Considerazioni sulla Bibbia
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
il leone, il serpente, i gabbiani e i lecchini cosa mangiano?Genesi : 30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli
del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è
alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Il leone, le gazzelle. Il serpente, i topi. I gabbiani, il pesce. I lecchini... la merda?lupetta ha scritto:il leone, il serpente, i gabbiani e i lecchini cosa mangiano?Genesi : 30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli
del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è
alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Quello che ha riportato la parola di dio si è confuso, e l'erba se l'è fumata. Dopo ha scritto la bibbia.lupetta ha scritto:ma dio ha scritto che gli da l'erba (da mangiare)
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Minsky ha scritto:Quello che ha riportato la parola di dio si è confuso, e l'erba se l'è fumata. Dopo ha scritto la bibbia.lupetta ha scritto:ma dio ha scritto che gli da l'erba (da mangiare)
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Multiverso ha scritto:
Le leggi dell'amore, del perdono e degli ultimi che diventeranno primi, invece, costituiscono sicuramente una rottura nei confronti dei testi sacri che hanno preceduto la nuova religione. E ciò può essere facilmente spiegato considerando il contesto storico, geografico e politico in cui è sorta la nuova religione. Essa aveva bisogno di fare concorrenza alla vecchia, rubandogli i clienti, e mirava alla conquista delle sterminate masse povere, oppresse, scontente, vittime di ingiustizie e delle pesanti tasse romane. Le famose beatitudini dei Vangeli sono il perfetto slogan politico del nuovo movimento, e nel contempo evidenziano in maniera inequivocabile a quale utenza intendeva rivolgersi la nuova pubblicità.
Molto probabilmente i Vangeli si rifanno ad un personaggio esistito veramente, un rivoluzionario forse più saggio, forse un esseno che in seguito è stato divinizzato con tutti gli attributi che conosciamo. Del resto il silenzio della storia contemporanea di Gesù ne è una prova evidente. A cosa sarebbe servito aspettare la fine del I secolo per narrare le vicende di Cristo, e come mai la storia sembra non conoscere affatto questo meraviglioso personaggio che avrebbe sconfitto la morte?
(Gesù non era un esseno. Benché vi siano significative similitudini col pensiero cristiano, gli esseni, contrariamente alla volontà di Gesù che ci dice “andate e testimoniate”, erano votati ad una forma di asceticismo estremo, lontani dal mondo per non contaminarsi con quanto di malvagio ci fosse in esso.
Con estremo rigore gli esseni scandivano il tempo della loro vita, fatta di rinunce e sacrifici (non esigiti mai da Gesù) a tal punto che gli stessi esseni criticavano i farisei per la loro condotta morbida. Gli stessi farisei che a loro volta criticavano Gesù e i suoi discepoli per la loro non ottemperanza (in realtà cieca e pedissequa quella dei farisei) della Legge. A maggior ragione la condotta di Gesù sarebbe stata criticata dai più duri esseni)
Gesù è esistito veramente e certamente. Per alcuni fu Dio, per altri profeta, per altri un uomo rivoluzionario.
Non è corretto parlare di silenzio storico su Gesù. E’ corretto parlare di documenti e testimonianze storiche su Gesù da parte di alcuni autori antichi non da parte di altri loro stessi contemporanei che però nemmeno confutano l’esistenza. Come dire: Tizio ne parla. Caio, contemporaneo di Tizio, non ne parla.
Un po’ di copia-incolla…
estratto dagli Annales (15,44) Tacito
“Nerone…si inventò dei colpevoli e colpì con supplizi raffinatissimi coloro che il popolo, odiandoli per i loro delitti, chiamavano Cristiani. Prendevano il loro nome da Cristo, che sotto l’imperatore Tiberio era stato condannato al supplizio dal procuratore Ponzio Pilato. Momentaneamente soffocata, questa rovinosa superstizione si diffondeva di nuovo, non solo per la Giudea, origine di quel flagello, ma anche per Roma, dove da ogni parte confluiscono e trovano seguaci ogni sorta di atrocità e cose vergognose.
Perciò, inizialmente vennero arrestati coloro che confessavano, quindi, dietro denuncia di questi, fu condannata una grande moltitudine, non tanto per l’accusa dell'incendio, quanto per odio del genere umano. Inoltre, a quelli che andavano a morire si aggiungevano beffe: coperti di pelli ferine, perivano dilaniati dai cani, o venivano crocifissi oppure arsi vivi in guisa di torce, per servire da illuminazione notturna al calare della notte. Nerone aveva offerto i suoi giardini e celebrava giochi circensi, mescolato alla plebe in veste d’auriga o ritto sul cocchio. Perciò, benché si trattasse di rei, meritevoli di pene severissime, nasceva un senso di pietà, in quanto venivano uccisi non per il bene comune, ma per la ferocia di un solo uomo”.
Mara bar Serapion (I secolo d.C.)
«Quale vantaggio trassero gli Ateniesi dall’aver ucciso Socrate, un fatto che dovettero pagare con la carestia e con la peste? O gli abitanti di Samo per aver bruciato Pitagora, visto che in un istante tutto il loro paese fu ingoiato dalla sabbia? O i Giudei per l’esecuzione del loro saggio re, visto che da quel tempo fu loro sottratto il regno?
Giustamente infatti Dio vendicò questi tre saggi: gli Ateniesi morirono di fame, gli abitanti di Samo furono sommersi dal mare, i Giudei eliminati e cacciati dal loro regno, vivono tutti nella diaspora. Socrate non è morto, grazie a Platone; né Pitagora, grazie alla statua di Hera, né il saggio re, grazie al nuovo insegnamento che aveva impartito»
Giuseppe Flavio estratto dall’opera dal titolo “Guerra giudaica” (75 e il 79 d.C.) “il vero motivo che aveva indotto gli ebrei alla guerra del 66-70 d.C. fu l’attesa del Messia così come era attestato dalle Scritture”
«…ma quello che incitò maggiormente (gli ebrei) alla guerra fu un’ambigua profezia, ritrovata ugualmente nelle sacre Scritture, secondo cui in quel tempo “uno” proveniente dal loro paese sarebbe diventato dominatore del mondo» .
