Veg e dintorni
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Veg e dintorni
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"Primo di tutti fu il Caos" Esiodo (Theog. 116)
.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
Elima- -----------
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Re: Veg e dintorni
È una scelta ecologista ed salutista, ottima iniziativa.
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Lei è cattolico? Allora mi perdoni
BestBeast- -----------
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Re: Veg e dintorni
Vista la cucina norvegese, un giorno vegetariano è puramente disintossicante
Bella idea. Sempre avanti loro.
Bella idea. Sempre avanti loro.
Re: Veg e dintorni
L'esercito norvegese recluta i suoi soldati tra boy scout e obiettori di coscienza
scherzi a parte la Norvegia non dispone di un esercito.
scherzi,scherzi a parte...
questi qui conoscono il significato della parola senso civico...
da noi questa cosa fa invece notizia.
scherzi a parte la Norvegia non dispone di un esercito.
scherzi,scherzi a parte...
questi qui conoscono il significato della parola senso civico...
da noi questa cosa fa invece notizia.
jillo- -----------
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Re: Veg e dintorni
Una domandina...
Se da domani (poniamo) tutti decidessimo di diventare vegetariani/vegani, l'agricoltura basterebbe da sola a sfamare il pianeta?
Se da domani (poniamo) tutti decidessimo di diventare vegetariani/vegani, l'agricoltura basterebbe da sola a sfamare il pianeta?
primaverino- -------------
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Re: Veg e dintorni
Sì. Sul pianeta sono già quasi tutti vegetariani, loro malgrado.
Eliminando l'allevamento si otterrebbe una resa agricola (intensiva) sufficiente.
Eliminando l'allevamento si otterrebbe una resa agricola (intensiva) sufficiente.
Re: Veg e dintorni
anzi, ci sarebbe più cibo.primaverino ha scritto:Una domandina...
Se da domani (poniamo) tutti decidessimo di diventare vegetariani/vegani, l'agricoltura basterebbe da sola a sfamare il pianeta?
beh, ma in realtà non è la quantità di cibo che dà vita al problema della fame nel mondo...
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Re: Veg e dintorni
Salvate una pianta, mangiate un vegano!!
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
davide ha scritto:Salvate una pianta, mangiate un vegano!!
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.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
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Re: Veg e dintorni
Impatto ambientale dell'industria dei cibi animali
da Wikipedia: Questa voce o sezione sull'argomento ecologia è ritenuta non neutrale.
Motivo: pagina a tesi (segnatamente vegana)
da Wikipedia: Questa voce o sezione sull'argomento ecologia è ritenuta non neutrale.
Motivo: pagina a tesi (segnatamente vegana)
mix- -------------
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Re: Veg e dintorni
mix ha scritto: Impatto ambientale dell'industria dei cibi animali
da Wikipedia: Questa voce o sezione sull'argomento ecologia è ritenuta non neutrale.
Motivo: pagina a tesi (segnatamente vegana)
a volte i wikipedici mi lasciano sbigottita e non posso che dar ragione a loro: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Wikipedia
adesso vado sulla pagina delle vittime del fascismo a mettere un tag di non neutralità. sostiene una tesi segnatamente antifascista.
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Re: Veg e dintorni
c'è qualche problema jessica?jessica ha scritto:a volte i wikipedici mi lasciano sbigottita e non posso che dar ragione a loro: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Wikipediamix ha scritto: Impatto ambientale dell'industria dei cibi animali
da Wikipedia: Questa voce o sezione sull'argomento ecologia è ritenuta non neutrale.
Motivo: pagina a tesi (segnatamente vegana)
adesso vado sulla pagina delle vittime del fascismo a mettere un tag di non neutralità. sostiene una tesi segnatamente antifascista.
cosa ti sbigottisce, la dichiarazione di non neutralità?
il fatto che l'ho evidenziato?
... ?
altro?
bello l'orsone, in ogni caso.
mi ha fatto venire in mente i tuoi mici. come stanno? quanti sono adesso?
mix- -------------
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Re: Veg e dintorni
Perché non sono vegetariano – risposta alla lettera di un altrui studente.
(la lettera cui rispondo si trova qui: http://organicacademy.wordpress.com/2012/08/22/perche-sono-vegetariano-una-lettera-di-un-nostro-studente/)
Non giudico le persone in base alle loro abitudini alimentari, a meno che queste non debbano far sorgere legittimi sospetti, siano ad esempio quelle del Dottor Hannibal Lecter o quelle dei Niam Niam. Non considero i vegetariani né i vegani una setta né una setta bizzarra, anche se molti di questi sembrano avere un atteggiamento settario. Se qualcuno vuole percorrere 30 Km, come lo studente di cui sopra, per prendere una “bistecca di seitan” sono scelte sue, scelte che ritengo poco consapevoli, ma comunque nell’ambito della corretta libertà di azione. Sarebbe, tuttavia, interessante sapere come lo studente percorre quei 30 Km e se ha valutato l’impatto, in termini di consumo delle risorse del pianeta, delle sue scelte.
FAME NEL MONDO – Francamente, non ho mai sentito una sola persona al mondo affermare che il problema della fame del mondo si possa risolvere con la sua adozione a distanza. Ammetto di non conoscere moltissima gente, anche se ne incontro un bel po’, ma leggo abbastanza e neanche tra ciò che leggo ho mai sentito tali affermazioni. Dunque, mi chiedo chi sia la molta gente che secondo lo studente penserebbe “di risolvere il problema della fame nel mondo con un’adozione a distanza, mandando 50 euro e restando felici a casa a cucinare bistecche”. Fin troppo spesso mi capita, in cambio, di leggere opinioni di chi, non essendo in grado di affrontare con la dovuta correttezza le tesi altrui, crea delle idee fantoccio, apponendogli la maschera dell’interlocutore con cui si sta confrontando.
Leggo che il 75% del “cibo animale” indiano viene esportato per nutrire esseri umani e animali (l’autore sembra dimenticare che anche l’essere umano è un animale) europei e statunitensi. Sarebbe, da un lato, necessario ricordare che viviamo in un mondo dove all’export corrisponde l’import, pertanto: quanto cibo animale importa l’India? Dall’altro, mi piacerebbe ricordare dei dati che l’autore sembra ignorare: ogni anno negli USA si butta via il 40% del cibo che giunge in tavola (1), in Italia il dato risulta essere pari al 30% (2) e gli europei sprecano tra case, supermercati, ristoranti e catena di approvvigionamento alimentare fino al 50% del cibo commestibile (3). Come si può ben vedere, semplicemente analizzando un altro aspetto sempre prettamente e direttamente legato alla situazione alimentare mondiale, dare la colpa della fame del mondo al consumo di carne è riduttivo e semplicistico.
Andando ad aggiungere a questo elemento l’attuale sovrappopolazione mondiale, il cui ritmo di crescita non sembra tendere a diminuire (nel 2050 l’India sarà la nazione più popolata del pianeta con 1,7 miliardi di persone, seguita dalla Cina con 1,4 miliardi [4]), e lo sfruttamento dei poveri delle nazioni povere, notiamo come il quadro sia ben più complesso del rapporto tra i Kg di cereali e i Kg di carne.
Poiché lo studente nomina Frances Moore Lappé, mi fa piacere fornire le parole dell’economista: «La mia convinzione risale agli anni Settanta. Avevo vent’anni, ho fatto ricerche nella biblioteca dell’università di Berkeley e ho tirato fuori tanti numeri che dimostravano che di cibo ce n’è più che in abbondanza. Poi ho cominciato a chiedermi dove fosse, invece, la democrazia che potrebbe rendere il cibo disponibile per tutti. [...] Preferisco parlare di conflitto tra capitalismo e mercato. Nel Monopoli il gioco termina perché uno si prende tutto e questo accade nella realtà, perché il denaro produce denaro fino a quando si arriva alla concentrazioni immense di ricchezza nelle mani di pochi» (5). In pratica, il problema più che nel consumo di carne sarebbe nella mancanza di democrazia.
