Trattare la violenza come una malattia
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Re: Trattare la violenza come una malattia
la questione non si risolve affatto non parlandone, ma parlandone costruttivamente.Il Distruttore Hara ha scritto:Hai ragione, ma sono due temi totalmente diversi, almeno per me.mix ha scritto:in Palestina sono ormai 65 anni che vanno avanti con le atrocità, entrambe le parti.
credo sia impossibile addivenire ad una soluzione del tipo vinco/perdo , io ho ragione/tu hai torto
sia nel medio oriente che su questo forum.
trovo squallido *giocare* con i piedi immersi nel sangue delle vittime di questi 65 anni di conflitto armato.
ma lo squallore fa parte di questo mondo.
come tante altre cose.
è solo una questione di gusti, questa. nessuna prescrizione per nessuno. continuate pure come più vi piace, molto naturalmente.
Altrimenti si blocca qualunque discussione sul nascere con troppa facilità.
Se voglio parlare del nazismo ti indigni?
Senza con questo voler aprire una polemica, anche perche ad istinto sarei d'accordo con te
nel tuo approccio mi dispiace solo la sottolineatura del *gioco*.
ma la faccio anch'io, spesso. solo io il gioco lo faccio con chi viene gratuitamente a rompermi i coglioni, dopo tutti i tentativi di evitare l'aumento del livello di scontro.
gusti diversi. quindi i tuoi per te è giusto siano prevalenti.
pace e bene.
mix- -------------
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Re: Trattare la violenza come una malattia
Come dire, mi puoi ignorare anche senz insultarmi. Non che me la prenda, solo per non intasre con sciocchezze troppo gratuite,loonar ha scritto:c'è poco da argomentare e anche da scherzare con un mistificatore come Hara.
Forumista della peggior specie, atto solo a portare disturbo e fastidi
Ma che fai sul serio?
Perchè ti scaldi in tal modo?
Non faccio parte di alcuna comunità quindi prendi ciò che dico con beneficio di inventario.primaverino ha scritto:Fanno affari solo tra loro? Un ebreo va a mangiarsi una pizza laddove gli esercenti non sono ebrei?
Penso che uno dei motivi siano le (per me un po'assurde) regole sull'alimentazione.
Poi vi sarà un discorso di gusto dei piatti e pure della compagnia che si trova. Normale mi pare.
Assolutamente sì, questo lo so per certo. Tocca la Roma a qualche ebreo e non te lo augurare...Vanno allo stadio? Vanno presso qualsiasi punto di ritrovo "non esclusivo"?
Dipende se sono "riformati" o no.Sono una comunità aperta? (pare di no) Scelgono le loro frequentazioni su base culturale?
No, non tutti, direi meno dei cattolici ma non credo di aver mai visto le statisticheFrequentano solo scuole "approvate"?
Assolutamente no, anzi ti ringrazio.Viceversa, qualora il mio intervento ti paia fuori luogo, saltalo pure a piè pari.
Non ti stupire ma lo sono preticamente tutti.Tempo fa (un paio d'anni mi pare) vidi in televisione un'intervista-monologo che aveva per protagonista il famoso Moni Ovadia (almeno lui lo saprà bene cosa significhi essere ebreo...) il quale rammentava che alcuni dei più insigni teologi ebrei erano atei dichiarati...
Le eccezioni spesso fanno parte della pur ampia schiera degli ebrei antisemiti, (masochisti?)
Per chi ci crede e ci tiene se si nasce ebrei si rimane tali in ogni caso.Dal poco che ho capito, e che ne so ricavare, mi pare che dapprima si è ebrei (per cultura e senso d'appartenenza) e in seconda battuta... Di destra, di Sinistra, atei, credenti, osservanti o meno, intransigenti o meno etc. etc.
Le posizioni personali sono diversissime, come è normale che sia.
Come sopra.Ma comunque ebrei.
Ciao
Ultima modifica di *Valerio* il Mer 23 Ott 2013 - 20:23 - modificato 1 volta. (Motivazione : corretto nick nel quote)
Re: Trattare la violenza come una malattia
Spero vorrai perdonare l'estrapolazione di ciò che mi preme (sommato al quotaggio ad minchiam...)Il Distruttore Hara ha scritto:
1) Dipende se sono "riformati" o no.
2) Non ti stupire ma lo sono preticamente tutti.
3) Le eccezioni spesso fanno parte della pur ampia schiera degli ebrei antisemiti, (masochisti?)
4) Per chi ci crede e ci tiene se si nasce ebrei si rimane tali in ogni caso.
Le posizioni personali sono diversissime, come è normale che sia.
1) Cosa significa?
2) Non mi stupisce. Semmai rafforza l'idea relativa al senso d'appartenenza del tutto sganciato dall'orientamento filosofico.
3) Se vuoi puoi sviluppare il concetto... Ebrei "antisemiti"? Questa si che mi pare una relativa contraddizione (ben maggiore rispetto a quella dell'ebreo ateo).
4) Nulla da obiettare, ci mancherebbe... Ma per quella che è la tua esperienza personale e per la tua conoscenza dell'argomento, come valuti le varie posizioni in tal merito?
p.s.: ricorda che essendo del tutto digiuno di "cultura ebraica" le mie domande sono da intendersi a mero titolo informativo e non polemico.
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Re: Trattare la violenza come una malattia
Hara, hai cannato il quote.
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Loonar ha scritto:c'è poco da argomentare e anche da scherzare con un mistificatore come Hara.
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Re: Trattare la violenza come una malattia
Fatto sta che se le religioni sono sbagliate dopo la rivoluzione francese quella ebraica è porca, viene di essere blasfemo a 360°.
Il primo comandamento è falso per l'umanità, il secondo è l'intimidazione per la presenza di altre divinità ed io nel terzo faccio le spese migliori e faccio maneggiare soldi parlando nel peggior modo possibile di denaro e Dio appare nelle mani.
PS parlo dei mercanti che sono quei mercanti.
Il primo comandamento è falso per l'umanità, il secondo è l'intimidazione per la presenza di altre divinità ed io nel terzo faccio le spese migliori e faccio maneggiare soldi parlando nel peggior modo possibile di denaro e Dio appare nelle mani.
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Re: Trattare la violenza come una malattia
ed è anche una cosa che mi da alquanto fastidio.*Valerio* ha scritto:Hara, hai cannato il quote.
Non è Mix ma LoonarLoonar ha scritto:c'è poco da argomentare e anche da scherzare con un mistificatore come Hara.
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non si può provvedere, per favore?
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Re: Trattare la violenza come una malattia
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Re: Trattare la violenza come una malattia
*Valerio* ha scritto:sistemato
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Re: Trattare la violenza come una malattia
IDH ha scritto: ha scritto:
1) Dipende se sono "riformati" o no.
2) Non ti stupire ma lo sono preticamente tutti.
3) Le eccezioni spesso fanno parte della pur ampia schiera degli ebrei antisemiti, (masochisti?)
