Religione per sempre?
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Re: Religione per sempre?
Palma d'oro alla contraddizione !!!lupetta ha scritto:secondo me si.Paolo ha scritto:Provo a riformulare la domanda che ho posto prima.
Secondo voi è possibile per un uomo amare due donne, con le quali non ha alcun vincolo di parente, nello stesso tempo? E per una donna? Intendo due uomini con cui non ha vincoli di parentela?
si possono amare due partner contemporaneamente.
Cmq: a me non è mai successo, ma non sono una che si innamora facilmente. Una mia amica ha vissuto per vent'anni una relazione bigama confessandomi che non avrebbe mai potuto scegliere e quando uno dei due l'ha mollata anche la relazione con l'altro ha cominciato a vacillare e a diventare difficile.
Elima- -----------
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Re: Religione per sempre?
ha senso nel momento in cui ti impegni in un rapporto volutamente univoco.Paolo ha scritto:Si anche io sono di questo avviso. Ma allora che senso ha parlare di fedeltà? O meglio, la fedeltà come la intende Jillo !
esempio:
- ho voglia di vivere una relazione aperta e libera, senza vincoli, scelgo Rasputin, poichè ha dichiarato che non può promettere fedeltà
-ho voglia di un rapporto univoco, di costruire qualcosa di esclusivo con una persona, scelgo jillo, perchè promette fedeltà ed è quello che cerco.
se Rasputin va anche con altre donne non me ne può fregare di meno e me lo aspetto, se lo fa jillo non va bene, perchè sono diversi i presupposti della relazione.
-non obbligo Rasputin alla fedeltà, non obbligo jillo ad una relazione aperta.
-mi innamoro di Rasputin? ne parliamo e gli spiego che vorrei che lui stesse solo con me, lui mi dice che non può garantirmelo.io lo mollo e mi faccio passare la cotta.
-Rasputin mi confessa che ama me ed un' altra donna insieme. va bene.
-jillo mi confessa che ama me ed un'altra donna insieme.lo mollo.
chiaro no?
non capisco perchè non capite le differenze.
lupetta- -------------
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Re: Religione per sempre?
La mia era una osservazione di carattere generale. Poco conta nella realtà cosa poi avviene o può avvenire. Anche se dura un solo giorno! La questione è come conciliare la fedeltà con il doppio amore. E' sempre tradimento? Ma allora non è l'amore che garantisce la fedeltà.
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Religione per sempre?
Per me e' possibile amare due persone contemporaneamente e la spiegazione e' molto semplice: ogni rapporto e' unico e a se', esso dipende esclusivamente dalle persone coinvolte, da quello che esse vogliono/possono dare l'una all'altra, da come vogliono costruire questo scambio. Va da se che le classificazioni (amici, amanti, trombamici, innamorati, etc..) sono del tutto arbitrarie e convenzionali. Io non sento questa impellente necessita' di incasellare i rapporti che stringo, l'affetto che mi lega alle persone e' relativo all'individualita' della persona stessa. L'unico rapporto "incasellato" e' quello con mio marito, per le ragioni di praticita' che spiegavo in un altro post, il resto delle mie relazioni passate e presenti non amo definirle...se entrambi i soggetti sono soddisfatti nello scambio, non vedo nessun problema in questo tipo di atteggiamento (che mi sembra anzi del tutto naturale).
Sally- -------------
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Re: Religione per sempre?
casca a fagiolo:
Le
donne predisposte al senso di colpa quando ricevono un tradimento
cercano di capire quale possano essere state le proprie colpe o mancanze
da aver spinto il partner al tradimento, senza accettare semplicemente
di essere incappate in una persona poco seria e poco affidabile. (cit.)
quoto!
Le
donne predisposte al senso di colpa quando ricevono un tradimento
cercano di capire quale possano essere state le proprie colpe o mancanze
da aver spinto il partner al tradimento, senza accettare semplicemente
di essere incappate in una persona poco seria e poco affidabile. (cit.)
quoto!
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lupetta- -------------
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Re: Religione per sempre?
non potresti amare una persona per una cosa e un'altra per un'altra ancora?Diva ha scritto:Per me e' possibile amare due persone contemporaneamente e la spiegazione e' molto semplice: ogni rapporto e' unico e a se', esso dipende esclusivamente dalle persone coinvolte, da quello che esse vogliono/possono dare l'una all'altra, da come vogliono costruire questo scambio. .
non potrebbero piacerti entrambe le persone e le situazioni?
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lupetta- -------------
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Re: Religione per sempre?
lupetta ha scritto:non potresti amare una persona per una cosa e un'altra per un'altra ancora?Diva ha scritto:Per me e' possibile amare due persone contemporaneamente e la spiegazione e' molto semplice: ogni rapporto e' unico e a se', esso dipende esclusivamente dalle persone coinvolte, da quello che esse vogliono/possono dare l'una all'altra, da come vogliono costruire questo scambio. .
non potrebbero piacerti entrambe le persone e le situazioni?
Non è quello che ha detto più o meno?
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
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Re: Religione per sempre?
chiedo scusa, ho letto per me NON è possibile.
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lupetta- -------------
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Re: Religione per sempre?
Comunque la tua citazione (di un utente?) è come dire che le donne predisposte a tirarsela mollano il proprio partner al primo segno di debolezza...
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- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
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Re: Religione per sempre?
lupetta ha scritto:non potresti amare una persona per una cosa e un'altra per un'altra ancora?Diva ha scritto:Per me e' possibile amare due persone contemporaneamente e la spiegazione e' molto semplice: ogni rapporto e' unico e a se', esso dipende esclusivamente dalle persone coinvolte, da quello che esse vogliono/possono dare l'una all'altra, da come vogliono costruire questo scambio. .
non potrebbero piacerti entrambe le persone e le situazioni?
Ma e' proprio quello che ho detto! Il pacchetto persona e' unico, irripetibile, diverso da ogni altro... che senso ha essere gelosi?
Guarda, il mio migliore amico e' un maschio e con lui ho un rapporto splendido. Lo amo? Ovviamente si!! Di un amore diverso da quello che provo per mio marito, ma non in quanto amico e marito... bensi' in quando il mio amore rivolto a due persone diverse, le quali mi danno due "prodotti" diversi. Lo stesso discorso lo si puo' fare a proposito di tutte le relazioni... ma mi sa che, ancora una volta, quello che ci impedisce questo libero scambio di affetto sono i preconcetti legati al sesso...
Sally- -------------
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Re: Religione per sempre?
