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tipi di atei
mi stavo chiedendo: quanti tipi di atei esistono?
molti atei sono atei a modo loro(come è giusto che sia) ma mi domandavo che tipo di atei ci sono, non mi riferisco ad atei agnostici, atei devoti e via dicendo, mi riferisco a come si pongono, tipo atei che militano e che non militano, quelli che non cercano il confronto, quelli che controbattono in un discorso religioso usando la logica o la scienza, quelli che usano la filosofia, quelli che si tengono lontani dalle discussioni a tema religioso ecc...ecc...
molti atei sono atei a modo loro(come è giusto che sia) ma mi domandavo che tipo di atei ci sono, non mi riferisco ad atei agnostici, atei devoti e via dicendo, mi riferisco a come si pongono, tipo atei che militano e che non militano, quelli che non cercano il confronto, quelli che controbattono in un discorso religioso usando la logica o la scienza, quelli che usano la filosofia, quelli che si tengono lontani dalle discussioni a tema religioso ecc...ecc...
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Re: tipi di atei
tanti ho capito quello che intendi, ma come ho scritto sopra la domanda non serve per etichettare gli atei, ma solo vedere come un ateo si pone nei confronti delle religioni e in che modo di confronta con i religiosidelfi68 ha scritto:..tipo:
Quanti tipi di NON collezionatori di francobolli esistono?
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Re: tipi di atei
Dipende moltissimo dal grado di maturazione dell'ateo in questione... io ho notato che chi diventa ateo passa varie fasi... prima confusione, senso di colpa, rabbia, incazzatura, derisione nei confronti dei credenti... poi in genere ci si da una calmata e si riescono a vedere le cose in maniera piu' distesa... senza sentirsi minacciati da chi non la pensa al nostro stesso modo.iosonoateo ha scritto:ma solo vedere come un ateo si pone nei confronti delle religioni e in che modo di confronta con i religiosi
Io non ho nessun problema a rapportarmi con i credenti, anche se si devono operare alcune distinzioni:
alcuni di loro sono veramente ottusi (quelli che ascoltano Livio Fanzaga e vanno col pullman della parrocchia a Medjugorie), poi ci sono quelli facciata (della serie messa a Pasqua e Natale e se qualcosa va male si accende il cero alla Madonna, per il resto si vivono la loro vita fatta di rapporti prematrimoniali, al bisogno disonorano il padre e la madre e non porgono mai l'altra guancia)... in fine ci sono quelli che hanno intrapreso un cammino spirituale fatto di riflessione, di consapevolezza, di fiducia e non di fede acritica (i filosofi, i mistici).
Anche in questi casi sono convinta che dipenda tutto dalla personalita' dell'individuo in questione. Inutile dire che la terza categoria e' quella con la quale mi trovo meglio a discutere.
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Re: tipi di atei
bingo!!! era proprio questo che intendevoDiva ha scritto:Dipende moltissimo dal grado di maturazione dell'ateo in questione... io ho notato che chi diventa ateo passa varie fasi... prima confusione, senso di colpa, rabbia, incazzatura, derisione nei confronti dei credenti... poi in genere ci si da una calmata e si riescono a vedere le cose in maniera piu' distesa... senza sentirsi minacciati da chi non la pensa al nostro stesso modo.iosonoateo ha scritto:ma solo vedere come un ateo si pone nei confronti delle religioni e in che modo di confronta con i religiosi
Io non ho nessun problema a rapportarmi con i credenti, anche se si devono operare alcune distinzioni:
alcuni di loro sono veramente ottusi (parlo del credente medio, quello che ascolta Livio Fanzaga e va col pullman della parrocchia a Medjugorie), poi ci sono quelli facciata (della serie messa a Pasqua e Natale e se qualcosa va male si accende il cero alla Madonna, per il resto si vivono la loro vita fatta di rapporti prematrimoniali, al bisogno disonorano il padre e la madre e non porgono mai l'altra guancia)... poi ci sono quelli che hanno intrapreso un cammino spirituale fatto di riflessione, di consapevolezza, di fiducia e non di fede acritica (i filosofi, i mistici).
Anche in questi casi sono convinta che dipenda tutto dalla personalita' dell'individuo in questione. Inutile dire che la terza categoria e' quella con la quale mi trovo meglio a discutere.
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Re: tipi di atei
Qui (purtroppo) gli atei nella fase acerba sono ancora molti...
Sally- -------------
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Re: tipi di atei
anche io??Diva ha scritto:Qui (purtroppo) gli atei nella fase acerba sono ancora molti...
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Re: tipi di atei
ahh..in quel senso io sono ateo ma ANTICLERICALE modalita' Taliban!
delfi68- -------------
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Re: tipi di atei
Io penso di aver saltato le fasi di confusione e senso di colpa: da quando son diventato ateo il fatto che non esistesse alcuna divinità mi è sembrata una cosa del tutto ovvia, il che non mi ha generato alcuna confusione, e non mi sono mai sentito in colpa... Non sono nemmeno mai stato particolarmente incazzato o arrabbiato, probabilmente perché non sono cresciuto in mezzo a gente bigotta.Diva ha scritto:io ho notato che chi diventa ateo passa varie fasi... prima confusione, senso di colpa, rabbia, incazzatura, derisione nei confronti dei credenti... poi in genere ci si da una calmata e si riescono a vedere le cose in maniera piu' distesa... senza sentirsi minacciati da chi non la pensa al nostro stesso modo.
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Re: tipi di atei
Diva, occhio che la fase matura è molto più vicina a quella dell'appassimento che non quella acerba.
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Re: tipi di atei
a proposito di anticlericale, bisognerebbe anche parlare della questione "anticlericale che si crede ateo" io ne ho incontrati alcuni, sono quelli che vanno contro la chiesa, bestemmiano e dicono di non crederci, poi appena dici qualcosa che va contro la morale della chiesa o contro quello che dice la chiesa, questi si arrabbiano, praticamente sono quelli che sono cresciuti a pane e chiesa e pensano di essere fighi mettendosi ad insultare la chiesa e quando gli esprimi un pensiero troppo complesso la loro faccia è tipo questadelfi68 ha scritto:ahh..in quel senso io sono ateo ma ANTICLERICALE modalita' Taliban!
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Re: tipi di atei
Beh, cosi' vanno le cose... inizio-apogeo-caduta.BestBeast ha scritto:Diva, occhio che la fase matura è molto più vicina a quella dell'appassimento che non quella acerba.
L'essere umano e i suoi pensieri non fanno certo eccezione.
