Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Non è mica colpa mia se la Ch|es@ è sempre in mezzo ai c@gli@ni...holubice ha scritto:Fux89 ha scritto:E indovinate un po' chi difende la casta dei farmacisti?
http://www.uaar.it/news/2011/12/18/vaticano-fa-pressing-su-governo-no-pillola-del-giorno-dopo-nelle-parafarmacie/
E te' pareva che l'acquasantiera, in una maniera o nell'altra, non si riversasse anche qui dentro questo thread?....
Mi stavo giusto chiedendo quanto tempo c'avreste messo...
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Ci sono due categorie di farmacisti e fra l'una categoria e l'altra v'è maggior differenza che fra il giorno e la notte: i farmacisti titolari, ricchi appartenenti ad una casta, ed i farmacisti dipendenti, massa di sfruttati e precari.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Fux89 ha scritto:
Non è mica colpa mia se la Ch|es@ è sempre in mezzo ai c@gli@ni...
vediamo chi altro coglie
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
EVO ha scritto:Ci sono due categorie di farmacisti e fra l'una categoria e l'altra v'è maggior differenza che fra il giorno e la notte: i farmacisti titolari, ricchi appartenenti ad una casta, ed i farmacisti dipendenti, massa di sfruttati e precari.
... ma la difesa degli attuali privilegi, è a favore... di quale delle 2 categorie?
(Chiaramente si tratta di un domanda retorica...)
Togliere il numero chiuso, tra l'altro, permetterebbe a qualche componente della seconda categoria di poter sperare in un futuro migliore, o come titolari di una piccola farmacia, o anche come dipendenti... ci sarebbero infatti più posti di lavoro e soprattutto non dovrebbero come oggi sottostare a...
No, lo dica qualcun altro ... che il mio account è troppo "individuabile", non voglio mica finire in galera!
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
EVO ha scritto:Ci sono due categorie di farmacisti e fra l'una categoria e l'altra v'è maggior differenza che fra il giorno e la notte: i farmacisti titolari, ricchi appartenenti ad una casta, ed i farmacisti dipendenti, massa di sfruttati e precari.
Tutto rientra in una dinamica fisico-chimica più generale, che suddivide gli esseri umani in butta-in-€ulo e in piglia-in-€ulo.
Così è sempre stato.
E così sempre sarà.
Fino alla fine dei tempi.
Che, a mio modesto avviso, non sarebbe poi così male se fosse molto prossima.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Darrow ha scritto:Sìholubice ha scritto:Darrow ha scritto:
Curriculim vitae di Darrow:
Licenza media superiore conseguita con regolare esame di maturità.
Obiettore di coscienza per un anno a circa 400 £/die. (Immagino fossero al netto delle imposte, a essere sincero non ricordo di averle mai incassate, ma il distretto militare mi recapitava mensilmente un certificato in cui mi indicava che mi erano state corrisposte, mah... avevo 19 anni e non davo importanza al denaro, non perchè fossi ricco, ma perchè ero stato abituato a farne a meno...) Diploma di laurea professionale conseguito con regolare esame statale.
Regolari (almeno per quanta mi riguarda non ho mai pagato nessuno) concorsi in giro per l'Italia, di cui tre vinti. Assunzione come dipendente pubblico e attualmente ancora assunto a tempo indeterminato. Mi potresti spiegare qual è, in base a questo rapido excursus che ti ho fatto, il mio capo d'imputazione?
Sai apprezzare la sincerità? Dimmi un sì oppure un no.
Ma se mi dici si, poi non ti inalberare per quanto ti verrà risposto...
C'ho pensato e ripensato... e sono arrivato alla conclusione che forse è meglio che sono più diplomatico di quanto vorrei. Diciamo che nel tuo cursus ad honorem manca qualcosa che non deve mai mancare: un lavoro 'sotto padrone' 7 giorni su 7, 11 ore al giorno, per almeno 4 mesi di fila. Possibilmente un lavoro faticoso, sporco, mal pagato e con un datore di lavoro che, come una sorta di Negroni coktail, sia per 1/3 Stronzo, per 1/3 Spilorcio e per 1/3 Carogna. Insomma, ti sto dicendo che, privo come sei di queste esperienze di vita, vivi in un mondo tutto tuo, un mondo in cui tutto 'ti è dovuto', ed un mondo in cui uno può ca$$egiare sotto internet a tutte le ore del giorno e della notte.
Il che dice molte cose. E il che mi mi autorizza a dire che ci sia molto di maltolto in quel reddito di cui disponi ad ogni 27(*).
Haug. Ho detto...
(*) Feci qualcosa del genere anche io qui dentro, per qualche mese. Ma ero, come dire, autorizzato dallo sbrago e dalla liquidazionie/soppressione generale in ditta.
Ultima modifica di holubice il Lun 19 Dic 2011 - 22:53 - modificato 1 volta.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
paolo1951 ha scritto:
... ma la difesa degli attuali privilegi, è a favore... di quale delle 2 categorie?
(Chiaramente si tratta di un domanda retorica...)
Togliere il numero chiuso, tra l'altro, permetterebbe a qualche componente della seconda categoria di poter sperare in un futuro migliore, o come titolari di una piccola farmacia, o anche come dipendenti... ci sarebbero infatti più posti di lavoro e soprattutto non dovrebbero come oggi sottostare a...
No, lo dica qualcun altro ... che il mio account è troppo "individuabile", non voglio mica finire in galera!
Il bar di quartiere nella via dove vivevo da ragazzo era gestito da un barista di nome Patrizio. Era un bar popolare, di un quartiere popoloso, piazzato proprio nel suo mezzo. Patrizio lo gestiva 20 anni fa. Non era il proprietario, il padrone dei muri era (ed è) un rabbino marrano che gli chiedeva una sacco di soldi di pigione ma, col fatto che egli lavorava tantissime ore in prima persona, pagando poche ore ai dipendenti, riusciva a guadagnare molto bene. Mi ricordo che era anche onesto nel battere gli scontrini, anche con gli avventori che conosceva bene, non solo con i forestieri e potenziali finanzieri in borghese. Dopo 15 anni ha deciso di cambiare lavoro, complice la moglie che era stanca di quella vita (c'è sempre una donna dietro a tutte le cazzate commesse da un uomo...fin dall'origine ). Ha fatto alcuni altri mestieri e da un po' ha ripreso un altro bar dall'altra parte della città, dentro un grosso centro commerciale. Qualche giorno fa sono passato da quelle parti per comprare un accessorio al seggiolino e sono andato a bere qualcosa per salutarlo. Ha un bar molto grande, ma lo tiene aperto poche ore al giorno. Gli ho chiesto come andava e m'ha detto che, pur con tutta la buona volontà, non riesce ad avere clientela sufficiente per andare avanti: gli stanno aprendo e chiudento bar in continuazione avanti, dietro, a destra e a sinistra del suo. E tutti, come lui, stanno facendo la fame.
Questo è quanto avviene, e quanto avverrà, a tutte quelle categorie che non riescono a difendere con le unghie, con i denti (e con i finanziamenti che cammuffano tangenti) le loro rendite di posizione.
Il nostro è un Paese corporativo. Lo è da sempre, ancor prima di quando il buon Dante, per scrivere, dovette iscriversi ad una corporazione di Firenze, quella degli Speziali. Se non erro.
Insomma, era anche lui un farmacista. Dovendone scegliere una, forse ha optato per la più forte...
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
holubice ha scritto:
Haug. Ho detto...
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Hai detto la solita cazzata!
Come chiunque parli di cose che non conosce. Basati su quello che ti ho detto e non presupporre cose che non sai se non vuoi dire le solite minchiate che dici. In base a quello che ti ho riferito ionon ho rubato uno scellino in vita mia, e tu non hai il diritto di dire un'acca. Per quanto mi riguarda le stronzate che dici sono frutto del tuo guardarti allo specchio.
Con rispetto.
loonar- ----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
E' meglio se rientri in topic Holu e fai una tara a certe affermazioni per il futuro anche perché non mi sembra che mai nessuno ti abbia mai detto lo stesso.holubice ha scritto:
Insomma, ti sto dicendo che, privo come sei di queste esperienze di vita, vivi in un mondo tutto tuo, un mondo in cui tutto 'ti è dovuto', ed un mondo in cui uno può ca$$egiare sotto internet a tutte le ore del giorno e della notte.
Il che dice molte cose. E il che mi mi autorizza a dire che ci sia molto di maltolto in quel reddito di cui disponi ad ogni 27(*).
