all'influsso della reciproca attrazione gravitazionale, conoscendone la posizione iniziale, la massa e la velocità. Solo tre corpi, quando nell'universo ce ne sono miliardi di miliardi. Eppure una soluzione generale delle equazioni non è esplicitabile. Pensa un po'. "... grazie alla fede so che il mondo può essere capito, studiato, compreso e sfruttato con tutte le applicazioni tecniche". Ma quando mai. Che illusione; ecco, giusto un credente può pensare un'ingenuità del genere.
Sì, sì, lo puoi dire. Zero, zero per la banda bassotti e per tutte le altre religioni.Egeri ha scritto:Credere nella banda bassotti a cosa mi porterebbe? Assolutamente a niente. Non avrebbe nessuna relazione con la ragione umana. Quindi il valore di questa religione sarebbe zero. Ma non direi (perché non lo potrei dire) di avere la certezza oggettiva di questo zero.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Mi avete tolto le parole dalla tastiera, Rasp e Minsky
Vedo che sei un altro sostenitore del "dio orologiaio" Egeri, ti suggerisco la lettura de "L'orologiaio cieco" di Richard Dawkins, è un po' datato ma interessantissimo
Vedo che sei un altro sostenitore del "dio orologiaio" Egeri, ti suggerisco la lettura de "L'orologiaio cieco" di Richard Dawkins, è un po' datato ma interessantissimo
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In me l’ateismo non è né una conseguenza, né tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto. Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio è una risposta grossolana, un’indelicatezza verso noi pensatori: anzi, addirittura, non è altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare!
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Da uno che copia Feuerbach e lo fa apparire come farina del suo sacco, e poi dice pure che è una prova oggettiva... che ti puoi aspettate?
Da un altro che per non dire che nega ľaldilà cambia discorso 10 volte e alla fine dice di credere alla banda bassotti...che ti puoi aspettare?
Solo tante risate!!!
Grazie don Minsky a lei e al suo chierichetto Rasputin, perché fate veramente ridere!!
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
È stato un piacere come le altre volte che ci hai fatto visita; un esemplare di credente ottuso e sprovveduto come te è raro trovarlo. Sento che in questa occasione hai dato il "meglio" che potevi, cionondimeno nutro la speranza che tu possa tornare a deliziarci con altri futuri vaneggiamenti che, sebbene non facciano ridere, restano eccellenti esempi di concezioni deteriori e viziate da cui tenersi lontano coltivando la sanità mentale.Egeri ha scritto:Da uno che copia Feuerbach e lo fa apparire come farina del suo sacco, e poi dice pure che è una prova oggettiva... che ti puoi aspettate?
Da un altro che per non dire che nega ľaldilà cambia discorso 10 volte e alla fine dice di credere alla banda bassotti...che ti puoi aspettare?
Solo tante risate!!!
Grazie don Minsky a lei e al suo chierichetto Rasputin, perché fate veramente ridere!!
Grazie, grazie di cuore e a presto!
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Anche lei don Minsky stavolta è stato eccellente, perché spacciare Feuerbach per una prova oggettiva è davvero raro sentirlo dire. Nemmeno ľateo più sprovveduto arriverebbe a tanto!
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Qui si palesa la visione mistica: io Feuerbach non l'ho nemmeno nominato.Egeri ha scritto:Anche lei don Minsky stavolta è stato eccellente, perché spacciare Feuerbach per una prova oggettiva è davvero raro sentirlo dire. Nemmeno ľateo più sprovveduto arriverebbe a tanto!
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Scusa tanto, Fuori: eravamo in astinenza da credulastri...FdS ha scritto:Mi avete tolto le parole dalla tastiera, Rasp e Minsky
Vedo che sei un altro sostenitore del "dio orologiaio" Egeri, ti suggerisco la lettura de "L'orologiaio cieco" di Richard Dawkins, è un po' datato ma interessantissimo
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:Da uno che copia Feuerbach e lo fa apparire come farina del suo sacco, e poi dice pure che è una prova oggettiva... che ti puoi aspettate?
Da un altro che per non dire che nega ľaldilà cambia discorso 10 volte e alla fine dice di credere alla banda bassotti...che ti puoi aspettare?
