gli atei si credono migliori?

Masada78 ha scritto:
Anche questa tua risposta crea in me altra inquietudine:
tu pratichi bibliomanzia???

"La bibliomanzia è un metodo di divinazione per mezzo di libri; si tratta di una forma di sticomanzia ossia estrazione a sorte di una frase da interpretare come responso della consultazione.
Tutto ciò che occorre è un libro, di solito un libro considerato sacro, profetico o ispirato. L'indovino (che può essere lo stesso consultante) formula una domanda, apre il volume a caso e legge la prima frase o il primo paragrafo su cui posa lo sguardo; un metodo alternativo è quello di chiudere gli occhi e indicare un punto della pagina: la frase così sorteggiata è considerata una risposta o un commento all'interrogativo posto. I primi testi ad essere usati in epoca greca furono quelli omerici, a cui in seguito si aggiunse l'Eneide di Virgilio in epoca romana, che con l'avvento del Cristianesimo furono sostituite dalla Bibbia"
Wiki

No, questa, semmai, può rassomigliare all'estrazione del lotto sulla ruota di Bari.

Quello che intendo io è il rispondere alle domande che ti sono rivolte con un passo delle Scritture che rispondono al tuo quesito. Come faceva Lui, che era Lui...

"Non sta forse scritto che..."
"Che cosa vi ha ordinato Mosè?..."

E tante altre.

Adesso il tempo per rispondere ce l'ho. Ma manderei in vacca questo thread. Ne apro uno apposito, che manderà in sollucheri gran parte dei naviganti. Confinando lì le mie dissertazioni.

Aspetta un attimo...

klaus54 ha scritto:A me delle religioni rivelate ha dato sempre fastidio una cosa.Che nolente o volente, da quel punto di vista una persona può essere integerrima, buona,compassionevole ed altruista.Ma se non fa parte di quella data "verità" finirà sempre nel pozzo infernale.e quindi a priori considerato sbagliato.
È assurdo.

Quello che dici è giusto. Il problema è che, se uno non sta "avvinghiato" a quanto gli ha spiegato Jesus Ben Josef, beh, sul lungo periodo non riuscirà a rimanere integro fino alla fine.

"The road to hell is paved with good intentions". Guardandosi indietro, alla fine della corsa, si vedrà sempre di aver fatto questa fine e questo percorso.

"Perchè senza di me non potete far nulla"

Attenzione: contenuto mistico.

Spoiler:

holubice ha scritto:

"Perchè senza di me non potete far nulla"

Io le pippe me le faccio tutto solo

ANSA ha scritto:07 gennaio, 19:34

Prete svuota conto parrocchia, indagato

Soldi da Regione per chiesa, poi girati a un fedele

UDINE, 7 GEN - È indagato per malversazione, oltre che per appropriazione indebita, don Antonino Cappellari, sacerdote di 72 anni che avrebbe ''prosciugato'' il conto della parrocchia di Muris di Ragogna (Udine) per una somma di circa 350 mila euro, buona parte dati dalla Regione Fvg per la ristrutturazione della Chiesa ma consegnati a uno dei suoi fedeli. Il parrocchiano ha spiegato di aver dato i soldi a una terza persona che gli aveva promesso un investimento redditizio, poi sparito.

To', guarda... Mi sembra una storia molto simile a quella che raccontava un certo Akka proprio su questo thread! Bhé, ma se li ha dati ad un fedele in stato di bisogno, ha fatto una buona azione, non c'è dubbio. Che importa se i soldi non erano suoi? Abbiamo già ampiamente ragionato che questo non conta!

no dai non è simile, non li ha sottratti a nessuno il prete del mio paese i soldi, erano suoi, ha voluto darli ad un disperato, e poi i paesani hanno fatto una colletta per risarcirlo

Akka ha scritto:no dai non è simile, non li ha sottratti a nessuno il prete del mio paese i soldi, erano suoi, ha voluto darli ad un disperato, e poi i paesani hanno fatto una colletta per risarcirlo

