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La scala di Kardašëv

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Messaggio Da cosmos Lun 9 Dic 2013 - 14:34

La scala di Kardašëv è un metodo di classificazione delle civiltà in funzione del loro livello tecnologico, proposta nel 1964 dall'astronomo russo Nikolaj Kardašëv[1].
Si compone di tre tipi, basati sulla quantità di energia di cui le civiltà dispongono, secondo una progressione esponenziale. L'esistenza delle civilizzazioni descritte è del tutto ipotetica, ma questa scala è stata utilizzata come base di partenza nella ricerca del progetto SETI ed è inoltre richiamata in varie opere di fantascienza.

La scala di Kardašëv Astronavi_clip_image014


  • Tipo I: civiltà in grado di utilizzare tutta l'energia disponibile sul suo pianeta d'origine (secondo i calcoli che Kardašëv aveva proposto inizialmente 4x1012 watt).
  • Tipo II: civiltà in grado di raccogliere tutta l'energia della stella del proprio sistema solare (4x1026 watt).
  • Tipo III: civiltà in grado di utilizzare tutta l'energia della propria galassia (4x1037 watt)

La civiltà umana sarebbe pertanto una civiltà ancora di "Tipo 0", in quanto utilizzerebbe solo una frazione dell'energia totale disponibile sulla Terra.
Precisamente sarebbe ad un livello di 0,7.
Secondo Kardašëv la Terra nel 1964 avrebbe potuto percepire la presenza di una civiltà di tipo III sotto forma di emanazioni di onde radio o di fasci laser. Nel 1965 ritenne di aver intercettato uno di questi segnali nella radiogalassia CTA 102 e la notizia venne pubblicata con grande risalto dall'agenzia Tass, ma in seguito apprese che pochi giorni prima un astronomo olandese, Maarten Schmidt aveva identificato il segnale come l'emissione di un quasar. In seguito Iosif Šklovskij, principale collaboratore di Kardašëv, giunse alla conclusione che una civiltà di tipo III non potrebbe che autoestinguersi, secondo il concetto della singolarità tecnologica.
Jack Cohen e Ian Stewart[2] hanno sostenuto che se non possiamo comprendere civiltà più avanzate, non possiamo neppure ipotizzare in che modo esse si evolvano. Inoltre il progresso tecnologico umano è dipeso da una successione di scoperte, talvolta fortuite, come la scoperta della penicillina, e dalla presenza di determinate condizioni, come la presenza dei combustibili fossili, che potrebbero non essere universalmente diffuse.
Le alte energie appaiono necessarie per riuscire ad accorciare le enormi distanze spaziotemporali tra le stelle (cunicoli spaziotemporali) e quindi a un rapido passaggio all'acquisizione della disponibilità di energie di livelli superiori.

Seguendo la progressione esponenziale sono stati estrapolati ulteriori tipi di civiltà ancora più avanzate:

Civiltà ancora più avanzate sono state immaginate nella fantascienza:

  • Tipo VI: livello energetico di più universi (1066 watt), con la possibilità di alterare le leggi della fisica su ciascuno degli universi multipli.
  • Tipo VII: divinità con capacità di creare universi a volontà e di utilizzarli tutti come fonti energetiche (un esempio è dato nel racconto di fantascienza L'ultima domanda di Isaac Asimov).
  • Tipo VIII: divinità superiore capace di creare universi a proprio piacimento, ma che attinge energia da fonti non-cosmiche.
  • Tipo IX: divinità estremamente superiore capace di creare oggetti non-cosmici che utilizza come fonte primaria di energia.

Estrapolando in base al tasso di crescita attuale del consumo energetico planetario, secondo Michio Kaku, fisico teorico statunitense, l'umanità potrebbe raggiungere una civiltà di tipo I intorno al 2200, di tipo II intorno al 5200 e di tipo III intorno al 7800.
La teoria di Kardašëv può essere collegata ad altre teorie sociali, come quella proposta da Leslie White nel suo libro The Evolution of Culture. The Development of Civilization to the Fall of Rome, del 1959, che si propone di spiegare tutta la storia dell'umanità sulla base dello sviluppo della tecnologia. White riteneva infatti che i progressi tecnologici determinerebbero l'organizzazione sociale, seguendo le idee dell'etnologo e antropologo statunitense dell'Ottocento Lewis Henry Morgan, e proponeva come misura del livello di avanzamento di una società quella del suo consumo energetico, proponendo cinque stadi: quello dell'energia muscolare personale, dell'utilizzo di animali domestici, con il passaggio all'agricoltura della biomassa, delle energie fossili e infine dell'energia nucleare. La teoria di White si traduce nella formula P = E x T (dove P sta per progresso, E per energia consumata e T un coefficiente determinato in base all'efficacia delle tecniche che utilizzano questa energia.

[FONTE WIKIPEDIA]

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Nell'universo sono emersi molti fenomeni affascinanti: mostruosi buchi neri del peso di un miliardo di Soli che mangiano le stelle e vomitano getti di gas; stelle di neutroni che ruotano su se stesse mille volte al secondo, la cui materia è compressa a un miliardo di tonnellate per centimetro cubo; particelle subatomiche così inafferrabili che potrebbero penetrare anni luce di piombo solido; onde gravitazionali il cui flebile passaggio non lascia alcuna impronta percettibile. Eppure, per quanto stupefacente possa sembrare tutto ciò, il fenomeno della vita è più straordinario di tutti gli altri messi insieme.

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Messaggio Da Faria Lun 9 Dic 2013 - 14:44

mi sembra una gran cazzata

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Messaggio Da cosmos Lun 9 Dic 2013 - 14:55

Eheheh, è molto sul fantascientifico, ma lo dice.

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Messaggio Da BestBeast Gio 12 Dic 2013 - 10:17

Il fatto che l'attuale civiltà utilizzi il 70% dell'energia del proprio pianeta, 
non può proprio essere vero.

Se si considera soltanto l'energia prodotta dal vento in tutte le parti del mondo a tutte le quote, già è palese che a quel 0.7 mancano svariati ordini di grandezza.
Poi ci sono maree, geotermia, nucleare, idroelettrico, termoelettrico, ecc.. Noi bruciamo ancora liquami provenienti da organismi morti, insomma..
10-50 sarebbe stato (ad occhio) più credibile.

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Messaggio Da Ospite Mer 18 Dic 2013 - 20:58

Mi pare un metodo di classificazione poco serio... a parte che in generale sembra più che altro una cazzatona di prima categoria, ma principalmente perché la nostra è l'unica civiltà intelligente conosciuta e non si sa nemmeno se ce ne sono altre...
Noi siamo il frutto di un singolare processo di selezione naturale guidata da estinzioni di massa e adattamenti sempre più particolari alla vita sulla terra,  quindi secondo me non è molto facile trovare altre civiltà intelligenti perché su altri mondi l'evoluzione può prendere risvolti totalmente differenti... noi umani ed in generale quasi tutti i mammiferi siamo l'evoluzione di protomammiferi mesozoici che non si sarebbero mai evoluti in questo modo senza l'estinzione accidentale dei dinosauri.  mgreen

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Messaggio Da Steerpike Lun 6 Gen 2014 - 18:10

Già noi impieghiamo più di 1013 Watt (fonte): da dove ha preso Kardašëv la stima della potenza disponibile sul nostro pianeta?

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