Vi sposereste con un credente?
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Re: Vi sposereste con un credente?
Ci sono anche difetti che possono semplicemente farti dire "questa persona non fa per me", niente di particolarmente difficile da comprendere.moku ha scritto:Penso che quando si ama davvero una persona, si amano anche i suoi pregi e i suoi difetti...
Tomhet- -----------
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Re: Vi sposereste con un credente?
giusto.Tomhet ha scritto:Ci sono anche difetti che possono semplicemente farti dire "questa persona non fa per me", niente di particolarmente difficile da comprendere.moku ha scritto:Penso che quando si ama davvero una persona, si amano anche i suoi pregi e i suoi difetti...
i difetti sono delle caratterstiche delle persone che noi reputiamo tali se non sono in linea con il nostro modo di pensare.
finchè paragoniamo gli altri a noi non andremo lontano.
lupetta- -------------
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Re: Vi sposereste con un credente?
paragonare gli altri a noi è un'esigenza ( o a noi o ai nostri miti e alle nostre guide) l'importante è che ci limitiamo a capire le differenze e ... e accettarle. sapere che siamo tutti uguali proprio perchè siamo tutti diversi è il principio che ci rende tolleranti...
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*** il mondo è bello perchè è avariato *** (G.L.)
*** Chi ragiona con la testa degli altri la sua la può friggere *** (G.L.)
*** non è bello ciò che è bello ma son bello bello bello *** (O.V.P.I)
*** e se un ateo si crede dio ?? *** (M.L)
Re: Vi sposereste con un credente?
abbiamo tutti delle debolezze e dei pregi, ma siamo tutti unici.massi76 ha scritto:paragonare gli altri a noi è un'esigenza ( o a noi o ai nostri miti e alle nostre guide) l'importante è che ci limitiamo a capire le differenze e ... e accettarle. sapere che siamo tutti uguali proprio perchè siamo tutti diversi è il principio che ci rende tolleranti...
mix- -------------
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Re: Vi sposereste con un credente?
paragonare gli altri a noi è un'esigenza ( o a noi o ai nostri miti e alle nostre guide) l'importante è che ci limitiamo a capire le differenze e ... e accettarle. sapere che siamo tutti uguali proprio perchè siamo tutti diversi è il principio che ci rende tolleranti...
In teoria concordo, in pratica gli ideali di una persona parlano di chi è e trovo quasi inconciliabile la Fede con una persona con cui sopporterei di fare l'amore
Fino ad ora ho incontrato cattolici fondamentalisti O ipocriti e non riesco a immaginare un cattolico che non sia nessuno dei due, pechè se seui la bibbia alla lettera sei fondamentalista, se ignori alcuni passaggi ipocrita ed entrambe le categorie mi disgustano. Può capitare pure che perda la testa per un papaboy, per carità, ma è molto improbabile.
Se si parla di credenti in senso lato il discorso si fa più variegato e vago ed è difficile fare previsioni.
Mrs41258- ------------
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Re: Vi sposereste con un credente?
Se si parla di credenti in senso lato il discorso si fa più variegato e vago ed è difficile fare previsioni.
credo che oggi la maggioranza dei "cristiani" sia cosi, "all'acqua di rose".. gente che non bestemmia ma non va in chiesa, che da il 7%1000 (o come diavolo si chiama quel balzello li) ma non aiuta il poveraccio che c'è all'incrocio, che ascolta il prete ma non i genitori o la moglie... in pratica molto meno "convinti" di una volta ma anche meno"sensati" : si può credere "un po"?
la religione ha fatto talmente presa nella nostra cultura, ha invaso talmente tanto le nostre famiglie che anche ora che stiamo cercando di allontanarcene, ci sta addosso e ci fa quasi vergognare dell'abbandono..
stare con un vero credente (venerdi pesce sabato trippa, la carne no ,bisogna confessarsi, a messa di filata...) per un ateo è dura. e solo per amore si potrebbe resistere, solo se anche l'altra prova gli stessi sentimenti ed è disposto alle stesse piccole rinunce...
