Un credente deve credere a qualunque cosa
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
JACK_JOHN ha scritto:teto ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:
ovviamente essendo cristiano, ti dirò il cristianesimo
Devi spiegarmi perchè proprio il cristianesimo
http://atei.forumitalian.com/t4864p160-quanti-credenti-ci-sono-in-questo-forum#212004
Ti avevo già risposto:
http://atei.forumitalian.com/t4864p90-quanti-credenti-ci-sono-in-questo-forum#199244
anche fux:
http://atei.forumitalian.com/t4864p150-quanti-credenti-ci-sono-in-questo-forum#200599
teto- -----------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
anch'io dico: due idiozie non fanno una cosa intelligente
http://atei.forumitalian.com/t5002p30-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa#212802
- Ignorante in materia di logica, proprio tu che sei qui da più di un anno a menarcelo con le tue pretese di teismo razionale.
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Minsky- --------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
anch'io dico: due idiozie non fanno una cosa intelligente
http://atei.forumitalian.com/t5002p30-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa#212802Che debacle ignominiosa!
- Ignorante in materia di logica, proprio tu che sei qui da più di un anno a menarcelo con le tue pretese di teismo razionale.
- Incapace di controbattere un argomento con ragionamenti che stiano sullo stesso livello dell'interlocutore.
Un denominatore comune tra molti credenti ed il nano è l'inverecondia.
Nulla li mette in imbarazzo.
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Rasputin- ..............
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Per l'esattezza, non ho detto che dedicavo il post agli utenti credenti, ma agli utenti il cui nickname inizia con la lettera "J". Non ho idea di quanti di loro siano credenti. Ma hai indovinato che avevo in mente te, quell'altro "furbacchione di tre cotte" che risponde a Jack&John, e anche Jessica, la princesse de la logique...jillo ha scritto:... Nel forum ci sono due soli credenti il cui nik inizia per "J". Uno sono io.
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Minsky- --------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Da agnostico, confermo l'assoluta correttezza e l'incontrovertibile logicità di questa parte del ragionamento.Minsky ha scritto:
Quindi vediamo che l'agnostico non può escludere alcun prodotto della fantasia dall'ambito degli oggetti del suo agnosticismo, pena la necessità di ricorrere ad una classificazione arbitraria per distinguere gli oggetti verso cui essere agnostico e quelli verso cui non esserlo.
Lucatortuga- -------------
- Numero di messaggi : 184
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Lucatortuga ha scritto:Da agnostico, confermo l'assoluta correttezza e l'incontrovertibile logicità di questa parte del ragionamento.Minsky ha scritto:
Quindi vediamo che l'agnostico non può escludere alcun prodotto della fantasia dall'ambito degli oggetti del suo agnosticismo, pena la necessità di ricorrere ad una classificazione arbitraria per distinguere gli oggetti verso cui essere agnostico e quelli verso cui non esserlo.
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Minsky- --------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Lucatortuga ha scritto:Da agnostico, confermo l'assoluta correttezza e l'incontrovertibile logicità di questa parte del ragionamento.Minsky ha scritto:
Quindi vediamo che l'agnostico non può escludere alcun prodotto della fantasia dall'ambito degli oggetti del suo agnosticismo, pena la necessità di ricorrere ad una classificazione arbitraria per distinguere gli oggetti verso cui essere agnostico e quelli verso cui non esserlo.
.. vorrei proprio leggere delle tue riflessioni sulla fata dei dentini..
delfi68- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Delfi! Un OT per te. Lo sai che il Perioftalmo è un pesce che si sa arrampicare anche sugli alberi!!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Paolo ha scritto:Delfi! Un OT per te. Lo sai che il Perioftalmo è un pesce che si sa arrampicare anche sugli alberi!!
Qui sul forum ne abbiamo parecchi
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Rasputin- ..............
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Rasputin ha scritto:Paolo ha scritto:Delfi! Un OT per te. Lo sai che il Perioftalmo è un pesce che si sa arrampicare anche sugli alberi!!
Qui sul forum ne abbiamo parecchi
Mi riferivo alla sua firma !
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Paolo ha scritto:Delfi! Un OT per te. Lo sai che il Perioftalmo è un pesce che si sa arrampicare anche sugli alberi!!
So che non era per me, ma
Meraviglia! Sono su google immagini, salva di qua, salva di là...
Solo che ora hai rovinato l'unica firma che conosco a memoria (è una gran cosa, io non ricordo mai nessuna sottospecie di aforisma) perché mi aveva colpito...
Ciao Paolo, ciao buon Delfi (questo utente mi piace assai)
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Delfi è il non plus ultra degli utenti (visto che siamo limitati al campo forumistico, ma è anche e soprattutto un signor Uomo)
loonar- ----------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
loonar ha scritto:Delfi è il non plus ultra degli utenti (visto che siamo limitati al campo forumistico, ma è anche e soprattutto un signor Uomo)
L'ho notato subito
Lo lurko assai (ho imparato questa parola)
E mi pare d'aver capito che è un cuoco (o giù di lì). Sarà un segno del destino?
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Stando sempre OT, il Perioftalmo può essere considerato come l'anello di giunzione tra i pesci e gli animali terrestri. E' ancora più significativo degli anfibi. Chissà cosa ne pensa un creazionista?? Mahh
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Cuoco è solo una delle mille cose che è quel grand'uomo del Delfi!Niques ha scritto:loonar ha scritto:Delfi è il non plus ultra degli utenti (visto che siamo limitati al campo forumistico, ma è anche e soprattutto un signor Uomo)
L'ho notato subito
Lo lurko assai (ho imparato questa parola)
E mi pare d'aver capito che è un cuoco (o giù di lì). Sarà un segno del destino?
loonar- ----------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:... Dedicato agli utentiDimostrazione logica della...
il cui nickname
inizia con la lettera "J"PROVA CHE UN CREDENTE NON PUÒ ESIMERSI DAL CREDERE A QUALUNQUE COSA
- Spoiler:
Nell'accezione intesa qui, "credente" vuol dire una persona che crede all'esistenza di una divinità trascendente e che in generale ma non necessariamente, si professa adepto o fedele di una confessione religiosa. Considerata la difficoltà oggettiva di dare una definizione rigorosa di termini come "dio" e "religione", assumo che la persona che si dichiara credente debba essere creduta in buonafede nella sua convinzione di essere credente. In altre parole, se un individuo si dice credente, allora davvero egli crede vere le cose in cui dice di credere.
