Figura storica di Gesù
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Re: Figura storica di Gesù
@ BeHuman
Leggi la mia risposta ad alberto per sapere la mia oppinione sulle tesi di Cascioli
@ alberto (e davide)
Ti ringrazio per l'apprezzamento
Capisco la tua obiezione. Non nascondo che anch'io, all'inizio, ho avuto periodi di scoramento di "Ma porca, possibile che non possa aver mai la certezza di quasi nulla in ambito storico?"
Dall'esterno(e io sono all'interno ma, come dico sempre, da grande appassionato, non certo da accademico), lo studio della storia può sembrare fondamentalmente una marea di congetture basate su una montagna di dati che però possono significare tutto e niente.
In definitiva l'unica certezza che possiamo avere in ambito storico è che il dato oggetto(ritrovamento archeologico) si trovava nel tal posto e che risale al tempo tot. In definitiva tutto il resto sono congetture, 'teorie' nel senso scientifico del termine, ovvero schemi che servono a spiegare in modo plausibile e coerente tutti i dati. Per costruire tali congetture lo storico fa riferimento a varie branche delle scienze umanistiche: atropologia, etnologia, paleografia, codicologia... . Tutti questi(e molti altri) ambiti in sinergia permettono allo storico di arrivare ad una 'teoria', ovvero ad una ricostruzione il più possibile corretta del passato. Ma qui lo storico si ferma, non può ragionevolmente andare oltre.
E' per questo che la mia affermazione nell'altro topic può sembrare apodittica, ma è giustificata dal fatto che effettivamente l'esistenza di Gesù non è oggetto di discussione in ambito accademico(un po' come l'evoluzione, in biologia). Chi volesse portare avanti la tesi dell'inesistenza di Gesù, dovrebbe trovare una 'teoria' che non solo risolvere tutte le questioni che la tesi dell'esistenza risolve, perlomeno, ma anche possibilmente risolverne altre. Tutte le tesi dell'inesistenza finora hanno fallito in questo compito. Aprono più buchi di quanti non ne chiudano(un po' come il creazionismo, volendo continuare con la metafora). Ergo, vengono rigettate.
La mia opinione personale è che, dati quei punti, ognuno poi possa valutare il personaggio da solo, sia nella sua parte 'spirituale', se gli interessa, sia nella sua parte 'storica', come farebbe come per qualsiasi altro personaggio della storia.
P.S. Avevo scritto un'altro papiro, ma poi ho perso tutto quanto e ho dovuto ripartire da zero. Questo è quindi un sunto. Ma forse sarebbe meglio se succedesse più spesso...
Leggi la mia risposta ad alberto per sapere la mia oppinione sulle tesi di Cascioli
@ alberto (e davide)
Ti ringrazio per l'apprezzamento
Capisco la tua obiezione. Non nascondo che anch'io, all'inizio, ho avuto periodi di scoramento di "Ma porca, possibile che non possa aver mai la certezza di quasi nulla in ambito storico?"
Dall'esterno(e io sono all'interno ma, come dico sempre, da grande appassionato, non certo da accademico), lo studio della storia può sembrare fondamentalmente una marea di congetture basate su una montagna di dati che però possono significare tutto e niente.
In definitiva l'unica certezza che possiamo avere in ambito storico è che il dato oggetto(ritrovamento archeologico) si trovava nel tal posto e che risale al tempo tot. In definitiva tutto il resto sono congetture, 'teorie' nel senso scientifico del termine, ovvero schemi che servono a spiegare in modo plausibile e coerente tutti i dati. Per costruire tali congetture lo storico fa riferimento a varie branche delle scienze umanistiche: atropologia, etnologia, paleografia, codicologia... . Tutti questi(e molti altri) ambiti in sinergia permettono allo storico di arrivare ad una 'teoria', ovvero ad una ricostruzione il più possibile corretta del passato. Ma qui lo storico si ferma, non può ragionevolmente andare oltre.
E' per questo che la mia affermazione nell'altro topic può sembrare apodittica, ma è giustificata dal fatto che effettivamente l'esistenza di Gesù non è oggetto di discussione in ambito accademico(un po' come l'evoluzione, in biologia). Chi volesse portare avanti la tesi dell'inesistenza di Gesù, dovrebbe trovare una 'teoria' che non solo risolvere tutte le questioni che la tesi dell'esistenza risolve, perlomeno, ma anche possibilmente risolverne altre. Tutte le tesi dell'inesistenza finora hanno fallito in questo compito. Aprono più buchi di quanti non ne chiudano(un po' come il creazionismo, volendo continuare con la metafora). Ergo, vengono rigettate.
E' una tesi che ha colpito nel tempo molti studiosi. Per fare un esempio celebre, Bultmann, che era protestante, arrivava ad affermare che non potremmo mai arrivare ad avere dati certi su Gesù. Fortunatamente, le scoperte archeologiche e, la ricerca ed il dibattito proseguono(la ricerca su Gesù è l'ambito storico in cui in assoluto vi sono più pubblicazioni e ricerche), e si è arrivati ad avere dei punti 'certi'(nel senso che dicevo più su), che poi sono quelli che ho riportato in apertura di topic.tutto questo non per sminuire il tuo ottimo lavoro, anzi, ti ringrazio ancora per tutto ciò che ci racconti, ma per confessare il perché tutto ciò mi lascia perplesso. La mia sensazione è che, con tutta la buona volontà, sia ormai impossibile oggettivamente tracciare un profilo storico oggettivo del personaggio, e forse - dico forse - poco utile poiché la parte spirituale ha interamente assorbito la figura di Gesù.
La mia opinione personale è che, dati quei punti, ognuno poi possa valutare il personaggio da solo, sia nella sua parte 'spirituale', se gli interessa, sia nella sua parte 'storica', come farebbe come per qualsiasi altro personaggio della storia.
P.S. Avevo scritto un'altro papiro, ma poi ho perso tutto quanto e ho dovuto ripartire da zero. Questo è quindi un sunto. Ma forse sarebbe meglio se succedesse più spesso...
Re: Figura storica di Gesù
Werewolf ha scritto:
E' per questo che la mia affermazione nell'altro topic può sembrare apodittica, ma è giustificata dal fatto che effettivamente l'esistenza di Gesù non è oggetto di discussione in ambito accademico(un po' come l'evoluzione, in biologia). Chi volesse portare avanti la tesi dell'inesistenza di Gesù, dovrebbe trovare una 'teoria' che non solo risolvere tutte le questioni che la tesi dell'esistenza risolve, perlomeno, ma anche possibilmente risolverne altre. Tutte le tesi dell'inesistenza finora hanno fallito in questo compito. Aprono più buchi di quanti non ne chiudano(un po' come il creazionismo, volendo continuare con la metafora). Ergo, vengono rigettate.
Ti ho dato un verde per questa affermazione perché mi è piaciuto il paragone, fa anche rima.
Sono d'accordo anche con questo che dici tu, in piena sintonia con la libertà di credere o non credere in Dio.Werewolf ha scritto:La mia opinione personale è che, dati quei punti, ognuno poi possa valutare il personaggio da solo, sia nella sua parte 'spirituale', se gli interessa, sia nella sua parte 'storica', come farebbe come per qualsiasi altro personaggio della storia.
Werewolf ha scritto:P.S. Avevo scritto un'altro papiro, ma poi ho perso tutto quanto e ho dovuto ripartire da zero. Questo è quindi un sunto. Ma forse sarebbe meglio se succedesse più spesso...
Ancora non ho letto il papiro precedente, appena ho un pò di tempo voglio leggerlo con calma.
giulio76- -----------
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Re: Figura storica di Gesù
Ciao Davide, anche io quoto Alberto anche se non ho la laurea in "mariologia".davide ha scritto:Quoto Alberto spazi compresi.
Qualche volta basta anche il buon senso
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
Quoto Alberto parzialmente, anche se gli ho dato un più perché mi ha stimolato a fare una piccola sintesi tutta mia. A prescindere dal modo di analizzare ed attestare o meno le "Verità storiche", non sarà che tra le altre cose è anche tutto il cancan di balle e storielle varie create intorno al personaggio a rendere pressoché (Mi pare di capire) impossibile sapere se ed in che misura tale od un simile personaggio sia realmente esistito? A questo punto si può quasi dire che potrebbe essere stato chiunque...
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Figura storica di Gesù
Come ho detto sopra, posti i punti che ho detto, tutto il resto è opinione: e comunque sì, è proprio l'esistenza di tante fonti, problematiche e contraddittorie(tranne che sui punti essenziali), che rende la ricerca su Gesù così problematica. Ma 'tagliare del tutto' Gesù come esistenza storica crea più problemi che soluzioni.
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Re: Figura storica di Gesù
Wolf da completo profano ti chiedo, ci devono essere dei parametri validi più o meno per tutto. Se "Sappiamo" che è esistito ad es. Alessandro Magno, che criteri vengono usati per affermarlo? Cosa succede se applichiamo gli stessi criteri a Cristo? Sopratutto, sappiamo a chi applicarli?
Occhio questa non è una polemica, ero anch'io dell'opinione che molto probabilmente non è esistito nessun rabbi Joshua e quanto hai postato finora mi ha fatto venuire un sano dubbio.
Occhio questa non è una polemica, ero anch'io dell'opinione che molto probabilmente non è esistito nessun rabbi Joshua e quanto hai postato finora mi ha fatto venuire un sano dubbio.
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Rasputin- ..............
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Re: Figura storica di Gesù
Rasputin ha scritto:Wolf da completo profano ti chiedo, ci devono essere dei parametri validi più o meno per tutto. Se "Sappiamo" che è esistito ad es. Alessandro Magno, che criteri vengono usati per affermarlo? Cosa succede se applichiamo gli stessi criteri a Cristo? Sopratutto, sappiamo a chi applicarli?
Paradossalmente, poi vediamo se wolf è d'accordo con la mia analisi, è più problematico costruire le vicende di Alessandro Magno che di Gesù. Questo perché le fonti storiche e i documenti che parlano di Alessandro Magno sono fortemente inferiori di quelle che parlano di Gesù. La storia di un personaggio storico si costruisce con i documenti storici. Noi entriamo a far parte della storia se qualcuno scrive di noi. Oggi esiste un registro anagrafe che ci fa entrare nella storia, ma prima ciò non esisteva ed un personaggio storico esisteva solo se faceva grandi gesta e qualcuno parlava di lui o lasciava una sua testimonianza. Ma la storia e piena di falsi storici, se tu inventi un personaggio storico di sana pianta, deve essere confermato da altri reperti storici, che possono essere altri documenti (fonti terze) che parlano del tuo personaggio e questo difficilmente lo si può fare. Poi ci sono anche i reperti archeologici che devi far coicidere insomma è impensabile inventare un personaggio storico e farlo entrare nella storia.
Contrariamente a quanto si pensa, gli storici non scrivono contemporaneamente agli avvenimenti, ma fanno delle ricerche e delle ricostruzioni per scrivere un evento storico o parlare di un personaggio che ha lasciato la sua traccia, a volte centinaia di anni dopo l'evento.
Per quanto riguarda i Vangeli che sono documenti storici che ci parlano di Gesù, di fonte cristiana, questi per gli storici sono documenti abbastanza affidabili, nel senso che sono dei documenti che non hanno subito stravolgimenti tali da poter essere ritenuti manipolati dai copisti rispetto gli originali. L'unica cosa che non possiamo dimostrare è se effettivamente scrivono ciò che disse e fece Gesù, ma questo è un atto di fede per i credenti, che si fidano che ciò che videro, che udirono, che toccarono gli apostoli sia fedelmente riportato dagli evangelisti. Ci sono anche documenti come le lettere apostoliche di Paolo che è un testimone indiretto di Gesù, ma che sono più antiche degli stessi Vangeli come stesura, anni che vanno dal 40 d.C. al 68 d.C. e atti degli apostoli.
Per l'affidabilità dei testi ho fatto già un esempio con il De Bello Gallico di Cesare, ovvero che tra la copia originale di tale documento e la prima copia frammentata in nostro possesso ci sono circa 900 anni e i testimoni (copie manoscritte) sono poche rispetto ai 5200 testimoni dei Vangeli la cui copia quasi completa risale al prima del IV secolo. Quello che posso concludere è che tra il testo originale del De Bello Gallico e quella in nostro possesso, i copisti nel trascrivere abbiano potuto anche aggiungere parti non originali al testo o anche riportare gesta che Cesare non abbia mai compiuto. La certezza storica non la avremo mai, ma si parla di alta probabilità e bassa probabilità che un evento sia potuto accadere o no.
P.S. per quanto riguarda la risurrezione (anche se non è in argomento) è un evento che ha una probabilità nulla che possa essere accaduto, poiché non abbiamo un riscontro storico del genere, però ci sono testimoni che dicono di avere visto il Risorto in una dimensione che non è quella umana. Quindi fare entrare la risurrezione in un evento storico effettivamente accaduto è un pò dura, anche perché non avrei le basi come descrivere cosa sia una risurrezione. Per tale motivo rimane un evento accaduto per gli apostoli ma non dimostrabile. Tanti indizi e non prove mi dicono che ad ogni modo gli apostoli videro Gesù risorto e che c'è una buona fede in quello che testimoniano.
giulio76- -----------
- Numero di messaggi : 1440
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Re: Figura storica di Gesù
l'unica certezza su Gesù: il personaggio descritto nella Bibbia è frutto di storie ben più antiche...medesimo esempio di paggio
http://fainotizia.radioradicale.it/2007/04/29/mitra-di-persia-influssi-sullorigine-del-cristianesimo
Mitra di Persia - Influssi sull'origine del Cristianesimoinvia
Dal blog di freespirit (729) - Domenica, 29 Aprile 2007 - 4:04pm Mithra/Mitra è un dio molto antico che si trova sia in Persia che in India e antecedente il salvatore Cristiano di centinaia fino a migliaia di anni. Difatti, , come dice Wheless, poco prima dell’era Cristiana il culto di Mitra era “la religione ‘Pagana’ più popolare e più diffusa di quei tempi. Wheless continua:
Il Mitraismo è uno dei sistemi religiosi più antichi sulla terra, poiché data dall’inizio della storia prima che la razza Iraniana primitiva si dividesse in sezioni che divennero Persiana ed Indiana….. Quando nel 65-63 A.C., le armate conquistatrici di Pompeo furono convertite in gran numero dai suoi alti precetti, esse la portarono con sé nell’Impero Romano. Il Mitraismo si diffuse con grande rapidità nell’Impero, e fu adottato, patronizzato e protetto da un certo numero di Imperatori fino al tempo di Costantino.84
Veramente, il Mitraismo rappresentò la più grande sfida al Cristianesimo, che vinse per un pelo sul culto del suo concorrente. In comune con la figura di Cristo, Mitra ha quanto segue:
• Mitra nacque da una vergine il 25 dicembre in una grotta, e la sua nascita fu accompagnata da pastori che portarono doni.
• Egli fu considerato un grande insegnante e maestro itinerante.
• Egli ebbe 12 compagni o discepoli.
• Ai seguaci di Mitra veniva promessa immortalità.
• Egli fece miracoli.
• Come il “grande toro del Sole”, Mitra si sacrificò per la pace del mondo.85
• Egli fu sepolto in una tomba e risorse dopo tre giorni.
• La sua resurrezione veniva celebrata ogni anno.
• Egli fu era chiamato “il Buon Pastore” ed identificato sia con l’Agnello che col Leone.
• Egli era considerato “la Via, la Verità e la Luce”, ed il “Logos”, “Redentore”, “Salvatore”, e “Messia”.
• Il suo giorno sacro era la Domenica, il “Giorno del Signore”, centinaia di anni prima della comparsa di Cristo.
• Mitra aveva la sua festività principale in quella che più tardi sarebbe diventata la Pasqua.
• La sua religione aveva una eucaristia o “Cena del Signore”, alla quale Mitra disse, “Colui che non mangerà il mio corpo né berrà del mio sangue in modo che egli possa diventare una sola cosa con me ed Io con lui, non sarà salvato”.86
• “Il suo sacrificio annuale è la pasqua dei Magi, una espiazione simbolica o pegno di rigenerazione morale e fisica”.87
In aggiunta, il Vaticano stesso è costruito sul papato di Mitra, e la gerarchia Cristiana è quasi identica alla versione Mitraica che ha rimpiazzato.
Come afferma Walker:
La grotta del Vaticano apparteneva a Mitra fino al 376 D.C., quando un prefetto della città soppresse il culto del Salvatore rivale e si impadronì del santuario in nome di Cristo, nel giorno stesso del giorno di nascita del dio pagano, 25 Dicembre.88
Walker dice anche:
I Cristiani copiarono molti dettagli della religione misterica di Mitra, spiegando più tardi la somiglianza con il loro argomento favorito che il diavolo aveva anticipato la vera fede imitandola prima della nascita di Cristo.89
In The Book Your Church Doesn’t Want You to Read, Shmuel Golding afferma:
Paolo dice, “Essi bevvero da quella roccia spirituale e quella roccia era Cristo” (1 Cor. 10:4). Queste sono parole identiche a quelle trovate nelle scritture Mitraiche, eccetto che il nome Mitra viene usato al posto di Cristo. La collina del Vaticano in Roma che è vista come sacra a Pietro, la roccia Cristiana, era già sacra a Mitra. Sono stati trovati molti resti Mitraici in quel posto. La fusione dell’adorazione di Attis con quella di Mitra, quindi in seguito con quella di Gesù, fu effettuata quasi senza interruzione.90
Infatti, la patria leggendaria di Paolo, Tarso, era un luogo di culto di Mitra.
Del Mitraismo la Enciclopedia Cattolica afferma, come riferito da Wheless, “I padri conducevano il servizio religioso. Il capo dei padri, una specie di papa, che viveva sempre a Roma, era chiamato ‘Pater Patratus’”. Il papa Mitraico era anche chiamato Papa e Pontimus Maximus.
Virtualmente tutti gli elementi del rituale Cattolico, dalla mitra all’ostia all’altare alla dossologia, sono presi da precedenti religioni misteriche Pagane. Come afferma Taylor, “Che il Papato abbia preso in prestito le sue principali cerimonie e dottrine dai rituali del Paganesimo, è un fatto che i più dotti ed ortodossi della chiesa ... hanno sostenuto con la massima tenacia e dimostrato nel modo più convincente”.
Citazioni:
http://fainotizia.radioradicale.it/2007/04/29/mitra-di-persia-influssi-sullorigine-del-cristianesimo
Mitra di Persia - Influssi sull'origine del Cristianesimoinvia
Dal blog di freespirit (729) - Domenica, 29 Aprile 2007 - 4:04pm Mithra/Mitra è un dio molto antico che si trova sia in Persia che in India e antecedente il salvatore Cristiano di centinaia fino a migliaia di anni. Difatti, , come dice Wheless, poco prima dell’era Cristiana il culto di Mitra era “la religione ‘Pagana’ più popolare e più diffusa di quei tempi. Wheless continua:
Il Mitraismo è uno dei sistemi religiosi più antichi sulla terra, poiché data dall’inizio della storia prima che la razza Iraniana primitiva si dividesse in sezioni che divennero Persiana ed Indiana….. Quando nel 65-63 A.C., le armate conquistatrici di Pompeo furono convertite in gran numero dai suoi alti precetti, esse la portarono con sé nell’Impero Romano. Il Mitraismo si diffuse con grande rapidità nell’Impero, e fu adottato, patronizzato e protetto da un certo numero di Imperatori fino al tempo di Costantino.84
Veramente, il Mitraismo rappresentò la più grande sfida al Cristianesimo, che vinse per un pelo sul culto del suo concorrente. In comune con la figura di Cristo, Mitra ha quanto segue:
• Mitra nacque da una vergine il 25 dicembre in una grotta, e la sua nascita fu accompagnata da pastori che portarono doni.
• Egli fu considerato un grande insegnante e maestro itinerante.
• Egli ebbe 12 compagni o discepoli.
• Ai seguaci di Mitra veniva promessa immortalità.
• Egli fece miracoli.
• Come il “grande toro del Sole”, Mitra si sacrificò per la pace del mondo.85
• Egli fu sepolto in una tomba e risorse dopo tre giorni.
• La sua resurrezione veniva celebrata ogni anno.
• Egli fu era chiamato “il Buon Pastore” ed identificato sia con l’Agnello che col Leone.
• Egli era considerato “la Via, la Verità e la Luce”, ed il “Logos”, “Redentore”, “Salvatore”, e “Messia”.
• Il suo giorno sacro era la Domenica, il “Giorno del Signore”, centinaia di anni prima della comparsa di Cristo.
• Mitra aveva la sua festività principale in quella che più tardi sarebbe diventata la Pasqua.
• La sua religione aveva una eucaristia o “Cena del Signore”, alla quale Mitra disse, “Colui che non mangerà il mio corpo né berrà del mio sangue in modo che egli possa diventare una sola cosa con me ed Io con lui, non sarà salvato”.86
• “Il suo sacrificio annuale è la pasqua dei Magi, una espiazione simbolica o pegno di rigenerazione morale e fisica”.87
In aggiunta, il Vaticano stesso è costruito sul papato di Mitra, e la gerarchia Cristiana è quasi identica alla versione Mitraica che ha rimpiazzato.
Come afferma Walker:
La grotta del Vaticano apparteneva a Mitra fino al 376 D.C., quando un prefetto della città soppresse il culto del Salvatore rivale e si impadronì del santuario in nome di Cristo, nel giorno stesso del giorno di nascita del dio pagano, 25 Dicembre.88
Walker dice anche:
I Cristiani copiarono molti dettagli della religione misterica di Mitra, spiegando più tardi la somiglianza con il loro argomento favorito che il diavolo aveva anticipato la vera fede imitandola prima della nascita di Cristo.89
In The Book Your Church Doesn’t Want You to Read, Shmuel Golding afferma:
Paolo dice, “Essi bevvero da quella roccia spirituale e quella roccia era Cristo” (1 Cor. 10:4). Queste sono parole identiche a quelle trovate nelle scritture Mitraiche, eccetto che il nome Mitra viene usato al posto di Cristo. La collina del Vaticano in Roma che è vista come sacra a Pietro, la roccia Cristiana, era già sacra a Mitra. Sono stati trovati molti resti Mitraici in quel posto. La fusione dell’adorazione di Attis con quella di Mitra, quindi in seguito con quella di Gesù, fu effettuata quasi senza interruzione.90
Infatti, la patria leggendaria di Paolo, Tarso, era un luogo di culto di Mitra.
Del Mitraismo la Enciclopedia Cattolica afferma, come riferito da Wheless, “I padri conducevano il servizio religioso. Il capo dei padri, una specie di papa, che viveva sempre a Roma, era chiamato ‘Pater Patratus’”. Il papa Mitraico era anche chiamato Papa e Pontimus Maximus.
Virtualmente tutti gli elementi del rituale Cattolico, dalla mitra all’ostia all’altare alla dossologia, sono presi da precedenti religioni misteriche Pagane. Come afferma Taylor, “Che il Papato abbia preso in prestito le sue principali cerimonie e dottrine dai rituali del Paganesimo, è un fatto che i più dotti ed ortodossi della chiesa ... hanno sostenuto con la massima tenacia e dimostrato nel modo più convincente”.
