Domanda ai credenti (vol.2)
+21
Ludwig von Drake
Griiper McCloubit
BestBeast
alberto
silvio
kalab99
*Valerio*
teto
Assenzio
Rasputin
primaverino
don alberto
mix
lupetta
matem
Paolo
Niques
jillo
san.guasto
Minsky
Sally
25 partecipanti
Pagina 5 di 7
Pagina 5 di 7 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
kalab… e se capovolgessimo quanto avete affermato (tu e Dostoevskji*), dicendo che siamo tutti idolatri, ma i credenti chiamano il proprio idolo Dio?
*Questo é ció che diceva il buon Fedor (e che io capovolgerei): “E poi pensate soltanto a questo: predicano, dacché mondo è mondo, e che cosa hanno insegnato di buono per rendere il mondo piú bello e piú gaio e pieno di gioia? Per me, non hanno virtú, e neanche la cercano: tutti vanno alla perdizione, e se ne vantano, invece di rivolgersi all'unica Verità; ma vivere senza Dio non è che una tortura. E si finisce col maledire la stessa luce che c'illumina senza rendersene conto. L'uomo non può vivere senza inchinarsi dinanzi a qualcosa; un uomo simile non sopporterebbe se stesso e nessuno lo sopporterebbe. E chi nega Iddio, finirà coll'inchinarsi dinanzi a un idolo di legno o d'oro, o magari a un idolo astratto. Sono idolatri, non atei: ecco come bisogna definirli”.
*Questo é ció che diceva il buon Fedor (e che io capovolgerei): “E poi pensate soltanto a questo: predicano, dacché mondo è mondo, e che cosa hanno insegnato di buono per rendere il mondo piú bello e piú gaio e pieno di gioia? Per me, non hanno virtú, e neanche la cercano: tutti vanno alla perdizione, e se ne vantano, invece di rivolgersi all'unica Verità; ma vivere senza Dio non è che una tortura. E si finisce col maledire la stessa luce che c'illumina senza rendersene conto. L'uomo non può vivere senza inchinarsi dinanzi a qualcosa; un uomo simile non sopporterebbe se stesso e nessuno lo sopporterebbe. E chi nega Iddio, finirà coll'inchinarsi dinanzi a un idolo di legno o d'oro, o magari a un idolo astratto. Sono idolatri, non atei: ecco come bisogna definirli”.
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Be', ma noi ci inchiniamo davanti al Tutto. Amore, Creazione, Infinito. Se uno si inchina a mammona, è ben povero, e non a caso vive male. Ed è un caso di ateo. Ci sono poi casi di atei ben più nobili, nella cui vita c'è teoria, speculazione, filosofia, volontà conoscitiva, volontà di fratellanza, di bene per tutti, e allora penso che questi comprende nella sua vita i momenti più assoluti della religione...e, be', secondo me anche per lui è la salvezza (il bene, chiamatelo come volete). Certo, gli manca quel qualcosa, ma è comunque tutt'altra razza.
kalab99- -----------
- Numero di messaggi : 954
Data d'iscrizione : 03.04.10
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Caro kalab, non giudicare e non sarai giudicato.
Chi si inchina a Dio non e' detto che si inchini a ciò che tu affermi e, soprattutto, non e' detto che si inchini solo a quello.
Ti auguro una buona notte!
Chi si inchina a Dio non e' detto che si inchini a ciò che tu affermi e, soprattutto, non e' detto che si inchini solo a quello.
Ti auguro una buona notte!
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Ma come si fa a rispondere a una roba così?kalab99 ha scritto:Be', ma noi ci inchiniamo davanti al Tutto. Amore, Creazione, Infinito. Se uno si inchina a mammona, è ben povero, e non a caso vive male. Ed è un caso di ateo. Ci sono poi casi di atei ben più nobili, nella cui vita c'è teoria, speculazione, filosofia, volontà conoscitiva, volontà di fratellanza, di bene per tutti, e allora penso che questi comprende nella sua vita i momenti più assoluti della religione...e, be', secondo me anche per lui è la salvezza (il bene, chiamatelo come volete). Certo, gli manca quel qualcosa, ma è comunque tutt'altra razza.
Ospite- Ospite
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Chi si scandalizza ha sempre la coscienza sporca, questo me lo ha insegnato sempre PierPaolo, e non è che devi rispondere, il mio è un modesto pensiero :)
Ludwig: quelli che dici tu sono gli ipocriti, quelli che Cristo chiamava i farisei (Guai a voi, scribi e farisei ipocriti!), e fra i cattolici, purtroppo, quanti ce n'è, quanti ce n'è stati... E per loro, c'è la geenna...
Ludwig: quelli che dici tu sono gli ipocriti, quelli che Cristo chiamava i farisei (Guai a voi, scribi e farisei ipocriti!), e fra i cattolici, purtroppo, quanti ce n'è, quanti ce n'è stati... E per loro, c'è la geenna...
kalab99- -----------
- Numero di messaggi : 954
Età : 35
Località : Torino
Occupazione/Hobby : Studente di medicina, letteratura
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 03.04.10
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
kalab99 ha scritto: c'è la geenna...
___________________
La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
- Numero di messaggi : 6928
Età : 51
Località : Bologna
Occupazione/Hobby : Pc-barbecue-divano-gnocca
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 15.11.08
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Su questo sono d'accordo, lo scandalizzarsi ci allontana da una seria ricerca.kalab99 ha scritto:Chi si scandalizza ha sempre la coscienza sporca, questo me lo ha insegnato sempre PierPaolo, e non è che devi rispondere, il mio è un modesto pensiero :)
___________________
dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
silvio- -------------
- Numero di messaggi : 4404
Età : 64
Località : roma
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.11.09
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Meglio la Jenna. :si si:*Valerio* ha scritto:kalab99 ha scritto: c'è la geenna...
Ospite- Ospite
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
No, caro, non sono necessariamente gli ipocriti.kalab99 ha scritto:Chi si scandalizza ha sempre la coscienza sporca, questo me lo ha insegnato sempre PierPaolo, e non è che devi rispondere, il mio è un modesto pensiero :)
Ludwig: quelli che dici tu sono gli ipocriti, quelli che Cristo chiamava i farisei (Guai a voi, scribi e farisei ipocriti!), e fra i cattolici, purtroppo, quanti ce n'è, quanti ce n'è stati... E per loro, c'è la geenna...
La tua visione del mondo e' abbastanza dicotomica, tipico della cultura cristiana e occidentale in genere, ma ci sono molte più sfumature di quanto tu (o io) possa immaginare.
Se ti interessa, posso dettagliarti quante sfumature ci sono senza necessita' di cadere in quella dell'ipocrisia, ma credo che possa tranquillamente arrivarci tu da solo. ;-)
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Se io dico alla mia morosa: "nei tuoi occhi c'è l'oceano" c'è davvero l'oceano nei suoi occhi? Be', no...be', sì...be' no...c'è è non c'è :) Così è per gli ipocriti che finiscono nella geenna :)
Quanto alla figliuola che hai postato, be, non sono d'accordo che sia meglio, ma, però ...
...però qui mi viene in soccorso il mio amico marocchino.
