realtà...oggettiva?
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realtà...oggettiva?
vorrei aprire una discussione che si è già affrontata in altri thread ma sempre come conseguenza a qualche provocazione,mai come domanda o riflessione diretta...
sarebbe più una tematica filosofica piuttosto che scientifica, ma considerato che in questo forum manca una sezione di questo genere opto per questo spazio (approfitto per chiedere allo staff di prendere in considerazione di aprire magari una sezione filosofica per poter dissertare tra gli amanti del genere... ).
premetto che sono atea (notare scala di Dawkins) quindi non metto in relazione la soggettività della realtà con la fede (in altro thread veniva fatto questo collegamento).
io ritengo che ciò che ci circonda - se così possiamo definirlo- è qualcosa che è strettamente correlata alla soggettività.ritengo non sussistere una "realtà oggettiva" direi anzi che il virgolettato sia un ossimoro per definizione.
considerato che noi diamo un nome a ciò che i nostri occhi traducono in vista in conseguenza di ciò che ci è stato insegnato posso permettermi di dire che l'obiettività è un concetto idealistico, usato per quieto vivere nella società creata dall'essere umano.
ps un saluto speciale al Ras
sarebbe più una tematica filosofica piuttosto che scientifica, ma considerato che in questo forum manca una sezione di questo genere opto per questo spazio (approfitto per chiedere allo staff di prendere in considerazione di aprire magari una sezione filosofica per poter dissertare tra gli amanti del genere... ).
premetto che sono atea (notare scala di Dawkins) quindi non metto in relazione la soggettività della realtà con la fede (in altro thread veniva fatto questo collegamento).
io ritengo che ciò che ci circonda - se così possiamo definirlo- è qualcosa che è strettamente correlata alla soggettività.ritengo non sussistere una "realtà oggettiva" direi anzi che il virgolettato sia un ossimoro per definizione.
considerato che noi diamo un nome a ciò che i nostri occhi traducono in vista in conseguenza di ciò che ci è stato insegnato posso permettermi di dire che l'obiettività è un concetto idealistico, usato per quieto vivere nella società creata dall'essere umano.
ps un saluto speciale al Ras
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ros79- -----------
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Re: realtà...oggettiva?
Preparati ah ah comincia col trovare qualcuno a cui piaccia lasciarsi cadere un mattone su un piede poi parliamo di soggettività
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Re: realtà...oggettiva?
Rasputin ha scritto:Preparati ah ah comincia col trovare qualcuno a cui piaccia lasciarsi cadere un mattone su un piede poi parliamo di soggettività
bhè esiste il masochismo tanto per cominciare...ma qui già si cade nel volgo
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Re: realtà...oggettiva?
Il tuo mi sembra un argomento molto interessante ma anche estremamente complesso e vasto. Io, in linea di principio, sono d'accordo con te circa la soggettività della realtà che ci circonda. Mi sembra però necessario meglio definire cosa tu intenda e a cosa più in dettaglio ti riferisca. Inutile addentrarci in elucubrazioni mentali troppo astruse che poi non portano a poco. Ti consiglio perciò di definire meglio la tua posizione per far anche capire da cosa deriva e su cosa si fonda la tua posizione.
Paolo- --------------
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Re: realtà...oggettiva?
Ros, ti stai forse chiedendo se tu percepisci il rosso come lo percepisco io?
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Il tuo, invece è inchiodato ad una croce. Ne vogliamo discutere?"
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Re: realtà...oggettiva?
Paolo ha scritto:Il tuo mi sembra un argomento molto interessante ma anche estremamente complesso e vasto. Io, in linea di principio, sono d'accordo con te circa la soggettività della realtà che ci circonda. Mi sembra però necessario meglio definire cosa tu intenda e a cosa più in dettaglio ti riferisca. Inutile addentrarci in elucubrazioni mentali troppo astruse che poi non portano a poco. Ti consiglio perciò di definire meglio la tua posizione per far anche capire da cosa deriva e su cosa si fonda la tua posizione.
la mia posizione deriva -probabilmente- da un atteggiamento innato di tipo filosofico-esistenziale che mi "appartiene" che è il nichilismo. detto ciò l'unica fede in cui credo è quella di condividere con altri esseri umani un mondo esterno che è lo sfondo della nostra vita.
credo che tutto quello che appartiene alla quotidianità sia il frutto delle costruzioni dell'essere umano (da qui la religione nata per supportare l'idea della morte) indi per cui in quanto costruzione non è e non può essere parametro oggettivo.
quello che io vedo attorno a me ha un "senso" in virtù del mio sviluppo logico-cognitivo che mi hanno inculcato dal primo momento in cui ho emesso il primo respiro, anzi direi addirittura prima ( durante la gravidanza di mia madre).
in un altro pianeta (ma senza andare molto lontano..in un altro continente) tutto ciò che vediamo noi e interpretiamo secondo logica comune (inculcata) verrebbe interpretata in altro modo. la difficoltà nello spiegare fondamentalmente questo pensiero purtroppo risiede già nelle parole stesse. mi viene in mente Heideggere che con la sua filosofia ha cercato di arrivare all'essenziale andando oltre le parole...ahimè non sono nemmeno parente lontana del grande filosofo...
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Re: realtà...oggettiva?
Feynman ha scritto:Ros, ti stai forse chiedendo se tu percepisci il rosso come lo percepisco io?
Mi sa di sì
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Re: realtà...oggettiva?
