Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Mo, questione di non poter rigirare le frittate senza fare figure barbine. Prima affermi che il racconto genesiaco è perfettamente valido scientificamente, utilizzando il valore semantico tradizionale della parola 'scientifico' (ovvero con scientifico che significa 'ottenuto tramite metodo scientifico galileiano'), dopodiché, una volta dimostrato che hai sparato una panzana colossale, in quanto il racconto della Genesi della creazione non c'entra assolutamente nulla con le teorie scientifiche(sempre nel medesimo senso), hai certo di rigirare il discorso dicendo che scienza è tutto ciò che riesce a portare a dei risultati(che è la tecnica, peraltro), e che quindi sarebbe scienza anche il racconto genesiaco. Questo significa rigirare le frittate, significa dire una cosa prima, e il suo contrario poi. Perdona se poi ti viene rinfacciato di fare figure barbine.doctor Faust ha scritto:gia'. questione di punti di vista.
Fermo restando che questa
Quello che tu non riesci a capire e' che, per le esigenze del tempo, quel livello di conoscienza era già rivoluzionario,
è un'altra cazzata immane, dato che le conoscenze scientifiche, in qualsiasi senso, delle civiltà antiche contemporanee all'ebraismo erano decisamente migliori(penso agli egiziani in primis, ma mettiamoci pure i greci, e questo ovviamente ignorando le civiltà precolombiane e dell'Estremo Oriente), sta di fatto che continui a ignorare l'altra faccia del modo con cui si giudica una teoria scientifica: non solo il potere predittivo, ma anche la sua aderenza ai fatti. Dire che la terra è piatta può essere utile(e lo è quando poniamo questa affermazione come base ipotetica per la cartografia), ma il fatto è che la terra non è piatta, quindi tale teoria è sbagliata dal punto di vista scientifico, mentre è utile da un punto di vista tecnico.
Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Io penso che dentro cio' che sta scritto qui c'e' modo di capire quello che vo dicendo, che non e' ne dottrinale ne antiscientifico.
Poi bisogna vedere quale e' il sistema di riferimento di ognuno.
Io sono un filosofo e non un fisico o un chimico, per cui evidentemente si parte da presupposti diversi.
Discussione utile per capire quanto il sistema di riferimeno chiuda gli orizzonti semantici.
Poi bisogna vedere quale e' il sistema di riferimento di ognuno.
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Discussione utile per capire quanto il sistema di riferimeno chiuda gli orizzonti semantici.
doctor Faust- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
No, guarda, la questione è molto più semplice, e non ha nulla a che vedere con pippe filosofiche e "orizzonti semantici". Molto semplicemente, se si parla di "prove dell'evoluzione" l'inesistente parallelismo tra il racconto biblico e la realtà non c'entra nulla.
Ospite- Ospite
Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Ma perché ti deve risultare così tremendamente difficile dire:doctor Faust ha scritto:Io penso che dentro cio' che sta scritto qui c'e' modo di capire quello che vo dicendo, che non e' ne dottrinale ne antiscientifico.
Poi bisogna vedere quale e' il sistema di riferimento di ognuno.
Io sono un filosofo e non un fisico o un chimico, per cui evidentemente si parte da presupposti diversi.
Discussione utile per capire quanto il sistema di riferimeno chiuda gli orizzonti semantici.
- -Oh ragazzi, effettivamente ho detto una cazzata-
Maledetto orgoglio. Sarebbe una affermazione che ti farebbe risplendere di luce propria in questo thread e nel forum. Invece per quel maledetto orgoglio vuoi buttare al cesso quella poca credibilità che ti è rimasta.
Quando ti accorgerai che quelli che una volta erano i tuoi piedi ora sono diventati dei monconi inservibili per camminare per via delle zappate inferte da te stesso... sarà ormai troppo tardi.
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Gian dei Brughi era sempre abbracciato al ramo, pallido in mezzo ai capelli e alla barba ispidi e rossi proprio come brughi, con impigliati foglie secche, ricci di castagna e aghi di pino. Squadrava Cosimo con due occhi verdi, tondi e smarriti; brutto, era brutto.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Tu sei cosa? Perdonami, ma un filosofo per dirsi tale dovrebbe dimostrare di avere una preparazione decisamente più solida della tua, per non parlare di onestà intellettuale, che evidentemente ti manca. Forse hai una preparazione filosofica(sebbene non basti citare Feyerabend e altri quattro nomi sparsi per poterlo affermare) ma dire che sei un filosofo... Perdonami ma credo che gente come Hegel, Heidegger e Nietzsche(tre nomi a caso), se potesse, si rivolterebbe nella tomba.doctor Faust ha scritto:Io penso che dentro cio' che sta scritto qui c'e' modo di capire quello che vo dicendo, che non e' ne dottrinale ne antiscientifico.
Poi bisogna vedere quale e' il sistema di riferimento di ognuno.
Io sono un filosofoe non un fisico o un chimico, per cui evidentemente si parte da presupposti diversi.
Discussione utile per capire quanto il sistema di riferimeno chiuda gli orizzonti semantici.
In ogni caso, rimane che voler negare che la scienza, intesa nel suo senso più ovvio, serva, e dia progresso, o che si possa vivere senza(ricordo che il metodo galieiano esiste da ben prima di Galileo), come vuoi fare tu in questo e nell'altro thread, è una pura idiozia, che si auto-nega nello stesso momento in cui viene affermata, per di più attraverso un computer a diversi chilometri di distanza, dall'interlocutore.
Avere una preparazione diversa non significa avere presupposti diversi: H2O è la formula chimica dell'acqua, che tu sia un chimico, un filosofo, uno storico, o l'uomo della porta accanto e, cosa più importante, è la formula giusta e corretta, che si rifà alla realtà, a prescindere da chiunque affermi il contrario.
P.S. Ah, giusto per rincarare, un filosofo che dimostra la tua ignoranza riguardo ai risultati della ricerca storica che pretende di sparare sentenze sulla storia, perdonami, ma è un filosofo da quattro soldi se anche lo è.
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"You can have all the faith you want in spirits and the afterlife, and heaven and hell, but when it comes to this world, don't be an idiot. 'Cause you can tell me you put your faith in God to put you through the day, but when it comes time to cross the road, I know you look both ways."
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Ho letto il tread in parte, ma non trovo di alcun fondamento ed utilità utilizzare la bibbia al fine di capire, avvalorandosi anche di documenti scintifici, l'origine della vita. Mi sembra l'utetriore tentativo da parte dei credenti (fatto anche in buona fede) di cercare di mantenere in vita un moribondo (la fede verso questa credenza) con un respirazioneboccaa bocca!
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Buona fede stocazzo. Non ci sono fedi buone.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Forse sono troppo diplomatico, però rimandendo nella loro ristrezza mentale è buona fede. E' ovvio che le stronzate che sparano derivano da una voluta mancanza di cultura e arretratezza mentale.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Giampy ha scritto:Forse sono troppo diplomatico, però rimandendo nella loro ristrezza mentale è buona fede. E' ovvio che le stronzate che sparano derivano da una voluta mancanza di cultura e arretratezza mentale.
Non sei diplomatico, sei beneducato...io no. È un pezzo che ho deciso di non esserlo.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Giampy ha scritto:Ho letto il tread in parte, ma non trovo di alcun fondamento ed utilità utilizzare la bibbia al fine di capire, avvalorandosi anche di documenti scintifici, l'origine della vita. Mi sembra l'utetriore tentativo da parte dei credenti (fatto anche in buona fede) di cercare di mantenere in vita un moribondo (la fede verso questa credenza) con un respirazioneboccaa bocca!
A me sembra che il moribondo e' gia' morto, solo che lo nascondono nell'armadio per continuare a tirare la pensione.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Werewolf ha scritto:Tu sei cosa? Perdonami, ma un filosofo per dirsi tale dovrebbe dimostrare di avere una preparazione decisamente più solida della tua, per non parlare di onestà intellettuale, che evidentemente ti manca. Forse hai una preparazione filosofica.
P.S. Ah, giusto per rincarare, un filosofo che dimostra la tua ignoranza riguardo ai risultati della ricerca storica che pretende di sparare sentenze sulla storia, perdonami, ma è un filosofo da quattro soldi se anche lo è.
Non sono io che lo dico. E stato Montegazza a dirlo, il rettore della Statale. L'ha anche scritto su una pergamena.
Magari a te hanno scritto che sei un elettricista o un viticultore, non lo so. Io rispetto il titolo di tutti, se gli e' dato dallo stato.
Tutti danno il loro contributo alla societa', in modo diretto o indiretto.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Un pezzo di carta non è né condizione necessaria né sufficiente per affermare di essere filosofi, nemmeno se è dato dallo stato(lo stato rilascia anche lauree ottenute con tangenti... significano qualcosa? Non che stia affermando che tu ti sia comprato il documento, beninteso.). Non h negato che tu abbia una preparazione filosofica, ma da qui ad affermare che tu sia un filosofo, di acqua sotto i ponti ce ne passa.doctor Faust ha scritto:
Non sono io che lo dico. E stato Montegazza a dirlo, il rettore della Statale. L'ha anche scritto su una pergamena.
