Realtà, che cosa è?
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Re: Realtà, che cosa è?
no, pensavo...
leggo questi interessanti post di delfi, mi vado a ricercare i miei libri dell'università...
e penso che Einstein ha pubblicato la teoria (naturalmente per "qualcuno" essendo una teoria sarà tutta da dimostrare! sigh...) della relatività ristretta nel 1905... a parte gli scherzi ragazzi... nel 1905... e quella della relatività generale nel 1916... cos'è successo, perché continua ad esistere, nell'epoca della comunicazione, questo scollamento tra livello di conoscenza e vita comune?
sono paranoico se vedo nella religione una delle cause più gravi?
qui si curva lo spazio-tempo, esplodono le supernove, scopriamo le quasar e la gente ancora mi parla di madonne, ma ci se ne rende conto???
sono sconfortato.
edit @ delfi: è molto interessante. io sono comunque assolutamente meravigliato che l'uomo, un essere di dimensione poniamo 1, in grado di vivere poniamo 100, abbia saputo spingere la sua comprensione fino a 13,6 MILIARDI DI ANNI LUCE, un anno luce è 9000 MILIARDI DI KM, e fino a 13,6 miliardi di anni fa. è un qualcosa di straordinario che dovrebbe da un lato inorgoglirci tutti (anziché ripetere tipo mantra che l'uomo è una merda) e dall'altro con modestia spronarci a insistere su questo cammino.
l'altro giorno facevo questo conticino (me lo sono tirato giù da me perché l'esempio classico dell'orologio secondo me non rende molto l'idea, è artificiale):
La storia della terra è di vecchia di 4,6 miliardi di anni.
2,5 miliardi di anni fa si forma l’atmosfera contenente ossigeno.
250 milioni a.f. la più grande estinzione di massa 96% specie marine e 70% specie terrestri.
66 milioni a.f. dinosauri ciao.
2 milioni di anni fa prima irradiazione genere homo (homo ergaster) dall'africa
780 mila af la seconda (homo heidelbergensis)
120 mila af la terza (homo sapiens).
Bene, immaginando che un anno solare descriva l’età della terra, e immaginando di essere adesso alla mezzanotte di capodanno, abbiamo lo spumante in mano: l’ossigeno è giunto lo scorso giugno;
invece la grande estinzione del permiano/triassico è accaduta il 10 di dicembre; i dinosauri si sono estinti nel pomeriggio del 26 dicembre;
la prima radiazione dell’uomo al di fuori dell’africa è accaduta OGGI alle 8 di sera;
la seconda alle 22.30 e la terza… un quarto d’ora fa!!!
cosa abbiamo saputo fare, in questo quarto d'ora...
acc scusate il pippone.
leggo questi interessanti post di delfi, mi vado a ricercare i miei libri dell'università...
e penso che Einstein ha pubblicato la teoria (naturalmente per "qualcuno" essendo una teoria sarà tutta da dimostrare! sigh...) della relatività ristretta nel 1905... a parte gli scherzi ragazzi... nel 1905... e quella della relatività generale nel 1916... cos'è successo, perché continua ad esistere, nell'epoca della comunicazione, questo scollamento tra livello di conoscenza e vita comune?
sono paranoico se vedo nella religione una delle cause più gravi?
qui si curva lo spazio-tempo, esplodono le supernove, scopriamo le quasar e la gente ancora mi parla di madonne, ma ci se ne rende conto???
sono sconfortato.
edit @ delfi: è molto interessante. io sono comunque assolutamente meravigliato che l'uomo, un essere di dimensione poniamo 1, in grado di vivere poniamo 100, abbia saputo spingere la sua comprensione fino a 13,6 MILIARDI DI ANNI LUCE, un anno luce è 9000 MILIARDI DI KM, e fino a 13,6 miliardi di anni fa. è un qualcosa di straordinario che dovrebbe da un lato inorgoglirci tutti (anziché ripetere tipo mantra che l'uomo è una merda) e dall'altro con modestia spronarci a insistere su questo cammino.
l'altro giorno facevo questo conticino (me lo sono tirato giù da me perché l'esempio classico dell'orologio secondo me non rende molto l'idea, è artificiale):
La storia della terra è di vecchia di 4,6 miliardi di anni.
2,5 miliardi di anni fa si forma l’atmosfera contenente ossigeno.
250 milioni a.f. la più grande estinzione di massa 96% specie marine e 70% specie terrestri.
66 milioni a.f. dinosauri ciao.
2 milioni di anni fa prima irradiazione genere homo (homo ergaster) dall'africa
780 mila af la seconda (homo heidelbergensis)
120 mila af la terza (homo sapiens).
Bene, immaginando che un anno solare descriva l’età della terra, e immaginando di essere adesso alla mezzanotte di capodanno, abbiamo lo spumante in mano: l’ossigeno è giunto lo scorso giugno;
invece la grande estinzione del permiano/triassico è accaduta il 10 di dicembre; i dinosauri si sono estinti nel pomeriggio del 26 dicembre;
la prima radiazione dell’uomo al di fuori dell’africa è accaduta OGGI alle 8 di sera;
la seconda alle 22.30 e la terza… un quarto d’ora fa!!!
cosa abbiamo saputo fare, in questo quarto d'ora...
acc scusate il pippone.
alberto- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Quoto alberto, e io leggendo qua e la, credo di aver capito, che Einstein ha semplicemente intuito la cosa più semplice.
Einstein ha semplicemente percorso, con una logica favolosa, la strada della "cosa più semplive". L'universo, in quanto espressione di un fenomeno che è il risultato differenziale tra entropia massima potenzia e massima entropia possibile, è una piccola parentesi d'oridine temporaneo che si trova appunto tra l'entropia massima dal quale sorge, e la velocità dell'entropia di procedere in un sistema ordinato in espansione!
E' l'ordine, la chiave di lettura della realtà del nostro mondo.
Einstein non ha fatto altro che procedere assumendo, correttamente, che l'energia del nostro mondo è ordinata secondo il principio di massima economia, minimizzazione dell'energia potenziale, e quindi ha ragionato in quella direzione.