Citazioni:
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
mavalà ha scritto:l'unica certezza su Gesù: il personaggio descritto nella Bibbia è frutto di storie ben più antiche...medesimo esempio di paggio
http://fainotizia.radioradicale.it/2007/04/29/mitra-di-persia-influssi-sullorigine-del-cristianesimo
Mitra di Persia - Influssi sull'origine del Cristianesimoinvia
Dal blog di freespirit (729) - Domenica, 29 Aprile 2007 - 4:04pm Mithra/Mitra è un dio molto antico che si trova sia in Persia che in India e antecedente il salvatore Cristiano di centinaia fino a migliaia di anni. Difatti, , come dice Wheless, poco prima dell’era Cristiana il culto di Mitra era “la religione ‘Pagana’ più popolare e più diffusa di quei tempi. Wheless .......
Sei sicura che ciò che vai leggendo dai siti sia attendibile, io un sano dubbio su ciò che hai postato lo avrei.
giulio76- -----------
- Numero di messaggi : 1440
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Figura storica di Gesù
mi mi stai dicendo che non conosci il culto di Mitra??? non ci credo.
Pensi veramente che sono opinioni individuali ??
Poi entrare in qualsiasi sito universitario per trovare la conferma
Un po' mi spaventa il fatto che hai cosi poca dimestichezza con la propria storia
Pensi veramente che sono opinioni individuali ??
Poi entrare in qualsiasi sito universitario per trovare la conferma
Un po' mi spaventa il fatto che hai cosi poca dimestichezza con la propria storia
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
mavalà ha scritto:mi mi stai dicendo che non conosci il culto di Mitra??? non ci credo.
Pensi veramente che sono opinioni individuali ??
Poi entrare in qualsiasi sito universitario per trovare la conferma
Un po' mi spaventa il fatto che hai cosi poca dimestichezza con la propria storia
Nel senso che ciò che hai letto su Mitra sia proprio vero?
cioè i 12 apostoli, la risurrezione ecc.... perché il la storia di Mitra la so diversamente.
giulio76- -----------
- Numero di messaggi : 1440
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Figura storica di Gesù
ecco la storia
IL MAZDEISMO
Antica religione di origine probabilmente babilonese (XIV secolo a.C.) che si sistemò e assunse una sua precisa fisionomia nel VII secolo a. C. ad opera di Zaratustra o Zoroastro che aveva avuto da Aura Mazda la rivelazione della vera religione e del vero dio. Questa religione fu accettata dal re dell'Iran che la impose a tutti i popoli che facevano parte del suo regno (da qui sorse l'idea degli ebrei di unificare gli erranti sotto un solo dio). Il mazdeismo tramite la sua Bibbia, l'Avesta, si diffuse rapidamente in Siria e nel Medio Oriente. Cerchiamo di capire in cosa consiste questa religione.
Aura Mazda, la negazione delle tenebre o del nulla rappresentate da un toro (che racchiude in sé bene e male), ha un figlio, dio del Sole, a cui dà il nome di Mitra (dio di origine indo - iraniana del XIV secolo a.C.). Mitra uccide il toro e fa la luce, elimina le tenebre e dà origine alla creazione dell'universo. Si libera allora bene e male che iniziano a combattersi per il dominio del mondo. Il bene è Aura Mazda accompagnata da angeli della luce; il male è Arimane con i suoi angeli delle tenebre o demoni. Arimane, quando il male cominciò ad avere la peggio, si rifugiò sulla Terra e per questo motivo la lotta tra bene e male iniziò ad interessare gli uomini. Il fatto che ancora si abbia la notte, mostra che non c'è stato un completo trionfo di Mitra, della luce. Gli uomini vorrebbero la luce ed il bene, ma la loro natura li fa cedere alle tenebre ed al male. Aura Mazda decide allora di inviare suo figlio sulla Terra per indicare agli uomini la via del bene e della luce. Nel fare questo dovette cambiare la natura di Mitra da puro spirito a carne e sangue. Da questa trasformazione di pensiero in voce, Mitra fu chiamato Logos, cioè parola, verbo. La vita sulla Terra del Salvatore Mitra, è simile a quella di molti altri Salvatori. La differenza sostanziale è che Mitra venne concepito da una vergine e dallo stesso Aura Mazda. Egli nacque il 25 dicembre (il giorno inizia ad allungarsi e ciò rappresenta la vittoria della luce sulle tenebre). Alla sua nascita, al bambino vennero offerti doni, tra cui oro (regalità), incenso (spiritualità) e mirra (eternità). I suoi insegnamenti sono riassunti in una sua predicazione, detta delle Beatitudini, in cui il regno dei cieli era assicurato a chi avesse sopportato con rassegnazione oppressione ed ingiustizie sulla Terra. Egli, analogamente ad altri Salvatori, fu arrestato, processato, torturato ed ucciso dopo essere stato appeso ad un palo. Dopo tre giorni resuscitò da morte e nel frattempo discese agli inferi. Prima di morire, Mitra consumò l'ultima cena con i suoi apostoli. In essa trasformò il pane ed il vino nel proprio sangue e corpo e disse agli apostoli che chi avesse mangiato quel pane e bevuto quel vino avrebbe avuto la vita eterna. Alla fine del mondo sarebbe egli stesso tornato sulla Terra per giudicare i vivi ed i morti resuscitati dalle loro tombe con i loro corpi. Gli apostoli dovevano propagare la sua dottrina, nel frattempo Mitra si ritirava in cielo con Aura Mazda in attesa del giudizio universale.
La resurrezione di Mitra veniva festeggiata alla metà di marzo, in corrispondenza alla rinascita della natura dopo l'inverno.
http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-559.htm
IL MAZDEISMO
Antica religione di origine probabilmente babilonese (XIV secolo a.C.) che si sistemò e assunse una sua precisa fisionomia nel VII secolo a. C. ad opera di Zaratustra o Zoroastro che aveva avuto da Aura Mazda la rivelazione della vera religione e del vero dio. Questa religione fu accettata dal re dell'Iran che la impose a tutti i popoli che facevano parte del suo regno (da qui sorse l'idea degli ebrei di unificare gli erranti sotto un solo dio). Il mazdeismo tramite la sua Bibbia, l'Avesta, si diffuse rapidamente in Siria e nel Medio Oriente. Cerchiamo di capire in cosa consiste questa religione.
Aura Mazda, la negazione delle tenebre o del nulla rappresentate da un toro (che racchiude in sé bene e male), ha un figlio, dio del Sole, a cui dà il nome di Mitra (dio di origine indo - iraniana del XIV secolo a.C.). Mitra uccide il toro e fa la luce, elimina le tenebre e dà origine alla creazione dell'universo. Si libera allora bene e male che iniziano a combattersi per il dominio del mondo. Il bene è Aura Mazda accompagnata da angeli della luce; il male è Arimane con i suoi angeli delle tenebre o demoni. Arimane, quando il male cominciò ad avere la peggio, si rifugiò sulla Terra e per questo motivo la lotta tra bene e male iniziò ad interessare gli uomini. Il fatto che ancora si abbia la notte, mostra che non c'è stato un completo trionfo di Mitra, della luce. Gli uomini vorrebbero la luce ed il bene, ma la loro natura li fa cedere alle tenebre ed al male. Aura Mazda decide allora di inviare suo figlio sulla Terra per indicare agli uomini la via del bene e della luce. Nel fare questo dovette cambiare la natura di Mitra da puro spirito a carne e sangue. Da questa trasformazione di pensiero in voce, Mitra fu chiamato Logos, cioè parola, verbo. La vita sulla Terra del Salvatore Mitra, è simile a quella di molti altri Salvatori. La differenza sostanziale è che Mitra venne concepito da una vergine e dallo stesso Aura Mazda. Egli nacque il 25 dicembre (il giorno inizia ad allungarsi e ciò rappresenta la vittoria della luce sulle tenebre). Alla sua nascita, al bambino vennero offerti doni, tra cui oro (regalità), incenso (spiritualità) e mirra (eternità). I suoi insegnamenti sono riassunti in una sua predicazione, detta delle Beatitudini, in cui il regno dei cieli era assicurato a chi avesse sopportato con rassegnazione oppressione ed ingiustizie sulla Terra. Egli, analogamente ad altri Salvatori, fu arrestato, processato, torturato ed ucciso dopo essere stato appeso ad un palo. Dopo tre giorni resuscitò da morte e nel frattempo discese agli inferi. Prima di morire, Mitra consumò l'ultima cena con i suoi apostoli. In essa trasformò il pane ed il vino nel proprio sangue e corpo e disse agli apostoli che chi avesse mangiato quel pane e bevuto quel vino avrebbe avuto la vita eterna. Alla fine del mondo sarebbe egli stesso tornato sulla Terra per giudicare i vivi ed i morti resuscitati dalle loro tombe con i loro corpi. Gli apostoli dovevano propagare la sua dottrina, nel frattempo Mitra si ritirava in cielo con Aura Mazda in attesa del giudizio universale.
La resurrezione di Mitra veniva festeggiata alla metà di marzo, in corrispondenza alla rinascita della natura dopo l'inverno.
http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-559.htm
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
poi abbiamo Horus:
CONFRONTO TRA LE VITE DI HORUS E GESÙ PURE COINCIDENZE?
Evento | Horus |Yeshua di Nazaret, alias Gesù
Concepimento: Da una vergine. Da una vergine.
Padre: Unigenito figlio del Dio Osiride. Unigenito figlio di Geova (nella forma dello Spirito Santo).
Madre: Meri. Miriam (alias Maria).
Padre putativo: Seb (Jo-Seph). Giuseppe.
Discendenza del padre putativo: Di discendenza reale. Di discendenza reale.
Luogo di nascita: In una grotta. In una grotta o stalla.
Annunciazione: Di un angelo a Iside, sua madre. Di un angelo a Miriam, sua madre.
Nascita annunciata da: La stella Sirio, stella del mattino. Una non precisata “stella apparsa nel cielo d'oriente.”
Data di nascita: Gli antichi egizi sfilavano attraverso le strade al tempo del solstizio Celebrata il 25 dicembre. La data scelta era la stessa della nascita di invernale (tipicamente il 22-25 dicembre), portando una mangiatoia e un bambino che rappresentava Horus. Mitra, Dioniso, il Sole Invitto (Sole Invincibile), ecc.
Annuncio della nascita: Per mezzo di angeli. Per mezzo di angeli.
Testimoni della nascita: Pastori. Pastori.
Testimoni posteriori della nascita: Tre divinità solari. Tre sapienti.
Minaccia di morte durante l'infanzia: Herut tentò di far uccidere Horus. Erode tentò di far uccidere Gesù.
Gestione della minaccia: Il Dio Che dice alla madre di Horus: “Vieni, tu dea Iside, nasconditi con tuo figlio.” Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, dicendo: “Destati, e prendi il fanciullino, e sua madre, e fuggi in Egitto,…”
Ceremonia del rito di passaggio: Horus raggiunse la maturità con uno speciale rituale, quando gli fu reintegrato l'occhio. Portato al tempio dai genitori per quello che è oggi chiamato un rituale Bar Mitzvah.
Rituale all'età di: 12 anni. 12 anni.
Discontinuità nella storia della vita: Nessuna documentazione tra i 12 e i 30 anni. Nessuna documentazione tra i 12 e i 30 anni.
Località del battesimo: Il fiume Eridano, o Iarutana. Il fiume Giordano.
Età al battesimo: 30 anni. 30 anni.
Battezzato da: Anup il Battista. Giovanni il Battista.
Sorte finale del battezzatore: Decapitato. Decapitato.
Tentazione: Portato dal deserto di Amenta su un'alta montagna dal suo arcirivale Sut. Sut (alias Set) fu un precursore Portato dal deserto della Palestina su un'alta montagna dal suo dell'ebreo Satana. arcirivale Satana.
Esito della tentazione: Horus resiste alla tentazione. Gesù resiste alla tentazione.
Sostenitori :Dodici discepoli. Dodici discepoli.
Attività: Camminò sull'acqua, espulse demoni, guarì i malati, restituì la vista ai ciechi. “Con la sua potenza calmò il mare.” Camminò sull'acqua, espulse demoni, guarì i malati, restituì la vista ai ciechi. Comandò al mare: “Taci, e sta’ cheto.”
Resurrezione del morto: Horus resuscitò il suo defunto padre Osiride dalla tomba. Gesù resuscitò Lazzaro dalla tomba.
Località dove si compì il miracolo della resurrezione: Anu, una città egiziana dove si tenevano annualmente i riti della morte, sepoltura e resurrezione di Horus. Gli ebrei aggiunsero il loro prefisso (“beth”) per “casa” ad “Anu”, originando “Beth-Anu”, o la “Casa di Anu”. Dato che “u” e “y” erano anticamente intercambiabili, “Bethanu” divenne “Bethany” (Betania), la località menzionata in Giovanni 11.
Origine del nome Lazzaro: Asar era un altro nome per Osiride, padre di Horus, che il figlio resuscitò dal regno dei morti. A Lui ci si rivolgeva utilizzando, come segno di rispetto, il termine “l'Asar”. Tradotto in ebraico, è reso “El-Asar”. I romani aggiunsero il prefisso “us” per indicare un nome maschile, ottenendo “Elasarus”. Con il passare del tempo la “E” fu omessa e la “s” si tramutò in “z”, dando origine a “Lazarus” (Lazzaro). Come descritto dall'autore(i) del Vangelo di Giovanni.
Trasfigurato: Sulla montagna. Sull'alta montagna.
Sermone(i) chiave: Sermone del Monte. Sermone del Monte; Sermone della Pianura.
Tipo di morte : Per crocifissione. Per crocifissione.
Accompagnato da: Due ladroni. Due ladroni.
Sepoltura:In una tomba. In una tomba.
Destino dopo la morte: Discese negli Inferi; resuscitato dopo tre giorni. Discese negli Inferi; resuscitato dopo circa 30-38 ore (da venerdi pomeriggio a, presumibilmente, domenica mattina), che coprono parte di tre giorni.
Resurrezione annunciata da: Donne. Donne.
Futuro: Regno millenario. Regno millenario.
CONFRONTO DELLE CARATTERISTICHE DI HORUS E GESÙ
Caratteristiche Horus Yeshua di Nazaret, alias Gesù.
Natura :Considerato un personaggio mitico. Considerato come un uomo-dio del Iº secolo E.V.
Ruolo principale: Salvatore dell'umanità. Salvatore dell'umanità.
Status sociale: Dio-uomo. Dio-uomo.
Descrizione comune: La vergine Iside che porta in braccio Horus bambino. La vergine Maria che porta in braccio Gesù Bambino.
Titolo: KRST, l'unto. Cristo, l'unto.
Altri nomi: Il buon pastore, l'agnello di Dio, il pane di vita, il figlio dell'uomo, la Parola, il pescatore, il redentore. Il buon pastore, l'agnello di Dio, il pane di vita, il figlio dell'uomo, la Parola, il pescatore, il redentore.
Segno zodiacale: Associato con i Pesci, il pesce. Associato con i Pesci, il pesce.
Simboli principali: Pesce, mazza, la vite, la verga del pastore. Pesce, mazza, la vite, la croce del pastore.
CONFRONTO TRA I MESSAGGI DI HORUS E GESÙ
Caratteristiche Horus Yeshua di Nazaret, alias Gesù
Criteri per la salvezza nel giorno del giudizio: “Ho dato il pane all'uomo affamato, l'acqua all'uomo assetato, vestiti all'uomo ignudo e una barca al marinaio naufrago.” “Perciocchè io ebbi fame, e voi mi deste a mangiare; io ebbi sete, e voi mi deste a bere; io fui forestiero, e voi mi accoglieste. Io fui ignudo, e voi mi rivestiste…” Matteo 25:35-36 (Traduzione di G. Diodati, 1649).
Dichiarazioni su “Io sono”: “Io sono Horus nella gloria… Io sono il Signore della Luce… Io sono il vittorioso… Io sono l'erede del tempo infinito… Io, proprio Io, sono colui che conosce le vie del cielo.” “Io sono Horus, il Principe dell'Eternità.” “Io sono Horus, che avanza attraverso l'eternità… Eternità e immutabilità è il mio nome.” “Io possiedo il pane in Anu. Io condivido in cielo il pane con Ra.” “Io sono la luce del mondo… Io sono la via, la verità e la vita.” “…io vi dico, che avanti che Abrahamo fosse nato, io sono.” “Gesù Cristo è lo stesso ieri, ed oggi, e in eterno.” “Io sono il pane di vita ch’è disceso dal cielo.” (Dal Vangelo di Giovanni)
Consiglio di lettura:Le radice egiziane del cristianesimo
Alessandro D'Ovidio
Giovani Dubbiosi Napoli -Gli articoli e i contributi al sito non sono retribuiti. Tutte le collaborazioni sono prestate a titolo gratuito.
http://www.giovanidubbiosi.it/alessandrodovidio19.htm
CONFRONTO TRA LE VITE DI HORUS E GESÙ PURE COINCIDENZE?
Evento | Horus |Yeshua di Nazaret, alias Gesù
Concepimento: Da una vergine. Da una vergine.
Padre: Unigenito figlio del Dio Osiride. Unigenito figlio di Geova (nella forma dello Spirito Santo).
Madre: Meri. Miriam (alias Maria).
Padre putativo: Seb (Jo-Seph). Giuseppe.
Discendenza del padre putativo: Di discendenza reale. Di discendenza reale.
Luogo di nascita: In una grotta. In una grotta o stalla.
Annunciazione: Di un angelo a Iside, sua madre. Di un angelo a Miriam, sua madre.
Nascita annunciata da: La stella Sirio, stella del mattino. Una non precisata “stella apparsa nel cielo d'oriente.”
Data di nascita: Gli antichi egizi sfilavano attraverso le strade al tempo del solstizio Celebrata il 25 dicembre. La data scelta era la stessa della nascita di invernale (tipicamente il 22-25 dicembre), portando una mangiatoia e un bambino che rappresentava Horus. Mitra, Dioniso, il Sole Invitto (Sole Invincibile), ecc.
Annuncio della nascita: Per mezzo di angeli. Per mezzo di angeli.
Testimoni della nascita: Pastori. Pastori.
Testimoni posteriori della nascita: Tre divinità solari. Tre sapienti.
Minaccia di morte durante l'infanzia: Herut tentò di far uccidere Horus. Erode tentò di far uccidere Gesù.
Gestione della minaccia: Il Dio Che dice alla madre di Horus: “Vieni, tu dea Iside, nasconditi con tuo figlio.” Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, dicendo: “Destati, e prendi il fanciullino, e sua madre, e fuggi in Egitto,…”
Ceremonia del rito di passaggio: Horus raggiunse la maturità con uno speciale rituale, quando gli fu reintegrato l'occhio. Portato al tempio dai genitori per quello che è oggi chiamato un rituale Bar Mitzvah.
Rituale all'età di: 12 anni. 12 anni.
Discontinuità nella storia della vita: Nessuna documentazione tra i 12 e i 30 anni. Nessuna documentazione tra i 12 e i 30 anni.
Località del battesimo: Il fiume Eridano, o Iarutana. Il fiume Giordano.
Età al battesimo: 30 anni. 30 anni.
Battezzato da: Anup il Battista. Giovanni il Battista.
Sorte finale del battezzatore: Decapitato. Decapitato.
Tentazione: Portato dal deserto di Amenta su un'alta montagna dal suo arcirivale Sut. Sut (alias Set) fu un precursore Portato dal deserto della Palestina su un'alta montagna dal suo dell'ebreo Satana. arcirivale Satana.
Esito della tentazione: Horus resiste alla tentazione. Gesù resiste alla tentazione.
Sostenitori :Dodici discepoli. Dodici discepoli.
Attività: Camminò sull'acqua, espulse demoni, guarì i malati, restituì la vista ai ciechi. “Con la sua potenza calmò il mare.” Camminò sull'acqua, espulse demoni, guarì i malati, restituì la vista ai ciechi. Comandò al mare: “Taci, e sta’ cheto.”
Resurrezione del morto: Horus resuscitò il suo defunto padre Osiride dalla tomba. Gesù resuscitò Lazzaro dalla tomba.
Località dove si compì il miracolo della resurrezione: Anu, una città egiziana dove si tenevano annualmente i riti della morte, sepoltura e resurrezione di Horus. Gli ebrei aggiunsero il loro prefisso (“beth”) per “casa” ad “Anu”, originando “Beth-Anu”, o la “Casa di Anu”. Dato che “u” e “y” erano anticamente intercambiabili, “Bethanu” divenne “Bethany” (Betania), la località menzionata in Giovanni 11.
Origine del nome Lazzaro: Asar era un altro nome per Osiride, padre di Horus, che il figlio resuscitò dal regno dei morti. A Lui ci si rivolgeva utilizzando, come segno di rispetto, il termine “l'Asar”. Tradotto in ebraico, è reso “El-Asar”. I romani aggiunsero il prefisso “us” per indicare un nome maschile, ottenendo “Elasarus”. Con il passare del tempo la “E” fu omessa e la “s” si tramutò in “z”, dando origine a “Lazarus” (Lazzaro). Come descritto dall'autore(i) del Vangelo di Giovanni.
Trasfigurato: Sulla montagna. Sull'alta montagna.
Sermone(i) chiave: Sermone del Monte. Sermone del Monte; Sermone della Pianura.
Tipo di morte : Per crocifissione. Per crocifissione.
Accompagnato da: Due ladroni. Due ladroni.
Sepoltura:In una tomba. In una tomba.
Destino dopo la morte: Discese negli Inferi; resuscitato dopo tre giorni. Discese negli Inferi; resuscitato dopo circa 30-38 ore (da venerdi pomeriggio a, presumibilmente, domenica mattina), che coprono parte di tre giorni.
Resurrezione annunciata da: Donne. Donne.
Futuro: Regno millenario. Regno millenario.
CONFRONTO DELLE CARATTERISTICHE DI HORUS E GESÙ
Caratteristiche Horus Yeshua di Nazaret, alias Gesù.
Natura :Considerato un personaggio mitico. Considerato come un uomo-dio del Iº secolo E.V.
Ruolo principale: Salvatore dell'umanità. Salvatore dell'umanità.
Status sociale: Dio-uomo. Dio-uomo.
Descrizione comune: La vergine Iside che porta in braccio Horus bambino. La vergine Maria che porta in braccio Gesù Bambino.
Titolo: KRST, l'unto. Cristo, l'unto.
Altri nomi: Il buon pastore, l'agnello di Dio, il pane di vita, il figlio dell'uomo, la Parola, il pescatore, il redentore. Il buon pastore, l'agnello di Dio, il pane di vita, il figlio dell'uomo, la Parola, il pescatore, il redentore.
Segno zodiacale: Associato con i Pesci, il pesce. Associato con i Pesci, il pesce.
Simboli principali: Pesce, mazza, la vite, la verga del pastore. Pesce, mazza, la vite, la croce del pastore.
CONFRONTO TRA I MESSAGGI DI HORUS E GESÙ
Caratteristiche Horus Yeshua di Nazaret, alias Gesù
Criteri per la salvezza nel giorno del giudizio: “Ho dato il pane all'uomo affamato, l'acqua all'uomo assetato, vestiti all'uomo ignudo e una barca al marinaio naufrago.” “Perciocchè io ebbi fame, e voi mi deste a mangiare; io ebbi sete, e voi mi deste a bere; io fui forestiero, e voi mi accoglieste. Io fui ignudo, e voi mi rivestiste…” Matteo 25:35-36 (Traduzione di G. Diodati, 1649).