Mentre stavamo parlando su una panchina, ti passa un bel culetto, e lui mi ha detto: è bello godere dei piaceri della vita, e si può goderne, l'importante che ti ricordi (e ha fatto il segno con l'indice verso l'alto) qual è l'Unico. Saggezza araba :)
Ludwig, si, m'interesserebbe sapere quali sono queste sfumature di cui parli.
Quanto alla figliuola che hai postato, be, non sono d'accordo che sia meglio, ma, però ...
...però qui mi viene in soccorso il mio amico marocchino.
Mentre stavamo parlando su una panchina, ti passa un bel culetto, e lui mi ha detto: è bello godere dei piaceri della vita, e si può goderne, l'importante che ti ricordi (e ha fatto il segno con l'indice verso l'alto) qual è l'Unico. Saggezza araba :)
Ludwig, si, m'interesserebbe sapere quali sono queste sfumature di cui parli.
kalab99- -----------
- Numero di messaggi : 954
Età : 35
Località : Torino
Occupazione/Hobby : Studente di medicina, letteratura
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 03.04.10
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
kalab99 ha scritto:Mentre stavamo parlando su una panchina, ti passa un bel culetto, e lui mi ha detto: è bello godere dei piaceri della vita, e si può goderne, l'importante che ti ricordi (e ha fatto il segno con l'indice verso l'alto) qual è l'Unico.SaggezzaDemenza araba :)
___________________
Semino dove non mieterò e spargo dove non raccoglierò
Minsky- --------------
- Numero di messaggi : 27846
Età : 70
Località : Codroipo
Occupazione/Hobby : ateo guerriero
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Minsky ha scritto:kalab99 ha scritto:Mentre stavamo parlando su una panchina, ti passa un bel culetto, e lui mi ha detto: è bello godere dei piaceri della vita, e si può goderne, l'importante che ti ricordi (e ha fatto il segno con l'indice verso l'alto) qual è l'Unico.SaggezzaDemenza araba :)
Ospite- Ospite
kalab99- -----------
- Numero di messaggi : 954
Età : 35
Località : Torino
Occupazione/Hobby : Studente di medicina, letteratura
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 03.04.10
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
E lo so, noi siamo la cultura superiore, loro son dementi. :)
Secondo me invece è una grande saggezza, al di là di Dio, perché t'insegna a non essere schiavi delle cose, pur godendone.
Secondo me invece è una grande saggezza, al di là di Dio, perché t'insegna a non essere schiavi delle cose, pur godendone.
kalab99- -----------
- Numero di messaggi : 954
Età : 35
Località : Torino
Occupazione/Hobby : Studente di medicina, letteratura
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 03.04.10
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Nonnò, niente discriminazioni, che poi si passa per razzisti. Siete dementi anche voi nella stessa identica misura.kalab99 ha scritto:E lo so, noi siamo la cultura superiore, loro son dementi. :)
Secondo me invece è una grande saggezza, al di là di Dio, perché t'insegna a non essere schiavi delle cose, pur godendone.
Credenti di ogni razza, nazionalità, etnia, sesso, etc.: tutti alla pari.
E io non sono schiavo di nulla, a differenza del clero, che è schiavo del suo ruolo ed è costretto a frodare il prossimo per ottenere il denaro di cui vive.
___________________
Semino dove non mieterò e spargo dove non raccoglierò
Minsky- --------------
- Numero di messaggi : 27846
Età : 70
Località : Codroipo
Occupazione/Hobby : ateo guerriero
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
C'entra una sega la superiorità di una qualche cultura o la demenza di determinati individui: molto più banalmente, quell'affermazione è una stronzata. Se tu la condividi, mi dispiace per te. :)kalab99 ha scritto:E lo so, noi siamo la cultura superiore, loro son dementi. :)
Ospite- Ospite
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Siamo dementi. Felicemente dementi, alleluia :)
La pazzia del mondo, è sapienza innanzi a Dio...o qualcosa del genere...buona notte cari :)
La pazzia del mondo, è sapienza innanzi a Dio...o qualcosa del genere...buona notte cari :)
kalab99- -----------
- Numero di messaggi : 954
Età : 35
Località : Torino
Occupazione/Hobby : Studente di medicina, letteratura
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 03.04.10
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Riesci anche a scrivere qualcosa di tuo o sai solo ripetere frasi fatte (per lo più banali, per giunta)?
Ospite- Ospite
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Ah, adesso si spiega tutto!La pazzia del mondo, è sapienza innanzi a Dio
E bastava dirlo no che bisogna essere fuori di testa per essere apprezzati da dio no!
Tomhet- -----------
- Numero di messaggi : 2659
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Era un discorso di ieri. kalab diceva che i credenti si inchinano davanti all'amore, all'assoluto e ad altre cose che sono caratteristiche che lui attribuisce alla divinità in cui crede.kalab99 ha scritto:[...]
Ludwig, si, m'interesserebbe sapere quali sono queste sfumature di cui parli.
Io dicevo che non tutti i credenti si inchinano a quello o solo a quello.
kalab diceva che quelli sono ipocriti.
Io credo che molti credenti si inchinino ad una speranza di vita eterna (per quanto vaga) o a dei semplici totem che rappresentano potere, senza neanche capire i procedimenti storici e psicologici che li portano a farlo.
Il potere divino è plausibilmente pa caratteristica più importante della divinità e quindi nell'inchinarsi a Dio mi aspetto che ci si inchini anche di fronte a quello.
Esistono poi tanti altri valori/idoli, siano essi la famiglia, il benessere psico-fisico o il sesso (non tutte le religioni lo proibiscono) a cui i credenti possono inchinarsi.
Infine, non è indispensabile andare alla ricerca dell'alto per essere buone persone. Io ammiro molto di più chi si alza tutte le mattine alle 5 per lavorare e cerca di fare il bene dei propri cari di un eremita che vive di carità.
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
se ho la capacità di fingere abbastanza con me stesso da convincermi che c'è una possibile vita eterna, un dio che premia e punisce, un insieme di regole (per quanto abborracciato e contraddittorio oppure imperscrutabile e "tutto e il contrario di tutto") a cui passivamente - e nella gran parte dei casi lassamente - conformarsi, se intellettualmente e culturalmente riesco ad accettare tutto questo, perché mai non credere?
l'ateismo - e lo voglio intendere nel senso più lato possibile - è la pastiglia rossa di matrix. si scoprono le carte, si arriva fino in fondo. fino alle domande più scomode.
perché un dio incommensurabile vuole sopra ogni cosa un elemento così miserabile come l'adorazione di sé?
perché in un'ottica di eternità qualcuno dovrebbe essere dannato in eterno per, che so, aver trombato con un paio di mogli altrui?
perché ogni passo che compiamo nella conoscenza ci allontana da questi concetti rozzi e primitivi e ci presenta una realtà molto più complessa e affascinante, libera e selvaggia, che si cura dell'uomo come si curerebbe di un cratere di marte?
ecc, ecc.
pillola blu, fine della storia. vi risveglierete a casa vostra e potrete credere a tutto ciò che vorrete.
l'ateismo - e lo voglio intendere nel senso più lato possibile - è la pastiglia rossa di matrix. si scoprono le carte, si arriva fino in fondo. fino alle domande più scomode.
perché un dio incommensurabile vuole sopra ogni cosa un elemento così miserabile come l'adorazione di sé?
perché in un'ottica di eternità qualcuno dovrebbe essere dannato in eterno per, che so, aver trombato con un paio di mogli altrui?
perché ogni passo che compiamo nella conoscenza ci allontana da questi concetti rozzi e primitivi e ci presenta una realtà molto più complessa e affascinante, libera e selvaggia, che si cura dell'uomo come si curerebbe di un cratere di marte?
ecc, ecc.
pillola blu, fine della storia. vi risveglierete a casa vostra e potrete credere a tutto ciò che vorrete.
