Un credente deve credere a qualunque cosa
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
grazie chef, eddai ma neanche un pochino? poco poco, giuro... considera quanto son stato assente, un pochino mi è dovuto...
Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
massi76 ha scritto:grazie chef, eddai ma neanche un pochino? poco poco, giuro... considera quanto son stato assente, un pochino mi è dovuto...
Te se in giugno ci vediamo ti aggiusto io, ti aggiusto
Rasputin- ..............
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
non son mia rotto che m'aggiusti, brodolo! eppoi dovresti pagarmi, per tutte le volte che ti cito... neanche il mecdonal c'ha tanta pubblicità come te.... magari son quasi tutte parolacce e mccoli, ma tant'è l'importante è parlarne male, non quanto (era cosi il proverbio, no?)Rasputin ha scritto:massi76 ha scritto:grazie chef, eddai ma neanche un pochino? poco poco, giuro... considera quanto son stato assente, un pochino mi è dovuto...
Te se in giugno ci vediamo ti aggiusto io, ti aggiusto
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*** il mondo è bello perchè è avariato *** (G.L.)
*** Chi ragiona con la testa degli altri la sua la può friggere *** (G.L.)
*** non è bello ciò che è bello ma son bello bello bello *** (O.V.P.I)
*** e se un ateo si crede dio ?? *** (M.L)
Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
No è pieno di gente che diceva "Dio non esiste".massi76 ha scritto:per i preti l'inferno è pieno di nani che sembrano bambini??
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
E infatti più buono e giusto di così!Dottor Ordifren ha scritto:
Ma voi Credenti non dovete recitare sempre e cmq la parte dei buoni e dei giusti?
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
il paradiso invece è pieno di gente che dice che crederci? basta quello? un ateo che s comporta bene e segue giusti principi va all'inferno un credente che stupra e uccide va in paradiso perchè fa parte dei vips??Egeri ha scritto:No è pieno di gente che diceva "Dio non esiste".massi76 ha scritto:per i preti l'inferno è pieno di nani che sembrano bambini??
vabbè... comunque il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia (cit.)
me ne farò una ragione, è capace che se ci vado io divento un ottimo demonio e torno per rovinare la vita di qualche prete pedofilo o di qualche credente poco praticante
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri caro, hai fatto bene a dire che più che altro sembrano Stanlio e Ollio, io non ho voluto infierire sul dott Ortiken quando ho letto la barzelletta, se uno si crede Dante che fai ? Chiami i monatti? E poi Rasputin è il il suo Virgilio, ma Rasputin non si ricorda manco il metro dell'Eneide, ma che Virgilio, è nato per ben altre cose...Egeri ha scritto:Più che altro sembrate Stanlio e Onlio...Dottor Ordifren ha scritto:
Grazie, Rasputin!
Sei Virglio ed io Dante in questo viaggio verso la conoscenza
PS: però riesco a leggere solo il primo link, mentre cliccando questo sopra mi dice che non ho il permesso per visualizzarlo...
ahahahahah, Tu sei il mio Virgilio e io il tuo Dante,
ahahahahahah,
marisella- ---------------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Caro signore, credere è il primo passo per andare in paradiso, ľagire retto deve venire di conseguenza. Fede e prassi vanno a braccetto. Se uno non fa nemmeno il primo passo, si autoesclude in partenza.massi76 ha scritto:il paradiso invece è pieno di gente che dice che crederci? basta quello? un ateo che s comporta bene e segue giusti principi va all'inferno un credente che stupra e uccide va in paradiso perchè fa parte dei vips??Egeri ha scritto:No è pieno di gente che diceva "Dio non esiste".massi76 ha scritto:per i preti l'inferno è pieno di nani che sembrano bambini??
vabbè... comunque il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia (cit.)
me ne farò una ragione, è capace che se ci vado io divento un ottimo demonio e torno per rovinare la vita di qualche prete pedofilo o di qualche credente poco praticante
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
ma non bastava pentirsi in punto di morte?
mi chiami pure massi, è il mio nome poi se vuole possiamo darci del tu
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
No conta tutta la vita se si è ricevuto ľannuncio del Vangelo. Credere è un incontro che cambia la vita, non una formuletta da recitare.massi76 ha scritto:ma non bastava pentirsi in punto di morte?
mi chiami pure massi, è il mio nome poi se vuole possiamo darci del tu
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
io non parlavo di credere, non cambi le carte in tavola...
si discuteva dell' inferno destinato agli atei ...
non si poteva pentirsi a piacimento all'ultimo istante?
non bastavano le indulgenze?
attento: un no di troppo potrebbe richiedere il perchè allora ci sia un prete di fianco ai moribondi e perchè la chiesa vendesse la salvezza con tanta sollecitudine
si discuteva dell' inferno destinato agli atei ...
non si poteva pentirsi a piacimento all'ultimo istante?
non bastavano le indulgenze?
attento: un no di troppo potrebbe richiedere il perchè allora ci sia un prete di fianco ai moribondi e perchè la chiesa vendesse la salvezza con tanta sollecitudine
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:No è pieno di gente che diceva "Dio non esiste".massi76 ha scritto:per i preti l'inferno è pieno di nani che sembrano bambini??
Dio non esiste.
marisella ha scritto:
Egeri caro, hai fatto bene a dire che più che altro sembrano Stanlio e Ollio, io non ho voluto infierire sul dott Ortiken quando ho letto la barzelletta, se uno si crede Dante che fai ? Chiami i monatti? E poi Rasputin è il il suo Virgilio, ma Rasputin non si ricorda manco il metro dell'Eneide, ma che Virgilio, è nato per ben altre cose...
ahahahahah, Tu sei il mio Virgilio e io il tuo Dante,
ahahahahahah,
Invece noi rinunciamo ad infierire peché è come sparare sulla crocerossa
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
marisella ha scritto:Egeri caro, hai fatto bene a dire che più che altro sembrano Stanlio e Ollio, io non ho voluto infierire sul dott Ortiken quando ho letto la barzelletta, se uno si crede Dante che fai ? Chiami i monatti? E poi Rasputin è il il suo Virgilio, ma Rasputin non si ricorda manco il metro dell'Eneide, ma che Virgilio, è nato per ben altre cose...Egeri ha scritto:Più che altro sembrate Stanlio e Onlio...Dottor Ordifren ha scritto:
Grazie, Rasputin!
Sei Virglio ed io Dante in questo viaggio verso la conoscenza
PS: però riesco a leggere solo il primo link, mentre cliccando questo sopra mi dice che non ho il permesso per visualizzarlo...
ahahahahah, Tu sei il mio Virgilio e io il tuo Dante,
ahahahahahah,
La signora, o signorina non so, Marisella si è inacidita perchè ho smesso di occuparmi di lei?
Dottor Ordifren- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Voi siete agnellini, eh?, ma io ho infierito solo un pochino, altro che sparare alla Croce Rossa, quelli che si credono Dante vanno messi nel barile di Attilio Regolo, e rotolati contro i sassi, poi legati a qualche scoglio battuto dalle onde e dagli avvoltoi così' sono contenti di aver fatto il circolo ellenico. Mi ricordano tanto quel film antico, L'attimo fuggente, in cui alcuni, i migliori, la notte si radunano perchè hanno messo su, appunto, un circolo ellenico, per succhiare il midollo della vita, poi fanno il teatro e quello che interpreta Puck si ammazza, il prof viene cacciato, ma qualcuno lo chiama ancora: Captain, my Captain, a onore e gloria di Lincoln e Whitman.Rasputin ha scritto:Egeri ha scritto:No è pieno di gente che diceva "Dio non esiste".massi76 ha scritto:per i preti l'inferno è pieno di nani che sembrano bambini??
Dio non esiste.marisella ha scritto:
Egeri caro, hai fatto bene a dire che più che altro sembrano Stanlio e Ollio, io non ho voluto infierire sul dott Ortiken quando ho letto la barzelletta, se uno si crede Dante che fai ? Chiami i monatti? E poi Rasputin è il il suo Virgilio, ma Rasputin non si ricorda manco il metro dell'Eneide, ma che Virgilio, è nato per ben altre cose...
ahahahahah, Tu sei il mio Virgilio e io il tuo Dante,
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Per il dott Ortiken: io sono innamorata e sono felice, inacidito sarai tu, e la tua evangelizzazione islamica...(sic!, mai sentito cazzata più grossa nella mia vita...).
marisella- ---------------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
...quello che interpreta Puck si ammazza...
ma davvero s'è visto lo stesso film? il ragazzo si uccide per la castrazione di una famiglia oppressiva che gli impedisce di partecipare ai corsi di teatro, il prof viene cacciato perchè in una scuola di bigotti trovare l'agnello sacrificale e immolarlo sull'altare della patria è la cosa più semplice, mica possono dichiarare di essere incompetenti e inadeguati.
il coro finale è la dedica dei pochi coraggiosi ragazzini che hanno imparato a non temere le prepotenze ma a guardare le cose da altra prospettiva (per questo salgono sulla cattedra).
non discuto della tua religione, giudico la tua capacità e la condanno: se esiste un inferno per chi tenta di distruggere un capolavoro con poche parole allora che tu sia destinata ad un'eterna pena davanti a programmi come il grande fratello...
ma davvero s'è visto lo stesso film? il ragazzo si uccide per la castrazione di una famiglia oppressiva che gli impedisce di partecipare ai corsi di teatro, il prof viene cacciato perchè in una scuola di bigotti trovare l'agnello sacrificale e immolarlo sull'altare della patria è la cosa più semplice, mica possono dichiarare di essere incompetenti e inadeguati.
il coro finale è la dedica dei pochi coraggiosi ragazzini che hanno imparato a non temere le prepotenze ma a guardare le cose da altra prospettiva (per questo salgono sulla cattedra).
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
marisella ha scritto:Voi siete agnellini, eh?, ma io ho infierito solo un pochino, altro che sparare alla Croce Rossa, quelli che si credono Dante vanno messi nel barile di Attilio Regolo, e rotolati contro i sassi, poi legati a qualche scoglio battuto dalle onde e dagli avvoltoi così' sono contenti di aver fatto il circolo ellenico. Mi ricordano tanto quel film antico, L'attimo fuggente, in cui alcuni, i migliori, la notte si radunano perchè hanno messo su, appunto, un circolo ellenico, per succhiare il midollo della vita, poi fanno il teatro e quello che interpreta Puck si ammazza, il prof viene cacciato, ma qualcuno lo chiama ancora: Captain, my Captain, a onore e gloria di Lincoln e Whitman.Rasputin ha scritto:Egeri ha scritto:No è pieno di gente che diceva "Dio non esiste".massi76 ha scritto:per i preti l'inferno è pieno di nani che sembrano bambini??
Dio non esiste.marisella ha scritto:
Egeri caro, hai fatto bene a dire che più che altro sembrano Stanlio e Ollio, io non ho voluto infierire sul dott Ortiken quando ho letto la barzelletta, se uno si crede Dante che fai ? Chiami i monatti? E poi Rasputin è il il suo Virgilio, ma Rasputin non si ricorda manco il metro dell'Eneide, ma che Virgilio, è nato per ben altre cose...
ahahahahah, Tu sei il mio Virgilio e io il tuo Dante,
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Invece noi rinunciamo ad infierire peché è come sparare sulla crocerossa
Per il dott Ortiken: io sono innamorata e sono felice, inacidito sarai tu, e la tua evangelizzazione islamica...(sic!, mai sentito cazzata più grossa nella mia vita...).
Amica mia, io come tutti gli eroi tragici e maledetti di Baudelaire, di Dostoevskij, di Puskin mi nutro dei sogni e delle illusioni dei miei simili.
E come disse Mefistofele a Faust, nulla mi rende più lieto del saperti innamorata...
