Considerazioni sulla Bibbia
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Fux89 ha scritto:Blasfema! La sacra vergine è simbolo di purezza e innocenza, come puoi avere di questi pensieri impuri?Diva ha scritto:Ma l'occhiale mi attizza!
Sempre in malafede voi ateacci!! E' l'amore per Gesu' che con il suo lungo dardo d'oro mi ispira sensazioni che voi mortali nemmeno potete capire...
«Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d'oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avere un po' di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via lasciandomi tutta infiammata di grande amore di Dio. Il dolore della ferita era cosi vivo che mi faceva emettere dei gemiti, ma era cosi grande la dolcezza che mi infondeva questo enorme dolore, che non c'era da desiderarne la fine, né l'anima poteva appagarsi che di Dio. Non è un dolore fisico, ma spirituale, anche se il corpo non tralascia di parteciparvi un po', anzi molto. È un idillio cosi soave quello che si svolge tra l'anima e Dio, che io supplico la divina bontà di farlo provare a chi pensasse che io mento.»
Sally- -------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Il sentimento, qualunque esso sia, di per se stesso emerge da processi biochimico-elettrici del cervello e su questo non ci piove, la letteratura nell'ambito della neurofisiologia e della neurobiologia é cospicua con tanto di studi e di prove sperimentali.primaverino ha scritto:
4) Il sentimento non è razionale.
Che poi certi sentimenti non siano razionali nella misura in cui non ci paiono ragionevoli, come la paura del buio o il sentimento religioso, é un altro paio di maniche. L'essere umano ha ottime ragioni per nutrire sentimenti poco ragionevoli.
E il bisogno di irrazionalità nell'essere umano? anche quello é razionalizzabile. Non c'é bisogno di aver fatto grandi studi per capire cosa spinge gli esseri umani a coltivare un sentimento così irrazionale (irragionevole) come il sentimento religioso e la fede.
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Assenzio- -------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
praticamente tra un sasso
e un premio nobel
(possibilmente della letteratura)
non c'è nessuna
sostanziale differenza
e un premio nobel
(possibilmente della letteratura)
non c'è nessuna
sostanziale differenza
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Diva ha scritto:«Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d'oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avere un po' di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via lasciandomi tutta infiammata di grande amore di Dio. Il dolore della ferita era cosi vivo che mi faceva emettere dei gemiti, ma era cosi grande la dolcezza che mi infondeva questo enorme dolore, che non c'era da desiderarne la fine, né l'anima poteva appagarsi che di Dio. Non è un dolore fisico, ma spirituale, anche se il corpo non tralascia di parteciparvi un po', anzi molto. È un idillio cosi soave quello che si svolge tra l'anima e Dio, che io supplico la divina bontà di farlo provare a chi pensasse che io mento.»
ho appena finito di leggere (rectius: mettere insieme le parole) Cammino di perfezione e Castello interiore,
mi sto chiedendo a che mi possono servire,
oltre a dire "che li ho letti".
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
don alberto ha scritto:praticamente tra un sasso
e un premio nobel
(possibilmente della letteratura)
non c'è nessuna
sostanziale differenza
Punti di vista.
Per un delfino, il nostro premio nobel equivale a un sasso e l'umanita' a una colonia batterica..
Citando Dennett, la differenza tra un sasso e un uomo (sano di mente) e' che il secondo, oltre che interagire sul piano della fisica con il resto della materia ed energia, puo' contemplare cosa vi sia attorno a lui e crearsi un modello. Il sasso invece interagisce semplicemente con il resto della realta' fermandosi al piano della fisica.
Sostanzialmente la materia con cui sono composti uomo e sasso, e' la stessa. Solo diversamente organizzata.
Infatti la materia, a grandezze supermolecolari, si organizza anche attraverso processi che noi definiamo chimici, ossia coinvolgendo masse di materia omogenea in interazioni con altre masse di diversa materia omogenea. Riorganizzandosi in masse piu' grandi con caratteristiche date.
Le emergenze di questi processi, tra cui un opera letteraria, sono esigibili e fruibili solo da noi. Umani. E nemmeno tutti. Quindi non vorrei estendere il valore di un nobel in letteratura a valore universale.
