Israele, vogliamo parlarne?
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Comunque è una continua provocazione, la tregua è partita, Obama, ringrazia il presidente Israeliano e quello Egiziano, nelle sue parole i Palestinesi nemmeno esistono.
Voglio dire, il palestinese viene continuamente screditato, è sempre un terrorista o un corrotto, la dirigenza palestinese viene costantemente ignorata, alla fine gli unici che si fanno sentire sono quelli di Hamas a suon di bombe e razzi.
Lo stesso per il Libano, è triste dirlo, ma se Hezbullah non faceva ogni giorno qualche morto tra i militari Israeliani, infatti le statistiche avevano messo in crisi Israele, col cazzo che si ritiravano dal Sud del Libano.
In conclusione solo con la guerra i Palestinesi hanno ottenuto il riconoscimento dei loro diritti, con le buone non avrebbero ottenuto nulla.
Un bagno di sangue allucinante, ma che ha portato al riconoscimento del loro diritto.
E' vero Israele vive sulla violenza e la deterrenza, uniti ad un grande sogno del Popolo Ebraico, un miracolo.
Ma non credo che non si possa trovare nel tempo una soluzione pacifica, basata sulla dignità dei Palestinesi.
Voglio dire, il palestinese viene continuamente screditato, è sempre un terrorista o un corrotto, la dirigenza palestinese viene costantemente ignorata, alla fine gli unici che si fanno sentire sono quelli di Hamas a suon di bombe e razzi.
Lo stesso per il Libano, è triste dirlo, ma se Hezbullah non faceva ogni giorno qualche morto tra i militari Israeliani, infatti le statistiche avevano messo in crisi Israele, col cazzo che si ritiravano dal Sud del Libano.
In conclusione solo con la guerra i Palestinesi hanno ottenuto il riconoscimento dei loro diritti, con le buone non avrebbero ottenuto nulla.
Un bagno di sangue allucinante, ma che ha portato al riconoscimento del loro diritto.
E' vero Israele vive sulla violenza e la deterrenza, uniti ad un grande sogno del Popolo Ebraico, un miracolo.
Ma non credo che non si possa trovare nel tempo una soluzione pacifica, basata sulla dignità dei Palestinesi.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
La dignità i palestinesi la otterranno solo abbandonando la lotta armata e possibilmente la loro religione.
loonar- ----------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Per esempio la guerra dei ragazzini l'intifada ha ottenuto molto, ma se questo è vero oggi, trent'anni fa non era possibile.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Darrow ha scritto:
La dignità i palestinesi la otterranno solo abbandonando la lotta armata e possibilmente la loro religione.
La resistenza palestinese era politica, non religiosa, i movimenti erano socialisti, dopo si è infilato il fondamentalismo.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Non so, da troppo poco tempo conosco un po' gli arabi... ma oggi, come oggi proprio li riesco a vedere come "socialisti"!silvio ha scritto:Darrow ha scritto:
La dignità i palestinesi la otterranno solo abbandonando la lotta armata e possibilmente la loro religione.
La resistenza palestinese era politica, non religiosa, i movimenti erano socialisti, dopo si è infilato il fondamentalismo.
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« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco,
che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo,
scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »
(epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio)
Re: Israele, vogliamo parlarne?
paolo1951 ha scritto:Non so, da troppo poco tempo conosco un po' gli arabi... ma oggi, come oggi proprio li riesco a vedere come "socialisti"!silvio ha scritto:Darrow ha scritto:
La dignità i palestinesi la otterranno solo abbandonando la lotta armata e possibilmente la loro religione.
La resistenza palestinese era politica, non religiosa, i movimenti erano socialisti, dopo si è infilato il fondamentalismo.
I movimenti di resistenza arabi erano tutti socialisti, con una minoranza importante comunista, infatti tutta la sinistra europea parteggiava per loro.
Il fondamentalismo è venuto fuori dopo con la rinascita dei Fratelli Mussulmani, la rivoluzione Iraniana, la lotta contro i sovietici in Afganistan.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Tornando alla questione Israelo Palestinese, credo che dopo Oslo la pace sia pur difficile sia stata possibile.
In ogni caso i risultati ottenuti sono stati importanti, con la nascita dello stato palestinese, sia pur monco.
Il vero eroe è stato Rabin ed anche Peres il quale però non possiede il carisma ed il coraggio del generale assassinato.
Il vero ostacolo alla pace è stata la difficoltà per ovvie ragioni ad accettare il ritorno dei profughi e la questione di Gerusalemme.
