gli atei si credono migliori?
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Re: gli atei si credono migliori?
Purtroppo l'usura è in mano spesso alla criminalità organizzata, chi cade dentro per vari motivi può veramente rischiare di brutto.
Se il prete gli ha dato i soldi per chiudere il debito e salvarlo dalla violenza o cadere i debiti irrisolvibili ha fatto bene.
Io l'ho fatto con degli amici, erano in grossi guai davanti a gente violenta, avida, era pericoloso andarli a denunciare, in certe regioni è un suicidio.
Se il prete gli ha dato i soldi per chiudere il debito e salvarlo dalla violenza o cadere i debiti irrisolvibili ha fatto bene.
Io l'ho fatto con degli amici, erano in grossi guai davanti a gente violenta, avida, era pericoloso andarli a denunciare, in certe regioni è un suicidio.
silvio- -------------
- Numero di messaggi : 4404
Data d'iscrizione : 29.11.09
Re: gli atei si credono migliori?
Allora Akka, cerco di spiegarmi meglio. Io nei panni del prete ovviamente non ci potrei stare, ma, se vogliamo ipotizzare che il disgraziato in questione fosse venuto a chiedere aiuto a me, può anche darsi che, vedendolo disperato e senza via d'uscita, avrei acconsentito a dargli i soldi. Non starò qui a raccontarti se mi è capitato o meno di aver aiutato persone in difficoltà economica, non è di questo che si sta argomentando. Il punto è che, se io gli avessi dato i soldi, sarebbero stati soldi miei.Akka ha scritto:il senso del mio intervento è che in queste situazioni non è così evidente quale sia la cosa giusta da fare, il prete lo sapeva benissimo che dove sarebbero andati i soldi, però si vede che la situazione disperata lo ha portato a compiere questa scelta...tu la giudichi sbagliatissima, io non ne sono poi così sicuro, per il prete era molto più comodo tenerseli in tasca quei soldi, se ha deciso così, è perchè era in buona fede, e perchp davanti a un uomo disperato si è sentito in dovere di aiutarlo...penso io...
dopotutto chi gleli avrebbe dati i soldi altrimenti? lo stato? fammi ridere...quindi era giusto lasciare che si arrangiasse? ti giuro che per me la situazione non è di così facile soluzione come per te, magari poi hai ragione tu, non escludi niente, non sono in grado di giudicare
però a me è sembrata una bella azione, che io, nei panni del prete, non so se avrei fatto, quindi ciò desta la mia simpatia...tu nei panni del prete(so che per te è una bestemmia) cosa avresti fatto?
Con i propri soldi, ciascuno ci può fare quello che crede, anche darli in elemosina se gli sembra giusto (non nel caso dell'esempio: a parte ogni altra considerazione, non è così che aiuti un disgraziato dipendente dal gioco d'azzardo, gli dai solo altra corda per impiccarsi). Il punto è, che i soldi che il prete ha elargito non erano suoi! Lo vogliamo capire questo punto o devo scrivertelo in caratteri cubitali oltre che in grassetto?
Minsky- --------------
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Re: gli atei si credono migliori?
ma non è uella la questione secondo me, tu metti sempre davanti a ogni cosa il tuo odio per le religioni, il che ti impedisce di essere obiettivo secondo me
sto tizio è andato a chiedere sti soldi a tutto il paese, a gente povera(che ovviamente anche se avessero voluto non avrebbero potuto aiutarlo), a gente benestante(che potevano, ma che non volevano), e a gente ricca, anche mlto ricca, che non gli sarebbe cambiato niente di niente, ma che i soldi gli piace tenerseli per sè
tu mi stai muovendo un' obiezione bizzarra, se, per assurdo, io fossi un evasore fiscale molto ricco, e lui fosse venuto da me a chiedermi i soldi, io, seguendo il tuo ragionamento, avrei dovuto negargleli, ma non perchè sono taccagno, bensì per il fatto che i soldi li ho rubati e quindi non posso disporne...ma ti rendi conto? a sto povero disgraziato cosa glene frega da dove vengono i soldi? a lui servono e basta! senza se e senza ma, e se io evasore fiscale gleli do, in quel singolo caso, ho fatto una buona azione...so che non condivederai, ma il fatto che io abbia ottenuto dei soldi in modo sospetto, non vuol dire che questi soldi io possa impiegarli più o meno bene, certo, è meglio non rubare, siamo daccordo...
sto tizio è andato a chiedere sti soldi a tutto il paese, a gente povera(che ovviamente anche se avessero voluto non avrebbero potuto aiutarlo), a gente benestante(che potevano, ma che non volevano), e a gente ricca, anche mlto ricca, che non gli sarebbe cambiato niente di niente, ma che i soldi gli piace tenerseli per sè
tu mi stai muovendo un' obiezione bizzarra, se, per assurdo, io fossi un evasore fiscale molto ricco, e lui fosse venuto da me a chiedermi i soldi, io, seguendo il tuo ragionamento, avrei dovuto negargleli, ma non perchè sono taccagno, bensì per il fatto che i soldi li ho rubati e quindi non posso disporne...ma ti rendi conto? a sto povero disgraziato cosa glene frega da dove vengono i soldi? a lui servono e basta! senza se e senza ma, e se io evasore fiscale gleli do, in quel singolo caso, ho fatto una buona azione...so che non condivederai, ma il fatto che io abbia ottenuto dei soldi in modo sospetto, non vuol dire che questi soldi io possa impiegarli più o meno bene, certo, è meglio non rubare, siamo daccordo...
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''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
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Re: gli atei si credono migliori?
Akka, certe volte mi domando se ci sei o ci fai. Il prete i soldi non li ha rubati, su questo siamo d'accordo, almeno non li ha rubati lui in prima persona, benché siano senza ombra di dubbio provento di un furto, lui li ha ottenuti legalmente. Il punto è che non sono suoi perché non li ha guadagnati.Akka ha scritto:ma non è uella la questione secondo me, tu metti sempre davanti a ogni cosa il tuo odio per le religioni, il che ti impedisce di essere obiettivo secondo me
sto tizio è andato a chiedere sti soldi a tutto il paese, a gente povera(che ovviamente anche se avessero voluto non avrebbero potuto aiutarlo), a gente benestante(che potevano, ma che non volevano), e a gente ricca, anche mlto ricca, che non gli sarebbe cambiato niente di niente, ma che i soldi gli piace tenerseli per sè
tu mi stai muovendo un' obiezione bizzarra, se, per assurdo, io fossi un evasore fiscale molto ricco, e lui fosse venuto da me a chiedermi i soldi, io, seguendo il tuo ragionamento, avrei dovuto negargleli, ma non perchè sono taccagno, bensì per il fatto che i soldi li ho rubati e quindi non posso disporne...ma ti rendi conto? a sto povero disgraziato cosa glene frega da dove vengono i soldi? a lui servono e basta! senza se e senza ma, e se io evasore fiscale gleli do, in quel singolo caso, ho fatto una buona azione...so che non condivederai, ma il fatto che io abbia ottenuto dei soldi in modo sospetto, non vuol dire che questi soldi io possa impiegarli più o meno bene, certo, è meglio non rubare, siamo daccordo...
È tanto difficile da capire questo punto?
Il prete ha usato soldi che gli sono piovuti in tasca senza sforzo. Li dà via a cuor leggero, bene o male che abbia fatto, astraiamo pure da questo, perché tanto a lui non costa niente darli via.
Al limite, il tuo esempio dell'evasore fiscale non quaglia, perché l'evasore quanto meno corre un rischio per ottenere l'illecito guadagno del denaro provento di evasione, rischia di essere scoperto e punito.
Il prete non ha fatto niente, non ha versato una goccia di sudore, non ha rischiato nulla, i soldi non sono suoi in un profondo senso di disponibilità morale. E non c'entra nulla il mio odio per le religioni, se invece del prete si parlasse del sindacalista che amministra i soldi dei tesserati, per dire, sarei dello stesso avviso.
Non si fa il finocchio con il culo degli altri.
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Minsky- --------------
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Re: gli atei si credono migliori?
ma che ne sai poi tu di come il prete ha avuto i soldi? il prete diocesano dell' otto per mille vede solo il suo stipendio, che forse, con le offerte, basta a permettergli di sopravvivere e di pagare il riscaldamento della chiesa... e un prete di provincia a mettere via 20000 una certa fatica la fa, te lo assicuropo, anche se tu forse pensi che lo ior distribuisca miliardi a palate a ogni pretuncolo di provincia...
poi i tuoi discorsi sono quanto meno ambigui, difendi l' evasore perchè almeno rischia, e invece sei risentito coi preti anche quando aiutano qualcuno perchè non fanno niente per guaagnarsi i soldi...bo mi sembri prorio fuori strada, ma non di poco
la situazione, ti ripeto, è che tra tutta la gente che poteva aiutarlo, lui, il prete, l' ha fatto, nessun altro, magari siamo un paese di stronzi, te lo concedo, menomale per lui che uno meno stronzo degli altri l' ha trovato
che sia un prete per me è persino un fatto marginale, se l' avesse fatto odifreddi o dawkins e la discussione si fosse chiamata ''i credenti sono migliori degli atei?'', sarei qui a riferirlo tanto uguale, se non l' hai capito a me non piacciono i riduzionismi brutali, quindi se ho un esperienza personale, o sono a conoscenza di un fatto che contraddice l' assunto di base, lo propongo e lo discuto assieme agli altri forumisti
si chiedeva se si può dire che gli atei sono migliore dei credenti, io ho portato questo esempio, ho detto che una persona che si comporta come si è comportato questo prete, per me non è una persona cattiva, ed anzi, sempre secondo me, molti atei non avrebbero fatto lo stesso, e tu dici, certo è perchè gli atei sanno cosa vuol dire guadagnarsi i soldi, io invece penso che ci siano persone stronze(molte) e persone altruiste(poche), da entrambe le parti...
a me non interessa come uno abbia i soldi, può anche essere un ereditiere sfaccendato, il fatto è che quando uno li ha, anche se ne ha davvero tanti(e non è proprio il caso del prete in questione), la stragrande maggioranza delle volte non li usa per aiutare nessuno, e io non dico niente, liberissimi di usare o non usare i propri soldi come pare e piace!!!per me questo è sacrosanto, però, se vedo qualcuno che aiuta qualcun altro, mi pare una buona cosa
tanto per informazone, ti assicuro che il vaticano non versa sul contocorrente di un prete diocesano di provincia ventimila euro per aiutare il primo deficente con la mania del gioco d' azzardo, te lo assicuro, tu in questo sei ingenuo, pensi che il prete l' abbia fatto coi soldi della chiesa, ma la chiesa è altrettanto avida di tutti quelli che gli hanno negato il prestito, forse di più!!
il mio apprezzamento andava non alla chiesa, questa ti ripeto non fa niente per niente, di questo puoi starne strasicuro, ma a quel prete(che prima di essere prete è uomo)in particolare, che ha compiuto un' azione che io giudico buona
per te invece tutto ciò che ha acheffare con la chiesa è immorale e sbagliato a priori, quindi non c'è nemmeno da discutere
poi i tuoi discorsi sono quanto meno ambigui, difendi l' evasore perchè almeno rischia, e invece sei risentito coi preti anche quando aiutano qualcuno perchè non fanno niente per guaagnarsi i soldi...bo mi sembri prorio fuori strada, ma non di poco
la situazione, ti ripeto, è che tra tutta la gente che poteva aiutarlo, lui, il prete, l' ha fatto, nessun altro, magari siamo un paese di stronzi, te lo concedo, menomale per lui che uno meno stronzo degli altri l' ha trovato
che sia un prete per me è persino un fatto marginale, se l' avesse fatto odifreddi o dawkins e la discussione si fosse chiamata ''i credenti sono migliori degli atei?'', sarei qui a riferirlo tanto uguale, se non l' hai capito a me non piacciono i riduzionismi brutali, quindi se ho un esperienza personale, o sono a conoscenza di un fatto che contraddice l' assunto di base, lo propongo e lo discuto assieme agli altri forumisti
si chiedeva se si può dire che gli atei sono migliore dei credenti, io ho portato questo esempio, ho detto che una persona che si comporta come si è comportato questo prete, per me non è una persona cattiva, ed anzi, sempre secondo me, molti atei non avrebbero fatto lo stesso, e tu dici, certo è perchè gli atei sanno cosa vuol dire guadagnarsi i soldi, io invece penso che ci siano persone stronze(molte) e persone altruiste(poche), da entrambe le parti...
