Senza dio ci resta una cosa. La morte.
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Sorel1980
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Chissà perchè non mi suona affatto strano che JJ sia d'accordo con l'argomento di questo thread?JACK_JOHN ha scritto:
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di guardare in faccio l'ateismo con tutto ciò che implica.
Forse perchè l'argomento (Senza dio non rimane che la morte) è una boiata?
loonar- ----------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Non spetta a quelli come me difendere la chiesa, ma comunque affermo che quando si parla di cose che non si praticano non si può restare sul generico o peggio salire su un pulpito virtuale e giudicare: una cosa è l'istituzione e quella gerachia tesa al potere ed alla coservazione di esso, altra cosa sono quelli che credono veramente in un personaggio (Gesù) che avrebbe trasmesso concetti rivoluzionari di amore universale; questi ultimi (forse non molti) credono per amore, non penso lo facciano per utilitarismo o per paura di un possibile inferno. Forse costoro son convinti che l'inferno non è una condanna imposta da un severo giudice ma una scelta personale: "non mi importa niente di queste utopie, voglio vivere la mia vita liberamente all'insegna di mè stesso e dei miei personali bisogni, anche alla faccia del resto dell'umanità". L'ateo intellettualmente corretto, pur non essendo in linea con alcun concetto religioso, non si distacca mai dal rispetto dell'uomo e di tutte le sue scelte; non è mai egoista, e spesso ama i propri simili più di tanti "cristiani". In Emilia p.e. fiorisce un volontariato di persone non religiose che operano con abnegazione senza pensare minimamente ad un potenziale paradiso premianteMultiverso ha scritto:jillo ha scritto:jillo ha scritto: Al credente sarebbe quindi assolutamente preclusa la possibilità di fare del bene al prossimo in maniera disinteressata in quanto sarebbe più interessato a quanto rendiconterà a Dio (azioni positive comprese) di quanto non gli importi realmente del prossimo?!
Gesù aveva la stessa preoccupazione quando condannava l’ipocrisia degli uomini che praticano la carità senza Carità. “non sappia la mano destra cosa fa la mano sinistra” . Carità è amore DISINTERESSATO che si può spingere sino al sacrificio di sé. “Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi”. Lo sguardo dell’uomo di fede, intento nell’atto di compiere la carità, non è rivolto a Dio (e alla ricompensa che da Lui arriva) ma al fratello amato come sé stesso. La Carità non è estranea nemmeno a chi Dio crede di non averlo mai conosciuto.
Noneeeeeee! Tutto quello che affermi sulla carità e sull'amore disinteressato ha un solo vizio di fondo: se non ami e non segui i dettami di dio, sarai dannato in eterno! E' questo il terrorismo psicologico che fa la Chiesa, usando l'arma potentissima dell'inferno per tenere soggiogati i propri adepti.
. Bye
Prece- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
e beh se fosse così su questa terra gironzolerebbero ancora gli ominidi a quattro zampe. Non è quello che ognuno di noi fa singolarmente che conta nel tempo ma l'evoluzione di tutta l'umanità col contributo più o meno importante dei singoli.JACK_JOHN ha scritto:Sorel1980 ha scritto:
Ciao Sorel
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di guardare in faccio l'ateismo con tutto ciò che implica.
Io sono d'accordo con il tuo punto principale: senza Dio non rimane che la morte.
Alla nostra morte tutto sarà esattamente come era quando eravamo vivi. A lungo andare (per esempio fra un miliardo di anni) sarà lo stesso come se non fossimo mai esistiti. A lungo andare qualunque cosa abbiamo mai fatto non avrà contribuito a cambiare nulla... sarà esattamente tutto uguale, come se non fossimo mai nati...
......
a risentirci ;)
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La vera religione è la matematica, il resto è superstizione.
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Prece- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Prece ha scritto:
e beh se fosse così su questa terra gironzolerebbero ancora gli ominidi a quattro zampe.
Ci sono, prova ad entare in una chiesa la domenica mattina.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
JACK_JOHN ha scritto:Sorel1980 ha scritto:Buonasera a tutti,
sono ateo da quando avevo 14 anni e attualmente ne ho 32... mi chiedo spesso perchè un credente sia meno felice di me. E' meno consapevole certamente, accetta soluzioni infantili certamente, ma almeno non ha il terrore della morte.
Per chi è ateo come me e come molti di voi, come può essere sopportato il pensiero della propria fine o della fine dei propri genitori o della propria amata? Come si può accettare, seppur atei, la propria distruzione e la fine di tutto ciò che conosciamo? Come si può accettare questo dolore, anche solo dicendo "è una cosa naturale"? La naturalità della morte può forse risparmiarci l'agghiacciante pensiero della nostra inesistenza?
Siamo una nave in fiamme che si dirige verso un gorgo... perchè dobbiamo sopportare il peso dell'ateismo? Se potessi vorrei credere in dio, una bella favola infantile... tuttavia non posso quindi sono condannato a questo pensiero... voi no?
Ciao Sorel
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di guardare in faccio l'ateismo con tutto ciò che implica.
Sono d'accordo con l'idea generale. Infatti avevo scritto un posto lungo a riguardo:
http://atei.forumitalian.com/t3747p30-una-domanda-da-un-giovane-ateo#109351
Le risposte degli altri utenti erano scontate, ovviamente, ma non colgono il punto di quello che volevi dire.
Io sono d'accordo con il tuo punto principale: senza Dio non rimane che la morte.
Alla nostra morte tutto sarà esattamente come era quando eravamo vivi. A lungo andare (per esempio fra un miliardo di anni) sarà lo stesso come se non fossimo mai esistiti. A lungo andare qualunque cosa abbiamo mai fatto non avrà contribuito a cambiare nulla... sarà esattamente tutto uguale, come se non fossimo mai nati...
La tua perplessità sui credenti è, fino ad un certo punto, giustificata. Hai sostanzialmente ragione. Dovrebbero, se fossero coerenti con la loro fede, avere meno timori nella vita.
Questa è una cosa sulla quale anche il grande scrittore russo, Lev Tolstoj, era perplesso. Nelle sue "Confessioni" dove descrive la crisi che lo portò dall'ateismo al cristianesimo, dico cose simili a quelle che hai scritto tu.
Tu hai studiato filosofia e sai che alcuni dei più grandi filosofi sono stati teisti, o per lo meno deisti. Perché non riconsiderare l'idea? Hai mai letto "Reasonable Faith"? (qui. oppure "The Blackwell Companion to Natural Theology"? (qui). Il sito è sempre libero in ogni caso: www.reasonablefaith.org
a risentirci ;)
Molto interessante questo sito di Craig, in effetti qualunque posizione sull'argomento Dio è molto interessante; sarei tuttavia interessato a traduzioni in italiano, in particolare nelle edizioni illustrate per bambini, stante che io sono educatore e mi interessa come simili argomenti (ad esempio l'esistenza necessaria) possano essere trasmesse a dei bambini...
Il mio inglese è parecchio infelice...
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Sorel1980 ha scritto:
Molto interessante questo sito di Craig, in effetti qualunque posizione sull'argomento Dio è molto interessante; sarei tuttavia interessato a traduzioni in italiano, in particolare nelle edizioni illustrate per bambini, stante che io sono educatore e mi interessa come simili argomenti (ad esempio l'esistenza necessaria) possano essere trasmesse a dei bambini...
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Insegnare Craig a dei bambini? Roba da incarcerarti.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
JJ gongolerà quando leggerà questo scempio!Rasputin ha scritto:Sorel1980 ha scritto:
Molto interessante questo sito di Craig, in effetti qualunque posizione sull'argomento Dio è molto interessante; sarei tuttavia interessato a traduzioni in italiano, in particolare nelle edizioni illustrate per bambini, stante che io sono educatore e mi interessa come simili argomenti (ad esempio l'esistenza necessaria) possano essere trasmesse a dei bambini...
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
No, non mi verrebbe mai in mente di trasmettere un contenuto religioso a dei bambini, anche perchè sono ateo, ma mi interessa la trasmissione dei contenuti illustrati dal titolo in quanto non sono certo esercizi facili...
