Re: La donna nella/e societa'

Da lupetta Mar 16 Apr 2013 - 12:06

jillo ha scritto:
lupetta ha scritto:jillo, forse tu confondi il rispetto con il possesso...no?

No.
E comunque ritegno che questi non siano concetti totalmente indipendenti l'uno dall'altro.

possedere una persona per come viene intesa dalla religione significa non rispettarla.

Da jillo Mar 16 Apr 2013 - 12:24

lupetta ha scritto:
jillo ha scritto:
lupetta ha scritto:jillo, forse tu confondi il rispetto con il possesso...no?

No.
E comunque ritegno che questi non siano concetti totalmente indipendenti l'uno dall'altro.
possedere una persona per come viene intesa dalla religione significa non rispettarla.

Vedi Lupetta,
io non ho ancoora capito come si debba possedere la donna secondo la religione cattolica.

A chi cita l'ormai stracitato San Paolo preso sempre a modello di machio maschilista cattolico, invito a guardare alla realtà.

Donna sottomessa all'uomo. Donna che parla solo se le è permesso dall'uomo. Donna che si copre il capo. Donna che se non si copre il capo si deve radere il capo. Donna privata dei diritti fondamentali riconosciuti dal nostro ordinamento a ciuascun cittadino così come fanno gli integralisti islamici, Donna subordinata all'uomo...

I cattolici sostengono questo?
La Chiesa cattolica promuove questa cultura?
Se si allora io professo la religione sbagliata, così come altri milioni di cattolici.

Da lupetta Mar 16 Apr 2013 - 12:29

ma paolo parla in nome del tuo dio eh!
ah già, va contestualizzato ed interpetato.

Da jillo Mar 16 Apr 2013 - 14:28

lupetta ha scritto:ma paolo parla in nome del tuo dio eh!
ah già, va contestualizzato ed interpetato.

Esatto Lupetta. E' così. Va contestualizzato ed interpretato.

Se non sei allergica alle contestualizzazioni ed interpretazioni vai su Google, scrivi esegesi paolina o esegesi lettere di Paolo o qualcosa del genere e scegliti un link tra i 100.000 e oltre disponibili.

Però nessuno ha ancora risposto a questo:

"Donna sottomessa all'uomo. Donna che parla solo se le è permesso dall'uomo. Donna che si copre il capo. Donna che se non si copre il capo si deve radere il capo. Donna privata dei diritti fondamentali riconosciuti dal nostro ordinamento a ciuascun cittadino così come fanno gli integralisti islamici, Donna subordinata all'uomo...

I cattolici sostengono questo?
La Chiesa cattolica promuove questa cultura?"

Read more: http://atei.forumitalian.com/post?p=229665&mode=quote#ixzz2Qd1P4V1l

Da Sally Gio 18 Apr 2013 - 13:00

jillo ha scritto:
Parli di smania di possesso del credente. Cosa ti spinge a sostenere questo nesso tra credente e atteggiamento possessivo?
Un credente ha probabilità di essere una persona possessiva tanto quanto un ateo.
Questa tua convinzione avrebbe a che fare col principio di fedeltà? Quell’aspettativa di reciproca fedeltà fondata su una reciproca promessa? Spero di no. Oltre che non aver nulla a che fare, costituirebbe un fin troppo restrittivo fondamento da porre a base di questa convinzione.
Avrebbe a che fare con la gelosia?
Se mia moglie volesse venir meno alla sua promessa di fedeltà nei miei confronti e scappare con un suo collega mica la legherei ad un palo per trattenerla presso di me.

Quanto al grassetto: forse, ma non ne sono certa. Il liberarsi da determinati retaggi religiosi non aiuta a liberare la mente in maniera solo puramente teoretica. Questa liberta' si riflette anche sui rapporti umani. Gelosia e fedelta' sono semplicemente atteggiamenti e valori ai quali il credente da importanza "di conseguenza". Io mi trovo in disaccordo sull'importanza di questi valori, anzi, per me non sarebbero nemmeno da considerare valori, quanto "bisogni". Forse tu non hai ben compreso quell'"essere di se' stessi" di cui parliamo io e Delfi... ti do un'indizio: ha a che fare con il non rendere le persone oggetto di tali bisogni. wink..

Da lupetta Gio 18 Apr 2013 - 15:32

forse sarebbe più corretto chiedersi se la gelosia e la possessività di un ateo e quella di un credente sono uguali? partono cioè dagli stessi presupposti?

Da loonar Gio 18 Apr 2013 - 15:42

lupetta ha scritto:forse sarebbe più corretto chiedersi se la gelosia e la possessività di un ateo e quella di un credente sono uguali? partono cioè dagli stessi presupposti?

forse bisognerebbe metterli in relazione con le macchie solari e con la diminuzione della pirateria a livello mondiale dal XVIII secolo in poi.

Da Niques Gio 18 Apr 2013 - 16:38

loonar ha scritto:
lupetta ha scritto:forse sarebbe più corretto chiedersi se la gelosia e la possessività di un ateo e quella di un credente sono uguali? partono cioè dagli stessi presupposti?
forse bisognerebbe metterli in relazione con le macchie solari e con la diminuzione della pirateria a livello mondiale dal XVIII secolo in poi.

Bhuahahaha La donna nella/e societa' - Pagina 3 2822024212

[si asciuga le lacrime]. He.hem.

Dicevate? La donna nella/e societa' - Pagina 3 512500

Da lupetta Gio 18 Apr 2013 - 16:43

Niques ha scritto:
loonar ha scritto:
lupetta ha scritto:forse sarebbe più corretto chiedersi se la gelosia e la possessività di un ateo e quella di un credente sono uguali? partono cioè dagli stessi presupposti?
forse bisognerebbe metterli in relazione con le macchie solari e con la diminuzione della pirateria a livello mondiale dal XVIII secolo in poi.

Bhuahahaha

[si asciuga le lacrime]. He.hem.

Dicevate?

che ve possino... La donna nella/e societa' - Pagina 3 315697

come l'aveva messa jillo nun se capiva! ho cercato di dare un'altra interpretazione!
ok,mi ritiro! La donna nella/e societa' - Pagina 3 315697

Da mix Sab 20 Apr 2013 - 19:08

C’è una mentalità diffusa, sulla quale bisognerà continuare a lavorare in profondità.

C’è anche una comunicazione che ci rimanda, ogni giorno da mille schermi, un’immagine falsa di noi: corpo esibito, merce che serve a vendere meglio altre merci, richiamo sessuale. La vita quotidiana, con le nostre fatiche e i nostri tanti percorsi, viene cancellata. E in cambio ci vediamo ridotte a nudi oggetti, consegnate ad una dimensione umiliante che prepara il terreno alla violenza.

Si tratta di cambiare le teste, dunque, ed è notoriamente il lavoro più lungo e difficile. Ma dal Parlamento può venire un segnale importante. Nella “casa della buona politica” le donne devono trovare ascolto e risposte concrete. E una legge, ora, per cominciare a fermare la strage.

Laura Boldrini, 20-04-2013, su Corriere della Sera

Da lupetta Dom 21 Apr 2013 - 11:49

io penso che tutto deve partire alla donna, se lei per prima si ritiene un oggetto c'è poco da fare.

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