Sugli eventi dell'11 settembre 2001
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L'11 settembre è stato un inside job?
Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Purtroppo ho letto prima che editassi, poi sono andato a dormire.delfi68 ha scritto:ma hai provato a guardare il tuo modo di relazionarti con i forumisti che non ti si prostrano ai piedi osannanti?
edit..
..Aaadesso capisco cosa cavolo ci fai sempre addentato al mio polpaccio come un botolo ringhioso..
Rispondo ora:
Questa tua capacità (in buona o in mala fede?) di distinguere le critiche ai tuoi ragionamenti dalla sfera personale mi rende oltremodo perplesso.
Ribadito per l’ennesima volta il fatto che i miei post vertono sugli argomenti, dovrò deluderti riguardo alla risposta alle insinuazioni di questo tuo post oramai editato, in quanto a me dell’individuo che si cela dietro un avatar e un nickname non importa assolutamente nulla. Tu non fai di certo eccezione.
Dovresti sapere che cadere su queste fallacie è un’implicita dichiarazione di resa in un’agone dialettico oltre che un punto a sfavore sulla credibilità dell’autore delle stesse in eventuali e successivi dibattimenti.
P.S.:Offendere esplicitamente un forumista non denota una grande intelligenza dell’autore delle offese.
loonar- ----------
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Ritengo che sia ormai noto a tutti che il fenomeno del complottismo risponde in tutto e per tutto ad un vero e proprio meme.
Quali sono le caratteristiche di questo meme?
È presente da sempre ma nell’era pre-internet era difficile infettare molti individui a causa di vari filtri che impedivano il passaggio dalla fonte (l’individuo che crea una nuovo meme complottista) al grosso del pubblico. Filtri rappresentati dalla difficoltà ad essere pubblicati, se si passava questo grande ostacolo poi se ne presentava un altro anch’esso imponente, cioè essere distribuiti e diventare appetibili a molti lettori, superando lo scoglio del prezzo del libro. La fruizione di queste informazioni rimaneva circoscritta a chi era naturalmente predisposto a “bersi” certo tipo di notizie e questo non garantiva un’ulteriore diffusione visto che spesso i tipi in questione godevano di scarsa affidabilità.
Con l’avvento di internet ogni filtro è stato spazzato via, tutti hanno avuto la possibilità di scaricare memi su memi attraverso il web, abbiamo assistito da subito a questa invasione di memi cospirazionisti che con un effetto a catena hanno rinfocolato l’editoria di genere.
La presenza di studiosi “complottisti” è un fatto emblematico.
Quindi ora abbiamo la possibilità del meme di diffondersi liberamente nella sfera informativa, qual è il terreno di coltura e quello in cui più facilmente attecchisce? Principalmente sono personalità “alternative” al sistema, che tendono a cercare la semplicità, l’elemento risolutore all’interno di una complessità per loro inaccettabile. Ecco perché è molto più facile vedere un gruppo di crudeli malfattori a capo di tutto il globo terracqueo, piuttosto che accettare il fatto che le componenti siano molte e diversificate e combatterle una per una sia un compito improbo e difficoltoso. Altra caratteristica di base delcomplottista o di chi viene infettato da questo meme è il sentirsi in possesso di informazioni che altri , la maggioranza sciocca e pecorona, non vede perché accecata dalle armi di persuasione cospirazioniste. Qui gioca un ruolo decisivo possedere una personalità fortemente egotista e accentratrice. Se combinata a qualche latente mania persecutoria il gioco è fatto, abbiamo il perfetto complottista.
Ma qual è il risvolto effettivo sulla realtà di questo meme? Come il fenomeno David Icke ci ha dimostrato, queste teorie non fanno altro che accreditare di riflesso le teorie ufficiali che si vorrebbe combattere, facendo cadere nel calderone delle improbabilità, chiunque pone dei dubbi, anche se seri e circostanziati, alla versione ufficiale stessa. Come effetto abbiamo un indebolimento delle reali forze alternative, tacciate dicospirazionismo e quindi irrimediabilmente screditate, e dall’altra parte un rafforzamento paradossale dei cospirazionisti che giocano su uno degli assunti di base del meme complottista e cioè “Lo screditamento è un’arma tipica degli Autori della Grande Cospirazione”.
Altri assunti:
Le persone potenti coinvolte nellacospirazione nascondono, distruggono od offuscano le prove.
Gli scettici non sono dotati di una sufficiente apertura mentale.
Gli scettici potrebbero essere politicamente motivati o avere interesse a mantenere lo status quo.
Da opporre alle obiezioni degli scettici:
Non è sostenuta da prove sufficienti.
È formulata in modo tale da essere non verificabile.
È complessa in maniera improbabile.
(da wikipedia)
Il meme 9/11 ci ha dimostrato quanto sopra in maniera lampante, inoltre se dopo 10 anni siamo qui a discutere di fori d’entrata e di uscita e di passaporti o cariche esplosive, possiamo anche valutarne la longevità e la capacità di autoreplicarsi dello stesso.
Altro devastante effetto di questo e di altri memi simili è la capacità di distogliere chi si interessa a queste teorie, da quelle che potrebbero essere i dubbi realmente “scomodi”:
- Su quali basi sono stati fatti i collegamenti tra un mega attentato e l’organizzazione terroristica Al Qaeda?
- Qual’era la reale capacità difensiva degli USA alla luce di questo attentato?
- Non andavano rimossi dalle loro cariche e poi puniti per una totale e dimostrata incapacità i responsabili di questa debacle organizzativa in campo militare e di intelligence?
- Qual è il collegamento tra abbattere un’organizzazione terroristica e attaccare una nazione sovrana?
- Come giustificare 10 anni di occupazione di una nazione (Afghanistan) alla luce del raid anti-Obama?
- Varie ed eventuali.
Agli USA certamente fa molto più comodo sapere che ci si accapiglia su aerei, missili, traiettorie e esplosivi.
Quali sono le caratteristiche di questo meme?
È presente da sempre ma nell’era pre-internet era difficile infettare molti individui a causa di vari filtri che impedivano il passaggio dalla fonte (l’individuo che crea una nuovo meme complottista) al grosso del pubblico. Filtri rappresentati dalla difficoltà ad essere pubblicati, se si passava questo grande ostacolo poi se ne presentava un altro anch’esso imponente, cioè essere distribuiti e diventare appetibili a molti lettori, superando lo scoglio del prezzo del libro. La fruizione di queste informazioni rimaneva circoscritta a chi era naturalmente predisposto a “bersi” certo tipo di notizie e questo non garantiva un’ulteriore diffusione visto che spesso i tipi in questione godevano di scarsa affidabilità.
Con l’avvento di internet ogni filtro è stato spazzato via, tutti hanno avuto la possibilità di scaricare memi su memi attraverso il web, abbiamo assistito da subito a questa invasione di memi cospirazionisti che con un effetto a catena hanno rinfocolato l’editoria di genere.
La presenza di studiosi “
Quindi ora abbiamo la possibilità del meme di diffondersi liberamente nella sfera informativa, qual è il terreno di coltura e quello in cui più facilmente attecchisce? Principalmente sono personalità “alternative” al sistema, che tendono a cercare la semplicità, l’elemento risolutore all’interno di una complessità per loro inaccettabile. Ecco perché è molto più facile vedere un gruppo di crudeli malfattori a capo di tutto il globo terracqueo, piuttosto che accettare il fatto che le componenti siano molte e diversificate e combatterle una per una sia un compito improbo e difficoltoso. Altra caratteristica di base del
Ma qual è il risvolto effettivo sulla realtà di questo meme? Come il fenomeno David Icke ci ha dimostrato, queste teorie non fanno altro che accreditare di riflesso le teorie ufficiali che si vorrebbe combattere, facendo cadere nel calderone delle improbabilità, chiunque pone dei dubbi, anche se seri e circostanziati, alla versione ufficiale stessa. Come effetto abbiamo un indebolimento delle reali forze alternative, tacciate di
Altri assunti:
Le persone potenti coinvolte nella
Gli scettici non sono dotati di una sufficiente apertura mentale.