___________________
fine.
alberto- -----------
- Numero di messaggi : 2599
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 26.12.10
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Assenzio ha scritto:Uno studio non mi pare difficile da fare, penso che la stragrande maggioranza dei non credenti di questo forum, essendo in Italia, abbia ricevuto una educazione religiosa fin dalla nascita e con tale educazione abbia sviluppato una mentalità da credente, una certa forma mentis. Poi siamo cambiati. Cercando di capire cosa ci ha fatto cambiare, dovremmo capire cosa permette di sbarazzarsene.
Secondo me - mi riferisco al primo capoverso quotato - il problema non è cosí semplice. Se da un lato esistono studi sui meccanismi neurologiciAssenzio ha scritto:Io senza fare ipotesi posso dirti che vivendo in un paese laico (anche se la Francia resta comunque la fille aînée de l'Église) in cui le famiglie non credenti sono più numerose da generazioni rispetto all'Italia, sono venuto in contatto con individui che hanno ricevuto una educazione laica e hanno sempre considerato le religioni e le credenze annesse come superstizioni, eppure da adulti ad un certo punto sono diventati credenti, dicono di avere "incontrato dio".
Questi individui sono estremamente loquaci e amano particolarmente fare étalage della loro esperienza pre e post conversione, il che mi ha permesso di capirne i meccanismi.
Rari come mosche bianche sono coloro che si convertono da adulti aderendo ad una religione ufficiale e istituzionalizzata come il Cattolicesimo o le Chiese Riformate alquanto presenti quì.
La maggioranza finisce nelle sette e affini, come i TdG.
La parte più cospicua delle conversioni adulte finisce fra le sette evangeliche, in particolar modo pentecostali, e non c' é da meravigliarsene sapendo quali sono i meccanismi e i motivi che li portano alla conversione.
http://www.galileonet.it/articles/4c32e2315fc52b3adf002b6d
ed anche antropologici
http://psicocafe.blogosfere.it/2006/12/esperimenti-su-dio.html
(Sono due vecchi link frutto di ricerche fatte a suo tempo, appena posso guardo se c'è qualcosa di nuovo)
sui meccanismi che attivano la fede, la domanda che poni rimane senza risposta: cosa ci ha fatto cambiare, dovremmo capire cosa permette di sbarazzarsene.
Riguardo il secondo capoverso quotato, a mio parere non fa che confermare quanto sostengo da sempre: senza influssi ambientali esterni, difficilmente una persona sviluppa il sentimento religioso.
Riguardo chi se ne libera, non sono riuscito a trovare denominatori comuni; conosco persone di intelligenza e livello culturale piú disparati e non ho mai trovato un nesso tra credenti e non...
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
A quali influssi ambientali esterni fai riferimento?
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Culturali, familiari, scolastici...per citare i primi che mi vengono in menteLudwig von Drake ha scritto:A quali influssi ambientali esterni fai riferimento?
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Questo lo immaginavo, ma non ho posto bene la mia domanda: intendi degli influssi specifici (i.e. catechismo o genitori bigotti) o in genere gli influssi ambientali (i.e. la percezione stessa del mondo)?
ADDENDUM
Cerco di venire al punto, altrimenti si rischia di perdersi in una serie di inutili domande e risposte consistenti in fraintendimenti reciproci.
Io vedo la tua affermazione interpretabile in due modi.
IPOTESI A
Tu intendi come influssi ambientali qualsiasi tipo di influsso ambientale, cioè ogni elemento dell’ambiente che abbia influsso sul soggetto. Da questo punto di vista mi sembra plausibile (forse lapalissiana) l’ipotesi che la religione nasca come conseguenza di un influsso ambientale, come del resto accade per ogni (o quasi ogni) sovrastruttura o ideologia, no?
IPOTESI B
Tu intendi come influsso ambientale l’influsso di un ambiente in cui la religione è già maturata e viene proposta all'individuo in vari modi (considerabili appunto come influssi dell’ambiente). Questa ipotesi non credo regga con una considerazione piuttosto banale. C’è stato un momento zero in cui la religione (per noi atei) si è sviluppata in un ambiente che era privo di alcun corpus religioso. Pertanto, la religione, deve poter nascere anche in ambienti di tale tipo.
Dunque, con l’ipotesi A la tua affermazione sarebbe lapalissiana, mentre con l’ipotesi B sarebbe erronea (sempre che io non abbia sbagliato in qualcosa).
Cosa ne pensi?
ADDENDUM
Cerco di venire al punto, altrimenti si rischia di perdersi in una serie di inutili domande e risposte consistenti in fraintendimenti reciproci.
Io vedo la tua affermazione interpretabile in due modi.
IPOTESI A
Tu intendi come influssi ambientali qualsiasi tipo di influsso ambientale, cioè ogni elemento dell’ambiente che abbia influsso sul soggetto. Da questo punto di vista mi sembra plausibile (forse lapalissiana) l’ipotesi che la religione nasca come conseguenza di un influsso ambientale, come del resto accade per ogni (o quasi ogni) sovrastruttura o ideologia, no?
IPOTESI B
Tu intendi come influsso ambientale l’influsso di un ambiente in cui la religione è già maturata e viene proposta all'individuo in vari modi (considerabili appunto come influssi dell’ambiente). Questa ipotesi non credo regga con una considerazione piuttosto banale. C’è stato un momento zero in cui la religione (per noi atei) si è sviluppata in un ambiente che era privo di alcun corpus religioso. Pertanto, la religione, deve poter nascere anche in ambienti di tale tipo.
Dunque, con l’ipotesi A la tua affermazione sarebbe lapalissiana, mentre con l’ipotesi B sarebbe erronea (sempre che io non abbia sbagliato in qualcosa).
Cosa ne pensi?
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Se io arrivassi a dare del demente/malato mentale a 7/8 dell'umanità comunque comincerei a farmi delle domande...
kalab99- -----------
- Numero di messaggi : 954
Età : 35
Località : Torino
Occupazione/Hobby : Studente di medicina, letteratura
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 03.04.10
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Lud al di fuori dei tre citati ambe ipotesi sono valide, solo che per la B la frase "C’è stato un momento zero in cui la religione (per noi atei) si è sviluppata in un ambiente che era privo di alcun corpus religioso. Pertanto, la religione, deve poter nascere anche in ambienti di tale tipo" mi pare un po' un non sequitur.
Anche della premessa non vedo le basi, perché ci deve essere stato un momento zero?
In ogni caso mi pare chiaro che gli influssi ambientali non devono necessariamente contenere un corpus religioso, dipende dal livello di sviluppo del recettore ed anche un fulmine può bastare
Anche della premessa non vedo le basi, perché ci deve essere stato un momento zero?
