Domande scomode per credenti
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Re: Domande scomode per credenti
Guarda che il titolo del thread non è "domande idiote per tutti i gusti"…NeonBahamutZero ha scritto:io invece faccio una domanda a voi atei... come funziona un dizionario e perchè funziona?
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Re: Domande scomode per credenti
Darrow ha scritto:Mettendo in ordine alfabetico tutte le parole di senso compiuto di un determinato linguaggio. Funziona perchè la gente trova la risposta giusta al momento giusto al posto giusto, soddisfa una curiosità e impara ad usare la parola conveniente.NeonBahamutZero ha scritto:io invece faccio una domanda a voi atei... come funziona un dizionario e perchè funziona?
No non funziona perchè bla bla bla... funziona perchè esiste all'interno del dizionario un insieme finito di concetti primitivi... perchè?
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Ma lo chiedi perchè non lo sai o perchè ti vergogni di dare la tue versione?NeonBahamutZero ha scritto:Darrow ha scritto:Mettendo in ordine alfabetico tutte le parole di senso compiuto di un determinato linguaggio. Funziona perchè la gente trova la risposta giusta al momento giusto al posto giusto, soddisfa una curiosità e impara ad usare la parola conveniente.NeonBahamutZero ha scritto:io invece faccio una domanda a voi atei... come funziona un dizionario e perchè funziona?
No non funziona perchè bla bla bla... funziona perchè esiste all'interno del dizionario un insieme finito di concetti primitivi... perchè?
loonar- ----------
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Re: Domande scomode per credenti
Nel nuovo governo francese di François Hollande, appena insediato, è stato nominato Primo Ministro Jean-Marc Ayrault.NeonBahamutZero ha scritto:io invece faccio una domanda a voi atei... come funziona un dizionario e perchè funziona?
Questo nome ha suscitato grande imbarazzo nei media di lingua araba. Come mai? "Ayrault" si pronuncia all'incirca "Erò", che, translitterato in arabo, significa "cazzo".
I sessuofobi musulmani ovviamente non potevano scrivere "cazzo". Alla fine hanno deciso di trascriverlo così com'è, e al diavolo la pronuncia. Ecco come funziona un dizionario.
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Re: Domande scomode per credenti
Comunque è evidente il fatto che NB0 è il classico esempio di cattolico studente di matematica ai primi anni che pensa di aver trovato la quadratura del cerchio e viene a sboroneggiare soddisfatto e tronfio qua sul forum, convinto di fare terra bruciata di non credenti, grazie alle sue domandine "matematiche".
Peccato che l'unica cosa di matematico è la proporzione diretta fra la sua convinzione e la sua ridicolaggine.
Peccato che l'unica cosa di matematico è la proporzione diretta fra la sua convinzione e la sua ridicolaggine.
loonar- ----------
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Re: Domande scomode per credenti
perchè esistono i concetti primitivi?
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Perchè non c'entrano un cazzo coi dizionari?NeonBahamutZero ha scritto:perchè esistono i concetti primitivi?
loonar- ----------
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Re: Domande scomode per credenti
La risposta corretta è "non me ne frega un cazzo". Dato che la domanda non ha senso...NeonBahamutZero ha scritto:perchè esistono i concetti primitivi?
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Re: Domande scomode per credenti
come si giustifica il processo cognitivo legato ai concetti primitivi?
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Per i memi che ci tramandiamo da quando l'essere umano ha incominciato ad usare un linguaggio.semplice e facile.
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klaus54- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
klaus54 ha scritto:Per i memi che ci tramandiamo da quando l'essere umano ha incominciato ad usare un linguaggio.semplice e facile.
questa è la risposta di un credente non di un ateo
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Che differenza fa, se è la risposta esatta?
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Re: Domande scomode per credenti
E poi dove sta scritto che Klaus54 è un credente?NeonBahamutZero ha scritto:klaus54 ha scritto:Per i memi che ci tramandiamo da quando l'essere umano ha incominciato ad usare un linguaggio.semplice e facile.
questa è la risposta di un credente non di un ateo
loonar- ----------
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Re: Domande scomode per credenti
klaus54 ha scritto:Per i memi che ci tramandiamo da quando l'essere umano ha incominciato ad usare un linguaggio.semplice e facile.
intendevo dire chè è una congettura... e tra l'altro eccessivamente comoda, poco scientifica...
Al di la della provocazione se vi fermate a pensarci sopra è strano che il genere umano col suo linguaggio funzioni sotto una sorta di convenzione linguistica per cui si accettano per veri questi concetti primitivi, chi ha stabilito che fossero questi e non quelli e attraverso quale criterio? perchè devono esistere concetti veri a priori a sostenere la nostra esperienza cognitiva?
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
L'ha stabilito il nostro genotipo,che si relaziona con l'ambiente e muta di conseguenza.tutto qui.i memi fanno parte di questo adattamento.appunto.
