Parliamo di Dawkins?
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Re: Parliamo di Dawkins?
Sei rimasto un po indietro, devi ridare un occhiata a un po di miei post in giro per il forum che ti sei perso... Ho gia risposto alle tue obbiezioni.Masada78 ha scritto:ciao CG, io sono masada, quello che sostieni dica stronzate.
conosco poco e solo forumisticamente mix, ma lui, come altri, ora anche io, ci siamo rotti il cazzo di ripetere le stesse cose o argomentare pagine e sentirsi rispondere scorreggie.
è probabile che mix non stia argomentando con te perchè ha notato che ripeti le tue convinzioni in maniera rigida e imprecisa e quindi non vuol perder tempo a scrivere e riscrivere argomentazioni sensate per confutarti.
io ne ho scritte alcune appena sei comparso coi tuoi mantra, per quello che ho studiato in sociologia e filosofia proprio su marx e per la mia esperienza di ex militante di centri sociali di estrema sinistra, penso che anche mix ti abbia magari inizialmente risposto argomentando, a meno che non si sia trovato le confutazione che avrebbe voluto scrivere lui scritte già da altri, ma se tu continui a confondere scienza con filosofia, o a usare scienza come sinonimo di ragione o di logica, per alcune persone l'argomentare diventa inutile.
Io comunque ho detto che dici minchiate, non stronzate (si, lo so, è la stessa cosa), ma almeno sei coerente con l' ignosticismo, Assenzio invece è livello 7 scala di Dawkins, quindi è incoerente.
Chissà se è lo stesso motivo per cui spesso non rispondi ai miei post su te.
Per esempio quello sull' esempio dell' omino virtuale e della luna virtuale, non penso che ti sei perso anche quello...
"Mooolto" preparato lo dici perchè ti piacciono le sue argomentazioni. Io non mi sono "sbrigato" a correggerlo, ho semplicemente espresso la mia opinione sulla sua opinione.Masada78 ha scritto:assenzio ha sempre mostrato di essere mooolto preparato, ma tu non hai dato molto credito alle sue argomentazioni sempre puntuali e praticamente senza sbavature.
ti sei affrettato a correggerlo.
insomma, parli di marx, e poi dici che la filosofia non dovrebbe esistere, e non credo tu non sappia che marx si studia proprio nelle facoltà di filosofia e che è stato prima di tutto un filosofo, e in secondo luogo un teorico economista, mezzo storico, e proto-sociologo... cioè ha un curriculum molto simile a quello di molti filosofi del suo tempo, dato che raramente un filosofo è solo filosofo, perchè se "amante del sapere" si interessa anche di altri saperi e li lega in visione di insieme con costruzioni argomentative di tipo dialettico, filosofico.
A me uno che dice che la divinità teista non può essere analizzata scientificamente, quando fra le tante obbiezioni che si potrebbero dire, bisogna ricorda che il deismo nasce nel secolo della ragione e ad esso ci sono arrivati alcuni intellettuali per via razionale (che poi se avrebbero continuato a operare la ragione l' avrebbero scartato), non mi sembra molto preparato, anche dal punto di vista storico.
Comunque vediamo se mi risponderà, almeno stavolta.
Marx si rivolta nella tomba ogni volta che qualcuno li da del filosofo.
La definizione di "filosofo" l' hanno data i posteri.
E comunque se anche Marx fosse stato un filosofo, non vedo perchè dovrei esserlo anchio, dato che non la penso così. Poi sarei io il dogmatico...
Comunque anche sulla filosofia nessuno si è preso la briga di considerarmi, mah...
Masada78 ha scritto:ti dico che per molti di noi altri ci sono post con un tale numero di errori nell'utilizzo dei termini specifici che ti passa la voglia di rispondere. neppure voyager o adam k. arriva a quei livelli. poi ti leggi un mix, un assenzio, un alberto, ... che non capita mai sbaglino una virgola.
sanno.
e si respira...
Masada78 ha scritto:in ultimo le opinioni sono un'altra cosa e possono essere diverse.
e lo sono.
ma uno che sale in cattedra parlando di oggettività scientifiche e poi sbaglia in considerazioni elementari, c'è poco da confutare e argomentare.
Adesso pretendo le prove, chiedo almeno degli esempi reali.Masada78 ha scritto:non resta che prenderlo per il culo, visto che la distanza gli permette di prendere per il culo gli altri senza rischiare uno schiaffone...
almeno ci si vendica un po'.
Ma dove lo vedi che io non prendo in considerazione di imparare?Masada78 ha scritto:magari se cambi atteggiamento e consideri di poter imparare qualcosa da qualcuno ancora nella tua vita (quanti anni hai?), forse i dibattiti saranno più proficui.
In un dibattito o uno ha ragione o lo ha quell' altro,oppure ci sono alcune cose giuste e altre no.
Per dimostrare che sono disposto a imparare dovrei dire che hai ragione te in tutto o almeno in parte? Però poi se si, a quel punto sei te quello che non vuole imparare, bah che follia...
A me pare che tu sei qui per diffondere il tuo verbo nichilista, tanto che come dicevo non mi hai mai risposto a tutte le mie obbiezioni.Masada78 ha scritto:certo, se sei qui per convertirci al comunismo, la tua stessa missione ti renderà cieco.
ciao.
Io comunque ho gia detto perchè son qui.
Ultima modifica di Comunistaguevara il Mar 17 Set 2013 - 15:35 - modificato 1 volta.
Comunistaguevara- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Mi pare che la discussione si sia spostata ad altro, ma rispondo lo stesso.Assenzio ha scritto:Un dio invece che si é limitato a creare l'universo in modo che non si vedesse il trucco per poi non intervenire mai più non é indagabile in nessun modo col metodo scientifico, puo essere escluso solo col rasoio di occam che non é un metodo scientifico, ma é semplice buon senso. Ma non posso provarne in modo assoluto e scientifico l'inesistenza, personalmente ho la convinzione che non esista peró in realtà che ne so io? Potrebbe anche esistere ma mi pare estremamente improbabile. La stessa cosa vale per le fate. Magari esistono......che ne sai tu.
Un credente é convinto che dio sia sempre esistito.
Io invece sono convinto che sia la Natura ad essere sempre esistita.
Chi avrà ragione? Ho le mie buone ragioni (che non dettaglio in questa sede) per essere convinto di avere ragione io.
"Un dio che si è limitato a creare l' univero" tu dici.
Ah, bel limite! Piccolo, piccolo, eh?
Per quale motivo la creazione di un universo non dovrebbe essere un ipotesi scientifica?
A me pare la questione scientifica per eccellenza.
Infatti i i deisti illuministi sono arrivati a Dio con un ragionamento puramente scientifico.
Loro osservavano nel mondo una complessità che risultava impossibile originata da una causa non inteligente. L' esempio che utilizzano frequentemente (quelli moderni), è che gli atei sono imbarcati su di un aereo privo di pilota e non saprebbero spiegare chi ha predisposto il pilota automatico, o costruito un aereo capace di volare, non mettendo all'origine una Mente onnisciente e onnipotente.
Nonstante la sbagliatezza del loro argomento è un discorso scientico.
Te dici che basta Occam a togliere qualsiasi Dio. Vero, come è vero che Occam sta alla base della scienza, del metodo scientifico.
Se la scienza non potesse dire nulla se Dio, nient' altro potrebbe farlo. Il fatto che la scienza lo permetta permette a noi di potere analizzarlo.
Come dicevo in un post precedente, Dio a differenza di una fata che non mette nessun contatto con la realtà è analizzabile scientificamente per definizione, dato che per essa lui fa un atto scientifica (originare il mondo).
Una fata invece probabilmente non entra in contatto con questo mondo e quindi la giusta posizone da avere verso di lei è l' ignosticismo.
