una domanda da un giovane ateo.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Concordo con la prima parte delle tue osservazioni, ma non con le conclusioni. Anch'io, fino a tempi relativamente assai recenti, ho avuto in un angolino della mente l'incrostazione fossile dell'idea religiosa che - sebbene razionalmente rigettata - mi rodeva silenziosamente. Liberarmene in modo completo è stato un sollievo enorme, ma è costato uno sforzo enorme. Quando ci si è liberati, non ci si rende quasi conto di quanto grande fosse il peso... un po', mi si passi il paragone non proprio aulico, come avere una grossa farga di feci dure e secche che ingombra il colon, e dopo penosi sforzi finalmente espellerla... (escatologia mistica? ).delfi68 ha scritto:...
Assomigliano tutti a un essere della stessa specie, ma ci sono evidentemenete delle quasi speciazioni dovute alle diverse velocita' di sviluppo evolutivo del Sapiens in generale..
Quindi, non e' proprio come cercare di ragionare con un Neanderthal, ma bisogna accettare che i Sapiens non sono tutti uguali..a livello cerebrale, intendo..
In termini più seri, per conto mio si tratta di psicosi indotta. Non sono un esperto in merito, ma basta leggiucchiare qualche trattato di psichiatria anche a livello divulgativo per rendersene conto: i sintomi collimano in pieno. Perciò secondo me non ci sono differenze organiche tra credenti e non (cioè atei! ...anche se questo vocabolo a qualcuno non piace ). Vedi per esempio cosa dice Ferdinando: fulminato sulla via di Damasco, come Saulo di Tarso, un evidente caso di epilessia... anche nel caso di Ferdinando, evidentemente c'è stato un lavorio inconscio delle idee malsane che probabilmente gli sono state inculcate da piccolo, che hanno agito sulla sua psiche fino a portarlo al crollo mentale. Povero Ferdi! E poveri tutti gli altri... a me, suscitano davvero una gran compassione, perché so cosa vuol dire avere queste remore addosso.
Minsky- --------------
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Quoto cio' che dici..tuttavia, io penso ci possa anche essere una differenza fisica tra un Sapiens e l'altro..alcuni piu' in grado di sviluppare il libero pensiero e la critica, altri no.
Perche' se e' vero che il condizionamento gioca un ruolo importante (io pure nasco cattolico) mi sembra che per alcuni cervelli diventi insostenibile credere certe assurdita', altri cervelli invece, non reagiscono.
D'altronde su 7 miliardi di individui e diversi milardi in generale tra presenti e morti passati, non mi sembra molto peregrina l'ipotesi di diversi stadi evolutivi all'interno della specie.
Sean Carroll svela la " quasi speciazione" ..e sembrerebbe quasi impossibile che una specie con una tale mole di individui sia esattamente sullo stesso indentico piano evolutivo.
Questo spiegherebbe anche l'incredibile differenza tra i processi logico mentali tra i Sapiens..ricordo che la difefrenza tra una scimmia e un Sapiens risiede in una sottile pellicola neuronale di pochissimi millimetri sui lobi perefrontali..ebbene, nessuno si e' ancora preso la briga di misurare lo spessore di quella pellicola alla ricerca di diversi livelli di sviluppo cerebrale.
Credo sia una ricerca Eretica e "immorale" quella volta a discriminare i Sapiens a seconda dello sviluppo cerebrale.
Tuttavia e' ipocrisia pura non ammettere che ci sono enormi differenze. Gente che ammazza o causa danni giganteschi senza nessuna empatia con le proprie vittime.
Possiamo verificare tutti che l'empatia e' quella cosa che fa la differenza tra un sapiens buono e uno "cattivo". E l'empatia e' legata alla massa (volume) dei neuroni specchio della parte perefrontale del cervello...incidenti o lesioni di quella zona determinano una diversa sensibilita', ragionevolezza e abilita' di convivenza sociale..
Non posso davvero credere che un Jhon abbia abicato alla ragione, e ceduto ogni sovranita' personale ad altri, con il rischio di commettere ingiustizie e violenze su innocenti, per scelta e avendo adoperato critica e raziocinio...
Mi viene piu' spontaneo ritenere che la massa volumetrica dei neuroni specchio che risiedon nella cervice di Jhon sia di una qualche misura inferiore a quella di chi e' invece fortemente empatico, pacifico e critico..
Perche' se e' vero che il condizionamento gioca un ruolo importante (io pure nasco cattolico) mi sembra che per alcuni cervelli diventi insostenibile credere certe assurdita', altri cervelli invece, non reagiscono.
D'altronde su 7 miliardi di individui e diversi milardi in generale tra presenti e morti passati, non mi sembra molto peregrina l'ipotesi di diversi stadi evolutivi all'interno della specie.
Sean Carroll svela la " quasi speciazione" ..e sembrerebbe quasi impossibile che una specie con una tale mole di individui sia esattamente sullo stesso indentico piano evolutivo.
Questo spiegherebbe anche l'incredibile differenza tra i processi logico mentali tra i Sapiens..ricordo che la difefrenza tra una scimmia e un Sapiens risiede in una sottile pellicola neuronale di pochissimi millimetri sui lobi perefrontali..ebbene, nessuno si e' ancora preso la briga di misurare lo spessore di quella pellicola alla ricerca di diversi livelli di sviluppo cerebrale.
Credo sia una ricerca Eretica e "immorale" quella volta a discriminare i Sapiens a seconda dello sviluppo cerebrale.
Tuttavia e' ipocrisia pura non ammettere che ci sono enormi differenze. Gente che ammazza o causa danni giganteschi senza nessuna empatia con le proprie vittime.
Possiamo verificare tutti che l'empatia e' quella cosa che fa la differenza tra un sapiens buono e uno "cattivo". E l'empatia e' legata alla massa (volume) dei neuroni specchio della parte perefrontale del cervello...incidenti o lesioni di quella zona determinano una diversa sensibilita', ragionevolezza e abilita' di convivenza sociale..