credo che oggi la maggioranza dei "cristiani" sia cosi, "all'acqua di rose".. gente che non bestemmia ma non va in chiesa, che da il 7%1000 (o come diavolo si chiama quel balzello li) ma non aiuta il poveraccio che c'è all'incrocio, che ascolta il prete ma non i genitori o la moglie... in pratica molto meno "convinti" di una volta ma anche meno"sensati" : si può credere "un po"?
la religione ha fatto talmente presa nella nostra cultura, ha invaso talmente tanto le nostre famiglie che anche ora che stiamo cercando di allontanarcene, ci sta addosso e ci fa quasi vergognare dell'abbandono..
stare con un vero credente (venerdi pesce sabato trippa, la carne no ,bisogna confessarsi, a messa di filata...) per un ateo è dura. e solo per amore si potrebbe resistere, solo se anche l'altra prova gli stessi sentimenti ed è disposto alle stesse piccole rinunce...
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Re: Vi sposereste con un credente?
io ho sposato una credente che adesso non lo è più!
valtras- Numero di messaggi : 3
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Re: Vi sposereste con un credente?
valtras ha scritto:io ho sposato una credente che adesso non lo è più!
Che culo!
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Re: Vi sposereste con un credente?
massi76 ha scritto:...stare con un vero credente (venerdi pesce sabato trippa, la carne no ,bisogna confessarsi, a messa di filata...) per un ateo è dura...
qui parli dei rabbini?
chi di buona volontà e poca fantasia ha voglia di elencare tutto quanto un cattolico, in ottemperanza al dettato evangelico dovrebbe fare, non dovrebbe fare, potrebbe fare?
chi parla di ipocrisie dei cattolici che non fanno quanto dovrebbero secondo Vangelo, o di forme di integralismo dei cattolici che fanno proprio tutto quello che è loro prescritto, ma pare esageri un po...
Il Vangelo non si fonda sull'ottemperanza di norme perentorie come se esso consistesse in una serie di precetti imbrigliati nei rigidi schemi di una griglia statica fuori dalla quale è il peccato.
Mi pare più integralista la posizione di certi atei disposti ad instaurare relazioni solo con non credenti.
jillo- -----------
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Re: Vi sposereste con un credente?
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Re: Vi sposereste con un credente?
Sicuramente sì, sono una persona che ama l'ambiguità e non mi dispiacerebbe una donna ipercredente (meglio se cattolica), l'importante è che io sia il suo Sole, secondo solo al suo Dio. Ognuno ha il diritto alle sue piccole manie. Però parenti smaniosi e mormoranti non ne voglio, a casa splendo solo io...
Sorel1980- -------------
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Re: Vi sposereste con un credente?
Sorel1980 ha scritto:Sicuramente sì, sono una persona che ama l'ambiguità e non mi dispiacerebbe una donna ipercredente (meglio se cattolica), l'importante è che io sia il suo Sole, secondo solo al suo Dio. Ognuno ha il diritto alle sue piccole manie. Però parenti smaniosi e mormoranti non ne voglio, a casa splendo solo io...
Sorel1980- -------------
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Re: Vi sposereste con un credente?
Questa domanda mi incuriosisce molto perché è un caso che si potrebbe presentare nella vita reale.
Quali sono gli aspetti pratici che rappresenterebbero difetti di una moglie cristiana?
ovviamente dipende da persona a persona quindi una risposta generale non si può dare, ci sono mille tipi di cristiani (anche se non ci dovrebbero essere se fossero veri cristiani, ma è un altro discorso).
Prendo ad esempio quindi una persona vera, una ragazza cristiana "di educazione", che io sposerei.
Una persona che crede perché la fa sentire meglio (tipo come magari a qualcuno fa bene emotivamente lo yoga oppure il thai chi per fare due esempi a caso).
Dio quindi non è tanto qualcosa di "esterno" all'universo come il vero Dio del cristianesimo ufficiale, ma è più qualcosa che hanno dentro il cuore, una relazione spirituale con un essere (immaginario) che gli vorrà sempre bene anche nei momenti più bui.