Sorel1980- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Prece ha scritto:
Non spetta a quelli come me difendere la chiesa, ma comunque affermo che quando si parla di cose che non si praticano non si può restare sul generico o peggio salire su un pulpito virtuale e giudicare: una cosa è l'istituzione e quella gerachia tesa al potere ed alla coservazione di esso, altra cosa sono quelli che credono veramente in un personaggio (Gesù) che avrebbe trasmesso concetti rivoluzionari di amore universale; questi ultimi (forse non molti) credono per amore, non penso lo facciano per utilitarismo o per paura di un possibile inferno. Forse costoro son convinti che l'inferno non è una condanna imposta da un severo giudice ma una scelta personale: "non mi importa niente di queste utopie, voglio vivere la mia vita liberamente all'insegna di mè stesso e dei miei personali bisogni, anche alla faccia del resto dell'umanità". L'ateo intellettualmente corretto, pur non essendo in linea con alcun concetto religioso, non si distacca mai dal rispetto dell'uomo e di tutte le sue scelte; non è mai egoista, e spesso ama i propri simili più di tanti "cristiani". In Emilia p.e. fiorisce un volontariato di persone non religiose che operano con abnegazione senza pensare minimamente ad un potenziale paradiso premiante
Non credo si possano slegare, dissociandoli, i due aspetti. Il personaggio Gesù che oggi conosciamo è stato creato dalla Chiesa, sia pure primitiva e profondamente diversa da quella attuale, e si è evoluto attraverso lo stesso progresso dottrinale e teologico dell'istituzione religiosa che lo ha partorito. La dottrina escatologica cristiana, e cattolica in particolare, ha tirato fuori dal cilindro verità di fede come il purgatorio e ha reinterpretato elementi come la vita eterna, il giudizio finale, la risurrezione dei morti, ecc. Per non parlare di altri brillanti parti dottrinali come le indulgenze, ossia la possibilità che si arroga la Chiesa di ridurre o cancellare le pene accumulate con il peccato, attravero naturalmente il proprio potere che gli deriverebbe direttamente da Dio.
Ora, quelli che credono in Gesù credono in un personaggio costruito ad hoc dalla Chiesa, che ha la pretesa di porsi come interprete autentico della sua volontà, e che inevitabilmente condiziona, in misura maggiore o minore a seconda dei casi, le buone azioni dei credenti. E' vero che credono per amore, ma da quell'amore scaturiranno inevitabili conseguenza post mortem, anche se qualcuno è convinto che l'inferno o il paradiso siano condizioni derivanti da scelte personali e non dalla sentenza di un giudice divino. Quest'ultima è una sottile interpretazione dottrinale che sta prendendo piede negli ultimi anni e che mira e deresponsabilizzare Dio, secondo la quale non sarebbe il padre eterno a condannare l'uomo ma sarebbe lo stesso uomo ad autocondanarsi attraverso le proprie scelte, in quanto Dio vorrebbe salvare tutti. Ma allora perchè ha creato anche l'inferno? Non sarebbe stato più semplice e logico limitarsi al paradiso? Ovviamente no, per ovvie ragioni terrene.
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Che sciocchi questi terrestri, pregano un dio che loro stessi hanno creato.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
A me la morte non fa tanta paura. È vero che una volta morta una persona la perdi per sempre. Tuttavia, se ci spostassimo su un livello più umano, ci rendiamo conto che la cosa non è poi così terribile. Chi muore in vita ti ha dato tutto l'affetto che poteva darti, quante più emozioni possibile, parte della sua persona (che resterà con ed in te in eterno). Magari materialmente non puoi più farci nulla con un cadavere, questo è vero. Ma quando una persona va via ti resta cose davvero grandiose che poi solo col passare del tempo ti rendi conto di avere. Della morte (su un piano razionale) uno se ne fa una ragione sin da quando nasce: sai che vedrai tua madre in una bara, che probabilmente morirai dopo la tua amata e che tutto ciò prima o poi toccherà anche te. Ma cos'è la morte? Niente, solo la fine dell'esistenza materiale di ognuno di noi. Forse ho un pensiero così banale perché ho appena 18 anni e vedo la mia vita "eterna" o forse perché fin' ora ho perso un nonno ed uno zio (la mia famiglia è ancora numerosa, insomma). Ma spero che queste idee restino in me fino a quando avrò un età avanzata.
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Io sostengo che siamo entrambi atei, solo che io credo in un dio di meno rispetto a voi. Quando capirete perché rifiutate tutti gli altri possibili dèi, capirete anche perché io rifiuto il vostro. (Stephen Henry Roberts)
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Da seguace del mistico mediorientale bimillenario, sono dell'idea che al buon Dio importi poco se finissi dall'altra parte un paio di mesi prima, senza rantolare quei due mesi devastato da metastasi su tutto il corpo, oppure un paio di mesi dopo. Ragionaci su: a chi starei facendo del male? E, per quel paio di mesi, in che cosa interferirei nel disegno divino?jillo ha scritto:Senza Dio, in effetti, la sofferenza non ha più senso di essere. La sua accettazione farebbe di noi dei masochisti.
La curiosità intellettuale della sperimentazione di una vita vissuta anche nel dolore sino alla fine, potrebbe essere retta solo per poco tempo. Poi l'idea della fine della vita e con essa della sofferenza quotidiana, che pian piano diventa essa stessa la nostra vita, prende il sopravvento anche sulla speranza.
Quando ti sembra di riconoscere nell'inesorabile stillicidio del dolore tutto il senso del tuo vivere meglio il sollievo di un nulla anticipato.
Se non è possibile eliminare la sofferenza e le sue cause non ci resta che accettare l'eliminazione di chi della sofferenza ne subisce gli effetti. In questa ottica la prematura e volontaria uscita dal mondo per mezzo di eutanasia e suicidio assume allore una sua ratio.
Quanto scrivo non ha proprio nulla di poetico. Semmai desolante.
Una prospettiva che certo non condivido, perchè credo in Dio... ma non credo certo in Dio al fine di non condividere questa e altre tristi prospettive per l'uomo.
Oltretutto i soldi risparmiati dal Servizio Sanitario Nazionale potrebbero essere meglio spesi per curare una cardiopatia, o una malformazione di un giovane. Sopratutto con gli attuali chiari di luna. Per certi versi, arrivati ad un certo punto, è immorale attardarsi nell'andarsene.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Dory... non è che là dove questo stupido Oppio dei Popoli sia stato sradicato si vivesse poi tutto questo bene... Posso dartene una testimonianza diretta, lo stesso può fare Paolo il Danubiano.Boccadorata ha scritto:Et Voilà, sei magicamente arrivato al motivo del grande successo della religione cristiana e cattolica in particolare: dare una ragione a quello che ragione non ha.
Motivare una vita di merda. Pensa a tutti gli schiavi romani a cui veniva detto che dopo non c'era il tartaro ma il paradiso, quanto più volentieri rimanevano in schiavitù:e non puoi neanche toglierti la vita (che spreco di forza lavoro) dato che appartiene a dio, e poi se soffri dimeno non ti guadagni il paradiso!!!
Pensa nel medio evo dare una ragione a sopraffazioni, pestilenze, mortalità infantile; la persecuzione degli ebrei. Poi passiamo ai genocidi, lo sterminio di un intero continente di miscredenti per fare spazio ai bianchi armati di bibbia e la storia continua.......
E' l'uomo che si appropria di un idea da brandire come arma per conquistare il proprio potere: che sia un'ideale politico, una religione, una mito della razza, questo ha poca importanza.
Ma di quello che ne hanno gli uomini, facendosi mantello delle sue parole, il figlio del carpentiere non ne ha nessuna colpa.
Immagina per un momento un mondo in cui tutti vivano totalmente, in tutto e per tutto, come lui ci chiese.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Il problema dei problemi sta in questo adagio:Multiverso ha scritto:L'approcci peggiore è solo quello del credente, un grandissimo egoista che sfrutta l'idea di dio per illudersi di campare in eterno. Il non credente dà il giusto peso e valore alla vita, vive da uomo mentalmente libero (attenzione alla differenza tra libertà e libertinismo), posside una propria morale laica che lo porta a compiere il bene non nella speranza di ottenere in cambio qualcosa dopo la morte. Questo significa vivere bene, da uomo consapevole, virtuoso e libero.