Gli scettici potrebbero essere politicamente motivati o avere interesse a mantenere lo status quo.
Da opporre alle obiezioni degli scettici:
Non è sostenuta da prove sufficienti.
È formulata in modo tale da essere non verificabile.
È complessa in maniera improbabile.
(da wikipedia)
Il meme 9/11 ci ha dimostrato quanto sopra in maniera lampante, inoltre se dopo 10 anni siamo qui a discutere di fori d’entrata e di uscita e di passaporti o cariche esplosive, possiamo anche valutarne la longevità e la capacità di autoreplicarsi dello stesso.
Altro devastante effetto di questo e di altri memi simili è la capacità di distogliere chi si interessa a queste teorie, da quelle che potrebbero essere i dubbi realmente “scomodi”:
- Su quali basi sono stati fatti i collegamenti tra un mega attentato e l’organizzazione terroristica Al Qaeda?
- Qual’era la reale capacità difensiva degli USA alla luce di questo attentato?
- Non andavano rimossi dalle loro cariche e poi puniti per una totale e dimostrata incapacità i responsabili di questa debacle organizzativa in campo militare e di intelligence?
- Qual è il collegamento tra abbattere un’organizzazione terroristica e attaccare una nazione sovrana?
- Come giustificare 10 anni di occupazione di una nazione (Afghanistan) alla luce del raid anti-Obama?
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
..ah..il dolce lasciarsi cullare dal principio d'autorità..meglio dell'oppio, dell'hasish..meglio dell'ozio..
delfi68- -------------
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
delfi68 ha scritto:..ah..il dolce lasciarsi cullare dal principio d'autorità..meglio dell'oppio, dell'hasish..meglio dell'ozio..
Vedi alla voce 2, e 3.wikipedia ha scritto:Nel giustificare la classificazione di una teoria come teoria del complotto, si tende logicamente a sollevare principalmente le seguenti obiezioni alla teoria:
Non è sostenuta da prove sufficienti.
È formulata in modo tale da essere non verificabile.
È complessa in maniera improbabile.
I difensori rispondono puntualizzando che:
1.Le persone potenti coinvolte nella cospirazione nascondono, distruggono od offuscano le prove.
2.Gli scettici non sono dotati di una sufficiente apertura mentale.
3.Gli scettici potrebbero essere politicamente motivati o avere interesse a mantenere lo status quo.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Eh..wikipedia..quando si dice il metodo!!
Io pure ho scritto tre articoli su Wiki..e sono ancora li, non sbagliati, ma opinabili..
hahaha..e poi lo scettico ha poca apertura mentale, invece chi crede alle dichiarazioni d0autorità senza porsi dei dubbi e richiedere precisazioni, invece no..yuuuhhuuu...come andare contromano in tangenziale..
Io pure ho scritto tre articoli su Wiki..e sono ancora li, non sbagliati, ma opinabili..
hahaha..e poi lo scettico ha poca apertura mentale, invece chi crede alle dichiarazioni d0autorità senza porsi dei dubbi e richiedere precisazioni, invece no..yuuuhhuuu...come andare contromano in tangenziale..
delfi68- -------------
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Delfi, Delfi...ma cosa hai capito?
Lo scettico in questione sarei io. Scettico rispetto alla tua versione.
Rileggi alla luce di questa precisazione.
Sono poche righe...
Dalle tue risposte ritengo che non hai letto il mio post, nè hai mai letto niente riguardo le teoriecomplottiste e la loro genesi e natura.
(Wikipedia l'ho citata in quanto l'elenco era molto pratico. Ovviamente per uno che rifiuta l'autorità come te, non c'è bisogno che ti debba citare degli studi di scienziati autorità nel loro campo, dovresti accontentarti anche di una opinabilissima wikipedia, no?)
Lo scettico in questione sarei io. Scettico rispetto alla tua versione.
Rileggi alla luce di questa precisazione.
Sono poche righe...
Dalle tue risposte ritengo che non hai letto il mio post, nè hai mai letto niente riguardo le teorie
(Wikipedia l'ho citata in quanto l'elenco era molto pratico. Ovviamente per uno che rifiuta l'autorità come te, non c'è bisogno che ti debba citare degli studi di scienziati autorità nel loro campo, dovresti accontentarti anche di una opinabilissima wikipedia, no?)
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Se ti riferisci al post di pagina 24, non te l'ha dato lui, ma io, ieri sera.delfi68 ha scritto:Guarda Fux..il verde te l'ho dato io..casomai non ti fosse bastato darmi un rosso..
davide- -------------
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Darrow ha scritto:Altro devastante effetto di questo e di altri memi simili è la capacità di distogliere chi si interessa a queste teorie, da quelle che potrebbero essere i dubbi realmente “scomodi”:
- Su quali basi sono stati fatti i collegamenti tra un mega attentato e l’organizzazione terroristica Al Qaeda?
- Qual’era la reale capacità difensiva degli USA alla luce di questo attentato?
- Non andavano rimossi dalle loro cariche e poi puniti per una totale e dimostrata incapacità i responsabili di questa debacle organizzativa in campo militare e di intelligence?
- Qual è il collegamento tra abbattere un’organizzazione terroristica e attaccare una nazione sovrana?
- Come giustificare 10 anni di occupazione di una nazione (Afghanistan) alla luce del raid anti-Obama?
- Varie ed eventuali.
Agli USA certamente fa molto più comodo sapere che ci si accapiglia su aerei, missili, traiettorie e esplosivi.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
davide ha scritto:Se ti riferisci al post di pagina 24, non te l'ha dato lui, ma io, ieri sera.delfi68 ha scritto:Guarda Fux..il verde te l'ho dato io..casomai non ti fosse bastato darmi un rosso..
Ah..bene, allora niente verde a Fux!
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Abbiate pazienza e consentitemi di intervenire anche se ho seguito solo passivamente la gran parte della discussione.
Prima di tutto un appunto metodologico.
In questo quadro si è obbligati a servirsi dell'induzione per arrivare ad una qualche conclusione. Nel caso degli eventi dell'11 settembre, la dinamica assolutamente singolare dei fatti, sotto molti aspetti fuori dei limiti della plausibilità, e la debolezza delle prove esibite a sostegno della spiegazione "ufficiale", hanno determinato l'insorgere di sospetti molto forti sulla possibilità che gli attentati fossero stati organizzati da un ente interno, per esempio la CIA (inside job).
Questi sospetti non si sono affievoliti a distanza di dieci anni, anzi, col passare del tempo, è sembrato sempre più difficile poter dipanare la matassa.
Io non ho la presunzione di aver risolto la vexata quaestio, ma ho rinvenuto informazioni estremamente interessanti che vorrei esporre.
Ricordo bene che la mia impressione, subito dopo gli eventi, fu che c'era qualcosa di inverosimile nella vicenda, e mi convinsi che gli attentati fossero un inside job, cosa di cui anche la maggior parte delle persone con cui ho avuto occasione di discutere dell'evento sono convinte. Successivamente però, approfondendo l'analisi di alcuni aspetti della vicenda, questa convinzione si indebolì: certe argomentazioni a favore dell'inside job mi apparivano illogiche. Alla fine, l'induzione sugli indizi mi ha portato a pensare che si trattasse sia di un attentato autentico, sia di un inside job. Questo non aveva senso!
I nuovi elementi che ho rinvenuto, stimolato a cercare dalla vivace discussione avviata qui (cosa di cui vi sono grato), rendono conto in maniera diretta e convincente del fatto più strano di tutta la vicenda, ossia il crollo delle torri, e, indirettamente, portano a disegnare per ragionevoli induzioni uno scenario che calza molto bene con i fatti noti e accertati. Quanto espongo nel seguito perciò è suddiviso in due parti: l'esame del crollo delle torri, fondato sulle informazioni appena reperite, e lo scenario che si configura in base a questa ricostruzione.