Abbandonando la visione antropocentrica appare immediato che tutte le "meraviglie" esprimibili dall'uomo, sono "meraviglie" codificabili a modelllo e intellegibili SOLO dall'uomo.
Per ipotesi, un viaggiatore cosmico che puo' osservare diverse forme di vita sui vari pianeti, potrebbe raccontarci di complessita' biochimiche ben piu' complesse, e ritenere la nostra una forma biologica al pari di quelle che noi riteniamo semplici ed elementari..
In altre parole,se noi potessimo riconoscere veramente i nostri limiti, li avremmo paradossalmente gia' superati.
delfi e gli alcaloidi ha scritto:Cio' che non possiamo nemmeno immaginare di fare non lo possiamo nemmeno immaginare
Che significa che solo dall'esterno del vincolo antropocentrico si potrebbe sapere il reale valore di complessita' dell'uomo. Certamente noi, percepiamo noi stessi, come la massima meraviglia possibile, poiche' e' la massima immaginabile. Dei e Supereroi, pur dotati di attributi e poteri superfantastici, sono comunque costruiti dalla massima potenzialita' immaginativa dell'uomo..la quale ha i suoi limiti dettati dalle caratteristiche del cervello e della sua organizzazione neuronale.
Quindi cosa sia possibile immaginare oltre le nostre massime capacita' immaginatorie non ci e' noto, e proprio assumendo quel punto di vista possiamo ragionevolmente supporre che da altre potenzialita' cognitive potremmo assomigliare a qualcosa che per noi sono i lombrichi per la pesca alle alborelle..e la divina commedia una cosuccia curiosa come lo e' per noi il nido della rondine..
..quindi mister premio nobel..cala le arie, che ci va ancora bene che non siamo quelli che si infilzano sugli ami da pesca..
delfi68- -------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Leggi, Delfi ti ha già risposto.don alberto ha scritto:praticamente tra un sasso
e un premio nobel
(possibilmente della letteratura)
non c'è nessuna
sostanziale differenza
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Sono ancora abbastanza lucido..tra un po tra il caldo e il resto mi sa che non riesco piu' manco a leggere..
delfi68- -------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Assenzio ha scritto:Leggi, Delfi ti ha già risposto.
è in ignore list.
poiché scrive sempre lo stesso (livoroso) post,
mi esimo dal perdere tempo
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Assenzio ha scritto:Il sentimento, qualunque esso sia, di per se stesso emerge da processi biochimico-elettrici del cervello e su questo non ci piove, la letteratura nell'ambito della neurofisiologia e della neurobiologia é cospicua con tanto di studi e di prove sperimentali.primaverino ha scritto:
4) Il sentimento non è razionale.
Che poi certi sentimenti non siano razionali nella misura in cui non ci paiono ragionevoli, come la paura del buio o il sentimento religioso, é un altro paio di maniche. L'essere umano ha ottime ragioni per nutrire sentimenti poco ragionevoli.
E il bisogno di irrazionalità nell'essere umano? anche quello é razionalizzabile. Non c'é bisogno di aver fatto grandi studi per capire cosa spinge gli esseri umani a coltivare un sentimento così irrazionale (irragionevole) come il sentimento religioso e la fede.
Non era (e non è) mia intenzione contestare il risultato di studi scientifici al riguardo, tuttavia "irrazionale" e "irragionevole" non sono sinonimi. Vuoi essere più esplicito?
primaverino- -------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Ritengo che sul metalivello il sentimento sia razionale in quanto originato da processi razionalizzabili, ma nel livello in cui esprime il proprio significato può non esserlo affatto in quanto non necessariamente coerente, consistente, efficiente e funzionale.
Re: Considerazioni sulla Bibbia
Avalon ha scritto:Ritengo che sul metalivello il sentimento sia razionale in quanto originato da processi razionalizzabili, ma nel livello in cui esprime il proprio significato può non esserlo affatto in quanto non necessariamente coerente, consistente, efficiente e funzionale.
Cosa vuol dire "metalivello"?... (no Wiki, please)
primaverino- -------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Il livello logico superiore, in questo caso il livello neurologico al quale il sentimento viene generato.