Nella sua vita Dio non entra mai in ballo, non viene preso in considerazione nelle decisioni né piccole né importanti... è più che altro un simbolo di tutte le cose buone che esistono e della speranza che il futuro sarà migliore.
Per "miracoli", intende più che altro colpi di fortuna o guarigioni insperate, non si aspetta che la gente cammini sull'acqua o che le braccia ricrescano.
Sessualità normale, valori compatibili a i miei e indipendenti dalla chiesa, visione del mondo compatibile con la mia, pensiero logico e razionale.
Un'altra qualità della cristiana che sposerei, è che lei evita sempre l'argomento e lo vive come una cosa solo sua, senza mai pretendere che altri condividano qualcosa che riguarda il suo dio (che ai miei occhi è più che altro un Dio personale). Ha senso dell'umorismo e capisce che le battute su Gesù e sul Papa sono pienamente giustificate, ma tanto lei non crede veramente in quelle cose perché crede in un Dio tutto suo che tiene per sé.
Per quanto riguarda l'educazione dei figli, nessun dogma e educazione razionalista, dialogo aperto nella coppia.
Una ragazza così, io la potrei sposare anche se cristiana.
Aggiungo che per un pessimista come me, avere accanto una persona ottimista e con fiducia nell'intima bontà della vita potrebbe essere un buon rimedio per compensare l'attitudine autocommiseratoria e nihilista che a volte tendo ad assumere quando mi immagino un pianetino disperso nel nulla in cui varie specie di primati si riproducono senza senso.
Avere al lato una persona che non si perde in voli pindarici esistenzialisti perché risponde alle sue domande esistenziali con "è stato gesù" e passa avanti, si occupa di altro.
La mia esperienza dice che uscire con una donna ancora più razionalista e materialista di me è stato un disastro, filosoficamente.
Quali sono gli aspetti pratici che rappresenterebbero difetti di una moglie cristiana?
ovviamente dipende da persona a persona quindi una risposta generale non si può dare, ci sono mille tipi di cristiani (anche se non ci dovrebbero essere se fossero veri cristiani, ma è un altro discorso).
Prendo ad esempio quindi una persona vera, una ragazza cristiana "di educazione", che io sposerei.
Una persona che crede perché la fa sentire meglio (tipo come magari a qualcuno fa bene emotivamente lo yoga oppure il thai chi per fare due esempi a caso).
Dio quindi non è tanto qualcosa di "esterno" all'universo come il vero Dio del cristianesimo ufficiale, ma è più qualcosa che hanno dentro il cuore, una relazione spirituale con un essere (immaginario) che gli vorrà sempre bene anche nei momenti più bui.
Nella sua vita Dio non entra mai in ballo, non viene preso in considerazione nelle decisioni né piccole né importanti... è più che altro un simbolo di tutte le cose buone che esistono e della speranza che il futuro sarà migliore.
Per "miracoli", intende più che altro colpi di fortuna o guarigioni insperate, non si aspetta che la gente cammini sull'acqua o che le braccia ricrescano.
Sessualità normale, valori compatibili a i miei e indipendenti dalla chiesa, visione del mondo compatibile con la mia, pensiero logico e razionale.
Un'altra qualità della cristiana che sposerei, è che lei evita sempre l'argomento e lo vive come una cosa solo sua, senza mai pretendere che altri condividano qualcosa che riguarda il suo dio (che ai miei occhi è più che altro un Dio personale). Ha senso dell'umorismo e capisce che le battute su Gesù e sul Papa sono pienamente giustificate, ma tanto lei non crede veramente in quelle cose perché crede in un Dio tutto suo che tiene per sé.
Per quanto riguarda l'educazione dei figli, nessun dogma e educazione razionalista, dialogo aperto nella coppia.
Una ragazza così, io la potrei sposare anche se cristiana.
Aggiungo che per un pessimista come me, avere accanto una persona ottimista e con fiducia nell'intima bontà della vita potrebbe essere un buon rimedio per compensare l'attitudine autocommiseratoria e nihilista che a volte tendo ad assumere quando mi immagino un pianetino disperso nel nulla in cui varie specie di primati si riproducono senza senso.