Premesso ciò, come prima cosa consideriamo uno scenario tipico che possa qualificare l'ambiente ideologico del credente. Poiché è ben familiare alla maggior parte dei lettori, prenderò brevemente in esame la religione cristiana. Questa religione comporta innanzi tutto la credenza in un dio fondamentalmente immateriale e trascendente, ma capace di materializzarsi in un essere umano (almeno una volta). Inoltre questo dio sarebbe anche il motore primo di tutto l'Universo esistente. Inoltre sappiamo - cosa non irrilevante - che i cristiani credono che il loro dio li accoglierà dopo morti in una dimora ultraterrena eterna. Il dio cristiano, quando ha avuto l'occasione di incarnarsi in un essere umano, secondo i suoi credenti ha desiderato fondare una chiesa, ossia una comunità di fedeli nel dio medesimo, depositaria nel tempo delle verità da lui rivelate. La chiesa del dio cristiano si è successivamente frazionata in diverse correnti ciascuna delle quali ha leggermente personalizzato le verità rivelate originarie.
Ci sono moltissimi altri dettagli che afferiscono alla credenza cristiana, come per esempio la possibilità che il dio presti aiuto selettivamente ad alcuni dei suoi adepti, quando costoro lo invochino con le modalità appropriate, oppure tramite l'intercessione di defunti che hanno dato prova di essere buoni cristiani mentre erano in vita, e tante altre finezze, alcune davvero oscure e intricate, e tutti questi dettagli fanno parte integrante della credenza cristiana. In linea di massima i dettagli della dottrina vengono detti "dogmi".
Interrogando un tipico credente cristiano sui dogmi della sua religione, sorprendentemente si scopre spesso che egli è ignaro di una buona parte di tali dogmi, oppure addirittura che, pur conoscendoli, li rifiuta. Può essere ad esempio che il credente rifiuti di considerare che il capo della chiesa sia infallibile. Può essere che rifiuti di credere a qualche dettaglio particolarmente stravagante della dottrina, ad esempio che una crosta di pane si possa convertire nel "corpo" del dio, e che mangiando il pane si mangi anche il dio.
Dimostrerò che il credente, se è veramente tale, non può rifiutarsi di credere ad alcuno dei dogmi o dettagli della dottrina della religione a cui aderisce. Molto di più, dimostrerò che il credente, se è veramente tale, non può rifiutarsi di credere anche a tutte le altre religioni, con tutte le loro peculiari dottrine. Ancora di più, dimostrerò che il credente, se è veramente tale, non può esimersi dal credere a qualunque cosa, dove per "qualunque cosa" si intende letteralmente qualunque fantasia creata dalla mente umana.
Per approcciare l'argomentazione, partiamo dal considerare il pensiero di chi non è credente, ma non assume alcuna posizione sulla possibile esistenza di esseri (uno o più) trascendenti. Questa posizione è detta "agnosticismo" e chi la fa propria si dichiara "agnostico".
L'agnostico dunque non nega che dio possa esistere, ma sospende ogni giudizio in merito. In generale l'agnostico tende a distinguere gli oggetti del suo agnosticismo, nel senso che, pur essendo agnostico nei confronti della divinità, potrebbe non esserlo nei confronti di altri personaggi di fantasia, come Babbo Natale o la Befana. Tuttavia, se un agnostico è davvero coerente con la propria posizione, dovrebbe essere agnostico almeno verso tutte le divinità. Non può essere agnostico verso il dio cristiano e decisamente ateo verso il dio musulmano, o ebraico. Deve essere agnostico verso tutti gli dei di tutte le religioni. Deve assere perciò agnostico anche verso Brahmā, Śiva e Viṣṇu. Deve essere agnostico verso Inti-Raimi e Quetzalcoatl. Etc. etc. Estendendo il concetto, si arriva ad un punto per cui la distinzione degli oggetti "meritevoli" di agnosticismo, e quelli non meritevoli, passo passo si assottiglia sempre più. Il nostro agnostico, sarà agnostico anche verso il Mostro Volante Fatto di Spaghetti? Se lo è, allora con quale diritto logico può escludere Babbo Natale e Befana dal novero? Se non lo è, con quale diritto logico esclude il Mostro di Spaghetti?
Quindi vediamo che l'agnostico non può escludere alcun prodotto della fantasia dall'ambito degli oggetti del suo agnosticismo, pena la necessità di ricorrere ad una classificazione arbitraria per distinguere gli oggetti verso cui essere agnostico e quelli verso cui non esserlo.
Ora, lo stesso ragionamento si può applicare anche al credente. La logica soggiacente è strettamente uguale: se il credente crede che il dio si sia incarnato, come fa a non credere che in virtù di gesti ieratici un uomo agghindato possa trasformare una crosta di pane nel corpo del dio? Come può escludere che il dio, volendo, sia in grado di intervenire e guarire lui o i suoi congiunti da una malattia fatale? Come può affermare che il capo della chiesa non sia infallibile, dato che riceve ispirazione direttamente dal dio? Passo passo, il credente dovrà ammettere che, se crede vere alcune cose, non può in alcun modo discernere altri dettagli della dottrina, magari meno stravaganti, e decidere che quelli non sono credibili solo perché non gli garbano o non gli piacciono. Quando ha accettato di credere nell'esistenza del dio trascendente, perfettissimo, eterno, onnipotente, onnisciente etc., il credente non può a rigor di logica cominciare a fare delle distinzioni: il dio che lui crede esistere non ha limitazioni di sorta, e può fare qualunque cosa, e dunque qualunque cosa può essere vera. Anche gli dei delle altre religioni potrebbero essere veri... come si può escluderlo? Un dio onnipotente potrebbe assumere diverse forme e identità. Può negarlo il nostro credente?
Di qui discende necessariamente che il credente è obbligato a credere a qualunque cosa. Non ci sono criteri che gli consentano di discernere il credibile dall'incredibile. I possibili criteri li ha già abbandonati quando ha scelto di credere nel dio trascendente, perfettissimo, onnipotente, etc. etc. Se un'imbonitrice da una televisione grida che il suo amico mago brasiliano può predire i numeri del lotto, e che li dirà contro pagamento di una somma di denaro, perché non dovrebbe credere che sia vero? Se il credente dà i soldi all'imbonitrice fa una cosa perfettamente logica secondo il suo schema mentale. Dio potrebbe benissimo aver dotato il mago brasiliano di un potere speciale. Come fa ad escluderlo?