Re: Considerazioni sulla Bibbia
Razionale significa dotato di ragione.primaverino ha scritto: "irrazionale" e "irragionevole" non sono sinonimi. Vuoi essere più esplicito?
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Assenzio ha scritto:Razionale significa dotato di ragione.primaverino ha scritto: "irrazionale" e "irragionevole" non sono sinonimi. Vuoi essere più esplicito?
E meno male che ti avevo chiesto di essere più esplicito...
Il vizio di fare il "professorino" non lo perdi mai?
primaverino- -------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
don alberto ha scritto:Assenzio ha scritto:Leggi, Delfi ti ha già risposto.
è in ignore list.
poiché scrive sempre lo stesso (livoroso) post,
mi esimo dal perdere tempo
..che non sai nemmeno come si usala funzione ignore list...
Di piuttosto che delfi, diversamente dagli altri e' abbastanza maleducato da dirti in faccia che i tuoi trasformismi e giochi di prestigio sono ridicoli..
Guarda che non prendi per il culo nemmeno gli altri del forum..solo che sono un po piu' pazienti e disponibili di me a farsi prendere in giro..ti trattano come si tratta un bambino..
Ma a te interessa solo sbrodolarti in parrocchia che frequenti PERSINO un forum di atei..e DIALOGHI fattivamente con LOROOO..uuh..uhhhh...
..mavacagher...
delfi68- -------------
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Libro chiarificatore
Ciao Darwin 74. Il punto che poni è interessantissimo e colto in pieno. MI permetto di consigliarti questo libro, economico, sconosciuto, ma straordinario, probabilmente uno dei pochi che in modo semplice e chiaro, dà una risposta (o comunque ne propone una veramente interessante):\"La Bibbia secondo Lui", si trova su Amazondarwin74 ha scritto:Sono nuovo nel forum e non ho avuto il tempo di leggere tutte le discussioni fatte fino ad ora e perdonatemi se l'argomento è già stato trattato diventando dunque noioso.
Leggendo la Bibbia ho trovato dei punti fortemente contrari allo spirito buonista dell'insegnamento cristiano e mi sono chiesto come è possibile che una religione come il Cristianesimo, basata sull'insegnamento di Gesù nei Vangeli, possa considerare come testo sacro anche l'Antico Testamento che parla di un Dio onnipotente e tiranno che stravedeva solo per il popolo ebraico.
Ovviamente molti credenti mi risponderanno che la Bibbia va interpretata tenendo in considerazione l'epoca in cui è stata scritta ma se questa è frutto di interpretazioni ed errori umani, allora di sacro avrebbe ben poco.
Lasciamo perdere la Genesi perchè non è detto che gli scienziati evoluzionisti abbiano ragione , voglio invece soffermarmi sul libro del Levitico che tratta delle leggi morali (se possiamo definirle tali) e religiose che il popolo ebraico e i sacerdoti devono adempiere per rispettare Dio. Questo testo secondo gli storici cristiani dovrebbe essere stato scritto da Mosè o da chi era strettamente legato a lui su parole dettate direttamente da Dio e rappresenta dunque uno dei testi più importanti e privo di interpretazioni umane.
Nella prima e seconda parte si parla dei sacrifici ai sacerdoti e dei loro doveri e qui mi è parso palese pensare come già all'epoca i sacerdoti approfittassero della credulità del popolo per mangiarsi a spese altrui un buon capretto o una bella costata di manzo.
Nella terza parte si parla della distinzione di persone o animali puri e impuri e non comprendo come un Dio onnipotente e giusto possa stabilire che un lebbroso, una donna con il ciclo mestruale, un serpente o un maiale, siano considerati impuri, credo che questo pensiero sia RAZZISTA e di basso livello ma purtroppo questo è il pensiero di Dio.
La quarta parte tratta le leggi per la santità, sul matrimonio e sulla famiglia facendo una distinzione tra il ruolo maschile e quello femminile e anche qui spesso le inadempienza (anche per cavolate) vengono severamente punite con la morte.