Avere al lato una persona che non si perde in voli pindarici esistenzialisti perché risponde alle sue domande esistenziali con "è stato gesù" e passa avanti, si occupa di altro.
La mia esperienza dice che uscire con una donna ancora più razionalista e materialista di me è stato un disastro, filosoficamente.
Pialbo- -------------
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Re: Vi sposereste con un credente?
una moglie cristiana (ma blandamente praticante) potrebbe dare delle belle emozioni in un percorso di trasgressioni in tranquilla evoluzione.
vuoi mettere quanto aggiunge di piccante una sana consapevolezza di infrangere delle regole?
toda joia, toda beleza.
vuoi mettere quanto aggiunge di piccante una sana consapevolezza di infrangere delle regole?
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Re: Vi sposereste con un credente?
Pialbo ha scritto:
Aggiungo che per un pessimista come me, avere accanto una persona ottimista e con fiducia nell'intima bontà della vita potrebbe essere un buon rimedio per compensare l'attitudine autocommiseratoria e nihilista che a volte tendo ad assumere quando mi immagino un pianetino disperso nel nulla in cui varie specie di primati si riproducono senza senso.
Avere al lato una persona che non si perde in voli pindarici esistenzialisti perché risponde alle sue domande esistenziali con "è stato gesù" e passa avanti, si occupa di altro.
La mia esperienza dice che uscire con una donna ancora più razionalista e materialista di me è stato un disastro, filosoficamente.
Mi piacerebbe approfondire quanto hai scritto..... Il tuo pessimismo è una condizione puramente personale o pensi che razionalità= sempre per forza pessimismo?
A me sono le religioni a portarmi al pessimismo e alla disperazione, ecco perchè vivo molto meglio senza esse e senza Dio.
Sapere che la vita di ogni essere vivente non ha senso non mi manda in depressione... non capisco... sono un'atea atipica o cosa? La mia filosofia è che ciò che accade o non accade non è ne' positivo ne' negativo. Accade e basta. E' l'essere umano che ha cominciato a dare connotazioni negative o positive agli avvenimenti. Ho molte paranoie ma mi considero una persona molto positiva.... Non vogliatemene, ma associo la negatività ai religiosi ( tranne i buddisti che vedono tutto rosa).
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cornetto al pistacchio
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Re: Vi sposereste con un credente?
pistacchio ha scritto:Mi piacerebbe approfondire quanto hai scritto..... Il tuo pessimismo è una condizione puramente personale o pensi che razionalità= sempre per forza pessimismo?
A me sono le religioni a portarmi al pessimismo e alla disperazione, ecco perchè vivo molto meglio senza esse e senza Dio.
Sapere che la vita di ogni essere vivente non ha senso non mi manda in depressione... non capisco... sono un'atea atipica o cosa? La mia filosofia è che ciò che accade o non accade non è ne' positivo ne' negativo. Accade e basta. E' l'essere umano che ha cominciato a dare connotazioni negative o positive agli avvenimenti. Ho molte paranoie ma mi considero una persona molto positiva.... Non vogliatemene, ma associo la negatività ai religiosi ( tranne i buddisti che vedono tutto rosa).
Mi sono un po' contraddetta.... vabbè diciamo che per sopravvivere sono più propensa all'ottimismo, nonostante la riflessione mi suggerisca che non esistono situazioni positive o negative.
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Re: Vi sposereste con un credente?
pistacchio ha scritto: Il tuo pessimismo è una condizione puramente personale o pensi che razionalità= sempre per forza pessimismo?
Il pessimismo è una concezione della vita che tende a sottolinearne gli aspetti negativi e a vedere la vita stessa dominata dall'infelicità e dal dolore.
Io vedo il mondo come dominato dal caos e da tante cose che causano sofferenza, e mi soffermo sempre sui problemi che lo affliggono, lo faccio anche in maniera propositiva (lavorare per migliorare le cose) ma comunque ammetto che passo molto tempo a pensare ai problemi (per cercare di trovarne la soluzione).