Magari a te hanno scritto che sei un elettricista o un viticultore, non lo so. Io rispetto il titolo di tutti, se gli e' dato dallo stato.
Tutti danno il loro contributo alla societa', in modo diretto o indiretto.
Sei privo di rigore logico e semantico nelle tue affermazioni, e quindi tutta la tua coerenza, logica, sintattica e dialettica va a farsi ... a fare un giro.
Tutti danno, meglio, possono dare, il loro contributo alla società, a prescindere dai titoli che possiedono o dalle specifiche competenze in questo o in quel campo. Ma io rispetto i titoli quando sono correttamente attribuiti. Ora, ripeto, non vedo il rigore del pensiero filosofico in una persona che spara sentenza sulla storia senza conoscere la storia, o che cerca di negare o perlomeno svalutare la scienza, quando il modo stesso in cui comunica tale svalutazione deriva dalla scienza stessa.Quindi, puoi anche avere un bellissimo pezzo di pergamena rilasciato dallo stato che afferma che tu sei un filosofo, ma rimane che non sei un filosofo.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Aggiungo una nota personale.
A me infastidisce chi va in giro appellandosi in base ai titoli di studio o meno: "io sono filosofo, io sono ingegnere, io sono biologo, io sono cavaliere, io sono questo o quell'altro". Pure chi aggiunge il Dr. o Prof. prima del proprio nome ovunque anche dove non è necessario se non per farne sfoggio, magari avendo "solo" una laurea.
Al massimo potrai aver studiato biologia, filosofia, eccetera. Oppure ti occupi professionalmente di ingegneria, eccetera. Ma rimani e rimmarrai sempre un Homo sapiens come tutti gli altri. Il tuo stato non cambia, al massimo le tue competenze. E le discussioni si fanno sulle competenze e sul sapere, non sui titoli o sull'autorità individuale. Conosco personalmente gente con sterminate competenze e zero titoli.
Comunque questo "appellarsi ai titoli" è molto utile quando si parla con una persona perché per esperienza personale quelli che sfoggiano pacchianamente un titolo (qualsiasi titolo) alle volte hanno un qualche complesso di inferiorità, sono insicuri di sé stessi, si sentono inadeguati o difettano di autostima.
Spesso oltre al titolo non hanno nulla, neppure argomenti.
A me infastidisce chi va in giro appellandosi in base ai titoli di studio o meno: "io sono filosofo, io sono ingegnere, io sono biologo, io sono cavaliere, io sono questo o quell'altro". Pure chi aggiunge il Dr. o Prof. prima del proprio nome ovunque anche dove non è necessario se non per farne sfoggio, magari avendo "solo" una laurea.
Al massimo potrai aver studiato biologia, filosofia, eccetera. Oppure ti occupi professionalmente di ingegneria, eccetera. Ma rimani e rimmarrai sempre un Homo sapiens come tutti gli altri. Il tuo stato non cambia, al massimo le tue competenze. E le discussioni si fanno sulle competenze e sul sapere, non sui titoli o sull'autorità individuale. Conosco personalmente gente con sterminate competenze e zero titoli.
Comunque questo "appellarsi ai titoli" è molto utile quando si parla con una persona perché per esperienza personale quelli che sfoggiano pacchianamente un titolo (qualsiasi titolo) alle volte hanno un qualche complesso di inferiorità, sono insicuri di sé stessi, si sentono inadeguati o difettano di autostima.
Spesso oltre al titolo non hanno nulla, neppure argomenti.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
"essere un filosofo" cosa vorrebbe dire per la precisione?
Ospite- Ospite
Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
jessica ha scritto:"essere un filosofo" cosa vorrebbe dire per la precisione?
Ottimo approfondimento, aspettiamo doctor Faust che ce lo spieghi.
doctor Faust ha scritto:
[...] Io sono un filosofo [...]
O altrimenti se la richiesta di chiarimento risulta troppo complessa per doctor Faust può sempre farselo spiegare da Montegazza il quale ha persino vergato su pergamena il suo cambiamento di status ontologico. Poi a sua volta doctor Faust può descrivere qui sul forum in cosa un filosofo-con-pergamena si differenzia da un Homo sapiens.
doctor Faust ha scritto:
Non sono io che lo dico. E stato Montegazza a dirlo, il rettore della Statale. L'ha anche scritto su una pergamena. [...]
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Perché uno dovrebbe dire di essere un filosofo quando non fa il filosofo di mestiere? Suppongo che come tutti i mestieri ci si sta sopra una vita per dire di sapere fare una professione.
Comunque dicevo qualche volta della differenza tra essere ed apparire. Uno non va in giro a dire che è per apparire per poi suggerire a me di fare esami di coscienza per l'igiene mentale.
Ricordate il prete che si è beccato da me un sonoro "impostore"? Perché rischiare una cosa del genere e senza guadagnarci nulla? A meno che non sia un appassionato ed un po' naive.
Comunque dicevo qualche volta della differenza tra essere ed apparire. Uno non va in giro a dire che è per apparire per poi suggerire a me di fare esami di coscienza per l'igiene mentale.
Ricordate il prete che si è beccato da me un sonoro "impostore"? Perché rischiare una cosa del genere e senza guadagnarci nulla? A meno che non sia un appassionato ed un po' naive.
SergioAD- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Oh raga', io sono uno scienziato.
E sono pure un politico.
Lo ha scritto fraccazzo da velletri (eh non ricordo come si chiamasse il capo della facolta' di Torino) sulla pergamena dove dice che sono dottore (minchia so' pure dottore ora che ci penso!) in Scienze Politiche.
E sono pure un politico.
Lo ha scritto fraccazzo da velletri (eh non ricordo come si chiamasse il capo della facolta' di Torino) sulla pergamena dove dice che sono dottore (minchia so' pure dottore ora che ci penso!) in Scienze Politiche.
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alberto- -----------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Mi piace sopratutto l'umilta', la sobrieta', la moderazione e la mitezza che permea questo forum...
Più che altro a me pare una santa inquisizione al contrario, dove tutti si sentono di sentenziare cosa è giusto e cosa e' sbagliato.
E per questo motivo allora che qui non si vede nessuno se non voi quattro, che vi siete costuituiti ad autorità all'incontrario.
Ora ho capito quale e' l'essenza dell'ateo.
E' l'essenza di un bambino arrabbiato col su babbo, che ha esteso questa sua aggressivita' e ribellione verso ogni forma di autorita', partendo dal simbolo stesso dell'autorità, cioe' dio, ed erigendosi Dio a se stesso e agli altri.
In verita', che dio ci sia o non ci sia non ve ne frega nulla.
Cio' che conta e' solo poter spare a zero su tutto e su tutti, autolicenziadovi a farlo in quanto paladini del nulla che hanno un solo obiettivo: screditare, svalurare, denigrare, squalificare, infamare e diffamare.
Per cui vi lascio ai vostri sterili soliloqui, perche' questo e' cio' che volete. Continuate pure a dire che i vostro babbo e' stato cattivo, che non vi ha capito, e che non meritava figli cosi intelligenti e capaci come voi.
Un rispettoso ma immeritato saluto.
DF
Più che altro a me pare una santa inquisizione al contrario, dove tutti si sentono di sentenziare cosa è giusto e cosa e' sbagliato.
E per questo motivo allora che qui non si vede nessuno se non voi quattro, che vi siete costuituiti ad autorità all'incontrario.
Ora ho capito quale e' l'essenza dell'ateo.
E' l'essenza di un bambino arrabbiato col su babbo, che ha esteso questa sua aggressivita' e ribellione verso ogni forma di autorita', partendo dal simbolo stesso dell'autorità, cioe' dio, ed erigendosi Dio a se stesso e agli altri.
In verita', che dio ci sia o non ci sia non ve ne frega nulla.
Cio' che conta e' solo poter spare a zero su tutto e su tutti, autolicenziadovi a farlo in quanto paladini del nulla che hanno un solo obiettivo: screditare, svalurare, denigrare, squalificare, infamare e diffamare.
Per cui vi lascio ai vostri sterili soliloqui, perche' questo e' cio' che volete. Continuate pure a dire che i vostro babbo e' stato cattivo, che non vi ha capito, e che non meritava figli cosi intelligenti e capaci come voi.
Un rispettoso ma immeritato saluto.
DF
doctor Faust- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
jessica ha scritto:"essere un filosofo" cosa vorrebbe dire per la precisione?
Vuol dire essere amante di cio' che si puo' conoscere, con l'umilta' di sapere che non si puo' conoscere tutto, che non ci sono certezze assolute, e che il dubbio e la critica sono la base di ogni conoscenza provvisoria.
