Critica "affettuosa" di Nietzsche
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Holubice
ferguson1951
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Critica "affettuosa" di Nietzsche
Raga, ho studiato un po' Nietzsche da uomo comune e tante cose mi sono piaciute e mi ci sono ritrovato.
Fatemi la critica a questa mia critica perché vorrò metterla, questa mia critica magari rettificata da voi, in un mio libro: Grazie
Fatemi la critica a questa mia critica perché vorrò metterla, questa mia critica magari rettificata da voi, in un mio libro: Grazie
Io e Nietzsche
Intanto voglio dire che ho cambiato chiesa. Non sopportavo più il modo di parlare del mio parroco e neanche le prediche dei vari preti, che io giudico insulse. Ho trovato un'altra chiesa: è una chiesa semplice senza tanti addobbi, vedo parecchia gente confessarsi e le prediche del parroco sono concise ma abbastanza intelligenti, concentrate soprattutto sul Vangelo del giorno ma anche sulle altre letture. C'è anche un pretino giovane molto infervorato; si capisce che è felice di essere prete e predica molto bene, sempre concentrandosi sul Vangelo. E' la chiesa di un quartiere operaio e di borghesoni, che mi danno fastidio solo a vederli, ce ne sono pochissimi.Per ora sono contento.
Tornando a Nietzsche voglio dire cosa ne penso. Nietzsche sognava una società di uomini che non si ponessero più il problema del bene e del male e già questo è discutibile. E' una chimera, perché come minimo c'è la legge che regola i comportamenti della gente. Non avere morale significa anche andare a rubare, ammazzare, non è soltanto questione di libertà sessuale. Devo dire che io i libri di Nietzsche non li ho letti: non ne avevo voglia. Ne ho parlato con un professore di storia che da giovane li aveva letti e poi ho fatto un po' di ricerca su Internet. Il relativismo morale si era instaurato nella società occidentale prima di Nietzsche ma possiamo dedurre che Nietzsche, un filosofo che ha avuto un'enorme influenza sul pensiero occidentale, con i suoi scritti abbia dato un forte impulso a quella tendenza. Figurarsi se la gente è più propensa ad ascoltare le prediche di un Papa che quelle di uno che praticamente ti dice di “fare quello che vuoi”. Dicono che Nietzsche fosse una persona molto brillante che non avrebbe fatto male a una mosca. Anch'io, come lui, non ho mai fatto del male a nessuno. Ma Nietzsche non è stato coerente con le sue idee, perché scrivere libri e insegnare all'università non è certo vita da Oltreuomo. Io sono un uomo semplice, non pretendo di avere le competenze di un filosofo o comunque di un accademico che ha fatto studi profondi ed ha un bagaglio culturale che forse meglio consente di fare una critica alle idee di Nietzsche. E poi, siamo tutti condizionati dalle nostre convinzioni. Ma ci provo lo stesso. Tutte le idee hanno sostenitori e detrattori. Io non sono felice, ma non perché non ho una donna o non ho molti soldi ma perché non mi piace la vita di città. Per me la vita di città è adatta a chi lavora, non a un pensionato. Ricordo che in India la notte me ne andavo su in terrazzo, mi sedevo per terra e dicevo “nessuno sa che sono qua”. E' una sensazione bellissima. Viaggiando ho capito che a me piace la campagna, le zone rurali, abitare in un luogo non molto popolato, una piccola città. Qui in Italia ho solo il contatto umano che mi soddisfa più di tutto ma, anche lì, dalle conversazioni con la gente non è che escano discorsi molto interessanti. Or ora ho staccato un po' e sono andato al bar: una signora che avevo aiutato qualche settimana fa perché non stava bene mi ha offerto il caffè e poi, mentre uscivo, mi ha detto “a buon rendere”. Praticamente io le mie giornate le passo così: faccio le “operazioni” consuete (far la spesa, pagare le bollette, andare dal tabacchino, far da mangiare, pulire un po' in casa) ma l'unica distrazione è andare al bar cinque o sei volte al giorno, prendere un caffè, sparare la mia cavolata e tornare subito a casa. Non è vita. Con un po' di fortuna ho ancora 10 anni da vivere e forse anche di più, Dieci anni quando presumibilmente sarò anche abbastanza valido. Non me li voglio passare come adesso. Poi a 80 anni magari dovrò girare col bastone e dire addio all'avventura. Ma per dieci anni voglio ancora fare una vita degna di tale nome. Sono più di dodici anni che abito qui, in una città che ho sempre detestato perché la trovo brutta. Sono stato obbligato a causa di mia madre. Non sono mai stato dodici anni fermo nello stesso posto, credo che sia arrivata l'ora di cambiare . Ma dove andare? Ho studiato dozzine di destinazioni diverse ma nessuna che mi andasse bene. Il mondo è molto peggiorato dai tempi in cui io viaggiavo. La gente mi vuole mandare in Portogallo, ma io la cosa ci vado a fare? I pensionati italiani, ahimè, vanno in Portogallo per pagare meno tasse. Bella roba. Non conosco la lingua e a me il portoghese non piace. I portoghesi non sono mai stati tanto famosi per la loro gioia di vivere. Non mi sembra conveniente cambiare per andare la. In Inghilterra e Francia non ci torno più. In India neanche morto. In Germania c'è una burocrazia pazzesca, la gente parla in dialetto e il tedesco che studio io non mi servirebbe a niente. Non mi piace andare in un posto dove sento la gente parlare e non capisco niente di quello che dicono: sono un piccolo sociologo. La Grecia è distrutta dalla crisi e io la lingua non la conosco. Non mi piace nemmeno. Marocco e paesi islamici hanno una cultura troppo diversa dalla mia. I paesi dell'Est non mi attirano. Se cambio, voglio cambiare per star meglio, ormai alla mia età e con la mia esperienza, e non parlo del fattore economico che per me viene molto dopo gli altri fattori. La Spagna mi sembra un casino come l'Italia. In America Latina non ci torno per non rovinarmi il bellissimo ricordo che conservo. In USA non si può entrare e comunque io in un posto dove tutti hanno la pistola in casa non ci metto piede. In Austria sono troppo convenzionali e io sono un artista un po' pazzerello, che parla anche con gli sconosciuti. Per questo sono riuscito a sopportare l'Italia per così tanto tempo. In Africa non ci metto piede più che altro per tutte le malattie che ci sono, situazione aggravata dalle scarse risorse sanitarie. Se non trovo una valida alternativa all'estero almeno posso cambiare andando in un altro posto in Italia stesso. Dove la gente sia un po' più amena di quella spenta di qui. Avrei sempre da lottare contro l'inefficienza degli italiani, ma sicuramente i lati positivi aumenterebbero.
Ma torniamo a Nietzsche. Ce l'aveva col cristianesimo per lo “spirito di gregge” dei cristiani e, anche se ammirava la figura di Gesù, perché diceva che era la religione della “sottomissione”. Anche qui non sono d'accordo. E' vero che i cristiani sono dei pecoroni, ma perché non hanno capito e perché si fidano delle prediche dei preti. Nietzsche diceva giustamente che Gesù era un “cane sciolto”, non un cristiano da prendere come esempio. Ma la vera dottrina dice che anche noi seguaci di Gesù dovremmo essere come Lui. Che ognuno di noi è unico e che dobbiamo coltivare la nostra unicità e metterla al servizio della causa. “La verità vi farà liberi”, diceva Gesù. Liberi. Gesù non era per niente sottomesso, anzi era un rivoluzionario che andava ferocemente contro i farisei, i detentori del potere religioso. Certo Gesù non era attaccato alla terra ma se il nichilismo di Nietzsche vuol dire nessun attaccamento alle certezze, come si giustifica l'attaccamento alla terra? Capire bene Nietzsche non è sempre facile: alcuni dicono di lui che era un nichilista, altri invece che N., al contrario, voleva studiare un modo di evitare il nichilismo. Ma secondo me N. auspicava il nichilismo perché in un suo libro scrive: “Ciò che racconto è la storia dei prossimi due secoli. Descrivo ciò che verrà, ciò che non potrà più venire diversamente: l'avvento del nichilismo.” La spiegazione sta nel fatto che il nichilismo di N. è molto diverso dal nichilismo dei disperati. Il suo è un nichilismo per così dire “attivo”.
Tutto parte dall'idea di N. che Dio è morto, cioè che le religioni, nel mondo moderno non hanno più nessuna valida soluzione da offrire. E di Oltreuomini lui non ne vedeva da nessuna parte. Per lui, ci si avvicinavano Gesù, Giulio Cesare, Napoleone, Budda e Goethe, ma solo approssimativamente. In attesa di trovare nuovi modi di dare senso alla vita, N. proponeva l'Oltreuomo, cioè il soggetto che ama la terra, difende i valori della salute, dell'amore, della volontà e dell'ebbrezza di vivere. Personalmente, come cristiano, difendo non la terra nel senso delle cose terrene ma certamente la Natura, difendo i valori della salute e dell'amore, della volontà (ma non di potenza) e dell'ebbrezza di vivere (ma una vita avventurosa segnata dalla morale cristiana). Mi sento bene così. Per quanto riguarda l'amore, mi sembra che N. intendesse principalmente l'AMORE FATI (l'amore per il proprio destino) ma di questo parlo dopo.
Non era di trovare la felicità che N. si preoccupava, ma il senso della vita. E a questo proposito N. detestava la mentalità borghese (come faccio anch'io). La massa beota il senso della vita lo trova cercandosi un lavoro, un compagno o una compagna e facendo i viaggetti. N. si rivolgeva a un'élite illuminata, non alla massa. Ma anche il vero cristianesimo è adatto solo a una minoranza la quale, secondo il Vangelo, dovrebbe accollarsi il compito di diventare “lievito che fa crescere la massa”, cosa che – se leggiamo la storia del mondo - non è mai accaduta.