Comunistaguevara- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Un individuo puo rappresentarsi tutto quello che vuole; la rappresentazione razionale é la sola verificabile e oggettiva, uguale per tutti, indipendetemente dai gusti e dalla sensibilità di ciascuno. Il metodo scientifico é il solo metodo razionale di conoscenza, altrimenti ci si puo fuorviare in considerazioni non verificabili e arbitrarie.mix ha scritto:ma secondo te quella razionale è la sola rappresentazione delle cose possibile per una persona?
La filosofia per non ridursi ad una sterile sega mentale deve tenere conto della scienza e delle sue scoperte.
Altre risposte di che tipo? Molte odmande filosofiche, direi la maggior parte di esse, non hanno nessun senso, sono solo domande antropocentriche.mix ha scritto:non ti appare che le domande filosofiche possano avere altre risposte?
Sono del parere che coloro che cercano risposte nell'irrazionale sono immaturi e infantili, non accettano la "dura" realtà e cercano risposte per confortarsi. Per sognare o/e si pongono domande che non hanno senso, come quella che leibnitz si é posto.mix ha scritto:mosse da altri presupposti che quello della ricerca della razionalità?
non è un fenomeno che puoi facilmente incontrare?
secondo te è una patologia?
oppure un'opzione che può essere liberamente preferita da chi ha gusti diversi dai nostri?
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Re: Parliamo di Dawkins?
Cosa in particolare? Che l'esistenza di un dio creatore non é dell'ambito della scienza?Rasputin ha scritto:Però continua a sfuggirmi il motivo di queste elucubrazioni qui
http://atei.forumitalian.com/t2499p80-parliamo-di-dawkins#272694
Lasciamo da parte i credenti e le loro religioni (teisti).
Parliamo dei deisti : ho incontrato persone molto colte ed intelligenti che mi hanno sostenuto che il mio ragionamento, pur non facendo una grinza in teoria,ma in pratica la natura non puo essere esistita da sempre, deve per forza avere un creatore.
Per quali ragioni? Ho sentito di tutto, spesso é fuffa, volentieri sono seghe mentali antropiche, ma alcuni, soprattutto certi teologi, mi ha dato argomenti molto interessanti e apparentemente validi, abbastanza validi per farmi riflettere per molti anni. Poi sono arrivato alla conclusione personale che non sono ragioni sufficienti per farmi credere nell'esistenza di un creatore della natura. Ma sono considerazioni di tipo filosofico e non scientifico che mi hanno portato a confutare i loro argomenti.
Posso provarti in modo scientifico che avvicinandosi alla velocità della luce il tempo si dilata e lo spazio si contrae o che la balena e l'ipopotamo hanno un antenato comune. Non posso provarti, con la stessa evidenza, che il trascendente non esiste. Quindi l'argomento dio e del trascendente rimangono al di fuori della scienza.
Il rasoio di occam ci dice di non inventarci scenari complicati se non necessari, fare economia di mezzi e partire dall'ipotesi più semplice. Ma niente ci prova che la realtà sia realmente semplice.
Non credo alle fate come non credo in dio, ma non ci metterei la mano nel fuoco ne per dio e nemmeno per le fate.
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Re: Parliamo di Dawkins?
mi sarò spiegato male ma mi appare che non hai risposto alle mie domande.Assenzio ha scritto:Un individuo puo rappresentarsi tutto quello che vuole; la rappresentazione razionale é la sola verificabile e oggettiva, uguale per tutti, indipendetemente dai gusti e dalla sensibilità di ciascuno. Il metodo scientifico é il solo metodo razionale di conoscenza, altrimenti ci si puo fuorviare in considerazioni non verificabili e arbitrarie.mix ha scritto:ma secondo te quella razionale è la sola rappresentazione delle cose possibile per una persona?
La filosofia per non ridursi ad una sterile sega mentale deve tenere conto della scienza e delle sue scoperte.Altre risposte di che tipo? Molte odmande filosofiche, direi la maggior parte di esse, non hanno nessun senso, sono solo domande antropocentriche.mix ha scritto:non ti appare che le domande filosofiche possano avere altre risposte?Sono del parere che coloro che cercano risposte nell'irrazionale sono immaturi e infantili, non accettano la "dura" realtà e cercano risposte per confortarsi. Per sognare o/e si pongono domande che non hanno senso, come quella che leibnitz si é posto.mix ha scritto:mosse da altri presupposti che quello della ricerca della razionalità?
non è un fenomeno che puoi facilmente incontrare?
secondo te è una patologia?
oppure un'opzione che può essere liberamente preferita da chi ha gusti diversi dai nostri?
l'antropocentrismo è evolutivamente dannoso?
il giudizio basato sul successo evolutivo è oggettivamente e razionalmente trascurabile?
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immaturi ed infantili rispetto a che cosa?
in senso assoluto?
non c'è un rischio di scivolare nell'elitarismo a percorrere certi sentieri argomentativi?
----
bada che non c'è nessuna critica personale nei tuoi confronti.
anzi sei utente che stimo molto.
a differenza di altri.
sto solo cercando di sviluppare un percorso. spero ti possa essere di minimo stimolo questo tentativo.
in caso contrario, amici come prima, spero.
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Re: Parliamo di Dawkins?
Allora Comunistaguevara, ti do un consiglio e stavolta è l'ultimo perchè cominciamo a romperci i maroni.Comunistaguevara ha scritto:
Il suo atteggiamento è scorretto e non hai i mezzi mentali per capirlo.
La derisione, la battutina ecc. mi fanno incazzare se non giustificate. Continua a comportarsi come uno stupido perchè lo è.
Una falce e un martello diventano perfetti anche per cercare di migliorare il tuo a volte pessimo modo di relazionarti, in particolar modo se usati rispettivamente per tagliarsi la lingua o martellarsi le dita ogni qual volta senti l'impulso di lanciare insulti e offese.
A mio personalissimo giudizio e da quel che ho avuto modo di osservare, in questo luogo non trovi solo persone che "ti fanno incazzare" o sono sempre e totalmente in disaccordo con te, ci sono anche "estimatori", prova ne è che non di rado vedo post tuoi inverditi.
Detto questo o cerchi di migliorare il tuo linguaggio o ci regoliamo di conseguenza.
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Re: Parliamo di Dawkins?
Tutto ciò che é evolutivamente dannoso la selezione naturale lo elimina, a volte a lungo termine. L'uomo non ha ancora pagato tutte le conseguenze del suo comportamento antropocentrico, ma le pagherà. Sono del parere che l'antropocentrismo sia dannoso di conseguenza sono convinto che l'atropocentrismo porterà l'uomo all'estinzione.mix ha scritto:l'antropocentrismo è evolutivamente dannoso?
L'antropocentrismo é negativo su tutta la linea. L'antropocentrismo ha fatto credere all'uomo die essere al centro di tutto, e che tutto gira intorno a lui, a causa del suo antropocentrismo l'uomo ha sempre trattato il pianeta in cui vive, e continua a trattarlo, come se fosse un bene di sua proprietà, sfruttandolo ad uso e consumo personale. A causa del suo antropocentrismo distrugge il luogo in cui vive. La scienza ha incominciato a fare reali progressi nella comprensione della realtà da quando si é sbarazzata dell'antropocentrismo.
Vorresti parlare del successo evolutivo dell'uomo? Se ne ha avuto e continua di questo passo non ne avrà ancora per molto.mix ha scritto:il giudizio basato sul successo evolutivo è oggettivamente e razionalmente trascurabile?
Razionalmente trascurabile? Ho l'impressione che qualcosa mi sfugge in questa domanda.
Le credenze religiose sono nate in epoca preistorica, all'alba dell'Umanità : l'infanzia dell'Umanità. Passando all'età adulta l'uomo avrebbe dovuto sbarazzarsi di tali credenza. Se non lo ha fatto é perché l'Umanità rifiuta di crescere, di diventare adulata cioé di assumere ed affrontare la realtà senza avere ricorso a favole consolatorie. L'Umanità rimane infantile, rifugiata nelle sue favole come un fanciullo che rifiuta di crescere e guardare la realtà in faccia. Una società adulta e consapevole é una società sbarazzata dalle credenze religiose. Ho passato molto tempo a discutere con credenti in passat,o ora non perdo più il mio tempo, ce ne sono di tutti i tipi, ma tutti hanno una cosa in comune, non accettano la morte e le credenze religiose sono la sola speranza che rimane loro per esorcizzarla.mix ha scritto: ed infantili rispetto a che cosa?