Solo tante risate!!!
Grazie don Minsky a lei e al suo chierichetto Rasputin, perché fate veramente ridere!!
La cosa è reciproca. Quindi se rimani fai del bene, dico sul serio:
- ci fai divertire
- ci alleni al punching ball/brain jogging
- ci mantieni saldi sulle nostre posizioni (anzi le rinsaldi)
- aumenti il traffico nel forum
ecco ho fatto un'eccezione perché di norma parlo solo per me, ma penso di interpretare il pensiero degli astanti
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Lei non fa ridere, Egeri: fa davvero pena .
Si dovrebbe vergognare almeno un pochino. Messo all'angolo cambia registro facendo lo spiritosello da quattro soldi, ma anche così non fa per nulla ridere, fa sempre più pena....Lei non ci arriva, accecato com'è dalla sua ottusa strafottenza. Con chi crede di avere a che fare? E soprattutto, chi cazzo si crede di essere?
Il suo "potenziato" uso della ragione associato alla fede se lo può serenamente ficcare in quel posto (ha compreso questo punto o vuole un disegno?). Guardando le figure la sua capacità di comprensione forse ne trarrebbe beneficio. Si faccia delle belle seghe con le sue prove filosofiche & Compagnia bella, e non mi riferisco solo a quelle mentali di cui ci ha dato abbondante prova, eh... (Ha compreso questo punto o anche in questo caso preferirebbe un bel disegno? Non faccia complimenti, sono molto abile col pennello!).
In questo forum ognuno è libero di esprimersi...Quindi anche lei, pur blaterando puttanate a iosa, impantanandosi nelle sue stesse contraddizioni e infine accusando gli altri di esternare concetti fantasiosi quando è lei a sviolinar deliri. Commento dopo commento, lei mi fa pensare ad un aereo impazzito che va in stallo, avvitandosi in discorsi paragonabili ad isteriche acrobazie. E infine precipita sbellicandosi dalle risate.
Rida, rida... E torni ad illuminarci (si fa per dire) se riesce a riprendere quota
Si dovrebbe vergognare almeno un pochino. Messo all'angolo cambia registro facendo lo spiritosello da quattro soldi, ma anche così non fa per nulla ridere, fa sempre più pena....Lei non ci arriva, accecato com'è dalla sua ottusa strafottenza. Con chi crede di avere a che fare? E soprattutto, chi cazzo si crede di essere?
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Sì, il miracolo della prova oggettiva. Doveva nascere Minsky per farcelo credere...
Carina la poesia di Saku...
In effetti ho notato che il traffico degli utenti aumenta vertiginosamente quando intervengo io... sarà che le vostre sciocchezze agli atei non piacciono?
Per questo motivo sto pensando di non scrivere più, rischio di farvi fare dei soldi con i banner che avete nel forum.
Carina la poesia di Saku...
In effetti ho notato che il traffico degli utenti aumenta vertiginosamente quando intervengo io... sarà che le vostre sciocchezze agli atei non piacciono?
Per questo motivo sto pensando di non scrivere più, rischio di farvi fare dei soldi con i banner che avete nel forum.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Saku ha scritto:Lei non fa ridere, Egeri: fa davvero pena .
Si dovrebbe vergognare almeno un pochino. Messo all'angolo cambia registro facendo lo spiritosello da quattro soldi, ma anche così non fa per nulla ridere, fa sempre più pena....Lei non ci arriva, accecato com'è dalla sua ottusa strafottenza. Con chi crede di avere a che fare? E soprattutto, chi cazzo si crede di essere?
Il suo "potenziato" uso della ragione associato alla fede se lo può serenamente ficcare in quel posto (ha compreso questo punto o vuole un disegno?). Guardando le figure la sua capacità di comprensione forse ne trarrebbe beneficio. Si faccia delle belle seghe con le sue prove filosofiche & Compagnia bella, e non mi riferisco solo a quelle mentali di cui ci ha dato abbondante prova, eh... (Ha compreso questo punto o anche in questo caso preferirebbe un bel disegno? Non faccia complimenti, sono molto abile col pennello!).
