Bonanni. caricatura di figura sindacale
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Bonanni. caricatura di figura sindacale
A Pomigliano si è svolta la caricatura di un referendum. Appoggiata da caricature di sindacalisti. Un referendum farsa che in pratica "consentiva" di scegliere tra il lavoro e la disoccupazione ( bella la democrazia, eh ?). Il plebiscito non c'è stato, nonostante la campagna di ricatto di fiat governo (Sacconi in primis) ,stampa ,televisioni e quant' altro "Il Giornale " di Feltrusconi pronosticava il 90% di si (la notte dei referendum pag.9) è diventato uno stentato 62% che non accontenta la Fiat che chiedeva un "plebiscito". La fiom controlla il 28% delle maestranze ai quali si sono aggiunti tanti altri lavoratori. La Fiom chiedeva la trattativa al posto del ricatto e Bonanni e soci neanche la vasellina. Servi dei padroni ? No! Servi proni.
don fofò- -------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
Lo sciopero è "proprietà privata" della controparte di chi si appropria di una parte del proprio lavoro. Il suo utilizzo è a discrezione e responsabilità di chi ne è proprietario cioè i salariati. Si può anche decidere di "eliminare" chi non è d'accordo con i possessori dei mezzi di produzione ma è una scelta controproducente. Si sa che ad ogni azione corrisponde una reazione. Il tuo "63% di ONESTI LAVORATORI presuppone un 37% di DISONESTI LAVORATORI. Da quanto chiaramente scrivi. Io che invece capisco (credo) i motivi del SI , ti chiedo: verresti con me a Pomigliano a dirlo in faccia al 37% di NO che a tuo avviso non avrebbero diritto di esprimere la loro opinione. Offro il biglietto, non garantisco incolumità. PS tra gli operai non tra gli impiegati il NO ha superato il 40% praticamente con una sola sigla. CHE FARE? (Lenin)Ludwig von Drake ha scritto:Caro don fofò, vogliamo parlare dei fatti?
Perchè la FIAT ha fatto quelle proposte così restrittive per quel determinato impianto?
Conosci la storia di Pomigliano?
In Italia lo sciopero è uno strumento abbondandemente abusato e Pomigliano è tristemente famosa per i suoi tassi di assenteismo.
Ora, grazie ai buoni sindacalisti della Fiom e ai nullafacenti che si appellano a questioni ideologiche senza valutarne l'applicazione pratica (37% circa), il 63% di onesti lavoratori probabilmente non avrà un posto di lavoro.
don fofò- -------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
TU stai dalla parte della Fiat , fatti tuoi. IO sto dalla parte della Fiom, fatti miei . La civiltà è cosa che non credo che tu abbia afferrato. Fatti tuoi, punto.Ludwig von Drake ha scritto:Ti sei risposto da solo. Dovrei esporre le mie idee a persone incivili?
Se la FIAT ha preso determinate posizioni solo su Pomigliano c'è un motivo oppure no? Conosci i dati di Pomigliano?
Lo sciopero non è una proprietà privata, ma un diritto e ogni diritto è valido finchè non viene abusato (anche la proprietà).
don fofò- -------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
I coglioni sloganisti dei sindacati vivono della demagogia popolare, esattamente come il vaticulo.
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
Riconfermo quello che ho detto rafforzandolo dicendo e riaffermando che IO capisco e rispetto le ragioni del "si" da parte di quegli operai e impiegati ( 63%), e non della FIAT che fa altro mestiere , Che hanno deciso di votare cosi. Ma al posto del rimanente 36-37 % pretenderei ed imporrei a tutti , FIAT compresa, il rispetto delle ragioni del NO! Poi si vince , si perde è una questione di contingenza nei rapporti di forza , un dato oggettivo! I fatti sono che le ragioni da te addotte sono le ragioni della fiat e di chi ha scelto di votare SI . Ma in maniera poco razionale , affermo, non tiene conto delle ragioni di una larga fetta di lavoratori. In questi casi il buon senso vuole che si trovi un accordo meno sbilanciato da una sola parte per evitare conflitti pericolosi. Rifiutando questa logica ci si affida quasi esclusivamente ai rapporti di forza (in questo senso, e solo in questo senso il tuo cosiddetto "linciaggio". Dove non arriva la ragione arriva la forza. E' la forza che vuole usare Marchionne e dalla forza si dovrebbero difendere coloro che la pensano diversamente. Come? Con una forza di segno opposto. La logica del "padrone delle ferriere " non è mai morta , era solo assopita. Non mi sogno neanche lontanamente di mettere in dubbio la "bontà" del tuo pensiero sulla posizione della FIAT. Ma non permetto di mettere in dubbio la "bontà" della posizione della FIOM. Non era offensivo affermare che la tua posizione (come del resto affermi tu stesso) è quella della FIAT + il 63% dei votanti . Era solo una costatazione. Un dato , appunto, oggettivo , non un semplice slogan.Ludwig von Drake ha scritto:Io non avrò afferrato cosa sia la civiltà, ma non sono solito linciare chi non è d'accordo con la mia idea. Sei tu che mi hai detto che, se esponessi le mie idee a quegli operai, non te la sentiresti di garantire la mia incolumità, giusto?