La sua mente straordinaria gli ha consentito di seguire, come un "pollicino" la strada che compie la materia e l'energia in questa parentesi tra i confini dell'entropia, stato naturale della realtà.
L'energia, nello spazio di totale entropia, non ha valori, non a forma, non ha sapori..ma una piccola disomogeneità nell'entropia ordina l'energia secondo un modello non entropico, ordinandola in modo simmetrico, e disponendola in uno schema spaziale si ordinato, si costoso, ma sempre minimamente costoso: appunto minimizzazione dell'energia potenziale (il minimo costo possibile).
E' cosi prevedere la posizione della materia e dell'energia confrontando o desumendo tutte le possibili "posizioni" e assumendo la meno costosa tra di esse.
Una fluttuazione nel caos è l'ordine, l'ordine è costoso, quindi non dura nel tempo ma procede verso l'entropia..ma in quella parentesi segue delle regole. Simmetriche ed economiche.
Einstein ha saputo calcolare bene queste dinamiche dell'energia e della massa, arrivando a desumere logicamente dove e come si comporta la massa in un universo ordinato ma economo.
Un genio..la cui genialità non è ancora oggi compresa, infatti le teorie della relatività, a detta dei fisici, non sono ancora del tutto comprese appieno..
Einstein ha semplicemente percorso, con una logica favolosa, la strada della "cosa più semplive". L'universo, in quanto espressione di un fenomeno che è il risultato differenziale tra entropia massima potenzia e massima entropia possibile, è una piccola parentesi d'oridine temporaneo che si trova appunto tra l'entropia massima dal quale sorge, e la velocità dell'entropia di procedere in un sistema ordinato in espansione!
E' l'ordine, la chiave di lettura della realtà del nostro mondo.
Einstein non ha fatto altro che procedere assumendo, correttamente, che l'energia del nostro mondo è ordinata secondo il principio di massima economia, minimizzazione dell'energia potenziale, e quindi ha ragionato in quella direzione.
La sua mente straordinaria gli ha consentito di seguire, come un "pollicino" la strada che compie la materia e l'energia in questa parentesi tra i confini dell'entropia, stato naturale della realtà.
L'energia, nello spazio di totale entropia, non ha valori, non a forma, non ha sapori..ma una piccola disomogeneità nell'entropia ordina l'energia secondo un modello non entropico, ordinandola in modo simmetrico, e disponendola in uno schema spaziale si ordinato, si costoso, ma sempre minimamente costoso: appunto minimizzazione dell'energia potenziale (il minimo costo possibile).
E' cosi prevedere la posizione della materia e dell'energia confrontando o desumendo tutte le possibili "posizioni" e assumendo la meno costosa tra di esse.
Una fluttuazione nel caos è l'ordine, l'ordine è costoso, quindi non dura nel tempo ma procede verso l'entropia..ma in quella parentesi segue delle regole. Simmetriche ed economiche.
Einstein ha saputo calcolare bene queste dinamiche dell'energia e della massa, arrivando a desumere logicamente dove e come si comporta la massa in un universo ordinato ma economo.
Un genio..la cui genialità non è ancora oggi compresa, infatti le teorie della relatività, a detta dei fisici, non sono ancora del tutto comprese appieno..
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
delfi68 ha scritto:perciò più che dire che cambia a seconda dell'osservatore si può dire che ogni osservatore percepisce la sua realtà.
Read more: http://atei.forumitalian.com/t3999p80-realta-che-cosa-e#ixzz1rNJmW3zY
Sei sicurissimo di questa tua affermazione?
credo che abbiamo sbagliato entrambi, la realtà non cambia a seconda dell'osservatore, e ognuno non ha la sua realtà
Illustro meglio la mia posizione. Noi abbiamo solo un modo per conoscere la realtà, che è attraverso i nostri sensi. Non esiste un altro mezzo con cui effettuare un confronto o una verifica. Escludendo alterazioni dovute a malattie o altro, la realtà è quello che il nostro cervello elabora grazie ai messaggi, di varia natura, che riceve dal mondo fisico e sempre tramite i sensi. Non ha perciò senso chiedersi se i nostri sensi ci ingannino. L'inganno può sussistere se esistere un confronto tra una realtà oggettiva con quella che noi percepiamo. Ma, anche nella ipotesi che esista una realtà oggettiva, anche essa viene da noi percepita ed analizzata tramite i nostri sensi e rielaborata dal nostro cervello. Perciò non esiste una unica realtà, ma ognuno dispone di una propria realtà e nessuno può verificare quale sia quella oggettiva perchè in realtà non esiste.
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Realtà, che cosa è?
la realtà è tutto ciò che esiste
teto- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Quoto e apprezzo la bella puntualizzazione di Paolo.
(morpheus)Cosa è reale?..questi sono segnali elettrochimichi che il nostro cervello interpreta..
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
delfi68 ha scritto:
Laddove c'è il vuoto assoluto il tempo scorre? ..non esiste il tempo. Quindi non scorre. Quindi il tempo è legato all'energia (massa)
Diciamo che lo spazio-tempo può essere rappresentato come un lenzuolo, se ci butti sopra una pallina questa lo deforma quindi se in tutto l'universo non esistesse la massa lo spazio-tempo esisterebbe lo stesso anche se lo scorrere del tempo sarebbe uniforme (nullo non lo so)
teto- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Tuttavia, avendo dimostrato scientificamente che il tempo rallenta con il diminuire della gravità, si può facilmente calcolare che a zero gravità, il tempo si deve necessariamente azzerare.
Non credo sia mai stato "visto" un posto nell'universo a gravità zero, ma almeno in linea teorica dovrebbe funzionare cosi.
Ma il punto non è questo, il punto è: in un punto assolutamente vuoto! ossia privo di massa, il tempo esiste?
Se non c'è nemmeno un neutrino o un fotone a "muoversi" in un dato punto dell'universo, esiste il tempo in quel punto di vuoto e assolutamente privo di moto?