In quest’opera non ci sono riferimenti diretti a Gesù, mentre lo citerà esplicitamente in una seconda opera successiva, le “Antichità giudaiche” (93-94 d.C.), che sarebbe una sorta di completamento della Guerra giudaica, in quanto ricostruisce la storia di Israele dalle origini fino allo scoppio della guerra contro i romani.
Sempre Flavio, da le “Antichità giudaiche” (93-94 d.C.)
“Ad alcuni dei Giudei sembrò che l’esercito di Erode fosse stato annientato da Dio, il quale aveva vendicato l’uccisione di Giovanni soprannominato il Battista. Erode infatti mise a morte quel buon uomo che spingeva i Giudei che praticavano la virtù e osservavano la giustizia fra di loro e la pietà verso Dio a venire insieme al battesimo;… Ed egli per questo sospetto di Erode fu mandato in catene alla già citata fortezza di Macheronte, e colà fu ucciso”. (Ant. XVIII, 116-119).
«…Il più giovane Anano tuttavia, del quale ho menzionato più sopra la nomina a sommo sacerdote… apparteneva alla setta dei sadducei, i quali, come già s’è notato in antecedenza, nel giudizio erano più duri e spietati di tutti gli altri Giudei. Per gratificare questa sua durezza di cuore, Anano ritenne di aver trovato già ora, che Festo era morto e Albino non era ancora arrivato (si tratta di due procuratori romani: Porcio Festo governò dal 60 al 62 d.C. e Luccio Albino dal 62 al 64 d.C.), un’occasione propizia. Convocò perciò il sinedrio per il procedimento giudiziario e gli pose dinanzi il fratello di Gesù, che è detto il Cristo, di nome Giacomo, nonché alcuni altri, che egli accusò di trasgressione della legge, e li fece lapidare. Ciò però amareggiò anche i più zelanti osservanti della legge, i quali perciò inviarono in segreto ambasciatori al re (Agrippa II,) con la richiesta di invitare Anano – per iscritto – a non permettersi mai più, in futuro, di combinare azioni simili… Alcuni di loro andarono persino incontro ad Albino che era in cammino da Alessandria e lo informarono che Anano non aveva alcun diritto di convocare il sinedrio per procedimenti giudiziari, senza la sua approvazione… Agrippa peraltro, in seguito a ciò, già tre mesi dopo che aveva assunto la carica lo depose… »
L’espressione “detto il Cristo” è specificata per distinguere questo Gesù da altri personaggi con lo stesso nome e inoltre è un’espressione tipicamente ebraica e non cristiana.
E ora ti faccio io una domanda.
Asserisci che “la nuova religione…aveva bisogno di fare concorrenza alla vecchia, rubandogli i clienti, e mirava alla conquista delle sterminate masse povere, oppresse, scontente, vittime di ingiustizie e delle pesanti tasse romane. Le famose beatitudini dei Vangeli sono il perfetto slogan politico del nuovo movimento, e nel contempo evidenziano in maniera inequivocabile a quale utenza intendeva rivolgersi la nuova pubblicità”
Insomma, quella di Gesù sarebbe da leggere come una sorta di eccezionale campagna elettorale. Finalizzata a cosa? A rubare sostenitori agli allora detentori del potere religioso e politico (la casta dei Farisei) per prendere il potere al loro posto? Per trarne cioè benefici materiali per sé e per i suoi fedelissimi e istituire un ordine nuovo fondato su parole, promesse e slogan?
Le masse che presenti alla moltiplicazione dei pani intravedevano il banchetto messianico e la venuta di colui che poteva realizzare le loro speranze terrene. Per questo leggiamo che vollero farlo re. Ma Gesù «sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo».
Non il conseguimento di benefici materiali per i suoi discepoli fu lo scopo della venuta di Gesù. Ma nemmeno il conseguimento di benefici materiali per sé, fu lo scopo della predicazione di Gesù. Sappiamo che fine ha fatto quel predicatore? Sappiamo anche che quella fine fu più volte predetta (oltre che dagli antecedenti profeti) da Gesù. Sappiamo che Gesù non fece nulla per sottrarsi a quella fine. Anzi “si lasciò condurre come pecora al macello”.
Che vantaggio ne trassero i suoi discepoli dal sacrificio di Gesù? Ricchezza e potere no. « Noi siamo gli Stolti per la causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi forti; voi siete onorati, noi reietti. Fino a questo momento soffriamo la fame. la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo con le nostre mani. Insultati benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino a oggi » dalla Prima lettera di S. Paolo Apostolo ai corinzi.
Mi pare poco plausibile sostenere che l’uomo di nome Gesù e i suoi discepoli, coevi o temporalmente prossimi, si sbatterono tano per la sola speranza che da lì a qualche secolo la Chiesa sarebbe cresciuta e avrebbe potuto accumulare ingenti ricchezze materiali a beneficio dei suoi alti funzionari.
Infine gli stessi Vangeli contengono un nucleo di verità storica ma vanno sfrondati in quanto la loro struttura è simile a quella di una cipolla. Gesù e i suoi discepoli, se sono realmente esistiti, non erano certamente quel gruppetto di pacifisti disarmati alla Gandhi, e ciò si evince da alcuni passi dei Vangeli, come quello in cui Gesù scaccia dal tempio i venditori non certo da solo, con una sferza di cordicelle tra le mani e in maniera romantica come vogliono far credere i Vangeli. Se avesse rovesciato da solo i tavoli dei cambiavalute con tutti i soldi che vi erano poggiati, chissà che fine avrebbe fatto. Lo stesso dicasi quando Pietro, la notte in cui Gesù fu tradito da Giuda, estrasse la spada e tagliò l'orecchio del servo del Sommo Sacerdote. Anche questa è la chiara testimonianza di come, in realtà, fosse un gruppo armato e per nulla idealista o pacifico, come vogliono farci credere i successori inventori del cristianesimo e della divinità di Gesù.