Non c'é niente di male ad essere elitisti, l'importante é non essere antropocentrici.mix ha scritto:non c'è un rischio di scivolare nell'elitarismo a percorrere certi sentieri argomentativi?
Non so se ho risposto alle tue domandi, é probabile che le abbia solo fraintese.
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Re: Parliamo di Dawkins?
Staquoto i post di Assenzio.
delfi68- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Aridaje...non è possibile provare l'inesistenza di alcunché. Questo non vuol dire prendere in considerazione qualsiasi ipotesi bislacca, vedi proprio qui sotto:Assenzio ha scritto:[...]
Posso provarti in modo scientifico che avvicinandosi alla velocità della luce il tempo si dilata e lo spazio si contrae o che la balena e l'ipopotamo hanno un antenato comune. Non posso provarti, con la stessa evidenza, che il trascendente non esiste. Quindi l'argomento dio e del trascendente rimangono al di fuori della scienza.
Niente ci prova nemmeno che sia complicata, no?Assenzio ha scritto:Il rasoio di occam ci dice di non inventarci scenari complicati se non necessari, fare economia di mezzi e partire dall'ipotesi più semplice. Ma niente ci prova che la realtà sia realmente semplice.
Invece secondo me è proprio quello che fai tutti i giorni se ti comporti - giustamente - come se non esistesseroAssenzio ha scritto:Non credo alle fate come non credo in dio, ma non ci metterei la mano nel fuoco ne per dio e nemmeno per le fate.
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Re: Parliamo di Dawkins?
Infatti mi comporto come se non esistessero e sono convinto che non esistano, in ogni caso resta una convinzione personale, e in certi momenti mi autorizzo il beneficio del dubbio.Rasputin ha scritto:Invece secondo me è proprio quello che fai tutti i giorni se ti comporti - giustamente - come se non esistessero
Ragione per la quale l'esistenza o l'inesistenza del trascendente rimane al di fuori della scienza. C'é gente che ha motivi validi per credere che esista.Rasputin ha scritto:Aridaje...non è possibile provare l'inesistenza di alcunché. Questo non vuol dire prendere in considerazione qualsiasi ipotesi bislacca, vedi proprio qui sotto:
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Re: Parliamo di Dawkins?
Ehm, continui a ribaltare la logica...non si tratta di una convinzione personale, ma del suo esatto contrario (Spero), e comunque basata sulla completa assenza di dati oggettiviAssenzio ha scritto:Infatti mi comporto come se non esistessero e sono convinto che non esistano, in ogni caso resta una convinzione personale, e in certi momenti mi autorizzo il beneficio del dubbio.Rasputin ha scritto:Invece secondo me è proprio quello che fai tutti i giorni se ti comporti - giustamente - come se non esistesseroRagione per la quale l'esistenza o l'inesistenza del trascendente rimane al di fuori della scienza. C'é gente che ha motivi validi per credere che esista.Rasputin ha scritto:Aridaje...non è possibile provare l'inesistenza di alcunché. Questo non vuol dire prendere in considerazione qualsiasi ipotesi bislacca, vedi proprio qui sotto:
Riguardo ai "Motivi validi", dissento: i motivi di cui parli sono sempre soggettivi, validi quindi solo per chi li ha (Leggi se li inventa).
Un motivo valido per esserlo deve essere oggettivo
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Re: Parliamo di Dawkins?
Fra gli organismi pluricellulari Homo sapiens ha avuto un enorme successo evolutivo, direi addirittura straordinario, proprio grazie all'emergenza della coscienza cioè della consapevolezza di esistere e di sapere riflettere sulla propria esistenza. Ti rinvio ai libri di Antonio R. Damasio per quanto riguarda l'emergenza della coscienza e del suo altissimo valore selettivo.mix ha scritto:l'antropocentrismo è evolutivamente dannoso?
Purtroppo Homo sapiens fiero di questo si é montato la testa e ha incominciato a comportarsi da prepotente, presuntuoso, sviluppando un attitudine antropocentrica tale attitudine lo porterà all'estinzione. Comunque antropocentrismo o no, il 99% delle specie si sono estinte, tutte le specie prima o dopo, per una ragione o un altra, sono votate all'estinzione. Nel caso di homo sapiens mi pare una ironia della sorte perché proprio quel fattore (la coscienza) che ha permesso il suo grande successo evolutivo causerà anche la sua perdita.
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Re: Parliamo di Dawkins?
se cambi prospettiva puoi vedere l'antropocentrismo come fattore vantaggioso per il successo evolutivo della specie fino a 200 anni fa?Assenzio ha scritto:Tutto ciò che é evolutivamente dannoso la selezione naturale lo elimina, a volte a lungo termine. L'uomo non ha ancora pagato tutte le conseguenze del suo comportamento antropocentrico, ma le pagherà. Sono del parere che l'antropocentrismo sia dannoso di conseguenza sono convinto che l'atropocentrismo porterà l'uomo all'estinzione.mix ha scritto:l'antropocentrismo è evolutivamente dannoso?
possiamo pensare al centralismo della specie come un naturale fattore comune ad ogni specie.
che solo noi umani dotati di capacità linguistiche e quindi razionalizzatrici possiamo rappresentare come fenomeno opzionabile quando fino alla nostra evoluzione era il normale substrato culturale di ogni specie?
oppure, ribaltando il diamante che osserviamo, guardandone un'altra faccia, vedere che ĺ'esigenza di un forte e determinato interesse per ĺ'ecologia sia emerso ora, da poco tempo sulla scala biologica, un battito di ciglia, dopo aver raggiunto un tasso di incremento del numero di individui che sta diventando critico.
e una capacità di trasformazione insostenibile per le possibilità di riequilibrio degli ambienti che sovrasfruttiamo.
stai forse facendo una generalizzazione indebita.
L'antropocentrismo é negativo su tutta la linea. L'antropocentrismo ha fatto credere all'uomo die essere al centro di tutto, e che tutto gira intorno a lui, a causa del suo antropocentrismo l'uomo ha sempre trattato il pianeta in cui vive, e continua a trattarlo, come se fosse un bene di sua proprietà, sfruttandolo ad uso e consumo personale.
fino a 100 anni fa la civiltà contadina anche nostrana era lo standard numerico.
aveva un'impostazione ecosostenibile. la generalità delle tribù indigene aveva tradizioni che prescrivevano comportamenti rispettosi dell'ambiente naturale.
il problema è quindi circoscritto culturalmente e cronologicamente. solo che la cultura tecnologica è tremendamente pervasiva. muta l'ambiente fisico e sociale in tempi rapidissimi. incompatibili con le possibilità di adattamento biologiche, ambientali e forse anche psicologiche (che non sono pari per tutti gli individui e le culture della specie).
a questo punto è possibile un riequilibrio biologico (virus reso iperefficace dalle alte concentrazioni dei portatori, per esempio).
oppure un riassestamento culturale.
probabile ci sarà un mix di eventi.
attenzione a non divinizzare uno strumento potentissimo che andrebbe anche orientato positivamente nella direzione del benessere complessivo.
A causa del suo antropocentrismo distrugge il luogo in cui vive. La scienza ha incominciato a fare reali progressi nella comprensione della realtà da quando si é sbarazzata dell'antropocentrismo.
non lasciato pilotare da interessi particolari, spesso indifferenti alla terzializzazione dei costi collaterali frutto dello sfruttamento pratico delle conoscenze scientifiche
intendo: ritieni il successo evolutivo oggettivamente valido come parametro di giudizio nel nostro discorso?Vorresti parlare del successo evolutivo dell'uomo? Se ne ha avuto e continua di questo passo non ne avrà ancora per molto.mix ha scritto:il giudizio basato sul successo evolutivo è oggettivamente e razionalmente trascurabile?