Personalmente sono convinto che con Rabin e Arafat, si sarebbe arrivati a questo passo storico, con la pace assicurata, magari con Carter presidente, ma l'omicidio di Rabin ha cancellato tutto.
icerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/11/04/la-morte-di-rabin-cambio-israele.html
In ogni caso i risultati ottenuti sono stati importanti, con la nascita dello stato palestinese, sia pur monco.
Il vero eroe è stato Rabin ed anche Peres il quale però non possiede il carisma ed il coraggio del generale assassinato.
Il vero ostacolo alla pace è stata la difficoltà per ovvie ragioni ad accettare il ritorno dei profughi e la questione di Gerusalemme.
Personalmente sono convinto che con Rabin e Arafat, si sarebbe arrivati a questo passo storico, con la pace assicurata, magari con Carter presidente, ma l'omicidio di Rabin ha cancellato tutto.
icerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/11/04/la-morte-di-rabin-cambio-israele.html
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Se è per questo la sinistra europea parteggia ancor ora per Hamas... e invece nel 1948 moltissimi erano dalla parte di Israele che consideravano un paese socialista.silvio ha scritto:paolo1951 ha scritto:Non so, da troppo poco tempo conosco un po' gli arabi... ma oggi, come oggi proprio li riesco a vedere come "socialisti"!silvio ha scritto:Darrow ha scritto:
La dignità i palestinesi la otterranno solo abbandonando la lotta armata e possibilmente la loro religione.
La resistenza palestinese era politica, non religiosa, i movimenti erano socialisti, dopo si è infilato il fondamentalismo.
I movimenti di resistenza arabi erano tutti socialisti, con una minoranza importante comunista, infatti tutta la sinistra europea parteggiava per loro.
Il fondamentalismo è venuto fuori dopo con la rinascita dei Fratelli Mussulmani, la rivoluzione Iraniana, la lotta contro i sovietici in Afganistan.
Ma poi confesso che io non ho molto chiaro cosa significhi essere "socialista" o "comunista".
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Gli arabi hanno una vocazione al commercio, il comunismo è troppo forte per loro, un socialismo più liberale è più accettabile.
Mi ricordo il libretto verde di Gheddafy ed altre pubblicazioni dei vari partiti tipo Bath, Nasseriani ecc....
Sono anche ammiratori dei vari movimenti fascisti, perché uniscono una politica sociale ad un forte senso di appartenenza etnico nazionale.
Hamas e Hezbullah sono sia religiosi che sociali, fondano scuole, ospedali, assistenza per i bisognosi, uno dei motivi del loro successo infatti è la politica sociale e solidale.
Non sono in molti aspetti lontani dalle concezioni solidali e comunitarie di una parte importante della società israeliana (ora minoritaria), almeno quella dei fondatori dei Kibbuz.
Mi ricordo il libretto verde di Gheddafy ed altre pubblicazioni dei vari partiti tipo Bath, Nasseriani ecc....
Sono anche ammiratori dei vari movimenti fascisti, perché uniscono una politica sociale ad un forte senso di appartenenza etnico nazionale.
Hamas e Hezbullah sono sia religiosi che sociali, fondano scuole, ospedali, assistenza per i bisognosi, uno dei motivi del loro successo infatti è la politica sociale e solidale.
Non sono in molti aspetti lontani dalle concezioni solidali e comunitarie di una parte importante della società israeliana (ora minoritaria), almeno quella dei fondatori dei Kibbuz.
Ultima modifica di silvio il Ven 23 Nov 2012 - 0:12 - modificato 1 volta.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
I movimenti fondamentalisti islamici sono stati foraggiati sottobanco dalla CIA e dal Mossad (cfr: uno dei libri a caso di Chomsky sulla questione mediorientale) per destabilizzare e rendere più debole l'OLP. Ci sono riusciti, ma come con i mujaeddin afgani la bomba gli è esplosa in mano, ed ora la possibile soluzione si è rivelata il nuovo e più grande problema.
Io sono convinto che i servizi segreti israeliani e americani continuino a fare "affari" con le elite fondamentaliste e a "nutrirle" anche a loro insaputa, questo perchè per gli USA ed Israele la tensione deve rimanere in mediooriente. Non vogliono la pace.
Io sono convinto che i servizi segreti israeliani e americani continuino a fare "affari" con le elite fondamentaliste e a "nutrirle" anche a loro insaputa, questo perchè per gli USA ed Israele la tensione deve rimanere in mediooriente. Non vogliono la pace.
loonar- ----------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
E' indubbio che per l'estrema destra Israeliana e i falchi americani Hamas e hezbullah sono preziosi alleati.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Vedi perciò che parteggiare per l'uno o per l'altro è una perdita di tempo oltre che una auto-presa in giro!
loonar- ----------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Darrow ha scritto:I riassuntini sono per i deficenti e i minus habens!