Parto dai fatti che sono disposto ad accettare come indiscutibilmente veri (come ho già argomentato in questo thread a pag. 8):
Anch'io inizialmente rimasi convinto che le torri fossero state abbattute con una demolizione controllata, ma in seguito, dopo averne conversato con un amico esperto della materia, e considerando attentamente la complessità, la difficoltà e anche la pericolosità di un'operazione del genere, ho scartato questa idea. In effetti, leggendo i vari elaborati prodotti sull'argomento, si trovano giustificazioni quasi per ogni aspetto della questione, ma resta sempre qualche punto insoddisfacente. Non ripeto perciò le considerazioni da me fatte a pag. 8 di questo thread che smentiscono l'ipotesi di una demolizione controllata eseguita in modo tradizionale con cariche di termite e plastico. A parte ogni altro aspetto, rimarco qui che un'operazione del genere avrebbe richiesto mesi di preparazione e un lavoro mastodontico: le cariche da piazzare - dentro i pilastri! - sarebbero state migliaia. Nessuna preparazione invece è stata necessaria per operare la demolizione nel modo spiegato nel seguito.
Prossimamente posterò la prima parte del documento che sto compilando. Invito i gentili amici eventualmente interessati a seguire il mio discorso a pazientare finché non avrò concluso l'opera.
Prima di tutto un appunto metodologico.
Questo è corretto, ma siccome stiamo parlando dell'indagine su di un evento, e non di una teoria scientifica, l'obiezione non si può applicare pienamente. La falsificabilità di una tesi scientifica infatti dipende dalla possibilità di eseguire esperimenti che convalidino o smentiscano le ipotesi. Mentre, se ciò che abbiamo sono solo documenti, reperti e testimonianze, dovremo basarci su indizi frammentari, misure e analisi non ripetibili, affermazioni dubbie o incomplete.Werewolf ha scritto:Come l'ipotesi dell'Inside Job non sia una tesi scientifica, per come è stata finora presentata, mi pare evidente: di fatto si afferma che quasiasi prova contraria a tale ipotesi è, o può essere, contraffatta. Di fatto, quindi, non è una teoria falsificabile, ergo, non è scientifica.
In questo quadro si è obbligati a servirsi dell'induzione per arrivare ad una qualche conclusione. Nel caso degli eventi dell'11 settembre, la dinamica assolutamente singolare dei fatti, sotto molti aspetti fuori dei limiti della plausibilità, e la debolezza delle prove esibite a sostegno della spiegazione "ufficiale", hanno determinato l'insorgere di sospetti molto forti sulla possibilità che gli attentati fossero stati organizzati da un ente interno, per esempio la CIA (inside job).
Questi sospetti non si sono affievoliti a distanza di dieci anni, anzi, col passare del tempo, è sembrato sempre più difficile poter dipanare la matassa.
Io non ho la presunzione di aver risolto la vexata quaestio, ma ho rinvenuto informazioni estremamente interessanti che vorrei esporre.
Ricordo bene che la mia impressione, subito dopo gli eventi, fu che c'era qualcosa di inverosimile nella vicenda, e mi convinsi che gli attentati fossero un inside job, cosa di cui anche la maggior parte delle persone con cui ho avuto occasione di discutere dell'evento sono convinte. Successivamente però, approfondendo l'analisi di alcuni aspetti della vicenda, questa convinzione si indebolì: certe argomentazioni a favore dell'inside job mi apparivano illogiche. Alla fine, l'induzione sugli indizi mi ha portato a pensare che si trattasse sia di un attentato autentico, sia di un inside job. Questo non aveva senso!
I nuovi elementi che ho rinvenuto, stimolato a cercare dalla vivace discussione avviata qui (cosa di cui vi sono grato), rendono conto in maniera diretta e convincente del fatto più strano di tutta la vicenda, ossia il crollo delle torri, e, indirettamente, portano a disegnare per ragionevoli induzioni uno scenario che calza molto bene con i fatti noti e accertati. Quanto espongo nel seguito perciò è suddiviso in due parti: l'esame del crollo delle torri, fondato sulle informazioni appena reperite, e lo scenario che si configura in base a questa ricostruzione.
Parto dai fatti che sono disposto ad accettare come indiscutibilmente veri (come ho già argomentato in questo thread a pag. 8):
- Le torri sono state colpite dagli aerei.
- Le torri sono crollate.
Anch'io inizialmente rimasi convinto che le torri fossero state abbattute con una demolizione controllata, ma in seguito, dopo averne conversato con un amico esperto della materia, e considerando attentamente la complessità, la difficoltà e anche la pericolosità di un'operazione del genere, ho scartato questa idea. In effetti, leggendo i vari elaborati prodotti sull'argomento, si trovano giustificazioni quasi per ogni aspetto della questione, ma resta sempre qualche punto insoddisfacente. Non ripeto perciò le considerazioni da me fatte a pag. 8 di questo thread che smentiscono l'ipotesi di una demolizione controllata eseguita in modo tradizionale con cariche di termite e plastico. A parte ogni altro aspetto, rimarco qui che un'operazione del genere avrebbe richiesto mesi di preparazione e un lavoro mastodontico: le cariche da piazzare - dentro i pilastri! - sarebbero state migliaia. Nessuna preparazione invece è stata necessaria per operare la demolizione nel modo spiegato nel seguito.
Prossimamente posterò la prima parte del documento che sto compilando. Invito i gentili amici eventualmente interessati a seguire il mio discorso a pazientare finché non avrò concluso l'opera.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
LA DEMOLIZIONE DELLE TORRI
La costruzione del WTC iniziò nel 1966 con la Torre Nord o WTC-1 (417 m), a seguire gli altri edifici minori, e nel 1968 la Torre Sud o WTC-2 (415 m). I cantieri chiusero nel 1987 dopo aver ultimato il WTC-7 (186 m), che perciò era l'edificio più recente del complesso.
David e Nelson Rockefeller furono i promotori del progetto, ma il finanziamento della costruzione venne quasi interamente dall'autorità portuale di New York e New Jersey, che pertanto ne rimase proprietaria.
Bene, il concetto sbalorditivo ma plausibile (fonte / versione_pdf), è che prima di autorizzare la costruzione degli edifici, il dipartimento per l'edilizia prescriveva che fosse previsto il modo di demolirli efficacemente.
Per risolvere velocemente l'impiccio, i progettisti proposero di installare un sistema di demolizione di emergenza nel sottosuolo, a 77 m di profondità (quindi più in basso delle fondamenta), costituito da una carica termonucleare di 150 kton.
Questo fu applicato per le due torri e per il WTC-7, i tre edifici in struttura di acciaio di grande mole che non si sapeva come poter demolire una volta costruiti. È il caso di notare che l'intero WTC costò 335 milioni di dollari dell'epoca, ma la demolizione delle sole torri sarebbe costata 5,6 miliardi di dollari già nel 1990.
In effetti la demolizione dei due edifici, effettuata senza compromettere le costruzioni adiacenti, avrebbe richiesto un paziente e onerosissimo smontaggio delle strutture con precisione chirurgica; oltre al fatto che c'era da asportare e smaltire in sicurezza una quantità enorme di amianto e di altri materiali nocivi. Di questi inconvenienti erano sicuramente consci anche i progettisti fin dall'inizio, pertanto la soluzione basata sulla carica termonucleare risultava economicamente vantaggiosa: un piccolo costo iniziale contro un grande risparmio nel futuro.
L'estensore dell'articolo avanza anche l'ipotesi che nessun aereo abbia colpito le torri, e che le facciate siano state sventrate artatamente con l'esplosivo. Questa ipotesi non ha ragione d'essere e si fonda su di un assunto sbagliato. Tornerò su questo dettaglio più avanti.
