soddisfazione e felicità
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Re: soddisfazione e felicità
Quali affermazioni ridicole? Quelle di Kalab, spero...delfi68 ha scritto:terribile che ci siano sempre di questi ragazzi che pretendono di essere presi seriamente quando fanno affermazioni del tutto ridicole..
Appunto, cosa dicevo sulle filosofate? Alla faccia del principio antropico.Diva ha scritto:La matematica esiste solamente come linguaggio diretto ad un interlocutore. Se l'interlocutore non ci fosse essa non esisterebbe, altro che essere verita'. Il suo unico pregio e' quello di essere funzionale. Punto.
E comunque io preferisco di gran lunga la poesia.
Fux89 ha scritto:Ma vuoi mettere la poesia contenuta in questa formula:
?
<3
Ah, ok, si sta parlando di Kalab...loonar ha scritto:be' era un pezzo che non se ne vedevano... ti ricordi quando arrivavano ad ondate?
Re: soddisfazione e felicità
Minore di tre effettivamente mi piace...
Comunque, tornando seri, vorreste spiegarmi in che senso la matematica sarebbe superiore alla poesia? Oltre ad essere utile in alcune circostanze, che altri pregi avrebbe? In che modo sarebbe una descrizione piu' appropriata della realta' (non voglio dire vera) della poesia? Penso che dove non vi sia spazio per l'interpretazione l'ambiente rimanga terribilmente sterile. Esistono poesie, libri, opere d'arte (forse invece di Dante si poteva citare Brecht) che rappresentano l'uomo molto piu' delle formule matematiche, parole e immagini attraverso le quali l'umanita' ha fatto grandissimi passi avanti.
Comunque, tornando seri, vorreste spiegarmi in che senso la matematica sarebbe superiore alla poesia? Oltre ad essere utile in alcune circostanze, che altri pregi avrebbe? In che modo sarebbe una descrizione piu' appropriata della realta' (non voglio dire vera) della poesia? Penso che dove non vi sia spazio per l'interpretazione l'ambiente rimanga terribilmente sterile. Esistono poesie, libri, opere d'arte (forse invece di Dante si poteva citare Brecht) che rappresentano l'uomo molto piu' delle formule matematiche, parole e immagini attraverso le quali l'umanita' ha fatto grandissimi passi avanti.
Sally- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Sapevo che avresti apprezzato.Avalon ha scritto:Fux89 ha scritto:Ma vuoi mettere la poesia contenuta in questa formula:
?
<3
Diva ha scritto:Minore di tre effettivamente mi piace...
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Re: soddisfazione e felicità
Beh, allora il limite e' tuo, mi spiace. Lo stesso atteggiamento lo hai tenuto nell'altro thread sui gatti (mancanza di voglia, di argomenti, di ispirazione, di tempo... boh...).Avalon ha scritto:No. In ogni caso non ci capiremmo.
Io sono qui per ascoltare tutti, il confronto mi piace e non trovo che sia tempo perso, non ho il minimo problema ad ammettere di sbagliarmi e a cambiare opinione. E soprattutto parto dal presupposto che due persone che parlano la stessa lingua (ma anche lingue diverse) si possano comunque capire e confrontare. La tua disillusione mi rattrista.
Sally- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Si potrebbe dire la stessa cosa della poesia, con la differenza che non vedo alcuna utilità nella poesia che non sia già contenuta ampiamente nel linguaggio umano, mentre per descrivere il moto di un corpo in un campo, magari su una varietà iperdimensionale, senza la matematica è praticamente impossibile.Diva ha scritto:Comunque, tornando seri, vorreste spiegarmi in che senso la matematica sarebbe superiore alla poesia? Oltre ad essere utile in alcune circostanze, che altri pregi avrebbe?
Sia chiaro, per me dire matematica > poesia ha poco senso visto che per quanto ne so non fanno parte di un insieme parzialmente ordinato, e neanche dello stesso insieme.
Da quando la poesia serve a descrivere la realtà?Diva ha scritto:In che modo sarebbe una descrizione piu' appropriata della realta' (non voglio dire vera) della poesia?
O forse semplicemente non ti piace la bellezza della perfezione, la capacità descrittiva potente e concisa inimmaginabile per altri linguaggi, non c'è niente di male, questione di gusti(Diva ha scritto:Penso che dove non vi sia spazio per l'interpretazione l'ambiente rimanga terribilmente sterile.
Due righe che descrivono completamente l'interazione elettromagnetica a livello relativistico, non è grandiosa come cosa? )
Tomhet- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Nooo, non piangere Divaaaa!Diva ha scritto:La tua disillusione mi rattrista.