Bisogna leggere se si vuole parlare con cognizione di causa, se no si sparano le solite cazzate da cialtroni!
Quanto sopra è già troppo riassuntivo, vista la complessità della situazione!
L'errore che si fa su questi forum è dare per scontato che tutti gli altri forumisti abbiano la stessa conoscenza della materia, mentre molto spesso intervengono dei perfetti ignoranti che parlano di Israele (ad esempio) sulla scorta delle didascalie delle foto viste su Facebook.
Il mio era una burla visto che avevi postato tutta quella roba all'una di notte!
Magari un bel link era meglio....ma forse sono io che sono fissato con l'estetica dei forum!!
Totogno85- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Se ti piace l'estetica dei forum allora dai un'occhiata qua:
http://noforum.forumfree.it/
http://noforum.forumfree.it/
loonar- ----------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Darrow ha scritto:Se ti piace l'estetica dei forum allora dai un'occhiata qua:
http://noforum.forumfree.it/
Sembra interessante (a parte il fatto che mi andava un po' "insieme" la vista).
Adesso è già tardino, però se vuoi anticipare qualcosa... Son qui che t'ascolto.
Ah, però: lo dico a beneficio degli altri convenuti.
Ieri avevo chiesto di non andare OT perché mi interessava il tuo punto di vista sulla questione in oggetto.
Quindi (se volete)... Fine OT
primaverino- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
una cosa unica nel mondo dei forum: il nostro regolamento!
REGOLAMENTO:
Regola n°1: non ci sono regole.
Regola n°2 (e ultima): neanche queste.
loonar- ----------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Per il mio punto di vista lo vedi nelle risposte a Silvio
loonar- ----------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Non c'è bisogno che dica che per me è sempre tutta M. e che non sono filo-niente.
Poche dolorose e veritiere righe.
http://malvinodue.blogspot.it/2012/11/bimbi-e-babbi.html
Poche dolorose e veritiere righe.
Bisogna piangere due volte per i bambini palestinesi, quando muoiono e quando no. Nel primo caso, infatti, muoiono da scudi umani. Anche i barbari dall’indole più beluina provvedono a proteggere i propri figli quando sono in guerra, anteponendo a tutto la loro sicurezza. Non i palestinesi, che a piangere i loro figli morti sono bravi come tutti i padri, ma a lasciarli per le strade quando piovono pietre e pallottole, a nascondere terroristi in condomini affollati di bambini, a piazzare un mortaio sul tetto di un asilo, be’, sono insuperabili. Prim’ancora dell’ammazzare una presunta spia senza concedergli la difesa in un processo, per appenderne il cadavere dietro un motorino e trascinarlo sull’asfalto delle vie di Gaza tra urla e sghignazzi, questo c’è di disgustoso nei palestinesi: usano i figli come materiale bellico, per lo più come sacchetti di sabbia accatastati attorno alla santabarbara, sennò tornano buoni coi loro corpicini straziati, dopo, per la propaganda.
Piangerli quando muoiono, dunque, ma anche quando non muoiono, perché verranno educati per diventare uguali ai loro padri, e a loro volta padri, e dello stesso genere. Stringere in mano una pistola, a sei anni, sarà motivo di orgoglio, per il babbo e dunque per il bimbo, per il bimbo e dunque per il babbo. A entrambi andrà il sorriso compiaciuto di un capo di Hamas, che pure deve essere stato bimbo, pure deve aver avuto un babbo.
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delfi68- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Una cosa abbastanza eclatante che fa capire che cazzo di logica pervade il cervello del vincitore (si commenta da solo)
da Ansa:
NEW YORK La Gran Bretagna apre con condizioni alla risoluzione Onu sul riconoscimento dell'Anp come Stato osservatore non membro delle Nazioni Unite. Due i caveat al suo sì: l'Anp deve impegnarsi a riprendere subito, senza condizioni, i negoziati di pace con Israele e a non chiedere processi di Israele per crimini di guerra. La svolta britannica è delle ultime ore e fa seguito a colloqui ieri del ministro degli esteri William Hague con il capo dell'Anp Abu Mazen e il collega francese Laurent Fabius. Abu Mazen ha chiesto a Londra di appoggiare la sua richiesta all'Onu invocando la speciale responsabilità della Gran Bretagna come ex potenza coloniale nei confronti della Palestina. Finora il Foreign Office aveva sempre opposto resistenza alla risoluzione citando le obiezioni di Stati Uniti e Israele e il timore di danni a lungo termine nelle prospettive di negoziato. Un sì all'Onu di Londra è condizionato a modifiche nella richiesta dell'Anp che giovedì verrà messa ai voti dell'Assemblea e che dovrebbe essere approvata a maggioranza dagli stati membri, oltre 130 dei quali hanno riconosciuto lo stato palestinese. Il Foreign Office chiede in particolare che l'Autorità Palestinese si astenga dal chiedere di entrare alla Corte Penale Internazionale e alla Corte Internazionale di Giustizia, istituzioni che potrebbero essere usate per mettere Israele sul banco degli imputati per crimini di guerra. Londra chiede inoltre a Abu Mazen di riprendere negoziati "senza precondizioni" con lo stato ebraico. Un'altra condizione è che la risoluzione dell'Assemblea Generale non richieda al Consiglio di Sicurezza di seguirne le mosse. Stati Uniti e Israele hanno prospettato pesanti rappresaglie in caso di approvazione della risoluzione e la posizione della Gran Bretagna è tesa a ridurre il rischio di queste minacce. Tra i paesi europei, la Francia ha confermato oggi il suo si e i palestinesi preferirebbero un voto compatto della Ue per bilanciare la posizione degli Stati Uniti.