Molti credenti invece pensano che il mondo sia ordinato e armonico! Ti dicono cose come "se non ci fosse un dio, nel mondo ci sarebbe il caos". E non lo vedono che il mondo E' un caos? A me sembra evidente!
Quindi partendo dall'assunto che la realtà è caos e l'ordine non esiste (assunto che io ritengo vero secondo l'educazione che ho ricevuto, atea/razionalista). Una volta avevo la speranza che il caos in un futuro potesse diventare ordine. Col tempo invece ho capito che la realtà è intrinsecamente caotica e non sarà MAI completamente ordinata e razionale, quindi sarà sempre diversa dall'immagine ideale (metaforica) che io ho in mente.
Non mi lamento perché alla fine è quello che ci è toccato e meglio di niente, c'è pure chi sta peggio, ma la realtà è che la vita è piuttosto crudele.
A me mandano in bestia perché il mio cervello non può accettare per buona una cosa falsa, e mi fa rabbia pensare che invece per la maggior parte dell'umanità questo principio non sia così importante, al punto da basare la loro esistenza su qualcosa di immaginario.pistacchio ha scritto:
A me sono le religioni a portarmi al pessimismo e alla disperazione, ecco perchè vivo molto meglio senza esse e senza Dio.
Però alla fine quello che credono gli altri non mi importa più di tanto... io non credo in Dio ma non ho mica le risposte alle domande fondamentali... e penso di non poterle mai avere in vita mia con certezza...
ma nel frattempo devo prendere decisioni nella mia vita, e lo devo fare senza sapere la risposta a domande importantissime tipo "qual è il senso della mia esistenza?".
Non sapendo qual è il senso ultimo della mia esistenza, ogni cosa che faccio sembra un po' fine a sé stessa, in quanto non contribuisce a raggiungere quel fine ultimo, la meta della mia vita, che io non ho ben chiara.
Questo mi causa frustrazione (filosoficamente).
Lo sforzo intellettuale che io devo fare per giustificare le mie scelte fondamentali è più faticoso e ottiene risposte meno chiare.
Il cristiano invece sa che tutto quello che fa ogni giorno concorre ad un fine ultimo importantissimo che giustifica mandare giù un sacco di dispiaceri ogni giorno: la vita eterna.
Magari qualche ateo ha altre cose che assolvono la stessa funzione (non so, i figli), quindi vabbé uno tira avanti perché deve assicurare il futuro ai figli, ce l'ha una missione.
Invece io non ce l'ho. Ci sto lavorando, per trovarne una, ma intanto il tempo passa. Da lì il pessimismo.
pistacchio ha scritto:
Sapere che la vita di ogni essere vivente non ha senso non mi manda in depressione... non capisco... sono un'atea atipica o cosa? La mia filosofia è che ciò che accade o non accade non è ne' positivo ne' negativo. Accade e basta. E' l'essere umano che ha cominciato a dare connotazioni negative o positive agli avvenimenti. Ho molte paranoie ma mi considero una persona molto positiva.... Non vogliatemene, ma associo la negatività ai religiosi ( tranne i buddisti che vedono tutto rosa).
Non sei un'atea atipica perché essere atei significa solamente che non crediamo in una "divinità", nulla di più. Per tutto il resto siamo diversissimi.
I Buddisti non vedono tutto rosa, anzi, per loro la vita intera è sofferenza, ogni cosa che succede è una sofferenza di qualche tipo... l'unica speranza di liberarsi dalla sofferenza è annullarsi completamente nel nirvana dopo un sacco di vite passate in giro a soffrire continuamente...
quindi anche se non è completamente nichilista perché lascia una via di scampo, è comunque una visione piuttosto pessimista... il buddha ti indica solo la strada per mettere fine a questa sofferenza.
Pialbo- -------------
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Re: Vi sposereste con un credente?
Pialbo il senso alla tua esistenza lo devi dare tu - se vuoi - perché lei da sola non lo ha affatto.
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Rasputin- ..............
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Re: Vi sposereste con un credente?