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Qua chi vive in un mondo tutto suo sei proprio tu caro Holubice, un mondo protetto quello di internet, che ti permette di offendere chi non conosci. Il che mi autorizza a dire che sei un vigliacco che le stesse cose che dice qua su internet non le direbbe a quattrocchi. Non ti ho segnalato solamente perchè non meriti tanta considerazione.holubice ha scritto:
Insomma, ti sto dicendo che, privo come sei di queste esperienze di vita, vivi in un mondo tutto tuo, un mondo in cui tutto 'ti è dovuto', ed un mondo in cui uno può ca$$egiare sotto internet a tutte le ore del giorno e della notte.
Il che dice molte cose. E il che mi mi autorizza a dire che ci sia molto di maltolto in quel reddito di cui disponi ad ogni 27(*).
loonar- ----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
holubice ha scritto:Fino alla fine dei tempi.
Che, a mio modesto avviso, non sarebbe poi così male se fosse molto prossima.
Esiste una pratica fine del mondo fai da te ad uso personale, si chiama rivoltella e piantata verso la propria tempia o diretta verso il cervello passando dalla bocca, il più delle volte funziona benissimo.
Provaci!
loonar- ----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Lasciamo perdere Dante, che l'Italia di allora (se d'Italia possiamo parlare...) era un po' diversa; semmai ci sono "fenomeni" molto più recenti che spiegano il carattere "corporativo" del paese... tipo il fascismo che sfociò nella "Camera dei fasci e delle corporazioni"...holubice ha scritto:paolo1951 ha scritto:
... ma la difesa degli attuali privilegi, è a favore... di quale delle 2 categorie?
(Chiaramente si tratta di un domanda retorica...)
Togliere il numero chiuso, tra l'altro, permetterebbe a qualche componente della seconda categoria di poter sperare in un futuro migliore, o come titolari di una piccola farmacia, o anche come dipendenti... ci sarebbero infatti più posti di lavoro e soprattutto non dovrebbero come oggi sottostare a...
No, lo dica qualcun altro ... che il mio account è troppo "individuabile", non voglio mica finire in galera!
Il bar di quartiere nella via dove vivevo da ragazzo era gestito da un barista di nome Patrizio. Era un bar popolare, di un quartiere popoloso, piazzato proprio nel suo mezzo. Patrizio lo gestiva 20 anni fa. Non era il proprietario, il padrone dei muri era (ed è) un rabbino marrano che gli chiedeva una sacco di soldi di pigione ma, col fatto che egli lavorava tantissime ore in prima persona, pagando poche ore ai dipendenti, riusciva a guadagnare molto bene. Mi ricordo che era anche onesto nel battere gli scontrini, anche con gli avventori che conosceva bene, non solo con i forestieri e potenziali finanzieri in borghese. Dopo 15 anni ha deciso di cambiare lavoro, complice la moglie che era stanca di quella vita (c'è sempre una donna dietro a tutte le cazzate commesse da un uomo...fin dall'origine ). Ha fatto alcuni altri mestieri e da un po' ha ripreso un altro bar dall'altra parte della città, dentro un grosso centro commerciale. Qualche giorno fa sono passato da quelle parti per comprare un accessorio al seggiolino e sono andato a bere qualcosa per salutarlo. Ha un bar molto grande, ma lo tiene aperto poche ore al giorno. Gli ho chiesto come andava e m'ha detto che, pur con tutta la buona volontà, non riesce ad avere clientela sufficiente per andare avanti: gli stanno aprendo e chiudento bar in continuazione avanti, dietro, a destra e a sinistra del suo. E tutti, come lui, stanno facendo la fame.
Questo è quanto avviene, e quanto avverrà, a tutte quelle categorie che non riescono a difendere con le unghie, con i denti (e con i finanziamenti che cammuffano tangenti) le loro rendite di posizione.
Il nostro è un Paese corporativo. Lo è da sempre, ancor prima di quando il buon Dante, per scrivere, dovette iscriversi ad una corporazione di Firenze, quella degli Speziali. Se non erro.
Insomma, era anche lui un farmacista. Dovendone scegliere una, forse ha optato per la più forte...
Per il resto capisco benissimo il tuo discorso, anche se l'esempio da te portato non mi sembra il migliore....
Certo noi siamo un paese sostanzialmente corporativo, dove corporative sono sia la destra, sia la sinistra... dove il liberismo è odiato da tutti, ma questo non significa che ciò sia una cosa positiva e che comunque ci si debba arrendere a questa situazione di fatto!
La partecipazione all'Europa... per quello che vale, ci ha comunque costretto ad abbandonare un pochino questa tendenza atavica, e a mio parere deleteria.
La cosa non riguarda chiaramente solo i farmacisti e i notai, solo che in questi casi è particolarmente evidente e genera effetti particolarmente perniciosi.
Tu evidentemente credi nel "protezionismo"... io nella libera concorrenza, per carità sappiamo che nessuna scelta può e deve essere "assoluta", anche il sistema liberistico ha la sue pecche e richiede i necessari correttivi, ma tu stai perorando contro i rischi dell'obesità rivolgendoti a persone che muoiono di fame!!!
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
farmacisti e notai hanno numerose cose in comune, ma una in particolare: sono inutili.
Una volta che so quale medicina voglio, l'interlocutore ideale che vorrei avere è un distributore automatico (non guasto magari ;-).
Se devo vendere una cosa o altro, perché non dovrei andare da un semplice incaricato del comune? Chissà se Scajola si sarebbe accorto che gli regalavano una casa, se doveva andare in comune a rispondere di una serie "strana" di assegni emessi a suo favore.
L'unico modo per restare in vita (e che vita) per qualcosa di inutile è fare cartello, prezzolare, corrompere, millantare finché qualcosa di più grande non li spazzerà via. Io spero presto.
Su quel che scrive Holu non riesco più a inserirmi.
Una volta che so quale medicina voglio, l'interlocutore ideale che vorrei avere è un distributore automatico (non guasto magari ;-).
Se devo vendere una cosa o altro, perché non dovrei andare da un semplice incaricato del comune? Chissà se Scajola si sarebbe accorto che gli regalavano una casa, se doveva andare in comune a rispondere di una serie "strana" di assegni emessi a suo favore.
L'unico modo per restare in vita (e che vita) per qualcosa di inutile è fare cartello, prezzolare, corrompere, millantare finché qualcosa di più grande non li spazzerà via. Io spero presto.
Su quel che scrive Holu non riesco più a inserirmi.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Vorrei essere un pochino meno drastico di te...alberto ha scritto:farmacisti e notai hanno numerose cose in comune, ma una in particolare: sono inutili.
Una volta che so quale medicina voglio, l'interlocutore ideale che vorrei avere è un distributore automatico (non guasto magari ;-).
Se devo vendere una cosa o altro, perché non dovrei andare da un semplice incaricato del comune? Chissà se Scajola si sarebbe accorto che gli regalavano una casa, se doveva andare in comune a rispondere di una serie "strana" di assegni emessi a suo favore.
L'unico modo per restare in vita (e che vita) per qualcosa di inutile è fare cartello, prezzolare, corrompere, millantare finché qualcosa di più grande non li spazzerà via. Io spero presto.
Su quel che scrive Holu non riesco più a inserirmi.
1. i notai dovrebbero intervenire negli atti solo su esplicita richiesta di una delle parti...
2. per i farmacisti, una volta abolito il numero chiuso delle farmacie, viene richiesta la loro presenza (come responsabili) all'interno di qualunque struttura commerciale che venda farmaci al pubblico.
Aggiungerei poi una piccola cosetta... di carattere fiscale: le spese mediche non danno più diritto alla detrazione fiscale del 19%, e quanto a quelle "mutuate"... darei un qualche bonus fiscale a chi fa spendere allo stato poco o nulla per la "salute"... escludendo al limite nel conteggio, i casi di malattie gravi e/o malati "seri"...
Oggi si spendono cifre folli per farmaci e analisi sostanzialmente inutili se non dannose... per psicopatici malati solo di ipocondria... per campagne di "prevenzione" che servono solo agli "operatori sanitari"... per una burocrazia faraonica legata alla gestione della "sanità pubblica"...
Il motto potrebbe essere (perlomeno per gli anziani come me):
... al massimo più Viagra, ma meno tranquillanti.
Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Concordo su tutta la linea.alberto ha scritto:farmacisti e notai hanno numerose cose in comune, ma una in particolare: sono inutili.
Una volta che so quale medicina voglio, l'interlocutore ideale che vorrei avere è un distributore automatico (non guasto magari ;-).