In ogni caso mi pare chiaro che gli influssi ambientali non devono necessariamente contenere un corpus religioso, dipende dal livello di sviluppo del recettore ed anche un fulmine può bastare
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
E badate che il mio non vuole essere un argomento "ad populum" (si chiama così? cioè dire che ho ragione perché la maggioranza...) dico solo che si può dire che sbagliano, ma non che siano dementi o malati...anche perché non so come facciate a pensare che l'umanità sia sopravvissuta e giunta fino ad oggi, se erano solo un mucchio di malati mentali...
kalab99- -----------
- Numero di messaggi : 954
Età : 35
Località : Torino
Occupazione/Hobby : Studente di medicina, letteratura
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 03.04.10
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
il perche' deve esserci stato un momento zero mi sembra cosa evidente, a meno che tu non creda che nella societa' umana il corpus religioso non fosse presente per scienza infusa (il che poi sarebbe il contrario di cio' che vorresti affermare tu). Se ci sono dei salti logici (come ben saprai e' questo il significato delle parole che usi) evidenziali, non basta dire che un'affermazione sembri un po' un non sequitur per renderla fallace.Rasputin ha scritto:Lud al di fuori dei tre citati ambe ipotesi sono valide, solo che per la B la frase "C’è stato un momento zero in cui la religione (per noi atei) si è sviluppata in un ambiente che era privo di alcun corpus religioso. Pertanto, la religione, deve poter nascere anche in ambienti di tale tipo" mi pare un po' un non sequitur.
Anche della premessa non vedo le basi, perché ci deve essere stato un momento zero?
In ogni caso mi pare chiaro che gli influssi ambientali non devono necessariamente contenere un corpus religioso, dipende dal livello di sviluppo del recettore ed anche un fulmine può bastare
Se, invece, la tua affermazione e' quella contenuta nel secondo paragrafo, ovvero che basti vedere un fulmine per permettere al singolo e alla societa' di maturare l'idea religiosa, mi sembra che si sia pienamente nell'ipotesi A, che come dicevo risulta lapalissiana.
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Beh non vedo cosa debba escludere un leggero disturbo di massa...pensa ai musulmani:kalab99 ha scritto:E badate che il mio non vuole essere un argomento "ad populum" (si chiama così? cioè dire che ho ragione perché la maggioranza...) dico solo che si può dire che sbagliano, ma non che siano dementi o malati...anche perché non so come facciate a pensare che l'umanità sia sopravvissuta e giunta fino ad oggi, se erano solo un mucchio di malati mentali...
Lud non capisco dove vuoi arrivare
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Ho letto di Stenger e altri sula faccenda e concorderei con l'idea che segue:C’è stato un momento zero in cui la religione (per noi atei) si è sviluppata in un ambiente che era privo di alcun corpus religioso.
Il sapiens delle origini, quello che si è selezionato aveva un istinto innato (genetico) di attribuire delle spiegazioni ai fenomeni naturali. Pur non sapendo individuare i veri motivi dei fenomeni (mancanza di cultura) ne doveva attribuire uno.
Quindi sembra accettabile e condiviso in antropologia che il sapiens sviluppò d'istinto l'immaginare che all'interno dei fenomeni (nubi, fuoco, fiume..) ci fossero delle entità senzienti e dotate di volontà.
Lo spirito che alberga nelle cose.
La religione appare in concomitanza dell'esigenza di comunicare con queste entità.
Infatti dopo aver assunto l'esistenza dello spirito, l'uomo ha, per indole, sentito il bisogno di comunicare con questo spirito, sopratutto quando il fenomeno aveva il potere di uccidere, o allagare, seccare..oppure di far fiorire, di far guarire, nascere..
E il sapiens è da sempre uno specialista. Nelle tribù gli individui avevano indoli simili ma diverse: chi era portato alla caccia con la lancia, chi era un guerriero che difendeva la tribù, chi sapeva guidare la migrazione..chi era portato all'organizzare e scegliere..
Ora si sviluppa anche lo specialista che si prende in carico l'onere, e poi onore, di comunicare con gli spiriti. Lo sciamano infatti è il primo esempio di religiosità, ancora non organizzata, in cui si prevedono dei riti, dei sacrifici, e si individuano le volontà e gusti dello spirito in oggetto.
..poi arriva l'allievo dello sciamano, l'alunno che impara i segreti dell'arte di comunicare con gli spiriti. Questa è la primissima organizzazione teologica, o spiritologica.
Poi va da se che tribù grandi necessitano di più sciamani, e nascono le chiese locali..poi le chiese si riuniscono, si assorbono e si scambiano..fino al merdaio dei giorni nostri.
Preti-sciamani, alunni-seminaristi, chiese e credi, usi e usanze..
Ma ancora come 150 mila e passa anni fa, il prete comunica per noi con gli spiriti, si organizza in scolastiche, sinodi e concilii..
Le chiese si immaginano cosa piace a dio, le sue leggi e quali sacrifici sono al lui graditi: mangiare di magro al venerdì, non mangiare maiali, intabarrare le donne con i burqua e bruciare gli eretici, sposare inderogabilmente le donne ai loro padroni, assolvere e perdonare, incassare denari e beni in cambio di indulgenze e raccomandazioni speciali presso la segreteria celeste....e altre amenita primitive..
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
La religiosità era un attributo evoluzionistico premiante ai fini della selezione.anche perché non so come facciate a pensare che l'umanità sia sopravvissuta e giunta fino ad oggi, se erano solo un mucchio di malati mentali...
Ma la natura è mutevole, non è detto che un atributo utile in un habitat sia sempre premiante. Anzi, ciò che non muta di solito porta all'estinzione la specie portatrice.
I dinosauri sono vissuti molto più a lungo di noi, con attributi fantastici di robustezza e longevità. Ma proprio i loro privilegi evoluzionistici li hanno anche condotti all'estinzione.
Ora a me preoccupa che un attributo sociale, maturato nelle comunità preistoriche dei primi sapiens sopravviva anche nelle società di 200 mila anni dopo..
E' mutato in parte il nostro organismo, il nostro sistema immunitario..ci siamo adattti fisicamente e mentalmente alle mutazioni ambientali e sociali..
A me pare che uno dei retaggi più antichi e non so fino a che punto oramai utile, sia proprio la mente intenzionale e la sua declinazione nel costume religioso.
Insomma percepire la morale e l'organizzazione umana, oltre che cosmica, secondo schemi vecchi di 2000 secoli mi sembra una cosa abbastanza rischiosa..
In effetti proprio la caratteristica ereditaria mantenuta nella maggioranza degli individui della specie, che dopo averci permesso di "credere" e viaggiare e conquistare e adattarci ai sacrifici e al Sacrificio, ci sta anche condizionando in modi di vita troppo dispendiosi e irrazionali: pensa ai ritardi scientifici ed etici a cui ci ha costretto la religione, il GAP medioevale ha posticipato le scoperte mediche di almeno 500 anni..senza il medioevo forse la pennicillina sarebbe stata in uso già nel 1600, probailmente oggi avremmo la padronanza delle staminali, avremmo un etica razionale e logica per cui non esisterebbero le tremende crisi demografiche e di benessere-malessere sul pianeta..saremmo di meno, meglio organizzati, più sani e certamente già in viaggio per una stella vicina..
Invece siamo a due minuti scarsi dall'estinzione..