Rasputin ha scritto:Pialbo il senso alla tua esistenza lo devi dare tu - se vuoi - perché lei da sola non lo ha affatto.
Verissimo, ma dare un senso alla propria esistenza non è mica una cosa facile, specialmente in Occidente, dove siamo portati ad avere obiettivi individuali piuttosto che collettivi.
Inoltre io posso pure fissarmi un obiettivo, ma la verità, la realtà, è che qualsiasi cosa io possa fare, a lungo termine sarà sempre stata fine a se stessa. Tra 500 o 5000 o 5 miliardi di anni, qualsiasi cosa io abbia fatto non avrà nessuna importanza.
Ha solamente un'importanza relativa e fine a sé stessa.
La famiglia magari potrebbe essere qualcosa che da il senso alla nostra vita (seppure fine a sé stessa anche lei).
Nel caso in cui uno si sposa, si suppone che ha trovato una persona che costituisce una base su cui costruire il resto della sua esistenza: la famiglia diventa il fine ultimo, il bene superiore. Per la famiglia si è disposti anche a morire.
Quindi una ragazza che si voglia sposare con me deve avere una priorità: la nostra famiglia e la nostra unione.
Se la priorità è Dio, non va bene. Ma non va bene nemmeno se la priorità è il lavoro, o se la priorità è una squadra di calcio, etc.
Pialbo- -------------
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Re: Vi sposereste con un credente?
Io non vedo nulla di male nel dare un senso alla propria esistenza sulla base di obiettivi individuali
e l'istituzione "Famiglia" mi pare superata da un pezzo
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Re: Vi sposereste con un credente?
Rasputin ha scritto:Io non vedo nulla di male nel dare un senso alla propria esistenza sulla base di obiettivi individuali
Non c'è niente di male infatti. E' solo più complicato che farlo sulla base di obiettivi collettivi, dato che quelli collettivi te li trovi già pronti da adottare :-)
La famiglia come istituzione che intendi?
Io non intendo la famiglia fondata sul matrimonio etc etc, intendo una unione con una ragazza, con la quale decido di vivere insieme e di dedicarmi ad un progetto comune, vivere insieme e dividerci le responsabilità e aiutarci incondizionatamente nelle difficoltà... cosa sarebbe superato?
Anche vedendola come figlio, a me non sembra superata, ogni volta che mi sono ritrovato disoccupato ho sempre avuto la mia famiglia a prestarmi i soldi subito, senza interessi o credenziali o garanzie, se dovevo aspettare che mi aiutasse lo stato o la società civile stavo fresco.
Tu pensi che sia meglio essere completamente autosufficienti individualmente?
Pialbo- -------------
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Re: Vi sposereste con un credente?
@Pialbo:
fai un gioco:
prova a sostituire la parola "problema" con quella "questione" nel tuo rimuginare
poi mi dici se l'innocente giochino ti è piaciuto ... OK?
nel buddhismo trovi anche "attrezzi" per pensare in modo da non generare inutile sofferenza
quella fisica, reale, non c'è modo di eliminarla
morire si deve, noi e chi ci sta a cuore. prima o poi. può cambiare solo il colore, il sapore, il profumo, la musica, .... di quello che ci sta in mezzo, tra ora e la nostra inesistenza.
fai un gioco:
prova a sostituire la parola "problema" con quella "questione" nel tuo rimuginare
poi mi dici se l'innocente giochino ti è piaciuto ... OK?
nel buddhismo trovi anche "attrezzi" per pensare in modo da non generare inutile sofferenza
quella fisica, reale, non c'è modo di eliminarla
morire si deve, noi e chi ci sta a cuore. prima o poi. può cambiare solo il colore, il sapore, il profumo, la musica, .... di quello che ci sta in mezzo, tra ora e la nostra inesistenza.
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Re: Vi sposereste con un credente?
mix ha scritto:
nel buddhismo trovi anche "attrezzi" per pensare in modo da non generare inutile sofferenza
quella fisica, reale, non c'è modo di eliminarla
morire si deve, noi e chi ci sta a cuore. prima o poi. può cambiare solo il colore, il sapore, il profumo, la musica, .... di quello che ci sta in mezzo, tra ora e la nostra inesistenza.