Vuol dire occuparsi della natura umana e della natura in se, della natura animale e della natura delle cose, cercandone l'essenza ben sapendo che sarà sempre un pò più in la e che ogni discorso non e' mai esaustivo ma sempre in predicato, perchè la parola "fine", non esiste per un filosofo.
Ma e' anche l'orgoglio di sapere che si sta facendo la cosa piu' bella che si può fare in questa vita, cioe' conoscere senza un fine utile, per il puro piacere di farlo, e cercare altre persone con cui scambiarsi questo piacere, dando spunti reciproci per stimolare nuove ricerche e aggiungere piacere al piacere, in un orgia di conoscenza che permette di occupare il tempo in modo soddifacente, fra amici, con quell'amore che distingue il filosofo, che sa che ogni atto e' vano e ogni cattiveria frutto di ignoranza e mancanza di autocontrollo.
doctor Faust- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Dottore, qui non c'è inquisizione e nemmeno censura, qui si parla chiaro e non mi pare sia stato impedito di farlo anche a te.
In verità, a me personalmente non frega nulla di tutto ciò che non esiste, salvo incazzarmi se qualcuno, in nome di qualcosa che non esiste, viene a rompermi i coglioni in casa mia (E non mi sto riferendo a te ma ai presunti rappresentanti in terra delle varie divinità).
Sei liberissimo di andartene quando vuoi, di gente che delira non ce ne manca.
Ho dato un verde a Gian qui sopra per avere espresso il mio pensiero come io meglio non avrei potuto fare.
In verità, a me personalmente non frega nulla di tutto ciò che non esiste, salvo incazzarmi se qualcuno, in nome di qualcosa che non esiste, viene a rompermi i coglioni in casa mia (E non mi sto riferendo a te ma ai presunti rappresentanti in terra delle varie divinità).
Sei liberissimo di andartene quando vuoi, di gente che delira non ce ne manca.
Ho dato un verde a Gian qui sopra per avere espresso il mio pensiero come io meglio non avrei potuto fare.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
solo a una persona mentalmente instabile può interessare la esistenza di un padrone immaginario, di un "babbo" che lo maltratta per amore e a quale si sottomette .doctor Faust ha scritto:Mi piace sopratutto l'umilta', la sobrieta', la moderazione e la mitezza che permea questo forum...
Più che altro a me pare una santa inquisizione al contrario, dove tutti si sentono di sentenziare cosa è giusto e cosa e' sbagliato.
E per questo motivo allora che qui non si vede nessuno se non voi quattro, che vi siete costuituiti ad autorità all'incontrario.
Ora ho capito quale e' l'essenza dell'ateo.
E' l'essenza di un bambino arrabbiato col su babbo, che ha esteso questa sua aggressivita' e ribellione verso ogni forma di autorita', partendo dal simbolo stesso dell'autorità, cioe' dio, ed erigendosi Dio a se stesso e agli altri.
In verita', che dio ci sia o non ci sia non ve ne frega nulla.
Cio' che conta e' solo poter spare a zero su tutto e su tutti, autolicenziadovi a farlo in quanto paladini del nulla che hanno un solo obiettivo: screditare, svalurare, denigrare, squalificare, infamare e diffamare.
Per cui vi lascio ai vostri sterili soliloqui, perche' questo e' cio' che volete. Continuate pure a dire che i vostro babbo e' stato cattivo, che non vi ha capito, e che non meritava figli cosi intelligenti e capaci come voi.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Invece io ho capito l'essenza del preteso filosofo: sparare sentenze su cose che no conosce. Se avessi letto un po' meglio il forum(e non usassi ancora lo schema descrittivo psicologico freudiano, che dalla regia, ovvero da gente laureata in psicologia, mi dicono essere sorpassato ormai da qualche decennio), sapresti che non c'è nessuna ribellione verso l'autorità, e che l'obiettivo non è diffamare ecc.Ora ho capito quale e' l'essenza dell'ateo.
E' l'essenza di un bambino arrabbiato col su babbo, che ha esteso questa sua aggressivita' e ribellione verso ogni forma di autorita', partendo dal simbolo stesso dell'autorità, cioe' dio, ed erigendosi Dio a se stesso e agli altri.
In verita', che dio ci sia o non ci sia non ve ne frega nulla.
Cio' che conta e' solo poter spare a zero su tutto e su tutti, autolicenziadovi a farlo in quanto paladini del nulla che hanno un solo obiettivo: screditare, svalurare, denigrare, squalificare, infamare e diffamare.
Per cui vi lascio ai vostri sterili soliloqui, perche' questo e' cio' che volete. Continuate pure a dire che i vostro babbo e' stato cattivo, che non vi ha capito, e che non meritava figli cosi intelligenti e capaci come voi.
E' la semplice cosa che si fa con chiunque: se spara cazzate, glielo si dice. Avessi fatto dei discorsi seri e sensati, o perlomeno dopo non averne fatti avessi avuto almeno il buon gusto di ammetterlo, non sarebbe stato un problema, amici come prima, si procede con qualcos'altro. Ma tu non solo hai sparato cavolate, ma hai anche cercato di rigirare le storie. Quindi, oltre ad aver dimostrato la tua ignoranza nei campi in cui ti permettevi di sparare sentenze(ovvero scienza e storia), hai anche dimostrato disonestà intellettuale. Io ho molti amici credenti, e anche credenti fervidi, con cui ho discussioni anche accese. Ma non ho mai avuto problemi con loro di onestà intellettuale. Stranamente, sembra che sui forum la gente a questo proposito sia molto più rilassata.
Ah, piccolo appunto: come da filosofo dovresti sapere, l'autorità per essere giusta deve avere una giustificazione accettabile. Le autorità religiose semplicemente non ce l'hanno, dati gli elementi in nostro possesso. Quindi sarà ovvio che le critichiamo, a dir la verità a prescindere dal nostro ateismo.
Bello il discorso sulla filosofia, ma c'è un ma: perché c'è gene come te che vuole fare dei passi indietro nell'orgia di conoscenza: è il discorso fatto sopra. La filosofia come pura speculazione non serve a un accidente, deve portare a della conoscenza: voler negare i passi avanti fatti in tal senso non è utile, è deleterio. Ma è esattamente quello che la gente come te fa. Quindi, dato che a noi sta benissimo essere limitati nel dire con certezza che la terra non è piatta, puoi benissimo se lo desideri, andare a dirlo altrove, che la terra è piatta.
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E' l'essenza di un bambino arrabbiato col su babbo, che ha esteso questa sua aggressivita' e ribellione verso ogni forma di autorita', partendo dal simbolo stesso dell'autorità, cioe' dio, ed erigendosi Dio a se stesso e agli altri.
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Jessica ha scritto:"essere un filosofo" cosa vorrebbe dire per la precisione?
Lei conosce già il mio pensiero in merito (che non mi pare si discosti molto da suo), ma lo scrivo anche qui, per buttare un po'di benza sul fuoco. Non vorrei sembrare troppo sprezzante e mi scuso con chi dovesse prendere quello che dico come un attacco personale o "alla categoria", ma dico chiaramente quanto penso.
Quando penso a qualcuno che si definisce "un biologo" mi immagino un personaggio che lavora per qualche ente di ricerca, vestito in tutina azzurra e mascherina e con lo scopo di tirar fuori qualcosa dalla pancia di un pesce congelato per dimostrare che l'idromerasi fenale possa commutare con la cistoclomerosi bilica. Un'astronoma è un'entità inutile che riempie i server del mio dipartimento con simulazioni lunghe mesi di evoluzioni galattiche dovute all'attrito del vuoto quantico, inutili perchè partono da presupposti tirati a sorte. Un archeologo spolvera cocci di vaso acheo, uno psicologo ti fa vedere le macchie sulla carta igienica usata e ne deduce che tuo padre ce l'aveva più grosso del tuo... Ma se proprio devo immaginarmi un filosofo non posso fare a meno di pensare ad un personaggio con la barba bianca, la pipa e le toppe sui gomiti della giacca di flanella, che parla di tutto riportando questo tutto al quadro logico dell'epistemologia comparata dell'assoluto hegeliano.
Mediamente si (auto)definisce filosofo uno studente di filosofia o uno che si è appena laureato. Ma per la precisione, chevvordì?
Studioso di storia della filosofia? Del pensiero filosofico di qualche particolare filosofo? Di come si sia evoluto tale pensiero e la visione del mondo nel corso dei secoli?
Allora questo lo comprendo.
Non comprendo il chiamare filosofo un "pensatore", perchè per pensare non è necessaria una laurea, nè la conoscenza delle teorie degli ultimi tremila anni di filosofia, durante i quali è stato detto e pensato tutto e il contrario di tutto. E uno può pensare facendo lo psicologo o il tecnico di laboratorio.