Maylea83 ha scritto:@jill tu la pensi come mio marito, mi sembra di parlare con lui! Solo che lui non mi perdonerebbe... Beh spiegami questa cosa perche io non la capisco e parlarne con mio marito è difficile perche per lui parlare di eventuali tradimenti vuol dire che ho pensato di tradirlo e comincia ad essere sospettoso perciò evito.
Quando ero incinta, praticamente dal primo giorno all ultimo cioè per otto mesi, non ho mai avuto voglia, lo facevo solo per amore suo perche sapevo che non mi avrebbe mai tradito, e per un tipo come lui che se due giorni non fa niente diventa nervoso e scontroso era difficile astenersi... Io piu volte gli dissi che se ogni tanto si concedeva qualche scappatella per me non era un problema... E lui non solo rifiutava l idea ma si offendeva pure! Ora io praticamente vomitavo ad ogni odore e credimi l odore del sesso mi faceva proprio nauseare e quindi io ero scontenta e lui pure... Perche lui non mi forzava anche se aveva voglia, a me dispiaceva per lui... Ora visto che questo è un caso limite, perche per forza resistere??? Voglio dire per te non ci sono casi e casi???
E si. Capisco proprio tuo marito. Cavolo come fai a dirgli vai con un'altra. Lui vuole proprio e solo te. significa che ai suoi occhi non sei come le altre, ma sei l'unica
Ma poi se tuo marito andasse con un'altra potrebbe anche innamorarsi. Insomma, non è andare a prostitute. Paghi l'obolo per un orgasmo. Altro orgasmo altro gettone.
Se mia moglie mi consegnasse tra le braccia di un'altra sarebbe come se mi dicesse, vai pure, tanto quello sai fare non è che sia sto granchè, non c'è rischio di perderti... capirai.
Insomma un poco di sana gelosia almeno per quella preziosa intimità che, come marito, mi aspetterei venisse riconosciuta da ambo le parti come tutta nostra... almeno che quella intimità è una cosa così banale e da poco che la si può condividere con chiunque.
E poi a me piace considerarmi come "cosa sua" (cito ancora Ligabue)... mi piace sapere che "appartengo" a mia moglie. Non in virtù di un possesso esercitato con violenza e prepotenza, ma di una spontanea consegna di me.
Ho brutalizzato il concetto, ma in sostanza è quello che penso.
jillo- -----------
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Re: Religione per sempre?
Paolo ha scritto:Provo a riformulare la domanda che ho posto prima.
Secondo voi è possibile per un uomo amare due donne, con le quali non ha alcun vincolo di parente, nello stesso tempo? E per una donna? Intendo due uomini con cui non ha vincoli di parentela?
In gioventù non avevo nulla in contrario ad amare due ragazze.
Nemmeno contemporaneamente in una ammucchiata a tre.
Poi ne ho trovata una che valeva per tutte e più di tutte.
Ovviamente me la sono sposata.
jillo- -----------
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Re: Religione per sempre?
Niques, non so di chi è quella frase, non è specificato, io ho capito che le donne che hanno sensi di colpa cercano delel colpe ai tradimenti del partner, senza capire che hanno invece vicino uns persona poco seria (la colpa è del maschio)
Diva, hai ragione, avevo letto male il tuo intervento precedente.
Diva, hai ragione, avevo letto male il tuo intervento precedente.
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lupetta- -------------
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Re: Religione per sempre?
jillo ha scritto:Maylea83 ha scritto:@jill tu la pensi come mio marito, mi sembra di parlare con lui! Solo che lui non mi perdonerebbe... Beh spiegami questa cosa perche io non la capisco e parlarne con mio marito è difficile perche per lui parlare di eventuali tradimenti vuol dire che ho pensato di tradirlo e comincia ad essere sospettoso perciò evito.
Quando ero incinta, praticamente dal primo giorno all ultimo cioè per otto mesi, non ho mai avuto voglia, lo facevo solo per amore suo perche sapevo che non mi avrebbe mai tradito, e per un tipo come lui che se due giorni non fa niente diventa nervoso e scontroso era difficile astenersi... Io piu volte gli dissi che se ogni tanto si concedeva qualche scappatella per me non era un problema... E lui non solo rifiutava l idea ma si offendeva pure! Ora io praticamente vomitavo ad ogni odore e credimi l odore del sesso mi faceva proprio nauseare e quindi io ero scontenta e lui pure... Perche lui non mi forzava anche se aveva voglia, a me dispiaceva per lui... Ora visto che questo è un caso limite, perche per forza resistere??? Voglio dire per te non ci sono casi e casi???
E si. Capisco proprio tuo marito. Cavolo come fai a dirgli vai con un'altra. Lui vuole proprio e solo te. significa che ai suoi occhi non sei come le altre, ma sei l'unica
Ma poi se tuo marito andasse con un'altra potrebbe anche innamorarsi. Insomma, non è andare a prostitute. Paghi l'obolo per un orgasmo. Altro orgasmo altro gettone.
Se mia moglie mi consegnasse tra le braccia di un'altra sarebbe come se mi dicesse, vai pure, tanto quello sai fare non è che sia sto granchè, non c'è rischio di perderti... capirai.
Insomma un poco di sana gelosia almeno per quella preziosa intimità che, come marito, mi aspetterei venisse riconosciuta da ambo le parti come tutta nostra... almeno che quella intimità è una cosa così banale e da poco che la si può condividere con chiunque.
E poi a me piace considerarmi come "cosa sua" (cito ancora Ligabue)... mi piace sapere che "appartengo" a mia moglie. Non in virtù di un possesso esercitato con violenza e prepotenza, ma di una spontanea consegna di me.
Ho brutalizzato il concetto, ma in sostanza è quello che penso.
Oh no non volevo certo dirgli che quello che fa non è un granché! Forse per questo si offendeva! E non ho mai pensato che mio marito andando a letto con un altra potrebbe innamorarsi di lei... Ma perche io il sesso non lo vedo per forza legato all amore, per me non è per forza un atto d amore... Ma è ovvio riflettendoci che mio marito la pensa piu come te che come me, perciò le mie parole, il mio volergli concedere tutta la libertà del mondo per lui non è una cosa gradita ma un offesa, un insulto... Addirittura ciò che per me vuol dire " amore incondizionato" per lui è " conto poco per te tanto che se vado con altra non t importa"... Forse per questo è geloso e a volte possessivo!
Grazie jill!