a me non interessa come uno abbia i soldi, può anche essere un ereditiere sfaccendato, il fatto è che quando uno li ha, anche se ne ha davvero tanti(e non è proprio il caso del prete in questione), la stragrande maggioranza delle volte non li usa per aiutare nessuno, e io non dico niente, liberissimi di usare o non usare i propri soldi come pare e piace!!!per me questo è sacrosanto, però, se vedo qualcuno che aiuta qualcun altro, mi pare una buona cosa
tanto per informazone, ti assicuro che il vaticano non versa sul contocorrente di un prete diocesano di provincia ventimila euro per aiutare il primo deficente con la mania del gioco d' azzardo, te lo assicuro, tu in questo sei ingenuo, pensi che il prete l' abbia fatto coi soldi della chiesa, ma la chiesa è altrettanto avida di tutti quelli che gli hanno negato il prestito, forse di più!!
il mio apprezzamento andava non alla chiesa, questa ti ripeto non fa niente per niente, di questo puoi starne strasicuro, ma a quel prete(che prima di essere prete è uomo)in particolare, che ha compiuto un' azione che io giudico buona
per te invece tutto ciò che ha acheffare con la chiesa è immorale e sbagliato a priori, quindi non c'è nemmeno da discutere
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Re: gli atei si credono migliori?
Akka, te sei mica stato a scuola di troll nelle ultime settimane? Oppure è tutto di tuo l'impegno a farmi incazzare stasera? A me non interessa sapere come il prete ha avuto i soldi, perché in ogni caso, sicuramente non li ha guadagnati con il sudore della fronte, quindi non avendoli sudati, gliene fotte sega di regalarli al debosciato o di bruciarli nel camino, è chiaro questo? E se non vengono dall'8 per mille, vuol dire che possono venire solo dalle elemosine, donazioni, eredità di vecchiette sole stornate con la frode. LA VUOI CAPIRE CHE IL GESTO DEL PRETE NON VALE NIENTE PERCHE' LUI NON SI STA PRIVANDO DI QUALCOSA CHE GLI E' COSTATO FATICA (A PARTE IL FATTO CHE NE STA FACENDO UN USO SBAGLIATO)? Lo IOR non distribuisce miliardi a palate solo perché preferisce imboscarli alle Cayman, che cazzo dici, mi stai prendendo per il culo?!Akka ha scritto:ma che ne sai poi tu di come il prete ha avuto i soldi? il prete diocesano dell' otto per mille vede solo il suo stipendio, che forse, con le offerte, basta a permettergli di sopravvivere e di pagare il riscaldamento della chiesa... e un prete di provincia a mettere via 20000 una certa fatica la fa, te lo assicuropo, anche se tu forse pensi che lo ior distribuisca miliardi a palate a ogni pretuncolo di provincia...
poi i tuoi discorsi sono quanto meno ambigui, difendi l' evasore perchè almeno rischia, e invece sei risentito coi preti anche quando aiutano qualcuno perchè non fanno niente per guaagnarsi i soldi...bo mi sembri prorio fuori strada, ma non di poco
la situazione, ti ripeto, è che tra tutta la gente che poteva aiutarlo, lui, il prete, l' ha fatto, nessun altro, magari siamo un paese di stronzi, te lo concedo, menomale per lui che uno meno stronzo degli altri l' ha trovato
che sia un prete per me è persino un fatto marginale, se l' avesse fatto odifreddi o dawkins e la discussione si fosse chiamata ''i credenti sono migliori degli atei?'', sarei qui a riferirlo tanto uguale, se non l' hai capito a me non piacciono i riduzionismi brutali, quindi se ho un esperienza personale, o sono a conoscenza di un fatto che contraddice l' assunto di base, lo propongo e lo discuto assieme agli altri forumisti
si chiedeva se si può dire che gli atei sono migliore dei credenti, io ho portato questo esempio, ho detto che una persona che si comporta come si è comportato questo prete, per me non è una persona cattiva, ed anzi, sempre secondo me, molti atei non avrebbero fatto lo stesso, e tu dici, certo è perchè gli atei sanno cosa vuol dire guadagnarsi i soldi, io invece penso che ci siano persone stronze(molte) e persone altruiste(poche), da entrambe le parti...
a me non interessa come uno abbia i soldi, può anche essere un ereditiere sfaccendato, il fatto è che quando uno li ha, anche se ne ha davvero tanti(e non è proprio il caso del prete in questione), la stragrande maggioranza delle volte non li usa per aiutare nessuno, e io non dico niente, liberissimi di usare o non usare i propri soldi come pare e piace!!!per me questo è sacrosanto, però, se vedo qualcuno che aiuta qualcun altro, mi pare una buona cosa
tanto per informazone, ti assicuro che il vaticano non versa sul contocorrente di un prete diocesano di provincia ventimila euro per aiutare il primo deficente con la mania del gioco d' azzardo, te lo assicuro, tu in questo sei ingenuo, pensi che il prete l' abbia fatto coi soldi della chiesa, ma la chiesa è altrettanto avida di tutti quelli che gli hanno negato il prestito, forse di più!!
il mio apprezzamento andava non alla chiesa, questa ti ripeto non fa niente per niente, di questo puoi starne strasicuro, ma a quel prete(che prima di essere prete è uomo)in particolare, che ha compiuto un' azione che io giudico buona
per te invece tutto ciò che ha acheffare con la chiesa è immorale e sbagliato a priori, quindi non c'è nemmeno da discutere
E non ti mettere a rigirare i miei discorsi come quel credino di JJ, io non ho affatto difeso l'evasore, l'evasore l'hai portato tu ad esempio, io ti ho fatto notare che persino l'evasore, in linea di principio, ha più diritto di disporre dei soldi, perché in fin dei conti se li è procurati con un'azione che - per quanto riprovevole - gli costa un prezzo, nel suo caso il prezzo è il rischio di essere scoperto e punito. A me e alla gente che lavora i soldi costano il prezzo della fatica di guadagnarli con l'impegno e la fatica, se io aiuto qualcuno con un prestito o un regalo lo faccio dando del mio. Il prete del tuo esempio non ha dato del suo, perché i soldi che lui ha dato non gli sono costati nulla!
Chi "poteva aiutare il disgraziato e non l'ha fatto" ha valutato il caso e ha agito di conseguenza. Io non lo avrei aiutato, non ho problemi a dirlo. C'è gente che va a scaricare cassette al mercato alle 4 di mattina per tirare avanti, se uno di questi mi chiedesse un aiuto a lui lo darei. Al debosciato che si fuma 20.000 euro con il gioco no.
Pertanto l'esempio che porti, te lo dico chiaro sennò mi sa che non lo capisci, non contraddice affatto l'assunto, e non dimostra affatto che il prete sia una persona migliore di quelli che non hanno aiutato il debosciato.
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Minsky- --------------
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Re: gli atei si credono migliori?
Minky vorrei allargare il tuo ragionamento al concetto di cosa sia (secondo me ovviamente) il "far del bene" o semplicemente "comportarsi bene".
Già una volta mi era capitato di discutere di questo perchè io ho sempre sostenuto che il bene istituzionalizzato non esiste. O meglio può esistere, ma è sempre e solo la somma dei contributi che le singole persone offrono personalmente, e non grazie alla loro posizione.
Ritengo che non esista alcuna formula nè morale nè etica per definire a priori un comportamento altruista. Ognuno deve vivere la sua realtà come vuole e come può. Il diktat francescano o altro che sia è una puttanata solenne!! Con il termine altruista voglio riassumente tutti i comportamenti che una persona può fare per aiutare, in un qualunque modo, un'altra persona, famigliare, amico, conoscente o sconosciuto che sia. Però per me un punto è fondamentale e imprescindibile: ciò che si fa deve avere un valore personale, deve essere un "motu proprio" ovvero deve essere un sentimento e non un lavoro! Deve essere senza alcun secondo fine, uno lo fa perchè si sente di farlo, perchè alla fine fa piacere a lui, perchè sa che comportarsi diversamente ignorando il bisogno dell'altro, che lui invece può soddisfare, gli provocherebbe dispiacere o dolore. Se voliamo è anche una forma di egoismo, ma io lo definisco egoismo positivo.
E' pertanto evidente che chi, o perchè ricopre una qualche carica o funzione, utilizza i mezzi non suo per dare aiuto, fa solo il suo dovere. Sarà una persona corretta, sempre da stimare, ma questo nulla ha a che fare con l'altruismo. Il medico del ospedale salva tutti i giorni vite umane. E' il suo lavoro e viene retribuito per questo. Lui contribuisce al benessere sociale così come ha fa il muratore che costruisce l'ospedale, l'operaio che ha forgiato al maglio l'acciaio per gli strumenti chirurgici, l'inserviente che pulisce il pavimento ....e via dicendo. Ma questa è solo civiltà!!
Del tutto diverso è il medico di "Medici senza frontiere" od operatori di mille altre organizzazioni non governative che si danno da fare per aiutare gli altri senza alcun fine. Ma senza arrivare a casi estremi, anche il volontario che accudisce un anziano o un disabile, chi prende in affido un bambino handicappato, in pratica chi oltre il suo dovere fa di più. Molto di più.
Perciò, per ritornare alle argomentazioni di Minsky, io penso che un prete, che oltre prendere uno stipendio per quello che fa, lo fa perchè si vuole conquistare il paradiso, non lo si possa definire un altruista, ma, se anche si fosse credenti e praticanti, lo si può definire uno che fa il suo dovere, tanto quanto l'idraulico che ripara il rubinetto o lo spazzino che pulisce la strada o il professore che insegna a scuola.
Se io lavoro all'ufficio vendite della Fiat vendo anche un milione di auto all'anno. Ma non sono certo un bravo venditore. Se invece io personalmente e per i fatti miei vendo 100 sono veramente bravo, perchè questo l'ho fatto io con le mie forze e le mie capacità Se invece lavoro alla Fiat sono solo uno che ha seguito delle direttive e la mia presunta capacità è solo dovuta alla forza della azienda in cui lavoro.
Definire perciò il prete, il cardinale, il vescovo o il papa dei benefattori proprio no!! Sono dei burocrati vestiti in modo buffo che sfruttano la credulità della gente. E quello che fanno di bene è sempre per altri fini. Solo se il papa fosse capace di vivere come gli altri e dare una mano personalmente e con le sue forze ad una sola persona bisognosa lo si potrebbe definire una brava persona. Ma così come è oggi no! E' solo un monarca assoluto di uno stato immensamente ricco!!
Già una volta mi era capitato di discutere di questo perchè io ho sempre sostenuto che il bene istituzionalizzato non esiste. O meglio può esistere, ma è sempre e solo la somma dei contributi che le singole persone offrono personalmente, e non grazie alla loro posizione.