Credente in cosa?
non arrivare alla bizzarra conclusione che sono concetti trasmessi da Dio,non serve.
Credente in cosa?
non arrivare alla bizzarra conclusione che sono concetti trasmessi da Dio,non serve.
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Re: Domande scomode per credenti
Se ti fermi a pensarci tu invece, noterai che ti stanno smontando ad una ad una le assurdità con le quali con tono di supponenza volevi illuminarci, tanto che subito dopo sei costretto a riclassificarle come provocazioni per minimizzare e cercare di risalire di tono.
Dove vuoi arrivare? Gli archetipi ce li ha ficcati in testa la tua divinità?
Dove vuoi arrivare? Gli archetipi ce li ha ficcati in testa la tua divinità?
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Re: Domande scomode per credenti
NeonBahamutZero ha scritto:
Al di la della provocazione se vi fermate a pensarci sopra è strano che il genere umano col suo linguaggio funzioni sotto una sorta di convenzione linguistica per cui si accettano per veri questi concetti primitivi, chi ha stabilito che fossero questi e non quelli e attraverso quale criterio? perchè devono esistere concetti veri a priori a sostenere la nostra esperienza cognitiva?
consiglio n.1 prova a ragionare in chiave evoluzionistica e tutto ti sarà chiaro.
consiglio n.2 prova a non confondere esperienza cognitiva e meccanismi di definizione.
c'era anche un consiglio n.3, ma l'ho editato...
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fine.
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Re: Domande scomode per credenti
consiglio n.3 prova a ragionare
loonar- ----------
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Re: Domande scomode per credenti
chi o cosa conferisce l'attributo di verità a questi concetti primitivi? Ovviamente la risposta deve essere scientificamente sostenibile...
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
ti è già stato risposto, sei tu che non capisci. e che non sai nulla di scienza, sennò non batteresti la testa su questo vicolo cieco.
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fine.
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Re: Domande scomode per credenti
sono convenzioniNeonBahamutZero ha scritto:chi o cosa conferisce l'attributo di verità a questi concetti primitivi? Ovviamente la risposta deve essere scientificamente sostenibile...
l'uso funzionante ne ha prodotto il loro consolidamento
quelli disfunzionali vengono col tempo dismessi
come, credo, sarà del concetto di Dio, per esempio, fra un po'.
permettimi un paio di considerazioni
ho sperimentato personalmente un eccesso di reattività al mio ingresso nelle discussioni
quindi non prendere la cosa sul personale;
può essere faticoso, ed indisporre, seguire un discorso impostato su dei quiz
ti verrebbe complicato esporre la tua visione delle cose?
comunque, io ti porgo il mio personale benvenuto, quali che siano le tue convinzioni
per quanto mi riguarda potremo discutere pacatamente se c'è rispetto, onestà e buona volontà
mix- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
mix ha scritto:sono convenzioniNeonBahamutZero ha scritto:chi o cosa conferisce l'attributo di verità a questi concetti primitivi? Ovviamente la risposta deve essere scientificamente sostenibile...
l'uso funzionante ne ha prodotto il loro consolidamento
quelli disfunzionali vengono col tempo dismessi
come, credo, sarà del concetto di Dio, per esempio, fra un po'.
permettimi un paio di considerazioni
ho sperimentato personalmente un eccesso di reattività al mio ingresso nelle discussioni
quindi non prendere la cosa sul personale;
può essere faticoso, ed indisporre, seguire un discorso impostato su dei quiz
ti verrebbe complicato esporre la tua visione delle cose?
comunque, io ti porgo il mio personale benvenuto, quali che siano le tue convinzioni
per quanto mi riguarda potremo discutere pacatamente se c'è rispetto, onestà e buona volontà
innanzitutto grazie per il benvenuto
non ho trovato dove presentarmi all'interno del forum così magari posso chiarire la mia posizione e su cosa essa si basi. Se poi qualcuno si è sentito offeso mi scuso, non è mia intenzione offendere nessuno, la mia intenzione è seminare il dubbio su qualunque certezza che non sia prodotta con metodo scientifico.
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Non è certo sparando minchiate sulla termodinamica, sull'evoluzione e sulla "fede negli assiomi" che guadagnerai rispetto, qui...
Comunque, per presentarti c'è la sezione apposita.
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loonar- ----------
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Re: Domande scomode per credenti
Fux89 ha scritto:Non è certo sparando minchiate sulla termodinamica
hahahahahaha secondo me tu la termodinamica non sai neanche che cos'è. Nella "tua" termodinamica vedresti l'acqua congelarsi, le lame affilarsi, ogni sorta di processo irreversibile realizzarsi.