Non posso davvero credere che un Jhon abbia abicato alla ragione, e ceduto ogni sovranita' personale ad altri, con il rischio di commettere ingiustizie e violenze su innocenti, per scelta e avendo adoperato critica e raziocinio...
Mi viene piu' spontaneo ritenere che la massa volumetrica dei neuroni specchio che risiedon nella cervice di Jhon sia di una qualche misura inferiore a quella di chi e' invece fortemente empatico, pacifico e critico..
delfi68- -------------
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Re: una domanda da un giovane ateo.
È una congettura molto interessante, ma, se fosse una questione di differeze a livello organico, determinate addirittura da una tendenza evolutiva, si dovrebbero riscontrare delle correlazioni etnografiche, che invece non mi sembra siano osservabili... però, sì, la tua ipotesi così a senso, è convincente. Bisognerebbe compiere degli studi accurati, che peraltro nessuno si sognerà mai di fare. Comunque, secondo me rimane fondamentale l'educazione. Non se ne andrà fuori, finché non ci sarà adeguata protezione dell'infanzia!delfi68 ha scritto:Quoto cio' che dici..tuttavia, io penso ci possa anche essere una differenza fisica tra un Sapiens e l'altro..alcuni piu' in grado di sviluppare il libero pensiero e la critica, altri no.
Perche' se e' vero che il condizionamento gioca un ruolo importante (io pure nasco cattolico) mi sembra che per alcuni cervelli diventi insostenibile credere certe assurdita', altri cervelli invece, non reagiscono.
D'altronde su 7 miliardi di individui e diversi milardi in generale tra presenti e morti passati, non mi sembra molto peregrina l'ipotesi di diversi stadi evolutivi all'interno della specie.
Sean Carroll svela la " quasi speciazione" ..e sembrerebbe quasi impossibile che una specie con una tale mole di individui sia esattamente sullo stesso indentico piano evolutivo.
Questo spiegherebbe anche l'incredibile differenza tra i processi logico mentali tra i Sapiens..ricordo che la difefrenza tra una scimmia e un Sapiens risiede in una sottile pellicola neuronale di pochissimi millimetri sui lobi perefrontali.. ebbene, nessuno si e' ancora preso la briga di misurare lo spessore di quella pellicola alla ricerca di diversi livelli di sviluppo cerebrale.
Credo sia una ricerca Eretica e "immorale" quella volta a discriminare i Sapiens a seconda dello sviluppo cerebrale.
Tuttavia e' ipocrisia pura non ammettere che ci sono enormi differenze. Gente che ammazza o causa danni giganteschi senza nessuna empatia con le proprie vittime.
Possiamo verificare tutti che l'empatia e' quella cosa che fa la differenza tra un sapiens buono e uno "cattivo". E l'empatia e' legata alla massa (volume) dei neuroni specchio della parte perefrontale del cervello...incidenti o lesioni di quella zona determinano una diversa sensibilita', ragionevolezza e abilita' di convivenza sociale..
Non posso davvero credere che un Jhon abbia abicato alla ragione, e ceduto ogni sovranita' personale ad altri, con il rischio di commettere ingiustizie e violenze su innocenti, per scelta e avendo adoperato critica e raziocinio...
Mi viene piu' spontaneo ritenere che la massa volumetrica dei neuroni specchio che risiedon nella cervice di Jhon sia di una qualche misura inferiore a quella di chi e' invece fortemente empatico, pacifico e critico..
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Re: una domanda da un giovane ateo.
E io che ho pure perso più di mezz'ora a rispondere punto per punto al tuo post... La mia risposta ragionata è lì a pagina 14 a dimostrare che hai torto.JACK_JOHN ha scritto:Uno può astenersi dal rispondere se pensa che non ne
valga la pena. Oppure se risponde, dare una risposta ragionata. Fux non
ha fatto nessuna di queste due cose.
Tra la speranza di passare l'eternità in una relazione d'amore con Dio (parole tue, eh) e il nulla, scelgo il nulla tutta la vita.JACK_JOHN ha scritto:Ma è veramente preferibile che vi sia il nulla? Che non vi sia speranza?
Falso. Tu stai partendo dal presupposto che l'unico modo per distinguere la bontà di due diversi atteggiamenti o comportamenti sia l'esistenza di un valore oggettivo che va al di là della realtà stessa, per poi concludere che senza un valore oggettivo che sta al di là della realtà stessa non si può distinguere la bontà di due diversi atteggiamenti o comportamenti. E grazie al cazzo! Il tuo si chiama ragionamento circolare: stai semplicemente assumendo come premessa la tua conclusione! Peccato che la premessa sia falsa, come ho già spiegato io e come ha spiegato ancora meglio Ludwig nel suo post che ho quotato.Però, se è vero che alcuni come te raggiungono la conclusione "Bisogna
vivere, sposarsi, crescere u figli e lasciare un corpo ciciotto per la bara", altri raggiungono la conclusione "Bisogna vivere, usare le donne a proprio piacimento, abbandonare i figli e chiunque altro mi chiede di rinunciare a delle mie libertà... perché ho solo una vita e voglio godermela fino alla fine, e non voglio perdere il mio tempo ad occuparmi degli altri".
Un ateo può ovviamente scegliere la prima opzione (e la maggioranza lo fà), ma se è coerente con la sua filosofia, dovrà riconoscere che la sua scelta è tanto valida quanto quella della seconda persona, ovvero entrambe sono ugualmente senza senso. Dovrà riconoscere
che non c'è una reale, sostanziale differenza tra i due.
Ospite- Ospite
Re: una domanda da un giovane ateo.
Visto che JACK_JOHN non risponde alle mie domande posso mandarlo a cagare, tanto non leggerà nemmeno questa esortazione, immagino!
Se risponderà direttamente o indirettamente (dicendo che siamo maleducati), allora ammetterà per primo lui di essere un maleducato, visto che non risponde alle domande poste in maniera corrette e cortese, facendo finta di non leggerle.