Dottor Ordifren- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egregio Massi, non ti conosco, ma..., caspita, sono riuscita a distruggere un capolavoro in 2 parole, e che capacità di sintesi che ho, eh? E mi auguri l'inferno per questo? Ma il Sogno di una notte di mezz'estate te lo sei letto tutto? Io, sì. Conosci Walth Withman? Io, sì. Ma come fai a giudicare le persone così? No, io non ho mai visto il Grande Fratello, la mia era una presa in giro perchè qui alcuni adepti, che si credono superiori... vogliono riunirsi in un circolo segreto ellenico, a dire non so che, visto che non conoscono neache le parole adatte per esprimersi, tipo il dottor Ordifren che ha parlato dell'evangelizzazione ebraica e musulmana, ahimè, e costui vuole stare con i cervelloni a fare il circolo ellenico, fate, fate...ecco perchè mi sono agganciata al capolavoro assoluto.massi76 ha scritto:...quello che interpreta Puck si ammazza...
ma davvero s'è visto lo stesso film? il ragazzo si uccide per la castrazione di una famiglia oppressiva che gli impedisce di partecipare ai corsi di teatro, il prof viene cacciato perchè in una scuola di bigotti trovare l'agnello sacrificale e immolarlo sull'altare della patria è la cosa più semplice, mica possono dichiarare di essere incompetenti e inadeguati.
il coro finale è la dedica dei pochi coraggiosi ragazzini che hanno imparato a non temere le prepotenze ma a guardare le cose da altra prospettiva (per questo salgono sulla cattedra).
non discuto della tua religione, giudico la tua capacità e la condanno: se esiste un inferno per chi tenta di distruggere un capolavoro con poche parole allora che tu sia destinata ad un'eterna pena davanti a programmi come il grande fratello...
Non c'è di che.
marisella- ---------------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Mio caro, Baudelaire non ha parlato solo di eroi tragici e maledetti, ha scritto anche delle prose stupende, ad es Il riso dei poveri ( lo conoscerai, ovvio), alla fine pieno di oppio, droghe varie, alcool, in punto di morte ha chiamato il prete e si è fatto dare i sacramenti, lo stesso fece Casanova, lo faranno anche Samuel Taylor Coleridge e Paul Verlaine, e tanti altri, all'inferno non ci vuole finire nessuno. Riguardati.Dottor Ordifren ha scritto:marisella ha scritto:Voi siete agnellini, eh?, ma io ho infierito solo un pochino, altro che sparare alla Croce Rossa, quelli che si credono Dante vanno messi nel barile di Attilio Regolo, e rotolati contro i sassi, poi legati a qualche scoglio battuto dalle onde e dagli avvoltoi così' sono contenti di aver fatto il circolo ellenico. Mi ricordano tanto quel film antico, L'attimo fuggente, in cui alcuni, i migliori, la notte si radunano perchè hanno messo su, appunto, un circolo ellenico, per succhiare il midollo della vita, poi fanno il teatro e quello che interpreta Puck si ammazza, il prof viene cacciato, ma qualcuno lo chiama ancora: Captain, my Captain, a onore e gloria di Lincoln e Whitman.Rasputin ha scritto:Egeri ha scritto:No è pieno di gente che diceva "Dio non esiste".massi76 ha scritto:per i preti l'inferno è pieno di nani che sembrano bambini??
Dio non esiste.marisella ha scritto:
Egeri caro, hai fatto bene a dire che più che altro sembrano Stanlio e Ollio, io non ho voluto infierire sul dott Ortiken quando ho letto la barzelletta, se uno si crede Dante che fai ? Chiami i monatti? E poi Rasputin è il il suo Virgilio, ma Rasputin non si ricorda manco il metro dell'Eneide, ma che Virgilio, è nato per ben altre cose...
ahahahahah, Tu sei il mio Virgilio e io il tuo Dante,
ahahahahahah,
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Amica mia, io come tutti gli eroi tragici e maledetti di Baudelaire, di Dostoevskij, di Puskin mi nutro dei sogni e delle illusioni dei miei simili.
E come disse Mefistofele a Faust, nulla mi rende più lieto del saperti innamorata...
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
marisella ha scritto:Mio caro, Baudelaire non ha parlato solo di eroi tragici e maledetti, ha scritto anche delle prose stupende, ad es Il riso dei poveri ( lo conoscerai, ovvio), alla fine pieno di oppio, droghe varie, alcool, in punto di morte ha chiamato il prete e si è fatto dare i sacramenti, lo stesso fece Casanova, lo faranno anche Samuel Taylor Coleridge e Paul Verlaine, e tanti altri, all'inferno non ci vuole finire nessuno. Riguardati.Dottor Ordifren ha scritto:marisella ha scritto:Voi siete agnellini, eh?, ma io ho infierito solo un pochino, altro che sparare alla Croce Rossa, quelli che si credono Dante vanno messi nel barile di Attilio Regolo, e rotolati contro i sassi, poi legati a qualche scoglio battuto dalle onde e dagli avvoltoi così' sono contenti di aver fatto il circolo ellenico. Mi ricordano tanto quel film antico, L'attimo fuggente, in cui alcuni, i migliori, la notte si radunano perchè hanno messo su, appunto, un circolo ellenico, per succhiare il midollo della vita, poi fanno il teatro e quello che interpreta Puck si ammazza, il prof viene cacciato, ma qualcuno lo chiama ancora: Captain, my Captain, a onore e gloria di Lincoln e Whitman.Rasputin ha scritto:Egeri ha scritto:No è pieno di gente che diceva "Dio non esiste".massi76 ha scritto:per i preti l'inferno è pieno di nani che sembrano bambini??
Dio non esiste.marisella ha scritto:
Egeri caro, hai fatto bene a dire che più che altro sembrano Stanlio e Ollio, io non ho voluto infierire sul dott Ortiken quando ho letto la barzelletta, se uno si crede Dante che fai ? Chiami i monatti? E poi Rasputin è il il suo Virgilio, ma Rasputin non si ricorda manco il metro dell'Eneide, ma che Virgilio, è nato per ben altre cose...
ahahahahah, Tu sei il mio Virgilio e io il tuo Dante,
ahahahahahah,
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Amica mia, io come tutti gli eroi tragici e maledetti di Baudelaire, di Dostoevskij, di Puskin mi nutro dei sogni e delle illusioni dei miei simili.
E come disse Mefistofele a Faust, nulla mi rende più lieto del saperti innamorata...
Magari mi farai redimere tu, Marisella.
Dopotutto come Cattolica è un tuo dovere.
Fu Margherita che strappò Faust dalle grinfie di Mefistofele, no?
Dottor Ordifren- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
marisella ha scritto:
Egregio Massi, non ti conosco, ma..., caspita, sono riuscita a distruggere un capolavoro in 2 parole, e che capacità di sintesi che ho, eh? [...]
Ecco la conferma che i cattolici riescono sempre a sorprendermi e stupirmi. Se la tua è capacità di sintesi (Dottor Divago), io sono una mucca su pattini a rotelle
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
oh beh allora stupido io... se criticare il film perchè in realtà si voleva fare le criche agli adepti della segreta chiesa degli atei e non agli attori (come dire ad una cuoca che il sufflè è uno schifo pensando a lei invece che all'impasto o alla cottura) è più normale che criticare un capolavoro di per se (almeno le critiche immotivate potevano essere concepite) allora mi sa che non abbiamo a che fare con una semplice adepta ma forse con un'evangelizzatrice di caratura sotto mentite spoglie. perchè non è da sempliciotta trovare una via di arrampicata su una parete cosi liscia...
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Gli atei non credono in Dio, mi sembra, così pensando e vivendo se ne vanno in direzione inferno. I sacramenti dati al moribondo già credente sono ben altra cosa.massi76 ha scritto:io non parlavo di credere, non cambi le carte in tavola...
si discuteva dell' inferno destinato agli atei ...
non si poteva pentirsi a piacimento all'ultimo istante?
non bastavano le indulgenze?
attento: un no di troppo potrebbe richiedere il perchè allora ci sia un prete di fianco ai moribondi e perchè la chiesa vendesse la salvezza con tanta sollecitudine
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
il prete non chiede "vuoi i sacramenti?" ma "vuoi pentirti?"
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Questo lo avrà visto in qualche film. Mica il prete va di corsa al capezzale delľateo morente intimandogli "pentiti". Si muore come si è vissuto, nella libertà delle proprie scelte.massi76 ha scritto:il prete non chiede "vuoi i sacramenti?" ma "vuoi pentirti?"
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:Gli atei non credono in Dio, mi sembra, così pensando e vivendo se ne vanno in direzione inferno. I sacramenti dati al moribondo già credente sono ben altra cosa.massi76 ha scritto:io non parlavo di credere, non cambi le carte in tavola...
si discuteva dell' inferno destinato agli atei ...
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non bastavano le indulgenze?
attento: un no di troppo potrebbe richiedere il perchè allora ci sia un prete di fianco ai moribondi e perchè la chiesa vendesse la salvezza con tanta sollecitudine
È questo l'amore paterno del tuo dio di merda? Ti ordina di credere in lui ed amarlo (come se l'amore fosse un sentimento che si potesse suscitare a comando) e se non lo fai ti manda arrosto per l'eternità?
Bel figlio di puttana
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Son favole deliranti, che gli state ancora a dar corda...
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Minsky- --------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
E intanto lei si consola con il nulla, che è un desiderio di trascendenza...Minsky ha scritto:Son favole deliranti, che gli state ancora a dar corda...
No, non è Dio che vi manda alľinferno, siete voi che vi autoescludete dal paradiso. Dio non costringe nessuno.
Egeri- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Ovvio. Non esiste.Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Son favole deliranti, che gli state ancora a dar corda...
E intanto lei si consola con il nulla, che è un desiderio di trascendenza...
No, non è Dio che vi manda alľinferno, siete voi che vi autoescludete dal paradiso. Dio non costringe nessuno.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Non è ovvio... guardi ľislam...Minsky ha scritto:Ovvio. Non esiste.Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Son favole deliranti, che gli state ancora a dar corda...
E intanto lei si consola con il nulla, che è un desiderio di trascendenza...
No, non è Dio che vi manda alľinferno, siete voi che vi autoescludete dal paradiso. Dio non costringe nessuno.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Sì. Ho inteso quello che vuoi dire. Ma non è allah che costringe gli islamici a mettersi a culo alto 5 volte al giorno e a fare tutte le altre idiozie che fanno. Perché anche allah non esiste. Invece esistono gli imam o come si chiamano gli equivalenti islamici del clero, una schifosa banda di pervertiti che dominano i malati mentali indotti dell'islam. E anche loro ricevono fiumi di denaro dai loro fedeli. Guarda caso, il dio è sempre onnipotente, ma una delle cose che non è capace di fare è creare denaro. Chissà come mai. Mistero teologico.Egeri ha scritto:Non è ovvio... guardi ľislam...Minsky ha scritto:Ovvio. Non esiste.Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Son favole deliranti, che gli state ancora a dar corda...
E intanto lei si consola con il nulla, che è un desiderio di trascendenza...
No, non è Dio che vi manda alľinferno, siete voi che vi autoescludete dal paradiso. Dio non costringe nessuno.
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Minsky- --------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:Sì. Ho inteso quello che vuoi dire.
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Sì. Ho inteso quello che vuoi dire.
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
Secondo me sei un pò troppo superficiale quando parli di Islam.
Dovresti limitarti a parlare del tuo Credo, sennò rischi figuracce da Catechismo.
Dottor Ordifren- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Dott Ortiken,Dottor Ordifren ha scritto:Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Sì. Ho inteso quello che vuoi dire.
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
Secondo me sei un pò troppo superficiale quando parli di Islam.
Dovresti limitarti a parlare del tuo Credo, sennò rischi figuracce da Catechismo.
guarda che Egeri non ha sbagliato nulla, non è stato superficiale ma
solo sintetico. Egeri vuole dire che il nostro è un Dio incarnato e che
si umilio' con una morte tremenda come quella in croce. E' scritto nella
lettera ai Filippesi che "umiliò sè stesso facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce".