"La via dell'inferno è lastricata di buoni propositi"
Che fa il paio con queste parole:
"Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla."
L'ho sperimentato su di me. Lo sperimenterete su ognuno di voi: senza essere letteralmente avvinghiati con la figura ed il messaggio di Gesù con del tempo i vostri comodi prevarranno sempre sul bene degli altri. Per un tarlo che salterà presto fuori, questo: "ma chi ca%%o me lo fa fare?"
Dipende da quanto è sincera la tua fede. Io sono certo della presenza della webcam. Il risultato è che quando mi vado a confessare da don Alex gli racconto sempre che ho visto qualche culo nudo, ed ho tirato giù qualche madonna se ho preso un spigolo.Multiverso ha scritto:
Come giustamente affermi, il vecchio con la barba serve esclusivamente per fare i propri comodacci, ossia per assecondare un bisogno psicologico di immortalità, e non per fare tutto quello che si desidera in quest'unica vita, dal momento che i credenti sono i primi a fare gli stac...i loro (tanto poi basta una confessione per sentirsi di nuovo puliti).
Mentre quando mi tornai a confessarmi, al ritorno dal mio trip, mi dovetti portare un 'memoriale', per poi tornare altri due giorni, man mano che me ne ritornavano in mente.
Come disse il paracadute... non so se mi spiego...
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
holubice ha scritto:
Come disse il paracadute... non so se mi spiego...
Non ti spieghi perché i paracadute non parlano
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Convinzione erronea: questa condizione, se è presa nella maniera dovuta, ha come risultato il vivere 'liberi dal peccato'. Tradotto in altri termini, il trascorrere le giornate senza aver fatto torti, senza aver rancori con nessuno, e tante belle altre cose ancora. E' questo il motivo per cui, una volta entrati nella giusta lunghezza d'onda, si capisce perché 'il suo giogo è dolce, e il suo carico è leggero'. Perché, una volta afferrate certe cose, diventa un po' come farsi trascinare dalla corrente di un fiume. Certo, io parlo da un punto di vista privilegiato, per me è facile pontificare e abbracciare in toto certi concetti. Ed è anche per questo che ne avrò ben pochi meriti. Capisco i rinculi di alcuni di voi, perché sono stati anche i miei.Multiverso ha scritto:Amare nel senso più alto e puro del termine dovrebbe significare donare senza aspettarsi nulla in cambio. Il cristiano è convinto di essere costamentemente monitorato da un ragioniere celeste che annota le sue buone e cattive azioni, che gioisce o si dispiace per i suoi comportamenti e che alla fine premia o punisce a seconda dei suoi meriti terreni. Questa ingenua e primitiva convinzione finisce con il permeare la stessa vita del credente, in ogni aspetto, per cui egli è convinto di essere libero ma in realtà è schiavo di un'idea che agisce a livello subliminale...
Il 'peccato', questa cosa/parola di cui abbiamo perso il senso e la memoria, è il peggiore delle galere: è un sedimentare che insozza giorno dopo giorno la nostra coscienza. Rimuoverne addirittura il concetto stesso è il viatico migliore per l'epilogo peggiore.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Dai... che l'hai capita...Rasputin ha scritto:Non ti spieghi perché i paracadute non parlanoholubice ha scritto:
Come disse il paracadute... non so se mi spiego...
Ragazzi... adesso mi tocca lavorare fino a tardi, di tempo ne ho poco... Non è che qualcuno mi potrebbe fare la cortesia di ravvedersi che mi fa 'punteggio'?
Ve lo ripeto: io ho parecchio da farmi perdonare. Aiutate Holubice, che lui vi aiuta...
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Faccio un esempio pratico, così che comprendiate meglio che cosa intendo.
Al lavoro convivo/conviviamo con uno stron%o. Ce l'hanno con lui in tanti, gli è fuggita la moglie, per un bisticcio di tanti anni fa non è più ritornato a casa dei genitori, né s'è più visto con i fratelli. In tutte le stanze ha almeno un paio di persone che gli hanno tolto il saluto. Di recente ha fatto dei pesanti apprezzamenti, del tipo molto personale sui miei cari, del tipo che fino a poco tempo fa avrei ribattuto all'istante con una "papagna" all'incrocio degli occhi.
Ebbene, c'è ancora del risentimento che alberga dentro me. E che non mi fa vivere fedelmente quanto voglio abbracciare. Ciò non è bene. E siccome debbo seguire questo precetto:
"Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono."
Uno di questi giorni debbo prenderlo in disparte e riconciliarmi con lui.
Senza dargli la 'papagna'...
Al lavoro convivo/conviviamo con uno stron%o. Ce l'hanno con lui in tanti, gli è fuggita la moglie, per un bisticcio di tanti anni fa non è più ritornato a casa dei genitori, né s'è più visto con i fratelli. In tutte le stanze ha almeno un paio di persone che gli hanno tolto il saluto. Di recente ha fatto dei pesanti apprezzamenti, del tipo molto personale sui miei cari, del tipo che fino a poco tempo fa avrei ribattuto all'istante con una "papagna" all'incrocio degli occhi.
Ebbene, c'è ancora del risentimento che alberga dentro me. E che non mi fa vivere fedelmente quanto voglio abbracciare. Ciò non è bene. E siccome debbo seguire questo precetto:
"Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono."
Uno di questi giorni debbo prenderlo in disparte e riconciliarmi con lui.
Senza dargli la 'papagna'...
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Se rinunci alla mutua dirò una prece per te, e per la tua (Traballantissima) sanità mentale.
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Rasputin ha scritto:Sorel1980 ha scritto:
Molto interessante questo sito di Craig, in effetti qualunque posizione sull'argomento Dio è molto interessante; sarei tuttavia interessato a traduzioni in italiano, in particolare nelle edizioni illustrate per bambini, stante che io sono educatore e mi interessa come simili argomenti (ad esempio l'esistenza necessaria) possano essere trasmesse a dei bambini...
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sempre meglio che augurare la morte agli altri come invece fai tu:
http://atei.forumitalian.com/t4641-yesss#182852
http://atei.forumitalian.com/t4863p10-piacere-mnemos#197664
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"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Prece ha scritto:e beh se fosse così su questa terra gironzolerebbero ancora gli ominidi a quattro zampe. Non è quello che ognuno di noi fa singolarmente che conta nel tempo ma l'evoluzione di tutta l'umanità col contributo più o meno importante dei singoli.JACK_JOHN ha scritto:Sorel1980 ha scritto:
Ciao Sorel
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di guardare in faccio l'ateismo con tutto ciò che implica.
Io sono d'accordo con il tuo punto principale: senza Dio non rimane che la morte.
Alla nostra morte tutto sarà esattamente come era quando eravamo vivi. A lungo andare (per esempio fra un miliardo di anni) sarà lo stesso come se non fossimo mai esistiti. A lungo andare qualunque cosa abbiamo mai fatto non avrà contribuito a cambiare nulla... sarà esattamente tutto uguale, come se non fossimo mai nati...
......
a risentirci ;)
fra un miliardo di anni non ci sarà neanche una traccia dell'umanità... sarà esattamente come se l'umanità non fosse mai stato
___________________
"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
JACK_JOHN- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
JACK_JOHN ha scritto:Rasputin ha scritto:Sorel1980 ha scritto:
Molto interessante questo sito di Craig, in effetti qualunque posizione sull'argomento Dio è molto interessante; sarei tuttavia interessato a traduzioni in italiano, in particolare nelle edizioni illustrate per bambini, stante che io sono educatore e mi interessa come simili argomenti (ad esempio l'esistenza necessaria) possano essere trasmesse a dei bambini...
Il mio inglese è parecchio infelice...