..certo,,se scorri con una navicella tra i pozzi gravitazionali che abitano lo spazio, attorno ai pianeti o alle stelle, il tempo accellera o diminuisce, am solo perchè ci sei tu a misurarlo, o un neutrino che scorre, è uguale.
Non credo sia mai stato "visto" un posto nell'universo a gravità zero, ma almeno in linea teorica dovrebbe funzionare cosi.
Ma il punto non è questo, il punto è: in un punto assolutamente vuoto! ossia privo di massa, il tempo esiste?
Se non c'è nemmeno un neutrino o un fotone a "muoversi" in un dato punto dell'universo, esiste il tempo in quel punto di vuoto e assolutamente privo di moto?
..certo,,se scorri con una navicella tra i pozzi gravitazionali che abitano lo spazio, attorno ai pianeti o alle stelle, il tempo accellera o diminuisce, am solo perchè ci sei tu a misurarlo, o un neutrino che scorre, è uguale.
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
se accettiamo il concetto di onde gravitazionali, che attraversano lo spazio-tempo e lo modificano, non credo si possa trovare nell'universo noto un luogo a tempo nullo ( o infinito).
certo che siamo su generalizzazioni teoriche enormi...
se si pensa anche solo a una stella come il sole, il tempo esiste e come. non è una misura, quella è l'anno o il minuto o il secondo. la serie di eventi, di reazioni una consequenziale all'altra, scorre lungo una linea che al mio cervellino fa un sacco piacere chiamare tempo.
certo che siamo su generalizzazioni teoriche enormi...
se si pensa anche solo a una stella come il sole, il tempo esiste e come. non è una misura, quella è l'anno o il minuto o il secondo. la serie di eventi, di reazioni una consequenziale all'altra, scorre lungo una linea che al mio cervellino fa un sacco piacere chiamare tempo.
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fine.
alberto- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Si, ma devi comunque fare riferimento allo spazio (o movimento) quando parli di tempo...
Sally- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Ma le onde gravitazionali, in linguaggio equazionario, hanno degli attributi di energia o massa?
Il valore gravitazionale, in sè, presenta un valore energetico?
La gravità è energia?
Il valore gravitazionale, in sè, presenta un valore energetico?
La gravità è energia?
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
delfi68 ha scritto:
Se non c'è nemmeno un neutrino o un fotone a "muoversi" in un dato punto dell'universo, esiste il tempo in quel punto di vuoto e assolutamente privo di moto?
..certo,,se scorri con una navicella tra i pozzi gravitazionali che abitano lo spazio, attorno ai pianeti o alle stelle, il tempo accellera o diminuisce, am solo perchè ci sei tu a misurarlo, o un neutrino che scorre, è uguale.
In questo momento l'universo sta accelerando, non sono le galssie a farlo, è proprio lo spazio-tempo ad accelerare, l'universo è come un palloncino che si gonfia, non sono i puntini che si disegnano sulla superficie di questo palloncino ad allontanarsi tra di loro, è il palloncino stesso. Se non ci fosse disegnato nessun puntino sopra il palloncino continuerebbe a espandersi comunque
teto- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Il tempo, ove non è presente nessuna forma di energia e massa, esiste?
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Re: Realtà, che cosa è?
delfi68 ha scritto:Il tempo, ove non è presente nessuna forma di energia e massa, esiste?
Il tempo e' una convenzione...
Sally- -------------
- Numero di messaggi : 4876
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Re: Realtà, che cosa è?
delfi68 ha scritto:Ma le onde gravitazionali, in linguaggio equazionario, hanno degli attributi di energia o massa?
Il valore gravitazionale, in sè, presenta un valore energetico?
La gravità è energia?
il tempo esiste?
ma so una sega io
però so che non riesco a definirlo utilizzando solo il concetto di massa o di energia o di spazio.
quindi per ora, in attesa di una bella nuova definizione che mi apra il cervellino, mi tengo i riferimenti spaziotemporali del buon einstein (cioè, quel poco che ho capito)
___________________
fine.
alberto- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Teto, quello che si espande è l'universo visibile e composto dalle energie e masse che noi conosciamo.
Tuttavia, per spiegare la "consistenza" e la "coesione" del nostro universo si deve per forza adottare anche un'energia oscura e una massa oscura. Ossia energia di un tipo che non riusciamo assolutamente a concepire.
Questo ci dice che l'energia o la massa che noi siamo in grado di cogliere nonè l'unica esistente. E dato chè il tempo, allontanandosi dalla massa rallenta, e quindi il tempo muta a seconda della massa, quindi energia. Ci si dovrebbe chiedere come si comporta il tempo in presenza di altre forme di energia, o anche in assenza di energia.
Fin'ora il tempo è sempre legato a un moto. Solare o di oscillazione dell'atomo di cesio che sia ai fini dell'elaborazione del tempo stesso da parte del cervello umano. Ma se il tempo è invece legato alla massa e all'energia invece che al moto. Cosa avviene in assenza di massa o di energia?
Tuttavia, per spiegare la "consistenza" e la "coesione" del nostro universo si deve per forza adottare anche un'energia oscura e una massa oscura. Ossia energia di un tipo che non riusciamo assolutamente a concepire.
Questo ci dice che l'energia o la massa che noi siamo in grado di cogliere nonè l'unica esistente. E dato chè il tempo, allontanandosi dalla massa rallenta, e quindi il tempo muta a seconda della massa, quindi energia. Ci si dovrebbe chiedere come si comporta il tempo in presenza di altre forme di energia, o anche in assenza di energia.
Fin'ora il tempo è sempre legato a un moto. Solare o di oscillazione dell'atomo di cesio che sia ai fini dell'elaborazione del tempo stesso da parte del cervello umano. Ma se il tempo è invece legato alla massa e all'energia invece che al moto. Cosa avviene in assenza di massa o di energia?
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Diva ha scritto:delfi68 ha scritto:Il tempo, ove non è presente nessuna forma di energia e massa, esiste?
Il tempo e' una convenzione...
Quindi?