Se devo vendere una cosa o altro, perché non dovrei andare da un semplice incaricato del comune? Chissà se Scajola si sarebbe accorto che gli regalavano una casa, se doveva andare in comune a rispondere di una serie "strana" di assegni emessi a suo favore.
L'unico modo per restare in vita (e che vita) per qualcosa di inutile è fare cartello, prezzolare, corrompere, millantare finché qualcosa di più grande non li spazzerà via. Io spero presto.
Su quel che scrive Holu non riesco più a inserirmi.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Alberto è sempre affilato come un coltello.alberto ha scritto: ...
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Premetto che chi sta scrivendo è un farmacista NON titolare, che dopo aver lavorato in farmacia da dipendente, essere stato nominato direttore dopo solo 4 anni, essere passato all’industria nel marketing farmaceutico, adesso è dirigente di una multinazionale del farmaco. Lamentarsi è facile, darsi da fare è un’altra cosa. Ad ogni modo l'italia purtroppo è il paese dei 60 milioni di allenatori della nazionale di calcio e come in questo stupido e strapagato sport, anche nelle questioni delicate come il servizio farmaceutico ci sono ignoranti in materia che pensano di trovare una soluzione scrivendo STRONZATE del tipo: distributori automatici o abolizione del numero chiuso. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: la PIANTA ORGANICA (andatevi a leggere cosa vuol dire) esiste perché in una realtà complessa come quella italiana, fatta di paesini arroccati su colline pittoresche, vi sia sempre e comunque una FARMACIA (e non solo nelle vie trafficate di Milano). In tutte queste piccole realtà il farmacista rappresenta un caposaldo per la comunità, fatta per la maggioranza di gente anziana che non arriva a fine mese e nel farmacista può trovare un consiglio GRATUITO a qualsiasi ora del giorno e della notte che viene prima del medico o dell’ospedale, lontano 80 km con altrettanti km di fila!! Vi assicuro che c’è tanta gente (magari anche in questo forum dato il livello degli interventi) che chiede dell’aspirina per il mal di stomaco (questo assicura un’ulcera perforantemigliaia di euro per il sistema sanitario nazionale che NOI, si spera, PAGHIAMO CON LE TASSE!!) Inoltre il farmacista non può essere messo sotto pressione da un mercato concorrenziale, poiché se è vero che la concorrenza porta ad un abbattimento dei prezzi, è anche vero che per conseguirlo non sempre si percorrono strade limpide. Allora se io vendo tazzine da caffè e mi aprono mille concorrenti nel quartiere avrò 3 strade: 1.Chiudere 2.Targettizzare su una fascia altissima, con prezzi altissimi per una nicchia 3.Targettizzare su una fascia di prezzo bassa, prodotti provenienti dalla FAMOSA CINA E allora io vi chiedo miei cari GENI della farmaco economia, cosa succede se la CATENA di farmacie aperta con i soldi della camorra propina alla vostra cara mammina una pillola contenente eccipienti cancerogeni e poi la vostra cara mammina muore fra atroci sofferenze?? Ve la do io la risposta: aprirete un altro bel tread come questo in cui griderete la vostra indignazione rimpiangendo le vecchie farmacie!! Allora parliamo di cose serie, dato che in italia siamo così esterofili, vi riporto la situazione del virtuoso Belgio e della povera Grecia. In BELGIO c’è una farmacia ogni 8.000 abitanti (adesso in italia una ogni 3.000) mentre in Grecia una farmacia ogni 1.500 abitanti. Bene, la spesa procapite in belgio è pari ad 1/6 di quella Greca e 1/3 di quella italiana. Questo tutto a favore di voi cittadini (sapete che in italia la sanità è finanziata dalle vostre tasse???). Invece voi del popolino vi accontentate delle storielle che vi inculcano sapientemente nella testa i giganti della GDO che come un predatore perfetto quieti attendono il momento giusto per smantellare il servizio farmaceutico così com’è e metterci le mani sopra loro. A loro serve un capro espiatorio e nel FARMACISTA TITOLARE l’hanno trovato!! Perfetto con i suoi privilegi e il suo camice bianco immacolato!! La realtà è che il problema è solo UNO, non è la FARMACIA ma sono i FARMACISTI! Nel senso che se non si da la possibilità ai giovani di fare carriera è normale che poi loro vengano deviati a pensare che sia giusto e producente aprire una farmacia ad ogni angolo commercialmente valido e chiuderle nelle zone rurali. La farmacia è data in licenza ad un professionista, ragion per cui all’età del pensionamento (pensione che attualmente i farmacisti titolari non hanno, nonostante siano i maggiori contribuenti in italia) la licenza deve passare ad un altro professionista che la vincerà per merito e bravura. Non esiste che la farmacia passi di padre in figlio come avveniva con i titoli nobiliari nel medio evo! Questo è il problema e finchè tutti i farmacisti non lo capiranno ci saranno poteri forti dall’esterno che faranno leva su questa ingiustizia per mobilitare le folle di pecore non-pensanti che poi alla fine fanno la famosa OPINIONE PUBBLICA.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Ciao Pozeco! Benvenuto
Tu però mi devi spiegare perchè dovrebbe esistere un lavoro,(e quello di una farmacia è un lavoro), che sia privilegiato. Il farmacista vende i farmaci per lucro, non per missione. E per quale motivo la legge dovrebbe difendere i sui interessi di bottega? Allora dovrebbe essere così per tutte le altre professioni. Ma, a parte i notai !!!!, tutti gli altri lavoratori si misurano liberamente sul campo in sconti diretti e con libera concorrenza. E' ora che spariscano i corporativismi e tutti questi assurdi privilegi.
Tu però mi devi spiegare perchè dovrebbe esistere un lavoro,(e quello di una farmacia è un lavoro), che sia privilegiato. Il farmacista vende i farmaci per lucro, non per missione. E per quale motivo la legge dovrebbe difendere i sui interessi di bottega? Allora dovrebbe essere così per tutte le altre professioni. Ma, a parte i notai !!!!, tutti gli altri lavoratori si misurano liberamente sul campo in sconti diretti e con libera concorrenza. E' ora che spariscano i corporativismi e tutti questi assurdi privilegi.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Paolo ha scritto:Ciao Pozeco! Benvenuto
Tu però mi devi spiegare perchè dovrebbe esistere un lavoro,(e quello di una farmacia è un lavoro), che sia privilegiato. Il farmacista vende i farmaci per lucro, non per missione. E per quale motivo la legge dovrebbe difendere i sui interessi di bottega? Allora dovrebbe essere così per tutte le altre professioni. Ma, a parte i notai !!!!, tutti gli altri lavoratori si misurano liberamente sul campo in sconti diretti e con libera concorrenza. E' ora che spariscano i corporativismi e tutti questi assurdi privilegi.
Paragonare farmacisti e notai è pratica diffusa ma le due professioni sono molto distanti fra di loro. Hanno in comune solo il numero chiuso.
Mi spiego meglio: ritengo che i notai non abbiamo senso di esistere semplicemente perchè ciò che fanno, in tutti gli altri paesi del mondo, lo può fare un semplice avvocato e in questo caso, dato che di parole si tratta, e dato che queste parole sarebbero scritte ugualmente da un professionista, nessuno si farebbe male se il mercato si aprisse alla concorrenza. Anzi a giovarne sarebbero gli utenti finali grazie ad un naturale abbattimento dei costi.
Il caso delle farmacie è ben diverso per i seguenti motivi:
1.Come ho già detto una libera concorrenza sul farmaco porterebbe soltanto ad un abbattimento della qualità del servizio con, in casi estremi, la morte dell'utente finale (vedi il caso recente del sorbitolo comprato su internet)
2.La farmacia per offrire un elevato standard di qualità e per offrire dei servizi (gratuiti) come già sta avvenendo negli ultimi anni, deve avere assicurato un livello di reddività.
Quì nasce il problema: come fare a garantire uno standard elevato di qualità del servizio tenendosi lontani da logiche commerciali e concorrenziali potenzialmente molto dannose?
La risposta purtroppo è solo una: NUMERO CHIUSO
Il resto sono solo farneticazzioni. La farmacia deve rimanere protetta come in tutti i paesi d'europa, sono i farmacisti che devono essere LIBERALIZZATI!!
E chi guarda all'america come modello provi ad andarsi ad ammalare lì senza avere una american express black in tasca e vedrà cosa gli succederà!!
pozecho- ------------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
pozecho ha scritto:
Paragonare farmacisti e notai è pratica diffusa ma le due professioni sono molto distanti fra di loro. Hanno in comune solo il numero chiuso.