Ritengo che non esista alcuna formula nè morale nè etica per definire a priori un comportamento altruista. Ognuno deve vivere la sua realtà come vuole e come può. Il diktat francescano o altro che sia è una puttanata solenne!! Con il termine altruista voglio riassumente tutti i comportamenti che una persona può fare per aiutare, in un qualunque modo, un'altra persona, famigliare, amico, conoscente o sconosciuto che sia. Però per me un punto è fondamentale e imprescindibile: ciò che si fa deve avere un valore personale, deve essere un "motu proprio" ovvero deve essere un sentimento e non un lavoro! Deve essere senza alcun secondo fine, uno lo fa perchè si sente di farlo, perchè alla fine fa piacere a lui, perchè sa che comportarsi diversamente ignorando il bisogno dell'altro, che lui invece può soddisfare, gli provocherebbe dispiacere o dolore. Se voliamo è anche una forma di egoismo, ma io lo definisco egoismo positivo.
E' pertanto evidente che chi, o perchè ricopre una qualche carica o funzione, utilizza i mezzi non suo per dare aiuto, fa solo il suo dovere. Sarà una persona corretta, sempre da stimare, ma questo nulla ha a che fare con l'altruismo. Il medico del ospedale salva tutti i giorni vite umane. E' il suo lavoro e viene retribuito per questo. Lui contribuisce al benessere sociale così come ha fa il muratore che costruisce l'ospedale, l'operaio che ha forgiato al maglio l'acciaio per gli strumenti chirurgici, l'inserviente che pulisce il pavimento ....e via dicendo. Ma questa è solo civiltà!!
Del tutto diverso è il medico di "Medici senza frontiere" od operatori di mille altre organizzazioni non governative che si danno da fare per aiutare gli altri senza alcun fine. Ma senza arrivare a casi estremi, anche il volontario che accudisce un anziano o un disabile, chi prende in affido un bambino handicappato, in pratica chi oltre il suo dovere fa di più. Molto di più.
Perciò, per ritornare alle argomentazioni di Minsky, io penso che un prete, che oltre prendere uno stipendio per quello che fa, lo fa perchè si vuole conquistare il paradiso, non lo si possa definire un altruista, ma, se anche si fosse credenti e praticanti, lo si può definire uno che fa il suo dovere, tanto quanto l'idraulico che ripara il rubinetto o lo spazzino che pulisce la strada o il professore che insegna a scuola.
Se io lavoro all'ufficio vendite della Fiat vendo anche un milione di auto all'anno. Ma non sono certo un bravo venditore. Se invece io personalmente e per i fatti miei vendo 100 sono veramente bravo, perchè questo l'ho fatto io con le mie forze e le mie capacità Se invece lavoro alla Fiat sono solo uno che ha seguito delle direttive e la mia presunta capacità è solo dovuta alla forza della azienda in cui lavoro.
Definire perciò il prete, il cardinale, il vescovo o il papa dei benefattori proprio no!! Sono dei burocrati vestiti in modo buffo che sfruttano la credulità della gente. E quello che fanno di bene è sempre per altri fini. Solo se il papa fosse capace di vivere come gli altri e dare una mano personalmente e con le sue forze ad una sola persona bisognosa lo si potrebbe definire una brava persona. Ma così come è oggi no! E' solo un monarca assoluto di uno stato immensamente ricco!!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: gli atei si credono migliori?
Paolo ha scritto:Minky vorrei allargare il tuo ragionamento al concetto di cosa sia (secondo me ovviamente) il "far del bene" o semplicemente "comportarsi bene".
Già una volta mi era capitato di discutere di questo perchè io ho sempre sostenuto che il bene istituzionalizzato non esiste.
...
Se io lavoro all'ufficio vendite della Fiat vendo anche un milione di auto all'anno. Ma non sono certo un bravo venditore. Se invece io personalmente e per i fatti miei vendo 100 sono veramente bravo, perchè questo l'ho fatto io con le mie forze e le mie capacità Se invece lavoro alla Fiat sono solo uno che ha seguito delle direttive e la mia presunta capacità è solo dovuta alla forza della azienda in cui lavoro.
Interessante e direi che espresso così è incontestabile.
E' il "solo" che ti fotte.
Da questa prospettiva, come fai anche nella tua visione della storia umana e dei suoi protagonisti, per l'enorme influenza della cultura e delle strutture elimini il ruolo dei soggetti, delle persone, che nella loro interpretazione "libera" della vita scelgono di appartenere a una istituzione piuttosto che a un altra e del motivo per cui lo possano fare e di come la possano cambiare.
ti fissi sui determinanti della cornice che poi trasformi in stereotipi ma non ti accorgi di come la persona si muova liberamente entro essi, seppur fortemente condizionato da essi.
l'enorme condizionamento, per quanto persino determinante in molti aspetti biologici, psichici, culturali, strutturali,... mantiene sempre il diaframma della libertà umana che si manifesta persino nella natura interpretativa del processo che porta l'uomo a conoscere la realtà non come è ma come la ricostruisce nel suo modello interpretativo, arricchendola persino di senso e di fine.
la letteratura è piena di testi che parlano di come persino dietro le sbarre di una prigione o di un campo di concentramento, in quella ristrettissima e disumanizzante cornice, alcuni uomini riescano a mantenere un senso, un'identità, un orizzonte.
se io scelgo di iscrivermi a stormfront la mia appartenenza a quell'istituzione non azzera la mia dimensione morale, la mia responsabilità, anzi, dice di me qualcosa di ciò che sono, voglio, penso, faccio,... e addirittura di ciò che voglio diventare.
il processo di norimberga si è mosso da queste considerazioni sulla libertà e quindi responsabilità umana personale.
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Masada- -----------
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Re: gli atei si credono migliori?
Masada il tuo ragionamento trova una sua logica in ruoli che vorrei definire di responsabilità, ove esiste una libertà interpretativa e decisionale. Non per niente ho preso l'esempio dell'impiegato Fiat, così come potrei dire dell'impiegato o del cassiere in banca. Queste sono istituzioni che non danno spazio all'individuo e impongono regole ben precise di come ci si deve comportarsi e operare. Se vieni meno a queste regole sei punito, o anche licenziato. Sono strutture che non ammettono l'autonomia intellettuale dell'individuo. Ora, senza entrare nel merito se sia giusto o sbagliato, questa è però la realtà. La logica è che le regole devono essere a prova di imbecille. Ovvero anche se il dipendente è un demente (si fa per dire!!) basta che segua le regole che le cose vanno bene. E, di conseguenza, non si deve dare al singolo la possibilità di interpretazione delle regole imposte.
Il parallelismo l'ho voluto fare con la struttura della Chiesa in particolare di quella cattolica. Ogni ordine ha le sue regole che devi seguire a prescindere da come la potrebbe pensare il singolo. Ed è irrilevante se il singolo è d'accordo. Il problema è che non sono i singoli a crearsi queste regole ma l'istituzione a proporle/imporle pena l'espulsione e..... la dannazione eterna.
Il parallelismo l'ho voluto fare con la struttura della Chiesa in particolare di quella cattolica. Ogni ordine ha le sue regole che devi seguire a prescindere da come la potrebbe pensare il singolo. Ed è irrilevante se il singolo è d'accordo. Il problema è che non sono i singoli a crearsi queste regole ma l'istituzione a proporle/imporle pena l'espulsione e..... la dannazione eterna.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: gli atei si credono migliori?
a ragà, ma che cazzo stai a di'? poi sono io quella contraria per forza...Minsky ha scritto:Akka, te sei mica stato a scuola di troll nelle ultime settimane? Oppure è tutto di tuo l'impegno a farmi incazzare stasera? A me non interessa sapere come il prete ha avuto i soldi, perché in ogni caso, sicuramente non li ha guadagnati con il sudore della fronte, quindi non avendoli sudati, gliene fotte sega di regalarli al debosciato o di bruciarli nel camino, è chiaro questo? E se non vengono dall'8 per mille, vuol dire che possono venire solo dalle elemosine, donazioni, eredità di vecchiette sole stornate con la frode. LA VUOI CAPIRE CHE IL GESTO DEL PRETE NON VALE NIENTE PERCHE' LUI NON SI STA PRIVANDO DI QUALCOSA CHE GLI E' COSTATO FATICA (A PARTE IL FATTO CHE NE STA FACENDO UN USO SBAGLIATO)? Lo IOR non distribuisce miliardi a palate solo perché preferisce imboscarli alle Cayman, che cazzo dici, mi stai prendendo per il culo?!
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Re: gli atei si credono migliori?
minsky lo dici tu stesso, quel pampano che si fuma 20000 euro non si meritava il prestito, sono daccordo(be io sono anche pate lesa, non mi paga l' affitto e io pago l' imu, quindi...) con te, la sua situazione è frutto delle sue scelte, debolezze e stupidità, è vero quello che dici, sai quanti ce ne sarebbero che mertiterebbero quei ventimila euro più di lui...
il punto è che lui, pur non meritandoli, pur essendo stupido e tutto quello che vuoi, ne aveva disperato bisogno, tu fai il cinico e dici che l' azione del prete è sbagliata a priori perchè i soldi non se li guadagna, ma se non fosse stato per il prete sto qua avrebbe fatto una brutta fine, sembra che tu non riesca a capire che prima di tutte le speculazioni su chi deve o non deve ricevere soldi c'è l' urgenza della realtà, sto qua stava rischiando di brutto, nella realtà non nelle speculazioni mentali!
il prete ha usato i soldi suoi di famiglia comunque se vuoi saperlo, infatti quando è venuto da sto mio parente per chiedere chiarimenti su come stesse davvero la situazione si è quasi messo a piangere, certo adesso dirai che questo dimostra che è attaccato al vile denaro e tutto quello che vuoi...ti ripeto, a me non me ne fotte nulla, ha fatto un gesto che nessn altro ha voluto fare, nei confronti di uno che non se lo meritava, il che rende quel gesto ancora più difficile
e se vuoi saperla la mia famiglia insiame ad altre della zona dopo che il prete ha fatto il prestito, glel' hanno praticamene risarcita, quindi il suo contributo alla fine è persino inferiore, io ho apprezzato che sia riuscito ad aiutare una persona nel momento in cui ne aveva bisogno, coi soldi chi non mi interessa, sai quanti ce ne sono che fanno i finocchi col culo degli altri, come dici tu, solo che tra tutti, solo lui l' ha fatto
sono daccordo poi quando dici che se uno è in difficoltà è meglio che vada a scaricare la verdura, ma questo qua non l' ha fatto, voleva giocare e si è inguaiato con degli strozzini, e quindi? era giusto infischiarsene? si? sei davvero sicuro? io non sono troppo sicuro!
ma poi ti rendi conto di cosa stai dicendo? l' evasore rischia e quindi i soldi in qualche senso se li guadagna, evidentemente ti sfugge che molte leggi servono quasi esplicitamente a favorire l' evasione fiscale, invece il prete che vive di offerte non se li merita, ma chi cazzo sei tu per stabilire chi si merita i soldi e chi no? se l' 8 per mille serve per sostenere persone come sto prete io sono felice di pagarlo, perchè del 60 e oltre % di tasse che pago allo stato italiano, nulla è andato a soccorrere sto disgraziato
il punto è che lui, pur non meritandoli, pur essendo stupido e tutto quello che vuoi, ne aveva disperato bisogno, tu fai il cinico e dici che l' azione del prete è sbagliata a priori perchè i soldi non se li guadagna, ma se non fosse stato per il prete sto qua avrebbe fatto una brutta fine, sembra che tu non riesca a capire che prima di tutte le speculazioni su chi deve o non deve ricevere soldi c'è l' urgenza della realtà, sto qua stava rischiando di brutto, nella realtà non nelle speculazioni mentali!