Dovresti, inoltre, notare che io non sto affatto dalla parte della Fiat, poichè questa è una generalizzazione indebita. In questa occasione ritengo che il comportamento della Fiat sia corretto, il che è ben diverso dallo "stare con la Fiat", che risulta uno slogan buono per i sindacati che vivono della demagogia popolare.
Io, in genere, preferisco attenermi ai fatti. I fatti spingerebbero qualsiasi imprenditore a chiudere quella fabbrica, la convenienza (immagine) spinge Marchionne a cercare di tenerla in piedi. Eppure, mantenendo i vecchi standard, il danno d'immagine causato dalla chiusura avrebbe un impatto minore sull'azienda di quello causato dalla mancata chiusura.
Ultima modifica di don fofò il Ven 25 Giu 2010 - 10:10 - modificato 1 volta. (Motivazione : La ragione e la forza. Ossi la forza della ragione.)
don fofò- -------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
Scusami , ma questo post non merita risposta. Replico solo che la FIAT ha fatto un accordo con altre sigle sindacali. Relativo che la pensino "oggi" diversamente dalla FIOM-CGIL. Sono "sigle sindacali", organizzazioni dei lavoratori esattamente come la FIOM-CGIL, con pari dignità. I dirigenti sindacali passano, i lavoratori restano e le politiche cambiano. Panta Rei.Blush response ha scritto:I coglioni sloganisti dei sindacati vivono della demagogia popolare, esattamente come il vaticulo.
don fofò- -------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
E' un tuo diritto pensarla in questo modo. E' diritto di altri, maggioranza o minoranza, pensarla diversamente. Aggiungo che atei razionalisti in minoranza sociale dovrebbero capire facilmente che non sempre essere maggioranza significa essere dalla parte della ragione. Ma capisco che una cosa è affermare, un'altra è comportarsi di conseguenza. Le incongruenze fanno parte delle umane debolezze. Solo Dio non è incongruente. Per il semplice fatto che NON E'.Ludwig von Drake ha scritto:Io, invece, metto in dubbio la bontà della posizione della Fiom.
Metto in dubbio il diritto all'abuso dello strumento dello sciopero.
Metto in dubbio il diritto dei lavoratori di assentarsi tutte le volte che lo desiderano.
Se fossi un imprenditore, non investirei in un'azienda in cui solo il 63% delle persone ha in mente di lavorare senza creare problemi.
don fofò- -------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
don fofò ha scritto:Scusami , ma questo post non merita risposta. Replico solo che la FIAT ha fatto un accordo con altre sigle sindacali. Relativo che la pensino "oggi" diversamente dalla FIOM-CGIL. Sono "sigle sindacali", organizzazioni dei lavoratori esattamente come la FIOM-CGIL, con pari dignità. I dirigenti sindacali passano, i lavoratori restano e le politiche cambiano. Panta Rei.Blush response ha scritto:I coglioni sloganisti dei sindacati vivono della demagogia popolare, esattamente come il vaticulo.
Dovresti prestare piu' attenzione a quell'affermazione.
Il fatto e' che (te lo dico per esperienza) non vi e' alcuna differenza tra i metodi di informazione usati da emilio fede nel tg4 e un sindacalista cgil in una assemblea di lavoratori.
Personalmente ho un giudizio in sospeso nei confronti del sindacato cgil/fiom in quanto non ho ancora compreso se, nel cercare di fare gli interessi dei lavoratori,si rischia di fare danni all'economia.
Adesso non ho tempo,ma entrero' di piu' nel dettaglio.