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Re: tipi di atei
Quelli non considerarli nemmeno atei, si genufletteranno davanti qualche madonnina di plastica alla prima difficoltà della vità e lasceranno che ai figli venga inculcata la fede.IoSonoAteo ha scritto:a proposito di anticlericale, bisognerebbe anche parlare della questione "anticlericale che si crede ateo" io ne ho incontrati alcuni, sono quelli che vanno contro la chiesa, bestemmiano e dicono di non crederci, poi appena dici qualcosa che va contro la morale della chiesa o contro quello che dice la chiesa, questi si arrabbiano, praticamente sono quelli che sono cresciuti a pane e chiesa e pensano di essere fighi mettendosi ad insultare la chiesa e quando gli esprimi un pensiero troppo complesso la loro faccia è tipo questa
Ultima modifica di BestBeast il Lun 12 Ago 2013 - 22:53 - modificato 1 volta.
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Re: tipi di atei
mio fratello ed io per esempio siamo due tipi di atei molto differenti.
c'è da dire che lui non è mai stato molto credente come lo ero io, ma comunque aveva fede.
la religione ora per lui è indifferente, non cerca volutamente confronti, non conosce nulla della religione cattolica..in pratica non gliene può fregare di meno, il problema non lo tocca affatto.
al contrario di me che invece ho passato il periodo della rabbia e del rancore, mi confronto, mi informo, ecc..
c'è da dire che lui non è mai stato molto credente come lo ero io, ma comunque aveva fede.
la religione ora per lui è indifferente, non cerca volutamente confronti, non conosce nulla della religione cattolica..in pratica non gliene può fregare di meno, il problema non lo tocca affatto.
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Re: tipi di atei
Io ultimamente ho pochissima voglia di discutere di religione, e il fatto che ci sia chi crede a cose che ritengo sciocchezze di per sé mi lascia indifferente. Probabilmente sto appassendo...BestBeast ha scritto:Diva, occhio che la fase matura è molto più vicina a quella dell'appassimento che non quella acerba.
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Re: tipi di atei
Fux89 ha scritto: e il fatto che ci sia chi crede a cose che ritengo sciocchezze di per sé mi lascia indifferente
Appunto, non vedo che altro atteggiamento si possa tenere.
Comunque io sono dell'opinione che valga sempre la pena di ascoltare l'Altro, appunto per determinare se sono sciocchezze o meno.
Gli atei acerbi a cui mi riferisco sono quelli che, vuoi per l'incazzatura, vuoi per la chiusura mentale al rovescio, si serrano sulle loro posizioni e non lasciano spazio di espressione. Sentire la propria sicurezza minacciata da delle sciocchezze non e' un comportamento maturo.
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Re: tipi di atei
Già, adesso la penso così, ma fino a non molto tempo fa mi dava fastidio l'idea che qualcuno potesse davvero credere a quelle (che io ritengo) stupidaggini...Diva ha scritto:Appunto, non vedo che altro atteggiamento si possa tenere.Fux89 ha scritto: e il fatto che ci sia chi crede a cose che ritengo sciocchezze di per sé mi lascia indifferente
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Re: tipi di atei
come esistono tanti modi di credere . così forse ci sono tanti tipi di ateiiosonoateo ha scritto:mi stavo chiedendo: quanti tipi di atei esistono?
molti atei sono atei a modo loro(come è giusto che sia) ma mi domandavo che tipo di atei ci sono, non mi riferisco ad atei agnostici, atei devoti e via dicendo, mi riferisco a come si pongono, tipo atei che militano e che non militano, quelli che non cercano il confronto, quelli che controbattono in un discorso religioso usando la logica o la scienza, quelli che usano la filosofia, quelli che si tengono lontani dalle discussioni a tema religioso ecc...ecc...
però a differenza dei credenti che possono credere più o meno a determinati aspetti religiosi e quindi sono una vasta varietà di modi di interpretare e praticare il loro credo, gli atei , se lo sono veramente, non credono e basta , quindi non c'è molta differenza tra di loro. La differenza la fa la partecipazione alle discussioni religiose più o meno accese e basate su convinzioni e conoscenze .
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Re: tipi di atei
io da tanto che ho lasciato perdere, se sento qualunque cosa riguardante la religione me ne sto fuori da qualunque discorso(eccetto ogni tanto qui), io penso che se non credi non ti interessa neanche parlarne :si si:Fux89 ha scritto:Già, adesso la penso così, ma fino a non molto tempo fa mi dava fastidio l'idea che qualcuno potesse davvero credere a quelle (che io ritengo) stupidaggini...Diva ha scritto:Appunto, non vedo che altro atteggiamento si possa tenere.Fux89 ha scritto: e il fatto che ci sia chi crede a cose che ritengo sciocchezze di per sé mi lascia indifferente
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Re: tipi di atei
Non capisco il perché di questo ricorrente assunto; svilisce il discorso e lo impregna di superficialità.
Io odio un sacco di categorie, tra cui gli omofobi, i fascisti, i prepotenti ed i mafiosi.
Perché dovrei esser tacciato di immaturità se questo odio lo estendessi anche alla specifica categoria delle religioni? Mi pare ci siano sufficienti motivazioni, o no? Inoltre, non ho mai sentito dire: "odi i fasci? beh, la tua è ancora una visione immatura della politica. Quando riuscirai a farteli stare neutrali, sarai arrivato".
Io penso che il problema sia opposto, ovvero che l'odio nei confronti delle religioni debba necessariamente costituire il punto d'arrivo del pensiero razionalista.
Un approccio più pacato, ponderato e distaccato non può che provenire da scarso approfondimento in materia o peggio, dalle incrostazioni della dottrina, che si manifestano nel fenomeno di rispetto automatico di ogni cosa è vista come religione.
Anche io evito quasi sempre di entrare nell'argomento, ma la odio con tutto me stesso, sono due aspetti ben differenti.
Io odio un sacco di categorie, tra cui gli omofobi, i fascisti, i prepotenti ed i mafiosi.
Perché dovrei esser tacciato di immaturità se questo odio lo estendessi anche alla specifica categoria delle religioni? Mi pare ci siano sufficienti motivazioni, o no? Inoltre, non ho mai sentito dire: "odi i fasci? beh, la tua è ancora una visione immatura della politica. Quando riuscirai a farteli stare neutrali, sarai arrivato".
Io penso che il problema sia opposto, ovvero che l'odio nei confronti delle religioni debba necessariamente costituire il punto d'arrivo del pensiero razionalista.