Dunque, la carica nucleare poteva esplodere in profondità sotto il suolo, vaporizzando un grande volume di roccia. Ciò avrebbe causato la formazione di una grande caverna, proprio sotto le fondazioni, facendo letteralmente mancare la terra sotto ai piedi alla torre. Infatti la fondazione portante principale era quella dove appoggiavano le colonne centrali, e, mancando questa, le colonne sarebbero sprofondate sotto il loro stesso peso. Inoltre, il tremendo calore sviluppato dall'esplosione avrebbe fuso e vaporizzato il materiale in caduta dentro la voragine.
Questo schizzo illustra sommariamente il meccanismo:
Questo quadro è perfettamente compatibile con la dinamica dei crolli, anzi è non solo l'unica ipotesi che la giustifichi pienamente, ma anche l'unica ipotesi possibile per spiegarla completamente in tutti i dettagli.
Se osserviamo una delle svariate riprese video dei crolli, si può vedere chiaramente che, in entrambe i casi, il crollo inizia con la porzione di edificio soprastante la lesione provocata dall'impatto degli aerei, che si abbassa come un blocco compatto schiacciando il resto della costruzione che si sbriciola. La spiegazione ufficiale è che il calore prodotto dall'incendio del carburante dell'aereo abbia portato al punto di snervamento plastico le colonne centrali, che hanno ceduto permettendo così alla massa soprastante di abbattersi ed innescare il crollo.
Ma l'ipotesi presentata qui fornisce una spiegazione molto migliore. L'esplosione termonucleare nel sottosuolo ha tolto di botto ogni sostegno alla colonna centrale, e tutta la colonna ha subito iniziato a scendere dentro la voragine spinta dal proprio peso. Quindi tutto l'edificio ha cominciato ad accelerare verso il basso, e contemporaneamente a sbriciolarsi e a proiettare parti di facciata e polvere per effetto della pressione dei gas incandescenti che risalivano dal sottosuolo lungo la colonna centrale. In effetti, gli edifici erano completamente sigillati, al punto che disponevano anche di riserve di ossigeno per gli occupanti, nel caso che il sistema di ventilazione andasse in avaria. Ma la porzione superiore, essendo separata dal resto della struttura a causa dei tagli prodotti dall'impatto degli aerei, inizialmente non ha risentito della pressione interna sviluppata dai gas in risalita, che si sono sfogati dalle lacerazioni, ed è rimasta pressoché intatta per qualche secondo.
Per visualizzare il processo, immaginiamo un grosso tubo relativamente vuoto, e un palo al centro che sostiene gli orizzontamenti ma non la struttura del tubo, appoggiato a terra. Tagliamo torno torno il tubo in prossimità della sommità togliendone un settore. Se ora tiriamo in basso il palo, la parte di tubo che si trova più in alto agirà come un martello, muovendosi subito verso il basso, mentre il resto del tubo, essendo ancora appoggiato a terra, comincerà ad implodere verso l'interno un po' in ritardo.
Ecco dunque i due effetti simultanei che spiegano i crolli perfettamente verticali. La colonna centrale scende spinta dal peso proprio dentro la voragine, tirando verso l'interno dell'edificio le facciate.
Scende in verticale perché è saldamente controventata dagli orizzontamenti che la collegano alle facciate, mentre le facciate sono ancora posate sul proprio perimetro. Contemporaneamente, un impulso di gas in pressione risale dalla voragine lungo la colonna, e spinge verso l'esterno le facciate che esplodono proiettando, in orizzontale e addirittura verso l'alto, calcinacci e spezzoni di trave, alcuni anche a grande distanza, e una quantità enorme di polvere: sono i materiali polverizzati dal calore atomico, non è polvere di cemento ma in gran parte è d'acciaio! (Nelle torri era stato usato poco cemento). Nella foto seguente si vede anche con grande chiarezza il getto verso l'alto di detriti spinti dalla pressione dei gas incandescenti che risalgono la colonna centrale:
Questo effetto non poteva assolutamente essere giustificato, come sostenuto dalla spiegazione ufficiale, dalla pressione dell'aria prodotta dalla caduta degli orizzontamenti, che erano costituiti da pannelli piccoli e leggeri:
Come non c'era giustificazione alcuna per spiegare gli sbuffi di materiale proiettati in vari punti durante i crolli, ma diversi piani al di sotto della linea di faglia dell'edificio in caduta:
I sostenitori della demolizione controllata con esplosivi hanno indicato questi sbuffi (chiamandoli "squibs"), come la prova degli scoppi necessari ad indebolire la struttura e guidarne il crollo. In realtà, gli sbuffi appaiono sì abbastanza numerosi e in diversi punti, ma sono decisamente troppo pochi e troppo dispersi in modo casuale per essere gli scoppi di un'efficace demolizione controllata. Si veda un qualsiasi video di demolizione controllata con esplosivi per riferimento.
Invece la demolizione termonucleare li spiega benissimo. La potente onda d'urto che risaliva la colonna centrale, in qualche punto casualmente ha trovato delle crepe che permettevano ai gas di sfogarsi verso i piani, e qui la pressione faceva saltare una finestra proiettando un po' di macerie e di polvere all'esterno.
Infine, ecco quella che a me sembra la prova regina.
Il blocco sommitale della Torre Sud, all'inizio della caduta si è inclinato, come si può chiaramente vedere:
È verosimile che il blocco di edificio abbia incontrato una maggiore resistenza dal lato dove non c'era stato il danno causato dall'aereo, e quindi cadendo abbia ruotato verso il lato opposto. Fin qui nulla di strano. Lo strano è, che poi ha arrestato la rotazione, ed ha proseguito la caduta verticalmente. I sostenitori della demolizione controllata sostengono che questo è un fenomeno fisicamente impossibile in una caduta gravitazionale. Una volta in caduta libera, il blocco di edificio non poteva arrestare la rotazione, che per la legge di conservazione del momento angolare avrebbe dovuto farlo ruotare attorno al proprio centro di massa sino a portarsi completamente fuori della verticale. Sin qui hanno ragione (in parte), ma la loro conclusione, che questo fatto dimostri che è avvenuta una demolizione controllata, non regge.
Infatti, essi sostengono che solo compensando la rotazione del blocco con esplosioni demolitrici più anticipate sul lato opposto all'inclinazione, si sarebbe potuto produrre il momento compensativo capace di fermare la rotazione. Questo però vuol dire attribuire alla tecnologia capacità decisamente superiori al possibile.
Un sistema di innesco per demolizione controllata può e deve dare una precisa temporizzazione agli scoppi, ma non può modificare in tempo reale la temporizzazione degli scoppi per compensare eventuali anomalie nella sequenza del crollo.
Le variabili in gioco sono troppe, la strumentazione necessaria a controllare il fenomeno (accelerometri, inclinometri) verrebbe compromessa o distrutta dalle esplosioni durante il crollo, e comunque il tempo di calcolo dell'evoluzione dello stato limite strutturale, anche per un computer potentissimo, sarebbe estremamente più lungo dei millisendi a disposizione per reagire tempestivamente e correggere i tempi di scoppio delle cariche. I calcoli si fanno prima, con tutta calma, e poi si programmano le temporizzazioni, in modo fisso. Qualche volta i calcoli non sono abbastanza accurati, oppure qualche imprevisto scombina un po' le condizioni al contorno (es. una carica non scoppia), e la demolizione riesce male, con la costruzione che va giù da un lato o non crolla interamente. Si vedano le svariate foto e filmati di demolizioni reperibili in rete.
La demolizione termonucleare invece rende conto alla perfezione di questo stranissimo fenomeno. Come abbiamo visto sopra, la colonna centrale cade dentro alla voragine praticamente in caduta libera, venendo consumata dal fuoco nucleare man mano che scende. La porzione sommitale, strattonata verso il basso dalla colonna che fino ad un istante prima la sorreggeva, inizialmente si inclina perché da un lato incontra meno resistenza, dove la facciata è già divelta, mentre dall'altro lato regge.
Perciò si piega verso il lato di minor resistenza finché anche da questa parte incontra la struttura intatta. A questo punto è appoggiata in modo uniforme e smette di inclinarsi. La colonna centrale continua però a tirarla giù, e quindi prosegue la discesa con questo assetto. Molto semplice.