No, no, no. Scusa, ma chi lo ha detto che i discepoli di Gesù fossero brave persone, educate e per bene?
Dove lo hai letto? Pacifisti? Ma quando mai. Peraltro il pacifismo è un nozione di moderna concezione.
Sappiamo di certo che la violenza non è un valore proclamato da Gesù. Gesù invita semmai Pietro a riporre la spada nel fodero e prontamente soccorre il soldato ferito.
A Gesù non interessava palesarsi come “il Buono”. Domanda il giovane ricco: “Maestro buono che devo fare per conseguire il Regno?” risposta di Gesù: ”Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non il Padre mio che è nei cieli”.
Gesù era però appassionato. Mica il Dio impassibile che troviamo raffigurato staticamente nei mosaici bizantini. Appassionato e arrabbiato! “Figli di prostitute”, “sepolcri imbiancati”, e poi, come ricordi, Gesù che rovescia i tavoli dei cambiavalute. Non sappiamo se ci fossero anche i suoi… non lo leggiamo in realtà. Ma addirittura arrivare a sostenere che fossero una cricca di violenti e balordi…???
Gli apostoli furono chiamati da Gesù e scelti tra le (tante) persone umili e povere (e non arriviamo a dire che li scelse perché erano soggetti deboli e plagiabili e castronerie del genere). Dei semplici pescatori che tiravano a campare. Uomini di animo non certo lindo e dai modi non ortodossi. Uomini che di speciale, agli occhi degli altri uomini, non avevano proprio nulla. Giuda, il traditore, fu uno dei 12. Anche lui fu scelto da Gesù e non certo per la bontà di cuore.
Un gruppo idealista dici? Macchè! L’unico ideale era la pancia. Perché secondo te un gruppo di poveracci pescatori acconsente subito a seguire un tizio mai visto prima? Perché seguendo le direttive di quel tale di nome Gesù, giunto dal nulla sulle rive del lago Genesaret, Pietro e gli altri pescarono tanto di quel pesce da pensare tra sé che forse era meglio continuare a seguirlo.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
jillo ha scritto:Un po’ di copia-incolla…
Jillo, a parte che se non impari a quotare si fatica a capirci un cazzo nell'insalata di copincolla & caratteri vari usati, ti invito a dare un'occhiata qui
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Rasputin ha scritto:jillo ha scritto:Un po’ di copia-incolla…
Jillo, a parte che se non impari a quotare si fatica a capirci un cazzo nell'insalata di copincolla & caratteri vari usati, ti invito a dare un'occhiata qui
http://atei.forumitalian.com/t1457-caro-missionario
punto 2.
oops...
anche se non volevo fondare tutto il mio argomentare sul quel copiaincolla... comunque eviterò in futuro di copiaincollare
grazie Rasputin.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
jillo ha scritto:
oops...
anche se non volevo fondare tutto il mio argomentare sul quel copiaincolla... comunque eviterò in futuro di copiaincollare
grazie Rasputin.
Di nulla, però occhio: quell'avviso non è un regolamento, quindi non lo devi seguire alla lettera; dice solo che se esageri con i copincolla (Permessi dal regolamento) potresti dover fare i conti con reazioni poco amichevoli.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Assenzio ha scritto:don alberto ha scritto:e poi nessuno sa come andrò a finire
soprattutto se realmente scriverai un libro per affermare che la crocefissione è il peccato originale, che la salvezza viene dall'incarnazione e altri deliri vari sull'eucarestia!
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
io ho spiegato quello che professa la dottina cristiana ortodossa, se poi tu sei un eretico e ti reinventi il tuo cristianesimo fai da te................sono affari tuoidon alberto ha scritto:Assenzio ha scritto:don alberto ha scritto:e poi nessuno sa come andrò a finire
soprattutto se realmente scriverai un libro per affermare che la crocefissione è il peccato originale, che la salvezza viene dall'incarnazione e altri deliri vari sull'eucarestia!
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
confronto a chi lo "deduce" da una (leggasi UNA) idea scazzata al massimo!!!
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
brutto avere concorrenza, eh!? soprattutto quando ti si pestano i piedi nel tuo orticello.don alberto ha scritto:Assenzio ha scritto:don alberto ha scritto:e poi nessuno sa come andrò a finire
soprattutto se realmente scriverai un libro per affermare che la crocefissione è il peccato originale, che la salvezza viene dall'incarnazione e altri deliri vari sull'eucarestia!
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
come volevasi dimostrare ha scritto:Gerusalemme, 22 lug. (LaPresse/AP) - Una squadra di archeologi israeliani ha annunciato di avere trovato le rovine di un palazzo appartenuto al re Davide, nella valle di Elah in Israele. La scoperta, avvenuta a Khirbet Qeiyafa, è stata effettuata dagli studiosi dell'università ebraica di Gerusalemme e dall'Autorità israeliana per le antichità. I critici affermano tuttavia che il palazzo potrebbe non essere uno di quelli appartenuti al re Davide ma potrebbe avere invece ospitato altri re, visto che non è ancora stata trovata alcuna prova definitiva che il monarca sia veramente esistito.