Mi spiego meglio: ritengo che i notai non abbiamo senso di esistere semplicemente perchè ciò che fanno, in tutti gli altri paesi del mondo, lo può fare un semplice avvocato e in questo caso, dato che di parole si tratta, e dato che queste parole sarebbero scritte ugualmente da un professionista, nessuno si farebbe male se il mercato si aprisse alla concorrenza. Anzi a giovarne sarebbero gli utenti finali grazie ad un naturale abbattimento dei costi.
Su questo mi trovi d'accordo. Oltre non servire assolutamente a niente i notai sono una casta super protetta e super pagata. Un vero schifo!!
pozecho ha scritto:
1.Come ho già detto una libera concorrenza sul farmaco porterebbe soltanto ad un abbattimento della qualità del servizio con, in casi estremi, la morte dell'utente finale (vedi il caso recente del sorbitolo comprato su internet)
Questo non è assolutamente vero. Sono sufficienti leggi che regolamentano le vendite e non ci sarebbe più il problema. Poi non ho detto di abolirle. Dico solo che tutti quelli che hanno i requisiti di legge per esercitare la professione lo debbano poter fare liberamente.
pozecho ha scritto:
2.La farmacia per offrire un elevato standard di qualità e per offrire dei servizi (gratuiti) come già sta avvenendo negli ultimi anni, deve avere assicurato un livello di reddività.
Allora perchè non a tutti le altre attività o professioni? Pensi che solo le farmacie svolgano un lavoro utile o anche indispensabile ? E poi la faccenda di garantire l'utile è ridicola. Ma in farmacia paghi anche per farti misurare la pressione. Altro che servizi gratuiti !!!! E non parlarmi delle zone disagiate dove non sarebbe conveniente gestire la farmacia. Primo ti ricordo che ci sono le farmacie comunali apposta per questo, secondo ti garantisco che oggi si spaccherebbero le ossa pur di aprire una anche in cima al monte bianco!!
pozecho ha scritto:
Quì nasce il problema: come fare a garantire uno standard elevato di qualità del servizio tenendosi lontani da logiche commerciali e concorrenziali potenzialmente molto dannose?
Elementare Watson! Libero mercato con leggi e controlli severi!! E il gioco è fatto. Altro che lobby. Se avessero il coraggio di fare così su tutti le altre caste o lobby che siano, sai come cambierebbero le cose!!
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
quoto Alberto
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
pozecho ha scritto:Premetto che chi sta scrivendo è un farmacista NON titolare, che dopo aver lavorato in farmacia da dipendente, essere stato nominato direttore dopo solo 4 anni, essere passato all’industria nel marketing farmaceutico, adesso è dirigente di una multinazionale del farmaco. Lamentarsi è facile, darsi da fare è un’altra cosa. Ad ogni modo l'italia purtroppo è il paese dei 60 milioni di allenatori della nazionale di calcio e come in questo stupido e strapagato sport, anche nelle questioni delicate come il servizio farmaceutico ci sono ignoranti in materia che pensano di trovare una soluzione scrivendo STRONZATE del tipo: distributori automatici o abolizione del numero chiuso. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: la PIANTA ORGANICA (andatevi a leggere cosa vuol dire) esiste perché in una realtà complessa come quella italiana, fatta di paesini arroccati su colline pittoresche, vi sia sempre e comunque una FARMACIA (e non solo nelle vie trafficate di Milano). In tutte queste piccole realtà il farmacista rappresenta un caposaldo per la comunità, fatta per la maggioranza di gente anziana che non arriva a fine mese e nel farmacista può trovare un consiglio GRATUITO a qualsiasi ora del giorno e della notte che viene prima del medico o dell’ospedale, lontano 80 km con altrettanti km di fila!! Vi assicuro che c’è tanta gente (magari anche in questo forum dato il livello degli interventi) che chiede dell’aspirina per il mal di stomaco (questo assicura un’ulcera perforantemigliaia di euro per il sistema sanitario nazionale che NOI, si spera, PAGHIAMO CON LE TASSE!!) Inoltre il farmacista non può essere messo sotto pressione da un mercato concorrenziale, poiché se è vero che la concorrenza porta ad un abbattimento dei prezzi, è anche vero che per conseguirlo non sempre si percorrono strade limpide. Allora se io vendo tazzine da caffè e mi aprono mille concorrenti nel quartiere avrò 3 strade: 1.Chiudere 2.Targettizzare su una fascia altissima, con prezzi altissimi per una nicchia 3.Targettizzare su una fascia di prezzo bassa, prodotti provenienti dalla FAMOSA CINA E allora io vi chiedo miei cari GENI della farmaco economia, cosa succede se la CATENA di farmacie aperta con i soldi della camorra propina alla vostra cara mammina una pillola contenente eccipienti cancerogeni e poi la vostra cara mammina muore fra atroci sofferenze?? Ve la do io la risposta: aprirete un altro bel tread come questo in cui griderete la vostra indignazione rimpiangendo le vecchie farmacie!! Allora parliamo di cose serie, dato che in italia siamo così esterofili, vi riporto la situazione del virtuoso Belgio e della povera Grecia. In BELGIO c’è una farmacia ogni 8.000 abitanti (adesso in italia una ogni 3.000) mentre in Grecia una farmacia ogni 1.500 abitanti. Bene, la spesa procapite in belgio è pari ad 1/6 di quella Greca e 1/3 di quella italiana. Questo tutto a favore di voi cittadini (sapete che in italia la sanità è finanziata dalle vostre tasse???). Invece voi del popolino vi accontentate delle storielle che vi inculcano sapientemente nella testa i giganti della GDO che come un predatore perfetto quieti attendono il momento giusto per smantellare il servizio farmaceutico così com’è e metterci le mani sopra loro. A loro serve un capro espiatorio e nel FARMACISTA TITOLARE l’hanno trovato!! Perfetto con i suoi privilegi e il suo camice bianco immacolato!! La realtà è che il problema è solo UNO, non è la FARMACIA ma sono i FARMACISTI! Nel senso che se non si da la possibilità ai giovani di fare carriera è normale che poi loro vengano deviati a pensare che sia giusto e producente aprire una farmacia ad ogni angolo commercialmente valido e chiuderle nelle zone rurali. La farmacia è data in licenza ad un professionista, ragion per cui all’età del pensionamento (pensione che attualmente i farmacisti titolari non hanno, nonostante siano i maggiori contribuenti in italia) la licenza deve passare ad un altro professionista che la vincerà per merito e bravura. Non esiste che la farmacia passi di padre in figlio come avveniva con i titoli nobiliari nel medio evo! Questo è il problema e finchè tutti i farmacisti non lo capiranno ci saranno poteri forti dall’esterno che faranno leva su questa ingiustizia per mobilitare le folle di pecore non-pensanti che poi alla fine fanno la famosa OPINIONE PUBBLICA.
quindi se la poni così dovrebbero essere gestite dallo stato, non da privati.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
jessica ha scritto:
quindi se la poni così dovrebbero essere gestite dallo stato, non da privati.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
alberto ha scritto:farmacisti e notai hanno numerose cose in comune, ma una in particolare: sono inutili.
Una volta che so quale medicina voglio, l'interlocutore ideale che vorrei avere è un distributore automatico (non guasto magari ;-).
Se devo vendere una cosa o altro, perché non dovrei andare da un semplice incaricato del comune? Chissà se Scajola si sarebbe accorto che gli regalavano una casa, se doveva andare in comune a rispondere di una serie "strana" di assegni emessi a suo favore.
L'unico modo per restare in vita (e che vita) per qualcosa di inutile è fare cartello, prezzolare, corrompere, millantare finché qualcosa di più grande non li spazzerà via. Io spero presto.
Su quel che scrive Holu non riesco più a inserirmi.
negli USA ci sono 240 morti all'anno per uso improprio dell'aspirina.
Non sono un adoratore dei farmacisti, ma col distributore automatico avremmo un rimedio peggiore del male
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Minsky ha scritto:Alberto è sempre affilato come un coltello.alberto ha scritto: ...
già, ma in questo caso ha tagliato la parte sbagliata
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
hai scritto una minchiata... posto che sia vero, ci saranno anche coloro che si strozzano dando un morso al panino, che facciamo chiudiamo i panifici?
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
non vedo in che modo l'ereditarietà di una farmacia e l'impossibilità digedeone ha scritto:negli USA ci sono 240 morti all'anno per uso improprio dell'aspirina.
Non sono un adoratore dei farmacisti, ma col distributore automatico avremmo un rimedio peggiore del male
concorrenza da parte di chi non ha già il papi farmacista possa arginare il grave problema per le morti da aspirina.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Mi sembra con la mia risposta di essere stato molto esaustivo e professionale nell’argomentare le mie risposte con dati ed evidenze sul campo.
