Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
pozecho dare del "Popolino" ad una parte dell'utenza non è corretto.
Te lo dico da utente, vediamo cosa ne pensa la moderazione
Te lo dico da utente, vediamo cosa ne pensa la moderazione
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
bene, da oggi posso finalmente dedicarmi anima e corpo alla farmacoeconomia!
altrimenti, da bravo bambino, non mi permetterò più di avere un'opinione su farmacisti e su farmacie, scriverò o pozecho che, da essere superiore qual'è, potrà e saprà spiegarmi.
nel frattempo mi iscriverò anche a un corso di taxieconomia e di notaioeconomia.
e fino ad allora non dirò nulla né su taxi né su notai.
gede, se mi dici che in un anno negli stati uniti muoiono 240 persone all'anno per uso scorretto dell'aspirina:
usa = 400 milioni di persone.
4 milioni = 1%
400mila = 0,1%
40mila = 0,01%
4mila = 0,001%
400 = 0,0001%
200 = 0,00005%
ok questa è una battuta. ma non del tutto, vista l'enorme complessità della società in cui viviamo. è come se ci fosse un ordine dei venditori di auto che devono essere in grado di spiegarti bene le regole di come si guida (i morti per incidente d'auto temo siano molti ma molti di più, ok lì concorrono anche altre cause, non voleva essere una similitudine identica solo un accostamento).
aggiungo che non vedo il farmacista come la persona nella giusta posizione per impedire questo.
il "mio" distributore automatico naturalmente riguarda i medicinali che si vendono senza ricetta, mi dici cosa cambia da distributore automatico a farmacia?
quelli in cui è necessaria la ricetta medica sono prescritti dal medico, c'è il dosaggio e il modo di assunzione. il farmacista non interferisce minimamente.
concordo sul fatto che le farmacia siano necessarie. i paesini lontani, ecc ecc. non so ma a me in questo modo mi sanno di servizio pubblico, non privato. e mi sanno di una cosa assai diversa dai nepotistici rivenditori di cazzate dietistiche - che per loro ammissione sono la loro principale fonte di guadagno - che vedo adesso. In farmacia a me pare che si rischi di uscire con una cazzata in più nella borsa, altro che consigli utili.
cmq tranquillizzo pozecho, la gente ignorante e scema, non quella intelligente al servizio delle case farmaceutiche come lui, ha ben altro a cui pensare che alla lobby
dei farmacisti.
ci faceva solo voglia di avere un paese un po' più equo, scusate, tornate pure ognuno nei vostri loft, noi ci arrangiamo in qualche modo. coi primi risparmi comprerò sicuramente un testo di farmacoeconomia.
altrimenti, da bravo bambino, non mi permetterò più di avere un'opinione su farmacisti e su farmacie, scriverò o pozecho che, da essere superiore qual'è, potrà e saprà spiegarmi.
nel frattempo mi iscriverò anche a un corso di taxieconomia e di notaioeconomia.
e fino ad allora non dirò nulla né su taxi né su notai.
gede, se mi dici che in un anno negli stati uniti muoiono 240 persone all'anno per uso scorretto dell'aspirina:
usa = 400 milioni di persone.
4 milioni = 1%
400mila = 0,1%
40mila = 0,01%
4mila = 0,001%
400 = 0,0001%
200 = 0,00005%
ok questa è una battuta. ma non del tutto, vista l'enorme complessità della società in cui viviamo. è come se ci fosse un ordine dei venditori di auto che devono essere in grado di spiegarti bene le regole di come si guida (i morti per incidente d'auto temo siano molti ma molti di più, ok lì concorrono anche altre cause, non voleva essere una similitudine identica solo un accostamento).
aggiungo che non vedo il farmacista come la persona nella giusta posizione per impedire questo.
il "mio" distributore automatico naturalmente riguarda i medicinali che si vendono senza ricetta, mi dici cosa cambia da distributore automatico a farmacia?
quelli in cui è necessaria la ricetta medica sono prescritti dal medico, c'è il dosaggio e il modo di assunzione. il farmacista non interferisce minimamente.
concordo sul fatto che le farmacia siano necessarie. i paesini lontani, ecc ecc. non so ma a me in questo modo mi sanno di servizio pubblico, non privato. e mi sanno di una cosa assai diversa dai nepotistici rivenditori di cazzate dietistiche - che per loro ammissione sono la loro principale fonte di guadagno - che vedo adesso. In farmacia a me pare che si rischi di uscire con una cazzata in più nella borsa, altro che consigli utili.
cmq tranquillizzo pozecho, la gente ignorante e scema, non quella intelligente al servizio delle case farmaceutiche come lui, ha ben altro a cui pensare che alla lobby
dei farmacisti.
ci faceva solo voglia di avere un paese un po' più equo, scusate, tornate pure ognuno nei vostri loft, noi ci arrangiamo in qualche modo. coi primi risparmi comprerò sicuramente un testo di farmacoeconomia.
alberto- -----------
- Numero di messaggi : 2599
Data d'iscrizione : 26.12.10
Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Per i farmaci da banco posso essere d'accordo, anche se poi c'è chi riesce a far casini anche con quelli.
per quelli soggetti a prescrizione medica, ci sono vari problemi, sia di ripetitività di ricette, di conservazione ( es frigo ), e i consigli del farmacista non sono così superflui. Forse per te e altri, ma molti veramente ne hanno bisogno.