Chiudo qui la prima parte del capitolo dedicato alla demolizione delle torri, per non appesantire troppo il post. Segue...
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Minsky ha scritto:La demolizione termonucleare
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
LA DEMOLIZIONE DELLE TORRI (II parte)
Se qualcuno avesse ancora delle perplessità riguardo alla dinamica dei crolli, veda queste simulazioni che mostrano benissimo il meccanismo del crollo:
Vediamo ora la disputa sulle collisioni degli aerei, se siano avvenute oppure no. L'obiezione che gli aerei sono di alluminio e che perciò non avrebbero potuto penetrare la struttura in acciaio delle torri è una grossa ingenuità. La struttura delle torri non era una corazza, ma un graticcio, e gli aerei non sono di alluminio, ma di dural o avional, leghe resistentissime. Produrre gli squarci a forma di aereo con cariche di esplosivo e simulare gli aerei stessi con ologrammi sono ipotesi talmente fantasiose che non mi sembra il caso nemmeno di discuterle.
Gli aerei quindi hanno colpito gli edifici, spezzando le colonne della facciata, e sono arrivati a danneggiare anche parte della struttura centrale, oltre ad innescare l'incendio del carburante. Si veda quest'altra ottima simulazione al riguardo:
Ma la domanda cruciale è: i danni prodotti dalle collisioni e i successivi incendi, avrebbero potuto determinare i crolli?
Fino ad oggi, io pensavo di sì, ma solo perché non conoscevo alcun'altra spiegazione soddisfacente. Avevo accettato l'unica scelta disponibile una volta scartata l'ipotesi della demolizione controllata. Non posso certo dire però che questa spiegazione mi sembrasse soddisfacente.
I progettisti delle torri le avevano fatte abbastanza robuste da sopportare indenni la collisione di un aereo (un B-707) grande quasi quanto quelli che hanno colpito le torri. Gli incendi sviluppati dal carburante sono stati molto brevi, e si erano già spenti quasi completamente quando le torri sono crollate. Inoltre a questo proposito è facile fare due conti e dimostrare che non c'era abbastanza combustibile per intiepidire l'acciaio.
Facciamo un conto della serva. Il gasolio ha un potere calorifico di circa 10000 kcal/kg. C'erano circa 30000 litri di gasolio nel serbatoio di ciascun aereo, quindi circa 25000 kg. Questo ci darebbe, bruciando tutto il gasolio con perfetta combustione, una resa totale di:
10 x 4,18 x 25 = 1045 GJ
L'acciaio ha un calore specifico di circa 500 J/kg·K. Nelle torri c'erano circa 10000 ton di acciaio per piano. Tutto il calore sviluppato dal gasolio avrebbe potuto riscaldare l'acciaio di un piano di:
1045/5 = 209 °K
Partendo da una temperatura ambiente di 25 °C, otteniamo meno di 250 °C. A questa temperatura l'acciaio non si indebolisce minimamente.
Quindi possiamo escludere che, sia i danni strutturali, sia gli incendi, abbiano potuto innescare dei simili crolli catastrofici. Chi lo sostiene, o è incompetente, o è in malafede.
Ma c'è molto di più, le prove a favore dell'ipotesi della demolizione termonucleare sono - è il caso di dirlo - schiaccianti.
Per settimane, dopo i crolli, la temperatura dei siti (il "ground zero") è rimasta altissima, con hot spot addirittura di metallo fuso.
Questo si spiega se nel sottosuolo sono detonati ordigni di 150 kton. Altrimenti è un mistero assoluto.
Alcuni spezzoni di travi d'acciaio si sono fusi con la roccia:
Nessun crollo, per quanto violento, può impastare insieme acciaio e roccia.
Cinque giorni dopo i crolli, il termoscan dell'area mostra distintamente la posizione delle tre caldere termonucleari in esatta corrispondenza degli edifici demoliti:
Praticamente nessuno degli oggetti che si trovavano negli uffici, neppure un frammento, è stato trovato tra le macerie, e neppure resti umani!
Eppure la grande maggioranza dei piani non sono stati interessati dagli incendi. Per contro sono state trovate cose come questa:
Monete o altri oggetti metallici fusi insieme e incastonati nella roccia o nel cemento. Solo una temperatura altissima può averli trasformati in questo modo.
Ma per finire, la prova più convincente di tutte:
Le macerie. Quali macerie? In questa foto presa il giorno dopo i crolli non si vedono.
Ci sono grandi frammenti della gabbia esterna delle torri, che, per quanto ragionato, sono state spinte verso l'esterno e infatti sono cadute intorno, come rami spezzati di un albero. Ma macerie pochissime, le torri e il WTC-7 sono stati rasi al suolo. Dove sono finite le 4 milioni e mezzo di tonnellate di materiali che componevano ciascuna torre?
La risposta ora la sappiamo: in parte sono sprofondati nel sottosuolo, e hanno riempito la voragine, e in parte sono stati polverizzati dai gas incandescenti prodotti dalla deflagrazione nucleare, ricoprendo tutta Manhattan di una spessa coltre di polvere tossica.
Quanto al WTC-7, ora capiamo come ha fatto un edificio in perfette condizioni, che non aveva subito alcun danno, a crollare su se stesso sette ore dopo le torri. È stato schiacciato il bottone, e... BUUM!
Segue il post dedicato allo scenario...
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
..minchia..questa faccio fatica a digerirla pure io..
..immagino che per un'ipotesi del genere si sarebbe potuto facilmente verificarla annotando il livello delle radiazioni a ground zero...
Oppure come disse Nietzsche:
..il modo più subdolo per demolire un idea che non si condivide, è sostenerla!..ma con pessime argomentazioni..
..immagino che per un'ipotesi del genere si sarebbe potuto facilmente verificarla annotando il livello delle radiazioni a ground zero...
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Fux89 ha scritto:Minsky ha scritto:La demolizione termonucleare
Ci mancano solo gli UFO e siamo a posto...
Io invece di sghignazzare ho letto tutto, ed ho una domanda minsky che mi pare ragionevole: un'esplosione termonucleare che io sappia lascia tracce che non si possono nascondere (Fallout). Come la mettiamo?
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Le tracce sono state nascoste con una tecnologia aliena.Rasputin ha scritto:Fux89 ha scritto:Minsky ha scritto:La demolizione termonucleare
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Io invece di sghignazzare ho letto tutto, ed ho una domanda minsky che mi pare ragionevole: un'esplosione termonucleare che io sappia lascia tracce che non si possono nascondere (Fallout). Come la mettiamo?
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
11 SETTEMBRE 2001 - LO SCENARIO
Quanto segue è basato sull'induzione e sulla logica, tenendo sempre a portata di mano il famoso rasoio di Ockam.
Si tratta perciò in massima parte di opinioni personali, costruite per la necessità che tutti abbiamo di dare un senso agli accadimenti che osserviamo.
L'11 settembre 2001 alcuni attentatori appartenenti a cellule fondamentaliste islamiche hanno dato corso ad una azione terroristica.
Sono stati dirottati quattro voli di linea e due dei velivoli sono stati fatti schiantare sulle torri del WTC.
I terroristi hanno portato a segno con facilità il loro progetto senza incontrare alcuna resistenza, forse per effetto sorpresa, forse per circostanze fortuite, e forse perché chi poteva ostacolarli ha avuto invece interesse a lasciarli agire indisturbati, o li ha persino aiutati con una radioguida.
Dopo le collisioni dei due primi aerei (voli AA11 e UA175) con le torri del WTC, c'è stata allora una reazione da parte delle autorità. Forse si sono finalmente dati la sveglia, oppure forse, a causa del clamore suscitato dall'attentato, non era possibile dare ulteriormente copertura ai terroristi, fatto sta che gli altri due voli (AA77 e UA93) sono stati abbattuti dai caccia.