4) Per chi ci crede e ci tiene se si nasce ebrei si rimane tali in ogni caso.
Le posizioni personali sono diversissime, come è normale che sia.
1primaverino ha scritto:1) Cosa significa?
2) Non mi stupisce. Semmai rafforza l'idea relativa al senso d'appartenenza del tutto sganciato dall'orientamento filosofico.
3) Se vuoi puoi sviluppare il concetto... Ebrei "antisemiti"? Questa si che mi pare una relativa contraddizione (ben maggiore rispetto a quella dell'ebreo ateo).
4) Nulla da obiettare, ci mancherebbe... Ma per quella che è la tua esperienza personale e per la tua conoscenza dell'argomento, come valuti le varie posizioni in tal merito?
Da wiki:
L'Ebraismo Riformato si fonda sul concetto della libertà personale e di responsabilità collettiva che ci unisce come popolo Ebraico ai membri dell'umanità
L'Ebraismo Riformista si ispira anche ai Profeti Biblici, nel ribadire i valori universali e la giustizia, che dovrebbero guidare tutti i comportamenti etici.
Nel corso della storia, gli ebrei sono rimasti saldamente radicati nella loro tradizione.
Tuttavia, fin dai suoi primi giorni, l'Ebraismo Riformato ha affermato che un Ebraismo congelato nel tempo diventa un cimelio.
Invece l'Ebraismo è una fonte vivente e il grande contributo dell'Ebraismo Riformista è l'aver permesso al popolo ebraico di introdurre elementi innovativi, pur conservando la tradizione, di abbracciare la diversità pur affermando la propria comunanza, di affermare le credenze senza rifiutare coloro che dubitano, e di facilitare la fede nei testi sacri senza rinunciare allo studio critico.
Il processo, chiamato Tikkum Olam (riparazione del mondo), è un segno distintivo - missione dell'ebraismo Riformato di sforzo per portare la pace, la libertà e la giustizia a tutte le persone. Questo tikkun interessa quattro livelli: il personale/ inter-personale, la comunanza, e la globalità del mondo ebraico[.
Per migliori informazioni sulla storia del riformismo:
http://lnx.levchadash.info/index.php?option=com_content&task=view&id=9&Itemid=14
2.tra gli studiosi delle scritture è da tempo opinione prevalente che Dio non sia quasi neanche citato nel Tanak (pentateuco), con buona pace delle traduzioni\traditrici cristiane al posto di Dio puoi leggere "legislatore" " re giusto" unto del popolo" etc.
Da ciò deriva anche l'idea che Dio, se esiste, ha creato le leggi della fisica e della biologia ed è compito della scienza il comprenderle.
Di più, nella bibbia non vi sono miracoli e neanche angeli e tutto il companatico
3.Mi ci scappa uno spoiler, quandi puoi leggilo che interessante e sorprendente
- Spoiler:
Antisemitismo ebraico
Prof Steven Plaut University of Haifa
Antisemitismo ebraico
Suona come una contraddizione in termini, un ossimoro o uno scherzo di jackie Mason. Se solo questo fosse il caso.
L'antisemitismo giudaico è tutt'intorno a noi, è parte dell'aria politica che respiriamo, una malattia moderna. Nel XXI secolo il mondo sta sperimentando una sua esplosione, una peste virtuale. Tra tutti i più maliziosi e velenosi bigotti, gli antisemiti ebrei sono in prima linea in ogni campagna denigratoria contro Israele e ad ogni tentativo di intimidire gli Ebrei d'America e dell'Occidente all'interno di un colpevole supporto per coloro che in Medio Oriente, vorrebbero annichilirli. Gli Ebrei oggi sono i leaders dei complotti per boicottare e “liberarsi da” Israele, e nella leadership nella “solidarietà con i gruppi terroristi”. Essi fanno pellegrinaggi ai campi di Hamas e di Hezb'Allah, incoraggiando i terroristi e le loro atrocità contro gli Ebrei. Essi furono i pionieri delle campagne denigratorie per dipingere Israele come un regime di apartheid e per stigmatizzare Israele come l'equivalente morale della Germania Nazista.
Le università occidentali brulicano di Ebrei anti Semiti. Alcuni ricoprono posizioni di leadership nelle case Hillel. Molti altri sono professori attualmemte in carica. Un giudice anti Semita (Richard Goldstone) presiedette una commissione delle Nazioni Unite demonizzando Israele. Un membro Ebreo del Parlamento Inglese (Gerald Kaufman) comparò i terroristi di Hamas ai combattenti Ebrei del Ghetto di Varsavia e denunciò Israele come una entità Nazista. Non è solo un fenomeno Americano: uno scioccante gran numero di Ebrei anti Semiti sono Israeliani o ex Israeliani.
La maggior parte degli Ebrei respinge questo tipo di persone come “odiatori di se stessi”, ma questo termine è ingannevole nella migliore delle ipotesi. Questi farabutti non odiano se stessi. Senza dubbio essi sono intimamente narcisisti. Essi odiano gli altri Ebrei e vorrebbero danneggiarli. Non sono questi Ebrei semplicemente ant-Semiti assimilazionisti delle discendenze ebraiche che hanno perso interesse per le loro origini, divenuti indifferenti verso la storia del loro popolo e per questo alieni verso Israele e i suoi travagli. Al contrario, gli Ebrei anti Seemiti, sono intensamente legati alle loro “radici” e le usano abilmente come travisazioni protette dalle quali essi propongono le loro affermazioni traditrici. In alcuni casi estremi essi collaborano con i Neo-Nazisti, i terroristi Islamici ed anche con i negazionisti dell'Olocausto.
L'anti-Semitismo Ebraico era un tempo considerato una bizzarra inezia. Esso fu cautamente trattatonel film di rottura del 1947 “Gentlman's Agreement”, ma a lungo ignorato come un marginale disturbo psicologico dalla comunità Ebraica organizzata. I moderni Sionisti si aspettano che la reale creazione di Israele possa mettere fine ad ogni nevrotico auto odio che ha afflitto le comunità della Diaspora. Essi si aspettano che termini non solo l'insicurezza psicologica degli Ebrei, ma anche la patologia spirituale. Un forte e valoroso Israele, in altri termini, dovrebbe proteggere gli Ebrei dal loro senso di vulnerabilità e dar loro pieni poteri per rigettare la negazione di se stessi. Ahime, la storia ebbe una sorpresa sul proprio piano segreto: la crescita di un potente e determinato Israele impegnato a non permettere più agli Ebrei di diventare vittime ha anche permesso ad alcuni dei peggiori Ebrei anti Semiti del pianeta, tutti al riparo nella frangia radicale della Sinistra Israeliana, le loro istituzioni accademiche e la loro “intelligentia” di prospere sotto l'ombrello protettivo della Forza di Difesa Israeliana.