La quinta e ultima parte solo il titolo si commenta da solo "Leggi varie, promesse e minacce" e vi riporto uno spezzato di ciò che c'è scritto:Mi fermo qui, il testo va avanti e mantiene questo tono per quasi due pagine, se avessi scritto io queste parole mi avrebbero querelato.Levitico 26,14
Ma se voi non mi obbedirete e non praticate tutti questi comandamenti, se disprezzate le mie leggi e l'anima vostra sdegna le mie prescrizioni, non esegue tutti i miei comandamenti e rompe il mio patto, anch'Io faro
altrettanto con voi: vi assoggetterò allo spavento, alla tisi e alla febbre, che vi consumeranno gli occhi e la vita; invano seminerete la vostra semente perchè la mangeranno i vostri nemici...
Se questo è il Dio della Bibbia, allora dovremmo preoccuparci di ogni nostra azione, non per andare contro la nostra morale ma per non essere puniti severamente. Non spaventatevi, nella Bibbia c'è anche scritto che se commettavate un peccato c'era il rimedio, bastava andare dal sacerdote e pagare un tributo in base alla gravità del peccato .
Ho voluto trattare questo argomento perchè volevo sentire il parere di qualche credente che mi sapesse spiegare come mai ha tanto a cuore un testo che tratta di argometazioni tanto lontane dalla morale che insegnava Gesù. Era forse un figlio che aveva idee contrarie ma più sane del padre?
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
himgy ha scritto:Ciao Darwin 74. Il punto che poni è interessantissimo e colto in pieno. MI permetto di consigliarti questo libro, economico, sconosciuto, ma straordinario, probabilmente uno dei pochi che in modo semplice e chiaro, dà una risposta (o comunque ne propone una veramente interessante):\"La Bibbia secondo Lui", si trova su Amazondarwin74 ha scritto:Sono nuovo nel forum e non ho avuto il tempo di leggere tutte le discussioni fatte fino ad ora e perdonatemi se l'argomento è già stato trattato diventando dunque noioso.
Leggendo la Bibbia ho trovato dei punti fortemente contrari allo spirito buonista dell'insegnamento cristiano e mi sono chiesto come è possibile che una religione come il Cristianesimo, basata sull'insegnamento di Gesù nei Vangeli, possa considerare come testo sacro anche l'Antico Testamento che parla di un Dio onnipotente e tiranno che stravedeva solo per il popolo ebraico.
Ovviamente molti credenti mi risponderanno che la Bibbia va interpretata tenendo in considerazione l'epoca in cui è stata scritta ma se questa è frutto di interpretazioni ed errori umani, allora di sacro avrebbe ben poco.
Lasciamo perdere la Genesi perchè non è detto che gli scienziati evoluzionisti abbiano ragione , voglio invece soffermarmi sul libro del Levitico che tratta delle leggi morali (se possiamo definirle tali) e religiose che il popolo ebraico e i sacerdoti devono adempiere per rispettare Dio. Questo testo secondo gli storici cristiani dovrebbe essere stato scritto da Mosè o da chi era strettamente legato a lui su parole dettate direttamente da Dio e rappresenta dunque uno dei testi più importanti e privo di interpretazioni umane.
Nella prima e seconda parte si parla dei sacrifici ai sacerdoti e dei loro doveri e qui mi è parso palese pensare come già all'epoca i sacerdoti approfittassero della credulità del popolo per mangiarsi a spese altrui un buon capretto o una bella costata di manzo.
Nella terza parte si parla della distinzione di persone o animali puri e impuri e non comprendo come un Dio onnipotente e giusto possa stabilire che un lebbroso, una donna con il ciclo mestruale, un serpente o un maiale, siano considerati impuri, credo che questo pensiero sia RAZZISTA e di basso livello ma purtroppo questo è il pensiero di Dio.
La quarta parte tratta le leggi per la santità, sul matrimonio e sulla famiglia facendo una distinzione tra il ruolo maschile e quello femminile e anche qui spesso le inadempienza (anche per cavolate) vengono severamente punite con la morte.