Il problema del 99% dei "filosofi" di questo secondo genere è che sono fermi ai presocratici e ancora pensano che la conoscenza possa venire "da dentro". Fortunatamente a molti comincia ad apparire chiaro che, invece, si debbano maneggiare criticamente le cose che stanno "fuori", per capire come funziona il mondo. Tant'è vero che uno dei tuoi vari morosetti (un filosofo) faceva una tesi in gnoseologia de sticazzi studiando la trasmissione neurale o qualche roba del genere.
E qui sorge il primo problema: come fa a produrre qualcosa di decente riguardo alla trasmissione neurale un povero cristo che per cinque (almeno) anni si è sorbito lezioni di ermeneutica teoretica e morale metempsicotica?
Si trova a dover apprendere nozioni di biologia\statistica come propedeuticità alla tesi e, peggio, a dover assumere un approccio mentale che non gli appartiene.
Il secondo problema è che -nella maggior parte dei casi- la ricerca verrà seguita ed esposta nei modi appresi nei cinque anni di cui sopra, rendendola pressochè inutilizzabile da un punto di vista "scientifico".
Morale della favola: esistono studiosi di filosofia, storici della filosofia, ma i filosofi "pensatori" non penso abbiano più molto da dire.
Ma posso tornare sui miei passi, chiaramente. A tal proposito potrebbe essere utile sentire che ha da dire l'amico Fausto. Per la precisione riguardo a:
dr.Faust ha scritto:
Vuol dire occuparsi della natura umana e della natura in se, della natura animale e della natura delle cose, cercandone l'essenza ben sapendo che sarà sempre un pò più in la e che ogni discorso non e' mai esaustivo ma sempre in predicato, perchè la parola "fine", non esiste per un filosofo.
la mia domanda è semplice: COME?
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uoz- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
secondo me la filosofia si dovrebbe fermare a Democrito: «Tutto ciò che esiste nell’universo è frutto del caso e della necessità». Il resto tra idee, categorie, motori immobili sono solo seghe mentali inutili
teto- -----------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Inoltre, (il verde a UOZ) per me che sono pragmatico quella uscita sull'esame di coscienza per igiene mentale, forse per la mia insufficiente conoscenza della lingua italiana, è sembrata un'offesa intenzionale. Proprio quello che questo filosofo accusa noi di fare, poi mi ha risposto sulla pasta, ha chiuso con la pasta! Che l'ho messa apposta come argomento triviale per la fuga!
SergioAD- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Ho dato un verde anch'io, poteva essere un mio intervento ah ah
tranne che io sono troppo pigro per scrivere così tanto, quindi vale ancora di più
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
uoz, in parte hai ragione. E' condizione necessaria perchè si possa definire filosofo una persona il fatto di ragionare. E meglio ragiona più è grande e valido come filosofo. Ma non è sufficiente. Per ragionare sono necessarie le nozioni e la conoscenza delle cose. E più sai e più conosci, meglio è.
Paolo- --------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Paolo ha scritto:uoz, in parte hai ragione. E' condizione necessaria perchè si possa definire filosofo una persona il fatto di ragionare. E meglio ragiona più è grande e valido come filosofo. Ma non è sufficiente. Per ragionare sono necessarie le nozioni e la conoscenza delle cose. E più sai e più conosci, meglio è.
Scusa, chiariscimi un punto: qual è la differenza tra un chimico che ragiona ( e magari sperimenta) riguardo l'utilizzo del trizio nella produzione di acqua pesante (ragionamento per il quale è sicuramente necessario un bagaglio di nozioni e conoscenza delle cose) e un filosofo?
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uoz- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Ovviamente non è una regola assoluta. Un chimico può benissimo essere anche un filosofo. Però per poter ragionare e valutare su questioni filosofiche devi avere delle basi e delle competenze specifiche. Sapere cosa è la logica, il concetto di metafisica e tante altre argomentazioni specifiche. Se poi hai anche studiato, letto, valutato anche altri pensatori sicuramente hai maggiori capacità di capre e formulare nuove idee. Io sono della idea che un filosofo, per essere veramente completo, deve avere anche delle basi scientifiche, in particolare in campo della fisica. Questo eviterebbe di sentire filosofi, o forse meglio pensatori, che dicono cose del tutto assurde sul universo, sull'energia o tante altre cose molto concrete !
Paolo- --------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
uoz ha scritto:... si (auto)definisce filosofo uno studente di filosofia o uno che si è appena laureato. Ma per la precisione, chevvordì?
Studioso di storia della filosofia? Del pensiero filosofico di qualche particolare filosofo? Di come si sia evoluto tale pensiero e la visione del mondo nel corso dei secoli?
Allora questo lo comprendo.
Questo non e' un filosofo, ma uno studioso della storia della filosofia, o un insegnate di storia delle filosofia.
Non comprendo il chiamare filosofo un "pensatore", perchè per pensare non è necessaria una laurea, nè la conoscenza delle teorie degli ultimi tremila anni di filosofia, durante i quali è stato detto e pensato tutto e il contrario di tutto. E uno può pensare facendo lo psicologo o il tecnico di laboratorio.
Infatti e da tempo che di filosofia scrivono un pò tutti, anche De Crescenzo, ex ingegnere dell'ibm. Questo non e' un male, ma de Crescenza ha scritto una vulgatina sulla storia della filosofia, quindi semmai e' uno storico e non un filosofo. Ma se a lui piace pensarlo, perche' togliergli questo piacere?
Il problema del 99% dei "filosofi" di questo secondo genere è che sono fermi ai presocratici e ancora pensano che la conoscenza possa venire "da dentro".
Il secondo problema è che -nella maggior parte dei casi- la ricerca verrà seguita ed esposta nei modi appresi nei cinque anni di cui sopra, rendendola pressochè inutilizzabile da un punto di vista "scientifico".
I primi sono forse gli insegnanti della terza liceo, e i secondi devono dichiarare il fine della tesi.
Non necessariamente devono competere con un neurochirurgo. Il fine puo' essere diverso. Per esempio la studio della logica nelle applicazioni delle reti neurali nei computer di nuova generazione.
Morale della favola: esistono studiosi di filosofia, storici della filosofia, ma i filosofi "pensatori" non penso abbiano più molto da dire.
La filosofia e' nata per strada, nei forum o nei mercati. La sua funzione principale e' quella di aprire le menti, e con esse, le coscienze. Ma si puo' andare anche oltre la coscienza, veso l'inconscio, che era conosciuta prima di Freud.
Quindi e' un gestoi filosofico offrire elementi di riflessione ulteriore, che non siano solo dati scentifici, perchè poi uno deve anche decidere cosa farsene dei dati scientifici.
E' per questo che scienza e', da scire, un sistema di cognizioni acquistate con lo studio ed il sapere. Non solo con la sperimentazione.
Interessante a questo proposito il fenomeno dei Café filosofici francesi e di alcune iniziative anche italiane per divulgare la conoscenza dei metodi filosofici.
Ma posso tornare sui miei passi, chiaramente. A tal proposito potrebbe essere utile sentire che ha da dire l'amico Fausto. Per la precisione riguardo a:dr.Faust ha scritto:
Vuol dire occuparsi della natura umana e della natura in se, della natura animale e della natura delle cose, cercandone l'essenza ben sapendo che sarà sempre un pò più in la e che ogni discorso non e' mai esaustivo ma sempre in predicato, perchè la parola "fine", non esiste per un filosofo.
la mia domanda è semplice: COME?
La mia tesi e' stata sulla storia e l'antropologia della tubercolosi, secondo una descrizione fenomenologica, il cui fine era ridare una dimensione umana ed esistenziale alla malattia cronica, investendo la sofferenza del tubercoloso di una carica costruttiva e una vis creativa che altrimenti non avrebbe saputo di avere.
Questo per ridare dignità umana a tutte la sofferenze croniche, che vanno dall'Aids, ai postumi permanenti di incidenti gravi, e a tutte quelle situazioni in cui la forza residua di questi individui può regalare qualcosa di buono al prossimo e all'umanita'.
Lo studio e' durato 23 anni, come tesi di ricerca operata direttamente in una struttura sanatoriale, e in altre strutture attigue e contigue, e sul territorio del bacino di utenza dell'istituto sanatoriale, ed e' stato ben accetto dalla commissione e citata piu' volte dalla stampa locale. La tesi e' ora in due biblioteche cittadine, a disposizione della popolazione residente.
Non volevo certo vincere il nobel. Mi bastava fare qualcosa di utile.
doctor Faust- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
uoz ha scritto:Paolo ha scritto:uoz, in parte hai ragione. E' condizione necessaria perchè si possa definire filosofo una persona il fatto di ragionare. E meglio ragiona più è grande e valido come filosofo. Ma non è sufficiente. Per ragionare sono necessarie le nozioni e la conoscenza delle cose. E più sai e più conosci, meglio è.