Tra i più scoperti promotori della mitologia anti-Semita di oggi è il Professor Shlomo Sand, un intransigente comunista nella facoltà di storia dell'Università di Tel Aviv. Sand l'anno scorso pubblicò un libro con un editore di estrema sinistra anti Israele che pretende di provare che gli Ebrei non sono e non sono mai stati un “popolo”. Riciclando miti divulgati da siti web Neo Nazisti, l'intero libro di Sand è una sorta di Protocolli degli Anziani di Anti Sion, una pseudo analisi che asserisce che la maggioranza degli Ebrei oggi sono impostori, convertiti da tribù Kazare Turche, imitatori di Ebrei. Tutti i veri Ebrei, secondo il dotto professore, divennero Arabi Palestinesi secoli fa. Quindi gli “Ebrei” d'Israele non sono affatto Ebrei, sicuramente nessuno di essi ha diritto al loro proprio stato.
Sand viaggia per il mondo con gli investimenti dell'Università di Tel Aviv per diffondere il suo libro e sostenere lo sterminio d'Israele. Egli è superato nel suo anti Semitismo solo da un altro professore Israeliano, ora ritiratosi, chiamato Ariel Toaff, che affermò di avere le prove che gli Ebrei usassero il sangue gentile nei loro riti religiosi. La diffamazione del sangue: uno dei fondamenti della tradizione anti-Semita ora abbracciata dagli Ebrei anti-Semiti. Il concetto di ironia non è abbastanza spazioso per includere un simile sviluppo. (Altri accademici Israeliani anti-Semiti sono catalogati nel sito web Istracampus.org.il).
Esattamente cosa dia credito agli Ebrei anti Semiti è difficile da spiegare. Una delle poche persone che ha preso un serio colpo nel fare ciò è Kenneth Levin, uno psichiatra di Harvard e un occasionale collaboratore di queste pagine. Egli pensa dell'anti-Semitismo in parte come un tentativo di alcuni Ebrei di guadagnarsiil consenso sociale in un ambiente che è ostile verso gli Ebrei. Egli inoltre lo interpreta come un tentativo infantile di rettificare una situazione minacciosa attraverso il biasimo di se stessi, una risposta vista in piccoli bambini che erano stati abusati. Ed egli considera anche un parente prossimo della nota “Sindrome di Stoccolma”, nel momento in cui le vittime adottano la visione e l'ordine del giorno dei loro carnefici.
L'anti Semitismo è oggi il maggior denominatore comune che unisce l'estrema Sinistra con la Destra Neo Nazista negli Stati Uniti e in Europa. Gli Ebrei anti-Semiti prosperano nelle aree più sfumate che si trovano ad entrambi gli estremi dello spettro politico. Nell'ultra Sinistra Americana molti servono come colonnisti di “contrapposizione” per i giornali web estremisti, pubblicati dagli ex-Brits Alexander e Andrew Cochburn, figli che portano avanti il lavoro del loro padreStalinista (e nemico di George Orwell) Claud Cochburn. La Contrapposizione di quei giorni è così apertamente anti-Semita, che si va ben oltre la mera richiesta dello sterminio di Israele. Ciò sostiene le “teorie” della cospirazione anti-Semita (come l'idea moralmente imbecille che gli Ebrei erano dietro gli attacchi dell'11 settembre!) e sempre più pubblica i pezzi dei negazionisti dell'Olocausto. Alcuni di questi colonnisti svolgevano un secondo lavoro, come siti web e organizzazioni Neo-Naziste. Quasi ogni letterato Ebreo anti-Semita scrive per questa pubblicazione.
Sulle cyber pagine della Contrapposizione, gli Ebrei anti-Semiti incoraggiano la jihad e sostengono il terrorismo anti Giudaico. Potrebbe essere difficile trovare scrittori Ebrei nella Contrapposizione che non facciano la similitudine di rigore tra Israele e la Germania Nazista. Jennifer Loewenstein dell'Università del Wisconsin, per esempio, pubblicò “L'Olocausto di Gaza”, nel quale essa scrive:”Israele e i suoi padroni Americani risiedono da lungo tempo nel cerchio più basso dell'Inferno per aver tradito il nome dell'umanità”. Essa aggiunge che Israele tratta i Palestinesi come subumani “Undermanschen”, reminiscenza del trattamento riservato dai Tedeschi agli Ebrei nell'Olocausto. Quindi in una citazione che potrebbe facilmente essere stata stampata sul giornale Nazista Der Stumer nel 1930, essa aggiunge:”I Neo-Padroni Ebrei e i loro alleati negli Stati Uniti...non hanno intenzione di fare una giusta pace con le più basse forme di vita al loro interno”. Nel descrivere la realtà della lowenstein, Israele può provocare uno stato di terrore perchè esso opera un sinistro complotto che rende schiavo il Governo Americano e detta i suoi indirrizzi politici.Un nuovo modo postmoderno di impiegare i vecchi stereotipi razzisti degli Ebrei come orditori guardinghi.
Un altro Contrappositore anti-Semita è Richard Falk, un professore in pensione della Princeton meglio conosciuto per aver servito nella Commissione delle Nazioni Unite che condannò Israele per “genocidio e crimini di guerra” anche prima che cominciasse le sue investigazioni sulle operazioni di Israele su Gaza. Falk non è solo uno dei peggiori collaboratori nella guerra accademica contro gli Ebrei, egli è anche un dirigente professionista dell'inversione Orwelliana della realtà, in cui Israele è un terrorista aggressore, mentre gli aggressori terroristi Arabi sono vittime innocenti e progressisti amanti della pace. Per lui Israele è un Paese simil-Nazista alla ricerca del genocidio, mentre gli Islamofascisti di Hamas e i loro sostenitori sono semplicemente contestatori dell'iniquità sociale all'interno di Israele. Per lui, le aggressioni terroristiche contro gli Ebrei, in realtà è la ricerca della pace, mentre l'autodifesa di Israele è genocidio.
Nel 2007 Falk pubblicò, “Scorrettamente verso l'Olocausto Palestinese”, nel quale egli scrisse che non fu una “irresponsabile affermazione esagerata l'associare il trattamento dei Palestinesi (da parte di Israele)” allo sterminio Nazista degli Ebrei:
“I recenti sviluppi in Gaza sono particolarmente disturbatori perchè essi esprimono molto vividamente una deliberata intenzione da parte di Israele e dei suoi alleati di assoggettare un'intera comunità umana a condizioni di pericolo di vita di estrema crudeltà. Il suggerimento che questo modello di condotta è un olocausto-in-formazione, rappresenta certamente un disperato appello ai governi del mondo e alla pubblica opinione internazionale ad agire urgentemente per evitare che queste correnti di tendenza genocida culminino in una tragedia collettiva".