il prete ha usato i soldi suoi di famiglia comunque se vuoi saperlo, infatti quando è venuto da sto mio parente per chiedere chiarimenti su come stesse davvero la situazione si è quasi messo a piangere, certo adesso dirai che questo dimostra che è attaccato al vile denaro e tutto quello che vuoi...ti ripeto, a me non me ne fotte nulla, ha fatto un gesto che nessn altro ha voluto fare, nei confronti di uno che non se lo meritava, il che rende quel gesto ancora più difficile
e se vuoi saperla la mia famiglia insiame ad altre della zona dopo che il prete ha fatto il prestito, glel' hanno praticamene risarcita, quindi il suo contributo alla fine è persino inferiore, io ho apprezzato che sia riuscito ad aiutare una persona nel momento in cui ne aveva bisogno, coi soldi chi non mi interessa, sai quanti ce ne sono che fanno i finocchi col culo degli altri, come dici tu, solo che tra tutti, solo lui l' ha fatto
sono daccordo poi quando dici che se uno è in difficoltà è meglio che vada a scaricare la verdura, ma questo qua non l' ha fatto, voleva giocare e si è inguaiato con degli strozzini, e quindi? era giusto infischiarsene? si? sei davvero sicuro? io non sono troppo sicuro!
ma poi ti rendi conto di cosa stai dicendo? l' evasore rischia e quindi i soldi in qualche senso se li guadagna, evidentemente ti sfugge che molte leggi servono quasi esplicitamente a favorire l' evasione fiscale, invece il prete che vive di offerte non se li merita, ma chi cazzo sei tu per stabilire chi si merita i soldi e chi no? se l' 8 per mille serve per sostenere persone come sto prete io sono felice di pagarlo, perchè del 60 e oltre % di tasse che pago allo stato italiano, nulla è andato a soccorrere sto disgraziato
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Re: gli atei si credono migliori?
jessica ha scritto:a ragà, ma che cazzo stai a di'? poi sono io quella contraria per forza...Minsky ha scritto:Akka, te sei mica stato a scuola di troll nelle ultime settimane? Oppure è tutto di tuo l'impegno a farmi incazzare stasera? A me non interessa sapere come il prete ha avuto i soldi, perché in ogni caso, sicuramente non li ha guadagnati con il sudore della fronte, quindi non avendoli sudati, gliene fotte sega di regalarli al debosciato o di bruciarli nel camino, è chiaro questo? E se non vengono dall'8 per mille, vuol dire che possono venire solo dalle elemosine, donazioni, eredità di vecchiette sole stornate con la frode. LA VUOI CAPIRE CHE IL GESTO DEL PRETE NON VALE NIENTE PERCHE' LUI NON SI STA PRIVANDO DI QUALCOSA CHE GLI E' COSTATO FATICA (A PARTE IL FATTO CHE NE STA FACENDO UN USO SBAGLIATO)? Lo IOR non distribuisce miliardi a palate solo perché preferisce imboscarli alle Cayman, che cazzo dici, mi stai prendendo per il culo?!
ma come? cosa dici jessica? loro sono razionalisti, lo capiscono meglio di noi come stanno le cose, vuoi discutere? pfua...
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Re: gli atei si credono migliori?
Paolo ha scritto:Masada il tuo ragionamento trova una sua logica in ruoli che vorrei definire di responsabilità, ove esiste una libertà interpretativa e decisionale. Non per niente ho preso l'esempio dell'impiegato Fiat, così...
Ma io mi chiedo se riusciremo mai a capirci...
Non c'entra il discorso della responsabilità!
Ho parlato d'altro...
Comunque, anche se fosse quello il punto, tutti viviamo più ruoli e abbiamo più responsabilità: se implicite generano come punizione sociale il disprezzo di alcuni se esplicitate in forma positiva come leggi e coercizioni diventano solo più rigide, ...
ma tu, cazzo, mi prendi l'esempio dell'impiegato fiat per analizzare l'esperienza del prete che da 20000 euro?
è il fatto che ti paia calzante associare una scelta esistenziale a una prettamente lavorativa che è inquietante...
E non capisci quello che ho scritto in cui non parlavo di responsabilità ma persino di condizioni esistenziali come un campo di concentramento, della dimensione della scelta libera umana.
Prima di tutto il prete non deve, per la sua religione, dare quei soldi a quell'uomo.
Può scegliere di darli agli orfanelli, per restaurare il sagrato, un calcetto nuovo, o una macchina nuova per lui, o un proiettore per il cinema dell'oratorio, o tre puttane in centro...
Insomma... di cosa cazzo si sta parlando?
Se gli atei sono moralmente migliori?
O se gli atei si credono migliori?
O se il credente, in quanto appartenente a un'istituzione religiosa, diventi automa e cessi la sua dimensione individuale, la sua libertà, responsabilità?
Sei veramente "riduzionista" su tutto!
Cogli un aspetto della questione da una particolare angolatura e subito lo assolutizzi!
Sei fatto così.
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Re: gli atei si credono migliori?
Immagino di sì.Akka ha scritto:minsky lo dici tu stesso, quel pampano che si fuma 20000 euro non si meritava il prestito, sono daccordo(be io sono anche pate lesa, non mi paga l' affitto e io pago l' imu, quindi...) con te, la sua situazione è frutto delle sue scelte, debolezze e stupidità, è vero quello che dici, sai quanti ce ne sarebbero che mertiterebbero quei ventimila euro più di lui...
No. Non ne aveva affatto bisogno. Da come l'hai raccontata, s'è indebitato per giocarseli, non per pagare le cure a un figlio o per altre necessità impellenti. E non lo aiuti così. Tornerà a giocare e far debiti, fino a rovinare altri oltre a sé stesso, finirà per delinquere a meno che non si uccida.Akka ha scritto:il punto è che lui, pur non meritandoli, pur essendo stupido e tutto quello che vuoi, ne aveva disperato bisogno, tu fai il cinico e dici che l' azione del prete è sbagliata a priori perchè i soldi non se li guadagna, ma se non fosse stato per il prete sto qua avrebbe fatto una brutta fine, sembra che tu non riesca a capire che prima di tutte le speculazioni su chi deve o non deve ricevere soldi c'è l' urgenza della realtà, sto qua stava rischiando di brutto, nella realtà non nelle speculazioni mentali!
Il prete ha usato i soldi della sua famiglia? Bravo. Come vedi, non erano soldi suoi. Li ha usati in buona fede, pensando che il disgraziato fosse davvero bisognoso, e quando ha saputo come stavano le cose si è messo a piangere? Tonto oltre che stupido.Akka ha scritto:il prete ha usato i soldi suoi di famiglia comunque se vuoi saperlo, infatti quando è venuto da sto mio parente per chiedere chiarimenti su come stesse davvero la situazione si è quasi messo a piangere, certo adesso dirai che questo dimostra che è attaccato al vile denaro e tutto quello che vuoi...ti ripeto, a me non me ne fotte nulla, ha fatto un gesto che nessn altro ha voluto fare, nei confronti di uno che non se lo meritava, il che rende quel gesto ancora più difficile
Ma che vuoi mai dimostrare con questo esempio? Intanto le cose sono andate ben diversamente da come le avevi raccontate da principio, quindi avevi distorto i fatti per far sembrare che il prete avesse dato del suo. Cosa che non ha fatto. Non ci ha rimesso lui né la sua famiglia, visto che è stato rimborsato. Ha fatto il finocchio coi culi degli altri, solo che i culi è andato a cercarli dopo.Akka ha scritto:e se vuoi saperla la mia famiglia insiame ad altre della zona dopo che il prete ha fatto il prestito, glel' hanno praticamene risarcita, quindi il suo contributo alla fine è persino inferiore, io ho apprezzato che sia riuscito ad aiutare una persona nel momento in cui ne aveva bisogno, coi soldi chi non mi interessa, sai quanti ce ne sono che fanno i finocchi col culo degli altri, come dici tu, solo che tra tutti, solo lui l' ha fatto
Ah, allora se ti racconto che sono inguaiato con gli strozzini perché mi sono giocato 20.000 euro a Ca' Noghera tu mi fai un bonifico? Ti mando l'IBAN per MP, ok?Akka ha scritto:sono daccordo poi quando dici che se uno è in difficoltà è meglio che vada a scaricare la verdura, ma questo qua non l' ha fatto, voleva giocare e si è inguaiato con degli strozzini, e quindi? era giusto infischiarsene? si? sei davvero sicuro? io non sono troppo sicuro!
Ma lascia perdere l'evasore che è un esempio del cazzo che hai tirato fuori tu. Parliamo solo della gente onesta che i soldi se li guadagna col proprio lavoro. Il prete è un personaggio inutile e dovrebbe mantenersi lui da sé oppure farsi mantenere da quelli che decidono spontaneamente di farlo. Io non ho alcuna voglia di mantenerlo, sarà mio diritto, no? Deciderò io chi è meritevole di aiuto e sostentamento, non ti pare? Che cosa vuoi dimostrare, che dare l'8 per mille alla chiesa è ben fatto perché un prete ha aiutato un disgraziato in preda alla dipendenza dal gioco d'azzardo a rovinarsi ancora di più, pagandogli il debito con gli strozzini? Lo sai che è un gesto criminale, è favoreggiamento? Denunciare gli strozzini sarebbe stato un gesto di coraggio meritevole di encomio, non sottrarre i soldi della famiglia o degli onesti lavoratori, con il pretesto dell'aiuto a una persona in difficoltà, per darli agli strozzini. In tutta questa vicenda, ci sono solo gli strozzini che ne hanno guadagnato e che ringraziano il prete.Akka ha scritto:ma poi ti rendi conto di cosa stai dicendo? l' evasore rischia e quindi i soldi in qualche senso se li guadagna, evidentemente ti sfugge che molte leggi servono quasi esplicitamente a favorire l' evasione fiscale, invece il prete che vive di offerte non se li merita, ma chi cazzo sei tu per stabilire chi si merita i soldi e chi no? se l' 8 per mille serve per sostenere persone come sto prete io sono felice di pagarlo, perchè del 60 e oltre % di tasse che pago allo stato italiano, nulla è andato a soccorrere sto disgraziato
Bell'esempio, davvero.
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Re: gli atei si credono migliori?
Mbhé? Che c'hai da dì?jessica ha scritto:a ragà, ma che cazzo stai a di'? poi sono io quella contraria per forza...Minsky ha scritto:Akka, te sei mica stato a scuola di troll nelle ultime settimane? Oppure è tutto di tuo l'impegno a farmi incazzare stasera? A me non interessa sapere come il prete ha avuto i soldi, perché in ogni caso, sicuramente non li ha guadagnati con il sudore della fronte, quindi non avendoli sudati, gliene fotte sega di regalarli al debosciato o di bruciarli nel camino, è chiaro questo? E se non vengono dall'8 per mille, vuol dire che possono venire solo dalle elemosine, donazioni, eredità di vecchiette sole stornate con la frode. LA VUOI CAPIRE CHE IL GESTO DEL PRETE NON VALE NIENTE PERCHE' LUI NON SI STA PRIVANDO DI QUALCOSA CHE GLI E' COSTATO FATICA (A PARTE IL FATTO CHE NE STA FACENDO UN USO SBAGLIATO)? Lo IOR non distribuisce miliardi a palate solo perché preferisce imboscarli alle Cayman, che cazzo dici, mi stai prendendo per il culo?!
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Re: gli atei si credono migliori?
Masada78 ha scritto:Paolo ha scritto:Masada il tuo ragionamento trova una sua logica in ruoli che vorrei definire di responsabilità, ove esiste una libertà interpretativa e decisionale. Non per niente ho preso l'esempio dell'impiegato Fiat, così...
Ma io mi chiedo se riusciremo mai a capirci...
Io ti capisco benissimo! Il problema è che non ho il tuo stesso modo di vedere e valutare le cose! Perciò non condivido (a volte) quello che tu sostieni.