Interessante, terminando il paragrafo sulla fame nel mondo, che l’autore vegetariano, consideri le tonnellate di cibo vegetale destinato all’alimentazione di animali che non siano l’uomo come “cibo vegetale sprecato”.
L’ACQUA – A quanto pare, anche il consumo d’acqua sarebbe dovuto all’alimentazione animale, perché, posto che il 70% dell’acqua sarebbe utilizzato nell’agricoltura e i prodotti dell’agricoltura vengono utilizzati per nutrire anche gli animali d’allevamento, il consumo d’acqua è dovuto a chi si nutre di animali d’allevamento. Posti i dati già detti riguardanti lo spreco di cibo, di 425 litri/giorno di acqua potabile pro capite utilizzata negli Stati Uniti, solo due litri sono utilizzati per bere (6). Aggiungerei che la filiera dei cereali risulta una di quelle che consumano maggiore acqua e che il WWF sta conducendo diversi studi per abbattere il consumo di acqua nella catena agroalimentare, da un lato con effettive riduzioni di irrigazione e dall’altro attraverso un utilizzo più saggio dei fertilizzanti (7).
L’IMPATTO AMBIENTALE – Lo studente afferma che l’88% della foresta amazzonica disboscata sia stata disboscata per far posto ad allevamenti di bovini. Io ho dati diversi che dicono che: “oltre il 10% della foresta amazzonica, infatti, è già stato distrutto dal taglio illegale per il commercio di legname, dagli incendi dolosi e dai disboscamenti per far posto a grandi allevamenti, a centrali elettriche o, caso sempre più frequente, a coltivazioni finalizzate a produrre “agrocombustibili” (palma africana, mais, ecc..)” (8). Ovviamente, in basso troverete tutti i riferimenti delle mie fonti, cosa che sembra mancare al testo del vegetariano. Non mi soffermo sull’analisi delle deiezioni dei bovini e del loro impatto sull’effetto serra, altrimenti sarei costretto a chiedere se analisi similari sono state condotte per le deiezioni umane.
LA SALUTE – L’autore dice che il World Cancer Institute raccomanderebbe diete vegetariane. Vediamo un po’ cosa afferma l’American Cancer Society: “Limit intake of processed meats and red meats. Choose fish, poultry, or beans instead of beef, pork, and lamb. When you eat meat, choose lean cuts and eat smaller portions. Prepare meat by baking, broiling, or poaching, rather than by frying or charbroiling”. Guarda un po’, consiglia di limitare l’assunzione di carni rosse e processate, di scegliere pesce, pollame o fagioli in luogo di manzo, maiale e agnello e, se si mangia carne, di scegliere le parti magre e di mangiarne piccole porzioni, ma non si trova assolutamente il consiglio di eliminare l’assunzione di carne animale. Anche cercando sul sito del World Cancer Research Fund il legame tra cancro e carne viene visto quasi esclusivamente con riferimento alla “red and processed meat” (10).
Per concludere, una riduzione dello spreco alimentare e del consumo di carne, con particolare riferimento alla rossa e alle carni processate, pare che possa portare solo buoni risultati. Per fare ciò non è necessario diventare vegetariani né tantomeno vegani. Trasformare la realtà per il vantaggio delle proprie idee derivanti dall’ambito morale, ahimè, è una pessima abitudine, condivisa anche dalle sette e mi viene il dubbio che l’autore venga visto come appartenente a una bizzarra setta per abitudini di questo tipo più che per le sue scelte alimentari.
Il titolo del mio articolo, alla fin fine, ha ben poco a che fare con il contenuto dello stesso, se non perché il contenuto è una risposta a una lettera denominata “perché sono vegetariano”. Il perché io non sia vegetariano merita, evidentemente, altra trattazione. In cambio, se le ragioni per cui lo studente è vegetariano sono quelle incluse nella sua lettera, credo che dovrebbe tornare a riflettere sulle sue scelte di vita.
em.il.
(1) http://www.adnkronos.com/mobile/Sostenibilita/news/Negli-Usa-ogni-anno-il-40-dei-prodotti-alimentari-finisce-nella-spazzatura_3.1.3621552946.php
(2) http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Cibo-gli-italiani-buttano-37-miliardi-ogni-anno-Piu-spreconi-gli-americani_313621045928.html
(3) http://www.europarl.europa.eu/news/it/pressroom/content/20120118IPR35648/html/Il-Parlamento-chiede-misure-urgenti-per-dimezzare-lo-spreco-alimentare-nell’UE
(4) http://www.beppegrillo.it/2009/08/il_pianeta_senz.html?s=n2009-08-12
(5) http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2011/01/28/news/frances-moore-lappe-il-cibo-c-e-quel-che-manca-e-la-democrazia-1.47691
(6) http://www.gebisistemi.it/upload/File/acqua_una_risorsa_da_preservare.pdf
(7) http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=30551&content=1
(8) http://www.ea.fvg.it/index.php?id=402
(9) http://www.cancer.org/Healthy/EatHealthyGetActive/ACSGuidelinesonNutritionPhysicalActivityforCancerPrevention/acs-guidelines-on-nutrition-and-physical-activity-for-cancer-prevention-healthy-diet
(10) http://www.wcrf.org/PDFs/Colorectal-cancer-CUP-report-2010.pdf
http://martinedentree.wordpress.com/2012/08/23/perche-non-sono-vegetariano/
(la lettera cui rispondo si trova qui: http://organicacademy.wordpress.com/2012/08/22/perche-sono-vegetariano-una-lettera-di-un-nostro-studente/)
Non giudico le persone in base alle loro abitudini alimentari, a meno che queste non debbano far sorgere legittimi sospetti, siano ad esempio quelle del Dottor Hannibal Lecter o quelle dei Niam Niam. Non considero i vegetariani né i vegani una setta né una setta bizzarra, anche se molti di questi sembrano avere un atteggiamento settario. Se qualcuno vuole percorrere 30 Km, come lo studente di cui sopra, per prendere una “bistecca di seitan” sono scelte sue, scelte che ritengo poco consapevoli, ma comunque nell’ambito della corretta libertà di azione. Sarebbe, tuttavia, interessante sapere come lo studente percorre quei 30 Km e se ha valutato l’impatto, in termini di consumo delle risorse del pianeta, delle sue scelte.
FAME NEL MONDO – Francamente, non ho mai sentito una sola persona al mondo affermare che il problema della fame del mondo si possa risolvere con la sua adozione a distanza. Ammetto di non conoscere moltissima gente, anche se ne incontro un bel po’, ma leggo abbastanza e neanche tra ciò che leggo ho mai sentito tali affermazioni. Dunque, mi chiedo chi sia la molta gente che secondo lo studente penserebbe “di risolvere il problema della fame nel mondo con un’adozione a distanza, mandando 50 euro e restando felici a casa a cucinare bistecche”. Fin troppo spesso mi capita, in cambio, di leggere opinioni di chi, non essendo in grado di affrontare con la dovuta correttezza le tesi altrui, crea delle idee fantoccio, apponendogli la maschera dell’interlocutore con cui si sta confrontando.
Leggo che il 75% del “cibo animale” indiano viene esportato per nutrire esseri umani e animali (l’autore sembra dimenticare che anche l’essere umano è un animale) europei e statunitensi. Sarebbe, da un lato, necessario ricordare che viviamo in un mondo dove all’export corrisponde l’import, pertanto: quanto cibo animale importa l’India? Dall’altro, mi piacerebbe ricordare dei dati che l’autore sembra ignorare: ogni anno negli USA si butta via il 40% del cibo che giunge in tavola (1), in Italia il dato risulta essere pari al 30% (2) e gli europei sprecano tra case, supermercati, ristoranti e catena di approvvigionamento alimentare fino al 50% del cibo commestibile (3). Come si può ben vedere, semplicemente analizzando un altro aspetto sempre prettamente e direttamente legato alla situazione alimentare mondiale, dare la colpa della fame del mondo al consumo di carne è riduttivo e semplicistico.