La quinta e ultima parte solo il titolo si commenta da solo "Leggi varie, promesse e minacce" e vi riporto uno spezzato di ciò che c'è scritto:Mi fermo qui, il testo va avanti e mantiene questo tono per quasi due pagine, se avessi scritto io queste parole mi avrebbero querelato.Levitico 26,14
Ma se voi non mi obbedirete e non praticate tutti questi comandamenti, se disprezzate le mie leggi e l'anima vostra sdegna le mie prescrizioni, non esegue tutti i miei comandamenti e rompe il mio patto, anch'Io faro
altrettanto con voi: vi assoggetterò allo spavento, alla tisi e alla febbre, che vi consumeranno gli occhi e la vita; invano seminerete la vostra semente perchè la mangeranno i vostri nemici...
Se questo è il Dio della Bibbia, allora dovremmo preoccuparci di ogni nostra azione, non per andare contro la nostra morale ma per non essere puniti severamente. Non spaventatevi, nella Bibbia c'è anche scritto che se commettavate un peccato c'era il rimedio, bastava andare dal sacerdote e pagare un tributo in base alla gravità del peccato .
Ho voluto trattare questo argomento perchè volevo sentire il parere di qualche credente che mi sapesse spiegare come mai ha tanto a cuore un testo che tratta di argometazioni tanto lontane dalla morale che insegnava Gesù. Era forse un figlio che aveva idee contrarie ma più sane del padre?
Non si capisce chi ha scritto cosa
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
grazie...sono nuovo di questo sito e non avevo ancora capito i meccanismi
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
himgy ha scritto:grazie...sono nuovo di questo sito e non avevo ancora capito i meccanismi
Nessun problema, se vuoi abbiamo anche una sezione per le presentazioni, qui
http://atei.forumitalian.com/f4-presentazioni-comunicazioni-regolamento
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Grazie mille, ci vado subito
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Caro himgy, benvenuto, io sono uno dei tre cattolici del forum, sai ho provato a spulciare il forum dei Cattolici Romani ma già la schermata iniziale col papa nostro carissimo mi abbioccava un po'.Rasputin ha scritto:himgy ha scritto:Ciao Darwin 74. Il punto che poni è interessantissimo e colto in pieno. MI permetto di consigliarti questo libro, economico, sconosciuto, ma straordinario, probabilmente uno dei pochi che in modo semplice e chiaro, dà una risposta (o comunque ne propone una veramente interessante):\"La Bibbia secondo Lui", si trova su Amazondarwin74 ha scritto:Sono nuovo nel forum e non ho avuto il tempo di leggere tutte le discussioni fatte fino ad ora e perdonatemi se l'argomento è già stato trattato diventando dunque noioso.
Leggendo la Bibbia ho trovato dei punti fortemente contrari allo spirito buonista dell'insegnamento cristiano e mi sono chiesto come è possibile che una religione come il Cristianesimo, basata sull'insegnamento di Gesù nei Vangeli, possa considerare come testo sacro anche l'Antico Testamento che parla di un Dio onnipotente e tiranno che stravedeva solo per il popolo ebraico.
Ovviamente molti credenti mi risponderanno che la Bibbia va interpretata tenendo in considerazione l'epoca in cui è stata scritta ma se questa è frutto di interpretazioni ed errori umani, allora di sacro avrebbe ben poco.
Lasciamo perdere la Genesi perchè non è detto che gli scienziati evoluzionisti abbiano ragione , voglio invece soffermarmi sul libro del Levitico che tratta delle leggi morali (se possiamo definirle tali) e religiose che il popolo ebraico e i sacerdoti devono adempiere per rispettare Dio. Questo testo secondo gli storici cristiani dovrebbe essere stato scritto da Mosè o da chi era strettamente legato a lui su parole dettate direttamente da Dio e rappresenta dunque uno dei testi più importanti e privo di interpretazioni umane.
Nella prima e seconda parte si parla dei sacrifici ai sacerdoti e dei loro doveri e qui mi è parso palese pensare come già all'epoca i sacerdoti approfittassero della credulità del popolo per mangiarsi a spese altrui un buon capretto o una bella costata di manzo.