Razionalmente trascurabile? Ho l'impressione che qualcosa mi sfugge in questa domanda.
è valore che possiamo comunemente concordare come importante e positivo?
maturità la nostra?!??!!???Le credenze religiose sono nate in epoca preistorica, all'alba dell'Umanità : l'infanzia dell'Umanità. Passando all'età adulta l'uomo avrebbe dovuto sbarazzarsi di tali credenza. Se non lo ha fatto é perché l'Umanità rifiuta di crescere, di diventare adulata cioé di assumere ed affrontare la realtà senza avere ricorso a favole consolatorie. L'Umanità rimane infantile, rifugiata nelle sue favole come un fanciullo che rifiuta di crescere e guardare la realtà in faccia. Una società adulta e consapevole é una società sbarazzata dalle credenze religiose. Ho passato molto tempo a discutere con credenti in passat,o ora non perdo più il mio tempo, ce ne sono di tutti i tipi, ma tutti hanno una cosa in comune, non accettano la morte e le credenze religiose sono la sola speranza che rimane loro per esorcizzarla.mix ha scritto: ed infantili rispetto a che cosa?
spero proprio di NO.
considero la collocazione della curva gaussiana di distribuzione: non credo che il centro di questa curva, in cui si comprende tutta l'umanità, sia così adulto.
abbiamo tutto il tempo per spiegarci meglio.Non c'é niente di male ad essere elitisti, l'importante é non essere antropocentrici.mix ha scritto:non c'è un rischio di scivolare nell'elitarismo a percorrere certi sentieri argomentativi?
Non so se ho risposto alle tue domandi, é probabile che le abbia solo fraintese.
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Re: Parliamo di Dawkins?
Direi che una falce e un martello sarebbe giusto che le usassi per te.*Valerio* ha scritto:Allora Comunistaguevara, ti do un consiglio e stavolta è l'ultimo perchè cominciamo a romperci i maroni.Comunistaguevara ha scritto:
Il suo atteggiamento è scorretto e non hai i mezzi mentali per capirlo.
La derisione, la battutina ecc. mi fanno incazzare se non giustificate. Continua a comportarsi come uno stupido perchè lo è.
Una falce e un martello diventano perfetti anche per cercare di migliorare il tuo a volte pessimo modo di relazionarti, in particolar modo se usati rispettivamente per tagliarsi la lingua o martellarsi le dita ogni qual volta senti l'impulso di lanciare insulti e offese.
A mio personalissimo giudizio e da quel che ho avuto modo di osservare, in questo luogo non trovi solo persone che "ti fanno incazzare" o sono sempre e totalmente in disaccordo con te, ci sono anche "estimatori", prova ne è che non di rado vedo post tuoi inverditi.
Detto questo o cerchi di migliorare il tuo linguaggio o ci regoliamo di conseguenza.
Io non offendo per niente, mi sembra anzi di essere molto motivato.
C'è chi provoca per niente e chi offende per qualcosa. A me sembra più da vigliacchi la prima opzione.
Comunque he i miei pochi estimatori escano allo scoperto, allora!
O sennò i miei interventi (la prova è questo post) verrano sempre ignorati quando non ne vedo il motivo, neanche citassi topolino.
Assenzio, Masada78...
PS: Rasputin, mi pare (spero di non sbagliarmi) che abbiamo una, ehm... missione in comune.
Permettimi una domanda:
La scienza può indagare la divinità teista?
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"Sono un ateo. Non sono neutrale rispetto alla religione, le sono ostile. Penso che essa sia un male, non solo una falsità. E non mi riferisco solo alla religione organizzata, ma al pensiero religioso in sé e per sé"
(Christopher Hitchens)
"Senza la religione staremmo tutti meglio. Saremmo liberi di esultare per il privilegio che abbiamo di essere nati, grati di vivere una vita, questa, terrena, abbandonando il presuntuoso desiderio di averne una seconda, eterna, nell'aldilà"
(Richard Dawkins)
"È l'uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l'uomo"
(Karl Marx)
"La potenza del capitale è tutto, la Borsa è tutto, mentre il parlamento, le elezioni, sono un gioco da marionette, di pupazzi... Solo i furfanti e gli imbecilli possono pensare che il proletariato debba prima ottenere la maggioranza alle elezioni; il proletariato deve prima rovesciare la borghesia, poi impadronirsi del potere: questa è la dittatura del proletariato"
(V. I. Lenin)
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Re: Parliamo di Dawkins?
la scienza può indagare il nulla?
non il vuoto, che è un'entità fisica.
ma il nulla, che è un concetto filosofico.
questo mi sembra A B C . c'è chi vuole fare questi ragionamenti elementari?
e poi Comunista ... ..... invita altri a studiare, per colmo di assurdità ...
non il vuoto, che è un'entità fisica.
ma il nulla, che è un concetto filosofico.
questo mi sembra A B C . c'è chi vuole fare questi ragionamenti elementari?
e poi Comunista ... ..... invita altri a studiare, per colmo di assurdità ...
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Re: Parliamo di Dawkins?
Mi associo alla risposta di ciccio qui sopra...non mi pare possibile indagare roba che non esisteComunistaguevara ha scritto:[...]
PS: Rasputin, mi pare (spero di non sbagliarmi) che abbiamo una, ehm... missione in comune.
Permettimi una domanda:
La scienza può indagare la divinità teista?
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Re: Parliamo di Dawkins?
Aspettate un momento, cosa centra il nulla?
Io parlavo del deismo.
Io parlavo del deismo.
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"Sono un ateo. Non sono neutrale rispetto alla religione, le sono ostile. Penso che essa sia un male, non solo una falsità. E non mi riferisco solo alla religione organizzata, ma al pensiero religioso in sé e per sé"
(Christopher Hitchens)
"Senza la religione staremmo tutti meglio. Saremmo liberi di esultare per il privilegio che abbiamo di essere nati, grati di vivere una vita, questa, terrena, abbandonando il presuntuoso desiderio di averne una seconda, eterna, nell'aldilà"
(Richard Dawkins)
"È l'uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l'uomo"
(Karl Marx)
"La potenza del capitale è tutto, la Borsa è tutto, mentre il parlamento, le elezioni, sono un gioco da marionette, di pupazzi... Solo i furfanti e gli imbecilli possono pensare che il proletariato debba prima ottenere la maggioranza alle elezioni; il proletariato deve prima rovesciare la borghesia, poi impadronirsi del potere: questa è la dittatura del proletariato"
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Re: Parliamo di Dawkins?
Rasputin ha scritto:Mi associo alla risposta di ciccio qui sopra...non mi pare possibile indagare roba che non esisteComunistaguevara ha scritto:[...]
PS: Rasputin, mi pare (spero di non sbagliarmi) che abbiamo una, ehm... missione in comune.
Permettimi una domanda:
La scienza può indagare la divinità teista?
A me pare che hai scritto "Divinità teista"...comunque per me non fa differenzaComunistaguevara ha scritto:Aspettate un momento, cosa centra il nulla?
Io parlavo del deismo.
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Re: Parliamo di Dawkins?
studiaComunistaguevara ha scritto:Aspettate un momento, cosa centra il nulla?
Io parlavo del deismo.
poi verrai qui a parlare senza dire solo cazzate
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Re: Parliamo di Dawkins?
Mio errore, intendevo teista, ma non cambia niente (in questo caso).Rasputin ha scritto:Rasputin ha scritto:Mi associo alla risposta di ciccio qui sopra...non mi pare possibile indagare roba che non esisteComunistaguevara ha scritto:[...]
PS: Rasputin, mi pare (spero di non sbagliarmi) che abbiamo una, ehm... missione in comune.
Permettimi una domanda:
La scienza può indagare la divinità teista?A me pare che hai scritto "Divinità teista"...comunque per me non fa differenzaComunistaguevara ha scritto:Aspettate un momento, cosa centra il nulla?
Io parlavo del deismo.
Che centra il nulla?