Masada78 ha scritto:
Non c'entra il discorso della responsabilità!
Ho parlato d'altro...
Comunque, anche se fosse quello il punto, tutti viviamo più ruoli e abbiamo più responsabilità: se implicite generano come punizione sociale il disprezzo di alcuni se esplicitate in forma positiva come leggi e coercizioni diventano solo più rigide, ...
ma tu, cazzo, mi prendi l'esempio dell'impiegato fiat per analizzare l'esperienza del prete che da 20000 euro?
è il fatto che ti paia calzante associare una scelta esistenziale a una prettamente lavorativa che è inquietante...
E non capisci quello che ho scritto in cui non parlavo di responsabilità ma persino di condizioni esistenziali come un campo di concentramento, della dimensione della scelta libera umana.
Io non mi riferivo al fatto di quel prete, e l'ho anche detto premettendo che avrei ampliato il ragionamento per definire una regola di "altruismo" più generale. E poi sei tu che attribuisci al prete una scelta esistenziale. Io no! Per me è solo un dipendente che lavora per un ente chiamato Chiesa cattolica. Nulla più. L'esistenzialità o la moralità della scelta se la inventa il credente. Ma anzi, io li vedo dei parassiti che approfittano della credulità popolare per trarre un loro profitto. Tra il prete e il mago indovino non ci vedo nulla di diverso. Solo che il primo è un imprenditore in proprio, il prete un dipendente.
Masada78 ha scritto:
Prima di tutto il prete non deve, per la sua religione, dare quei soldi a quell'uomo.
Può scegliere di darli agli orfanelli, per restaurare il sagrato, un calcetto nuovo, o una macchina nuova per lui, o un proiettore per il cinema dell'oratorio, o tre puttane in centro...
Insomma... di cosa cazzo si sta parlando?
Se gli atei sono moralmente migliori?
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O se il credente, in quanto appartenente a un'istituzione religiosa, diventi automa e cessi la sua dimensione individuale, la sua libertà, responsabilità?
Non è questione nè di autonomia intellettuale nè di libertà o responsabilità. Come ti ho spiegato il valore sta in quello che tu fai in quanto "tu persona" e non per il ruolo che svolgi. Perciò l'attività del prete è una attività. Punto e basta. Nulla ha a che fare con il concetto di altruismo (nella accezione che ho indicato).
Masada78 ha scritto:
Sei veramente "riduzionista" su tutto!
Cogli un aspetto della questione da una particolare angolatura e subito lo assolutizzi!
Sei fatto così.
Ti ringrazio. Io lo considero un complimento !!!
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Re: gli atei si credono migliori?
Minsky ha scritto:Mbhé? Che c'hai da dì?jessica ha scritto:a ragà, ma che cazzo stai a di'? poi sono io quella contraria per forza...Minsky ha scritto:Akka, te sei mica stato a scuola di troll nelle ultime settimane? Oppure è tutto di tuo l'impegno a farmi incazzare stasera? A me non interessa sapere come il prete ha avuto i soldi, perché in ogni caso, sicuramente non li ha guadagnati con il sudore della fronte, quindi non avendoli sudati, gliene fotte sega di regalarli al debosciato o di bruciarli nel camino, è chiaro questo? E se non vengono dall'8 per mille, vuol dire che possono venire solo dalle elemosine, donazioni, eredità di vecchiette sole stornate con la frode. LA VUOI CAPIRE CHE IL GESTO DEL PRETE NON VALE NIENTE PERCHE' LUI NON SI STA PRIVANDO DI QUALCOSA CHE GLI E' COSTATO FATICA (A PARTE IL FATTO CHE NE STA FACENDO UN USO SBAGLIATO)? Lo IOR non distribuisce miliardi a palate solo perché preferisce imboscarli alle Cayman, che cazzo dici, mi stai prendendo per il culo?!
niente, solo che evidentemente hai deciso di calarti nei panni dell'irrazinoalista per sostituire il raspa per questo suo piccolo periodo di vacanza (ot, se conosco minimamente il soggetto immagino che sarà solo il primo di una lunga serie)
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Re: gli atei si credono migliori?
Suppongo che volessi scrivere "irrazionalista". Potresti essere tanto gentile da indicare dove avrei espresso irrazionalità? In ogni caso non sto cercando di sostituire nessuno, men che meno il Raspa che per ovvi motivi non è sostituibile.jessica ha scritto:
niente, solo che evidentemente hai deciso di calarti nei panni dell'irrazinoalista per sostituire il raspa per questo suo piccolo periodo di vacanza (ot, se conosco minimamente il soggetto immagino che sarà solo il primo di una lunga serie)
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Re: gli atei si credono migliori?
va be minsky ho capito, è inutile discutere, che ognuno si tenga le sue idee e pace...
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Re: gli atei si credono migliori?
Akka secondo me la discussione e il confronto del forum non è finalizzata a convincere nessuno. Ognuno espone le sue idee e fa osservazioni e contro deduzioni o valutazioni di quanto l'altro/i espongono. Qui il proselitismo non è accettato, è una caratteristica del credente.
In pratica l'ateo non crede a nulla (in campo religioso ovviamente) perciò non c'è bisogno di convincerlo di qualcosa. Il credente crede per fede che altro non è che un moto emotivo. E con l'emotività non si può discutere. Perciò non vedo ove sia possibile pensare che con due battute tu puoi pensare di convincere qualcuno. Se così fosse sarebbe una persona assai instabile!!
In pratica l'ateo non crede a nulla (in campo religioso ovviamente) perciò non c'è bisogno di convincerlo di qualcosa. Il credente crede per fede che altro non è che un moto emotivo. E con l'emotività non si può discutere. Perciò non vedo ove sia possibile pensare che con due battute tu puoi pensare di convincere qualcuno. Se così fosse sarebbe una persona assai instabile!!
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Re: gli atei si credono migliori?
Paolo ha scritto:Qui il proselitismo non è accettato, è una caratteristica del credente.
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Re: gli atei si credono migliori?
Minsky ha scritto:Suppongo che volessi scrivere "irrazionalista". Potresti essere tanto gentile da indicare dove avrei espresso irrazionalità? In ogni caso non sto cercando di sostituire nessuno, men che meno il Raspa che per ovvi motivi non è sostituibile.
mah guarda... le aspettative che nutro riguardo un seguito in qualche modo utile della discussione sono piuttosto scarse, ad ogni modo se arrivi a dire che il gesto del prete non vale niente perchè i soldi che ha non se li è guadagnati ( questo ovviamente secondo la tua idea di diritto rivisitato ), non è che ci sia molto altro da aggiungere. cosa vuoi che sia se non spinta emotiva pretofobica a farti scrivere queste 'ste robe da fantascienza?
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Re: gli atei si credono migliori?
Fondamentalmente il gesto del prete non è che non vale niente (= inutile), direi piuttosto che è proprio dannoso, infatti:
1) non risolve il problema (l'idiota continuerà a giocare - inutilità)
2) ha ingrassato una qualche cosca mafiosa (danno).
1) non risolve il problema (l'idiota continuerà a giocare - inutilità)
2) ha ingrassato una qualche cosca mafiosa (danno).
davide- -------------
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Re: gli atei si credono migliori?
davide ha scritto:Fondamentalmente il gesto del prete non è che non vale niente (= inutile), direi piuttosto che è proprio dannoso, infatti:
1) non risolve il problema (l'idiota continuerà a giocare - inutilità)
2) ha ingrassato una qualche cosca mafiosa (danno).
beh capisci che i due approcci (tuo e del rasp-sostituto) sono un tantino diversi. criticare l'utilità del gesto in se è una cosa, ed è una critica che manterrebbe inalterato il suo senso se fosse rivolta a me invece che a un prete, criticare il gesto a prescindere dagli effetti ma perchè è stato eseguito da un prete, è ben altro discorso, ed il secondo approccio è motivato, senza alcuna ombra di dubbio, da posizioni che con l'oggettività di ragionamento c'entrano meno di zero.
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Re: gli atei si credono migliori?
Mah, non saprei...
io ritengo che Minsky abbia criticato il gesto in sé, e contemporaneamente abbia criticato la visione di akka, secondo il quale il punto centrale della presupposta buona azione era proprio che fosse stata compiuta da un prete.
Minsky, ho letto bene la tua interpretazione?
io ritengo che Minsky abbia criticato il gesto in sé, e contemporaneamente abbia criticato la visione di akka, secondo il quale il punto centrale della presupposta buona azione era proprio che fosse stata compiuta da un prete.
Minsky, ho letto bene la tua interpretazione?
davide- -------------
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Re: gli atei si credono migliori?
Hai letto benissimo. Aggiungo solo che io mi sono focalizzato sulla pretesa di Akka, che l'azione del prete dimostrasse la bontà d'animo del prete medesimo. Mi premeva contestare questo assunto, e mi sembra evidente che ciò non ha nulla a che vedere con il fatto che l'autore sia un prete, salvo per la circostanza che un prete ha - evidentemente - l'ascendente su certa parte del pubblico per ottenere donazioni, lasciti e altre prebende da usare a propria discrezione. L'azione del prete è stata oggettivamente dannosa, su questo non c'è dubbio, anzi ha configurato un reato di ricettazione e favoreggiamento. Ma non è questo il punto: se anche il denaro fosse andato ad una destinazione benefica, e se anche il prete non fosse stato tale ma piuttosto - mettiamo - un consulente finanziario (!), allo stesso modo contesterei il fatto che la persona si possa definire buona e generosa per aver elargito il denaro.davide ha scritto:Mah, non saprei...
io ritengo che Minsky abbia criticato il gesto in sé, e contemporaneamente abbia criticato la visione di akka, secondo il quale il punto centrale della presupposta buona azione era proprio che fosse stata compiuta da un prete.
Minsky, ho letto bene la tua interpretazione?
Perché il denaro non era suo, torno a ripetere, come tutte le spiegazioni di Akka hanno dimostrato, e essere generosi con quello che non è nostro non ci fa guadagnare la patente di bontà. Caso mai, di scialacquatore dei beni altrui. Quello che in breve chiamavo fare il finocchio con il culo degli altri - e poche immagini mi sembrano più appropriate.
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Re: gli atei si credono migliori?
davide ha scritto:Minsky, ho letto bene la tua interpretazione?
Minsky ha scritto:Hai letto benissimo.davide ha scritto:Minsky, ho letto bene la tua interpretazione?
no. che il gesto in sè sia dannoso lo dice da subito, ma lo spiega molto bene qua: http://atei.forumitalian.com/t340p190-gli-atei-si-credono-migliori#185980 qual è la parte su cui gli interessa discutere. cosa che poi ribadisce meglio anche con "E se non vengono dall'8 per mille, vuol dire che possono venire solo dalle elemosine, donazioni, eredità di vecchiette sole stornate con la frode. LA VUOI CAPIRE CHE IL GESTO DEL PRETE NON VALE NIENTE PERCHE' LUI NON SI STA PRIVANDO DI QUALCOSA CHE GLI E' COSTATO FATICA (A PARTE IL FATTO CHE NE STA FACENDO UN USO SBAGLIATO)?" qua: http://atei.forumitalian.com/t340p200-gli-atei-si-credono-migliori#ixzz2CX8M3Pfyed
a parte che vorrei sapere chi ti ha detto che al tizio in questione non costi fatica la vita che fa per avere lo stipendio di prete "indebitamente" sottratto agli italiani tra cui tu, (che poi, a dirla tutta, il 40% di quello stipendio è fatto di denaro che la gente ha deciso di mettere là piuttosto che lasciare allo stato, e il restante viene da gente che non esprime una posizione e che quindi immagino non si senta particolarmente defraudata, al contrario di te che evidentemente fai parte di quel 7-8 per cento che invece lo destina ad altri)
mi sembra molto semplice tirare l'acqua al proprio mulino con indebite semplificazioni propinando una visione del prete che ha 20 mila euro materializzati da dio, che invece di usare come carta da parati perchè non sa che farsene, li sperpera dandoli a qualcuno a cuor leggero. indipendentemente da quanto sia corretto il modo in cui ottiene il suo stipendio (o i finanziamenti per la sua parrocchia, poco cambia) una volta che ce li ha in tasca, potrebbe benissimo sceglere di spenderseli in scarpe da trekking, sci da trampolino, sandali in pelle d'orso, colore per capelli, mignotte o cassette pedopornografiche. invece decide di darli a un povero cristo che evidentemente non sa più dove sbattere la testa.
e chiaramente devo sentirti dire che il suo gesto non vale niente perchè guadagnare quel denaro non gli è costato fatica.
dimmi cosa è questo se non cercare comunque e contro ogni logica di spalare un po' di merda gratis?
no dimmelo perchè a questo punto sono curiosa.