Anch'io, da cristiano, critico aspramente il razionalismo e come N. lo considero un tarlo molto nocivo per la mente umana. Come N. amo l'arte e il senso del misero. L'arte perché è creatività, sfugge all'analisi razionale ed è un delizioso massaggio per la mente. E il senso del mistero perché è “novità” nella vita comune con le sue cicliche ripetizioni. Il mistero è bellissimo, anche solo le storie di fantasmi e di UFO, che i razionalisti ottusamente prendono in giro e, con la loro supponenza, scartano anche prima di averle preso obiettivamente in considerazione. Il mistero è un segno della grandezza di questa nostra vita di semplici puntini in un universo infinito. Chi si apre al mistero si apre alla consapevolezza che la vita non può essere racchiusa in banali paradigmi scientifico-razionali che hanno reso la vita la triste parodia che è diventata oggi. Per noi comuni mortali il mistero è la punta dell'iceberg, la vetta della montagna, lo striscione “arrivo” della corsa. Le certezze razionali servono al lato “animale” della vita, ma l'essere umano è molto più di un animale. Che Dio è morto, come diceva N. e non c'è più nessuna certezza è in sé stessa una certezza. Io non voglio finire come N. preda della follia, quindi qualche certezza mi serve. Certo, la religione cristiana è piena di misteri e richiede fede in cose inverificabili scientificamente, ma comprende anche cose verificabili, perché per me la Bibbia è l'unica scuola di vita che funziona nella realtà. A questo proposito, anch'io, come N. adotto il metodo prospettico, cioè quello del “sospetto” verso tutto quello che fornisce il mondo. N. in particolare faceva una critica serrata a Socrate e Platone e alle certezze della scienza. Io lo chiamo diversamente ma è la stessa cosa: smontare tutti i paradigmi predominanti nella società fino a lasciare soltanto le cose che sono valide. E io, per esperienza, il cristianesimo è l'unica cosa che, almeno nella sua valenza verificabile, non sono riuscito a smontare. Il Paradiso, la vita oltre la morte, la risurrezione, sono tutti misteri che io personalmente non posso ancora verificare. Sono soltanto questioni che altri sporadicamente dicono di aver verificato, particolarmente parlando di apparizioni divine, ma non posso dire di aver toccato con mano. Non sono cose che si danno a tutti. O si crede o non si crede. Per ora accenno soltanto al cristianesimo. E' il tema più fondamentale dei lavori di N., che considerava il Cristianesimo una piaga mortale. Ne parlerò dopo in modo esteso ma temo che N. questo punto non lo abbia proprio risolto. N. era affascinato dalla figura del Cristo, al punto che dopo averlo combattuto spietatamente, poco prima di morire scrisse questo verso:
No! Torna indietro! Con tutte le tue torture! Tutte le lacrime mie corrono a te e l'ultima fiamma del mio cuore s'accende per te. Oh torna indietro, mio Dio sconosciuto! Dolore mio! Felicità mia ultima!....
A N. andò molto male: non solo diventò pazzo, ma i suoi libri non vendevano, le donne lo evitavano e sua sorella rubava i suoi diritti d'autore. Io non cerco più donne: quelle che ho conosciuto erano bugiarde, le donne della massa sono troppo banali e non le sopporto, se poi hanno studiato – solitamente cultura ufficiale – spesso sono ancora più arroganti di quelle della massa.
Nietzsche e la scienza :
Ma vediamo che rapporto c'era tra N, e la scienza. N. non dava molto valore alla scienza e questo si capisce bene dal fatto che lui era anti-razionale. Valutava di più l'intuito e io, come lui, pure. In un suo libro c'è scritto questo: “Conosco molto poco sui risultati della scienza.” N. voleva aprire la strada a un nuovo modo di fare filosofia. Voleva che la gente cambiasse sistema di valori e quelli che lui cercò di distruggere erano erano quelli culturali: quelli scientifici, filosofici, etici, estetici, religiosi, ecc. e soprattutto quelli sociali e politici. “Cos'è la scienza?” dice in un suo libro. “E' l'esperienza che fanno gli uomini dei propri istinti e l'istinto di conoscere i propri istinti.” Per altri, N. difendeva la scienza perché rivelava le bugie del cristianesimo (vedi l'Anticristo, cap. 47-49).
Il summum bonum per lui era la vita istintiva, non una vita ridotta all'esistenza animale, ma la libera manifestazione del desiderio di dominare; non il desiderio di raggiungere la gioia pacifica ma il pericolo dell'azione (e io ho vissuto proprio quello, n.d.r.), la lotta e, attraverso quella, l'ascendenza. N. non aveva interesse per la scienza ma per il sapere: ma non il sapere di tipo contemplativo (e su questo siamo diversi, n.d.r.) ma un sapere attivo e autorevole. Il suo atteggiamento di fronte alla scienza era negativo: la prostituzione della scienza che diventa una sacerdotessa di Moloch, il dio che richiede sacrifici costosi. Nietzsche sapeva essere pragmatico.
N. venne molto influenzato dalle teorie di Schopenauer il quale sosteneva che la vita fosse irrazionalità crudele e ceca e che solo l'Arte può offrire all'essere umano la possibilità di affrontare la vita. N. non perse mai di vista la grande influenza del cristianesimo sulla gente e lottò fino alla fine contro il Cristo, reo secondo lui di creare un mondo di esseri sottomessi, ma alla fine invece di scegliere il Cristo scelse Dioniso, quest'ultimo come simbolo di una forza istintiva, priva di regole e di salute naturale. A questo punto occorre però dire che N. controbilanciava questo aspetto scegliendo anche Apollo, cioè il senso della misura, dell'equilibrio e delle regole. Tutto questo N. lo usava in contrapposizione alle teorie socratico-platonichele quali, secondo N. ma anche secondo me, sostenevano la razionalità ad ogni costo. Secondo N., dopo che l'uomo si è autoproclamato Dio, l'unica strada possibile è quella del nichilismo e dell'assurdo che la danza di Dioniso esprime, ma che pare avere come unico esito la follia.
Nietzsche e la Storia
N. distingue tre modi di fare Storia:
Storia monumentale: sguardo nel passato tipico di chi cerca maestri o modelli ai quali ispirarsi e prendere spunto. N. non fa nomi ma probabilmente ha in mente tipi come Mosé, Gesù, Pericle, Cesare, Leonardo, Beethoven e Napoleone. Gente che è disposta a rischiare la vita e il benessere materiale e che ci possono ispirare a diventare grandi anche noi ed evitare l'apatia del mondo.
Storia antiquaria: metodo di chi si concentra sulle usanze degli antichi per cercare le sue radici, la sua identità culturale. Il problema è che si rischia di rimanere affascinati da quello che è “vecchio” a prescindere del fatto che sia genuinamente ammirevole o interessante. Si rischia di perdere originalità perché può portare semplicemente a ricreare il passato.
Storia critica: è il metodo di Nietzsche. Cercare di criticare tutto al massimo possibile per condannare tutte quelle circostanze che sono state di impedimento al raggiungimento di determinati valori. Anch'io, come N., prima ancora di conoscere la sua opera, facevo già così. Per me la Storia non è altro che una sequenza di guerre, di oppressioni della gente comune, di uso del potere fine a se stesso e mai per il bene comune dei popoli, di colonialismi, conquiste, sottomissioni e mai tesa al raggiungimento di un ragionevole grado di libertà per tutti, di giustizia sociale, di fratellanza. N. voleva distruggere i soliti metodi di fare Storia per creare qualcosa di nuovo. Quel qualcosa di nuovo oggi c'è ma, secondo me, è peggiore di quello che si aveva e destinato a peggiorare. L'essere umano non lavora mai per instaurare un mondo di valori, ma per il suo proprio egoismo, per la propria sete di potere. Avere, ma mai essere. La storiografia di N. era contrapposta a quella di Hegel, il quale aveva avuto cose molto importanti da dire sulla filosofia della Storia, filosofia che rappresentava il piano più alto conseguito dall'umanità per quel che riguarda la conoscenza di se stessa. N., da par suo, detestava le analisi troppo sofisticate e, diciamo un po' volgarmente, le masturbazioni mentali degli accademici i cui lavori portavano la gente a studiare e adottare un certo distacco verso il passato anziché la possibilità di usare quel sapere per creare una cultura “viva”. Sono d'accordo. Alla fine ci si riduce a ripetere gli errori del passato.
Una conseguenza di tutto il pensiero di N. è che alla fine si allontanò da Schopenauer, che considerava troppo pessimista e rassegnato.
Nietzsche e il Cristianesimo:
E finalmente siamo arrivati all'argomento che maggiormente occupava la mente di Nietzsche.
Come lui, io adotto il metodo di smontare tutto, ma il Cristianesimo non sono riuscito a smontarlo (e in fondo nemmeno N., come vedremo). Al contrario di N., Gesù non mi impedisce di avere lo spirito dionisiaco. Mi diverto più che posso ma con divertimenti sani e il Cristianesimo non lo vedo come un viatico verso la sottomissione, anzi, io amo la vita creativa, il rischio, la gioia di vivere. Ecco perché me ne voglio andare via dalla mia situazione presente, perché vivo in un posto che non da niente, in mezzo a gente che parla di cretinate e senza aver trovato un valido sbocco. Il Papa, per esempio, ha consigliato recentemente ai preti di sviluppare il loro senso dell'umorismo. Ci sono tante cose sane, almeno teoricamente, che si possono fare per vivere con gioia. Un cristiano triste e tiepido non è un vero cristiano.
Ma vediamo cosa diceva N. il quale passò certamente alla storia come colui che dichiarò “la morte di Dio”. Come abbiamo visto, N. era molto pragmatico, non gliene fregava niente di discorsi sulle “realtà ultraterrene” (che non possono “toccarsi”) e auspicava la fedeltà alla terra. Molto concreto e “fisico”. Il tema della “morte di Dio” N. lo tratta in modo approfondito anche nel suo libro “La Gaia Scienza”. La morte di Dio significa in altre parole la morte di quella “scommessa” sul fondamento attorno al quale l'uomo occidentale ha tentato di costruire i suoi sistemi di significato. Secondo me, senza riuscirci. Per Dio la morte non solo del Dio cristiano ma di ogni Dio, di ogni assoluto trascendente. Non c'è più uno scopo, il mondo non ha più valore , nulla appare più necessario e tutto si colloca nello stesso orizzonte di significato. N. dice che tutto questo imbroglio sulle “speranze ultraterrene” ci hanno staccato dalla terra e si è rivelato peggiore del male che voleva curare perché ha finito per negare la vita stessa. Quindi N., facendo di tutto per evitare il pessimismo, dice che noi dobbiamo diventare i nuovi dei. Ecco qua l'ingresso dell'Oltreuomo nel mondo. E' passato più di un secolo dalla morte di N. ma io di Oltreuomini e di nuova società creativa, di sterzata verso una nuova storia, sinceramente non ne vedo. Perché l'essre umano comune è apatrico, si accontenta di un lavoro, di un po' di soldi, di un partner e di arrivare alla pensione per andare in piazza a leggere il giornale. Ma neanche le élite mi sembrano voler creare un mondo pieno di significato. A me sembra che i più riusciti oggi abbiano semplicemente fatto un sacco di soldi e pensino al sesso e a divertirsi. E questo è quello che denuncia la Chiesa. Ma l'essere umano di solito ha bisogno di qualche certezza. Dubito fortemente che vedremo in futuro un mondo con un élite di Oltreuomini che contagino la massa fino a creare un mondo pieno di buoni significati. Che poi il vero cristiano, prima ancora di fare il bene per guadagnarsi il Paradiso (il ché sarebbe un calcolo venale) , lo fa prima di tutto per amore di Gesù. Ma continuiamo a sviluppare le idee di Nietzsche.