JACK_JOHN se vieni in un forum accetti il dibattito, altrimenti se esponi solo le tue tesi o ti scegli gli interlocutori che preferisci sei un troll.
Se risponderà direttamente o indirettamente (dicendo che siamo maleducati), allora ammetterà per primo lui di essere un maleducato, visto che non risponde alle domande poste in maniera corrette e cortese, facendo finta di non leggerle.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
federico00 ha scritto:
C'è una ragione per cui l'ateismo possa essere visto veramente come un regresso della mentalità umana? E se si, sapreste anche darmi un esempio in cui la mentalità di un'ateo in particolare abbia peggiorato l'etica e la morale umana?
Grazie a tuti quelli che risponderanno.
per me il problema non è credere/non credere in Dio
ma essere/non essere idolatri
Re: una domanda da un giovane ateo.
Ognuno ha le sue priorità!don alberto ha scritto:federico00 ha scritto:
C'è una ragione per cui l'ateismo possa essere visto veramente come un regresso della mentalità umana? E se si, sapreste anche darmi un esempio in cui la mentalità di un'ateo in particolare abbia peggiorato l'etica e la morale umana?
Grazie a tuti quelli che risponderanno.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
don alberto ha scritto:
per me il problema non è credere/non credere in Dio
ma essere/non essere idolatri
In effetti non penso che a nessuno di voi interessi molto la più o meno esistenza oggettiva di un qualche "Ente superiore". Quello che vi interessa è strafarvi di relidroga la domenica a messa ed in qualunque altra occasione che vi si presenti (A casa, funerali, battesimi, matrimoni ecc.)
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Io invece penso che ai preti interessi soprattutto avere un lasciacondotto per poter fare nefandezze di ogni genere con il beneplacito della società.Rasputin ha scritto:don alberto ha scritto:
per me il problema non è credere/non credere in Dio
ma essere/non essere idolatri
In effetti non penso che a nessuno di voi interessi molto la più o meno esistenza oggettiva di un qualche "Ente superiore". Quello che vi interessa è strafarvi di relidroga la domenica a messa ed in qualunque altra occasione che vi si presenti (A casa, funerali, battesimi, matrimoni ecc.)
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Darrow ha scritto:Io invece penso che ai preti interessi soprattutto avere un lasciacondotto per poter fare nefandezze di ogni genere con il beneplacito della società.Rasputin ha scritto:don alberto ha scritto:
per me il problema non è credere/non credere in Dio
ma essere/non essere idolatri
In effetti non penso che a nessuno di voi interessi molto la più o meno esistenza oggettiva di un qualche "Ente superiore". Quello che vi interessa è strafarvi di relidroga la domenica a messa ed in qualunque altra occasione che vi si presenti (A casa, funerali, battesimi, matrimoni ecc.)
Sono due cose diverse. Interessante commento però, perché mi riporta a quanto scritto da una nostra stimata utente (Che purtroppo non scrive da un pezzo), studentessa di psicoogia, la quale al termpo in cui io sostenevo la tesi secondo la quale la pedofilia clericale è causata dalla castità coatta che rende la sessualità naturale una mina vagante pronta ad esplodere in qualsiasi direzione mi ha dimostrato il contrario, studi alla mano: nasce prima l'uovo, e poi la gallina.
Mi spiego: le categorie nelle quali si trovano più pedofili sono quelle che permettono il maggior contatto coi bambini, tra queste ad esempio gli insegnanti elementari.
Questo perché il (Termine tecnico corretto) "Pedofilo esclusivo" lo è già in partenza, e tende a fare in modo di avere un'occupazione che gli permetta di stare a contatto coi bambini, e non perché la pedofilia venga "Indotta" dalla posizione/occupazione.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Bravo Rasp..e [pure Darrow..
ma il troll mi pare non ci sia gia' piu'...
ma il troll mi pare non ci sia gia' piu'...
delfi68- -------------
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Re: una domanda da un giovane ateo.
delfi68 ha scritto:Bravo Rasp..e [pure Darrow..
ma il troll mi pare non ci sia gia' piu'...
beh proprio di un troll non si tratta..comunque c'è ancora
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Io invece penso che ai preti interessi soprattutto avere un
lasciacondotto per poter fare nefandezze di ogni genere con il
beneplacito della società.
Lo zio di platone aveva un termine molto corretto per spiegare cio che intendi.
LA RELIGIONE è:
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Lo strumento per regnare dei potenti attraverso il quale fare quel che vogliono.
federico00- -------------
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Mi pare che Seneca disse: la religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi e utile dai governanti
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Giampy- -------------
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Valerio e' un mitofederico00 ha scritto:Valerio mi stupisce con le sue risposte in questo e in altri topic.
Devo dire che cio che dice è molto inerente alle mie idee.
...
Con questo post tu ci dici che non rubi, stupri, ammazzi, torturi, solo perche' temi di essere punito dal tuo amico immaginario nonche' capo a cui leccare le celesti chiappe.JACK_JOHN ha scritto:federico00 ha scritto:Mi ricordo una cosa che disse una volta uno.
Divertiti, sposati, fai figli, crescili e lascia un corpo cicciotto per la bara.
Bene. Ma nell'ateismo in cosa è diverso questo dal consiglio: divertiti sulle spalle degli altri, usa le altre persone per il tuo piacere e poi abbandonale e fatti più tagli possibile sulla mani... e.... puoi mettere ogni combinazione possibile di modi di vivere.
Se è vero che tutto è ugualmente senza senso oggettivo, e che ogniuno ha diritto di darsi un qualunque senso voglia dare alla sua vita, allora perché non questo? Oppure perché un altro, come per esempio quello di un dittatore?
E' forse "Divertiti, sposati, fai figli, crescili e lascia un corpo cicciotto per la bara" meglio di "divertiti sulle spalle degli altri, usa le altre persone per il tuo piacere e abbandona i tuoi figli"?
Uno dirà: noi possiamo dare un senso alla nostra vita, ma finché questo non interferisce con quella degli altri.