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
però so che non riesco a definirlo utilizzando solo il concetto di massa o di energia o di spazio.
quindi per ora, in attesa di una bella nuova definizione che mi apra il cervellino, mi tengo i riferimenti spaziotemporali del buon einstein (cioè, quel poco che ho capito)
Read more: http://atei.forumitalian.com/t3999p100-realta-che-cosa-e#ixzz1rUeY7Myv
In genere neppure io, ma alle volte mi sembra di essere a un passo dal riuscire a comprendere il tempo in una forma legata all'energia, e quindi veder dissolvere il tempo ed entrare in modo inestricabile nell'energia, e quindi nella massa..e qui nella massa legarsi appunto al moto, in modo che tra le altre cose, sia anche concepibile, oltre che misurabile dalle nostri deboli capocce..
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
delfi68 ha scritto:Diva ha scritto:delfi68 ha scritto:Il tempo, ove non è presente nessuna forma di energia e massa, esiste?
Il tempo e' una convenzione...
Quindi?
Quindi per come la vedo io il tempo e' una convenzione che ci aiuta a descrivere l'interazione consequenziale tra due masse/energie. Il susseguirsi degli eventi, insomma. Ma se ci pensi bene e' semplicemente una "estensione" dello spazio, ovvero gli eventi si muovono su di una linea (che tu chiami tempo) perche' un evento viene dopo l'altro perche' conseguenza di esso. Infatti tu puoi benissimo pensare la realta' come interazione di energie in uno spazio, senza fare riferimento al tempo. Mentre quando parli di tempo devi per forza collegarlo ad uno spazio in cui tali interazioni avvengono... non riesco a spiegarlo meglio di cosi, ci riesci ad immaginare delle interazioni che si susseguono in nello spazio senza pensare al tempo? Io lo trovo naturale...
Sally- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
..si il moto!
Sono daccordissimo, noi percepiamo il tempo elaborando delle interazioni consequeziali tra loro
Ma qui, credo, stavamo cercando di capire appunto ciò: il tempo, senza massa ed energia (che interagisca o semplicemente sia) esiste?
Ad esempio.
Immaginiamoci che in salotto adesso si formi una bolla di vuoto assoluto! immediatamente sta bolla schizza via, perchè la terra corre nello spazio...
bon..in un punto immobile dello spazio c'è una bolla di vuoto, niente energia o masse, buio totale.
Facciamo finta che la terra ripassi nello stesso punto dopo dieci anni..e la bolla si ritrova di nuovo in salotto. Li dentro a quella bolla, il tempo è trascorso?
..io credo, penso di no. Il tempo senza energia e moto non esiste..al di la di come poi noi lo elaboriamo per i nostri usi e consumi eh..anche se la bolla era in un punto dello spazio..
Sono daccordissimo, noi percepiamo il tempo elaborando delle interazioni consequeziali tra loro
Ma qui, credo, stavamo cercando di capire appunto ciò: il tempo, senza massa ed energia (che interagisca o semplicemente sia) esiste?
Ad esempio.
Immaginiamoci che in salotto adesso si formi una bolla di vuoto assoluto! immediatamente sta bolla schizza via, perchè la terra corre nello spazio...
bon..in un punto immobile dello spazio c'è una bolla di vuoto, niente energia o masse, buio totale.
Facciamo finta che la terra ripassi nello stesso punto dopo dieci anni..e la bolla si ritrova di nuovo in salotto. Li dentro a quella bolla, il tempo è trascorso?
..io credo, penso di no. Il tempo senza energia e moto non esiste..al di la di come poi noi lo elaboriamo per i nostri usi e consumi eh..anche se la bolla era in un punto dello spazio..
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Si, forse si. Io dubito pero' che possa nella realta' esistere una bolla vuota o completamente svincolata da sistemi di forze, per cui la tua domanda credo sia solo teorica, ovvero non verificabile sperimentalmente.
Sally- -------------
- Numero di messaggi : 4876
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Re: Realtà, che cosa è?
..esiste..esiste..e s'è fermata nella stazione d'un metrò..
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Re: Realtà, che cosa è?
delfi68 ha scritto:..esiste..esiste..e s'è fermata nella stazione d'un metrò..
Per verificare il fenomeno l'aspetto la prossima volta che la terra ripassa per quel luogo....
Sally- -------------
- Numero di messaggi : 4876
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Re: Realtà, che cosa è?
Nel vuoto assoluto si creano e si annichiliscono in continuazione coppie di particelle virtuali che si propagano nello spaziotempo. Se vogliamo fare un esperimento mentale con una bolla di vuoto senza particelle virtuali all'interno, siamo fuori dai modelli che conosciamo. Se lì non esiste il tempo, esisterà lo spazio?
Steerpike- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Scusate ma questo discorso sulla realtà a me sembra viziato da una tautologia ... cioè si parte dando per scontato che la "realtà" coincida con la realtà fisica per arrivare poi alla fine dopo una marea di sillogismi alla conclusione che non possa esservi altro di "reale" se non appunto la realtà fisica... ma questa conclusione era già la premessa!
___________________
«Tantum religio potuit suadere malorum»
Lucrezio Caro - De rerum natura
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco,
che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo,
scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »
(epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio)
Re: Realtà, che cosa è?
Cosa intendi con realtà fisica?
Steerpike- -----------
- Numero di messaggi : 2509
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Re: Realtà, che cosa è?
Il tempo è una dimensione tanto quanto la lunghezza la larghezza o il peso. E come tale non esiste in senso assoluto. Potrà esistere un oggetto che è lungo un metro o che pesa un kilo. Ma di per se il metro o il kilo non esistono. Sono solo delle misure. Lo stesso vale per il tempo. E' la misura degli avvenimenti. E l'anno,l'ora, minuto secondo... altro non sono che le unità di misura.