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Lyallii- -------------
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Re: Religione per sempre?
forse non è la persona giusta alla quale dire queste parole.Maylea83 ha scritto:
Oh no non volevo certo dirgli che quello che fa non è un granché! Forse per questo si offendeva! E non ho mai pensato che mio marito andando a letto con un altra potrebbe innamorarsi di lei... Ma perche io il sesso non lo vedo per forza legato all amore, per me non è per forza un atto d amore... Ma è ovvio riflettendoci che mio marito la pensa piu come te che come me, perciò le mie parole, il mio volergli concedere tutta la libertà del mondo per lui non è una cosa gradita ma un offesa, un insulto... Addirittura ciò che per me vuol dire " amore incondizionato" per lui è " conto poco per te tanto che se vado con altra non t importa"... Forse per questo è geloso e a volte possessivo!
Grazie jill!
devi valutare il tipo di persona che hai accanto.
se io vivo una storia "seria" e l'altro mi dice che se voglio posso andare anche con altri io ci rimango malissimo.
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Re: Religione per sempre?
Ed ecco la coda di paglia!!!jillo ha scritto:
Ma poi se tuo marito andasse con un'altra potrebbe anche innamorarsi. Insomma, non è andare a prostitute. Paghi l'obolo per un orgasmo. Altro orgasmo altro gettone.
Se mia moglie mi consegnasse tra le braccia di un'altra sarebbe come se mi dicesse, vai pure, tanto quello sai fare non è che sia sto granchè, non c'è rischio di perderti... capirai.
Insomma un poco di sana gelosia almeno per quella preziosa intimità che, come marito, mi aspetterei venisse riconosciuta da ambo le parti come tutta nostra... almeno che quella intimità è una cosa così banale e da poco che la si può condividere con chiunque.
E poi a me piace considerarmi come "cosa sua" (cito ancora Ligabue)... mi piace sapere che "appartengo" a mia moglie. Non in virtù di un possesso esercitato con violenza e prepotenza, ma di una spontanea consegna di me.
Ho brutalizzato il concetto, ma in sostanza è quello che penso.
Io non sono solo arrivata a vantare l'abilità del mio compagno, ma anche ad invitare a provare per credere!!!
Io sono tranquilla, il mio compagno può anche scoparsi la più grande strafiga, ma è innamorato del mio cervello.
Ras ce lo sta dimostrando: ha passato non si sa bene quanti anni a scoparsi ragazzine, me di chi si è innamorato? della 50enne che non si era mai scopato!! Andatevi a leggere i post di solo 15 giorni fa, avrebbe negato mettendo la mano sul fuoco che una tardona avrebbe mai potuto interessarlo !!
E' ben altra l'intimità che condividiamo: piani per il futuro, la complicità nel rapporto, le crisi esistenziali...
Cmq è vero che per certe persone, secondo me molto fragili, la mancanza di gelosia si può scambiare per mancanza di interesse, ma questo avviene quando l'altra persona non riesce a dimostrare il suo vero interessamento: come stai? come è andata? che schianto quella bionda, ti intriga vero? dai, raccontami !!!
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.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
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Re: Religione per sempre?
Boccadorata ha scritto:Ed ecco la coda di paglia!!!jillo ha scritto:
Ma poi se tuo marito andasse con un'altra potrebbe anche innamorarsi. Insomma, non è andare a prostitute. Paghi l'obolo per un orgasmo. Altro orgasmo altro gettone.
Se mia moglie mi consegnasse tra le braccia di un'altra sarebbe come se mi dicesse, vai pure, tanto quello sai fare non è che sia sto granchè, non c'è rischio di perderti... capirai.
Insomma un poco di sana gelosia almeno per quella preziosa intimità che, come marito, mi aspetterei venisse riconosciuta da ambo le parti come tutta nostra... almeno che quella intimità è una cosa così banale e da poco che la si può condividere con chiunque.
E poi a me piace considerarmi come "cosa sua" (cito ancora Ligabue)... mi piace sapere che "appartengo" a mia moglie. Non in virtù di un possesso esercitato con violenza e prepotenza, ma di una spontanea consegna di me.
Ho brutalizzato il concetto, ma in sostanza è quello che penso.
Io non sono solo arrivata a vantare l'abilità del mio compagno, ma anche ad invitare a provare per credere!!!
Io sono tranquilla, il mio compagno può anche scoparsi la più grande strafiga, ma è innamorato del mio cervello.
Bene per il tuo cervello.
Ma guarda che non tutti preferiscono cervello a c...o.
Se poi oltre l'uno c'è l'altro.
E comunque nel gettare il proprio compagno tra le braccia di un'altra donna, oltre al rischio di vedere spodestata, da un'altra, il primato del proprio cervello/corpo, c'è il rischio di perdere ben altro, come ho scritto.
parere mio ovviamente.
jillo- -----------
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Re: Religione per sempre?
Boccadorata ha scritto:
Ed ecco la coda di paglia!!!
Io non sono solo arrivata a vantare l'abilità del mio compagno, ma anche ad invitare a provare per credere!!!
Io sono tranquilla, il mio compagno può anche scoparsi la più grande strafiga, ma è innamorato del mio cervello.
Cmq è vero che per certe persone, secondo me molto fragili, la mancanza di gelosia si può scambiare per mancanza di interesse, ma questo avviene quando l'altra persona non riesce a dimostrare il suo vero interessamento: come stai? come è andata? che schianto quella bionda, ti intriga vero? dai, raccontami !!!
No scusa. Gelosia a parte. Ognuno fa del proprio rapporto quello che gli pare.
A te eccita l'idea di pensare il tuo prestante compagno farsi qualcun altra? Bene.
Ti piace confrontarti con le altre sulle prestazioni del tuo compagno? Bene.
Ti piace pensarti una donna generosa, una donna alternativa tra le tante altre possibili per il tuo compagno, una che invita il suo compagno ad andare a caccia di donne per sollazzare il suo membro? Gliele trovi tu? Lo accompagni anche? Bene, bene, bene.
Io, quando rincaso alla sera, con mia moglie preferisco parlare di noi, non di loro.
jillo- -----------
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Re: Religione per sempre?
Io invece dopo questa discussione devo proprio rivedere il mio modo di rapportarmi perche credo che mio marito non si sia innamorato del mio cervello... E ne sono cosciente! Ma d altronde nemmeno io... Non abbiamo nessun interesse in comune, la pensiamo in modo diverso quasi su tutto, siamo capaci di litigare sei giorni su sette... Ma di fare pace solo con un sorriso. L attrazione era la cosa che ci univa di piu in passato, ora anche nostro figlio... Se dovessi dire il perche lo amo in realtà non lo so spiegare, ma so che è cosi, preferisco passare un giorno intero a litigare con lui su un qualcosa, sapere che non ne arriveremo a capo, Incazzarmi, farlo incazzare e poi fare pace piuttosto che stare con qualsiasi altro con cui vado d accordo. E che ci fosse un argomento su cui la pensiamo allo stesso modo... Eppure appena si chiude la porta che va a lavoro mi manca, e magari l attimo prima l ho mandato a quel paese...