Insegnare Craig a dei bambini? Roba da incarcerarti.
sempre meglio che augurare la morte agli altri come invece fai tu:
http://atei.forumitalian.com/t4641-yesss#182852
http://atei.forumitalian.com/t4863p10-piacere-mnemos#197664
Io non auguro la morte a nessuno ma se vai avanti cosí mi sa che faccio un'eccezione.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
JACK_JOHN ha scritto:Prece ha scritto:e beh se fosse così su questa terra gironzolerebbero ancora gli ominidi a quattro zampe. Non è quello che ognuno di noi fa singolarmente che conta nel tempo ma l'evoluzione di tutta l'umanità col contributo più o meno importante dei singoli.JACK_JOHN ha scritto:Sorel1980 ha scritto:
Ciao Sorel
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di guardare in faccio l'ateismo con tutto ciò che implica.
Io sono d'accordo con il tuo punto principale: senza Dio non rimane che la morte.
Alla nostra morte tutto sarà esattamente come era quando eravamo vivi. A lungo andare (per esempio fra un miliardo di anni) sarà lo stesso come se non fossimo mai esistiti. A lungo andare qualunque cosa abbiamo mai fatto non avrà contribuito a cambiare nulla... sarà esattamente tutto uguale, come se non fossimo mai nati...
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a risentirci ;)
fra un miliardo di anni non ci sarà neanche una traccia dell'umanità... sarà esattamente come se l'umanità non fosse mai stato
Appunto. Insieme con le sue divinità di merda
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Rasputin ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:Rasputin ha scritto:Sorel1980 ha scritto:
Molto interessante questo sito di Craig, in effetti qualunque posizione sull'argomento Dio è molto interessante; sarei tuttavia interessato a traduzioni in italiano, in particolare nelle edizioni illustrate per bambini, stante che io sono educatore e mi interessa come simili argomenti (ad esempio l'esistenza necessaria) possano essere trasmesse a dei bambini...
Il mio inglese è parecchio infelice...
Insegnare Craig a dei bambini? Roba da incarcerarti.
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http://atei.forumitalian.com/t4863p10-piacere-mnemos#197664
Io non auguro la morte a nessuno ma se vai avanti cosí mi sa che faccio un'eccezione.
ma per amor del cielo non leggi quello che hai scritto tu stesso?... ti ho dato i riferimenti... sono chiari come il sole!!!!
chi ha occhi per vedere veda.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
JJ non vedo auguri di morte. Piuttosto auspicherei che gente del genre non nasca affatto.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Rasputin ha scritto:JJ non vedo auguri di morte. Piuttosto auspicherei che gente del genre non nasca affatto.
potrei portarti tante altre citazioni tue rasp... ma per te è inutile perché ormai hai completamente chiuso la mente... e per gli altri sono più che sufficienti quelle che ho riportato sopra
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"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
JACK_JOHN- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
pensavo che pensaste che il Paradiso fosse eternoJACK_JOHN ha scritto:fra un miliardo di anni non ci sarà neanche una traccia dell'umanità... sarà esattamente come se l'umanità non fosse mai stato
così stai dando dimostrazione incontrovertibile che nel tuo profondo non credi neppure tu alle panzane che sparate tu, Craig ed il resto della banda Cristianotti.
trollare così paga ... pure per te.
mix- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
mix ha scritto:pensavo che pensaste che il Paradiso fosse eternoJACK_JOHN ha scritto:fra un miliardo di anni non ci sarà neanche una traccia dell'umanità... sarà esattamente come se l'umanità non fosse mai stato
così stai dando dimostrazione incontrovertibile che nel tuo profondo non credi neppure tu alle panzane che sparate tu, Craig ed il resto della banda Cristianotti.
trollare così paga ... pure per te.
mix per amor del cielo!!!! te lo ripeto per l'ennesima volta: leggi e pensa prima di scrivere!!!!
vedi il contesto. dice "senza Dio"... e poi tutto il resto.
Ovvio che non è quello che io penso. Ma proprio perché non penso che siamo nella situzione del "Senza Dio".
Se invece lo fossimo, come voi pensate, allora questo è quello che succederà per certo. Ed è a quello che mi riferivo.
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"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
JACK_JOHN- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
guarda J_J che è inutile che rigiri la frittata: ormai l'hai fatta, le uova sono cadute e si sono rotteJACK_JOHN ha scritto:mix ha scritto:pensavo che pensaste che il Paradiso fosse eternoJACK_JOHN ha scritto:fra un miliardo di anni non ci sarà neanche una traccia dell'umanità... sarà esattamente come se l'umanità non fosse mai stato
così stai dando dimostrazione incontrovertibile che nel tuo profondo non credi neppure tu alle panzane che sparate tu, Craig ed il resto della banda Cristianotti.
trollare così paga ... pure per te.
mix per amor del cielo!!!! te lo ripeto per l'ennesima volta: leggi e pensa prima di scrivere!!!!
vedi il contesto. dice "senza Dio"... e poi tutto il resto.
Ovvio che non è quello che io penso. Ma proprio perché non penso che siamo nella situzione del "Senza Dio".
Se invece lo fossimo, come voi pensate, allora questo è quello che succederà per certo. Ed è a quello che mi riferivo.
è evidentissimo che pensi anche tu che tra un miliardo di anni sarà come hai descritto
saresti un pazzo a pensare diversamente. e tu non sei un pazzo. sei un'altra cosa.
verificato velocemente: nessuna premessa "senza Dio P." nei tuoi post prima del patetico tentativo di recupero in extremis
sarebbe opportuno per te vergognarti
associazione mentale per Craig: un contenitore di tela da 100 litri pieno di escrementi solidi animali
mix- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
ma pettinato e vestito alla grande.
@JJ: certo che se "dio" ha scelto di mandare te a salvare qualche anima qui sul forum è proprio un rincoglionito. gli consiglio di apparirti in sogno e di implementare le tecniche di esposizione (non parlo di sintassi sappiamo che l'italiano non è la tua lingua madre).
comunque... almeno c'è un primo punto di contatto... tra un milardo di anni moooolto probabilmente (faccio notare che comunque non lo sappiamo) la specie uomo sarà scomparsa. e la Terra sarà ancora lì, tranquilla, aspettando che dopo altri tot miliardi il sole ingigantisca fino a inglobarla, senza illudersi che un "dio dei pianeti" la sposti nel caso in cui si comporti secondo le sue leggi (che naturalmente avrà consegnato a un planetoide lontanissimo in epoche iperremote, occorre un atto di fede sennò il gioco non sa di niente).
@JJ: certo che se "dio" ha scelto di mandare te a salvare qualche anima qui sul forum è proprio un rincoglionito. gli consiglio di apparirti in sogno e di implementare le tecniche di esposizione (non parlo di sintassi sappiamo che l'italiano non è la tua lingua madre).
comunque... almeno c'è un primo punto di contatto... tra un milardo di anni moooolto probabilmente (faccio notare che comunque non lo sappiamo) la specie uomo sarà scomparsa. e la Terra sarà ancora lì, tranquilla, aspettando che dopo altri tot miliardi il sole ingigantisca fino a inglobarla, senza illudersi che un "dio dei pianeti" la sposti nel caso in cui si comporti secondo le sue leggi (che naturalmente avrà consegnato a un planetoide lontanissimo in epoche iperremote, occorre un atto di fede sennò il gioco non sa di niente).
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fine.
alberto- -----------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
mi correggoJACK_JOHN ha scritto:mix ha scritto:pensavo che pensaste che il Paradiso fosse eternoJACK_JOHN ha scritto:fra un miliardo di anni non ci sarà neanche una traccia dell'umanità... sarà esattamente come se l'umanità non fosse mai stato
così stai dando dimostrazione incontrovertibile che nel tuo profondo non credi neppure tu alle panzane che sparate tu, Craig ed il resto della banda Cristianotti.
trollare così paga ... pure per te.
mix per amor del cielo!!!! te lo ripeto per l'ennesima volta: leggi e pensa prima di scrivere!!!!
vedi il contesto. dice "senza Dio"... e poi tutto il resto.
Ovvio che non è quello che io penso. Ma proprio perché non penso che siamo nella situzione del "Senza Dio".