Uno dei collaboratori regolari alla Contrapposizione è un Israeliano di nome Gilad Atzmon. Egli è un suonatore di saxofono che vive nel Regno Unito ed è strettamente associato ai Gruppi Neo Nazisti Europei. Mentre è attivo nelle organizzazioni pro-terroriste, Atzmon è così apertamente anti-Semita che alcuni di questi gruppi anti-Israele lo scansano e rifiutano di avere a che fare con lui. Il ben noto scrittore Britannico Oliver Kamm ha denunciato Atzmon come un aperto Negazionista dell'Olocausto. Atzmon non ha solo richiesto l'annichilimento di Israele ma anche che le sinagoghe siano completamente bruciate. Egli capeggia una piccola cricca di seguaci Neo-Nazisti, soprattutto in Italia, per i quali funge da leader di setta, Atzmon ha asserito ripetutamente che i Protocolli degli Anziani di Sion è una accurata documentazione storica dei crimini delpopolo Ebraico.
Paul Eisen, un altro estremista Ebreo anti-Israele nel Regno Unito, è anche un aperto negazionista dell'Olocausto. Egli ha distribuito un trattato che conferma la negazione dell'Olocausto intitolato "Guerre dell'Olocausto" che pretende - tra le altre cose - che le camere a gas di Auschwitz non avrebbero avuto la possibilità di funzionare al livello in cui avrebbero dovuto. Tra le sue "fonti" ci sono David Irving e il Neo-Nazista eccentrico Ernst Zundel, deportato dal Canada ed ora in prigione in Germania.
Parecchi Ebrei anti-Semiti sono impegnati in una bizzarra forma di negazione dell'Olocausto, nella chat list anti-Semita "ALEF", che opera sotto gli auspici della Università di Haifa in Israele. Membri di questa lista discutono a lungo se Hitler fu veramente colpevole di qualche cosa, concludendo che egli probabilmente non lo era. Shraga Elam, di base in Svizzera da Israele e membro della stessa lista "ALEF", pubblicò una lettera adulatrice, in cui elogiava il Negazionista dell'Olocausto David Irving come un "brillante ricercatore".
Il più velenoso di tutti i negazionisti dell'Olocausto nati ebrei è Israel Shamir. Un emigrato dall'Unione Sovietica, "Shamir" si trasferì in Israele e più tardi lo lasciò per la Svezia, dove cambiò il proprio nome in Adam Ermash e, secondo quanto si dice, si convertì al Cristianesimo. Giusto come esempio del suo veleno, in un'intervista con l'islamico Mohamed Omar nell'Agosto 2009, Shamir disse:
"Penso che il dovere di ogni Musulmano e Cristiano sia quello di negare l'Olocausto, di rigettare questa credenza, proprio come Abramo e Mosè rigettarono l'idolatria. Ogni persona che professi la loro fede in Dio dovrebbe negare l'Olocausto. Penso che ciò sia molto più serio per la gente che negare Dio, giusto?"
All'interno di Israele, uno degli Ebrei più apertamente anti-Semita, il recente Professor Israel Shahak, che insegnò chimica per decenni all'Università Ebraica. Egli insisteva che il Giudaismo insegna agli Ebrei a venerare Satana, ad essere conniventi contro i non-Ebrei e ad ucciderli. Egli si ferrmò proprio poco prima di affermare che gli Ebrei usano il sangue gentile per fini rituali. Egli sostenne che il Talmud è pieno di incitamenti ad uccidere i gentili, e che gli Ebrei guardano ai gentili come sub-umani. Egli collaborò con i Neo-Nazisti in tutto il mondo. Ovviamente egli voleva che Israele fosse velocemente distrutto, e fu uno dei primi Israeliani a collaborare apertamente con il terrorismo Palestinese, molto prima che iniziasse il "processo" di Oslo e fece si che molti altri lo imitassero.
In un'analisi di Shahak, lo scrittore Britannico Paul Bogdanor osserva: "concordando con Shahak, gli Ebrei non pensano ad altro che a fare soldi a beneficio dello Stato Giudaico....in accordo con Shahak, il piano Ebraico di dominare la maggior parte del mondo attraverso l'Impero Israeliano.."estendendosi (secondo quanto afferma Shahak) dall'"Algeria o dal Marocco" da Ovest fino alla Cina ad Est, e dal Kenia o anche dal Sud Africa a Sud fino all'USSR a nord... Concordando con Shahak, che gli Ebrei agevolano il diffondersi del vizio al fine di rendere schiave le masse ("Parte della motivazione" deve essere "incoraggiare la dipendenza da droga e quindi favorire una apatia politica")..."
In altri casi eminenti Ebrei sostengono i Negazionisti dell'Olocausto mentre si muovono cautamente circa l'affermare il sostegno esplicito alla stessa Negazione dell'Olocausto. Il più conosciuto tra costoro è Noam Chomsky, un professore di linguistica presso il MIT, estremista anti-Americano e anti-Israele.
Figlio di un insegnante Ebreo al College Gratz di Phladelphia, Chomsky disprezza Israele almeno quanto egli odia l'America. Egli considera i due Paesi peggiori della Germania Nazista. Chemsky ha fatto campagna propagandistica in nome del Francese Negazionista dell'Olocausto Robert Faurisson e di altri Neo-Nazisti Europei. Egli ha detto in sua propria difesa che egli vuole solo che questo odio sia protetto da leggi che garantiscano libertà di parola, ma, come ha dimostrato il Professor Werner Cohn, Chomsky, conferma e sostiene anche i contenuti dei loro discorsi: "Ma infatti noi vediamo (in aggiunta alla giustificazione) ...la negazione dell'Olocausto di Faurisson, ci siamo resi conto che Chomsky pubblica i suoi libri con editori Neo-Nazisti, lo abbiamo visto scrivere per giornali Neo-Nazisti, abbiamo visto che Neo-Nazisti promuovono i libri di Chomsky e si legano fermamente ai lavori di Joseph Goebbels. E' un insieme di attività e di associazioni anti-Semite, il fenomeno Chomsky non è costituito solo dalle idee che professa"
Solo marginalmente meno apertamente anti-Semita è Norman Finkelstein, il quale è stato nella facoltà della DePaul University finchè fu licenziato tre anni prima (e non fu mai più impiegato). Finlkestein ha costruito un'intera carriera in mezzo ai denigratori dei sopravvissuti all'Olocausto visti come impostori e bugiardi, e adulando il terrorismo islamofascista contro gli Ebrei. Il suo sito web personale è un volgare canale che raccoglie le urla di disapprovazione dell'anti-Semitismo giovanile. Egli sostiene che i Sionisti esagerano la dimensione della Shoah per rubare denaro e inventare sopravvissuti all'Olocausto per sfruttare la Germania. Egli ha fatto pellegrinaggio dai terroristi di Hezb'Allah e gli è stato negato di entrare in Israele per la ragione che egli è un agente del terrorismo. Il libro di Finlkestein "L'industria dell'Olocausto" è diventato un testo fondamentale usato da tutti i Neo-Nazisti e dai Negazionisti dell'Olocausto. Egli ha elogiato il Negazionista dell'Olocausto David Irving come un grande ed attendibile sttorico. (Irving, dal canto suo, asserisce che l'intero Olocausto è una burla Sionista e che nessun Ebreo è stato ucciso ad Auschwitz)
Mentre Finkelstein è uno pseudo-accademico e un impostore, allontanato come un tipo strambo da tutti gli storici seri, egli è tuttavia celebrato da tutti gli altri Ebrei anti-Semiti. Un accademico Israeliano in particolare, Neve Gordon, un estremista odiatore di Israele che insegna scienze politiche all'Università Ben Gurion, ha consacrato gran parte della sua carriera ad elogiare Finkelstein e le sue "idee" Quando egli non denuncia Israele come un regima terroristico di apartheid che bisogna eliminare, Gordon Compara Finkelstein ai Profeti della Bibbia.