Non so come sia possibile una cosa del genere ma è cosi...
Non so come sia possibile una cosa del genere ma è cosi...
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Lyallii- -------------
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Re: Religione per sempre?
E viceversa.jillo ha scritto:
Ti piace pensarti una donna generosa, una donna alternativa tra le tante altre possibili per il tuo compagno, una che invita il suo compagno ad andare a caccia di donne per sollazzare il suo membro? Gliele trovi tu? Lo accompagni anche? Bene, bene, bene.
Io, quando rincaso alla sera, con mia moglie preferisco parlare di noi, non di loro.
Quando rincasiamo parliamo solo di noi, anche quando parliamo degli altri.
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Elima- -----------
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Re: Religione per sempre?
Maylea83 ha scritto: L attrazione era la cosa che ci univa di piu in passato, ora anche nostro figlio... Se dovessi dire il perche lo amo in realtà non lo so spiegare, ma so che è cosi
Prova a chiedere a qualche illuminato il perchè ama. Se ti sapesse dare una risposta è perchè non sa di cosa sta parlando.
Posso dire cosa trovo di bello in mia moglie. Spiegare perchè non condivido delle sue idee, ma non sono capace nemmeno io di ridurre ad una sintesi concettuale il senso del mio amore smisurato per lei.
Poi, come scrivi tu, i figli uniscono straordinariamente.
Quel figlio che amate così tanto non poteva che venir fuori solamente da voi due.
jillo- -----------
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Re: Religione per sempre?
Maylea83 ha scritto:Se dovessi dire il perche lo amo in realtà non lo so spiegare, ma so che è cosi
Idem!
jillo ha scritto:
Prova a chiedere a qualche illuminato il perchè ama. Se ti sapesse dare una risposta è perchè non sa di cosa sta parlando.
Quoto al 100% ...l'amore e' indicibile...
Sally- -------------
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Re: Religione per sempre?
Ok, ok, Jillo, ti ho lanciato qualche punzecchiatina nel tentativo di indurti a seguire una mia linea di discussione che mi piacerebbe riuscire a focalizzare con te, altre volte imbastita ma sempre abortita. Lascio stare anche se la mia linea sarebbe molto più in argomento con il titolo del thread di quanto non lo sia il tema che ci si è sviluppato sopra, ma è giusto così e sarà per un'altra occasione.jillo ha scritto:Minsky ha scritto:Orpo! Guarda che ci conto, eh. Però, dovresti essere un pochino più preciso riguardo alla "stupenda suite"... vorrei valutare attentamente se il paradiso che mi offre il tuo dio è davvero il migliore. Mi sarebbe piaciuto, per esempio, saperne di più su quello di Maometto, ma appena ho scritto su un forum islamico che avrei voluto qualche informazione sul loro paradiso, perché mi sembrava più convincente di quello cristiano, mi hanno bannato immediatamente e senza spiegazioni. Sono davvero dei villani, ma non c'era da aspettarsi nient'altro.jillo ha scritto:Sono sicuro che una stupenda suite è da sempre stata allestita anche per te, mio caro.
Dovresti solo cercare la strada giusta per arrivarci.
Guarda bel Minsky, qualche riflesso di questo paradiso ti è di certo passato di fronte agli occhi molte volte.
E un pezzetto della bellezza di questo paradiso è già dentro di te. Quel pezzetto io te l'ho visto.
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Re: Religione per sempre?
Quello che mi hanno insegnato è che il paradiso è un luogo in cui non si hanno desideri perche si è naturalmente appagati dalla presenza di dio, ci si sente felici e beati, non ci sono corpi ma solo anime e tutte sono incredibilmente felici perche riescono a vedere dio che dopo la morte le accoglie nel cielo, dove ci son gli angeli, la Madonna, tutti i santi ed è lo stato di felicita definitiva...
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Re: Religione per sempre?
Che merda...Maylea83 ha scritto:si è naturalmente appagati dalla presenza di dio, ci si sente felici e beati, non ci sono corpi ma solo anime e tutte sono incredibilmente felici perche riescono a vedere dio che dopo la morte le accoglie nel cielo, dove ci son gli angeli, la Madonna, tutti i santi
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Re: Religione per sempre?
Beh è cosi, merda o non merda... Infatti quando ero credente l idea che la mia vita fosse infinita mi faceva paura quanto ora che sono atea mi fa paura la morte.
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Re: Religione per sempre?
Fux89 ha scritto:Che merda...Maylea83 ha scritto:si è naturalmente appagati dalla presenza di dio, ci si sente felici e beati, non ci sono corpi ma solo anime e tutte sono incredibilmente felici perche riescono a vedere dio che dopo la morte le accoglie nel cielo, dove ci son gli angeli, la Madonna, tutti i santi
Al di là del crederci o no, cosa non ti piace di questa descrizione?
Maylea scrive di una condizione di "incredibile felicità".
Penso sia naturale per tutti tendere alla felicità.
La miglior condizione della felicità è la felicità eterna.
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Re: Religione per sempre?
Diceva Epicuro che la morte non è da temere perchè: se ci sei tu non c'è la morte, se c'è la morte non ci sei tu.Maylea83 ha scritto:Beh è cosi, merda o non merda... Infatti quando ero credente l idea che la mia vita fosse infinita mi faceva paura quanto ora che sono atea mi fa paura la morte.
Semplice e lineare, che c'è da aver paura?
Per quel che riguarda l'amore.... Che c'è di così misterioso?
Basta un'analisi del sangue per sapere se e quanto sei innamorato, il perchè è dovuto alla spinta di conservazione della specie.
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"Primo di tutti fu il Caos" Esiodo (Theog. 116)
.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
Elima- -----------
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Re: Religione per sempre?
jillo ha scritto:
La miglior condizione della felicità è la felicità eterna.
Toglimi una curiosita'... l'eternita' non ti spaventa? Io ricordo con disagio l'idea della vita eterna che mi veniva prospettata quando ero credente. Forse perche' la paura solitamente deriva da cio' che non si conosce, il pensiero di trovarmi in una condizione ignota e per di piu' per il resto dell'eternita', mi spaventava. Poi penso che per un credente convinto, che sente veramente dio nel suo cuore (io credo che la mia condizione di credente fosse piu' che altro un'abitudine/imposizione) il problema non si pone... poiche' la fede e' anche fiducia e tu sicuramente ti fidi di cio' che Dio ha in serbo per te... non so, cosa ne pensi?
Sally- -------------
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Re: Religione per sempre?