Scusa, eh. Quelli del tuo prete erano molti di meno, questo è chiaro, ma non erano suoi, erano i risparmi dei suoi genitori, l'hai detto tu. Il tuo prete non è stato indagato perché i parrocchiani hanno fatto colletta per rimborsare i vecchi (spero almeno), i quali peraltro forse non lo avrebbero comunque denunciato. Ma per il resto la similitudine è stretta: il parrocchiano in stato di bisogno (doveva darli ad un terzo che li avrebbe ben "investiti"), la sparizione imprevista del denaro che è finito in mano ad un delinquente... tutto coincide. Vizietto di categoria, direi.

he he, se proprio vuoi vederla cos'...

ma per esempio, io non ho reddito, sono studente e sono mantenuto dai miei, se do 100 euro a un barbone disgraziato è da considerarsi una cattiva azione perchè i soldi non li ho guadagnati io?

Akka ha scritto:he he, se proprio vuoi vederla cos'...

ma per esempio, io non ho reddito, sono studente e sono mantenuto dai miei, se do 100 euro a un barbone disgraziato è da considerarsi una cattiva azione perchè i soldi non li ho guadagnati io?

Prova a vederla dal punto di vista dei tuoi, e ti saprai dare la risposta da solo.

certo, e prova a vederla dal punto di vista del barbone, e vedrai che la questione è più complicata

Akka ha scritto:certo, e prova a vederla dal punto di vista del barbone, e vedrai che la questione è più complicata

Invece dal punto di vista del barbone è semplicissima: a lui non interessa una beata mazza se i soldi sono tuoi o dei tuoi genitori!

infatti, lui ne ha bisogno e basta, e certamente quei cento euro gioverebbero molto di più a lui che a me

ma ancora avanti co' sta storia ???

già, gli è proprio rimasta impressa sta storia al minsky...

jessica ha scritto:

ma ancora avanti co' sta storia ???

vediamo se nominandolo ri-spunta fuori anche lui

mix

Darrow ha scritto:

jessica ha scritto:

ma ancora avanti co' sta storia ???

vediamo se nominandolo ri-spunta fuori anche lui

mix

beh, con te ha funzionato...

jessica ha scritto:

Darrow ha scritto:

jessica ha scritto:

ma ancora avanti co' sta storia ???

vediamo se nominandolo ri-spunta fuori anche lui

mix

beh, con te ha funzionato...

io sono stato sempre qua (e manco ho intenzione di andarmene, tiè)

Darrow ha scritto:io sono stato sempre qua (e manco ho intenzione di andarmene, tiè)

in effetti... se tralasciamo un auto-esilio, un suicidio virtuale e una ventina di giorni di ban, sei sempre stato qua, sì.

jillo ha scritto:se essere atei è frutto di una scelta razionale e consapevole

Aridaje co sta storia della scelta. NON E' MAI UNA SCELTA. Uno è ateo di nascita, lo è per default, semmai poi SCEGLIE di abbracciare una religione.

pistacchio ha scritto:

jillo ha scritto:se essere atei è frutto di una scelta razionale e consapevole

Aridaje co sta storia della scelta. NON E' MAI UNA SCELTA. Uno è ateo di nascita, lo è per default, semmai poi SCEGLIE di abbracciare una religione.

Raramente si tratta di una scelta. Altrimenti ci sarebbe da chiedersi perché quasi tutti i credenti "Abbracciano" la stessa religione dei genitori

Rasputin ha scritto:

pistacchio ha scritto:

jillo ha scritto:se essere atei è frutto di una scelta razionale e consapevole

Aridaje co sta storia della scelta. NON E' MAI UNA SCELTA. Uno è ateo di nascita, lo è per default, semmai poi SCEGLIE di abbracciare una religione.

Raramente si tratta di una scelta. Altrimenti ci sarebbe da chiedersi perché quasi tutti i credenti "Abbracciano" la stessa religione dei genitori

Esatto, peggio ancora, in tal caso si tratta di lavaggio del cervello.

Chi decide di cambiare religione però sceglie di abbracciarne un'altra.

pistacchio ha scritto:

Esatto, peggio ancora, in tal caso si tratta di lavaggio del cervello.