Siccome sai che il Nuovo Testamento è scritto nel greco della koinè, che è semplice,
puoi leggerlo e capirlo perfino tu, il verbo usato per "umiliò sè stesso "è Kenoo" ( è ionico) e nel testo greco è scritto "ekenòsen" che è un aoristo passivo, da qui la Chiesa
ha creato il termine di "Kènosi" ( cioè spoliazione, umiliazione) che si usa
nelle facoltà teologiche.
E proprio perchè il Cristo ha umiliato sè stesso fino alla morte e alla
morte di croce, che ogni ginocchio si deve piegare nel nome di Gesù in cielo, in terra
e sotto terra (katacthonion), e ogni lingua deve proclamare che Gesù Cristo è il Signore a gloria di Dio Padre.
Già lo scrissi a questi sciagurati ma non ascoltano, altro che confronto
fede-ateismo.
Ciò che ha scritto Egeri è teologicamente esatto.
Ciao.
marisella- ---------------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Bene, anche a me fa piacere scorgere un segnale di concordanza. Penso che la tua aulica espressione «il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente» si possa tradurre con "il dio degli islamici è una figura rozza e primitiva".Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Sì. Ho inteso quello che vuoi dire.
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
In effetti, con quella storia delle 72 vergini a altre amenità altrettanto grottesche, la teologia islamica si riduce a esprimere bisogni bestiali e arcaici.
Una domanda però provo a portela, vediamo se questa volta mi rispondi. Per te è degna di rispetto la religione islamica? Oppure la consideri una credenza, oltre che falsa - necessariamente, solo il cristianesimo è vero per te - anche perniciosa, malata, nociva per le persone e la società?
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
marisella ha scritto:Dott Ortiken,Dottor Ordifren ha scritto:Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Sì. Ho inteso quello che vuoi dire.
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
Secondo me sei un pò troppo superficiale quando parli di Islam.
Dovresti limitarti a parlare del tuo Credo, sennò rischi figuracce da Catechismo.
guarda che Egeri non ha sbagliato nulla, non è stato superficiale ma
solo sintetico. Egeri vuole dire che il nostro è un Dio incarnato e che
si umilio' con una morte tremenda come quella in croce. E' scritto nella
lettera ai Filippesi che "umiliò sè stesso facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce".
Siccome sai che il Nuovo Testamento è scritto nel greco della koinè, che è semplice,
puoi leggerlo e capirlo perfino tu, il verbo usato per "umiliò sè stesso "è Kenoo" ( è ionico) e nel testo greco è scritto "ekenòsen" che è un aoristo passivo, da qui la Chiesa
ha creato il termine di "Kènosi" ( cioè spoliazione, umiliazione) che si usa
nelle facoltà teologiche.
E proprio perchè il Cristo ha umiliato sè stesso fino alla morte e alla
morte di croce, che ogni ginocchio si deve piegare nel nome di Gesù in cielo, in terra
e sotto terra (katacthonion), e ogni lingua deve proclamare che Gesù Cristo è il Signore a gloria di Dio Padre.
Già lo scrissi a questi sciagurati ma non ascoltano, altro che confronto
fede-ateismo.
Ciò che ha scritto Egeri è teologicamente esatto.
Ciao.
Amica mia, non è che facendo citazioni a iosa e riportando testi e definizioni varie a menadito un discorso acquista spessore o diviene corretto.
Io ho citato il riferimento che l'utente faceva sull'Islam, molto superficiale ed ovviamente inesatto.
Leggi con più attenzione ciò che viene scritto, prima di correre a fare copia e incolla di estratti e citazioni :-)
Dottor Ordifren- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Ordi, io non copio e incollo niente, la Bibbia è nelle mia testa, l'ho studiata e la studio, e alcune cose le abbiamo imparate anche a memoria in greco, attendo da te un argomento pieno di spessore, ove parlerai, come al solito, di una vita libera, senza regole, senza morale, senza menate, viva il Terrore, ammazziamo tutti i preti , e fallo, comincia, no? Ammazzane qualcuno. Io leggo e leggo bene e presi 60 alla maturità classica e mi laureai con 110 e lode, non me lo devi dire tu come devo leggere io, viviti la tua vita senza regole, metti su una ghigliottina in piazza e ammazza qualche monaco, comincia no? Suvvia...Dottor Ordifren ha scritto:marisella ha scritto:Dott Ortiken,Dottor Ordifren ha scritto:Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Sì. Ho inteso quello che vuoi dire.
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
Secondo me sei un pò troppo superficiale quando parli di Islam.
Dovresti limitarti a parlare del tuo Credo, sennò rischi figuracce da Catechismo.
guarda che Egeri non ha sbagliato nulla, non è stato superficiale ma
solo sintetico. Egeri vuole dire che il nostro è un Dio incarnato e che
si umilio' con una morte tremenda come quella in croce. E' scritto nella
lettera ai Filippesi che "umiliò sè stesso facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce".
Siccome sai che il Nuovo Testamento è scritto nel greco della koinè, che è semplice,
puoi leggerlo e capirlo perfino tu, il verbo usato per "umiliò sè stesso "è Kenoo" ( è ionico) e nel testo greco è scritto "ekenòsen" che è un aoristo passivo, da qui la Chiesa
ha creato il termine di "Kènosi" ( cioè spoliazione, umiliazione) che si usa
nelle facoltà teologiche.
E proprio perchè il Cristo ha umiliato sè stesso fino alla morte e alla
morte di croce, che ogni ginocchio si deve piegare nel nome di Gesù in cielo, in terra
e sotto terra (katacthonion), e ogni lingua deve proclamare che Gesù Cristo è il Signore a gloria di Dio Padre.
Già lo scrissi a questi sciagurati ma non ascoltano, altro che confronto
fede-ateismo.
Ciò che ha scritto Egeri è teologicamente esatto.
Ciao.
Amica mia, non è che facendo citazioni a iosa e riportando testi e definizioni varie a menadito un discorso acquista spessore o diviene corretto.
Io ho citato il riferimento che l'utente faceva sull'Islam, molto superficiale ed ovviamente inesatto.
Leggi con più attenzione ciò che viene scritto, prima di correre a fare copia e incolla di estratti e citazioni :-)
marisella- ---------------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
marisella ha scritto:Ordi, io non copio e incollo niente, la Bibbia è nelle mia testa, l'ho studiata e la studio, e alcune cose le abbiamo imparate anche a memoria in greco, attendo da te un argomento pieno di spessore, ove parlerai, come al solito, di una vita libera, senza regole, senza morale, senza menate, viva il Terrore, ammazziamo tutti i preti , e fallo, comincia, no? Ammazzane qualcuno. Io leggo e leggo bene e presi 60 alla maturità classica e mi laureai con 110 e lode, non me lo devi dire tu come devo leggere io, viviti la tua vita senza regole, metti su una ghigliottina in piazza e ammazza qualche monaco, comincia no? Suvvia...Dottor Ordifren ha scritto:marisella ha scritto:Dott Ortiken,Dottor Ordifren ha scritto:Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Sì. Ho inteso quello che vuoi dire.
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
Secondo me sei un pò troppo superficiale quando parli di Islam.
Dovresti limitarti a parlare del tuo Credo, sennò rischi figuracce da Catechismo.
guarda che Egeri non ha sbagliato nulla, non è stato superficiale ma
solo sintetico. Egeri vuole dire che il nostro è un Dio incarnato e che
si umilio' con una morte tremenda come quella in croce. E' scritto nella
lettera ai Filippesi che "umiliò sè stesso facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce".
Siccome sai che il Nuovo Testamento è scritto nel greco della koinè, che è semplice,
puoi leggerlo e capirlo perfino tu, il verbo usato per "umiliò sè stesso "è Kenoo" ( è ionico) e nel testo greco è scritto "ekenòsen" che è un aoristo passivo, da qui la Chiesa
ha creato il termine di "Kènosi" ( cioè spoliazione, umiliazione) che si usa
nelle facoltà teologiche.
E proprio perchè il Cristo ha umiliato sè stesso fino alla morte e alla
morte di croce, che ogni ginocchio si deve piegare nel nome di Gesù in cielo, in terra
e sotto terra (katacthonion), e ogni lingua deve proclamare che Gesù Cristo è il Signore a gloria di Dio Padre.
Già lo scrissi a questi sciagurati ma non ascoltano, altro che confronto
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Ciò che ha scritto Egeri è teologicamente esatto.
Ciao.
Amica mia, non è che facendo citazioni a iosa e riportando testi e definizioni varie a menadito un discorso acquista spessore o diviene corretto.
Io ho citato il riferimento che l'utente faceva sull'Islam, molto superficiale ed ovviamente inesatto.
Leggi con più attenzione ciò che viene scritto, prima di correre a fare copia e incolla di estratti e citazioni :-)
Che c'entra?
Da ciò che scrivi sembri animata da astio solo perchè ho una visione della vita diversa dalla tua.
Si, amo la libertà e detesto ogni limitazione, falsa morale o etica di sorta.
Quindi?
Vado alla gogna?
Questa è la tua idea di confronto e tolleranza?
Dove non arrivano le argomentazioni ed il senso critico, scattano poi gli insulti, le frecciatine ed il sarcasmo da serie b?
Suvvia, sei colta ed intelligente, non scadere così, amica mia :-)
Dottor Ordifren- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
anche io un po di greco lo ricordo ancora,ma la bibbia non era in ebraico? al limite la prima traduzione fu quella in aramaico, il greco venne dopo. non è come sapere a memoria due lezioncine di un'opera di shakespeare tradotta in bolognese?? al di la del cosa (puri vaneggiamenti) anche il come...marisella ha scritto:Dott Ortiken,Dottor Ordifren ha scritto:Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Sì. Ho inteso quello che vuoi dire.
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
Secondo me sei un pò troppo superficiale quando parli di Islam.
Dovresti limitarti a parlare del tuo Credo, sennò rischi figuracce da Catechismo.
guarda che Egeri non ha sbagliato nulla, non è stato superficiale ma
solo sintetico. Egeri vuole dire che il nostro è un Dio incarnato e che
si umilio' con una morte tremenda come quella in croce. E' scritto nella
lettera ai Filippesi che "umiliò sè stesso facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce".
Siccome sai che il Nuovo Testamento è scritto nel greco della koinè, che è semplice,
puoi leggerlo e capirlo perfino tu, il verbo usato per "umiliò sè stesso "è Kenoo" ( è ionico) e nel testo greco è scritto "ekenòsen" che è un aoristo passivo, da qui la Chiesa
ha creato il termine di "Kènosi" ( cioè spoliazione, umiliazione) che si usa
nelle facoltà teologiche.
E proprio perchè il Cristo ha umiliato sè stesso fino alla morte e alla
morte di croce, che ogni ginocchio si deve piegare nel nome di Gesù in cielo, in terra
e sotto terra (katacthonion), e ogni lingua deve proclamare che Gesù Cristo è il Signore a gloria di Dio Padre.
Già lo scrissi a questi sciagurati ma non ascoltano, altro che confronto
fede-ateismo.
Ciò che ha scritto Egeri è teologicamente esatto.
Ciao.
non è che se mi incarti bene bene con un bel fiocco di natale e la carta colorata uno stronzo di cane può diventare un presente...senza offesa, mi scuso prima con gli animalisti.