Andando ad aggiungere a questo elemento l’attuale sovrappopolazione mondiale, il cui ritmo di crescita non sembra tendere a diminuire (nel 2050 l’India sarà la nazione più popolata del pianeta con 1,7 miliardi di persone, seguita dalla Cina con 1,4 miliardi [4]), e lo sfruttamento dei poveri delle nazioni povere, notiamo come il quadro sia ben più complesso del rapporto tra i Kg di cereali e i Kg di carne.
Poiché lo studente nomina Frances Moore Lappé, mi fa piacere fornire le parole dell’economista: «La mia convinzione risale agli anni Settanta. Avevo vent’anni, ho fatto ricerche nella biblioteca dell’università di Berkeley e ho tirato fuori tanti numeri che dimostravano che di cibo ce n’è più che in abbondanza. Poi ho cominciato a chiedermi dove fosse, invece, la democrazia che potrebbe rendere il cibo disponibile per tutti. [...] Preferisco parlare di conflitto tra capitalismo e mercato. Nel Monopoli il gioco termina perché uno si prende tutto e questo accade nella realtà, perché il denaro produce denaro fino a quando si arriva alla concentrazioni immense di ricchezza nelle mani di pochi» (5). In pratica, il problema più che nel consumo di carne sarebbe nella mancanza di democrazia.
Interessante, terminando il paragrafo sulla fame nel mondo, che l’autore vegetariano, consideri le tonnellate di cibo vegetale destinato all’alimentazione di animali che non siano l’uomo come “cibo vegetale sprecato”.
L’ACQUA – A quanto pare, anche il consumo d’acqua sarebbe dovuto all’alimentazione animale, perché, posto che il 70% dell’acqua sarebbe utilizzato nell’agricoltura e i prodotti dell’agricoltura vengono utilizzati per nutrire anche gli animali d’allevamento, il consumo d’acqua è dovuto a chi si nutre di animali d’allevamento. Posti i dati già detti riguardanti lo spreco di cibo, di 425 litri/giorno di acqua potabile pro capite utilizzata negli Stati Uniti, solo due litri sono utilizzati per bere (6). Aggiungerei che la filiera dei cereali risulta una di quelle che consumano maggiore acqua e che il WWF sta conducendo diversi studi per abbattere il consumo di acqua nella catena agroalimentare, da un lato con effettive riduzioni di irrigazione e dall’altro attraverso un utilizzo più saggio dei fertilizzanti (7).
L’IMPATTO AMBIENTALE – Lo studente afferma che l’88% della foresta amazzonica disboscata sia stata disboscata per far posto ad allevamenti di bovini. Io ho dati diversi che dicono che: “oltre il 10% della foresta amazzonica, infatti, è già stato distrutto dal taglio illegale per il commercio di legname, dagli incendi dolosi e dai disboscamenti per far posto a grandi allevamenti, a centrali elettriche o, caso sempre più frequente, a coltivazioni finalizzate a produrre “agrocombustibili” (palma africana, mais, ecc..)” (8). Ovviamente, in basso troverete tutti i riferimenti delle mie fonti, cosa che sembra mancare al testo del vegetariano. Non mi soffermo sull’analisi delle deiezioni dei bovini e del loro impatto sull’effetto serra, altrimenti sarei costretto a chiedere se analisi similari sono state condotte per le deiezioni umane.
LA SALUTE – L’autore dice che il World Cancer Institute raccomanderebbe diete vegetariane. Vediamo un po’ cosa afferma l’American Cancer Society: “Limit intake of processed meats and red meats. Choose fish, poultry, or beans instead of beef, pork, and lamb. When you eat meat, choose lean cuts and eat smaller portions. Prepare meat by baking, broiling, or poaching, rather than by frying or charbroiling”. Guarda un po’, consiglia di limitare l’assunzione di carni rosse e processate, di scegliere pesce, pollame o fagioli in luogo di manzo, maiale e agnello e, se si mangia carne, di scegliere le parti magre e di mangiarne piccole porzioni, ma non si trova assolutamente il consiglio di eliminare l’assunzione di carne animale. Anche cercando sul sito del World Cancer Research Fund il legame tra cancro e carne viene visto quasi esclusivamente con riferimento alla “red and processed meat” (10).
Per concludere, una riduzione dello spreco alimentare e del consumo di carne, con particolare riferimento alla rossa e alle carni processate, pare che possa portare solo buoni risultati. Per fare ciò non è necessario diventare vegetariani né tantomeno vegani. Trasformare la realtà per il vantaggio delle proprie idee derivanti dall’ambito morale, ahimè, è una pessima abitudine, condivisa anche dalle sette e mi viene il dubbio che l’autore venga visto come appartenente a una bizzarra setta per abitudini di questo tipo più che per le sue scelte alimentari.
Il titolo del mio articolo, alla fin fine, ha ben poco a che fare con il contenuto dello stesso, se non perché il contenuto è una risposta a una lettera denominata “perché sono vegetariano”. Il perché io non sia vegetariano merita, evidentemente, altra trattazione. In cambio, se le ragioni per cui lo studente è vegetariano sono quelle incluse nella sua lettera, credo che dovrebbe tornare a riflettere sulle sue scelte di vita.
em.il.
(1) http://www.adnkronos.com/mobile/Sostenibilita/news/Negli-Usa-ogni-anno-il-40-dei-prodotti-alimentari-finisce-nella-spazzatura_3.1.3621552946.php
(2) http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Cibo-gli-italiani-buttano-37-miliardi-ogni-anno-Piu-spreconi-gli-americani_313621045928.html
(3) http://www.europarl.europa.eu/news/it/pressroom/content/20120118IPR35648/html/Il-Parlamento-chiede-misure-urgenti-per-dimezzare-lo-spreco-alimentare-nell’UE
(4) http://www.beppegrillo.it/2009/08/il_pianeta_senz.html?s=n2009-08-12
(5) http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2011/01/28/news/frances-moore-lappe-il-cibo-c-e-quel-che-manca-e-la-democrazia-1.47691
(6) http://www.gebisistemi.it/upload/File/acqua_una_risorsa_da_preservare.pdf
(7) http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=30551&content=1
(8) http://www.ea.fvg.it/index.php?id=402
(9) http://www.cancer.org/Healthy/EatHealthyGetActive/ACSGuidelinesonNutritionPhysicalActivityforCancerPrevention/acs-guidelines-on-nutrition-and-physical-activity-for-cancer-prevention-healthy-diet
(10) http://www.wcrf.org/PDFs/Colorectal-cancer-CUP-report-2010.pdf
http://martinedentree.wordpress.com/2012/08/23/perche-non-sono-vegetariano/
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
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Re: Veg e dintorni
A me tutto quello che hai scritto mi sembra solo un'opinione contro le motivazioni del vegetarioano in questione, ma nulla dice su perchè uno dovrebbe essere a favore del mangiare carne.Ludwig von Drake ha scritto:Perché non sono vegetariano – risposta alla lettera di un altrui studente.
(la lettera cui rispondo si trova qui: http://organicacademy.wordpress.com/2012/08/22/perche-sono-vegetariano-una-lettera-di-un-nostro-studente/)
- Spoiler:
Non giudico le persone in base alle loro abitudini alimentari, a meno che queste non debbano far sorgere legittimi sospetti, siano ad esempio quelle del Dottor Hannibal Lecter o quelle dei Niam Niam. Non considero i vegetariani né i vegani una setta né una setta bizzarra, anche se molti di questi sembrano avere un atteggiamento settario. Se qualcuno vuole percorrere 30 Km, come lo studente di cui sopra, per prendere una “bistecca di seitan” sono scelte sue, scelte che ritengo poco consapevoli, ma comunque nell’ambito della corretta libertà di azione. Sarebbe, tuttavia, interessante sapere come lo studente percorre quei 30 Km e se ha valutato l’impatto, in termini di consumo delle risorse del pianeta, delle sue scelte.