Ma perché fermarsi li? Non è anche questa semplicemente un opinione che uno è in piena libertà di rigettare, dato che ogniuno può decidere per se stesso cosa fare e che senso dare alla sua vita?
Se fossi ateo, non avrei potuto che rispondere affermativamente a queste domande, se volevo essere coerente con la mia visione di vita.
Ma come avrei potuto farlo, se ogni cosa dentri di me grida che c'è una differenza, una vera oggettiva, differenza.... ma nell'ateismo non c'è n'è.
Beh, complimenti.
davide- -------------
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Re: una domanda da un giovane ateo.
JACK_JOHN ha scritto:]Ma è veramente preferibile che vi sia il nulla? Che non vi sia speranza?
Tra la speranza di passare l'eternità in una relazione d'amore con Dio (parole tue, eh) e il nulla, scelgo il nulla tutta la vita.
Quindi, per il semplice fatto che ritengo sia brutto il fatto che non ci possa essere nulla dopo la morte, mi bombardo la testa di cose assurde in modo da sentirmi meglio e il tutto in maniera cosciente! .
Mi sembra una dose voluta e conapevole di droga per stare meglio e mascherare l'altrimenti non senso della vita.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
C'è senso nella vita?
No.
Non è possibile, vogliamo vivere sperando!
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Giampy ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:]Ma è veramente preferibile che vi sia il nulla? Che non vi sia speranza?
Tra la speranza di passare l'eternità in una relazione d'amore con Dio (parole tue, eh) e il nulla, scelgo il nulla tutta la vita.
Quindi, per il semplice fatto che ritengo sia brutto il fatto che non ci possa essere nulla dopo la morte, mi bombardo la testa di cose assurde in modo da sentirmi meglio e il tutto in maniera cosciente! .
Mi sembra una dose voluta e conapevole di droga per stare meglio e mascherare l'altrimenti non senso della vita.
http://atei.forumitalian.com/t3747p150-una-domanda-da-un-giovane-ateo#109871
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Sinceramente io ucciderei e verrei ucciso per aiutare una persona che amo in difficoltà, ho amici di molte religioni diverse che non farebbero mai questo per me.
Inoltre io considero tutti gli uomini miei fratelli e provo pena per il mondo quando vedo uno che si comporta diversamente dalla morale.
Ho amici che spacciano, che coltivano che vanno alle feste solo per fare a cazzotti, e a mia difesa devo dire che per la maggior parte sono anche cristiani O_o.
Io sono un non credente razzionalista, io mi comporto bene sapendo che il bene è relativo e che non la insegna la religione.
Io sono ateo come dici tu ma non odio le persone diverse da me e credo nell'aiutare le persone.
Anche mia madre e atea (e fra l'altro non me lo disse fino a che io non gli dissi che non credevo nella religione percio non mi fece un lavaggio del cervello anzi mi costrinse piu volte ad andare in chiesa) ma anche lei crede nell'aiutare le persone e lo fa da 20 anni senza lucro.
E NOI SAREMMO CATTIVI????
Scusate, io di solito sono gentile ma di fronte a cose cosi mi farebbe voglia di prenderti a schiaffi e di bruciarti il tuo libricino.
Inoltre io considero tutti gli uomini miei fratelli e provo pena per il mondo quando vedo uno che si comporta diversamente dalla morale.
Ho amici che spacciano, che coltivano che vanno alle feste solo per fare a cazzotti, e a mia difesa devo dire che per la maggior parte sono anche cristiani O_o.
Io sono un non credente razzionalista, io mi comporto bene sapendo che il bene è relativo e che non la insegna la religione.
Io sono ateo come dici tu ma non odio le persone diverse da me e credo nell'aiutare le persone.
Anche mia madre e atea (e fra l'altro non me lo disse fino a che io non gli dissi che non credevo nella religione percio non mi fece un lavaggio del cervello anzi mi costrinse piu volte ad andare in chiesa) ma anche lei crede nell'aiutare le persone e lo fa da 20 anni senza lucro.
E NOI SAREMMO CATTIVI????
Scusate, io di solito sono gentile ma di fronte a cose cosi mi farebbe voglia di prenderti a schiaffi e di bruciarti il tuo libricino.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Intendevo questo!federico00 ha scritto:Io invece penso che ai preti interessi soprattutto avere un
lasciacondotto per poter fare nefandezze di ogni genere con il
beneplacito della società.
Lo zio di platone aveva un termine molto corretto per spiegare cio che intendi.
LA RELIGIONE è:
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(La pedofilia è solo una delle nefandezze compiute da questi criminali con la licenza)
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Darrow ha scritto:
Intendevo questo!
(La pedofilia è solo una delle nefandezze compiute da questi criminali con la licenza)
Osservazione degna di estrema attenzione.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
(La pedofilia è solo una delle nefandezze compiute da questi criminali con la licenza)
Io non penso che tutti i preti sono pedofili, alla maggior parte dei preti piacciano le donne secondo me e questi non sono altro che una delle cose più schifose che si relaziona ad essi.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
federico00 ha scritto:(La pedofilia è solo una delle nefandezze compiute da questi criminali con la licenza)
Io non penso che tutti i preti sono pedofili, alla maggior parte dei preti piacciano le donne secondo me e questi non sono altro che una delle cose più schifose che si relaziona ad essi.
http://atei.forumitalian.com/t3747p150-una-domanda-da-un-giovane-ateo#109871
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Si hai ragione l'avevo anche letto.
A sto punto mi zitto fino al prossimo argomento vista la figura che ho fatto.
A sto punto mi zitto fino al prossimo argomento vista la figura che ho fatto.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
federico00 ha scritto:Si hai ragione l'avevo anche letto.
A sto punto mi zitto fino al prossimo argomento vista la figura che ho fatto.
Eh
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Ho parlato a vanvera.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
federico00 ha scritto:Ho parlato a vanvera.
Non sono d'accordo (A parte che lo faccio spesso anch'io ah ah)
Ho conosciuto almeno 1 prete figaiolo, sono i più simpatici e meno pericolosi.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Assolutamente vero! Quelli che hanno sempre la faccia scura e l'atteggiamento severo sono i più repressi e perciò pericolosi.Rasputin ha scritto:federico00 ha scritto:Ho parlato a vanvera.