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La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
Personalmente non credo agli interessi generali. "Credo" solo agli interessi delle classi che sono in contrapposizione tra di loro . Al buon andamento dell'economia ci pensi chi detiene i mezzi di produzione. Al buon andamento dei salari ci dovrebbero pensare le organizzazioni sindacali. Poco mi interessano i singoli sindacalisti e , al limite, i quadri dirigenti. Mi stanno a cuore i lavoratori e i loro specifici interessi che solo nelle organizzazioni sindacali possono sperare di difendere.*Valerio* ha scritto:don fofò ha scritto:Scusami , ma questo post non merita risposta. Replico solo che la FIAT ha fatto un accordo con altre sigle sindacali. Relativo che la pensino "oggi" diversamente dalla FIOM-CGIL. Sono "sigle sindacali", organizzazioni dei lavoratori esattamente come la FIOM-CGIL, con pari dignità. I dirigenti sindacali passano, i lavoratori restano e le politiche cambiano. Panta Rei.Blush response ha scritto:I coglioni sloganisti dei sindacati vivono della demagogia popolare, esattamente come il vaticulo.
Dovresti prestare piu' attenzione a quell'affermazione.
Il fatto e' che (te lo dico per esperienza) non vi e' alcuna differenza tra i metodi di informazione usati da emilio fede nel tg4 e un sindacalista cgil in una assemblea di lavoratori. almente ho un giudizio in sospeso nei confronti del sindacato cgil/fiom in quanto non ho ancora compreso se, nel cercare di fare gli interessi dei lavoratori,si rischia di fare danni all'economia.
Adesso non ho tempo,ma entrero' di piu' nel dettaglio.
don fofò- -------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
63% è una maggioranza di persone con voglia di lavorare senza creare problemi, presuppone una minoranza del 37% che ha in mente di fare il contrario. Maggioranza-minoranza.Ludwig von Drake ha scritto:
Se fossi un imprenditore, non investirei in un'azienda in cui solo il 63% delle persone ha in mente di lavorare senza creare problemi.
don fofò- -------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
Copio ed incollo uno dei diversi post che ho scritto nel mio forum, in un topic dedicato a questo dramma sociale (http://vivaibidelli.forumattivo.com/viva-i-bidelli-gli-altri-sono-i-belli-e-noi-siamo-i-bidelli-f1/il-dramma-di-pomigliano-t282.htm):don fofò ha scritto:A Pomigliano si è svolta la caricatura di un referendum. Appoggiata da caricature di sindacalisti. Un referendum farsa che in pratica "consentiva" di scegliere tra il lavoro e la disoccupazione ( bella la democrazia, eh ?). Il plebiscito non c'è stato, nonostante la campagna di ricatto di fiat governo (Sacconi in primis) ,stampa ,televisioni e quant' altro "Il Giornale " di Feltrusconi pronosticava il 90% di si (la notte dei referendum pag.9) è diventato uno stentato 62% che non accontenta la Fiat che chiedeva un "plebiscito". La fiom controlla il 28% delle maestranze ai quali si sono aggiunti tanti altri lavoratori. La Fiom chiedeva la trattativa al posto del ricatto e Bonanni e soci neanche la vasellina. Servi dei padroni ? No! Servi proni.
"Dopo la firma dell’accordo separato da parte di alcune componenti sindacali (tutte meno la CGIL) si va verso il referendum tra i lavoratori, per convalidare o bocciare l’accordo sottoscritto. E questo è un passo tremendo, scabroso. Se io ho applaudito la CISL e la UIL per aver firmato l’accordo, sacrificando il loro stesso decoro sindacale per l’interesse prioritario dei lavoratori, non apprezzo il ricorso al referendum, anche se vedo bene che era quasi impossibile evitarlo.
La stessa CISL non ha mai assimilato del tutto gli insegnamenti del suo grande BRUNO MANGHI, il quale in un meraviglioso libretto sulla democrazia sindacale (Bruno Manghi, “DEMOCRAZIA MINIMA”, ed. Lavoro 1981) spiegava anche che il referendum, per essere strumento di democrazia sindacale, deve sempre implicare la scelta fra due “SI’”, mai tra un “SI’” ed un “NO”.
Non osservano questa regola le tre grandi confederazioni quando portano alla prova referendaria i contratti, come se un lavoratore fosse veramente libero di rifiutare un beneficio economico, per quanto modesto, in cambio del nulla. Oggi è più che mai scabroso far scegliere “liberamente” ai lavoratori tra una rinuncia al loro posto di lavoro, ed una privazione di un diritto costituzionale.