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Re: gli atei si credono migliori?
Jssi, è talmente evidente che non servirebbe nemmeno spiegarlo! Il prete, così come per altro tutta la Chiesa, altro non fa che prendere i sodi degli altri e, così come nel caso in questione, utilizzarli per varie opere assistenziali. Ma è evidente che il denaro, che nella nostra società altro non è che le rappresentazione virtuale dei beni, non è stato generato dall'opera del prete. Lui ha preso con i meccanismi che ben conosciamo, i beni di persone che li hanno generati e li ha dati a quel povero sbandato. Ma questo non è nè beneficenza nè altruismo. Tutt'al più è uno che si è sostituito ai servizi sciali che in Italia fanno pietà!
Del tutto diverso sarebbe stato se quel prete, dopo aver passato la giornata ad un alto forno, o ad asfaltare strade, a vangare la terra...., comunque al lavorare, avesse preso anche una piccola parte del suo misero stipendio per aiutare quel povero sbandato. Allora si sarebbe una persona degna e da rispettare ed ammirare.
Così invece, come dice giustamente Minsky, quello fa il gay col culo degli altri!! E' una forma di ipocrisia che la Chiesa cattolica porta avanti da secoli. Ma siamo in Italia e ...va bene così.
Del tutto diverso sarebbe stato se quel prete, dopo aver passato la giornata ad un alto forno, o ad asfaltare strade, a vangare la terra...., comunque al lavorare, avesse preso anche una piccola parte del suo misero stipendio per aiutare quel povero sbandato. Allora si sarebbe una persona degna e da rispettare ed ammirare.
Così invece, come dice giustamente Minsky, quello fa il gay col culo degli altri!! E' una forma di ipocrisia che la Chiesa cattolica porta avanti da secoli. Ma siamo in Italia e ...va bene così.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: gli atei si credono migliori?
minsky, io ho capito cosa intendi, ma ti ripeto che quella era questione urgente, il prete, come tuute le alre persone cui sto disgraziato è andato a chiedere i solti, doveva seglere se fregarsene o se aiutarlo
aiutandolo ha favorito attività illegali? bene, ciò non togli che abbia aiutato una persona in difficoltà, come ho già scritto sto giocatore d' azzardo si era più volte rivolto ai carabinieri, e non ha ricevuto aiuto in nessun senso, e forse neanche se lo meritava
il mio ragionamento è proprio qui che si focalizza, il prete ha aiutato una persona che non meritava aiuto, e che quindi nessuno apparte lui ha voluto aiutare, per me questo è ciò che conta
tu dici che non erano soldi sui, be invece erano soldi suoi, poi, altre persone, colpite dalla generosità(e io mi permetto di dire umanità) hanno deciso di risarcire il prete
vedi, per me non è neppure importante che fosse un prete, per me è una persona che in una situazione difficile ha scelto la via più difficile, facendo ciò che gli altri non hanno voluto fare, a me, che sono stupido quando vuoi(infatti mi hai scritto che è settimane che scrivo cavolate), è sembrata una buona azione
tu invece, alla faccia del presunto antidogmatismo degli atei, pensi che un prete non possa a priori fare buone azioni, a tal riguardo a me(che ripeto sono stupido quanto vuoi e che è da settimane che dico stupidate) sembra che il caso in questione contraddica questa ''verità'', a te invec sembra che sia l'ennesima prova di quanto sia dannosa la chiesa il vaticano lo ior e tutte le religioni...
aiutandolo ha favorito attività illegali? bene, ciò non togli che abbia aiutato una persona in difficoltà, come ho già scritto sto giocatore d' azzardo si era più volte rivolto ai carabinieri, e non ha ricevuto aiuto in nessun senso, e forse neanche se lo meritava
il mio ragionamento è proprio qui che si focalizza, il prete ha aiutato una persona che non meritava aiuto, e che quindi nessuno apparte lui ha voluto aiutare, per me questo è ciò che conta
tu dici che non erano soldi sui, be invece erano soldi suoi, poi, altre persone, colpite dalla generosità(e io mi permetto di dire umanità) hanno deciso di risarcire il prete
vedi, per me non è neppure importante che fosse un prete, per me è una persona che in una situazione difficile ha scelto la via più difficile, facendo ciò che gli altri non hanno voluto fare, a me, che sono stupido quando vuoi(infatti mi hai scritto che è settimane che scrivo cavolate), è sembrata una buona azione
tu invece, alla faccia del presunto antidogmatismo degli atei, pensi che un prete non possa a priori fare buone azioni, a tal riguardo a me(che ripeto sono stupido quanto vuoi e che è da settimane che dico stupidate) sembra che il caso in questione contraddica questa ''verità'', a te invec sembra che sia l'ennesima prova di quanto sia dannosa la chiesa il vaticano lo ior e tutte le religioni...
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Re: gli atei si credono migliori?
Sei curiosa? Come potrei ignorare la tua invocazione alla conoscenza? Certo, per soddisfare la tua curiosità, potresti semplicemente andarti a rileggere con un po' di attenzione lo scambio tra me e Akka. Ma sono in vena di gentilezza, e quindi riepilogherò apposta per te tutta la storia, mettendola bene in ordine; anzi, di storie te ne racconto due, con protagonisti e scenari differenti, in modo da dimostrare che il mio giudizio sulla vicenda non è legato al fatto che il protagonista sia un religioso. Nella versione alternativa, facciamo per esempio che sia un promotore finanziario, ok?jessica ha scritto:davide ha scritto:Minsky, ho letto bene la tua interpretazione?Minsky ha scritto:Hai letto benissimo.davide ha scritto:Minsky, ho letto bene la tua interpretazione?
no. che il gesto in sè sia dannoso lo dice da subito, ma lo spiega molto bene qua: http://atei.forumitalian.com/t340p190-gli-atei-si-credono-migliori#185980 qual è la parte su cui gli interessa discutere. cosa che poi ribadisce meglio anche con "E se non vengono dall'8 per mille, vuol dire che possono venire solo dalle elemosine, donazioni, eredità di vecchiette sole stornate con la frode. LA VUOI CAPIRE CHE IL GESTO DEL PRETE NON VALE NIENTE PERCHE' LUI NON SI STA PRIVANDO DI QUALCOSA CHE GLI E' COSTATO FATICA (A PARTE IL FATTO CHE NE STA FACENDO UN USO SBAGLIATO)?" qua: http://atei.forumitalian.com/t340p200-gli-atei-si-credono-migliori#ixzz2CX8M3Pfyed
a parte che vorrei sapere chi ti ha detto che al tizio in questione non costi fatica la vita che fa per avere lo stipendio di prete "indebitamente" sottratto agli italiani tra cui tu, (che poi, a dirla tutta, il 40% di quello stipendio è fatto di denaro che la gente ha deciso di mettere là piuttosto che lasciare allo stato, e il restante viene da gente che non esprime una posizione e che quindi immagino non si senta particolarmente defraudata, al contrario di te che evidentemente fai parte di quel 7-8 per cento che invece lo destina ad altri)
mi sembra molto semplice tirare l'acqua al proprio mulino con indebite semplificazioni propinando una visione del prete che ha 20 mila euro materializzati da dio, che invece di usare come carta da parati perchè non sa che farsene, li sperpera dandoli a qualcuno a cuor leggero. indipendentemente da quanto sia corretto il modo in cui ottiene il suo stipendio (o i finanziamenti per la sua parrocchia, poco cambia) una volta che ce li ha in tasca, potrebbe benissimo sceglere di spenderseli in scarpe da trekking, sci da trampolino, sandali in pelle d'orso, colore per capelli, mignotte o cassette pedopornografiche. invece decide di darli a un povero cristo che evidentemente non sa più dove sbattere la testa.
e chiaramente devo sentirti dire che il suo gesto non vale niente perchè guadagnare quel denaro non gli è costato fatica.
dimmi cosa è questo se non cercare comunque e contro ogni logica di spalare un po' di merda gratis?
no dimmelo perchè a questo punto sono curiosa.
Dunque, ecco la storia di Akka, chiamiamola versione "A".
Don Attilio si trovava in canonica quella mattina. Aveva appena terminato di confessare un parrocchiano, un buon ragazzo assiduo nel frequentare le funzioni e nel comunicarsi, un certo Akka. Peccatucci di poco conto, rifletteva Don Attilio tra sé e sé. Qualche masturbazione e un paio di moccoli. Mandato subito assolto con quattro Ave Marie. Perciò, tranquillo e rilassato, il don si accomodò nel suo studiolo e prese in mano il tomo che stava leggendo. "Uhmmm... Carneade, chi era costui?"
Ma i suoi pensieri vennero bruscamente interrotti da un improvviso trambusto. Dopo qualche istante la perpetua si affacciò alla porta dello studio: «Don Attilio, c'è qui un uomo...» non fece in tempo a concludere la frase, che un tizio trasandato e in evidente stato di agitazione irruppe nello studio. «Don Attilio, solo lei mi può aiutare!» esclamò l'uomo. Don Attilio lo squadrò perplesso. Non si ricordava di averlo mai visto in chiesa. Dopo essersi seduto e un po' calmato, l'uomo spiegò che aveva bisogno urgente di una ingente somma di denaro, altrimenti sarebbe stato nei guai. Disse che era solo per pochi giorni, e poi avrebbe restituito tutto, ma che nessuno gli dava il denaro: né la banca, né gli amici, né i parenti, né i poveri, né i benestanti, né i ricchi, né gli evasori fiscali: nessuno.
Don Attilio alzò lo sguardo al Crocifisso appeso al muro alle spalle dell'uomo. - Che avrebbe fatto Lui? - si chiese. Pensò che certamente avrebbe scelto di aiutare il derelitto. D'impulso, andò alla piccola cassaforte murata nella parete dello studiolo. I suoi genitori gli avevano chiesto di tenere lì tutti i loro risparmi, perché non si fidavano delle banche. «Nessuno ruberà i nostri soldi nella Casa del Signore, Dio li sorveglierà.» Avevano ragionato. Dunque, si trattava di usarli a fin di bene, per salvare un fratello in Cristo, e appena il fratello li avesse restituiti, sarebbero tornati al loro posto senza che nessuno sapesse nulla. C'erano 20.000 € in banconote da 50, le prese e le diede all'uomo. «Mi raccomando, figliolo, riportali appena possibile...» L'uomo farfugliò qualche parola e in un lampo era già sparito. Don Attilio si sentì il cuore leggero. Molto leggero. Aveva alleggerito gli anziani genitori di tutti i loro risparmi.