Scusa, chiariscimi un punto: qual è la differenza tra un chimico che ragiona ( e magari sperimenta) riguardo l'utilizzo del trizio nella produzione di acqua pesante (ragionamento per il quale è sicuramente necessario un bagaglio di nozioni e conoscenza delle cose) e un filosofo?
Forse il fine che si propone un filosofo è il suo inserimento in un contesto che va oltre il laboratorio, per estendersi ai risvolti storico-sociali, psicologici ed etici di questi studi.
doctor Faust- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Credevo te ne fossi andato.
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SergioAD- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Mi piacciono gli utenti che si incazzano, salutano, se ne vanno e poi ritornano (anche se ho l'impressione che tu non te ne sia mai andato).doctor Faust ha scritto:Mi piace sopratutto l'umilta', la sobrieta', la moderazione e la mitezza che permea questo forum...
Più che altro a me pare una santa inquisizione al contrario, dove tutti si sentono di sentenziare cosa è giusto e cosa e' sbagliato.
E per questo motivo allora che qui non si vede nessuno se non voi quattro, che vi siete costuituiti ad autorità all'incontrario.
Ora ho capito quale e' l'essenza dell'ateo.
E' l'essenza di un bambino arrabbiato col su babbo, che ha esteso questa sua aggressivita' e ribellione verso ogni forma di autorita', partendo dal simbolo stesso dell'autorità, cioe' dio, ed erigendosi Dio a se stesso e agli altri.
In verita', che dio ci sia o non ci sia non ve ne frega nulla.
Cio' che conta e' solo poter spare a zero su tutto e su tutti, autolicenziadovi a farlo in quanto paladini del nulla che hanno un solo obiettivo: screditare, svalurare, denigrare, squalificare, infamare e diffamare.
Per cui vi lascio ai vostri sterili soliloqui, perche' questo e' cio' che volete. Continuate pure a dire che i vostro babbo e' stato cattivo, che non vi ha capito, e che non meritava figli cosi intelligenti e capaci come voi.
Un rispettoso ma immeritato saluto.
DF
Anche questo post "leggermente" OT e diretto piu' agli utenti che non alla discussione, ritieni bene infarcirlo con qualche luogo comune anche un po' stantio, riguardo a ribellioni ed autorita' varie. E nemmeno ti rendi conto di quanto puoi andare fuori strada, ma va bene cosi'.
Nessuno ti ha squalificato o diffamato, hai fatto tutto da solo, tra l'uscita (perdonata) sull'igiene mentale e la smargiassata sulla laurea. Senza nemmeno avere un'idea di chi siano i tuoi interlocutori. E non sto volutamente considerando il contenuto di quanto hai scritto perche' gia' ti hanno fatto notare le tue lacune. Se vuoi dialogare costruttivamente, il primo a dover modificare certi atteggiamenti sei proprio tu. E te lo scrivo da utente eh.
PS: io con mio padre ho un ottimo rapporto
davide- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Se si fosse scusato e certo che non ne avrei parlato più, tanto che mi cito addosso continuamente e chissà quante volte ho detto che le mie ipotesi sono insignificanti. Se passa da uno con la mente così lucida lo sa benissimo che bisogna fare marcia indietro a meno di non pensare che stiamo in un istituto psichiatrico.
Che poi ero l'unico ad aver dato la possibilità di una chiave di lettura simbolica di questa raccolta di storie di altre religioni, certo poi avrei calato anche io la mia sul tipico del popolo eletto come il capostipite che da la moglie a farsi ingroppare dal Faraone in cambio di soldi e prosperità, facendola passare per la sorella.
Che poi ero l'unico ad aver dato la possibilità di una chiave di lettura simbolica di questa raccolta di storie di altre religioni, certo poi avrei calato anche io la mia sul tipico del popolo eletto come il capostipite che da la moglie a farsi ingroppare dal Faraone in cambio di soldi e prosperità, facendola passare per la sorella.
SergioAD- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Lo studio e' durato 23 anni, come tesi di ricerca operata direttamente in una struttura sanatoriale
spero ti sia scivolato un 3... già 2 sono tanti!
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Sono 23... on the job graduate, almeno penso ma deve essere così.
SergioAD- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Non prenderla sul personale, anche se posso sembrarti abbastanza sprezzante nei confronti del "filosofo", sono realmente interessato a sentire quello che hai da dire.
Non solo, te lo garantisco. Che poi, a dirla tutta, pure loro ce l'hanno la laurea in filosofia firmata dal magnifico rettore eh!
Si ma, abbi pazienza, la sua funzione sarà anche stata quella di aprire le menti, quando non c'era molto altro. Ha fatto benone il suo lavoro e da un punto di vista storico è sicuramente la madre della conoscenza della nostra società, quello che mi chiedo io è quale forma assuma oggi la filosofia. Per quanto mi riguarda azzarderei che si è trasformata in quello che oggi chiamiamo biologia, fisica, neurologia, botanica. Un ramo morto prosegue per la strada della speculazione.
Parliamone. Gli elementi di riflessione li potranno offrire meglio coloro che quei dati li hanno presi, sanno come manipolarli e cosa significhino, non un "estraneo" che magari neppure capisce appieno il loro significato. Te ne parlo a ragion veduta, pensando a tutta la speculazione filosofica sorta ad esempio attorno alla meccanica quantistica. Fai leggere un qualunque testo di filosofo che parla di m.q. a un fisico e ti garantisco che questi vomiterà il demonio come stesse leggendo manuali di gemmoterapia cromatica.
Continuo a non capire, in che cosa è stato differente il tuo essere filosofo che si occupa di tubercolosi dall'essere sociologo piuttosto che medico o psicologo?
Quale differenza ha fatto il conoscere la dialettica dell'illuminismo horkheimeriana o l'aver studiato res cogitanti e extense?
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*[ot]Interessante che questo intervento mi dia modo di testare i miei pregiudizi e stereotipi sui filosofi alla Cacciari: ho cercato in rete che cazzo volesse dire gestoi in greco per rendermi conto che era un semplice "gesto" [/ot]
Ok, già un passo avanti, ho capito intanto che non stai parlando di questo genere di filosofi.doctor Faust ha scritto:
Questo non e' un filosofo, ma uno studioso della storia della filosofia, o un insegnate di storia delle filosofia.
Indizio n°2, De Crescenzo non è un filosofo, e mi sta bene. Ma oltre alle definizioni in negativo e a capire cosa non è, alla fine di questa discussione non ho ancora capito cos'è. Forse per te è talmente ovvio che dai per scontato che io capisca, ma non è così.Infatti e da tempo che di filosofia scrivono un pò tutti, anche De Crescenzo, ex ingegnere dell'ibm. Questo non e' un male, ma de Crescenza ha scritto una vulgatina sulla storia della filosofia, quindi semmai e' uno storico e non un filosofo. Ma se a lui piace pensarlo, perche' togliergli questo piacere?
I primi sono forse gli insegnanti della terza liceo,
Non solo, te lo garantisco. Che poi, a dirla tutta, pure loro ce l'hanno la laurea in filosofia firmata dal magnifico rettore eh!
Ecco, appunto, e quale differente prospettiva potrebbero avere dei filosofi in erba (5° anno di studi) rispetto a neurobiologi e\o matematici , se non carenze nell'utilizzo degli strumenti necessari a portare avanti questa ricerca e necessità espositive da accademia filosofica lipsiana? Mi sfugge perchè un lavoro del genere dovrebbe farlo un "filosofo".e i secondi devono dichiarare il fine della tesi.
Non necessariamente devono competere con un neurochirurgo. Il fine puo' essere diverso. Per esempio la studio della logica nelle applicazioni delle reti neurali nei computer di nuova generazione.
La filosofia e' nata per strada, nei forum o nei mercati. La sua funzione principale e' quella di aprire le menti, e con esse, le coscienze. Ma si puo' andare anche oltre la coscienza, veso l'inconscio, che era conosciuta prima di Freud.
Si ma, abbi pazienza, la sua funzione sarà anche stata quella di aprire le menti, quando non c'era molto altro. Ha fatto benone il suo lavoro e da un punto di vista storico è sicuramente la madre della conoscenza della nostra società, quello che mi chiedo io è quale forma assuma oggi la filosofia. Per quanto mi riguarda azzarderei che si è trasformata in quello che oggi chiamiamo biologia, fisica, neurologia, botanica. Un ramo morto prosegue per la strada della speculazione.
Quindi e' un gestoi* filosofico offrire elementi di riflessione ulteriore, che non siano solo dati scentifici, perchè poi uno deve anche decidere cosa farsene dei dati scientifici.
Parliamone. Gli elementi di riflessione li potranno offrire meglio coloro che quei dati li hanno presi, sanno come manipolarli e cosa significhino, non un "estraneo" che magari neppure capisce appieno il loro significato. Te ne parlo a ragion veduta, pensando a tutta la speculazione filosofica sorta ad esempio attorno alla meccanica quantistica. Fai leggere un qualunque testo di filosofo che parla di m.q. a un fisico e ti garantisco che questi vomiterà il demonio come stesse leggendo manuali di gemmoterapia cromatica.