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Re: soddisfazione e felicità
Esatto. Percio' rabbrividisco quando leggo "migliore o peggiore in senso oggettivo", dato che dipende sempre dalle scale di valori.Tomhet ha scritto:
O forse semplicemente non ti piace la bellezza della perfezione, la capacità descrittiva potente e concisa inimmaginabile per altri linguaggi, non c'è niente di male, questione di gusti
Comunque non e' che la matematica non mi piaccia, la trovo utile in determinati campi e se vogliamo anche bella... penso alla sua applicazione nelle arti visive (0,618034... ), nella musica, etc... quello a cui molti si riferiscono e' questo genere di bello che tu attribuisci alla matematica, mentre invece e' da attribuire al suo oggetto... per intenderci, l'armonia del moto lunare e delle sue fasi non esiste grazie alla matematica, e' la matematica ad esistere per descrivere in termini a noi comprensibili tale armonia, che e' diverso. Che poi ti piaccia la descrizione in se' mi puo' stare bene, ma e' questione appunto di gusti... per parlare della luna io continuo a preferire Leopardi.
Sally- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Tesorooooo... consolami tu!Fux89 ha scritto:Nooo, non piangere Divaaaa!Diva ha scritto:La tua disillusione mi rattrista.
(*in cerca di coccole stasera*)
Sally- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Ti faccio tutte le coccole che vuoi. :*Diva ha scritto:(*in cerca di coccole stasera*)
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Re: soddisfazione e felicità
Fux89 ha scritto:Ti faccio tutte le coccole che vuoi. :*Diva ha scritto:(*in cerca di coccole stasera*)
Sally- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Diva ha scritto:Comunque, tornando seri, vorreste spiegarmi in che senso la matematica sarebbe superiore alla poesia? Oltre ad essere utile in alcune circostanze, che altri pregi avrebbe? In che modo sarebbe una descrizione piu' appropriata della realta' (non voglio dire vera) della poesia? Penso che dove non vi sia spazio per l'interpretazione l'ambiente rimanga terribilmente sterile. Esistono poesie, libri, opere d'arte (forse invece di Dante si poteva citare Brecht) che rappresentano l'uomo molto piu' delle formule matematiche, parole e immagini attraverso le quali l'umanita' ha fatto grandissimi passi avanti.
Diva ha scritto:Esatto. Percio' rabbrividisco quando leggo "migliore o peggiore in senso oggettivo", dato che dipende sempre dalle scale di valori.Tomhet ha scritto:
O forse semplicemente non ti piace la bellezza della perfezione, la capacità descrittiva potente e concisa inimmaginabile per altri linguaggi, non c'è niente di male, questione di gusti
Comunque non e' che la matematica non mi piaccia, la trovo utile in determinati campi e se vogliamo anche bella... penso alla sua applicazione nelle arti visive (0,618034... ), nella musica, etc... quello a cui molti si riferiscono e' questo genere di bello che tu attribuisci alla matematica, mentre invece e' da attribuire al suo oggetto... per intenderci, l'armonia del moto lunare e delle sue fasi non esiste grazie alla matematica, e' la matematica ad esistere per descrivere in termini a noi comprensibili tale armonia, che e' diverso. Che poi ti piaccia la descrizione in se' mi puo' stare bene, ma e' questione appunto di gusti... per parlare della luna io continuo a preferire Leopardi.
Questa è una posizione che non posso altro che trovare ridicola.
E' ovvio che 'parlare della luna' può avvenire su più registri.
Può essere piacevole quello di Leopardi, il quale tuttavia non dice niente di oggettivo circa la luna. Se si vuole descrivere la realtà è necessario un linguaggio di tutt'altro genere, e circa la luna è quello fisico ad essere maggiormente oggettivo.
La matematica è un linguaggio ancora diverso, per il valore di verità che una proposizione matematica offre: non è descrittivo della realtà ma espressione del metalivello.
Trovo spesso che il confronto sia tempo perso, quando l'interlocutore parte da posizioni fideistiche, estetiche, o filosofiche di un certo tipo. Per me non è un problema, se non per il fatto che ho ripetuto almeno tre volte certe spiegazioni continuando a riscontrare il tuo rispondere 'di fianco al punto' - è una fallacia logica specifica del non avere reali intenzioni di analisi critica, direi.Diva ha scritto:Beh, allora il limite e' tuo, mi spiace. Lo stesso atteggiamento lo hai tenuto nell'altro thread sui gatti (mancanza di voglia, di argomenti, di ispirazione, di tempo... boh...).Avalon ha scritto:No. In ogni caso non ci capiremmo.
Io sono qui per ascoltare tutti, il confronto mi piace e non trovo che sia tempo perso, non ho il minimo problema ad ammettere di sbagliarmi e a cambiare opinione. E soprattutto parto dal presupposto che due persone che parlano la stessa lingua (ma anche lingue diverse) si possano comunque capire e confrontare. La tua disillusione mi rattrista.
Vuoi mostrare il tuo sentimento artistico/poetico camminando sul cadavere della fisica, sei liberissima. Altrettanto lo sono io di gradire un interlocutore con il quale capirsi senza necessità di infiniti rimpalli a mo' di sfida intellettuale.
E' effettivamente un limite, posto laddove comincia la pegola del dibattito senza scopo.
Re: soddisfazione e felicità
Fux89 ha scritto:Sapevo che avresti apprezzato.Avalon ha scritto:Fux89 ha scritto:Ma vuoi mettere la poesia contenuta in questa formula:
?
<3Diva ha scritto:Minore di tre effettivamente mi piace...