da Ansa:
NEW YORK La Gran Bretagna apre con condizioni alla risoluzione Onu sul riconoscimento dell'Anp come Stato osservatore non membro delle Nazioni Unite. Due i caveat al suo sì: l'Anp deve impegnarsi a riprendere subito, senza condizioni, i negoziati di pace con Israele e a non chiedere processi di Israele per crimini di guerra. La svolta britannica è delle ultime ore e fa seguito a colloqui ieri del ministro degli esteri William Hague con il capo dell'Anp Abu Mazen e il collega francese Laurent Fabius. Abu Mazen ha chiesto a Londra di appoggiare la sua richiesta all'Onu invocando la speciale responsabilità della Gran Bretagna come ex potenza coloniale nei confronti della Palestina. Finora il Foreign Office aveva sempre opposto resistenza alla risoluzione citando le obiezioni di Stati Uniti e Israele e il timore di danni a lungo termine nelle prospettive di negoziato. Un sì all'Onu di Londra è condizionato a modifiche nella richiesta dell'Anp che giovedì verrà messa ai voti dell'Assemblea e che dovrebbe essere approvata a maggioranza dagli stati membri, oltre 130 dei quali hanno riconosciuto lo stato palestinese. Il Foreign Office chiede in particolare che l'Autorità Palestinese si astenga dal chiedere di entrare alla Corte Penale Internazionale e alla Corte Internazionale di Giustizia, istituzioni che potrebbero essere usate per mettere Israele sul banco degli imputati per crimini di guerra. Londra chiede inoltre a Abu Mazen di riprendere negoziati "senza precondizioni" con lo stato ebraico. Un'altra condizione è che la risoluzione dell'Assemblea Generale non richieda al Consiglio di Sicurezza di seguirne le mosse. Stati Uniti e Israele hanno prospettato pesanti rappresaglie in caso di approvazione della risoluzione e la posizione della Gran Bretagna è tesa a ridurre il rischio di queste minacce. Tra i paesi europei, la Francia ha confermato oggi il suo si e i palestinesi preferirebbero un voto compatto della Ue per bilanciare la posizione degli Stati Uniti.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Una svolta che nonostante le opinioni di Cicchitto PDL, sono un passo verso un pace giusta, non quella concessa ai "pezzenti"
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/11/27/Anp-Londra-Parigi_7864795.html
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silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Clamoroso errore di Monti!
..ovviamente un banchiere capisce poco o un cazzo delle tecniche fusche del politichese internazionale..
Ha votato x la palestina..che coglione, chissà che culo gli faranno adesso..
..ovviamente un banchiere capisce poco o un cazzo delle tecniche fusche del politichese internazionale..
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delfi68- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
delfi68 ha scritto:Clamoroso errore di Monti!
..ovviamente un banchiere capisce poco o un cazzo delle tecniche fusche del politichese internazionale..
Ha votato x la palestina..che coglione, chissà che culo gli faranno adesso..
nn gli faranno nessun culo cosí, ricordati che nella finanza nn esiston amici o nemici, religioni o atesimi, ma solo che "pecunia non olet" ;)
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
http://www.fiammanirenstein.com/
... per ora non parlo, lascio la parola a chi sa usarla meglio di me.
... per ora non parlo, lascio la parola a chi sa usarla meglio di me.
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scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »
(epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio)
Re: Israele, vogliamo parlarne?
La Nirenstein è una sionista rivoltante, quando parla di "scelte" compiute democraticamente dalla Cialtronia sta prendendo in giro gli allocchi che credono che esista la democrazia. Le "scelte" di politica estera pro-Israele sono state fatte sulla base di precisi e puntuali ricatti americani (america da sempre con una politica parallela a quella sionista), o di completa prostrazione prona ai voleri del padrone-USA.paolo1951 ha scritto:http://www.fiammanirenstein.com/
... per ora non parlo, lascio la parola a chi sa usarla meglio di me.