L' unico che fa ciò sei te e i religiosi.mix ha scritto:studia
poi verrai qui a parlare senza dire solo cazzate
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Re: Parliamo di Dawkins?
CG, a mio parere il nulla equivale a ciò che non esiste, quindi vi sono comprese anche le divinità (Di qualunque tipo)
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Re: Parliamo di Dawkins?
Diciamo che forse, volendo rimanere comunque filosofici, una divinità deista è indistinguibile da un qualcosa che non esiste, perciò parlare della sua esistenza quasi quasi perde di ogni significato, in quanto non possiamo indagare il non esistente e ciò che si comporta allo stesso modo.
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Re: Parliamo di Dawkins?
Dal momento che ipotizzi qualcosa (anche che non esiste) e quella cosa fà qualcosa che entra in contatto con il mondo scientifico, l' oggetto di ipotesi può essere analizzato scientificamente.
La mia posizione l' avevo gia specificata con questo:
Il problema stava nel deismo. Non tutti pensano che sia possibile analizzare scientificamente la divinitò deista. Insomma se esistesse la prova inconfutabile che esiste il nostro universo ha bisogno di un architetto non penserebero che questo varrebbe la causa deista... bah.
Io penso di aver già risposto alla questione tramite sempre il già citato post ma nel caso non bastasse vorrei aggiungere altre cose (gia dette se non sbaglio).
Il deismo neache con l' illuminismo. Gli illuministi arrivarono alla divinità tramite un ragionamento puramente scientifico! E voi mi dite che la scienza non può dir niente sull' esistenza della divinità deista!
Il ragionamento lo spiega bene Wikipedia:
Capite che affermare che la scienza non può dire nulla su una divinità che crea l' universo, è come dire che non possiamo dire nulla su essa.
Allora perchè siete atei? Dovreste essere ignostici.
La mia posizione l' avevo gia specificata con questo:
Mi sembra comunque che qui tutti (appare Masada78), concordano nell' affermare che un Dio teista può essere analizzato scientificamente (e dopo una corretta analisi scientifica negarne l' esistenza).Comunistaguevara ha scritto:
L' ipotesi di Dio è una ipotesi scientifica.
L' ipotesi di Dio dice che un essere sovrannaturale (che sia metafisico o di altra composizione irrazionale e non naturale o sia un alieno non importa) ha creato l' universo.
Questa è una questione scientifica!
La questione dela creazione dell' universo è la questione scientifica per eccellenza.
Un universo con un creatore e/o controllore sarebbe diverso da uno senza di esso e questa è una questione scientifica.
Pensa se la Bibba parlasse di quark, elettroni, stringhe e altro. E' evidente che quelle sarebbe una prova scientifica dell' esistenza di Dio.
Le probabilità dell' esistenza di Dio possono essere misurate in modo scientifico.
Altrimenti se noi esseri umani non potessimo dire niente su Dio e l' ateismo non avrebbe senso.
Scienza e religione sono due mondi in conflitto e il primo vince sul secondo fino ad annientarlo.
Il successo della scienza spesso giunge a spese dei dogmi della religione, e il preservare dogmi religiosi comporta sempre un danno per la scienza.
Come la scienza, ogni religione fa affermazioni scientifiche sull' universo e tali affermazioni hanno la pretesa di riferirisi a dati di fatto.
Tutte le affermazioni scientifiche della religione sul mondo (c'è vita dopo la morte, dio ha creato il mondo, l' evoluzione è falsa ecc...) sono fatte senza prove e sono sbagliate e in conflitto con quelle dela scienza, che può analizzare la religione.
Non c'è motivo per cui la scienza non possa analizzare l' esistenza di dio e non c'è motivo per cui la religione debba avere altri standar di integrità intellettuale che non siano quelli scientifici. Infatti o una persona ha buone motivazione per accettare una certa cosa (che considerà verità) o non le ha e quella cosa non è vera.
La religione viene dalla preistoria umana quando nessuno sapeva come le cose funzionassero. Viene da epoche di ignoranza e terrore, essa ci arriva dall' infanzia vociante e timorosa della nostra specie. Oggi, i bambini sanno molto di più sull' ordine naturale di qualsiasi fondatore di religioni.
Anche per questo coinciliare scienza e religione e far si che quest' ultima non venga superata dalla scienza è impossibile.
Il problema stava nel deismo. Non tutti pensano che sia possibile analizzare scientificamente la divinitò deista. Insomma se esistesse la prova inconfutabile che esiste il nostro universo ha bisogno di un architetto non penserebero che questo varrebbe la causa deista... bah.
Io penso di aver già risposto alla questione tramite sempre il già citato post ma nel caso non bastasse vorrei aggiungere altre cose (gia dette se non sbaglio).
Il deismo neache con l' illuminismo. Gli illuministi arrivarono alla divinità tramite un ragionamento puramente scientifico! E voi mi dite che la scienza non può dir niente sull' esistenza della divinità deista!
Il ragionamento lo spiega bene Wikipedia:
La divinità deista è analizzabile scientificamente anche perchè essa fa un azione che è una questione scientifica: la creazione dell' universo.Wikipedia ha scritto:Nonostante talvolta sia polemico nei confronti delle religioni positive, incluso il cristianesimo, il deismo rifiuta decisamente l'ateismo, in quanto incapace di spiegare l'ordine del grande orologio dell'universo che richiede un grande orologiaio quale suo fattore (Voltaire).
L'obiezione fondamentale mossa agli atei dai deisti è compendiabile nell'immagine dell'Iliade o dell'Eneide come risultanti da una combinazione puramente casuale delle lettere dell'alfabeto o dei caratteri di stampa. Per usare un'altra immagine: gli atei sono imbarcati su di un aereo privo di pilota e non saprebbero spiegare chi ha predisposto il pilota automatico, o costruito un aereo capace di volare, non mettendo all'origine una Mente onnisciente e onnipotente"
Capite che affermare che la scienza non può dire nulla su una divinità che crea l' universo, è come dire che non possiamo dire nulla su essa.
Allora perchè siete atei? Dovreste essere ignostici.
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Re: Parliamo di Dawkins?
ai tempi dei trogloditi si sarebbe detto: "ma come cazzo scive questo? manco i Baluba sono così incapaci"Comunista ... ..... ha scritto:L' unico che fa ciò sei te e i religiosi.
vai che sei forte. uno degli insuperabili in quanto a comicità involontaria.
mix- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Nello spoiler ho parlato del Pappagallo Invisibile, per far capire la differenza dell' analizzabilità scientifica fra due cose immaginarie.
Non mi va di leggere le tue follie ogni volta...
- Spoiler:
- Se io ipotizzasi che esiste il Verde Pappagallo Magico Invisibile, quest' ultimo non può essere sottoposto ad una analisi scientifica. Non posso analizzare le sue probabilità di esistenza o qualsiasi altra cosa in maniera scientifica.
Non posso sottoporlo nemmeno al discorso dell' onere della prova, perchè esula dal campo scientifico l' esistenza di quello strano essere. Bisogna davvere essere ignostici su di lui (datemi dell' incoerente ma io sono comunque ateo sul pappagallo). Ma dal momento che questo si mette a fare la cacca nel mondo scientifico allora posso analizzarlo scientificamente.
Facciamo un esempio (scusate se non mi è venuto niente di meglio):
Una grande voliera contiene 3 pappagalli e ci sono un tot di chicchi come cibo che sono assolutamente troppi per far si che solo 3 pappagalli li finiscano in un giorno. I chicchi sono appena stati messi e sono tutti e nessuno può rubarli.
La voliere è fatta in tal modo che chiunque entri e non sia un pappagallo (mettiamo che la porta della gabbia è sempre aperta) venga ucciso all' istante. La voliera è in un isola senza pappagalli.
Il dipendente che poco tempo fa aveva messo da mangiare ai pappagalli torna sopo un ora e vede i pappagalli sani ma senza chicchi.
Chi può averli mangiati?
L' unica ipotesi sarebbe un altro pappagallo che sia entrato, ma non ci sono pappagalli nell' isola!