Lì dentro c'è così tanto... l'ammirazione di Feynman (sempre sia lodato), la paradossalità vertiginosa di Peirce, la razionalità e l'incomprensione e l'inimmaginabile in una relazione reale, vera in quanto dimostrata, eppure senza apparente utilità che non sia quella di mostrare correlate costanti matematiche 'miliari', riunendo gli operatori fondamentali e aprendo all'immaginario... insomma, nel mio cervellino è troppo grande per starci, posso apprezzarne solo un pezzetto alla volta perché non sono abbastanza intelligente né preparata, e se sapessi dimostrarla m'innamorerei, ecco.
Una poesia, basta leggerla. Non avrà mai dentro una simile vertigine.
E' facile emozionarsi sulle emozioni.
Re: soddisfazione e felicità
Non capisco, ma mi adeguo ....
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.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
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Re: soddisfazione e felicità
Avalon ha scritto:Lì dentro c'è così tanto... l'ammirazione di Feynman (sempre sia lodato), la paradossalità vertiginosa di Peirce, la razionalità e l'incomprensione e l'inimmaginabile in una relazione reale, vera in quanto dimostrata, eppure senza apparente utilità che non sia quella di mostrare correlate costanti matematiche 'miliari', riunendo gli operatori fondamentali e aprendo all'immaginario... insomma, nel mio cervellino è troppo grande per starci, posso apprezzarne solo un pezzetto alla volta perché non sono abbastanza intelligente né preparata, e se sapessi dimostrarla m'innamorerei, ecco.
Una poesia, basta leggerla. Non avrà mai dentro una simile vertigine.
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Re: soddisfazione e felicità
Sorprendente che tu abbia scritto "0,618034..." per indicare la sezione aurea.Diva ha scritto:Esatto. Percio' rabbrividisco quando leggo "migliore o peggiore in senso oggettivo", dato che dipende sempre dalle scale di valori.
Comunque non e' che la matematica non mi piaccia, la trovo utile in determinati campi e se vogliamo anche bella... penso alla sua applicazione nelle arti visive (0,618034... ), nella musica, etc... quello a cui molti si riferiscono e' questo genere di bello che tu attribuisci alla matematica, mentre invece e' da attribuire al suo oggetto... per intenderci, l'armonia del moto lunare e delle sue fasi non esiste grazie alla matematica, e' la matematica ad esistere per descrivere in termini a noi comprensibili tale armonia, che e' diverso. Che poi ti piaccia la descrizione in se' mi puo' stare bene, ma e' questione appunto di gusti... per parlare della luna io continuo a preferire Leopardi.
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Re: soddisfazione e felicità
Why?Minsky ha scritto:
Sorprendente che tu abbia scritto "0,618034..." per indicare la sezione aurea.
Come se avessi scritto 3,14159 per dire π... non vedo perche' lo trovi sorprendente? Non ho detto che la matematica la odio eh, ho solo asserito di preferire di gran lunga la poesia!
Ad ogni modo la nostra prof di Arte al liceo ci ha fatto una testa tanta con 'sta sezione aurea che mi ricordavo il numero a memoria...
Sally- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
soddisfatta e felice per come sto cambiando!
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Re: soddisfazione e felicità
Non capisco...
La poesia è una cosa, la matematica un altra credo....
Poi nemmeno sapevo che una formula potesse esser poetica, se sapessi cosa vuol dire quella formula probabilmente capirei...
Così da ignorantona pensavo che semplicemente essendo due cose diverse servissero per due scopi diversi, che non avesse senso dire che la matematica è piu importante/ serve di piu/ ecc della poesia o viceversa...
Ma a quanto pare si può esprimere poeticamente un concetto matematico e con la matematica esprimere un sentimento o altro...
Beh meglio così allora!
Che ognuno si possa esprimere nel modo che preferisce, che sente piu vicino a se stesso...
La poesia è una cosa, la matematica un altra credo....
Poi nemmeno sapevo che una formula potesse esser poetica, se sapessi cosa vuol dire quella formula probabilmente capirei...
Così da ignorantona pensavo che semplicemente essendo due cose diverse servissero per due scopi diversi, che non avesse senso dire che la matematica è piu importante/ serve di piu/ ecc della poesia o viceversa...
Ma a quanto pare si può esprimere poeticamente un concetto matematico e con la matematica esprimere un sentimento o altro...
Beh meglio così allora!
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Il mio amante virtuale è un paperotto iperglutinico!
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Re: soddisfazione e felicità
Perché mi aspetterei che un ingegnere o un "arido" tecnico come me scriva "0,618034..." invece di "sezione aurea" o "3,14159..." invece di "pi greco".Diva ha scritto:Why?Minsky ha scritto:
Sorprendente che tu abbia scritto "0,618034..." per indicare la sezione aurea.
Come se avessi scritto 3,14159 per dire π... non vedo perche' lo trovi sorprendente? Non ho detto che la matematica la odio eh, ho solo asserito di preferire di gran lunga la poesia!
Ad ogni modo la nostra prof di Arte al liceo ci ha fatto una testa tanta con 'sta sezione aurea che mi ricordavo il numero a memoria...