Feynman ha scritto:Ros, ti stai forse chiedendo se tu percepisci il rosso come lo percepisco io?
non me lo chiedo, lo penso...o quanto meno penso che ci accomuna il pensiero del rosso perchè abbiamo imparato ad interpretare un dato esterno in un certo modo (nel caso di specie un colore rosso).
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Re: realtà...oggettiva?
Se ho ben capito, neghi l'esistenza di una realtà oggettiva in base all'idea che questa non sarebbe altro che una invenzione umana... ma se questo è il presupposto, allora qualunque cosa è un concetto idealistico, e in effetti è così da un certo punto di vista. Ma in qualunque modo lo chiami o lo consideri un sassolino rimane un sassolino, tutti abbiamo idealizzato nella mente la forma di un "sassolino tipo", e qualunque sia la tua impressione personalissima su questa forma difficilmente sarà molto differente dalla realtà oggettiva oppure da quella soggettiva di un'altra persona. Se ho frainteso l'argomento si prega di ignorarmiros79 ha scritto:
considerato che noi diamo un nome a ciò che i nostri occhi traducono in vista in conseguenza di ciò che ci è stato insegnato posso permettermi di dire che l'obiettività è un concetto idealistico, usato per quieto vivere nella società creata dall'essere umano.
Ultima modifica di Nizam al-Mulk il Dom 11 Set 2011 - 23:18 - modificato 1 volta.
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Re: realtà...oggettiva?
ros79 ha scritto:Feynman ha scritto:Ros, ti stai forse chiedendo se tu percepisci il rosso come lo percepisco io?
non me lo chiedo, lo penso...o quanto meno penso che ci accomuna il pensiero del rosso perchè abbiamo imparato ad interpretare un dato esterno in un certo modo (nel caso di specie un colore rosso).
Frequenze percettibili dall'occhio umano.
Oppure Matrix
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Re: realtà...oggettiva?
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Re: realtà...oggettiva?
e qui fai l'errore di confondere la "fede" nell'interpretazione comune di una realtà esterna con la fede nella divinità che è assolutamente fuorviante. non ho voluto mettere la discussione in quel thread proprio perchè il collegamento non regge...qui si parla di filosofia, non si stanno mettendo le basi per la teologia...lungi da me
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Re: realtà...oggettiva?
ros79 ha scritto:
e qui fai l'errore di confondere la "fede" nell'interpretazione comune di una realtà esterna con la fede nella divinità che è assolutamente fuorviante. non ho voluto mettere la discussione in quel thread proprio perchè il collegamento non regge...qui si parla di filosofia, non si stanno mettendo le basi per la teologia...lungi da me
ros79 ha scritto:
io ritengo che ciò che ci circonda - se così possiamo definirlo- è qualcosa che è strettamente correlata alla soggettività.ritengo non sussistere una "realtà oggettiva" direi anzi che il virgolettato sia un ossimoro per definizione.
considerato che noi diamo un nome a ciò che i nostri occhi traducono in vista in conseguenza di ciò che ci è stato insegnato posso permettermi di dire che l'obiettività è un concetto idealistico, usato per quieto vivere nella società creata dall'essere umano.
Non vedo riferimenti ad alcuna fede. A parte forse la tua ah ah
Inoltre se
qui si parla di filosofia, non si stanno mettendo le basi per la teologia
mi spieghi la differenza
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Re: realtà...oggettiva?
Rasputin ha scritto:ros79 ha scritto:
e qui fai l'errore di confondere la "fede" nell'interpretazione comune di una realtà esterna con la fede nella divinità che è assolutamente fuorviante. non ho voluto mettere la discussione in quel thread proprio perchè il collegamento non regge...qui si parla di filosofia, non si stanno mettendo le basi per la teologia...lungi da meros79 ha scritto:
io ritengo che ciò che ci circonda - se così possiamo definirlo- è qualcosa che è strettamente correlata alla soggettività.ritengo non sussistere una "realtà oggettiva" direi anzi che il virgolettato sia un ossimoro per definizione.
considerato che noi diamo un nome a ciò che i nostri occhi traducono in vista in conseguenza di ciò che ci è stato insegnato posso permettermi di dire che l'obiettività è un concetto idealistico, usato per quieto vivere nella società creata dall'essere umano.
Non vedo riferimenti ad alcuna fede. A parte forse la tua ah ah
Inoltre sequi si parla di filosofia, non si stanno mettendo le basi per la teologia
mi spieghi la differenza
stai scherzando Ras? tu associ la filosofia alla teologia???
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Re: realtà...oggettiva?
ros79 ha scritto:
stai scherzando Ras? tu associ la filosofia alla teologia??? :eeeek:
Non sono io. Per me la filosofia è una disciplina basata sulla logica, purtroppo per altri no.
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Re: realtà...oggettiva?
Ros ha aperto questa discussione perche' sa quanto mi appassioni questo tipo di argomenti
Comunque ti suggerisco di mandare un mp a comune mortale, che in queste cose ci sguazza!