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.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
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Re: Vi sposereste con un credente?
pistacchio ha scritto:
A me sono le religioni a portarmi al pessimismo e alla disperazione, ecco perchè vivo molto meglio senza esse e senza Dio.
Sapere che la vita di ogni essere vivente non ha senso non mi manda in depressione... non capisco... sono un'atea atipica o cosa? La mia filosofia è che ciò che accade o non accade non è ne' positivo ne' negativo. Accade e basta. E' l'essere umano che ha cominciato a dare connotazioni negative o positive agli avvenimenti. Ho molte paranoie ma mi considero una persona molto positiva.... Non vogliatemene, ma associo la negatività ai religiosi ( tranne i buddisti che vedono tutto rosa).
Ti consideri positiva ma le religioni condizionano il tuo stato d'animo.
Le religioni o i religiosi?
ma perchè?
se sei atea è perchè sei convinta che non esista alcun dio. quindi le religioni, per te, sono fantasie e le argomentazioni di fede dei credenti dovrebbero lasciarti indifferente.
associ negatività ai religiosi? nel senso che i religiosi (cattolici inclusi) sarebbero pessimisti?
Io sono cattolico e sono felice di essere quello che sono.
anzi, sono semplicemente felice di essere.
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Re: Vi sposereste con un credente?
mah diciamo che se vedo un bel tramonto me lo godo per quello che è, e mi sembra bellissimo e immenso. Se invece come disse qualcuno che sapeva che non credevo: " basta che guardi il creato e ti accorgi che esiste dio".....
sinceramente se mi sforzo di pensare che dietro a quel tramonto ci sia un essere astratto fantastico potente ecc., si spegne tutto lo stupore e il tramonto non mi piace più. Ogni cosa, se mi piace, mi piace per quello che è e non perchè dietro ci sia qualcos'altro ( tranne le mie sensazioni)
Gli atei possono interessarsi alle religioni o meno. Chi le studia o se ne informa, inevitabilmente si scontra con dogmi e imposizioni che vanno contro l'essere umano. Pur non facendole tue ti chiedi come possono esistere certe convinzioni, e come si commettano certi reati in loro nome e quindi ti danno fastidio, da lì il senso di negativo ( dipende a volte sono talmente divertenti che ti fai un sacco di risate)...
sinceramente se mi sforzo di pensare che dietro a quel tramonto ci sia un essere astratto fantastico potente ecc., si spegne tutto lo stupore e il tramonto non mi piace più. Ogni cosa, se mi piace, mi piace per quello che è e non perchè dietro ci sia qualcos'altro ( tranne le mie sensazioni)
Gli atei possono interessarsi alle religioni o meno. Chi le studia o se ne informa, inevitabilmente si scontra con dogmi e imposizioni che vanno contro l'essere umano. Pur non facendole tue ti chiedi come possono esistere certe convinzioni, e come si commettano certi reati in loro nome e quindi ti danno fastidio, da lì il senso di negativo ( dipende a volte sono talmente divertenti che ti fai un sacco di risate)...
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cornetto al pistacchio
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Re: Vi sposereste con un credente?
pistacchio ha scritto:mah diciamo che se vedo un bel tramonto me lo godo per quello che è, e mi sembra bellissimo e immenso. Se invece come disse qualcuno che sapeva che non credevo: " basta che guardi il creato e ti accorgi che esiste dio".
Sinceramente se mi sforzo di pensare che dietro a quel tramonto ci sia un essere astratto fantastico potente ecc., si spegne tutto lo stupore e il tramonto non mi piace più. Ogni cosa, se mi piace, mi piace per quello che è e non perchè dietro ci sia qualcos'altro ( tranne le mie sensazioni)
Se sai di essere capace di godere della vista di un tramonto, perchè è bello per come la tua sensibilità riesce a coglierlo senza altro aggiungere (divinità comprese), non occorre che ti sforzi di vederci quello che ci vede il credente.