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
la teoria evoluzionistica porta a degli assurdi per cui è da rivedere scientificamente parlando
http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Kuhn#Le_.22Fasi.22_della_Scienza_per_Kuhn
giusto per farsi un idea di come funziona la scienza
http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Kuhn#Le_.22Fasi.22_della_Scienza_per_Kuhn
giusto per farsi un idea di come funziona la scienza
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Ma ti fa schifo il premio Nobel?
Se sei sicuro di quello che dici perché non lo ritiri con la tua prova che una teoria frutto di 150 anni di contributi di grandi scienziati, prove su prove, ecc... non funziona?
Ah scusa, dimenticavo, c'è la lobby evoluzionistica ebrea d'ispirazione massonica che rema contro
Se sei sicuro di quello che dici perché non lo ritiri con la tua prova che una teoria frutto di 150 anni di contributi di grandi scienziati, prove su prove, ecc... non funziona?
Ah scusa, dimenticavo, c'è la lobby evoluzionistica ebrea d'ispirazione massonica che rema contro
Tomhet- -----------
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Re: Domande scomode per credenti
Quando qualcuno ha il coraggio di rivelare queste tremende verità senza paura, bisogna premiarlo con un verde!Tomhet ha scritto:
Ah scusa, dimenticavo, c'è la lobby evoluzionistica ebrea d'ispirazione massonica che rema contro
God bless you Tomhet!!!
loonar- ----------
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Re: Domande scomode per credenti
questa rappresentazione mi sembra un po' troppo schematica, a prima vista;NeonBahamutZero ha scritto:la teoria evoluzionistica porta a degli assurdi per cui è da rivedere scientificamente parlando
http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Kuhn#Le_.22Fasi.22_della_Scienza_per_Kuhn
giusto per farsi un idea di come funziona la scienza
come se l'evoluzione scientifica procedesse sempre allo stesso modo pur in presenza di un ambiente tecnologico/culturale in continua evoluzione col passare del tempo.
mix- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
NeonBahamutZero ha scritto:come si giustifica il processo cognitivo legato ai concetti primitivi?
Non si giustifica. Infatti i concetti primitivi non sono modificabili con loa terapia della parola o del pensiero razionale.
I concetti primitivi risiedono in strutture neuromodulari presenti in ambiti sottocorticali che sfuggono alla cognizione. Sono frutto della selezione naturale, operano e sono gia' presenti nel fenotipo della nostra famiglia sapiens.
Non e' una mia idea. E' scientificamente provato..le citazioni manco te le metto, perche' se non hai gia' fatto delle ricerche significa che della verita' neurofisiologica non te ne fotte una mazza..
Ma hai semplicemnete e provatamente sottointeso una minchiata..
delfi68- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
mix ha scritto:questa rappresentazione mi sembra un po' troppo schematica, a prima vista;NeonBahamutZero ha scritto:la teoria evoluzionistica porta a degli assurdi per cui è da rivedere scientificamente parlando
http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Kuhn#Le_.22Fasi.22_della_Scienza_per_Kuhn
giusto per farsi un idea di come funziona la scienza
come se l'evoluzione scientifica procedesse sempre allo stesso modo pur in presenza di un ambiente tecnologico/culturale in continua evoluzione col passare del tempo.
Fino ad ora è stato così, lo è stato per la fisica classica, per la relatività ristretta, la meccanica statistica, la relatività generale, la meccanica quantistica, la QFT.
Non prende piede la teoria corretta ma quella più accreditata... Lo sapeva molto bene boltzmann tanto da farsi incidere sulla lapide la sua formula sull'entropia e sui microstati
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
delfi68 ha scritto:
Non e' una mia idea. E' scientificamente provato..le citazioni manco te le metto
no no metti metti tutte le citazioni...
NeonBahamutZero- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Cervello modulare di Richard Restak.
All'interno trovi trattati clinici di pazienti neurologici di molti neuropschiatri, neurochirurghi, e pezzi da 90 a livello mondiale..attraverso i quali si e' stilata una mappa alquanto dettagliata delle funzioni modulari del cervello..un trattato essenziale per chi vuole proseguire sulla conoscenza delle funzioni del cervello, del cosidetto libero arbitrio, la percezione, la cognizione e la coscienza.
All'interno trovi trattati clinici di pazienti neurologici di molti neuropschiatri, neurochirurghi, e pezzi da 90 a livello mondiale..attraverso i quali si e' stilata una mappa alquanto dettagliata delle funzioni modulari del cervello..un trattato essenziale per chi vuole proseguire sulla conoscenza delle funzioni del cervello, del cosidetto libero arbitrio, la percezione, la cognizione e la coscienza.
delfi68- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
delfi68 ha scritto:Cervello modulare di Richard Restak.
All'interno trovi trattati clinici di pazienti neurologici di molti neuropschiatri, neurochirurghi, e pezzi da 90 a livello mondiale..attraverso i quali si e' stilata una mappa alquanto dettagliata delle funzioni modulari del cervello..un trattato essenziale per chi vuole proseguire sulla conoscenza delle funzioni del cervello, del cosidetto libero arbitrio, la percezione, la cognizione e la coscienza.