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Re: realtà...oggettiva?
ros79 ha scritto:
la mia posizione deriva -probabilmente- da un atteggiamento innato di tipo filosofico-esistenziale che mi "appartiene" che è il nichilismo. detto ciò l'unica fede in cui credo è quella di condividere con altri esseri umani un mondo esterno che è lo sfondo della nostra vita.
credo che tutto quello che appartiene alla quotidianità sia il frutto delle costruzioni dell'essere umano (da qui la religione nata per supportare l'idea della morte) indi per cui in quanto costruzione non è e non può essere parametro oggettivo.
quello che io vedo attorno a me ha un "senso" in virtù del mio sviluppo logico-cognitivo che mi hanno inculcato dal primo momento in cui ho emesso il primo respiro, anzi direi addirittura prima ( durante la gravidanza di mia madre).
in un altro pianeta (ma senza andare molto lontano..in un altro continente) tutto ciò che vediamo noi e interpretiamo secondo logica comune (inculcata) verrebbe interpretata in altro modo. la difficoltà nello spiegare fondamentalmente questo pensiero purtroppo risiede già nelle parole stesse. mi viene in mente Heideggere che con la sua filosofia ha cercato di arrivare all'essenziale andando oltre le parole...ahimè non sono nemmeno parente lontana del grande filosofo...
Sostanzialmente io mi trovo d'accordo con la tua posizione. Io però non definirei questa posizione nichilista ma realistica. Io sono convinto che la realtà è composta solo dal mondo che ci circonda e comprende solo quello che in qualche modo ricade sotto i nostri sensi. Il resto è una pura elaborazione della nostra mente, una fantasia. E, di conseguenza gli unici elementi fondanti il nostro esistere sono i rapporti con gli altri esseri umani.
Non mi trovi d'accordo su due punti. Non ritengo che il fatto che ti abbiano in qualche modo inculcato delle idee possa essere la causa di una errata visione delle cose. E' evidente che sempre e comunque chi in qualche modo ti ha imposto un suo punto di vista non poteva che fare così. Poiché tu disponi della tua mente e, mi sembra più che evidente, disponi di spirito critico, preparazione ed intelligenza per analizzare e valutare in modo autonomo ogni questione, filosofica o morale che sia. Il secondo punto è relativo al'origine della religione. Tu scrivi che sia stata creata per spiegare ed esorcizzare la paura della morte. Io più volte e in più occasioni ho sempre sostenuto ed affermato che l'origine sia tutt'altro, e, cosa forse più importante, il concetto di dio, inteso anche in senso lato ovvero di metafisico, abbia origine del tutto diversa dalla religione.
Secondo me il punto di partenza per dare un senso logico ad un'analisi di questo tipo, certo non facile, è definire cosa sia un concetto, e che cosa o differenzi dalle successive rielaborazioni che il nostro cervello ingannandoci è capace di fare, in quella attività che si definisce fantasia.
Paolo- --------------
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Re: realtà...oggettiva?
Molto di quello che noi consideriamo realtà non è altro che un mucchio di convenzioni.
Se dico verde e gli associo quel colore, o usi quella convenzione, oppure ne usi un altra, non solo a livello linguistico, ma a livello concettuale.
Tutti siamo abituati ad un unica concezione di verde, questa concezione globale si può in qualche modo ricondurre a quella che chiami realtà oggettiva.
Se ho capito bene cosa intendi
Se dico verde e gli associo quel colore, o usi quella convenzione, oppure ne usi un altra, non solo a livello linguistico, ma a livello concettuale.
Tutti siamo abituati ad un unica concezione di verde, questa concezione globale si può in qualche modo ricondurre a quella che chiami realtà oggettiva.
Se ho capito bene cosa intendi
Tomhet- -----------
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Re: realtà...oggettiva?
Errare nella mente umana.
Decomporre pensieri e comporre idee, confrontarle e prendere decisioni. Quanto vi avrò rotto coi cicli di vita ma le cose semplici sono anche vicine alla realtà.
Tanto tutte le decisioni le prendiamo con l'interpretazione della raccolta dei sensi e la mediazione con l'esperienza, ok, condizionati dalle vocine interne ed esterne.
Oltre a girovagare evidentemente errare sono anche gli sbagli, le cantonate e tutte le superficialità, se proprio "errare humanum est" - le elucubrazioni mentali.
Poi se "amore per il sapere" diviene "sapere amatoriale", fisolofia. Lavorare coi numeri è più vantaggioso che con le parole, più deterministico meno approssimativo.
Errare nella mente umana.
(ah ah dire concetti ampi in spazi brevi = incomprensione garantita)
Decomporre pensieri e comporre idee, confrontarle e prendere decisioni. Quanto vi avrò rotto coi cicli di vita ma le cose semplici sono anche vicine alla realtà.
Tanto tutte le decisioni le prendiamo con l'interpretazione della raccolta dei sensi e la mediazione con l'esperienza, ok, condizionati dalle vocine interne ed esterne.
Oltre a girovagare evidentemente errare sono anche gli sbagli, le cantonate e tutte le superficialità, se proprio "errare humanum est" - le elucubrazioni mentali.
Poi se "amore per il sapere" diviene "sapere amatoriale", fisolofia. Lavorare coi numeri è più vantaggioso che con le parole, più deterministico meno approssimativo.
Errare nella mente umana.
(ah ah dire concetti ampi in spazi brevi = incomprensione garantita)
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Davide, oggi in uno schermo di 24", una tastiera, la track ball, un paio di joystick e due pedali possiamo avere l'estensione dei nostri occhi, orecchie, mani e cervelli in spazi inimmaginabili raccolti in un unico punto decisionale.davide ha scritto:Ros ha aperto questa discussione perche' sa quanto mi appassioni questo tipo di argomenti
Comunque ti suggerisco di mandare un mp a comune mortale, che in queste cose ci sguazza!
La tecnologia da ad alcuni il potere di condizionare le percezioni degli umani al punto che io stesso ho 90 giorni di autonomia in cantina "bunker" di 165 m2 che non completo perché attualmente non lo trovo necessario, ah ah.