Dichiarazioni su “Io sono”: “Io sono Horus nella gloria… Io sono il Signore della Luce… Io sono il vittorioso… Io sono l'erede del tempo infinito… Io, proprio Io, sono colui che conosce le vie del cielo.” “Io sono Horus, il Principe dell'Eternità.” “Io sono Horus, che avanza attraverso l'eternità… Eternità e immutabilità è il mio nome.” “Io possiedo il pane in Anu. Io condivido in cielo il pane con Ra.” “Io sono la luce del mondo… Io sono la via, la verità e la vita.” “…io vi dico, che avanti che Abrahamo fosse nato, io sono.” “Gesù Cristo è lo stesso ieri, ed oggi, e in eterno.” “Io sono il pane di vita ch’è disceso dal cielo.” (Dal Vangelo di Giovanni)
Consiglio di lettura:Le radice egiziane del cristianesimo
Alessandro D'Ovidio
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
e già che ci siamo:
Studiosi che da oltre 200 anni hanno messo in discussione la storia di Gesù.
Hermann Samuel Reimarus (1694-1768). 1778, Sulla intenzione di Gesù ed il suo insegnamento. In numerosi scritti, di pubblicazione postuma, il pensatore dell’epoca dei lumi e professore di lingue orientali al Ginnasio di Amburgo, respingeva il concetto della “religione rivelata” a favore del deismo naturalistico. Reimarus accusava gli autore del vangelo di frode consapevole e di innumerevoli contraddizioni.
Francois Marie Arouet (Voltaire) (1694-1778). Fu il maggiore esponente dell’Epoca dei lumi: nonostante l’istruzione presso un collegio di gesuiti, affermava che "il cristianesimo è la religione più ridicola, più assurda e più sanguinaria che abbia mai afflitto il mondo... Il vero Dio non può essere nato da una ragazza, morto sulla croce, e nemmeno mangiato in un pezzo di pane". Fu incarcerato ed esiliato, mentre le sue opere furono vietate e bruciate. La grande popolarità nella Francia rivoluzionaria ha assicurato a Voltaire un posto tra i grandi nel Pantheon di Parigi. Alcuni estremisti religiosi trafugarono i suoi resti per gettarli tra i rifiuti.
Charles François Dupuis, 1794, Origine de tous les Cultes ou La Religion universelle. Nell’opera interpreta il Cristianesimo (e tutte le religioni) su basi astronomiche e mitologiche. “E’ più facile diffondere una grande menzogna che non una grande verità, poiché è più facile credere che non ragionare, e perché la gente preferisce alla semplicità della storia le meraviglie dei racconti”. Dupuis volle distruggere una parte delle sue opere a causa della violenta reazione che avevano provocato.
Count Volney, 1787, Les Ruines; ou, Méditation sur les révolutions des empires. Lo studioso francese vedeva nell’antico Egitto gli elementi precursori del Cristianesimo.
Edward Evanson, 1792, The Dissonance of the Four Generally Received Evangelists and the Evidence of their Respective Authenticity. Il razionalista inglese mise in discussione il dogma secondo cui gli apostoli fossero autori dei vangeli, segnalando inoltre come aprocrife diverse epistole paoline.
Thomas Paine, 1795, The Age of Reason. Il pubblicista che lanciò il primo richiamo all’indipendenza americana (Common Sense, 1776; Rights of Man, 1791). Paine, come molti rivoluzionari contemporanei, si professava deista, e denunciava con toni accesi le atrocità e le contraddizioni della Bibbia.
Robert Taylor, 1828, Syntagma Of The Evidences Of The Christian Religion; 1829, Diegesis. Taylor era stato incarcerato per le sue affermazioni sulle origini mitiche del Cristianesimo. "Per i primi cristiani le parole non erano altro che una personificazione del principio della ragione, della bontà, o di quel principio, qualunque cosa fosse, più atta a condurre l’uomo sul percorso della vita”.
Godfrey Higgins, 1836, Anacalypsis – An Attempt to Draw Aside the Veil of the Saitic Isis; or an Inquiry into the Origin of Languages, Nations and Religions. Scrittore inglese, pioniere dell’archeologia e massone.
Bruno Bauer, 1841, Criticism of the Gospel History of the Synoptics. 1877, Christus und die Caesaren. Der Hervorgang des Christentums aus dem romischen Griechentum. Iconoclasta di primo livello, il Bauer contestava l’autenticità di tutte le epistole paoline (nelle quali intravedeva l’influenza dello stoicismo) e studiava il ruolo di Filone Alessandrino nel primo Cristianesimo. Bauer respinse l’idea del Gesù storico. "Tutto ciò che si conosce di Gesù appartiene al mondo dell’immaginazione". Di conseguenza, nel 1842 Bauer veniva contestato e poi rimosso dall’incarico di professore di teologia del Nuovo Testamento a Tübingen.
Ralph Waldo Emerson, 1841, Essays. Secondo il poeta, già pastore unitariano, Gesù era un “vero profeta” mentre il Cristianesimo organizzato sarebbe stato una "monarchia orientale". "Le nostre scuole di religione, chiese e società di beneficenza sono fardelli sulle nostre spalle”.
Mitchell Logan, 1842, Christian Mythology Unveiled. “Per quanto infondato e assurdo, l’opinione corrente rimane la regina delle nazioni”.
Ferdinand Christian Baur, 1845, Paulus, der Apostel Jesu Christi. Lo studioso tedesco segnalava come non autentiche le epistole pastorali, ritenendo genuine solo le quattro principali epistole paoline. Era il fondatore della “Scuola di "Tübingen”.
David Friedrich Strauss, 1860, The Life of Jesus Critically Examined. Pastore luterano e studioso, la critica come mito dei miracoli evangelici e la riduzione di Gesù a semplice uomo gli valsero la fine della carriera ecclesiastica.
Ernest Renan, 1863, Das Leben Jesu. Preparato per il sacerdozio cattolico, Renan scrisse una biografia romanzata di Gesù in base alla critica tedesca, che gli valse la fine della carriera ecclesiastica.
Robert Ingersoll, 1872, The Gods. Il noto conferenziere dell’Illinois era un duro critico della religione cristiana. “Mi è sempre sembrato che un essere venuto da un altro mondo con un messaggio di importanza infinita per l’umanità avrebbe dovuto perlomeno sottoscrivere egli stesso quel messaggio. Non è straordinario che non esista nemmeno una parola scritta da Cristo?"
Kersey Graves, 1875, The World's Sixteen Crucified Saviours. Lo scrittore, un quacchero della Pennsylvania, svelò il cuore pagano dei falsari cristiani, pur spesso senza citare le sue fonti.
Allard Pierson, 1879, De Bergrede en andere synoptische Fragmenten. L’autore, teologo e storico dell’arte e della letteratura, identificava nelle “beatitudini” una raccolta di saggezza ebraica. La pubblicazione del Bergrede segnava l’inizio della critica radicale olandese. Egli dubitava dell’autenticità di tutte le epistole paoline e della stessa esistenza storica di Gesù.
Bronson C. Keeler, 1881, A Short History of the Bible. Un trattato classico sulle frodi del Cristianesimo.
Abraham Dirk Loman, 1882, "Quaestiones Paulinae," in Theologisch Tijdschrift. Questo professore di teologia di Amsterdam affermava che tutte le epistole risalgono al 2° secolo, presentando il Cristianesimo come fusione tra pensiero ebraico e quello romano-ellenico. Quando venne afflitto dalla cecità, Loman affermava che tale condizione lo aveva illuminato sulla storia oscura della chiesa!
Thomas William Doane, 1882, Bible Myths and their Parallels in Other Religions. Altra opera sulle basi pagane dei miti e dei miracoli della Bibbia.
Samuel Adrianus Naber, 1886, Verisimilia. Laceram conditionem Novi Testamenti exemplis illustrarunt et ab origine repetierunt. Uno studioso di letteratura classica che intravedeva nelle scritture cristiane i miti greci.
Gerald Massey, 1886, Historical Jesus and Mythical Christ. 1907, Ancient Egypt-The Light of the World. Un altra opera classica sul Cristianesimo.
Edwin Johnson, 1887, Antiqua mater. A Study of Christian Origins. Secondo il teologo radicale inglese i primi cristiani erano crestiani, seguaci di Chrestus che si era appropriato del mito di Dionysos Eleutherios ("Dioniso l’emancipatore"), per creare un dio-uomo che si era autosacrificato. Affermava anche che i dodici apostoli non eran che una invenzione.
Rudolf Steck, 1888, Der Galaterbrief nach seiner Echtheit untersucht nebst kritischen Bemerkungen zu den Paulinischen Hauptbriefen. Secondo lo studioso radicale svizzero tutte le epistole paoline erano contraffazioni.
Franz Hartman, 1889, The Life of Johoshua: The Prophet di Nazareth.
Willem Christiaan van Manen, 1896, Paulus. Professore di Leiden e il più rinomato dei radicali olandesi, questo pastore contestava la risurrezione fisica di Gesù Cristo. Dopo anni di incertezze, van Manen concludeva che nessuna delle epistole paoline era genuina mentre gli Atti derivavano dalle opere di Giuseppe Flavio.
Joseph McCabe, 1897, Why I Left the Church. 1907, The Bible in Europe: an Inquiry into the Contribution of the Christian Religion to Civilization. 1914, The Sources of the Morality of the Gospels. Era un ex frate francescano passato all’ateismo militante. In numerose opere, McCabe criticava molti aspetti della leggenda di Cristo – "Non esiste nei vangeli una "figura di Gesù". Esistono decine di figure”. Tuttavia, ammetteva la possibile esistenza di un fondatore storico.
Albert Schweitzer. 1901, The Mystery of the Kingdom of God. 1906, The Quest of the Historical Jesus. Il noto teologo e missionario tedesco (35 anni nel Camerun) respingeva l’ideale liberale di un Gesù umanitario, condividendo allo stesso tempo le conclusioni dei radicali olandesi. Egli concludeva con pessimismo che il supereroe era stato un fanatico di tipo apocalittico, e che Gesù era morto da uomo deluso. Si ricorda la sua affermazione secondo cui coloro i quali sono alla ricerca del Gesù storico hanno trovato solo loro stessi allo specchio.
Wilhelm Wrede, 1901, The Messianic Secret. Wrede dimostrava come, nel vangelo di Marco, un falso storico era stato creato dal primo Cristianesimo.
Thomas Whittaker, 1904, The Origins of Christianity. Affermava che Gesù era un mito.
William Benjamin Smith, 1906, Der vorchristliche Jesus. 1911, Die urchristliche Lehre des reingöttlichen Jesus. Individua nell’isola di Cipro le origini di un culto pre-cristiano di Gesù.
Albert Kalthoff, 1907, The Rise of Christianity. Un altro studioso radicale tedesco che vedeva nel Cristianesimo una psicosi. Cristo era in fondo il principio trascendentale della comunità cristiana, dalle tendenze apocalittiche, alla ricerca di riforme.
Gerardus Bolland, 1907, De Evangelische Jozua. Il filosofo di Leiden individuava le origini del Cristianesimo nello gnosticismo ebraico di epoca antecedente. Il protagonista del Nuovo Testamento sarebbe il “figlio di Nun”, citato nel Vecchio Testamento, poi chiamato Gesù da Mosè. La vergine non è altro che il simbolo del popolo di Israele. I "Netzerim" portarono poi il loro vangelo in Palestina.
Nel 1907 Pio X condannava i Modernisti che “operavano in seno alla Chiesa", e introdusse il giuramento antimodernista nel 1910.
Prosper Alfaric (1886-1955) Questo docente francese di teologia, scosso dall’atteggiamento di Pio X, rinunciò alla fede: nel 1909 lasciò la Chiesa per dedicarsi al razionalismo.
Mangasar Magurditch Mangasarian, 1909, The Truth About Jesus ? Is He a Myth? ? L’ex pastore presbiteriano svelò l’inganno.
Karl Kautsky, 1909, The Foundations of Christianity. Un socialista che interpretava il Cristianesimo in termini della lotta di classe.
Arthur Drews, 1910, Die Christusmythe (The Christ Myth). 1910, Die Petruslegende (The Legend of St Peter). 1924, Die Entstehung des Christentums aus dem Gnostizismus (Le origini gnostiche del Cristianesimo). Il noto filosofo fu il principale esponente tedesco della teoria di Cristo come mito. Nei vangeli si era storicizzato un Gesù di stampo mistico tratto dalla tradizione profetica e dalla letteratura ebraica. La Passione si ritrovava nelle speculazioni platoniche.
John E. Remsburg, 1909, The Christ: A critical review and analysis of the evidences of His existence. Analizza le contraddizioni dei vangeli: mentre Gesù probabilmente non era esistito, era invece diventato l’eroe sovrannaturale del dogma cristiano.
John Robertson, 1910, Christianity and Mythology. 1911, Pagan Christs. Studies in Comparative Hierology. 1917, The Jesus Problem. Robertson fece presente la natura universale di molti elementi della storia di Gesù in relazione ai rituali precristiani di crocifissione nel mondo antico. Individuava in Gesù/Giosué una antica divinità che aveva la forma di un agnello.
Alexander Hislop, 1916, The Two Babylons. Esauriente saggio sui rituali pagani e altre usanze del Cattolicesimo.
Gustaaf Adolf van den Bergh van Eysinga, 1912, Radical Views about the New Testament. 1918, Voorchristelijk Christendom. De vorbereiding van het Evangelie in de Hellenistische wereld. Il teologo fu l’ultimo dei radicali olandesi a ricoprire una cattedra universitaria.
Edward Carpenter, 1920, Pagan and Christian Creeds. Uno studio sulle origini pagane del Cristianesimo.
Rudolf Bultmann, 1921, The History of the Synoptic Tradition. 1941, Neues Testament und Mythologie. Questo professore luterano di teologia all’Università di Marburg aderiva alla 'critica formale” contribuendo alla demitizzazione dei vangeli. Vedeva nelle storie di Gesù una teologia presentata nel linguaggio del mito. Bultmann osservava come il Nuovo Testamento non fosse la storia di Gesù ma piuttosto una testimonianza sulle credenze dei primi cristiani. Asseriva che era inutile ricercare il Gesù storico: "Non possiamo sapere nulla o quasi sulla vita e la personalità di Gesù".
James Frazer, 1922, The Golden Bough. Una interpretazione antropologica del percorso dell’uomo dalla magia, alla religione ed alla scienza; il Cristianesimo come fenomeno culturale.
P. L. Couchoud, 1924, Le mystère de Jesus.1939, The Creation of Christ. Couchoud sosteneva l’esistenza del Pietro storico e non del Gesù storico, argomentando che la Passione si basava sulla morte di Stefano.
Georg Brandes, 1926, Jesus – A Myth. Individuava nella Rivelazione di S. Giovanni la parte più antica del Nuovo Testamento.
Henri Delafosse, 1927, Les Lettres d’Ignace d’Antioche. 1928, "Les e’écrits de Saint Paul," in Christianisme. Bollava come contraffazioni di epoca tarda le epistole di Ignazio.
Joseph Wheless, 1926, Is It God's Word? An Exposition of the Fables and Mythology of the Bible and the Fallacies of Theology. 1930, Forgery in Christianity. Il legale americano, cresciuto nel profondo sud, demolì le fantasticherie bibliche.
L. Gordon Rylands, 1927, The Evolution of Christianity.1935, Did Jesus Ever Live?
Edouard Dujardin, 1938, Ancient History of the God Jesus.
John J. Jackson, 1938, Christianity Before Christ, Osservazioni sui precedenti egiziani della fede cristiana.
Alvin Boyd Kuhn, 1944, Who is this King of Glory? 1970, Rebirth for Christianity. Gesù non era una persona, ma il simbolo dell’anima divina in ogni essere umano.
Herbert Cutner, 1950, Jesus: God, Man, or Myth? Sulla natura mitica di Gesù con un riassunto del dibattito tra i sostenitori dell’aspetto mitico e dell’aspetto storico. E’ da lungo tempo che si sostiene la natura mitica. Le origini pagane di Cristo.
Georges Las Vergnas, 1956, Pourquoi j'ai quitté l'Eglise romaine Besançon.
Georges Ory, 1961, An Analysis of Christian Origins.
Guy Fau, 1967, Le Fable de Jesus Christ.
John Allegro, 1970, The Sacred Mushroom and the Cross. 1979, The Dead Sea Scrolls and the Christian Myth. Gesù si ricollegava al fungo sacro mentre la sua vita era un’interpretazione allegorica dello stato allucinatorio provocato dal consumo di droghe. Pur non subendo il carcere. Allegro venne rovinato sul piano professionale.
George Albert Wells, 1975, Did Jesus Exist? 1988, The Historical Evidence for Jesus. 1996, The Jesus Legend. 1998, Jesus Myth. 2004, Can We Trust the New Testament? Thoughts on the Reliability of Early Christian Testimony. Il Cristianesimo visto come evoluzione della tradizione della sapienza ebraica. Nelle ultime opere l’autore è più possibilista sul ruolo di un predicatore realmente esistito.
Max Rieser, 1979, The True Founder of Christianity and the Hellenistic Philosophy. Il Cristianesimo fu fondato dagli ebrei della Diaspora per poi essere retrodatato nella Palestina prima dell’anno 70. Il Cristianesimo arrivò per ultimo in Palestina: ecco il motivo degli antichi reperti archeologici cristiani a Roma, che compaiono in Giudea solo nel IV secolo.
Abelard Reuchlin, 1979, The True Authorship of the New Testament. Si racconta la storia di una “congiura” in cui l’aristocratico romano Arius Calpurnius Piso (ossia "Giuseppe Flavio") avrebbe cercato di impadronirsi dell’Impero romano con la creazione di una religione nuova di zecca.
Hermann Detering, 1992, Paulusbriefe ohne Paulus?: Die Paulusbriefe in der holländischen Radikalkritik. Lo studio di un pastore della scuola radicale olandese.
Gary Courtney, 1992, 2004 Et tu, Judas? Then Fall Jesus! La Passione racconta in sostanza la storia di Cesare in ambito ebraico, fuso inoltre con il culto di Attis, il dio morto e risorto. Gli ebrei sostenitori di Cesare avrebbero assimilato il “salvatore dell’umanità” al “servo sofferente” citato da Isaiah.
Michael Kalopoulos, 1995, The Great Lie. Lo storico greco esplora i notevoli aspetti paralleli tra i testi biblici e la mitologia greca, sottolineando la natura ingannevole ed autoritaria della religione.
Gerd Lüdemann, 1998, The Great Deception: And What Jesus Really Said and Did. 2002, Paul: The Founder of Christianity. 2004, The Resurrection Of Christ: A Historical Inquiry. Dopo 25 anni di ricerche, lo studioso tedesco concludeva che fosse Paolo e non Gesù a fondare il Cristianesimo. Lüdemann veniva espulso dalla facoltà di teologia dell’Università di Göttingen per aver osato affermare che la risurrezione non era che un “pio auto-inganno” – con buona pace della libertà accademica.
Alvar Ellegard, 1999, Jesus One Hundred Years Before Christ. Il Cristianesimo nasce dalla setta degli Esseni, Gesù essendo il prototipo del maestro di giustizia.
D. Murdock ('Acharya S') 1999, The Christ Conspiracy: The Greatest Story Ever Sold. 2004, Suns of God: Krishna, Buddha and Christ Unveiled. Alla critica del mito del Cristo si aggiunge la teologia astrale, secondo cui GC era una divinità composita utilizzato per unificare l’Impero romano.
Earl Doherty, 1999, The Jesus Puzzle. Did Christianity Begin with a Mythical Christ? Una tesi convincente del Cristianesimo avviato come setta ebraica di stampo mistico-profetico: Gesù non era nemmeno necessario!
Timothy Freke, Peter Gandy, 1999, The Jesus Mysteries. 2001, Jesus and the Lost Goddess : The Secret Teachings of the Original Christians. Studio del rapporto tra il racconto di Gesù e il mito di Osiride-Dioniso. Gesù e Maria Maddalena richiamano le divinità pagane del dio-uomo e della dea-donna.
Harold Liedner, 2000, The Fabrication of the Christ Myth. Rassegna degli anacronismi e degli errori geografici dei vangeli; si denuncia il Cristianesimo come una tra le frodi più efficaci della storia.
Robert Price, 2000, Deconstructing Jesus. 2003 Incredible Shrinking Son of Man: How Reliable Is the Gospel Tradition? Questo ex pastore e noto studioso dimostra che Gesù non è altro che una sintesi inventata basata su alcuni profeti del 1° secolo, i salvatori dei culti misterici e gli eoni dello gnosticismo.
Hal Childs, 2000, The Myth of the Historical Jesus and the Evolution of Consciousness. Uno psicoterapista esamina la figura dell’uomo-dio.
Michael Hoffman, 2000, Judaism's Strange Gods. Lo storico, che ha elaborato la teoria della “morte dell’io”, nega l’esistenza del Gesù storico.
Burton Mack, 2001,The Christian Myth: Origins, Logic, and Legacy. Il contesto sociale della creazione di miti.
Luigi Cascioli, 2001, La Favola di Cristo. Atto di accusa contro il papato per aver tratto profitto dalla frode!
Frank R. Zindler, 2003, The Jesus the Jews Never Knew: Sepher Toldoth Yeshu and the Quest of the Historical Jesus in Jewish Sources. Nelle fonti ebraiche non si trovano tracce del messia fantasma.
Tom Harpur, 2005, The Pagan Christ: Recovering the Lost Light. Lo studioso canadese del Nuovo Testamento, già sacerdote anglicano, ripresenta le tesi di Kuhn, Higgins e Massey. Gesù è una figura mitica, e tutte le idee essenziali del Cristianesimo derivano dall’Egitto.
Francesco Carotta, 2005, Gesù Era Cesare: Sulle Origini Giuliane del Cristianesimo. Un elenco esauriente di aspetti paralleli; stranamente, secondo l’autore, Cesare era proprio Gesù!
Joseph Atwill, 2005, Caesar's Messiah: The Roman Conspiracy to Invent Jesus. Un altro studio sulle somiglianze tra Giuseppe Flavio ed I vangeli. Secondo Atwill, i conquistatori della Giudea - Vespasiano, Tito e Domiziano, si servivano di ebrei ellenizzati per la compilazione dei testi “cristiani”, in modo da fornire una alternativa pacifica all’Ebraismo bellicoso. Gesù era davvero Giuseppe Flavio? Non ci credo
Studiosi che da oltre 200 anni hanno messo in discussione la storia di Gesù.
Hermann Samuel Reimarus (1694-1768). 1778, Sulla intenzione di Gesù ed il suo insegnamento. In numerosi scritti, di pubblicazione postuma, il pensatore dell’epoca dei lumi e professore di lingue orientali al Ginnasio di Amburgo, respingeva il concetto della “religione rivelata” a favore del deismo naturalistico. Reimarus accusava gli autore del vangelo di frode consapevole e di innumerevoli contraddizioni.