All’atto pratico, questo referendum avrà come esito l’umiliazione della CGIL. Non che la CGIL non lo meriti, a mio parere: essa diverse volte ha voluto usare l’arma del referendum demagogicamente, per prendersi delle vittorie “morali”, dei successi di immagine che assolutamente la CGIL non meritava di avere. Ma la CGIL è la principale forza del movimento operaio, anche se a Pomigliano non è così, ed un suo indebolimento non giova a nessuno di noi, che stiamo dalla parte dei più deboli, che siamo sulla stessa loro barca.. ".
Nel post successivo ho riconosciuto il mio errore di previsione: per fortuna la CGIL non ne è uscita affatto umiliata...
Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
Ludwig von Drake ha scritto:Quando un diritto viene abusato, diventando strumento di prevaricazione è evidente che su quel diritto si deve lavorare.
Pico sembra conoscere molto bene la storia recente della Fiat di Pomigliano e le lotte che si sono svolte negli ultimi tempi in quello stabilimento. Io non sono informato come lui, per cui lo pregherei di fare uno sforzo e citare i fatti che dimostrerebbero o corroborerebbero la sua tesi, secondo la quale i lavoratori di Pomigliano (o almeno una parte consistente di loro), avrebbero abusato del diritto di sciopero. Io so bene, come lo sanno meglio di me tutti i sindacalisti italiani, quanto sia difficile oggi chiamare allo sciopero i lavoratori dipendenti, anche in presenza di motivazioni forti e sentite. E’ difficilissimo fare scioperare i lavoratori perché questi non arrivano alla fine del mese con lo stipendio, e non si possono permettere le ritenute per gli scioperi. Con questa realtà deve fare i conti anche la CGIL, ovvero l’organizzazione che più di tutte ha lo sciopero nel proprio DNA: oggi la stessa CGIL chiama di rado i lavoratori dipendenti a questa modalità estrema di lotta, pur volendo avversare l’attuale governo con tutte le proprie forze; quando lo fa non ottiene certo le adesioni di una volta, quando le vacche erano più grasse e si potevano mungere.
Se perfino entro i limiti di questo quadro generale a Pomigliano si sono fatti molti scioperi negli ultimi mesi, con alte percentuali di adesione fra gli operai, qualche cosa significherà…io non mi sento di liquidare un fenomeno sociologico come questo con l’etichetta di “abuso”. Forse che gli operai di Pomigliano sono ricchi e possono permettersi di scioperare per divertimento? Ma se è così, perché si dannano l’anima per portare in Italia la produzione estera, con l’obiettivo di “indurire” la propria catena di montaggio, ovvero aumentare i propri sacrifici?
“Quando un diritto viene abusato, diventando strumento di prevaricazione è evidente che su quel diritto si deve lavorare”.
Come già detto, vorrei che Pico mi spiegasse dove e come si è realizzata la “prevaricazione”.
QUANTO AL “LAVORARE” SU DI UN DIRITTO, OVVERO A RIFORMARE LE LEGGI, QUESTO IN ITALIA SPETTA TUTTORA AL PARLAMENTO, CON TUTTE LE GARANZIE DEL CASO. NON SPETTA ANCORA AI DATORI DI LAVORO PRIVATI.
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
Ludwig, da quello che so tu sei di Napoli e sei di sicuro ben informato sulla situazione di Pomigliano e, parliamoci chiaro senza nasconderci dietro al dito, anche la situazione di Napoli ! Anche se sono leghista (oggi con mille perplessità a causa del suo razzismo che non condivido) non generalizzo e so che ci sono "terroni" che valgono molto di più di qualsiasi longobardo, ma e mi sembra inutile polemizzare, la mentalità di li lascia ben a desiderare.
Io concordo con te su tutti i punti. Inutile aggiungere qualcosa. Hai fatto una esposizione corretta e più che esaudiente illustrando dove e perchè, diciamo il sindacato di base, sta sbagliando.