Un approccio più pacato, ponderato e distaccato non può che provenire da scarso approfondimento in materia o peggio, dalle incrostazioni della dottrina, che si manifestano nel fenomeno di rispetto automatico di ogni cosa è vista come religione.
Anche io evito quasi sempre di entrare nell'argomento, ma la odio con tutto me stesso, sono due aspetti ben differenti.
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Re: tipi di atei
... e verdone!BestBeast ha scritto:Non capisco il perché di questo ricorrente assunto; svilisce il discorso e lo impregna di superficialità.
Io odio un sacco di categorie, tra cui gli omofobi, i fascisti, i prepotenti ed i mafiosi.
Perché dovrei esser tacciato di immaturità se questo odio lo estendessi anche alla specifica categoria delle religioni? Mi pare ci siano sufficienti motivazioni, o no? Inoltre, non ho mai sentito dire: "odi i fasci? beh, la tua è ancora una visione immatura della politica. Quando riuscirai a farteli stare neutrali, sarai arrivato".
Io penso che il problema sia opposto, ovvero che l'odio nei confronti delle religioni debba necessariamente costituire il punto d'arrivo del pensiero razionalista.
Un approccio più pacato, ponderato e distaccato non può che provenire da scarso approfondimento in materia o peggio, dalle incrostazioni della dottrina, che si manifestano nel fenomeno di rispetto automatico di ogni cosa è vista come religione.
Anche io evito quasi sempre di entrare nell'argomento, ma la odio con tutto me stesso, sono due aspetti ben differenti.
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Re: tipi di atei
se lo odi però, l'oggetto in questione, diventa importante, se il papa ti fa venire la rabbia vuol dire che ha potere su di te, che riesce a gestire le tue emozioni.
se resti indifferente nei confronti del papa vuol dire che sei libero da lui.
se resti indifferente nei confronti del papa vuol dire che sei libero da lui.
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Re: tipi di atei
Come lo chiami uno capace di restare indifferente di fronte ad uomo che prende a calci un cagnolino? Libero?
Perché l'indifferenza diventa un valore solo se è applicata alla religione? Questo è rispetto automatico, questa è complicità, non ci sono scuse.
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Re: tipi di atei
No. Vuol dire che lui è libero da te. È libero di disseminare le sue menzogne e di intossicare la gente ingenua e influenzabile. È libero di costruire il suo scenario mediatico inteso a perpetuare la crassa prosperità della casta di parassiti che dirige, a spese del popolo. Anche a spese tue.lupetta ha scritto:se lo odi però, l'oggetto in questione, diventa importante, se il papa ti fa venire la rabbia vuol dire che ha potere su di te, che riesce a gestire le tue emozioni.
se resti indifferente nei confronti del papa vuol dire che sei libero da lui.
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Re: tipi di atei
io resto indifferente nei confronti di chi dice "io odio i cani", scelgo di intervenire o meno, se c'è un maltrattamento, ma posso benissimo fregarmene.BestBeast ha scritto:Come lo chiami uno capace di restare indifferente di fronte ad uomo che prende a calci un cagnolino? Libero?
Perché l'indifferenza diventa un valore solo se è applicata alla religione? Questo è rispetto automatico, questa è complicità, non ci sono scuse.
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Re: tipi di atei
no, a te le sue parole non fanno nè caldo nè freddo. tu sei libero da lui perchè ti è indifferenteMinsky ha scritto:
No. Vuol dire che lui è libero da te. È libero di disseminare le sue menzogne e di intossicare la gente ingenua e influenzabile. È libero di costruire il suo scenario mediatico inteso a perpetuare la crassa prosperità della casta di parassiti che dirige, a spese del popolo. Anche a spese tue.
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Re: tipi di atei
Senza offesa, ma il paragone mi pare che non sia centrato...BestBeast ha scritto:Come lo chiami uno capace di restare indifferente di fronte ad uomo che prende a calci un cagnolino? Libero?
Perché l'indifferenza diventa un valore solo se è applicata alla religione? Questo è rispetto automatico, questa è complicità, non ci sono scuse.
Se vuoi convincere un credente del fatto che le corbellerie che ha in testa siano in qualche modo "negative" per lui, non sarà certo con il manifestare odio nei confronti del suo credo che otterrai dei risultati.
Al limite otterrai l'effetto contrario, dato che pretendi che si metta in discussione e per di più con fare "arrogante".
Perdona la bislacca associazione d'idee: quando sui pacchetti di sigarette non compariva alcuna scritta "intimidatoria" fumavo 40 sigarette al giorno.
Adesso che c'è scritto "il fumo uccide" ne fumo comunque 40 al giorno.
Si evince che il messaggio è sbagliato (o comunque inefficace, per quanto concerne me).
Se vuoi convincermi a smettere di fumare, potresti raccontarmi (invece che del catarro che sputavi la mattina) di quanto tu ti senta meglio dopo aver fatto due piani di scale a tre gradini per volta e senza fiatone, cosa a me preclusa... Comprendi, amico mio? Poni l'accento su quanto sia "gioioso" (per te) l'ateismo e non quanto dovrebbe essere soffocante/deleterio/negativo/cupo/infame il credo per me (sempre secondo te).
Insomma: ritenta (se ti interessa) sarai più convincente.
L'odio non porta frutti (se non velenosi). IMHO e cordialmente
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Re: tipi di atei
Certo, avversare un qualcosa non significa andare in giro a fare i paladini, uno in quel caso può lasciar perdere perché sa che non sarà la prima e l'ultima volta, perché ha paura di scatenare risse, perché ritiene di non poter cambiare le cose o per mille altri motivi, ma hai tutto il diritto di considerare questi un vigliacco, uno stronzo, altroché. Infatti la domanda era un'altra, ovvero, liberarsi dall'emotività verso ciò che si ritiene sbagliato, è un valore? Essere indifferenti, è un pregio? Perché lo deve essere soltanto verso le religioni?lupetta ha scritto:io resto indifferente nei confronti di chi dice "io odio i cani", scelgo di intervenire o meno, se c'è un maltrattamento, ma posso benissimo fregarmene.BestBeast ha scritto:Come lo chiami uno capace di restare indifferente di fronte ad uomo che prende a calci un cagnolino? Libero?
Perché l'indifferenza diventa un valore solo se è applicata alla religione? Questo è rispetto automatico, questa è complicità, non ci sono scuse.
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Re: tipi di atei
Già bisogna smettere di scrivere sui pacchetti di sigarette "il fumo uccide", che gente stupida quelli che lo dicono....primaverino ha scritto:Senza offesa, ma il paragone mi pare che non sia centrato...BestBeast ha scritto:Come lo chiami uno capace di restare indifferente di fronte ad uomo che prende a calci un cagnolino? Libero?