Mai dimenticare che la Cialtronia è una colonia USA, dal 1945.
loonar- ----------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Secondo me l' ammissione all'ONU della Palestina come paese osservatore, rafforza Abu Mazen che è l'erede di quell'Arafat che portò avanti gli accordi di OSLO, che non è certo Hmas.
Ora quale interesse ha la signora Fiamma, Cicchitto e compagnia a non far ottenere una vittoria all'unico esponente palestinese (certo debole e poco carismatico) con cui ci si puo trattare e ragionare.
Penso che se in Isrele ci fosse De Gasperi la pace sarebbe arrivata.
Ora quale interesse ha la signora Fiamma, Cicchitto e compagnia a non far ottenere una vittoria all'unico esponente palestinese (certo debole e poco carismatico) con cui ci si puo trattare e ragionare.
Penso che se in Isrele ci fosse De Gasperi la pace sarebbe arrivata.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Darrow ha scritto:
Mai dimenticare che la Cialtronia è una colonia USA, dal 1945.
No, nn é vero.
Se l Italia ha ancora un briciolo di autonomia e dignitá dagli USA; lo si deve ad Enrico Mattei, pensa solo a Sigonella e Craxi.
Sulla Nirenstein nn mi esprimo neanche: nn vale la pena di parlare dei deliri di qualcuno che sta male con la testa
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Mattei quello dello strano incidente...interessato2 ha scritto:Darrow ha scritto:
Mai dimenticare che la Cialtronia è una colonia USA, dal 1945.
No, nn é vero.
Se l Italia ha ancora un briciolo di autonomia e dignitá dagli USA; lo si deve ad Enrico Mattei, pensa solo a Sigonella e Craxi.
Sulla Nirenstein nn mi esprimo neanche: nn vale la pena di parlare dei deliri di qualcuno che sta male con la testa
penso che su certe "autonomie" italiane dagli USA ci giocano per far credere che la Cialtronia sia autonoma... abile marketing del prodotto che ci vogliono vendere.
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
@Darrow: da nato e cresciuto a SDM (san donato milanese) son devoto al culto di E. Mattei e lo conosco bene, ho avuto anche il privilegio di discutere diverse volte col suo ultimo segretario personale, che me ne ha raccontate di belle
La Nirenstein é davvero culturalmente rivoltante, fa prorpio il paio con l altro intelettuale ridicolo magdi allam....
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
interessato2 ha scritto:@Darrow: da nato e cresciuto a SDM (san donato milanese) son devoto al culto di E. Mattei e lo conosco bene, ho avuto anche il privilegio di discutere diverse volte col suo ultimo segretario personale, che me ne ha raccontate di belle
La Nirenstein é davvero culturalmente rivoltante, fa prorpio il paio con l altro intelettuale ridicolo magdi allam....
In tedesco, "Nierenstein" significa "Calcolo ai reni"
non scherzo, controlla
Rasputin- ..............
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Rasputin ha scritto:
In tedesco, "Nierenstein" significa "Calcolo ai reni"
non scherzo, controlla
lo so, purtroppo dove lavoro adesso si parla in tedesco quindi mi é tpccato impararmi la lingua
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
nomen omenRasputin ha scritto:interessato2 ha scritto:@Darrow: da nato e cresciuto a SDM (san donato milanese) son devoto al culto di E. Mattei e lo conosco bene, ho avuto anche il privilegio di discutere diverse volte col suo ultimo segretario personale, che me ne ha raccontate di belle
La Nirenstein é davvero culturalmente rivoltante, fa prorpio il paio con l altro intelettuale ridicolo magdi allam....
In tedesco, "Nierenstein" significa "Calcolo ai reni"
non scherzo, controlla
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Darrow ha scritto:nomen omenRasputin ha scritto:interessato2 ha scritto:@Darrow: da nato e cresciuto a SDM (san donato milanese) son devoto al culto di E. Mattei e lo conosco bene, ho avuto anche il privilegio di discutere diverse volte col suo ultimo segretario personale, che me ne ha raccontate di belle
La Nirenstein é davvero culturalmente rivoltante, fa prorpio il paio con l altro intelettuale ridicolo magdi allam....
In tedesco, "Nierenstein" significa "Calcolo ai reni"
non scherzo, controlla
Esattamente quello che volevo fare intendere
Rasputin- ..............
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Noto qui sulla Nirenstein ... battute salaci, epiteti sprezzanti, ma per ora nessuna critica "ragionata".... voglio dire qualcosa in più... più originale che "sporca giudea"!