L'avevano spiegato anche a me.Maylea83 ha scritto:Quello che mi hanno insegnato è che il paradiso è un luogo in cui non si hanno desideri perche si è naturalmente appagati dalla presenza di dio, ci si sente felici e beati, non ci sono corpi ma solo anime e tutte sono incredibilmente felici perche riescono a vedere dio che dopo la morte le accoglie nel cielo, dove ci son gli angeli, la Madonna, tutti i santi ed è lo stato di felicita definitiva...
Ma, da subito, ho trovato molto poco credibile il fatto che per accedere a quella che, di fatto, sarebbe la nostra vera e propria condizione d'esistenza naturale, si debba prima passare per un'altra esperienza (vita terrena) cronologicamente del tutto insignificante.
Da un dio che dovrebbe essere infinitamente benevolente mi aspetto direttamente il meglio (infinita beatitudine punto e basta), non di essere messo nelle condizioni di dovermelo "meritare" superando ostacoli che lui stesso ha predisposto.
Semplicemente, non ha senso.
Lucatortuga- -------------
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Re: Religione per sempre?
Da dove comincio? Partiamo dall'inizio. "Si è naturalmente appagati dalla presenza di dio": a me dio sta sul cazzo, pensare di "essere appagato dalla sua presenza" mi fa ribrezzo. "Non ci sono corpi ma solo anime": tristezza infinita. "Tutte sono incredibilmente felici perché riescono a vedere dio": e che razza di felicità sarebbe? "Ci sono gli angeli, la Madonna, tutti i santi": degli esseri inutili (gli angeli), una tizia che viene venerata in quanto vergine (la Madonna), che è un nonsenso, al massimo bisognerebbe venerare una che la dà, e delle persone, per la maggior parte, di merda (i santi).jillo ha scritto:Fux89 ha scritto:Che merda...Maylea83 ha scritto:si è naturalmente appagati dalla presenza di dio, ci si sente felici e beati, non ci sono corpi ma solo anime e tutte sono incredibilmente felici perche riescono a vedere dio che dopo la morte le accoglie nel cielo, dove ci son gli angeli, la Madonna, tutti i santi
Al di là del crederci o no, cosa non ti piace di questa descrizione?
Penso di essermi spiegato.
Ospite- Ospite
Re: Religione per sempre?
Lucatortuga ha scritto:L'avevano spiegato anche a me.Maylea83 ha scritto:Quello che mi hanno insegnato è che il paradiso è un luogo in cui non si hanno desideri perche si è naturalmente appagati dalla presenza di dio, ci si sente felici e beati, non ci sono corpi ma solo anime e tutte sono incredibilmente felici perche riescono a vedere dio che dopo la morte le accoglie nel cielo, dove ci son gli angeli, la Madonna, tutti i santi ed è lo stato di felicita definitiva...
Ma, da subito, ho trovato molto poco credibile il fatto che per accedere a quella che, di fatto, sarebbe la nostra vera e propria condizione d'esistenza naturale, si debba prima passare per un'altra esperienza (vita terrena) cronologicamente del tutto insignificante.
Da un dio che dovrebbe essere infinitamente benevolente mi aspetto direttamente il meglio (infinita beatitudine punto e basta), non di essere messo nelle condizioni di dovermelo "meritare" superando ostacoli che lui stesso ha predisposto.
Semplicemente, non ha senso.
Ma se bene e male non si possono oggettivizzare, come puoi tu sapere quali sono i criteri di Dio per agire bene o essere benevolente?
Fux, venereresti la tua dolce metà (o tua madre!) se costei si concedesse ad ogni pie' sospinto?
(scherzoscherzohocapitononcebisogncherisp)
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Niques- -------------
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Re: Religione per sempre?
Che bene e male non si possano "oggettivizzare", è quel che penso io.Niques ha scritto:Lucatortuga ha scritto:L'avevano spiegato anche a me.Maylea83 ha scritto:Quello che mi hanno insegnato è che il paradiso è un luogo in cui non si hanno desideri perche si è naturalmente appagati dalla presenza di dio, ci si sente felici e beati, non ci sono corpi ma solo anime e tutte sono incredibilmente felici perche riescono a vedere dio che dopo la morte le accoglie nel cielo, dove ci son gli angeli, la Madonna, tutti i santi ed è lo stato di felicita definitiva...
Ma, da subito, ho trovato molto poco credibile il fatto che per accedere a quella che, di fatto, sarebbe la nostra vera e propria condizione d'esistenza naturale, si debba prima passare per un'altra esperienza (vita terrena) cronologicamente del tutto insignificante.
Da un dio che dovrebbe essere infinitamente benevolente mi aspetto direttamente il meglio (infinita beatitudine punto e basta), non di essere messo nelle condizioni di dovermelo "meritare" superando ostacoli che lui stesso ha predisposto.
Semplicemente, non ha senso.
Ma se bene e male non si possono oggettivizzare, come puoi tu sapere quali sono i criteri di Dio per agire bene o essere benevolente?
Chi mi ha parlato di dio, invece, la pensa diversamente, e sostiene che quel dio sia "infinitamente buono", cioè desideroso di dare alle proprie creature la felicità eterna nell'aldilà. Quel che il credente non riesce a spiegarmi, è come mai questo dio così "buono", invece di dare direttamente la felicità ultraterrena abbia deciso di creare un intero universo fisico solo per metterci dentro un pugno insignificante di creaturine "difettose" (cioè naturalmente tendenti a fare cose che a quel dio "dispiacciono") pretendendo che si "meritino" il premio tramite l'osservazione di regole che nemmeno si preoccupa di comunicare in modo chiaro ed inequivocabile.
Lucatortuga- -------------
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Re: Religione per sempre?
(I due verdi a Lucatortuga sono miei)
Sally- -------------
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Re: Religione per sempre?
Non necessariamente, occhio al verso delle implicazioni.Niques ha scritto:Fux, venereresti la tua dolce metà (o tua madre!) se costei si concedesse ad ogni pie' sospinto?
Ospite- Ospite
Re: Religione per sempre?
Dio non è infinitamente buono, altrimenti perche manderebbe all inferno i peccatori che non si pentono? Il paradiso non è per tutti, noi probabilmente se esistesse dio non saremmo graditi in paradiso perche momentaneamente stiamo peccando visto che : non lo adoriamo, lo nominiamo invano e a volte bestemmiamo,Non santifichiamo le feste andando a messa,Non so cosa bene s intende per atti impuri ma se si tratta pure di sesso orale credo qualcuno di noi commetta atti impuri,Personalmente non desidero l uomo d altre ma mi è capitato di desiderare la roba d altri, tipo una bella piscina nel giardino che io non ho ma l amica mia si...