Ad una prima lettura dei libri di N. la polemica con il Cristianesimo sembra legata ad una valutazione di tipo morale: il cristianesimo sarebbe solo l'esaltazione del senso di colpa, la glorificazione di un'ascesi mortificante e contraria alla gioia di vivere che, proiettando la vita verso l'aldilà induce aal soffocamento della libertà e ad una fondamentale “infedeltà alla terra”. Emblema di questa immagine di Cristianesimo sarebbe la figura stessa di Cristo, il Dio crocifisso rimasto soffocato dalla sua compassione, vittima di un Dio che si mostra solo nemico della volontà di vivere, un Dio che, lungi dall'essere padre di misericordia, appare curioso testimone delle profondità dell'essere umano, mostrandosi scrutatore così invadente dell'uomo da impedirgli di essere libero. Per N., un Dio così deve morire! In questo senso, il grido “Dio è morto! Io l'ho ucciso” non è solo l'estrema bestemmia dell'umanità incapace di sopportare su di sé lo sguardo divino come giudizio sulla vita, ma testimonia profeticamente il compiersi di un evento storico di portata più ampia e decisiva: l'evento dell'ateismo come esito della radicale irreligiosità della cultura occidentale. E' meglio, sostiene N., vivere senza alcun Dio, accettando che l'uomo si costruisca da solo il proprio destino, piuttosto che onorare un feticcio ormai senza significato per la vita. Di questo delitto N. non si sente responsabile esecutore ma solo profeta, perché N. preannuncia ciò che è già compiuto, un evento di portata universale destinato a mutare le sorti dell'umanità. Nietzsche condanna il “moralista”, che parte dalla cattiva coscienza della sua rinuncia alla vita, del suo no all'esistenza, per aderire balla “morale del gregge”. E' un atteggiamento rinunciatario e subalterno quello del prete cristiano, che provoca la nascita del “senso di colpa” attraverso la sua condanna della corporeità e della gioia di vivere. L'annuncio della morte di Dio segna la fine della possibilità della verità ed elimina ogni punto di riferimento. Allo stesso modo, N. ce l'aveva con la metafisica e la sua pretesa di costruire un universale mondo di valori. Viene quindi, anche qui, a mancare il “significato” della vita e si aprono le dighe che portano alla totale “assurdità” dl reale. E' qui che interviene l'Oltreuomo, il quale accetta il destino tragico del non-senso , transmuta i valori e sa ritornare allo stato di “immediatezza” del fanciullo, che da significato al reale quando accetta l'eterno ritorno dell'Eguale (Amor fati). N. sostituisce il santo cristiano con l'eroe tragico, che accetta solo i valori che derivano solo dall'uso della propria volontà di potenza. E' un uomo che vive senza risentimento, ma sospeso tragicamente all'assenza di significato ed imprigionato in una libertà che gli permette solo di accettare il destino.
Forse i cristiani hanno le colpe maggiori di questo nuovo corso degli eventi: perché hanno separato la parola e la prassi cristiana dal fascino della vita del Cristo. Infatti, N. scrive: “Canti migliori dovrebbero cantarmi perché io imparassi a credere al loro redentore; più redenti dovrebbero apparirmi i suoi discepoli” (Così parlò Zarathustra). D'altra parte, non poteva non verificarsi questo evento epocale, dato che la borghesia aveva posto l'ateismo come condizione dello sviluppo della propria razionalità. N. accusava il Cristianesimo, responsabile secondo lui della putrefazione della natura umana. Il Cristianesimo, continua N., ha compassione e predica la falsità dell'eguaglianza di tutti gli esseri umani (soprattutto dei più deboli). Nel Capitolo 62 dell'Anticristo scrive che il cristianesimo è la cosa più marcia e corrotta, poiché ha fatto crescere il verme del peccato, fonte di molte corruzioni.
Dioniso contro Cristo. Dioniso: colui che nel mito della perenne resurrezione della vita ricrea il senso delle cose e dice il suo sì alla vita. “Dovrei vedere volti più sorridenti per poter credere in Cristo”, scrive N. Nietzsche riconosce quanto sia ridicolo credersi dei, ma poiché è impossibile “liberarsi di Dio” (N. non c'è riuscito) prova a farlo suggerendo l'Oltreuomo, di cui non si è ancora visto il becco. Il problema di N. secondo me è che non ha capito l'infinita misericordia di Dio, il quale certamente non fa secondo quello che dicono molti preti di oggi, che perdona tutto e che la misericordia precede il peccato. Quella è un eresia. Ma certamente Dio è misericordioso con i misericordiosi, perché nelle Beatitudini (sermone della Montagna che gli stessi preti di oggi decantano come fondamentale) c'è scritto a chiare lettere: “Beati i misericordiosi perché otterranno misericordia”. Non soltanto. Ma se i preti invece di sparare cazzate (scusate, ma questa questione della misericordia mi mette nervoso) andassero a leggere il Vangelo, noterebbero un racconto che anche una scimmia ritardata capisce. Ve lo ripropongo qui sotto:
Lc 7,36-8,3
In quel tempo uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l'aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di' pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di' pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Come se non bastasse, il Vangelo dice anche questo:
«Il Figlio dell’uomo non è venuto a giudicare il mondo, ma a salvarlo» (Gv 3,17)
Non siete convinti? Posso aggiungere la parabola del Figliol Prodigo, dove il padre è Dio e il figlio ribelle siamo noi peccatori. Eccola:
Luca 15,11-32
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. 13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. 14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. 16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. 17 Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; 19 non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. 20 Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. 22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. 23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26 chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. 27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. 28 Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. 29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. 31 Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». Certo, la Chiesa dichiara santi quelli che hanno praticato le virtù in modo eroico, ma come abbiamo visto si può andare in Paradiso anche da peccatori, naturalmente a certe condizioni.. Secondo me N. ce l'aveva a torto contro Gesù, ma a ragione contro i cristiani. Durante tutta il cristianesimo ci sono stati miliardi di cristiani ma non si è mai avuto un mondo migliore. Per esempio: Dio è preoccupatissimo della giustizia sociale. E quando mai si è avuta tale giustizia nel mondo? I cristiani non vogliono spartire i loro averi con i più poveri: aspettano che siano i governi a pensarci. Se poi aspettiamo che siano gli atei a creare un mondo migliore . . . . I preti poi che la smettano di chiamarci alla santità: non sono credibili, devono essere coerenti e presentarsi come modelli, devono distinguersi fortemente da noi gente comune. I cristiani militanti oggi in Italia sono soltanto il 2%, anche se bisogna vedere in cosa consiste la loro militanza. Comunque sia, dov'è il lievito che dovrebbe far crescere la massa? Oppure sono rassegnati all'ingiustizia? Anch'io, come N. ma cristiano, vado incontro al mio destino, ignoro le idee della massa, rischio, mi diverto, ecc. Della scienza ufficiale non ho grande considerazione: la uso e non mi faccio usare. Anch'io, a causa dei cristiani, ho rischiato di perdere la fede e anch'io con la mia fede e la mia personalità mi sento realizzato. D'altra parte, non mi sembra giusto abbandonare malati e poveri a se stessi. Sono una persona sensibile e penso che se io, come cristiano, non faccio qualcosa per aiutarli non lo farà nessuno, anche se il mio contributo alla fine dei conti risulta irrisorio. Anch'io come N. passo tutto al setaccio e certamente non prendo la cultura ufficiale per oro colato. Applico il “sospetto” che applicava N., ma lo applico pure con le sue teorie. Il vero cristiano deve essere un segno di contraddizione. Il nichilista è una persona autosufficiente: il cristiano è tutto il contrario. Il cristiano la pace dell'anima la ottiene mediante il Cristianesimo, che gli fa capire tutto, gli propone una dottrina che come minimo è una valida scuola di vita. Inoltre N. non parla della cattiveria della gente, almeno a me pare. Per me è un argomento fondamentale. Il vero cristiano è un essere libero. Quindi ci sono molti aspetti del nichilismo che un cristiano può condividere, ma niente sulle cose fondamentali. Il vero cristiano ha una vita piena, piena di gioie e dolori, come è giusto che sia in questo mondo. Non vedo proprio che il nichilismo abbia qualcosa di meglio da proporre del vero Cristianesimo. In fondo, il nichilismo di N. - diverso dal semplice nichilismo – voleva essere un sostituto al Cristianesimo. N. stesso si diceva: adesso che Dio è morto, saremo capaci di evitare di cadere nella disperazio0ne? Saremo capace di crearci una scala di valori che non sia più retta dai precetti cristiani? Saremo capaci di evitare il pessimismo, di desiderare il niente? “Per il gioco della creazione”, diceva N., “ fratelli miei, un sacro Sì è necessario: lo spirito ora vuole il suo stesso volere.” L'ateismo è in crescita nel mondo, ma la massa continua a volere “panem et circensis”. Io vedo la società abbastanza retta ancora dalle leggi; non vedo un moto personale di qualcuno che voglia demarcarsi e crearsi una scala di valori, una morale, dettata dal proprio volere. Non vedo neanche tanta gente preoccupata di non cadere in disperazione a causa dell'assenza del paradigma cristiano. Ognuno più o meno decide di testa propria, ma non mi sembra di veder nascere una “novità”. Per me, per esempio, il presente è molto peggio rispetto ai tempi della mia adolescenza e penso che continuerà a peggiorare. E da quello che sento, diversa gente – pur non essendo religiosa – pensa allo stesso modo perché gli stupri, gli omicidi per futili motivi e tutto il resto crea ancora grosso scandalo. Non mi sembra che la gente veda quello come un naturale passaggio a un'era nuova, l'era del nichilismo di N., diverso da nichilismo e basta. In fondo, la gente che conosco io non si pone il problema del senso della vita: sopravvive meglio che può cercando di non far male a nessuno. Ad ogni modo, mi pare che ilo nuovo nichilismo non si sia ancora consolidato. C'è la legge, l'educazione scolastica, l'educazione parentale, i ricchi che si fanno vedere ad ostentare la loro opulenza creano ancora scandalo. N. stesso diceva che Dio era morto ma considerata la testa della gente, ci potrebbero ancora essere caverne per migliaia di anni in cui la sua ombra (di Dio) si farà vedere. N. era molto cagionevole di salute e le sue molte malattie – principalmente psicosi e sifilide – lo fecero soffrire enormemente. Ma secondo me N. non si liberò mai di Dio, malgrado i suoi scritti. Morì all'età di 56 anni e poco prima, durante il suo piacevole soggiorno a Torino, commentava ancora: “”il mondo è trasfigurato, poiché Dio è sulla terra. Non vedi come i cieli gioiscono? Ho appena preso possesso del mio regno.” La psicosi non è una malattia rara tra la gente molto intelligente. Ma non gli intelligenti che si conformano e seguono la corrente, ma tra quelli – come N. - che sfidano il mondo, le sue menzogne e il suo silenzio sulla verità.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. 