La psicosi degli Ebrei anti-Semiti non ha termini di paragone tra le Nazioni, rendendo l'Ebreo un terapeuta sui generis. La malattia dell'anti-Semitismo Giudaico, non solo evidenzia l'assenza di "normalità" nel popolo Ebreo del XXI secolo, essa minaccia proprio la sopravvivenza di Israele e delle Comunità Ebraiche di tutto il mondo. Essa è una fiorente industria che pone una perversa bollatura di approvazione ad ogni piano genocida concepito da qualsivoglia fazione terroristica che prenda in considerazione la gloria che spetta a coloro che uccidono gli Ebrei.
La febbre dell'Ebreo (The Jew Flu)
Uzi Silber
La febbre dell'ebreo: La strana malattia delle influenze dell'antisemitismo ebraico sono contagiose eincurabili, ma contenibili,il virus antico e resistente noto come Influenza Ebraica non è molto diverso.
Uzi Silber
Diagnosi
Il 1930 il laburista leader sionista Berl Katznelson ha chiesto: "C'è in un altro popolo sulla Terra, un malato così emotivamente contorto che consideri tutto quel che riguarda la propria nazione spregevole e odioso, mentre ogni omicidio, stupro, rapina commessi dai propri nemici riempire i suo cuore con ammirazione e stupore?"
Questo è "Ebreo Flu" il virus degli ebrei antisemiti, e le sue mutazioni Giudaiche Ante e Post Sioniste, che affligge una piccola ma straordinariamente forte minoranza di ebrei.
I suoi sintomi moderni sono un rifiuto della identità di Israele come stato ebraico e il diritto di difendersi militarmente, mentre abbraccia gli obiettivi dei suoi nichilisti nemici arabi. Gli infettati con il virus ingigantiscono selvaggiamente i peccati israeliani reali o immaginari, mentre scusano o razionalizzano l'antisemitismo e gli oltraggi dei Palestinesi contro gli ebrei.
Coloro che sono colpiti da Jewish Flu spesso considerano il concetto di appartenenza ad un popolo come un artificio, che implica un rifiuto ebraico all'autodeterminazione nazionale e l'accettazione di 90 anni di contestazioni Arabo-Plestinesi che gli ebrei sono soltanto i membri di una religione, e come tali non meritano una sede nazionale propria.
L'ebreo Flu è una malattia in buona fede? Michael Welner, psichiatra presso la New York University, suggerisce che l'anti-Semitismo Giudaico sia affine ad un disturbo di personalità, che consente ad una persona di "trarre qualche beneficio psicologico da questo pensiero patologico."
Cosa causa la Jew Flu? Lo psichiatra di Harvard Kenneth Levin sostiene siano similari alla cosiddetta "Sindrome di Stoccolma", per cui taluni individui abbracciano le accuse dei loro nemici per quanto assurde e scandalose, così come la psicodinamica
dei bambini abusati che si danno la colpa per la loro situazione e credono di poter placare i loro torturatori facendo i "buoni".
Julie Ancis, un professore di psicologia presso la Georgia State University, dice che non è "raro per un gruppo di minoranza con una storia di oppressione e persecuzione di possedere interiorizzato l'odio di sé per quanto riguarda la loro identità culturale religiosa."
Io non sono un terapeuta, ma questo non mi trattiene dal proporre una mia teoria per la causa ultima della Ebreo Flu. Ne riparleremo più avanti.
Sarebbe ridondante ripetere qui che le diffamazioni di ebrei propagate anche attraverso internet sono quelle di vittime della Jew flu che sono ampiamente documentate e dimostrate in tanti bei libri e articoli.
Basti dire che Noam Chomsky, Daniel Boyarin, Joel Kovel, Avrum Burg, Ilan Pappe, Steve Quester, Jacqueline Rose, Tony Judt, Naomi Klein, Michael Neumann, Ben Ehrenreich, (l'apparentemente "bandito") Mahmoud Ahmadinejad la loro stirpe, declamino pronunciamenti stranamente simili alla propaganda di routine dei rappresentanti di Fatah, Hamas o Hezbollah.
Storia
La Jew Flu, ovviamente, non è cosa nuova: è stata in agguato in mezzo a noi per millenni. Gli ebrei collaborarono con Greci, Romani e Inquisitori; Bolsceviki detestatori di se stessi manifestarono selvaggiamente contro i loro fratelli; il loro profeta Karl Marx è stato descritto dall' autore Rafael Patai come "il più influente degli ebrei odiatori di sé stessi", che riteneva la "Fede Giudaica" la più ripugnante, e il cui furioso anti-Semitismo fu attribuito, dallo storico Simon Dubnow all'"odio naturale del rinnegato per il campo che egli ha disertato"
Incredibilmente, alcuni giovani ebrei nella Germania di Weimar, i membri di una certa associazione di ebrei Nazional-tedesca erano sufficientemente resi folli da Jew Flu da tentare di "identificare e ingraziare (se stessi) con il partito nazista".
La Jew Flu ha sviluppato il suo ceppo antisionista nei decenni che precedono la creazione di Israele: il rinomato filosofo Martin Buber dell'Università Ebraica e gli altri realmente giustificarono i pogroms arabo-palestinesi del 1921, 1929 e della fine degli anni '30, sollecitando che fosse permesso ai disperati profughi dell'Olocausto ebraico di entrare in Palestina solo con il permesso arabo.
Nel 1944, e con la distruzione della popolazione ebraica europea di procedere rapidamente, Lessing Rosenwald, il Presidente del Consiglio americano per l'ebraismo equiparò l'ideale della statualità ebraica con il concetto di uno stato razziale ", il concetto hitleriano".
A seguito di remissione durante gli anni post-olocausto, la popolazione ebrea sperimentò una ricaduta di Jew Flu all'indomani della Guerra dei Sei Giorni del '67. Negli Stati Uniti, i giovani ebrei radicali della Nuova Sinistra bollarono Israele come una potenza coloniale fascista, mentre lodavano i paesi arabi come progressisti e rivoluzionari - non è sorprendente dato che molti erano Stati-clienti Sovietici.