Gli ambulatori medici e i pronto soccorso sono già presi d'assalto da una marea di fissati , ipocondriaci e conflittuali cronici.
Ci mancherebbe solo dover spiegare 100 volte le stesse cose.
Sulle altre considerazioni commerciali c'è da discutere e naturalmente si tratta di scontri di interessi.
Comumque, che ipiù interessati a una liberazione spinta del mercato siano proprio i giganti del farmaco è vero : per es per la costituzione di grandi catene di farmacie.
Insomma, i problemi ci sono con i loro pro e contro
per quelli soggetti a prescrizione medica, ci sono vari problemi, sia di ripetitività di ricette, di conservazione ( es frigo ), e i consigli del farmacista non sono così superflui. Forse per te e altri, ma molti veramente ne hanno bisogno.
Gli ambulatori medici e i pronto soccorso sono già presi d'assalto da una marea di fissati , ipocondriaci e conflittuali cronici.
Ci mancherebbe solo dover spiegare 100 volte le stesse cose.
Sulle altre considerazioni commerciali c'è da discutere e naturalmente si tratta di scontri di interessi.
Comumque, che ipiù interessati a una liberazione spinta del mercato siano proprio i giganti del farmaco è vero : per es per la costituzione di grandi catene di farmacie.
Insomma, i problemi ci sono con i loro pro e contro
___________________
fede ? no, grazie
gedeone- -----------
- Numero di messaggi : 1353
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 02.02.12
Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
beh, continuo ma mi pare di aver capito l'andazzo... più che con un farmacista mi pare di star parlando con un avvocato...
benissimo, tuttavia non mi spiego come un luminare del tuo calibro non sia in grado di sostenere le sue chiare e cristalline idee farmacoeconomiche!pozecho ha scritto:Infatti le tue sono idee confuse, tu applichi le leggi dell'economia alla farmacoeconomia. Ammesso che tu conosca le prime, ti assicuro che la differenza è grande.
che verrebbe a mancare in caso di concorrenza? ennesima dimostrazione dell'uso di due pesi e due misure (da avvocato, appunto). perchè quando ti fa comodo dipingi il sistema concorrenziale come fatto da farmacisti mostri che venderebbero le medicine cinesi a mia nonna facendola morire tra atroci sofferenza per i loro interessi, e poi, per sostenere gli attuali interessi mi dipingi il farmacista come paladino della giustizia col suo saldo codice deontologico che gli impedisce di fare i propri interessi a scapito di mia nonna?Per questo esiste il codice deontologico.
e questo chi l'ha detto e, soprattutto, cosa c'entra? non è che ci staimo un tantinoI farmaci non variano al variare del prezzo, il rischio è quello delle truffe. Adesso con la titolarità il farmacista rischia il culo e la galera, se fosse un dipendente statale con la flemma dei dipendenti delle poste non garantirebbe mai lo stesso risultato.
falso. lo sconto del 20% era applicabile da più di due anni prima (e non conosco la legge precedente) ma i tuoi colleghi hanno cominciato a farlo in maniera rilevante solo quando hanno cominciato ad aprire le parafarmacie di fianco. sempre ammesso che la parafarmacia non sia di proprietà del farmacista stesso, come rilevato in molti casi. inoltre non è vero che la farmacia vende solo articoli a prezzo fisso.Perchè prima per legge lo sconto non era concesso, si può fare solo da allora.
ahhhhh... siamo quindi arrivati al famoso lei non sa chi sono io! mi spiace, puoi sbrodolarti addosso con titoloni impressionanti e master of the universe fin che vuoi, ma se poi scrivi cose false o errate, noi del popolino useremo i tuoi titoloni solo per pulirci il culo, almeno finchè non motiverai in maniera sensata le tue affermazioni (e, no, per ora non sembri averlo fatto...)Forse non hai capito con chi stai interloquendo. Non sono certo i titolari della ex farmacia in cui lavoravo a dovermi dare lezioni su come funziona il settore, dato che più volte vengo interpellato per consulenze e ho anche frequentato la più famosa università di economia italiana per un master sulla sanità.
nessuna congettura. questa è la legge attuale. infatti io non ce l'ho coi farmacisti (come erroneamente scrivi) ma col sistema che permette loro di arroccarsi nei loro forti familiari nei secoli dei secoli e di operare in regime di monopolio.Anche quì le tue sono congetture su papi o su mami. Se leggessi con attenzione i miei interventi capiresti che io criticavo proprio questo tipo di sistema che è l'unico vero scandalo del settore.
si, andrebbero proprio modificate, ma la maggiorparte dei tuoi colleghi si oppone alla cosa. come ho già scritto (chi è che non legge?) non ho le idee ben chiare nè una soluzione, tuttavia non mi pare che tu stia dando molto fondamento alle motivazioni che adduci contro il libero mercato. riesci o no a spiegarmi perchè dovrebbe essere differente dalla vendita di pasticcio?I concorsi sono bloccati e c'è l'ereditarietà. Queste due cose andrebbero modificate dalle fondamenta per permettere a tutti di poter vincere per concorso una sede farmaceutica grazie ai propri meriti. Niente compravendite. Solo concorsi seri.