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
paolo1951 ha scritto:Noto qui sulla Nirenstein ... battute salaci, epiteti sprezzanti, ma per ora nessuna critica "ragionata".... voglio dire qualcosa in più... più originale che "sporca giudea"!
Troia asservita?
Rasputin- ..............
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
paolo1951 ha scritto:
Noto qui sulla Nirenstein ... battute salaci, epiteti sprezzanti, ma per ora nessuna critica "ragionata".... voglio dire qualcosa in più... più originale che "sporca giudea"!
Paolo la Nirenstein e la maggior parte degli Israeliani, Ebrei, ecc.., parla con il cuore, infatti arriviamo a delle palesi assurdità.
Si possono comprendere le ragioni del cuore ma sono quelle dei credenti, di qualunque fede, religiosa o laica.
E' chiaro che la cosa più semplice è ricorrere alla protezione mediante una forza militare esuberante, lo sfruttare tutta la superiorità tecnologica e intellettuale, convincere il mondo della propria superiorità morale (in parte vera) , della mostruosità della controparte, ma non convincono tutto il mondo, 134 voti contro 9, vuol dire qualcosa.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Silvio
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
E' incredibile ce la mettono tutta per stare sul cazzo a tutti, non si capisce il perché.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Certo! tanto quanto "vuol dire qualcosa" che solo 15 docenti universitari su più di 1200 si rifiutarono nel 1931 di prestare giuramento di fedeltà al Fascismo!!!silvio ha scritto:..., ma non convincono tutto il mondo, 134 voti contro 9, vuol dire qualcosa.
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
paolo1951 ha scritto:Certo! tanto quanto "vuol dire qualcosa" che solo 15 docenti universitari su più di 1200 si rifiutarono nel 1931 di prestare giuramento di fedeltà al Fascismo!!!silvio ha scritto:..., ma non convincono tutto il mondo, 134 voti contro 9, vuol dire qualcosa.
Bell'argomento ad minchiam.
Totogno85- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Cosa centra questo, il fascismo era un fenomeno italiano e aveva preso il controllo della società, chi ha prestato fedeltà lo ha fatto per convinzione od opportunismo, la pagnotta.
Qui si tratta di un popolo fatto vivere in una galera a cielo aperto, che nel bene e nel male aspira ad una sua dignità e possibilità di far sentire in modo autonomo la sua voce.
Ora se vogliamo negare l'oppressione sui palestinesi, sia pur giustificata da ragioni di sicurezza e sopravvivenza, con tutti i risvolti violenti e spesso eccessivi nei confronti di un avversario oggettivamente più debole, fatto non solo da terroristi, ma anche donne bambini contadini, famiglie bisognose, possiamo farlo, ma non è la via per la pace.
Il voto dell'ONU non rappresenta nessuna minaccia reale ad israele, semmai l'avvio di una responsabilizzazione della dirigenza di Abu Mazen, che rimane l'unico interlocutore possibile, ma che ha bisogno di incassare qualche successo importante per avere autorevolezza non su israele, ma sul suo popolo per convincerlo alla mediazione.
Non capire questo non è stare con i 15 ma con i 1200, che vogliono far piacere agli USA, facendo ingoiare al resto del mondo ogni nefandezza.
Qui si tratta di un popolo fatto vivere in una galera a cielo aperto, che nel bene e nel male aspira ad una sua dignità e possibilità di far sentire in modo autonomo la sua voce.
Ora se vogliamo negare l'oppressione sui palestinesi, sia pur giustificata da ragioni di sicurezza e sopravvivenza, con tutti i risvolti violenti e spesso eccessivi nei confronti di un avversario oggettivamente più debole, fatto non solo da terroristi, ma anche donne bambini contadini, famiglie bisognose, possiamo farlo, ma non è la via per la pace.
Il voto dell'ONU non rappresenta nessuna minaccia reale ad israele, semmai l'avvio di una responsabilizzazione della dirigenza di Abu Mazen, che rimane l'unico interlocutore possibile, ma che ha bisogno di incassare qualche successo importante per avere autorevolezza non su israele, ma sul suo popolo per convincerlo alla mediazione.
Non capire questo non è stare con i 15 ma con i 1200, che vogliono far piacere agli USA, facendo ingoiare al resto del mondo ogni nefandezza.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Sì è un argomento "ad minchiam"... ma lo è anche la sua antitesi!Totogno85 ha scritto:paolo1951 ha scritto:Certo! tanto quanto "vuol dire qualcosa" che solo 15 docenti universitari su più di 1200 si rifiutarono nel 1931 di prestare giuramento di fedeltà al Fascismo!!!silvio ha scritto:..., ma non convincono tutto il mondo, 134 voti contro 9, vuol dire qualcosa.