Non sono d'accordo (A parte che lo faccio spesso anch'io ah ah)
Ho conosciuto almeno 1 prete figaiolo, sono i più simpatici e meno pericolosi.
Federico, non mi sembra affatto che tu parli a vanvera. Hai idee molto chiare e limpide, e quello che hai scritto qui: link è molto interessante. Hai mai provato a chiedere a tua madre perché, pur essendo atea, ti abbia obbligato ad andare in chiesa?
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Oracle 3.11, mo' dopo Bush facciamo il...delfi68 ha scritto:...
Possiamo verificare tutti che l'empatia e' quella cosa che fa la differenza tra un sapiens buono e uno "cattivo". E l'empatia e' legata alla massa (volume) dei neuroni specchio della parte perefrontale del cervello...incidenti o lesioni di quella zona determinano una diversa sensibilita', ragionevolezza e abilita' di convivenza sociale...
il Lombroso?....
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Si e il discorso è semplice.
Lei non è atea convinta e gli piacciono le religioni.
Perciò per lei non sarebbe stato una male se fossi diventato cristiano, ma col senno di poi quando gli dissi che non ci credevo mi rispose che avevo fatto bene.
Lei non è atea convinta e gli piacciono le religioni.
Perciò per lei non sarebbe stato una male se fossi diventato cristiano, ma col senno di poi quando gli dissi che non ci credevo mi rispose che avevo fatto bene.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Ogni tanto leggo i messaggi in ignore per farmi due risate su Flanders!
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Darrow ha scritto:Ogni tanto leggo i messaggi in ignore per farmi due risate su Flanders!
Quanto ha ragione Homer!
Flanders ha la capacità di rendere inutile la funzione ignore.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
https://www.youtube.com/watch?v=d46Oa3sGAs8
Scusate se modifico il commento ma devo dire che il link che ho messo ci sta troppo xD
Ogni tanto leggo i messaggi in ignore per farmi due risate su Flanders!
Quanto ha ragione Homer!
Scusate se modifico il commento ma devo dire che il link che ho messo ci sta troppo xD
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Re: una domanda da un giovane ateo.
federico00 ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=d46Oa3sGAs8Ogni tanto leggo i messaggi in ignore per farmi due risate su Flanders!
Quanto ha ragione Homer!
Scusate se modifico il commento ma devo dire che il link che ho messo ci sta troppo xD
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Rasputin ha scritto:
Non sono d'accordo (A parte che lo faccio spesso anch'io ah ah)
Ho conosciuto almeno 1 prete figaiolo, sono i più simpatici e meno pericolosi.
Devo ancora capire perché, dopo tante messe, il breviario non cade mai su questi capoversi...
Tito 1, 5-9
Timoteo I°, cap.3 ver. 1-13
Il celibato non è solo controproducente, ma è anche contrario a quanto prescritto da colui che materialmente mise in piedi una cosa chiamata chiesa. Sì, i pedofili, per ovvie ragioni, prediligono vestire i panni di chi è circondato di bambini, sia esso un parroco, un educatore dell'infanzia o un allenatore dei pulcini a calcio. Ma se i ranghi venissero rimpinguati di gente che ha una comunissima famiglia, con moglie e figli, di certo non farebbe che diminuire per forza il numero dei potenziali 'spostati'.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
No, apparte scherzi, niente è a caso.
Ned Flanders è proprio colui che si intende come tipico "bacia pile".
Sicuramente è sempre felice nonostante tutte le cose brutte che gli capitano, credendo che ogni cosa sia un piano divino, ma si può chiamare felicità una cosa simile?
A me mi sembra che se viene offeso durante tutta la serie dei simpson (che ha veramente troppi anni e ancora non accenna a finire) qualche motivo ci sarà.
Ned Flanders è proprio colui che si intende come tipico "bacia pile".
Sicuramente è sempre felice nonostante tutte le cose brutte che gli capitano, credendo che ogni cosa sia un piano divino, ma si può chiamare felicità una cosa simile?
A me mi sembra che se viene offeso durante tutta la serie dei simpson (che ha veramente troppi anni e ancora non accenna a finire) qualche motivo ci sarà.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
federico00 ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=d46Oa3sGAs8Scusate se modifico il commento ma devo dire che il link che ho messo ci sta troppo xDOgni tanto leggo i messaggi in ignore per farmi due risate su Flanders!
Quanto ha ragione Homer!
Il discepolo che non riceva calci in €ulo è un falso discepolo... Lc 6, 26
Andate avanti così figliuoli che, a suo modo, mi siete di conforto e rassicurazione...
Buona notte.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
davide ha scritto:Valerio e' un mitofederico00 ha scritto:Valerio mi stupisce con le sue risposte in questo e in altri topic.
Devo dire che cio che dice è molto inerente alle mie idee.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Il discepolo che non riceva calci in €ulo è un falso discepolo... Lc 6, 26
Andate avanti così figliuoli che, a suo modo, mi siete di conforto...
Buona notte.
Te sei un falso discepolo.
Il motivo è semplice, te pensi che gli atei sono cattivi tramite preconcetti.
Cristo stesso avrebbe pensato male di una persona cosi, perchè se cristo è come dici te, allora avrebbe sicuramente visto molto malamente un pensiero come il tuo.
Tanto per farti capire....ti porro una domanda.
Se non risponderai a questa vorra dire che non te ne frega niente di tutto questo.
Che penseresti di un ateo che si comporta come il più grande pio dei pii?
Secondo te, trovando una persona cosi (che ti giuro esistono), non ti verrebbe da pensare?
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Chi ti dice che il relativismo porta al male?
Chi ti dice che gli atei siano contro la logica?