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
grosso modo concordo con il racconto, delfi68.
chiaro che le vicende non sono semplificabili.
ci sono varie questioni (potere, ordine sociale, ... , altro) che si mescolano in vario modo nell'evoluzione delle istituzioni religiose. che infatti sono a gradini evolutivi culturali differenti a seconda dei luoghi.
però non credo di avere un patrimonio genetico diverso da primaverino, jillo o altri.
io situo la differenza di approccio verso la questione religiosa nei condizionamenti e nelle esperienze culturali che le persone sperimentano.
mi appare più coerente con la varietà dei casi che possiamo analizzare, con le interrelazioni con altri fenomeni socioculturali, con le mutazioni riscontrabili a volte in età diverse delle persone.
dubito fortemente che una specie dotata della nostra adattabilità, evolutasi fino ad arrivare al piano culturale, un ordine di grandezza superiore rispetto alle altre specie, possa facilmente estinguersi.
può azzerarsi la cultura occidentale e le altre basate sui grandi numeri e l'organizzazione specializzata e tecnologica.
ma sul pianeta ci sono numerose tribù o popolazioni isolate che non si accorgerebbero neppure della scomparsa di miliardi di individui della loro stessa specie.
ne trarrebbero probabilmente grossi vantaggi, anzi.
quindi meglio focalizzare le previsioni apocalittiche sul piano delle civiltà che su quello biologico. mia opinione.
chiaro che le vicende non sono semplificabili.
ci sono varie questioni (potere, ordine sociale, ... , altro) che si mescolano in vario modo nell'evoluzione delle istituzioni religiose. che infatti sono a gradini evolutivi culturali differenti a seconda dei luoghi.
però non credo di avere un patrimonio genetico diverso da primaverino, jillo o altri.
io situo la differenza di approccio verso la questione religiosa nei condizionamenti e nelle esperienze culturali che le persone sperimentano.
mi appare più coerente con la varietà dei casi che possiamo analizzare, con le interrelazioni con altri fenomeni socioculturali, con le mutazioni riscontrabili a volte in età diverse delle persone.
dubito fortemente che una specie dotata della nostra adattabilità, evolutasi fino ad arrivare al piano culturale, un ordine di grandezza superiore rispetto alle altre specie, possa facilmente estinguersi.
può azzerarsi la cultura occidentale e le altre basate sui grandi numeri e l'organizzazione specializzata e tecnologica.
ma sul pianeta ci sono numerose tribù o popolazioni isolate che non si accorgerebbero neppure della scomparsa di miliardi di individui della loro stessa specie.
ne trarrebbero probabilmente grossi vantaggi, anzi.
quindi meglio focalizzare le previsioni apocalittiche sul piano delle civiltà che su quello biologico. mia opinione.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Purtroppo mi é dato di constatare che la maggioranza della popolazione non é molto intelligente, indipendentemente dal grado di cultura o scolarizzazione.primaverino ha scritto:Io invece penso che se uno davvero ritenga che miliardi di persone si alzino la mattina senza trovare di meglio che pensare alle favole (ancorché credenti)
La gente non si pone grandi quesiti esistenziali : si alzano alla mattina, fanno colazione, vanno a lavorare e alla sera si svaccano scioccamente davanti al televisore e così tutti i giorni, tranne il fine settimana durante il quale passano il sabato a rimbambirsi in centri commerciali e la domenica al pic nic.
Poca è la gente che ha una mente vivace, la gente é intellettualmente pigra e non si pongono troppe domande. Credono per lo più per tradizione, perché hanno insegnato loro così e fa loro comodo così per mille motivi.
In realtà non hanno mai riflettuto alla questione, altrimenti non ci sarebbero tanti credenti e coloro che hanno riflettuto sono diventati atei o agnostici al massimo deisti, e coloro che anche dopo aver riflettuto sono rimasti credenti è perché sono profondamente dei minus habens, indipendentemente dal grado di cultura, si può essere colti e minus habens al contempo, altrimenti un paleontologo del calibro di Jean Chaline non potrebbe rimanere cattolico convinto e osservante.
Le conversioni adulte sono eventi più particolari, sono casi da psicologo se non in certi realmente da psichiatra.
___________________
Natura finem nullum sibi praefixum habet
Omnes causae finales nihil nisi humana sunt figmenta
Baruch Spinoza
Assenzio- -------------
- Numero di messaggi : 542
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.02.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
delfi68 ha scritto:Ho letto di Stenger e altri sula faccenda e concorderei con l'idea che segue:C’è stato un momento zero in cui la religione (per noi atei) si è sviluppata in un ambiente che era privo di alcun corpus religioso.
Il sapiens delle origini, quello che si è selezionato aveva un istinto innato (genetico) di attribuire delle spiegazioni ai fenomeni naturali. Pur non sapendo individuare i veri motivi dei fenomeni (mancanza di cultura) ne doveva attribuire uno.
Quindi sembra accettabile e condiviso in antropologia che il sapiens sviluppò d'istinto l'immaginare che all'interno dei fenomeni (nubi, fuoco, fiume..) ci fossero delle entità senzienti e dotate di volontà.
Lo spirito che alberga nelle cose.
La religione appare in concomitanza dell'esigenza di comunicare con queste entità.
Infatti dopo aver assunto l'esistenza dello spirito, l'uomo ha, per indole, sentito il bisogno di comunicare con questo spirito, sopratutto quando il fenomeno aveva il potere di uccidere, o allagare, seccare..oppure di far fiorire, di far guarire, nascere..
E il sapiens è da sempre uno specialista. Nelle tribù gli individui avevano indoli simili ma diverse: chi era portato alla caccia con la lancia, chi era un guerriero che difendeva la tribù, chi sapeva guidare la migrazione..chi era portato all'organizzare e scegliere..
Ora si sviluppa anche lo specialista che si prende in carico l'onere, e poi onore, di comunicare con gli spiriti. Lo sciamano infatti è il primo esempio di religiosità, ancora non organizzata, in cui si prevedono dei riti, dei sacrifici, e si individuano le volontà e gusti dello spirito in oggetto.
..poi arriva l'allievo dello sciamano, l'alunno che impara i segreti dell'arte di comunicare con gli spiriti. Questa è la primissima organizzazione teologica, o spiritologica.
Poi va da se che tribù grandi necessitano di più sciamani, e nascono le chiese locali..poi le chiese si riuniscono, si assorbono e si scambiano..fino al merdaio dei giorni nostri.
Preti-sciamani, alunni-seminaristi, chiese e credi, usi e usanze..
Ma ancora come 150 mila e passa anni fa, il prete comunica per noi con gli spiriti, si organizza in scolastiche, sinodi e concilii..
Le chiese si immaginano cosa piace a dio, le sue leggi e quali sacrifici sono al lui graditi: mangiare di magro al venerdì, non mangiare maiali, intabarrare le donne con i burqua e bruciare gli eretici, sposare inderogabilmente le donne ai loro padroni, assolvere e perdonare, incassare denari e beni in cambio di indulgenze e raccomandazioni speciali presso la segreteria celeste....e altre amenita primitive..
anche le virgole.delfi68 ha scritto:La religiosità era un attributo evoluzionistico premiante ai fini della selezione.anche perché non so come facciate a pensare che l'umanità sia sopravvissuta e giunta fino ad oggi, se erano solo un mucchio di malati mentali...