delfi68- -------------
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Ciao Delfi! Ben ritrovato
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Marco_1983 ha scritto:Molto semplicemente non avete compreso la razio che c'è nel cristianesimo, vi limitate a fare considerazioni su Dio esternamente alla religione e arrivate a conclusioni che, comprensibilmente, secondo il vostro modo di sentire vi sembrano assurde. La bibbia mette in risalto l'evoluzione spirituale dell'uomo avvenuta grazie all'intervento di Dio nella storia, evoluzione che ha il suo culmine con la venuta di Gesù Cristo. Costui infatti non è venuto per abolire la legge vecchia ma per perfezionarla rivelandone il vero significato che è quello dell'amore per il prossimo. Questa pedagogia divina però non sarebbe comprensibile al fedele se nella bibbia ci fosse solo l'antico testamento o solo il nuovo. Questi due libri si svelano a vicenda e difatti è proprio per questo che si può ben dire che nell'antico testamento è già "contenuto" il nuovo e viceversa. E' sbagliato dire che la morale cambia poichè questa è radicata in una fede che è sempre la stessa. Ciò che cambia sono le situazioni diverse che si presentano nella storia (ad esempio con il progresso scientifico) e quindi il modo di coniugare nei comportamenti pratici quello spirito che però rimane inalterato. Questo modo è la chiesa cattolica a stabilirlo di volta in volta mossa dallo spirito santo di verità.
tutto giusto ma se un Dio si evolve( Vi consiglio di leggere L'Evoluzione di Dio di Robert Wright ) allora non è coerente con se stesso e non esprimendo una legge morale valida per sempre allora non è un Dio e se non è un Dio allora se ne deduce che Dio non esiste !
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
matem ha scritto:Marco_1983 ha scritto:Molto semplicemente non avete compreso la razio che c'è nel cristianesimo, vi limitate a fare considerazioni su Dio esternamente alla religione e arrivate a conclusioni che, comprensibilmente, secondo il vostro modo di sentire vi sembrano assurde. La bibbia mette in risalto l'evoluzione spirituale dell'uomo avvenuta grazie all'intervento di Dio nella storia, evoluzione che ha il suo culmine con la venuta di Gesù Cristo. Costui infatti non è venuto per abolire la legge vecchia ma per perfezionarla rivelandone il vero significato che è quello dell'amore per il prossimo. Questa pedagogia divina però non sarebbe comprensibile al fedele se nella bibbia ci fosse solo l'antico testamento o solo il nuovo. Questi due libri si svelano a vicenda e difatti è proprio per questo che si può ben dire che nell'antico testamento è già "contenuto" il nuovo e viceversa. E' sbagliato dire che la morale cambia poichè questa è radicata in una fede che è sempre la stessa. Ciò che cambia sono le situazioni diverse che si presentano nella storia (ad esempio con il progresso scientifico) e quindi il modo di coniugare nei comportamenti pratici quello spirito che però rimane inalterato. Questo modo è la chiesa cattolica a stabilirlo di volta in volta mossa dallo spirito santo di verità.
tutto giusto ma se un Dio si evolve( Vi consiglio di leggere L'Evoluzione di Dio di Robert Wright ) allora non è coerente con se stesso e non esprimendo una legge morale valida per sempre allora non è un Dio e se non è un Dio allora se ne deduce che Dio non esiste !
Anche io sono padre (...con la "p" minuscola però)
Anche io nel relazionarmi con mio figlio di 2 anni utilizzo un liguaggio per ora semplice. Un linguaggio formalmente semplice che utilizzo per esprimere concetti semplici. Pochi concetti, purchè e affinchè siano chiari e chiaramente recepiti.
Cambierà certo il mio modo di approcciarmi a lui quando sarà il momento.
Cambierò rispettando i suoi tempi, adeguandomi alla sua capacità ricettiva, cercando sempre di canalizzare le parole in costante e necessaria evoluzione dentro una relazione che proprio assieme a lui possa essere intessuta.
Quello che invece non cambia sono i miei pensieri, aspirazioni e sentimenti per lui.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
jillo ha scritto:Anche io sono padre (...con la "p" minuscola però)
Anche io nel relazionarmi con mio figlio di 2 anni utilizzo un liguaggio per ora semplice. Un linguaggio formalmente semplice che utilizzo per esprimere concetti semplici. Pochi concetti, purchè e affinchè siano chiari e chiaramente recepiti.
Cambierà certo il mio modo di approcciarmi a lui quando sarà il momento.
Cambierò rispettando i suoi tempi, adeguandomi alla sua capacità ricettiva, cercando sempre di canalizzare le parole in costante e necessaria evoluzione dentro una relazione che proprio assieme a lui possa essere intessuta.
Quello che invece non cambia sono i miei pensieri, aspirazioni e sentimenti per lui.
Io spero che cambi con tuo figlio solo il linguaggio ma gli indirizzi morali che tu gli dai ora che ha due anni siano gli stessi che lo guideranno quando ne avrà venti.
Quello che penso sia il succo del discorso è che il Dio del Vecchio testamento è un Dio che non solo parla con un linguaggio diverso ma dice cose diverse dal punto di vista morale.
A tuo figlio spero che tu non dica che ora deve picchiare chi non crede in Dio e domani, quando sarà più grande, che tollerare chi non la pensa come lui è una cosa buona, suppongo che tu tenterai di educare tuo figlio secondo un percorso logico e coerente con punti fermi.