Perché l'indifferenza diventa un valore solo se è applicata alla religione? Questo è rispetto automatico, questa è complicità, non ci sono scuse.
Se vuoi convincere un credente del fatto che le corbellerie che ha in testa siano in qualche modo "negative" per lui, non sarà certo con il manifestare odio nei confronti del suo credo che otterrai dei risultati.
Al limite otterrai l'effetto contrario, dato che pretendi che si metta in discussione e per di più con fare "arrogante".
Perdona la bislacca associazione d'idee: quando sui pacchetti di sigarette non compariva alcuna scritta "intimidatoria" fumavo 40 sigarette al giorno.
Adesso che c'è scritto "il fumo uccide" ne fumo comunque 40 al giorno.
Si evince che il messaggio è sbagliato (o comunque inefficace, per quanto concerne me).
Se vuoi convincermi a smettere di fumare, potresti raccontarmi (invece che del catarro che sputavi la mattina) di quanto tu ti senta meglio dopo aver fatto due piani di scale a tre gradini per volta e senza fiatone, cosa a me preclusa... Comprendi, amico mio? Poni l'accento su quanto sia "gioioso" (per te) l'ateismo e non quanto dovrebbe essere soffocante/deleterio/negativo/cupo/infame il credo per me (sempre secondo te).
Insomma: ritenta (se ti interessa) sarai più convincente.
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Re: tipi di atei
Ma io quando dico che sono diventato "indifferente" mi riferisco specificamente alle credenze in sé che uno può avere: fino a un po' di tempo fa il fatto che qualcuno potesse credere a certe (per me) corbellerie mi dava una sorta di fastidio, che mi spingeva a discutere e confutare gli argomenti dei credenti; adesso sinceramente la cosa mi lascia indifferente. Vuoi credere a diogesùlamadonna? Fatti tuoi, la cosa non influisce minimamente sulla mia vita e sulla mia concezione del mondo.
Ovviamente il mio odio per il ruolo che la religione ha nella nostra società, con la conseguente limitazione in nome di essa dei diritti di tutti, compresi i miei, è rimasto (e rimarrà) immutato.
Ovviamente il mio odio per il ruolo che la religione ha nella nostra società, con la conseguente limitazione in nome di essa dei diritti di tutti, compresi i miei, è rimasto (e rimarrà) immutato.
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Re: tipi di atei
ma non lo è solo verso le religioni, ma qui parliamo di esse!BestBeast ha scritto:
Certo, avversare un qualcosa non significa andare in giro a fare i paladini, uno in quel caso può lasciar perdere perché sa che non sarà la prima e l'ultima volta, perché ha paura di scatenare risse, perché ritiene di non poter cambiare le cose o per mille altri motivi, ma hai tutto il diritto di considerare questi un vigliacco, uno stronzo, altroché. Infatti la domanda era un'altra, ovvero, liberarsi dall'emotività verso ciò che si ritiene sbagliato, è un valore? Essere indifferenti, è un pregio? Perché lo deve essere soltanto verso le religioni?
essere indifferenti nei confronti delle "offese" è un pregio, si.
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Re: tipi di atei
Non ho detto che bisogna levare le scritte, mi pare.Brondy ha scritto:
Già bisogna smettere di scrivere sui pacchetti di sigarette "il fumo uccide", che gente stupida quelli che lo dicono....
Era poi solo (come ho scritto) una bislacca associazione d'idee...
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Re: tipi di atei
Primaverino, sapevo che l'esempio dei cani poteva essere visto come un comodo appello ai sentimenti, ecco perché ho ampliato il discorso nel post sopra questo.
Premetto che ogni esempio è sbagliato in partenza, ma non ho mai parlato di odio funzionale al "recupero" (brutta parola) dei credenti, anche perché i sentimenti non si possono dispensare a piacimento. Quando vedo una vecchina consegnare i risparmi d'una vita ad un mago per togliergli il malocchio, odio le religioni. Quando vedo mandrie di bisognosi precipitare giù da un viadotto per aver riposto male la propria fiducia ed i propri soldi, odio le religioni. Ogni volta che vedo una donna conciata come Belfagor, odio le religioni. Ogni volta che penso ad un bambino che si sente colpevole di fronte ad un prete, odio le religioni. Chi è indifferente verso questo, o è uno stolto o è complice.
E scusate la lapidarietà di queste affermazioni.
Premetto che ogni esempio è sbagliato in partenza, ma non ho mai parlato di odio funzionale al "recupero" (brutta parola) dei credenti, anche perché i sentimenti non si possono dispensare a piacimento. Quando vedo una vecchina consegnare i risparmi d'una vita ad un mago per togliergli il malocchio, odio le religioni. Quando vedo mandrie di bisognosi precipitare giù da un viadotto per aver riposto male la propria fiducia ed i propri soldi, odio le religioni. Ogni volta che vedo una donna conciata come Belfagor, odio le religioni. Ogni volta che penso ad un bambino che si sente colpevole di fronte ad un prete, odio le religioni. Chi è indifferente verso questo, o è uno stolto o è complice.
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Re: tipi di atei
tutti gli eccessi secondo me sono deleteri.
se il coinvolgimento emotivo finisce per rivolgersi contro le singole persone, che possono essere portatrici anche inconsapevoli di valori negativi,
si fanno allora solo guerre di religione, dove una bandiera, sotto sotto, vale l'altra.
senza ottenere un vero progresso, che passa per la conoscenza profonda delle cause e la ricerca di soluzioni alternative che diano benessere a tutti gli attori coinvolti nel dissidio.
l'abitudine di discriminare tra "giusti" e "pagani" è un retaggio dell'impostazione religiosa. a me appare chiarissimo.
ed io non voglio più fare guerre di religione.
sono stanco e disgustato: se ne sono già viste abbastanza.
voglio fare un percorso che porti tutti verso paesaggi più confortevoli, liberi, aperti e umanamente soddisfacenti.
e non voglio fare una gara, arrivare per primo.
voglio arrivare insieme a tutte le altre persone.
stretto in un abbraccio solidale con i miei vicini,
e loro sotto braccio a loro volta con chi sta loro accanto.
se il coinvolgimento emotivo finisce per rivolgersi contro le singole persone, che possono essere portatrici anche inconsapevoli di valori negativi,
- Spoiler:
- ma possono anche dismettere questi atteggiamenti, se non vengono messi in discussione in quanto a caratteristiche individuali, difficili da mutare, ma in quanto hanno comportamenti dannosi, che potenzialmente possono abbandonare senza intaccare la loro stabilità personale
si fanno allora solo guerre di religione, dove una bandiera, sotto sotto, vale l'altra.
senza ottenere un vero progresso, che passa per la conoscenza profonda delle cause e la ricerca di soluzioni alternative che diano benessere a tutti gli attori coinvolti nel dissidio.
l'abitudine di discriminare tra "giusti" e "pagani" è un retaggio dell'impostazione religiosa. a me appare chiarissimo.
ed io non voglio più fare guerre di religione.
sono stanco e disgustato: se ne sono già viste abbastanza.
voglio fare un percorso che porti tutti verso paesaggi più confortevoli, liberi, aperti e umanamente soddisfacenti.
e non voglio fare una gara, arrivare per primo.
voglio arrivare insieme a tutte le altre persone.