Questo me lo segno... è un ambito che intendo approfondire
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Re: Domande scomode per credenti
Ed è fuori commercio.delfi68 ha scritto:Cervello modulare di Richard Restak.
All'interno trovi trattati clinici di pazienti neurologici di molti neuropschiatri, neurochirurghi, e pezzi da 90 a livello mondiale..attraverso i quali si e' stilata una mappa alquanto dettagliata delle funzioni modulari del cervello..un trattato essenziale per chi vuole proseguire sulla conoscenza delle funzioni del cervello, del cosidetto libero arbitrio, la percezione, la cognizione e la coscienza.
Quando lo consigliasti a me riuscii a trovarlo solo su internet (su Amazon)...
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Re: Domande scomode per credenti
In feltrinelli lo puoi prenotare.
Oppure edizioni longanesi.
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Re: Domande scomode per credenti
altra domanda naturalmente a chi accetta la teoria dell'evoluzione!a che punto dell'evoluzione attribuiamo l'anima ai mostri antenati?intendo dire,a quale generazione diamo l'anima eh?e quelli della generazione prima poverini sono troppo rozzi e animaleschi x avere l'anima?
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Re: Domande scomode per credenti
Seeeee! Troppo ambiziosa, amica mia. Non ti risponderanno mai ad una domanda del genere.
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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
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Re: Domande scomode per credenti
Avendo approfondito l'argomento della nascita della spiritualità nella specie "homo", cercherò di rispondere. Prima di tutto voglio dirti che considerare "troppo rozzi e animaleschi" i primi ominidi, a parte una questione puramente intellettuale di rispetto delle varie specie, mi pare riduttivo e abbastanza semplicistico, e ti spiego anche il perchè. Nell'evoluzione il passaggio da una specie, da un genere o semplicemente da una sottopopolazione ad un altra richiede in termini di tempo da migliaia a centinaia di anni. Considerare rozzo un uomo di 200000, 190000 anni fa, mettendo come metro di paragone la nostra società e la nostra acquisizione scientifica, mi pare del tutto assurdo e illogico, nonostante i nostri antenati avessero un cervello praticamente come il nostro. Essi erano all'inizio della nostra specie, una società naif al primo incontro con l'esistenza, normale che ai nostri occhi la scoperta del fuoco appia elementare, ma rappresenta un punto cruciale, formidabile e intelligentissimo,se contestualizzato all'epoca.
Dunque, confutata la tua considerazione verso i nostri antenati,posso passare alla domanda che poni.
Se si cerca di rintracciare a ritroso gli esempi via via più arcaici degli elementi dell'agire religioso, idealmente fino agli atti iniziali, la strada percorribile è ancora relativamente breve.
La comparsa del comportamento religioso è molto breve e recente rispetto alla durata dell'evoluzione culturale, forse 100.000 anni rispetto a più di 2 milioni e mezzo, allorché l'umanità paleolitica ha già compiuto un lungo percorso. Ancora più recente è la prima autentica esplosione di manifestazioni religiose: meno di 50.000 anni fa. La cornice spazio-temporale non sarebbe completa se non si avvertisse che il teatro delle origini va confinato al Vecchio Mondo, e tutt'al più all'Australia, poiché le Americhe – fino a prova contraria – furono raggiunte dall'uomo soltanto più tardi.
La comparsa brusca e recente dell'agire religioso è autentica? L'opinione scientifica è che si tratti di un'impressione illusoria: sono soltanto gli inizi della visibilità archeologica, ma gli albori di preoccupazioni e pensieri si celerebbero più lontano.
Esiste infatti un terreno di umani bisogni sul quale si confondono religione e scienza, rito e know-how pratico, «sacro», e «profano»: l'invocare forze superumane, ma anche il sapere scheggiare la pietra come si è appreso manualmente dai padri; il santificare la fecondità animale, ma anche il controllare i branchi, avendo in mente esigenze di caccia; l'«inventare» una vita oltre la morte, nello stesso istante in cui ci si sbarazza dei defunti a scopo liberatorio e igienico. Ma le prime tracce di religione non possono essere cercate nella scheggiatura della pietra, nelle espressioni di senso estetico, o nella manipolazione di animali indicata dagli avanzi di pasto. Quale che fosse, l'apparato ideologico concomitante a queste azioni non ha lasciato tracce che si possano etichettare come religiose. Un più suggestivo campo in cui cercare è offerto da tre categorie di dati archeologici che fanno simultaneamente la loro comparsa intorno a 100.000 anni fa: tombe, coloranti e monili. O riassumendo con altre parole: il comportamento verso i morti e la manifesta curiosità verso certe stranezze del mondo.