Quello che manca fra il Vecchio e il Nuovo Testamento è una coerenza morale, il Dio di amore del Nuovo Testamento non ha gli stessi caratteri morali del Dio del Vecchio Testamento e se fosse lo stesso Dio lo si potrebbe definire (non ti offendere) schizofrenico
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
jillo ha scritto:matem ha scritto:Marco_1983 ha scritto:Molto semplicemente non avete compreso la razio che c'è nel cristianesimo, vi limitate a fare considerazioni su Dio esternamente alla religione e arrivate a conclusioni che, comprensibilmente, secondo il vostro modo di sentire vi sembrano assurde. La bibbia mette in risalto l'evoluzione spirituale dell'uomo avvenuta grazie all'intervento di Dio nella storia, evoluzione che ha il suo culmine con la venuta di Gesù Cristo. Costui infatti non è venuto per abolire la legge vecchia ma per perfezionarla rivelandone il vero significato che è quello dell'amore per il prossimo. Questa pedagogia divina però non sarebbe comprensibile al fedele se nella bibbia ci fosse solo l'antico testamento o solo il nuovo. Questi due libri si svelano a vicenda e difatti è proprio per questo che si può ben dire che nell'antico testamento è già "contenuto" il nuovo e viceversa. E' sbagliato dire che la morale cambia poichè questa è radicata in una fede che è sempre la stessa. Ciò che cambia sono le situazioni diverse che si presentano nella storia (ad esempio con il progresso scientifico) e quindi il modo di coniugare nei comportamenti pratici quello spirito che però rimane inalterato. Questo modo è la chiesa cattolica a stabilirlo di volta in volta mossa dallo spirito santo di verità.
tutto giusto ma se un Dio si evolve( Vi consiglio di leggere L'Evoluzione di Dio di Robert Wright ) allora non è coerente con se stesso e non esprimendo una legge morale valida per sempre allora non è un Dio e se non è un Dio allora se ne deduce che Dio non esiste !
Anche io sono padre (...con la "p" minuscola però)
Anche io nel relazionarmi con mio figlio di 2 anni utilizzo un liguaggio per ora semplice. Un linguaggio formalmente semplice che utilizzo per esprimere concetti semplici. Pochi concetti, purchè e affinchè siano chiari e chiaramente recepiti.
Cambierà certo il mio modo di approcciarmi a lui quando sarà il momento.
Cambierò rispettando i suoi tempi, adeguandomi alla sua capacità ricettiva, cercando sempre di canalizzare le parole in costante e necessaria evoluzione dentro una relazione che proprio assieme a lui possa essere intessuta.
Quello che invece non cambia sono i miei pensieri, aspirazioni e sentimenti per lui.
beh mi sembra normale che un essere umano nel corso della propria esistenza cambi spesso opinione,modo di comportarsi e o altro , si cresce e si acquistano esperienze che ci fanno cambiare in meglio o in peggio, ma per un dio ciò non deve eseere ammesso .Un dio non può essere condizionato dall'evoluzione culturale,morale,religiosa o scientifica della razza umana, è un dio e i suoi principi devono essere sempre fermi e validi in ogni epoca.
E' chiaro che l'AT non è stato dettato da nessun dio ma scritto in centinaia di anni da uomini che avevano una loro morale che si modificava nel tempo. Noi non conosciamo la morale dettata da un dio perchè non esiste e se esistesse non la detterebbe e poi cosa farebbe per i probabili esseri viventi intelligenti di un altro pianeta?
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Mandalay ha scritto:Quello che manca fra il Vecchio e il Nuovo Testamento è una coerenza morale, il Dio di amore del Nuovo Testamento non ha gli stessi caratteri morali del Dio del Vecchio Testamento e se fosse lo stesso Dio lo si potrebbe definire schizofrenico
sì, capisco (mi auguro),
ma non sono i "due" "Dei" ad essere diversi,
ma la maturazione del popolo,
e lo "stesso Dio" ha cominciato con l'accontentarsi
e con il non volere tutto e subito.
(da un bimbetto non pretendi quello pretendi da un giovane o un adulto)
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
eh?!don alberto ha scritto:
sì, capisco (mi auguro),
ma non sono i "due" "Dei" ad essere diversi,
ma la maturazione del popolo,
e lo "stesso Dio" ha cominciato con l'accontentarsi
e con il non volere tutto e subito.
(da un bimbetto non pretendi quello pretendi da un giovane o un adulto)
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
ma l'unico Dio
educa il popolo,
però adattandosi in partenza
al grado di maturazione del popolo stesso,
e accontentandosi di un miglioramento
passo dopo passo
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
don alberto ha scritto:Mandalay ha scritto:Quello che manca fra il Vecchio e il Nuovo Testamento è una coerenza morale, il Dio di amore del Nuovo Testamento non ha gli stessi caratteri morali del Dio del Vecchio Testamento e se fosse lo stesso Dio lo si potrebbe definire schizofrenico
sì, capisco (mi auguro),
ma non sono i "due" "Dei" ad essere diversi,
ma la maturazione del popolo,
e lo "stesso Dio" ha cominciato con l'accontentarsi
e con il non volere tutto e subito.
(da un bimbetto non pretendi quello pretendi da un giovane o un adulto)
Mi scusi Don ma non ci vede della presunzione in questo "conoscere" le intenzioni di Dio?
Dio si accontenta, Dio non vuole tutto e subito... boh...
Tra l'altro, le sembra un comportamento da Dio? A me sembra molto più umano.
Come spiega poi che a volte tali intenzioni sono chiare (quando fa comodo) e volte sono imperscrutabili (quando non si sa che pesci pigliare)?
Lei è qui da molto prima di me (credo) per cui le avranno fatto queste domande molte volte. Non mi offendo se non mi volesse rispondere.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Stai tenendo conto del fatto che è stato lui a crearli così? Che ha sempre saputo come sarebbero andate le cose? Che senso ha allora parlare di un dio, miseramente umano, che si accontenta e comincia a non volere tutto e subito?
Non c'è niente da fare, nella foga di inventare un dio per venerarlo, gli avete attribuito così tante caratteristiche da non rendervi conto che molte di queste sono contraddittorie ed autoescludenti.
Ora vi ritrovate a coprirvi con una coperta corta fatta di onnipotenti creatori loro malgrado di creature imperfette e onniscienti che, vedendo con stupore l'incapacità umana, cominciano ad accontentarsi.