22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. 23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26 chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. 27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. 28 Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. 29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. 31 Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». Certo, la Chiesa dichiara santi quelli che hanno praticato le virtù in modo eroico, ma come abbiamo visto si può andare in Paradiso anche da peccatori, naturalmente a certe condizioni.. Secondo me N. ce l'aveva a torto contro Gesù, ma a ragione contro i cristiani. Durante tutta il cristianesimo ci sono stati miliardi di cristiani ma non si è mai avuto un mondo migliore. Per esempio: Dio è preoccupatissimo della giustizia sociale. E quando mai si è avuta tale giustizia nel mondo? I cristiani non vogliono spartire i loro averi con i più poveri: aspettano che siano i governi a pensarci. Se poi aspettiamo che siano gli atei a creare un mondo migliore . . . . I preti poi che la smettano di chiamarci alla santità: non sono credibili, devono essere coerenti e presentarsi come modelli, devono distinguersi fortemente da noi gente comune. I cristiani militanti oggi in Italia sono soltanto il 2%, anche se bisogna vedere in cosa consiste la loro militanza. Comunque sia, dov'è il lievito che dovrebbe far crescere la massa? Oppure sono rassegnati all'ingiustizia? Anch'io, come N. ma cristiano, vado incontro al mio destino, ignoro le idee della massa, rischio, mi diverto, ecc. Della scienza ufficiale non ho grande considerazione: la uso e non mi faccio usare. Anch'io, a causa dei cristiani, ho rischiato di perdere la fede e anch'io con la mia fede e la mia personalità mi sento realizzato. D'altra parte, non mi sembra giusto abbandonare malati e poveri a se stessi. Sono una persona sensibile e penso che se io, come cristiano, non faccio qualcosa per aiutarli non lo farà nessuno, anche se il mio contributo alla fine dei conti risulta irrisorio. Anch'io come N. passo tutto al setaccio e certamente non prendo la cultura ufficiale per oro colato. Applico il “sospetto” che applicava N., ma lo applico pure con le sue teorie. Il vero cristiano deve essere un segno di contraddizione. Il nichilista è una persona autosufficiente: il cristiano è tutto il contrario. Il cristiano la pace dell'anima la ottiene mediante il Cristianesimo, che gli fa capire tutto, gli propone una dottrina che come minimo è una valida scuola di vita. Inoltre N. non parla della cattiveria della gente, almeno a me pare. Per me è un argomento fondamentale. Il vero cristiano è un essere libero. Quindi ci sono molti aspetti del nichilismo che un cristiano può condividere, ma niente sulle cose fondamentali. Il vero cristiano ha una vita piena, piena di gioie e dolori, come è giusto che sia in questo mondo. Non vedo proprio che il nichilismo abbia qualcosa di meglio da proporre del vero Cristianesimo. In fondo, il nichilismo di N. - diverso dal semplice nichilismo – voleva essere un sostituto al Cristianesimo. N. stesso si diceva: adesso che Dio è morto, saremo capaci di evitare di cadere nella disperazio0ne? Saremo capace di crearci una scala di valori che non sia più retta dai precetti cristiani? Saremo capaci di evitare il pessimismo, di desiderare il niente? “Per il gioco della creazione”, diceva N., “ fratelli miei, un sacro Sì è necessario: lo spirito ora vuole il suo stesso volere.” L'ateismo è in crescita nel mondo, ma la massa continua a volere “panem et circensis”. Io vedo la società abbastanza retta ancora dalle leggi; non vedo un moto personale di qualcuno che voglia demarcarsi e crearsi una scala di valori, una morale, dettata dal proprio volere. Non vedo neanche tanta gente preoccupata di non cadere in disperazione a causa dell'assenza del paradigma cristiano. Ognuno più o meno decide di testa propria, ma non mi sembra di veder nascere una “novità”. Per me, per esempio, il presente è molto peggio rispetto ai tempi della mia adolescenza e penso che continuerà a peggiorare. E da quello che sento, diversa gente – pur non essendo religiosa – pensa allo stesso modo perché gli stupri, gli omicidi per futili motivi e tutto il resto crea ancora grosso scandalo. Non mi sembra che la gente veda quello come un naturale passaggio a un'era nuova, l'era del nichilismo di N., diverso da nichilismo e basta. In fondo, la gente che conosco io non si pone il problema del senso della vita: sopravvive meglio che può cercando di non far male a nessuno. Ad ogni modo, mi pare che ilo nuovo nichilismo non si sia ancora consolidato. C'è la legge, l'educazione scolastica, l'educazione parentale, i ricchi che si fanno vedere ad ostentare la loro opulenza creano ancora scandalo. N. stesso diceva che Dio era morto ma considerata la testa della gente, ci potrebbero ancora essere caverne per migliaia di anni in cui la sua ombra (di Dio) si farà vedere. N. era molto cagionevole di salute e le sue molte malattie – principalmente psicosi e sifilide – lo fecero soffrire enormemente. Ma secondo me N. non si liberò mai di Dio, malgrado i suoi scritti. Morì all'età di 56 anni e poco prima, durante il suo piacevole soggiorno a Torino, commentava ancora: “”il mondo è trasfigurato, poiché Dio è sulla terra. Non vedi come i cieli gioiscono? Ho appena preso possesso del mio regno.” La psicosi non è una malattia rara tra la gente molto intelligente. Ma non gli intelligenti che si conformano e seguono la corrente, ma tra quelli – come N. - che sfidano il mondo, le sue menzogne e il suo silenzio sulla verità.
Nietzsche e l'Oltreuomo (Superuomo):
“L'uomo è una fune sospesa tra l'animale e il superuomo , dice N., un pericoloso passare dall'altra parte, un pericoloso esser per via. . .Quel che è grande nell'uomo è che egli è un ponte e non una meta: quel che si può amare nell'uomo è che egli è transizione e tramonto . . .”
Come abbiamo visto, N. voleva evitare di cadere nella trappola del pessimismo, del nichilismo generico, e quindi come soluzione offre quella dell'Oltreuomo. La sua è una “filosofia attiva”. Il caso diventa necessità che l'Oltreuomo assume e vuole. Dice ancora N.: “Così io volli che fu, così io voglio che sia, così io vorrò che sia”. E anche in questo io mi riconosco, ma con l'aiuto di Dio e osservando le Sue regole. Prende qui corpo il concetto di “volontà di potenza”. Il concetto è stato elaborato posteriormente allo Zarathustra e forse N. non è riuscito ad esprimere in pieno il suo significato a causa della pazzia che lo colpisce nel 1889. Certamente in esso ci sono i significati di dominio, violenza sugli altri, potere, che spesso vengono sottolineati (su questo io invece rispetto ogni altri percorso, anche se spesso lo critico). E tuttavia N. non vuole affermare solo questo. Come dice Martin Heidegger, la volontà di potenza di N. è la volontà che vuole se stessa E' insomma la volontà dell'individuo di affermarsi come volontà. E' quel “santo dir sì” a cui N. accenna nello Zarathustra e che fa l'essere umano responsabile in primo luogo del suo destino nel quale egli deve affermare la propria prospettiva sul mondo. L'Oltreuomo è un individuo che riesce a superare il problema del senso della vita semplicemente inventando il proprio significato e assumendosene la responsabilità. “L'uomo è qualcosa che deve essere superato. Cos'hai fatto per superare l'uomo” chiede Zarathustra alla folla che guarda. N. era conscio della difficoltà enorme di questo traguardo e, sospettando che la gente comune si contenti di una vita facile, prende in giro quello che lui definisce “l'Ultimo Uomo”, l'utilitarista, la persona noiosa che vive una vita noiosa cercando di massimizzare il divertimento e minimizzare il dolore. A questo riguardo, N. avverte l'aspirante Oltreuomo che il dolore e la sofferenza è inevitabile quando si vuole fare qualcosa che meriti di essere fatto. E' una soluzione al problema del nichilismo generico, ma non una che N. gradisca. Dice N. ne “La Gaia Scienza”:
“Soltanto il grande dolore è in ultima analisi il liberatore della spirito....Dubito che tale dolore ci faccia “migliori”, ma sono certo che ci fa diventare più profondi”
Altra soluzione è quella di quello che N. chiamava “Amor fati”, cioè l'amore del destino. Amare il proprio destino è sapere che tutto quello che ti è successo, il bello, il brutto e il cattivo, ha contribuito a farti diventare quello che sei oggi (in questo mi riconosco). Abbracciare ogni aspetto della tua vita: tutta la vita. Ci saranno stati inevitabilmente fallimenti e successi, ma abbracciarli può ridarti la carica per amare la vita e trovarle un senso. Questo è l'Amor fati”. Dice N. nel suo “La Gaia Scienza”:
“Io vivo ancora, io penso ancora: io devo vivere ancora perché ancora devo pensare. Sum, ergo cogito: cogito, ergo sum.
Oggi ognuno si permette di esprimere il suo augurio e il suo più caro pensiero: ebbene, voglio dire anch'io che cosa oggi mi sono augurato da solo e quale pensiero quest'anno, per la prima volta, m'è venuto in animo - quale pensiero deve essere per me fondamento, garanzia, dolcezza di tutta la vita futura! Voglio imparare sempre di più a vedere il necessario nelle cose come fosse quel che v'è di bello in loro - così sarò uni di quelli rendono belle le cose.
Amor fati: sia questo d'ora innanzi il mio amore! Non voglio muovere guerra contro il brutto. Non voglio accusare, non voglio neppure accusare gli accusatori.
Guardare altrove sia la mia unica negazione! E, insomma: prima o poi voglio soltanto essere uno che dice si!”
Oggi ognuno si permette di esprimere il suo augurio e il suo più caro pensiero: ebbene, voglio dire anch'io che cosa oggi mi sono augurato da solo e quale pensiero quest'anno, per la prima volta, m'è venuto in animo - quale pensiero deve essere per me fondamento, garanzia, dolcezza di tutta la vita futura! Voglio imparare sempre di più a vedere il necessario nelle cose come fosse quel che v'è di bello in loro - così sarò uni di quelli rendono belle le cose.
Amor fati: sia questo d'ora innanzi il mio amore! Non voglio muovere guerra contro il brutto. Non voglio accusare, non voglio neppure accusare gli accusatori.
Guardare altrove sia la mia unica negazione! E, insomma: prima o poi voglio soltanto essere uno che dice si!”
Ad ogni modo, l’Amor Fati di N. non conduce alla rassegnazione, ma ad una accettazione attiva.
Abbiamo visto che secondo N., in una società sempre più secolare e scientifica (già ai suoi tempi), l'essere umano non può più – secondo N. - rivolgersi verso il Cristianesimo per dare senso alla propria vita. Io dico che non è vero: basta ignorare il percorso della società, crearsene uno proprio e diverso e usare la scienza senza farsi usare, senza darle troppa importanza. D'altra parte, N. stesso auspicava di vedere finalmente un Oltreuomo che si distinguesse dal grigiore della massa, quindi la sua affermazione la trovo un pochino contraddittoria. In fatti, N. avrebbe voluto vedere una rivoluzione culturale. Nietzsche capiva perfettamente che il Cristianesimo è utile per trovare senso della vita, comunità, e che aiutava ad affrontare i problemi della vita. Non si capisce perché volesse invece sostituire il Cristianesimo con l'arte e la letteratura. Il teatro e la musica, insomma con gli umanesimi, capaci secondo N. di fornire gli stessi benefici del' cristianesimo. Secondo N., per dare un esempio minimo, conveniva leggere Shakespeare, per esempio.