Un paio di giorni più tardi, Don Attilio chiese alla perpetua di informarsi presso le comari del paese se sapessero qualcosa di quell'uomo che si era presentato una mattina in canonica, e non si era più visto. Le comari sapevano. Sapevano tutto, e lo dissero alla perpetua. Quando sentì il racconto della perpetua, il povero prete a momenti stramazzò per terra. Si mise a piangere come un vitello: aveva dato i soldi ad un giocatore d'azzardo, indebitato con la camorra. Un po' (o anche tanto) per la consapevolezza che i soldi non sarebbero mai tornati indietro, un po' per la delusione di aver dato fiducia a chi non la meritava, e un po' per la coscienza di aver commesso un reato di appropriazione indebita, ricettazione e favoreggiamento, si sentiva distrutto. Vabbé, la polizia non lo avrebbe indagato, si sa che gli ecclesiastici godono di un occhio di riguardo, quando non di una vera e propria impunità. Però ci sono tanti giornali pronti a gettare fango sulla Santa Chiesa, se un giornalista fosse venuto a sapere della cosa, avrebbe scritto un articolo infamante. Che fare?
Don Attilio convocò alcuni parrocchiani particolarmente devoti, e raccontò loro la vicenda. I parrocchiani decisero di fare una colletta, per risarcire il prete della perdita. La colletta fruttò 18.000 €. Con le offerte di qualche matrimonio, la somma ancora mancante si sarebbe presto trovata. Il problema era risolto.
Ecco la versione "B".
Il Dott. Attilio si trovava nel suo ufficio quella mattina. Aveva appena terminato di vendere un derivato finanziario OTC ad alto rendimento ad un suo affezionato cliente, un certo Akka. Un buon prodotto, rifletteva il Dott. Attilio tra sé e sé. Il sottostante del derivato era un indice collegato al prezzo del guano peruviano, che l'anno passato era aumentato del 47%. Il prodotto finanziario avrebbe fruttato un ottimo rendimento a 12 mesi, a meno che l'Eurostoxx 50 non si contraesse nel frattempo al di sotto della banda di Bollinger, cosa che avrebbe determinato la perdita del capitale. C'era scritto in piccolo, nel contratto, ma c'era scritto.
Perciò, tranquillo e rilassato, il promotore finanziario si accomodò nel suo studio e prese in mano l'iPad. Ci giocherellò un po' girandolo più volte in orizzontale e in verticale. Gli piaceva da matti vedere lo schermo che si orientava automaticamente a seconda di come lo rigirava.
Ma il suo passatempo venne bruscamente interrotto da un improvviso trambusto. Dopo qualche istante la procace segretaria si affacciò alla porta dello studio: «Dottor Attilio, c'è qui un signore...» non fece in tempo a concludere la frase, che un tizio trasandato e in evidente stato di agitazione irruppe nello studio. «Dottor Attilio, solo lei mi può aiutare!» esclamò l'uomo. Il Dott. Attilio lo squadrò perplesso. Non si ricordava che fosse un suo cliente. Dopo essersi seduto e un po' calmato, l'uomo spiegò che aveva bisogno urgente di una ingente somma di denaro, altrimenti sarebbe stato nei guai. Disse che era solo per pochi giorni, e poi avrebbe restituito tutto con gli interessi overnight, ma che nessuno gli dava il denaro: né la banca, né gli amici, né i parenti, né i poveri, né i benestanti, né i ricchi, né gli evasori fiscali: nessuno.
Il Dott. Attilio alzò lo sguardo alla foto di Charles Henry Dow appesa al muro alle spalle dell'uomo. - Che avrebbe fatto lui? - si chiese. Pensò che certamente avrebbe scelto di aiutare il derelitto, impiegando il denaro con profitto. D'impulso, andò alla piccola cassaforte murata nella parete dello studio. Un suo cliente gli aveva affidato una sommetta in contanti per acquistare dei titoli sul mercato secondario, ma non avrebbe potuto effettuare l'operazione prima di una settimana. Dunque, si trattava di usarli a fin di bene, per aiutare un possibile cliente, e appena l'uomo li avesse restituiti, sarebbero tornati al loro posto senza che nessuno sapesse nulla. C'erano 20.000 € in banconote da 50, le prese e le diede all'uomo. «Mi raccomando, li restituisca appena possibile...» L'uomo farfugliò qualche parola e in un lampo era già sparito. Il Dott. Attilio si sentì il cuore leggero. Molto leggero. Aveva alleggerito un cliente dei suoi risparmi.
Un paio di giorni più tardi, Il Dott. Attilio chiese alla segretaria di prendere informazioni su quel signore che si era presentato una mattina in ufficio, e non si era più visto. La segretaria fece una ricerca sul bollettino dei protesti, e scrisse una breve relazione. Quando lesse la relazione della segretaria, il povero promotore finanziario a momenti stramazzò per terra. Si mise a piangere come un vitello: aveva dato i soldi ad un giocatore d'azzardo, indebitato con la camorra. Un po' (o anche tanto) per la consapevolezza che i soldi non sarebbero mai tornati indietro, un po' per la delusione di aver dato fiducia a chi non la meritava, e un po' per la coscienza di aver commesso un reato di appropriazione indebita, ricettazione e favoreggiamento, si sentiva distrutto. Sapeva bene che la GdF teneva nel mirino la sua categoria: se avessero subodorato qualcosa, gli avrebbero appioppato una bella multa, oltre alle conseguenze penali e alla possibile radiazione dall'albo professionale. Che fare?
Il Dott. Attilio convocò alcuni dei più affezionati clienti, uno alla volta. Senza minimamente accennare a quanto accaduto, disse a ciascuno di loro che c'erano state delle perdite importanti nel suo portafoglio azionario, e che era necessario reintegrare l'investimento. La colletta fruttò 18.000 €. Con le provvigioni di qualche operazione "pronti contro termine" la somma ancora mancante si sarebbe presto trovata. Il problema era risolto.
Versione "A", versione "B". Il mio giudizio non cambia. Contenta adesso?
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Re: gli atei si credono migliori?
Minsky ha scritto:Versione "A", versione "B". Il mio giudizio non cambia. Contenta adesso?
beh, contenta no, non si può usare come parola... mi sarei potuta dire contenta se tu avessi deciso di guardare con obiettività a quello che hai scritto fino ad ora senza inventarti fantasiose storielle, piacevoli da leggere eh - ma piuttosto inutili ai fini del discorso, e fossi arrivato ad una conclusione ragionevole.
al massimo posso dirmi soddisfatta, che è un po' diverso. soddisfatta può essere la sensazione che provi quando hai un'idea, una teoria, e trovi le prove. è un po' quello che mi è successo con questo tuo nuovo intervento, messo là, appunto come da teoria, per supportare le idee che il tuo cervello ha costruito semplicemente perchè spinto dalla tua pancia, magari senza rendersene conto.
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Re: gli atei si credono migliori?
Paolo ha scritto:Jssi, è talmente evidente che non servirebbe nemmeno spiegarlo! Il prete, così come per altro tutta la Chiesa, altro non fa che prendere i sodi degli altri e, così come nel caso in questione, utilizzarli per varie opere assistenziali. Ma è evidente che il denaro, che nella nostra società altro non è che le rappresentazione virtuale dei beni, non è stato generato dall'opera del prete. Lui ha preso con i meccanismi che ben conosciamo, i beni di persone che li hanno generati e li ha dati a quel povero sbandato. Ma questo non è nè beneficenza nè altruismo. Tutt'al più è uno che si è sostituito ai servizi sciali che in Italia fanno pietà!
Del tutto diverso sarebbe stato se quel prete, dopo aver passato la giornata ad un alto forno, o ad asfaltare strade, a vangare la terra...., comunque al lavorare, avesse preso anche una piccola parte del suo misero stipendio per aiutare quel povero sbandato. Allora si sarebbe una persona degna e da rispettare ed ammirare.
Così invece, come dice giustamente Minsky, quello fa il gay col culo degli altri!! E' una forma di ipocrisia che la Chiesa cattolica porta avanti da secoli. Ma siamo in Italia e ...va bene così.
senti sei sicuro di non essere anche tu un multiaccount di qualche altro utente? che so... mi viene in mente il tuo omonimo...
scusa che mi segno un paio di annotazioni come promemoria allora...
altoforno, fatica, sudore, ok. soldi suoi. può fare beneficenza ed essere buono.
statale no, soldi tuoi (di paolo) non può fare beneficenza e se la fa sei buono tu (lo fa coi soldi tuoi, è talmente evidente che non servirebbe nemmeno spiegarlo)
immagino che il tuo impiego sia quello di strappare le carote dalla terra, altrimenti, che so, se vendi biglietti del cinema, il tuo stipendio non è alcuna rappresentazione virtuale dei ben, per cui non sono soldi tuoi ma soldi di altri, non li dovresti nenache spendere. ma se sei invece il padrone di un'azienda che fa brugole in acciaio, attento, anche in quel caso non hai soldi tuoi, sono dei tuoi poveri operai che ci hanno messo la fatica e il sudore. non puoi fare beneficenza... se dai 20 mila euri a un povero cristo che è arrivato al fondo e non ha più modo di vivere se non l'aiuti tu, il tuo gesto non vale un cazzo, è troppo facile fare il finocchio col culo degli altri (che in questo caso sono i tuoi operai)
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Re: gli atei si credono migliori?
jessica ha scritto:
senti sei sicuro di non essere anche tu un multiaccount di qualche altro utente? che so... mi viene in mente il tuo omonimo...
No, sono solo uno che hai forni ci ha lavorato per tanti anni e so cosa vuol dire!!
jessica ha scritto:
ima se sei invece il padrone di un'azienda che fa brugole in acciaio, attento, anche in quel caso non hai soldi tuoi, sono dei tuoi poveri operai che ci hanno messo la fatica e il sudore. non puoi fare beneficenza... se dai 20 mila euri a un povero cristo che è arrivato al fondo e non ha più modo di vivere se non l'aiuti tu, il tuo gesto non vale un cazzo, è troppo facile fare il finocchio col culo degli altri (che in questo caso sono i tuoi operai)
Ehh no. I soldi sono quelli dei miei clienti che me li danno non perchè vado in giro vestito da pagliaccio vendendo false promesse e minacciando la gente di dannazione eterna!! Me li danno sia per pagare il lavoro di chi ha sudato ai forni per produrre sia per me come imprenditore!! Questo si chiama economia capitalista e non l'ho inventata io!!
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Re: gli atei si credono migliori?
Paolo ha scritto:
Ehh no. I soldi sono quelli dei miei clienti che me li danno non perchè vado in giro vestito da pagliaccio vendendo false promesse e minacciando la gente di dannazione eterna!! Me li danno sia per pagare il lavoro di chi ha sudato ai forni per produrre sia per me come imprenditore!! Questo si chiama economia capitalista e non l'ho inventata io!!
neanche l'otto per mille l'ho inventato io. nè i lasciti e le donazioni. perchè dovrei vederci una differenza?
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Re: gli atei si credono migliori?
La differenza è fondamentale. I compensi o pagamenti che uno che svolge una attività riceve sono il pagamento per una prestazione o per la fornitura di un qualche bene. La Chiesa riceve l'8 per mille o i vari lasciti senza alcun corrispettivo da parte sua. Riceve denaro e beni contro la fornitura di nulla! Vende vuote illusioni con l'aggravante che minaccia dannazione eterna a chi non rispetta le sue regole!!
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Re: gli atei si credono migliori?
Eh, stai a fatica' ppe gnente, Paolo. Hai voglia a spuntarla con una maestra di eristica.Paolo ha scritto:La differenza è fondamentale. I compensi o pagamenti che uno che svolge una attività riceve sono il pagamento per una prestazione o per la fornitura di un qualche bene. La Chiesa riceve l'8 per mille o i vari lasciti senza alcun corrispettivo da parte sua. Riceve denaro e beni contro la fornitura di nulla! Vende vuote illusioni con l'aggravante che minaccia dannazione eterna a chi non rispetta le sue regole!!