Bell'argomento ad minchiam.
Se il numero volesse "dire qualcosa", allora vorrebbe dire che la miglior confessione religiosa della Terra è quella islamica sunnita, che Berlusconi quando vinse l'elezioni aveva ragione in tutto, che i crocifissi devono ben stare in scuole e tribunali, che l'omofobia è un nobile sentimento, ... che la merda mangiata da miliardi di mosche è un cibo gustosissimo!
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Scusami ma non è ad minchiam il fatto che 9 prepotenti non l'hanno spuntata, guarda caso quelli che per motivi politici e di controllo globale hanno interesse ad avere un avamposto militare in palestina.
Certo la scusa è che quello è il baluardo della democrazia laica, ma ne siamo così certi ?
Certo la scusa è che quello è il baluardo della democrazia laica, ma ne siamo così certi ?
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Bah non sono mai stato a Gaza, ma conoscendo i loro vicini del Sinai... direi che soprattutto è un popolo di zingari, che si è accordo come si può vivere relativamente bene grazie agli aiuti dell'ONU e al contrabbando di armi, che sa che "usare" i bambini è un sistema molto utile per impietosire gli "occidentali", e inoltre che farli (da irresponsabili) è una cosa molto piacevole e divertente, ... un popolo che magari non è mai esistito come "popolo", come "nazione", ma che da sempre ha dimostrato una eccezionale propensione ad attività quali la rapina e la violenza... un popolo disprezzato in primis proprio dai loro Fratelli mussulmani, che trovano sia un'ottima soluzione servirsene come carne da cannone contro Israele.silvio ha scritto:...
Qui si tratta di un popolo fatto vivere in una galera a cielo aperto, che nel bene e nel male aspira ad una sua dignità e possibilità di far sentire in modo autonomo la sua voce...
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Baluardo non so... per il resto, Israele non è purtroppo "laico", ma "democratico" sì!silvio ha scritto:Scusami ma non è ad minchiam il fatto che 9 prepotenti non l'hanno spuntata, guarda caso quelli che per motivi politici e di controllo globale hanno interesse ad avere un avamposto militare in palestina.
Certo la scusa è che quello è il baluardo della democrazia laica, ma ne siamo così certi ?
Quanto all' "avamposto militare in palestina", diciamo che non capisco cosa vuoi dire per non dire che stai farneticando.
Se invece parliamo di petrolio, credo che sia molto ma molto più facile capire quali ragioni da "vendere" abbiano avuto gli stati arabi.
Che poi un presidente del consiglio senza coglioni come Monti... abbia deciso di seguire il gregge non è cosa per nulla stupefacente.
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
No sono due realtà diverse i nomadi del Sinai sono un'altra cosa, sono una popolazione seminomade e nemmeno nemica di Israele, non a caso li fanno girare indisturbati.
I Palestinesi sono ed erano popolazioni rurali, che si sono trovati a contatto forzatamente da una immigrazione di tipo coloniale fatto da ebrei con una cultura avanzata, anni luce aventi a loro.
Come tutte le avventure coloniali, dagli stati uniti, alla conquista dell'etiopia, i rapporti con il conquistatore sono difficili, gli indiani d'america sono stati praticamente estinti, ci hanno provato con la diaspora palestinese ma non ci sono riusciti.
Non sono esistiti come nazione o popolo perché sempre invasi e sottomessi, ma questo non significa che non debbano esistere, d'altra parte Israele non è gli USA, ma uno stato confessionale fatto per gli Ebrei, che pure non esisteva.
Ora stabilito dal mondo (ONU) i confini entro i quali i due popoli possono vivere, ripresi con danno ai Palestinesi consenzienti (accordo di Oslo) nel processo di pace, non si vede perché introdurli nelle nazioni unite sia un terribile errore.
Poi che vivano di aiuti ONU e di altri paesi arabi è dovuto al fatto che in quella situazione è impossibile sviluppare una economia efficiente o possibile.
I Palestinesi sono ed erano popolazioni rurali, che si sono trovati a contatto forzatamente da una immigrazione di tipo coloniale fatto da ebrei con una cultura avanzata, anni luce aventi a loro.
Come tutte le avventure coloniali, dagli stati uniti, alla conquista dell'etiopia, i rapporti con il conquistatore sono difficili, gli indiani d'america sono stati praticamente estinti, ci hanno provato con la diaspora palestinese ma non ci sono riusciti.
Non sono esistiti come nazione o popolo perché sempre invasi e sottomessi, ma questo non significa che non debbano esistere, d'altra parte Israele non è gli USA, ma uno stato confessionale fatto per gli Ebrei, che pure non esisteva.