Edit. Hanno risposto prima di me. Ma ne approfitto per ricordare che il dio del nuovo testamento è lo stesso stragista del vecchio, non quello tutto "peace and love" che hai sommariamente descritto.
Ultima modifica di BestBeast il Gio 1 Ago 2013 - 11:44 - modificato 1 volta.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
lupetta ha scritto:quindi prima è razzista, sessuofobo, omofobo, sessista, cinico ecc..perchè lo è il popolo di israele, poi gli ebrei si aggiornano e lo fa anche lui.
ni.
l'importante è che da qualche parte il circolo virtuoso cominci
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
non mi piace il tuo dio, preferisco il mio.don alberto ha scritto:lupetta ha scritto:quindi prima è razzista, sessuofobo, omofobo, sessista, cinico ecc..perchè lo è il popolo di israele, poi gli ebrei si aggiornano e lo fa anche lui.
ni.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Griiper McCloubit ha scritto:
1-Mi scusi Don ma non ci vede della presunzione in questo "conoscere" le intenzioni di Dio?
2-Dio si accontenta, Dio non vuole tutto e subito... boh...
3-Tra l'altro, le sembra un comportamento da Dio? A me sembra molto più umano.
4-Come spiega poi che a volte tali intenzioni sono chiare (quando fa comodo) e volte sono imperscrutabili (quando non si sa che pesci pigliare)?
5-Lei è qui da molto prima di me (credo) per cui le avranno fatto queste domande molte volte. Non mi offendo se non mi volesse rispondere.
1-se ... non si presume, no
bisogna essere quindi molto cauti nel dire "Dio lo vuole",
...mentre è abbastanza più semplice sapere cosa "non vuole"
2-beh, io sto parlando del Dio "biblico", degli alrtri non so
3-sicuramente è di esempio a chi ha autorità
4-hai già risposto (tra parentesi)
5-mmmh
non sono qui né per predicare, né per convertire nessuno.
se proprio proprio ... per puntualizzare in quali favole crediamo e in quali no
(oltre che per cogliere spunti)
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
lupetta ha scritto:non mi piace il tuo dio, preferisco il mio.
quello che vuole tutto e subito?
che non deve chiedere mai?
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
don alberto ha scritto:Griiper McCloubit ha scritto:
1-Mi scusi Don ma non ci vede della presunzione in questo "conoscere" le intenzioni di Dio?
2-Dio si accontenta, Dio non vuole tutto e subito... boh...
3-Tra l'altro, le sembra un comportamento da Dio? A me sembra molto più umano.
4-Come spiega poi che a volte tali intenzioni sono chiare (quando fa comodo) e volte sono imperscrutabili (quando non si sa che pesci pigliare)?
5-Lei è qui da molto prima di me (credo) per cui le avranno fatto queste domande molte volte. Non mi offendo se non mi volesse rispondere.
1-se ... non si presume, no
bisogna essere quindi molto cauti nel dire "Dio lo vuole",
...mentre è abbastanza più semplice sapere cosa "non vuole"
Perché più semplice? Per me è uguale: non vuole il contrario di quello che vuole e viceversa... o no?
don alberto ha scritto:
2-beh, io sto parlando del Dio "biblico", degli alrtri non so
Altri? quali altri?
don alberto ha scritto:
3-sicuramente è di esempio a chi ha autorità
beh, allora chi ha autorità non segue l'esempio... forse non ha capito. Però l'onnisciente avrebbe dovuto saperlo che era inutile fare l'esempio.
don alberto ha scritto:
4-hai già risposto (tra parentesi)
allora lo ammette!
don alberto ha scritto:
5-mmmh non sono qui né per predicare, né per convertire nessuno.
se proprio proprio ... per puntualizzare in quali favole crediamo e in quali no
(oltre che per cogliere spunti)
lei è un prete ben strano sa? in senso positivo eh
spesso non la capisco o non capisco i suoi riferimenti (carenza mia) ma mi sta simpatico :si si:
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Sono anzitutto gli uomini a cambiare nel tempo.Mandalay ha scritto:jillo ha scritto:Anche io sono padre (...con la "p" minuscola però)
Anche io nel relazionarmi con mio figlio di 2 anni utilizzo un liguaggio per ora semplice. Un linguaggio formalmente semplice che utilizzo per esprimere concetti semplici. Pochi concetti, purchè e affinchè siano chiari e chiaramente recepiti.
Cambierà certo il mio modo di approcciarmi a lui quando sarà il momento.
Cambierò rispettando i suoi tempi, adeguandomi alla sua capacità ricettiva, cercando sempre di canalizzare le parole in costante e necessaria evoluzione dentro una relazione che proprio assieme a lui possa essere intessuta.
Quello che invece non cambia sono i miei pensieri, aspirazioni e sentimenti per lui.
...il Dio del Vecchio testamento è un Dio che non solo parla con un linguaggio diverso ma dice cose diverse dal punto di vista morale.
...Quello che manca fra il Vecchio e il Nuovo Testamento è una coerenza morale, il Dio di amore del Nuovo Testamento non ha gli stessi caratteri morali del Dio del Vecchio Testamento ...
Nel corso dei secoli , non solo è cambiata la conoscenza dell’uomo, sul mondo, sul suo habitat, sulle leggi di natura… (palesi emergono nel racconto della creazione nel Genesi le conoscenze dei tempi antichi sul mondo e le sue leggi), a cambiare è anche la sensibilità morale dell’umanità. Anche questa è cambiata profondamente nel tempo e nello spazio, possiamo infatti constatare come questo cambiamento morale, influenzato da fattori culturali, politici e sociali, sia scandito da tempi e modi diversi a seconda le diverse e lontane aree del pianeta. Nel nostro tempo, i comportamenti morali assunti da altri paesi possono inorridirci o sorprenderci o non essere ancora compresi dalla cultura della nostra società. (per noi è normale che siedano in parlamento i ladri quando in altri Paesi se vieni sorpreso appisolato in parlamento dai subito da te stesso le dimissioni… alcuni Paesi praticano la pena di morte con iniezione o sedia elettrica, …in alcuni mangiano cani… da noi si mangia carne di cavallo… in alcuni Paesi a livello istituzionale è ammessa di fatto, non di diritto, la tortura…)
Prescindendo da ogni considerazione sulla non esistenza di Dio e posto che Dio esista, non trovo affatto illogico o strano pensare ad un adattamento non solo del del suo registro linguistico ma pure del suo approccio morale alla sensibilità e capacità di ricezione dell’umanità.