E nonostante pecchiamo non ce ne pentiamo, io almeno no.
Perciò dio nonostante infinitamente buono non penso che ci farebbe entrare nel paradiso.
E nonostante pecchiamo non ce ne pentiamo, io almeno no.
Perciò dio nonostante infinitamente buono non penso che ci farebbe entrare nel paradiso.
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Lyallii- -------------
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Re: Religione per sempre?
Be', ma la bontà di dio contempla un mondo, come è il nostro, pieno di sofferenze, ingiustizie, ecc. Ed anche nella Bibbia ci sono quelle che molti, credenti compresi, considerano efferratezze.
Quindi partendo dal presupposto dell'impossibile ogg. di bene e male ed indipendentemente da quello che dice un credente e da come (o come non) riesce a spiegare, bisognerebbe ritenere valida la tesi secondo cui dio è infinitamente buono e che la cosa (creare un universo sterminato per quattro gatti, che poi per chi è in ogni dove un micron e un anno luce sono la stessa cosa) rientri coerentemente (con la sua coerenza) nei suoi piani.
Meh, basta, che a fare i credenti si diventa tocchi (detto cosa razzista?).
Quindi partendo dal presupposto dell'impossibile ogg. di bene e male ed indipendentemente da quello che dice un credente e da come (o come non) riesce a spiegare, bisognerebbe ritenere valida la tesi secondo cui dio è infinitamente buono e che la cosa (creare un universo sterminato per quattro gatti, che poi per chi è in ogni dove un micron e un anno luce sono la stessa cosa) rientri coerentemente (con la sua coerenza) nei suoi piani.
Meh, basta, che a fare i credenti si diventa tocchi (detto cosa razzista?).
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Niques- -------------
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Re: Religione per sempre?
Indubbiamente, ma si tratta di un problema di coerenza interna.Niques ha scritto:Be', ma la bontà di dio contempla un mondo, come è il nostro, pieno di sofferenze, ingiustizie, ecc. Ed anche nella Bibbia ci sono quelle che molti, credenti compresi, considerano efferratezze.
Quindi partendo dal presupposto dell'impossibile ogg. di bene e male ed indipendentemente da quello che dice un credente e da come (o come non) riesce a spiegare, bisognerebbe ritenere valida la tesi secondo cui dio è infinitamente buono e che la cosa (creare un universo sterminato per quattro gatti, che poi per chi è in ogni dove un micron e un anno luce sono la stessa cosa) rientri coerentemente (con la sua coerenza) nei suoi piani.
Perchè lo stesso credente non può sostenere che, essendo noi umani creati ad immagine e somiglianza di dio, possediamo gli stessi schemi logici di chi ci ha creato oltre che, innata, la capacità di discernere il male dal bene, e poi, subito dopo, che la bontà divina si esplichi per vie misteriose ed insondabili.
Se è "buono come noi", allora i casi sono due: o non è onnipotente o è scemo.
Lucatortuga- -------------
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Re: Religione per sempre?
Ragazzi ma da dove ci viene l idea che dio per i cattolici è buono? La bontà di dio è paragonabile alla sua crudeltà! Se ci fosse dio, una volta morti dovrebbe perdonarci a prescindere e mandarci in paradiso ma non lo farebbe perche non ci siamo pentiti dei nostri peccati, perche pur non avendo fede non cerchiamo in nessun modo di averla e coltivarla... Allora dov è il timor di dio?
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Lyallii- -------------
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Re: Religione per sempre?
Date le circostanze, o è buono o è onnipotente.
Impossibile tutte e due le cose, lo abbiamo visto.
(o non esiste)
Impossibile tutte e due le cose, lo abbiamo visto.
(o non esiste)
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Lei è cattolico? Allora mi perdoni
BestBeast- -----------
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Re: Religione per sempre?
Non esisteeee! L'ho detto io!
Ho vinto? Ho vinto?
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Niques- -------------
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Re: Religione per sempre?
Diva ha scritto:jillo ha scritto:
La miglior condizione della felicità è la felicità eterna.
Toglimi una curiosita'... l'eternita' non ti spaventa? Io ricordo con disagio l'idea della vita eterna che mi veniva prospettata quando ero credente. Forse perche' la paura solitamente deriva da cio' che non si conosce, il pensiero di trovarmi in una condizione ignota e per di piu' per il resto dell'eternita', mi spaventava. Poi penso che per un credente convinto, che sente veramente dio nel suo cuore (io credo che la mia condizione di credente fosse piu' che altro un'abitudine/imposizione) il problema non si pone... poiche' la fede e' anche fiducia e tu sicuramente ti fidi di cio' che Dio ha in serbo per te... non so, cosa ne pensi?
Hai già risposto per me.
Non dubito della bontà di quanto ci attende presso Dio, perché non dubito della bontà di Dio.
Utilizzo il plurale perché TUTTI siamo attesi, desiderati e cercati da Dio.
E lo siamo già in questo mondo.
Dio è di tutti. Corpo e sangue offerto e versato per tutti i suoi figli.
jillo- -----------
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Re: Religione per sempre?
teto ha scritto:jillo ha scritto:
Guarda, se tu sei ateo, senza alcun dio al quale rendere conto, penso che la questione dell’inferno ti interessi tanto quanto a me possa interessare quale sia il colore preferito di grande puffo.
Per me, credente, il giudizio di Dio, è proprio l’ultima cosa che mi possa minimamente preoccupare. Ma ti pare (prospettiva mia) che un Dio capace di amore infinito e che mi chiede di chiamarlo Padre, prima mi crea, poi mi vuole vedere all’inferno?
Dio, all’inferno, non ci vuole proprio nessuno dei sui figli.
Beati i miti, gli afflitti, gli operatori di pace, chi ha fame e sete di giustizia, i perseguitati… Dio sta dalla parte di questi. Per gli altri sarà misericordia.
C’è scritto anche questo no? Ricordi che festa per il figliuol prodigo?
E chi non vorrà proprio avere a che fare con Lui, con immenso dispiacere per Dio e per tutti quelli che gli sono accanto, non sarà costretto a rimanerci (come già in origine, l'uomo, non costretto a restare presso Dio preferì il mondo all'eden). Questo è l’inferno.
A me non interessa dell'inferno e di dio perchè sono non credente, a me interessa quello che pensi tu, dici che per te il bene è il messaggio evangelico ovvero amore per gli altri, per il nemico ecc... però proprio nei vangeli c'è scritto questo:
"Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio."