In questo forum ognuno è libero di esprimersi...Quindi anche lei, pur blaterando puttanate a iosa, impantanandosi nelle sue stesse contraddizioni e infine accusando gli altri di esternare concetti fantasiosi quando è lei a sviolinar deliri. Commento dopo commento, lei mi fa pensare ad un aereo impazzito che va in stallo, avvitandosi in discorsi paragonabili ad isteriche acrobazie. E infine precipita sbellicandosi dalle risate.
Rida, rida... E torni ad illuminarci (si fa per dire) se riesce a riprendere quota
Ostia! Meno male che pensavo di essere poco diplomatico io (coi vegetariani)
Un verdone anche da me però
Egeri ha scritto:Sì, il miracolo della prova oggettiva. Doveva nascere Minsky per farcelo credere...
Carina la poesia di Saku...
In effetti ho notato che il traffico degli utenti aumenta vertiginosamente quando intervengo io... sarà che le vostre sciocchezze agli atei non piacciono?
Per questo motivo sto pensando di non scrivere più, rischio di farvi fare dei soldi con i banner che avete nel forum.
Quali banner? Da collegato io non ne vedo. In ogni caso qua soldi non se ne fanno, fidati. Anzi si pagano una manciata die euro l'anno proprio perché gli utenti - da collagati ben s'intende - non vedano pubblicità.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Beh, il caro Egeri sarebbe il soggetto perfetto per questo: Kissing Hank's Ass (versione originale in inglese).Egeri ha scritto:Sì, il miracolo della prova oggettiva. Doveva nascere Minsky per farcelo credere...
Carina la poesia di Saku...
In effetti ho notato che il traffico degli utenti aumenta vertiginosamente quando intervengo io... sarà che le vostre sciocchezze agli atei non piacciono?
Per questo motivo sto pensando di non scrivere più, rischio di farvi fare dei soldi con i banner che avete nel forum.
C'è anche il film!
Ultima modifica di Minsky il Dom 25 Mar 2018 - 23:04 - modificato 1 volta.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:Beh, il caro Egeri sarebbe il soggetto perfetto per questo: Kissing Hank's Ass (versione originale in inglese).Egeri ha scritto:Sì, il miracolo della prova oggettiva. Doveva nascere Minsky per farcelo credere...
Carina la poesia di Saku...
In effetti ho notato che il traffico degli utenti aumenta vertiginosamente quando intervengo io... sarà che le vostre sciocchezze agli atei non piacciono?
Per questo motivo sto pensando di non scrivere più, rischio di farvi fare dei soldi con i banner che avete nel forum.
Sei cattivo. Già non ci arriva in italiano, diamogli una possibilità (metto il link per esteso cosí vede che è un link):
http://digilander.libero.it/ingeberg/Trans/basmelcu.html
(bello il nome del sito "basmelcu" )
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
That's all, folks.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Alcuni esempi del dogmatismo di un ateo sprovveduto, un certo don Minsky:
E qui un esempio della sua coerenza logica:
Ci sono le prove oggettive che l'anima non esisteIl cattolico crede che dopo la morte si faccia esperienza di qualcosa: è una credenza puerileIo ho dimostrato che Dio non esiste.Ciò di cui parli è "fantasia"Religione? Idiozia. Punto. L'anima? Non esiste. Punto. L'aldilà? Non esisteL'ateo, appena sente parlare di "aldilà" o scempiaggini simili, cancella tutto in un colpo. Meravigliosa efficienza.un ateo non ha nulla da dire sulle religioni. Non ci crede, e basta.
E qui un esempio della sua coerenza logica:
Chi si è mai sognato di smentire l'esistenza dell'idea del dio nella testa dei credenti?
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:Alcuni esempi del dogmatismo di un ateo sprovveduto, un certo don Minsky:Ci sono le prove oggettive che l'anima non esisteIl cattolico crede che dopo la morte si faccia esperienza di qualcosa: è una credenza puerileIo ho dimostrato che Dio non esiste.Ciò di cui parli è "fantasia"Religione? Idiozia. Punto. L'anima? Non esiste. Punto. L'aldilà? Non esisteL'ateo, appena sente parlare di "aldilà" o scempiaggini simili, cancella tutto in un colpo. Meravigliosa efficienza.un ateo non ha nulla da dire sulle religioni. Non ci crede, e basta.