Francois Marie Arouet (Voltaire) (1694-1778). Fu il maggiore esponente dell’Epoca dei lumi: nonostante l’istruzione presso un collegio di gesuiti, affermava che "il cristianesimo è la religione più ridicola, più assurda e più sanguinaria che abbia mai afflitto il mondo... Il vero Dio non può essere nato da una ragazza, morto sulla croce, e nemmeno mangiato in un pezzo di pane". Fu incarcerato ed esiliato, mentre le sue opere furono vietate e bruciate. La grande popolarità nella Francia rivoluzionaria ha assicurato a Voltaire un posto tra i grandi nel Pantheon di Parigi. Alcuni estremisti religiosi trafugarono i suoi resti per gettarli tra i rifiuti.
Charles François Dupuis, 1794, Origine de tous les Cultes ou La Religion universelle. Nell’opera interpreta il Cristianesimo (e tutte le religioni) su basi astronomiche e mitologiche. “E’ più facile diffondere una grande menzogna che non una grande verità, poiché è più facile credere che non ragionare, e perché la gente preferisce alla semplicità della storia le meraviglie dei racconti”. Dupuis volle distruggere una parte delle sue opere a causa della violenta reazione che avevano provocato.
Count Volney, 1787, Les Ruines; ou, Méditation sur les révolutions des empires. Lo studioso francese vedeva nell’antico Egitto gli elementi precursori del Cristianesimo.
Edward Evanson, 1792, The Dissonance of the Four Generally Received Evangelists and the Evidence of their Respective Authenticity. Il razionalista inglese mise in discussione il dogma secondo cui gli apostoli fossero autori dei vangeli, segnalando inoltre come aprocrife diverse epistole paoline.
Thomas Paine, 1795, The Age of Reason. Il pubblicista che lanciò il primo richiamo all’indipendenza americana (Common Sense, 1776; Rights of Man, 1791). Paine, come molti rivoluzionari contemporanei, si professava deista, e denunciava con toni accesi le atrocità e le contraddizioni della Bibbia.
Robert Taylor, 1828, Syntagma Of The Evidences Of The Christian Religion; 1829, Diegesis. Taylor era stato incarcerato per le sue affermazioni sulle origini mitiche del Cristianesimo. "Per i primi cristiani le parole non erano altro che una personificazione del principio della ragione, della bontà, o di quel principio, qualunque cosa fosse, più atta a condurre l’uomo sul percorso della vita”.
Godfrey Higgins, 1836, Anacalypsis – An Attempt to Draw Aside the Veil of the Saitic Isis; or an Inquiry into the Origin of Languages, Nations and Religions. Scrittore inglese, pioniere dell’archeologia e massone.
Bruno Bauer, 1841, Criticism of the Gospel History of the Synoptics. 1877, Christus und die Caesaren. Der Hervorgang des Christentums aus dem romischen Griechentum. Iconoclasta di primo livello, il Bauer contestava l’autenticità di tutte le epistole paoline (nelle quali intravedeva l’influenza dello stoicismo) e studiava il ruolo di Filone Alessandrino nel primo Cristianesimo. Bauer respinse l’idea del Gesù storico. "Tutto ciò che si conosce di Gesù appartiene al mondo dell’immaginazione". Di conseguenza, nel 1842 Bauer veniva contestato e poi rimosso dall’incarico di professore di teologia del Nuovo Testamento a Tübingen.
Ralph Waldo Emerson, 1841, Essays. Secondo il poeta, già pastore unitariano, Gesù era un “vero profeta” mentre il Cristianesimo organizzato sarebbe stato una "monarchia orientale". "Le nostre scuole di religione, chiese e società di beneficenza sono fardelli sulle nostre spalle”.
Mitchell Logan, 1842, Christian Mythology Unveiled. “Per quanto infondato e assurdo, l’opinione corrente rimane la regina delle nazioni”.
Ferdinand Christian Baur, 1845, Paulus, der Apostel Jesu Christi. Lo studioso tedesco segnalava come non autentiche le epistole pastorali, ritenendo genuine solo le quattro principali epistole paoline. Era il fondatore della “Scuola di "Tübingen”.
David Friedrich Strauss, 1860, The Life of Jesus Critically Examined. Pastore luterano e studioso, la critica come mito dei miracoli evangelici e la riduzione di Gesù a semplice uomo gli valsero la fine della carriera ecclesiastica.
Ernest Renan, 1863, Das Leben Jesu. Preparato per il sacerdozio cattolico, Renan scrisse una biografia romanzata di Gesù in base alla critica tedesca, che gli valse la fine della carriera ecclesiastica.
Robert Ingersoll, 1872, The Gods. Il noto conferenziere dell’Illinois era un duro critico della religione cristiana. “Mi è sempre sembrato che un essere venuto da un altro mondo con un messaggio di importanza infinita per l’umanità avrebbe dovuto perlomeno sottoscrivere egli stesso quel messaggio. Non è straordinario che non esista nemmeno una parola scritta da Cristo?"
Kersey Graves, 1875, The World's Sixteen Crucified Saviours. Lo scrittore, un quacchero della Pennsylvania, svelò il cuore pagano dei falsari cristiani, pur spesso senza citare le sue fonti.
Allard Pierson, 1879, De Bergrede en andere synoptische Fragmenten. L’autore, teologo e storico dell’arte e della letteratura, identificava nelle “beatitudini” una raccolta di saggezza ebraica. La pubblicazione del Bergrede segnava l’inizio della critica radicale olandese. Egli dubitava dell’autenticità di tutte le epistole paoline e della stessa esistenza storica di Gesù.
Bronson C. Keeler, 1881, A Short History of the Bible. Un trattato classico sulle frodi del Cristianesimo.
Abraham Dirk Loman, 1882, "Quaestiones Paulinae," in Theologisch Tijdschrift. Questo professore di teologia di Amsterdam affermava che tutte le epistole risalgono al 2° secolo, presentando il Cristianesimo come fusione tra pensiero ebraico e quello romano-ellenico. Quando venne afflitto dalla cecità, Loman affermava che tale condizione lo aveva illuminato sulla storia oscura della chiesa!
Thomas William Doane, 1882, Bible Myths and their Parallels in Other Religions. Altra opera sulle basi pagane dei miti e dei miracoli della Bibbia.
Samuel Adrianus Naber, 1886, Verisimilia. Laceram conditionem Novi Testamenti exemplis illustrarunt et ab origine repetierunt. Uno studioso di letteratura classica che intravedeva nelle scritture cristiane i miti greci.
Gerald Massey, 1886, Historical Jesus and Mythical Christ. 1907, Ancient Egypt-The Light of the World. Un altra opera classica sul Cristianesimo.
Edwin Johnson, 1887, Antiqua mater. A Study of Christian Origins. Secondo il teologo radicale inglese i primi cristiani erano crestiani, seguaci di Chrestus che si era appropriato del mito di Dionysos Eleutherios ("Dioniso l’emancipatore"), per creare un dio-uomo che si era autosacrificato. Affermava anche che i dodici apostoli non eran che una invenzione.
Rudolf Steck, 1888, Der Galaterbrief nach seiner Echtheit untersucht nebst kritischen Bemerkungen zu den Paulinischen Hauptbriefen. Secondo lo studioso radicale svizzero tutte le epistole paoline erano contraffazioni.
Franz Hartman, 1889, The Life of Johoshua: The Prophet di Nazareth.
Willem Christiaan van Manen, 1896, Paulus. Professore di Leiden e il più rinomato dei radicali olandesi, questo pastore contestava la risurrezione fisica di Gesù Cristo. Dopo anni di incertezze, van Manen concludeva che nessuna delle epistole paoline era genuina mentre gli Atti derivavano dalle opere di Giuseppe Flavio.
Joseph McCabe, 1897, Why I Left the Church. 1907, The Bible in Europe: an Inquiry into the Contribution of the Christian Religion to Civilization. 1914, The Sources of the Morality of the Gospels. Era un ex frate francescano passato all’ateismo militante. In numerose opere, McCabe criticava molti aspetti della leggenda di Cristo – "Non esiste nei vangeli una "figura di Gesù". Esistono decine di figure”. Tuttavia, ammetteva la possibile esistenza di un fondatore storico.
Albert Schweitzer. 1901, The Mystery of the Kingdom of God. 1906, The Quest of the Historical Jesus. Il noto teologo e missionario tedesco (35 anni nel Camerun) respingeva l’ideale liberale di un Gesù umanitario, condividendo allo stesso tempo le conclusioni dei radicali olandesi. Egli concludeva con pessimismo che il supereroe era stato un fanatico di tipo apocalittico, e che Gesù era morto da uomo deluso. Si ricorda la sua affermazione secondo cui coloro i quali sono alla ricerca del Gesù storico hanno trovato solo loro stessi allo specchio.
Wilhelm Wrede, 1901, The Messianic Secret. Wrede dimostrava come, nel vangelo di Marco, un falso storico era stato creato dal primo Cristianesimo.
Thomas Whittaker, 1904, The Origins of Christianity. Affermava che Gesù era un mito.
William Benjamin Smith, 1906, Der vorchristliche Jesus. 1911, Die urchristliche Lehre des reingöttlichen Jesus. Individua nell’isola di Cipro le origini di un culto pre-cristiano di Gesù.
Albert Kalthoff, 1907, The Rise of Christianity. Un altro studioso radicale tedesco che vedeva nel Cristianesimo una psicosi. Cristo era in fondo il principio trascendentale della comunità cristiana, dalle tendenze apocalittiche, alla ricerca di riforme.
Gerardus Bolland, 1907, De Evangelische Jozua. Il filosofo di Leiden individuava le origini del Cristianesimo nello gnosticismo ebraico di epoca antecedente. Il protagonista del Nuovo Testamento sarebbe il “figlio di Nun”, citato nel Vecchio Testamento, poi chiamato Gesù da Mosè. La vergine non è altro che il simbolo del popolo di Israele. I "Netzerim" portarono poi il loro vangelo in Palestina.
Nel 1907 Pio X condannava i Modernisti che “operavano in seno alla Chiesa", e introdusse il giuramento antimodernista nel 1910.
Prosper Alfaric (1886-1955) Questo docente francese di teologia, scosso dall’atteggiamento di Pio X, rinunciò alla fede: nel 1909 lasciò la Chiesa per dedicarsi al razionalismo.
Mangasar Magurditch Mangasarian, 1909, The Truth About Jesus ? Is He a Myth? ? L’ex pastore presbiteriano svelò l’inganno.
Karl Kautsky, 1909, The Foundations of Christianity. Un socialista che interpretava il Cristianesimo in termini della lotta di classe.
Arthur Drews, 1910, Die Christusmythe (The Christ Myth). 1910, Die Petruslegende (The Legend of St Peter). 1924, Die Entstehung des Christentums aus dem Gnostizismus (Le origini gnostiche del Cristianesimo). Il noto filosofo fu il principale esponente tedesco della teoria di Cristo come mito. Nei vangeli si era storicizzato un Gesù di stampo mistico tratto dalla tradizione profetica e dalla letteratura ebraica. La Passione si ritrovava nelle speculazioni platoniche.
John E. Remsburg, 1909, The Christ: A critical review and analysis of the evidences of His existence. Analizza le contraddizioni dei vangeli: mentre Gesù probabilmente non era esistito, era invece diventato l’eroe sovrannaturale del dogma cristiano.
John Robertson, 1910, Christianity and Mythology. 1911, Pagan Christs. Studies in Comparative Hierology. 1917, The Jesus Problem. Robertson fece presente la natura universale di molti elementi della storia di Gesù in relazione ai rituali precristiani di crocifissione nel mondo antico. Individuava in Gesù/Giosué una antica divinità che aveva la forma di un agnello.
Alexander Hislop, 1916, The Two Babylons. Esauriente saggio sui rituali pagani e altre usanze del Cattolicesimo.
Gustaaf Adolf van den Bergh van Eysinga, 1912, Radical Views about the New Testament. 1918, Voorchristelijk Christendom. De vorbereiding van het Evangelie in de Hellenistische wereld. Il teologo fu l’ultimo dei radicali olandesi a ricoprire una cattedra universitaria.
Edward Carpenter, 1920, Pagan and Christian Creeds. Uno studio sulle origini pagane del Cristianesimo.
Rudolf Bultmann, 1921, The History of the Synoptic Tradition. 1941, Neues Testament und Mythologie. Questo professore luterano di teologia all’Università di Marburg aderiva alla 'critica formale” contribuendo alla demitizzazione dei vangeli. Vedeva nelle storie di Gesù una teologia presentata nel linguaggio del mito. Bultmann osservava come il Nuovo Testamento non fosse la storia di Gesù ma piuttosto una testimonianza sulle credenze dei primi cristiani. Asseriva che era inutile ricercare il Gesù storico: "Non possiamo sapere nulla o quasi sulla vita e la personalità di Gesù".
James Frazer, 1922, The Golden Bough. Una interpretazione antropologica del percorso dell’uomo dalla magia, alla religione ed alla scienza; il Cristianesimo come fenomeno culturale.
P. L. Couchoud, 1924, Le mystère de Jesus.1939, The Creation of Christ. Couchoud sosteneva l’esistenza del Pietro storico e non del Gesù storico, argomentando che la Passione si basava sulla morte di Stefano.
Georg Brandes, 1926, Jesus – A Myth. Individuava nella Rivelazione di S. Giovanni la parte più antica del Nuovo Testamento.
Henri Delafosse, 1927, Les Lettres d’Ignace d’Antioche. 1928, "Les e’écrits de Saint Paul," in Christianisme. Bollava come contraffazioni di epoca tarda le epistole di Ignazio.
Joseph Wheless, 1926, Is It God's Word? An Exposition of the Fables and Mythology of the Bible and the Fallacies of Theology. 1930, Forgery in Christianity. Il legale americano, cresciuto nel profondo sud, demolì le fantasticherie bibliche.
L. Gordon Rylands, 1927, The Evolution of Christianity.1935, Did Jesus Ever Live?
Edouard Dujardin, 1938, Ancient History of the God Jesus.
John J. Jackson, 1938, Christianity Before Christ, Osservazioni sui precedenti egiziani della fede cristiana.
Alvin Boyd Kuhn, 1944, Who is this King of Glory? 1970, Rebirth for Christianity. Gesù non era una persona, ma il simbolo dell’anima divina in ogni essere umano.
Herbert Cutner, 1950, Jesus: God, Man, or Myth? Sulla natura mitica di Gesù con un riassunto del dibattito tra i sostenitori dell’aspetto mitico e dell’aspetto storico. E’ da lungo tempo che si sostiene la natura mitica. Le origini pagane di Cristo.
Georges Las Vergnas, 1956, Pourquoi j'ai quitté l'Eglise romaine Besançon.
Georges Ory, 1961, An Analysis of Christian Origins.
Guy Fau, 1967, Le Fable de Jesus Christ.
John Allegro, 1970, The Sacred Mushroom and the Cross. 1979, The Dead Sea Scrolls and the Christian Myth. Gesù si ricollegava al fungo sacro mentre la sua vita era un’interpretazione allegorica dello stato allucinatorio provocato dal consumo di droghe. Pur non subendo il carcere. Allegro venne rovinato sul piano professionale.
George Albert Wells, 1975, Did Jesus Exist? 1988, The Historical Evidence for Jesus. 1996, The Jesus Legend. 1998, Jesus Myth. 2004, Can We Trust the New Testament? Thoughts on the Reliability of Early Christian Testimony. Il Cristianesimo visto come evoluzione della tradizione della sapienza ebraica. Nelle ultime opere l’autore è più possibilista sul ruolo di un predicatore realmente esistito.
Max Rieser, 1979, The True Founder of Christianity and the Hellenistic Philosophy. Il Cristianesimo fu fondato dagli ebrei della Diaspora per poi essere retrodatato nella Palestina prima dell’anno 70. Il Cristianesimo arrivò per ultimo in Palestina: ecco il motivo degli antichi reperti archeologici cristiani a Roma, che compaiono in Giudea solo nel IV secolo.
Abelard Reuchlin, 1979, The True Authorship of the New Testament. Si racconta la storia di una “congiura” in cui l’aristocratico romano Arius Calpurnius Piso (ossia "Giuseppe Flavio") avrebbe cercato di impadronirsi dell’Impero romano con la creazione di una religione nuova di zecca.
Hermann Detering, 1992, Paulusbriefe ohne Paulus?: Die Paulusbriefe in der holländischen Radikalkritik. Lo studio di un pastore della scuola radicale olandese.
Gary Courtney, 1992, 2004 Et tu, Judas? Then Fall Jesus! La Passione racconta in sostanza la storia di Cesare in ambito ebraico, fuso inoltre con il culto di Attis, il dio morto e risorto. Gli ebrei sostenitori di Cesare avrebbero assimilato il “salvatore dell’umanità” al “servo sofferente” citato da Isaiah.
Michael Kalopoulos, 1995, The Great Lie. Lo storico greco esplora i notevoli aspetti paralleli tra i testi biblici e la mitologia greca, sottolineando la natura ingannevole ed autoritaria della religione.
Gerd Lüdemann, 1998, The Great Deception: And What Jesus Really Said and Did. 2002, Paul: The Founder of Christianity. 2004, The Resurrection Of Christ: A Historical Inquiry. Dopo 25 anni di ricerche, lo studioso tedesco concludeva che fosse Paolo e non Gesù a fondare il Cristianesimo. Lüdemann veniva espulso dalla facoltà di teologia dell’Università di Göttingen per aver osato affermare che la risurrezione non era che un “pio auto-inganno” – con buona pace della libertà accademica.
Alvar Ellegard, 1999, Jesus One Hundred Years Before Christ. Il Cristianesimo nasce dalla setta degli Esseni, Gesù essendo il prototipo del maestro di giustizia.
D. Murdock ('Acharya S') 1999, The Christ Conspiracy: The Greatest Story Ever Sold. 2004, Suns of God: Krishna, Buddha and Christ Unveiled. Alla critica del mito del Cristo si aggiunge la teologia astrale, secondo cui GC era una divinità composita utilizzato per unificare l’Impero romano.
Earl Doherty, 1999, The Jesus Puzzle. Did Christianity Begin with a Mythical Christ? Una tesi convincente del Cristianesimo avviato come setta ebraica di stampo mistico-profetico: Gesù non era nemmeno necessario!
Timothy Freke, Peter Gandy, 1999, The Jesus Mysteries. 2001, Jesus and the Lost Goddess : The Secret Teachings of the Original Christians. Studio del rapporto tra il racconto di Gesù e il mito di Osiride-Dioniso. Gesù e Maria Maddalena richiamano le divinità pagane del dio-uomo e della dea-donna.
Harold Liedner, 2000, The Fabrication of the Christ Myth. Rassegna degli anacronismi e degli errori geografici dei vangeli; si denuncia il Cristianesimo come una tra le frodi più efficaci della storia.
Robert Price, 2000, Deconstructing Jesus. 2003 Incredible Shrinking Son of Man: How Reliable Is the Gospel Tradition? Questo ex pastore e noto studioso dimostra che Gesù non è altro che una sintesi inventata basata su alcuni profeti del 1° secolo, i salvatori dei culti misterici e gli eoni dello gnosticismo.
Hal Childs, 2000, The Myth of the Historical Jesus and the Evolution of Consciousness. Uno psicoterapista esamina la figura dell’uomo-dio.
Michael Hoffman, 2000, Judaism's Strange Gods. Lo storico, che ha elaborato la teoria della “morte dell’io”, nega l’esistenza del Gesù storico.
Burton Mack, 2001,The Christian Myth: Origins, Logic, and Legacy. Il contesto sociale della creazione di miti.
Luigi Cascioli, 2001, La Favola di Cristo. Atto di accusa contro il papato per aver tratto profitto dalla frode!
Frank R. Zindler, 2003, The Jesus the Jews Never Knew: Sepher Toldoth Yeshu and the Quest of the Historical Jesus in Jewish Sources. Nelle fonti ebraiche non si trovano tracce del messia fantasma.
Tom Harpur, 2005, The Pagan Christ: Recovering the Lost Light. Lo studioso canadese del Nuovo Testamento, già sacerdote anglicano, ripresenta le tesi di Kuhn, Higgins e Massey. Gesù è una figura mitica, e tutte le idee essenziali del Cristianesimo derivano dall’Egitto.
Francesco Carotta, 2005, Gesù Era Cesare: Sulle Origini Giuliane del Cristianesimo. Un elenco esauriente di aspetti paralleli; stranamente, secondo l’autore, Cesare era proprio Gesù!
Joseph Atwill, 2005, Caesar's Messiah: The Roman Conspiracy to Invent Jesus. Un altro studio sulle somiglianze tra Giuseppe Flavio ed I vangeli. Secondo Atwill, i conquistatori della Giudea - Vespasiano, Tito e Domiziano, si servivano di ebrei ellenizzati per la compilazione dei testi “cristiani”, in modo da fornire una alternativa pacifica all’Ebraismo bellicoso. Gesù era davvero Giuseppe Flavio? Non ci credo
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
ecco per ultimo
RADICI PAGANE
del cristianesimo
NATALE - festa pagana legata al solstizio invernale, godeva di grande importanza in tutto l'Impero Romano.
Ricordiamo che il solstizio invernale è il giorno più corto dell'anno, e cade intorno al 21 dicembre. In questo giorno, tra l'altro, il sole tocca il punto più basso rispetto all'orizzonte.
Il 25 dicembre la durata del giorno rispetto alla notte ricomincia a crescere in modo evidente (in base alle osservazioni empiriche fatte dagli antichi) come anche la sua altezza.
Ovvio che per le popolazioni antiche tale evento astronomico fosse visto come un rinnovamento della speranza, una festa della luce, una possibilità di sopravvivenza, pertanto fu mitizzato come nascita del Dio-Sole, partorito dalla Dea-Vergine (personificazione della notte). Tale mito prese varie forme religiose: Horus partorito da Iside in Egitto, Thammuz partorito da Mylitta, o Ishtar, nelle religioni iranico-caldee, ecc.
La tradizione giunse fino a Roma nella forma del culto di Mitra ed entrò nelle abitudini dei romani.
Quando il cristianesimo iniziò a diffondersi, dovette venire a patti con queste tradizioni molto radicate, per cui la Chiesa tentò, tutto sommato con successo, di "appropriarsi" della festa del Natale, proponendo Gesù Cristo come "vero sole divino" che nasce di notte da una vergine.
Questo accomodamento contribuì in modo determinante a modificare la teologia cristiana nel senso di una progressiva "divinizzazione" di Gesù.
Fu Costantino a ufficializzare il giorno 25 dicembre come "nascita di Cristo", all'inizio in aggiunta, e non in sostituzione, del natale di Mithra.
Volendo cristianizzare il paganesimo, alla fine si giunse al risultato opposto, ovvero di paganizzare il cristianesimo.
PASQUA - In questo giorno i cristiani festeggiano la "resurrezione" di Gesù. La Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Si tratta quindi di una festività legata all'equinozio di primavera.
Tutti i popoli pagani dell'Impero Romano, e non solo, conoscevano già questa festa, che non è altro che una festa primaverile: gli alberi germogliano, nei prati sbocciano i primi fiorellini e quindi la natura, dopo il freddo inverno, "risorge".
L'idea di resurrezione della natura diventò resurrezione di Cristo, e anche questo mito, in qualche modo, fu "incorporato" nella nuova religione che andava diffondendosi in antitesi al paganesimo ma, al tempo stesso, paradossalmente, non c'è tradizione pagana che non sia stata "rubata" e fatta propria dalla chiesa cristiana dei primi secoli.