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Re: tipi di atei
perchè invece di provare odio per le religioni/altro, non provi pena/compassione/solidarietà/altro per le vittime e basta?BestBeast ha scritto:Primaverino, sapevo che l'esempio dei cani poteva essere visto come un comodo appello ai sentimenti, ecco perché ho ampliato il discorso nel post sopra questo.
Premetto che ogni esempio è sbagliato in partenza, ma non ho mai parlato di odio funzionale al "recupero" (brutta parola) dei credenti, anche perché i sentimenti non si possono dispensare a piacimento. Quando vedo una vecchina consegnare i risparmi d'una vita ad un mago per togliergli il malocchio, odio le religioni. Quando vedo mandrie di bisognosi precipitare giù da un viadotto per aver riposto male la propria fiducia ed i propri soldi, odio le religioni. Ogni volta che vedo una donna conciata come Belfagor, odio le religioni. Ogni volta che penso ad un bambino che si sente colpevole di fronte ad un prete, odio le religioni. Chi è indifferente verso questo, o è uno stolto o è complice.
E scusate la lapidarietà di queste affermazioni.
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Re: tipi di atei
Nella stessa misura in cui provo odio per uno spacciatore, provo compassione per un tossico, non potrei trovare un esempio più esplicativo.
Ultima modifica di BestBeast il Mar 13 Ago 2013 - 0:42 - modificato 1 volta.
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Re: tipi di atei
Scusa ma leggendo il tuo post prima l'avevo tradotto in:primaverino ha scritto:Non ho detto che bisogna levare le scritte, mi pare.Brondy ha scritto:
Già bisogna smettere di scrivere sui pacchetti di sigarette "il fumo uccide", che gente stupida quelli che lo dicono....
Era poi solo (come ho scritto) una bislacca associazione d'idee...
"Bisogna smettere di dire le cose in modo diretto in quanto si appare come arroganti e si ottiene l'effetto contrario(quindi le scritte sui pacchetti).
Invece bisogna dire le cose in modo subdolo(tipo io non ho il fiatone quando salgo le scale pappappero...) e di quanto sia bello essere Atei invece che Credenti(che poi l'obbiettivo non è far smettere di essere credenti ma eliminare il così detto fumo passivo se capisci cosa intendo)."
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Re: tipi di atei
si si certo è chiaro.BestBeast ha scritto:Nella stessa misura in cui provo odio per uno spacciatore, provo compassione per un tossico, non potrei trovare un esempio più esplicativo.
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Re: tipi di atei
Comprendo. E' poi questione di scelte in base a come relazionarsi col proprio prossimo. Se preferisci la linea dura, fa pure. Ma poi non ti lamentare se ad un attacco diretto altrettanto direttamente ti verrà replicato (del tipo: "ma che cazzo fumi a fare, pirla!? Non lo sai che ti viene il tumore, brutto deficiente?".Brondy ha scritto:Scusa ma leggendo il tuo post prima l'avevo tradotto in:primaverino ha scritto:Non ho detto che bisogna levare le scritte, mi pare.Brondy ha scritto:
Già bisogna smettere di scrivere sui pacchetti di sigarette "il fumo uccide", che gente stupida quelli che lo dicono....
Era poi solo (come ho scritto) una bislacca associazione d'idee...
"Bisogna smettere di dire le cose in modo diretto in quanto si appare come arroganti e si ottiene l'effetto contrario(quindi le scritte sui pacchetti).
Invece bisogna dire le cose in modo subdolo(tipo io non ho il fiatone quando salgo le scale pappappero...) e di quanto sia bello essere Atei invece che Credenti(che poi l'obbiettivo non è far smettere di essere credenti ma eliminare il così detto fumo passivo se capisci cosa intendo)."
Potrei sempre risponderti: "E tu fatti i cazzi tuoi che (forse) campi cent'anni, scemo!")
Se invece si predilige il dialogo, si predispone l'eventuale interlocutore all'ascolto delle proprie ragioni senza rifiuti di tipo aprioristico/difensivo. Ma sia ben chiaro che si tratta solo di una mia semplice opinione.
p.s.: mi permetto tuttavia di invitarti a riflettere sul fatto che gentilezza non è sinonimo di debolezza (errore già commesso da alcuni a mio parere in questo ambito forumistico) e nemmeno a confondere un tono colloquiale con una volontà "subdola" (che invece è sinonimo di disonestà).
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Re: tipi di atei
Il seme dell'ateismo credo di averlo coltivato fin da bambino. Ho sempre cercato di farmi spiegare dal prete il significato di quei brani della bibbia che mi sembravano assurdità, senza mai riuscirci (o almeno senza ritenermi soddisfatto). Ma io ero quello strano, gli altri non si ponevano il problema e non avevo quindi altri interlocutori al di fuori del prete. Questo mi ha portato pian piano all'accettazione passiva di tutto l'ambaradan religioso in quanto inevitabile, seguendone il percorso ma cercando al contempo di restarne ai margini.
Ma da qualche anno la voglia di non lasciar correre è tornata a farsi sentire ed è sempre più forte.
Non voglio dire che odio, che questa parola vorrei non mi appartenesse mai, ma detesto si, detesto le religioni, detesto tutte le emanazioni ad esse riconducibili, tra cui la fede.
Per quanto io possa capire la ricerca di un essere superiore, un creatore, detesto il fatto che vi si creda per fede e che si creda ai suoi presunti dettami e corbellerie varie per interposta persona.
Detesto anche l'adorazione a prescindere di tale essere. Se anche esistesse, sarebbe comunque necessario un valido motivo per adorarlo.