Questo è ben diverso dal dire: apriamoci tutti una farmacia dove vogliamo. Questo non esiste da nessuna parte nel mondo, nemmeno in sistemi super liberali come l'inghilterra, dove ci sono delle commissini preposte a valutare se in una determinata zona vi sia o meno la necessità di una farmacia.
ma proprio per questo esistono le farmacie statali!!!! forse la legge obbliga un privato ad aprirsi una farmacia nell'aspromonte se nessuno lo vule fare???I motivi sono molteplici. Ad esempio le zone commercialmente poco appetibili verrebbero lasciate scoperte. Mai visto un negozio di Armani in un paesino dell'Aspromonte? Il problema che quel paesino è abitato da anziani, che armani non lo indossano, ma dei farmaci hanno bisogno. E l'ospedale dirai tu?? L'ospedale in molti casi si trova ad 80 km di distanza!
Inoltre gli ospedali, i day hospital e tutta la sanità hanno delle spese a carico dei contribuenti impazzite e in continua impennata. L'unica vose di spesa sotto controllo da anni è quella farmaceutica. Ma voi popolino cosa fate? Ve la prendete con i farmacisti...che tristezza!
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
i dipendenti delle Poste non sono statali da anni, e vivono in condizioni di superlavoro al limite del mobbing, non diciamo cazzate
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nellolo- -----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
pozecho ha scritto:
I motivi sono molteplici. Ad esempio le zone commercialmente poco appetibili verrebbero lasciate scoperte. Mai visto un negozio di Armani in un paesino dell'Aspromonte? Il problema che quel paesino è abitato da anziani, che armani non lo indossano, ma dei farmaci hanno bisogno. E l'ospedale dirai tu?? L'ospedale in molti casi si trova ad 80 km di distanza!
Questa è la solita scusa che tirano fuori SEMPRE i farmacisti per difendere i loro privilegi!! E' una cazzata grande come una casa!!!!!!!!!!!!!!!! Poteva aver senso nel 1800 ma oggi c'è da vergognarsi a dirlo. E poi, se così fosse perchè non liberalizzare l'apertura di farmacie nelle zone disagiate? Tanto li non ci vuole andare nessuno. Nemmeno un giovane laureato in farmacia che vuole con poco iniziare una piccola attività....No di sicuro! Meglio disoccupato in una grande città.
Hai presente Totò : " Ma mi faccia il piacere" !!!!!!!!!!!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
e quindi?nellolo ha scritto:i dipendenti delle Poste non sono statali da anni, e vivono in condizioni di superlavoro al limite del mobbing, non diciamo cazzate
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
rispondevo a questo Jessica:
giusto per quotare una minchiata tra le tante che stanno fiorendo (mi pare) da qualche giorno... ma che è, un'epidemia?
pozecho ha scritto:...con la titolarità il farmacista rischia il culo e la galera, se fosse un dipendente statale con la flemma dei dipendenti delle poste non garantirebbe mai lo stesso risultato.
giusto per quotare una minchiata tra le tante che stanno fiorendo (mi pare) da qualche giorno... ma che è, un'epidemia?
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nellolo- -----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
nellolo ha scritto:i dipendenti delle Poste non sono statali da anni, e vivono in condizioni di superlavoro al limite del mobbing, non diciamo cazzate
boooom. super lavoro. diciamo che lavorano
gedeone- -----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
tutti quelli che sono stati licenziati non sono mai stati sostituiti, ci sono un sacco di sportelli vuoti, ma tu dove vivi in Guatemala?
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nellolo- -----------
- Numero di messaggi : 1298
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Il farmacista non ha alcun titolo per essere privilegiato del numero chiuso. Il medico visita e prescrive, per il resto (farmaci da banco, integratori, etc.) un laureato in farmacia può consigliare il consumatore. Che c'è da aggiungere?
EVO- -----------
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Re: Chi difende l'intoccabile casta dei farmacisti?
Ti sei risposto già Tu. Questo non accadrebbe mai, perché mentre del capo di Armani, per fortuna, tutti ne possiamo fare a meno, e molti proprio non se lo possono permettere, dei farmaci, purtroppo, ne abbiamo bisogno tutti, quindi, anche con la auspicabile liberalizzazione, nessuna zona rimarrebbe scoperta.pozecho ha scritto:Ad esempio le zone commercialmente poco appetibili verrebbero lasciate scoperte. Mai visto un negozio di Armani in un paesino dell'Aspromonte? Il problema che quel paesino è abitato da anziani, che armani non lo indossano, ma dei farmaci hanno bisogno. E l'ospedale dirai tu?? L'ospedale in molti casi si trova ad 80 km di distanza!
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