Ora, ti sembra un comportamento corretto e coerente dire agli uomini di fare il bene però lasci che la gente dopo la morte venga gettata nelle fiamme? È veramente così? Perchè bisogna seguire proprio gli insegnamenti del vangelo altrimenti vieni buttato in mezzo alle fiamme? Le fiamme quanto durano? Sono eterne? Se è così allora questo dio è peggio di Hitler, almeno per sfuggire da Hitler bastava la morte e ci sfuggivi ma dalle fiamme eterne non si fugge
Allora ti dirò quello che penso.
Hai ragione a pensare che Gesù adotti un linguaggio duro. È quanto gli hanno opposto anche i suoi discepoli mentre lo ascoltavano parlare.
Gesù è duro anche in altre occasioni.
Un linguaggio forte è anche un linguaggio efficace. Produce effetto meglio di un messaggio indirizzato blandamente.
Io noto che il linguaggio si inasprisce particolarmente quando Gesù discorre con alcuni soggetti. Coi detentori del potere del tempo. I farisei. A questi, Gesù, non risparmia pesanti accuse e giudizi.
“Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ... Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze”,…“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle” “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume…Serpenti, razza di vipere…Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!”
Il linguaggio di Gesù, invece, si addolcisce quando si rivolge alle persone umili. Alla vedova, ai bambini, ai peccatori, alla donna straniera, agli storpi… tutte categorie di soggetti considerate dalla società del tempo come di “serie B”.
Gesù, è il Dio vicino che si fa uomo. Fatica, dolore, fame, sete, stanchezza ha voluto condividere con la natura umana. Gesù è il re, attestato nelle Scritture, figlio di Davide, che non nasce nei palazzi ma in una mangiatoia.
Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, le folle gli corsero incontro per incoronarlo re, ma Lui si allontanò rifugiandosi sul monte. Come re avrebbe potuto imporre la sua volontà mediante attività legislativa. Una conversione di massa forzata. Non fu così.
Gesù è il re che non si circonda di dignitari, alte cariche istituzionali. Accanto a Lui sono umili e sciagurati pescatori con la pancia vuota.
Gesù è il primo e ultimo re della storia venuto per servire non per essere servito. Consapevole sin dall’inizio del proposito deicida degli uomini, come infatti aveva più volte preannunciato la sua passione, si lasciò tradire, catturare e crocifiggere.
Poi ritornò.
Non per vendetta, ma per amore (amore appassionato e bruciante come ben espresso nel Cantico dei Cantici). Con le sue ultime parole si accostò ancora una volta a coloro i quali lo avevano tradito e poi abbandonato. “Ecco, io sarò con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo”.
La figura di Gesù, a mio parere, è tutt’latro che controversa.
Gesù è innamorato dell’umanità dall’inizio alla fine della sua storia terrena. Non è indifferente ad essa. E’ anzi animato di un amore passionale, quello che lascia spazio anche alle arrabbiature, ai rovesciamenti dei tavoli dei cambiavalute, alle parole dure, alla misericordia, alla compassione, al pianto, alla promessa eterna.
Quella di cui anche noi siamo capaci, quanto guardando negli occhi le nostre fidanzate diciamo loro “ ti amerò per sempre”.
Profeta, folle o Dio. Questo è poi un altro discorrere.
Poi, se con onestà mi chiedi cosa penso dell’inferno, con onestà ti rispondo. Dio non getta nelle fiamme i suoi figli.
L’uomo non è capace di pensare e concepire l’eterno, l’infinito, l’assoluto.
Eppure, ciascun uomo, è capace di sperimentare tutto questo attraverso l’amore. L’amore di un genitore per il proprio figlio è un amore senza misura. Smisurato significa immenso, infinito. Per amore dei figli un genitore darebbe la vita… senza nemmeno pensarci. Noi siamo capaci né più né meno di quell’amore di Dio per noi. Questa immensità è già in noi.
L’amore per la propria moglie, marito… anche queste relazioni sono costruite su un amore spaventosamente inquantificabile.
Quanto è immenso, infinito non può che tendere all’assoluto, a proiettarsi all’eterno.
Penso che noi tutti, ne sono certo, siamo destinati all’eterno.
L’essenza di quello che siamo non è il nostro cervello, né il nostro cuore, ma è proprio l’anima. Questa è insopprimibile. E se l’eternità sarà per tutti, non sarà per tutti allo stesso modo.
L’eternità sarà per ciascuno come ciascuno la vuole per sè.
Se oggi rifiuto Dio perché dovrei accoglierlo domani? Se oggi posso vivere senza Dio continuerò a vivere senza Dio anche domani, ma brucerà in me quel tormento del rifiuto. Queste sono le fiamme.
Non vivrò della sua luce. Ma del suo rifiuto. Rifiutare Dio significa rifiutare la sua Parola. La Parola è il Verbo, la Verità, che si rivela nel Vangelo.
Ecco che mi chiedi “Perché bisogna seguire proprio gli insegnamenti del vangelo altrimenti vieni buttato in mezzo alle fiamme?” Non vieni gettato nelle fiamme. Ci vai da te nelle fiamme.
Mi chiedi se sono eterne. Il bruciore sarà eterno per chi in eterno rifiuterà Dio.
jillo- -----------
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Re: Religione per sempre?
Non avrei saputo spiegarlo meglio.Fux89 ha scritto:Da dove comincio? Partiamo dall'inizio. "Si è naturalmente appagati dalla presenza di dio": a me dio sta sul cazzo, pensare di "essere appagato dalla sua presenza" mi fa ribrezzo. "Non ci sono corpi ma solo anime": tristezza infinita. "Tutte sono incredibilmente felici perché riescono a vedere dio": e che razza di felicità sarebbe? "Ci sono gli angeli, la Madonna, tutti i santi": degli esseri inutili (gli angeli), una tizia che viene venerata in quanto vergine (la Madonna), che è un nonsenso, al massimo bisognerebbe venerare una che la dà, e delle persone, per la maggior parte, di merda (i santi).
Penso di essermi spiegato.
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Minsky- --------------
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Re: Religione per sempre?
Dal fatto che lo dicono loro!?Maylea83 ha scritto:Ragazzi ma da dove ci viene l idea che dio per i cattolici è buono?
Lucatortuga- -------------
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Re: Religione per sempre?
Bene bene bene bene. Eccoci qui.jillo ha scritto:Poi, se con onestà mi chiedi cosa penso dell’inferno, con onestà ti rispondo. Dio non getta nelle fiamme i suoi figli.
L’uomo non è capace di pensare e concepire l’eterno, l’infinito, l’assoluto.
Eppure, ciascun uomo, è capace di sperimentare tutto questo attraverso l’amore. L’amore di un genitore per il proprio figlio è un amore senza misura. Smisurato significa immenso, infinito. Per amore dei figli un genitore darebbe la vita… senza nemmeno pensarci. Noi siamo capaci né più né meno di quell’amore di Dio per noi. Questa immensità è già in noi.