Nella terza parte si parla della distinzione di persone o animali puri e impuri e non comprendo come un Dio onnipotente e giusto possa stabilire che un lebbroso, una donna con il ciclo mestruale, un serpente o un maiale, siano considerati impuri, credo che questo pensiero sia RAZZISTA e di basso livello ma purtroppo questo è il pensiero di Dio.
La quarta parte tratta le leggi per la santità, sul matrimonio e sulla famiglia facendo una distinzione tra il ruolo maschile e quello femminile e anche qui spesso le inadempienza (anche per cavolate) vengono severamente punite con la morte.
La quinta e ultima parte solo il titolo si commenta da solo "Leggi varie, promesse e minacce" e vi riporto uno spezzato di ciò che c'è scritto:Mi fermo qui, il testo va avanti e mantiene questo tono per quasi due pagine, se avessi scritto io queste parole mi avrebbero querelato.Levitico 26,14
Ma se voi non mi obbedirete e non praticate tutti questi comandamenti, se disprezzate le mie leggi e l'anima vostra sdegna le mie prescrizioni, non esegue tutti i miei comandamenti e rompe il mio patto, anch'Io faro
altrettanto con voi: vi assoggetterò allo spavento, alla tisi e alla febbre, che vi consumeranno gli occhi e la vita; invano seminerete la vostra semente perchè la mangeranno i vostri nemici...
Se questo è il Dio della Bibbia, allora dovremmo preoccuparci di ogni nostra azione, non per andare contro la nostra morale ma per non essere puniti severamente. Non spaventatevi, nella Bibbia c'è anche scritto che se commettavate un peccato c'era il rimedio, bastava andare dal sacerdote e pagare un tributo in base alla gravità del peccato .
Ho voluto trattare questo argomento perchè volevo sentire il parere di qualche credente che mi sapesse spiegare come mai ha tanto a cuore un testo che tratta di argometazioni tanto lontane dalla morale che insegnava Gesù. Era forse un figlio che aveva idee contrarie ma più sane del padre?
Non si capisce chi ha scritto cosa
in ogni caso hai risposto sotto un intervento vecchio di 4 anni e mezzo
Complimenti, che conosci bene il greco attico e puoi tradurre la Bibbia dei Septuaginta, certo vi sono libri deuterocanonici, come Maccabei II e Sapienza che non sono accettati nè dagli ebrei e nè dai protestanti. Purtroppo fu necessaria la versione in greco dei LXX ( appunto dei Settanta dotti ebrei che si riunirono ad Alessandria d'Egitto per tradurre dall'ebraico in greco) perchè gli ebrei fuoriusciti non sapevano più l'ebraico, era il II sec a. C. Ti poni i soliti interrogativi di molti, e cioè ti chiedi come il Dio veterotestamentario sia stato così" cattivo" e sia diverso da quello neotestamentario. E' una domanda ovvia ma che ha una risposta. Dio è sempre quello e si è scelto un popolo, poteva scegliere anche il sumero o l'ittita, ha scelto quello ebreo per farne una nazione santa affinchè divenisse intermediario tra Lui e tutti i popoli della terra, e lo ha ammaestrato. Era un popolo uscito dall'età del bronzo e appena entrato nell'età del ferro, servivano parole dure e poche chiacchiere. Però vedo che sei capzioso nella scelta dei testi che proponi, ad es. hai scelto Levitico 26, 14 e cio' il capitolo delle maledizioni, ma poco prima c'è Levitico 26, 2 il capitolo delle benedizioni, che così inizia: Se seguirete le mie leggi, io vi darò la poggia, la terra darà prodotti e gli alberi daranno frutti, ecc.
Il Levitico appare arido ( tradizione P, cioè sacerdotale), ma va ben interpretato e studiato.
Ti chiedi perchè un maiale, un lebbroso e una donna con mestruazioni vengano definiti impuri, ebbene c'è un motivo.