FAME NEL MONDO – Francamente, non ho mai sentito una sola persona al mondo affermare che il problema della fame del mondo si possa risolvere con la sua adozione a distanza. Ammetto di non conoscere moltissima gente, anche se ne incontro un bel po’, ma leggo abbastanza e neanche tra ciò che leggo ho mai sentito tali affermazioni. Dunque, mi chiedo chi sia la molta gente che secondo lo studente penserebbe “di risolvere il problema della fame nel mondo con un’adozione a distanza, mandando 50 euro e restando felici a casa a cucinare bistecche”. Fin troppo spesso mi capita, in cambio, di leggere opinioni di chi, non essendo in grado di affrontare con la dovuta correttezza le tesi altrui, crea delle idee fantoccio, apponendogli la maschera dell’interlocutore con cui si sta confrontando.
Leggo che il 75% del “cibo animale” indiano viene esportato per nutrire esseri umani e animali (l’autore sembra dimenticare che anche l’essere umano è un animale) europei e statunitensi. Sarebbe, da un lato, necessario ricordare che viviamo in un mondo dove all’export corrisponde l’import, pertanto: quanto cibo animale importa l’India? Dall’altro, mi piacerebbe ricordare dei dati che l’autore sembra ignorare: ogni anno negli USA si butta via il 40% del cibo che giunge in tavola (1), in Italia il dato risulta essere pari al 30% (2) e gli europei sprecano tra case, supermercati, ristoranti e catena di approvvigionamento alimentare fino al 50% del cibo commestibile (3). Come si può ben vedere, semplicemente analizzando un altro aspetto sempre prettamente e direttamente legato alla situazione alimentare mondiale, dare la colpa della fame del mondo al consumo di carne è riduttivo e semplicistico.
Andando ad aggiungere a questo elemento l’attuale sovrappopolazione mondiale, il cui ritmo di crescita non sembra tendere a diminuire (nel 2050 l’India sarà la nazione più popolata del pianeta con 1,7 miliardi di persone, seguita dalla Cina con 1,4 miliardi [4]), e lo sfruttamento dei poveri delle nazioni povere, notiamo come il quadro sia ben più complesso del rapporto tra i Kg di cereali e i Kg di carne.
Poiché lo studente nomina Frances Moore Lappé, mi fa piacere fornire le parole dell’economista: «La mia convinzione risale agli anni Settanta. Avevo vent’anni, ho fatto ricerche nella biblioteca dell’università di Berkeley e ho tirato fuori tanti numeri che dimostravano che di cibo ce n’è più che in abbondanza. Poi ho cominciato a chiedermi dove fosse, invece, la democrazia che potrebbe rendere il cibo disponibile per tutti. [...] Preferisco parlare di conflitto tra capitalismo e mercato. Nel Monopoli il gioco termina perché uno si prende tutto e questo accade nella realtà, perché il denaro produce denaro fino a quando si arriva alla concentrazioni immense di ricchezza nelle mani di pochi» (5). In pratica, il problema più che nel consumo di carne sarebbe nella mancanza di democrazia.
Interessante, terminando il paragrafo sulla fame nel mondo, che l’autore vegetariano, consideri le tonnellate di cibo vegetale destinato all’alimentazione di animali che non siano l’uomo come “cibo vegetale sprecato”.
L’ACQUA – A quanto pare, anche il consumo d’acqua sarebbe dovuto all’alimentazione animale, perché, posto che il 70% dell’acqua sarebbe utilizzato nell’agricoltura e i prodotti dell’agricoltura vengono utilizzati per nutrire anche gli animali d’allevamento, il consumo d’acqua è dovuto a chi si nutre di animali d’allevamento. Posti i dati già detti riguardanti lo spreco di cibo, di 425 litri/giorno di acqua potabile pro capite utilizzata negli Stati Uniti, solo due litri sono utilizzati per bere (6). Aggiungerei che la filiera dei cereali risulta una di quelle che consumano maggiore acqua e che il WWF sta conducendo diversi studi per abbattere il consumo di acqua nella catena agroalimentare, da un lato con effettive riduzioni di irrigazione e dall’altro attraverso un utilizzo più saggio dei fertilizzanti (7).
L’IMPATTO AMBIENTALE – Lo studente afferma che l’88% della foresta amazzonica disboscata sia stata disboscata per far posto ad allevamenti di bovini. Io ho dati diversi che dicono che: “oltre il 10% della foresta amazzonica, infatti, è già stato distrutto dal taglio illegale per il commercio di legname, dagli incendi dolosi e dai disboscamenti per far posto a grandi allevamenti, a centrali elettriche o, caso sempre più frequente, a coltivazioni finalizzate a produrre “agrocombustibili” (palma africana, mais, ecc..)” (8). Ovviamente, in basso troverete tutti i riferimenti delle mie fonti, cosa che sembra mancare al testo del vegetariano. Non mi soffermo sull’analisi delle deiezioni dei bovini e del loro impatto sull’effetto serra, altrimenti sarei costretto a chiedere se analisi similari sono state condotte per le deiezioni umane.
LA SALUTE – L’autore dice che il World Cancer Institute raccomanderebbe diete vegetariane. Vediamo un po’ cosa afferma l’American Cancer Society: “Limit intake of processed meats and red meats. Choose fish, poultry, or beans instead of beef, pork, and lamb. When you eat meat, choose lean cuts and eat smaller portions. Prepare meat by baking, broiling, or poaching, rather than by frying or charbroiling”. Guarda un po’, consiglia di limitare l’assunzione di carni rosse e processate, di scegliere pesce, pollame o fagioli in luogo di manzo, maiale e agnello e, se si mangia carne, di scegliere le parti magre e di mangiarne piccole porzioni, ma non si trova assolutamente il consiglio di eliminare l’assunzione di carne animale. Anche cercando sul sito del World Cancer Research Fund il legame tra cancro e carne viene visto quasi esclusivamente con riferimento alla “red and processed meat” (10).
Per concludere, una riduzione dello spreco alimentare e del consumo di carne, con particolare riferimento alla rossa e alle carni processate, pare che possa portare solo buoni risultati. Per fare ciò non è necessario diventare vegetariani né tantomeno vegani. Trasformare la realtà per il vantaggio delle proprie idee derivanti dall’ambito morale, ahimè, è una pessima abitudine, condivisa anche dalle sette e mi viene il dubbio che l’autore venga visto come appartenente a una bizzarra setta per abitudini di questo tipo più che per le sue scelte alimentari.
Il titolo del mio articolo, alla fin fine, ha ben poco a che fare con il contenuto dello stesso, se non perché il contenuto è una risposta a una lettera denominata “perché sono vegetariano”. Il perché io non sia vegetariano merita, evidentemente, altra trattazione. In cambio, se le ragioni per cui lo studente è vegetariano sono quelle incluse nella sua lettera, credo che dovrebbe tornare a riflettere sulle sue scelte di vita.
em.il.
(1) http://www.adnkronos.com/mobile/Sostenibilita/news/Negli-Usa-ogni-anno-il-40-dei-prodotti-alimentari-finisce-nella-spazzatura_3.1.3621552946.php
(2) http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Cibo-gli-italiani-buttano-37-miliardi-ogni-anno-Piu-spreconi-gli-americani_313621045928.html
(3) http://www.europarl.europa.eu/news/it/pressroom/content/20120118IPR35648/html/Il-Parlamento-chiede-misure-urgenti-per-dimezzare-lo-spreco-alimentare-nell’UE
(4) http://www.beppegrillo.it/2009/08/il_pianeta_senz.html?s=n2009-08-12
(5) http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2011/01/28/news/frances-moore-lappe-il-cibo-c-e-quel-che-manca-e-la-democrazia-1.47691
(6) http://www.gebisistemi.it/upload/File/acqua_una_risorsa_da_preservare.pdf
(7) http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=30551&content=1
(8) http://www.ea.fvg.it/index.php?id=402
(9) http://www.cancer.org/Healthy/EatHealthyGetActive/ACSGuidelinesonNutritionPhysicalActivityforCancerPrevention/acs-guidelines-on-nutrition-and-physical-activity-for-cancer-prevention-healthy-diet
(10) http://www.wcrf.org/PDFs/Colorectal-cancer-CUP-report-2010.pdf
http://martinedentree.wordpress.com/2012/08/23/perche-non-sono-vegetariano/
Io non dico che tutti dovrebbero diventare vegetariani, ma almeno cercare di abbassare l'impatto !!!