Per evitare fastidiose polemiche, gli abbattimenti sono stati mascherati. Un volo (AA77) si è finto che fosse finito addosso al Pentagono, e l'altro che fosse stato fatto precipitare dagli stessi passeggeri, eroicamente sacrificatisi per impedire ai terroristi di compiere l'attentato. Il Pentagono perciò è stato centrato da un apparecchio di piccole dimensioni, telecomandato. Subito prima di schiantare l'aereo contro l'edificio, dall'aereo stesso fu sparato un razzo per aumentare i danni e far sembrare verosimile l'impatto di un aereo più grande.
Il volo AA77 non si sa che fine abbia fatto in realtà, mentre l'altro aereo, quello sfracellatosi in Pennsylvania, fu abbattuto da un caccia che sganciò anche una bomba per provocare un cratere nei pressi del luogo dell'abbattimento, in modo da far sembrare che l'aereo avesse raggiunto il suolo ancora intero. I rottami però si sono trovati a km di distanza, sparpagliati su di una vasta area boscosa, mentre nella buca non c'era, ovviamente, nulla.
Nel frattempo, le torri del WTC crollavano catastroficamente seppellendo migliaia di persone. Per quanto discusso prima, si attivarono, a distanza di una mezz'ora l'uno dall'altro, senza preavviso, i sistemi di demolizione d'emergenza delle torri, costituiti da cariche termonucleari di 150 kton.
Forse si sono azionati accidentalmente (vorrei crederlo), o forse intenzionalmente, comunque le torri sono venute giù mentre c'erano ancora dentro colletti bianchi, pompieri, poliziotti. Un gran casino.
Alla fine della giornata, qualcuno non ne poteva più. Il lavoro ormai era cominciato e andato avanti, male, anzi malissimo, ma non si poteva lasciarlo a mezzo. Diede l'ordine di pigiare il bottone, e il WTC-7 venne giù come un castello di carte. Questa volta avevano evacuato proprio tutti, e non ci furono vittime.
La storia era troppo grossa per non doverla coprire ad ogni costo. Appena resosi conto della situazione, chi doveva si era messo al lavoro, ma, preso così alla sprovvista, aveva rabberciato e raffazzonato coperture e pretesti in gran parte deboli e inconsistenti. Alla fine comunque migliaia e migliaia di pagine di rapporti ufficiali, a distanza di anni, non hanno ancora risposto praticamente a nessuna delle domande cruciali su questa terribile vicenda.
Comprendo che un'ipotesi come quella che sto proponendo può sembrare stravagante, ma i dati la confortano in modo sorprendente. Ho analizzato attentamente tutti gli aspetti, e in realtà non è così pazzesca come sembra. negli anni '60 e '70 negli USA furono avviati studi per utilizzare l'energia nucleare in applicazioni che oggi ci sembrano impensabili. Provarono persino a costruire un aereo a propulsione nucleare.
Era economica, e sembrava l'energia del futuro... si sa che gli americani sono degli eterni ragazzi...
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
...l'unica cosa che comprendo, e mi sarei giocato in futuro, è quella del computo delle calorie che si potevano esprimere.
Infatti, la gente che si affacciava sotto o sopra gli impatti, sarebbero divute essere già arrostite se c'era un calore in grado di piegare l'acciaio (in sezione come quello dei travi centrali poi..)
Una domanda:
Ma non si sarebbe dovuto sentire un gran botto nel sottosuolo per la detonazione?
Infatti, la gente che si affacciava sotto o sopra gli impatti, sarebbero divute essere già arrostite se c'era un calore in grado di piegare l'acciaio (in sezione come quello dei travi centrali poi..)
Una domanda:
Ma non si sarebbe dovuto sentire un gran botto nel sottosuolo per la detonazione?
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Minsky, gli aerei non vanno a gasolio.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Rasputin ha scritto:Io invece di sghignazzare ho letto tutto, ed ho una domanda minsky che mi pare ragionevole: un'esplosione termonucleare che io sappia lascia tracce che non si possono nascondere (Fallout). Come la mettiamo?
Ras, la tua obiezione è giustissima e anch'io ci avevo pensato. Siamo abituati a pensare in termini di fallout in seguito ad un'esplosione termonucleare, perché ci vengono in mente Hiroshima, Nagasaki e gli esperimenti all'atollo di Bikini.
Ma in questo caso si tratta di esplosioni sotterranee, e queste non rilasciano fallout. Se vuoi posso approfondire la questione e darti maggiori dettagli.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Rasputin ha scritto:Minsky, gli aerei non vanno a gasolio.
Giusto, è kerosene, una frazione di idrocarburi intermedia tra la benzina e il gasolio.
Dal punto di vista del potere calorico, per il conto della serva che ho fatto io, non c'è differenza.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
E' un refuso..i dati, mi pare, sono del Cherosene avio..Rasputin ha scritto:Minsky, gli aerei non vanno a gasolio.
delfi68- -------------
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Minsky..e del botto della deflagrazione?
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
delfi68 ha scritto:...l'unica cosa che comprendo, e mi sarei giocato in futuro, è quella del computo delle calorie che si potevano esprimere.
Infatti, la gente che si affacciava sotto o sopra gli impatti, sarebbero divute essere già arrostite se c'era un calore in grado di piegare l'acciaio (in sezione come quello dei travi centrali poi..)
Una domanda:
Ma non si sarebbe dovuto sentire un gran botto nel sottosuolo per la detonazione?
Si è sentito! Ma la gente che era in strada ha pensato che fosse l'inizio del crollo.
Quelli che erano più vicini per poterlo sentire bene non lo raccontano più a nessuno.
Però ci sono le rilevazioni sismometriche. Tra 2 e 2,2 gradi della scala richter, durata 6 secondi circa. Tre scosse, in corrispondenza esatta dei tre crolli. Non ho il link sottomano, ma se vuoi lo cerco.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
delfi68 ha scritto:E' un refuso..i dati, mi pare, sono del Cherosene avio..Rasputin ha scritto:Minsky, gli aerei non vanno a gasolio.
Era un copincolla secondo me, Minsky non me ne volere.
Allora di refuso non si può parlare, l'accuratezza è fondamentale quando si vuole dimostrare qualcosa.
Minski va bene per gli ulteriori dettagli
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
..si se puoi..
E' una storia cosi assurda da sembrare plausibile..
In effetti, mettono i reattori nei sottomarini, non vedo perchè scartare a priori un ipotesi che trova corrispondenze..forse più della Termite in effetti..
..quindi un buco che si è inghiottito metà delle macerie..
Ma cosa resterebbe adesso li sotto?
E' una storia cosi assurda da sembrare plausibile..
In effetti, mettono i reattori nei sottomarini, non vedo perchè scartare a priori un ipotesi che trova corrispondenze..forse più della Termite in effetti..
..quindi un buco che si è inghiottito metà delle macerie..
Ma cosa resterebbe adesso li sotto?
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Non ho letto tutto e non ho alcuna intenzione di farlo (appena mi è saltato l'occhio sull'espressione "demolizione termonucleare" il mio rilevatore di cazzate è schizzato a fondoscala), ma un paio di cose le dico:
Questa è una balla, o meglio, lo è per come viene presentata dai complottisti. Intanto, un 707 (peso a vuoto: 66400 kg) è più piccolo di un 767 (peso a vuoto: 86070 kg). Poi, non è vero che le Torri dovevano resistere all'impatto di un 707: erano state progettato con quell'intento e si pensava potessero resistere, ma non c'era alcuna prova che potesse confermarlo. Infine, si parla di un 707 non pieno di carburante, come erano i voli che hanno colpito il WTC. Maggiori dettagli qui.Minsky ha scritto:I progettisti delle torri le avevano fatte abbastanza robuste da sopportare indenni la collisione di un aereo (un B-707) grande quasi quanto quelli che hanno colpito le torri.
Questo è semplicemente falso.Gli incendi sviluppati dal carburante sono stati molto brevi, e si erano già spenti quasi completamente quando le torri sono crollate.