Del maiale qui ne ho parlato, tra i lazzi e i frizzi di tutti, ho spiegato che non è un erbivoro, un ruminante, cioè non è poligastrico per cui la cellulosa non viene digerita in particelle finissime e praticamente ritroviamo nella carne del maiale tutto cio' che il contadino getta nel trogolo, tutti gli avanzi e i rifiuti. Inoltre ha piu' calorie di quella del vitello e fa ingrassare, fa male. Per quanto riguarda il lebbroso, poverino, è infetto, e tutt'ora la lebbra non è stata ancora debellata del tutto dal pianeta, pensa 4000 anni fa. La donna mestruata generalmente non è fertile, ma non sempre, e in un periodo in cui si moriva a 29 anni è chiaro che si cercava di indirizzare l'atto sessuale per la procreazione.
Riguardo ai due grandi comandamenti di amare Dio e il prossimo, ebbene essi gia' sono presenti nella Torà, in Deuteronomio 6, 4-9, c'è il grande comandamento dello Shemà Israel, Ascolta, o Israele, il Signore è nostro Dio, il Signore è uno solo ( aehad), amerai il Signore con tutto il tuo cuore, ecc. In Levitico 19-18 è scritto, amerai il prossimo tuo come te stesso. Gesù è venuto a ribadire questi concetti e a dire che non uno iod ( valore numerico 10 dell'alfabeto ebraico) della legge avrebbe cambiato.
Ciao. Di nuovo, benvenuto.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Qualcuno sa dirmi chi ha scritto la Bibbia? Ovvero che origine abbia?
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Paolo ha scritto:Qualcuno sa dirmi chi ha scritto la Bibbia? Ovvero che origine abbia?
https://it.wikipedia.org/wiki/Bibbia
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Si certo Minsk lo sapevo! La mia era una domanda provocatoria. Ma pensare di dare credibilità ad una raccolta di leggende e di superstizioni tramandate oralmente da popoli del tutto ignoranti ci vuole un be coraggio. Per me credere alla Bibbia è una forma di sado-masochismo. Nulla più. Con essa puoi godere nel massacrare il tuo nemico, o presunto tale, e di flagellarti per spiare i tuoi peccati, reali o presunti che siano.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Dialogo tra Paulus, Raspus e Minskus.Paolo ha scritto:Si certo Minsk lo sapevo! La mia era una domanda provocatoria. Ma pensare di dare credibilità ad una raccolta di leggende e di superstizioni tramandate oralmente da popoli del tutto ignoranti ci vuole un be coraggio. Per me credere alla Bibbia è una forma di sado-masochismo. Nulla più. Con essa puoi godere nel massacrare il tuo nemico, o presunto tale, e di flagellarti per spiare i tuoi peccati, reali o presunti che siano.
Inizio del IV millennio.
Oggi stavo scavando, come è mio solito, dietro un arcosolio delle Catacombe di San Sebastiano, quando mi sono imbattuta in un'antica pergamena risalente all'inizio del III millennio e qui un certo Paulus si faceve beffe della religione dei nostri avi, dicendo, che vuoi che mi importi di queste storie farlocche buone solo per stracciare la minchia, roba per sado-maso, e Minskus zelante gli aveva fornito anche molti dati e informazioni su questa nostra santa religione, ma Paulus -imperterrito-continuava, non so che farmene di queste fantasticherie, guarda l'ultimo arrivato, non dice nulla di nuovo sulla Bibbia ( vero, da quel che ho potuto appurare...), scommetto che ora scompare a gambe levate e non si vede più, e il terzo interlocutore, che pareva il capo, Raspus, cercava di placare Paulus dicendogli che la', in quell'era e in quel luogo, si dava una possibilità a tutti, ma Paulus sembrava non volesse saperne di patire e espiare i suoi peccati veri o presunti che fossero con queste fantasticherie da cervelli lisergici... Scrutando anche altre pergamene ho visto che Paulus non cambiava mai idea sul nostro Cattolicesimo, eppure sono passati altre 1000 anni da quella pergamena lì e noi cattolici siamo ancora qua.
Vedrò cosa mi riserverà domani lo scavo dietro un altro arcosolio.
marisella- ---------------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
marisella ha scritto:Dialogo tra Paulus, Raspus e Minskus.Paolo ha scritto:Si certo Minsk lo sapevo! La mia era una domanda provocatoria. Ma pensare di dare credibilità ad una raccolta di leggende e di superstizioni tramandate oralmente da popoli del tutto ignoranti ci vuole un be coraggio. Per me credere alla Bibbia è una forma di sado-masochismo. Nulla più. Con essa puoi godere nel massacrare il tuo nemico, o presunto tale, e di flagellarti per spiare i tuoi peccati, reali o presunti che siano.