Ma la natura è mutevole, non è detto che un atributo utile in un habitat sia sempre premiante. Anzi, ciò che non muta di solito porta all'estinzione la specie portatrice.
I dinosauri sono vissuti molto più a lungo di noi, con attributi fantastici di robustezza e longevità. Ma proprio i loro privilegi evoluzionistici li hanno anche condotti all'estinzione.
Ora a me preoccupa che un attributo sociale, maturato nelle comunità preistoriche dei primi sapiens sopravviva anche nelle società di 200 mila anni dopo..
E' mutato in parte il nostro organismo, il nostro sistema immunitario..ci siamo adattti fisicamente e mentalmente alle mutazioni ambientali e sociali..
A me pare che uno dei retaggi più antichi e non so fino a che punto oramai utile, sia proprio la mente intenzionale e la sua declinazione nel costume religioso.
Insomma percepire la morale e l'organizzazione umana, oltre che cosmica, secondo schemi vecchi di 2000 secoli mi sembra una cosa abbastanza rischiosa..
In effetti proprio la caratteristica ereditaria mantenuta nella maggioranza degli individui della specie, che dopo averci permesso di "credere" e viaggiare e conquistare e adattarci ai sacrifici e al Sacrificio, ci sta anche condizionando in modi di vita troppo dispendiosi e irrazionali: pensa ai ritardi scientifici ed etici a cui ci ha costretto la religione, il GAP medioevale ha posticipato le scoperte mediche di almeno 500 anni..senza il medioevo forse la pennicillina sarebbe stata in uso già nel 1600, probailmente oggi avremmo la padronanza delle staminali, avremmo un etica razionale e logica per cui non esisterebbero le tremende crisi demografiche e di benessere-malessere sul pianeta..saremmo di meno, meglio organizzati, più sani e certamente già in viaggio per una stella vicina..
Invece siamo a due minuti scarsi dall'estinzione..
___________________
Natura finem nullum sibi praefixum habet
Omnes causae finales nihil nisi humana sunt figmenta
Baruch Spinoza
Assenzio- -------------
- Numero di messaggi : 542
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.02.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Tutto il patrimonio genetico certo che no, un gene o due probabilmente sì.mix ha scritto:grosso modo concordo con il racconto, delfi68.
chiaro che le vicende non sono semplificabili.
ci sono varie questioni (potere, ordine sociale, ... , altro) che si mescolano in vario modo nell'evoluzione delle istituzioni religiose. che infatti sono a gradini evolutivi culturali differenti a seconda dei luoghi.
però non credo di avere un patrimonio genetico diverso da primaverino, jillo o altri.
io situo la differenza di approccio verso la questione religiosa nei condizionamenti e nelle esperienze culturali che le persone sperimentano.
mi appare più coerente con la varietà dei casi che possiamo analizzare, con le interrelazioni con altri fenomeni socioculturali, con le mutazioni riscontrabili a volte in età diverse delle persone.
dubito fortemente che una specie dotata della nostra adattabilità, evolutasi fino ad arrivare al piano culturale, un ordine di grandezza superiore rispetto alle altre specie, possa facilmente estinguersi.
può azzerarsi la cultura occidentale e le altre basate sui grandi numeri e l'organizzazione specializzata e tecnologica.
ma sul pianeta ci sono numerose tribù o popolazioni isolate che non si accorgerebbero neppure della scomparsa di miliardi di individui della loro stessa specie.
ne trarrebbero probabilmente grossi vantaggi, anzi.
quindi meglio focalizzare le previsioni apocalittiche sul piano delle civiltà che su quello biologico. mia opinione.
Per il resto sono sostanzialmente d'accordo.
___________________
Natura finem nullum sibi praefixum habet
Omnes causae finales nihil nisi humana sunt figmenta
Baruch Spinoza
Assenzio- -------------
- Numero di messaggi : 542
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.02.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Insomma, si potrebbe riassumere l'Assenzio-pensiero come segue:
la gente è stupida, perché va al centro commerciale o al pic-nic o allo stadio, dopo aver lavorato addirittura per un'intera settimana, invece di porsi delle domande di carattere esistenziale che, nel caso in cui diano le stesse risposte che si è dato Assenzio evidenziano (ça va sans dire) che si è intelligenti, viceversa si è stupidi.
la gente è stupida, perché va al centro commerciale o al pic-nic o allo stadio, dopo aver lavorato addirittura per un'intera settimana, invece di porsi delle domande di carattere esistenziale che, nel caso in cui diano le stesse risposte che si è dato Assenzio evidenziano (ça va sans dire) che si è intelligenti, viceversa si è stupidi.
primaverino- -------------
- Numero di messaggi : 5163
Età : 60
Località : variabile
Occupazione/Hobby : sedentario
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 18.10.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Su Primaverino, che sai fare di meglio che banalizzareprimaverino ha scritto:Insomma, si potrebbe riassumere l'Assenzio-pensiero come segue:
la gente è stupida, perché va al centro commerciale o al pic-nic o allo stadio, dopo aver lavorato addirittura per un'intera settimana, invece di porsi delle domande di carattere esistenziale che, nel caso in cui diano le stesse risposte che si è dato Assenzio evidenziano (ça va sans dire) che si è intelligenti, viceversa si è stupidi.
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Un assunto del tutto arbitrario che pone come "punto fermo" una propria convinzione (o una sommatoria di convinzioni) alla stregua di "dato oggettivo" non è commentabile diversamente, mi pare.Rasputin ha scritto:Su Primaverino, che sai fare di meglio che banalizzareprimaverino ha scritto:Insomma, si potrebbe riassumere l'Assenzio-pensiero come segue:
la gente è stupida, perché va al centro commerciale o al pic-nic o allo stadio, dopo aver lavorato addirittura per un'intera settimana, invece di porsi delle domande di carattere esistenziale che, nel caso in cui diano le stesse risposte che si è dato Assenzio evidenziano (ça va sans dire) che si è intelligenti, viceversa si è stupidi.
E' la fiera del "non sequitur"...
Che trova la sua "chicca" nell'esempio del paleontologo "rimasto" cattolico, ovvero una persona molto colta, ma contestualmente "minus habens"...
Ma dove sta scritto che un paleontologo sia una "persona colta"? Magari al di fuori del suo ambito è un perfetto ignorante.
Il solito errore di confondere istruzione con cultura, con intelligenza, con profondità d'animo o capacità di astrazione etc.
Il festival della confusione e dei luoghi comuni.
primaverino- -------------
- Numero di messaggi : 5163
Età : 60
Località : variabile
Occupazione/Hobby : sedentario
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 18.10.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Certi individui privi di qualunque educazione religiosa si sono rotrovati ad un certo punto della loro vita in gravi difficoltà, spesso materiali, ma anche e soprattutto psicologiche.Rasputin ha scritto:Riguardo il secondo capoverso quotato, a mio parere non fa che confermare quanto sostengo da sempre: senza influssi ambientali esterni, difficilmente una persona sviluppa il sentimento religioso..
In quei frangenti l'individuo é particolarmente fragilizzato psicologicamente ed emotivamente. Entra nella depressione e nella grande crisi esistenziale. In certi casi possono anche essere storie di tossicodipendenza dalla quale non si riesce ad uscirne. Per uscirne ci vuole una grande forza di volontà, una tale forza di volontà puo essere indotta solo da una grandissima motivazione.