MADONNA - Il Cristianesimo antico non prevedeva alcun tipo di devozione che non fosse rivolta esclusivamente a Dio. La penetrazione della nuova religione in territorio greco-romano ha fatto sì che fossero importati culti pagani, opportunamente rivisitati per dare loro quantomeno una sfumatura nominalmente cristiana.
La Chiesa ha sempre tollerato di buon grado queste contaminazioni, in quanto hanno favorito l'adesione al cristianesimo da parte delle popolazioni pagane, che potevano ritrovare elementi a loro familiari. Di tutte le contaminazioni pagane, la creazione del culto della "madonna" rivolto a Maria madre di Gesù è forse il più appariscente e anche quello che contrasta di più con i testi dei Vangeli.
Gesù, da buon ebreo monoteista, non ha mai proposto il culto di sé stesso, né ha mai avuto pretese divine. Men che meno ha mai accettato che sua madre diventasse meritevole di particolari onori solo per motivi di parentela fisica.
Al contrario, nel vangelo di Matteo si legge che quando Gesù iniziò a predicare, sua madre lo venne a prendere per portarlo a casa, considerando probabilmente una stramberia il fatto che il figlio si dedicasse a problematiche religiose piuttosto che aiutare il padre nel lavoro di carpentiere.
Quando Gesù seppe che sua madre e i suoi fratelli volevano parlare con lui, rispose con questa frase: "Chi è mia madre? E chi sono i miei fratelli?". Poi, con la mano indicò i suoi discepoli e disse: "Guarda: sono questi mia madre e i miei fratelli: perché se uno fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre" (Matteo 12, 46-50).
Ma non è tutto: nel vangelo di Luca si racconta di una donna che fu probabilmente la prima persona a rivolgere delle parole di devozione alla madre di Gesù, in presenza di quest'ultimo. La donna disse infatti: "Beato il seno che ti portò e le mammelle che ti allattarono!" Ma Gesù disse: "Beati piuttosto quelli che odono la Parola di Dio e l'osservano." (Luca 11:27-28).
Come si vede chiaramente, i vangeli sottolineano che l'insegnamento di Gesù è teologicamente rigoroso, centrato sull'osservanza degli insegnamenti e non su devozioni sentimentali.
Ma i popoli pagani che aderivano, per fede, per paura o per convenienza, alla nuova religione, non potevano certo dedicarsi alla lettura dei vangeli (a parte l'analfabetismo, siamo in un'epoca dove ogni comunità cristiana possiede solo una piccola porzione del nuovo testamento) e preferivano seguire una religiosità istintiva, che li portava addirittura a preferire il culto di qualche divinità "materna" piuttosto che l'austera adorazione dell'unico Dio. Esistono anche motivazioni psicologiche profonde, che rendono la figura materna più protettiva e rassicurante di quella paterna.
Il culto della madonna, sebbene contenga elementi sincretistici di varia provenienza, deriva principalmente dal culto di ISIDE.
E' Iside che era definita "la Vergine", come del resto molte altre madri di eroi divini secondo i miti mediterranei.
Poiché Iside rappresentava la notte (nei miti pagani sono rappresentati anche eventi astronomici - vedi anche sotto la voce "natale") molte sue statue erano nere (come le tenebre appunto) e questo spiega l'esistenza di "madonne nere". Tuttora esistono più di 450 luoghi in cui si trovano Madonne Nere. E’ stato appurato, da reperti, che moltissime chiese cattoliche sono sorte su antichi templi di Iside, ad esempio la Chiesa di S. Stefano a Bologna, come pure Notre Dame a Parigi. Nei secoli passati molte immagini e statue delle originali Madonne Nere sono state distrutte o si trovano in collezioni private. Alcune sono state riprodotte e spesso sono diventate bianche (a volte riprodotte su marmo bianco!) forse per cancellare la loro origine "pagana"!
La chiesa cattolica, nei secoli, pur non avendo alcun conforto nei testi evangelici, anzi in antitesi agli stessi vangeli, è andata elaborando una "teologia mariana" che ha concentrato sempre di più su Maria le mitologie pagane sulle divinità femminili, materne, vergini.
Persino le FESTE dedicate a Maria sono la trasformazione, anzi per meglio dire il proseguimento, di antiche feste dedicate alle madonne pagane.
Fu il concilio di Efeso a introdurre ufficialmente nella chiesa cristiana il mito pagano della Dèa madre che fecondata da un Dio padre fa nascere un essere semidivino. Maria fu proclamata "Madre di Dio" nel 431, ben 4 secoli dopo la predicazione di Gesù.
Non è un caso che ciò sia avvenuto proprio ad Efeso, città che aveva un forte attaccamento al culto di una madonna (in questo caso si trattava di Artemide o Diana).
Negli Atti degli Apostoli si racconta che quando Paolo arrivò in questa città con il proposito di fondare una comunità cristiana, incontrò una forte ostilità da parte della folla, che l'accusava di minacciare la sopravvivenza del culto della loro "madonna".
Le grida "grande è l'Artemide degli Efesini!" (Atti 19,28) mostravano la potenza di un culto che indusse Paolo a lasciare la città. Se Paolo avesse proposto agli Efesini la venerazione di Maria, certamente non avrebbe istigato una simile contrapposizione.
Il fatto è che per i primi cristiani era assolutamente impensabile la sola idea di poter avere un culto di tipo "mariano".
Chi l'avrebbe detto che dopo 4 secoli i pagani non avrebbero più temuto che il cristianesimo entrasse in competizione con il mito della dèa madre? Anzi, al contrario, i pagani sono riusciti ad introdurre i loro miti nel cristianesimo.
CULTO DEI SANTI - I primi cristiani avevano la più totale repulsione per ogni tipo di onore o devozione sia per le persone che per le statue o immagini, essendo rigidamente monoteisti come gli ebrei. Negli Atti degli Apostoli si racconta che Pietro rimproverò Cornelio perché si era inginocchiato davanti a lui, con la frase: "Levati, anch'io sono uomo!" (Atti 10:25-26).
Non appena il cristianesimo iniziò a diffondersi in terre pagane, la prima e più immediata esigenza dei nuovi convertiti era di trovare un corrispettivo alle divinità protettrici del politeismo. La chiesa, da sempre intollerante solo quando si mette in discussione la sua autorità, ma estremamente compiacente nell'assecondare ogni compromesso spirituale pur di espandersi numericamente, ha pensato bene di istituire, prima a livello ufficioso, poi come vero e proprio dogma, il culto dei santi.
In realtà, per i primi cristiani il termine "santo" era esteso a tutti i credenti. Tutte le epistole di Paolo terminano con dei saluti, e spesso si leggono frasi del tipo "salutatemi tutti i santi che sono nella tale città", ecc.
Tuttavia, dopo circa un secolo dall'inizio dell'espansionismo cristiano, si cominciò prima a parlare di "martiri" a proposito di coloro che erano morti a causa di persecuzioni, e successivamente di "santi" per designare coloro che erano riusciti a mettere in pratica in modo efficace tutta la dottrina. Entrambi, martiri e santi, furono oggetto di culto in sostituzione della pluralità di dèi che, a livello psicologico, non potevano trovare una adeguata sostituzione nella semplice e austera adorazione dell'unico dio monoteista giudeo-cristiano.
Poiché i dèi pagani erano sempre protettori di qualche categoria di persone, si pensò bene di attribuire ad ogni santo una particolare predisposizione nel proteggere persone, luoghi o eventi.
La festa del dio locale diventò la "festa del patrono".
Anche molti templi dedicati agli dèi e alle dèe pagane furono rinominati con nomi di santi simili ai nomi delle antiche divinità.
Cosicché, ad esempio, molti templi di Giove divennero chiese di San Giovenale. Ci sono poi innumerevoli luoghi dedicati alle divinità femminili, principalmente templi di iside, che sono poi diventate chiese dedicate a Maria.
CANDELORA - I romani, per le calende di febbraio, illuminavano la città per tutta la notte con fiaccole e candele, in onore della dea Februa, madre di Marte, dio della guerra, e imploravano dal figlio la vittoria contro i nemici. La chiesa cattolica ha mantenuto la festa modificandone il significato, dedicandola alla commemorazione del rito di purificazione di Maria che, come tutte le donne ebree, dopo aver partorito, si sottopose al prescritto periodo di isolamento, una sorta di quarantena dettata da precauzioni igieniche sia pure codificate sottoforma di pratica religiosa.
MAGGIO - Secondo la chiesa cattolica, "mese della madonna". In realtà il mese di maggio era dedicato dalla religione romana alla Dèa Maia. E' sempre a lei che erano dedicate anche le rose.
SAN GIOVENALE - Questo santo non è mai esistito, si tratta di una denominazione vagamente "cristianizzata" con cui si rinominavano i templi di Giove trasformati in chiese.
http://www.cristianesimo.it/radicipagane.htm
RADICI PAGANE
del cristianesimo
NATALE - festa pagana legata al solstizio invernale, godeva di grande importanza in tutto l'Impero Romano.
Ricordiamo che il solstizio invernale è il giorno più corto dell'anno, e cade intorno al 21 dicembre. In questo giorno, tra l'altro, il sole tocca il punto più basso rispetto all'orizzonte.
Il 25 dicembre la durata del giorno rispetto alla notte ricomincia a crescere in modo evidente (in base alle osservazioni empiriche fatte dagli antichi) come anche la sua altezza.
Ovvio che per le popolazioni antiche tale evento astronomico fosse visto come un rinnovamento della speranza, una festa della luce, una possibilità di sopravvivenza, pertanto fu mitizzato come nascita del Dio-Sole, partorito dalla Dea-Vergine (personificazione della notte). Tale mito prese varie forme religiose: Horus partorito da Iside in Egitto, Thammuz partorito da Mylitta, o Ishtar, nelle religioni iranico-caldee, ecc.
La tradizione giunse fino a Roma nella forma del culto di Mitra ed entrò nelle abitudini dei romani.
Quando il cristianesimo iniziò a diffondersi, dovette venire a patti con queste tradizioni molto radicate, per cui la Chiesa tentò, tutto sommato con successo, di "appropriarsi" della festa del Natale, proponendo Gesù Cristo come "vero sole divino" che nasce di notte da una vergine.
Questo accomodamento contribuì in modo determinante a modificare la teologia cristiana nel senso di una progressiva "divinizzazione" di Gesù.
Fu Costantino a ufficializzare il giorno 25 dicembre come "nascita di Cristo", all'inizio in aggiunta, e non in sostituzione, del natale di Mithra.
Volendo cristianizzare il paganesimo, alla fine si giunse al risultato opposto, ovvero di paganizzare il cristianesimo.
PASQUA - In questo giorno i cristiani festeggiano la "resurrezione" di Gesù. La Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Si tratta quindi di una festività legata all'equinozio di primavera.
Tutti i popoli pagani dell'Impero Romano, e non solo, conoscevano già questa festa, che non è altro che una festa primaverile: gli alberi germogliano, nei prati sbocciano i primi fiorellini e quindi la natura, dopo il freddo inverno, "risorge".
L'idea di resurrezione della natura diventò resurrezione di Cristo, e anche questo mito, in qualche modo, fu "incorporato" nella nuova religione che andava diffondendosi in antitesi al paganesimo ma, al tempo stesso, paradossalmente, non c'è tradizione pagana che non sia stata "rubata" e fatta propria dalla chiesa cristiana dei primi secoli.
MADONNA - Il Cristianesimo antico non prevedeva alcun tipo di devozione che non fosse rivolta esclusivamente a Dio. La penetrazione della nuova religione in territorio greco-romano ha fatto sì che fossero importati culti pagani, opportunamente rivisitati per dare loro quantomeno una sfumatura nominalmente cristiana.
La Chiesa ha sempre tollerato di buon grado queste contaminazioni, in quanto hanno favorito l'adesione al cristianesimo da parte delle popolazioni pagane, che potevano ritrovare elementi a loro familiari. Di tutte le contaminazioni pagane, la creazione del culto della "madonna" rivolto a Maria madre di Gesù è forse il più appariscente e anche quello che contrasta di più con i testi dei Vangeli.
Gesù, da buon ebreo monoteista, non ha mai proposto il culto di sé stesso, né ha mai avuto pretese divine. Men che meno ha mai accettato che sua madre diventasse meritevole di particolari onori solo per motivi di parentela fisica.
Al contrario, nel vangelo di Matteo si legge che quando Gesù iniziò a predicare, sua madre lo venne a prendere per portarlo a casa, considerando probabilmente una stramberia il fatto che il figlio si dedicasse a problematiche religiose piuttosto che aiutare il padre nel lavoro di carpentiere.
Quando Gesù seppe che sua madre e i suoi fratelli volevano parlare con lui, rispose con questa frase: "Chi è mia madre? E chi sono i miei fratelli?". Poi, con la mano indicò i suoi discepoli e disse: "Guarda: sono questi mia madre e i miei fratelli: perché se uno fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre" (Matteo 12, 46-50).
Ma non è tutto: nel vangelo di Luca si racconta di una donna che fu probabilmente la prima persona a rivolgere delle parole di devozione alla madre di Gesù, in presenza di quest'ultimo. La donna disse infatti: "Beato il seno che ti portò e le mammelle che ti allattarono!" Ma Gesù disse: "Beati piuttosto quelli che odono la Parola di Dio e l'osservano." (Luca 11:27-28).
Come si vede chiaramente, i vangeli sottolineano che l'insegnamento di Gesù è teologicamente rigoroso, centrato sull'osservanza degli insegnamenti e non su devozioni sentimentali.
Ma i popoli pagani che aderivano, per fede, per paura o per convenienza, alla nuova religione, non potevano certo dedicarsi alla lettura dei vangeli (a parte l'analfabetismo, siamo in un'epoca dove ogni comunità cristiana possiede solo una piccola porzione del nuovo testamento) e preferivano seguire una religiosità istintiva, che li portava addirittura a preferire il culto di qualche divinità "materna" piuttosto che l'austera adorazione dell'unico Dio. Esistono anche motivazioni psicologiche profonde, che rendono la figura materna più protettiva e rassicurante di quella paterna.
Il culto della madonna, sebbene contenga elementi sincretistici di varia provenienza, deriva principalmente dal culto di ISIDE.
E' Iside che era definita "la Vergine", come del resto molte altre madri di eroi divini secondo i miti mediterranei.
Poiché Iside rappresentava la notte (nei miti pagani sono rappresentati anche eventi astronomici - vedi anche sotto la voce "natale") molte sue statue erano nere (come le tenebre appunto) e questo spiega l'esistenza di "madonne nere". Tuttora esistono più di 450 luoghi in cui si trovano Madonne Nere. E’ stato appurato, da reperti, che moltissime chiese cattoliche sono sorte su antichi templi di Iside, ad esempio la Chiesa di S. Stefano a Bologna, come pure Notre Dame a Parigi. Nei secoli passati molte immagini e statue delle originali Madonne Nere sono state distrutte o si trovano in collezioni private. Alcune sono state riprodotte e spesso sono diventate bianche (a volte riprodotte su marmo bianco!) forse per cancellare la loro origine "pagana"!
La chiesa cattolica, nei secoli, pur non avendo alcun conforto nei testi evangelici, anzi in antitesi agli stessi vangeli, è andata elaborando una "teologia mariana" che ha concentrato sempre di più su Maria le mitologie pagane sulle divinità femminili, materne, vergini.
Persino le FESTE dedicate a Maria sono la trasformazione, anzi per meglio dire il proseguimento, di antiche feste dedicate alle madonne pagane.
Fu il concilio di Efeso a introdurre ufficialmente nella chiesa cristiana il mito pagano della Dèa madre che fecondata da un Dio padre fa nascere un essere semidivino. Maria fu proclamata "Madre di Dio" nel 431, ben 4 secoli dopo la predicazione di Gesù.
Non è un caso che ciò sia avvenuto proprio ad Efeso, città che aveva un forte attaccamento al culto di una madonna (in questo caso si trattava di Artemide o Diana).
Negli Atti degli Apostoli si racconta che quando Paolo arrivò in questa città con il proposito di fondare una comunità cristiana, incontrò una forte ostilità da parte della folla, che l'accusava di minacciare la sopravvivenza del culto della loro "madonna".
Le grida "grande è l'Artemide degli Efesini!" (Atti 19,28) mostravano la potenza di un culto che indusse Paolo a lasciare la città. Se Paolo avesse proposto agli Efesini la venerazione di Maria, certamente non avrebbe istigato una simile contrapposizione.
Il fatto è che per i primi cristiani era assolutamente impensabile la sola idea di poter avere un culto di tipo "mariano".
Chi l'avrebbe detto che dopo 4 secoli i pagani non avrebbero più temuto che il cristianesimo entrasse in competizione con il mito della dèa madre? Anzi, al contrario, i pagani sono riusciti ad introdurre i loro miti nel cristianesimo.
CULTO DEI SANTI - I primi cristiani avevano la più totale repulsione per ogni tipo di onore o devozione sia per le persone che per le statue o immagini, essendo rigidamente monoteisti come gli ebrei. Negli Atti degli Apostoli si racconta che Pietro rimproverò Cornelio perché si era inginocchiato davanti a lui, con la frase: "Levati, anch'io sono uomo!" (Atti 10:25-26).
Non appena il cristianesimo iniziò a diffondersi in terre pagane, la prima e più immediata esigenza dei nuovi convertiti era di trovare un corrispettivo alle divinità protettrici del politeismo. La chiesa, da sempre intollerante solo quando si mette in discussione la sua autorità, ma estremamente compiacente nell'assecondare ogni compromesso spirituale pur di espandersi numericamente, ha pensato bene di istituire, prima a livello ufficioso, poi come vero e proprio dogma, il culto dei santi.
In realtà, per i primi cristiani il termine "santo" era esteso a tutti i credenti. Tutte le epistole di Paolo terminano con dei saluti, e spesso si leggono frasi del tipo "salutatemi tutti i santi che sono nella tale città", ecc.
Tuttavia, dopo circa un secolo dall'inizio dell'espansionismo cristiano, si cominciò prima a parlare di "martiri" a proposito di coloro che erano morti a causa di persecuzioni, e successivamente di "santi" per designare coloro che erano riusciti a mettere in pratica in modo efficace tutta la dottrina. Entrambi, martiri e santi, furono oggetto di culto in sostituzione della pluralità di dèi che, a livello psicologico, non potevano trovare una adeguata sostituzione nella semplice e austera adorazione dell'unico dio monoteista giudeo-cristiano.
Poiché i dèi pagani erano sempre protettori di qualche categoria di persone, si pensò bene di attribuire ad ogni santo una particolare predisposizione nel proteggere persone, luoghi o eventi.
La festa del dio locale diventò la "festa del patrono".
Anche molti templi dedicati agli dèi e alle dèe pagane furono rinominati con nomi di santi simili ai nomi delle antiche divinità.
Cosicché, ad esempio, molti templi di Giove divennero chiese di San Giovenale. Ci sono poi innumerevoli luoghi dedicati alle divinità femminili, principalmente templi di iside, che sono poi diventate chiese dedicate a Maria.
CANDELORA - I romani, per le calende di febbraio, illuminavano la città per tutta la notte con fiaccole e candele, in onore della dea Februa, madre di Marte, dio della guerra, e imploravano dal figlio la vittoria contro i nemici. La chiesa cattolica ha mantenuto la festa modificandone il significato, dedicandola alla commemorazione del rito di purificazione di Maria che, come tutte le donne ebree, dopo aver partorito, si sottopose al prescritto periodo di isolamento, una sorta di quarantena dettata da precauzioni igieniche sia pure codificate sottoforma di pratica religiosa.
MAGGIO - Secondo la chiesa cattolica, "mese della madonna". In realtà il mese di maggio era dedicato dalla religione romana alla Dèa Maia. E' sempre a lei che erano dedicate anche le rose.
SAN GIOVENALE - Questo santo non è mai esistito, si tratta di una denominazione vagamente "cristianizzata" con cui si rinominavano i templi di Giove trasformati in chiese.
http://www.cristianesimo.it/radicipagane.htm
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
Dunque già visitando il link m si presenta una bella premessa:"Molte delle cose qui scritte sono tratte da Luigi Cascioli" bel biglietto di presentazione, Luigi Cascioli non è uno storico ma un perito, poi è decisamente di parte e riscrive la storia a modo suo.
Mi dispiace che sia entrato questo argomento di Mitra quando stavamo parlando di un argomento differente che è la storicità di Gesù. Ma visto che è stato postato la storia del dio Mitra che in apparenza sembra quella di Gesù Cristo, non mi rimane che per zelo di precisione confutare tutte le "balle" che sono state scritte sul dio Mitra. Per la verità non è la prima volta che le sento. Poi comunque ognuno è libero di credere a ciò che vuole:
Mitra era uno dei molti dèi del paganesimo indo-iraniano; il più antico documento in cui viene citato il suo nome risale al 1400 a.C. [John Hinnels, MS, ix].
Secondo il mito pagano, Mitra era un dio pacifico, che donava la pioggia, la vegetazione e la salute. Era il mediatore tra Ohrmazd e Ahriman (rispettivamente il dio del bene e il dio del male del dualismo Zoroastriano). Divenne poi uno dei sette yazatas minori [Cum.MM, 5], e gli fu dato l'incarico di condurre le anime alla loro destinazione ultraterrena.
Per molti secoli il mito di questa divinità rimase essenzialmente invariato. Nel primo secolo a.C. Mitra era ancora associato al sole assieme agli dèi Apollo e Mercurio [MS.129]. Dunque, è evidente che non esiste quella continuità con il mitraismo romano ventilata da alcuni scrittori. Il mitraismo romano era mitraismo solo nel nome, era "una nuova creazione che usava vecchi nomi e dettagli iraniani per dare il giusto aspetto esotico ed esoterico al culto dei misteri" [MS, xiii].
1. Mitra sarebbe nato da una vergine il 25 dicembre in una grotta, e alla sua nascita avrebbero assistito dei pastori.
Quest'affermazione è una miscela di verità e menzogna. Cominciamo dalla data di nascita. Il Nuovo Testamento non associa mai il 25 dicembre alla nascita di Cristo.
Il 25 dicembre era la data del solstizio invernale, e la chiesa cattolica romana scelse arbitrariamente questa data per festeggiare la nascita di Cristo. Quest'idea, come abbiamo detto, non proviene dalla Bibbia. Ricordiamo che dal 4° secolo in poi la chiesa cattolica romana apostatò sempre più dal Cristianesimo biblico, e inglobò numerosi elementi e riti del paganesimo romano. Le chiese cristiane evangeliche si rifanno solo al Cristianesimo biblico e dunque non accettano le tradizioni cattoliche romane.
La seconda "mezza verità" è quella sulla nascita di Mitra. Mitra non nacque da una vergine in una grotta, ma (secondo il mito) nacque DA una roccia, presumibilmente lasciando una grotta dietro di sè. La roccia non può certamente essere definita "una vergine", e inoltre Mitra nacque già adulto [MS.173].
L'idea secondo cui Mitra sarebbe nato da una vergine è fondata su un uso arbitrario della terminologia. Mitra sarebbe nato dalla "materia primordiale", chiamata anche "prima madre" o "materia vergine". È evidente che la differenza tra la materia inanimata e una donna vergine è abissale.