E anche questa è, molto banalmente, una balla.Quanto al WTC-7, ora capiamo come ha fatto un edificio in perfette condizioni, che non aveva subito alcun danno
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
..tuttavia un'ipotesi valida che spieghi il crollo delle torri, bisogna pur darla..o almeno cercarla..
..Gli incendi non avevano nessunissima speranza di sciogliere delle torri di 150 e passa metri d'altezza..questione di numeri, non di deduzioni..
..Il cherose avio esaurisce immediatamente..come la benzina, e nulla all'interno poteva bruciare a una temperatura cosi alta. Ne la carta, ne il cartongesso..e nemmeno le scrivanie..
..Gli incendi non avevano nessunissima speranza di sciogliere delle torri di 150 e passa metri d'altezza..questione di numeri, non di deduzioni..
..Il cherose avio esaurisce immediatamente..come la benzina, e nulla all'interno poteva bruciare a una temperatura cosi alta. Ne la carta, ne il cartongesso..e nemmeno le scrivanie..
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Già fatto. Sono stati gli aerei e gli incendi.delfi68 ha scritto:..tuttavia un'ipotesi valida che spieghi il crollo delle torri, bisogna pur darla
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Edit..scusatemi i doppioni..ho casini con la piattaforma, e non vedo i messaggi in invio!!!
..tuttavia un'ipotesi valida che spieghi il crollo delle torri, bisogna pur darla..o almeno cercarla..
..Gli incendi non avevano nessunissima speranza di sciogliere delle torri di 150 e passa metri d'altezza..questione di numeri, non di deduzioni..
..Il cherose avio esaurisce immediatamente..come la benzina, e nulla all'interno poteva bruciare a una temperatura cosi alta. Ne la carta, ne il cartongesso..e nemmeno le scrivanie..
Le parti in acciao eventualmente interessata dalla prima fiammata, avrebebro comunque dissipato il calore lungo i travi, non trasmesso il calore, dopo un tot di metri questo calore in dissipazione (dato che la fonte s'è spenta) si sarebbe omeostaticamente distribuito su tutta la lunghezza di ogni trave, con aumenti risibili sulla lunghezza..
..tuttavia un'ipotesi valida che spieghi il crollo delle torri, bisogna pur darla..o almeno cercarla..
..Gli incendi non avevano nessunissima speranza di sciogliere delle torri di 150 e passa metri d'altezza..questione di numeri, non di deduzioni..
..Il cherose avio esaurisce immediatamente..come la benzina, e nulla all'interno poteva bruciare a una temperatura cosi alta. Ne la carta, ne il cartongesso..e nemmeno le scrivanie..
Le parti in acciao eventualmente interessata dalla prima fiammata, avrebebro comunque dissipato il calore lungo i travi, non trasmesso il calore, dopo un tot di metri questo calore in dissipazione (dato che la fonte s'è spenta) si sarebbe omeostaticamente distribuito su tutta la lunghezza di ogni trave, con aumenti risibili sulla lunghezza..
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Questi sono i tracciati sismografici degli impatti e dei crolli, rilevati dai sismografi della stazione di Palisade (NY), sita 34 km a nord del World Trade Center.
Non sono un granché ma così di fretta non ho trovato di meglio.
Non sono un granché ma così di fretta non ho trovato di meglio.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Da molti filmati e testimonianze, il crollo fu dovuto alla preparazione minuziosa degli artificieri.Fux89 ha scritto:Già fatto. Sono stati gli aerei e gli incendi.
In Spagne un violento incendio ha devastato un palazzo costruito grossomodo come le torri gemelle ma non è collassato.
Nei filmati si vede chiaramente sbuffi di fumo verso l'esterno dei piani bassi, caratteristici delle implosioni controllate.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
delfi68 ha scritto:Edit..scusatemi i doppioni..ho casini con la piattaforma, e non vedo i messaggi in invio!!!
..tuttavia un'ipotesi valida che spieghi il crollo delle torri, bisogna pur darla..o almeno cercarla..
..Gli incendi non avevano nessunissima speranza di sciogliere delle torri di 150 e passa metri d'altezza..questione di numeri, non di deduzioni..
..Il cherose avio esaurisce immediatamente..come la benzina, e nulla all'interno poteva bruciare a una temperatura cosi alta. Ne la carta, ne il cartongesso..e nemmeno le scrivanie..
Le parti in acciao eventualmente interessata dalla prima fiammata, avrebebro comunque dissipato il calore lungo i travi, non trasmesso il calore, dopo un tot di metri questo calore in dissipazione (dato che la fonte s'è spenta) si sarebbe omeostaticamente distribuito su tutta la lunghezza di ogni trave, con aumenti risibili sulla lunghezza..
Osservazioni corrette. L'acciaio era certificato per resistere a 1100 °C, ed era protetto da rivestimenti di amianto, che è un ottimo isolante termico. La continuità delle travi avrebbe garantito un'efficace dissipazione del calore.
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Appuntodelfi68 ha scritto:Edit..scusatemi i doppioni..ho casini con la piattaforma, e non vedo i messaggi in invio!!!
..tuttavia un'ipotesi valida che spieghi il crollo delle torri, bisogna pur darla..o almeno cercarla..
..Gli incendi non avevano nessunissima speranza di sciogliere delle torri di 150 e passa metri d'altezza..questione di numeri, non di deduzioni..
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Le parti in acciao eventualmente interessata dalla prima fiammata, avrebebro comunque dissipato il calore lungo i travi, non trasmesso il calore, dopo un tot di metri questo calore in dissipazione (dato che la fonte s'è spenta) si sarebbe omeostaticamente distribuito su tutta la lunghezza di ogni trave, con aumenti risibili sulla lunghezza..
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mecca domenico ha scritto:Da molti filmati e testimonianze, il crollo fu dovuto alla preparazione minuziosa degli artificieri.Fux89 ha scritto:Già fatto. Sono stati gli aerei e gli incendi.
In Spagne un violento incendio ha devastato un palazzo costruito grossomodo come le torri gemelle ma non è collassato.
Nei filmati si vede chiaramente sbuffi di fumo verso l'esterno dei piani bassi, caratteristici delle implosioni controllate.
So di chiedere molto, ma vi inviterei a dare una scorsa al documento di riferimento che ho linkato nel primo post. A parte la storia degli ologrammi, puro vaneggiamento, per il resto ci sono informazioni che rispondono a molte delle vostre perplessità.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Falso.mecca domenico ha scritto:Da molti filmati e testimonianze, il crollo fu dovuto alla preparazione minuziosa degli artificieri.
Falso (dettagli).In Spagne un violento incendio ha devastato un palazzo costruito grossomodo come le torri gemelle ma non è collassato.
Falso (dettagli).Nei filmati si vede chiaramente sbuffi di fumo verso l'esterno dei piani bassi, caratteristici delle implosioni controllate.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Questa è una balla:Minsky ha scritto:Osservazioni corrette. L'acciaio era certificato per resistere a 1100 °C
http://undicisettembre.blogspot.com/2006/06/faq-34-le-torri-gemelle-gli-incendi.html
Punto 3.4.4 e relativi link di approfondimento.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
delfi68 ha scritto:..si se puoi..
E' una storia cosi assurda da sembrare plausibile..
In effetti, mettono i reattori nei sottomarini, non vedo perchè scartare a priori un ipotesi che trova corrispondenze..forse più della Termite in effetti..
..quindi un buco che si è inghiottito metà delle macerie..
Ma cosa resterebbe adesso li sotto?
Un crollo secondo voi può fare questo? Sembra il cratere di un vulcano... e io ne ho visti!
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
delfi68 ha scritto:Edit..scusatemi i doppioni..ho casini con la piattaforma, e non vedo i messaggi in invio!!!
..tuttavia un'ipotesi valida che spieghi il crollo delle torri, bisogna pur darla..o almeno cercarla..
..Gli incendi non avevano nessunissima speranza di sciogliere delle torri di 150 e passa metri d'altezza..questione di numeri, non di deduzioni..