L’amore per la propria moglie, marito… anche queste relazioni sono costruite su un amore spaventosamente inquantificabile.
Quanto è immenso, infinito non può che tendere all’assoluto, a proiettarsi all’eterno.
Penso che noi tutti, ne sono certo, siamo destinati all’eterno.
L’essenza di quello che siamo non è il nostro cervello, né il nostro cuore, ma è proprio l’anima. Questa è insopprimibile. E se l’eternità sarà per tutti, non sarà per tutti allo stesso modo.
L’eternità sarà per ciascuno come ciascuno la vuole per sè.
Se oggi rifiuto Dio perché dovrei accoglierlo domani? Se oggi posso vivere senza Dio continuerò a vivere senza Dio anche domani, ma brucerà in me quel tormento del rifiuto. Queste sono le fiamme.
Non vivrò della sua luce. Ma del suo rifiuto. Rifiutare Dio significa rifiutare la sua Parola. La Parola è il Verbo, la Verità, che si rivela nel Vangelo.
Ecco che mi chiedi “Perché bisogna seguire proprio gli insegnamenti del vangelo altrimenti vieni buttato in mezzo alle fiamme?” Non vieni gettato nelle fiamme. Ci vai da te nelle fiamme.
Mi chiedi se sono eterne. Il bruciore sarà eterno per chi in eterno rifiuterà Dio.
"Se oggi rifiuto Dio perché dovrei accoglierlo domani?" E perché no?
Un ateo dovrebbe essere proprio un tipo assurdamente ostinato se, ritrovandosi del tutto inaspettatamente "vivo e vegeto" dopo il trapasso, non si rendesse conto di aver clamorosamente ceffato e non fosse pronto ad accettare l'evidenza e ricredersi del tutto! Ok, c'è un capo supremo e comanda lui. Adesso che faccio, scelgo l'alloggio con l'aria condizionata o scelgo le fiamme? Grande dilemma! Chi mai potrebbe essere così folle da opporsi ad un potere infinito? La resa è ovvia e inevitabile. Lo vedi che quello che sostieni non ha né capo né coda? Riesci a vedere la completa illogicità di quello che attribuisci, non già al tuo dio, che è costruzione del tutto irrazionale della fantasia, ma alle persone stesse, che invece, nella media, tendono a seguire almeno quella razionalità spicciola della convenienza e dell'utilità personale. Riesci a capire la natura particolarmente patetica di questa fallacia?
Jillo, l'anima non esiste, quella che tu chiami con questo nome è soltanto un'illusione. Non c'è un omino dentro alla tua testa, che guida il tuo corpo come i personaggi dei cartoni giapponesi seduti ai comandi del robot Mazinga Zeta.
La mente emerge dall'organizzazione dei neuroni, è struttura e relazione, in questo senso è immateriale, ma non sopravvive al suo supporto fisico. Potrà essere un fatto che ti disturba, ma è così.
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Re: Religione per sempre?
jillo ha scritto:
Dio è di tutti. Corpo e sangue offerto e versato per tutti i suoi figli.
Fammi capire bene, a parte il concetto di "Mors tua vita mea" che non mi piace per nulla, quale è stato lo scopo del sacrificio?
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Religione per sempre?
A questa domanda mi associo con piacere, dato che non l'ho mai capito nemmeno io.Rasputin ha scritto:
Fammi capire bene, a parte il concetto di "Mors tua vita mea" che non mi piace per nulla, quale è stato lo scopo del sacrificio?
Di cambiamenti tangibili per l'umanità nemmeno l'ombra, mi pare..
Lucatortuga- -------------
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Re: Religione per sempre?
Lucatortuga ha scritto:A questa domanda mi associo con piacere, dato che non l'ho mai capito nemmeno io.Rasputin ha scritto:
Fammi capire bene, a parte il concetto di "Mors tua vita mea" che non mi piace per nulla, quale è stato lo scopo del sacrificio?
Di cambiamenti tangibili per l'umanità nemmeno l'ombra, mi pare..
Io invece vorrei porre l'attenzione su un'altra figura la cui condizione spesso viene ignorata nell'immagine complessiva: Giuda.
Questo povero uomo viene letteralmente "usato" da Dio per portare a termine il suo piano... infatti senza Giuda che lo tradisce, Gesu' non sarebbe finito al patibolo rendendo possibile la nostra salvezza. Giuda e' quindi una pedina importantissima, necessria. Ora io dico Giuda perche' nella storia e' il suo nome, ma fosse anche stato un altro uomo, la realta' dei fatti non sarebbe cambiata. Non solo quindi esso viene biecamente adoperato per gli scopi da dio (non sarebbe stato piu' facile e onesto che Gesu' si costituisse da se' senza sacrificare l'amico)... ma, in preda della piu' nera disperazione per aver tradito il suo maestro, finisce con l'impiccarsi ad un albero... che necessita' c'era di sacrificare un uomo in questo modo, se Dio e' davvero infinitamente buono e onnipotente?
Sally- -------------
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Re: Religione per sempre?
La lettura corretta del ruolo di Giuda si trova nel musical "Jesus Christ Superstar" ( di Tim Rice). L'onesto e politico Giuda si presta a tradire Gesù perché è consapevole che l'azione di propaganda che lui sta portando avanti in modo troppo chiassoso rischia di compromettere la resistenza ebrea all'invasione romana. Gesù come messia potrebbe innescare una rivolta a grande scala a cui seguirebbe una repressione sanguinosa. È quanto effettivamente avvenne pochi anni più tardi. Di qui la scelta di fargli fare una fine indecorosa. È Giuda che sacrifica Gesù, non diversamente. E Gesù effettivamente ne esce distrutto - morto! Ma Giuda sa che anche lui si è bruciato, e pertanto una volta svolto il suo ruolo si fa da parte - ai tempi, non c'erano sistemazioni come direttore della biblioteca, per i politici trombati - quindi si impicca.Diva ha scritto:...
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Minsky- --------------
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Re: Religione per sempre?
cosa sono queste farneticazioni?jillo ha scritto:Hai già risposto per me.
Non dubito della bontà di quanto ci attende presso Dio, perché non dubito della bontà di Dio.
Utilizzo il plurale perché TUTTI siamo attesi, desiderati e cercati da Dio.
E lo siamo già in questo mondo.
Dio è di tutti. Corpo e sangue offerto e versato per tutti i suoi figli.
opinioni personali o dati di fatto verificabili?
che palle i discorsi catechistici in un forum di atei, però
viene voglia di rispondere a tono.
mix- -------------
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