Guardando le telecamere si scopre che è come se il mangiare sparisse da se, proprio come se ci fosse un pappagallo invisible.
Per quale motivo questo evento scientifico non dovrebbe farmi avnzare l' ipotesi del' esistenza di questo pappagallo metafisico? Nessuno!
La scienza ha dimostrato la sua esistenza.
Senti mix, invece che sparare cazzate a ogni post, perchè non ti limiti a stare IT e ad argomentare ogni cosa che affermi, cosi da poter discutere?mix ha scritto:ai tempi dei trogloditi si sarebbe detto: "ma come cazzo scive questo? manco i Baluba sono così incapaci"
vai che sei forte. uno degli insuperabili in quanto a comicità involontaria.
Non mi va di leggere le tue follie ogni volta...
Ultima modifica di Comunistaguevara il Mer 18 Set 2013 - 15:40 - modificato 3 volte. (Motivazione : nulla di particolare, dovevo solo rispondere a uno scemo)
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Re: Parliamo di Dawkins?
vattene
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Re: Parliamo di Dawkins?
no, sei tu il problema, non me ne vado per te, fallo te, oppure smettila di rompere e rimani IT.
che me ne andrò è diciamo sicuro, dopo un po mi annoio a stare su un foum e lo abandono, succede sempre. ma ancora no.
che me ne andrò è diciamo sicuro, dopo un po mi annoio a stare su un foum e lo abandono, succede sempre. ma ancora no.
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Re: Parliamo di Dawkins?
ma dai, scherzavo.Comunistaguevara ha scritto:no, sei tu il problema, non me ne vado per te, fallo te, oppure smettila di rompere e rimani IT.
che me ne andrò è diciamo sicuro, dopo un po mi annoio a stare su un foum e lo abandono, succede sempre. ma ancora no.
non te ne andare troppo presto.
fai così tanto divertire che sarà difficile fare a meno di te.
cerca di convincermi a fare come vuoi tu, dai.
che ci divertiamo.
mix- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
mi fai pena
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Re: Parliamo di Dawkins?
è solo un problema tuo.Comunistaguevara ha scritto:mi fai pena
a me di farti pena non me ne frega una cippa
non sei una persona importante per me. quello che pensi tu per me vale zero.
chissà che alla dodicesima volta ti entri in testa questo banalissimo concetto.
o ti sto già così soppravalutando?
poco male finché mi diverto.
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Re: Parliamo di Dawkins?
Ma quanto cazzo ti sopravvaluti?mix ha scritto:è solo un problema tuo.Comunistaguevara ha scritto:mi fai pena
a me di farti pena non me ne frega una cippa
non sei una persona importante per me. quello che pensi tu per me vale zero.
chissà che alla dodicesima volta ti entri in testa questo banalissimo concetto.
o ti sto già così soppravalutando?
poco male finché mi diverto.
Pensi che me ne importasse qualcosa di ciò che tu pensavi sul fatto che mi fai pena?
A me della tue persona e di cosa pensi tu non me ne importa nulla, e mi sembra sia reciproca la cosa.
Io l' ho detto solo per dire una verità che io penso di te (ovvero che fai pena), ma che è vera indipendentemente da me (che fai pena).
Ahahahhaha che egocentrico ahahahhahahah.
Ultima modifica di Comunistaguevara il Mer 18 Set 2013 - 16:12 - modificato 1 volta.
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Re: Parliamo di Dawkins?
Basta voi due
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Re: Parliamo di Dawkins?
ma questo non lo puoi dire a termini di regolamento.Comunistaguevara ha scritto:Ma quanto cazzo ti sopravvaluti?mix ha scritto:è solo un problema tuo.Comunistaguevara ha scritto:mi fai pena
a me di farti pena non me ne frega una cippa
non sei una persona importante per me. quello che pensi tu per me vale zero.
chissà che alla dodicesimapiùolta ti entri in testa questo banalissimo concetto.
o ti sto già così soppravalutando?
poco male finché mi diverto.
Pensi che me ne importasse qualcosa di ciò che tu pensavi sul fatto che mi fai pena?
A me della tue persona e di cosa pensi tu non me ne importa nulla, e mi sembra sia reciproca la cosa.
Io l' ho detto solo per dire una verità che io penso di te (ovvero che fai pena), ma che è vera indipendentemente da me (che fai pena).
Ahahahhaha che egocentrico ahahahhahahah.
finche ci diciamo le impressioni personali non c'è problema.
sul nulla non ci può essere nessuna obiezione.
ma se tu la poni come realtà fattuale diventa una diffamazione a tutti gli effetti. con tutte le possibili conseguenze del caso.
farlo in stato di segnalazione ufficiale della moderazione ribadita ufficiosamente ancora di più non più di mezza giornata fa mi sembra proprio una cosa stupida.
ora o tu o la moderazione ci faranno una magra figura.
edit: messaggio in corso di scrittura. cancellate pure.
mix- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
La moderazione si chiede come mai ogni volta si debba tirare la corda al limite per fregare un pezzetto più dell'altro.
E' un comportamento stupido. Basta.
E' un comportamento stupido. Basta.
Re: Parliamo di Dawkins?
Mix, il mio invito di prima a non sparare cavolate e a discutere rimane sempre valido. Dai su, provaci.
Adesso torniamo IT. Grazie.
Mi piacerebbe continuare la discussione sul deismo.
Però ho il dubbio di non essere stato capito.
Mi sembra strano che qua dentro sono l' unico che la vede come Dawkins sia su teismo che deismo.
Adesso torniamo IT. Grazie.
Mi piacerebbe continuare la discussione sul deismo.
Però ho il dubbio di non essere stato capito.
Mi sembra strano che qua dentro sono l' unico che la vede come Dawkins sia su teismo che deismo.
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Re: Parliamo di Dawkins?
Un plauso!Tomhet ha scritto:Diciamo che forse, volendo rimanere comunque filosofici, una divinità deista è indistinguibile da un qualcosa che non esiste, perciò parlare della sua esistenza quasi quasi perde di ogni significato, in quanto non possiamo indagare il non esistente e ciò che si comporta allo stesso modo.
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Re: Parliamo di Dawkins?
A questo tuo post risponderò più tardi, quando avrò un po più di tempo per riflettere, se poi chiuderanno il thred, mi pare a ruschio chiusura, ti rispoderò in mp.mix ha scritto:abbiamo tutto il tempo per spiegarci meglio.
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Re: Parliamo di Dawkins?
E non avendo motivi oggettivamente validi personalmente non credo.Rasputin ha scritto:Un motivo valido per esserlo deve essere oggettivo
Dobbiamo tenere conto però del contesto in cui é nata la concezione deista. Gli illuministi utilizzavano la ragione, hanno capito che le religione é una buffonata, una superstizioni irrazionale e che nel mondo non si vede l'intervento di nessuna divinità e nessuna forza soprannaturale é all'opera, per questi motivi gli illuministi erano ostili alle religione e fortemente anticlericali.
Però vedevano un ordine nel mondo e nella natura. La sensazione di finalità, di progetto nella natura era troppo evidente, gli illuministi stessi, Voltaire per primo, sosteneva che é la ragione stessa che ci fa capire che c'é un Progettista dell'Universo. Per loro l'Universo non poteva essersi formato da solo.
Persino la gravitazione newtoniana aveva zone d'ombra. Stando alla meccanica newtoniana il sistema solare era instabile. La teoria era accettata perché aveva un forte potere esplicativo ed aveva avuto delle conferme sperimentali ma Newton stesso non esitava a dire che il Grande Orologaio interveniva per riassestare le cose e ristabile il sistema solare. In seguito Laplace ha perfezionato la meccanica newtoniana e non ha avuto più bisogno di supporre l'esistenza di un Grande Orologiaio per garantire la stabilità del sistema solare.
Oggi come oggi noi, alla luce delle conoscenze scientifiche attuali invocare un creatore per l'universo é una pura supposizione inutile, un optional.