___________________
*** il mondo è bello perchè è avariato *** (G.L.)
*** Chi ragiona con la testa degli altri la sua la può friggere *** (G.L.)
*** non è bello ciò che è bello ma son bello bello bello *** (O.V.P.I)
*** e se un ateo si crede dio ?? *** (M.L)
Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky
La religione islamica, come tutte le grandi religioni storiche dell'umanità, è degna del massimo rispetto. Come cattolico credo e professo che la salvezza dell'umanità riposa solo in Gesù Cristo e nella sua Chiesa, ma so anche che i "semi del Verbo" di Dio (espressione antica di San Giustino) sono diffusi dappertutto e in tutte le culture, dai filosofi greci alle religioni tradizionali (certo solo dei pallidi barlumi). Questo non significa, in prospettiva cattolica, che non si possa criticare e giudicare le altre religioni, anzi esattamente il contrario, questo andrebbe sempre fatto. Non è sinonimo di arroganza culturale, ma di riflessione sui valori (cosa che manca oggi a causa del diffuso relativismo filosofico ed etico). Perché le religioni non sono tutte uguali, si differenziano profondamente l'una dall'altra. è sbagliato parlare dei tre monoteismi come di tre fedi nell'unico Dio sostanzialmente uguali. è sbagliato anche dire che sono le tre religioni del Libro, cioè fondate su un testo sacro. L'ebraismo e il cristianesimo sono le religioni della Parola viva di Dio (la Scrittura nella quale essa si è cristallizzata occupa un posto importante certo ma inferiore, essa si trasmette anche nella Tradizione orale), mentre nell'Islam è corretto dire che tutto è imperniato in un libro "dettato" da Dio, e non si scappa. Nell'islam è tutto più rigido, semplificato, regolamentato, è una religione nata dalla reinterpretazione del messaggio ebraico-cristiano, ritagliato in un certo senso per un contesto tribale. Ma anche nell'islam ci sono delle cose molto belle, accanto ad altre molto negative.Per te è degna di rispetto la religione islamica? Oppure la consideri una credenza, oltre che falsa - necessariamente, solo il cristianesimo è vero per te - anche perniciosa, malata, nociva per le persone e la società?
Quindi per rispondere alla sua domanda, non è vero che tutte le religioni sono per definizione perniciose,nocive, ecc. Possono avere degli elementi positivi (semina verbi) ma anche negativi. Ovvio che si parte sempre dalla pienezza della Verità in Gesù Cristo, si deve vedere tutto attraverso questa lente.
Poi, per quanto riguarda i non credenti, non so se le piacerà o meno questa cosa, ma come cattolico credo anche che non è necessaria la fede per arrivare a conoscere Dio. Le sembrerà strano ma è così. Lo dice il Concilio Vaticano I, ogni uomo può arrivare con la sola ragione a conoscere Dio come principio di tutto quello che esiste (e anche come fine, tutto ritorna a Lui, non c'è il nulla dopo la morte..., Dio sta all'inizio e alla fine). Queste sono due cose che non hanno bisogno della fede. Un musulmano non si sognerebbe mai di dirlo, ed ecco un'altra bella differenza (lì tutto è rivelato e scritto). Un ateo che si dice razionale dovrebbe meditare su questo...
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
massi76 ha scritto:anche io un po di greco lo ricordo ancora,ma la bibbia non era in ebraico? al limite la prima traduzione fu quella in aramaico, il greco venne dopo. non è come sapere a memoria due lezioncine di un'opera di shakespeare tradotta in bolognese?? al di la del cosa (puri vaneggiamenti) anche il come...marisella ha scritto:Dott Ortiken,Dottor Ordifren ha scritto:Egeri ha scritto:Minsky ha scritto:Sì. Ho inteso quello che vuoi dire.
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
Secondo me sei un pò troppo superficiale quando parli di Islam.
Dovresti limitarti a parlare del tuo Credo, sennò rischi figuracce da Catechismo.
guarda che Egeri non ha sbagliato nulla, non è stato superficiale ma
solo sintetico. Egeri vuole dire che il nostro è un Dio incarnato e che
si umilio' con una morte tremenda come quella in croce. E' scritto nella
lettera ai Filippesi che "umiliò sè stesso facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce".
Siccome sai che il Nuovo Testamento è scritto nel greco della koinè, che è semplice,
puoi leggerlo e capirlo perfino tu, il verbo usato per "umiliò sè stesso "è Kenoo" ( è ionico) e nel testo greco è scritto "ekenòsen" che è un aoristo passivo, da qui la Chiesa
ha creato il termine di "Kènosi" ( cioè spoliazione, umiliazione) che si usa
nelle facoltà teologiche.
E proprio perchè il Cristo ha umiliato sè stesso fino alla morte e alla
morte di croce, che ogni ginocchio si deve piegare nel nome di Gesù in cielo, in terra
e sotto terra (katacthonion), e ogni lingua deve proclamare che Gesù Cristo è il Signore a gloria di Dio Padre.
Già lo scrissi a questi sciagurati ma non ascoltano, altro che confronto
fede-ateismo.
Ciò che ha scritto Egeri è teologicamente esatto.
Ciao.
non è che se mi incarti bene bene con un bel fiocco di natale e la carta colorata uno stronzo di cane può diventare un presente...senza offesa, mi scuso prima con gli animalisti.
Gentile Massi, sei nato solo nel 76, mica nel 1576, un po'
di greco lo ricorderai.
Per Bibbia noi intendiami sia il l'A.T. (Antico Testamento)
che il N. T. (Nuovo Testamento).L'Antico Testamento fu scritto in ebraico, aramaico e greco.
Dunque l'ebraico, lingua semitica vicino all'accadico
fu usata fin dal V sec a.e.v.
Poi l'aramaico deriva il suo nome dalla regione di Aram,
l'antica Siria, fu parlato da Damasco
di greco lo ricorderai.
Per Bibbia noi intendiami sia il l'A.T. (Antico Testamento)
che il N. T. (Nuovo Testamento).L'Antico Testamento fu scritto in ebraico, aramaico e greco.
Dunque l'ebraico, lingua semitica vicino all'accadico
fu usata fin dal V sec a.e.v.
Poi l'aramaico deriva il suo nome dalla regione di Aram,
l'antica Siria, fu parlato da Damasco
all'Eufrate, dopo la conquista persiana in tutta la Palestina.
Poi il greco , si diffuse con Alessandro Magno ( ellenismo)
e divenne la lingua comune
della cultura.
Nel III-II sec a.e.v. i Giudei dotti di Alessandria (70 dotti),
vi aggiunsero altri libri, es . Tobia, Giuditta, I Maccabei,
Baruc e Siracide , il cui originale ebraico era andato perduto,
inoltre aggiunsero direttamente in greco II Maccabei e Sapienza.
Questi libri furono chiamati deuterocanonici, non accettati dagli
ebrei ortodossi e dai protestanti. Così nacque la Bibbia dei Settanta
(LXX). E' scritta in greco attico.
Vi sono innumerevoli codici perchè si scriveva su papiri
arrotolati, materiale deperibile, per cui si ricopiavano sempre.
Oggi noi abbiamo i codici più antichi che sono ( codici perchè poi si scriveva
su pergamene cucite in quinterni, come ora) che sono:
Codice Sinaitici( IV sec) nel monastero del Sinai, ma alcune parti di
questo codice sono a Berlino.
Codice Alessandrino (V sec) presso il patriarca d'Alessandria.
Codice Vaticano ( IV sec) nella biblioteca vaticana.
Il Nuovo Testamento (N.T.) è stato scritto nel greco della koinè
anche se si è a lungo dibattuto se il vangelo di Matteo fosse
stato scritto in ebraico.
Stop. Chiaro? Ciao.
Com'è la storia del cane col fiocco, e che uno dice 2 cazzate,
col cane e col fiocco, pari Fedro o Esopo, fai di meglio.
P.S.Io non voglio diventare un bel niente, quello che so lo espongo,
mi è bastato per farmi strada nella vita,
se questo topic ti sta sul cazzo vai altrove, no?
Poi il greco , si diffuse con Alessandro Magno ( ellenismo)
e divenne la lingua comune
della cultura.
Nel III-II sec a.e.v. i Giudei dotti di Alessandria (70 dotti),
vi aggiunsero altri libri, es . Tobia, Giuditta, I Maccabei,
Baruc e Siracide , il cui originale ebraico era andato perduto,
inoltre aggiunsero direttamente in greco II Maccabei e Sapienza.
Questi libri furono chiamati deuterocanonici, non accettati dagli
ebrei ortodossi e dai protestanti. Così nacque la Bibbia dei Settanta
(LXX). E' scritta in greco attico.
Vi sono innumerevoli codici perchè si scriveva su papiri
arrotolati, materiale deperibile, per cui si ricopiavano sempre.
Oggi noi abbiamo i codici più antichi che sono ( codici perchè poi si scriveva
su pergamene cucite in quinterni, come ora) che sono:
Codice Sinaitici( IV sec) nel monastero del Sinai, ma alcune parti di
questo codice sono a Berlino.
Codice Alessandrino (V sec) presso il patriarca d'Alessandria.
Codice Vaticano ( IV sec) nella biblioteca vaticana.
Il Nuovo Testamento (N.T.) è stato scritto nel greco della koinè
anche se si è a lungo dibattuto se il vangelo di Matteo fosse
stato scritto in ebraico.
Stop. Chiaro? Ciao.
Com'è la storia del cane col fiocco, e che uno dice 2 cazzate,
col cane e col fiocco, pari Fedro o Esopo, fai di meglio.
P.S.Io non voglio diventare un bel niente, quello che so lo espongo,
mi è bastato per farmi strada nella vita,
se questo topic ti sta sul cazzo vai altrove, no?
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Egeri ha scritto:
Beh mi fa piacere. C'è monoteismo e monoteismo, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il Dio dell'Islam è assolutamente trascendente, l'uomo è tenuto a prostrarsi e basta. Quello cristiano è il Dio che si è annichilito sulla croce, il Dio che ci ha riscattato con il suo sangue, e che non ci chiama servi, ma amici: ci vuole persone libere, che Lo amano e Lo portano nel mondo stando in piedi.
Ah.
AT Ezechiele 28, 23 ha scritto:Manderò contro di essa la peste e il sangue scorrerà per le sue vie: cadranno in essa i trafitti di spada e questa da ogni parte graverà; e sapranno che io sono il Signore.
AT Siracide 45,19 ha scritto:Il Signore vide e se ne indignò; essi finirono annientati nella furia della sua ira. Egli compì prodigi a loro danno per distruggerli con il fuoco della sua fiamma.
2-Maccabei 1,16 ha scritto:scagliarono pietre e fulminarono il condottiero e i suoi. Poi fattili a pezzi e tagliate le loro teste, le gettarono a quelli di fuori. In tutto sia benedetto il nostro Dio, che ha consegnato alla morte gli empi.
AT Giosuè 10,11 ha scritto:Mentre essi fuggivano dinanzi ad Israele..., il Signore lanciò dal cielo su di essi come grosse pietre fino ad Azekà e molti morirono. Coloro che morirono per le pietre della grandine furono più di quanti ne uccidessero gli Israeliti con la spada.
Proprio un giovialone, non c'è che dire
E potrei continuare.
Egeri ha scritto:
La religione islamica, come tutte le grandi religioni storiche dell'umanità, è degna del massimo rispetto. Come cattolico credo e professo che la salvezza dell'umanità riposa solo in Gesù Cristo e nella sua Chiesa, ma so anche che i "semi del Verbo" di Dio (espressione antica di San Giustino) sono diffusi dappertutto e in tutte le culture, dai filosofi greci alle religioni tradizionali (certo solo dei pallidi barlumi). Questo non significa, in prospettiva cattolica, che non si possa criticare e giudicare le altre religioni, anzi esattamente il contrario, questo andrebbe sempre fatto. Non è sinonimo di arroganza culturale, ma di riflessione sui valori (cosa che manca oggi a causa del diffuso relativismo filosofico ed etico). Perché le religioni non sono tutte uguali, si differenziano profondamente l'una dall'altra. è sbagliato parlare dei tre monoteismi come di tre fedi nell'unico Dio sostanzialmente uguali. è sbagliato anche dire che sono le tre religioni del Libro, cioè fondate su un testo sacro. L'ebraismo e il cristianesimo sono le religioni della Parola viva di Dio (la Scrittura nella quale essa si è cristallizzata occupa un posto importante certo ma inferiore, essa si trasmette anche nella Tradizione orale), mentre nell'Islam è corretto dire che tutto è imperniato in un libro "dettato" da Dio, e non si scappa. Nell'islam è tutto più rigido, semplificato, regolamentato, è una religione nata dalla reinterpretazione del messaggio ebraico-cristiano, ritagliato in un certo senso per un contesto tribale. Ma anche nell'islam ci sono delle cose molto belle, accanto ad altre molto negative.