Mi piace Nietzsche. Prima di lui mi piacevano gli esistenzialisti (“Prima di essere bisogna esistere”) ma N. ha capito bene molte più cose. La sua filosofia attiva è meglio dell'esistenzialismo. Resto comunque cristiano perché ho avuto la fortuna di poter studiare a fondo il Cristianesimo, in tutte le sue sfaccettature, e lo trovo più ricco di senso. Io non sono come i comuni uomini di Chiesa, che per ottusità, a priori, escludono tante cose. Io sono cristiano e resto cristiano, ma in ogni cosa cerco il barlume di verità. Gli uomini di Chiesa condannano persino “L'isola che non c'è” di Bennato perché sicuramente Bennato non si riferisce a Dio e al Paradiso, poiché – secondo quello che ho capito – Bennato è un ateo di sinistra. La critica deve essere onesta e costruttiva. Non si difende la Chiesa come si difende una squadra di calcio, perché non si è credibili e si allontana di più la gente a quel modo che facendo un dialogo sincero, coerente, realistico, ma soprattutto umile, perché secondo me la cosa che più manca nella gente di Chiesa è l'umiltà: sono spesso supponenti, presuntuosi, direi quasi arroganti (naturalmente con la giusta dose di ipocrisia). La soluzione di N. non mi piace, ma per onestà intellettuale devo ammettere che N. aveva capito benissimo i problemi della nostra società occidentale.
Per concludere, trattiamo un altro tema che stava molto a cuore a Nietzsche, quello de. . . .
L'eterno ritorno dell'uguale
Questa dell’eterno ritorno dell’uguale è una intuizione maggiore di N., che lui ebbe quando si trovava in Engadina.
E’ alla base del concetto di Oltreuomo e quindi della volontà di potenza.
Non è semplicemente l’accorgersi che la storia si ripete; è qualcosa di molto più profondo che N. stesso non delineò mai bene nei suoi contorni concettuali.
Lo stesso Nietzsche non chiarisce mai in maniera definita l’eterno ritorno dell’uguale, ma lo presenta tramite immagini, quasi visioni profetiche, allucinanti e lucidissime. Il demone notturno, il serpente soffocante, le vie ritorte, l’aquila e la serpe. Simboli del cerchio che ritornano. L’ossessione di Nietzsche. Con l’eterno ritorno si propone innanzitutto un’idea ciclica di tempo che mostra da un lato l’opportunità concreta dell’essere vincolati in un cerchio di continuo ritorno, e dall’altro la necessità di una nuova concezione di ogni singolo attimo della vita. Il puro vitalismo nietzschiano si radica fortemente in questa idea. Il demone notturno della Gaia Scienza svela al dormiente: “tu dovrai vivere questa stessa vita, in ogni suo singolo evento, non una ma innumerevoli volte”. Trasforma il dormiente in uno sveglio. Come è possibile “dire sì” all’eterno ritorno? Vivendo ogni singolo attimo nel “sacro dire di sì” alla vita che Nietzsche propugna in tutto lo Zarathustra. Trasvalutando tutti i valori in senso vitalistico. Non è necessario che l’eterno ritorno sia concreto e reale, cosmologico, è già efficace nel suo essere pensiero abissale. Lo stesso Nietzsche nel frammento della Gaia Scienza lo formula in senso ipotetico: “se” un demone strisciasse nella tua solitudine, “se” ti dicesse… e l’ipotesi negativa: allora non ti rotoleresti a terra gridando no?… e l’ipotesi positiva: chi avrebbe la forza di gridare “sì, lo voglio” con accettazione entusiastica?
Non vado oltre perché ci vorrebbe una mente superiore alla mia per chiarire bene il concetto.
Dico soltanto che per Nietzsche la concezione cristiana del tempo lineare, che progredisce verso un futuro "migliore", essendo crollato il Cristianesimo non era più valida. E allora secondo lui bisognava tornare alla concezione ciclica degli stoici.
Le idee di N. vennero poi sfruttate da correnti ultranazionaliste dell'estrema destra per giustificare i loro crimini, ma questo non era assolutamente nella volontà di Nietzsche.
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Invece che tutti i paesi che hai elencato, se vuoi vivere a contatto con la natura selvaggia qui in Italia, trasferisciti in Sardegna. Lì se ti muovi trovi tutto quello che vuoi... foreste deserte, mare polinesiano, piccoli paesi di pietra, cibo fantastico, maestrale affilato, gente ancora genuina.
De Andrè diceva che non riusciva ad immaginare un posto sulla Terra più vicino all'idea di paradiso.
Vedrai che lasci perdere pure Nietzsche
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Koan- -----------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Non sono sicuro che mi piacerebbe. Sarei comunque in Italia, un postaccio dove la gente lavora malissimo, c'è troppa maleducazione, ognuno fa i cacchi che vuole, le strade sono sporche, la gente è molto più ignorante della media europea perché non studia, non legge, si informa male. Per giunta, non avrei i soldi che aveva De André per scegliermi un bel posto come piace a me. De André comunque non l'ho mai seguito: la sua musica non mi piace e non condivido l'apologia di assassini e prostitute. Conosco di molto meglio. Scusa la sincerità.
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
ferguson1951 ha scritto:Non sono sicuro che mi piacerebbe. Sarei comunque in Italia, un postaccio dove la gente lavora malissimo, c'è troppa maleducazione, ognuno fa i cacchi che vuole, le strade sono sporche, la gente è molto più ignorante della media europea perché non studia, non legge, si informa male. Per giunta, non avrei i soldi che aveva De André per scegliermi un bel posto come piace a me. De André comunque non l'ho mai seguito: la sua musica non mi piace e non condivido l'apologia di assassini e prostitute. Conosco di molto meglio. Scusa la sincerità.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
È un ottimo suggerimento, in linea di principio, ma temo che tra i sardi il nostro Fergi non durerebbe a lungo...Koan ha scritto:Invece che tutti i paesi che hai elencato, se vuoi vivere a contatto con la natura selvaggia qui in Italia, trasferisciti in Sardegna. Lì se ti muovi trovi tutto quello che vuoi... foreste deserte, mare polinesiano, piccoli paesi di pietra, cibo fantastico, maestrale affilato, gente ancora genuina.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Per quanto riguarda Nietzsche, caro Fergi, secondo me era anche lui solo un gran parolaio. Io non ho molta considerazione per quelli che sono capaci solo di produrre parole, e non saprebbero aggiustare neanche una bicicletta, per dire. Limite mio, senza dubbio.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Minsky, ti piacerà sapere che io so fare molte cose, anche riparare un computer. Quando avevo la moto tutta la manutenzione me la facevo da solo. Una volta ho portato la moto in casa, l'ho smontata fino all'ultima vite, l'ho pulita tutta, ci ho cambiato i pistoni, bilanciato le ruote, cambiato tutti gli oli anche quelli delle forcelle e anche riverniciata bene. L'ho rimontata e andava benissimo. Sono solo un uomo comune, ma non temo confronti.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Non è che se uno non ti piace, automaticamente tutto quello che dice son cazzate. Sulla sardegna aveva ragione da vendere.ferguson1951 ha scritto:Non sono sicuro che mi piacerebbe. Sarei comunque in Italia, un postaccio dove la gente lavora malissimo, c'è troppa maleducazione, ognuno fa i cacchi che vuole, le strade sono sporche, la gente è molto più ignorante della media europea perché non studia, non legge, si informa male. Per giunta, non avrei i soldi che aveva De André per scegliermi un bel posto come piace a me. De André comunque non l'ho mai seguito: la sua musica non mi piace e non condivido l'apologia di assassini e prostitute. Conosco di molto meglio. Scusa la sincerità.
Mi pareva di aver capito che cercassi dei contatti più genuini, con la natura e la gente. Parlare di strade sporche al centro della sardegna o su certe sue coste è ridicolo, soprattutto per uno che amava vivere in India. E prima di dare dell'ignorante al tuo prossimo, soprattutto se non li conosci, fossi in te ci penserei due volte.
Last but not least, se come ci racconti sempre ti accontenti di poco, trovi bei posti con pochi soldi. Non ti ho mica detto di stabilirti a porto cervo.
Qui sei a 30 km da cagliari... se ti accontenti di una modesta casetta nell'entroterra spendi poco:
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Dalla sua risposta, temo anch'ioMinsky ha scritto:È un ottimo suggerimento, in linea di principio, ma temo che tra i sardi il nostro Fergi non durerebbe a lungo...Koan ha scritto:Invece che tutti i paesi che hai elencato, se vuoi vivere a contatto con la natura selvaggia qui in Italia, trasferisciti in Sardegna. Lì se ti muovi trovi tutto quello che vuoi... foreste deserte, mare polinesiano, piccoli paesi di pietra, cibo fantastico, maestrale affilato, gente ancora genuina.
De Andrè diceva che non riusciva ad immaginare un posto sulla Terra più vicino all'idea di paradiso.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Caro amico Koan, io sono un uomo comune, non me la tiro per niente, sono colto, educato generoso, ma perché penso che tutti dovremmo essere così e non c'è niente di cui vantarsi. però di una cosa mi vanto: sono un rivoluzionario pacifico. Dico quello che penso in faccia a chiunque, professori, dottori, avvocati, non sono il tipico italiano pecorone che davanti a un professore si scioglie e si beve tutto quello che dice come oro colato. Per me la laurea non ha nessun valore: è solo un espediente che ti permette di lavorare. Per esperienza so benissimo che un sacco di cose che si insegnano all'università sono cazzate (scusa il termine), cose che fanno comodo alle lobby. Finché rimango entro i termini di legge, dico quello che mi pare: se c'è da pagare pago. Sono cristiano ma ce l'ho anche con i preti. Ho l'esperienza dalla mia parte, ho girato il mondo, mi sono intrufolato dappertutto per conoscere la vita sul campo, ho conosciuto un sacco di gente di tutte le estrazioni e categorie. Tutti sappiamo che i sardi, fatte le dovute eccezioni, sono campanilisti e hanno un brutto carattere. Se non piace a loro che si dica, che cambino LORO, non io. Ti abbraccio
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Non lo so: ho pensato a un piccolo paese in Sardegna e avevo scelto NULVI, ma non penso che andrebbe bene. Sono vecchio, ormai ogni tanto salta fuori un problemino di salute, adesso ho la spina calcaneare. Non penso che potrei stare nell'entroterra e spostarmi per decine di chilometri ogni volta che mi serve un referto medico un po' valido. Poi, in un paesino della Sardegna di cosa parlerei? di pecore, asinelli, carciofi? Almeno il cervello voglio tenerlo allenato. Sono un tipo molto curioso, non mi piace la città perché mi piace il verde, ma in città non mi sento intrappolato come in un piccolo paese dove, dopo averlo esplorato per una settimana, conosco già tutto. Credimi, per me è un problema.Koan ha scritto:Non è che se uno non ti piace, automaticamente tutto quello che dice son cazzate. Sulla sardegna aveva ragione da vendere.ferguson1951 ha scritto:Non sono sicuro che mi piacerebbe. Sarei comunque in Italia, un postaccio dove la gente lavora malissimo, c'è troppa maleducazione, ognuno fa i cacchi che vuole, le strade sono sporche, la gente è molto più ignorante della media europea perché non studia, non legge, si informa male. Per giunta, non avrei i soldi che aveva De André per scegliermi un bel posto come piace a me. De André comunque non l'ho mai seguito: la sua musica non mi piace e non condivido l'apologia di assassini e prostitute. Conosco di molto meglio. Scusa la sincerità.