Se invece lo fossimo, come voi pensate, allora questo è quello che succederà per certo. Ed è a quello che mi riferivo.
in effetti, a ben cercare tra i post, . . . è vero quello che dice J_J : il presupposto "senza dio" c'era.
questo non rende più vera una virgola delle c.ose che scrivi, naturalmente.
perché io sto aspettando da mesi una risposta alle domande "perchè Dio P. e non Allah o altra divinità della folta compagnia?" "cos'ha di più bello, desiderabile, opportuno, .... , o quel che vuoi tu?"
finché non si prendono sul serio gli interlocutori non si può pretendere di essere letti con troppo impegno.
e secondo me anche tu pensi che fra un miliardo d'anni tutto questo non importerà più di un fico secco (attuale)
mix- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Mi sembra comunque un'esagerazione un miliardo di anni, considerato che la vita media di una specie è di circa 1 o 2 milioni di anni per i vertebrati. Volendo proprio esagerare, tra circa 100 milioni di anni resterà qualche fossile dell'umanità e un'infinità di nuove specie viventi, a riconferma del fatto che la vita non è affato al servizio dell'uomo ma, al contrario, è l'uomo al servizio della vita.
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Che sciocchi questi terrestri, pregano un dio che loro stessi hanno creato.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
L'ho già fatto: quando sono diventato ateo.holubice ha scritto:Non è che qualcuno mi potrebbe fare la cortesia di ravvedersi che mi fa 'punteggio'?
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
@JACK_JOHN
Ma 'sto thread con le prove che dimostrano che il teismo è maggiormente supportato dall'evidenza rispetto all'ateismo riusciremo a vederlo prima o poi?
Ma 'sto thread con le prove che dimostrano che il teismo è maggiormente supportato dall'evidenza rispetto all'ateismo riusciremo a vederlo prima o poi?
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
eh, SIMultiverso ha scritto:Mi sembra comunque un'esagerazione un miliardo di anni, considerato che la vita media di una specie è di circa 1 o 2 milioni di anni per i vertebrati. Volendo proprio esagerare, tra circa 100 milioni di anni resterà qualche fossile dell'umanità e un'infinità di nuove specie viventi, a riconferma del fatto che la vita non è affato al servizio dell'uomo ma, al contrario, è l'uomo al servizio della vita.
ma cosa vuoi che sia quell'esagerazione per uno che afferma dell'esistenza di Dio P. ?
quasi nulla.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
oppure rimangono tante risate... tie' un po':
Dio porca Madonna de Dio
Dio porca Madonna de Dio è una nuova e misteriosa divinità evocata dal vate quando quel mona che sbatte la porta ( e chiude urlando) lo ha fatto innervosire . Al momento non sappiamo niente su questa misteriosa divinità ma si stanno svolgendo delle indagini per capire chi sia in realtà questa losca figura . Con ogni probabilità, è la divinità della poesia elegiaca mosconiana, dal momento che il suo nome è sintesi di figure retoriche quale chiasma (il Dio che apre e chiude il nome), allitterazione ("d" iterata), ossimoro (attribuzione al nome maschile "dio" di un'apposizione aggettivale femminile come "porca") e climax (conosciuto anche come crescendo giaculatorio mosconiano). Da un punto di vista lirico è probabilmente l'invocazione suprema, in cui tutte le divinità basiche sono presenti e si compenetrano.
"Ma è possibile?! Portanna la Madonna!"
Portanna
Portanna, misteriosa divinità evocata dal Vate Germano Mosconi, quasi sempre in associazione con la Madonna.
Mistero della divinità Portanna
Neppure l'attenta disamina dei testi teologici del Mosconi è riuscita a rivelare qualcosa di questa ignota divinità; il mistero di Portanna pervade tutta la teologia dell'Agnosticismo mosconiano. Probabilmente si tratta di un rito segreto che solo gli iniziati conoscono e forse questo rito è collegato al rito segreto del dio Bubù. Tuttavia le invocazioni enfatiche del Mosconi lasciano pensare che debba trattarsi di una divinità molto potente, tant'è che viene nominata prima della Madonna.
Studi etimologici [modifica]
Raffigurazione artistica della PortannaIl nome Portanna lascia interdetti tutti gli studiosi della storia sacra e del linguaggio. Intanto non è chiaro se si scriva Portanna o Port'Anna; la seconda scrittura, nel senso di Porta Anna, non richiamerebbe entità sacre in quanto sarebbe un chiaro invito a portare una meretrice (porta Anna). Ancor meno senso avrebbe considerare il nome come un'indicazione toponomastica (Porta Anna come Porta Pia, Porta Romana, ecc.). Donque dovrebbe essere PORTANNA. Alcuni orientalisti sostengono che dovrebbe interpetrarsi Per ORTANNA, dove ORTANNA sarebbe la corruzione di ORTUZ, il dio fenicio degli emorroidati, ma la cosa non convince in quanto Ortuz è un dio maschile (i fenici gli attribuivano il potere di guarire penetrando) mentre l'associazione con un soggetto femminile indica che questo è anche il sesso della divinità. A tal proposito è stato girato da Spike Lee il film "Miracolo a Port'Anna".
Teorie recenti associano Portanna la Madonna ad una invocazione della Madonna Puttana o della Madonna Puttina allo scopo specifico di proteggere la porta da Quel mona che bate la porta (e chiude urlando), prevenendone sbattute mal tollerate dal Profeta. L'anteposizione dell'epiteto Puttana o Puttina, trasformato per l'occasione in Portanna, ha lo scopo di enfatizzare il ruolo di protezione della porta e prevenirne sbattute nell'immediato futuro. È un'invocazione molto potente, utilizzata in situazioni estreme dal Profeta, che, richiedendo un notevole sforzo evocativo, viene utilizzata solo occasionalmente come ultima risorsa a disposizione del Sommo Vate per scacciare il Mona.
Indicazioni filologiche
L'abitudine del Vate Mosconi a fare parole crociate fingendo di scrivere filosofia sembra dare un'indicazione a rebus del significato del nome.
Ciò però richiede la scomposizione analitica del nome nei suoi vari frammenti:
I frammenti pari, 2 e 4, sommati dànno 6, e il VI tomo della Summa mosconica titola De pecunia.
Dunque il nome implicherebbe una relazione tra meretricio e pecunia, e ciò risponde a una insuperabile logica in quanto nessuna puttana s'offre gratuitamente.
Se accettiamo questa ipotesi, allora significa che POTTNA sta per POTTaNA e RAN sta per arRANgio perché notoriamente Mosconi è privo di mezzi e, non potendo ricorrere alle prestazioni alla puttanesca, si arrangia a mano.
Come si nota Mosconi per le sue ascendenze siciliane ha sostituito la u di pUttana in O ; infatti nella dizione sicula il termine è pronunciato bOttana.
Portanna nella liturgia mosconita [modifica]
L'Ordine dei Mosconiti è l'unica istituzione religiosa che celebra Portanna, anche perché gli altri non sanno chi cazzo sia.
"Dio Cane le carte co la cola gh'è, che se taca, Ostia! ... Diossss... Scanato Can!!"
Scanato Can
Il Vate durante un invocazione dello Scanato Can.
Quel mona che batte la porta mentre si appresta a combattere con uno Schifoso Cane (al centro) e uno Scanato Can (a destra).
Germano Mosconi in una invocazione dello Scanato Can
Lo Scanato Can è una divinità dell'Agnosticismo Mosconiano, a metà tra il Cane e lo Schifoso Cane.
Descrizione
Lo Scanato Can è la divinità mosconica protettrice dei fogli. Essa è alla guardia di tutti i fascicoli e i registri di Telenuovo, proteggendoli dal Mona e dalla sua colla.
Lo Scanato Can è uno degli dèi superiori del Credo Mosconico nato dal Cane e dallo Schifoso Cane. È una divinità molto potente, in quanto il Sommo Vate, prima di pronunciare il suo nome, fa una pausa e prolunga l'iniziale esse, proprio per evidenziare la superiorità spirituale di tale entità. Mosconi non invoca spesso lo Scanato Can: prima della invocazione contro il Mona, lo Scanato Can era una delle tre grandi divinità segrete, insieme alla Portanna e al Bubù.
"In primo piano il calcio, per beneficio dio Schifoso Can..."