Dunque: un credente non può esimersi dal credere a qualunque cosa. Q.E.D.
ge ni a le!!!
sai che mi hai convinto? ti credo!Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
anch'io dico: due idiozie non fanno una cosa intelligente
http://atei.forumitalian.com/t5002p30-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa#212802Che debacle ignominiosa!
- Ignorante in materia di logica, proprio tu che sei qui da più di un anno a menarcelo con le tue pretese di teismo razionale.
- Incapace di controbattere un argomento con ragionamenti che stiano sullo stesso livello dell'interlocutore.
Un denominatore comune tra molti credenti ed il nano è l'inverecondia.
Nulla li mette in imbarazzo.
al solito....
alvaro vitali che dice brutto a brad pitt
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
anch'io dico: due idiozie non fanno una cosa intelligente
http://atei.forumitalian.com/t5002p30-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa#212802Che debacle ignominiosa!
- Ignorante in materia di logica, proprio tu che sei qui da più di un anno a menarcelo con le tue pretese di teismo razionale.
- Incapace di controbattere un argomento con ragionamenti che stiano sullo stesso livello dell'interlocutore.
proprio perché capisco la logica dico che il tuo raggionamento non è altro che un idiozia (non voglio offendere te, sul serio. ma l'unica parola che mi viene per definirlo è quella).
in realtà non servirebbe neanche saperne di logica. basta solo un minimo di buon senso per vedere che qualunque sia il ragionamento che porta a dire "... quindi devi credere che Dio al tempo stesso esiste e non esiste", non può che essere un ragionamento assurdo.
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"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
JACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
anch'io dico: due idiozie non fanno una cosa intelligente
http://atei.forumitalian.com/t5002p30-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa#212802Che debacle ignominiosa!
- Ignorante in materia di logica, proprio tu che sei qui da più di un anno a menarcelo con le tue pretese di teismo razionale.
- Incapace di controbattere un argomento con ragionamenti che stiano sullo stesso livello dell'interlocutore.
proprio perché capisco la logica dico che il tuo raggionamento non è altro che un idiozia (non voglio offendere te, sul serio. ma l'unica parola che mi viene per definirlo è quella).
in realtà non servirebbe neanche saperne di logica. basta solo un minimo di buon senso per vedere che qualunque sia il ragionamento che porta a dire "... quindi devi credere che Dio al tempo stesso esiste e non esiste", non può che essere un ragionamento assurdo.
Infatti lo è. E allora?
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Rasputin ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
anch'io dico: due idiozie non fanno una cosa intelligente
http://atei.forumitalian.com/t5002p30-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa#212802Che debacle ignominiosa!
- Ignorante in materia di logica, proprio tu che sei qui da più di un anno a menarcelo con le tue pretese di teismo razionale.
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proprio perché capisco la logica dico che il tuo raggionamento non è altro che un idiozia (non voglio offendere te, sul serio. ma l'unica parola che mi viene per definirlo è quella).
in realtà non servirebbe neanche saperne di logica. basta solo un minimo di buon senso per vedere che qualunque sia il ragionamento che porta a dire "... quindi devi credere che Dio al tempo stesso esiste e non esiste", non può che essere un ragionamento assurdo.
Infatti lo è. E allora?
allora la mia valutazione iniziale è valida: l'argomento di Minsky è un idiozia
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"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
JACK_JOHN ha scritto:Rasputin ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
anch'io dico: due idiozie non fanno una cosa intelligente
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proprio perché capisco la logica dico che il tuo raggionamento non è altro che un idiozia (non voglio offendere te, sul serio. ma l'unica parola che mi viene per definirlo è quella).
in realtà non servirebbe neanche saperne di logica. basta solo un minimo di buon senso per vedere che qualunque sia il ragionamento che porta a dire "... quindi devi credere che Dio al tempo stesso esiste e non esiste", non può che essere un ragionamento assurdo.
Infatti lo è. E allora?
allora la mia valutazione iniziale è valida: l'argomento di Minsky è un idiozia
Dimostralo
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Se non mi stai tontonando, e lo dici seriamente, questa per me è la massima onorificenza a cui potessi mai aspirare sul forum A.I.jessica ha scritto:
ge ni a le!!!
sai che mi hai convinto? ti credo!
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Sì, JJ, dimostralo. Sono buoni tutti a dire: quella è un'idiozia, e solo io sono il depositario della verità. Dimostralo con la logica. Il mio argomento si fonda sul paradosso dello "pseudo Scoto", che discende dalla famosa massima di Duns Scoto "ex absurdo sequitur quodlibet". La mia dimostrazione che tu e dio non esistete deriva dall'esempio di Bertrand Russel. Sono caposaldi della logica classica che si trovano su ogni manuale scolastico. Tutti scemi quelli che li hanno scritti? Bertrand Russel era un idiota in fatto di logica? Rispondi un po', ma a tono, una buona volta!Rasputin ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Rasputin ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
anch'io dico: due idiozie non fanno una cosa intelligente
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proprio perché capisco la logica dico che il tuo raggionamento non è altro che un idiozia (non voglio offendere te, sul serio. ma l'unica parola che mi viene per definirlo è quella).
in realtà non servirebbe neanche saperne di logica. basta solo un minimo di buon senso per vedere che qualunque sia il ragionamento che porta a dire "... quindi devi credere che Dio al tempo stesso esiste e non esiste", non può che essere un ragionamento assurdo.
Infatti lo è. E allora?
allora la mia valutazione iniziale è valida: l'argomento di Minsky è un idiozia
Dimostralo
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Rasputin ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Rasputin ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
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- Ignorante in materia di logica, proprio tu che sei qui da più di un anno a menarcelo con le tue pretese di teismo razionale.