L'anima, intesa come prosecuzione della vita oltre la vita materiale, si deve essere plasmata quando i primi uomini incominciarono ad associare gli eventi naturali, e quindi il ciclo vita morte, alla propria esistenza. I morti, incominciavano ad essere sacralizzati, in parte dovuti al rituale di sepoltura ( che nel mondo naturale non serve nient'altro a prendere le distanze dalle carcasse in putrefazione, istintivamente pericolose) in parte al fatto che la cultura trasmessa oralmente dai predecessori, in qualche modo si fondesse con la stessa concezione di "antenato". Gli avi vivevano nelle storie, rimanevano in vita nonostante la morte fisica, ed in un certo qual senso la loro esistenza era perpetuata attraverso i racconti, che più tardi divennero miti e leggende. Da qui la trascendentalizzazione del vissuto, in cui la vita divenne solo parte di una esistenza più grande e più longeva, proprio in relazione ai cicli naturali estremamente più lunghi rispetto a quelli umani. Penso sia la concezione più coerente e più affidabile in termini antropologici, se non ti va bene ed hai qualcosa da contraddire o proporre rispondi pure senza problemi.
Dunque, confutata la tua considerazione verso i nostri antenati,posso passare alla domanda che poni.
Se si cerca di rintracciare a ritroso gli esempi via via più arcaici degli elementi dell'agire religioso, idealmente fino agli atti iniziali, la strada percorribile è ancora relativamente breve.
La comparsa del comportamento religioso è molto breve e recente rispetto alla durata dell'evoluzione culturale, forse 100.000 anni rispetto a più di 2 milioni e mezzo, allorché l'umanità paleolitica ha già compiuto un lungo percorso. Ancora più recente è la prima autentica esplosione di manifestazioni religiose: meno di 50.000 anni fa. La cornice spazio-temporale non sarebbe completa se non si avvertisse che il teatro delle origini va confinato al Vecchio Mondo, e tutt'al più all'Australia, poiché le Americhe – fino a prova contraria – furono raggiunte dall'uomo soltanto più tardi.
La comparsa brusca e recente dell'agire religioso è autentica? L'opinione scientifica è che si tratti di un'impressione illusoria: sono soltanto gli inizi della visibilità archeologica, ma gli albori di preoccupazioni e pensieri si celerebbero più lontano.
Esiste infatti un terreno di umani bisogni sul quale si confondono religione e scienza, rito e know-how pratico, «sacro», e «profano»: l'invocare forze superumane, ma anche il sapere scheggiare la pietra come si è appreso manualmente dai padri; il santificare la fecondità animale, ma anche il controllare i branchi, avendo in mente esigenze di caccia; l'«inventare» una vita oltre la morte, nello stesso istante in cui ci si sbarazza dei defunti a scopo liberatorio e igienico. Ma le prime tracce di religione non possono essere cercate nella scheggiatura della pietra, nelle espressioni di senso estetico, o nella manipolazione di animali indicata dagli avanzi di pasto. Quale che fosse, l'apparato ideologico concomitante a queste azioni non ha lasciato tracce che si possano etichettare come religiose. Un più suggestivo campo in cui cercare è offerto da tre categorie di dati archeologici che fanno simultaneamente la loro comparsa intorno a 100.000 anni fa: tombe, coloranti e monili. O riassumendo con altre parole: il comportamento verso i morti e la manifesta curiosità verso certe stranezze del mondo.
L'anima, intesa come prosecuzione della vita oltre la vita materiale, si deve essere plasmata quando i primi uomini incominciarono ad associare gli eventi naturali, e quindi il ciclo vita morte, alla propria esistenza. I morti, incominciavano ad essere sacralizzati, in parte dovuti al rituale di sepoltura ( che nel mondo naturale non serve nient'altro a prendere le distanze dalle carcasse in putrefazione, istintivamente pericolose) in parte al fatto che la cultura trasmessa oralmente dai predecessori, in qualche modo si fondesse con la stessa concezione di "antenato". Gli avi vivevano nelle storie, rimanevano in vita nonostante la morte fisica, ed in un certo qual senso la loro esistenza era perpetuata attraverso i racconti, che più tardi divennero miti e leggende. Da qui la trascendentalizzazione del vissuto, in cui la vita divenne solo parte di una esistenza più grande e più longeva, proprio in relazione ai cicli naturali estremamente più lunghi rispetto a quelli umani. Penso sia la concezione più coerente e più affidabile in termini antropologici, se non ti va bene ed hai qualcosa da contraddire o proporre rispondi pure senza problemi.
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klaus54- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Cosworth117 ha scritto:Seeeee! Troppo ambiziosa, amica mia. Non ti risponderanno mai ad una domanda del genere.
Dicto facto. Non essere così presuntuoso/a....
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klaus54- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Parlavo dei cattolici. Non conosco il pensiero buddista e non è orario di leggere post chilometrici.