Certe sette evangeliche, soprattutto quelle di stampo pentecostale praticano una religiosità estremamente emotiva e a fior di pelle, in poche parole isterica, con tanto di crisi epilettiche glossolaliche che sono, da un punto di vista neurologico, sintomatiche delle schizzofrenia. Non so chi di voi è già entrato in quel tipo di chiese, ma par proprio di stare in un manicomio.
Non è difficile capire perché un individuo psicologicamente ed emotivamente fragilizzato, se non spesso distrutto e/o che non riesce ad avere una motivazione abbastanza forte da uscire da certe dipendenze, in cerca di "un senso della vita" (non abbastanza intelligente da trovarne uno da solo ma a cui bisogna propinarne uno già bello pre-confezionato) sia una preda facile per queste sette che puntano molto sull'emotività.
___________________
Natura finem nullum sibi praefixum habet
Omnes causae finales nihil nisi humana sunt figmenta
Baruch Spinoza
Assenzio- -------------
- Numero di messaggi : 542
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.02.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Ma è proprio perché i lavori (articoli, libri, ricerche) di Jean Chaline dimostrano che nel suo ambito ( la paleontologia, l'evo-devo e in particolare la paleoanteopologia ed esclusivamente in quelli) è una persona colta che dovrebbe capire che il cattolicesimo e il cristianesimo in particolare non hanno nessun fondamento, affondano le loro radici in qualcosa che non è mai esistito (legger Paolo di Tarso).primaverino ha scritto:
Ma dove sta scritto che un paleontologo sia una "persona colta"? Magari al di fuori del suo ambito è un perfetto ignorante.
Dimostrerebbe di essere meno minus habens se almeno si scegliesse un altra religione se proprio ha psicologicamente il bisogno di credere in un creatore. I fratelli Bogdanov fanno meno pena! Il che è tutto dire.
___________________
Natura finem nullum sibi praefixum habet
Omnes causae finales nihil nisi humana sunt figmenta
Baruch Spinoza
Assenzio- -------------
- Numero di messaggi : 542
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.02.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
il tuo avatar in realtà è una tua foto, vero?
___________________
prima i postare non dimenticare mai la
Prima legge del dibattito
http://bollettino-funo.blog.tiscali.it/
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
un gene o due particolari oppure generici? riferibili alle scelte religiose?Assenzio ha scritto:Tutto il patrimonio genetico certo che no, un gene o due probabilmente sì.mix ha scritto:grosso modo concordo con il racconto, delfi68.
chiaro che le vicende non sono semplificabili.
ci sono varie questioni (potere, ordine sociale, ... , altro) che si mescolano in vario modo nell'evoluzione delle istituzioni religiose. che infatti sono a gradini evolutivi culturali differenti a seconda dei luoghi.
però non credo di avere un patrimonio genetico diverso da primaverino, jillo o altri.
io situo la differenza di approccio verso la questione religiosa nei condizionamenti e nelle esperienze culturali che le persone sperimentano.
mi appare più coerente con la varietà dei casi che possiamo analizzare, con le interrelazioni con altri fenomeni socioculturali, con le mutazioni riscontrabili a volte in età diverse delle persone.
dubito fortemente che una specie dotata della nostra adattabilità, evolutasi fino ad arrivare al piano culturale, un ordine di grandezza superiore rispetto alle altre specie, possa facilmente estinguersi.
può azzerarsi la cultura occidentale e le altre basate sui grandi numeri e l'organizzazione specializzata e tecnologica.
ma sul pianeta ci sono numerose tribù o popolazioni isolate che non si accorgerebbero neppure della scomparsa di miliardi di individui della loro stessa specie.
ne trarrebbero probabilmente grossi vantaggi, anzi.
quindi meglio focalizzare le previsioni apocalittiche sul piano delle civiltà che su quello biologico. mia opinione.
Per il resto sono sostanzialmente d'accordo.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
in cosa consiste lo svantaggio evolutivo di un credente?
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Ognuno di noi è unico, così come è unico il suo patrimonio genetico, altrimenti non si potrebbe individuare precisamente il colpevole di un delitto tramite il DNA.mix ha scritto:un gene o due particolari oppure generici? riferibili alle scelte religiose?
Già per questo il tuo patrimonio genetico non è identico a quello di primaverino.
Tieni conto anche del fatto che oramai la biologia è uscita con gran frastuono dall'epoca del "tutto genetico", il determinismo genetico in senso stretto non esiste, la funzione di un gene dipende da quanto si esprime e dal contesto in cui si esprime.
Non per niente lo stesso gene o lo stesso gruppo di geni puo avere funzioni estremamente diverse in organismi diversi. Alcune mutazioni genetiche puntuali possono avere effetti catastrofici in alcuni casi e in altri no, oppure mutazioni di alcune porzioni di geni possono non avere un effetto apprezzabile e in altri invece sì.
Detto questo è possibile, ma resta da provare, che tu abbia qualche gene che nel contesto ( contesto genetico ma anche epigenetico, culturale, educazione ecc..) in cui si esprimono ti aiutino ad essere più razionale e meno propenso alla credulità.
Ultima modifica di Assenzio il Ven 27 Set 2013 - 18:01 - modificato 1 volta.
___________________
Natura finem nullum sibi praefixum habet
Omnes causae finales nihil nisi humana sunt figmenta
Baruch Spinoza
Assenzio- -------------
- Numero di messaggi : 542
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.02.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Di rimanere un minus habensmix ha scritto:in cosa consiste lo svantaggio evolutivo di un credente?
___________________
Natura finem nullum sibi praefixum habet
Omnes causae finales nihil nisi humana sunt figmenta
Baruch Spinoza
Assenzio- -------------
- Numero di messaggi : 542
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.02.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
e come questa cosa ha ripercussioni nella dinamica riproduttiva?Assenzio ha scritto:Di rimanere un minus habensmix ha scritto:in cosa consiste lo svantaggio evolutivo di un credente?
il successo riproduttivo come si rapporta alla maggiore o minore intelligenza?
non è che c'è una trappola nascosta che fa usare un paradigma antropocentrico e culturalmente non neutro applicato ad una dinamica del tutto aliena ai valori di una specie in particolare?
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Comunque l'idea che un credente sia necessariamente un "minus habens" mi pare abbastanza difficile (per usare un eufemismo) da sostenere...
Ospite- Ospite
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
ma questo è banale.Assenzio ha scritto:Ognuno di noi è unico, così come è unico il suo patrimonio genetico, altrimenti non si potrebbe individuare precisamente il colpevole di un delitto tramite il DNA.mix ha scritto:un gene o due particolari oppure generici? riferibili alle scelte religiose?
Già per questo il tuo patrimonio genetico non è identico a quello di primaverino.
io parlavo di qualcosa assimilabile al valore. un patrimonio genetico di maggior valore di altri.
si può sintetizzare dicendo che c'è una grande complicazione e che sia cauto non esprimere opinioni troppo definitive ed azzardate? esprimersi con la leggerezza e l'accortezza come se si camminasse sulle uova?Tieni conto anche del fatto che oramai la biologia è uscita con gran frastuono dall'epoca del "tutto genetico", il determinismo genetico in senso stretto non esiste, la funzione di un gene dipende da quanto si esprime e dal contesto in cui si esprime.