Mentre la materia o l'energia esistono in quanto tali, il tempo è solo una conseguenza del movimento. Senza movimento il tempo non esiste. Tanto più senza materia/energia il tempo non ha alcuna ragione di esistere. Quello che noi percepiamo come lo scorrere del tempo è solo una elaborazione del nostro cervello. Einstein per spiegare la realtività del tempo faceva presente come esso scorre in modo del tutto diverso se si è dal dentista o se si ascolta Mozart! Lo scorrere del tempo, così come noi lo percepiamo, è solo la capacità del nostro cervello di ricordare il passato e di ipotizzare un futuro. Ma è solo una elaborazione del nostro cervello, una capacità di farci programmare il nostro vivere.
Mentre la materia o l'energia esistono in quanto tali, il tempo è solo una conseguenza del movimento. Senza movimento il tempo non esiste. Tanto più senza materia/energia il tempo non ha alcuna ragione di esistere. Quello che noi percepiamo come lo scorrere del tempo è solo una elaborazione del nostro cervello. Einstein per spiegare la realtività del tempo faceva presente come esso scorre in modo del tutto diverso se si è dal dentista o se si ascolta Mozart! Lo scorrere del tempo, così come noi lo percepiamo, è solo la capacità del nostro cervello di ricordare il passato e di ipotizzare un futuro. Ma è solo una elaborazione del nostro cervello, una capacità di farci programmare il nostro vivere.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Non è scontato passare da "il metro e il kilogrammo di per sé" a "la lunghezza e la massa non esitono di per sé".
Steerpike- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Paolo ha scritto:
Illustro meglio la mia posizione. Noi abbiamo solo un modo per conoscere la realtà, che è attraverso i nostri sensi. Non esiste un altro mezzo con cui effettuare un confronto o una verifica. Escludendo alterazioni dovute a malattie o altro, la realtà è quello che il nostro cervello elabora grazie ai messaggi, di varia natura, che riceve dal mondo fisico e sempre tramite i sensi. Non ha perciò senso chiedersi se i nostri sensi ci ingannino. L'inganno può sussistere se esistere un confronto tra una realtà oggettiva con quella che noi percepiamo. Ma, anche nella ipotesi che esista una realtà oggettiva, anche essa viene da noi percepita ed analizzata tramite i nostri sensi e rielaborata dal nostro cervello. Perciò non esiste una unica realtà, ma ognuno dispone di una propria realtà e nessuno può verificare quale sia quella oggettiva perchè in realtà non esiste.
Abbiamo i nostri sensi per conoscere la realtà però possiamo immaginare l'universo se non ci fossero gli esseri viventi: sarebbe un universo senza suoni, senza colori e senza luci
teto- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Steerpike ha scritto:Non è scontato passare da "il metro e il kilogrammo di per sé" a "la lunghezza e la massa non esitono di per sé".
Io non ho mai parlato di massa !!
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Il kilogrammo è un'unità di misura della massa, e solo della massa. Ci siamo intesi?Paolo ha scritto:Steerpike ha scritto:Non è scontato passare da "il metro e il kilogrammo di per sé" a "la lunghezza e la massa non esitono di per sé".
Io non ho mai parlato di massa !!
Steerpike- -----------
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Re: Realtà, che cosa è?
Behh forse non mi hai capito. Io ho detto che può esistere solo un qualcosa che abbia una dimensione, ma la dimensione da sola non esiste. Il kilo, il metro, l'ora sono solo le unità di misura. Esiste una massa di un kilo, ma la massa di un qualche oggetto formato da materia, il kilo a se stante non c'è! Sei in grado di farmi un esempio di un kilo o di un metro se non riferito a un qualche elemento fisico. Il metro è la distanza tra due punti. Ma i punti devono esistere. Lo stesso per il peso.
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Re: Realtà, che cosa è?
il metro invece esiste e non si esprime con la distanza tra due punti ma in termini di distanza percorsa dalla luce nel vuoto in o,oooo ecc.. secondi, in quanto la velocità della luce è l' unica costante
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''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
sempre due punti sono:Akka ha scritto:il metro invece esiste e non si esprime con la distanza tra due punti ma in termini di distanza percorsa dalla luce nel vuoto in o,oooo ecc.. secondi, in quanto la velocità della luce è l' unica costante
quello del fotone al tempo zero e quello al tempo X (un metro dopo)
mix- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
D'accordo; quindi il secondo non esiste, ma il tempo sì, allo stesso modo dello spazio.Paolo ha scritto:Behh forse non mi hai capito. Io ho detto che può esistere solo un qualcosa che abbia una dimensione, ma la dimensione da sola non esiste. Il kilo, il metro, l'ora sono solo le unità di misura. Esiste una massa di un kilo, ma la massa di un qualche oggetto formato da materia, il kilo a se stante non c'è! Sei in grado di farmi un esempio di un kilo o di un metro se non riferito a un qualche elemento fisico. Il metro è la distanza tra due punti. Ma i punti devono esistere. Lo stesso per il peso.
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Re: Realtà, che cosa è?
mix una domanda: ho un metro da sarto, arriva giusto ad un metro, ovviamente non sarà lungo perfettamente un metro, per imprecisione costruttiva, dilatazione termica, impossibilità di stenderlo perfettamente dritto ecc.. però è innegabile che da qualche parte cominci e da qualche parte finisca, anche se dici che i punti non esistono
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Re: Realtà, che cosa è?
ti sei risposto da solo: hai un metro da sarto (oggetto) lungo un metro (unità di misura);Akka ha scritto:mix una domanda: ho un metro da sarto, arriva giusto ad un metro, ovviamente non sarà lungo perfettamente un metro, per imprecisione costruttiva, dilatazione termica, impossibilità di stenderlo perfettamente dritto ecc.. però è innegabile che da qualche parte cominci e da qualche parte finisca, anche se dici che i punti non esistono
senza la mente pensante il metro da sarto resterebbe, la misura, l'atto di misurare perderebbe la sua realtà, non esisterebbe più.
in questo stesso modo esistono i due punti distanti un metro
mix- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Il metro è una convenzione scelta da un osservatore per misurare la realtà che riesce a percepire, ed entro i limiti di questa.
Se non ci fossero osservatori non solo non esisterebbero i metri, ma nemmeno i numeri, purtuttavia gli oggetti fisici continuerebbero ad esistere sia nella loro estensione sia nelle loro quantità.