..Il cherose avio esaurisce immediatamente..come la benzina, e nulla all'interno poteva bruciare a una temperatura cosi alta. Ne la carta, ne il cartongesso..e nemmeno le scrivanie..
Le parti in acciao eventualmente interessata dalla prima fiammata, avrebebro comunque dissipato il calore lungo i travi, non trasmesso il calore, dopo un tot di metri questo calore in dissipazione (dato che la fonte s'è spenta) si sarebbe omeostaticamente distribuito su tutta la lunghezza di ogni trave, con aumenti risibili sulla lunghezza..
Le torri pesa(va)no 450.000 tonnellate. La parte in caduta quindi pesava circa 100.000 tonnellate. Ovvero 100M Kg.
Tre piani hanno ceduto. L'effetto è stato quello di un grandissimo frigorifero del peso di 100.000 tonnellate che inizia a cadere, trasformando rapidamente la propria energia potenziale in energia cinetica.
Dopo tre piani di caduta libera si raggiungono i 50 Km/h, ovvero circa 14 m/s.
Quindi applicando la formula
E (energia cinetica) = 1/2 100M (14)^2 = 9.800M J
otteniamo che l'energia sprigionata nel cedimento di tre piani corrisponde a
circa 2 Ton, ovvero all'energia liberata dall'esplosione di 2 tonnellate di TNT.Credo sia un'energia sufficiente per spazzare via i piani inferiori come fossero carta.
Ultima modifica di teto il Mer 26 Ott 2011 - 0:16 - modificato 2 volte.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Ah, si parla pure degli ologrammi?Minsky ha scritto:A parte la storia degli ologrammi
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Fux prima o poi ti si esauriscono le informazioni provenienti da quell'unico blog dell'attivissimo delle mie calighe e ti devi cercare un'altra fonte, mgari (Sarebbe il caso) più credibile
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Certo, cercherò qualcosa che parla di UFO e di come abbiano usato i loro potentissimi laser per demolire il WTC e creare ologrammi degli aeroplani. Tanto mi pare che il livello a cui siamo arrivati è questo...Rasputin ha scritto:Fux prima o poi ti si esauriscono le informazioni provenienti da quell'unico blog dell'attivissimo delle mie calighe e ti devi cercare un'altra fonte, mgari (Sarebbe il caso) più credibile
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Infatti, è evidente che è il risultato di un'esplosione nucleare...Minsky ha scritto:
Un crollo secondo voi può fare questo? Sembra il cratere di un vulcano... e io ne ho visti!
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Minsky ha scritto:
Un crollo secondo voi può fare questo? Sembra il cratere di un vulcano... e io ne ho visti!
....
@ fux: ..dai, dai..rilassiamoci, cazzeggiamo un po..pensiamo e riflettiamo un po in libertà..senza polemiche..
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Infatti, è evidente che è il risultato di un'esplosione nucleare...
però, Fux, onestamente, secondo te un incendio di cherosene e archivi, può generare quel calore?..sotto milioni tonnellate di cemento oltretutto??
delfi68- -------------
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Fux89 ha scritto:Questa è una balla:Minsky ha scritto:Osservazioni corrette. L'acciaio era certificato per resistere a 1100 °C
http://undicisettembre.blogspot.com/2006/06/faq-34-le-torri-gemelle-gli-incendi.html
Punto 3.4.4 e relativi link di approfondimento.
Attivissimo si smentisce da solo: «Inoltre la persona in questione, spesso identificata come Edna Cintron, fu fotografata 45 minuti dopo l'impatto contro la Torre Nord. La zona della breccia aveva quindi potuto raffreddarsi.»
Ma proporrei di evitare di distrarsi con questioni di lana caprina.
La prova importante è la dinamica del crollo. Parliamo di questa se volete.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
No, infatti ho detto che è evidente che è un'esplosione nucleare.delfi68 ha scritto:Infatti, è evidente che è il risultato di un'esplosione nucleare...
però, Fux, onestamente, secondo te un incendio di cherosene e archivi, può generare quel calore?..sotto milioni tonnellate di cemento oltretutto??
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Non si smentisce affatto (dettagli).Minsky ha scritto:Fux89 ha scritto:Questa è una balla:Minsky ha scritto:Osservazioni corrette. L'acciaio era certificato per resistere a 1100 °C
http://undicisettembre.blogspot.com/2006/06/faq-34-le-torri-gemelle-gli-incendi.html
Punto 3.4.4 e relativi link di approfondimento.
Attivissimo si smentisce da solo: «Inoltre la persona in questione, spesso identificata come Edna Cintron, fu fotografata 45 minuti dopo l'impatto contro la Torre Nord. La zona della breccia aveva quindi potuto raffreddarsi.»
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Non scherzare. Un'altra accreditata teoria e' che gli americani abbiano provocato un terremoto artificiale per abbattere le torri ed il WTC7.Fux89 ha scritto:Certo, cercherò qualcosa che parla di UFO e di come abbiano usato i loro potentissimi laser per demolire il WTC e creare ologrammi degli aeroplani. Tanto mi pare che il livello a cui siamo arrivati è questo...Rasputin ha scritto:Fux prima o poi ti si esauriscono le informazioni provenienti da quell'unico blog dell'attivissimo delle mie calighe e ti devi cercare un'altra fonte, mgari (Sarebbe il caso) più credibile
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
In effetti è plausibile.davide ha scritto:Non scherzare. Un'altra accreditata teoria e' che gli americani abbiano provocato un terremoto artificiale per abbattere le torri ed il WTC7.Fux89 ha scritto:Certo, cercherò qualcosa che parla di UFO e di come abbiano usato i loro potentissimi laser per demolire il WTC e creare ologrammi degli aeroplani. Tanto mi pare che il livello a cui siamo arrivati è questo...Rasputin ha scritto:Fux prima o poi ti si esauriscono le informazioni provenienti da quell'unico blog dell'attivissimo delle mie calighe e ti devi cercare un'altra fonte, mgari (Sarebbe il caso) più credibile
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
teto ha scritto:Le torri pesa(va)no 450.000 tonnellate. La parte in caduta quindi pesava circa 100.000 tonnellate. Ovvero 100M Kg.
Tre piani hanno ceduto. L'effetto è stato quello di un grandissimo
frigorifero del peso di 100.000 tonnellate che inizia a cadere,
trasformando rapidamente la propria energia potenziale in energia
cinetica.
Dopo tre piani di caduta libera si raggiungono i 50 Km/h, ovvero circa 14 m/s.
Quindi applicando la formula
E (energia cinetica) = 1/2 100M (14)^2 = 9.800M J
otteniamo che l'energia sprigionata nel cedimento di tre piani corrisponde a
circa 2 Ton, ovvero all'energia liberata dall'esplosione di 2 tonnellate di TNT.Credo sia un'energia sufficiente per spazzare via i piani inferiori come fossero carta.
Scusa ma è un ragionamento viziato. Se il crollo fosse iniziato spontaneamente per cedimento plastico delle travi rammollite dal calore dell'incendio, la sezione di torre si sarebbe abbassata lentamente seguendo le linee di minima resistenza, secondo il maggiore o minore surriscaldamento dell'acciaio, e l'eventuale mancanza di sostegno dove le travi erano state (possibilmente) tranciate dall'aereo.
Questo avrebbe portato ad un disallineamento del blocco, che si sarebbe perciò piegato verso l'esterno. A quel punto è molto probabile che si sarebbe ribaltato fuori dalla verticale della torre. Non c'era modo che la sezione potesse schiacciare i piani inferiori. Le strutture inferiori ai piani colpiti dall'aereo erano intatte. La gente che si trovava sotto ha potuto evacuare senza problemi (a parte la ressa), e nessuno era ferito. Le strutture avevano un fattore di sicurezza 16, cioè potevano reggere 16 volte il carico utile di progetto, più il peso proprio della struttura.
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Re: Sugli eventi dell'11 settembre 2001
Sì, hai ragione. Vai tu a spiegare agli ingegneri del NIST che sono degli incompetenti?
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