Ok, sperimentazione, comprensione ed inserimento in un quadro teorico di quello che si è sperimentato, formulazione di nuovi interrogativi e ipotesi, e che altro?E' per questo che scienza e', da scire, un sistema di cognizioni acquistate con lo studio ed il sapere. Non solo con la sperimentazione.
Interessante a questo proposito il fenomeno dei Café filosofici francesi e di alcune iniziative anche italiane per divulgare la conoscenza dei metodi filosofici.
La mia tesi e' stata sulla storia e l'antropologia della tubercolosi, secondo una descrizione fenomenologica, il cui fine era ridare una dimensione umana ed esistenziale alla malattia cronica, investendo la sofferenza del tubercoloso di una carica costruttiva e una vis creativa che altrimenti non avrebbe saputo di avere.
Continuo a non capire, in che cosa è stato differente il tuo essere filosofo che si occupa di tubercolosi dall'essere sociologo piuttosto che medico o psicologo?
Quale differenza ha fatto il conoscere la dialettica dell'illuminismo horkheimeriana o l'aver studiato res cogitanti e extense?
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*[ot]Interessante che questo intervento mi dia modo di testare i miei pregiudizi e stereotipi sui filosofi alla Cacciari: ho cercato in rete che cazzo volesse dire gestoi in greco per rendermi conto che era un semplice "gesto" [/ot]
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
uoz ha scritto:Non prenderla sul personale, anche se posso sembrarti abbastanza sprezzante nei confronti del "filosofo", sono realmente interessato a sentire quello che hai da dire.
Grazie.
Ecco, appunto, e quale differente prospettiva potrebbero avere dei filosofi in erba (5° anno di studi) rispetto a neurobiologi e\o matematici , se non carenze nell'utilizzo degli strumenti necessari a portare avanti questa ricerca e necessità espositive da accademia filosofica lipsiana? Mi sfugge perchè un lavoro del genere dovrebbe farlo un "filosofo".
Anche i neurobiologi possono essere in erba o andare a fare i parlamentari dopo la laurea.
Un filosofo ha nel suo bagaglio vari tipi di linguaggio e varie scuole di pensiero logico, per cui si spera possa avere una visione più eclettica della realta', e poter fornire piu' interpretazione dello stesso oggetto di interesse.
Poi c'è chi ci riesce e chi no.
... la sua funzione sarà anche stata quella di aprire le menti, quando non c'era molto altro. Ha fatto benone il suo lavoro e da un punto di vista storico è sicuramente la madre della conoscenza della nostra società, quello che mi chiedo io è quale forma assuma oggi la filosofia. Per quanto mi riguarda azzarderei che si è trasformata in quello che oggi chiamiamo biologia, fisica, neurologia, botanica. Un ramo morto prosegue per la strada della speculazione.
Secondo me c'e' un gran bisogno di sintesi fra i saperi, e questo si puo' fare se si superano i linguaggi particolari, gli slang di ogni settore e disciplina, e questa visione di insieme puo' essere data solo da una buona preparazione filosofica, che puo' essere un punto di partenza [per chi ha la fortuna di fare il liceo per esempio] o un punto di arrivo, come dimostrano tutti questi grandi nomi delle varie discipline, che alla fine sentono il bisogno di filosofare, come per collocare in una ragione d'insieme tutto il loro studio specialistico.
Penso sia una esigenza naturale per ogni essere umano trovare un senso a cio' che si pensa e si fa, e facendo cio' si fa della filosofia. Se c'e' dietro un minimo di preparazione, meglio.
Parliamone. Gli elementi di riflessione li potranno offrire meglio coloro che quei dati li hanno presi, sanno come manipolarli e cosa significhino, non un "estraneo" che magari neppure capisce appieno il loro significato. Te ne parlo a ragion veduta, pensando a tutta la speculazione filosofica sorta ad esempio attorno alla meccanica quantistica. Fai leggere un qualunque testo di filosofo che parla di m.q. a un fisico e ti garantisco che questi vomiterà il demonio come stesse leggendo manuali di gemmoterapia cromatica.
Io sono per un uso pratico della della funzione filosofica. Le speculazioni fine a se stesse non mi riguardano, come evito metafisiche di ogni tipo e illazioni su fisica quantistica, superteorie omnicomprensive, ecc.
L'uso pratico riguarda sempre l'elemento umano, che e' coivolto in tutto cio' che succede quaggiu', sulla terra. Per cui il fine diventa la soluzione Kantiana dell'uomo come fine e non come mezzo.
.
Ok, sperimentazione, comprensione ed inserimento in un quadro teorico di quello che si è sperimentato, formulazione di nuovi interrogativi e ipotesi, e che altro?
Ricerca della serenità come punto di arrivo.
Forse ti pare poco, ma penso che per la maggior parte delle persone sia piu' importante che non risolvere una equazione algebrica intrigante.
Continuo a non capire, in che cosa è stato differente il tuo essere filosofo che si occupa di tubercolosi dall'essere sociologo piuttosto che medico o psicologo?
Quale differenza ha fatto il conoscere la dialettica dell'illuminismo horkheimeriana o l'aver studiato res cogitanti e extense?
Prima di iscrivermi a filosofia ho lavorato nell'industria e poi nella sanita'. Qui sono arrivato a ricoprire diverse funzioni che non sto a elencare per non effrire il fianco a chi ha la lingua lunga.
Potevo indirizzarmi verso una via di quelle che mi hai citato.
Invece ho scelto di percorrele tutte, seguendo il motto popolare:- Non tutto, ma di tutto-, che penso sia nella natura umana onnivora.
Questo perche', prima dell'occupazione a cui si e' preposti, penso sia importante lo stato d'animo dell'essere che la compie, e avere una visione di insieme cura la frustrazione sul nascere e accompagna tutto l'essere verso una elevazione che lo mette al riparo da ogni sofferenza.
Non solo, ma spesso riesce anche ad essere di aiuto ad altri.
A me non pare poco.
doctor Faust- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Sicuramente quando inizia la tesi uno studente di neurologia è in erba, ma ha le conoscenze minime del contesto in cui andrà a muoversi. Il laureando in filosofia, no.doctor Faust ha scritto:Anche i neurobiologi possono essere in erba o andare a fare i parlamentari dopo la laurea.
Un filosofo ha nel suo bagaglio vari tipi di linguaggio e varie scuole di pensiero logico, per cui si spera possa avere una visione più eclettica della realta', e poter fornire piu' interpretazione dello stesso oggetto di interesse.
Poi c'è chi ci riesce e chi no.
Nelle università l'insegnamento della filosofia ha un taglio smodatamente umanistico. Rimanendo al nostro esempio, giusto per capire cosa intendo, lo studente in questione (certo, a parità di materia grigia che è dispoto a\ può usare, poi è chiaro che tutti possono fare tutto e imparare tutto, ma sarebbe come mettere un chimico a far traduzioni di Greco) partirà svantaggiato rispetto ad uno qualsiasi dei suoi colleghi di altre facoltà nell'avvicinarsi ad un progetto sperimentale. Non avrà le conoscenze mediche del neurlogo - non saprà come si trasmette l'informazione nel nervo, anzi, a stento saprà cos'è un nervo, sempre che non abbia studiato la cosa per i fatti suoi.
Non avrà le nozioni di logica del matematico nè le capacità di programmazione e neppure gli strumenti statistici indispensabili per portare avanti un lavoro "pratico" come può essere quello dell'esempio.
Per il discorso della sintesi fra i saperi, ti rimando qua. Diversa è la questione del chimico, medico, archeologo, che "filosofa". Filosofa su ciò che ha fatto. Ma chi comincia a filosofare dall'università, su che filosofa?Secondo me c'e' un gran bisogno di sintesi fra i saperi, e questo si puo' fare se si superano i linguaggi particolari, gli slang di ogni settore e disciplina, e questa visione di insieme puo' essere data solo da una buona preparazione filosofica, che puo' essere un punto di partenza [per chi ha la fortuna di fare il liceo per esempio] o un punto di arrivo, come dimostrano tutti questi grandi nomi delle varie discipline, che alla fine sentono il bisogno di filosofare, come per collocare in una ragione d'insieme tutto il loro studio specialistico.
Sociologia?Io sono per un uso pratico della della funzione filosofica. Le speculazioni fine a se stesse non mi riguardano, come evito metafisiche di ogni tipo e illazioni su fisica quantistica, superteorie omnicomprensive, ecc.
L'uso pratico riguarda sempre l'elemento umano, che e' coivolto in tutto cio' che succede quaggiu', sulla terra. Per cui il fine diventa la soluzione Kantiana dell'uomo come fine e non come mezzo.