Schifoso Can
Germano Mosconi mentre invoca lo Schifoso Cane in studio
Un esemplare di Schifoso Can di razza purissima.L'essere definito Schifoso Cane è la divinità più potente dell'Agnosticismo Mosconiano, nonché la suprema evoluzione della divinità più venerata dal Mosconi, il Cane.
Origini ed etimologia [modifica]
Nelle zone del nord-est il Cane è stato venerato fin dall'antichità. Agli sgoccioli del 1900, durante lo scisma dell'Agnosticismo mosconiano dalla Chiesa Romana d'Occidente, lo Schifoso Cane è stato riconosciuto ufficialmente da Germano Mosconi come divinità maggiore, entrando così a far parte, insieme al Cane, allo Scanato Can, al Bubu, alla Portanna, al Porco, al Boia e alla Canaja, del complesso ma maestoso pantheon dell'Agnosticismo mosconiano.
Il termine "schifoso" sembra derivare da sky, che starebbe a indicare il cielo, ovvero la purezza dell'entità indicata, mentre foso si riferisce probabilmente a fosso oppure ad afoso, il che indicherebbe un fosso puro o un clima torrido ma con cielo terso.
Sono pochissimi i cani in grado di aspirare al titolo di Schifoso Cane, e ancora meno quelli che effettivamente ottengono il titolo.
La trasformazione finale del Cane: lo Schifoso Can
Una statua che raffigura lo Schifoso Cane durante la metamorfosi. Mito e leggenda [modifica]
Secondo le sacre scritture Mosconiane (incise nella portiera di una Fiat Tempra parcheggiata davanti al Despar di Bastia di Rovolon, in provincia di Chicago, Illinois) durante la battaglia che infuriava tra Germano Mosconi e quel mona che batte la porta e che chiude urlando, intorno all'era del piombo, nemmeno il Porco, il Boia, il Cane e neanche la potentissima Canaja riuscivano a contrastare i malsani attacchi di quel mona che batte la porta e che chiude urlando.
Il Cane, preso dalla disperazione e dalla paura di perdere il Sommo Profeta, tentò un Kaioken 20X, ma con la sorpresa di tutti i presenti si trasformò nello Schifoso Can, il Cane supremo. Bastarono pochi attacchi per terminare i folli progetti di quel mona che batte la porta e che chiude urlando, ma lo Schifoso Can preso da un rantolo di pietà gli risparmiò la vita.
Lo Schifoso Can ha sempre nutrito risentimento contro la Canaja, causata del furto della preziosa collezione di tarzanelli asportati personalmente e con pazienza certosina da cane, ma tutto si è risolto nel migliore dei modi, come descritto nella Lettera di San Mosconi ai Rovigotti e Lettera di San Mosconi ai Nazi-Comunisti e Le Penultime Lettere di Germano Mosconi.
Le Divinità Minori [modifica]
La Madonna Poverina De Dio[modifica]
Germano Mosconi invoca l'aiuto del Porco per vincere lo stato confusionale portato dalla Madonna Poverina De Dio
La Madonna Poverina De Dio viene spesso considerata una divinità negativa, in quanto porta il Vate in uno stato di irreversibile confusione durante la lettura delle notizie sportive.
La Madonna Puttina[modifica]
La Madonna Puttina, sebbene possa trarre in inganno il suo nome, è in realtà una divinità benefica in quanto si contrappone alla Madonna Poverina De Dio. Si suppone quindi che essa sia la divinità minore dell'ordine e della chiarezza; il motivo dell'impossibilità di definire una posizione di rilievo a questa divinità scaturisce dal fatto che viene invocato al suo posto, per sconfiggere la sua nemesi, il Dio Porco.
Dio Papapapapapapa[modifica]
Sicuramente il più antico ed enigmatico dio di questa religione è il Dio Papapapapapapa. Poco si sa di lui, ma gli esperti azzardono un suo ruolo di progenitore di tutte le altre divinità mosconiane, ipotesi poco accreditata nonostante "Dio P" siano le iniziali di tanti altri dei del culto. Si crede che i figli da lui generati per partenogenesi si siano poi rivoltati contro il padre stesso e l'abbiano sconfitto e imprigionato in qualche angolo sperduto di Telenuovo. Ciononostante gli studi proseguono alla ricerca di teorie con basi più solide di semplici citazioni trovate nella Biblioteca Germanica. Di certo c'è che questo dio decaduto doveva essere molto potente se il Vate si deve fermare per alcuni secondi dopo averlo invocato. Inoltre una sua implicazione nella Creazione può essere data dal fatto che Germano, dopo averlo invocato, ritiene giusto ricominciare da capo, rinascere in qualche modo.
Dio ghe manda un miliardo[modifica]
Germano invoca il dio ghe manda un miliardo
Il Dio ghe manda un miliardo è l'ultima divinità mosconiana scoperta. Si dice che in realtà sia l'Angelo dei Denari che ad ogni errore mette una banconota da un miliardo sotto la scrivania del Germano. Ovviamente falsa.
Dio porca Madonna de Dio
Dio porca Madonna de Dio è una nuova e misteriosa divinità evocata dal vate quando quel mona che sbatte la porta ( e chiude urlando) lo ha fatto innervosire . Al momento non sappiamo niente su questa misteriosa divinità ma si stanno svolgendo delle indagini per capire chi sia in realtà questa losca figura . Con ogni probabilità, è la divinità della poesia elegiaca mosconiana, dal momento che il suo nome è sintesi di figure retoriche quale chiasma (il Dio che apre e chiude il nome), allitterazione ("d" iterata), ossimoro (attribuzione al nome maschile "dio" di un'apposizione aggettivale femminile come "porca") e climax (conosciuto anche come crescendo giaculatorio mosconiano). Da un punto di vista lirico è probabilmente l'invocazione suprema, in cui tutte le divinità basiche sono presenti e si compenetrano.
"Ma è possibile?! Portanna la Madonna!"
Portanna
Portanna, misteriosa divinità evocata dal Vate Germano Mosconi, quasi sempre in associazione con la Madonna.
Mistero della divinità Portanna
Neppure l'attenta disamina dei testi teologici del Mosconi è riuscita a rivelare qualcosa di questa ignota divinità; il mistero di Portanna pervade tutta la teologia dell'Agnosticismo mosconiano. Probabilmente si tratta di un rito segreto che solo gli iniziati conoscono e forse questo rito è collegato al rito segreto del dio Bubù. Tuttavia le invocazioni enfatiche del Mosconi lasciano pensare che debba trattarsi di una divinità molto potente, tant'è che viene nominata prima della Madonna.
Studi etimologici [modifica]
Raffigurazione artistica della PortannaIl nome Portanna lascia interdetti tutti gli studiosi della storia sacra e del linguaggio. Intanto non è chiaro se si scriva Portanna o Port'Anna; la seconda scrittura, nel senso di Porta Anna, non richiamerebbe entità sacre in quanto sarebbe un chiaro invito a portare una meretrice (porta Anna). Ancor meno senso avrebbe considerare il nome come un'indicazione toponomastica (Porta Anna come Porta Pia, Porta Romana, ecc.). Donque dovrebbe essere PORTANNA. Alcuni orientalisti sostengono che dovrebbe interpetrarsi Per ORTANNA, dove ORTANNA sarebbe la corruzione di ORTUZ, il dio fenicio degli emorroidati, ma la cosa non convince in quanto Ortuz è un dio maschile (i fenici gli attribuivano il potere di guarire penetrando) mentre l'associazione con un soggetto femminile indica che questo è anche il sesso della divinità. A tal proposito è stato girato da Spike Lee il film "Miracolo a Port'Anna".
Teorie recenti associano Portanna la Madonna ad una invocazione della Madonna Puttana o della Madonna Puttina allo scopo specifico di proteggere la porta da Quel mona che bate la porta (e chiude urlando), prevenendone sbattute mal tollerate dal Profeta. L'anteposizione dell'epiteto Puttana o Puttina, trasformato per l'occasione in Portanna, ha lo scopo di enfatizzare il ruolo di protezione della porta e prevenirne sbattute nell'immediato futuro. È un'invocazione molto potente, utilizzata in situazioni estreme dal Profeta, che, richiedendo un notevole sforzo evocativo, viene utilizzata solo occasionalmente come ultima risorsa a disposizione del Sommo Vate per scacciare il Mona.