Benissimo, ora prova a smentire questi dogmi
Egeri ha scritto:E qui un esempio della sua coerenza logica:Chi si è mai sognato di smentire l'esistenza dell'idea del dio nella testa dei credenti?
Coerenza logica? Che cos'è, me lo sapresti spiegare?
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Devi leggere i commenti sotto
"Esto es lo que va a ganar el Barça este año."
"Esos espíritus silenciosos son los peores"
comunque per il nostro Esegeri:
http://lamiaparteintollerante.altervista.org/sudio-scientifico-shock-piu-il-nostro-quoziente-intellettivo-e-alto-e-meno-crediamo-in-dio/
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Esegeri adesso fa sul serio. Ha messo anche il santino.Rasputin ha scritto:...
comunque per il nostro Esegeri:
http://lamiaparteintollerante.altervista.org/sudio-scientifico-shock-piu-il-nostro-quoziente-intellettivo-e-alto-e-meno-crediamo-in-dio/
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:Esegeri adesso fa sul serio. Ha messo anche il santino.Rasputin ha scritto:...
comunque per il nostro Esegeri:
http://lamiaparteintollerante.altervista.org/sudio-scientifico-shock-piu-il-nostro-quoziente-intellettivo-e-alto-e-meno-crediamo-in-dio/
ha appena messo dentro il naso e già è sparito
Ma sí, svacchiamo va'
dal mio repertorio
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Oh, ecco... adesso Egeri sarà contento... uno che è tornato dall'aldilà.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Anche questa
http://atei.forumitalian.com/t7271-preghiere#384652
poteva starci bene qui. È il bello di questo thread, praticamente impossibile essere OT
http://atei.forumitalian.com/t7271-preghiere#384652
poteva starci bene qui. È il bello di questo thread, praticamente impossibile essere OT
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Ti insegnano fin da piccolo a non dare retta agli sconosciuti. Perché quindi affidarsi a chiunque si vesta in modo bizzarro e che ti racconta di possedere la verità assoluta? Nessuno di noi ha sapere illimitato, anzi le persone più intelligenti sono proprio quelle che hanno riconosciuto e riconoscono di non sapere.
Il non sapere, soprattutto in questioni dove la scienza e i nostri sensi non hanno saputo e non sono in grado di dare risposta, non ci legittima a dover credere a qualsiasi cosa che ti viene propinato. Non ho nulla contro chi prega o che ha delle idee sulla morte, sulla vita, sull'anima e sulla morale. Sono altamente contrario invece a chi vuole impormi le sue idee, soprattutto quando mi dice cose che vanno contro la logica, il buonsenso e le conoscenze che nel tempo abbiamo accumulato. La scienza stessa è in evoluzione e ha l'umiltà di rimettersi in discussione. Perché la religione non può fare lo stesso. Che si tratti di Cristiani, Islamici, Induisti o altro, non ci vuole molto a capire che non bisogna credere a qualunque cosa. Come fai a credere che a farti esplodere e a uccidere più persone che potrai andrai in paradiso? Questo non è essere credente, bensì malato di mente.
Il non sapere, soprattutto in questioni dove la scienza e i nostri sensi non hanno saputo e non sono in grado di dare risposta, non ci legittima a dover credere a qualsiasi cosa che ti viene propinato. Non ho nulla contro chi prega o che ha delle idee sulla morte, sulla vita, sull'anima e sulla morale. Sono altamente contrario invece a chi vuole impormi le sue idee, soprattutto quando mi dice cose che vanno contro la logica, il buonsenso e le conoscenze che nel tempo abbiamo accumulato. La scienza stessa è in evoluzione e ha l'umiltà di rimettersi in discussione. Perché la religione non può fare lo stesso. Che si tratti di Cristiani, Islamici, Induisti o altro, non ci vuole molto a capire che non bisogna credere a qualunque cosa. Come fai a credere che a farti esplodere e a uccidere più persone che potrai andrai in paradiso? Questo non è essere credente, bensì malato di mente.
Voltaire2018- ------------
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