Ultimamente se sento parlare di religione non sto più zitto, anzi, spesso non riesco a non infervorarmi,purtroppo, e ciò mi crea qualche ostilità ma non fa niente, mi ripaga il riscontrare che riesco almeno ad insinuare il dubbio in molti degli interlocutori.
Ma da qualche anno la voglia di non lasciar correre è tornata a farsi sentire ed è sempre più forte.
Non voglio dire che odio, che questa parola vorrei non mi appartenesse mai, ma detesto si, detesto le religioni, detesto tutte le emanazioni ad esse riconducibili, tra cui la fede.
Per quanto io possa capire la ricerca di un essere superiore, un creatore, detesto il fatto che vi si creda per fede e che si creda ai suoi presunti dettami e corbellerie varie per interposta persona.
Detesto anche l'adorazione a prescindere di tale essere. Se anche esistesse, sarebbe comunque necessario un valido motivo per adorarlo.
Ultimamente se sento parlare di religione non sto più zitto, anzi, spesso non riesco a non infervorarmi,purtroppo, e ciò mi crea qualche ostilità ma non fa niente, mi ripaga il riscontrare che riesco almeno ad insinuare il dubbio in molti degli interlocutori.
Ultima modifica di Griiper McCloubit il Mar 13 Ago 2013 - 8:32 - modificato 1 volta.
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Re: tipi di atei
io faccio parte dell'ultimo gruppo, che hai citato....iosonoateo ha scritto:mi stavo chiedendo: quanti tipi di atei esistono?
molti atei sono atei a modo loro(come è giusto che sia) ma mi domandavo che tipo di atei ci sono, non mi riferisco ad atei agnostici, atei devoti e via dicendo, mi riferisco a come si pongono, tipo atei che militano e che non militano, quelli che non cercano il confronto, quelli che controbattono in un discorso religioso usando la logica o la scienza, quelli che usano la filosofia, quelli che si tengono lontani dalle discussioni a tema religioso ecc...ecc...
Per confusione...o per riservatezza...o per paura...o semplicemente perchè mi va...
Fate vobis...
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Re: tipi di atei
Io penso che ci sono tanti atei quante teste ognuno vive la sua presa di coscienza nei confronti della religione in maniera differente e personale.
Quello che invece vorrei far notare è che si stanno tracciando, almeno in Italia, percorsi di maturazione diversi per gli atei,
mi spiego: io come la maggior parte dei miei coetanei sono stato battezzato ho fatto il catechismo, la comunione, la cresima in più ho fatto l'asilo e le elemetari dalle suore .
A 13-14 anni ho cominciato a maturare la convinzione (che già dentro mi arrovellava) che mi fossero state raccontate un mucchio di balle, ricordo ancora quando sono entrato per l'ultima volta da dubbioso in chiesa mi sono avvicinato al confessionale e al prete dall'altra parte ho detto "padre penso di stare perdendo la fede" e lui dall'altra parte tutto incazzato " ma cosa vai dicendo non sei stato battezzato hai fatto la comunione e la cresima!!!" alchè alzandomi gli ho detto "padre non si preoccupi l'ho già persa".
Mia figlia invece non è stata battezzata non ha fatto il catechismo, ho tentato di dargli gli strumenti per capire il mondo ma non l'ho mai tenuta distante dai credenti per lei è naturale non credere nelle favole e non trova molti contatti con chi crede, e per quanto sia anticlericale, non ha un particolare astio verso i ministri del culto, il suo cammino è stato notevolmente diverso dal mio e perciò penso che il suo sia un modo di essere ateo più maturo del mio .
Quello che invece vorrei far notare è che si stanno tracciando, almeno in Italia, percorsi di maturazione diversi per gli atei,
mi spiego: io come la maggior parte dei miei coetanei sono stato battezzato ho fatto il catechismo, la comunione, la cresima in più ho fatto l'asilo e le elemetari dalle suore .
A 13-14 anni ho cominciato a maturare la convinzione (che già dentro mi arrovellava) che mi fossero state raccontate un mucchio di balle, ricordo ancora quando sono entrato per l'ultima volta da dubbioso in chiesa mi sono avvicinato al confessionale e al prete dall'altra parte ho detto "padre penso di stare perdendo la fede" e lui dall'altra parte tutto incazzato " ma cosa vai dicendo non sei stato battezzato hai fatto la comunione e la cresima!!!" alchè alzandomi gli ho detto "padre non si preoccupi l'ho già persa".
Mia figlia invece non è stata battezzata non ha fatto il catechismo, ho tentato di dargli gli strumenti per capire il mondo ma non l'ho mai tenuta distante dai credenti per lei è naturale non credere nelle favole e non trova molti contatti con chi crede, e per quanto sia anticlericale, non ha un particolare astio verso i ministri del culto, il suo cammino è stato notevolmente diverso dal mio e perciò penso che il suo sia un modo di essere ateo più maturo del mio .
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Re: tipi di atei
BestBeast ha scritto:Nella stessa misura in cui provo odio per uno spacciatore, provo compassione per un tossico, non potrei trovare un esempio più esplicativo.
..anche se per continuare nell'esempio, mi fanno girare i coglioni i tossici che rubano in casa per comprarsi la dose.
Parimenti, certi credenti creano problemi ad altri, spesso i familiari, pur di sniffare spirito santo..
delfi68- -------------
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Re: tipi di atei
Mi è indifferente solo nel senso che lo reputo un subumano, e quindi non lo annovero negli esseri degni della mia empatia. Questo non per mancanza in lui dei requisiti biologici dell'essere umano, ma per l'attiva espressione da parte sua e dei suoi sodali della volontà di nuocere all'umanità intera.lupetta ha scritto:no, a te le sue parole non fanno nè caldo nè freddo. tu sei libero da lui perchè ti è indifferenteMinsky ha scritto:
No. Vuol dire che lui è libero da te. È libero di disseminare le sue menzogne e di intossicare la gente ingenua e influenzabile. È libero di costruire il suo scenario mediatico inteso a perpetuare la crassa prosperità della casta di parassiti che dirige, a spese del popolo. Anche a spese tue.
Facciamo attenzione: è guerra. Le armi del nemico sono sofisticatissime, oggi. Non più macchine di tortura e roghi, ma scienza. Sì, avete letto bene: scienza. Il clero dispone di risorse e capacità umane notevolissime da mettere in gioco. Nel corso dell'ultimo mezzo secolo le sue strategie sono profondamente mutate. Quand'ero ragazzo io, il catechismo prevedeva l'insegnamento di una vasta aneddotica di favolette, e questo è stato il primo impulso che mi ha portato a rifiutare la religione. Troppe cazzate. Oggi la situazione è completamente mutata, si fanno divertire i ragazzi con svaghi di vario genere ma non si parla mai, se non in termini estremamente vaghi e indefiniti, di religione. Gesù era tanto buono, sappiatelo e siate buoni anche voi. Basta così.