La tecnologia ha esteso quei limiti a livelli di percezione della realtà esponenziali rispetto solo a 20 anni fa. so che lo sai che lo so che lo sai... questa è una vera pippa mentale ma con reazioni fisiche.
Passa un velivolo, l'osservatore lo vede, il pilota vede l'osservatore ed inizia un innesto di, "io ti vedo e so che mi vedi e che sai che ti vedo sapendo che sai che lo so che lo sai etc...", chi sa di più vince.
Lo fanno al supermercato, in televisione, i cantanti, gli attori e tutti quelli che vendono qualsiasi prodotto, anche l'aria e pensate che dall'inizio dell'era industriale alcuni hanno 20% di ossigeno in meno!
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Paolo ha scritto:ros79 ha scritto:
la mia posizione deriva -probabilmente- da un atteggiamento innato di tipo filosofico-esistenziale che mi "appartiene" che è il nichilismo. detto ciò l'unica fede in cui credo è quella di condividere con altri esseri umani un mondo esterno che è lo sfondo della nostra vita.
credo che tutto quello che appartiene alla quotidianità sia il frutto delle costruzioni dell'essere umano (da qui la religione nata per supportare l'idea della morte) indi per cui in quanto costruzione non è e non può essere parametro oggettivo.
quello che io vedo attorno a me ha un "senso" in virtù del mio sviluppo logico-cognitivo che mi hanno inculcato dal primo momento in cui ho emesso il primo respiro, anzi direi addirittura prima ( durante la gravidanza di mia madre).
in un altro pianeta (ma senza andare molto lontano..in un altro continente) tutto ciò che vediamo noi e interpretiamo secondo logica comune (inculcata) verrebbe interpretata in altro modo. la difficoltà nello spiegare fondamentalmente questo pensiero purtroppo risiede già nelle parole stesse. mi viene in mente Heideggere che con la sua filosofia ha cercato di arrivare all'essenziale andando oltre le parole...ahimè non sono nemmeno parente lontana del grande filosofo...
Sostanzialmente io mi trovo d'accordo con la tua posizione. Io però non definirei questa posizione nichilista ma realistica. Io sono convinto che la realtà è composta solo dal mondo che ci circonda e comprende solo quello che in qualche modo ricade sotto i nostri sensi. Il resto è una pura elaborazione della nostra mente, una fantasia. E, di conseguenza gli unici elementi fondanti il nostro esistere sono i rapporti con gli altri esseri umani.
Non mi trovi d'accordo su due punti. Non ritengo che il fatto che ti abbiano in qualche modo inculcato delle idee possa essere la causa di una errata visione delle cose. E' evidente che sempre e comunque chi in qualche modo ti ha imposto un suo punto di vista non poteva che fare così. Poiché tu disponi della tua mente e, mi sembra più che evidente, disponi di spirito critico, preparazione ed intelligenza per analizzare e valutare in modo autonomo ogni questione, filosofica o morale che sia. Il secondo punto è relativo al'origine della religione. Tu scrivi che sia stata creata per spiegare ed esorcizzare la paura della morte. Io più volte e in più occasioni ho sempre sostenuto ed affermato che l'origine sia tutt'altro, e, cosa forse più importante, il concetto di dio, inteso anche in senso lato ovvero di metafisico, abbia origine del tutto diversa dalla religione.
Secondo me il punto di partenza per dare un senso logico ad un'analisi di questo tipo, certo non facile, è definire cosa sia un concetto, e che cosa o differenzi dalle successive rielaborazioni che il nostro cervello ingannandoci è capace di fare, in quella attività che si definisce fantasia.
io non credo nell'errata visione delle cose,è proprio questo il punto. non esiste qualcosa di oggettivo...
Tomhet ha scritto:Molto di quello che noi consideriamo realtà non è altro che un mucchio di convenzioni.
Se dico verde e gli associo quel colore, o usi quella convenzione, oppure ne usi un altra, non solo a livello linguistico, ma a livello concettuale.
Tutti siamo abituati ad un unica concezione di verde, questa concezione globale si può in qualche modo ricondurre a quella che chiami realtà oggettiva.
Se ho capito bene cosa intendi
SergioAD ha scritto:Errare nella mente umana.
Decomporre pensieri e comporre idee, confrontarle e prendere decisioni. Quanto vi avrò rotto coi cicli di vita ma le cose semplici sono anche vicine alla realtà.
Tanto tutte le decisioni le prendiamo con l'interpretazione della raccolta dei sensi e la mediazione con l'esperienza, ok, condizionati dalle vocine interne ed esterne.
Oltre a girovagare evidentemente errare sono anche gli sbagli, le cantonate e tutte le superficialità, se proprio "errare humanum est" - le elucubrazioni mentali.
Poi se "amore per il sapere" diviene "sapere amatoriale", fisolofia. Lavorare coi numeri è più vantaggioso che con le parole, più deterministico meno approssimativo.
Errare nella mente umana.
(ah ah dire concetti ampi in spazi brevi = incomprensione garantita)
Libet non sarebbe d'accordo...parla di una coscienza che si attiva pochissimi millesimi di secondo prima della nostra coscienza effettiva, insomma qualsiasi nostra azione sarebbe frutto di un meccanismo mentale che non siamo noi a decidere...addio libero arbitrio, avanti tutta robot di carne...
@Ras e Davide: e per inciso: Giulio etc..etc.. non lo leggo nemmeno sotto tortura
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Re: realtà...oggettiva?