Mucca pazza, aviaria, influenza suina, tutte malattie che sono diventate trasmissibila all'uomo grazie agli allevamenti intensivi. Mangiare carne da allevamento intensivo vuol anche dire mangiare, oltre agli ormoni, anche antibiotici e quindi aumentare il rischio di ceppi antibiotico-resistenti.
Ricordo quando a casa mia la domenica si mangiava pollo !!!
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.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
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Re: Veg e dintorni
Perché è assolutamente normale?Elima ha scritto:A me tutto quello che hai scritto mi sembra solo un'opinione contro le motivazioni del vegetarioano in questione, ma nulla dice su perchè uno dovrebbe essere a favore del mangiare carne.
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
Anche la monogamia, l'omofobia, l'ignoranza, il tradimento, la religione sono assolutamente normali, in senso statistico.
La storia delle mosche, presente?
La storia delle mosche, presente?
Re: Veg e dintorni
Io temo però che sarebbe fonte di altri squilibri.Avalon ha scritto:Sì. Sul pianeta sono già quasi tutti vegetariani, loro malgrado.
Eliminando l'allevamento si otterrebbe una resa agricola (intensiva) sufficiente.
Come giustamente fa notare Jessica - se ho capito bene - e Lud documenta molto bene, non è la scarsità di alimenti la causa della fame nel mondo, ma la terribilmente sbilanciata distribuzione delle ricchezze.
EDIT
se il 18% dei gas serra sono prodotti dall'allevamento animale, in che percentuale incidono i gas di scarico prodotti da industria, autotrasporto, aviazione civile e militare?
Non è che si tenta di pisciare in mare per vedere se il livello aumenta?
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Re: Veg e dintorni
@avalon: No non ho presente.
Avere un'alimentazione che sia varia e comprenda anche la carne mi pare sia una cosa perfettamente naturale, ed il parallelo con omofobia ecc ecc è del tutto fuori luogo.
Non penso che l'intento dello scritto di lud fosse di riconvertire un veg alla carne, ma solo di smontare alcune delle argomentazioni che normalmente tali tipo di religiosi portano. Pertanto l'obiezione di Eliana non ha senso.
Avere un'alimentazione che sia varia e comprenda anche la carne mi pare sia una cosa perfettamente naturale, ed il parallelo con omofobia ecc ecc è del tutto fuori luogo.
Non penso che l'intento dello scritto di lud fosse di riconvertire un veg alla carne, ma solo di smontare alcune delle argomentazioni che normalmente tali tipo di religiosi portano. Pertanto l'obiezione di Eliana non ha senso.
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
Curioso come abdichi alla tua abituale logica e intelligenza non appena si parla di vegetarismo.
L'argomento della 'normalità' lo smontiamo ogni giorno quando si parla di religione, eppure te lo tieni stretto in questo caso.
Nessuno sta cercando di rubarti la bistecca, stai tranquillo mi dispiace solo vederti così irrazionale sull'argomento.
L'argomento della 'normalità' lo smontiamo ogni giorno quando si parla di religione, eppure te lo tieni stretto in questo caso.
Nessuno sta cercando di rubarti la bistecca, stai tranquillo mi dispiace solo vederti così irrazionale sull'argomento.
Re: Veg e dintorni
Non mi pare di essere irrazionale, né temo che mi si porti via la bistecca che peraltro mangio molto di rado.
Elima obiettava che in quel post non ci fosse nulla a favore del mangiare carne. Il che, secondo me, è un po' come chiedere perché si dovrebbe fare sesso: c'è chi rinuncia volontariamente anche a quello
Elima obiettava che in quel post non ci fosse nulla a favore del mangiare carne. Il che, secondo me, è un po' come chiedere perché si dovrebbe fare sesso: c'è chi rinuncia volontariamente anche a quello
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
Infatti, la normalità non è un argomento logico sensato.
A favore, posso individuare la volontà personale, semmai.
Il piano è molto diverso.
...se è volontaria e per inclinazione personale, la rinuncia, è giusto così: esiste un'ampia comunità di asessuali sul pianeta.
Alle costrizioni sono contraria, che riguardino scopate o bistecche
A favore, posso individuare la volontà personale, semmai.
Il piano è molto diverso.
...se è volontaria e per inclinazione personale, la rinuncia, è giusto così: esiste un'ampia comunità di asessuali sul pianeta.
Alle costrizioni sono contraria, che riguardino scopate o bistecche
Re: Veg e dintorni
Ho trovato un paio di interessanti vecchi interventi sull'argomento, a chi interessa:
http://atei.forumitalian.com/t3251p580-alcune-argomentazioni-dei-vegetariani#181847
http://atei.forumitalian.com/t3251p600-alcune-argomentazioni-dei-vegetariani#182015
http://atei.forumitalian.com/t3251p620-alcune-argomentazioni-dei-vegetariani#182140
http://atei.forumitalian.com/t3251p580-alcune-argomentazioni-dei-vegetariani#181847
http://atei.forumitalian.com/t3251p600-alcune-argomentazioni-dei-vegetariani#182015
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Re: Veg e dintorni
Sulle costrizioni la pensiamo evidentemente allo stesso modo, ma certo che se uno viene a chiedermi perché faccio sesso, lo guardo stranoAvalon ha scritto:Infatti, la normalità non è un argomento logico sensato.
A favore, posso individuare la volontà personale, semmai.
Il piano è molto diverso.
...se è volontaria e per inclinazione personale, la rinuncia, è giusto così: esiste un'ampia comunità di asessuali sul pianeta.
Alle costrizioni sono contraria, che riguardino scopate o bistecche
Su come lo guarderesti tu, non mi pronuncio, è affar tuo
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Re: Veg e dintorni
Me lo ricorderò quando vorrò vederti con una faccia strana
Rasp, checcavolo... una volta che il Renus non c'è, lo citi tu?! Mi fai ricordare perché solitamente evito di entrare in questioni veg*.
Fermo restando che non conosco veg* scassapalle, conosco invece un sacco di carnivori scassapalle
Rasp, checcavolo... una volta che il Renus non c'è, lo citi tu?! Mi fai ricordare perché solitamente evito di entrare in questioni veg*.
Fermo restando che non conosco veg* scassapalle, conosco invece un sacco di carnivori scassapalle
Re: Veg e dintorni
Mah, a me pare un po' strano...io non conosco onnivori che vanno predicando il loro modo di alimentarsi come fosse un'ideologia, in cambio sí vedo un sacco - ad es. su FB - di propaganda vegetoschizzata, piú o meno esplicita.Avalon ha scritto:Me lo ricorderò quando vorrò vederti con una faccia strana
Rasp, checcavolo... una volta che il Renus non c'è, lo citi tu?! Mi fai ricordare perché solitamente evito di entrare in questioni veg*.
Fermo restando che non conosco veg* scassapalle, conosco invece un sacco di carnivori scassapalle
Ho citato l'ottimo Renus perché i suoi ragionamenti/argomenti mi paiono più che sensati.
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Re: Veg e dintorni
Strano, mai visto o sentito un onnivoro fare proselitismo, di solito sono i vegani (più che i vegetariani) a fare le prediche...
Edit: rasp mi ha preceduto.
Edit: rasp mi ha preceduto.
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Re: Veg e dintorni
Secondo i miei parametri, voi lo siete. Onnivori stressanti e irragionevoli sull'argomento
Il fatto che io pur onnivora sia la miglior pasticcera vegan della Romagna penso possa aver contribuito a far sì che non ricevessi molte prediche... son sempre stata circondata da gente che masticava, in certe circostanze.
Ma il genere di veg radical chic di cui spesso vi sento parlare non corrisponde al mio target.
Ho per amici gente seria, coerente sotto tutti gli aspetti e preparata. E sono tuttora convinta che la loro posizione etica relativa al rispetto della vita individuale sia molto migliore della mia.