Ricordo che già quand'ero al liceo, il prete (c'era ancora la religione obbligatoria) si guardava bene dal parlare mai di religione, in cinque anni non ne ha mai parlato. Faceva sociologia spicciola ma religione no.
Se parlate con qualche catechista si lascerà sfuggire di come le vengano fatti seguire periodicamente dei corsi per conoscere meglio la psicologia infantile e ricevere le direttive aggiornate sui metodi migliori per accattivarsi la simpatia dei bambini e insinuare subdolamente nelle loro menti l'assuefazione ai concetti più elementari della credenza, in modo da preparare terreno fertile al futuro imbesuimento credino che li accompagnerà nella loro vita adulta. Questi metodi derivano da approfonditi studi di psicologia, che scoprono come sfruttare gli archetipi subliminali della mente umana per volgerli a vantaggio della radicazione religiosa. Vedete il mio recente post al riguardo:
http://atei.forumitalian.com/t5330p230-fede-si-puo-curare#264791
Io non penso affatto che si possa "convertire" un credente, e non cerco di farlo. Casomai potrei provare a shockarlo, per scuoterlo dal torpore. Come quando si danno degli schiaffetti ad una persona insonnolita per risvegliarla. L'unico caso in cui tendo la mano è se ravviso che una persona abbia la tendenza a volersi tirare fuori dal pantano, e allora sì, sono pronto ad aiutarla.
Ma il clero è il nemico. Non ve ne dimenticate mai. Mio papà lo ha imparato sulla propria pelle, quando, staffetta dei partigiani, ha rischiato di essere catturato dai fascisti a causa del tradimento di un prete. Io non ho bisogno di altri esempi.
P.S.: VERDE a Best, Griiper e Manda.
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Re: tipi di atei
Ho visto che esiste l'ateismo cristiano.
Tutto sommato penso di esserci abbastanza vicino perché per una ragione o per l'altra condivido molte posizioni politiche dei cattolici pur senza tirare in ballo Dio.
Sull'utilità della religione come strumento di controllo delle masse ho ancora molti dubbi.
Se da un lato sono convinto che senza concetto di "vita eterna" risulterebbe impossibile convincere qualcuno a combattere una guerra e quindi a sacrificarsi per difendere privilegi di altri, e quindi la fine delle religioni potrebbe comportare la fine dello sfruttamento e della schiavitù connesse alla guerra, dall'altro lato temo che l'umanità composta in maggioranza da persone che hanno bisogno di una religione ossia di un bastone ed una carota per riuscire a comportarsi umanamente.
Per vivere senza dio è necessario un minimo di maturità.
Tutto sommato penso di esserci abbastanza vicino perché per una ragione o per l'altra condivido molte posizioni politiche dei cattolici pur senza tirare in ballo Dio.
Sull'utilità della religione come strumento di controllo delle masse ho ancora molti dubbi.
Se da un lato sono convinto che senza concetto di "vita eterna" risulterebbe impossibile convincere qualcuno a combattere una guerra e quindi a sacrificarsi per difendere privilegi di altri, e quindi la fine delle religioni potrebbe comportare la fine dello sfruttamento e della schiavitù connesse alla guerra, dall'altro lato temo che l'umanità composta in maggioranza da persone che hanno bisogno di una religione ossia di un bastone ed una carota per riuscire a comportarsi umanamente.
Per vivere senza dio è necessario un minimo di maturità.
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Re: tipi di atei
Infatti e' necessario cogliere la differenza tra religione come scelta intima e personale E necessita' di laicita' nello stato.
Sinceramente per me uno puo' anche credersi Napoleone, girare con in testa la feluca e andare in pellegrinaggio a Waterlooo... l'importante e' non pretenda di far ricadere la sia scelta e le conseguenze di essa su di me.
Siccome cio' spesso accade, la battaglia da combattere e' contro quelle persone che ci vogliono opprimere per sete di potere, la religione non c'entrerebbe poi piu' di tanto, poiche' e' solo uno strumento, una copertura per mantenere legittimanente uno status quo (Jean Meslier docet).
Sinceramente per me uno puo' anche credersi Napoleone, girare con in testa la feluca e andare in pellegrinaggio a Waterlooo... l'importante e' non pretenda di far ricadere la sia scelta e le conseguenze di essa su di me.
Siccome cio' spesso accade, la battaglia da combattere e' contro quelle persone che ci vogliono opprimere per sete di potere, la religione non c'entrerebbe poi piu' di tanto, poiche' e' solo uno strumento, una copertura per mantenere legittimanente uno status quo (Jean Meslier docet).
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Re: tipi di atei
condivido.Diva ha scritto:Infatti e' necessario cogliere la differenza tra religione come scelta intima e personale E necessita' di laicita' nello stato.
Sinceramente per me uno puo' anche credersi Napoleone, girare con in testa la feluca e andare in pellegrinaggio a Waterlooo... l'importante e' non pretenda di far ricadere la sia scelta e le conseguenze di essa su di me.
Siccome cio' spesso accade, la battaglia da combattere e' contro quelle persone che ci vogliono opprimere per sete di potere, la religione non c'entrerebbe poi piu' di tanto, poiche' e' solo uno strumento, una copertura per mantenere legittimanente uno status quo (Jean Meslier docet).
innanzitutto credo che la "guerra" ...
- Spoiler:
- come la chiama qualcuno, rimanendo perfettamente nell'alveo dell'imposizione di una impostazione di alcuni mediante l'uso della forza.
con conseguente successiva oppressione delle "masse" da parte della classe che ha ottenuto il predominio.
il solito vecchissimo schema di gestione preistorica del potere, di cui le religioni sono sempre state strumento d'elezione.
non si mancherà, successivamente, per il bene della causa, di offrire la solita pletora di "idoli" da adorare, presi tra gli "eroi" della guerra di religione appena vinta.
la solita merda che funziona da millenni a solo beneficio dei "guerrieri".
e che costa alla fine immense sofferenze a tutti, guerrieri compresi.