Ros, ho già trattato la persuasione subliminale qui ma non solo, insomma nel migliore dei casi c'è stata incomprensione. Per questo motivo ho parlato di condizionamenti da parte di vocine interne ed esterne e "l'ok" era una speranza di essere capito...
Guarda che fregatura lo stato di coscienza. Oggi ho dormito mentre guidavo e probabilmente è lo stato di consapevolezza che ha fatto da vocina giusta. Ai semafori invece mi svegliano quelli di dietro, col cacchio che lo stato di coscienza interviene.
Mi sa che se non ci pensa la consapevolezza lo faccio piccolo il botto.
Lancia un motore di ricerca con la chiave -Benjamin Libet persuasione subliminale- vengono un sacco di pagine.ok, condizionati dalle vocine interne ed esterne
Guarda che fregatura lo stato di coscienza. Oggi ho dormito mentre guidavo e probabilmente è lo stato di consapevolezza che ha fatto da vocina giusta. Ai semafori invece mi svegliano quelli di dietro, col cacchio che lo stato di coscienza interviene.
Mi sa che se non ci pensa la consapevolezza lo faccio piccolo il botto.
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
SergioAD ha scritto:Ros, ho già trattato la persuasione subliminale qui ma non solo, insomma nel migliore dei casi c'è stata incomprensione. Per questo motivo ho parlato di condizionamenti da parte di vocine interne ed esterne e "l'ok" era una speranza di essere capito...Lancia un motore di ricerca con la chiave -Benjamin Libet persuasione subliminale- vengono un sacco di pagine.ok, condizionati dalle vocine interne ed esterne
Guarda che fregatura lo stato di coscienza. Oggi ho dormito mentre guidavo e probabilmente è lo stato di consapevolezza che ha fatto da vocina giusta. Ai semafori invece mi svegliano quelli di dietro, col cacchio che lo stato di coscienza interviene.
Mi sa che se non ci pensa la consapevolezza lo faccio piccolo il botto.
mi ero persa la discussione...
io non ho una gran mente matematica, anzi direi che faccio schifo coi numeri...mi rimangono le parole e per me queste sono di fondamentale importanza quindi non riesco e non mi piace minimizzare i concetti in questa maniera...
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Re: realtà...oggettiva?
Ma sono d'accordo che l'elaborazione mentale avviene in automatico, come dicevo in quell'argomento ed altri.
Se parli dell'informazione subliminale, noi catturiamo un certo numero di immagini ogni secondo, se nella sequenza viene messo un singolo fotogramma in cui c'è l'immagine di un bicchiere d'acqua questo non viene percepito epperò il cervello l'ha ricevuto e all'individuo che guardava la sequenza viene sete.
Questa sete è il risultato del messaggio subliminale. Vocina indotta.
Naturalmente avviene anche con percezioni occasionali. Vocina casuale.
Spesso ci giochiamo coi messaggi innestati intenzionalmente o no. Drfaust l'ha provato con me con l'esame di coscienza/igiene mentale come risposta alla mia battuta Bibbia/Psichiatria poi non mi ha risposto più.
Se parli dell'informazione subliminale, noi catturiamo un certo numero di immagini ogni secondo, se nella sequenza viene messo un singolo fotogramma in cui c'è l'immagine di un bicchiere d'acqua questo non viene percepito epperò il cervello l'ha ricevuto e all'individuo che guardava la sequenza viene sete.
Questa sete è il risultato del messaggio subliminale. Vocina indotta.
Naturalmente avviene anche con percezioni occasionali. Vocina casuale.
Spesso ci giochiamo coi messaggi innestati intenzionalmente o no. Drfaust l'ha provato con me con l'esame di coscienza/igiene mentale come risposta alla mia battuta Bibbia/Psichiatria poi non mi ha risposto più.
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Ros quello che non ho capito se il tuo ragionamento è volto verso una speculazione filosofica e di logica, o per te è principalmente un problema psichico od emotivo. Perchè ritengo siano due piani di ragionamento del tutto diversi. E non tanto in conflitto o in collegamento tra di loro, ma del tutto distinti e a se stanti. Ovviamente tutti due importanti nel loro ambito, ma che devono necessariamente essere valutati in modo separato. Io avevo fatto riferimento alla tua frase nel tuo intervento di apertura dove dicevi: sarebbe più una tematica filosofica piuttosto che scientifica, ma considerato che in questo forum manca una sezione di questo genere .... e ho considerato solo l'aspetto speculativo e filosofico. Ho inteso male?
Paolo- --------------
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Re: realtà...oggettiva?
Beh, si probabilmente stavo polarizzando il tema, perché i contatti intorno a noi nel modo reale sono molto più lontani rispetto a qualche anno fa grazie alla tecnologia.
Sarei giunto a confrontare filosofia e tecnica per dire che la prima ammette più errori rispetto alla seconda e pertanto la tecnologia va sempre tenuta presente. Scusate.
Sarei giunto a confrontare filosofia e tecnica per dire che la prima ammette più errori rispetto alla seconda e pertanto la tecnologia va sempre tenuta presente. Scusate.