Evidentemente ho sopravvalutato questo forum dato che tutte le risposte alle mie affermazioni non sono altro che due righette degne del bar di quartiere.
NELLOLO: La cosa che più mi sconvolge è come nell’opinione pubblica davvero un farmaco viene paragonato ad un panino. E non sei stato per nulla arguto dato che hai paragonato l’atto di strozzarsi con un effetto collaterale dato dall’aspirina (non conosco panini che abbiano effetti avversi). La tua affermazione sarebbe stata valida solo se i 240 morti fossero dovuti allo STROZZARSI con l’aspirina.
Ad ogni modo l’aspirina è un farmaco da banco che già viene venduto al di fuori del canale farmacia. I farmaci delicati con cui hanno a che fare i farmacisti sono ben altri.
JESSICA: la tua potrebbe sembrare da chi non conosce il settore una soluzione plausibile, ma in realtà sarebbe mirata solo ad eliminare un privilegio dei titolari (che a voi non fa dormire) per rendere tutti dipendenti statali.
Evidentemente non conosci la situazione delle FARMACIE COMUNALI le quali sono un esempio di ciò che vorresti tu. Peccato che in esse i farmaci costano MOLTO di più che nelle farmacie private, poiché gli acquisti si fanno ad appalti con un unico grossista che poi applica il prezzo (sai come vanno gli appalti in italia???).
I farmacisti “ORCHI” invece si possono muovere, da imprenditori, al meglio e spuntare l’offerta migliore dai vari grossisti, ergo TU paghi molto meno. Poi loro sicuramente ci guadagnano, ma tu lavori gratis???? E ricordatevi sempre che l’italia è il paese dove si paga meno al mondo se ti ammala, anche questo ha portato al collasso del sistema.
PAOLO: almeno tu ti sei degnato di controbattere con un minimo di impegno.
Il tuo errore però è dare soluzioni senza conoscerle. Ad esempio tu dici: Questo non è assolutamente vero. Sono sufficienti leggi che regolamentano le vendite e non ci sarebbe più il problema.
Io ti chiedo: quali sarebbero queste magiche leggi? Secondo te tutti quelli che a livello mondiale hanno previsto un limite all’apertura di farmacie sono tutti dei poveri ignoranti?
Prima studiati un attimo i sistemi sanitari internazionali se proprio quello italiano (il migliore al mondo secondo l’oms) ti fa così schifo e poi dai delle soluzioni reali e concrete. Sarò il primo ad essere felicissimo di valutarle e magari proporle a chi di dovere.
Per favore non parliamo senza cognizione di causa e solo per aprire la bocca (o toccare la tastiera in questo caso).
Evidentemente ho sopravvalutato questo forum dato che tutte le risposte alle mie affermazioni non sono altro che due righette degne del bar di quartiere.
NELLOLO: La cosa che più mi sconvolge è come nell’opinione pubblica davvero un farmaco viene paragonato ad un panino. E non sei stato per nulla arguto dato che hai paragonato l’atto di strozzarsi con un effetto collaterale dato dall’aspirina (non conosco panini che abbiano effetti avversi). La tua affermazione sarebbe stata valida solo se i 240 morti fossero dovuti allo STROZZARSI con l’aspirina.
Ad ogni modo l’aspirina è un farmaco da banco che già viene venduto al di fuori del canale farmacia. I farmaci delicati con cui hanno a che fare i farmacisti sono ben altri.
JESSICA: la tua potrebbe sembrare da chi non conosce il settore una soluzione plausibile, ma in realtà sarebbe mirata solo ad eliminare un privilegio dei titolari (che a voi non fa dormire) per rendere tutti dipendenti statali.
Evidentemente non conosci la situazione delle FARMACIE COMUNALI le quali sono un esempio di ciò che vorresti tu. Peccato che in esse i farmaci costano MOLTO di più che nelle farmacie private, poiché gli acquisti si fanno ad appalti con un unico grossista che poi applica il prezzo (sai come vanno gli appalti in italia???).
I farmacisti “ORCHI” invece si possono muovere, da imprenditori, al meglio e spuntare l’offerta migliore dai vari grossisti, ergo TU paghi molto meno. Poi loro sicuramente ci guadagnano, ma tu lavori gratis???? E ricordatevi sempre che l’italia è il paese dove si paga meno al mondo se ti ammala, anche questo ha portato al collasso del sistema.
PAOLO: almeno tu ti sei degnato di controbattere con un minimo di impegno.
Il tuo errore però è dare soluzioni senza conoscerle. Ad esempio tu dici: Questo non è assolutamente vero. Sono sufficienti leggi che regolamentano le vendite e non ci sarebbe più il problema.
Io ti chiedo: quali sarebbero queste magiche leggi? Secondo te tutti quelli che a livello mondiale hanno previsto un limite all’apertura di farmacie sono tutti dei poveri ignoranti?
Prima studiati un attimo i sistemi sanitari internazionali se proprio quello italiano (il migliore al mondo secondo l’oms) ti fa così schifo e poi dai delle soluzioni reali e concrete. Sarò il primo ad essere felicissimo di valutarle e magari proporle a chi di dovere.
Per favore non parliamo senza cognizione di causa e solo per aprire la bocca (o toccare la tastiera in questo caso).
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
e aggiungo un ultima cosa:
dato che in questo sito siete tutti contro i poteri forti, non vi viene il dubbio che in realtà i farmacisti sono degli sfigati con un sindacato ridicolo? Leggetevi uno dei loro giornali di settore e vedrete qualte lagne.
Non vi viene il dubbio che i grossi gruppi (tipo Boots)stiano muovendo i fili per entrare nel nostro mercato e monopolizzarlo?
Pensateci bene e poi mi direte
dato che in questo sito siete tutti contro i poteri forti, non vi viene il dubbio che in realtà i farmacisti sono degli sfigati con un sindacato ridicolo? Leggetevi uno dei loro giornali di settore e vedrete qualte lagne.
Non vi viene il dubbio che i grossi gruppi (tipo Boots)stiano muovendo i fili per entrare nel nostro mercato e monopolizzarlo?
Pensateci bene e poi mi direte
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
negli USA ci sono 240 morti all'anno per uso improprio dell'aspirina.
Non sono un adoratore dei farmacisti, ma col distributore automatico avremmo un rimedio peggiore del male
Read more: http://atei.forumitalian.com/t3641p70-chi-difende-l-intoccabile-casta-dei-farmacisti#ixzz1sDEjJSFS
Si..infatti i farmacisti avranno salvato la vita a decine di persone rifiutandosi di vendergli le aspirine!
Il farmacista medio è semplicemente un commesso.
Il farmacista è solo colui che sa preparare i galenici, farmaci personalizzati e in dosi dedicate.
Per la sicurezza e il controllo basta anche un bravo pensionato appolaiato sullo sgabello che controlla i documenti, la prescrizione e la faccia losca del cliente..
Per me le farmacie sono come i notai e gli agenti di cambio. Nicchie di famiglie borghesi che si tramandano da generazioni una raccomandazione esclusiva. Ignobilmente ricchi e senza nessun particolare merito se non il protezionismo viscerale riservato loro dal sistema.
jessica ha scritto:non vedo in che modo l'ereditarietà di una farmacia e l'impossibilità digedeone ha scritto:negli USA ci sono 240 morti all'anno per uso improprio dell'aspirina.
Non sono un adoratore dei farmacisti, ma col distributore automatico avremmo un rimedio peggiore del male
concorrenza da parte di chi non ha già il papi farmacista possa arginare il grave problema per le morti da aspirina.
..le morti per abuso di aspirina sono arginate dalla lotta continua di farmacisti indomiti! ..nessuna tabletta acetilsaleminica sfugge al controllo della prode stirpe dei farmacisti!! Onore, Onore, Onore!
(strega.., il verde è mio!)