Sono io che quando sento "pollice" penso "25,4 mm" o quando leggo "psi" interpreto "pounds per square inch" e richiamo che 15 psi fanno un bar abbondante (la pressione atmosferica normale), ma non mi evoca poteri parapsicologici.
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Re: soddisfazione e felicità
Sono discretamente di buon umore, e vorrei restarci..
Cosi mi sono fatto una salsa di pomodoro con tanto aglio soffritto, basilico e fusilli al dente..dentissimo..
Ho messo su questa..e mi passo un oretta e mezzo tra le nuvole..
Cosi mi sono fatto una salsa di pomodoro con tanto aglio soffritto, basilico e fusilli al dente..dentissimo..
Ho messo su questa..e mi passo un oretta e mezzo tra le nuvole..
delfi68- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Sono queste le cose che mi hanno fatto superare l'esame di analisi I e II solo quando ho cominciato a studiarli alla stregua di Kant o Hegel: Un'opinione come un'altraTomhet ha scritto:
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Re: soddisfazione e felicità
Elima, che lavoro fai?
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Re: soddisfazione e felicità
E' la cosa più terribile, a livello di rottura di palle, quella di "studiare" la matematica. A differenza di altre discipline, ci sono volte in cui puoi leggere pagine e pagine di fila in cui assorbi tutto, e altre in cui passi un pomeriggio a decifrare un paragrafo senza venirne a capo.Elima ha scritto:Sono queste le cose che mi hanno fatto superare l'esame di analisi I e II solo quando ho cominciato a studiarli alla stregua di Kant o Hegel: Un'opinione come un'altraTomhet ha scritto:
Richiede tutto un altro tipo di sforzo e la cosa triste è che questo non si insegna di solito alle superiori(3 anni fa odiavo la matematica), mentre si insegna il "plug and pray" e l'approccio meccanico, con la conseguenza che la disciplina stessa è da sempre sotto il velo dell'odio da parte della maggioranza degli studenti, mentre italiano, storia, ecc... vanno per la maggiore(e questo è testimoniato dagli scarsi risultati degli studenti italiani nelle classifiche internazionali).
Tomhet- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Sì, abbastanza.kalab99 ha scritto:Domanda rivolta agli atei (e perché no, ai credenti):
Vi direste soddisfatti del vostro vivere?
Mi succede quando parlo con uno stupido.kalab99 ha scritto:Ma cercate di dare una risposta sincera e non schematica: quando vi ritrovate solo con voi stessi, non avvertite un vuoto, come un qualcosa che non va nella vita che fate?
___________________
"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
Chuang-Tzu
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Re: soddisfazione e felicità
Forse che il vuoto non è dato dalla presunzione di essere più intelligente di chi ti sta davanti? Come lo stabilisci che chi ti sta davanti è più stupido di te?
kalab99- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
È sempre lo stupido a manifestarsi.kalab99 ha scritto:Forse che il vuoto non è dato dalla presunzione di essere più intelligente di chi ti sta davanti? Come lo stabilisci che chi ti sta davanti è più stupido di te?
Con domande stupide.
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Re: soddisfazione e felicità
Decidere che una cosa che ti si para davanti è stupida, con sentenza inappellabile, è stupido. Anzi, ottuso, direi.
Comunque a parte ribadire "stupido", non hai risposto alla domanda!
Comunque a parte ribadire "stupido", non hai risposto alla domanda!
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Re: soddisfazione e felicità
Grazie di avermi ricordato perché non scrivo un post in questa sezione da mesi. Continuate voi, mi arrendo. Non ho tempo da perdere.
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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
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Re: soddisfazione e felicità
Caspita, il silenzio dell'intelligente...un po' di umiltà no, eh?
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Re: soddisfazione e felicità
Sono solo stanco, e non per l'orario, ma di tentare un improbabile dialogo con gente come te. Non voglio alimentare per un secondo di più questa discussione con te. Chiudiamola qui, scusa.
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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
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Re: soddisfazione e felicità
- Perché sono credente...vabbè (gente come te è un po' nazista come cosa)
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Re: soddisfazione e felicità
Si. Non si puo' che opppore delle ragioni a chi e' ragionevole..ma non si puo' opporre un credo a chi e' un credente.kalab99 ha scritto:Perché sono credente...vabbè
Noi atei non abbiamo un credo in merito al fatto che dio non esiste, ma non siamo disposti a credere che esista. Noi acceteremo che esiste nel momento in cui la ragione ci mettera' di fronte al fatto che esiste. Chiunque egli sia..
Ci frega cazzo della fede e che si puo' credere solo attraverso la fede..eccimancherebbe che si potrebbe credere attraverso la ragione!! ..credere per fede e' da allocchi. Vorrei vedere se mi affideresti, per fede, tutti i tuoi risparmi affinche' io li investa!
Quindi se non sei in grado di dimostrare ragionevolmente e razionalmente che il tuo dio esiste, non puoi pretendere che ti si creda sulla fiducia. Noi non crediamo, siamo disposti invece a prendere atto di un fatto..