Egeri ha scritto:Quindi per rispondere alla sua domanda, non è vero che tutte le religioni sono per definizione perniciose,nocive, ecc. Possono avere degli elementi positivi (semina verbi) ma anche negativi. Ovvio che si parte sempre dalla pienezza della Verità in Gesù Cristo, si deve vedere tutto attraverso questa lente.
Poi, per quanto riguarda i non credenti, non so se le piacerà o meno questa cosa, ma come cattolico credo anche che non è necessaria la fede per arrivare a conoscere Dio. Le sembrerà strano ma è così. Lo dice il Concilio Vaticano I, ogni uomo può arrivare con la sola ragione a conoscere Dio come principio di tutto quello che esiste (e anche come fine, tutto ritorna a Lui, non c'è il nulla dopo la morte..., Dio sta all'inizio e alla fine). Queste sono due cose che non hanno bisogno della fede. Un musulmano non si sognerebbe mai di dirlo, ed ecco un'altra bella differenza (lì tutto è rivelato e scritto). Un ateo che si dice razionale dovrebbe meditare su questo...
L'ho detto e lo ripeto: assolvere le religioni perché "possono avere anche qualcosa di buono" è come assolvere un pluriomicida perché aiutava le vecchiette ad attraversare la strada.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Gentile Massi, sei nato solo nel 76, mica nel 1576, un po'
di greco lo ricorderai.
... mica tanto... fidati sulla parola! gia uscito dal liceo era un greco tremolante e traballante, figurati ora dopo 22 anni...
comunque è inutile giracci attorno, la bibbia è ebraica (il nome è greco) almeno che non si voglia accettare l'idea che il malloppo infinito di ciarpame che compone quella "cristiana-cattolica" (altri cristiani non ne riconoscono parecchi di libri) sia una unità. cosa inimmaginbile. assodato questo punto, essendo un'accozzaglia di libri che vanno dall'8° sec AC al primo DC (quelli ufficiali ma su materiale deperibile e deperito si fanno risalire anche scritti fino al 3500 AC) si può trovare di tutto, ogni tipo di linguaggio, idioma e dialetto.
la scelta è tanto vasta e libera che chiunque può dire qualsiasi cialtroneria che tanto è insconfessabile.
in seguito a quest'ultimo postulato accetto anche la sua critica che non son riuscito a leggere per intero...
PS: lo riscrivo e lo rispiego magari suona meglio:
non è che se mi incarti bene bene con un bel fiocco di natale e la carta colorata uno stronzo di cane può diventare un presente
non è che se abbellisci con fiocchi e carte uno stronzo poi questo diventa un regalo
è più comprensibile? si capisce bene, ora che è legato all'oggetto della discussione e non al soggetto (non ha nessuna velleità di associarsi alla sua persona, questo post)?
il topic non mi sta sul cazzo, affatto, ovunque ci sia qualcuno che difende i libri sacri o la chiesa in qualsiasi modo, li ci sguazzo, mi diverto e ci vengo più che volentieri, altro che andare altrove... e per quel che è diventato, se lo tenga stretto che comunque son fatti solo suoi, io non giudico la persona ma quel che scrive...
di greco lo ricorderai.
... mica tanto... fidati sulla parola! gia uscito dal liceo era un greco tremolante e traballante, figurati ora dopo 22 anni...
comunque è inutile giracci attorno, la bibbia è ebraica (il nome è greco) almeno che non si voglia accettare l'idea che il malloppo infinito di ciarpame che compone quella "cristiana-cattolica" (altri cristiani non ne riconoscono parecchi di libri) sia una unità. cosa inimmaginbile. assodato questo punto, essendo un'accozzaglia di libri che vanno dall'8° sec AC al primo DC (quelli ufficiali ma su materiale deperibile e deperito si fanno risalire anche scritti fino al 3500 AC) si può trovare di tutto, ogni tipo di linguaggio, idioma e dialetto.
la scelta è tanto vasta e libera che chiunque può dire qualsiasi cialtroneria che tanto è insconfessabile.
in seguito a quest'ultimo postulato accetto anche la sua critica che non son riuscito a leggere per intero...
PS: lo riscrivo e lo rispiego magari suona meglio:
non è che se mi incarti bene bene con un bel fiocco di natale e la carta colorata uno stronzo di cane può diventare un presente
non è che se abbellisci con fiocchi e carte uno stronzo poi questo diventa un regalo
è più comprensibile? si capisce bene, ora che è legato all'oggetto della discussione e non al soggetto (non ha nessuna velleità di associarsi alla sua persona, questo post)?
il topic non mi sta sul cazzo, affatto, ovunque ci sia qualcuno che difende i libri sacri o la chiesa in qualsiasi modo, li ci sguazzo, mi diverto e ci vengo più che volentieri, altro che andare altrove... e per quel che è diventato, se lo tenga stretto che comunque son fatti solo suoi, io non giudico la persona ma quel che scrive...
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*** non è bello ciò che è bello ma son bello bello bello *** (O.V.P.I)
*** e se un ateo si crede dio ?? *** (M.L)
Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Bella sottigliezza. La "parola di Dio" sarebbero quelle storie scritte decine di anni dopo la morte di Gesù, da gente che non lo aveva mai visto, e che raccontano quello che ha detto e fatto anche quando era da solo? Mentre il corano sarebbe stato dettato da Dio? Ma non hai scritto qualche riga sopra che è sbagliato dire che i tre monoteismi si riferiscono allo stesso Dio? E se non è lo stesso Dio, quello dei tre monoteismi, allora solo uno dei tre è quello vero. Gli altri due sono falsi. Ossia non esistono. Questa è logica elementare, da qui non si scappa.Egeri ha scritto:MinskyLa religione islamica, come tutte le grandi religioni storiche dell'umanità, è degna del massimo rispetto. Come cattolico credo e professo che la salvezza dell'umanità riposa solo in Gesù Cristo e nella sua Chiesa, ma so anche che i "semi del Verbo" di Dio (espressione antica di San Giustino) sono diffusi dappertutto e in tutte le culture, dai filosofi greci alle religioni tradizionali (certo solo dei pallidi barlumi). Questo non significa, in prospettiva cattolica, che non si possa criticare e giudicare le altre religioni, anzi esattamente il contrario, questo andrebbe sempre fatto. Non è sinonimo di arroganza culturale, ma di riflessione sui valori (cosa che manca oggi a causa del diffuso relativismo filosofico ed etico). Perché le religioni non sono tutte uguali, si differenziano profondamente l'una dall'altra. è sbagliato parlare dei tre monoteismi come di tre fedi nell'unico Dio sostanzialmente uguali. è sbagliato anche dire che sono le tre religioni del Libro, cioè fondate su un testo sacro. L'ebraismo e il cristianesimo sono le religioni della Parola viva di Dio (la Scrittura nella quale essa si è cristallizzata occupa un posto importante certo ma inferiore, essa si trasmette anche nella Tradizione orale), mentre nell'Islam è corretto dire che tutto è imperniato in un libro "dettato" da Dio, e non si scappa. Nell'islam è tutto più rigido, semplificato, regolamentato, è una religione nata dalla reinterpretazione del messaggio ebraico-cristiano, ritagliato in un certo senso per un contesto tribale. Ma anche nell'islam ci sono delle cose molto belle, accanto ad altre molto negative.Per te è degna di rispetto la religione islamica? Oppure la consideri una credenza, oltre che falsa - necessariamente, solo il cristianesimo è vero per te - anche perniciosa, malata, nociva per le persone e la società?
Quindi per rispondere alla sua domanda, non è vero che tutte le religioni sono per definizione perniciose,nocive, ecc. Possono avere degli elementi positivi (semina verbi) ma anche negativi. Ovvio che si parte sempre dalla pienezza della Verità in Gesù Cristo, si deve vedere tutto attraverso questa lente.
Poi, per quanto riguarda i non credenti, non so se le piacerà o meno questa cosa, ma come cattolico credo anche che non è necessaria la fede per arrivare a conoscere Dio. Le sembrerà strano ma è così. Lo dice il Concilio Vaticano I, ogni uomo può arrivare con la sola ragione a conoscere Dio come principio di tutto quello che esiste (e anche come fine, tutto ritorna a Lui, non c'è il nulla dopo la morte..., Dio sta all'inizio e alla fine). Queste sono due cose che non hanno bisogno della fede. Un musulmano non si sognerebbe mai di dirlo, ed ecco un'altra bella differenza (lì tutto è rivelato e scritto). Un ateo che si dice razionale dovrebbe meditare su questo...
Poi mi piacerebbe capire meglio quella faccenda dei "semi del verbo" sparpagliati dappertutto. Perché mai Dio avrebbe dovuto diffondere qua e là frammenti di informazione incompleti e fuorvianti, che hanno dato origine a dottrine sostanzialmente erronee? Sapeva già di dover mandare Gesù (che è lui stesso), a che pro fare confusione? Per essere un dio onnipotente, ha lavorato in modo davvero tanto ma tanto sconclusionato e trasandato.
Un ragionamento circolare può anche portare a concludere che Dio sia principio di tutto quello che esiste. Certo. Basta partire dal presupposto che occorra un'intelligenza soprannaturale per creare una cosa della complessità dell'universo. Si tratta di una petitio principii, ed è una fallacia. Questo dimostra soltanto che la ragione in sé non basta per raggiungere conclusioni valide sulla realtà. È necessaria l'osservazione, ossia il metodo scientifico. L'osservazione ci permette di riconoscere che non è necessaria alcuna intelligenza esterna per giustificare la realtà. Anzi, non è necessaria alcuna intelligenza tout court. A livello elementare non c'è alcun segno di intelligenza, solo interazioni definite da leggi meccaniche. Le particelle elementari sono tutte uguali, assolutamente indistinguibili. Un atomo di idrogeno è identico ad ogni altro atomo di idrogeno. E senza differenza, non c'è informazione. Senza informazione, non c'è intelligenza. Mentre a livello macroscopico, la termodinamica dei sistemi lontani dall'equilibrio basta a giustificare la formazione di strutture complesse e in grado di immagazzinare informazione, elaborarla e trasmetterla. Demandare ad un'intelligenza esterna l'organizzazione del mondo reale significa soltanto spostare la spiegazione ad un livello inaccessibile, quindi non spiega nulla. Ho già detto come la nostra coscienza generi inganni cognitivi. Il principale inganno è quello di farci sembrare come se ci fosse un'entità astratta, nella nostra testa, che controlla il corpo mediante processi mentali volontari. Non è così, questa cosa è già stata studiata a fondo. La coscienza è soltanto un epifenomeno di processi mentali inconsci. Quasi tutte le nostre decisioni sono giustificazioni a posteriori di azioni intraprese inconsciamente. Sebbene il pensiero sia informazione astratta, senza il supporto materiale non c'è alcuna coscienza. Danni neurologici anche minimi possono determinare cambiamenti radicali nella personalità. Questo può succedere anche in assenza di traumi, solo a causa di forti stress. Si sono osservati casi di individui con personalità multiple. Cosa diresti, che costoro hanno diverse anime nello stesso corpo? Ovviamente, no. Non hanno diverse anime, non hanno alcuna anima perché senza il supporto fisico del cervello con i suoi miliardi di neuroni e sinapsi tutta la giostra si ferma. È il buio, come quando stacchi l'interruttore.
Non mi aspetto di convincerti in poche righe di discorso estremamente semplificato. D'altro canto la scienza attuale non è alla portata di chiunque, sebbene ci siano libri di livello divulgativo che spiegano molto bene la materia, ma richiedono comunque un certo impegno. Fortunatamente, non è affatto necessario avere approfondite conoscenze di neurobiologia per capire che l'anima è un'illusione. Ci si può arrivare con un minimo di introspezione.