NON MI PORTI RISPOSTE/PROVE/CONCETTI/IDEE MI PORTI PAROLE DI BIBBIA/ARROGANZA(perche non mi dire che il modo che finora hai usato per rispondere selettivamente non sia arroganza) MA SOPRATTUTTO PRECONCETTI CHE VERAMENTE E DICO VERAMENTE NON SOLO SONO OFFESE AL MIO INTELLETTO MA SONO LA PROVA DELLA TUA IGNORANZA!
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Ecco. Si è arrabbiato...federico00 ha scritto:
Chi ti dice che il relativismo porta al male?
Chi ti dice che gli atei siano contro la logica?
NON MI PORTI RISPOSTE/PROVE/CONCETTI/IDEE MI PORTI PAROLE DI BIBBIA/ARROGANZA(perche non mi dire che il modo che finora hai usato per rispondere selettivamente non sia arroganza) MA SOPRATTUTTO PRECONCETTI CHE VERAMENTE E DICO VERAMENTE NON SOLO SONO OFFESE AL MIO INTELLETTO MA SONO LA PROVA DELLA TUA IGNORANZA!
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Federico,
Anche a noi succede di perdere la pazienza e cerchiamo di regolarci tra di noi considerando che gli attacchi personali possono ferire così come usare le maiuscole sembra di alzare la voce eppoi ognuno qui ha una storia personale se è iscritto da tanto tempo.
Molti di noi hanno idee conformi con gli umanesimi e guarda caso esiste una linea di condotta tra alcuni cristiani che provengono dalla elaborazione della loro buona novella ed a parte lo specifico della loro fede sono affini con quello che è il nostro ateismo positivo.
Infine, dopo un po' si sa che esistono dei nonni, alcuni un po' bizzarri, dei giovani brillanti come te, dei padri di famiglia come Holo ed anche dei cristiani che preferiscono la nostra compagnia. Se usi l'ironia ti fai controbattere nel merito e non sul metodo.
Hei! Ci ho messo un po' a credere che hai davvero sedici anni!
Anche a noi succede di perdere la pazienza e cerchiamo di regolarci tra di noi considerando che gli attacchi personali possono ferire così come usare le maiuscole sembra di alzare la voce eppoi ognuno qui ha una storia personale se è iscritto da tanto tempo.
Molti di noi hanno idee conformi con gli umanesimi e guarda caso esiste una linea di condotta tra alcuni cristiani che provengono dalla elaborazione della loro buona novella ed a parte lo specifico della loro fede sono affini con quello che è il nostro ateismo positivo.
Infine, dopo un po' si sa che esistono dei nonni, alcuni un po' bizzarri, dei giovani brillanti come te, dei padri di famiglia come Holo ed anche dei cristiani che preferiscono la nostra compagnia. Se usi l'ironia ti fai controbattere nel merito e non sul metodo.
Hei! Ci ho messo un po' a credere che hai davvero sedici anni!
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Re: una domanda da un giovane ateo.
holubice ha scritto:Rasputin ha scritto:
Non sono d'accordo (A parte che lo faccio spesso anch'io ah ah)
Ho conosciuto almeno 1 prete figaiolo, sono i più simpatici e meno pericolosi.
Devo ancora capire perché, dopo tante messe, il breviario non cade mai su questi capoversi...
Tito 1, 5-9
Timoteo I°, cap.3 ver. 1-13
Il celibato non è solo controproducente, ma è anche contrario a quanto prescritto da colui che materialmente mise in piedi una cosa chiamata chiesa. Sì, i pedofili, per ovvie ragioni, prediligono vestire i panni di chi è circondato di bambini, sia esso un parroco, un educatore dell'infanzia o un allenatore dei pulcini a calcio. Ma se i ranghi venissero rimpinguati di gente che ha una comunissima famiglia, con moglie e figli, di certo non farebbe che diminuire per forza il numero dei potenziali 'spostati'.
O Parbleu!!!
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Scusate per ieri mi sono arrabbiato vedendo l'ennesima citazione da bibbia o vangelo.
Ma mi arrabbio perche come si fa a fare un discorso che faccia vedere le cose brutte dell'ateismo prendendo pezzi da testi sacri?
Prove concrete non ne esistono?
Ma mi arrabbio perche come si fa a fare un discorso che faccia vedere le cose brutte dell'ateismo prendendo pezzi da testi sacri?
Prove concrete non ne esistono?
federico00- -------------
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Darrow ha scritto:Ma infatti!
IO DICO CHE LA VITA NON HA SENSO: NON MI DISPIACE E MI STA BENISSIMO!
Va bene. Questo era il mio punto. Questo era tutto quello che io volevo dimostrare con quello che ho scritto qui, in risposta alla domanda iniziale. Se mi dai ragione in questo siamo a posto, non c'è altro che io possa aggiungere.
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"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: una domanda da un giovane ateo.
delfi68 ha scritto:Perché se Dio esiste, allora c'è speranza per l'uomo.
Che speranza? finire in ginocchio al cospetto di un folle e sadico? a che pro?
Un dio che e' capace di tutte le nefandezze che accadono ai sapiens..ecchec'e' da essere contenti se esiste??
L'unico sollievo, semmai, e' proprio che siccome non c'e' nessun finalismo e nessun dio, l'uomo e' l'unico responsabile del proprio destino e del proprio essere, quindi i miglioramenti o i peggioramenti della nostra condizione sono esclusivamente nelle nostre mani, ergo, qualcosa si puo' fare!!
La speranza che l'uomo continui a progredire in senso etico e tecnologico, che risolva il problema della fame, delle malattie e degli squilibri sociali sul pianeta..
L'idea che hai di Dio è semplicemente falsa. Secondo la visione biblica di Dio, egli è il più grande Essere concepibile, perfetto in morale, bellezza, intelligenza, bontà, forza, giustizia etc.
Secondo la visione cristiana del mondo Dio non può agire contrariamente alla propria natura, dunque non può fare ingiustizia o cattiverie, e quindi non può essere folle o sadico.