Inizio del IV millennio.
Oggi stavo scavando, come è mio solito, dietro un arcosolio delle Catacombe di San Sebastiano, quando mi sono imbattuta in un'antica pergamena risalente all'inizio del III millennio e qui un certo Paulus si faceve beffe della religione dei nostri avi, dicendo, che vuoi che mi importi di queste storie farlocche buone solo per stracciare la minchia, roba per sado-maso, e Minskus zelante gli aveva fornito anche molti dati e informazioni su questa nostra santa religione, ma Paulus -imperterrito-continuava, non so che farmene di queste fantasticherie, guarda l'ultimo arrivato, non dice nulla di nuovo sulla Bibbia ( vero, da quel che ho potuto appurare...), scommetto che ora scompare a gambe levate e non si vede più, e il terzo interlocutore, che pareva il capo, Raspus, cercava di placare Paulus dicendogli che la', in quell'era e in quel luogo, si dava una possibilità a tutti, ma Paulus sembrava non volesse saperne di patire e espiare i suoi peccati veri o presunti che fossero con queste fantasticherie da cervelli lisergici... Scrutando anche altre pergamene ho visto che Paulus non cambiava mai idea sul nostro Cattolicesimo, eppure sono passati altre 1000 anni da quella pergamena lì e noi cattolici siamo ancora qua.
Vedrò cosa mi riserverà domani lo scavo dietro un altro arcosolio.
E allora? Non ti ricordi che sei su un forum a tema intitolato "atei italiani"? Cosa ti aspettavi di trovare? Bravi ragazzi devoti che tessono le lodi a dio?
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Maddài, stavolta Marisella mi ha fatto ridere.Paolo ha scritto:marisella ha scritto:Dialogo tra Paulus, Raspus e Minskus.Paolo ha scritto:Si certo Minsk lo sapevo! La mia era una domanda provocatoria. Ma pensare di dare credibilità ad una raccolta di leggende e di superstizioni tramandate oralmente da popoli del tutto ignoranti ci vuole un be coraggio. Per me credere alla Bibbia è una forma di sado-masochismo. Nulla più. Con essa puoi godere nel massacrare il tuo nemico, o presunto tale, e di flagellarti per spiare i tuoi peccati, reali o presunti che siano.
Inizio del IV millennio.
Oggi stavo scavando, come è mio solito, dietro un arcosolio delle Catacombe di San Sebastiano, quando mi sono imbattuta in un'antica pergamena risalente all'inizio del III millennio e qui un certo Paulus si faceve beffe della religione dei nostri avi, dicendo, che vuoi che mi importi di queste storie farlocche buone solo per stracciare la minchia, roba per sado-maso, e Minskus zelante gli aveva fornito anche molti dati e informazioni su questa nostra santa religione, ma Paulus -imperterrito-continuava, non so che farmene di queste fantasticherie, guarda l'ultimo arrivato, non dice nulla di nuovo sulla Bibbia ( vero, da quel che ho potuto appurare...), scommetto che ora scompare a gambe levate e non si vede più, e il terzo interlocutore, che pareva il capo, Raspus, cercava di placare Paulus dicendogli che la', in quell'era e in quel luogo, si dava una possibilità a tutti, ma Paulus sembrava non volesse saperne di patire e espiare i suoi peccati veri o presunti che fossero con queste fantasticherie da cervelli lisergici... Scrutando anche altre pergamene ho visto che Paulus non cambiava mai idea sul nostro Cattolicesimo, eppure sono passati altre 1000 anni da quella pergamena lì e noi cattolici siamo ancora qua.
Vedrò cosa mi riserverà domani lo scavo dietro un altro arcosolio.
E allora? Non ti ricordi che sei su un forum a tema intitolato "atei italiani"? Cosa ti aspettavi di trovare? Bravi ragazzi devoti che tessono le lodi a dio?
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