Essi rimasero in gran parte in silenzio mentre i carri armati sovietici schiacciavano la Primavera di Praga 1968 - presumibilmente uno sviluppo 'progressista'.
Nuovi sentimenti di Sinistra trovarono espressione in Israele, anche durante le conseguenze della traumatica guerra del Kippur; in un ricevimento a Tel Aviv alla fine del 1973, mia madre si trovò in mezzo a una folla loquace di un mix di personaggi culturali semplicemente sprezzanti del diritto del proprio paese di esistere.
L'infezione tra le élites culturali di Israele si intensificò attraverso la guerra del Libano e le due Intifade che inframezzòl'ingannevole era di Oslo. Come l'autore Aharon Meged lamentava nel 1994, esisteva "una identificazione emotiva e morale da parte della maggioranza della intellighenzia di Israele, e la sua stampa e i media elettronici, con persone impegnate per il nostro annientamento".
Riassumendo questa "identificazione morale" era la certezza di giornalisti ebrei di primo piano che, secondo il giornalista israeliano Nahum Barnea, crucialmente fallironoo il cosiddetto 'test Lynch', esibendo una incapacità di criticare il terrorismo palestinese, anche dopo l'esecuzione raccapricciante, ampiamente diffusa televisivamente, di due ebrei da una folla palestinese a Ramallah nel 2000.
Metamorfosi
E 'stato in questo momento che la Jew Flu ha reclamato un mio amico d'infanzia. Avevamo raggiunto la maggiore età insieme nei primi anni '80, con la mentalità dei Sionisti, egli più "Kahanish" nel temperamento. Immigrato in Israele il giorno dopo la laurea, doveva servire in l'esercito Israeliano IDF, stabilirsi a Gerusalemme, sposarsi, riprodurre una discendenza, e adattarsi alla vita di un accademico israeliano, per il quale, prese di posizione anti-sioniste sono comuni e l'identificazione aperta come patriota israeliano equivale al suicidio della carriera.
L'infezione ha colpito durante gli anni di Oslo: prima del millennio era fuori, il ragazzo della gioventù della Kahanist yeshiva si era trasformato in un militante ebreo anti sionista, che declamava sconsideratamente notizie false, trite e ritrite, maliziose, anti-Israele sui siti web di sinistra e arabi, e regolare frequentatore di un drappello di accademici Arabi a Ramallah.
Questo episodio ha ricordato una scena di "Radio Days", il film di Woody Allen in cui uno zio che digiunava per Yom Kippur guarda indignato gli ebrei comunisti della porta accanto che sfacciatamente cuocevano al barbecue. Con l'abito della festa egli va deciso fuori dalla porta di casa a sgridare i Reds per il loro comportamento malvagio, solo per tornare poco dopo masticando una coscia di pollo, indignato denunciando la religione come l'oppio dei popoli.
Quelli come il mio amico affetti da Jew Flu negano la loro infezione, sostenendo che la critiche di Israele non è antisemitismo o addirittura anti-Israele.
Utilmente, Natan Sharansky formulò la sua cosiddetta prova del nove 3D per distinguere chiaramente le mere critiche di Israele dalle vittime della Jew Flu, e mi ha permesso di diagnosticare il mio vecchio amico.
Come si è visto, coloro che ne sono afflitti regolarmente coinvolgono in almeno una delle seguenti demonizzazione (confrontando le azioni di Israele al nazismo e facendo riferimento ai campi profughi arabi come Auschwitz); - Doppio modo di vedere (individuando Israele per abusi dei diritti umani, ignorando gli appariscenti violatori dei diritti umani come la Siria, l'Iran, l'Arabia Saudita, Egitto, Palestina, Corea del Nord, Cuba, Cina, Myanmar, ecc), e la delegittimazione (negando a Israele il diritto fondamentale di esistere come stato ebraico)
Nel mese di marzo del 2002, assassini suicidi jihadisti esplodevano sui bus israeliani un giorno si e uno no, massacrando e mutilando centinaia di ebrei in una cascata di pogrom degli ultimi giorni; immagini selvagge del poema monumentale di Haim Nachman Bialik, "città del massacro" divamparono in tutta la terra spezzata .
125 ebrei furono massacrati e centinaia sono stati feriti da assassini suicidi palestinesi quel mese. Eppure sorprendentemente il mio amico colpito non ha voluto commentare.
Il mio amico sembra divertire i suoi colleghi arabi: Apparendo in una conferenza alcuni anni fa presso l'Università americana del Cairo, un collega panelist egiziano fece una battuta di spirito con il pubblico dicendo che il nostro comune amico è stato "più filo-palestinese di me - io sono più pro-Israele di lui ".
Per inciso, questo collegio ha da allora istituito un divieto pergli accademici israeliani.
A questo punto permettetemi di complicare le cose: E 'facile presupporre che quelli colpiti dalla Jew Flu dovrebbero essere sprezzanti dell'osservanza religiosa ebraica. Spesso hanno punti di vista marxista, che implicherebbe una prospettiva atea.
Eppure, che cosa si dovrebbe fare del mio amico che recita il Kiddush il venerdì sera, digiuna di Yom Kippur e utilizza due set di piatti nella sua cucina kosher? Potrebbero tali usanze ebraiche essere eseguite da un antisemita?
Knesset lo speaker Avrum Burg è un moderno Ebreo ortodosso per tutta la vita, il capo coperto da una kippa, la cui Jew Flu è stata latente per anni, ma scoppia allo scoperto quando ha preso a imbrattare Israele alla maniera Nazista.
Daniel e Jonathan Boyarin sono professori piacevoli e importanti della storia ebraica che mettono i tefilin quotidianamente, la kippa durante lo Shabbat e le feste e sono facilmente scambiati in apparenza per coloni della Cisgiordania.
Ma Daniel è a proprio agio nel diffamarre Israele regolarmente come uno stato violento fuorilegge. E Jonathan ha ammesso con me qualche anno fa, durante una Simchat Torah particolarmente faticosa, "hakafa" nel Lower East Side, che le sue idee sono identiche, se non ancora più radicali di quelle di Daniel (se cio fosse possibile).
In realtà, è interessante notare che le opinioni di questi ebrei osservanti radicali ancora ricordano i principi della Teologia della Liberazione cattolica. Ma potrebbe un tale trio essere accusato di antisemitismo a titolo definitivo?
I Burgs e Boyarins di questo mondo hanno a lungo venerato un altro devoto Ebreo, il defunto Yishayahu Leibowitz, un noto studioso, vincitore del Premio Israele, e redattore della Enciclopedia Ebraica, un gerosolimitano che abitualmente ricorreve ai soldati israeliani mandati in missione, ai quali capitava di dover difendere il suo affascinante stile di vita da "Giudeo-Nazista"
Leibowitz era un antisemita?
Sottomettere le loro dichiarazioni alla prova Sharansky dimostra che anche che chi indossa i tefilin, mangia cibo kosher, recita il Kiddush, può parlare e scrivere come gli antisemiti.