Quindi con te il fiato e' sprecato, non perche' sei scemo, ma solo perche' non sei qui a cercare delle ragioni, ma solo a dimostrare delle passioni. Le tue.
Se ti opponessimo passioni, come sarebbe giusto fare con la gentaglia del tuo stampo, si arriverebbe dove si arriva di solito quando due credenti, che chredono per passione, oppongo l'un l'altro le loro passioni: alla violenza, che e' passione, non ragionevolezza.
Ma non temere fratello..quando avrai sfracanato abbastanza la minchia verrai ripagato con la tua stessa moneta, passionali prese per il culo e dileggi propri della lingua dell'irragionevole passione..quella che ci stai opponendo tu.
Vai in pace figlio del dio ciabattone che scureggia nei cieli..contento te, contenti tutti..
E grazie a dio, forse proprio il tuo dio scasso, sono ateo!
Ultima modifica di delfi68 il Ven 30 Ago 2013 - 1:49 - modificato 1 volta.
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Re: soddisfazione e felicità
partiamo dalle cose semplici:kalab99 ha scritto:
- Perché sono credente...vabbè (gente come te è un po' nazista come cosa)
quella in nerettoa è una reductio ad nazium (vedi anche Legge di Godwin)
è un colpo basso che non mette in buona luce chi lo usa.
loonar- ----------
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Re: soddisfazione e felicità
Nazista Loonar???
..mah..io sapevo che era ebreo..
..mah..io sapevo che era ebreo..
delfi68- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
sono uno dei pochi nazisti ebrei, non lo sapevi?delfi68 ha scritto:Nazista Loonar???
..mah..io sapevo che era ebreo..
comunque Kalab ha dato del nazi a Cos, mi sembra.
loonar- ----------
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Re: soddisfazione e felicità
ahhh..
Cos? ..si, si, Kalabrag99, Cos e' nazista..ma e' pure negro, frocio e comunista. Ma la cosa peggiore e' che ha votato Movimento 5 stelle!!!
Di..Loonar era un po che non avevamo un missionario in missione per conto niente popodimeno che del PadreEterno!!!
Cos? ..si, si, Kalabrag99, Cos e' nazista..ma e' pure negro, frocio e comunista. Ma la cosa peggiore e' che ha votato Movimento 5 stelle!!!
Di..Loonar era un po che non avevamo un missionario in missione per conto niente popodimeno che del PadreEterno!!!
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Re: soddisfazione e felicità
infatti... ci pensavo ieri!delfi68 ha scritto:ahhh..
Cos? ..si, si, Kalabrag99, Cos e' nazista..ma e' pure negro, frocio e comunista. Ma la cosa peggiore e' che ha votato Movimento 5 stelle!!!
Di..Loonar era un po che non avevamo un missionario in missione per conto niente popodimeno che del PadreEterno!!!
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Re: soddisfazione e felicità
Mandalay ha scritto:So di essere OT ma vorrei aggiungere una mia considerazione nella diatriba fra Avalon e Pimaverino.
Io penso che la matematica sia uno splendido strumento logico inventato dall'uomo per descrivere la realtà, ma penso che i maggiori passi fatti dall'umanità verso la conoscenza siano stati fatti grazie all'intelligenza e all'intuito di alcuni individui che sono riusciti a collegare le conoscenze già apprese in maniera "creativa".
Quindi per me vince Dante in quanto a "creatività" rispetto a qualsiasi logico, razionale matematico.
Solo per dire che la matematica è una lingua universale, nel senso che essa è la lingua dell'Universo.cosmos ha scritto:Intendeva dire che la matematica era già presente prima dell'uomo perché è un linguaggio universale in quanto le leggi della fisica e tutto ciò che esiste in natura si può decifrare attraverso il linguaggio della matematica.primaverino ha scritto:Ah no?.. E chi l'ha inventata?Avalon ha scritto:La matematica non è inventata dall'uomo
Essa stessa è Poesia.
Poi si accetta chi preferisce Dante o Shakespeare eppoi tra i due forse Shakespeare ma non c'è confronto con la matematica esattamente come non c'è confronto tra fede e ragione - che poi vorrebbe dire confrontare l'irrazionale con la ragione.
Comunque per me se sparissero ambe due si sentirebbe fortemente la mancanza di una sola.
Infine vedo che Avalon non si batte per avere ragione ma perché le cose che dice sono vere.
E mi piace questo parallelismo tra fede/ragione poesia/matematica e ricorda astrologia/astronomia e religione/scienza => irrazionalità/razionalità.
Ah! Infine, non devo convincere nessuno e come umanista ho gli stessi sentimenti benevoli di chi li proclama verso gli esseri umani.
SergioAD- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Oh ma ripigliatevi, ho fatto una domanda, e vi siete scatenati. E vorrei farvi notare che in questa ultima battuta Dio non c'entrava una fava.
Ma scusate, cosa vorrebbe dire "gente come voi"? Credete di conoscermi, e farmi rientrare nel gente come voi-indegna delle mirabili menti- per due cazzate che ho scritto qua sopra?