E ricorderei anche che la libertà di espressione e propaganda di un'idea non discriminante né violenta è un diritto. Così come quello di fregarsene.
Il fatto che io pur onnivora sia la miglior pasticcera vegan della Romagna penso possa aver contribuito a far sì che non ricevessi molte prediche... son sempre stata circondata da gente che masticava, in certe circostanze.
Ma il genere di veg radical chic di cui spesso vi sento parlare non corrisponde al mio target.
Ho per amici gente seria, coerente sotto tutti gli aspetti e preparata. E sono tuttora convinta che la loro posizione etica relativa al rispetto della vita individuale sia molto migliore della mia.
E ricorderei anche che la libertà di espressione e propaganda di un'idea non discriminante né violenta è un diritto. Così come quello di fregarsene.
Re: Veg e dintorni
Eh, colpa mia Elima e del post troppo lungo, ma ti prego di leggerne la conclusione:Elima ha scritto:A me tutto quello che hai scritto mi sembra solo un'opinione contro le motivazioni del vegetarioano in questione, ma nulla dice su perchè uno dovrebbe essere a favore del mangiare carne.Ludwig von Drake ha scritto:Perché non sono vegetariano – risposta alla lettera di un altrui studente.
(la lettera cui rispondo si trova qui: http://organicacademy.wordpress.com/2012/08/22/perche-sono-vegetariano-una-lettera-di-un-nostro-studente/)
- Spoiler:
Non giudico le persone in base alle loro abitudini alimentari, a meno che queste non debbano far sorgere legittimi sospetti, siano ad esempio quelle del Dottor Hannibal Lecter o quelle dei Niam Niam. Non considero i vegetariani né i vegani una setta né una setta bizzarra, anche se molti di questi sembrano avere un atteggiamento settario. Se qualcuno vuole percorrere 30 Km, come lo studente di cui sopra, per prendere una “bistecca di seitan” sono scelte sue, scelte che ritengo poco consapevoli, ma comunque nell’ambito della corretta libertà di azione. Sarebbe, tuttavia, interessante sapere come lo studente percorre quei 30 Km e se ha valutato l’impatto, in termini di consumo delle risorse del pianeta, delle sue scelte.
FAME NEL MONDO – Francamente, non ho mai sentito una sola persona al mondo affermare che il problema della fame del mondo si possa risolvere con la sua adozione a distanza. Ammetto di non conoscere moltissima gente, anche se ne incontro un bel po’, ma leggo abbastanza e neanche tra ciò che leggo ho mai sentito tali affermazioni. Dunque, mi chiedo chi sia la molta gente che secondo lo studente penserebbe “di risolvere il problema della fame nel mondo con un’adozione a distanza, mandando 50 euro e restando felici a casa a cucinare bistecche”. Fin troppo spesso mi capita, in cambio, di leggere opinioni di chi, non essendo in grado di affrontare con la dovuta correttezza le tesi altrui, crea delle idee fantoccio, apponendogli la maschera dell’interlocutore con cui si sta confrontando.
Leggo che il 75% del “cibo animale” indiano viene esportato per nutrire esseri umani e animali (l’autore sembra dimenticare che anche l’essere umano è un animale) europei e statunitensi. Sarebbe, da un lato, necessario ricordare che viviamo in un mondo dove all’export corrisponde l’import, pertanto: quanto cibo animale importa l’India? Dall’altro, mi piacerebbe ricordare dei dati che l’autore sembra ignorare: ogni anno negli USA si butta via il 40% del cibo che giunge in tavola (1), in Italia il dato risulta essere pari al 30% (2) e gli europei sprecano tra case, supermercati, ristoranti e catena di approvvigionamento alimentare fino al 50% del cibo commestibile (3). Come si può ben vedere, semplicemente analizzando un altro aspetto sempre prettamente e direttamente legato alla situazione alimentare mondiale, dare la colpa della fame del mondo al consumo di carne è riduttivo e semplicistico.
Andando ad aggiungere a questo elemento l’attuale sovrappopolazione mondiale, il cui ritmo di crescita non sembra tendere a diminuire (nel 2050 l’India sarà la nazione più popolata del pianeta con 1,7 miliardi di persone, seguita dalla Cina con 1,4 miliardi [4]), e lo sfruttamento dei poveri delle nazioni povere, notiamo come il quadro sia ben più complesso del rapporto tra i Kg di cereali e i Kg di carne.
Poiché lo studente nomina Frances Moore Lappé, mi fa piacere fornire le parole dell’economista: «La mia convinzione risale agli anni Settanta. Avevo vent’anni, ho fatto ricerche nella biblioteca dell’università di Berkeley e ho tirato fuori tanti numeri che dimostravano che di cibo ce n’è più che in abbondanza. Poi ho cominciato a chiedermi dove fosse, invece, la democrazia che potrebbe rendere il cibo disponibile per tutti. [...] Preferisco parlare di conflitto tra capitalismo e mercato. Nel Monopoli il gioco termina perché uno si prende tutto e questo accade nella realtà, perché il denaro produce denaro fino a quando si arriva alla concentrazioni immense di ricchezza nelle mani di pochi» (5). In pratica, il problema più che nel consumo di carne sarebbe nella mancanza di democrazia.
Interessante, terminando il paragrafo sulla fame nel mondo, che l’autore vegetariano, consideri le tonnellate di cibo vegetale destinato all’alimentazione di animali che non siano l’uomo come “cibo vegetale sprecato”.
L’ACQUA – A quanto pare, anche il consumo d’acqua sarebbe dovuto all’alimentazione animale, perché, posto che il 70% dell’acqua sarebbe utilizzato nell’agricoltura e i prodotti dell’agricoltura vengono utilizzati per nutrire anche gli animali d’allevamento, il consumo d’acqua è dovuto a chi si nutre di animali d’allevamento. Posti i dati già detti riguardanti lo spreco di cibo, di 425 litri/giorno di acqua potabile pro capite utilizzata negli Stati Uniti, solo due litri sono utilizzati per bere (6). Aggiungerei che la filiera dei cereali risulta una di quelle che consumano maggiore acqua e che il WWF sta conducendo diversi studi per abbattere il consumo di acqua nella catena agroalimentare, da un lato con effettive riduzioni di irrigazione e dall’altro attraverso un utilizzo più saggio dei fertilizzanti (7).
L’IMPATTO AMBIENTALE – Lo studente afferma che l’88% della foresta amazzonica disboscata sia stata disboscata per far posto ad allevamenti di bovini. Io ho dati diversi che dicono che: “oltre il 10% della foresta amazzonica, infatti, è già stato distrutto dal taglio illegale per il commercio di legname, dagli incendi dolosi e dai disboscamenti per far posto a grandi allevamenti, a centrali elettriche o, caso sempre più frequente, a coltivazioni finalizzate a produrre “agrocombustibili” (palma africana, mais, ecc..)” (8). Ovviamente, in basso troverete tutti i riferimenti delle mie fonti, cosa che sembra mancare al testo del vegetariano. Non mi soffermo sull’analisi delle deiezioni dei bovini e del loro impatto sull’effetto serra, altrimenti sarei costretto a chiedere se analisi similari sono state condotte per le deiezioni umane.
LA SALUTE – L’autore dice che il World Cancer Institute raccomanderebbe diete vegetariane. Vediamo un po’ cosa afferma l’American Cancer Society: “Limit intake of processed meats and red meats. Choose fish, poultry, or beans instead of beef, pork, and lamb. When you eat meat, choose lean cuts and eat smaller portions. Prepare meat by baking, broiling, or poaching, rather than by frying or charbroiling”. Guarda un po’, consiglia di limitare l’assunzione di carni rosse e processate, di scegliere pesce, pollame o fagioli in luogo di manzo, maiale e agnello e, se si mangia carne, di scegliere le parti magre e di mangiarne piccole porzioni, ma non si trova assolutamente il consiglio di eliminare l’assunzione di carne animale. Anche cercando sul sito del World Cancer Research Fund il legame tra cancro e carne viene visto quasi esclusivamente con riferimento alla “red and processed meat” (10).