Dio può permettere che il male accada (come per esempio i medici causano o permettono che la sofferenza accada ai pazienti, ma per il loro bene), ma quando ciò accade Dio ha quello che i filosofi chiamano ragioni moralmente sufficienti (per esempio le ragioni moralmente sufficienti di un medico per causare dolore sono quelli che poi guariscono le persone).
Quindi si, c'è piena speranza in un Dio (vedi anche i miei altri post precedenti qui, per esempio quello a Mynsk)
D'altro cantò dici che non c'è nessun finalismo e che quindi siamo noi responsabili del nostro miglioramento o peggioramento.
Ma se quello che io ho scritto prima è vero, allora nell'ateismo non si può ragionevolmente parlare di "miglioramento" o "peggioramento". Questi sono termini di paragone che non si applicano se non si ha uno standard di paragone. Per esempio se io ho un idea dell'altezza media di un uomo posso dire che 1.5 m è basso e 2.1 m è alto. Ma se non ho quello, non posso.
Similmente se il bene e il male secondo l'ateismo non esistono oggettivamente in realtà, allora perché deve essere "migliore" risolvere la fame, guarire le malattie etc? Se "bene" o "male" non esistono oggettivamente, allora non possono esistere neanche "meglio" o "peggio".
Si può solo parlare di "cambiamento" rispetto ad una situazione precedente, ma non si può parlare di "miglioramento" o "peggioramento".
Quindi, no, secondo l'ateismo, non c'è speranza per l'uomo, perché non c'è nulla in cui sperare... qualunque situazione si realizzi ("miglioramento" o "peggioramento") è ugualmente senza senso e significato oggettivo e finisce esattamente nello stesso modo.
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"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Minsky ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Non capite dunque la gravità delle alternative davanti a noi? Perché se Dio esiste, allora non c'è speranza per l'uomo. Ma se Dio non esiste, allora tutto ciò che ci rimane è la libertà di decidere del nostro destino.
Ciao Minsky
Mi hai deliberatamente citato male... se io avessi fatto una cosa del genere questo mi sarebbe fatto notare in mille modi, magari anche con la minaccia di essere espluso dal sito per falsità... ma non mi pare che nessuno lo abbia fatto per te (devo ancora controllare tutti i post... appena ho un pò di tempo)... ma forse le regole sono diverse per i credenti e gli atei qui... non lo so... sono qui da poco.
potevi ovviamente citarmi come avevo scritto e poi dire: ma io lo direi cosi... e poi modificarlo a tuo piacimento....
ma fatta cosi come lo hai fatto tu, sembra che l'ho detto io....
In ogni caso, io credo che con Dio c'è speranza e senza di Lui no, e ho datto delle ragioni per questo (anche se brevi, ma lo spazio non permette ragionevolmente di più... per un discorso più dettagliato vedi l'articolo originale di Craig)
Semplicemente affermare l'opposto, non lo rende vero.
Secondo il cristianesimo noi abbiamo la libertà di scelta, il libero arbitrio. Quindi il cristianesimo offre un fondamento solido alla nostra libertà di scegliere e formare il nostro destino.
Nell'ateismo invece noi non siamo altro che "macchine per propagare DNA" come ha detto Dawkins. Io non conosco nessun ateo che non sia un determinista, ovvero che crede che noi siamo già determinati ad essere in un certo modo piuttosto che in un altro. Gli atei possono essere "compatibilisti", che ridefiniscono il concetto della libertà. Ma in realtà tutti, in un modo o nell'altro, finiscono per finiscono per negare la presenza di una genuina libertà di scelta. Infatti gli unici filosofi che sostengono il "libertianismo" (l'opposto del determinismo, che vedono nell'uomo l'unico iniziatore di una scelta, non determinata da nessun fattore precedente) sono i teisti.
Quindi lungi dall'assicurare la libertà di autodeterminazione, l'ateismo ci toglie questa possibilità, sostenendo una visione deterministica dell'uomo.
Il cristianesimo invece offre una genuina libertà di scelta e di autodeterminazione.
Quindi, solo se Dio c'è abbiamo veramente la libertà di decidere del nostro destino.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Tomhet ha scritto:Jack_John perché mai la vita dovrebbe avere uno scopo, la nostra esistenza un perché?
Da quando siamo così importanti? Mi sono perso una riunione?
Io non ho detto che la vita deve per forza avere un senso o uno scopo.
Io ho solo detto, in risposta alla domanda iniziale, che nell'ateismo non c'è nè scopo, nè speranza, nè valore, nè senso della vita. Questa era la mia risposta alla domanda "l'ateismo è una regressione"?
Già che c'ero ho anche aggiunto che nel teismo invece ci sono tutte quelle cose. Quindi il teismo è preferibile (anche se questo in se stesso non dice nulla sulla sua verità).
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Re: una domanda da un giovane ateo.
L'idea che hai di Dio è semplicemente falsa. Secondo la visione biblica
di Dio, egli è il più grande Essere concepibile, perfetto in morale,
bellezza, intelligenza, bontà, forza, giustizia etc.
Secondo la
visione cristiana del mondo Dio non può agire contrariamente alla
propria natura, dunque non può fare ingiustizia o cattiverie, e quindi
non può essere folle o sadico.
Secondo la visione biblica dio ha ucciso diretatmente e indirettamente (tramite uomini al suo comando e sotto la sua protezione) Primogeniti, intere citta' e popoli..
Chiunque si trovava sulla strada dell'esodo egiziano veniva sterminato, a partire dai primogeniti egiziani (cani e animali inclusi) poi la strage di Gerico e di tutti i popoli che abitavano la terra promessa...
Il dio biblico e' un immane stragista...nel deuteronomio espirime la sua volgarita' sessista e discriminatoria..in levitico e Re le esaltazioni a stragi omicidi e violenze di ogni genere sono poi il leit motiv.
Devo concludere che non hai mai letto la bibbia..
Oppure se l'hai letta hai deciso quali passi sono allegorici, quali parola di dio e quali note storiche. Deciso tu, in quanto la bibbia non specifica a margine il tono dei suoi testi...
delfi68- -------------
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Re: una domanda da un giovane ateo.
nell'ateismo non c'è nè scopo, nè speranza, nè valore, nè senso della vita.