Essa infatti non è la semplice destinataria di un messaggio, ma è chiamata a cercare una relazione con Lui.
Ricezione prima e relazione poi che non si costruisce solamente sul filo di una flebile sintonia retta da approfondite o basilari conoscenze fenomenologiche. Ma necessariamente su una sintonia morale la quale sola apre alla conoscenza del bene e del male del giusto e dell’ingiusto… ossia, proprio là dove Dio vorrebbe guidarci.
L’umanità ha però i suoi tempi.
Come già premesso, ancora oggi la sensibilità morale è profondamente diversa da Regione a Regione del mondo. Tanto più tra diverse Regioni del mondo per giunta lontanissime nel tempo.
Decretare di un popolo nemico la sua totale distruzione, ossia sgozzare pure donne, vecchi e infanti, nell’antichità era ad esempio prassi temporalmente diffusa ancora prima che Dio affidasse a Mosè le 12 Tavole… la sua Legge.
Quanto Dio ha permesso di tutte le cose che oggi ci fanno inorridire, quanto Dio non ha da subito proibito che si commettesse di tutto quanto di malvagio è stato commesso dagli uomini, possiamo pensare sia solo stato tollerato da Dio. Marco 10, 1-12 offre un esempio chiaro:
“È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?” Ma egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè?” Dissero: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla”. Gesù disse loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina... L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”.
Per la durezza del vostro cuore.
Vien da sé che la morale dell’uomo non è quella di Dio e la morale di Dio non è la morale dell’uomo col quale però Dio cerca una relazione alla pari. E a causa di questa faticosa ricerca che Dio si degrada al livello umano per svelarsi poco a poco.
Evidentemente Dio conosce da sempre la durezza del nostro cuore. Tanto ne è consapevole che sa bene come sia difficile penetrarci con le sue parole. Quando ci ha provato facendo un passettino ulteriore , gli uomini lo hanno bloccato crocifiggendolo. Parole troppo forti per essere accolte non tanto dalle istituzioni del tempo (la crocifissione fu non chiesta dai romani) quanto degli interessi e dal senso morale dei rigoristi del tempo. Quelli che detenevano appunto, il potere morale e stabilivano cosa rispondesse a giustizia cosa no, cosa fosse lecito cosa no. Non era bene che un tale rimproverasse la condotta morale di questi e mettesse in discussione le tradizioni sulle quali essi , farisei, reggevano il loro potere.
Oggi, però, abbiamo a che fare con un Dio che si è manifestato. Manifestando sé stesso, ha manifestato la sua autentica volontà e il suo progetto sull’umanità.
Giov.12, 44-50 «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. …Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire… Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
don alberto ha scritto:5-mmmh
non sono qui né per predicare, né per convertire nessuno.
se proprio proprio ... per puntualizzare in quali favole crediamo e in quali no
(oltre che per cogliere spunti)
Come ha detto Griiper McCloubit (ho fatto un copia e incolla se no col cavolo che scrivevo bene 'sto Nick name ) lei è un prete strano e per quest'ultima frase che ha scritto mi sta anche simpatico
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Mandalay ha scritto:don alberto ha scritto:5-mmmh
non sono qui né per predicare, né per convertire nessuno.
se proprio proprio ... per puntualizzare in quali favole crediamo e in quali no
(oltre che per cogliere spunti)
Come ha detto Griiper McCloubit (ho fatto un copia e incolla se no col cavolo che scrivevo bene 'sto Nick name ) lei è un prete strano e per quest'ultima frase che ha scritto mi sta anche simpatico
A me fa divertire. Mi sembra la stessa scena di un uomo disarmato, accerchiato da delinquenti con le pistole spianate, che dice "non voglio farvi del male".
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
BestBeast ha scritto:Mandalay ha scritto:don alberto ha scritto:5-mmmh
non sono qui né per predicare, né per convertire nessuno.
se proprio proprio ... per puntualizzare in quali favole crediamo e in quali no
(oltre che per cogliere spunti)
Come ha detto Griiper McCloubit (ho fatto un copia e incolla se no col cavolo che scrivevo bene 'sto Nick name ) lei è un prete strano e per quest'ultima frase che ha scritto mi sta anche simpatico
A me fa divertire. Mi sembra la stessa scena di un uomo disarmato, accerchiato da delinquenti con le pistole spianate, che dice "non voglio farvi del male".
"non voglio farvi del male" se è detto da un uomo accerchiato da armati, come scrivi tu, ha un senso. Il ridicolo che suscita reazioni divertite.
Ma se detto da un uomo che di proposito si butta nel cerchio degli armati assume un altro senso.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Riflettono esattamente i limiti culturali e di conoscenza di chi li ha redatti, non c'e' assolutamente uno e dico che sia uno scritto che possa pervenire da un ente che sapeva qualcosa in piu' di quel che si sapeva all'epoca della redazione dei testi.
E' incredibile come i credenti si ostinino a non vedere che non solo non esistono accenni a conoscenze che non potevano essere gia' possedute, ma anche gli errori grossolani, anzi abnormi, non vengono MAI corretti o messi in dubbio..