Per concludere, una riduzione dello spreco alimentare e del consumo di carne, con particolare riferimento alla rossa e alle carni processate, pare che possa portare solo buoni risultati. Per fare ciò non è necessario diventare vegetariani né tantomeno vegani. Trasformare la realtà per il vantaggio delle proprie idee derivanti dall’ambito morale, ahimè, è una pessima abitudine, condivisa anche dalle sette e mi viene il dubbio che l’autore venga visto come appartenente a una bizzarra setta per abitudini di questo tipo più che per le sue scelte alimentari.
Il titolo del mio articolo, alla fin fine, ha ben poco a che fare con il contenuto dello stesso, se non perché il contenuto è una risposta a una lettera denominata “perché sono vegetariano”. Il perché io non sia vegetariano merita, evidentemente, altra trattazione. In cambio, se le ragioni per cui lo studente è vegetariano sono quelle incluse nella sua lettera, credo che dovrebbe tornare a riflettere sulle sue scelte di vita.
em.il.
(1) http://www.adnkronos.com/mobile/Sostenibilita/news/Negli-Usa-ogni-anno-il-40-dei-prodotti-alimentari-finisce-nella-spazzatura_3.1.3621552946.php
(2) http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Cibo-gli-italiani-buttano-37-miliardi-ogni-anno-Piu-spreconi-gli-americani_313621045928.html
(3) http://www.europarl.europa.eu/news/it/pressroom/content/20120118IPR35648/html/Il-Parlamento-chiede-misure-urgenti-per-dimezzare-lo-spreco-alimentare-nell’UE
(4) http://www.beppegrillo.it/2009/08/il_pianeta_senz.html?s=n2009-08-12
(5) http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2011/01/28/news/frances-moore-lappe-il-cibo-c-e-quel-che-manca-e-la-democrazia-1.47691
(6) http://www.gebisistemi.it/upload/File/acqua_una_risorsa_da_preservare.pdf
(7) http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=30551&content=1
(8) http://www.ea.fvg.it/index.php?id=402
(9) http://www.cancer.org/Healthy/EatHealthyGetActive/ACSGuidelinesonNutritionPhysicalActivityforCancerPrevention/acs-guidelines-on-nutrition-and-physical-activity-for-cancer-prevention-healthy-diet
(10) http://www.wcrf.org/PDFs/Colorectal-cancer-CUP-report-2010.pdf
http://martinedentree.wordpress.com/2012/08/23/perche-non-sono-vegetariano/
Io non dico che tutti dovrebbero diventare vegetariani, ma almeno cercare di abbassare l'impatto !!!
Mucca pazza, aviaria, influenza suina, tutte malattie che sono diventate trasmissibila all'uomo grazie agli allevamenti intensivi. Mangiare carne da allevamento intensivo vuol anche dire mangiare, oltre agli ormoni, anche antibiotici e quindi aumentare il rischio di ceppi antibiotico-resistenti.
Ricordo quando a casa mia la domenica si mangiava pollo !!!
[...] Per concludere, una riduzione dello spreco alimentare e del consumo di carne, con particolare riferimento alla rossa e alle carni processate, pare che possa portare solo buoni risultati. Per fare ciò non è necessario diventare vegetariani né tantomeno vegani. Trasformare la realtà per il vantaggio delle proprie idee derivanti dall’ambito morale, ahimè, è una pessima abitudine, condivisa anche dalle sette e mi viene il dubbio che l’autore venga visto come appartenente a una bizzarra setta per abitudini di questo tipo più che per le sue scelte alimentari.
Il titolo del mio articolo, alla fin fine, ha ben poco a che fare con il contenuto dello stesso, se non perché il contenuto è una risposta a una lettera denominata “perché sono vegetariano”. Il perché io non sia vegetariano merita, evidentemente, altra trattazione. In cambio, se le ragioni per cui lo studente è vegetariano sono quelle incluse nella sua lettera, credo che dovrebbe tornare a riflettere sulle sue scelte di vita. [...]
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
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Re: Veg e dintorni
Non mi pare proprio. Semplicemente ci rifiutiamo di farci stressare dai vegetomani di turno, è anche quello un diritto proprio come il loro di predicare quello che vogliono...Avalon ha scritto:Secondo i miei parametri, voi lo siete. Onnivori stressanti e irragionevoli sull'argomento
Il fatto che io pur onnivora sia la miglior pasticcera vegan della Romagna penso possa aver contribuito a far sì che non ricevessi molte prediche... son sempre stata circondata da gente che masticava, in certe circostanze.
Ma il genere di veg radical chic di cui spesso vi sento parlare non corrisponde al mio target.
Ho per amici gente seria, coerente sotto tutti gli aspetti e preparata. E sono tuttora convinta che la loro posizione etica relativa al rispetto della vita individuale sia molto migliore della mia.
E ricorderei anche che la libertà di espressione e propaganda di un'idea non discriminante né violenta è un diritto. Così come quello di fregarsene.
Quoto Lud qui sopra.
Ultima modifica di Rasputin il Gio 21 Nov 2013 - 14:12 - modificato 1 volta.
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Re: Veg e dintorni
Sì che hai un'adorazione etica per i tuoi amici veg lo sappiamo.
Mi fa sorridere che riconosci il loro diritto a far proselitismo (chi decide cosa sia discriminatorio, poi?), mentre ritieni irragionevoli e stressanti me ed il rasp, o chi come noi controbatte alle loro argomentazioni. Cioè stando a quanto scrivi nel tuo post, noi avremmo il diritto di fregarcene delle loro prediche, ma a rispondere, guai! Diventiamo irragionevoli e stressanti.
Questo perché tu hai una immotivata simpatia per la loro causa
Mi fa sorridere che riconosci il loro diritto a far proselitismo (chi decide cosa sia discriminatorio, poi?), mentre ritieni irragionevoli e stressanti me ed il rasp, o chi come noi controbatte alle loro argomentazioni. Cioè stando a quanto scrivi nel tuo post, noi avremmo il diritto di fregarcene delle loro prediche, ma a rispondere, guai! Diventiamo irragionevoli e stressanti.
Questo perché tu hai una immotivata simpatia per la loro causa
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Re: Veg e dintorni
Condivido questa parte.Avalon ha scritto:[...]
Ma il genere di veg radical chic di cui spesso vi sento parlare non corrisponde al mio target.
Ho per amici gente seria, coerente sotto tutti gli aspetti e preparata. E sono tuttora convinta che la loro posizione etica relativa al rispetto della vita individuale sia molto migliore della mia.
[...]
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
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Ludwig von Drake- -------------
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Re: Veg e dintorni
Ero iperbolica e semi-ironica
La mia simpatia è motivata dall'alta inclusività dell'idea antispecista rispetto a quella specista.
Quasi (con un'ordine di grandezza inferiore) allo stesso modo in cui avrei maggiore simpatia per un'idea che non discrimina tra gruppi umani rispetto ad un'altra non inclusiva.
Il fatto è che ritrovo in molte 'vostre' (in senso lato) argomentazioni fallacie logiche che rimproveriamo in altre sedi. E dunque a volte tali risposte sono effettivamente irragionevoli e stressanti, come capita col credino di turno a cui ci si stufa di controbattere perché dopo un po' è sempre la stessa minestra.
Troverei molto più ragionevole la rivendicazione della propria volontà individuale, in merito.
La mia simpatia è motivata dall'alta inclusività dell'idea antispecista rispetto a quella specista.
Quasi (con un'ordine di grandezza inferiore) allo stesso modo in cui avrei maggiore simpatia per un'idea che non discrimina tra gruppi umani rispetto ad un'altra non inclusiva.
Il fatto è che ritrovo in molte 'vostre' (in senso lato) argomentazioni fallacie logiche che rimproveriamo in altre sedi. E dunque a volte tali risposte sono effettivamente irragionevoli e stressanti, come capita col credino di turno a cui ci si stufa di controbattere perché dopo un po' è sempre la stessa minestra.
Troverei molto più ragionevole la rivendicazione della propria volontà individuale, in merito.