Una volta chiarito a sé stessi che non esiste l'anima, tutta la restante impalcatura della religione crolla e si sbriciola in parole vuote di significato. Non rimane nulla, assolutamente nulla.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
E se non è lo stesso Dio, quello dei tre monoteismi, allora solo uno dei tre è quello vero. Gli altri due sono falsi. Ossia non esistono. Questa è logica elementare, da qui non si scappa.
se la logica avesse minimamente a che fare con la religione... avresti ragione ma dato che è agli opposti...
consideriamo che la stessa bibbia dice che dio ( o meglio elohim, uno degli epiteti di dio nel vecchio testamento quando lo si voleva discostare da altre divinità) è geloso (esodo, deuteronomio, re, ezechiele...) allora automaticamente ammette l'esistenza di altre dinìvinità (di cui essere geloso) e si perde il postulato del monoteismo...
Per essere un dio onnipotente, ha lavorato in modo davvero tanto ma tanto sconclusionato e trasandato
ma se non lo fosse? nè onnipotente, nè preciso? se non fossero precisi neanche i libri che si fanno risalire a lui perchè sono solo una motagna di ciarpame scritto da visionari che dopo qualche tipo di sostanza stupefacente diceva di vedere oltre il terreno?
ma non... credo sia difficile da ammettere, visto che tutto quello che la chiesa ha (parlo di beni e ricchezze terrene, non spirituali) sono giustificate dal legame inscindibile, sacro e preciso che dovrebbe esserci tra i pastori e il signore...
se la logica avesse minimamente a che fare con la religione... avresti ragione ma dato che è agli opposti...
consideriamo che la stessa bibbia dice che dio ( o meglio elohim, uno degli epiteti di dio nel vecchio testamento quando lo si voleva discostare da altre divinità) è geloso (esodo, deuteronomio, re, ezechiele...) allora automaticamente ammette l'esistenza di altre dinìvinità (di cui essere geloso) e si perde il postulato del monoteismo...
Per essere un dio onnipotente, ha lavorato in modo davvero tanto ma tanto sconclusionato e trasandato
ma se non lo fosse? nè onnipotente, nè preciso? se non fossero precisi neanche i libri che si fanno risalire a lui perchè sono solo una motagna di ciarpame scritto da visionari che dopo qualche tipo di sostanza stupefacente diceva di vedere oltre il terreno?
ma non... credo sia difficile da ammettere, visto che tutto quello che la chiesa ha (parlo di beni e ricchezze terrene, non spirituali) sono giustificate dal legame inscindibile, sacro e preciso che dovrebbe esserci tra i pastori e il signore...
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*** e se un ateo si crede dio ?? *** (M.L)
Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Caro Egeri,Egeri ha scritto:MinskyLa religione islamica, come tutte le grandi religioni storiche dell'umanità, è degna del massimo rispetto. Come cattolico credo e professo che la salvezza dell'umanità riposa solo in Gesù Cristo e nella sua Chiesa, ma so anche che i "semi del Verbo" di Dio (espressione antica di San Giustino) sono diffusi dappertutto e in tutte le culture, dai filosofi greci alle religioni tradizionali (certo solo dei pallidi barlumi). Questo non significa, in prospettiva cattolica, che non si possa criticare e giudicare le altre religioni, anzi esattamente il contrario, questo andrebbe sempre fatto. Non è sinonimo di arroganza culturale, ma di riflessione sui valori (cosa che manca oggi a causa del diffuso relativismo filosofico ed etico). Perché le religioni non sono tutte uguali, si differenziano profondamente l'una dall'altra. è sbagliato parlare dei tre monoteismi come di tre fedi nell'unico Dio sostanzialmente uguali. è sbagliato anche dire che sono le tre religioni del Libro, cioè fondate su un testo sacro. L'ebraismo e il cristianesimo sono le religioni della Parola viva di Dio (la Scrittura nella quale essa si è cristallizzata occupa un posto importante certo ma inferiore, essa si trasmette anche nella Tradizione orale), mentre nell'Islam è corretto dire che tutto è imperniato in un libro "dettato" da Dio, e non si scappa. Nell'islam è tutto più rigido, semplificato, regolamentato, è una religione nata dalla reinterpretazione del messaggio ebraico-cristiano, ritagliato in un certo senso per un contesto tribale. Ma anche nell'islam ci sono delle cose molto belle, accanto ad altre molto negative.Per te è degna di rispetto la religione islamica? Oppure la consideri una credenza, oltre che falsa - necessariamente, solo il cristianesimo è vero per te - anche perniciosa, malata, nociva per le persone e la società?
Quindi per rispondere alla sua domanda, non è vero che tutte le religioni sono per definizione perniciose,nocive, ecc. Possono avere degli elementi positivi (semina verbi) ma anche negativi. Ovvio che si parte sempre dalla pienezza della Verità in Gesù Cristo, si deve vedere tutto attraverso questa lente.
Poi, per quanto riguarda i non credenti, non so se le piacerà o meno questa cosa, ma come cattolico credo anche che non è necessaria la fede per arrivare a conoscere Dio. Le sembrerà strano ma è così. Lo dice il Concilio Vaticano I, ogni uomo può arrivare con la sola ragione a conoscere Dio come principio di tutto quello che esiste (e anche come fine, tutto ritorna a Lui, non c'è il nulla dopo la morte..., Dio sta all'inizio e alla fine). Queste sono due cose che non hanno bisogno della fede. Un musulmano non si sognerebbe mai di dirlo, ed ecco un'altra bella differenza (lì tutto è rivelato e scritto). Un ateo che si dice razionale dovrebbe meditare su questo...
è molto interessante quello che scrivi, ma ci sono alcuni" ma".
Io non sapevo questa cosa del Concilio Vaticano I, e cioè
che anche con la sola ragione si arrivi a Dio.
Del Cocilio Vaticano I so che fu indetto da Pio IX quando
cessò la sua fuga a Gaeta e alla Madonna della Civita, sopra
Itri, lì dove promulgò il dogma dell'Immacolata Concezione.
Poi aperse il Concilio Vaticano I l'8 dic del 1869, e avevano 52 tesi
da discutere ma fu accolto solo il dogma dell'infallibilità papale,
il concilio fu poi differito perchè il 19 luglio del 1870 scoppiò la guerra
franco-prussiana e il 20 settembre Roma fu occupata dalle truppe piemontesi.
Il discorso che si arrivi a Dio con la ragione è proprio delle "religioni ascendenti" ossia delle filosofie, le altre, quando una Divinità si manifesta, si chiamano "religioni discendenti".
Ciao.
marisella- ---------------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
marisella ha scritto:Caro Egeri,Egeri ha scritto:MinskyLa religione islamica, come tutte le grandi religioni storiche dell'umanità, è degna del massimo rispetto. Come cattolico credo e professo che la salvezza dell'umanità riposa solo in Gesù Cristo e nella sua Chiesa, ma so anche che i "semi del Verbo" di Dio (espressione antica di San Giustino) sono diffusi dappertutto e in tutte le culture, dai filosofi greci alle religioni tradizionali (certo solo dei pallidi barlumi). Questo non significa, in prospettiva cattolica, che non si possa criticare e giudicare le altre religioni, anzi esattamente il contrario, questo andrebbe sempre fatto. Non è sinonimo di arroganza culturale, ma di riflessione sui valori (cosa che manca oggi a causa del diffuso relativismo filosofico ed etico). Perché le religioni non sono tutte uguali, si differenziano profondamente l'una dall'altra. è sbagliato parlare dei tre monoteismi come di tre fedi nell'unico Dio sostanzialmente uguali. è sbagliato anche dire che sono le tre religioni del Libro, cioè fondate su un testo sacro. L'ebraismo e il cristianesimo sono le religioni della Parola viva di Dio (la Scrittura nella quale essa si è cristallizzata occupa un posto importante certo ma inferiore, essa si trasmette anche nella Tradizione orale), mentre nell'Islam è corretto dire che tutto è imperniato in un libro "dettato" da Dio, e non si scappa. Nell'islam è tutto più rigido, semplificato, regolamentato, è una religione nata dalla reinterpretazione del messaggio ebraico-cristiano, ritagliato in un certo senso per un contesto tribale. Ma anche nell'islam ci sono delle cose molto belle, accanto ad altre molto negative.Per te è degna di rispetto la religione islamica? Oppure la consideri una credenza, oltre che falsa - necessariamente, solo il cristianesimo è vero per te - anche perniciosa, malata, nociva per le persone e la società?
Quindi per rispondere alla sua domanda, non è vero che tutte le religioni sono per definizione perniciose,nocive, ecc. Possono avere degli elementi positivi (semina verbi) ma anche negativi. Ovvio che si parte sempre dalla pienezza della Verità in Gesù Cristo, si deve vedere tutto attraverso questa lente.
Poi, per quanto riguarda i non credenti, non so se le piacerà o meno questa cosa, ma come cattolico credo anche che non è necessaria la fede per arrivare a conoscere Dio. Le sembrerà strano ma è così. Lo dice il Concilio Vaticano I, ogni uomo può arrivare con la sola ragione a conoscere Dio come principio di tutto quello che esiste (e anche come fine, tutto ritorna a Lui, non c'è il nulla dopo la morte..., Dio sta all'inizio e alla fine). Queste sono due cose che non hanno bisogno della fede. Un musulmano non si sognerebbe mai di dirlo, ed ecco un'altra bella differenza (lì tutto è rivelato e scritto). Un ateo che si dice razionale dovrebbe meditare su questo...
è molto interessante quello che scrivi, ma ci sono alcuni" ma".
Io non sapevo questa cosa del Concilio Vaticano I, e cioè
che anche con la sola ragione si arrivi a Dio.
Del Cocilio Vaticano I so che fu indetto da Pio IX quando
cessò la sua fuga a Gaeta e alla Madonna della Civita, sopra
Itri, lì dove promulgò il dogma dell'Immacolata Concezione.
Poi aperse il Concilio Vaticano I l'8 dic del 1869, e avevano 52 tesi
da discutere ma fu accolto solo il dogma dell'infallibilità papale,
il concilio fu poi differito perchè il 19 luglio del 1870 scoppiò la guerra
franco-prussiana e il 20 settembre Roma fu occupata dalle truppe piemontesi.
Il discorso che si arrivi a Dio con la ragione è proprio delle "religioni ascendenti" ossia delle filosofie, le altre, quando una Divinità si manifesta, si chiamano "religioni discendenti".
Ciao.
Ovvio che non la capirete, ma tant'è...
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Elohim non è uno degli epiteti di Dio, ma uno dei nomi di Dio, è un plurale,massi76 ha scritto:E se non è lo stesso Dio, quello dei tre monoteismi, allora solo uno dei tre è quello vero. Gli altri due sono falsi. Ossia non esistono. Questa è logica elementare, da qui non si scappa.
se la logica avesse minimamente a che fare con la religione... avresti ragione ma dato che è agli opposti...
consideriamo che la stessa bibbia dice che dio ( o meglio elohim, uno degli epiteti di dio nel vecchio testamento quando lo si voleva discostare da altre divinità) è geloso (esodo, deuteronomio, re, ezechiele...) allora automaticamente ammette l'esistenza di altre dinìvinità (di cui essere geloso) e si perde il postulato del monoteismo...
Per essere un dio onnipotente, ha lavorato in modo davvero tanto ma tanto sconclusionato e trasandato
ma se non lo fosse? nè onnipotente, nè preciso? se non fossero precisi neanche i libri che si fanno risalire a lui perchè sono solo una motagna di ciarpame scritto da visionari che dopo qualche tipo di sostanza stupefacente diceva di vedere oltre il terreno?
ma non... credo sia difficile da ammettere, visto che tutto quello che la chiesa ha (parlo di beni e ricchezze terrene, non spirituali) sono giustificate dal legame inscindibile, sacro e preciso che dovrebbe esserci tra i pastori e il signore...
come si sa, e infatti la Bibbia comincia con: In principio gli Elohim crearono il cielo e la terra...ecc ecc.
I Sacri Libri cominciarono ad essere scritti nel XIII sec a.e.v. ed è chiaro che gli scribi che si trovavano nella palestina pre-israelitica risentivano del politeismo della
terra di Canaan, della religione di Astarte-Isthar, e di tutto il pantheon sumerico. Dio ha scelto il suo popolo per farne una nazione santa e condurla al monoteismo.