- Incapace di controbattere un argomento con ragionamenti che stiano sullo stesso livello dell'interlocutore.
proprio perché capisco la logica dico che il tuo raggionamento non è altro che un idiozia (non voglio offendere te, sul serio. ma l'unica parola che mi viene per definirlo è quella).
in realtà non servirebbe neanche saperne di logica. basta solo un minimo di buon senso per vedere che qualunque sia il ragionamento che porta a dire "... quindi devi credere che Dio al tempo stesso esiste e non esiste", non può che essere un ragionamento assurdo.
Infatti lo è. E allora?
allora la mia valutazione iniziale è valida: l'argomento di Minsky è un idiozia
Dimostralo
quale dimostrazione migliore dell'impossibilità di poter affermare la verità di due cose opposte allo stesse tempo e nello stesso modo.
che dimostrazione in più ti serve per concludere che la persona sta dicendo un idiozia di chi dice "Dio esiste e non esiste al tempo stesso".
in ogni caso, che minsky si sbaglia l'ho già dimostrato:
http://atei.forumitalian.com/t5002p30-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa#212802
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"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
JACK_JOHN- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
JACK_JOHN ha scritto:
quale dimostrazione migliore dell'impossibilità di poter affermare la verità di due cose opposte allo stesse tempo e nello stesso modo.
che dimostrazione in più ti serve per concludere che la persona sta dicendo un idiozia di chi dice "Dio esiste e non esiste al tempo stesso".
in ogni caso, che minsky si sbaglia l'ho già dimostrato:
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- La mia dimostrazione derivata dall'esempio di Bertrand Russel afferma che tu e dio non esistete entrambi.
- Una collezione di esempi non è una dimostrazione di alcunché, in logica.
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Minsky- --------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:Sì, JJ, dimostralo. Sono buoni tutti a dire: quella è un'idiozia, e solo io sono il depositario della verità. Dimostralo con la logica. Il mio argomento si fonda sul paradosso dello "pseudo Scoto", che discende dalla famosa massima di Duns Scoto "ex absurdo sequitur quodlibet". La mia dimostrazione che tu e dio non esistete deriva dall'esempio di Bertrand Russel. Sono caposaldi della logica classica che si trovano su ogni manuale scolastico. Tutti scemi quelli che li hanno scritti? Bertrand Russel era un idiota in fatto di logica? Rispondi un po', ma a tono, una buona volta!Rasputin ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Rasputin ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:JJ, mi spiace per te. Ti dimostri:JACK_JOHN ha scritto:il vecchio proverbio dice "due peccati non fanno una virtù"
anch'io dico: due idiozie non fanno una cosa intelligente
http://atei.forumitalian.com/t5002p30-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa#212802Che debacle ignominiosa!
- Ignorante in materia di logica, proprio tu che sei qui da più di un anno a menarcelo con le tue pretese di teismo razionale.
- Incapace di controbattere un argomento con ragionamenti che stiano sullo stesso livello dell'interlocutore.
proprio perché capisco la logica dico che il tuo raggionamento non è altro che un idiozia (non voglio offendere te, sul serio. ma l'unica parola che mi viene per definirlo è quella).
in realtà non servirebbe neanche saperne di logica. basta solo un minimo di buon senso per vedere che qualunque sia il ragionamento che porta a dire "... quindi devi credere che Dio al tempo stesso esiste e non esiste", non può che essere un ragionamento assurdo.
Infatti lo è. E allora?
allora la mia valutazione iniziale è valida: l'argomento di Minsky è un idiozia
Dimostralo
dubito molto che russell abbia portato un ragionamento che poi porterebbe a dire che io e dio non esistiamo... la mia idea è che tu semplicemente non hai capito qualunque cosa lui abbia detto e hai finito per dire un idiozia (ripeto, non lo dico per offendere, ma è l'unica qualifica che posso dare all'argomento di questo thread)
ma anche supponendo per assurdo che russell avesse detto qualcosa che implichi che io e dio non esistiamo, allora anche lui ha detto un idiozia... ripeto: io non credo che russell l'abbia detto o implicato. ma anche supponendo che l'avesse fatto, allora ha detto un idiozia.
il suo ragionamento (se mai l'avesse fatto... ma dubito molto) sicuramente aveva per forza qualche problema, per il semplice motivo che io esisto.
in ogni caso, controllerò questa cosa e poi ti farò sapere...
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
jj hai la testa piena di vermi
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Ti aiuto: http://it.wikipedia.org/wiki/Ex_falso_sequitur_quodlibetJACK_JOHN ha scritto:
dubito molto che russell abbia portato un ragionamento che poi porterebbe a dire che io e dio non esistiamo... la mia idea è che tu semplicemente non hai capito qualunque cosa lui abbia detto e hai finito per dire un idiozia (ripeto, non lo dico per offendere, ma è l'unica qualifica che posso dare all'argomento di questo thread)
ma anche supponendo per assurdo che russell avesse detto qualcosa che implichi che io e dio non esistiamo, allora anche lui ha detto un idiozia... ripeto: io non credo che russell l'abbia detto o implicato. ma anche supponendo che l'avesse fatto, allora ha detto un idiozia.
il suo ragionamento (se mai l'avesse fatto... ma dubito molto) sicuramente aveva per forza qualche problema, per il semplice motivo che io esisto.
in ogni caso, controllerò questa cosa e poi ti farò sapere...
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
..russell, semplicemente sostiene, logicamente, che dio non esiste..ma non va oltre a una semplice constatazione/opinione, poichè di dio non v'è nemmeno un attributo da valutare e non si dimostra l'inesistenza di ciò che non esiste.
Piuttosto dice, con maggiore decisione, che è razionalmente convinto che dopo la morte non vi sia nulla..gli attributi della vita, umana, li conosce bene, e razionalmente non vede ragione per cui un anima dovrebbe esistere scollegata dalla fisicità del corpo.
Russell, data l'oggettività dei presupposti che generano delle manifestazioni biologiche, deduce, a ragion logica, che senza dati presupposti la vita non abbia luogo: e' provato che solo un cervello sano e formato produce le manifestazioni dell'intelletto umano, da X lesioni derivano X deficit..fino alla perdita della coscienza. A Lesione massima, ovvero l'ischemia necrotizzante il deficit è massimo, ossia la cessazione delle manifestazioni dell'intelletto umano.
Muore il cervello, svaniscono le sue funzioni e manifestazioni. Mi pare semplice e logico..Russell, semplicemente accetta la realtà dei fatti.