Rimane da affrontare il discorso dei pastori, e anche questo non ha niente a che fare col vangelo, in cui i pastori non assisterono al parto. I pastori del mito di Mitra, invece, presenziarono alla sua nascita, e fecero anche di più: lo aiutarono a "uscire" dalla roccia, e gli offrirono alcuni elementi dei loro greggi.
Si consideri poi che la nascita di Mitra avrebbe avuto luogo quando gli uomini non erano ancora stati creati [Cum.MM, 132]. Come potevano allora esserci dei pastori ad aiutarlo a nascere?
In realtà queste idee, come praticamente tutti i presunti "paralleli cristiani" presenti nel mitraismo romano, sono nati almeno un secolo dopo la stesura del Nuovo Testamento, dunque troppo tardi per dire che il Cristianesimo abbia "preso in prestito" qualche idea dal mitraismo, ed è invece estremamente probabile che sia vero il contrario.
Il Mitra dei romani era dunque molto lontano dal Mitra iraniano; non esistevano connessioni tra i due culti, fatta eccezione per il nome del dio, alcuni termini, e i riferimenti astrologici che furono largamente importati nell'Impero Romano da Babilonia [Beck.PO, 87].
2. Mitra sarebbe stato un grande maestro.
Questo naturalmente potrebbe essere detto di qualunque leader, specialmente in un contesto religioso, e dunque non è un riferimento cristiano. In ogni caso, bisogna chiedersi: cosa insegnò Mitra, a chi, e quando? Nella letteratura mitraica non c'è alcun riferimento all'idea che Mitra fosse un "maestro".
3. Mitra avrebbe avuto 12 compagni o discepoli.
Quest'affermazione viene fatta molto spesso, e quasi sempre senza alcuna documentazione che possa sostenerla.
Il Mitra iraniano aveva un solo compagno, Varuna. Il Mitra romano invece aveva due aiutanti, due piccole creature simili a lui e che forse simboleggiavano l'alba e il tramonto, o la vita e la morte.
Mitra aveva anche una quantità di animali suoi compagni: un serpente, un cane, un leone, uno scorpione - ma non erano affatto 12, e non erano persone.
4. Mitra avrebbe insegnato la "cena del Signore" (eucarestia) con i segni del pane e del vino, proprio come Cristo.
Quest'idea si basa su un testo medievale (dunque scritto moltissimo tempo dopo la nascita del Cristianesimo), che peraltro non riguarda Mitra, ma Zarathustra!
La cosa che più si avvicina (solo lontanamente) a una "cena" nel mitraismo, era una comunissima celebrazione di un pranzo che gli iniziati facevano insieme. Non era una pratica unica del mitraismo, ma una pratica comune in tutto il mondo romano dell'epoca.
Alcuni affermano che durante l'iniziazione a Mitra, i devoti romani si vestivano secondo i segni zodiacali e formavano un cerchio attorno all'iniziato. Queste idee non provengono dalla letteratura mitraica, e nessuno studioso di mitraismo le ha mai confermate. Esse si basano sulle affermazioni di un singolo occultista (Godwin). E in ogni caso, si tratterebbe ancora di insegnamenti introdotti nel mitraismo molto tempo dopo che il Cristianesimo era comparso.
5. Mitra avrebbe sacrificato se stesso per la pace del mondo.
Secondo il mito, Mitra non sacrificò se stesso, ma piuttosto compì il gesto eroico di uccidere il "grande toro del Sole". Non esiste niente nella letteratura mitraica che giustifichi l'idea che Mitra si sia sacrificato. E non è neanche possibile paragonare la morte di un toro "per la pace del mondo", con Gesù Cristo che venne nel mondo dando la sua vita per salvare gli uomini dal peccato (e non per una generica "pace").
Lo studioso Punkish ha commentato che l'autore che sostiene questa tesi, O'Hara, non era affatto un'autorità o uno studioso, ma era un gran sacerdote wicca (un culto stregonesco neopagano che avversa il cristianesimo)
6. Mitra sarebbe stato sepolto e sarebbe risorto dopo 3 giorni.
Nella letteratura mitraica non esiste alcun riferimento né alla morte né alla sepoltura di Mitra. Lo studioso Gordon dice apertamente che nel culto di Mitra non esiste "nessuna morte di Mitra" [Gor.IV, 96], dunque non si può neppure parlare di resurrezione.
Il mito non dice affatto che Mitra risorse. Dice piuttosto che non Mitra, ma gli dèi, dopo aver cercato gli umani, salirono al cielo, e Mitra attraversò l'Oceano con il suo carro. L'Oceano cercò di inghiottirlo e fallì, e infine egli raggiunse la dimora degli immortali.
Altri dicono che gli iniziati credevano alla risurrezione di Mitra, e per dire questo si basano sulle parole di uno scrittore del IV secolo dopo Cristo. Ancora una volta, dunque, si parla di idee che i sacerdoti di Mitra introdussero nel loro culto copiandole dal Cristianesimo che già esisteva da ben quattro secoli.
7. Ai seguaci di Mitra veniva promessa l'immortalità e la salvezza.
Il mitraismo prometteva agli iniziati solo la "liberazione dal fato che attende tutti gli uomini" [MS.470]. L'unica idea di una "salvezza" è un affresco del 200 d.C. su cui è scritto che Mitra avrebbe salvato gli uomini versando il sangue del toro che, secondo il mito, Mitra avrebbe ucciso. Questa "salvezza", secondo l'interpretazione mitraica "astrologica", non indica l'immortalità ma solo un livello di iniziazione più elevato.
Anche qui, si tratta di un'idea di ben due secoli successiva al Cristianesimo, e quindi è evidente che il mitraismo ha importato il concetto dal Cristianesimo.
8. Mitra sarebbe stato considerato "la via, la verità e la vita", il "messia", e il "mediatore".
Nelle opere degli studiosi di mitraismo non c'è alcun riferimento a questi titoli. Sono titoli di Gesù, e non sono mai stati attribuiti a Mitra.
L'unico titolo che ricorre anche nel caso di Mitra, come abbiamo visto precedentemente, è "mediatore", ma non nel senso cristiano (mediatore tra noi e Dio), bensì nel senso di mediatore tra "il dio del bene e il dio del male".
9. Il giorno sacro di Mitra era la domenica, e la festa principale era quella che oggi cade di Pasqua.
Al Mitra iraniano si offrivano delle celebrazioni speciali: un festival l'8 ottobre, un altro tra il 12-16 settembre, e uno il 12-16 ottobre [MS.59]. In primavera esisteva solo un festival, all'equinozio, per un totale di quattro festival, uno per stagione.
In ogni caso, la scelta di una data arbitraria per celebrare la Pasqua da parte della chiesa cattolica non ha nulla a che fare con la Bibbia, che non dice nulla al riguardo (per approfondimenti sulla Pasqua, si veda questa pagina).
Riguardo alla domenica, è vero che esso era il giorno sacro per Mitra [Cum.MM, 190-1], ma solo nel mitraismo romano, che, come abbiamo visto, attinse diverse idee proprio dal Cristianesimo.
IN CONCLUSIONE
Il Cristianesimo non attinge né è influenzato da alcun altro culto, poiché tutte le sue dottrine sono presenti nell'Antico Testamento delle Sacre Scritture (affidato al popolo giudeo), compilato molto tempo prima della nascita di Cristo - tra il 2000 a.C. e il 400 a.C. - e la cui autorevolezza storica è confermata da solide prove archeologiche.
Non fu dunque il Cristianesimo ad attingere ad elementi pagani, ma il contrario: diversi culti pagani, tra cui il culto di Mitra, durante il loro sviluppo nel 1° e 2° secolo, cominciarono ad adottare vari elementi della teologia cristiana, per facilitarne la diffusione tra i cristiani. Lo stesso avvenne nel 9° secolo per il culto di Zoroastro.
R. Nash, nel libro Cristianesimo e Mondo Ellenistico, spiega: "Le asserzioni di una dipendenza del Cristianesimo dal Mitraismo sono state rigettate per diversi motivi. Il Mitraismo non aveva concetti di morte e risurrezione del suo dio e in esso non aveva luogo il concetto di rinascita - almeno durante le sue fasi iniziali... Inoltre, il Mitraismo era essenzialmente un culto militare. Pertanto, bisogna guardare con scetticismo all'idea che esso possa essere stato accolto da persone pacifiche come i primi Cristiani".
B. Wilson aggiunge: "Sebbene vi siano diverse fonti che suggeriscono che il Mitraismo includesse la nozione di rinascita, esse sono tutte post-Cristiane. La più antica risale al secondo secolo d.C."
Michael Grant conferma: "I metodi critici moderni non danno sostegno alla teoria del ' Cristo mitico' [Osiride, Mitra, ecc.]. Tale teoria è stata ripetutamente ribattuta e demolita da studiosi fra i più eminenti".
Pertanto, considerando che il Nuovo Testamento fu redatto da Ebrei che rigettavano le filosofie pagane, e che l'Antico Testamento conteneva già tutte le nozioni del Cristianesimo molti secoli prima del Mitraismo e della venuta di Cristo, è evidente che furono i culti pagani ad attingere alla teologia Cristiana per poter resistere durante il periodo di nascita ed espansione del Cristianesimo.
Riferimenti ai principali documenti consultati:
(Beck.PO) - Beck, Roger. Planetary Gods and Planetary Orders in the Mysteries of Mithras. London: Brill, 1988.
(Cum.MM) - Cumont, Franz. The Mysteries of Mithra. New York: Dover, 1950.
(Gor.IV) - Gordon, Richard. Image and Value in the Greco-Roman World. Aldershot: Variorum, 1996.
(MS) - Mithraic Studies: Proceedings of the First International Congress of Mithraic Studies. Manchester U. Press, 1975.
Mi dispiace che sia entrato questo argomento di Mitra quando stavamo parlando di un argomento differente che è la storicità di Gesù. Ma visto che è stato postato la storia del dio Mitra che in apparenza sembra quella di Gesù Cristo, non mi rimane che per zelo di precisione confutare tutte le "balle" che sono state scritte sul dio Mitra. Per la verità non è la prima volta che le sento. Poi comunque ognuno è libero di credere a ciò che vuole:
Mitra era uno dei molti dèi del paganesimo indo-iraniano; il più antico documento in cui viene citato il suo nome risale al 1400 a.C. [John Hinnels, MS, ix].
Secondo il mito pagano, Mitra era un dio pacifico, che donava la pioggia, la vegetazione e la salute. Era il mediatore tra Ohrmazd e Ahriman (rispettivamente il dio del bene e il dio del male del dualismo Zoroastriano). Divenne poi uno dei sette yazatas minori [Cum.MM, 5], e gli fu dato l'incarico di condurre le anime alla loro destinazione ultraterrena.
Per molti secoli il mito di questa divinità rimase essenzialmente invariato. Nel primo secolo a.C. Mitra era ancora associato al sole assieme agli dèi Apollo e Mercurio [MS.129]. Dunque, è evidente che non esiste quella continuità con il mitraismo romano ventilata da alcuni scrittori. Il mitraismo romano era mitraismo solo nel nome, era "una nuova creazione che usava vecchi nomi e dettagli iraniani per dare il giusto aspetto esotico ed esoterico al culto dei misteri" [MS, xiii].
1. Mitra sarebbe nato da una vergine il 25 dicembre in una grotta, e alla sua nascita avrebbero assistito dei pastori.
Quest'affermazione è una miscela di verità e menzogna. Cominciamo dalla data di nascita. Il Nuovo Testamento non associa mai il 25 dicembre alla nascita di Cristo.
Il 25 dicembre era la data del solstizio invernale, e la chiesa cattolica romana scelse arbitrariamente questa data per festeggiare la nascita di Cristo. Quest'idea, come abbiamo detto, non proviene dalla Bibbia. Ricordiamo che dal 4° secolo in poi la chiesa cattolica romana apostatò sempre più dal Cristianesimo biblico, e inglobò numerosi elementi e riti del paganesimo romano. Le chiese cristiane evangeliche si rifanno solo al Cristianesimo biblico e dunque non accettano le tradizioni cattoliche romane.
La seconda "mezza verità" è quella sulla nascita di Mitra. Mitra non nacque da una vergine in una grotta, ma (secondo il mito) nacque DA una roccia, presumibilmente lasciando una grotta dietro di sè. La roccia non può certamente essere definita "una vergine", e inoltre Mitra nacque già adulto [MS.173].
L'idea secondo cui Mitra sarebbe nato da una vergine è fondata su un uso arbitrario della terminologia. Mitra sarebbe nato dalla "materia primordiale", chiamata anche "prima madre" o "materia vergine". È evidente che la differenza tra la materia inanimata e una donna vergine è abissale.
Rimane da affrontare il discorso dei pastori, e anche questo non ha niente a che fare col vangelo, in cui i pastori non assisterono al parto. I pastori del mito di Mitra, invece, presenziarono alla sua nascita, e fecero anche di più: lo aiutarono a "uscire" dalla roccia, e gli offrirono alcuni elementi dei loro greggi.
Si consideri poi che la nascita di Mitra avrebbe avuto luogo quando gli uomini non erano ancora stati creati [Cum.MM, 132]. Come potevano allora esserci dei pastori ad aiutarlo a nascere?
In realtà queste idee, come praticamente tutti i presunti "paralleli cristiani" presenti nel mitraismo romano, sono nati almeno un secolo dopo la stesura del Nuovo Testamento, dunque troppo tardi per dire che il Cristianesimo abbia "preso in prestito" qualche idea dal mitraismo, ed è invece estremamente probabile che sia vero il contrario.
Il Mitra dei romani era dunque molto lontano dal Mitra iraniano; non esistevano connessioni tra i due culti, fatta eccezione per il nome del dio, alcuni termini, e i riferimenti astrologici che furono largamente importati nell'Impero Romano da Babilonia [Beck.PO, 87].
2. Mitra sarebbe stato un grande maestro.
Questo naturalmente potrebbe essere detto di qualunque leader, specialmente in un contesto religioso, e dunque non è un riferimento cristiano. In ogni caso, bisogna chiedersi: cosa insegnò Mitra, a chi, e quando? Nella letteratura mitraica non c'è alcun riferimento all'idea che Mitra fosse un "maestro".
3. Mitra avrebbe avuto 12 compagni o discepoli.
Quest'affermazione viene fatta molto spesso, e quasi sempre senza alcuna documentazione che possa sostenerla.
Il Mitra iraniano aveva un solo compagno, Varuna. Il Mitra romano invece aveva due aiutanti, due piccole creature simili a lui e che forse simboleggiavano l'alba e il tramonto, o la vita e la morte.
Mitra aveva anche una quantità di animali suoi compagni: un serpente, un cane, un leone, uno scorpione - ma non erano affatto 12, e non erano persone.
4. Mitra avrebbe insegnato la "cena del Signore" (eucarestia) con i segni del pane e del vino, proprio come Cristo.
Quest'idea si basa su un testo medievale (dunque scritto moltissimo tempo dopo la nascita del Cristianesimo), che peraltro non riguarda Mitra, ma Zarathustra!
La cosa che più si avvicina (solo lontanamente) a una "cena" nel mitraismo, era una comunissima celebrazione di un pranzo che gli iniziati facevano insieme. Non era una pratica unica del mitraismo, ma una pratica comune in tutto il mondo romano dell'epoca.
Alcuni affermano che durante l'iniziazione a Mitra, i devoti romani si vestivano secondo i segni zodiacali e formavano un cerchio attorno all'iniziato. Queste idee non provengono dalla letteratura mitraica, e nessuno studioso di mitraismo le ha mai confermate. Esse si basano sulle affermazioni di un singolo occultista (Godwin). E in ogni caso, si tratterebbe ancora di insegnamenti introdotti nel mitraismo molto tempo dopo che il Cristianesimo era comparso.
5. Mitra avrebbe sacrificato se stesso per la pace del mondo.
Secondo il mito, Mitra non sacrificò se stesso, ma piuttosto compì il gesto eroico di uccidere il "grande toro del Sole". Non esiste niente nella letteratura mitraica che giustifichi l'idea che Mitra si sia sacrificato. E non è neanche possibile paragonare la morte di un toro "per la pace del mondo", con Gesù Cristo che venne nel mondo dando la sua vita per salvare gli uomini dal peccato (e non per una generica "pace").
Lo studioso Punkish ha commentato che l'autore che sostiene questa tesi, O'Hara, non era affatto un'autorità o uno studioso, ma era un gran sacerdote wicca (un culto stregonesco neopagano che avversa il cristianesimo)
6. Mitra sarebbe stato sepolto e sarebbe risorto dopo 3 giorni.
Nella letteratura mitraica non esiste alcun riferimento né alla morte né alla sepoltura di Mitra. Lo studioso Gordon dice apertamente che nel culto di Mitra non esiste "nessuna morte di Mitra" [Gor.IV, 96], dunque non si può neppure parlare di resurrezione.
Il mito non dice affatto che Mitra risorse. Dice piuttosto che non Mitra, ma gli dèi, dopo aver cercato gli umani, salirono al cielo, e Mitra attraversò l'Oceano con il suo carro. L'Oceano cercò di inghiottirlo e fallì, e infine egli raggiunse la dimora degli immortali.
Altri dicono che gli iniziati credevano alla risurrezione di Mitra, e per dire questo si basano sulle parole di uno scrittore del IV secolo dopo Cristo. Ancora una volta, dunque, si parla di idee che i sacerdoti di Mitra introdussero nel loro culto copiandole dal Cristianesimo che già esisteva da ben quattro secoli.
7. Ai seguaci di Mitra veniva promessa l'immortalità e la salvezza.
Il mitraismo prometteva agli iniziati solo la "liberazione dal fato che attende tutti gli uomini" [MS.470]. L'unica idea di una "salvezza" è un affresco del 200 d.C. su cui è scritto che Mitra avrebbe salvato gli uomini versando il sangue del toro che, secondo il mito, Mitra avrebbe ucciso. Questa "salvezza", secondo l'interpretazione mitraica "astrologica", non indica l'immortalità ma solo un livello di iniziazione più elevato.
Anche qui, si tratta di un'idea di ben due secoli successiva al Cristianesimo, e quindi è evidente che il mitraismo ha importato il concetto dal Cristianesimo.
8. Mitra sarebbe stato considerato "la via, la verità e la vita", il "messia", e il "mediatore".
Nelle opere degli studiosi di mitraismo non c'è alcun riferimento a questi titoli. Sono titoli di Gesù, e non sono mai stati attribuiti a Mitra.
L'unico titolo che ricorre anche nel caso di Mitra, come abbiamo visto precedentemente, è "mediatore", ma non nel senso cristiano (mediatore tra noi e Dio), bensì nel senso di mediatore tra "il dio del bene e il dio del male".
9. Il giorno sacro di Mitra era la domenica, e la festa principale era quella che oggi cade di Pasqua.
Al Mitra iraniano si offrivano delle celebrazioni speciali: un festival l'8 ottobre, un altro tra il 12-16 settembre, e uno il 12-16 ottobre [MS.59]. In primavera esisteva solo un festival, all'equinozio, per un totale di quattro festival, uno per stagione.
In ogni caso, la scelta di una data arbitraria per celebrare la Pasqua da parte della chiesa cattolica non ha nulla a che fare con la Bibbia, che non dice nulla al riguardo (per approfondimenti sulla Pasqua, si veda questa pagina).
Riguardo alla domenica, è vero che esso era il giorno sacro per Mitra [Cum.MM, 190-1], ma solo nel mitraismo romano, che, come abbiamo visto, attinse diverse idee proprio dal Cristianesimo.
IN CONCLUSIONE
Il Cristianesimo non attinge né è influenzato da alcun altro culto, poiché tutte le sue dottrine sono presenti nell'Antico Testamento delle Sacre Scritture (affidato al popolo giudeo), compilato molto tempo prima della nascita di Cristo - tra il 2000 a.C. e il 400 a.C. - e la cui autorevolezza storica è confermata da solide prove archeologiche.
Non fu dunque il Cristianesimo ad attingere ad elementi pagani, ma il contrario: diversi culti pagani, tra cui il culto di Mitra, durante il loro sviluppo nel 1° e 2° secolo, cominciarono ad adottare vari elementi della teologia cristiana, per facilitarne la diffusione tra i cristiani. Lo stesso avvenne nel 9° secolo per il culto di Zoroastro.
R. Nash, nel libro Cristianesimo e Mondo Ellenistico, spiega: "Le asserzioni di una dipendenza del Cristianesimo dal Mitraismo sono state rigettate per diversi motivi. Il Mitraismo non aveva concetti di morte e risurrezione del suo dio e in esso non aveva luogo il concetto di rinascita - almeno durante le sue fasi iniziali... Inoltre, il Mitraismo era essenzialmente un culto militare. Pertanto, bisogna guardare con scetticismo all'idea che esso possa essere stato accolto da persone pacifiche come i primi Cristiani".
B. Wilson aggiunge: "Sebbene vi siano diverse fonti che suggeriscono che il Mitraismo includesse la nozione di rinascita, esse sono tutte post-Cristiane. La più antica risale al secondo secolo d.C."
Michael Grant conferma: "I metodi critici moderni non danno sostegno alla teoria del ' Cristo mitico' [Osiride, Mitra, ecc.]. Tale teoria è stata ripetutamente ribattuta e demolita da studiosi fra i più eminenti".
Pertanto, considerando che il Nuovo Testamento fu redatto da Ebrei che rigettavano le filosofie pagane, e che l'Antico Testamento conteneva già tutte le nozioni del Cristianesimo molti secoli prima del Mitraismo e della venuta di Cristo, è evidente che furono i culti pagani ad attingere alla teologia Cristiana per poter resistere durante il periodo di nascita ed espansione del Cristianesimo.
Riferimenti ai principali documenti consultati:
(Beck.PO) - Beck, Roger. Planetary Gods and Planetary Orders in the Mysteries of Mithras. London: Brill, 1988.
(Cum.MM) - Cumont, Franz. The Mysteries of Mithra. New York: Dover, 1950.
(Gor.IV) - Gordon, Richard. Image and Value in the Greco-Roman World. Aldershot: Variorum, 1996.
(MS) - Mithraic Studies: Proceedings of the First International Congress of Mithraic Studies. Manchester U. Press, 1975.
giulio76- -----------
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Re: Figura storica di Gesù
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
si potrebbe anche pensare che sei in malafede
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Re: Figura storica di Gesù
mavalà ha scritto:ecco per ultimo
RADICI PAGANE
del cristianesimo
......
Scusami mavalà non è che voglio essere polemico, ma ti rendi conto che tutto quello che hai postato non è supportato da una bibliografia di riferimento o documento che ne attesti la veridicità o la serietà degli studi?
E' proprio in questo forum che mi avete insegnato a documentare ogni mia piccola convinzione e da voi ho imparato a documentarmi su ogni cosa che ricerco. Ne scruto la fonte, ne confronto la validità ricerco che ciò che leggo sia riconciliabile con le fonti parallele. Non posso accettare come serie le cose che posti, tra le altre cose il sito a cui ti rifai mi è stato consigliato da una TdG che sono i maestri della falsificazione della realtà, senza offesa per i TdG.
giulio76- -----------
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Re: Figura storica di Gesù
mavalà ha scritto:un esempio per tutte per quanto sei attendibile..giulio76 ha scritto:
3. Mitra avrebbe avuto 12 compagni o discepoli.
Quest'affermazione viene fatta molto spesso, e quasi sempre senza alcuna documentazione che possa sostenerla.