Tre sassi sono tre per noi, ma sono comunque sassi anche senza di noi che li contiamo.
Un legno che va da qui a li, esiste anche senza nessuno che convenzialmente assegna a quella lunghezza il termine di metro..
Mi sembra una cosa abbastanza intuitiva e veritiera..
Se non ci fossero osservatori non solo non esisterebbero i metri, ma nemmeno i numeri, purtuttavia gli oggetti fisici continuerebbero ad esistere sia nella loro estensione sia nelle loro quantità.
Tre sassi sono tre per noi, ma sono comunque sassi anche senza di noi che li contiamo.
Un legno che va da qui a li, esiste anche senza nessuno che convenzialmente assegna a quella lunghezza il termine di metro..
Mi sembra una cosa abbastanza intuitiva e veritiera..
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Esatto delfi. Lo stesso discorso vale per il tempo. Esiste solo perchè noi lo percepiamo. O meglio noi percepiamo lo scorrere del tempo. Ma è una elaborazione del nostro cervello.
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Paolo- --------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Paolo ha scritto:Esatto delfi. Lo stesso discorso vale per il tempo. Esiste solo perchè noi lo percepiamo. O meglio noi percepiamo lo scorrere del tempo. Ma è una elaborazione del nostro cervello.
Non proprio. Il tempo e' una convenzione, la realta' fisica (i sassi di Delfi) sono un'altra. Il tempo e' come il metro, senza di noi che lo percepiamo non esisterebbe, cosi come l'idea di sasso o la percezione di un sasso (non il sasso, eh!)...
Sally- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Diva ha scritto:Paolo ha scritto:Esatto delfi. Lo stesso discorso vale per il tempo. Esiste solo perchè noi lo percepiamo. O meglio noi percepiamo lo scorrere del tempo. Ma è una elaborazione del nostro cervello.
Non proprio. Il tempo e' una convenzione, la realta' fisica (i sassi di Delfi) sono un'altra. Il tempo e' come il metro, senza di noi che lo percepiamo non esisterebbe, cosi come l'idea di sasso o la percezione di un sasso (non il sasso, eh!)...
ma così da Kant siamo tornati a Hume e la domanda iniziale "cosa è la Realtà"... aspetta ancora una risposta!
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«Tantum religio potuit suadere malorum»
Lucrezio Caro - De rerum natura
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco,
che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo,
scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »
(epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio)
Re: Realtà, che cosa è?
Oibò..
che dilemma, leggendovi sto andando in confusione..
Il tempo, senza un'osservatore, cessa id esistere o cessa di essere misurato secondo una scala?
..mm..non vorrei, ma mi sembra che forse paolo.. forse, forse ha preso in pieno una verità..
Anche in assenza di osservatori, ma in presenza di materia, e in essa il moto della sua energia, il tempo esiste. Ossia, a prescindere dalla scala di misurazione, ce nel caso di quella umana non esiterebbe..esisterebbe comunque un fenomeno temporale: decadimento, fusione, esaurimento, trasformazione: in una parola moto della materia, e quindi una consequenzialità di eventi, ossia uno scorrere temporale, benchè senza una scala di osservatore..
Giusto? ..mi sono incasinato su qualcosa??
che dilemma, leggendovi sto andando in confusione..
Il tempo, senza un'osservatore, cessa id esistere o cessa di essere misurato secondo una scala?
..mm..non vorrei, ma mi sembra che forse paolo.. forse, forse ha preso in pieno una verità..
Anche in assenza di osservatori, ma in presenza di materia, e in essa il moto della sua energia, il tempo esiste. Ossia, a prescindere dalla scala di misurazione, ce nel caso di quella umana non esiterebbe..esisterebbe comunque un fenomeno temporale: decadimento, fusione, esaurimento, trasformazione: in una parola moto della materia, e quindi una consequenzialità di eventi, ossia uno scorrere temporale, benchè senza una scala di osservatore..
Giusto? ..mi sono incasinato su qualcosa??
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Paolo ha scritto:Esatto delfi. Lo stesso discorso vale per il tempo. Esiste solo perchè noi lo percepiamo. O meglio noi percepiamo lo scorrere del tempo. Ma è una elaborazione del nostro cervello.
Non so...
Io ho sempre inteso il tempo come movimento. Se quei sassi e l'intero contesto che li contiene, insomma il tutto, non danno luogo a nessun "movimento" ma solo ad eterna fissità ok. Altrimenti esisterebbe anche, a prescindere dal nostro cervello che lo elabora, un prima ed un poi. Che poi il sasso non sappia rilevarlo e' un altro discorso.
Sabre03- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Bè..i sassi hanno un loro moto.
All'interno dei loro atomi avvengono oscillazioni atomiche e un decadimento radioattivo. I sassi "invecchiano" anche se nessuno li osserva..che dici?
All'interno dei loro atomi avvengono oscillazioni atomiche e un decadimento radioattivo. I sassi "invecchiano" anche se nessuno li osserva..che dici?
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
Yes...
Appunto. Ipotizzando una fissità totale cosa ne vien fuori?
Un bel nulla o cosa?
Appunto. Ipotizzando una fissità totale cosa ne vien fuori?
Un bel nulla o cosa?
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A mmagna' e asctema' tutte sta' a cumenza'
Sabre03- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
..eh..nel nulla, ossia in assenza di un moto, io penso che possiamo assumere che non esista il tempo.
Il tempo sarebbe legato alla massa e all'energia..senza di questi non credo ci sia un tempo del cosmo vuoto, o dell'universo vuoto che scorrre a prescindere..
e' un concetto abbastanza controintuitivo e bisogna pensarci bene..
Il tempo sarebbe legato alla massa e all'energia..senza di questi non credo ci sia un tempo del cosmo vuoto, o dell'universo vuoto che scorrre a prescindere..
e' un concetto abbastanza controintuitivo e bisogna pensarci bene..
delfi68- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
ma il nulla è un contenitore di grandezza infinita? e da questo nulla come originano le cose?