Re: Veg e dintorni
Invece pensa un po' che io non condivido il loro atteggiamento proprio perché simile ai religiosi, con quella loro pretesa superiorità morale che anche ti in qualche modo gli riconosci. E che io invece disconosco in toto.
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
Certo che gliela riconosco.
Non ho problemi a riconoscere altrui la superiorità *etica* quando la riscontro. La morale è un altro piano.
Non ho problemi a riconoscere altrui la superiorità *etica* quando la riscontro. La morale è un altro piano.
Re: Veg e dintorni
Bene ok. Basta che non ammorbate noi perché non gli riconosciamo nulla più che la stramberia.
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
Davide, alla fine è sempre la solita storia: just another brand of crutches.davide ha scritto:Bene ok. Basta che non ammorbate noi perché non gli riconosciamo nulla più che la stramberia.
Avalon, la "Superiorità etica" di cui parli, se (Consapevolmente) "Motivata dall'alta inclusività dell'idea antispecista rispetto a quella specista", mi pare patrimonio di una ristretta minoranza di vegetariani.
Io non ne conosco nemmeno uno.
___________________
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Re: Veg e dintorni
E lo sto dicendo da quella pezza che conosciamo gente molto diversa, nell'ambito veg*...
Cos'è crutches?
Cos'è crutches?
Re: Veg e dintorni
Ma il punto è che non è che i veg che conosci tu siano quelli buoni e veri, gli altri invece "compagni che sbagliano".Avalon ha scritto:E lo sto dicendo da quella pezza che conosciamo gente molto diversa, nell'ambito veg*...
Cos'è crutches?
Questo ammesso ed assolutamente non concesso che tale etica sia appunto "superiore", cosa che non penso nemmeno di striscio.
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
Stampelle. Ci sono quelle cattoliche, protestanti, buddhiste, ufologhe, vegetariane, zodiacali, eccecceccAvalon ha scritto:E lo sto dicendo da quella pezza che conosciamo gente molto diversa, nell'ambito veg*...
Cos'è crutches?
Ultima modifica di Rasputin il Gio 21 Nov 2013 - 18:38 - modificato 1 volta.
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
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Re: Veg e dintorni
Rasputin ha scritto:Stampelle. Ci sono quella cattoliche, protestanti, buddhiste, ufologhe, vegetariane, zodiacali, eccecceccAvalon ha scritto:E lo sto dicendo da quella pezza che conosciamo gente molto diversa, nell'ambito veg*...
Cos'è crutches?
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
i vegetariani e i vegani sono come gli atei
ognuno è a modo suo e semplicemente come noi siamo senza dio
loro sono senza carne
che cazzo vi frega allora di rompergli le palle?
non è una religione!
chi rompe le palle per "portare il verbo" è un cagacazzi esattamente come lo sarebbe se anzichè essere vegan fosse comunista, mormone, cacciatore o salcazzo.
Non mangiare carne non ti fa diventare uno stronzo cagacazzi e non ci sono dogmi da rispettare (tipo predica il veganismo)
quindi vi state a fare un sacco di viaggi perchè... perchè?
Ditelo voi perchè vi fate 'sti "viaggi"!
ognuno è a modo suo e semplicemente come noi siamo senza dio
loro sono senza carne
che cazzo vi frega allora di rompergli le palle?
non è una religione!
chi rompe le palle per "portare il verbo" è un cagacazzi esattamente come lo sarebbe se anzichè essere vegan fosse comunista, mormone, cacciatore o salcazzo.
Non mangiare carne non ti fa diventare uno stronzo cagacazzi e non ci sono dogmi da rispettare (tipo predica il veganismo)
quindi vi state a fare un sacco di viaggi perchè... perchè?
Ditelo voi perchè vi fate 'sti "viaggi"!
loonar- ----------
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Re: Veg e dintorni
Oh Ciccio, guarda che io me ne sbatto se non mangiano carne, pesce, formaggio o cicale. Sono cazzi loro!
Sono generalmente loro che fanno la morale a chi invece mangia carne, stai invertendo completamente i termini della questione!
Sono generalmente loro che fanno la morale a chi invece mangia carne, stai invertendo completamente i termini della questione!
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
Alcuni sicuramente, ma non è una caratteristica necessaria dell'essere veg*...davide ha scritto:Sono generalmente loro che fanno la morale a chi invece mangia carne
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Re: Veg e dintorni
quando non mangiavo carne mi dovevo letteralmente difendere dalle rotture di palle continue dei carnivori che giudicavano la mia dieta, che a loro non si sa perchè non andava bene... note bene io non ho mai fatto "proselitismo", anzi a meno che non dovessi dirlo per forza in quanto invitato non dicevo mai cosa mangiavo e perchè, se non su espressa e insistita richiesta.davide ha scritto:Oh Ciccio, guarda che io me ne sbatto se non mangiano carne, pesce, formaggio o cicale. Sono cazzi loro!
Sono generalmente loro che fanno la morale a chi invece mangia carne, stai invertendo completamente i termini della questione!
Come vedi ognuno ha le sue esperienze, le tue valgono più delle mie? Fanno statistica e le mie no?
se sì spiegami perchè
loonar- ----------
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Re: Veg e dintorni
Ho mai detto qualcosa del genere?Fux89 ha scritto:Alcuni sicuramente, ma non è una caratteristica necessaria dell'essere veg*...davide ha scritto:Sono generalmente loro che fanno la morale a chi invece mangia carne
Valgono certamente quanto le mie. I coglioni ci sono ovunque.loonar ha scritto:quando non mangiavo carne mi dovevo letteralmente difendere dalle rotture di palle continue dei carnivori che giudicavano la mia dieta, che a loro non si sa perchè non andava bene... note bene io non ho mai fatto "proselitismo", anzi a meno che non dovessi dirlo per forza in quanto invitato non dicevo mai cosa mangiavo e perchè, se non su espressa e insistita richiesta.davide ha scritto:Oh Ciccio, guarda che io me ne sbatto se non mangiano carne, pesce, formaggio o cicale. Sono cazzi loro!
Sono generalmente loro che fanno la morale a chi invece mangia carne, stai invertendo completamente i termini della questione!
Come vedi ognuno ha le sue esperienze, le tue valgono più delle mie? Fanno statistica e le mie no?
se sì spiegami perchè
La mia sensazione è che tra i veg ce ne sia una percentuale più alta
davide- -------------
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Re: Veg e dintorni
Non ho detto che l'hai detto. La mia era una semplice considerazione. :si si:davide ha scritto:Ho mai detto qualcosa del genere?Fux89 ha scritto:Alcuni sicuramente, ma non è una caratteristica necessaria dell'essere veg*...davide ha scritto:Sono generalmente loro che fanno la morale a chi invece mangia carne
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Re: Veg e dintorni
eccodavide ha scritto:Valgono certamente quanto le mie. I coglioni ci sono ovunque.Fux89 ha scritto:
Come vedi ognuno ha le sue esperienze, le tue valgono più delle mie? Fanno statistica e le mie no?
se sì spiegami perchè
La mia sensazione è che tra i veg ce ne sia una percentuale più alta
CVD
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Re: Veg e dintorni
forse si sta scivolando nel fare un po' di "erbafascismo": da uno o pochi casi particolari trarre conclusioni generali.
in questi casi, di solito&secondo me, va fatta una seria distinzione tra i soggetti a cui ci si riferisce ed alla loro relazione con insiemi di individui assimilabili o al contrario distinti da essi.
in questi casi, di solito&secondo me, va fatta una seria distinzione tra i soggetti a cui ci si riferisce ed alla loro relazione con insiemi di individui assimilabili o al contrario distinti da essi.
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Re: Veg e dintorni
Cvd cosa?loonar ha scritto:eccodavide ha scritto:Valgono certamente quanto le mie. I coglioni ci sono ovunque.Fux89 ha scritto:
Come vedi ognuno ha le sue esperienze, le tue valgono più delle mie? Fanno statistica e le mie no?
se sì spiegami perchè
La mia sensazione è che tra i veg ce ne sia una percentuale più alta
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