Senza dubbio, anzi, direi che lo è per tutti. Ma che c'entra col nostro discorso? Anche per me è più importante pinciare che conoscere la statistica temporale di arrivo dei fotoni emessi per effetto ciclotronico, ciò non toglie che se il mio lavoro è l'analisi di tale statistica studierò ottica quantistica e non cercherò di importare nella fisica le lezioni apprese visionando "le donne di Mandingo". Abbiamo parlato della tesi sulle trasmissioni neurali, sono rimasto al capire cosa c'entri col filosofo..Ricerca della serenità come punto di arrivo.
Forse ti pare poco, ma penso che per la maggior parte delle persone sia piu' importante che non risolvere una equazione algebrica intrigante.
Messa cos', più che tutte, direi nessuna, o almeno nessuna veramente.Prima di iscrivermi a filosofia ho lavorato nell'industria e poi nella sanita'. Qui sono arrivato a ricoprire diverse funzioni che non sto a elencare per non effrire il fianco a chi ha la lingua lunga.
Potevo indirizzarmi verso una via di quelle che mi hai citato.
Invece ho scelto di percorrele tutte, seguendo il motto popolare:- Non tutto, ma di tutto-, che penso sia nella natura umana onnivora.
Non è poco ma, ancora, non è di questo che stiamo parlando. Riassumendo, ancora non ho capito cosa fa il filosofo, quando può dirsi filosofo e cos'è la filosofia oggi, (non la storia della filosofia).Questo perche', prima dell'occupazione a cui si e' preposti, penso sia importante lo stato d'animo dell'essere che la compie, e avere una visione di insieme cura la frustrazione sul nascere e accompagna tutto l'essere verso una elevazione che lo mette al riparo da ogni sofferenza.
Non solo, ma spesso riesce anche ad essere di aiuto ad altri.
A me non pare poco.
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uoz- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
uoz ha scritto:
Sicuramente quando inizia la tesi uno studente di neurologia è in erba, ma ha le conoscenze minime del contesto in cui andrà a muoversi. Il laureando in filosofia, no.
Nelle università l'insegnamento della filosofia ha un taglio smodatamente umanistico.
Forse un tempo. Nel mio piano di studi c'era qualche esame di storia. Il resto era tutto improntato alla pedagogia, psicologia sperimentale, psichiatra, medicina, sociologia della medicina, neuroscienze, storia della medicina, Logica, ecc
Dipende dal piano di studi che uno si da. Comunque capisco quello che vuoi dire. In effetti sarebbe meglio prima fare esperienza di vita in vari settori, e poi rivedere tutto con uno sgurdo filosofico. Io ho fatto cosi, ma, ripeto, dipende dal fine che si persegue.
Rimanendo al nostro esempio, giusto per capire cosa intendo, lo studente in questione (certo, a parità di materia grigia che è dispoto a\ può usare, poi è chiaro che tutti possono fare tutto e imparare tutto, ma sarebbe come mettere un chimico a far traduzioni di Greco) partirà svantaggiato rispetto ad uno qualsiasi dei suoi colleghi di altre facoltà nell'avvicinarsi ad un progetto sperimentale. Non avrà le conoscenze mediche del neurlogo - non saprà come si trasmette l'informazione nel nervo, anzi, a stento saprà cos'è un nervo, sempre che non abbia studiato la cosa per i fatti suoi.
Non avrà le nozioni di logica del matematico nè le capacità di programmazione e neppure gli strumenti statistici indispensabili per portare avanti un lavoro "pratico" come può essere quello dell'esempio.
Dipende se e' quello che vuole fare, cioe' partecipare a questo tipo di lavoro, o se vuole fare l'insegnate o il giornalista scientifico o il critico d'arte.
Se non erro nell'altro topic ci si domandava che cosa poteva integrare scienze umane a scienze fisico-matematiche. La sintesi mi sembra si possa fare a filosofia.
Per il discorso della sintesi fra i saperi, ti rimando qua. Diversa è la questione del chimico, medico, archeologo, che "filosofa". Filosofa su ciò che ha fatto. Ma chi comincia a filosofare dall'università, su che filosofa?
Su nulla. Li si tratta di acquisire gli strumenti che verranno impiegati poi. La tesi e' il primo vero lavoro di filosofia applicata ad un soggetto. Così come fa un ingegnere. Poi ci sono filosofi riusciti e altri meno. Come per gli ingegneri.
.Ricerca della serenità come punto di arrivo.
Forse ti pare poco, ma penso che per la maggior parte delle persone sia piu' importante che non risolvere una equazione algebrica intrigante.
Senza dubbio, anzi, direi che lo è per tutti. Ma che c'entra col nostro discorso? .... Abbiamo parlato della tesi sulle trasmissioni neurali, sono rimasto al capire cosa c'entri col filosofo.
Io ho fatto solo un esempio. A me la trasmissione neurale serve solo per parlare di depressione e schizofrenia, psicoterapie e uso di psicosostanze. Come ripeto, tutto e' in funzione del fine pratico che uno si da. O che gli viene imposto. In questo consiste il pensiero espresso all'inizio.
doctor Faust ha scritto:
Un filosofo ha nel suo bagaglio vari tipi di
linguaggio e varie scuole di pensiero logico, per cui si spera possa
avere una visione eclettica della realta', e poter fornire piu'
interpretazione dello stesso oggetto di interesse.
Messa cos', più che tutte, direi nessuna [specializzazione], o almeno nessuna veramente.
Il mio fine e' maneggiare l'essere umano, non qualche strumento o macchingegno.Il che prevede duttilita', che evidentemente non e' prevista in altri settori. Ma questo l'ho capito da tempo. Da adolescente, per la precisione.
non è di questo che stiamo parlando. Riassumendo, ancora non ho capito cosa fa il filosofo, quando può dirsi filosofo e cos'è la filosofia oggi, (non la storia della filosofia).
Se non l'hai capito fin qui vuol dire che non hai l'imprinting del filosofo. Niente di male. Puoi sempre rivolgerti a un filosofo. Con un po' di pazienza qualche breccia si aprira'.
Per inciso, fra le altre cose che puo' fare un filosofo è la consulenza filosofica http://www.phronesis.info/CFI.html, o quello che faccio io, cioe' il consulente socio-sanitario. Vista la richiesta mi pare una attività utile, dai risultati soddisfacenti. Ma anche tenere conferenze pubbliche sull'integrazione dei saperi e su una visione diversificata della realta'. Sono sempre ambite dalla popolazione.
Alcune le ho tenute anche io sull'importanza dell'igiene mentale e preventiva nella cura del corpo, della mente e delle relazioni sociali.
Dove c'e' integrazione non c'e' disgregazione, e questo e' un argomento di straordinaria attualita'. Non so se riveste i canoni di scientificità, ma sicuramente di buon senso.
doctor Faust- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Faust, frasi di questo genere non fanno che rafforzare le mie impressioni:
Tu invece cosa staresti cercando di fare? Mettermi di fronte ad un mancato dono esoterico della filosofia nel sangue?
Stiamo discutendo di qualcosa senza ancora aver capito cosa sia questo qualcosa (o almeno io non l'ho fatto). E' così al di là delle tue capacità di spiegazione o delle mie di comprensione l'oggetto del nostro disquisire?
Poi:
Inoltre, non so come fosse ai tuoi tempi, ma oggi non c'è tutta questa discrezionalità nel piano di studi e i crediti acquisibili da altri dipartimenti sono la minoranza rispetto agli interni.
Io lo so che c'è gente che non è portata per la matematica o non ha l'imprinting poetico, ma so dirti cosa fanno matematici e poeti oggi.Se non l'hai capito fin qui vuol dire che non hai l'imprinting del
filosofo. Niente di male. Puoi sempre rivolgerti a un filosofo. Con un
po' di pazienza qualche breccia si aprira'.
Tu invece cosa staresti cercando di fare? Mettermi di fronte ad un mancato dono esoterico della filosofia nel sangue?
Stiamo discutendo di qualcosa senza ancora aver capito cosa sia questo qualcosa (o almeno io non l'ho fatto). E' così al di là delle tue capacità di spiegazione o delle mie di comprensione l'oggetto del nostro disquisire?
Poi:
Spiegami quindi la differenza tra un filosofo che studia psichiatria ed uno psichiatra. Considera poi che tu hai scelto questo ramo, c'è chi si butta sulla filosofia della matematica, chi sul linguaggio, chi sull'interpretazione dei campi. Allora cos'è questa facoltà? Un insieme in cui c'è di tutto e di più ma proposto in maniera più discorsiva e soft e con vedute un po'più ampie?Il resto era tutto improntato alla pedagogia, psicologia sperimentale,
psichiatra, medicina, sociologia della medicina, neuroscienze, storia
della medicina, Logica, ecc
Inoltre, non so come fosse ai tuoi tempi, ma oggi non c'è tutta questa discrezionalità nel piano di studi e i crediti acquisibili da altri dipartimenti sono la minoranza rispetto agli interni.