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Paolo ha scritto:Ros quello che non ho capito se il tuo ragionamento è volto verso una speculazione filosofica e di logica, o per te è principalmente un problema psichico od emotivo. Perchè ritengo siano due piani di ragionamento del tutto diversi. E non tanto in conflitto o in collegamento tra di loro, ma del tutto distinti e a se stanti. Ovviamente tutti due importanti nel loro ambito, ma che devono necessariamente essere valutati in modo separato. Io avevo fatto riferimento alla tua frase nel tuo intervento di apertura dove dicevi: sarebbe più una tematica filosofica piuttosto che scientifica, ma considerato che in questo forum manca una sezione di questo genere .... e ho considerato solo l'aspetto speculativo e filosofico. Ho inteso male?
hai inteso bene...
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F.Kafka
ros79- -----------
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Re: realtà...oggettiva?
SergioAD ha scritto:Beh, si probabilmente stavo polarizzando il tema, perché i contatti intorno a noi nel modo reale sono molto più lontani rispetto a qualche anno fa grazie alla tecnologia.
Sarei giunto a confrontare filosofia e tecnica per dire che la prima ammette più errori rispetto alla seconda e pertanto la tecnologia va sempre tenuta presente. Scusate.
ma di che errori parli?
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F.Kafka
ros79- -----------
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Re: realtà...oggettiva?
Trattare coi numeri è più facile, almeno si vede subito quando si sta perdendo il controllo, insomma si cercano soluzioni in maniera più deterministica. Appare un mondo meno tortuoso.
Cerca "errori filosofici" in rete oppure vedi qualcosa nel collegamento seguente:
http://www.filosofico.net/banner.html
Probabilmente è più difficile trattare con le parole, non è una critica ci mancherebbe altro! Si innestano ed a grappoli assumono nuovi significati?
Resta vero che mi sono potuto sbagliare perché tendo ad elaborare realtà e potrebbero inquinare le speculazioni filosofiche, avevo chiesto scusa per questo.
Cerca "errori filosofici" in rete oppure vedi qualcosa nel collegamento seguente:
http://www.filosofico.net/banner.html
Probabilmente è più difficile trattare con le parole, non è una critica ci mancherebbe altro! Si innestano ed a grappoli assumono nuovi significati?
Resta vero che mi sono potuto sbagliare perché tendo ad elaborare realtà e potrebbero inquinare le speculazioni filosofiche, avevo chiesto scusa per questo.
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
ritengo siano "relativi" quelli prettamente filosofici e non sto nemmeno a discutere sulle dissertazioni teleologiche...
i numeri altro non sono che interpretazione nonchè conseguenza di qualcosa che l'essere umano ha voluto catalogare al pari della parola. la fonte è a priori difficilmente valicabile da mente umana confinata in ossa e materialità (sottolineo che non è un discorso mistico nella maniera più assoluta).
i numeri altro non sono che interpretazione nonchè conseguenza di qualcosa che l'essere umano ha voluto catalogare al pari della parola. la fonte è a priori difficilmente valicabile da mente umana confinata in ossa e materialità (sottolineo che non è un discorso mistico nella maniera più assoluta).
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ros79- -----------
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Re: realtà...oggettiva?
Si Ros, Io avevo postato la risposta a Davide proprio per indicare che oggi seduti davanti ad un terminale con quella interpretazione dei numeri che dici si controlla l'intero pianeta. Scenari tattici sintetici che rappresentano oggetti reali nel mondo da controllare.
Un esempio: un natante senza umani naviga e mentre scansiona i fondali vicino ai porti, alla ricerca di anomalie, sente eventuali tracce di petrolio nell'acqua ed in caso attiva la ricerca satellitare e becca la petroliera che ha provocato il danno ambientale.
Ecco dove la realtà oggettiva interviene e tiene conto anche degli errori. La tecnologia consente ogni giorno cose impossibili. Cose di questo di questo tipo le specifico e le offro. Sapessi quanta gente sa dove siamo in ogni istante della nostra vita.
Con WEcU perfino le nostre intenzioni conoscono. Insomma la realtà ha davvero superato la fantasia!
Un esempio: un natante senza umani naviga e mentre scansiona i fondali vicino ai porti, alla ricerca di anomalie, sente eventuali tracce di petrolio nell'acqua ed in caso attiva la ricerca satellitare e becca la petroliera che ha provocato il danno ambientale.
Ecco dove la realtà oggettiva interviene e tiene conto anche degli errori. La tecnologia consente ogni giorno cose impossibili. Cose di questo di questo tipo le specifico e le offro. Sapessi quanta gente sa dove siamo in ogni istante della nostra vita.
Con WEcU perfino le nostre intenzioni conoscono. Insomma la realtà ha davvero superato la fantasia!
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Sergio avresti un link su WEcU per favore
anche in privato se ritieni
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
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Re: realtà...oggettiva?
Il progetto è analisi delle onde celebrali, temperatura della pelle, sguardo e presentazione di immagini "toste" come la spoletta chi la riconosce da una seconda occhiata, come la mamma di un tipo ricercato gli farà fare un errore.
WeCU, "noi ti vediamo" è anche una famiglia di capacità
http://en.wikipedia.org/wiki/WeCU_Technologies
http://www.epicos.com/epicos/extended/israel/wecu/wecu_home.html
http://www.wecusurveillance.com/aboutus
http://www.fastcompany.com/magazine/147/next-tech-checkmate.html
WeCU, "noi ti vediamo" è anche una famiglia di capacità
http://en.wikipedia.org/wiki/WeCU_Technologies
http://www.epicos.com/epicos/extended/israel/wecu/wecu_home.html
http://www.wecusurveillance.com/aboutus
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SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Grazie Sergio
Do you like our owl?
EDIT siamo al processo alle intenzioni eh...vendetta preventiva, tipico Israel
Do you like our owl?