Voglio dire all'amico don fofò, che non ha certo nascosto la sua ideologia politica, che in Italia vi è una democrazia ove la maggioranza, nel rispetto delle regole imposte dalla costituzione, fa le leggi e le applica. E l'economia è capitalista, anche se una buona parte delle attività in ogni campo sono ancora gestite dallo stato, le iniziative imprenditoriali sono responsabilità del privato cittadino. E come tale è giusto che operi, sempre nel rispetto delle regole, come meglio lui crede che sia. (= Marchionne fa quello che pensa sia meglio fare, è un capitalista non un opera pia) Ora, ti piaccia o no questa è la situazione. L'odiato Berlusca (preciso anche io non lo amo) è stato eletto da noi cittadini. Se hai da incazzarti, te la devi prendere con i vari milioni di cittadini che lo hanno votato, e non con lui che, ovviamante, si fa anche i suoi interessi. E questo lo sapevamo tutti, anche prima di votarlo. Io l'ho sempre pensato che lui sia il male minore, considerando gli altri!!! Poi ognuno è libero di pensare come vuole. Ma, caro fofò, se pensi che le altre forme di amministare lo stato e l'economia (=comunisti) sia meglio, ti sbagli di grosso. E se non sei convinto gira un po' per i pesi del'ex blocco comunista, parla con la gente che l'ha provato sulla sua pelle, e poi mi dirai.
Io concordo con te su tutti i punti. Inutile aggiungere qualcosa. Hai fatto una esposizione corretta e più che esaudiente illustrando dove e perchè, diciamo il sindacato di base, sta sbagliando.
Voglio dire all'amico don fofò, che non ha certo nascosto la sua ideologia politica, che in Italia vi è una democrazia ove la maggioranza, nel rispetto delle regole imposte dalla costituzione, fa le leggi e le applica. E l'economia è capitalista, anche se una buona parte delle attività in ogni campo sono ancora gestite dallo stato, le iniziative imprenditoriali sono responsabilità del privato cittadino. E come tale è giusto che operi, sempre nel rispetto delle regole, come meglio lui crede che sia. (= Marchionne fa quello che pensa sia meglio fare, è un capitalista non un opera pia) Ora, ti piaccia o no questa è la situazione. L'odiato Berlusca (preciso anche io non lo amo) è stato eletto da noi cittadini. Se hai da incazzarti, te la devi prendere con i vari milioni di cittadini che lo hanno votato, e non con lui che, ovviamante, si fa anche i suoi interessi. E questo lo sapevamo tutti, anche prima di votarlo. Io l'ho sempre pensato che lui sia il male minore, considerando gli altri!!! Poi ognuno è libero di pensare come vuole. Ma, caro fofò, se pensi che le altre forme di amministare lo stato e l'economia (=comunisti) sia meglio, ti sbagli di grosso. E se non sei convinto gira un po' per i pesi del'ex blocco comunista, parla con la gente che l'ha provato sulla sua pelle, e poi mi dirai.
Paolo- --------------
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Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
Caro Ludwig,
avevo evitato l'interlocuzione diretta per una forma (o eccesso) di delicatezza, per non farti sentire in obbligo di rispondermi, qualora tu non ne avessi voglia. Ma hai perfettamente ragione a richiamarmi ad uno stile di comunicazione più adeguato ad un forum.
Sulla situazione finanziaria dei pubblici dipendenti, è evidente che non la conosci, anche se io non dubito della interessantissima testimonianza che ci porti, di avere tu conosciuto operai "scandalosi" come quelli che ci descrivi.
Io sono di professione statale, custode e guardia notturna in una pinacoteca ministeriale (Beni Culturali) e guadagno complessivamente un po' di più degli operai metalmeccanici. Io non sono andato in vacanza ma partecipo strenuamente agli scioperi per una motivazione ideale. La stragrande maggioranza dei miei colleghi non si è privata delle vacanze, pur avendole ridimensionate, ma ha rinunciato agli scioperi da tempo. Mi risulta dai telegiornali (non posso più permettermi di acquistare il quotidiano "cartaceo", come non può più la media dei miei colleghi) che le percentuali di adesione agli scioperi da parte degli operai siano di molto calate. E' una disaffezione soltanto ideologica? Mi risulta pure dalla televisione che non pochi lavoratori dipendenti oggi vadano a mangiare alle mense della Caritas, più o meno di nascosto per motivi di pudore. Ma non voglio insistere, convincerti per forza su di una faccia drammatica della realtà sociale italiana che hai la fortuna di non conoscere: per il gusto della verità che ci accomuna, e non certo per il piacere della sfida, potremmo cercare insieme i dati di fatto statistici, circa la pesante regressione economica che coinvolge o meno gli operai (come massa, non come singoli casi!)
Fra di noi continua ad aleggiare uno strano equivoco: quando mi riferisco alla lesione, vera o presunta, di un diritto costituzionale, mi riferisco esplicitamente al DIRITTO DI SCIOPERO, ma tu continui ad intendere che io alluda al regime di malattia.