.
bassorilievo Mitra è discepoli al banchetto rituale ...
A che età risale questo bassorilievo? dove è stato rinvenuto? poi dalla foto non si capisce nulla, io vedo delle persone dentro una grotta con un cane sotto una specie di altare.
giulio76- -----------
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Re: Figura storica di Gesù
giulio76 ha scritto:mavalà ha scritto:ecco per ultimo
RADICI PAGANE
del cristianesimo
......
Scusami mavalà non è che voglio essere polemico, ma ti rendi conto che tutto quello che hai postato non è supportato da una bibliografia di riferimento o documento che ne attesti la veridicità o la serietà degli studi?
E' proprio in questo forum che mi avete insegnato a documentare ogni mia piccola convinzione e da voi ho imparato a documentarmi su ogni cosa che ricerco. Ne scruto la fonte, ne confronto la validità ricerco che ciò che leggo sia riconciliabile con le fonti parallele. Non posso accettare come serie le cose che posti, tra le altre cose il sito a cui ti rifai mi è stato consigliato da una TdG che sono i maestri della falsificazione della realtà, senza offesa per i TdG.
Sentire da un mariologo a tempo perso la parola "serietà"..mi fa davvero ridere
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Re: Figura storica di Gesù
mavalà ha scritto:
Sentire da un mariologo a tempo perso la parola "serietà"..mi fa davvero ridere
Be almeno riesco a strapparti un sorriso dalle labbra
giulio76- -----------
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Re: Figura storica di Gesù
mavalà ha scritto:
Sentire da un mariologo a tempo perso la parola "serietà"..mi fa davvero ridere
Mavalà ti pregherei di non scaldarti. Giulio fa quel che può per documentare quanto asserisce, e finora lo hai fatto anche tu. Continuate così per favore senza scadere negli apprezzamenti personali
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Re: Figura storica di Gesù
ti ringrazio giulio per questa documentata esposizione. io ne farò tesoro.
vorrei fare solo delle considerazioni dialettiche, per stimolare il dibattito e magari sottrarlo a una banale querelle a due.
tu dici
(un inciso: scusami ma la parentesi mi ha regalato un sorriso: affidato da chi esattamente?).
io qui non capisco. il nuovo testamento è stato scritto - a voler essere generosi - nel 1° secolo dC. Non mi risulta che l'Antico Testamento parli di Gesù.
è evidente mi sembra un'affermazione incauta. in questo polverone-minestrone di evidente non c'è assolutamente nulla.
beh questa non è una affermazione da prendere alla leggera. Io ne deduco che qualsiasi affermazione di "verità" o "realtà" ha ormai il marchio dell'errore di campionamento.
sì, è abissale! (la prima, se non altro, esiste).
ecco, questo è il tipo di quesiti che ci poniamo noi quasi ad ogni pagina della bibbia.
leggendo il resto del tuo post a me sorge una sola perplessità: che se le scelte di alcuni potenti fossero state diverse ora io e te staremmo discutendo di come cavolo sia stato possibile che il dio sceso in terra (stavolta Mitra) sia stato generato da una "pietra vergine"(anzichè da una donna vergine), e temo che la risposta sarebbe anche in questo caso "è una questione di fede".
vorrei fare solo delle considerazioni dialettiche, per stimolare il dibattito e magari sottrarlo a una banale querelle a due.
tu dici
giulio76 ha scritto:
Il Cristianesimo non attinge né è influenzato da alcun altro culto, poiché tutte le sue dottrine sono presenti nell'Antico Testamento delle Sacre Scritture (affidato al popolo giudeo), compilato molto tempo prima della nascita di Cristo - tra il 2000 a.C. e il 400 a.C. - e la cui autorevolezza storica è confermata da solide prove archeologiche.
(un inciso: scusami ma la parentesi mi ha regalato un sorriso: affidato da chi esattamente?).
io qui non capisco. il nuovo testamento è stato scritto - a voler essere generosi - nel 1° secolo dC. Non mi risulta che l'Antico Testamento parli di Gesù.
giulio76 ha scritto:
Mitra era uno dei molti dèi del paganesimo indo-iraniano...Per molti secoli il mito di questa divinità rimase essenzialmente invariato. Nel primo secolo a.C. Mitra era ancora associato al sole assieme agli dèi Apollo e Mercurio [MS.129]. Dunque, è evidente che non esiste quella continuità con il mitraismo romano ventilata da alcuni scrittori. Il mitraismo romano era mitraismo solo nel nome, era "una nuova creazione che usava vecchi nomi e dettagli iraniani per dare il giusto aspetto esotico ed esoterico al culto dei misteri" [MS, xiii].
è evidente mi sembra un'affermazione incauta. in questo polverone-minestrone di evidente non c'è assolutamente nulla.
giulio76 ha scritto:
1. Mitra sarebbe nato da una vergine il 25 dicembre in una grotta, e alla sua nascita avrebbero assistito dei pastori.
Quest'affermazione è una miscela di verità e menzogna. Cominciamo dalla data di nascita. Il Nuovo Testamento non associa mai il 25 dicembre alla nascita di Cristo.
Il 25 dicembre era la data del solstizio invernale, e la chiesa cattolica romana scelse arbitrariamente questa data per festeggiare la nascita di Cristo. Quest'idea, come abbiamo detto, non proviene dalla Bibbia. Ricordiamo che dal 4° secolo in poi la chiesa cattolica romana apostatò sempre più dal Cristianesimo biblico, e inglobò numerosi elementi e riti del paganesimo romano. Le chiese cristiane evangeliche si rifanno solo al Cristianesimo biblico e dunque non accettano le tradizioni cattoliche romane.
beh questa non è una affermazione da prendere alla leggera. Io ne deduco che qualsiasi affermazione di "verità" o "realtà" ha ormai il marchio dell'errore di campionamento.
giulio76 ha scritto:
La seconda "mezza verità" è quella sulla nascita di Mitra. Mitra non nacque da una vergine in una grotta, ma (secondo il mito) nacque DA una roccia, presumibilmente lasciando una grotta dietro di sè. La roccia non può certamente essere definita "una vergine", e inoltre Mitra nacque già adulto [MS.173].
L'idea secondo cui Mitra sarebbe nato da una vergine è fondata su un uso arbitrario della terminologia. Mitra sarebbe nato dalla "materia primordiale", chiamata anche "prima madre" o "materia vergine". È evidente che la differenza tra la materia inanimata e una donna vergine è abissale.
sì, è abissale! (la prima, se non altro, esiste).
giulio76 ha scritto:
Si consideri poi che la nascita di Mitra avrebbe avuto luogo quando gli uomini non erano ancora stati creati [Cum.MM, 132]. Come potevano allora esserci dei pastori ad aiutarlo a nascere?
ecco, questo è il tipo di quesiti che ci poniamo noi quasi ad ogni pagina della bibbia.
leggendo il resto del tuo post a me sorge una sola perplessità: che se le scelte di alcuni potenti fossero state diverse ora io e te staremmo discutendo di come cavolo sia stato possibile che il dio sceso in terra (stavolta Mitra) sia stato generato da una "pietra vergine"(anzichè da una donna vergine), e temo che la risposta sarebbe anche in questo caso "è una questione di fede".
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alberto- -----------
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Re: Figura storica di Gesù
solo per postare un link che ho trovato. non ho le basi per testarne la solidità "accademica" - scusate ma mi rifiuto di usare in questo contesto la parola "scientifica", ho letto il contenuto e non mi sembra nulla di improbabile. La figura di Paolo (di Tarso!) continua ad essere per me quella assolutamente focale per capire meglio origini e sviluppo di questa mitologia. Qualcuno (wolf? paolo "nostro"?) ha da consigliarmi un libro di analisi storica sul soggetto?
acc stavo per dimenticaqrmi il link: eccolo
http://www.vexen.co.uk/religion/mithraism.html
acc stavo per dimenticaqrmi il link: eccolo
http://www.vexen.co.uk/religion/mithraism.html
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- Numero di messaggi : 2599
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Re: Figura storica di Gesù
alberto ha scritto:io qui non capisco. il nuovo testamento è stato scritto - a voler essere generosi - nel 1° secolo dC. Non mi risulta che l'Antico Testamento parli di Gesù.
Per i cristiani nell'AT ci sono delle profezie riconducibili a Gesù, una che mi viene in mente è in un salmo (21):"hanno forato le mie mani e i miei piedi" e altre profezie. Ora se si parla di Gesù come fotocopia del dio Mitra, allora dovremmo dire che è Mitra che ha copiato Gesù.
è evidente mi sembra un'affermazione incauta. in questo polverone-minestrone di evidente non c'è assolutamente nulla.
l'evidenza sta nel fatto che non c'è continuità tra mitraismo iraniano e quello romano. Ricordiamo che l'accusa è che il cristianesimo sia un derivato del mitraismo romano.
ecco, questo è il tipo di quesiti che ci poniamo noi quasi ad ogni pagina della bibbia.
leggendo il resto del tuo post a me sorge una sola perplessità: che se le scelte di alcuni potenti fossero state diverse ora io e te staremmo discutendo di come cavolo sia stato possibile che il dio sceso in terra (stavolta Mitra) sia stato generato da una "pietra vergine"(anzichè da una donna vergine), e temo che la risposta sarebbe anche in questo caso "è una questione di fede".
Capisco il tuo punto di vista, che sposterebbe il 3d ulteriormente nel campo della fede e della religione. Ciò che io ho postato era una differenza tra mitraismo e cristianesimo non voleva toccare temi della fede. Però non voglio lasciare la tua domanda a metà e ti dico il mio punto di vista.
Io penso che il cristianesimo trova la sua forza anche per il fatto che l'uomo trova beneficio nell'essere un cristiano. Quello che tu scrivi dal punto di vista logico può essere anche vero, ma non penso che il mitraismo avrebbe avuto una lunga vita, poiché manca di quel riscontro che l'uomo cerca veramente nella vita e lo trova in Gesù Cristo, vero o inventato che sia questo personaggio, molte persone ne hanno trovato giovamento nelle sue parole e nei suoi insegnamenti. Dopo tutto chi sceglie di essere cristiano fa un atto del tutto normale ai tempi di Gesù, ovvero lasciare condurre la propria vita da un maestro (rabbì) come molti uomini al tempo ebraico usavano fare. Dopo che un uomo fa di Gesù la propria guida di vita e accetta la risurrezione come pilastro fondamentale del suo credo, dopo che un uomo ha ingoiato questo elefante enorme che è la risurrezione, che cosa gli interessa di ingoiare anche i moscerini che sarebbero la nascita verginale o la camminata sulle acque? Per intenderci una battuta leggera:"Se ci passa un treno, allora pensa la macchina!!!". Quindi staremmo a discutere del nulla anche nel caso noi fossimo dei mitraisti. Ecco perché personalmente non amo parlare di nascite verginali e miracoli con chi a priori non acceta l'esistenza di Dio, staremmo su due piani differenti a parlare del nulla. Preferisco parlare di cose più reali che hanno un riscontro oggettivo anche se opinabile.
giulio76- -----------
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Re: Figura storica di Gesù
giulio76 ha scritto:mavalà ha scritto:un esempio per tutte per quanto sei attendibile..giulio76 ha scritto:
3. Mitra avrebbe avuto 12 compagni o discepoli.
Quest'affermazione viene fatta molto spesso, e quasi sempre senza alcuna documentazione che possa sostenerla.
.
bassorilievo Mitra è discepoli al banchetto rituale ...
A che età risale questo bassorilievo? dove è stato rinvenuto? poi dalla foto non si capisce nulla, io vedo delle persone dentro una grotta con un cane sotto una specie di altare.
ma daiiiiiiiiiiiiii!!
allora ti mando la risposta che meriti:
Marvin Meyer argues that "early Christianity ... in general, resembles Mithraism in a number of respects—enough to make Christian apologists scramble to invent creative theological explanations to account for the similarities." The Christian apologist Justin Martyr had written,
"Wherefore also the evil demons in mimicry have handed down that the same thing should be done in the Mysteries of Mithras. For that bread and a cup of water are in these mysteries set before the initiate with certain speeches you either know or can learn."
http://reference.findtarget.com/search/Mithraic%20mysteries/
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Re: Figura storica di Gesù
Rasputin ha scritto:mavalà ha scritto:
Sentire da un mariologo a tempo perso la parola "serietà"..mi fa davvero ridere
Mavalà ti pregherei di non scaldarti. Giulio fa quel che può per documentare quanto asserisce, e finora lo hai fatto anche tu. Continuate così per favore senza scadere negli apprezzamenti personali
ehhh ho capito...ma chi si prende invece cura della mia intelligenza offesa ...quello non conta niente??....
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Re: Figura storica di Gesù
mavalà ha scritto:
ehhh ho capito...ma chi si prende invece cura della mia intelligenza offesa ...quello non conta niente??....
Qualcuno pare averlo già fatto, e con garbo anche
http://atei.forumitalian.com/t2810p80-figura-storica-di-gesu#65399
Dai un po' di tolleranza
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Re: Figura storica di Gesù
Mithra/Mitra è un dio molto antico che si trova sia in Persia che in India e antecedente il salvatore Cristiano di centinaia fino a migliaia di anni. Difatti, , come dice Wheless, poco prima dell’era Cristiana il culto di Mitra era “la religione ‘Pagana’ più popolare e più diffusa di quei tempi. Wheless continua:
Il Mitraismo è uno dei sistemi religiosi più antichi sulla terra, poiché data dall’inizio della storia prima che la razza Iraniana primitiva si dividesse in sezioni che divennero Persiana ed Indiana….. Quando nel 65-63 A.C., le armate conquistatrici di Pompeo furono convertite in gran numero dai suoi alti precetti, esse la portarono con sé nell’Impero Romano. Il Mitraismo si diffuse con grande rapidità nell’Impero, e fu adottato, patronizzato e protetto da un certo numero di Imperatori fino al tempo di Costantino.84
Veramente, il Mitraismo rappresentò la più grande sfida al Cristianesimo, che vinse per un pelo sul culto del suo concorrente. In comune con la figura di Cristo, Mitra ha quanto segue:
• Mitra nacque da una vergine il 25 dicembre in una grotta, e la sua nascita fu accompagnata da pastori che portarono doni. • Egli fu considerato un grande insegnante e maestro itinerante. • Egli ebbe 12 compagni o discepoli. • Ai seguaci di Mitra veniva promessa immortalità. • Egli fece miracoli. • Come il “grande toro del Sole”, Mitra si sacrificò per la pace del mondo.85 • Egli fu sepolto in una tomba e risorse dopo tre giorni. •La sua resurrezione veniva celebrata ogni anno. • Egli fu era chiamato “il Buon Pastore” ed identificato sia con l’Agnello che col Leone. • Egli era considerato “la Via, la Verità e la Luce”, ed il “Logos”, “Redentore”, “Salvatore”, e “Messia”. • Il suo giorno sacro era la Domenica, il “Giorno del Signore”, centinaia di anni prima della comparsa di Cristo. • Mitra aveva la sua festività principale in quella che più tardi sarebbe diventata la Pasqua. • La sua religione aveva una eucaristia o “Cena del Signore”, alla quale Mitra disse, “Colui che non mangerà il mio corpo né berrà del mio sangue in modo che egli possa diventare una sola cosa con me ed Io con lui, non sarà salvato”.86 • “Il suo sacrificio annuale è la pasqua dei Magi, una espiazione simbolica o pegno di rigenerazione morale e fisica”.87
In aggiunta, il Vaticano stesso è costruito sul papato di Mitra, e la gerarchia Cristiana è quasi identica alla versione Mitraica che ha rimpiazzato.
Come afferma Walker:
La grotta del Vaticano apparteneva a Mitra fino al 376 D.C., quando un prefetto della città soppresse il culto del Salvatore rivale e si impadronì del santuario in nome di Cristo, nel giorno stesso del giorno di nascita del dio pagano, 25 Dicembre.88
Walker dice anche:
I Cristiani copiarono molti dettagli della religione misterica di Mitra, spiegando più tardi la somiglianza con il loro argomento favorito che il diavolo aveva anticipato la vera fede imitandola prima della nascita di Cristo.89
In The Book Your Church Doesn’t Want You to Read, Shmuel Golding afferma:
Paolo dice, “Essi bevvero da quella roccia spirituale e quella roccia era Cristo” (1 Cor. 10:4). Queste sono parole identiche a quelle trovate nelle scritture Mitraiche, eccetto che il nome Mitra viene usato al posto di Cristo. La collina del Vaticano in Roma che è vista come sacra a Pietro, la roccia Cristiana, era già sacra a Mitra. Sono stati trovati molti resti Mitraici in quel posto. La fusione dell’adorazione di Attis con quella di Mitra, quindi in seguito con quella di Gesù, fu effettuata quasi senza interruzione.90
Infatti, la patria leggendaria di Paolo, Tarso, era un luogo di culto di Mitra. Del Mitraismo la Enciclopedia Cattolica afferma, come riferito da Wheless, “I padri conducevano il servizio religioso. Il capo dei padri, una specie di papa, che viveva sempre a Roma, era chiamato ‘Pater Patratus’”. Il papa Mitraico era anche chiamato Papa e Pontimus Maximus. Virtualmente tutti gli elementi del rituale Cattolico, dalla mitra all’ostia all’altare alla dossologia, sono presi da precedenti religioni misteriche Pagane. Come afferma Taylor, “Che il Papato abbia preso in prestito le sue principali cerimonie e dottrine dai rituali del Paganesimo, è un fatto che i più dotti ed ortodossi della chiesa ... hanno sostenuto con la massima tenacia e dimostrato nel modo più convincente”.
Citazioni: 84 Wheless, FC, 20. 85 OHara, 65. 86 Lockhart, 65. 87 Pike, 613. 88 Walker, WEMS, 155. 89 Walker, WEMS, 663. 90 Leedom, 203.
Il Mitraismo è uno dei sistemi religiosi più antichi sulla terra, poiché data dall’inizio della storia prima che la razza Iraniana primitiva si dividesse in sezioni che divennero Persiana ed Indiana….. Quando nel 65-63 A.C., le armate conquistatrici di Pompeo furono convertite in gran numero dai suoi alti precetti, esse la portarono con sé nell’Impero Romano. Il Mitraismo si diffuse con grande rapidità nell’Impero, e fu adottato, patronizzato e protetto da un certo numero di Imperatori fino al tempo di Costantino.84
Veramente, il Mitraismo rappresentò la più grande sfida al Cristianesimo, che vinse per un pelo sul culto del suo concorrente. In comune con la figura di Cristo, Mitra ha quanto segue:
• Mitra nacque da una vergine il 25 dicembre in una grotta, e la sua nascita fu accompagnata da pastori che portarono doni. • Egli fu considerato un grande insegnante e maestro itinerante. • Egli ebbe 12 compagni o discepoli. • Ai seguaci di Mitra veniva promessa immortalità. • Egli fece miracoli. • Come il “grande toro del Sole”, Mitra si sacrificò per la pace del mondo.85 • Egli fu sepolto in una tomba e risorse dopo tre giorni. •La sua resurrezione veniva celebrata ogni anno. • Egli fu era chiamato “il Buon Pastore” ed identificato sia con l’Agnello che col Leone. • Egli era considerato “la Via, la Verità e la Luce”, ed il “Logos”, “Redentore”, “Salvatore”, e “Messia”. • Il suo giorno sacro era la Domenica, il “Giorno del Signore”, centinaia di anni prima della comparsa di Cristo. • Mitra aveva la sua festività principale in quella che più tardi sarebbe diventata la Pasqua. • La sua religione aveva una eucaristia o “Cena del Signore”, alla quale Mitra disse, “Colui che non mangerà il mio corpo né berrà del mio sangue in modo che egli possa diventare una sola cosa con me ed Io con lui, non sarà salvato”.86 • “Il suo sacrificio annuale è la pasqua dei Magi, una espiazione simbolica o pegno di rigenerazione morale e fisica”.87
In aggiunta, il Vaticano stesso è costruito sul papato di Mitra, e la gerarchia Cristiana è quasi identica alla versione Mitraica che ha rimpiazzato.
Come afferma Walker:
La grotta del Vaticano apparteneva a Mitra fino al 376 D.C., quando un prefetto della città soppresse il culto del Salvatore rivale e si impadronì del santuario in nome di Cristo, nel giorno stesso del giorno di nascita del dio pagano, 25 Dicembre.88
Walker dice anche:
I Cristiani copiarono molti dettagli della religione misterica di Mitra, spiegando più tardi la somiglianza con il loro argomento favorito che il diavolo aveva anticipato la vera fede imitandola prima della nascita di Cristo.89
In The Book Your Church Doesn’t Want You to Read, Shmuel Golding afferma:
Paolo dice, “Essi bevvero da quella roccia spirituale e quella roccia era Cristo” (1 Cor. 10:4). Queste sono parole identiche a quelle trovate nelle scritture Mitraiche, eccetto che il nome Mitra viene usato al posto di Cristo. La collina del Vaticano in Roma che è vista come sacra a Pietro, la roccia Cristiana, era già sacra a Mitra. Sono stati trovati molti resti Mitraici in quel posto. La fusione dell’adorazione di Attis con quella di Mitra, quindi in seguito con quella di Gesù, fu effettuata quasi senza interruzione.90
Infatti, la patria leggendaria di Paolo, Tarso, era un luogo di culto di Mitra. Del Mitraismo la Enciclopedia Cattolica afferma, come riferito da Wheless, “I padri conducevano il servizio religioso. Il capo dei padri, una specie di papa, che viveva sempre a Roma, era chiamato ‘Pater Patratus’”. Il papa Mitraico era anche chiamato Papa e Pontimus Maximus. Virtualmente tutti gli elementi del rituale Cattolico, dalla mitra all’ostia all’altare alla dossologia, sono presi da precedenti religioni misteriche Pagane. Come afferma Taylor, “Che il Papato abbia preso in prestito le sue principali cerimonie e dottrine dai rituali del Paganesimo, è un fatto che i più dotti ed ortodossi della chiesa ... hanno sostenuto con la massima tenacia e dimostrato nel modo più convincente”.
Citazioni: 84 Wheless, FC, 20. 85 OHara, 65. 86 Lockhart, 65. 87 Pike, 613. 88 Walker, WEMS, 155. 89 Walker, WEMS, 663. 90 Leedom, 203.
+++++++
Da “The Christ Conspiracy” di Acharya s” Bibliografia relativa a "The Christ Conspiracy" di Acharya s - Ricerche Origini Cristianesimo
Ultima modifica di mavalà il Mar 3 Mag 2011 - 17:08 - modificato 1 volta.
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Re: Figura storica di Gesù
giulio76 ha scritto:Per i cristiani nell'AT ci sono delle profezie riconducibili a Gesù, una che mi viene in mente è in un salmo (21): hanno forato le mie mani e i miei piedi; e altre profezie. Ora se si parla di Gesù come fotocopia del dio Mitra, allora dovremmo dire che è Mitra che ha copiato Gesù.alberto ha scritto:io qui non capisco. il nuovo testamento è stato scritto - a voler essere generosi - nel 1° secolo dC. Non mi risulta che l'Antico Testamento parli di Gesù.
Se non fosse che le profezie vengono attribuite a piacere, secondo l'uso classico delle stesse, il discorso potrebbe anche avere senso. Peccato che non sia così.