Non crede, razionalmente e logicamente, alla vita dopo la morte..che è già un paradosso grammaticale oltre che biologico!
Su dio, che potrebbe benissimo esistere anche se, invece, l'uomo muore e non ha un'anima eterna, ne prenderà atto solo quando chi lo professa lo dimostra, o per lo meno ne rende plausibile un'ipoteca esistenza.
Ateo, la razionale proposizione mentale dell'homo sapiens B.
http://atei.forumitalian.com/t4445-ricerca-cesnur#165943
..per tutti gli altri sapiens..bè..è sufficiente prenderli per il culo, immagino che selettivamente ed evoluzionisticamente parlando, servano proprio a questo. presi per il culo e indotti a fare le cose più assurde a beneficio di pochissimi furbi, molto spesso , oltretutto, sapiens B..quelli che una volta loro bruciavano!
Piuttosto dice, con maggiore decisione, che è razionalmente convinto che dopo la morte non vi sia nulla..gli attributi della vita, umana, li conosce bene, e razionalmente non vede ragione per cui un anima dovrebbe esistere scollegata dalla fisicità del corpo.
Russell, data l'oggettività dei presupposti che generano delle manifestazioni biologiche, deduce, a ragion logica, che senza dati presupposti la vita non abbia luogo: e' provato che solo un cervello sano e formato produce le manifestazioni dell'intelletto umano, da X lesioni derivano X deficit..fino alla perdita della coscienza. A Lesione massima, ovvero l'ischemia necrotizzante il deficit è massimo, ossia la cessazione delle manifestazioni dell'intelletto umano.
Muore il cervello, svaniscono le sue funzioni e manifestazioni. Mi pare semplice e logico..Russell, semplicemente accetta la realtà dei fatti.
Non crede, razionalmente e logicamente, alla vita dopo la morte..che è già un paradosso grammaticale oltre che biologico!
Su dio, che potrebbe benissimo esistere anche se, invece, l'uomo muore e non ha un'anima eterna, ne prenderà atto solo quando chi lo professa lo dimostra, o per lo meno ne rende plausibile un'ipoteca esistenza.
Ateo, la razionale proposizione mentale dell'homo sapiens B.
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..per tutti gli altri sapiens..bè..è sufficiente prenderli per il culo, immagino che selettivamente ed evoluzionisticamente parlando, servano proprio a questo. presi per il culo e indotti a fare le cose più assurde a beneficio di pochissimi furbi, molto spesso , oltretutto, sapiens B..quelli che una volta loro bruciavano!
delfi68- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
questa storia del sapiens B mi lascia sempre molto perplesso.
c'è qualche ricerca scientifica a supporto?
oppure è solo una congettura da forum generalista?
c'è qualche ricerca scientifica a supporto?
oppure è solo una congettura da forum generalista?
mix- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Sinceramente, non perdo tempo a riflettere su personaggi la cui natura immaginaria è pressochè certa (questo ragionamento vale per tutti, divinità comprese).delfi68 ha scritto:Lucatortuga ha scritto:Da agnostico, confermo l'assoluta correttezza e l'incontrovertibile logicità di questa parte del ragionamento.Minsky ha scritto:
Quindi vediamo che l'agnostico non può escludere alcun prodotto della fantasia dall'ambito degli oggetti del suo agnosticismo, pena la necessità di ricorrere ad una classificazione arbitraria per distinguere gli oggetti verso cui essere agnostico e quelli verso cui non esserlo.
.. vorrei proprio leggere delle tue riflessioni sulla fata dei dentini..
Al limite, quel che faccio è divertirmi a discutere con chi ne parla utilizzando le categorie assolute di "esistenza" e/o "non esistenza".
Lucatortuga- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:La tua versione del dio non esclude, per esempio, che tu non debba credere che il mago Mario Pacheco Do Nascimento, avendo tanto pregato dio, non abbia ricevuto la grazia di saper predire i numeri del lotto. C'è qualcosa nella tua dottrina che porta ad escluderlo? Come fai a sapere che dio non approva le televendite? Te lo ha detto lui?
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.”
A cosa tendeva e che fine fece o brasilero platinato?
Minsky ha scritto: Pensaci bene, non puoi non credere che dio abbia fatto la grazia a Pacheco. Dio può farlo, se Pacheco lo prega di farlo: dunque lo farà. Perché dio, essendo Verità (l'hai scritto sopra tu) non può non mantenere la parola data. E se ha promesso "chiedete e vi sarà dato" (vedi Luca 11,1-13), deve dare ciò che gli viene chiesto.
«Chiedete», esorta il Signore. Ma noi non sappiamo neppure che cosa chiedere. Per questo noi cristiani diciamo che Gesù ci viene incontro con la preghiera del «Padre Nostro», viene come maestro del desiderio, come guarigione del nostro domandare.
Il Dio cristiano non è il genio della lampada.
Cosa significa il tuo grassetto? Il fatto che Dio sia Verità non significa che si impegni ad esaudire tutto. Perché il tutto accoglie tanto la verità quanto la menzogna.
Minsky ha scritto:
Dunque non avere vergogna e confessa, che hai comprato le bustine di sale della Vanna Marchi!
Io non ho mai comprato le bustine di Vanna Marchi. Ma i clienti di Vanna Marchi non credo fossero necessariamente credenti.
Per stimare la bontà di una proposta commerciale non ci si deve consultare con Dio.
jillo- -----------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Jillo non conosce nemmeno la definizione di "credente"
loonar- ----------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Ha fatto che se ne è tornato in Brasile a godersi i soldi. È riuscito a prendere il volo proprio un momento prima che spiccassero il mandato d'arresto contro di lui... che lo abbia avvisato il suo angelo custode? Succede, eh! Una parte del malloppo, costituita da varie suppellettili che aveva acquistato in Italia, purtroppo per lui non è riuscito a portarsela a casa, perché la GdF ha intercettato il container appena prima che fosse caricato sulla nave.jillo ha scritto:Minsky ha scritto:La tua versione del dio non esclude, per esempio, che tu non debba credere che il mago Mario Pacheco Do Nascimento, avendo tanto pregato dio, non abbia ricevuto la grazia di saper predire i numeri del lotto. C'è qualcosa nella tua dottrina che porta ad escluderlo? Come fai a sapere che dio non approva le televendite? Te lo ha detto lui?