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uoz- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Spiegami quindi la differenza tra un filosofo che studia psichiatria ed
uno psichiatra. Considera poi che tu hai scelto questo ramo, c'è chi si
butta sulla filosofia della matematica, chi sul linguaggio, chi
sull'interpretazione dei campi. Allora cos'è questa facoltà?
Ma in effetti non consiglierei certo amio figlio, finito il liceo, o magari un istituto professionale, di cercare un corso di laurea in filosofia.
Visto che non c'e' abbligo di frequenza e che puoi trascinare le cose per le lunghe, la ritengo una integrazione ad un bisogno personale di sistematizzare le proprie esperienze di vita, di studio e di lavoro.
Ecco perche' probabilmente si scelgono campi sulla scia della propria attitudine ed esperienza.
Due dei miei professori, Mondella e Cosmacini, erano medici, che poi si solo laureati in filosofia e sono finiti all'insegnamento in universita'.
G.Cosmacini era [non so se lo e' ancora], oltre che a un noto scrittore di storia italiana delle medicina, anche primario di Radiologia] e insegnava sia a medicina, sia a filosofia.
A medicina non ci andava nessuno, mentre a filosofia aveva un discreto seguito.
Questo per dire che si parte sempre dalla disposizione d'animo dello studente e dal fine, conscio o inconscio, che si propone.
Qui qualcuno ha citato Giorello, mi pare. Giorello si e' sempre occupato di scienza, e regge una collana scientifica di discussione critica sulla scienza.
Le sue conferenza pubbliche sono sempre un successo, e tutti lo vogiono ascoltare. Perche?
Probabilmente perche' il bisogno di una integrazione dei saperi e delle esperienze passa da una figura di coordinatore delle idee, e in lui le varie branche scientifiche e non, vengono interpretate e volgarizzate con maestria.
Per tornare al tema del tread, vedere il fenomeno dell'evoluzione attraverso più chiavi interpretative, senza pre-giudizi, aiuta senz'altro ad una comprensione del perchè ci sia messo tanto ad arrivare ad una costatazione che era sotto gli occhi di tutti.
Eppure Voltaire, che pure era un illuminista mangiapreti, si arrabbia molto quando Rousseau gli parla del Buon selvaggio, che vive come un primate, in pace con la natura e in equilibrio con le altre specie. Si immagini un Tarzan ante litteram.
Lo stesso Darvin raccoglie esperienze che non potevano fare altro che arrivare a quella conclusione, ma che non si voleva accettare, perche' inconcepibile.
Aspetta venta'nni prima di pubblicare l'origine della specie, e più ancora per pubblicare l'origine dell'uomo, roso dai sensi di colpa che vengono diagnosticati come malattia rara e sconosciuta.
Si potrebbe obiettare che e' colpa della chiesa e della bibbia se cio' e' avvenuto. Ma non e' cosi', perchè anche le civiltà in cui non c'è influenza delle religioni monoteistiche, nessuno allude ad una discendenza dal mondo animale.
Tutti fanno intervenire fatti straordinari e origini divine.
Perfino le filosofia orientali, che sono di fatto atee, in quanto non si rifanno ad un principio antropomorfo, ma energetico.
Discutere su tutti questi aspetti non è altro che un esercizio di filosofia, che coinvolge tutti gli ambiti del sapere, e dove la scienza dà solo risposte parziali e insoddisfacenti, anche se precise e solide.
Altrimenti non si spiegherebbe tutto questo bisogno di spiritualità, di religione di ricerca del sacro.
doctor Faust- -------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Io per la verità non vedo nessun nesso tra il bisogno di spiritualità e la questione evolutiva. E poi penso che mai come adesso nella storia dell'uomo sta diminuendo in modo verticale questa presunto "bisogno di spiritualità". E' proprio grazie alla conquista della libertà di pensiero che ci stiamo liberando dalle catene di questo "bisogno" imposto da una casta di castrati mentali!
Paolo- --------------
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Paolo ha scritto:Io per la verità non vedo nessun nesso tra il bisogno di spiritualità e la questione evolutiva. E poi penso che mai come adesso nella storia dell'uomo sta diminuendo in modo verticale questa presunto "bisogno di spiritualità". E' proprio grazie alla conquista della libertà di pensiero che ci stiamo liberando dalle catene di questo "bisogno" imposto da una casta di castrati mentali!
Paolo ti ricordi di questo
http://atei.forumitalian.com/t2160-ricerca-sull-origine-del-sentimento-religioso
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
se cosi fosse qui ci sarebbe il pieno, e nei forum di robe oscure il vuoto.
Invece mi pare il contrario.Mi pare.
Invece mi pare il contrario.Mi pare.
doctor Faust- -------------
- Numero di messaggi : 157
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
Faust, perdonami ma continuo a non trovare risposta alla mia domanda iniziale. Cosa è e cosa fa un filosofo oggi.
Per fare conferenze su determinate materie è sufficiente una preparazione in scienze della comunicazione con quel determinato indirizzo, ad ogni modo mi sta benissimo la parte di "comprensione ed interpretazione" dell'evoluzione del pensiero o della scienza, ma ti ricordo che questa faceva parte del curriculum dello storico della filosofia, non del filosofo, almeno secondo quanto ho capito di quello che dicevi.
Ciò stride fortemente con -tornado all'esempio particolare- la tesi sulla trasmissione neurale.
Paolo, credo che bisogni di questo genere non siano così facilmente eliminabili, anche se all'apparenza può sembrare si stia facendo. Penso siano come braci, coperte per un po', che accumulano e accumulano calore e ad un certo punto, pufff...
Per fare conferenze su determinate materie è sufficiente una preparazione in scienze della comunicazione con quel determinato indirizzo, ad ogni modo mi sta benissimo la parte di "comprensione ed interpretazione" dell'evoluzione del pensiero o della scienza, ma ti ricordo che questa faceva parte del curriculum dello storico della filosofia, non del filosofo, almeno secondo quanto ho capito di quello che dicevi.
Ciò stride fortemente con -tornado all'esempio particolare- la tesi sulla trasmissione neurale.
Paolo, credo che bisogni di questo genere non siano così facilmente eliminabili, anche se all'apparenza può sembrare si stia facendo. Penso siano come braci, coperte per un po', che accumulano e accumulano calore e ad un certo punto, pufff...
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uoz- -------------
- Numero di messaggi : 770
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
uoz ha scritto:Faust, perdonami ma continuo a non trovare risposta alla mia domanda iniziale. Cosa è e cosa fa un filosofo oggi.
Come gia detto, io non posso parlare per tutti i filosofi, perche ognuno segue il suo indirizzo e persegue i suoi fini, consci o inconsci che siano.
Io faccio il consulente sociosanitario, ma mi piace pensare che sono un consulente esistenziale. Pero' credo di aver inventato al momento questa definizione.
Per fare conferenze su determinate materie è sufficiente una preparazione in scienze della comunicazione con quel determinato indirizzo, ad ogni modo mi sta benissimo la parte di "comprensione ed interpretazione" dell'evoluzione del pensiero o della scienza, ma ti ricordo che questa faceva parte del curriculum dello storico della filosofia, non del filosofo, almeno secondo quanto ho capito di quello che dicevi.
Ciò stride fortemente con -tornado all'esempio particolare- la tesi sulla trasmissione neurale.
Be, e' chiaro che le noszioni di storia di qualsiasi genere, siano indispensabili per poter fare il punto della situazione, ovvero lo stato dell'arte, e poter così congetturare predizioni piu' o meno sensate, partendo da questo assunto.
per cio' che riguada le conoscenza di neuroscienze, ti ho già spiegato che a me servono per dare informazioni sensate su fenomeni relativi all'esistenza psichica di soggetti e di gruppi si soggetti, visto che e' di questo che mi occupo attualmente.
doctor Faust- -------------
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Data d'iscrizione : 22.05.11
Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
doctor Faust ha scritto:
Be, e' chiaro che le noszioni di storia di qualsiasi genere, siano indispensabili per poter fare il punto della situazione, ovvero lo stato dell'arte, e poter così congetturare predizioni piu' o meno sensate, partendo da questo assunto.
per cio' che riguada le conoscenza di neuroscienze, ti ho già spiegato che a me servono per dare informazioni sensate su fenomeni relativi all'esistenza psichica di soggetti e di gruppi si soggetti, visto che e' di questo che mi occupo attualmente.
Mi chiedo come fai ad alternare asserzioni così sensate con altre prive non solo di fondamento, ma di qualsiasi nesso logico
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Re: Le evidenze a favore della teoria dell'evoluzione
doctor Faust, non so proprio come risponderti, penso che noi due viaggiamo su binari differenti. I miei dubbi rimangono.
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