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
JESSICA: la tua potrebbe sembrare da chi non conosce il settore una soluzione plausibile, ma in realtà sarebbe mirata solo ad eliminare un privilegio dei titolari (che a voi non fa dormire) per rendere tutti dipendenti statali.
beh, mi pare che di privilegi si stesse parlando no? ad ogni modo non ho un'idea ben precisa nè una soluzione, mi sono limitata a commentare quelle che ho ritenuto affermazioni un po' capziose basate su argomentazioni che non stanno bene in piedi senza creare più dubbi di quelli che vorrebbero diradare.
la questione non è semplice e le variabili da considerare sono molte, tuttavia, pozecho, in sostanza le tue argomentazioni mi sembrano tirate per i capelli allo scopo di difendere gli interessi corporativi. ma se proprio ci tenevi ad una risposta lunga ed articolata, no problem, t'accontento.
anche nelle questioni delicate come il servizio farmaceutico ci sono ignoranti in materia che pensano di trovare una soluzione scrivendo STRONZATE del tipo: distributori automatici o abolizione del numero chiuso. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: la PIANTA ORGANICA (andatevi a leggere cosa vuol dire) esiste perché in una realtà complessa come quella italiana, fatta di paesini arroccati su colline pittoresche, vi sia sempre e comunque una FARMACIA (e non solo nelle vie trafficate di Milano). In tutte queste piccole realtà il farmacista rappresenta un caposaldo per la comunità, fatta per la maggioranza di gente anziana che non arriva a fine mese e nel farmacista può trovare un consiglio GRATUITO a qualsiasi ora del giorno e della notte che viene prima del medico o dell’ospedale, lontano 80 km con altrettanti km di fila!! Vi assicuro che c’è tanta gente (magari anche in questo forum dato il livello degli interventi) che chiede dell’aspirina per il mal di stomaco (questo assicura un’ulcera perforantemigliaia di euro per il sistema sanitario nazionale che NOI, si spera, PAGHIAMO CON LE TASSE!!)
corretto, non capisco la differenza che farebbe avere una farmacia non privata (e sta tranquillo che dove di soldi ne entrano pochi la farmacia è comunale...) o una semplice farmacia "negozio", in cui il commesso o titolare è comunque un farmacista, ma senza detenere il potere e monopolio familiare di spaccio di aspirine. anzi, nel caso statale, il vendere due o tre scatole di viagra in più senza ricetta o due scatole di aspirina alla vecchia che te la chiede come supposta per curare le emorroidi non ti farebbe guadagnare un bel niente, mettendoti in condizione di informare correttamente senza avere interessi a fare il contario.
Inoltre il farmacista non può essere messo sotto pressione da un mercato concorrenziale, poiché se è vero che la concorrenza porta ad un abbattimento dei prezzi, è anche vero che per conseguirlo non sempre si percorrono strade limpide. Allora se io vendo tazzine da caffè e mi aprono mille concorrenti nel quartiere avrò 3 strade: 1.Chiudere 2.Targettizzare su una fascia altissima, con prezzi altissimi per una nicchia 3.Targettizzare su una fascia di prezzo bassa, prodotti provenienti dalla FAMOSA CINA E allora io vi chiedo miei cari GENI della farmaco economia, cosa succede se la CATENA di farmacie aperta con i soldi della camorra propina alla vostra cara mammina una pillola contenente eccipienti cancerogeni e poi la vostra cara mammina muore fra atroci sofferenze?? Ve la do io la risposta: aprirete un altro bel tread come questo in cui griderete la vostra indignazione rimpiangendo le vecchie farmacie!!
perchè questo ragionamento non dovrebbe valere per gli alimentari? per le caramelle e i gelati? tra l'altro, non hai forse detto il contrario nel tuo ultimo intervento, e cioè che tu cerchi proprio di contrattare col fornitore migliore (quindi quello che ti fa i prezzi più bassi) contrariamente a quello che fanno le farmacie statali? e allora quando devi sostenere una cosa vale x, quando devi sostenere qualcos'altro e ti fa comodo vale il contrario di x?
ah, a proposito del tuo ultimo intervento, direi che anche quella teoria fa acqua da tutte le parti... come mai i virtuosi farmacisti privati hanno ridotto i prezzi dei farmaci da banco di quasi il 20% solo dopo l'arrivo delle famigerate parafarmacie di bersani. e prima? dov'era tutto questo gran darsi da fare per abbassare il prezzo delle medicine vendute ai clienti?
mi spiace, ma qui o le persone che ti assunsero come dipendente ti hanno raccontato una grossa balla, o menti sapendo di mentire.Allora parliamo di cose serie, dato che in italia siamo così esterofili, vi riporto la situazione del virtuoso Belgio e della povera Grecia. In BELGIO c’è una farmacia ogni 8.000 abitanti (adesso in italia una ogni 3.000) mentre in Grecia una farmacia ogni 1.500 abitanti. Bene, la spesa procapite in belgio è pari ad 1/6 di quella Greca e 1/3 di quella italiana. Questo tutto a favore di voi cittadini (sapete che in italia la sanità è finanziata dalle vostre tasse???). Invece voi del popolino vi accontentate delle storielle che vi inculcano sapientemente nella testa i giganti della GDO che come un predatore perfetto quieti attendono il momento giusto per smantellare il servizio farmaceutico così com’è e metterci le mani sopra loro. A loro serve un capro espiatorio e nel FARMACISTA TITOLARE l’hanno trovato!! Perfetto con i suoi privilegi e il suo camice bianco immacolato!! La realtà è che il problema è solo UNO, non è la FARMACIA ma sono i FARMACISTI! Nel senso che se non si da la possibilità ai giovani di fare carriera è normale che poi loro vengano deviati a pensare che sia giusto e producente aprire una farmacia ad ogni angolo commercialmente valido e chiuderle nelle zone rurali. La farmacia è data in licenza ad un professionista, ragion per cui all’età del pensionamento (pensione che attualmente i farmacisti titolari non hanno, nonostante siano i maggiori contribuenti in italia) la licenza deve passare ad un altro professionista che la vincerà per merito e bravura. Non esiste che la farmacia passi di padre in figlio come avveniva con i titoli nobiliari nel medio evo! Questo è il problema e finchè tutti i farmacisti non lo capiranno ci saranno poteri forti dall’esterno che faranno leva su questa ingiustizia per mobilitare le folle di pecore non-pensanti che poi alla fine fanno la famosa OPINIONE PUBBLICA.
intanto la licenza non passa, viene vendua e a caro prezzo (parliamo di cifre a sei zeri) a meno che il farmacista non la renda (pieno di gente che si accalca a farlo) o non muoia e non abbia eredi. quindi i giovani e bravi studenti di farmacia che non hanno già il papi farmacista si possono, nella stragrande maggioranza dei casi, come si direbbe a oxford, inculare. niente concorsi e capacità dei virtuosi.
inoltre la legge attuale prevede non solo proprio quello che neghi, ma molto di più! e cioè che se il papi farmacista diparte prematuramente da questa valle di lacrime, il figlio abbia ancora due anni per portare a termine il suo corso di laurea (nel frattempo assume un direttore con laurea) per potere pigliarsi la farmacia! ciò dal 2006 cioè da quando il dl 223 (art.5 per i dettagli) è diventato legge, prima gli anni erano ben 10!!!
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
pozecho ha scritto:e aggiungo un ultima cosa:
dato che in questo sito siete tutti contro i poteri forti, non vi viene il dubbio che in realtà i farmacisti sono degli sfigati con un sindacato ridicolo? Leggetevi uno dei loro giornali di settore e vedrete qualte lagne.
Ehm, io però personalmente (Per fare un esempio) se devo comprare una macchina non sono solito andare alla Mecedes a chiedere se ne fanno di buone; cerco di consultare fonti di informazioni il più indipendenti (Od il meno dipendenti) possibile.
pozecho ha scritto:Non vi viene il dubbio che i grossi gruppi (tipo Boots)stiano muovendo i fili per entrare nel nostro mercato e monopolizzarlo?
Pensateci bene e poi mi direte
Nel mio caso, sfondi un porta aperta, il mio più che un dubbio è un forte sospetto; però - confesso di non aver letto tutto attentamente, forse mi è sfuggito qualcosa - non capisco cosa questo ci azzecchi con la questione, se non in modo marginale.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
pozecho ha scritto:
Il tuo errore però è dare soluzioni senza conoscerle. Ad esempio tu dici: Questo non è assolutamente vero. Sono sufficienti leggi che regolamentano le vendite e non ci sarebbe più il problema.
Io ti chiedo: quali sarebbero queste magiche leggi? Secondo te tutti quelli che a livello mondiale hanno previsto un limite all’apertura di farmacie sono tutti dei poveri ignoranti?
Prima studiati un attimo i sistemi sanitari internazionali se proprio quello italiano (il migliore al mondo secondo l’oms) ti fa così schifo e poi dai delle soluzioni reali e concrete. Sarò il primo ad essere felicissimo di valutarle e magari proporle a chi di dovere.
Per favore non parliamo senza cognizione di causa e solo per aprire la bocca (o toccare la tastiera in questo caso).