Non per niente lo stesso gene o lo stesso gruppo di geni puo avere funzioni estremamente diverse in organismi diversi. Alcune mutazioni genetiche puntuali possono avere effetti catastrofici in alcuni casi e in altri no, oppure mutazioni di alcune porzioni di geni possono non avere un effetto apprezzabile e in altri invece sì.
OK è possibile.Detto questo è possibile, ma resta da provare, che tu abbia qualche gene che nel contesto ( contesto genetico ma anche epigenetico, culturale, educazione ecc..) in cui si esprimono ti aiutino ad essere più razionale e meno propenso alla credulità.
è anche possibile che non sia così?
è possibile ed anche non possibile?
non ne sappiamo a sufficienza per risolvere questo dilemma, per adesso?
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Che dirti? È proprio in quelle zone del pianeta terra in cui la popolazione è più credulona (anche culturalmente e finanziariamente più povera) che si riproduce ad una cadenza infernale.mix ha scritto:e come questa cosa ha ripercussioni nella dinamica riproduttiva?Assenzio ha scritto:Di rimanere un minus habensmix ha scritto:in cosa consiste lo svantaggio evolutivo di un credente?
il successo riproduttivo come si rapporta alla maggiore o minore intelligenza?
non è che c'è una trappola nascosta che fa usare un paradigma antropocentrico e culturalmente non neutro applicato ad una dinamica del tutto aliena ai valori di una specie in particolare?
La credulità nel soprannaturale e nelle religioni hanno permesso un certo successo evolutivo innegabile, altrimenti Homo sapiens non avrebbe avuto l'espansione che ha avuto. Sul lungo termine vedremo, in futuro potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio.
___________________
Natura finem nullum sibi praefixum habet
Omnes causae finales nihil nisi humana sunt figmenta
Baruch Spinoza
Assenzio- -------------
- Numero di messaggi : 542
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.02.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Credilo pure se ne hai bisogno.Assenzio ha scritto:Di rimanere un minus habensmix ha scritto:in cosa consiste lo svantaggio evolutivo di un credente?
Il tuo ego ne riuscirà rafforzato.
Tu comunque rimani un saccentello presuntuoso.
primaverino- -------------
- Numero di messaggi : 5163
Età : 60
Località : variabile
Occupazione/Hobby : sedentario
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 18.10.12
Re: Domanda ai credenti (vol.2)
Già questo significa che le interazioni genetiche sono non lineari, che la situazione è molto più complessa e sofisticata di quanto si pensasse, che molto probabilmente si tratta di processi probabilistici a livello molecolare che assumono un aspetto deterministico solo a livello macroscopico cioè dell'individuo. Vuol dire che non esiste il gene del linguaggio in assoluto o il gene dell'intelligenza in particolare. Questo però non vuol dire che non ci sia un gene ben preciso o un gruppo di geni ben particolare che nell'ambito del genoma umano partecipano attivamente ad una funzione particolare e precisa.mix ha scritto:si può sintetizzare dicendo che c'è una grande complicazione e che sia cauto non esprimere opinioni troppo definitive ed azzardate? esprimersi con la leggerezza e l'accortezza come se si camminasse sulle uova?Assenzio ha scritto:Tieni conto anche del fatto che oramai la biologia è uscita con gran frastuono dall'epoca del "tutto genetico", il determinismo genetico in senso stretto non esiste, la funzione di un gene dipende da quanto si esprime e dal contesto in cui si esprime.
Non per niente lo stesso gene o lo stesso gruppo di geni puo avere funzioni estremamente diverse in organismi diversi. Alcune mutazioni genetiche puntuali possono avere effetti catastrofici in alcuni casi e in altri no, oppure mutazioni di alcune porzioni di geni possono non avere un effetto apprezzabile e in altri invece sì.
Certi geni responsabili in certe predisposizioni nell'uomo sono già stati individuati, sarebbe interessante ricercare se ci sono anche geni che predispongono all'irrazionalità o alla credulità. Sapendo che un essere vivente non è né solo geni né solo ambiente, bensì il frutto di una interzione fra l'espressione dei suoi geni e fattori epigenetici in senso stretto come in senso lato, sarebbe interessante ricercare tali geni e qualcosa penso la si troverà.mix ha scritto:OK è possibile.Assenzio ha scritto:Detto questo è possibile, ma resta da provare, che tu abbia qualche gene che nel contesto ( contesto genetico ma anche epigenetico, culturale, educazione ecc..) in cui si esprimono ti aiutino ad essere più razionale e meno propenso alla credulità.
è anche possibile che non sia così?
è possibile ed anche non possibile?
non ne sappiamo a sufficienza per risolvere questo dilemma, per adesso?
___________________
Natura finem nullum sibi praefixum habet
Omnes causae finales nihil nisi humana sunt figmenta
Baruch Spinoza
Assenzio- -------------
- Numero di messaggi : 542
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.02.12
Pagina 5 di 7 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
Argomenti simili
» Domanda ai credenti
» Differenze fra credenti e non credenti.
» Come distinguere credenti e non credenti?
» Piccola domanda!
» domanda da profano
» Differenze fra credenti e non credenti.
» Come distinguere credenti e non credenti?
» Piccola domanda!
» domanda da profano
Pagina 5 di 7
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Oggi alle 14:32 Da Minsky
» Apple Vs Samsung
Lun 11 Nov 2024 - 21:11 Da Rasputin
» Smartphone o dumbphone? C'è ancora chi lo rifiuta?
Lun 11 Nov 2024 - 21:10 Da Rasputin
» L'Albo dei Grandi dell'Umanità
Mar 5 Nov 2024 - 18:54 Da Rasputin
» Mi Maometto di traverso. Notizie dall'islam
Lun 4 Nov 2024 - 22:10 Da Rasputin
» Contante al bando "Costa troppo e favorisce l'evasione"
Mer 30 Ott 2024 - 19:32 Da Rasputin
» Estinzione del "Partito Democratico"
Dom 27 Ott 2024 - 17:42 Da marisella
» "Salutava sempre"
Sab 26 Ott 2024 - 18:23 Da Rasputin
» Kona 2015-2024
Ven 25 Ott 2024 - 23:41 Da Rasputin
» Linux e dintorni
Mer 23 Ott 2024 - 20:08 Da SergioAD
» prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Lun 21 Ott 2024 - 22:40 Da Rasputin
» citazioni dei forumisti e di personaggi famosi
Lun 21 Ott 2024 - 11:56 Da Minsky
» La Sindone dei Morti Viventi
Sab 19 Ott 2024 - 16:44 Da Minsky
» Pandemia di Sars-CoV-2 (III parte)
Sab 12 Ott 2024 - 22:55 Da Rasputin
» Inspecteur Jacques Clouseau
Mer 9 Ott 2024 - 20:52 Da Rasputin
» SLOGAN contro la religione
Lun 7 Ott 2024 - 12:10 Da Rasputin
» Bestemmie in allegria
Lun 7 Ott 2024 - 11:20 Da Rasputin
» Ritagli di giornale
Sab 5 Ott 2024 - 22:24 Da Rasputin
» Jokes - jokes - jokes (II parte)
Sab 5 Ott 2024 - 22:13 Da Rasputin
» Papa
Ven 4 Ott 2024 - 12:37 Da Minsky