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.”
A cosa tendeva e che fine fece o brasilero platinato?
Quanto alle nozioni di botanica di Gesù, mi paiono alquanto lacunose... se non risibili!
Ribadisco: nulla nel vangelo o nell'A.T. contro le televendite. Non una parola. NULLA!!!
Eh no, se c'è scritto che esaudirà tutto quello che gli viene chiesto, deve esaudire tutto, altrimenti quello che ha detto non è vero. Non c'entra niente il sofisma "tutto comprende la verità e la menzogna". Se Gesù intendeva dire che sarà esaudito tutto quello che secondo lui va bene chiedere, allora le cose stanno ben diversamente, e doveva essere più chiaro. Comunque, non ha detto che non avrebbe esaudito i maghi brasiliani televenditori.jillo ha scritto:Minsky ha scritto: Pensaci bene, non puoi non credere che dio abbia fatto la grazia a Pacheco. Dio può farlo, se Pacheco lo prega di farlo: dunque lo farà. Perché dio, essendo Verità (l'hai scritto sopra tu) non può non mantenere la parola data. E se ha promesso "chiedete e vi sarà dato" (vedi Luca 11,1-13), deve dare ciò che gli viene chiesto.
«Chiedete», esorta il Signore. Ma noi non sappiamo neppure che cosa chiedere. Per questo noi cristiani diciamo che Gesù ci viene incontro con la preghiera del «Padre Nostro», viene come maestro del desiderio, come guarigione del nostro domandare.
Il Dio cristiano non è il genio della lampada.
Cosa significa il tuo grassetto? Il fatto che Dio sia Verità non significa che si impegni ad esaudire tutto. Perché il tutto accoglie tanto la verità quanto la menzogna.
Tranquillo, ovviamente non lo penso, era una facezia, ho messo anche la faccina... se ti reputassi così scemo starei qui a discorrere con te?jillo ha scritto:Minsky ha scritto:
Dunque non avere vergogna e confessa, che hai comprato le bustine di sale della Vanna Marchi!
Io non ho mai comprato le bustine di Vanna Marchi. Ma i clienti di Vanna Marchi non credo fossero necessariamente credenti.
Per stimare la bontà di una proposta commerciale non ci si deve consultare con Dio.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
ma stiamo scherzando... tontonarti io?????? ecco, c'è solo il piccolo problema che, dovendo io credere a tutto, credo anche al contrario di quello che hai detto, ma non mi pare tu avessi espresso pretese di unicità... per cui puoi ritenerti onorificenzicato... o almeno credoMinsky ha scritto:Se non mi stai tontonando, e lo dici seriamente, questa per me è la massima onorificenza a cui potessi mai aspirare sul forum A.I.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
A cosa tendeva non possiamo saperlo e, comunque, (tu m'insegni) "le vie del signore sono infinite".jillo ha scritto:
A cosa tendeva e che fine fece o brasilero platinato?
Magari voi cristiani non lo sapete, e invece il mago lo sapeva benissimo.jillo ha scritto:
«Chiedete», esorta il Signore. Ma noi non sappiamo neppure che cosa chiedere. Per questo noi cristiani diciamo che Gesù ci viene incontro con la preghiera del «Padre Nostro», viene come maestro del desiderio, come guarigione del nostro domandare.
Quindi se dio esaudisce il mago, significa che ciò che il mago ha chiesto era cosa buona e giusta. E non credo proprio che tu, Jillo, dal basso del tuo essere umano possa permetterti di giudicare l'operato divino.jillo ha scritto:
Il Dio cristiano non è il genio della lampada.
Cosa significa il tuo grassetto? Il fatto che Dio sia Verità non significa che si impegni ad esaudire tutto. Perché il tutto accoglie tanto la verità quanto la menzogna.
I clienti di Vanna credevano a Vanna, no?jillo ha scritto:
Io non ho mai comprato le bustine di Vanna Marchi. Ma i clienti di Vanna Marchi non credo fossero necessariamente credenti.
Lucatortuga- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Lucatortuga ha scritto:A cosa tendeva non possiamo saperlo e, comunque, (tu m'insegni) "le vie del signore sono infinite".jillo ha scritto:
A cosa tendeva e che fine fece o brasilero platinato?
Possiamo saperlo invece.
Tendeva a farsi i soldi rubandoli a qualche sprovveduto opportunamente raggirato.
Che fine fece? Contumace.
Di certo tendeva a quanto, noi cristiani, riteniamo stia fuori dalla volontà di Dio.
Non rubare.
Le vie del Signore sono infinite. Ma la via non è il "fine". E se ci chiediamo a cosa un uomo "tende", non intendiamo quale strada percorre tra le tante possibili, ma quale fine. Il fine, la destinazione, è una sola, è il Signore.
Il maghetto ha percorso una strada che non porta al Signore...
Si può sempre ravvedere... le vie del Signore...sono infinite.
ma... non sono infinite le vie per il Signore.
Lucatortuga ha scritto:Magari voi cristiani non lo sapete, e invece il mago lo sapeva benissimo.jillo ha scritto:
«Chiedete», esorta il Signore. Ma noi non sappiamo neppure che cosa chiedere. Per questo noi cristiani diciamo che Gesù ci viene incontro con la preghiera del «Padre Nostro», viene come maestro del desiderio, come guarigione del nostro domandare.
Lo sapeva, certo. Lo pensano anche i giudici. Quelli alla cui sentenza il mago si è sottratto.
Lucatortuga ha scritto:Quindi se dio esaudisce il mago, significa che ciò che il mago ha chiesto era cosa buona e giusta. E non credo proprio che tu, Jillo, dal basso del tuo essere umano possa permetterti di giudicare l'operato divino.jillo ha scritto:
Il Dio cristiano non è il genio della lampada.
Cosa significa il tuo grassetto? Il fatto che Dio sia Verità non significa che si impegni ad esaudire tutto. Perché il tutto accoglie tanto la verità quanto la menzogna.
Dio non ha esaudito il mago. Perché il mago non agito in Verità, egli ha agito ab coglionandum. Ossia prendendosi gioco di qualche tonto. Gli uomini (almeno i cristiani) possono e devono discernere cosa è secondo Verità, cioè secondo gli insegnamenti di Dio, e cosa no. Abbiamo (noi credenti) il Vangelo oltre che il buon senso… ma lasciamo stare il buon senso. Quello proprio perché dovrebbe essere patrimonio di tutti è orami un bene inflazionato.