Le normative che regolamentano le farmacie sono state create quando le situazione, non solo dell'Italia, ma di tutte le nazioni era ben diversa, e c'erano altre esigenze. Le corporazioni, perchè di questo si tratta, istituite nel periodo fascista sono state un passo avanti rispetto alla totale mancanza di professionalità e di regole che esisteva nell'800. Oggi però tutto questo non ha più ragione di esistere! Però nessuno vuole perdere i propri privilegi così si oppone in tutti i modi a qualsiasi nuova norma che in qualche modo li vada a intaccare. Il fatto che questo sia così in tutto il mondo non vuol dire che sia giusto. Io non conosco le normative delle altre nazioni perciò non posso dare alcun giudizio. Ma non è questo il problema. Quello che io dico è che non esiste nessun motivo al mondo per cui ci debba essere un lavoro, ovvero quello di vendere i farmaci, che lo possono fare solo alcune persone. Siamo su di un libero mercato, i protezionismi e gli interessi di casta non fanno altro che peggiorare il sevizio e far aumentare i prezzi di vendita.
Il fatto delle garanzie e della qualità del servizio sono tutte stronzate. Quando dico che sono sufficienti delle leggi o delle regole intendo dire che chiunque abbia tutte le qualifiche (laurea, locali, strutture...) a norma di legge, esattamente come tutte le farmacie che sono in essere adesso, DEVE poter aprire una farmacia anche lui!! Non esiste alcuna logica per impedire questo. Non è così in nessuna altra attività, escluso come detto i notai!
E poi un po' ne so di queste cose! Mia moglie, mio cognato sono medici di base e una mia cognata farmacista!! Di ricette e medicine ne vedo tutti i giorni!
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
nellolo ha scritto:hai scritto una minchiata... posto che sia vero, ci saranno anche coloro che si strozzano dando un morso al panino, che facciamo chiudiamo i panifici?
con i panini ci muoiono poche persone. L'uso scriteriato di farmaci è una delle più frequenti cause di morte.
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Si.
Ma non sono i farmacisti a evitarli!
I farmaci con cui ci crepano, li comprano in farmacia, mica su E-bay...
Ma non sono i farmacisti a evitarli!
I farmaci con cui ci crepano, li comprano in farmacia, mica su E-bay...
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
jessica ha scritto:non vedo in che modo l'ereditarietà di una farmacia e l'impossibilità digedeone ha scritto:negli USA ci sono 240 morti all'anno per uso improprio dell'aspirina.
Non sono un adoratore dei farmacisti, ma col distributore automatico avremmo un rimedio peggiore del male
concorrenza da parte di chi non ha già il papi farmacista possa arginare il grave problema per le morti da aspirina.
A parte che comunque una laurea in farmacia ci vuole, io però ho parlato della improponibilità dei
distributori automatici.
Quelo dell' aspirina era solo 1 esempio.
Il farmacista ci vuole
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fede ? no, grazie
gedeone- -----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
delfi68 ha scritto:Si.
Ma non sono i farmacisti a evitarli!
I farmaci con cui ci crepano, li comprano in farmacia, mica su E-bay...
intanto, i farmaci più rischiosi richiedono una ricetta medica.
Inoltre, in internet trovi di tutto, sia buono sia contrafatto.
Il farmaco, per far male,nondeve essere necessariamente contraffatto
gedeone- -----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Si ci vuole, il framacista, ma non vedo perchè abbiano le licenze bloccate e non libere come tutti, al pari di Notai, Agenti di Cambio...
Solo per i taxisti io sono favorevole al controllo delle licenze, è un'attività individuale debole, che non può decadere in mano di decine di nullafacenti che hanno solo una patente. Sennò diventa alla Newyorkese o alla russa...
Solo per i taxisti io sono favorevole al controllo delle licenze, è un'attività individuale debole, che non può decadere in mano di decine di nullafacenti che hanno solo una patente. Sennò diventa alla Newyorkese o alla russa...
delfi68- -------------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
delfi68 ha scritto:Si ci vuole, il framacista, ma non vedo perchè abbiano le licenze bloccate e non libere come tutti, al pari di Notai, Agenti di Cambio...
Solo per i taxisti io sono favorevole al controllo delle licenze, è un'attività individuale debole, che non può decadere in mano di decine di nullafacenti che hanno solo una patente. Sennò diventa alla Newyorkese o alla russa...
sul sistema delle licenze c'è da discutere, è ovvio, anche se non è così facile. c'è il problema dele farmacie nei piccoli centri, per es.
poi i pagamenti delle ASL anche con 1 anno di ritardo.
Certo, si potrebbe mettere tutto in mano allo stato.
Potrei raccontarvi alcuni episodi farseschi, con nomi e cognomi, delle farmacie di ospedali e via discorrendo.
peggio che andar di notte
gedeone- -----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
delfi68 ha scritto:Si ci vuole, il framacista, ma non vedo perchè abbiano le licenze bloccate e non libere come tutti, al pari di Notai, Agenti di Cambio...
Solo per i taxisti io sono favorevole al controllo delle licenze, è un'attività individuale debole, che non può decadere in mano di decine di nullafacenti che hanno solo una patente. Sennò diventa alla Newyorkese o alla russa...
Occhio Delfi, i meccanismi saranno anche diversi ma pure quella dei notai è una casta abbastanza nepotista
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Ho scritto male, c'è un non di troppo!
Includevo, volevo includere, notai e agenti di cambio..sorry, un refuso di battitura!!!!
Includevo, volevo includere, notai e agenti di cambio..sorry, un refuso di battitura!!!!
delfi68- -------------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
ok Delfi capito
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Delfi ha già scritto quanto avrei scritto io, e basta e avanza questo per rinverdirlo il resto... non ho davvero voglia, la stupidità mi deprime e mi rende apatico
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Nellolo, come vanno le cose?..ti farai sentire vero!!
delfi68- -------------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
spero di sì... quando cominci a frequentare ospedali, le cose vanno bene finchè ne esci
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
delfi68 ha scritto:Ho scritto male, c'è un non di troppo!
Includevo, volevo includere, notai e agenti di cambio..sorry, un refuso di battitura!!!!
io già stavo pensando che tu , in realtà, fossi un notaio
Ultima modifica di gedeone il Lun 16 Apr 2012 - 21:06 - modificato 1 volta.
gedeone- -----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
..potomiak che fine ha fatto?? ..e ad assistere tra il pubblico al processo Breivik??
delfi68- -------------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
delfi68 ha scritto:
..potomiak che fine ha fatto?? ..e ad assistere tra il pubblico al processo Breivik??
è ilsuo avvocato difensore
gedeone- -----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
beh, mi pare che di privilegi si stesse parlando no? ad ogni modo non ho un'idea ben precisa nè una soluzione, mi sono limitata a commentare quelle che ho ritenuto affermazioni un po' capziose basate su argomentazioni che non stanno bene in piedi senza creare più dubbi di quelli che vorrebbero diradare.
la questione non è semplice e le variabili da considerare sono molte, tuttavia, pozecho, in sostanza le tue argomentazioni mi sembrano tirate per i capelli allo scopo di difendere gli interessi corporativi. ma se proprio ci tenevi ad una risposta lunga ed articolata, no problem, t'accontento
Infatti le tue sono idee confuse, tu applichi le leggi dell'economia alla farmacoeconomia. Ammesso che tu conosca le prime, ti assicuro che la differenza è grande.
corretto, non capisco la differenza che farebbe avere una farmacia non privata (e sta tranquillo che dove di soldi ne entrano pochi la farmacia è comunale...) o una semplice farmacia "negozio", in cui il commesso o titolare è comunque un farmacista, ma senza detenere il potere e monopolio familiare di spaccio di aspirine. anzi, nel caso statale, il vendere due o tre scatole di viagra in più senza ricetta o due scatole di aspirina alla vecchia che te la chiede come supposta per curare le emorroidi non ti farebbe guadagnare un bel niente, mettendoti in condizione di informare correttamente senza avere interessi a fare il contario
Per questo esiste il codice deontologico.
Ad ogni modo la tua soluzione già esiste e si chiama CATENA DI FARMACIE, ma sono private e non statali. Nessuno stato al mondo con le sue lungaggini e burocratiche gestisce un servizio così complesso. Anche i tentativi fatti con i PHT di acquisto di farmaci tramite le regioni sono fallimentari. Ma la questione è troppo tecnica per affrontarla in questa sede.
perchè questo ragionamento non dovrebbe valere per gli alimentari? per le caramelle e i gelati? tra l'altro, non hai forse detto il contrario nel tuo ultimo intervento, e cioè che tu cerchi proprio di contrattare col fornitore migliore (quindi quello che ti fa i prezzi più bassi) contrariamente a quello che fanno le farmacie statali? e allora quando devi sostenere una cosa vale x, quando devi sostenere qualcos'altro e ti fa comodo vale il contrario di x?