Mi pareva di aver capito che cercassi dei contatti più genuini, con la natura e la gente. Parlare di strade sporche al centro della sardegna o su certe sue coste è ridicolo, soprattutto per uno che amava vivere in India. E prima di dare dell'ignorante al tuo prossimo, soprattutto se non li conosci, fossi in te ci penserei due volte.
Last but not least, se come ci racconti sempre ti accontenti di poco, trovi bei posti con pochi soldi. Non ti ho mica detto di stabilirti a porto cervo.
Qui sei a 30 km da cagliari... se ti accontenti di una modesta casetta nell'entroterra spendi poco:
Il mare della Sardegna sarà anche bellissimo, ma a me il mare non è mai piaciuto. C'è solo acqua.
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Basta questo a farmi capire quanto tu sia lontano dalla realtà di quell'isola e da quella della sua gente. Fai una cosa, resta nella tua città, ha ragione Minskyferguson1951 ha scritto:Non lo so: ho pensato a un piccolo paese in Sardegna e avevo scelto NULVI, ma non penso che andrebbe bene. Sono vecchio, ormai ogni tanto salta fuori un problemino di salute, adesso ho la spina calcaneare. Non penso che potrei stare nell'entroterra e spostarmi per decine di chilometri ogni volta che mi serve un referto medico un po' valido. Poi, in un paesino della Sardegna di cosa parlerei? di pecore, asinelli, carciofi? Almeno il cervello voglio tenerlo allenato. Sono un tipo molto curioso, non mi piace la città perché mi piace il verde, ma in città non mi sento intrappolato come in un piccolo paese dove, dopo averlo esplorato per una settimana, conosco già tutto. Credimi, per me è un problema.Koan ha scritto:Non è che se uno non ti piace, automaticamente tutto quello che dice son cazzate. Sulla sardegna aveva ragione da vendere.ferguson1951 ha scritto:Non sono sicuro che mi piacerebbe. Sarei comunque in Italia, un postaccio dove la gente lavora malissimo, c'è troppa maleducazione, ognuno fa i cacchi che vuole, le strade sono sporche, la gente è molto più ignorante della media europea perché non studia, non legge, si informa male. Per giunta, non avrei i soldi che aveva De André per scegliermi un bel posto come piace a me. De André comunque non l'ho mai seguito: la sua musica non mi piace e non condivido l'apologia di assassini e prostitute. Conosco di molto meglio. Scusa la sincerità.
Mi pareva di aver capito che cercassi dei contatti più genuini, con la natura e la gente. Parlare di strade sporche al centro della sardegna o su certe sue coste è ridicolo, soprattutto per uno che amava vivere in India. E prima di dare dell'ignorante al tuo prossimo, soprattutto se non li conosci, fossi in te ci penserei due volte.
Last but not least, se come ci racconti sempre ti accontenti di poco, trovi bei posti con pochi soldi. Non ti ho mica detto di stabilirti a porto cervo.
Qui sei a 30 km da cagliari... se ti accontenti di una modesta casetta nell'entroterra spendi poco:
Il mare della Sardegna sarà anche bellissimo, ma a me il mare non è mai piaciuto. C'è solo acqua.
Si, è vero, il mare ha questa sgradevole qualità, è acquoso.
Koan- -----------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Immagino però che se tu avessi (fecendo le corna) un violento attacco di appendicite ccorreresti da quei laureati senza valore che comunemente si chiamano mediciferguson1951 ha scritto:Caro amico Koan, io sono un uomo comune, non me la tiro per niente, sono colto, educato generoso, ma perché penso che tutti dovremmo essere così e non c'è niente di cui vantarsi. però di una cosa mi vanto: sono un rivoluzionario pacifico. Dico quello che penso in faccia a chiunque, professori, dottori, avvocati, non sono il tipico italiano pecorone che davanti a un professore si scioglie e si beve tutto quello che dice come oro colato. Per me la laurea non ha nessun valore: è solo un espediente che ti permette di lavorare. Per esperienza so benissimo che un sacco di cose che si insegnano all'università sono cazzate (scusa il termine), cose che fanno comodo alle lobby. Finché rimango entro i termini di legge, dico quello che mi pare: se c'è da pagare pago. Sono cristiano ma ce l'ho anche con i preti. Ho l'esperienza dalla mia parte, ho girato il mondo, mi sono intrufolato dappertutto per conoscere la vita sul campo, ho conosciuto un sacco di gente di tutte le estrazioni e categorie. Tutti sappiamo che i sardi, fatte le dovute eccezioni, sono campanilisti e hanno un brutto carattere. Se non piace a loro che si dica, che cambino LORO, non io. Ti abbraccio
I sardi in genere hanno carattere, bello o brutto non ha alcun senso dirlo, come ovunque quello dipende dal singolo individuo.
Ma davvero hai girato il mondo? Scusa se te lo dico, ma alcune affermazioni che fai non le penserebbero nemmeno in quegli sperduti paesini in cui parlano solo di asini e carciofi
Koan- -----------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
L'appendicite l'ho già avuta e per fortuna ero in Francia, intorno all'anno 2000. Quaranta anni fa il mio medico di base mi aveva detto di toglierla ma io gli avevo detto no e me la sono tenuta ancora 30 anni, caro amico Koan. Non ho nessuna fiducia nei medici, me lo ha giustamente insegnato mio padre quando ero piccolo. Mia madre non voleva mai andare in ospedale nemmeno per una polmonite, non sai i casini che ho dovuto fare per curarla. Chiamavo l'ambulanza e lei firmava che in ospedale non ci andava. Era sospettosa quando le davo le poche medicine che doveva prendere. Naturalmente vado dal medico: la mafia medica ha fatto in modo che gli unici medici "legali" siano solo loro. Mia madre è campata fino a 101 anni e due mesi ed è morta di vecchiaia. Come me, non aveva un vaccino in corpo. Mio padre viaggiava molto per lavoro, soprattutto in Centro e Sud America, ma quando ci voleva il vaccino dava le mazzette e non se li faceva fare. Non è vero che mi piace vivere in India: non ci tornerei nemmeno morto. Però nella cittadina dove ero io, nel Bengala (il luogo più colto dell'India) c'erano 3 college e ogni tanto una conversazione un po' stimolante con qualche professore saltava fuori. Sai, io non sto a discutere con la gente: sono un tipo socievole ma entro nel bar, sparo la mia cavolata e me ne vado: chi vuole la prende e chi non vuole no. Non me ne frega assolutamente niente che la gente sia d'accordo con me. A me il mio paradigma culturale funziona quasi perfettamente. Ho le analisi del sangue perfette, una volta un psichiatra mi ha detto che sono un tipo simpatico e intelligente. Ho un QI medio-alto (molto alto secondo un normale test) e non sono un presuntuoso: non penso di aver capito tutto come tanta gente. Resto curioso e mi ricordo sempre del detto di Socrate: l'unica cosa che so è che non so niente. Mi ritengo, dal punto di vista culturale, un tipo molto umile. Prima di sparare una sentenza mi informo bene. Ho girato il mondo. Non avevo i soldi di Berlusconi, andavo dove si spendeva meno. In India sono andato senza conoscere granché e comunque l'India che ci vendono gli indiani non esiste. E senza aver organizzato niente. Mi sono portato appresso 13 casse di cose mie. E da solo. Sono riuscito a completare bene l'avventura per 4 anni. Qualcosa vorrà dire, non ti pare? Prova a farlo tu e poi confrontiamo. A parole siamo tutti bravi.
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Ma è normale, nessuno ha mai fiducia nei medici finchè non sta davvero maleferguson1951 ha scritto:L'appendicite l'ho già avuta e per fortuna ero in Francia, intorno all'anno 2000. Quaranta anni fa il mio medico di base mi aveva detto di toglierla ma io gli avevo detto no e me la sono tenuta ancora 30 anni, caro amico Koan. Non ho nessuna fiducia nei medici, me lo ha giustamente insegnato mio padre quando ero piccolo. Mia madre non voleva mai andare in ospedale nemmeno per una polmonite, non sai i casini che ho dovuto fare per curarla. Chiamavo l'ambulanza e lei firmava che in ospedale non ci andava. Era sospettosa quando le davo le poche medicine che doveva prendere. Naturalmente vado dal medico: la mafia medica ha fatto in modo che gli unici medici "legali" siano solo loro. Mia madre è campata fino a 101 anni e due mesi ed è morta di vecchiaia. Come me, non aveva un vaccino in corpo. Mio padre viaggiava molto per lavoro, soprattutto in Centro e Sud America, ma quando ci voleva il vaccino dava le mazzette e non se li faceva fare. Non è vero che mi piace vivere in India: non ci tornerei nemmeno morto. Però nella cittadina dove ero io, nel Bengala (il luogo più colto dell'India) c'erano 3 college e ogni tanto una conversazione un po' stimolante con qualche professore saltava fuori. Sai, io non sto a discutere con la gente: sono un tipo socievole ma entro nel bar, sparo la mia cavolata e me ne vado: chi vuole la prende e chi non vuole no. Non me ne frega assolutamente niente che la gente sia d'accordo con me. A me il mio paradigma culturale funziona quasi perfettamente. Ho le analisi del sangue perfette, una volta un psichiatra mi ha detto che sono un tipo simpatico e intelligente. Ho un QI medio-alto (molto alto secondo un normale test) e non sono un presuntuoso: non penso di aver capito tutto come tanta gente. Resto curioso e mi ricordo sempre del detto di Socrate: l'unica cosa che so è che non so niente. Mi ritengo, dal punto di vista culturale, un tipo molto umile. Prima di sparare una sentenza mi informo bene. Ho girato il mondo. Non avevo i soldi di Berlusconi, andavo dove si spendeva meno. In India sono andato senza conoscere granché e comunque l'India che ci vendono gli indiani non esiste. E senza aver organizzato niente. Mi sono portato appresso 13 casse di cose mie. E da solo. Sono riuscito a completare bene l'avventura per 4 anni. Qualcosa vorrà dire, non ti pare? Prova a farlo tu e poi confrontiamo. A parole siamo tutti bravi.
Ad ogni modo, se e quando sarò stufa, mollerò tutto e girovagherò qua e là per il mondo a sparar qualche cazzata nei bar. In India però no, troppo caldo.
Koan- -----------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Cara Koan, vedi come sono io?