Diversamente potremmo arrivare asserire che pure l’ascesa di Hitler potrebbe essere stata sostenuta da Dio.
Lucatortuga ha scritto:I clienti di Vanna credevano a Vanna, no?jillo ha scritto:
Io non ho mai comprato le bustine di Vanna Marchi. Ma i clienti di Vanna Marchi non credo fossero necessariamente credenti.
Si certo, ma solo dopo che Vanna disse: Io sono la Verità, la Via, la Vita
jillo- -----------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Jillo, che differenza c'è tra Do Nascimento e qualunque Chiesa? Do Nascimento prometteva miracoli in cambio di denaro, e tutte le chiese del mondo lo hanno sempre fatto, fin dall'inizio dei tempi... che differenza c'è fra il sangue di San Gennaro e le bustine miracolose? Le chiese non chiedono forse del denaro? E come sai ciò che sai dal Signore? Non deriva forse da un testo ratificato da svariate chiese in 2000 anni di storia?
E' vero che la chiesa non obbliga la gente a versare loro le offerte, ma nemmeno Do Nascimento lo faceva, si limitano entrambi a minacciare cosa assurde e inverosimili, come l'Inferno o il Malocchio.
Il discorso di Mynski è inattaccabile, penso che l'unico modo per salvarsi sia quello di non riconoscere la razionalità oppure accettare l'esistenza di qualunque cosa, come ad esempio Lord Zarak o Ra.
E' vero che la chiesa non obbliga la gente a versare loro le offerte, ma nemmeno Do Nascimento lo faceva, si limitano entrambi a minacciare cosa assurde e inverosimili, come l'Inferno o il Malocchio.
Il discorso di Mynski è inattaccabile, penso che l'unico modo per salvarsi sia quello di non riconoscere la razionalità oppure accettare l'esistenza di qualunque cosa, come ad esempio Lord Zarak o Ra.
Sorel1980- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Bene, bene... non affliggerti, non è un problema tuo, la dimostrazione riguarda solo i credenti. Tu sei agnostica, no? Per gli agnostici devo ancora elaborare una prova definitiva. Quando sarà pronta sarai la prima a saperlo! Grazie!jessica ha scritto:ma stiamo scherzando... tontonarti io?????? ecco, c'è solo il piccolo problema che, dovendo io credere a tutto, credo anche al contrario di quello che hai detto, ma non mi pare tu avessi espresso pretese di unicità... per cui puoi ritenerti onorificenzicato... o almeno credoMinsky ha scritto:Se non mi stai tontonando, e lo dici seriamente, questa per me è la massima onorificenza a cui potessi mai aspirare sul forum A.I.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
a ma perché questa sarebbe ''definitiva''??
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Ecco Sorel: non ha passato il tempo a scaldare il banco di scuola. A differenza di JJ.Sorel1980 ha scritto:Jillo, che differenza c'è tra Do Nascimento e qualunque Chiesa? Do Nascimento prometteva miracoli in cambio di denaro, e tutte le chiese del mondo lo hanno sempre fatto, fin dall'inizio dei tempi... che differenza c'è fra il sangue di San Gennaro e le bustine miracolose? Le chiese non chiedono forse del denaro? E come sai ciò che sai dal Signore? Non deriva forse da un testo ratificato da svariate chiese in 2000 anni di storia?
E' vero che la chiesa non obbliga la gente a versare loro le offerte, ma nemmeno Do Nascimento lo faceva, si limitano entrambi a minacciare cosa assurde e inverosimili, come l'Inferno o il Malocchio.
Il discorso di Mynski è inattaccabile, penso che l'unico modo per salvarsi sia quello di non riconoscere la razionalità oppure accettare l'esistenza di qualunque cosa, come ad esempio Lord Zarak o Ra.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Questo è quello che asserisce un tribunale e che hai sentito raccontare in tv.jillo ha scritto:
Possiamo saperlo invece.
Tendeva a farsi i soldi rubandoli a qualche sprovveduto opportunamente raggirato
La "verità" è tutt'altra cosa. Solo il mago può saperlo davvero (oltre a dio, naturalmente).
Ma tu credi in dio, nei giudici o nei giornalisti?jillo ha scritto:
Che fine fece? Contumace.
Di certo tendeva a quanto, noi cristiani, riteniamo stia fuori dalla volontà di Dio.
Non rubare.
Le vie del Signore sono infinite. Ma la via non è il "fine". E se ci chiediamo a cosa un uomo "tende", non intendiamo quale strada percorre tra le tante possibili, ma quale fine. Il fine, la destinazione, è una sola, è il Signore.
Il maghetto ha percorso una strada che non porta al Signore...
Si può sempre ravvedere... le vie del Signore...sono infinite.
ma... non sono infinite le vie per il Signore.
La domanda che ti faccio é: puoi tu escludere che il mago, contrariamente alle apparenze, sia stato strumento utilizzato da dio nel portare a compimento una parte del suo superiore disegno? Puoi tu escludere di non riuscire semplicemente, in quanto misero mortale, a comprendere la complessità del progetto divino?
Anche Gesù fu condannato dai giudici-sacerdoti del sinedrio. Avevano ragione loro?jillo ha scritto:
Lo sapeva, certo. Lo pensano anche i giudici. Quelli alla cui sentenza il mago si è sottratto.
Questo lo dici tu. Sei dio?jillo ha scritto:
Dio non ha esaudito il mago.
Anche questa è una tua supposizione.jillo ha scritto:Perché il mago non agito in Verità, egli ha agito ab coglionandum.
Ossia prendendosi gioco di qualche tonto.
Beh, nel Vangelo, purtroppo non si dice nulla dei progetti di dio in merito ad un mago brasiliano residente in italia verso la fine del xx secolo.jillo ha scritto:
Gli uomini (almeno i cristiani) possono e devono discernere cosa è secondo Verità, cioè secondo gli insegnamenti di Dio, e cosa no. Abbiamo (noi credenti) il Vangelo oltre che il buon senso… ma lasciamo stare il buon senso. Quello proprio perché dovrebbe essere patrimonio di tutti è orami un bene inflazionato.