EDIT siamo al processo alle intenzioni eh...vendetta preventiva, tipico Israel
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Re: realtà...oggettiva?
Prego!
It's artificial?
Contra Edit: Quasi le stesse parole avevo scritto poi le ho cancellate perché mi giocavo le palle che le postavi tu... un verde "intenzionale"
It's artificial?
Contra Edit: Quasi le stesse parole avevo scritto poi le ho cancellate perché mi giocavo le palle che le postavi tu... un verde "intenzionale"
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Of course it is.
A memoria se no non vale
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Re: realtà...oggettiva?
Ah ah vaffanculo a forza di tutte quelle menate sull'onestà.
Of course it is (ho barato)
vado per un traguito prima della nanna... mi sono comprato un materasso "medical" troppo duro, quello buttato via si rompevano le molle e mi s'infilavano nelle chiappe che andavo a letto facendo attenzione a non farlo incazzare e puntualmente boing! mo questo è duro!
Of course it is (ho barato)
vado per un traguito prima della nanna... mi sono comprato un materasso "medical" troppo duro, quello buttato via si rompevano le molle e mi s'infilavano nelle chiappe che andavo a letto facendo attenzione a non farlo incazzare e puntualmente boing! mo questo è duro!
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Re: realtà...oggettiva?
SergioAD ha scritto:mi sono comprato un materasso "medical" troppo duro, quello buttato via si rompevano le molle e mi s'infilavano nelle chiappe che andavo a letto facendo attenzione a non farlo incazzare e puntualmente boing! mo questo è duro!
Must be expensive. I'm Rachel
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Re: realtà...oggettiva?
Ah ah Deckhard (dice che dura 5 anni garantito, al mall 2300 dirham al mercato pakistano che ci si va col boccaglio 500 dirham (100 euri))
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Deckard. (Senza H, ah ah)
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Re: realtà...oggettiva?
e no il materasso è hard! ah ah!
Hey mr. Pak is it made of latex? a bull can sleep on it sir! e vaffanculo! faust ha colpito anche qui!
Hey mr. Pak is it made of latex? a bull can sleep on it sir! e vaffanculo! faust ha colpito anche qui!
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Vorrei rimettere questo thread in linea con l'idea iniziale di Ros e Paolo. Potreste tenere conto dei messaggi di Rasp (che fanno parte del contesto) e miei perché è vero che le cose mica sono come appaiono, si?
Abbiamo un mondo introspettivo e le modalità di interazione con la società per l'estrospezione (osservazione del comportamento esteriore). Le realtà oggettiva e soggettiva dove si incontrano? A voi la parola.
Abbiamo un mondo introspettivo e le modalità di interazione con la società per l'estrospezione (osservazione del comportamento esteriore). Le realtà oggettiva e soggettiva dove si incontrano? A voi la parola.
SergioAD- -------------
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Re: realtà...oggettiva?
Io ho una visione estremamente "asciutta" del problema. Per me il metafisico, inteso nel senso lato della parola, che comprende tutto quello che va oltre il mondo fisico da noi conosciuto e percepito dai sensi, non esiste. E' solo il risultato di una elaborazione mentale che il nostro cervello ha la capacità di fare, partendo però, solo ed esclusivamente da dati concreti che lui conosce perfettamente. In breve la fantasia. Ma, cosa per me di assoluta importanza, il cervello, per quanto abile e potente sia, non è in grado di creare nulla. Ha solo la possibilità tramite più o meno complessi processi cognitivi e ragionamenti, di generare idee o concetti nuovi, ma che di fatto si compongono sempre e solo degli elementi a lui noti e facenti parte il suo bagaglio cognitivo. Una continua rielaborazione di tutto quello che noi quotidianamente apprendiamo e facciamo nostro.
La metafisica, così come il concetto di spiritualità, ha origine dal fatto che l'uomo, o meglio il suo cervello, ha la capacità di parlare con se stesso. Il che si concretizza nel pensare e nel riflettere. Questo fatto ha indotto l'uomo a ritenere che questa attività sia opera di un elemento esterno a lui, anima, dio, spirito...e tutti i vari nomi di fantasia dati a questa capacità umana. Da qui l'inganno delle fedi.
Se perciò tu imposti tutti i tuoi ragionamenti partendo dal presupposto che il metafisico è pura fantasia, le cose si semplificano molto.
La metafisica, così come il concetto di spiritualità, ha origine dal fatto che l'uomo, o meglio il suo cervello, ha la capacità di parlare con se stesso. Il che si concretizza nel pensare e nel riflettere. Questo fatto ha indotto l'uomo a ritenere che questa attività sia opera di un elemento esterno a lui, anima, dio, spirito...e tutti i vari nomi di fantasia dati a questa capacità umana. Da qui l'inganno delle fedi.
Se perciò tu imposti tutti i tuoi ragionamenti partendo dal presupposto che il metafisico è pura fantasia, le cose si semplificano molto.
Paolo- --------------
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Re: realtà...oggettiva?
Sì ma, Paolo (butto lì come spunto e me ne ritorno nel buio) ciò che è fisico per te è metafisico per qualcun altro, e viceversa quello che è fisico per qualcun altro è metafisico per te.
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La libertà è inafferrabile, ma non conosco altro per cui valga la pena di vivere.
-Avalon-
What a kind of life: Freedom in flesh,
shackles on your mind...
Avantasia
"You can have all the faith you want in spirits and the afterlife, and heaven and hell, but when it comes to this world, don't be an idiot. 'Cause you can tell me you put your faith in God to put you through the day, but when it comes time to cross the road, I know you look both ways."