Prognosi
Ma torniamo alla causa sfuggente della Jew Flu: che cosa rende vulnerabile un Ebreo e non un altro? Non ci sarebbe una percentuale molto maggiore di ebrei caduti preda della Jew Flu se, per esempio, la sindrome di Stoccolma fosse la colpevole? C'è un motore primo, qualche pistola fumante fisiologica o neurologica puntata a una causa principale?
Potrebbe essere. David Brooks ha recentemente riportato dal New York Times, sulla ricerca da parte di un team dell'Università di Haifa guidato da Reem Yahya, che ha studiato le scansioni cerebrali di arabi ed ebrei, mentre mostrano loro immagini di mani e piedi in situazioni dolorose.
Brooks riferisce che "le due culture percepiscono il dolore in modo diverso. Gli arabi percepivano i livelli più alti di tutti di dolore, mentre gli ebrei erano più sensibili al dolore sofferto dai membri di un gruppo piuttosto che al proprio."
Questo fenomeno è stato riassunto da Rosa Luxemburg, un prominente bolscevico e vittima della Jew Flu. "Non ho posto nel mio cuore per la sofferenza degli ebrei", ha dichiarato la Rosa Rossa. "Perché mi assillate con i tormenti ebraici? Mi sento più vicino alle miserabili vittime delle piantagioni di gomma del Putumayo o dei negri dell'Africa ... Non ho alcun angolo separato nel mio cuore per il ghetto."
E poi c'è la storia modesta che Ahmad il tassista mi riferì la settimana scorsa, avendo guidato attraverso Eilat-come a Palm Springs: il fratello di Ahmad a Nablus è stato impiegato per molti anni presso un imprenditore edile israeliano. Quando lo scoppio dell'Intifada nel 2000 vietò in modo permanente al fratello di Ahmad di lavorare in Israele, il suo capo Ebreo continuò a pagare lo stipendio del fratello per cinque anni.
L'intrigante ricerca fuori dalla città di Haifa suggerisce che gli ebrei possono benissimo essere intrinsecamente altruisti. Ma mentre esibire più sensibilità al dolore di un altro gruppo è una cosa, abbracciare gli obiettivi di persone apertamente impegnate per la propria distruzione è una forma di pazzia.
Quindi, ecco la mia teoria definitiva per la causa di questo virus nefasto: La Jew Flu è una condizione in cui, l'essere "più sensibili al dolore subito dai membri di un altro gruppo che(il proprio) metastasizza in una identificazione emotiva e morale maligna con persone impegnate nel (proprio) annientamento ".
Come ogni altro virus, laJew Flu è contagiosa, ma contenibile. Eppure, in ultima analisi, incurabile.
4. Mia personale posizione (un po' cattolica):spero che il buon senso e l'intelligenza dei più prevarrano contro l'arrogante l'idiozia dei pochi.
D'accordo ma il 1° comandamento, in sintesi, a guardar bene vieta solo l'idolatria, il dio scrupolosa afferma che la legge deve essre ripettata dagli ebrei. Non c'è scritto di adorare un dio, ma di riapettare la legge. Che è base per ogni convivenzaSergioAD ha scritto: fatto sta che se le religioni sono sbagliate dopo la rivoluzione francese quella ebraica è porca, viene di essere blasfemo a 360°.
Il primo comandamento è falso per l'umanità, il secondo è l'intimidazione per la presenza di altre divinità ed io nel terzo faccio le spese migliori e faccio maneggiare soldi parlando nel peggior modo possibile di denaro e Dio appare nelle mani.
Io sono il Signore tuo Dio, che ti fece uscire dal paese d'Egitto, dalla casa del [faraone dove eravate] schiavi.
Non avrai altri dei al mio cospetto[1]. Non dovrai farti alcuna figura scolpita, né immagine alcuna delle cose che sono in alto nel cielo o in basso sulla terra o nelle acque al di sotto della terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li adorare, perché io, il Signore tuo Dio, sono un Dio scrupoloso [nell'esigere la punizione per l'idolatria]. Per coloro che mi odiano Io punisco il peccato dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione mentre uso bontà fino alla millesima generazione per coloro che mi amano ed osservano i miei comandamenti.
Il secondo non ha mai avuto successo
Non pronunciare il nome del Signore Dio tuo invano perché il Signore non lascerà impunito chi avrà pronunciato il suo nome invano.
Il terzo è semplicemente splendido
[Il sabato]Non farai alcun lavoro né tu né tuo figlio né tua figlia né il tuo schiavo né la tua schiava né il tuo animale né il forestiero che si trova nelle porte [della tua città]
Dal quale poi deriva anche la liberazione degli schiavi e la fine dei diritti di proprietà ogni anno sabbatico
Io lo quoto senza riserve, tu?
___________________
se non insegnerai nella mia scuola, io non penserò nella tua chiesa
Re: Trattare la violenza come una malattia
Prova a farci un giretto e poi fammi sapere.loonar ha scritto:smettila di parlare male del cristianesimoIl Distruttore Hara ha scritto:
Altrimenti starei su cristianesimo primitivo.
Roba da suicidio immediato.
rischi di farlo diventare simpatico
(voi ebrei siete capaci di grandi imprese, anche impossibili a volte!)
Anzi che non ti voglio poi così male, evitala, fidati.
[L'ultimo visitarore di CP risale all'86]
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Re: Trattare la violenza come una malattia
Manno, avevo detto una cattiveria, non lo faccio spesso in realtà mi dispiace, cosi come far passare Loonar per antisemita. Tutto qui.
Per rientrare in modo giocoso...
Ma chi è circonciso non sa della sensibilità del guercio scapellato quanto chi se lo ripone nel prepuzio dopo avergli fatto fare il proprio dovere, lo sa bene quanto faccia senso, da brivido!
Per rientrare in modo giocoso...
Ma chi è circonciso non sa della sensibilità del guercio scapellato quanto chi se lo ripone nel prepuzio dopo avergli fatto fare il proprio dovere, lo sa bene quanto faccia senso, da brivido!
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Re: Trattare la violenza come una malattia
scusa se non entro nel merito di quanto vi siete detti dopo, che comunque non mi pare così prfondo, ma è troppa roba e nn c'hovvoglia di leggermela.
non credo, perchè?Il Distruttore Hara ha scritto:Mi posti una foto?
ah beh, chi se fa li cazzi sua torna sano a casa... ok, me lo segno.C'è chi non la sente così. Ma a te che te frega? Che fastidio ti danno?
eh non mi pare no... vedi un po' che infatti per elencarmi i prodotti di punta dell'autoghettizzazione che male non fa, mi hai tirato fuori 3 (discendenti di) ebrei non autoghettizzati...E' data,come ripeto per l'ultima volta che sennò diventa noiso per tutti, da una diversa, non dico migliore dico diversa, concezione dell'importanza della cultura.