Comunque al massimo presuntuoso, cosa che non sono. Parlo per esperienza, con i cattolici. A Voi buddisti non vi conosco.
Comunque al massimo presuntuoso, cosa che non sono. Parlo per esperienza, con i cattolici. A Voi buddisti non vi conosco.
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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
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Re: Domande scomode per credenti
Non ti sto dando una risposta buddhista, rastafariana, cattolica, islamica sunnita, atea, o chissachè. Semplicemente scientifica. Credo che a volte l'etichetta sia imposta a priori, dichiarando esplicitamente "non leggo,troppo lungo". Tipico esempio di personaggio medio italiano.Troppa fatica leggere e informarsi,meglio far proprie informazioni pre-digerite e fruibili anche dai bimbi..
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Re: Domande scomode per credenti
Kalus, ottima esposizione. Io ritengo che sia impossibile stabilire date certe circa la comparsa del senso religioso nell'uomo. E' un processo che è durato centinaia di migliaia di anni e si sarà maturato in modo molto lento e progressivo, con notevoli differenza per aree geografiche. Io però ritengo che sia andato di pari passo con l'evolversi delle comunità, ovvero man mano che l'uomo da animale che viveva in piccoli branchi ha iniziato ad aggregarsi e formare comunità sempre più numerose. Bisogna fare una distinzione tra senso religioso e senso del divino. Quanto illustrato da Klaus, a mio avviso, è maggiormente legato alla nascita e allo sviluppo della religiosità che è una conseguenza del senso del divino.
Mi spiego meglio. La religione è un insieme di norme che servono a gestire l'attività verso il divino in una comunità. Se l'uomo non fosse un animale sociale, e conducesse vita individuale, la religione non sarebbe mai nata. Mentre la figura di un dio potrebbe ugualmente essere presente. Si potrebbe discutere molto circa l'origine del senso del divino, ma si complicherebbero molto le cose. In ogni caso è certamente precedente alla comparsa delle religioni ed è stata generata da altre esigenze.
Per adesso limitiamoci a valutare la nascita delle religioni. E' pertanto evidente che maggiormente le comunità andavano allargandosi, i vari riti religiosi venivano sempre più regolamentati, con la nascita dei primi gestori del culto, alle zone adibite al culto, fino alle gerarchie che gestivano il culto stesso, che nel passato vedevano sempre il capo (re, faraone, imperatore...) quale elemento vertice di questa organizzazione. La religione perciò è sempre stata utilizzata dal potere per esercitare il suo controllo sulle popolazioni che diventavano sempre più numerose. Possiamo dire che dio e re sono sempre andati di pari passo, anzi hanno sempre coinciso.
Mi spiego meglio. La religione è un insieme di norme che servono a gestire l'attività verso il divino in una comunità. Se l'uomo non fosse un animale sociale, e conducesse vita individuale, la religione non sarebbe mai nata. Mentre la figura di un dio potrebbe ugualmente essere presente. Si potrebbe discutere molto circa l'origine del senso del divino, ma si complicherebbero molto le cose. In ogni caso è certamente precedente alla comparsa delle religioni ed è stata generata da altre esigenze.
Per adesso limitiamoci a valutare la nascita delle religioni. E' pertanto evidente che maggiormente le comunità andavano allargandosi, i vari riti religiosi venivano sempre più regolamentati, con la nascita dei primi gestori del culto, alle zone adibite al culto, fino alle gerarchie che gestivano il culto stesso, che nel passato vedevano sempre il capo (re, faraone, imperatore...) quale elemento vertice di questa organizzazione. La religione perciò è sempre stata utilizzata dal potere per esercitare il suo controllo sulle popolazioni che diventavano sempre più numerose. Possiamo dire che dio e re sono sempre andati di pari passo, anzi hanno sempre coinciso.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Domande scomode per credenti
La paura del buio è irrazionale?
Perché in Italia i gatti temono l'uomo negli Emirati no?
Rispondere a queste domande è facile o abbiamo la capacità di fare una buona approssimazione verosimile.
Un ragionamento come questo è buono.
Vi ricordate qualche incubo? Svegliarsi sudati ed essere contenti che era solo un sogno.
Se l'uomo avesse confuso il sogno con la realtà, l'astronomia con l'astrologia e la fede con la scienza, come sarebbe stato ieri e com'è se lo fa oggi?
http://atei.forumitalian.com/t2233p7-predisposti-alla-fede#41815
Non ho domande imbarazzanti per nessuno ma percorsi mentali verso soluzioni a diversa verosimiglianza.
Perché in Italia i gatti temono l'uomo negli Emirati no?
Rispondere a queste domande è facile o abbiamo la capacità di fare una buona approssimazione verosimile.
Un ragionamento come questo è buono.