Nonostante questo ci sono ancora persone che pensano che nella natura ci sono delle caratteristiche che provano l'esistenza di un creatore.
Una ragione spesso invocata dai deisti é quello della coscienza. "Sia! la natura é esistita da sempre, eterna ed increata, ma la natura, se preferisci l'energia, non é cosciente della propria esistenza. Come é mai possibile che una entità priva di coscienza permetta l'emergenza di esseri consapevoli di esistere?" perché la natura ha tutte le caratteristiche necessarie per permettere l'emergenza della consapevolezza. Secondo loro questa é una delle prove che la natura é stata progettata da una entità consapevole.
A me questo non basta per credere, non mi pare una prova, per certi deisti lo é, che vuoi che ti dica? non posso scientificamente dimostrare loro che hanno torto.
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Re: Parliamo di Dawkins?
a mio parere non c'è nessun rischio. finché c'è solo uno che insulta ci sono soluzioni più semplici per azzerare i problemiAssenzio ha scritto:A questo tuo post risponderò più tardi, quando avrò un po più di tempo per riflettere, se poi chiuderanno il thred, mi pare a ruschio chiusura, ti rispoderò in mp.mix ha scritto:abbiamo tutto il tempo per spiegarci meglio.
poi mi sembra che ci siano argomenti interessanti sul tavolo del confronto oltre a stupidate di qualcuno che capisce poco o nulla di quel di cui scrive ed espone farneticazioni che fanno un po' di quaquericcio ma hanno contenuto intellettivo nullo.
non c'è fretta. fai con tutto l'agio che vuoi.
le polemiche in corso sono un passatempo senza importanza che non mi condizionano negativamente, come avrai avuto modo di percepire.
sono cose che mi divertono e posso gestire col mignolo della sinistra (per me che sono di mano destra)
mix- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Mah, magari non l'ho capita in profondità, ma è come chiedere "come può un insieme di pezzi incapaci di bruciare benzina e produrre lavoro permettere l'emergenza di motori capaci di farlo?".Deisti ha scritto:"Sia! la natura é esistita da sempre, eterna ed increata, ma la natura, se preferisci l'energia, non é cosciente della propria esistenza. Come é mai possibile che una entità priva di coscienza permetta l'emergenza di esseri consapevoli di esistere?"
Mi sembra una domanda priva di senso, perché non vedo dove sia sbagliato ammettere che la somma delle parti sia migliore ad uno scopo di quanto non lo siano le singole parti.
Boh, tutta questa fatica io non la faccio ad ammettere di non sapere, sarà la spinta a voler impedire il buio della morte magari a farli ragionare in questo modo. Io non ci riesco.
Tomhet- -----------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Due plausi..Assenzio ha scritto:Un plauso!Tomhet ha scritto:Diciamo che forse, volendo rimanere comunque filosofici, una divinità deista è indistinguibile da un qualcosa che non esiste, perciò parlare della sua esistenza quasi quasi perde di ogni significato, in quanto non possiamo indagare il non esistente e ciò che si comporta allo stesso modo.
delfi68- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Peccato che ho solo tre mani, sennò avrei applaudito con quattro..o cinque..thom ha scritto:sarà la spinta a voler impedire il buio della morte magari a farli ragionare in questo modo. Io non ci riesco.
delfi68- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Ammettiamo che, con l'avanzamento delle ricerche e della tecnologia nel campo dell'Intelligenza Artificiale (o meglio, con l'affermazione di una disciplina sostanzialmente nuova e originale, dal momento che l'AI per ora non sembra su una strada foriera di risultati eclatanti), sia possibile un giorno realizzare una mente artificiale dotata di autocoscienza. Non ti sembra che questo smentirebbe per via induttiva l'argomento del progetto intelligente? Se l'intelligenza cosciente può essere costruita a partire da meccanismi inanimati, ciò prova che non è necessario presupporre una teleonomia nella natura, diretta a produrre gli esseri intelligenti.Assenzio ha scritto:...
A me questo non basta per credere, non mi pare una prova, per certi deisti lo é, che vuoi che ti dica? non posso scientificamente dimostrare loro che hanno torto.
Meglio ancora, questo darebbe prova del fatto che l'informazione (come già sappiamo) è indipendente dal supporto su cui è registrata, e quindi avvalorerebbe il profilo semantico dell'evoluzione biologica. Intendo dire che ciò che viene trasmesso nel processo evolutivo biologico è un contenuto semantico esprimibile in innumerevoli alfabeti diversi, e quindi non ci sarebbe nulla di così straordinario e incredibile, né tanto meno divino, nel fatto che la materia abbia potuto organizzarsi per dare origine alla vita: è stato solo un accidente casuale che ha determinato la scelta di una particolare espressione chimica piuttosto che di un'altra. La mia sensazione, dai bagliori che mi riesce di intravedere in un campo che è tanto appassionante quanto complesso, è che la strada per giungere all'intelligenza artificiale passi attraverso l'emulazione di un sistema lontano dall'equilibrio. Quindi si tratterebbe di replicare la via percorsa dall'evoluzione biologica, attraverso gli algoritmi genetici... unico inconveniente, che in questo modo i risultati sono impredicibili, dal momento che non avremmo alcun controllo sulla semantica del sistema! In ogni modo, il concetto, sia pure altamente speculativo, è che la realizzazione di questo progetto darebbe una definitiva smentita a qualsiasi relitto filosofico deista.
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Minsky- --------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Minsky, hai ragione, sono d'accordo con te.
Si da il caso che ho un amico deista che insiste sul fatto della coscienza.
Gli ho consigliato anche diversi libri di neuroscienza in cui é ben spiegato che tutti gli studi e le prove sperimentali tendono a provare che la la coscienza emerge da processi elettrochimici e da configurazioni neurali. Che trattasi di una proprietà emergente della materia (energia) quando si auto-organizza in una configurazione estremamente complessa.
Lui non ha affatto rimesso in discussione i risultati della scienza, tutt'altro, tali risulati lo hanno rinforzato nella sua convinzione. Insiste sul fatto che se la materia ha tali capacità é il segno che é stata concepita da una mente superiore cosciente, che quel che esiste da sempre e per sempre non puó essere una entità non consapevole cioé l'energia, deve per forza essere una entità cosciente, un dio.
Come faccio io a provargli scientifiicamente che quella "mente superiore" alla quale lui fa riferimento non esiste?
Il fatto che scienza mi dimostri che la natura funziona da sola grazie alle sue caratteristiche proprie, intrinseche, che l'energia non si crea e non si distrugge mi porta a pensare che la Natura, l'energia, é sempre esistita. Peró mi pare più prudente dire : a quanto pare e per quanto io ne sappia la natura ha tutta l'aria di essere sempre esistita. Ma non posso provartelo al 100%. Il dubbio che sia stata creata potrebbe anche venirmi. Non ti pare?
Si da il caso che ho un amico deista che insiste sul fatto della coscienza.
Gli ho consigliato anche diversi libri di neuroscienza in cui é ben spiegato che tutti gli studi e le prove sperimentali tendono a provare che la la coscienza emerge da processi elettrochimici e da configurazioni neurali. Che trattasi di una proprietà emergente della materia (energia) quando si auto-organizza in una configurazione estremamente complessa.
Lui non ha affatto rimesso in discussione i risultati della scienza, tutt'altro, tali risulati lo hanno rinforzato nella sua convinzione. Insiste sul fatto che se la materia ha tali capacità é il segno che é stata concepita da una mente superiore cosciente, che quel che esiste da sempre e per sempre non puó essere una entità non consapevole cioé l'energia, deve per forza essere una entità cosciente, un dio.
Come faccio io a provargli scientifiicamente che quella "mente superiore" alla quale lui fa riferimento non esiste?
Il fatto che scienza mi dimostri che la natura funziona da sola grazie alle sue caratteristiche proprie, intrinseche, che l'energia non si crea e non si distrugge mi porta a pensare che la Natura, l'energia, é sempre esistita. Peró mi pare più prudente dire : a quanto pare e per quanto io ne sappia la natura ha tutta l'aria di essere sempre esistita. Ma non posso provartelo al 100%. Il dubbio che sia stata creata potrebbe anche venirmi. Non ti pare?