Ora sono gli Ebrei che, secondo me, devono fare un passo avanti e arrivare a noi
cristiani, ma è un popolo di dura cervice, così li ha scelti Dio.
Per L'Islam, in poche parole, Maometto era circondato da pecorai analfabeti e poverissimi e diede loro dignità grazie a questa religione islamica che li fece sentire figli di un solo Dio e con un avvenire migliore davanti, se obbedienti ad Allah.
Il fatto che Dio si definisca geloso vuol dire che così come lui ama noi, anche noi dobbiamo amare lui, le altre divinità erano gli idoli, Astarte, Baal, vi erano anche le prostitute sacre nei templi di Astarte, dea babilonese della fecondità, la sua gelosia era amore per gli uomini.
Sguazza, sguazza pure nei topic religiosi, gli altri sgobbano e tu sguazzi, bella roba.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Sguazza, sguazza pure nei topic religiosi, gli altri sgobbano e tu sguazzi, bella roba.
chiaramente ognuno da in base a quello che ha (cit. Rocco Siffredi), chi ha di più più da... io mi limito a sguazzare come una papera nello stagno, mentre i millenari pesci sotto sotto magari neanche visti, creano e ricreano flora e fauna...
ma ci vuole anche chi sguazza e strappa un sorriso magari, che sennò sai che palle la vita...
chiaramente ognuno da in base a quello che ha (cit. Rocco Siffredi), chi ha di più più da... io mi limito a sguazzare come una papera nello stagno, mentre i millenari pesci sotto sotto magari neanche visti, creano e ricreano flora e fauna...
ma ci vuole anche chi sguazza e strappa un sorriso magari, che sennò sai che palle la vita...
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*** e se un ateo si crede dio ?? *** (M.L)
Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
per elohim, chiedo scusa prima perchè sei una signora ma anche se non mi permetto di dissentire totalmente (una dama non si corregge mai, che resta sempre la parte bella della vita, qualsiasi cosa dica) vorrei fare una precisazione.
è una parola strana che anche a livello lessicale morfologico i traduttori ancora tentennano a definire con precisazione.
di certo non era dio (quindi non può essere uno dei nomi di dio) ma una pluralità di individui simili a divinità ma che potevano avere delle loro schiere che militarizzavano gli accampamenti e sembra fossero addirittura mortali (una delle traduzioni): Esodo 3, 12 e segg.; Esodo 15, 3 e segg.; Esodo 18, 11 e segg.; Deuteronomio 6,14 e segg.; Deuteronomio 13, 7 e segg.; Deuteronomio 32, 17 e segg.; Geremia 7, 18
questa è una precisaione del mio pensiero, non una correzione, perchè l'argomento è cosi nebuloso che studiosi e appassionati gettano i remi in barca, figuriamoci quello che posso fare io. ma "epiteto" era volutamente usato invecedi "sostantivo" o "nome", per questo
è una parola strana che anche a livello lessicale morfologico i traduttori ancora tentennano a definire con precisazione.
di certo non era dio (quindi non può essere uno dei nomi di dio) ma una pluralità di individui simili a divinità ma che potevano avere delle loro schiere che militarizzavano gli accampamenti e sembra fossero addirittura mortali (una delle traduzioni): Esodo 3, 12 e segg.; Esodo 15, 3 e segg.; Esodo 18, 11 e segg.; Deuteronomio 6,14 e segg.; Deuteronomio 13, 7 e segg.; Deuteronomio 32, 17 e segg.; Geremia 7, 18
questa è una precisaione del mio pensiero, non una correzione, perchè l'argomento è cosi nebuloso che studiosi e appassionati gettano i remi in barca, figuriamoci quello che posso fare io. ma "epiteto" era volutamente usato invecedi "sostantivo" o "nome", per questo
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
X marisella "La medesima Santa Madre Chiesa professa ed insegna che Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza al lume naturale della ragione umana attraverso le cose create; infatti, le cose invisibili di Lui vengono conosciute dall’intelligenza della creatura umana attraverso le cose che furono fatte (Rm 1,20)". Costituzione dogmatica Dei Filius, 24 aprile 1870, cap. 2.
Tuttavia è scorretto dire che la scienza di per sè conduce a non credere in Dio. Anche perché ci sono moltissimi scienziati in tutti i campi, di ieri e di oggi, che dichiarano di credere in Dio (con diverse sfumature, ovviamente). Lo stesso Einstein, ad esempio. E Newton anche...
E' anche sbagliato dire che la natura fisica non porta segni di razionalità e di ordine, questa è una valutazione soggettiva spacciata per oggettiva (ritorna qui il dogma dell'ateismo = Dio non esiste per principio di fede). Io posso benissimo dire il contrario, e anzi la scienza si fonda proprio sulla presupposta intelligibilità del mondo (organizzato matematicamente, con leggi rigorose, valide sempre, e quindi rintracciabili con il metodo scientifico). Le posso portare anche tanti esempi di una presupposta razionalità oggettivata nella natura. Ad esempio le spirali logaritmiche delle conchiglie (la materia vivente organizzata in maniera matematica e razionale), dei cavoli, degli ananas, dei girasoli, delle pigne, fino alle galassie ecc. ecc... Posso dire benissimo, in base all'osservazione scientifica, che il mondo è ordinato, non caotico, e che porta la firma di una razionalità esterna, ad esso superiore. Certamente la scienza è in questo senso propedeutica alla mia affermazione sulla Causa prima, proprio come afferma il Vaticano I, conduce cioè la ragione a riconoscere Dio. Non va intesa come una prova oggettiva, ma filosofica (a partire dai dati, l'esercizio della ragione arriva a una affermazione corretta).
Non è che Dio si è divertito a sparpagliare frammenti di informazioni fuorvianti nel mondo. Bisogna conoscere la storia della salvezza nel suo complesso, che comincia dal primo libro della Genesi e finisce con il Nuovo Testamento (queste sono verità rivelate, l'uomo da solo non ci può mai arrivare). Dunque: dopo la caduta conseguente al peccato originale di Adamo ed Eva, l'umanità ha perso l'amicizia con Dio (metaforicamente questo viene espresso con l'immagine del giardino nel libro della Genesi, nel quale viveva l'uomo e dove anche Dio "passeggiava", segno questo di intimità: l'uomo aveva sempre la certezza, diremmo noi oggi la prova oggettiva dell'esistenza di Dio perché viveva assieme a Lui, seppure come creatura e quindi a un livello inferiore). Con il peccato originale l'umanità ha perso questa amicizia, è cominciata la storia che conosciamo tutti noi, fatta di peccati, fragilità, dubbi su Dio, fino all'ateismo ecc. Però è rimasta quella scintilla divina (l'uomo fatto a "immagine" di Dio, ontologicamente ineliminabile) che spinge sempre l'uomo a cercare spiegazioni sul proprio esistere, da dove è venuto, dove va, ecc. In alcuni casi le grandi culture mondiali hanno per così dire riscoperto sotto il peccato quei frammenti di verità (logoi spermatikoi, i "semi del Verbo" di cui le parlavo) che originariamente l'uomo possedeva al 100%. Ad esempio gli stessi filosofi greci, Platone e Aristotele su tutti, sono arrivati nella loro riflessione a riconoscere l'esistenza di un "Dio" a monte di tutto (il "motore immobile" di Aristotele, o l'Idea del Bene in Platone). Certamente non sono però mai arrivati alla pienezza della Verità che Dio (il Padre) ha cominciato a rivelare progressivamente nell'Antico Testamento e compiutamente nel Nuovo Testamento nella Persona di Gesù Cristo, suo Figlio. Tuttavia sia la ragione (filosofi greci) che le religioni tradizionali son arrivate a riconoscere delle verità parziali, ma corrette, a proposito di alcune questioni fondamentali (innanzitutto su Dio, senza però mai arrivare alla pienezza che abbiamo dopo l'incarnazione del Verbo nella persona di Gesù Cristo).Minsky ha scritto:mi piacerebbe capire meglio quella faccenda dei "semi del verbo" sparpagliati dappertutto. Perché mai Dio avrebbe dovuto diffondere qua e là frammenti di informazione incompleti e fuorvianti, che hanno dato origine a dottrine sostanzialmente erronee? Sapeva già di dover mandare Gesù (che è lui stesso), a che pro fare confusione?
L'affermazione va rovesciata, non è Dio che ha lavorato in maniera trasandata, è l'umanità che, dopo la sua caduta, ha subito un tale trauma da vivere in maniera sconclusionata e difficile. La nostra storia è questo: difficoltà, problemi, ferite, dubbi, precarietà, ecc. ecc. Dio, nella sua pazienza, si è accostato a noi, guidandoci passo passo, rivelando progressivamente quella verità che una volta, nell'Eden, sapevamo, e portando a realizzazione il suo disegno di amore: non solo una rivelazione di conoscenze, ma anche un fare nella storia in favore degli uomini, fino all'atto definitivo del nostro riscatto per mezzo del sacrificio del suo Figlio, sulla croce.Minsky ha scritto:Per essere un dio onnipotente, ha lavorato in modo davvero tanto ma tanto sconclusionato e trasandato.
Questo è solo in parte corretto. L'esercizio della ragione (filosofia in senso lato) e la scienza (che è poi una filosofia della natura con una sua metodologia rigorosa e definita universalmente = metodo scientifico) possono condurre al riconoscimento di Dio come causa prima e causa finale, per usare le espressioni aristoteliche. Non dico però che questo avvenga sempre. L'uomo può arrivare a dire questo attraverso la sua filosofia e la ricerca scientifica, ma anche dire quello che dice lei, arrivare cioè a conclusioni opposte (non esiste nessuna causa prima, nessun Dio a monte e alla fine).Minsky ha scritto:Un ragionamento circolare può anche portare a concludere che Dio sia principio di tutto quello che esiste. Certo. Basta partire dal presupposto che occorra un'intelligenza soprannaturale per creare una cosa della complessità dell'universo. Si tratta di una petitio principii, ed è una fallacia. Questo dimostra soltanto che la ragione in sé non basta per raggiungere conclusioni valide sulla realtà. È necessaria l'osservazione, ossia il metodo scientifico. L'osservazione ci permette di riconoscere che non è necessaria alcuna intelligenza esterna per giustificare la realtà. Anzi, non è necessaria alcuna intelligenza tout court.
Tuttavia è scorretto dire che la scienza di per sè conduce a non credere in Dio. Anche perché ci sono moltissimi scienziati in tutti i campi, di ieri e di oggi, che dichiarano di credere in Dio (con diverse sfumature, ovviamente). Lo stesso Einstein, ad esempio. E Newton anche...
E' anche sbagliato dire che la natura fisica non porta segni di razionalità e di ordine, questa è una valutazione soggettiva spacciata per oggettiva (ritorna qui il dogma dell'ateismo = Dio non esiste per principio di fede). Io posso benissimo dire il contrario, e anzi la scienza si fonda proprio sulla presupposta intelligibilità del mondo (organizzato matematicamente, con leggi rigorose, valide sempre, e quindi rintracciabili con il metodo scientifico). Le posso portare anche tanti esempi di una presupposta razionalità oggettivata nella natura. Ad esempio le spirali logaritmiche delle conchiglie (la materia vivente organizzata in maniera matematica e razionale), dei cavoli, degli ananas, dei girasoli, delle pigne, fino alle galassie ecc. ecc... Posso dire benissimo, in base all'osservazione scientifica, che il mondo è ordinato, non caotico, e che porta la firma di una razionalità esterna, ad esso superiore. Certamente la scienza è in questo senso propedeutica alla mia affermazione sulla Causa prima, proprio come afferma il Vaticano I, conduce cioè la ragione a riconoscere Dio. Non va intesa come una prova oggettiva, ma filosofica (a partire dai dati, l'esercizio della ragione arriva a una affermazione corretta).