Non è più semplice come sembra dire la Hack da Fazio che l'universo stesso di grandezza infinita sia sempre esistito? E dunque che il tempo/movimento sia in esso da sempre?
Non è più semplice come sembra dire la Hack da Fazio che l'universo stesso di grandezza infinita sia sempre esistito? E dunque che il tempo/movimento sia in esso da sempre?
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Sabre03- -------------
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Re: Realtà, che cosa è?
GUarda, io poco più indietro ho espresso una mia rivisitazione di una posizione che lessi da qualche parte, ma non ricordo dove..(credo fortemente sia Dennett)
La materia e l'universo non emergono dal nulla, ma sono il risultato differenziale tra il massimo potenziale entropico e la massima entropia possibile.
Ossia assumendo che l'energia che noi percepiamo (materia, massa, energia) non sia l'unica energia esistente (prova ne è l'energia e la massa oscura, che si evince ma non si osserva); possiamo desumere che l'infinito sia costituito di un'energia (che a noi sfugge) ma che esiste in uno stato totalmente entropico (caos totale) ovvero seguendo la teoria della minimizzazione dell'energia, l'entropia è lo stato naturale e più economico in cui risiedere.
Assumendo ciò, la teoria del differenziale entropico, prevede che nel mare del caos entropico totale, si formino delle "increspature" casuali di ordine, ovvero una riduzione casuale di entropia statisticamente e probabilisticamente possibile in uno stato di entropia totale.
Queste casuali "increspature" d'ordine nel mare entropico sono di fatto costituite da oggetti energetici che si dispongono in modo ordinato, e formano degli elementi simmetrici, ovvero le basi della materia, dell'energia simmetrica che forma lo stato sub atomico della materia.
Ora, attenzione: uno stato ordinato in un mare entropico, che si espande, crea una differenziale tra l'entropia del sistema generale e quel sistema locale, che si espande a velocità superiore della velocità con la quale l'energia ritorna a uno stato entropico seguendo il principio di minimizzazione dell'energia (economia naturale) In quel lievissimo lembo d'ordine tra un sistema locale che si espande abbastanza velocemente l'energia oscura si trasforma in energia ordinata e simmetrica.
Quindi il big bang non emerge dal nulla, ma è solo una trasformazione locale di energia oscura (in stato di massima entropia) in energia nota, o simmetrica (uno stato dell'energia che si trova appena al dilà dell'orizzonte della massima entropia potenziale e al di qua della rincorsa della massima entropia possibile in un sistema in espansione).
Quindi per riassumere, l'universo attualmente visibile, composto da energie simmetriche e ordinate, è solo un'increspatura sulla superficie di un mare di energia, del tutto ignota, in quanto del tutto entropica e quindi senza nessuna informazione in essa contenuta che possa essere intelligibile o riconoscibile o codificata.
L'entropia potenziale e quella possibile, tuttavia volgono verso una coincidenza, l'entropia è misurabile nel suo progredire, quindi la spinta espansionistica del primo big bang ha fornito e sta fornendo questo differenziale, all'interno del quale siamo emersi anche noi, come somma di un ordinamento simmetrico delle energie che formano la materia. Ma l'universo si sta comunque spegnendo, nella misura in cui l'entropia massima possibile raggiunge la massima potenziale, rispegnendo il tutto e riportando l'energia in stato totale di caos, rendendola nuovamente priva di simmetrie che la rendano codificabile e portatrice di una qualsivoglia informazione.
..tutto sommato questa teoria spiegherebbe anche il big bang senza dover assumere un intervento esterno o aggiunta di energia dal nulla o dall'esterno. Una teoria tutto sommato elegante che prevede la trasformazione dell'energia, un ragionamento logico sull'entropia e sull'ordine che emerge dall'entropia e del perchè entro la distanza di plank l'energia cessa di avere delle informazioni codificabili ed elaborabili, nonchè del cosa sia l'energia oscura: energia in stato entropico perfetto, quindi priva di ogni qualsiasi informazione percepibile o codificabile.
La materia e l'universo non emergono dal nulla, ma sono il risultato differenziale tra il massimo potenziale entropico e la massima entropia possibile.
Ossia assumendo che l'energia che noi percepiamo (materia, massa, energia) non sia l'unica energia esistente (prova ne è l'energia e la massa oscura, che si evince ma non si osserva); possiamo desumere che l'infinito sia costituito di un'energia (che a noi sfugge) ma che esiste in uno stato totalmente entropico (caos totale) ovvero seguendo la teoria della minimizzazione dell'energia, l'entropia è lo stato naturale e più economico in cui risiedere.
Assumendo ciò, la teoria del differenziale entropico, prevede che nel mare del caos entropico totale, si formino delle "increspature" casuali di ordine, ovvero una riduzione casuale di entropia statisticamente e probabilisticamente possibile in uno stato di entropia totale.
Queste casuali "increspature" d'ordine nel mare entropico sono di fatto costituite da oggetti energetici che si dispongono in modo ordinato, e formano degli elementi simmetrici, ovvero le basi della materia, dell'energia simmetrica che forma lo stato sub atomico della materia.
Ora, attenzione: uno stato ordinato in un mare entropico, che si espande, crea una differenziale tra l'entropia del sistema generale e quel sistema locale, che si espande a velocità superiore della velocità con la quale l'energia ritorna a uno stato entropico seguendo il principio di minimizzazione dell'energia (economia naturale) In quel lievissimo lembo d'ordine tra un sistema locale che si espande abbastanza velocemente l'energia oscura si trasforma in energia ordinata e simmetrica.
Quindi il big bang non emerge dal nulla, ma è solo una trasformazione locale di energia oscura (in stato di massima entropia) in energia nota, o simmetrica (uno stato dell'energia che si trova appena al dilà dell'orizzonte della massima entropia potenziale e al di qua della rincorsa della massima entropia possibile in un sistema in espansione).
Quindi per riassumere, l'universo attualmente visibile, composto da energie simmetriche e ordinate, è solo un'increspatura sulla superficie di un mare di energia, del tutto ignota, in quanto del tutto entropica e quindi senza nessuna informazione in essa contenuta che possa essere intelligibile o riconoscibile o codificata.