House, M.D.
La vita è un diritto, non un dovere.
Re: realtà...oggettiva?
Werewolf ha scritto:Sì ma, Paolo (butto lì come spunto e me ne ritorno nel buio) ciò che è fisico per te è metafisico per qualcun altro, e viceversa quello che è fisico per qualcun altro è metafisico per te.
ALLARME ROSSO Jessica ha rubato la password a Wolf
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Rasputin- ..............
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Re: realtà...oggettiva?
Werewolf ha scritto:Sì ma, Paolo (butto lì come spunto e me ne ritorno nel buio) ciò che è fisico per te è metafisico per qualcun altro, e viceversa quello che è fisico per qualcun altro è metafisico per te.
Were, perchè ritornare nel buio?
Ma non è così il ragionamento. Può essere corretto il fatto di definire che cosa si intenda per metafisico. Poi però, una volta definito in modo univoco, non si può certo giocare sulla parola. D'altronde per impostare ogni ragionamento in modo costruttivo e non polemico, risulta essere sempre necessario fissare i concetti di base.
Paolo- --------------
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Re: realtà...oggettiva?
Tranquilli, adesso mi spiegoRasputin ha scritto:Werewolf ha scritto:Sì ma, Paolo (butto lì come spunto e me ne ritorno nel buio) ciò che è fisico per te è metafisico per qualcun altro, e viceversa quello che è fisico per qualcun altro è metafisico per te.
ALLARME ROSSO Jessica ha rubato la password a Wolf
Perché l'idea era quella di aspettare e vedere come proseguiva il topic, che sto seguendo, prima di intervenire, ma alla fine non son riuscito a trattenermi.Were, perchè ritornare nel buio?
Io per metafisico, uso la definizione implicita che hai dato tu, ovvero per metafisico si intende ogni cosa che va oltre le percezioni sensoriali del soggetto.Ma non è così il ragionamento. Può essere corretto il fatto di definire che cosa si intenda per metafisico. Poi però, una volta definito in modo univoco, non si può certo giocare sulla parola. D'altronde per impostare ogni ragionamento in modo costruttivo e non polemico, risulta essere sempre necessario fissare i concetti di base.
Data questa definizione, chiarisco cosa intendevo. Ciò che è fisico per te, ovvero la tua attuale percezione del monitor, della tastiera, della scrivania ecc., per me è pura metafisica: io posso solo immaginare quello che tu stai provando in questo momento, proprio perché io non lo provo. Quindi per te è fisico, per me metafisico(data la definizione suddetta). Ci sarebbe poi un'altra questione: i ricordi sono fisici o metafisici? Quando ricordiamo, compiamo un'operazione puramente mentale, quindi si direbbe che ricordare è un'operazione metafisica, ma tutti sapiamo che normalmente i ricordi derivano da esperienze fisiche relativamente precise. Quindi?
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Re: realtà...oggettiva?
Were hai fatto benissimo ad intervenire subito perchè se si inizia a discutere pensando che noi tutti utilizziamo le parole e i relativi concetti non in modo univoco si va a vanti a scrivere pagine e pagine senza mai addivenire a nulla.
Io per metafisico intendo un'altra cosa. Mi spiego: il metafisico comprende quello che supera il mondo fisico, perciò è immateriale, non ricade sotto nessuno dei nostri sensi. Metafisica è l'anima, è dio, è lo spirito, è il paradiso, è l'inferno, sono gli angeli, il diavolo.... Sono entità al di fuori del tempo e dello spazio. Sono necessariamente eterne, infinite.
Non mi dilungo oltre. Penso che il concetto sia chiaro.
Io per metafisico intendo un'altra cosa. Mi spiego: il metafisico comprende quello che supera il mondo fisico, perciò è immateriale, non ricade sotto nessuno dei nostri sensi. Metafisica è l'anima, è dio, è lo spirito, è il paradiso, è l'inferno, sono gli angeli, il diavolo.... Sono entità al di fuori del tempo e dello spazio. Sono necessariamente eterne, infinite.
Non mi dilungo oltre. Penso che il concetto sia chiaro.
Paolo- --------------
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Re: realtà...oggettiva?
Non intervengo nel merito, aspetto ancora se possibile che si stia parlando della stessa cosa. Intanto credo che vadano definite alcune cose o sapere che esistono.
Per tanti non è chiaro cosa succeda intorno la proprio ombelico, per altri l'aria che respira ha un costo e per altri ancora qualcuno ci guadagna. Ci sono pesi e misure.
Per sapere cosa succede nell'ombelico delle persone serve l'interpretazione di esperti della psiche umana tutta roba intorno agli stati di coscienza quanto meno ambigui.
Mentre allontanandosi appena dalla vista egocentrica si va a vedere la realtà oggettiva, stati di consapevolezza su chi si ha vicino e eventi anche non accaduti.
Per tanti non è chiaro cosa succeda intorno la proprio ombelico, per altri l'aria che respira ha un costo e per altri ancora qualcuno ci guadagna. Ci sono pesi e misure.
Per sapere cosa succede nell'ombelico delle persone serve l'interpretazione di esperti della psiche umana tutta roba intorno agli stati di coscienza quanto meno ambigui.
Mentre allontanandosi appena dalla vista egocentrica si va a vedere la realtà oggettiva, stati di consapevolezza su chi si ha vicino e eventi anche non accaduti.
SergioAD- -------------
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