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
No, ovviamente no. Dio non si è divertito a sparpagliare frammenti di informazione, non ha sparpagliato un bel nulla perché non esiste. Era solo un modo di dire figurato.Egeri ha scritto:Non è che Dio si è divertito a sparpagliare frammenti di informazioni fuorvianti nel mondo. Bisogna conoscere la storia della salvezza nel suo complesso, che comincia dal primo libro della Genesi e finisce con il Nuovo Testamento (queste sono verità rivelate, l'uomo da solo non ci può mai arrivare). Dunque: dopo la caduta conseguente al peccato originale di Adamo ed Eva, l'umanità ha perso l'amicizia con Dio (metaforicamente questo viene espresso con l'immagine del giardino nel libro della Genesi, nel quale viveva l'uomo e dove anche Dio "passeggiava", segno questo di intimità: l'uomo aveva sempre la certezza, diremmo noi oggi la prova oggettiva dell'esistenza di Dio perché viveva assieme a Lui, seppure come creatura e quindi a un livello inferiore). Con il peccato originale l'umanità ha perso questa amicizia, è cominciata la storia che conosciamo tutti noi, fatta di peccati, fragilità, dubbi su Dio, fino all'ateismo ecc. Però è rimasta quella scintilla divina (l'uomo fatto a "immagine" di Dio, ontologicamente ineliminabile) che spinge sempre l'uomo a cercare spiegazioni sul proprio esistere, da dove è venuto, dove va, ecc. In alcuni casi le grandi culture mondiali hanno per così dire riscoperto sotto il peccato quei frammenti di verità (logoi spermatikoi, i "semi del Verbo" di cui le parlavo) che originariamente l'uomo possedeva al 100%. Ad esempio gli stessi filosofi greci, Platone e Aristotele su tutti, sono arrivati nella loro riflessione a riconoscere l'esistenza di un "Dio" a monte di tutto (il "motore immobile" di Aristotele, o l'Idea del Bene in Platone). Certamente non sono però mai arrivati alla pienezza della Verità che Dio (il Padre) ha cominciato a rivelare progressivamente nell'Antico Testamento e compiutamente nel Nuovo Testamento nella Persona di Gesù Cristo, suo Figlio. Tuttavia sia la ragione (filosofi greci) che le religioni tradizionali son arrivate a riconoscere delle verità parziali, ma corrette, a proposito di alcune questioni fondamentali (innanzitutto su Dio, senza però mai arrivare alla pienezza che abbiamo dopo l'incarnazione del Verbo nella persona di Gesù Cristo).Minsky ha scritto:mi piacerebbe capire meglio quella faccenda dei "semi del verbo" sparpagliati dappertutto. Perché mai Dio avrebbe dovuto diffondere qua e là frammenti di informazione incompleti e fuorvianti, che hanno dato origine a dottrine sostanzialmente erronee? Sapeva già di dover mandare Gesù (che è lui stesso), a che pro fare confusione?
C'è un punto di vista molto più semplice, lineare ed evidente che spiega come mai differenti culture abbiano sviluppato credenze religiose che presentano similitudini e analogie tra di loro. Basta che ci sia stato uno scambio di storie tra le differenti popolazioni, che può essere avvenuto in molti modi, e un'origine similare per i miti religiosi. L'origine similare c'è sicuramente, perché la religione nasce da archetipi comuni a tutte le persone: quegli inganni cognitivi a cui ho già accennato.
Eh, sì, il mito dell'inizio perfetto e della successiva, progressiva, inesorabile corruzione: uno dei paradigmi che si riscontrano appunto in diverse culture, e una delle credenze più false e dimostrabilmente false.Egeri ha scritto:L'affermazione va rovesciata, non è Dio che ha lavorato in maniera trasandata, è l'umanità che, dopo la sua caduta, ha subito un tale trauma da vivere in maniera sconclusionata e difficile. La nostra storia è questo: difficoltà, problemi, ferite, dubbi, precarietà, ecc. ecc. Dio, nella sua pazienza, si è accostato a noi, guidandoci passo passo, rivelando progressivamente quella verità che una volta, nell'Eden, sapevamo, e portando a realizzazione il suo disegno di amore: non solo una rivelazione di conoscenze, ma anche un fare nella storia in favore degli uomini, fino all'atto definitivo del nostro riscatto per mezzo del sacrificio del suo Figlio, sulla croce.Minsky ha scritto:Per essere un dio onnipotente, ha lavorato in modo davvero tanto ma tanto sconclusionato e trasandato.
Ovviamente non c'è mai stato alcun inizio perfetto, anzi l'umanità ha mosso i primi passi con estrema difficoltà. È solo in tempi più recenti, che la situazione ha cominciato a migliorare, tanto che oggi è così migliorata da aver consentito un'esplosione demografica mostruosa. Senza controllo, l'umanità si riproduce come quando la mortalità infantile falciava nove neonati su dieci. Con le conseguenze catastrofiche che vediamo. Se non fosse per questo, ci sarebbe un livello di benessere altissimo per tutti. Invece c'è soltanto per quella parte di mondo che controlla le risorse mondiali.
In tutto questo, la religione non solo non ha avuto alcuna funzione positiva, ma anzi ha frenato il progresso, e tutt'ora lo sta frenando, come dimostra il fatto che le nazioni meno sviluppate sono quelle con il più alto tasso di credenti.
Non è questione di opinioni. La scienza mostra che l'ipotesi di dio non è necessaria, punto.Egeri ha scritto:Questo è solo in parte corretto. L'esercizio della ragione (filosofia in senso lato) e la scienza (che è poi una filosofia della natura con una sua metodologia rigorosa e definita universalmente = metodo scientifico) possono condurre al riconoscimento di Dio come causa prima e causa finale, per usare le espressioni aristoteliche. Non dico però che questo avvenga sempre. L'uomo può arrivare a dire questo attraverso la sua filosofia e la ricerca scientifica, ma anche dire quello che dice lei, arrivare cioè a conclusioni opposte (non esiste nessuna causa prima, nessun Dio a monte e alla fine).Minsky ha scritto:Un ragionamento circolare può anche portare a concludere che Dio sia principio di tutto quello che esiste. Certo. Basta partire dal presupposto che occorra un'intelligenza soprannaturale per creare una cosa della complessità dell'universo. Si tratta di una petitio principii, ed è una fallacia. Questo dimostra soltanto che la ragione in sé non basta per raggiungere conclusioni valide sulla realtà. È necessaria l'osservazione, ossia il metodo scientifico. L'osservazione ci permette di riconoscere che non è necessaria alcuna intelligenza esterna per giustificare la realtà. Anzi, non è necessaria alcuna intelligenza tout court.
Ah, se cominciamo a discorrere di scienziati credenti o meno non la finiamo più. Basti dire che, oggi come ieri e forse non meno di ieri, c'è una sorta di "iscrizione obbligatoria" al carro del vaticano per ottenere cattedre, posti di rilievo nelle università, nei laboratori di ricerca, etc. Gli scienziati non sono necessariamente degli idealisti, pure loro tengono famiglia, vogliono lavorare nel settore in cui sono competenti ma anche campare con buon soldo. Questo sistema purtroppo produce gravi distorsioni e non premia il merito. Il risultato, in Italia, è un comparto scientifico azzoppato e malfunzionante. Basti vedere quell'ebete di Zichichi, che senza alcun merito ha ottenuto la presidenza dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ed è andato avanti per anni e anni a farsi finanziare a spese dei contribuenti progetti impossibili da realizzare. E potrei fare dozzine di esempi, dai gruppi di ricerca sulla sindone a piezopoli, te li raccomando gli scienziati credenti, una banda di manigoldi.Egeri ha scritto:Tuttavia è scorretto dire che la scienza di per sè conduce a non credere in Dio. Anche perché ci sono moltissimi scienziati in tutti i campi, di ieri e di oggi, che dichiarano di credere in Dio (con diverse sfumature, ovviamente). Lo stesso Einstein, ad esempio. E Newton anche...
Non è quello che ho detto io, ma non importa.Egeri ha scritto:E' anche sbagliato dire che la natura fisica non porta segni di razionalità e di ordine, questa è una valutazione soggettiva spacciata per oggettiva (ritorna qui il dogma dell'ateismo = Dio non esiste per principio di fede).
Ah, che bello, ecco un altro inganno cognitivo. Le regolarità nelle forme naturali sembrano derivare da un progetto. È vero. Ma sembrano soltanto, in realtà derivano da processi semplicissimi, automatici, privi di alcun piano, o teleonomia.Egeri ha scritto:Io posso benissimo dire il contrario, e anzi la scienza si fonda proprio sulla presupposta intelligibilità del mondo (organizzato matematicamente, con leggi rigorose, valide sempre, e quindi rintracciabili con il metodo scientifico). Le posso portare anche tanti esempi di una presupposta razionalità oggettivata nella natura. Ad esempio le spirali logaritmiche delle conchiglie (la materia vivente organizzata in maniera matematica e razionale), dei cavoli, degli ananas, dei girasoli, delle pigne, fino alle galassie ecc. ecc... Posso dire benissimo, in base all'osservazione scientifica, che il mondo è ordinato, non caotico, e che porta la firma di una razionalità esterna, ad esso superiore. Certamente la scienza è in questo senso propedeutica alla mia affermazione sulla Causa prima, proprio come afferma il Vaticano I, conduce cioè la ragione a riconoscere Dio. Non va intesa come una prova oggettiva, ma filosofica (a partire dai dati, l'esercizio della ragione arriva a una affermazione corretta).
I numeri di Fibonacci, la sezione aurea, etc. ricorrono in organismi biologici come fiori e infiorescenze. Che meraviglia! Ma come fanno i fiori a conoscere i numeri di Fibonacci? Non li conoscono affatto. Il meristema apicale della pianta contiene cellule che si differenziano in tipi cellulari specifici. La differenziazione è governata da un ormone chiamato auxina. La concentrazione di auxina in determinate regioni del meristema determina la posizione in cui si svilupperà una nuova foglia o un nuovo fiore. Ma cosa determina la concentrazione di auxina? È la luce. In questo modo, fiori, foglie etc. si dispongono in modo da ottimizzare l'illuminazione. Tutto deriva solo da fenomeni locali, a livello cellulare. Un automatismo. Incidentalmente, l'ottimizzazione genera disposizioni che hanno una certa regolarità, come i petali dei fiori che sono quasi sempre un numero di Fibonacci, oppure le strutture a spirale. Si tratta di una regolarità geometrica, prodotta spontaneamente. Non è la geometria che produce la conchiglia: è un ragionamento fallace, un inganno cognitivo.
Egeri, amico mio, il mondo è caotico, fattene una ragione. Non c'è alcun ordine, ad alcun livello. L'entropia, globalmente, aumenta sempre. In ambito biologico, ci sono processi che sembrano auto regolanti, ma in realtà sono estremamente fragili, sensibili a minime fluttuazioni. La storia del pianeta ci parla di colossali estinzioni, esplosioni di speciazione, rapide evoluzioni, lunghissime stasi. Tutto senza alcun ordine né regolarità. Anche l'ambiente climatico è altamente instabile, nonostante l'irraggiamento solare sia sostanzialmente costante nel medio periodo. Glaciazioni si alternano a periodi torridi. Questa non è regolazione, è oscillazione. È un fenomeno caotico, fuori controllo. Da un estremo all'altro, senza periodicità precisa né cause evidenti.
L'essere umano, come ogni altro organismo, è pieno di difetti. Altrimenti non sarebbe soggetto a così tanti malanni, non ti pare? Guarda l'anatomia. Lo scheletro umano non si è neppure ancora adattato alla stazione eretta. Questo provoca endemicamente cifosi, scoliosi, ernie discali etc. Non parliamo poi di altre funzioni biologiche più delicate. Incapacità di sintetizzare la vitamina C, allergie agli alimenti, perdita dell'enzima lattasi... l'elenco potrebbe andare avanti per centinaia di pagine.
Guarda, se davvero Dio fosse simile all'uomo, sarebbe un infelice disgraziato pieno di dolori.
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