Ora stabilito dal mondo (ONU) i confini entro i quali i due popoli possono vivere, ripresi con danno ai Palestinesi consenzienti (accordo di Oslo) nel processo di pace, non si vede perché introdurli nelle nazioni unite sia un terribile errore.
Poi che vivano di aiuti ONU e di altri paesi arabi è dovuto al fatto che in quella situazione è impossibile sviluppare una economia efficiente o possibile.
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
paolo1951 ha scritto:
Baluardo non so... per il resto, Israele non è purtroppo "laico", ma "democratico" sì!
Quanto all' "avamposto militare in palestina", diciamo che non capisco cosa vuoi dire per non dire che stai farneticando.
Se invece parliamo di petrolio, credo che sia molto ma molto più facile capire quali ragioni da "vendere" abbiano avuto gli stati arabi.
Che poi un presidente del consiglio senza coglioni come Monti... abbia deciso di seguire il gregge non è cosa per nulla stupefacente.
Non è un mistero che nella divisione dei due blocchi USA URSS, Israele è stato un avamposto contro il comunismo, poi caduto il muro di Berlino la sua funzione è venuta meno, ma gli USA continuano a considerare Israele un alleato intoccabile per varie ragioni.
Riguardo a Monti, egli segue una politica Italiana che ha sempre dato ai Palestinesi una loro dignità e ne ha considerato le ragioni, da Andreotti, Craxi, D'Alema, uno può essere non d'accordo ma è storia.
Solo Berlusconi ha appoggiato in toto USA ed Israele, ma Monti non segue Berlusconi.
Il Gregge non è un gregge sciocco, ma un cambiamento storico che non vede più il dominio politico, economico e culturale degli USA, di buon occhio.
Questo per una serie di motivi di tipo economico, il potere economico sta passando in altre mani.
silvio- -------------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Paolo 51 sei sionista, vero?
loonar- ----------
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
... sei molto perspicace, complimenti Darrow!Darrow ha scritto:Paolo 51 sei sionista, vero?
Si può essere sionisti anche senza credere in Yahvé, nel popolo eletto, nella terra promessa e stronzate simili... ma semplicemente facendo proprio (anche da atei) il motto "Metzadà shenìt lo tippòl".
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Perfettamente coerente, in ottica sionista (anche da ateo)...
D'altra parte ricordo un programma TV nel quale mi imbattei tempo fa ad un orario impossibile (tipo questo, o più tardi ancora, non ricordo bene...) dove Moni Ovadia rimarcava il fatto che alcuni teologi ebrei, ritenuti tra le massime autorità in materia, fossero atei dichiarati.
Relativamente all'ebraismo ne so molto poco, ma altrettanto credo di non esser l'unico. Forse (azzardo) per gli ebrei l'identità religiosa rappresenta motivo di coesione, di "senso di appartenenza", indipendentemente dalla pratica e dal credo (o dal "non-credo").
Ma magari ho solo sparato la cazzata delle "due e mezza"...
D'altra parte ricordo un programma TV nel quale mi imbattei tempo fa ad un orario impossibile (tipo questo, o più tardi ancora, non ricordo bene...) dove Moni Ovadia rimarcava il fatto che alcuni teologi ebrei, ritenuti tra le massime autorità in materia, fossero atei dichiarati.
Relativamente all'ebraismo ne so molto poco, ma altrettanto credo di non esser l'unico. Forse (azzardo) per gli ebrei l'identità religiosa rappresenta motivo di coesione, di "senso di appartenenza", indipendentemente dalla pratica e dal credo (o dal "non-credo").
Ma magari ho solo sparato la cazzata delle "due e mezza"...
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Al di là di ebraismo, sionismo e altre menate, questi motti patriottici mi danno il voltastomaco a priori.paolo1951 ha scritto:... sei molto perspicace, complimenti Darrow!Darrow ha scritto:Paolo 51 sei sionista, vero?
Si può essere sionisti anche senza credere in Yahvé, nel popolo eletto, nella terra promessa e stronzate simili... ma semplicemente facendo proprio (anche da atei) il motto "Metzadà shenìt lo tippòl".
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Re: Israele, vogliamo parlarne?
Oggi leggevo Israele vuole insediare per risposta altre colonie, mi sembra veramente un'altra assurdità, da una parte si blatera di pace, dall'altra si applica la legge occhio per occhio dente per dente, chiaremente per provocare e continuare da indebolire l'unico interlocutore possibile Abu Mazen.
Da soli non possono farcela, ci vogliono mediatori onesti, super partes, che abbiano veramente a cuore la vita dei due popoli e non possono essere gli USA.
Da soli non possono farcela, ci vogliono mediatori onesti, super partes, che abbiano veramente a cuore la vita dei due popoli e non possono essere gli USA.
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