Per la cronaca (perché qua bisogna aspettarsi di tutto): nazista l'ho detto così senza pensare, non voleva essere un attacco ideologico.
Ma scusate, cosa vorrebbe dire "gente come voi"? Credete di conoscermi, e farmi rientrare nel gente come voi-indegna delle mirabili menti- per due cazzate che ho scritto qua sopra?
Per la cronaca (perché qua bisogna aspettarsi di tutto): nazista l'ho detto così senza pensare, non voleva essere un attacco ideologico.
kalab99- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Comunque rispondo a delfi: purtroppo ti sbagli per colpa mia, diciamo: non son venuto qua per vivere la mia "passione", anzì...ma proprio pour parlè, e nel pour parlé mi rendo conto di esser stato un po' provocatorio (trollatorio), mea culpa.
kalab99- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Non ti preoccupare, gli italiani parlano così, in rete poi saltano gli sguardi le mani e dialogare o discutere animatamente è la stessa cosa.
Pensa come fosse un tempio degli atei e tu entri in questa sinagoga proclamando l'impostore Giosuè il figlio di una Madre vergine, Dio ed allo stesso tempo figlio di Dio e dimmi se non ti mettono in croce. I dogmi sono così, tu sei miscredente verso Mohamed e noi anche. Comunque ammetto di aver letto per caso ma se devo scegliere vado coi Raeliani.
Pensa come fosse un tempio degli atei e tu entri in questa sinagoga proclamando l'impostore Giosuè il figlio di una Madre vergine, Dio ed allo stesso tempo figlio di Dio e dimmi se non ti mettono in croce. I dogmi sono così, tu sei miscredente verso Mohamed e noi anche. Comunque ammetto di aver letto per caso ma se devo scegliere vado coi Raeliani.
SergioAD- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Mi rendo conto che il mio tempo per poter dialogare con voi si sta riducendo sempre più assorbito com'è dall'aumento esponenziale del lavoro, rischio quindi di scrivere male il mio pensiero e di creare fraintendimenti.
Tenterò di esprimere meglio quello che volevo dire con il mio post precedente che era una risposta più che altro a questo post della dolcissima Avalon:
Mi rendo conto che quello che ho scritto oltre che poco chiaro, è anche superficiale, tenterò sfrutando i minuti che ho a disposizione di chiarirmi.
La matematica è un linguaggio logico inventato o scoperto dall'uomo utilizzato anche per descrivere la realtà, la fisica parla un linguaggio matematico e il rigore logico della matematica dà basi solide per definire la realtà.
Quello che però mi preme dire è che senza l'intuito, l'intelligenza la creatività non ci sarebbe stato un progresso nella conoscenza la mia stima va a tutti gli uomini che usano il propio intelletto per allargare le nostre conoscenze in qualunque ambito, il mio non è un confronto fra poesia e matematica ma una ammirazione per gli uomini di "ingegno".
Dante (ma è solo un esempio) non è da meno a mio parere a Feynman o Peirce, la "conoscenza" dell'uomo non è seconda alla conoscenza del mondo.
Prima che si scateni la bagarre vorrei definire: l'uomo inventa (crea) quando applica le conoscenze acquisite mette quindi in atto la sua creatività la sua intelligenza il suo intuito,il primo ominide che notando che le pietre sceggiate tagliavano, si è messo lì e ha creato la prima amigdala ha applicato le sue conoscenze e ha fatto un atto creativo.
L'uomo scopre quando collegando le conoscenze fa emergere delle verità tramite il suo intuito, la sua intelligenza, la sua creatività, Galileo che costruisce il suo cannocchiale e vede i satelliti di Giove non penso che sia superiore ne inferiore a quell'ominide.
Io ho ammirazione e rispetto per entrambi e non potrei vivere senza ne l'uno
ne l'altro.
Non c'è quindi a mio parere tanta differenza nel percoso fatto se non per i risultati, ma le pietre che l'uomo pone per costruire la casa della conoscenza non sono solo matematica e logica.
Omero rimarrà una testimonianza dell'umanità finchè l'umanità esiste.
E' solo per questo che ho scritto il post precedente perchè mi pareva esagerato sminuire un Poeta.
Tenterò di esprimere meglio quello che volevo dire con il mio post precedente che era una risposta più che altro a questo post della dolcissima Avalon:
Per quanto io stimi la "Donna del Monte" e la reputi una delle persone più interessanti che ho conosciuto ultimamente non penso che sia possibile per noi "mortali" paragonarci a Dante e quindi ho scritto questo post frettoloso e sconclusionato nel tentativo di comunicare il mio pensiero:Avalon ha scritto:Sì.kalab99 ha scritto:Ti credi forse superiore a un Dante (che tutte quelle visioni meravigliose, le ha viste davvero, davvero!)?
Lui fa poesia, io matematica.
Mandalay ha scritto:So di essere OT ma vorrei aggiungere una mia considerazione nella diatriba fra Avalon e Pimaverino.