Infatti possiamo, cosa ce lo impedisce?jillo ha scritto:
Diversamente potremmo arrivare asserire che pure l’ascesa di Hitler potrebbe essere stata sostenuta da Dio.
Di sicuro lo sostenevano i nazisti stessi, quando utilizzavano il motto "Gott mit uns".
Magari avevano ragione loro e tu ti sbagli.
Lucatortuga- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Superba replica di Luca.Lucatortuga ha scritto:...
Vabbé, intendevo "definitiva" nel senso di "incontrovertibile", una pietra miliare, un risultato da archiviare nel patrimonio nozionale dell'umanità.Akka ha scritto:a ma perché questa sarebbe ''definitiva''??
Ultima modifica di Minsky il Mer 6 Mar 2013 - 16:25 - modificato 1 volta.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
jillo ha scritto:
Si certo, ma solo dopo che Vanna disse: Io sono la Verità, la Via, la Vita
Ecco infatti Vanna Marchi nella sua ultima presentazione televisiva.
Ultima modifica di Minsky il Mer 6 Mar 2013 - 16:30 - modificato 1 volta.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Lucatortuga ha scritto:
Anche Gesù fu condannato dai giudici-sacerdoti del sinedrio. Avevano ragione loro?
Si! Gesù aveva infranto la legge di allora e l'autorità costituita l'ha condannato secondo giustizia. Almeno così dice la leggenda!!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Esatto.Paolo ha scritto:Si! Gesù aveva infranto la legge di allora e l'autorità costituita l'ha condannato secondo giustizia. Almeno così dice la leggenda!!Lucatortuga ha scritto:
Anche Gesù fu condannato dai giudici-sacerdoti del sinedrio. Avevano ragione loro?
Quello che cercavo di spiegare a Jillo è che non si può usare una sentenza "terrena" di condanna per dedurre che il condannato non si sia comportato in conformità al volere divino.
Equivarrebbe a sostenere che Gesù, in quanto condannato dal sinedrio, fosse "condannabile" anche dal punto di vista della "giustizia divina".
In quest'ultimo caso, secondo la leggenda, i giudici stessi sono stati strumento di dio.
E su questo, certamente, il nostro amico Jillo non potrà che concordare.
Come potrà, quindi, escludere che la medesima cosa non sia avvenuta anche nel caso del mago brasiliano?
Lucatortuga- -------------
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
E con questo, Jillo resta infilzato come un tordo, si dice dalle mie parti!Lucatortuga ha scritto:...
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:
quale dimostrazione migliore dell'impossibilità di poter affermare la verità di due cose opposte allo stesse tempo e nello stesso modo.
che dimostrazione in più ti serve per concludere che la persona sta dicendo un idiozia di chi dice "Dio esiste e non esiste al tempo stesso".
in ogni caso, che minsky si sbaglia l'ho già dimostrato:
http://atei.forumitalian.com/t5002p30-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa#212802
- La mia dimostrazione derivata dall'esempio di Bertrand Russel afferma che tu e dio non esistete entrambi.
- Una collezione di esempi non è una dimostrazione di alcunché, in logica.
1. Non è quello che avevi detto... vai a rileggerti quello che hai scritto
2. altra stuppidata. se tu fai un affermazione come "tutto" allora basta un solo esempio contrario, uno solo, per mostrarti che hai torto. per esempio: se dici "tutti gli uccelli sono neri", basta un solo uccello bianco per dimostrarti che ti sbagli.
tu hai detto "I credenti devono credere in tutto". Io ti ho dimostrato alcune cose che non credono. Potevo aggiungere tantissimi altri.
Ma anche uno solo era sufficiente.
di nuovo: smettila di dire idiozie.
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"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Minsky ha scritto:Ti aiuto: http://it.wikipedia.org/wiki/Ex_falso_sequitur_quodlibetJACK_JOHN ha scritto:
dubito molto che russell abbia portato un ragionamento che poi porterebbe a dire che io e dio non esistiamo... la mia idea è che tu semplicemente non hai capito qualunque cosa lui abbia detto e hai finito per dire un idiozia (ripeto, non lo dico per offendere, ma è l'unica qualifica che posso dare all'argomento di questo thread)
ma anche supponendo per assurdo che russell avesse detto qualcosa che implichi che io e dio non esistiamo, allora anche lui ha detto un idiozia... ripeto: io non credo che russell l'abbia detto o implicato. ma anche supponendo che l'avesse fatto, allora ha detto un idiozia.
il suo ragionamento (se mai l'avesse fatto... ma dubito molto) sicuramente aveva per forza qualche problema, per il semplice motivo che io esisto.
in ogni caso, controllerò questa cosa e poi ti farò sapere...
ah la bibbia degli utenti di AI... l'unica fonte di conoscenza... nota tra altro per la sua grande affidabilità
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Invece la bibbia che usi tu è affidabilissima. Ma per piacere! Non renderti sempre più ridicolo. Leggi, informati e poi confuta se hai argomenti, anziché sgagazzare battutine in giro.JACK_JOHN ha scritto:ah la bibbia degli utenti di AI... l'unica fonte di conoscenza... nota tra altro per la sua grande affidabilità
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
So che sono ingiusta, giacché non ho mai "incontrato" personalmente l'utente JJ, non ho avuto modo di confrontarmici e seguirlo... Io cerco sempre di leggere tutto, anche i credenti, di dare equo spazio nei miei ragionamenti a tutti, però...
io tutte le volte che incappo in un post di questo JJ sento il cervello che mi cola dalle orecchie...
Scusate l'intromissione (e bravo Tortuga!)
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
Niques ha scritto:
So che sono ingiusta, giacché non ho mai "incontrato" personalmente l'utente JJ, non ho avuto modo di confrontarmici e seguirlo... Io cerco sempre di leggere tutto, anche i credenti, di dare equo spazio nei miei ragionamenti a tutti, però...
io tutte le volte che incappo in un post di questo JJ sento il cervello che mi cola dalle orecchie...
Scusate l'intromissione (e bravo Tortuga!)
leggi con calma e senza pregiudizi
penso che le troverai ragionevoli se ci raggioni su.
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Re: Un credente deve credere a qualunque cosa
JACK_JOHN ha scritto:
leggi con calma e senza pregiudizi
Dove?
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