Stamattina ero al bar, c'erano i miei conoscenti attempati e c'era anche una donna giovane che ascoltava. Ho sparato la mia, come al solito: "No, ragazzi, non va bene andare in giro a mostrare il culo. Papa Pio XII già negli anni 50 si lamentava di come andavano vestite le ragazze di allora. Quelle, oggi, si sentono in diritto di andare nel bosco con uno che conoscono appena , alle 3 del mattino e poi si lamentano. Certo, lo stupro e il femminicidio non vanno bene, ma quelle provocano, perché è nella NATURA dell'uomo di arraparsi vedendo gli attributi della donna.
Oppure,
La mia cagnetta qualche tempo fa si è slogata il femore. Il veterinario ha detto che bisognava operare. Gli ho detto di no perché so già che loro fanno presto a tagliare e cucire, poi i cocci sono miei. Non l'ho fatta operare, oggi la cagnetta cammina bene e non mi pare che soffra, non la sento mai lamentarsi.
Oppure.
Un giorno ero al bar e c'erano due poliziotti. Mi sono detto: "Vuoi vedere che gliela "sparo" anche a questi? Mi ci sono avvicinato e ho detto: "A me la polizia piace quando è tutrice dell'ordine, non quando è tutrice del potere". Hanno sorriso e io, come di consueto, me ne sono andato.
C'è o non c'è la libertà di espressione, di opinione, di parola? La gente questo non lo capisce, io sì e ne approfitto. Mi salva il fatto che io in quartiere sono gentilissimo, accompagno le vecchiette mezze invalide, sorveglio i bambini da soli finché non arriva la mamma, saluto cani e porci, do soldi e sigarette a tutti, faccio complimenti discreti alle belle donne, tengo la porta aperta quando devono uscire, lascio passare la gente quando faccio la coda al supermercato. Ho fama di essere gentilissimo. Funziona.
Stamattina ero al bar, c'erano i miei conoscenti attempati e c'era anche una donna giovane che ascoltava. Ho sparato la mia, come al solito: "No, ragazzi, non va bene andare in giro a mostrare il culo. Papa Pio XII già negli anni 50 si lamentava di come andavano vestite le ragazze di allora. Quelle, oggi, si sentono in diritto di andare nel bosco con uno che conoscono appena , alle 3 del mattino e poi si lamentano. Certo, lo stupro e il femminicidio non vanno bene, ma quelle provocano, perché è nella NATURA dell'uomo di arraparsi vedendo gli attributi della donna.
Oppure,
La mia cagnetta qualche tempo fa si è slogata il femore. Il veterinario ha detto che bisognava operare. Gli ho detto di no perché so già che loro fanno presto a tagliare e cucire, poi i cocci sono miei. Non l'ho fatta operare, oggi la cagnetta cammina bene e non mi pare che soffra, non la sento mai lamentarsi.
Oppure.
Un giorno ero al bar e c'erano due poliziotti. Mi sono detto: "Vuoi vedere che gliela "sparo" anche a questi? Mi ci sono avvicinato e ho detto: "A me la polizia piace quando è tutrice dell'ordine, non quando è tutrice del potere". Hanno sorriso e io, come di consueto, me ne sono andato.
C'è o non c'è la libertà di espressione, di opinione, di parola? La gente questo non lo capisce, io sì e ne approfitto. Mi salva il fatto che io in quartiere sono gentilissimo, accompagno le vecchiette mezze invalide, sorveglio i bambini da soli finché non arriva la mamma, saluto cani e porci, do soldi e sigarette a tutti, faccio complimenti discreti alle belle donne, tengo la porta aperta quando devono uscire, lascio passare la gente quando faccio la coda al supermercato. Ho fama di essere gentilissimo. Funziona.
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Io sparerò delle cazzate ma mai come quelle dei laureati. Non vado in giro a dire che nel 2025 eradicheremo la povertà o che con le attuali ricerche cureremo il cancro. Non ho mai dato una lira per la ricerca sul cancro perché mi sono chiesto: quanti miliardi di dollari abbiamo già speso per la ricerca sul cancro e muoiono ancora tutti di cancro?
Ragazza, mi dispiace per te perché mi sembra che sei una che si conforma alla cultura ufficiale. Tutto tempo sprecato.
Ragazza, mi dispiace per te perché mi sembra che sei una che si conforma alla cultura ufficiale. Tutto tempo sprecato.
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
La mia grande fortuna è stata quella di viaggiare molto già dall'età di 11 anni e mischiarmi con ogni tipo di gente. Ho così capito una cosa che gli europei non capiscono, e cioè che la vita non può essere racchiusa in una gabbia razionale. Ci sono molte cose che sfuggono al tentativo di farlo. Ricordo di aver avuto questa illuminazione anche leggendo da giovane "Il pensiero laterale" di Edward de Bono. Non solo, per conto mio ho capito il valore del "mistero", altra cosa che gli europei non capiscono da secoli. Anzi, lo rifiutano, arroganti come sono. Con la scala di Dawkins io mi ci pulisco. Comunque, ognuno ha il diritto di decidere della propria vita. Voi continuate pure con l'illusione del causa-effetto, anche a dispetto della Fisica Quantistica. Se vi piace la vita di merda che fate, godetevela. Io ho altre cose da fare.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
ferguson1951 ha scritto:Caro amico Koan,
Cominciamo con gli evidenti problemi di percezione/cognitivi (peraltro comunissimi tra i credenti): lo vedi quel simboletto subiro a sinistra della statistica dei messaggi sotto il nome utente di Koan? Lo vedi? Sai cosa significa?
ferguson1951 ha scritto:[...]Se non piace a loro che si dica, che cambino LORO, non io. Ti abbraccio
Ah...non sono io che sono razzista, sono loro che sono negri
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
ferguson1951 ha scritto:
Il mare della Sardegna sarà anche bellissimo, ma a me il mare non è mai piaciuto. C'è solo acqua.
Che acume, che osservazione degna di un gasteropodo. Peccato che nell'acqua del mare viva l'80 % delle specie animali conosciute, e che se sei vivo è anche perché esiste il mare.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Caro amico Rasputin, la tua osservazione razionale mi fa solo ridere. Voi poveri europei, rinnegando la religione (che comunque vi sarebbe stata offerta "all'europea", cioè in quella disgustosa veste razional-teologica) vi siete privati della fetta migliore della vita.
Se per voi passarvi la vita in ufficio davanti a un computer per poi tornare a casa e guardare "Amici" è vita, allora la mia cagnetta vive meglio.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
ferguson1951 ha scritto:Caro amico Rasputin, la tua osservazione razionale mi fa solo ridere. Voi poveri europei, rinnegando la religione (che comunque vi sarebbe stata offerta "all'europea", cioè in quella disgustosa veste razional-teologica) vi siete privati della fetta migliore della vita.
Se per voi passarvi la vita in ufficio davanti a un computer per poi tornare a casa e guardare "Amici" è vita, allora la mia cagnetta vive meglio.
Beh devo ammettere che qualche progresso lo hai fatto, almeno adesso qualcosa di tuo pugno lo scrivi...
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Lo zucchero bianco l'ho bandito. Uso solo un po' di fruttosio per il caffè Dolci, pasta e frutta non mi appartengono. La frutta la trovo acida, mangio solo una mela la mattina per colazione. Il pane non so cosa sia, tanto è solo amido. La pasta, di solito ravioli o cannelloni, la mangerò una volta ogni due mesi. La carne rossa solo una volta la settimana. mangio pollo, pesce e frutti di mare. Carne di maiale poca. Salumi niente. Formaggio solo di capra e non molto spesso. Verdura mangio l'insalata mista biologica e verdure miste grigliate. Due bicchieri di vino rosso al giorno e molta acqua, almeno una bottiglia al giorno, perché la cellula bella piena d'acqua difficilmente si ammala. Poche salse, quasi niente, mangio molto semplice il più fresco possibile. faccio saltare soltanto con olio extravergine. Ogni tanto sgranocchio i grissini integrali biologici. Noci e arachidi a volontà. Patate non molto spesso. Uova un massimo di due al giorno al tegamino o sode. Io sto bene così. la dieta mediterranea cuccatevela pure voi. Come integratori prendo solo una compressa di vitamine-minerali dell'erboristeria e 10 gocce di Vitamina D al giorno, per prevenire un po' meglio i tumori.
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ferguson1951 ha scritto:Lo zucchero bianco l'ho bandito. Uso solo un po' di fruttosio per il caffè Dolci, pasta e frutta non mi appartengono. La frutta la trovo acida, mangio solo una mela la mattina per colazione. Il pane non so cosa sia, tanto è solo amido. La pasta, di solito ravioli o cannelloni, la mangerò una volta ogni due mesi. La carne rossa solo una volta la settimana. mangio pollo, pesce e frutti di mare. Carne di maiale poca. Salumi niente. Formaggio solo di capra e non molto spesso. Verdura mangio l'insalata mista biologica e verdure miste grigliate. Due bicchieri di vino rosso al giorno e molta acqua, almeno una bottiglia al giorno, perché la cellula bella piena d'acqua difficilmente si ammala. Poche salse, quasi niente, mangio molto semplice il più fresco possibile. faccio saltare soltanto con olio extravergine. Ogni tanto sgranocchio i grissini integrali biologici. Noci e arachidi a volontà. Patate non molto spesso. Uova un massimo di due al giorno al tegamino o sode. Io sto bene così. la dieta mediterranea cuccatevela pure voi. Come integratori prendo solo una compressa di vitamine-minerali dell'erboristeria e 10 gocce di Vitamina D al giorno, per prevenire un po' meglio i tumori.
Il tuo problema è un altro, mica l'alimentazione
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Sempre l'arroganza europea.
A parte il fatto che più volte mi hai consigliato di leggere l'Anticristo (quindi anche tu fai appello all'autorità), te l'ho già detto tante volte ma tu sembri non aver capito, presumibilmente perché sei stato tarato dall'università: noi cristiani siamo intellettualmente umili, non crediamo di poter scoprire niente che non sia già stato scoperto: elaboriamo le verità RIVELATE. "Non c'è niente di nuovo sotto il sole". Ci saranno computer e robot che prima non c'erano, ma l'umanità è sempre la stessa: uno schifo.
A parte il fatto che più volte mi hai consigliato di leggere l'Anticristo (quindi anche tu fai appello all'autorità), te l'ho già detto tante volte ma tu sembri non aver capito, presumibilmente perché sei stato tarato dall'università: noi cristiani siamo intellettualmente umili, non crediamo di poter scoprire niente che non sia già stato scoperto: elaboriamo le verità RIVELATE. "Non c'è niente di nuovo sotto il sole". Ci saranno computer e robot che prima non c'erano, ma l'umanità è sempre la stessa: uno schifo.
Ultima modifica di ferguson1951 il Sab 11 Mag 2019 - 7:37 - modificato 1 volta.
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Crucca per la precisione! Rasp è ormai naturalizzato crucco!ferguson1951 ha scritto:Sempre l'arroganza europea.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
ferguson1951 ha scritto:Sempre l'arroganza europea.