Indicazioni filologiche
L'abitudine del Vate Mosconi a fare parole crociate fingendo di scrivere filosofia sembra dare un'indicazione a rebus del significato del nome.
Ciò però richiede la scomposizione analitica del nome nei suoi vari frammenti:
- PO -1
- R -2
- TT -3
- AN -4
- NA -5
I frammenti pari, 2 e 4, sommati dànno 6, e il VI tomo della Summa mosconica titola De pecunia.
Dunque il nome implicherebbe una relazione tra meretricio e pecunia, e ciò risponde a una insuperabile logica in quanto nessuna puttana s'offre gratuitamente.
Se accettiamo questa ipotesi, allora significa che POTTNA sta per POTTaNA e RAN sta per arRANgio perché notoriamente Mosconi è privo di mezzi e, non potendo ricorrere alle prestazioni alla puttanesca, si arrangia a mano.
Come si nota Mosconi per le sue ascendenze siciliane ha sostituito la u di pUttana in O ; infatti nella dizione sicula il termine è pronunciato bOttana.
Portanna nella liturgia mosconita [modifica]
L'Ordine dei Mosconiti è l'unica istituzione religiosa che celebra Portanna, anche perché gli altri non sanno chi cazzo sia.
"Dio Cane le carte co la cola gh'è, che se taca, Ostia! ... Diossss... Scanato Can!!"
Scanato Can
Il Vate durante un invocazione dello Scanato Can.
Quel mona che batte la porta mentre si appresta a combattere con uno Schifoso Cane (al centro) e uno Scanato Can (a destra).
Germano Mosconi in una invocazione dello Scanato Can
Lo Scanato Can è una divinità dell'Agnosticismo Mosconiano, a metà tra il Cane e lo Schifoso Cane.
Descrizione
Lo Scanato Can è la divinità mosconica protettrice dei fogli. Essa è alla guardia di tutti i fascicoli e i registri di Telenuovo, proteggendoli dal Mona e dalla sua colla.
Lo Scanato Can è uno degli dèi superiori del Credo Mosconico nato dal Cane e dallo Schifoso Cane. È una divinità molto potente, in quanto il Sommo Vate, prima di pronunciare il suo nome, fa una pausa e prolunga l'iniziale esse, proprio per evidenziare la superiorità spirituale di tale entità. Mosconi non invoca spesso lo Scanato Can: prima della invocazione contro il Mona, lo Scanato Can era una delle tre grandi divinità segrete, insieme alla Portanna e al Bubù.
"In primo piano il calcio, per beneficio dio Schifoso Can..."
Schifoso Can
Germano Mosconi mentre invoca lo Schifoso Cane in studio
Un esemplare di Schifoso Can di razza purissima.L'essere definito Schifoso Cane è la divinità più potente dell'Agnosticismo Mosconiano, nonché la suprema evoluzione della divinità più venerata dal Mosconi, il Cane.
Origini ed etimologia [modifica]
Nelle zone del nord-est il Cane è stato venerato fin dall'antichità. Agli sgoccioli del 1900, durante lo scisma dell'Agnosticismo mosconiano dalla Chiesa Romana d'Occidente, lo Schifoso Cane è stato riconosciuto ufficialmente da Germano Mosconi come divinità maggiore, entrando così a far parte, insieme al Cane, allo Scanato Can, al Bubu, alla Portanna, al Porco, al Boia e alla Canaja, del complesso ma maestoso pantheon dell'Agnosticismo mosconiano.
Il termine "schifoso" sembra derivare da sky, che starebbe a indicare il cielo, ovvero la purezza dell'entità indicata, mentre foso si riferisce probabilmente a fosso oppure ad afoso, il che indicherebbe un fosso puro o un clima torrido ma con cielo terso.
Sono pochissimi i cani in grado di aspirare al titolo di Schifoso Cane, e ancora meno quelli che effettivamente ottengono il titolo.
La trasformazione finale del Cane: lo Schifoso Can
Una statua che raffigura lo Schifoso Cane durante la metamorfosi. Mito e leggenda [modifica]
Secondo le sacre scritture Mosconiane (incise nella portiera di una Fiat Tempra parcheggiata davanti al Despar di Bastia di Rovolon, in provincia di Chicago, Illinois) durante la battaglia che infuriava tra Germano Mosconi e quel mona che batte la porta e che chiude urlando, intorno all'era del piombo, nemmeno il Porco, il Boia, il Cane e neanche la potentissima Canaja riuscivano a contrastare i malsani attacchi di quel mona che batte la porta e che chiude urlando.
Il Cane, preso dalla disperazione e dalla paura di perdere il Sommo Profeta, tentò un Kaioken 20X, ma con la sorpresa di tutti i presenti si trasformò nello Schifoso Can, il Cane supremo. Bastarono pochi attacchi per terminare i folli progetti di quel mona che batte la porta e che chiude urlando, ma lo Schifoso Can preso da un rantolo di pietà gli risparmiò la vita.
Lo Schifoso Can ha sempre nutrito risentimento contro la Canaja, causata del furto della preziosa collezione di tarzanelli asportati personalmente e con pazienza certosina da cane, ma tutto si è risolto nel migliore dei modi, come descritto nella Lettera di San Mosconi ai Rovigotti e Lettera di San Mosconi ai Nazi-Comunisti e Le Penultime Lettere di Germano Mosconi.
Le Divinità Minori [modifica]
La Madonna Poverina De Dio[modifica]
Germano Mosconi invoca l'aiuto del Porco per vincere lo stato confusionale portato dalla Madonna Poverina De Dio
La Madonna Poverina De Dio viene spesso considerata una divinità negativa, in quanto porta il Vate in uno stato di irreversibile confusione durante la lettura delle notizie sportive.
La Madonna Puttina[modifica]
La Madonna Puttina, sebbene possa trarre in inganno il suo nome, è in realtà una divinità benefica in quanto si contrappone alla Madonna Poverina De Dio. Si suppone quindi che essa sia la divinità minore dell'ordine e della chiarezza; il motivo dell'impossibilità di definire una posizione di rilievo a questa divinità scaturisce dal fatto che viene invocato al suo posto, per sconfiggere la sua nemesi, il Dio Porco.
Dio Papapapapapapa[modifica]
Sicuramente il più antico ed enigmatico dio di questa religione è il Dio Papapapapapapa. Poco si sa di lui, ma gli esperti azzardono un suo ruolo di progenitore di tutte le altre divinità mosconiane, ipotesi poco accreditata nonostante "Dio P" siano le iniziali di tanti altri dei del culto. Si crede che i figli da lui generati per partenogenesi si siano poi rivoltati contro il padre stesso e l'abbiano sconfitto e imprigionato in qualche angolo sperduto di Telenuovo. Ciononostante gli studi proseguono alla ricerca di teorie con basi più solide di semplici citazioni trovate nella Biblioteca Germanica. Di certo c'è che questo dio decaduto doveva essere molto potente se il Vate si deve fermare per alcuni secondi dopo averlo invocato. Inoltre una sua implicazione nella Creazione può essere data dal fatto che Germano, dopo averlo invocato, ritiene giusto ricominciare da capo, rinascere in qualche modo.
Dio ghe manda un miliardo[modifica]
Germano invoca il dio ghe manda un miliardo
Il Dio ghe manda un miliardo è l'ultima divinità mosconiana scoperta. Si dice che in realtà sia l'Angelo dei Denari che ad ogni errore mette una banconota da un miliardo sotto la scrivania del Germano. Ovviamente falsa.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
( Ma che hai fumato ieri sera? )
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- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
stricninaNiques ha scritto:
( Ma che hai fumato ieri sera? )
be' dai serve a stare un po' su col morale... non fa ridere a crepapelle?
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
pistacchio ha scritto:stricninaNiques ha scritto:
( Ma che hai fumato ieri sera? )
be' dai serve a stare un po' su col morale... non fa ridere a crepapelle?