Vi ricordate qualche incubo? Svegliarsi sudati ed essere contenti che era solo un sogno.
Se l'uomo avesse confuso il sogno con la realtà, l'astronomia con l'astrologia e la fede con la scienza, come sarebbe stato ieri e com'è se lo fa oggi?
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Non ho domande imbarazzanti per nessuno ma percorsi mentali verso soluzioni a diversa verosimiglianza.
SergioAD- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
Io concordo con te, il concetto, o meglio l'idea del divino deriva dalla capacità che ha l'uomo di "sognare" inteso in senso lato. Penso che i sogni abbiano avuto importanza fondamentale nel credere che possa esistere un mondo che però nella realtà non abbiamo modo di vivere e conoscere. Poi però l'esigenza di un essere superiore non la farei risalire la bisogno di spiegare i misteri e i perchè della vita. Se mai quello è stato l'utilizzo che ne ha fatto l'uomo.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Paolo- --------------
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Re: Domande scomode per credenti
klaus54 ha scritto:Non ti sto dando una risposta buddhista, rastafariana, cattolica, islamica sunnita, atea, o chissachè. Semplicemente scientifica. Credo che a volte l'etichetta sia imposta a priori, dichiarando esplicitamente "non leggo,troppo lungo". Tipico esempio di personaggio medio italiano.Troppa fatica leggere e informarsi,meglio far proprie informazioni pre-digerite e fruibili anche dai bimbi..
Senti, smettila di fare lo stronzo con me. Si vede che non mi conosci. Paragonarmi all'italiano medio è la peggiore delle offese che puoi farmi, ok? Alle 3 di notte che minchia posso leggere, eh? Quando mi va lo leggo, sicuramente non alle 3 di notte.
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Re: Domande scomode per credenti
E' vero mi piace l'interpretazione libera di quello che scrivo e vedere come si orienta la discussione - in questo caso te la devo una spiegazione - ci sono incapsulati i due istinti e non invito a discutere sui misteri ed i perché della vita (io sono dentro la mente umana).Poi però l'esigenza di un essere superiore non la farei risalire la bisogno di spiegare i misteri e i perchè della vita. Se mai quello è stato l'utilizzo che ne ha fatto l'uomo.
Read more: http://atei.forumitalian.com/t3846p690-domande-scomode-per-credenti#ixzz1vOidMZ7i
Si stiamo parlando dell'uomo, assolutamente dell'uomo e della sua testa.
SergioAD- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
klaus54 ha scritto:Avendo approfondito l'argomento della nascita della spiritualità nella specie "homo", cercherò di rispondere. Prima di tutto voglio dirti che considerare "troppo rozzi e animaleschi" i primi ominidi, a parte una questione puramente intellettuale di rispetto delle varie specie, mi pare riduttivo e abbastanza semplicistico, e ti spiego anche il perchè. Nell'evoluzione il passaggio da una specie, da un genere o semplicemente da una sottopopolazione ad un altra richiede in termini di tempo da migliaia a centinaia di anni. Considerare rozzo un uomo di 200000, 190000 anni fa, mettendo come metro di paragone la nostra società e la nostra acquisizione scientifica, mi pare del tutto assurdo e illogico, nonostante i nostri antenati avessero un cervello praticamente come il nostro
Si questo lo sapevo, la mia espressione era solo una provocazione, da un lato perché so che appunto il processo evolutivo dura migliaia di anni e anche la stessa emersione della coscienza e del comportamento religioso. Dall'altro perché, al contrario di come forse hai creduto perché probabilmente ho tratto in inganno io con la domanda provocatoria, io provo rispetto per tutti gli esseri viventi, tanto che quando credevo una delle cose che non accettavo del cristianesimo è che si salvasse solo l'uomo! E avevo abbracciato per più di un annetto il buddismo proprio per la sua apertura mentale e il rispetto per tutti gli esseri viventi!
E poi se fossi ancora cattolica, se dovessi avere una vita oltre la morte perché non potrei avere con me il mio cane cui voglio un mare di bene? Solo perché non abbastanza evoluto per inventarsi l'idea di dio? (domanda provocatoria anche questa ovviamente)
Ma a parte queste cose sentimentali, appunto perché l'evoluzione dura anni quando i cattolici attribuiscono l'anima all'uomo? Forse quando nasce il pensiero religioso? Ma se anche questo si è sviluppato in migliaia di anni?
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Ho perso Dio, ma ho scoperto l'umanità
Spica- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
klaus54 ha scritto:Non ti sto dando una risposta buddhista, rastafariana, cattolica, islamica sunnita, atea, o chissachè. Semplicemente scientifica. Credo che a volte l'etichetta sia imposta a priori, dichiarando esplicitamente "non leggo,troppo lungo". Tipico esempio di personaggio medio italiano.Troppa fatica leggere e informarsi,meglio far proprie informazioni pre-digerite e fruibili anche dai bimbi..