Anche su quest'ultima "riforma made in Pomigliano" vi sarebbe da discutere (ma non escludo che tu abbia ragione), ma mi preme sottolineatre e gridare con forza che LO SCIOPERO NON PUO' ESSERE ANALOGATO ALL'ASSENTEISMO. Sarebbe una regressione di civiltà spaventosa.
Desidero comunque ringraziarti per gli elementi informativi che mi hai dato su di una realtà che non conosco direttamente nè da vicino. Le tue parole, e quelle da te riportate, fanno potentemente riflettere.
avevo evitato l'interlocuzione diretta per una forma (o eccesso) di delicatezza, per non farti sentire in obbligo di rispondermi, qualora tu non ne avessi voglia. Ma hai perfettamente ragione a richiamarmi ad uno stile di comunicazione più adeguato ad un forum.
Sulla situazione finanziaria dei pubblici dipendenti, è evidente che non la conosci, anche se io non dubito della interessantissima testimonianza che ci porti, di avere tu conosciuto operai "scandalosi" come quelli che ci descrivi.
Io sono di professione statale, custode e guardia notturna in una pinacoteca ministeriale (Beni Culturali) e guadagno complessivamente un po' di più degli operai metalmeccanici. Io non sono andato in vacanza ma partecipo strenuamente agli scioperi per una motivazione ideale. La stragrande maggioranza dei miei colleghi non si è privata delle vacanze, pur avendole ridimensionate, ma ha rinunciato agli scioperi da tempo. Mi risulta dai telegiornali (non posso più permettermi di acquistare il quotidiano "cartaceo", come non può più la media dei miei colleghi) che le percentuali di adesione agli scioperi da parte degli operai siano di molto calate. E' una disaffezione soltanto ideologica? Mi risulta pure dalla televisione che non pochi lavoratori dipendenti oggi vadano a mangiare alle mense della Caritas, più o meno di nascosto per motivi di pudore. Ma non voglio insistere, convincerti per forza su di una faccia drammatica della realtà sociale italiana che hai la fortuna di non conoscere: per il gusto della verità che ci accomuna, e non certo per il piacere della sfida, potremmo cercare insieme i dati di fatto statistici, circa la pesante regressione economica che coinvolge o meno gli operai (come massa, non come singoli casi!)
Fra di noi continua ad aleggiare uno strano equivoco: quando mi riferisco alla lesione, vera o presunta, di un diritto costituzionale, mi riferisco esplicitamente al DIRITTO DI SCIOPERO, ma tu continui ad intendere che io alluda al regime di malattia.
Anche su quest'ultima "riforma made in Pomigliano" vi sarebbe da discutere (ma non escludo che tu abbia ragione), ma mi preme sottolineatre e gridare con forza che LO SCIOPERO NON PUO' ESSERE ANALOGATO ALL'ASSENTEISMO. Sarebbe una regressione di civiltà spaventosa.
Desidero comunque ringraziarti per gli elementi informativi che mi hai dato su di una realtà che non conosco direttamente nè da vicino. Le tue parole, e quelle da te riportate, fanno potentemente riflettere.
Re: Bonanni. caricatura di figura sindacale
Questo metodo, o altri similari, o comunque alternativi allo sciopero tradizionale, finirà forse per essere adottato anche da noi, perché i lavoratori non vogliono o non possono più perdere delle quote di salario. Ma non credo che in italia possa funzionare: il nostro popolo è tale, che metterebbe la fascia bianca spesso e a sproposito, se non costasse nulla, vanificando così le "fasce bianche vere". Ricordi il ragazzino della favola, che gridava "al lupo, al lupo!"? Ma ti immagini cosa succederebbe nella Pomigliano da te descritta, se la tua descrizione è veritiera?Ludwig von Drake ha scritto:Bidellissimo, perdonami, ma ho cancellato il quote dal tuo messaggio perchè impediva la lettura del tuo testo e rendeva complicato l'accesso alla discussione da parte di chi vorrebbe leggerla (in ogni caso, era un mero quote integrale, quindi credo di non aver cancellato nulla di sostanziale).
Concordo con te sulla necessità di riflessione. Quando mi occupavo di risorse umane, feci una proposta agli operai: in Giappone scioperano tenendo una fascia bianca sul braccio. La produzione non si interrompe e gli operai danno un segnale della loro protesta. Quando gli operai indossano la fascia bianca si incontrano i rappresentanti sindacali e si verifica il problema.
Che ne pensi? Gli operai dissero di no.
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