Eeh...già a "portanna la madonna"* gli angoli della bocca avevano raggiunto le orecchie e si erano cappottati
- capicolleghi, ma andrebbe spostato nel thread della b?
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
brava pistacchietta, così si fa, tirare giù qualche porcoddio o porcamadonna fa sempre bene alla salute, lo dica anche la scienzapistacchio ha scritto:stricninaNiques ha scritto:
( Ma che hai fumato ieri sera? )
be' dai serve a stare un po' su col morale... non fa ridere a crepapelle?
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Sorel1980 ha scritto:Buonasera a tutti,
sono ateo da quando avevo 14 anni e attualmente ne ho 32... mi chiedo spesso perchè un credente sia meno felice di me. E' meno consapevole certamente, accetta soluzioni infantili certamente, ma almeno non ha il terrore della morte.
Per chi è ateo come me e come molti di voi, come può essere sopportato il pensiero della propria fine o della fine dei propri genitori o della propria amata? Come si può accettare, seppur atei, la propria distruzione e la fine di tutto ciò che conosciamo? Come si può accettare questo dolore, anche solo dicendo "è una cosa naturale"? La naturalità della morte può forse risparmiarci l'agghiacciante pensiero della nostra inesistenza?
Siamo una nave in fiamme che si dirige verso un gorgo... perchè dobbiamo sopportare il peso dell'ateismo? Se potessi vorrei credere in dio, una bella favola infantile... tuttavia non posso quindi sono condannato a questo pensiero... voi no?
Concordo.
Ma anche quando credevo o attraverso fasi durante le quali mi sembra di credere, restano grossi dubbi sull'esistenza di una vita dopo la morte.
Quindi, chi crede, in fondo, non è davvero sicuro di credere.
Perché se si interroga non può fare a meno di notare che anche il computer che si è rotto, prima mostrava immagini, suoni, ma poi ha smesso di funzionare del tutto e adesso non esiste più.
La vita eterna, probabilmente, è stata inventata dai comandanti per poter mandare la gente a combattere e morire.
Per dare una giustificazione alla loro morte.
In fondo è meglio così.
Sarebbe angosciante, anche per un credente, essere venuto al mondo senza aver chiesto nulla ed essere soggetto ad un giudizio che prevederebbe una pena dolorosa ed eterna.
Ma che razza di dio è uno che ti crea fallace ed imperfetto e poi ti giudica e ti punisce?
Non ha senso.
Invece... il sonno eterno e la fine di ogni sofferenza. Nulla da temere.
E' confortante.
Ti girano soltanto un po' i coglioni che tu muori e gli altri continuano a divertirsi.
Ma ti girerebbero anche se credessi.
vnd- -----------
- Numero di messaggi : 1329
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 12.04.13
Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Beh, si potrebbe anche sfruttare positivamente la credenza altrui, tenendone conto a livello legislativo, in materia di diritto del lavoro.
Proposta: tutti i lavori e i compiti pericolosi che comportino un aumentato rischio di morte violenta siano appannaggio esclusivo di chi crede nella vita ultraterrena post-mortem.
Insomma, io sono convinto di avere a disposizione una vita sola, non potrei mai portare a termine serenamente un incarico che comporti il rischio di una morte prematura: se mi viene affidato un compito del genere, sarò troppo condizionato dalla paura di perdere la mia unica vita e lo svolgerò pessimamente.
Fallo tu, invece, che confidi t'attenda l'eterna beatitudine nell'aldilà e l'idea di morire, tutto sommato, non può dispiacerti più di tanto.
Proposta: tutti i lavori e i compiti pericolosi che comportino un aumentato rischio di morte violenta siano appannaggio esclusivo di chi crede nella vita ultraterrena post-mortem.
Insomma, io sono convinto di avere a disposizione una vita sola, non potrei mai portare a termine serenamente un incarico che comporti il rischio di una morte prematura: se mi viene affidato un compito del genere, sarò troppo condizionato dalla paura di perdere la mia unica vita e lo svolgerò pessimamente.
Fallo tu, invece, che confidi t'attenda l'eterna beatitudine nell'aldilà e l'idea di morire, tutto sommato, non può dispiacerti più di tanto.
Lucatortuga- -------------
- Numero di messaggi : 184
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 31.01.13
Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Lucatortuga ha scritto:Beh, si potrebbe anche sfruttare positivamente la credenza altrui, tenendone conto a livello legislativo, in materia di diritto del lavoro.
Proposta: tutti i lavori e i compiti pericolosi che comportino un aumentato rischio di morte violenta siano appannaggio esclusivo di chi crede nella vita ultraterrena post-mortem.
Insomma, io sono convinto di avere a disposizione una vita sola, non potrei mai portare a termine serenamente un incarico che comporti il rischio di una morte prematura: se mi viene affidato un compito del genere, sarò troppo condizionato dalla paura di perdere la mia unica vita e lo svolgerò pessimamente.
Fallo tu, invece, che confidi t'attenda l'eterna beatitudine nell'aldilà e l'idea di morire, tutto sommato, non può dispiacerti più di tanto.
Geniale, un passo avanti rispetto all'interdizione dei servizi sanitari ai credenti (Che preghino!) e verso l'estinzione degli stessi (I credenti, non i servizi sanitari )
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Lucatortuga ha scritto:Beh, si potrebbe anche sfruttare positivamente la credenza altrui, tenendone conto a livello legislativo, in materia di diritto del lavoro.
Proposta: tutti i lavori e i compiti pericolosi che comportino un aumentato rischio di morte violenta siano appannaggio esclusivo di chi crede nella vita ultraterrena post-mortem.
Insomma, io sono convinto di avere a disposizione una vita sola, non potrei mai portare a termine serenamente un incarico che comporti il rischio di una morte prematura: se mi viene affidato un compito del genere, sarò troppo condizionato dalla paura di perdere la mia unica vita e lo svolgerò pessimamente.
Fallo tu, invece, che confidi t'attenda l'eterna beatitudine nell'aldilà e l'idea di morire, tutto sommato, non può dispiacerti più di tanto.
Olè olè olè!
Niques- -------------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
ahah Bella idea, LucaTortuga!
Se non fosse che chi si ubriaca di dio per farsi coraggio, subisce anche gli effetti indotti da tolleranza ed assuefazione che questo comporta.
Per questo motivo il terrore della morte, non li lascia mai.
Se non fosse che chi si ubriaca di dio per farsi coraggio, subisce anche gli effetti indotti da tolleranza ed assuefazione che questo comporta.
Per questo motivo il terrore della morte, non li lascia mai.
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Lei è cattolico? Allora mi perdoni
BestBeast- -----------
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Lucatortuga ha scritto:Beh, si potrebbe anche sfruttare positivamente la credenza altrui, tenendone conto a livello legislativo, in materia di diritto del lavoro.
Proposta: tutti i lavori e i compiti pericolosi che comportino un aumentato rischio di morte violenta siano appannaggio esclusivo di chi crede nella vita ultraterrena post-mortem.
Insomma, io sono convinto di avere a disposizione una vita sola, non potrei mai portare a termine serenamente un incarico che comporti il rischio di una morte prematura: se mi viene affidato un compito del genere, sarò troppo condizionato dalla paura di perdere la mia unica vita e lo svolgerò pessimamente.
Fallo tu, invece, che confidi t'attenda l'eterna beatitudine nell'aldilà e l'idea di morire, tutto sommato, non può dispiacerti più di tanto.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
Diva ha scritto:Lucatortuga ha scritto:Beh, si potrebbe anche sfruttare positivamente la credenza altrui, tenendone conto a livello legislativo, in materia di diritto del lavoro.
Proposta: tutti i lavori e i compiti pericolosi che comportino un aumentato rischio di morte violenta siano appannaggio esclusivo di chi crede nella vita ultraterrena post-mortem.
Insomma, io sono convinto di avere a disposizione una vita sola, non potrei mai portare a termine serenamente un incarico che comporti il rischio di una morte prematura: se mi viene affidato un compito del genere, sarò troppo condizionato dalla paura di perdere la mia unica vita e lo svolgerò pessimamente.
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Re: Senza dio ci resta una cosa. La morte.
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Niques ha scritto:Diva ha scritto:
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