Il credente vedrà le cose in maniera diversa da te. e non necessariamente riuscirà a vederle più belle di come le vedi tu.
Quando ci lasciamo condizionare dagli altri (nel mare delle relazioni capita in diversa misura più o meno a tutti e in modi diversi) perdiamo il nostro giudizio e il nostro sguardo sulle cose, ma non siamo nemmeno capaci di vedere le cose con gli occhi dell'altro, perchè gli occhi degli altri colgono sensazioni che non sono più le nostre.
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Re: Vi sposereste con un credente?
jillo ha scritto:pistacchio ha scritto:mah diciamo che se vedo un bel tramonto me lo godo per quello che è, e mi sembra bellissimo e immenso. Se invece come disse qualcuno che sapeva che non credevo: " basta che guardi il creato e ti accorgi che esiste dio".
Sinceramente se mi sforzo di pensare che dietro a quel tramonto ci sia un essere astratto fantastico potente ecc., si spegne tutto lo stupore e il tramonto non mi piace più. Ogni cosa, se mi piace, mi piace per quello che è e non perchè dietro ci sia qualcos'altro ( tranne le mie sensazioni)
Se sai di essere capace di godere della vista di un tramonto, perchè è bello per come la tua sensibilità riesce a coglierlo senza altro aggiungere (divinità comprese), non occorre che ti sforzi di vederci quello che ci vede il credente.
Il credente vedrà le cose in maniera diversa da te. e non necessariamente riuscirà a vederle più belle di come le vedi tu.
Quando ci lasciamo condizionare dagli altri (nel mare delle relazioni capita in diversa misura più o meno a tutti e in modi diversi) perdiamo il nostro giudizio e il nostro sguardo sulle cose, ma non siamo nemmeno capaci di vedere le cose con gli occhi dell'altro, perchè gli occhi degli altri colgono sensazioni che non sono più le nostre.
jillo è un esempio, forse lo fai apposta a non leggere quello che scrivo....
rileggi un po' :"
"Se invece come disse qualcuno che sapeva che non credevo: " basta che guardi il creato e ti accorgi che esiste dio".
Sinceramente se mi sforzo di pensare che dietro a quel tramonto ci sia un essere astratto fantastico potente ecc"
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Re: Vi sposereste con un credente?
pistacchio ha scritto:jillo ha scritto:pistacchio ha scritto:mah diciamo che se vedo un bel tramonto me lo godo per quello che è, e mi sembra bellissimo e immenso. Se invece come disse qualcuno che sapeva che non credevo: " basta che guardi il creato e ti accorgi che esiste dio".
Sinceramente se mi sforzo di pensare che dietro a quel tramonto ci sia un essere astratto fantastico potente ecc., si spegne tutto lo stupore e il tramonto non mi piace più. Ogni cosa, se mi piace, mi piace per quello che è e non perchè dietro ci sia qualcos'altro ( tranne le mie sensazioni)
Se sai di essere capace di godere della vista di un tramonto, perchè è bello per come la tua sensibilità riesce a coglierlo senza altro aggiungere (divinità comprese), non occorre che ti sforzi di vederci quello che ci vede il credente.
Il credente vedrà le cose in maniera diversa da te. e non necessariamente riuscirà a vederle più belle di come le vedi tu.
Quando ci lasciamo condizionare dagli altri (nel mare delle relazioni capita in diversa misura più o meno a tutti e in modi diversi) perdiamo il nostro giudizio e il nostro sguardo sulle cose, ma non siamo nemmeno capaci di vedere le cose con gli occhi dell'altro, perchè gli occhi degli altri colgono sensazioni che non sono più le nostre.
jillo è un esempio, forse lo fai apposta a non leggere quello che scrivo....
rileggi un po' :"
"Se invece come disse qualcuno che sapeva che non credevo: " basta che guardi il creato e ti accorgi che esiste dio".
Sinceramente se mi sforzo di pensare che dietro a quel tramonto ci sia un essere astratto fantastico potente ecc"
Sorry, ... ho la connessione alla rete a singhiozzo e mi sono perso di leggere un pezzo del tuo post
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