Chesso', gesu' che dice: ragazzi, la terra non e' piatta..non vi anticipo di che forma e'..ma non e' piatta
oppure che un profeta avesse minimamente accennato, anche con una metafora che un giorno un uomo avrebbe camminato sulla luna.. Un accenno almeno vago a un batterio, a un principio di fisica sub atomica..
Nulla.
I profeti e gli dei avevano un "potere" assolutamente limitato alla massima possibilita' immaginativa o conoscitiva dei loro tempi.
La bibbia ebraica (radice neotestamentaria) poi oltre a non dire nulla di nuovo, dice m,olto di provatamente falso. L'inesistenza di Re Davide, l'inesistenza del primo tempio di Salomone, l'inesistenza di un Esodo in Sinai..e altre decine e decine di balle facilmente evitabili...
Il vangelo e il corano poi sono semplici brutte copie ed estensioni scismatiche della pianta giudaica, la quale nasce dalle tradizioni egizie..
Una rincorsa plurisecolare tra le tradizioni di sciamani deserticoli, imbroglioni e affabulatori di masse di seminomadi analfabeti..
Oggi, nel loro futuro lontano, c'e' ancora chi vive aggrappandosi alle promesse e alle balle di vecchi acidiosi agitatori di folle e scimitarre..
Credo fermamente che l'homo sapiens, date queste caratteristiche e verificato come e dove ha condotto se stesso sia su declivio discendente della sua estinzione..
Una razza cosi stupida e incapace di riadattarsi ed evolversi in sintonia con i cambiamenti sociali e ambientali non puo' che estiguersi.
E' capitato a razze e specie molto piu' adeguate della nostra..
Il sapiens e' certamente una delle bestie piu' stupide e dannose per se stessa e per l'abitat che abbiano mai calcato questo pianeta..
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Griiper McCloubit ha scritto:1- Perché più semplice? Per me è uguale: non vuole il contrario di quello che vuole e viceversa... o no?
2-Altri? quali altri?
3-beh, allora chi ha autorità non segue l'esempio.
4-allora lo ammette!
5-lei è un prete ben strano sa?
1- "Non rubare" è chiaro, ma ...
e lasciare rubare ?
e ridurre alla fame così da costringere a rubare?
e proporre contratti-capestro?
...
2-non so, Zeus, Osiride, il Grande Cocomero ...
magari sono diversi dal mio
3-Mia auguro che anche preti e vescovi possano (prima o poi) convertirsi
4-Certo, è anche per questo che propongo sempre l'ascolto comunitario della Parola, di modo che la gente mi aiuti a capire la Bibbia
5-Grazie, ma mi pare di essere così normale ...
(a volte sono un po' troppo sintetico)
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
Se costui ci si buttasse di proposito mosso dai più nobili intenti, valuterei quelli come meriti, semmai.
L'astenersi dal convertire un inconvertibile, è per questione di definizioni, l'unica cosa logica da fare, non può essere certo sbandierato come merito.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
... e se vieni a cena domani sera (lasagne, grigliata, tiramisù e cocomero e barbera di primaverino) ancora di piùMandalay ha scritto:lei è un prete strano e per quest'ultima frase che ha scritto mi sta anche simpatico
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
BestBeast ha scritto:L'astenersi dal convertire un inconvertibile, è per questione di definizioni, l'unica cosa logica da fare, non può essere certo sbandierato come merito.
infatti nessuno lo sbandiera.
al massimo sono qui per avere compagnia a pranzo ...
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
delfi68 ha scritto:
Il sapiens e' certamente una delle bestie piu' stupide e dannose per se stessa e per l'abitat che abbiano mai calcato questo pianeta..
Forse. Ma non necessariamente per colpa della religione.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
don alberto ha scritto:BestBeast ha scritto:L'astenersi dal convertire un inconvertibile, è per questione di definizioni, l'unica cosa logica da fare, non può essere certo sbandierato come merito.
infatti nessuno lo sbandiera.
al massimo sono qui per avere compagnia a pranzo ...
Era per enfatizzare, lo hai capito bene.
Non far sentire in colpa la gente quando non ha colpe! E soprattutto non perdonarli dopo!
Poi che diavolo di compagnia ti scegli? Capisco che cristo aveva come amico Giuda Iscariota, ma.. Vuoi proprio digerire male!
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BestBeast ha scritto:Poi che diavolo di compagnia ti scegli? Capisco che cristo aveva come amico Giuda Iscariota, ma.. Vuoi proprio digerire male!
tu credi?
(Funo 28-07-2013, incontro forumisti uaar-parrocchia)
Ultima modifica di don alberto il Gio 1 Ago 2013 - 16:45 - modificato 2 volte.
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Re: Considerazioni sulla Bibbia
no, quello che ho in avatar!don alberto ha scritto:lupetta ha scritto:non mi piace il tuo dio, preferisco il mio.
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don alberto ha scritto:BestBeast ha scritto:Poi che diavolo di compagnia ti scegli? Capisco che cristo aveva come amico Giuda Iscariota, ma.. Vuoi proprio digerire male!
tu credi?
(Funo 28-07-2013, incontro forumisti uaar-parrocchia)
Come è andata. Qualche pecorella smarrita ha fatto ritorno all'ovile?
Scherzo, eh, eh...
Bella foto.
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don alberto ha scritto:BestBeast ha scritto:Poi che diavolo di compagnia ti scegli? Capisco che cristo aveva come amico Giuda Iscariota, ma.. Vuoi proprio digerire male!
tu credi?
(Funo 28-07-2013, incontro forumisti uaar-parrocchia)
Eh sì, cavolo, sei stato tu che mi hai fregato Primaverino quella domenica, don!
Ma tu chi sei nella foto?
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edit: Fine off-topic, scusate.
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don alberto ha scritto:quello di profilo in primo piano
Quello a destra vestito in rosso!!
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