Quello che non capisci è che queste cose nell'ateismo non ci sono in modo assoluto, lo scopo glielo diamo noi, sempre se vogliamo, la speranza è un sentimento che se vuoi averlo, buon per te, il senso, come per lo scopo, glielo diamo noi.
Come atei riteniamo che a livello assoluto non ci sia uno scopo, e il fatto che tu dica che sia una regressione, è tutto da dimostrare, io mi sento meglio sapendo la verità, per quanto brutta possa essere, invece che drogarmi di falsità per alleviare il dolore.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
Dimentichi che il teismo ha senso, perchè si inventa un senso.JACK_JOHN ha scritto:Tomhet ha scritto:Jack_John perché mai la vita dovrebbe avere uno scopo, la nostra esistenza un perché?
Da quando siamo così importanti? Mi sono perso una riunione?
Io non ho detto che la vita deve per forza avere un senso o uno scopo.
Io ho solo detto, in risposta alla domanda iniziale, che nell'ateismo non c'è nè scopo, nè speranza, nè valore, nè senso della vita. Questa era la mia risposta alla domanda "l'ateismo è una regressione"?
Già che c'ero ho anche aggiunto che nel teismo invece ci sono tutte quelle cose. Quindi il teismo è preferibile (anche se questo in se stesso non dice nulla sulla sua verità).
Dimentichi altresì, che anche noi atei, pur sapendo che la vita in sè è senza senso, un senso personale, volendo, glielo diamo, con la differenza basilare, rispetto ai teisti, che non spacciamo il senso personale INVENTATO, per un senso assoluto, valido per tutti, incontrovertibile e rivelato, cosa che fanno i teisti del loro senso, anch'esso INVENTATO.
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Re: una domanda da un giovane ateo.
delfi68 ha scritto:e la nostra esistenza non fosse altro che un incidente in un universo
senza mente, senza scopo, senza ragione, allora la nostra vita, di tutti
noi, sia del religioso che dell'ateo e di chiunque altro, sono
ugualmente tutte senza senso, senza scopo e senza valore oggettivo.
Senza dio e senza finalismi si concretizza davvero il libero arbitrio.
Senza dio e senza finalismi, senza destino e libri divini che scrivono della vita, si concretizza la vera liberta'..la liberta' di esercitare la ragione, il bene fine al bene, la creativita' fine alla creativita'..
Grazie all'assenza di dio e delle regole divine, siamo davvero cio' che siamo: buoni, oppure cattivi, assassini oppure illuminati dalla cultura, idealisti o idioti..
Nell'ateismo quello che siamo non è altro che materia. Quello che siamo è determinato dal nostro make up genetico +/- influenza dell'ambiente.
Entrambe queste cose però dipendono a loro volta da precedenti fattori materiali, che a loro volta dipendevano da altri precedenti e cosi via fino all'inizio di tutto. Tutto è solo materia in continuo cambiamento.
Il determinismo è il punto di vista che per ogni evento che succede ci sono delle condizioni precedenti ad esso che se date, null'altro avrebbe potuto succedere.
Nell'ateismo noi non siamo altro che
"macchine per propagare DNA" come ha detto Dawkins. Io non conosco
nessun ateo che non sia un determinista, ovvero che crede che noi siamo
già determinati ad essere in un certo modo piuttosto che in un altro.
Gli atei possono essere "compatibilisti", che ridefiniscono il concetto
della libertà (e lo rendono "compatibile" con esso essere anche determinata).
Ma in realtà tutti, in un modo o nell'altro, finiscono
per finiscono per negare la presenza di una genuina libertà di scelta.
Infatti gli unici filosofi che sostengono il "libertinismo" (l'opposto
del determinismo, che vedono nell'uomo l'unico iniziatore di una scelta,
non determinata da nessun fattore precedente) sono i teisti.
Questo non sorprende. Gli atei non possono essere "libertinisti" perché perché per loro l'uomo non è altro che materia. Come ha detto Russell: "L’uomo è il prodotto di cause che non avevano nessuna previsione della fine che stavano realizzando; le sue origini, la sua crescita, le sue speranze e paure, il suo amore e le sue credenze, non sono altro che il risultato di una collocazione incidentale degli atomi.." Gli atomi potevano essere incidentalmente collocati diversamente, e in tal caso anche l'uomo sarebbe stato diverso, ma non per scelta sua.
Se è cosi anche i pensieri dell'uomo sono conseguenza della materia che a sua voltà dipende da altre cause precedenti, che sono cieche e non hanno nessuna previsione, e cosi via. In breve, anche i pensieri dell'uomo, e di conseguenza anche le scelte dell'uomo, sono determinate da fattori precedenti. Quindi una libertà genuina, che non è determinata da altri fattori ma trova nell'uomo l'unico originatore, la liberta cioè come intesa nel libertinismo (e l'unica che io penso sia degno di questo nome), non può esistere nell'ateismo.
Quindi
lungi dall'assicurare la libertà di autodeterminazione, l'ateismo ci
toglie questa possibilità, sostenendo una visione deterministica
dell'uomo. Nello stesso modo in cui l'uomo non può scegliere di avere o meno una mano a cinque dita, cosi non può avere una vera libertà di scelta. Il libero arbitrio nell'ateismo è un illusione.
Secondo il cristianesimo invece noi abbiamo
la libertà di scelta, il libero arbitrio, perché non siamo solo materia, ma abbiamo un anima o razionalità, che è indipendente dalla materia e che quindi può avere genuina libertà di scelta. Quindi il cristianesimo offre
un fondamento solido alla nostra libertà di scegliere e formare il
nostro destino.
Quindi, solo se Dio c'è abbiamo veramente la libertà di decidere del nostro destino.
___________________
"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
JACK_JOHN- -------------
- Numero di messaggi : 617
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Località : Milano
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 16.01.12
Re: una domanda da un giovane ateo.
Che cumulo di fesserie.
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 15.11.08
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