Chi decide di cambiare religione però sceglie di abbracciarne un'altra.

Vedi, io penso che senza quello che tu - giustissimamente - chiami lavaggio del cervello, le religioni avrebbero avuto scarsissime possibilità di diffondersi.

In merito esiste anche un interessante studio, qui trovi l'articolo che ne parla

http://atei.forumitalian.com/t2160-ricerca-sull-origine-del-sentimento-religioso

completo di riferimenti.

Se si parte dall'assunto - piuttosto fondato - che le fedi si basano in linea di massima sulla paura (Indotta) della morte e di ciò che ne potrebbe seguire, chi invece "Sceglie" di cambiare fede, come sono solito ripetere, non fa che cambiare marca di stampelle, anziché rendersi conto che per camminare ne può fare a meno

Gli atei sono migliori.

/Thread

avoja

Rasputin ha scritto:

pistacchio ha scritto:

Esatto, peggio ancora, in tal caso si tratta di lavaggio del cervello.

Chi decide di cambiare religione però sceglie di abbracciarne un'altra.

Vedi, io penso che senza quello che tu - giustissimamente - chiami lavaggio del cervello, le religioni avrebbero avuto scarsissime possibilità di diffondersi.

In merito esiste anche un interessante studio, qui trovi l'articolo che ne parla

http://atei.forumitalian.com/t2160-ricerca-sull-origine-del-sentimento-religioso

completo di riferimenti.

Se si parte dall'assunto - piuttosto fondato - che le fedi si basano in linea di massima sulla paura (Indotta) della morte e di ciò che ne potrebbe seguire, chi invece "Sceglie" di cambiare fede, come sono solito ripetere, non fa che cambiare marca di stampelle, anziché rendersi conto che per camminare ne può fare a meno

è sicuramente vero che le religioni hanno anche questa caratteristica che dici, cioè quella di dare una spiegazione ed una soluzione al problema della morte, dopotutto tutti hanno timore della morte, o no? è una caratteristica umana, credo

la società contemporanea ha uno scago pazzesco della morte, teme l' invecchiamento in un modo quasi vergognoso, infatti oggi la giovinezza è considerata una virtù, mentre la vecchiaia un handicap, invece in passato la saggezza degli anziani era fondamentale

oggi, per far finta di non invecchiare, donne e anche uomini si fanno lifting, ritocchi di qui, di la, si fanno reimpiantare i capelli(vedi berlusca, che ha la linea dell' attacco dei capelli che pare ken di barbie), gonfiare le labbra, i glutei...

altrettanto patetico è vedere persone di una certa età vestite da ventenni, magari con gli occhialono da sole a forma di farfallona con le lenti azzurre e minigonne assurde, o uomini 60enni con le magliette attillate e i capelli che combinati da tronista

cioè può essere vero che lereligioni siano superate, che non abbiano più ragion d'essere(e io questo non lo penso), però sel' alternativa è questa...

In pratica stai dicendo che non ti interessa se la religione promulghi falsità o meno, ti basta vedere che funziona da ansiolitico?
Il Valium è troppo leggero? Perché non l'eroina, allora?
Se fai dei "distinguo" sull'abuso della credulità della gente ai fini del suo
non comprovato benessere, che ne pensi della omeopatia?

La religione non è da considerarsi superata perché la paura della morte non è stata ancora sconfitta, ma lo è perché non è più meccanismo premiante, anzi *citazione necessaria ai fini dell'evoluzione umana.
Nella preistoria, la mente intenzionale salvava la vita, oggi di religione si muore, uccisi da quella opposta o suicidi, come chi rifiuta trasfusioni ed operazioni in nome di ridicole convinzioni tramandate dall'età del bronzo.

Credo che la paura della morte non sia naturale, ne abbiamo paura perchè che ci è stato insegnato a temerla. Perchè?

Non che io non abbia paura, anzi, ma perchè prefigurare la morte come qualcosa di negativo? Forse solo timore di ciò che non si conosce?

Non si può sperimentare.