Da quali fonti? .puoi citarmi da dove hai "studiato" queste esposizioni?
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Re: Domande scomode per credenti
SergioAD ha scritto:La paura del buio è irrazionale?
Perché in Italia i gatti temono l'uomo negli Emirati no?
Rispondere a queste domande è facile o abbiamo la capacità di fare una buona approssimazione verosimile.
Un ragionamento come questo è buono.
Vi ricordate qualche incubo? Svegliarsi sudati ed essere contenti che era solo un sogno.
Se l'uomo avesse confuso il sogno con la realtà, l'astronomia con l'astrologia e la fede con la scienza, come sarebbe stato ieri e com'è se lo fa oggi?
http://atei.forumitalian.com/t2233p7-predisposti-alla-fede#41815
Non ho domande imbarazzanti per nessuno ma percorsi mentali verso soluzioni a diversa verosimiglianza.
ti giuro non ho capito una sola frase, forse sono tardo...
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
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Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: Domande scomode per credenti
La paura del buio è un retaggio degli uomini primitivi. Essi avevano paura della notte e del buio, perché rappresentava l’ignoto, popolato da pericoli e mostri. La contrapposizione è ripararsi, dormire al sicuro e dovrebbe associare al lettore l'istinto della sopravvivenza.
Per la maggioranza degli utenti non è poi tanto che erano bambini e ricordano che ciò che li colpiva in maniera negativa durante il giorno, poteva portarli ad avere paura della notte e del buio dove i loro timori e paure si potevano “materializzare”.
Il gatto teme l'uomo? E' una questione di condizionamento ambientale, negli Emirati li accarezzi e fanno le fusa... a Hyde park i scoiattoli mangiano dalle mani degli uomini - fai te le relazioni, il fatto è che non è importante che capiscano tutti - tu dici tardo io dico interesse, sapere e motivazione. Se è vero che uno annoiato può sparare eresie per ammazzare il tempo è anche possibile che altre volte abbia maggiore sensibilità e disponibilità - guarda lo scoiattolo nel video e pensa cose insegna ai suoi piccoli.
https://www.youtube.com/watch?v=AjF0acubt-Y
Il resto suppongo sia semplice ora.
E' semplice, breve, interpretabile ed è per la gente con coi mi piace dialogare.
Mi piace anche che appaia il desiderio di fare domande, qualche volta si vede che sono critiche poco amichevoli altre di sincera partecipazione.
Per la maggioranza degli utenti non è poi tanto che erano bambini e ricordano che ciò che li colpiva in maniera negativa durante il giorno, poteva portarli ad avere paura della notte e del buio dove i loro timori e paure si potevano “materializzare”.
Il gatto teme l'uomo? E' una questione di condizionamento ambientale, negli Emirati li accarezzi e fanno le fusa... a Hyde park i scoiattoli mangiano dalle mani degli uomini - fai te le relazioni, il fatto è che non è importante che capiscano tutti - tu dici tardo io dico interesse, sapere e motivazione. Se è vero che uno annoiato può sparare eresie per ammazzare il tempo è anche possibile che altre volte abbia maggiore sensibilità e disponibilità - guarda lo scoiattolo nel video e pensa cose insegna ai suoi piccoli.
https://www.youtube.com/watch?v=AjF0acubt-Y
Il resto suppongo sia semplice ora.
E' semplice, breve, interpretabile ed è per la gente con coi mi piace dialogare.
Mi piace anche che appaia il desiderio di fare domande, qualche volta si vede che sono critiche poco amichevoli altre di sincera partecipazione.
SergioAD- -------------
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Re: Domande scomode per credenti
L'uomo teme il buio poiche' i maggiori predatori sono notturni.
Teme anche non poter ragionare con le entita' che egli crede risiedere nelle cose e negli eventi. Ed e' per questo che si e' sempre affidato a sciamani ed indovini..
L'uomo, specialmente quello primitivo o poco colto, crede che tutto il mondo provi le emozioni ed elabori dei ragionamenti come fa l'uomo, non accetta, in modo intuitivo che esistano animali o enti spirituali che abbiano una logoca diversa da quella umana. Il cervello immagina solo cio' che conosce.
Infatti gli dei assomigliano perfettamente agli uomini...
Che altro aggiungere..
Teme anche non poter ragionare con le entita' che egli crede risiedere nelle cose e negli eventi. Ed e' per questo che si e' sempre affidato a sciamani ed indovini..
L'uomo, specialmente quello primitivo o poco colto, crede che tutto il mondo provi le emozioni ed elabori dei ragionamenti come fa l'uomo, non accetta, in modo intuitivo che esistano animali o enti spirituali che abbiano una logoca diversa da quella umana. Il cervello immagina solo cio' che conosce.
Infatti gli dei assomigliano perfettamente agli uomini...
Che altro aggiungere..
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