L'entropia potenziale e quella possibile, tuttavia volgono verso una coincidenza, l'entropia è misurabile nel suo progredire, quindi la spinta espansionistica del primo big bang ha fornito e sta fornendo questo differenziale, all'interno del quale siamo emersi anche noi, come somma di un ordinamento simmetrico delle energie che formano la materia. Ma l'universo si sta comunque spegnendo, nella misura in cui l'entropia massima possibile raggiunge la massima potenziale, rispegnendo il tutto e riportando l'energia in stato totale di caos, rendendola nuovamente priva di simmetrie che la rendano codificabile e portatrice di una qualsivoglia informazione.
..tutto sommato questa teoria spiegherebbe anche il big bang senza dover assumere un intervento esterno o aggiunta di energia dal nulla o dall'esterno. Una teoria tutto sommato elegante che prevede la trasformazione dell'energia, un ragionamento logico sull'entropia e sull'ordine che emerge dall'entropia e del perchè entro la distanza di plank l'energia cessa di avere delle informazioni codificabili ed elaborabili, nonchè del cosa sia l'energia oscura: energia in stato entropico perfetto, quindi priva di ogni qualsiasi informazione percepibile o codificabile.
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Re: Realtà, che cosa è?
scusate posso farvi una domanoda molto molto più terra terra, se sue tizi dpo una rissa si denunciano a vicenda per aggressione, in assenza di testimoni, il giudice come può stabilire come sono andati i fatti??
in ''realtà'' cosa è successo?
se a noi manca l' informazione relativa a un fenomeno non possiamo dire nulla su quel fenomeno, e allora la realtà diventa mistero, o tuttalpiù tot probabilità che sia andata, tot cos' e tot così ancora...
nel nostro caso 50 e 50...
in ''realtà'' cosa è successo?
se a noi manca l' informazione relativa a un fenomeno non possiamo dire nulla su quel fenomeno, e allora la realtà diventa mistero, o tuttalpiù tot probabilità che sia andata, tot cos' e tot così ancora...
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Re: Realtà, che cosa è?
diventa un mistero per noi, ma una realtà oggettiva è esistita, il fatto che noi non la conosciamo non la rende oggettivamente un mistero... l'unico dato che abbiamo è l'esistenza di due persone che hanno litigato, di conseguenza una realtà che avrebbe dovuto suggerirci chi dei due aveva ragione esiste! :O
Magari c'era qualche telecamera nascosta e sveliamo pure quest'altro mistero... XD
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Re: Realtà, che cosa è?
ovviamente se ci fosse stata una telecamera non reggerebbe l' esempio...
però noi non possiamo basarci su una presunta realtà oggettiva che forse si è manifestata in un modo, forse in un altro...noi nella realtà dei fatti, per quel che ne sappiamo abbiamo di fronte questi due bulli che si accusano reciprocamente...cosa possiamo fare? niente, insufficenza di prove, insufficienza di ''informazione'', che è una quantità fisica reale e misurabile, ma quando si disperde non è recuperbile...l entropia aumenta sempre, non c'eì modo per recuperare il fatto nella sua verità...questo è anche il motivo per cui la verità in sede giuridica è ottenuta per via dialettica e non ontologica, ciò che interessa, insomma, è la soluzione di una controversia, cioè la sintesi di due posizioni antitetiche, non come i fatti si sono svolti in realtà...
però noi non possiamo basarci su una presunta realtà oggettiva che forse si è manifestata in un modo, forse in un altro...noi nella realtà dei fatti, per quel che ne sappiamo abbiamo di fronte questi due bulli che si accusano reciprocamente...cosa possiamo fare? niente, insufficenza di prove, insufficienza di ''informazione'', che è una quantità fisica reale e misurabile, ma quando si disperde non è recuperbile...l entropia aumenta sempre, non c'eì modo per recuperare il fatto nella sua verità...questo è anche il motivo per cui la verità in sede giuridica è ottenuta per via dialettica e non ontologica, ciò che interessa, insomma, è la soluzione di una controversia, cioè la sintesi di due posizioni antitetiche, non come i fatti si sono svolti in realtà...
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Re: Realtà, che cosa è?
Nel valutare la realtà noi ci possiamo limitare e considerare solo le informazioni che riceviamo tramite i nostri sensi. Ogni altra considerazione, ovvero se noi così conosciamo la realtà oggettiva, ovvero quella che è di per se al di la delle nostra percezioni, è un discorso inutile. La realtà è necessariamente quella che noi vediamo. Poi ci possono essere ipotesi o fantasie. Ma non sono realtà.
Il paragone che tu fai Akka non è calzante. Infatti il giudice deve decidere in base ad elementi che gli vengono riportati. Se questi elementi non sono sufficienti si astiene dal giudizio. Noi invece siamo testimoni diretti, la realtà che ci circonda la "esploriamo" con i nostri sensi, e siamo giudici in prima persona di noi stessi.
Come ho già espresso la realtà è quella che noi percepiamo, in modo diretto o tramite strumenti, dai nostri sensi. Il resto è fantasia.
PS. Delfi potresti esporre in modo più sintetico la tua posizione. Ho cercato di seguirti ma mi sono perso. Meglio un concetto chiaro e semplice ...poi un altro e via così!
Il paragone che tu fai Akka non è calzante. Infatti il giudice deve decidere in base ad elementi che gli vengono riportati. Se questi elementi non sono sufficienti si astiene dal giudizio. Noi invece siamo testimoni diretti, la realtà che ci circonda la "esploriamo" con i nostri sensi, e siamo giudici in prima persona di noi stessi.
Come ho già espresso la realtà è quella che noi percepiamo, in modo diretto o tramite strumenti, dai nostri sensi. Il resto è fantasia.
PS. Delfi potresti esporre in modo più sintetico la tua posizione. Ho cercato di seguirti ma mi sono perso. Meglio un concetto chiaro e semplice ...poi un altro e via così!
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