Io, lascio perdere.
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Re: gli atei si credono migliori?
Minsky ha scritto:Eh, stai a fatica' ppe gnente, Paolo. Hai voglia a spuntarla con una maestra di eristica.
Io, lascio perdere.
mi pare un'ottima idea.
edit... ahhhh a proposito di sostituti per le vacanze forzate... lo vedi che ho ragione anche qua? dopo aver fondato un ragionamento sul nulla, girando le cose come ti piacevano di più per andare a parare su quello che volevi (dire brutti e cattivi ai credini)ti metti a dare della maestra d' eristica a me....
un bene il cui prezzo decidi tu e non è minimamente proporzionato al reale valore della fornitura, tantomeno lo è la divisione tra te e i tuoi operai in base ai litri di sudore emessi. ma qui ti fa comodo che le cose vadano come vanno... chissà come mai. cumuli di palle. lasciamo pure stare la vita eterna e gli uomini sulle nuvole con la barba bianca, anche solo a voler fare due conti sulla fornitura di beni "grezzi", cosa che ovviamente è una cagata già di suo, ma facciamo pure i conti in tegoline così sei contento, ti faccio presente che da uno stipendio come il mio alla chiesa andrebbero (in effetti io non li dò allla cc) sui 60-80 euri l'anno. cifra che comunque, ti ricordo, al 40% circa degi italiani va benissimo versare alla cc, e a un restante 50% non frega una mazza (giusto per capire di che crimine contro l'umaità e il volere del popolo sovrano si sta parlando). dicevo 60-80 euri l'anno, circa quindici volte di meno, se teniamo il conto di quanto tempo passavo in patronato a fare le cazzate con gli amichetti, di quello che i miei genitori avrebbero dovuto pagare per affidarmi a degli educatori professionisti (in effetti oggi cominciano a sorgere dei centri comunali per attività simili, pagati ovviamente con le tue tasse, anzi no scusa, tu evadi milioni.... beh con le tasse mie, p.s. mi devo anche segnare che uno di quegli educatori non può fare beneficenza, è come la facessi io). ma è anche quasi dieci volte di meno di quello che avrebbero dovuto pagare per mandarmia d un asilo comunale (per il quale già pagavano le loro tasse).Paolo ha scritto:La differenza è fondamentale. I compensi o pagamenti che uno che svolge una attività riceve sono il pagamento per una prestazione o per la fornitura di un qualche bene. La Chiesa riceve l'8 per mille o i vari lasciti senza alcun corrispettivo da parte sua. Riceve denaro e beni contro la fornitura di nulla! Vende vuote illusioni con l'aggravante che minaccia dannazione eterna a chi non rispetta le sue regole!!
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Re: gli atei si credono migliori?
jessica ha scritto:
un bene il cui prezzo decidi tu e non è minimamente proporzionato al reale valore della fornitura,
Ma tu cosa ne sai? Sapri a caso giusto per dire qualche cazzata!!
jessica ha scritto:
pagati ovviamente con le tue tasse, anzi no scusa, tu evadi milioni.... beh con le tasse mie,
Magari!!!
Detto questo non so cosa altro dire. Non ho capito una parola di quello che hai scritto!!
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Paolo- --------------
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Re: gli atei si credono migliori?
beh, ne so più di quanto ne sai tu sul lavoro del prete. eppure in quel caso le tue cazzate ti andavano bene...Paolo ha scritto:Ma tu cosa ne sai? Sapri a caso giusto per dire qualche cazzata!!
Magari!!!
magari? l'hai scritto tu eh...
Detto questo non so cosa altro dire. Non ho capito una parola di quello che hai scritto!!
già... scarsa fornitura di servizi a fronte di alto contributo alle casse del sistema di istruzione statale.
Ospite- Ospite
Re: gli atei si credono migliori?
Farnetichi.jessica ha scritto:... dopo aver fondato un ragionamento sul nulla, girando le cose come ti piacevano di più per andare a parare su quello che volevi (dire brutti e cattivi ai credini)ti metti a dare della maestra d' eristica a me....
No! Questa è alta scuola di eristica!Paolo ha scritto:jessica ha scritto:
un bene il cui prezzo decidi tu e non è minimamente proporzionato al reale valore della fornitura,
Ma tu cosa ne sai? Spari a caso giusto per dire qualche cazzata!!
Eh, non era previsto che tu o qualcun altro potesse capire.Paolo ha scritto:jessica ha scritto:
pagati ovviamente con le tue tasse, anzi no scusa, tu evadi milioni.... beh con le tasse mie,
Magari!!!
Detto questo non so cosa altro dire. Non ho capito una parola di quello che hai scritto!!
Il "lavoro del prete"! Questa è grossa come una cattedrale!jessica ha scritto:beh, ne so più di quanto ne sai tu sul lavoro del prete. eppure in quel caso le tue cazzate ti andavano bene...
Continua così, Jessica. Se ci fosse stato ancora qualche ateo che non fosse certo di essere "migliore", a questo punto avrà superato ogni dubbio.
Come da titolo del thread.
Minsky- --------------
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Re: gli atei si credono migliori?
Massì. La locuzione "lavoro del prete" è una chiara figura retorica
davide- -------------
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Re: gli atei si credono migliori?
mi spiace, sta tutto scritto.Minsky ha scritto:Farnetichi.
mi spiace e 2, ma io sono figlia di "imprenditori" e ho potuto vedere chiaramente la differnza tra litri di sudore usciti dalla loro fronte e quelli usciti dalle fronti dei loro dipendenti, e anche la differenza nel fatturato. giusto per restare ad usare la tua bilancia.No! Questa è alta scuola di eristica!
mo so, non c'è sordo più sordo di chi non vuole sentire.Eh, non era previsto che tu o qualcun altro potesse capire.
ecco, la parte più bella è quando ve le fate e ve le ridete da soli. ci scommetterei le palle, ad avercele, che la maggioranza dei preti suda anche più di quello che sudi tu nel tuo duro lavoro quotidiano. sempre usando il bilancino per il sudore come metro per decidere quento sia veramente tuo il tuo stipendio...Il "lavoro del prete"! Questa è grossa come una cattedrale!
Continua così, Jessica. Se ci fosse stato ancora qualche ateo che non fosse certo di essere "migliore", a questo punto avrà superato ogni dubbio.
Come da titolo del thread.
Ospite- Ospite
Re: gli atei si credono migliori?
Paolo ha scritto:
No, sono solo uno che hai forni ci ha lavorato per tanti anni e so cosa vuol dire!!
paolo, nella sezione giusta, mi insegni come si fanno i cornetti ( croissant o brioches)? fatti bene però
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cornetto al pistacchio
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Re: gli atei si credono migliori?
ohoho OT completo, mi ritiro....
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Re: gli atei si credono migliori?
Pista!! Sono forni industriali per la lavorazione dell'acciaio!! Sono lunghi vari metri e arrivano a temperature di 1.000 °C ! Ci si caricano varie tonnellate di acciaio!!
Jessi anche la Vanna Marchi se li sudava i sui soldi!!
Jessi anche la Vanna Marchi se li sudava i sui soldi!!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Paolo- --------------
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Re: gli atei si credono migliori?
jessica ha scritto:mi spiace e 2, ma io sono figlia di "imprenditori" e ho potuto vedere chiaramente la differnza tra litri di sudore usciti dalla loro fronte e quelli usciti dalle fronti dei loro dipendenti, e anche la differenza nel fatturato. giusto per restare ad usare la tua bilancia.
ecco, la parte più bella è quando ve le fate e ve le ridete da soli. ci scommetterei le palle, ad avercele, che la maggioranza dei preti suda anche più di quello che sudi tu nel tuo duro lavoro quotidiano. sempre usando il bilancino per il sudore come metro per decidere quento sia veramente tuo il tuo stipendio...
Premessa: non intendo polemizzare con Jess (che saluto ) ma ricordo che tra "essere" ed "esser figli di" vi è una correlazione, alle volte, del tutto sbilanciata; il mio defunto padre parlava il tedesco, io no... Tanto per dirne una. Ma perdona il mio esempio, a sua volta "sui generis"...
Quale è, a tuo parere, un valido metro di giudizio per calcolare se lo "stipendio" del titolare di impresa è corretto o meno?
primaverino- -------------
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Re: gli atei si credono migliori?
appun to. se avesse scelto di fare beneficenza coi suoi soldi (illecitamente guadagnati, secondo i giudici italiani) non sarebbe stata la stessa cosa di comprarsi ville, jaguar e visoni.Paolo ha scritto:Jessi anche la Vanna Marchi se li sudava i sui soldi!!
primaverino ha scritto:Premessa: non intendo polemizzare con Jess (che saluto ) ma ricordo che tra "essere" ed "esser figli di" vi è una correlazione, alle volte, del tutto sbilanciata; il mio defunto padre parlava il tedesco, io no... Tanto per dirne una. Ma perdona il mio esempio, a sua volta "sui generis"...
Quale è, a tuo parere, un valido metro di giudizio per calcolare se lo "stipendio" del titolare di impresa è corretto o meno?
ciao.
io non ho un corretto metro di giudizio. tanto quanto non lo hanno ivari paoli e minsky. il punto è che le cose, giuste o sbagliate (più spesso) che siano, stanno così. nelle tasche di quello che ti vende il power balance finiscono i milioni, nelle tasche del politico qualche centinaia di migliaia, nelle tasche del prete qualche migliaio. e una volta che ci sono la scelta di cosa farne è loro. tutta l'impalcatura tirata su capziosamente per smerdacchiare un po' gli esponendi del clero (che di cose su cui essere smerdacchiati ne hanno a sufficienza, inutile crearne di finte) non ha fondamento.
Ospite- Ospite
Re: gli atei si credono migliori?
la maggioranza dei preti suda anche più di quello che sudi tu nel tuo duro lavoro quotidiano....
Ma che cazzate
___________________
Quando la maggior parte di una società è stupida allora la prevalenza del cretino diventa dominante e inguaribile.
Carlo M. Cipolla
E>en
chef75- ------------
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Re: gli atei si credono migliori?
chef75 ha scritto:la maggioranza dei preti suda anche più di quello che sudi tu nel tuo duro lavoro quotidiano....
Ma che cazzate
motivazione? altimenti tutti sono capaci a dire che è una cazzata e mettere due faccine che se la ridono.
vogliamo confrontare il tuo lavoro con quello di un paio di preti che conosco io?
Ospite- Ospite
Re: gli atei si credono migliori?
Bella..io passo la mia vita dentro una cucina faccio anche 15 ore di lavoro ,lavoro a pasqua natale ultimo del'anno primo dell anno ferragosto e ogni festa del cazzo,alcune estati pure senza giorno di riposo..e non ti devo motivare un bel niente,non so se te ne sei accorta ma io l'ho scritto palesemente che è una cazzata,tutti gli altri hanno cercato di spiegartelo,se non lo hai capito come puoi pensare che ti convinco io.
Ti ripeto,che cazzate che scrivi.
Ti ripeto,che cazzate che scrivi.
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Carlo M. Cipolla
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chef75- ------------
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Re: gli atei si credono migliori?
ma pensa un po'... povero caro.
eppure io un paio ne conosco ai quali il tempo di fare il giro delle alpi in mountan bike e 8000 vasche in piscina non avanza (oltre che i fondi per poterlo fare)... a te mi pare di si...
mi sa che al momento le cazzate le hai scritte tu.
eppure io un paio ne conosco ai quali il tempo di fare il giro delle alpi in mountan bike e 8000 vasche in piscina non avanza (oltre che i fondi per poterlo fare)... a te mi pare di si...
mi sa che al momento le cazzate le hai scritte tu.
Ospite- Ospite
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