- Spoiler:
- speriamo, se non vincono alla fine? com'è bello credere alle favole americane
poiché prima nella Storia questo fenomeno non era mai emerso con questa velocità ed impatto ancora pochi metabolizzano la questione, continuando a rappresentarsi il mondo con strumenti culturali e conseguenti idee che hanno molto dell'ottocentesco (periodo che ha visto comparire in scena anche Marx & Co. , per inciso).
la situazione invece è, e sarà sempre più velocemente, mutata radicalmente.
siamo in presenza di una mutazione culturale paragonabile ad uno "scatto" evolutivo biologico, da una specie primitiva (homo sapiens) ad una successiva (l'homo technologicus/scientificus)
quasi totalmente diverso dal suo predecessore (culturale, NON biologico).
altro che vaghe filogenie molto ipotetiche.
mix- -------------
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Re: tipi di atei
Non saprei..anche durante l'era del sapiens medioevale si distinguevano degli individui del tutto refrattari al sistema delle credenze..mi viene sempre in mente Baruch Spinoza, che nonostante tutto era incapace di sottostare ai vincoli culturali del suo tempo e non aveva granche' di letture o altri esempi di ateismo o immunita' ai memi religiosi..
Le filogenie di individui immuni ci sono sempre state..
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Ultima modifica di delfi68 il Mar 13 Ago 2013 - 13:18 - modificato 1 volta.
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Re: tipi di atei
considerando anche che la definizione di "ateo" è solo quella che i credenti danno dei non credenti....detta così all'acqua di rose.Mandalay ha scritto:Io penso che ci sono tanti atei quante teste ognuno vive la sua presa di coscienza nei confronti della religione in maniera differente e personale.
Quello che invece vorrei far notare è che si stanno tracciando, almeno in Italia, percorsi di maturazione diversi per gli atei,
mi spiego: io come la maggior parte dei miei coetanei sono stato battezzato ho fatto il catechismo, la comunione, la cresima in più ho fatto l'asilo e le elemetari dalle suore .
A 13-14 anni ho cominciato a maturare la convinzione (che già dentro mi arrovellava) che mi fossero state raccontate un mucchio di balle, ricordo ancora quando sono entrato per l'ultima volta da dubbioso in chiesa mi sono avvicinato al confessionale e al prete dall'altra parte ho detto "padre penso di stare perdendo la fede" e lui dall'altra parte tutto incazzato " ma cosa vai dicendo non sei stato battezzato hai fatto la comunione e la cresima!!!" alchè alzandomi gli ho detto "padre non si preoccupi l'ho già persa".
Mia figlia invece non è stata battezzata non ha fatto il catechismo, ho tentato di dargli gli strumenti per capire il mondo ma non l'ho mai tenuta distante dai credenti per lei è naturale non credere nelle favole e non trova molti contatti con chi crede, e per quanto sia anticlericale, non ha un particolare astio verso i ministri del culto, il suo cammino è stato notevolmente diverso dal mio e perciò penso che il suo sia un modo di essere ateo più maturo del mio .
Ateo in sé non significa nulla, l'ateo nemmeno esiste. Al massimo, un non credente maturo, definisce sé stesso e gli altri non credenti: "naturale", "semplice", "essere umano".
L'etichetta "ateo" ci descrive molto poco o per niente, serve solo ai religiosi per identificare i mostropaninospaghettari
Boh, ho l'impressione di essermi spiegata male, di non aver reso l'idea, urge intervento avalon
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Re: tipi di atei
Una cosa è non credere e pertanto essere ateo e una cosa è appartenere a qualcosa che contiene l'ateismo.
In effetti non importa a nessuno se uno crede o non crede in Dio, voglio dire ai cristiani oppure agli atei nei ristoranti, nei supermercati o in una riunione d'affari. Quando dicevo della comodità di essere agnostico per non parlare di fede o ragione.
Poi ci si registra in un sito ateo e si manifesta il proprio ateismo e allora si che ci sono diversi ideali, come organizzarsi per combattere i credenti o organizzarsi per favorire il secolarismo. Non è la stessa cosa anche se l'obbiettivo coincide per le due.
Allora ecco cosa mi era successo.
http://atei.forumitalian.com/t2415-glutamato-allora-sei-umamista
In effetti non importa a nessuno se uno crede o non crede in Dio, voglio dire ai cristiani oppure agli atei nei ristoranti, nei supermercati o in una riunione d'affari. Quando dicevo della comodità di essere agnostico per non parlare di fede o ragione.
Poi ci si registra in un sito ateo e si manifesta il proprio ateismo e allora si che ci sono diversi ideali, come organizzarsi per combattere i credenti o organizzarsi per favorire il secolarismo. Non è la stessa cosa anche se l'obbiettivo coincide per le due.
Allora ecco cosa mi era successo.
segue qui:SergioAD ha scritto:Qualche anno fa ero all'aeroporto di Stoccolma, col libretto dell'anonima alcolisti che mi aveva offerto uno bravo Svedese (sembravo forse sto-colmo sposo di sto-colma) e un libro di Ohran Pamuk. Mi ero svegliato, siccome un tizio mi stava guardando gli ho chiesto se avevo russato ed abbiamo conversato.
Pensava che fossi Turco, forse dal libro di Pamuk che avevo in mano, mi chiese se ero musulmano. Risposi dicendo di essere ateo e notai una figura che credevo fosse estinta. Dunque, no? Cioè Si! parlava facendo gli occhi a fessura e la bocca piccola, articolando solo le labbra senza muovere la mandibola.
Le figure così sono asessuate del tipo femmineo, voglio dire uomini e donne, da ragazzo credevo che non avessero mai baciato nessuno e fossero perennemente impegnati a fondo in cose che la gente (tutti gli altri) riteneva irrilevante. Erano altri tempi oggi il comportamento strano è quasi una regola.
Certo che non pensavo di baciarlo! Però questa figura femminea si era entusiasmata e mi parlava quasi messa di traverso per garantirsi una visione stereoscopica, io avrei voluto dire che tutto ciò che diceva era vero e sorprendente. Speravo tanto che il cellulare mi fosse venuto in aiuto ma mi fece la domanda.
A quale corrente appartenevo perché per essere ateo dovevo essere un umanista, ma quale? Umanesimo, umanista, transumanista, un elenco interminabile che nemmeno ricordavo più, ammazza quanti sono si atei e ce ne fossero due uguali! Se sono di sinistra iscritto al sindacato non basta? E adesso?
A me mi sa che mi sento Umamista perché “a me mi piace” il glutamato che ci crediate o no pare che anche la tacchinella ci somigli tanto.
Ma voi? Limo-ortaggi-vostri! Ma che razza de gente siete? Ma che cosa avreste detto a questo/a che stava colmo davvero di troppissimo?
http://atei.forumitalian.com/t2415-glutamato-allora-sei-umamista
SergioAD- -------------
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