Io penso che la matematica sia uno splendido strumento logico inventato dall'uomo per descrivere la realtà, ma penso che i maggiori passi fatti dall'umanità verso la conoscenza siano stati fatti grazie all'intelligenza e all'intuito di alcuni individui che sono riusciti a collegare le conoscenze già apprese in maniera "creativa".
Quindi per me vince Dante in quanto a "creatività" rispetto a qualsiasi logico, razionale matematico.
Mi rendo conto che quello che ho scritto oltre che poco chiaro, è anche superficiale, tenterò sfrutando i minuti che ho a disposizione di chiarirmi.
La matematica è un linguaggio logico inventato o scoperto dall'uomo utilizzato anche per descrivere la realtà, la fisica parla un linguaggio matematico e il rigore logico della matematica dà basi solide per definire la realtà.
Quello che però mi preme dire è che senza l'intuito, l'intelligenza la creatività non ci sarebbe stato un progresso nella conoscenza la mia stima va a tutti gli uomini che usano il propio intelletto per allargare le nostre conoscenze in qualunque ambito, il mio non è un confronto fra poesia e matematica ma una ammirazione per gli uomini di "ingegno".
Dante (ma è solo un esempio) non è da meno a mio parere a Feynman o Peirce, la "conoscenza" dell'uomo non è seconda alla conoscenza del mondo.
Prima che si scateni la bagarre vorrei definire: l'uomo inventa (crea) quando applica le conoscenze acquisite mette quindi in atto la sua creatività la sua intelligenza il suo intuito,il primo ominide che notando che le pietre sceggiate tagliavano, si è messo lì e ha creato la prima amigdala ha applicato le sue conoscenze e ha fatto un atto creativo.
L'uomo scopre quando collegando le conoscenze fa emergere delle verità tramite il suo intuito, la sua intelligenza, la sua creatività, Galileo che costruisce il suo cannocchiale e vede i satelliti di Giove non penso che sia superiore ne inferiore a quell'ominide.
Io ho ammirazione e rispetto per entrambi e non potrei vivere senza ne l'uno
ne l'altro.
Non c'è quindi a mio parere tanta differenza nel percoso fatto se non per i risultati, ma le pietre che l'uomo pone per costruire la casa della conoscenza non sono solo matematica e logica.
Omero rimarrà una testimonianza dell'umanità finchè l'umanità esiste.
E' solo per questo che ho scritto il post precedente perchè mi pareva esagerato sminuire un Poeta.
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Re: soddisfazione e felicità
Tieni presente che senza la capacità d'astrazione non potevamo essere uomini, questi che siamo. Quella roba sull'immaginazione del futuro che ho scritto e che si è arenata da non poter descrivere il mio imbarazzo.
I bisogni si soddisfano e possono essere per "sopravvivere; "migliorare la vita" e; "ciò che riguarda gli spazi ludici"; in questo stesso ordine sequenziale come scala di priorità.
Avrei tanto da dire ma il nocciolo è qui, non si tratta di preferenza dunque - non può essere come nel passato dove tecnologia/scienza erano fatti di manovalanza e chi studiava faceva lettere, filosofia, retorica o estetica.
Non è una critica, non può esserlo questa mia.
I bisogni si soddisfano e possono essere per "sopravvivere; "migliorare la vita" e; "ciò che riguarda gli spazi ludici"; in questo stesso ordine sequenziale come scala di priorità.
Avrei tanto da dire ma il nocciolo è qui, non si tratta di preferenza dunque - non può essere come nel passato dove tecnologia/scienza erano fatti di manovalanza e chi studiava faceva lettere, filosofia, retorica o estetica.
Non è una critica, non può esserlo questa mia.
SergioAD- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
ok.kalab99 ha scritto:Comunque rispondo a delfi: purtroppo ti sbagli per colpa mia, diciamo: non son venuto qua per vivere la mia "passione", anzì...ma proprio pour parlè, e nel pour parlé mi rendo conto di esser stato un po' provocatorio (trollatorio), mea culpa.
Pace fratello..
Se la metti giu' cosi, allora si puo' riarmarsi di santa pazienza e parlare un po..
Ma tieni presente solo una cosa. Per quanto la prova di dio, per te, sia cio' che senti nel tuo cuore e nella tua mente, e questa sia una cosa grande e sacra per te.. purtroppo per noi, molti di noi, essa non solo non e' una prova in senso tecnico, ma non e' nemmeno una "prova" oggettivamente osservabile se non attraverso la tua testimonianza..
Quindi non ti offendere se la tua "prova sacra" viene da noi bistratttata e derisa..non e' un sacrilegio nei tuoi confronti o del tuo dio, ma una reazione insofferente di fronte all'uso improprio che si fa del concetto di "prova".