Parlano più lingue, leggono più libri, mediamente si applicano di più negli studi e anche, in un certo qual modo, nelle relazione con gli altri, e non solo con i membri della comunità
se non ti pare che sia così cercherò di farmene una ragione
ahhh no... tu mi stavi spiegando che la pratica dell'autoghettizzarsi, restare ebrei anche dopo 123 generazioni, voler essere diversi ecc ha un suo perchè e male non fa. visto che 'sta roba non attacca allora hai cambiato mira e sei passato all'ebraismo riformato...Ti stavo gentilmente spiegando, per tua edificazione ( ), che l'ebraismo riformato si va estendendo a macchia d'olio, e tanti di queste questioni stanno passando in archivio. Almeno che non capiti un altro bel pogrom, che statisticamente è già in ritardo...
seguito. mi ripeto: zero confutationes, per ora.E segui di più prima di dire ste cose.
Ma anche no avesse a prenderti uno storzillo
Ospite- Ospite
Re: Trattare la violenza come una malattia
finito l'anno sabbatico poi però gli schiavi tornano ad essere schiavi, giusto?Il Distruttore di Pelotas Hara, che pensa che non abbiamo altro da fare a casa che leggere i suoi prolegomeni, dopo una caterva di bit ha scritto:
Il terzo è semplicemente splendido
[Il sabato]Non farai alcun lavoro né tu né tuo figlio né tua figlia né il tuo schiavo né la tua schiava né il tuo animale né il forestiero che si trova nelle porte [della tua città]
Dal quale poi deriva anche la liberazione degli schiavi e la fine dei diritti di proprietà ogni anno sabbatico
Io lo quoto senza riserve, tu?
Splendidoooooooooooooooooooooo
loonar- ----------
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Re: Trattare la violenza come una malattia
hai notato che io parlavo di cristianesimo tout court e non di un forum o quel cazzo che intendevi con cristianesimo primitivo?Il Distruttore Hara ha scritto:Prova a farci un giretto e poi fammi sapere.loonar ha scritto:smettila di parlare male del cristianesimoIl Distruttore Hara ha scritto:
Altrimenti starei su cristianesimo primitivo.
Roba da suicidio immediato.
rischi di farlo diventare simpatico
(voi ebrei siete capaci di grandi imprese, anche impossibili a volte!)
Anzi che non ti voglio poi così male, evitala, fidati.
[L'ultimo visitarore di CP risale all'86]
riesci a seguire un filo logico o ti debbo allegare degli schemini?
loonar- ----------
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Re: Trattare la violenza come una malattia
hid ha scritto: e se non ci si divertisse un po' in tali tenzoni sarebbe troppo palloso, almeno per i miei gusti.
Altrimenti starei su cristianesimo primitivo.
Roba da suicidio immediato.
loonar ha scritto:smettila di parlare male del cristianesimo
rischi di farlo diventare simpatico
Ed io invece, cpme puoi leggere nei quote parlavo di http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/ , capita, che ci vuoi fareloonar ha scritto:hai notato che io parlavo di cristianesimo tout court e non di un forum o quel cazzo che intendevi con cristianesimo primitivo?
Come spesso pare che capiti apri la bocca un po' a sproposito.loonar ha scritto:finito l'anno sabbatico poi però gli schiavi tornano ad essere schiavi, giusto?
Splendidoooooooooooooooooooooo
L'anno sabbatico aveva queste conseguenze :
1.la remissione totale per ogni debito, .
Ovviamente si è sviluppata una complessa normativa per evitare che l'abitudine di contrarre debiti a ridosso dell'anno in questione
Per cui, in casi specifici, ad esempio, le due parti dichiaravano solennemente davanti al tribunale ed in presenza di testimoni che ogni dovuto si sarebbe interrotto al prossimo anno sabbatico
2,la restituzione dei pegni, reali e personali ("rilasci la sua mano che tiene sopra il suo prossimo“)
3.l’emancipazione dello schiavo ebreo per debiti o per reati, (non credo si applicasse agli schiavi di guerra, sai com'è), che tra l'altro avveniva anche in altre ricorrenze
4. "anapausetai hê gê sabbata tôi kyriôi, “la terra si riposerà"Il riposo per i campi coltivati, spesso seguito dalla rotazione dei cultivar (o come saremo furbi nrh?)
"Sei anni seminerai il tuo terreno e ne raccoglierai i prodotti; il settimo invece lo lascerai incolto ) e l’abbandonerai, perché ne mangino i poveri che sono insieme a te e gli animali selvaggi si nutrano di quello ch’essi lascino"
Per i romani era una inaccettabile e ridicola dimostrazione di pigrizia...
5.Il possesso della terra viene inteso come qualcosa di precario e quindi di indisponibile, e di cui il popolo si sentiva soltanto usufruttuario.
La terra non può essere venduta
Nota bene che probabilmente alla base non c'era tanto un virtuoso altruismo, ma necessità agricole ed il voler evitare eccessive accumulazioni di ricchezza, come in molti popoli, vedi quelli dove insieme al cadavere venivano sacrificati gli armenti (e talvolta anche le mogli)
C'è anche dell'altro. Comunque qualche sostanziale differenza tra la realtà e quanto tu dici (e sul cattolici giubilei) mi sembra evidente
Forse gli schemini conviene che inizi a farteli, se ti diverti a continuare sto gioco,
Ubi maior minor cessat , aggiungerei
___________________
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Re: Trattare la violenza come una malattia
Siccome non sono ebreo, non sto tutto il giorno a farmi le seghe mentali e no sulla bibbia, sai com'è? Quello che scrivo lo tiro fuori dalle robe che scrivi te. (tieni conto che leggo una riga sì e dieci no, non ho tempo da perdere con il tanakh e con d-o)
Però una curiosità me l'hai fatta venire:
riguardo gli schiavi come vi comportate oggi voi ebreucci? Li liberate sempre durante l'anno sabbatico? E la schiavitù come si configura nello stato democratico di Israele?
Però una curiosità me l'hai fatta venire:
riguardo gli schiavi come vi comportate oggi voi ebreucci? Li liberate sempre durante l'anno sabbatico? E la schiavitù come si configura nello stato democratico di Israele?
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Re: Trattare la violenza come una malattia
Non sai cosa ti perdi ...loonar ha scritto:Siccome non sono ebreo, non sto tutto il giorno a farmi le seghe mentali e no sulla bibbia, sai com'è? Quello che scrivo lo tiro fuori dalle robe che scrivi te. (tieni conto che leggo una riga sì e dieci no, non ho tempo da perdere con il tanakh e con d-o)
Mi dicono che non venga molto praticata, ma forse è una mistificazione dei savi di sion.
Però una curiosità me l'hai fatta venire:
riguardo gli schiavi come vi comportate oggi voi ebreucci? Li liberate sempre durante l'anno sabbatico? E la schiavitù come si configura nello stato democratico di Israele?
Sai com'è, dei perfidi ebrei non c'è da fidarsi...
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