Assenzio- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Ho l'impressione che quel "sempre esistita" sia un po' fuorviante. Il tempo è "sempre esistito"? Se ammettiamo che lo spaziotempo abbia avuto origine nel Big Bang, non solo l'energia, ma anche il tempo ha avuto un inizio. Ma da dove vengono allora l'energia e il tempo? La meccanica quantistica ci mostra che l'energia può scaturire dal vuoto, a patto che entro un breve tempo ne venga riassorbita. Occorre solo immaginare che un evento immensamente energetico abbia dato origine al Big Bang creando energia dal vuoto; energia quindi "presa in prestito", e destinata ad essere restituita. Il Big Bang potrebbe essere stato un evento peculiare, forse, per qualche meccanismo sconosciuto, auto-fertilizzante... comunque sia, nulla ci autorizza né a postulare l'eternità dell'energia, né l'infinità dell'universo. Universo, energia e tempo possono essere virtualmente illimitati senza essere però infiniti.Assenzio ha scritto:...
Il fatto che scienza mi dimostri che la natura funziona da sola grazie alle sue caratteristiche proprie, intrinseche, che l'energia non si crea e non si distrugge mi porta a pensare che la Natura, l'energia, é sempre esistita. Peró mi pare più prudente dire : a quanto pare e per quanto io ne sappia la natura ha tutta l'aria di essere sempre esistita. Ma non posso provartelo al 100%. Il dubbio che sia stata creata potrebbe anche venirmi. Non ti pare?
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Re: Parliamo di Dawkins?
se si sostituisce "esistita da sempre" con "virtualmente illimitata" il dubbio di Assenzio può sostanziarsi esattamente allo stesso modo, per come vedo le cose.
ragionare su cose come queste, che possiedono una certa componente filosofica, almeno allo stato attuale delle conoscenze certe, su base puramente scientifica mi appare pur sempre razionalmente incongruo: mi appare esserci una discrepanza tra i piani di ragionamento.
ho come l'impressione ci sia una volontà consapevole od imconscia, di IMPORRE un modo di vedere le cose.
forse c'è il timore sotterraneo che il discorso si sviluppi in modi "scomodi" da gestire per le sensibilità di qualcuno.
e quindi ci si renda impermeabili a punti di vista alternativi.
ragionare su cose come queste, che possiedono una certa componente filosofica, almeno allo stato attuale delle conoscenze certe, su base puramente scientifica mi appare pur sempre razionalmente incongruo: mi appare esserci una discrepanza tra i piani di ragionamento.
ho come l'impressione ci sia una volontà consapevole od imconscia, di IMPORRE un modo di vedere le cose.
forse c'è il timore sotterraneo che il discorso si sviluppi in modi "scomodi" da gestire per le sensibilità di qualcuno.
e quindi ci si renda impermeabili a punti di vista alternativi.
mix- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
Io leggevo testi che il problema non e' un computer abbastanza complesso, ma che senza la capacita' di compassione ed empatia una mente resta intelligente ma non matura ragionamenti "umani" complessi.
Al massimo si puo' ricreare qualcosa che assomiglia a un cane, e nnemmno delle razze piu' "umane"
Il computer Intelligentissimo puo' magari apprendere e inventare, ma non sembra ancora concepibile un computer che comprenda cosa sono le emozioni che eventualmente potrebbe pure riconoscere (dalla voce e dai visi) e quindi sfuggirebbbe al computer Intelligente tutta una serie ebnorme di di concetti e possibilit' di pensiero legati all'empatia e alla compassione..
Al massimo si puo' ricreare qualcosa che assomiglia a un cane, e nnemmno delle razze piu' "umane"
Il computer Intelligentissimo puo' magari apprendere e inventare, ma non sembra ancora concepibile un computer che comprenda cosa sono le emozioni che eventualmente potrebbe pure riconoscere (dalla voce e dai visi) e quindi sfuggirebbbe al computer Intelligente tutta una serie ebnorme di di concetti e possibilit' di pensiero legati all'empatia e alla compassione..
delfi68- -------------
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Re: Parliamo di Dawkins?
stai dando dello stupido a Dawkins, quindi, dato che la vediamo allo stesso modo.mix ha scritto:a mio parere non c'è nessun rischio. finché c'è solo uno che insulta ci sono soluzioni più semplici per azzerare i problemiAssenzio ha scritto:A questo tuo post risponderò più tardi, quando avrò un po più di tempo per riflettere, se poi chiuderanno il thred, mi pare a ruschio chiusura, ti rispoderò in mp.mix ha scritto:abbiamo tutto il tempo per spiegarci meglio.
poi mi sembra che ci siano argomenti interessanti sul tavolo del confronto oltre a stupidate di qualcuno che capisce poco o nulla di quel di cui scrive ed espone farneticazioni che fanno un po' di quaquericcio ma hanno contenuto intellettivo nullo.
non c'è fretta. fai con tutto l'agio che vuoi.
le polemiche in corso sono un passatempo senza importanza che non mi condizionano negativamente, come avrai avuto modo di percepire.
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ma è più probabile che sei te che non hai capito una fava di quello che dico e sei te lo stupido, anche se non mi pare che sei l'unico (a non aver capito, stupido invece solo te).
___________________
"Sono un ateo. Non sono neutrale rispetto alla religione, le sono ostile. Penso che essa sia un male, non solo una falsità. E non mi riferisco solo alla religione organizzata, ma al pensiero religioso in sé e per sé"
(Christopher Hitchens)
"Senza la religione staremmo tutti meglio. Saremmo liberi di esultare per il privilegio che abbiamo di essere nati, grati di vivere una vita, questa, terrena, abbandonando il presuntuoso desiderio di averne una seconda, eterna, nell'aldilà"
(Richard Dawkins)
"È l'uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l'uomo"
(Karl Marx)
"La potenza del capitale è tutto, la Borsa è tutto, mentre il parlamento, le elezioni, sono un gioco da marionette, di pupazzi... Solo i furfanti e gli imbecilli possono pensare che il proletariato debba prima ottenere la maggioranza alle elezioni; il proletariato deve prima rovesciare la borghesia, poi impadronirsi del potere: questa è la dittatura del proletariato"
(V. I. Lenin)
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Re: Parliamo di Dawkins?
Allora, Comunista, sei già stato avvertito più di una volta di smetterla con gli insulti. Visto che continui, intanto ti prendi un richiamo ufficiale. Alla prossima magari ti fai una vacanza di qualche giorno.
Ospite- Ospite
Re: Parliamo di Dawkins?
Lasciando fuori il disappunto per la filosofia.Tomhet ha scritto:Diciamo che forse, volendo rimanere comunque filosofici, una divinità deista è indistinguibile da un qualcosa che non esiste, perciò parlare della sua esistenza quasi quasi perde di ogni significato, in quanto non possiamo indagare il non esistente e ciò che si comporta allo stesso modo.
Se non si può parlare dell' inesistente non è insensato l' ateismo?
E' vero che è inesistente la divinità deista, ma questa si arroga il diritto di aver fatto qualcosa che è una questione scientifica. Quindi per quanto riguardo il campo in cui si arroga di aver operato io posso parlarne. Così come lo facevano i deisti per affermare la loro divinità io posso confutare i loro ragionamenti scientifici e crearne altri che la neghino. Perchè i loro di affermazione devono valere e i miei di negazione no?
La teiere di Russel è inesistente ma si arroga il diritto di esistere nello spazio e di essere di marmo. Anche se non esiste io so che nessuno ha mai avuto la possibilità di posizionare una teiera lassù (anche perchè quando è stata ipotizzata non ne avevamo i mezzi).
Così per la divinità deista. Io posso dire che è assurdo crederci per vari motivi che spaziano dal rasoio di Occam, alla questione delle probabilità ecc...
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