Ti ripeto che sono dispostissimo a prendere atto di dio se me lo dimostri, ma non se me lo testimoni..per il resto si puo' benissimo parler e riparler
delfi68- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
mi accodo al tentativo di comunicazione di delfi...
hai notato che nel profilo hai messo "discepolo di Cristo"?
e quindi non sei qui per vivere la tua "passione-hobby"?
e ti pare pour parlè con queste premesse intenzionali aprire in un forum di atei un 3d nel quale sembri supporre che chi sia ateo debba sentirsi male, avere un vuoto dentro??
fra l'altro non ti pare strano questo approccio?
sembra quasi che tu sostenga che nella tua esperienza chi crede (solo in gesù o in generale?) stia meglio, non abbia vuoti.
se così fosse non sarebbe strano?
se quindi credere ti provocasse un enorme vuoto, tipo "notte oscura", allora sarebbe segno che quel credere non sia vero, che c'è qualcosa che non va in quel credere, in quella vita??
ma allora credere alla verità sarebbe equivalente a stare meglio, sarebbe "verificabile" in test psicologici come benessere soggettivo, sarebbe quasi essere quindi un po' egoisti e scegliere la vita più piena, più facile e bella? Stare meglio, "pieni"?
ti faccio queste domande per capire se te le sei già fatte.
guardi dentro di te o con uno schema mentale giudichi dal tuo trono il mondo e la vita degli uomini?
ti pare lo facesse il tuo maestro, colui che ha il titolo di giudice universale?
Non ti sembra che la tua visione implicita paia molto diversa da alcune parole del maestro di cui ti fregi di essere discepolo: "nella misura in cui giudicherete sarete giudicati", o il più famoso "beati gli afflitti... i poveri in spirito..."...
Secondo te perchè non ha detto: beati i "pieni" e maledetti i "vuoti"?
Ha mai parlato lui di questo vuoto esistenziale di cui tu parli e che dovrebbe affliggere il non credente o il malvagio?
Focalizzandosi su questo tema come interpreti le parole:
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità."
Credi ancora che il centro del discernimento e della discriminazione sia il "vuoto" interiore?
Come pensi che il tuo maestro risponderebbe alla tua stessa esatta domanda?
un po'?kalab99 ha scritto:Comunque rispondo a delfi: purtroppo ti sbagli per colpa mia, diciamo: non son venuto qua per vivere la mia "passione", anzì...ma proprio pour parlè, e nel pour parlé mi rendo conto di esser stato un po' provocatorio (trollatorio), mea culpa.
hai notato che nel profilo hai messo "discepolo di Cristo"?
e quindi non sei qui per vivere la tua "passione-hobby"?
e ti pare pour parlè con queste premesse intenzionali aprire in un forum di atei un 3d nel quale sembri supporre che chi sia ateo debba sentirsi male, avere un vuoto dentro??
fra l'altro non ti pare strano questo approccio?
sembra quasi che tu sostenga che nella tua esperienza chi crede (solo in gesù o in generale?) stia meglio, non abbia vuoti.
se così fosse non sarebbe strano?
se quindi credere ti provocasse un enorme vuoto, tipo "notte oscura", allora sarebbe segno che quel credere non sia vero, che c'è qualcosa che non va in quel credere, in quella vita??
ma allora credere alla verità sarebbe equivalente a stare meglio, sarebbe "verificabile" in test psicologici come benessere soggettivo, sarebbe quasi essere quindi un po' egoisti e scegliere la vita più piena, più facile e bella? Stare meglio, "pieni"?
ti faccio queste domande per capire se te le sei già fatte.
guardi dentro di te o con uno schema mentale giudichi dal tuo trono il mondo e la vita degli uomini?
ti pare lo facesse il tuo maestro, colui che ha il titolo di giudice universale?
Non ti sembra che la tua visione implicita paia molto diversa da alcune parole del maestro di cui ti fregi di essere discepolo: "nella misura in cui giudicherete sarete giudicati", o il più famoso "beati gli afflitti... i poveri in spirito..."...
Secondo te perchè non ha detto: beati i "pieni" e maledetti i "vuoti"?
Ha mai parlato lui di questo vuoto esistenziale di cui tu parli e che dovrebbe affliggere il non credente o il malvagio?
Focalizzandosi su questo tema come interpreti le parole:
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità."
Credi ancora che il centro del discernimento e della discriminazione sia il "vuoto" interiore?
Come pensi che il tuo maestro risponderebbe alla tua stessa esatta domanda?
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Re: soddisfazione e felicità
Non capisco perchè ogni volta che accenno ai miei studi viene fuori questa domanda, come se le due cose fossero collegate. Ma siamo in Italia o dove?delfi68 ha scritto:Elima, che lavoro fai?
@ Kalab: scusa, ma siamo i maestri dell' OT
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.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
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Re: soddisfazione e felicità
ecchecazzo ha scritto:Non capisco perchè ogni volta che accenno ai miei studi viene fuori questa domanda, come se le due cose fossero collegate. Ma siamo in Italia o dove?
ehh..sei disoccupato? ..embe', che ti incazzi a fare!!?? mica e' colpa mia!
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Re: soddisfazione e felicità
Al massimo disoccupata. No lavoro per un'agenzia di trading (come schiava)delfi68 ha scritto:ehh..sei disoccupato? ..embe', che ti incazzi a fare!!?? mica e' colpa mia!ecchecazzo ha scritto:Non capisco perchè ogni volta che accenno ai miei studi viene fuori questa domanda, come se le due cose fossero collegate. Ma siamo in Italia o dove?
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