I farmaci non variano al variare del prezzo, il rischio è quello delle truffe. Adesso con la titolarità il farmacista rischia il culo e la galera, se fosse un dipendente statale con la flemma dei dipendenti delle poste non garantirebbe mai lo stesso risultato.
ah, a proposito del tuo ultimo intervento, direi che anche quella teoria fa acqua da tutte le parti... come mai i virtuosi farmacisti privati hanno ridotto i prezzi dei farmaci da banco di quasi il 20% solo dopo l'arrivo delle famigerate parafarmacie di bersani. e prima? dov'era tutto questo gran darsi da fare per abbassare il prezzo delle medicine vendute ai clienti?
Perchè prima per legge lo sconto non era concesso, si può fare solo da allora.
mi spiace, ma qui o le persone che ti assunsero come dipendente ti hanno raccontato una grossa balla, o menti sapendo di mentire.
intanto la licenza non passa, viene vendua e a caro prezzo (parliamo di cifre a sei zeri) a meno che il farmacista non la renda (pieno di gente che si accalca a farlo) o non muoia e non abbia eredi. quindi i giovani e bravi studenti di farmacia che non hanno già il papi farmacista si possono, nella stragrande maggioranza dei casi, come si direbbe a oxford, inculare. niente concorsi e capacità dei virtuosi.
inoltre la legge attuale prevede non solo proprio quello che neghi, ma molto di più! e cioè che se il papi farmacista diparte prematuramente da questa valle di lacrime, il figlio abbia ancora due anni per portare a termine il suo corso di laurea (nel frattempo assume un direttore con laurea) per potere pigliarsi la farmacia! ciò dal 2006 cioè da quando il dl 223 (art.5 per i dettagli) è diventato legge, prima gli anni erano ben 10!!!
Forse non hai capito con chi stai interloquendo. Non sono certo i titolari della ex farmacia in cui lavoravo a dovermi dare lezioni su come funziona il settore, dato che più volte vengo interpellato per consulenze e ho anche frequentato la più famosa università di economia italiana per un master sulla sanità.
Anche quì le tue sono congetture su papi o su mami. Se leggessi con attenzione i miei interventi capiresti che io criticavo proprio questo tipo di sistema che è l'unico vero scandalo del settore.
I concorsi sono bloccati e c'è l'ereditarietà. Queste due cose andrebbero modificate dalle fondamenta per permettere a tutti di poter vincere per concorso una sede farmaceutica grazie ai propri meriti. Niente compravendite. Solo concorsi seri.
Questo è ben diverso dal dire: apriamoci tutti una farmacia dove vogliamo. Questo non esiste da nessuna parte nel mondo, nemmeno in sistemi super liberali come l'inghilterra, dove ci sono delle commissini preposte a valutare se in una determinata zona vi sia o meno la necessità di una farmacia.
I motivi sono molteplici. Ad esempio le zone commercialmente poco appetibili verrebbero lasciate scoperte. Mai visto un negozio di Armani in un paesino dell'Aspromonte? Il problema che quel paesino è abitato da anziani, che armani non lo indossano, ma dei farmaci hanno bisogno. E l'ospedale dirai tu?? L'ospedale in molti casi si trova ad 80 km di distanza!
Inoltre gli ospedali, i day hospital e tutta la sanità hanno delle spese a carico dei contribuenti impazzite e in continua impennata. L'unica vose di spesa sotto controllo da anni è quella farmaceutica. Ma voi popolino cosa fate? Ve la prendete con i farmacisti...che tristezza!
pozecho- ------------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
pozecho dare del "Popolino" ad una parte dell'utenza non è corretto.
Te lo dico da utente, vediamo cosa ne pensa la moderazione
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Rasputin- ..............
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
bene, da oggi posso finalmente dedicarmi anima e corpo alla farmacoeconomia!
altrimenti, da bravo bambino, non mi permetterò più di avere un'opinione su farmacisti e su farmacie, scriverò o pozecho che, da essere superiore qual'è, potrà e saprà spiegarmi.
nel frattempo mi iscriverò anche a un corso di taxieconomia e di notaioeconomia.
e fino ad allora non dirò nulla né su taxi né su notai.
gede, se mi dici che in un anno negli stati uniti muoiono 240 persone all'anno per uso scorretto dell'aspirina:
usa = 400 milioni di persone.
4 milioni = 1%
400mila = 0,1%
40mila = 0,01%
4mila = 0,001%
400 = 0,0001%
200 = 0,00005%
ok questa è una battuta. ma non del tutto, vista l'enorme complessità della società in cui viviamo. è come se ci fosse un ordine dei venditori di auto che devono essere in grado di spiegarti bene le regole di come si guida (i morti per incidente d'auto temo siano molti ma molti di più, ok lì concorrono anche altre cause, non voleva essere una similitudine identica solo un accostamento).
aggiungo che non vedo il farmacista come la persona nella giusta posizione per impedire questo.
il "mio" distributore automatico naturalmente riguarda i medicinali che si vendono senza ricetta, mi dici cosa cambia da distributore automatico a farmacia?
quelli in cui è necessaria la ricetta medica sono prescritti dal medico, c'è il dosaggio e il modo di assunzione. il farmacista non interferisce minimamente.
concordo sul fatto che le farmacia siano necessarie. i paesini lontani, ecc ecc. non so ma a me in questo modo mi sanno di servizio pubblico, non privato. e mi sanno di una cosa assai diversa dai nepotistici rivenditori di cazzate dietistiche - che per loro ammissione sono la loro principale fonte di guadagno - che vedo adesso. In farmacia a me pare che si rischi di uscire con una cazzata in più nella borsa, altro che consigli utili.
cmq tranquillizzo pozecho, la gente ignorante e scema, non quella intelligente al servizio delle case farmaceutiche come lui, ha ben altro a cui pensare che alla lobby
dei farmacisti.
ci faceva solo voglia di avere un paese un po' più equo, scusate, tornate pure ognuno nei vostri loft, noi ci arrangiamo in qualche modo. coi primi risparmi comprerò sicuramente un testo di farmacoeconomia.
altrimenti, da bravo bambino, non mi permetterò più di avere un'opinione su farmacisti e su farmacie, scriverò o pozecho che, da essere superiore qual'è, potrà e saprà spiegarmi.
nel frattempo mi iscriverò anche a un corso di taxieconomia e di notaioeconomia.
e fino ad allora non dirò nulla né su taxi né su notai.
gede, se mi dici che in un anno negli stati uniti muoiono 240 persone all'anno per uso scorretto dell'aspirina:
usa = 400 milioni di persone.
4 milioni = 1%
400mila = 0,1%
40mila = 0,01%
4mila = 0,001%
400 = 0,0001%
200 = 0,00005%
ok questa è una battuta. ma non del tutto, vista l'enorme complessità della società in cui viviamo. è come se ci fosse un ordine dei venditori di auto che devono essere in grado di spiegarti bene le regole di come si guida (i morti per incidente d'auto temo siano molti ma molti di più, ok lì concorrono anche altre cause, non voleva essere una similitudine identica solo un accostamento).
aggiungo che non vedo il farmacista come la persona nella giusta posizione per impedire questo.
il "mio" distributore automatico naturalmente riguarda i medicinali che si vendono senza ricetta, mi dici cosa cambia da distributore automatico a farmacia?
quelli in cui è necessaria la ricetta medica sono prescritti dal medico, c'è il dosaggio e il modo di assunzione. il farmacista non interferisce minimamente.
concordo sul fatto che le farmacia siano necessarie. i paesini lontani, ecc ecc. non so ma a me in questo modo mi sanno di servizio pubblico, non privato. e mi sanno di una cosa assai diversa dai nepotistici rivenditori di cazzate dietistiche - che per loro ammissione sono la loro principale fonte di guadagno - che vedo adesso. In farmacia a me pare che si rischi di uscire con una cazzata in più nella borsa, altro che consigli utili.
cmq tranquillizzo pozecho, la gente ignorante e scema, non quella intelligente al servizio delle case farmaceutiche come lui, ha ben altro a cui pensare che alla lobby
dei farmacisti.
ci faceva solo voglia di avere un paese un po' più equo, scusate, tornate pure ognuno nei vostri loft, noi ci arrangiamo in qualche modo. coi primi risparmi comprerò sicuramente un testo di farmacoeconomia.
___________________
fine.
alberto- -----------
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