Diciamo che sarebbe meglio non parlare di vere e proprie accuse. In realtà, inevitabilmente, allargandosi in una zona in cui era diffuso il paganesimo, il cristianesimo (quantomeno quello popolare) non può non essere stato influenzato dal paganesimo stesso.giulio76 ha scritto:l'evidenza sta nel fatto che non c'è continuità tra mitraismo iraniano e quello romano. Ricordiamo che l'accusa è che il cristianesimo sia un derivato del mitraismo romano.è evidente mi sembra un'affermazione incauta. in questo polverone-minestrone di evidente non c'è assolutamente nulla.
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
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Re: Figura storica di Gesù
Rasputin ha scritto:mavalà ha scritto:
ehhh ho capito...ma chi si prende invece cura della mia intelligenza offesa ...quello non conta niente??....
Qualcuno pare averlo già fatto, e con garbo anche
http://atei.forumitalian.com/t2810p80-figura-storica-di-gesu#65399
Dai un po' di tolleranza
si dai hai ragione..ma ...
va be
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Re: Figura storica di Gesù
Ludwig von Drake ha scritto:
Diciamo che sarebbe meglio non parlare di vere e proprie accuse. In realtà, inevitabilmente, allargandosi in una zona in cui era diffuso il paganesimo, il cristianesimo (quantomeno quello popolare) non può non essere stato influenzato dal paganesimo stesso.
Ma su questo non ho dubbio, la data dello stesso natale è il derivato di una festa pagana, oppure il portare in processione dei Santi ha lo stesso derivato di portare le statue degli dei per le strade, ma dire che Mitra aveva 12 apostoli, istituì l'eucarestia, ecc.... non ha riscontro storico, sono solo congetture.
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Re: Figura storica di Gesù
hai letto quello che ho postato prima...è pieno di riferimentigiulio76 ha scritto:Ludwig von Drake ha scritto:
Diciamo che sarebbe meglio non parlare di vere e proprie accuse. In realtà, inevitabilmente, allargandosi in una zona in cui era diffuso il paganesimo, il cristianesimo (quantomeno quello popolare) non può non essere stato influenzato dal paganesimo stesso.
Ma su questo non ho dubbio, la data dello stesso natale è il derivato di una festa pagana, oppure il portare in processione dei Santi ha lo stesso derivato di portare le statue degli dei per le strade, ma dire che Mitra aveva 12 apostoli, istituì l'eucarestia, ecc.... non ha riscontro storico, sono solo congetture.
Scusami, ma invece ci sono prova storica che Gesù avesse avuto 12 apostoli ..escluso il nuovo testamento naturalmente ????
Ultima modifica di mavalà il Mar 3 Mag 2011 - 18:03 - modificato 1 volta.
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Re: Figura storica di Gesù
e come mai che gli cristiani festeggiano un compleanno di un Dio pagano?giulio76 ha scritto:
Ma su questo non ho dubbio, la data dello stesso natale è il derivato di una festa pagana, ....
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Re: Figura storica di Gesù
Ok, posta l'inevitabile influenza pagana, su Mitra non ne so tanto, come del resto so ben poco di quasi tutto. A memoria, però, l'eucarestia non è una cosa particolarmente nuova: è una trasfigurazione del sacrificio della divinità ed è piuttosto datata. Ci sono degli elementi che si ripetono in molte religioni (mi vengono in mente gli elementi sacri acqua e fuoco che la religione cristiana adotta pienamente, ricordi la storia del battesimo?).giulio76 ha scritto:Ludwig von Drake ha scritto:
Diciamo che sarebbe meglio non parlare di vere e proprie accuse. In realtà, inevitabilmente, allargandosi in una zona in cui era diffuso il paganesimo, il cristianesimo (quantomeno quello popolare) non può non essere stato influenzato dal paganesimo stesso.
Ma su questo non ho dubbio, la data dello stesso natale è il derivato di una festa pagana, oppure il portare in processione dei Santi ha lo stesso derivato di portare le statue degli dei per le strade, ma dire che Mitra aveva 12 apostoli, istituì l'eucarestia, ecc.... non ha riscontro storico, sono solo congetture.
Dovrei tornare a casa e riprendere il mio libro di storia delle religioni relativo ai sacrifici per fornirti delle fonti, ma spero che, per ora, tu mi possa credere sulla parola o cercare da te su internet.
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
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Re: Figura storica di Gesù
Sto ancora elaborando le risposte per Rasputin e Multiverso dall'altra parte. Mi pare che però tutti, chi per un motivo che per un altro, stiano facendo un po' di confusione fra le varie parti di cui si sta discutendo.
-Il cristianesimo primitivo non è il cristianesimo moderno, né tantomeno il cattolicesimo, né tantomeno il cristianesimo di Costantino e post-costantiniano.
-La questione dell'esistenza o meno di Gesù c'entra, ma molto poco, col cristianesimo codificato nei vari concili. E' possibile, per capirci, che il Gesù alla base sia esistito ma abbia predicato un messaggio molto diverso da quello recepito dai cristiani, anche di quelli immediatamente successivi.
Mescolare questi piani è fondamentalmente scorretto, perché impedisce di analizzare le varie questioni in campo e le mescola imprudentemente. Che il cristianesimo abbia preso dal mithraismo(più facile il contrario), non c'entra una mazza col Gesù storico:anche fosse vero, è tranquillamente possibile che tale mescolamento sia un tradimento del 'vero' Gesù.
-Il cristianesimo primitivo non è il cristianesimo moderno, né tantomeno il cattolicesimo, né tantomeno il cristianesimo di Costantino e post-costantiniano.
-La questione dell'esistenza o meno di Gesù c'entra, ma molto poco, col cristianesimo codificato nei vari concili. E' possibile, per capirci, che il Gesù alla base sia esistito ma abbia predicato un messaggio molto diverso da quello recepito dai cristiani, anche di quelli immediatamente successivi.
Mescolare questi piani è fondamentalmente scorretto, perché impedisce di analizzare le varie questioni in campo e le mescola imprudentemente. Che il cristianesimo abbia preso dal mithraismo(più facile il contrario), non c'entra una mazza col Gesù storico:anche fosse vero, è tranquillamente possibile che tale mescolamento sia un tradimento del 'vero' Gesù.
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Re: Figura storica di Gesù
questo mi dovresti proprio spiegare...Werewolf ha scritto:
Mescolare questi piani è fondamentalmente scorretto, perché impedisce di analizzare le varie questioni in campo e le mescola imprudentemente. Che il cristianesimo abbia preso dal mithraismo(più facile il contrario), non c'entra una mazza col Gesù storico:anche fosse vero, è tranquillamente possibile che tale mescolamento sia un tradimento del 'vero' Gesù.
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Re: Figura storica di Gesù
Semplice: quale delle due religioni nasce per prima? Il mithraismo.mavalà ha scritto:questo mi dovresti proprio spiegare...Werewolf ha scritto:
il cristianesimo abbia preso dal mithraismo(più facile il contrario),
Le religioni pagane sono notoriamente più permeabili alle influenze provenienti dall'esterno di quelle monoteiste: l'ebraismo per ellenizzarsi ci ha messo secoli: mentre le varie religioni pagane si mescolavano fra loro (e con aspetti dell'ebraismo, anche) molto più facilmente. Penso ad Ermes-Thot, penso ai misteri di Iside che erano diretti discendenti dei misteri di Demetra, penso al mescolamento molto diretto fra mitologia greca e latina, più banalmente. L'ebraismo, invece, da cui il cristianesimo sin dall'inizio ha affermato di appartenere/partire, non è così permeabile(tanto che alla fine gli ebrei si ribelleranno, soprattutto per questioni religiose, in quanto si rifiutavano categoricamente di farsi assimilare culturalmente e religiosamente dal conquistatore romano). Ergo, è molto più naturale che un credo pagano abbia assorbito elementi dal primo cristianesimo, piuttosto che il contrario.
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Re: Figura storica di Gesù
Ludwig von Drake ha scritto:
Ok, posta l'inevitabile influenza pagana, su Mitra non ne so tanto, come del resto so ben poco di quasi tutto. A memoria, però, l'eucarestia non è una cosa particolarmente nuova: è una trasfigurazione del sacrificio della divinità ed è piuttosto datata. Ci sono degli elementi che si ripetono in molte religioni (mi vengono in mente gli elementi sacri acqua e fuoco che la religione cristiana adotta pienamente, ricordi la storia del battesimo?).
Dovrei tornare a casa e riprendere il mio libro di storia delle religioni relativo ai sacrifici per fornirti delle fonti, ma spero che, per ora, tu mi possa credere sulla parola o cercare da te su internet.
Rispondo solo a questa domanda, anche io sono d'accordo con wolf che ci stiamo allontando dal topic.
L'istituzione dell'eucarestia non è del tutto nuova, anzi è una derivazione della legge ebraica. La spiego in sintesi e molto brevemente:
Ogni anno gli ebrei nella festa dell'espiazione (Kippur) venivano lavati dal proprio peccato. Questo rito era eseguito dal sommo sacerdote, l'unico che entrava nella parte del tempio denominata Santo dei Santi, dove in origine stava l'arca dell'alleanza. Qui dentro su un altare veniva immolato un capro (da cui caproespiatoio) senza difetto (il rito è spiegato bene nel libro del levitico se non ricordo male) e il sangue che usciva dal sacrificio del capro, veniva cosparso prima dal sacerdote su se stesso e poi con un legno di issopo sul popolo che così veniva mondato dai propri peccati. Il sacrificio dell'animale era la congiunzione tra il divino e l'uomo. Gesù non ha fatto altro che questo, facendosi immolare come capro espiatoio, per lavare con il suo sangue il peccato dell'uomo.
Però Gesù ha introdotto una nuova formula, ovvero non più il capro come animale da sacrificare durante il rito di espiazione, ma il suo corpo. L'elemento che viene sacrificato non è più il capro ma il pane che diviene carne di Cristo. E l'unico sacerdote capace di fare questo rito è Cristo stesso (vedi lettera agli ebrei). Quando noi cristiani la domenica andiamo a messa, assistiamo al ripetersi di questo sacrificio che ci lava dai peccati (ecco l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo).
Il rituale sacrificale non è nuovo nelle religioni, anche in religioni pagane molto lontane da quelle ebraiche e molto antiche usavano il sacrificio (a volte anche umano) come unione con il divino. Ma la novità del cristianesimo è un sacrificio diverso, un unico corpo che si sacrifica ogni volta che si fa il rito. In poche parole siamo dei tribali moderni.
Dubito che il mitraismo abbia fatto questa evoluzione nel rito dell'eucarestia, facendo divenire un pezzo di pane come corpo, perché nell'ambiente ebraico (dove è nato il cristianesimo) ma anche nel mondo pagano la mentalità del sacrifico è sempre legata ad un animale da sacrificare e non c'è traccia di riti fatti con il pane al di fuori di quello cristiano.
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Re: Figura storica di Gesù
Giulio ha scritto
TdG che sono i maestri della falsificazione della realtà, senza offesa per i TdG
potresti citarmi una organizzazione che non falsifica la realtà?
per quello che so io non esiste neanche una
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Re: Figura storica di Gesù
Interessante che tu non abbia negato l'accusa... Devi ancora rispondere al mio MP, comunque.potresti citarmi una organizzazione che non falsifica la realtà?
per quello che so io non esiste neanche una
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Re: Figura storica di Gesù
remigio ha scritto:Giulio ha scritto
TdG che sono i maestri della falsificazione della realtà, senza offesa per i TdG
potresti citarmi una organizzazione che non falsifica la realtà?
per quello che so io non esiste neanche una
http://www.cicap.org/new/index.php
solo per farti un esempio, ma ce ne sono altre
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Re: Figura storica di Gesù
@ Rasputin
Tutte le fonti riguardanti un avvenimento storico vengono messe in dubbio, a prescindere. Perché una fonte o più fonti venga considerata attendibile non deve:
1-Essere l'unica
2-Essere contraddittoria con sé stessa e con le altre riguardanti il medesimo argomento
3-Non avere altre fonti(ritrovamenti di reperti ecc.) che corroborano la sua testimonianza (triangolazione delle fonti)
Come ho detto, valgono anche e soprattutto per i dettagli: utilizzandoli sulle fonti che abbiamo di Gesù, il ritratto che salta fuori del personaggio è quello in apertura di topic.
Ci sono poi altri criteri, utilizzati particolarmente con fonti problematiche come quali sono i vangeli, ma che in definitiva valgono per tutto, che sono:
-il criterio dell'imbarazzo: ciò che i cristiani(o l'autore di un qualsiasi testo apologetico) avrebbero trovato imbarazzante o peggio deleterio per il loro obiettivo, è probabilmente vero
-la plausibilità storica: ciò che è storicamente plausibile è probabilmente vero: questo criterio si divide in due
-rispetto al contesto: quando una cosa concorda con il contesto storico e all'interno di tale contesto è riconoscibile come azione di un individuo, allora è vera.
(Es: se ipoteticamente non sapessimo quasi nulla su Martin Lutero, e sapessimo però dalle fonti coeve che c'era un frate che parlava della sola scriptura e si opponeva alla chiesa cattolica, è probabile che sia vero, in quanto tali affermazioni non sono figlie del loro contesto, sebbene siano comprensibili solo se messe a confronto con esso)
-degli effetti: quando un avvenimento certo risulta probabile come effetto di un altro, rafforza la plausibilità di tale avvenimento 'causa'
(Es: se ipoteticamente avessimo notizia solo del processo a a Galileo da parte dell'Inquisizione, senza sapere nulla di quel che ha scritto, potremmo comunque ragionevolmente presumere che Gallileo avesse scritto qualcosa che non andava bene alla chiesa e all'Inquisizione.)
Questi sono i più importanti: poi, come ho detto, la 'forza' della ricerca storica è che gli ambiti a cui fa riferimento sono tantissimi, e fra loro indipendenti(o quasi). E' come per una datazione: possiamo avere il radiocarbonio, la dendrocronologia, l'astronomia, la stratigrafia... Tutti mezzi indipendenti e con vari gradi di precisione, che però in sinergia servono ad arrivare al risultato.
Beh ci sono alcuni parametri 'universali', che sono quelli che ho postato a davide:Rasputin ha scritto:Wolf da completo profano ti chiedo, ci devono essere dei parametri validi più o meno per tutto. Se "Sappiamo" che è esistito ad es. Alessandro Magno, che criteri vengono usati per affermarlo? Cosa succede se applichiamo gli stessi criteri a Cristo? Sopratutto, sappiamo a chi applicarli?
Occhio questa non è una polemica, ero anch'io dell'opinione che molto probabilmente non è esistito nessun rabbi Joshua e quanto hai postato finora mi ha fatto venuire un sano dubbio.
Tutte le fonti riguardanti un avvenimento storico vengono messe in dubbio, a prescindere. Perché una fonte o più fonti venga considerata attendibile non deve:
1-Essere l'unica
2-Essere contraddittoria con sé stessa e con le altre riguardanti il medesimo argomento
3-Non avere altre fonti(ritrovamenti di reperti ecc.) che corroborano la sua testimonianza (triangolazione delle fonti)
Come ho detto, valgono anche e soprattutto per i dettagli: utilizzandoli sulle fonti che abbiamo di Gesù, il ritratto che salta fuori del personaggio è quello in apertura di topic.
Ci sono poi altri criteri, utilizzati particolarmente con fonti problematiche come quali sono i vangeli, ma che in definitiva valgono per tutto, che sono:
-il criterio dell'imbarazzo: ciò che i cristiani(o l'autore di un qualsiasi testo apologetico) avrebbero trovato imbarazzante o peggio deleterio per il loro obiettivo, è probabilmente vero
-la plausibilità storica: ciò che è storicamente plausibile è probabilmente vero: questo criterio si divide in due
-rispetto al contesto: quando una cosa concorda con il contesto storico e all'interno di tale contesto è riconoscibile come azione di un individuo, allora è vera.
(Es: se ipoteticamente non sapessimo quasi nulla su Martin Lutero, e sapessimo però dalle fonti coeve che c'era un frate che parlava della sola scriptura e si opponeva alla chiesa cattolica, è probabile che sia vero, in quanto tali affermazioni non sono figlie del loro contesto, sebbene siano comprensibili solo se messe a confronto con esso)
-degli effetti: quando un avvenimento certo risulta probabile come effetto di un altro, rafforza la plausibilità di tale avvenimento 'causa'
(Es: se ipoteticamente avessimo notizia solo del processo a a Galileo da parte dell'Inquisizione, senza sapere nulla di quel che ha scritto, potremmo comunque ragionevolmente presumere che Gallileo avesse scritto qualcosa che non andava bene alla chiesa e all'Inquisizione.)
Questi sono i più importanti: poi, come ho detto, la 'forza' della ricerca storica è che gli ambiti a cui fa riferimento sono tantissimi, e fra loro indipendenti(o quasi). E' come per una datazione: possiamo avere il radiocarbonio, la dendrocronologia, l'astronomia, la stratigrafia... Tutti mezzi indipendenti e con vari gradi di precisione, che però in sinergia servono ad arrivare al risultato.
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Re: Figura storica di Gesù
okk Wolf grazie
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Re: Figura storica di Gesù
Non c'è di che!Rasputin ha scritto:okk Wolf grazie
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Re: Figura storica di Gesù
a questo punto,visto che qualcuno è d'accordo all'esistenza di gesù (dopo sicuramente aver fatto delle ricerche come wolf...,complimenti a wolf)
per andare avanti con l'argomento mi viene di farvi un'altra domanda:
Gesu è esistito,o esiste.
ma ovviamente è solo una figura storica? e non quello che lo descrive la bibbia
(secondo voi)
per andare avanti con l'argomento mi viene di farvi un'altra domanda:
Gesu è esistito,o esiste.
ma ovviamente è solo una figura storica? e non quello che lo descrive la bibbia
(secondo voi)
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Re: Figura storica di Gesù
remigio ha scritto:a questo punto,visto che qualcuno è d'accordo all'esistenza di gesù (dopo sicuramente aver fatto delle ricerche come wolf...,complimenti a wolf)
per andare avanti con l'argomento mi viene di farvi un'altra domanda:
Gesu è esistito,o esiste.
ma ovviamente è solo una figura storica? e non quello che lo descrive la bibbia
(secondo voi)
Ehm, mi citeresti un passaggio biblico, uno solo, in cui venga fatta menzione del Gesù cristiano?
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Re: Figura storica di Gesù
Werewolf ha scritto:Semplice: quale delle due religioni nasce per prima? Il mithraismo.mavalà ha scritto:questo mi dovresti proprio spiegare...Werewolf ha scritto:
il cristianesimo abbia preso dal mithraismo(più facile il contrario),
Le religioni pagane sono notoriamente più permeabili alle influenze provenienti dall'esterno di quelle monoteiste: l'ebraismo per ellenizzarsi ci ha messo secoli: mentre le varie religioni pagane si mescolavano fra loro (e con aspetti dell'ebraismo, anche) molto più facilmente. Penso ad Ermes-Thot, penso ai misteri di Iside che erano diretti discendenti dei misteri di Demetra, penso al mescolamento molto diretto fra mitologia greca e latina, più banalmente. L'ebraismo, invece, da cui il cristianesimo sin dall'inizio ha affermato di appartenere/partire, non è così permeabile(tanto che alla fine gli ebrei si ribelleranno, soprattutto per questioni religiose, in quanto si rifiutavano categoricamente di farsi assimilare culturalmente e religiosamente dal conquistatore romano). Ergo, è molto più naturale che un credo pagano abbia assorbito elementi dal primo cristianesimo, piuttosto che il contrario.
Non ho capito..... cristianesimo non è cosi permeabile??? secondo te perché si festeggia natale al 25 Dicembre?
e a proposito del ebraismo leggi questo:
http://www.fmboschetto.it/religione/Genesi/Genesi_5.htm
Ps: anche la religione zoroastriana è monotoista !
___________________
Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
eccoti per questa affermazione meriti un punto di prestigio !remigio ha scritto:Giulio ha scritto
TdG che sono i maestri della falsificazione della realtà, senza offesa per i TdG
potresti citarmi una organizzazione che non falsifica la realtà?
per quello che so io non esiste neanche una
Hai proprio ragione.
Caro Giulio...dalle mie parte si dice: SPUTTANARE GLI ALTRI PER ELEVARE SE STESSI.
Non vedo nessuno, ma proprio nessuna differenza fra la vostra setta e quella dei Testimoni di Geova...a parte naturalmente i massacri che gravano su di voi.
___________________
Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Figura storica di Gesù
Quello a cui fai riferimento è uno sviluppo di età costantiniana, perlomeno. Non c'è traccia nei testi cristiani primitivi del festeggiamento del Natale. (tanto che altre confessioni cristiane non lo festeggiano il 25 Dicembre). L'unico 'rito' era l'eucarestia.Non ho capito..... cristianesimo non è cosi permeabile??? secondo te perché si festeggia natale al 25 Dicembre?
Quanto al discorso della Genesi, che ci siano le parentele letterarie e mitologiche con il mito di Gilgamesh è innegabile. Ma l'ebraismo non è la Genesi, o perlomeno non solo. E' anche i Salmi, il Cantico dei Cantici, è Ezechiele, Isaia, l'Esodo, i Maccabei, tutti i libri veterotestamentari(e anche qualcosa che non appartiene all'attuale canone). Attualmente, è anche il Talmud, la Midrash... (Peraltro, noticina, è probabile che la Genesi così come la conosciamo sia uno delgli ultimi libri ad essere stati scritti dell'Antico Testamento)
L'ebraismo del I secolo era ormai completamente sviluppato, al punto da sviluppare la contrapposizione con il paganesimo che ho detto.
Per la precisione è dualista, almeno in origine: Ahura Mazda(buono, che poi diverrà l'unico) e Ahriman(anche Angra Mainyu, cattivo), due principi opposti. Ahura Mazda non è creatore del male, mentre il Dio ebraico/cristiano/islamico è creatore di tutto, unica sorgente.Ps: anche la religione zoroastriana è monoteista !
___________________
La libertà è inafferrabile, ma non conosco altro per cui valga la pena di vivere.
-Avalon-
What a kind of life: Freedom in flesh,
shackles on your mind...
Avantasia
"You can have all the faith you want in spirits and the afterlife, and heaven and hell, but when it comes to this world, don't be an idiot. 'Cause you can tell me you put your faith in God to put you through the day, but when it comes time to cross the road, I know you look both ways."
House, M.D.
La vita è un diritto, non un dovere.
Re: Figura storica di Gesù
Rasputin ha scritto:remigio ha scritto:a questo punto,visto che qualcuno è d'accordo all'esistenza di gesù (dopo sicuramente aver fatto delle ricerche come wolf...,complimenti a wolf)
per andare avanti con l'argomento mi viene di farvi un'altra domanda:
Gesu è esistito,o esiste.
ma ovviamente è solo una figura storica? e non quello che lo descrive la bibbia
(secondo voi)
Ehm, mi citeresti un passaggio biblico, uno solo, in cui venga fatta menzione del Gesù cristiano?
rasp ,La parola Messia deriva dall'ebraico Mashiach, che significa Unto. L'equivalente parola greca è Christos, tradotta in italiano con Cristo.
Quando dunque si afferma che Gesù di Nazareth è il Messia o il Cristo si afferma che egli è l'Unto, cioè, Unto da Dio di Spirito Santo
remigio- -------------
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