La tua non mi pare affatto da meno
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
ferguson1951 ha scritto:Non sono sicuro che mi piacerebbe. Sarei comunque in Italia, un postaccio dove la gente lavora malissimo, c'è troppa maleducazione, ognuno fa i cacchi che vuole, le strade sono sporche, la gente è molto più ignorante della media europea perché non studia, non legge, si informa male. Per giunta, non avrei i soldi che aveva De André per scegliermi un bel posto come piace a me. De André comunque non l'ho mai seguito: la sua musica non mi piace e non condivido l'apologia di assassini e prostitute. Conosco di molto meglio. Scusa la sincerità.
"I pubblicani e le prostitute vi precederanno nel Regno di Dio"
Ferguson, perdonami, ma penso che tu abbia fatto una lettura frettolosa di Nice (che dice, boh...) e, quel che è peggio anche delle parole di
tu che ne sai quelle mignotte come ci sono finite in strada...? Che fai , mi picchietti come la Marisella, che dice che le Rumene si arricchiscono e si divertono a fare le marchette? Tu, come lei, lo sai come funzionava negli orfanotrofi giganteschi messi su da Ceausescu per raddoppiare la popolazione della Romania?
Ed anche dal fronte biscazzieri/pubblicani. Ci hai mai pensato, sbagliando panza, tu fosti nato in una famiglia di una 'ndrina della Locride...?
E' facile restare calmi e indifferenti, se nessuno tutto intorno fa rumore ...
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Volevo scriverlo io. Non capisco come uno possa dirsi cristiano come afferma essere Ferguson se poi non conosce (o se le conosce se ne frega) manco le basi. Sarà parecchio arrabbiato e deluso quando vedrà nigeriane e albanesi passargli davantiholubice ha scritto:ferguson1951 ha scritto:Non sono sicuro che mi piacerebbe. Sarei comunque in Italia, un postaccio dove la gente lavora malissimo, c'è troppa maleducazione, ognuno fa i cacchi che vuole, le strade sono sporche, la gente è molto più ignorante della media europea perché non studia, non legge, si informa male. Per giunta, non avrei i soldi che aveva De André per scegliermi un bel posto come piace a me. De André comunque non l'ho mai seguito: la sua musica non mi piace e non condivido l'apologia di assassini e prostitute. Conosco di molto meglio. Scusa la sincerità.
"I pubblicani e le prostitute vi precederanno nel Regno di Dio"
Ferguson, perdonami, ma penso che tu abbia fatto una lettura frettolosa di Nice (che dice, boh...) e, quel che è peggio anche delle parole dinostromio Signore ...
tu che ne sai quelle mignotte come ci sono finite in strada...? Che fai , mi picchietti come la Marisella, che dice che le Rumene si arricchiscono e si divertono a fare le marchette? Tu, come lei, lo sai come funzionava negli orfanotrofi giganteschi messi su da Ceausescu per raddoppiare la popolazione della Romania?
Ed anche dal fronte biscazzieri/pubblicani. Ci hai mai pensato, sbagliando panza, tu fosti nato in una famiglia di una 'ndrina della Locride...?
E' facile restare calmi e indifferenti, se nessuno tutto intorno fa rumore ...
A quel punto mi pare molto più vicino a quel messaggio un De Andrè anche se non era credente.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Siete voi che non capite niente: Maria Goretti (santa) si è fatta ammazzare piuttosto che farsi stuprare da suo cugino. Pubblicani e prostitute precederanno i farisei nel Regno, ma le prostitute di cui parla il Vangelo e i pubblicani come Zaccheo, che hanno saputo guadagnarsi la misericordia del Signore.
Purtroppo oggi gli influencer, gli opinionisti, quelli che riempono la mente di voi poveretti di cazzate, hanno fatto in modo che nessuno sia escluso. Tutti sono sullo stesso piano: omosessuali, prostitute, fedifraghi, tutti quanti (meno i veri cristiani, ovviamente).
Purtroppo oggi gli influencer, gli opinionisti, quelli che riempono la mente di voi poveretti di cazzate, hanno fatto in modo che nessuno sia escluso. Tutti sono sullo stesso piano: omosessuali, prostitute, fedifraghi, tutti quanti (meno i veri cristiani, ovviamente).
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Koan ha scritto:[...]Non capisco come uno possa dirsi cristiano come afferma essere Ferguson se poi non conosce (o se le conosce se ne frega) manco le basi.[...]
Beh io invece non capisco come fai tu a non saperlo...pensavo fosse notorio, i credenti sono spesso quelli che della loro confessione sanno meno...per citare Bill Maher,
quanto a fregarsene delle basi, è l'essenza stessa della fede, pensa se seguissero alla lettera le "istruzioni"
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
E questo è davvero incredibile imho. Probabilmente ne so più io dei principi del vangelo che ferguson che ha fede in Gesù, vedi il disprezzo manifestato verso le prostitute.Rasputin ha scritto:Koan ha scritto:[...]Non capisco come uno possa dirsi cristiano come afferma essere Ferguson se poi non conosce (o se le conosce se ne frega) manco le basi.[...]
Beh io invece non capisco come fai tu a non saperlo...pensavo fosse notorio, i credenti sono spesso quelli che della loro confessione sanno meno...per citare Bill Maher,
quanto a fregarsene delle basi, è l'essenza stessa della fede, pensa se seguissero alla lettera le "istruzioni"
Koan- -----------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Ma lascia perdere Paolo, uno che diceva che i gay devono essere ammazzati. Sarebbe andato d'accordo con queste merde dell'ISIS.ferguson1951 ha scritto:Ignoranti con la laurea!!!
“Le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio.”Lettera ai Galati San PaoloVoi dovete essere di quelli eretici di oggi che del Vangelo capiscono solo, per errore, che la misericordia di Dio precede il peccato. Povera Chiesa!
Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. 28E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: 29sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, 30maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. 32E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte
Koan- -----------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Scusa che te lo dica ma ti arroghi il diritto di giudicare con quell'unico neurone che ti ritrovi. Quando mai Gesù o Paolo hanno desiderato la morte di qualcuno, visto che invece dicevano di amare i nemici.
La morte nel Vangelo è la morte spirituale, l'Inferno. Sai, non discuto volentieri con le donne perché a me hanno sempre dato prova di non avere cervello. Ma tanta supponenza.
La morte nel Vangelo è la morte spirituale, l'Inferno. Sai, non discuto volentieri con le donne perché a me hanno sempre dato prova di non avere cervello. Ma tanta supponenza.
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
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Dio resiste ai superbi;
agli umili invece dà la sua grazia.
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ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Sei capace di leggere? Immagino di si. Non ho nominato Gesù, ma quell'omofobo di Paolo ha scritto quello che ho postato su, il resto son solo cazzate tue che vuoi negare quello che non si può negare.ferguson1951 ha scritto:Scusa che te lo dica ma ti arroghi il diritto di giudicare con quell'unico neurone che ti ritrovi. Quando mai Gesù o Paolo hanno desiderato la morte di qualcuno, visto che invece dicevano di amare i nemici.
La morte nel Vangelo è la morte spirituale, l'Inferno. Sai, non discuto volentieri con le donne perché a me hanno sempre dato prova di non avere cervello. Ma tanta supponenza.
Poi un consiglio, lascia stare le infantili battute sui neuroni, le ha superate pure la mia nipotina adolescente
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
ferguson1951 ha scritto:Vedo che con le donne moderne si finisce sempre così, sono arroganti, perché adesso le lasciano andare in ufficio a fare le fotocopie si credono arrivate. Imbranata, la Bibbia non va presa alla lettera, quello lo fanno protestanti e Testimoni di Geova. la Bibbia va interpretata in forza dello Spirito Santo. Mi hai rotto i coglioni, con te è come parlare con un asino. Pensa pure quello che ti pare, non ho tempo da perdere con te.
Eh si certo, decidi tu quando va presa alla lettera e quando no il tuo Paolino da buon omofobo era un gay represso, si capisce subito... fai una cosa,vai nel paesino degli asinelli a parlare di carciofi, dammi retta
Riposto lo schizzato di testa:
Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
ho cancellato un paio di messaggi del nostro genio qui, cosí, per divertimento, perché che ci siano o meno non aggiunge né toglie nulla tanto al forum come alla discussione, e perché nell'improbabile caso che l'intestino tenue ed il labirinto tornino a scambiarsi il posto dandogli possibilità di rendersene conto abbia qualcosa da fare
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Fergi, mi spiace ma devo riprenderti, non va bene così. Qui puoi dire tutto quello che ti pare, non ci sono limiti, ma non puoi offendere gli altri utenti. In nessun caso, persino se sono donne! È il minimo di disciplina che occorre applicare per il buon funzionamento del forum. Per questo un nostro solerte collaboratore si è preso la briga di scrivere un conciso Regolamento. Ti suggerirei di darci una scorsa.ferguson1951 ha scritto:Scusa che te lo dica ma ti arroghi il diritto di giudicare con quell'unico neurone che ti ritrovi. Quando mai Gesù o Paolo hanno desiderato la morte di qualcuno, visto che invece dicevano di amare i nemici.
La morte nel Vangelo è la morte spirituale, l'Inferno. Sai, non discuto volentieri con le donne perché a me hanno sempre dato prova di non avere cervello. Ma tanta supponenza.
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Non leggo più niente perché mi sono rotto. Ho letto solo il post di Minsky che mi è sempre sembrato un uomo molto civile che fa portare avanti un dialogo.
Eccezionalmente, a voi che non lo conoscete proprio per niente, vi spiego perché per il Cristianesimo la donna è inferiore all'uomo (giustamente)
Una donna non avrebbe mai potuto fare quello che ho fatto io di andare allo sbaraglio a girare il mondo da solo perché l'avrebbero stuprata subito.
Gesù disse chiaramente che "chi vuole essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua"
Rinneghi se stesso vuol dire rinunciare a tutti i progetti personali per mettersi a fare esclusivamente la volontà di Dio. Ora, visto com'è il mondo, chi fa quello bene , va incontro a grossi problemi - e la vita di Gesù e degli apostoli è stata la prima a dimostrarlo. Cioè, le croci.
Ora una donna può rinunciare ai propri progetti e portare le croci: ci sono tanti esempi di sante che hanno sofferto tantissimo. Ma in genere non erano donne che seguivano le orme di Gesù, perché non lo possono fare. Erano donne che andavano in convento.
Ecco spiegato il motivo per cui Gesù, che sicuramente era molto più intelligente di me, di Koan e di qualsiasi laureato che spreca la sua vita per dedicarsi magari a progettare robot, sceglieva soltanto apostoli maschi.
Ho capito che questo a voi non interessi e l'arroganza vi porti a contraddirlo, ma io me ne frego. Come sapete, non siete i miei giudici, non siete la mia autorità. per me siete solo dei comuni mortali che stanno sbagliando tutto. la mia autorità è soltanto il Vangelo e la Dottrina Ufficiale della Chiesa, come vi ho già detto.
Il resto sono soltanto chiacchiere che servono a passare il tempo libero senza dover guardare la tv. Ma a tutto c'è un limite: quando le chiacchiere sono queste che proponete voi, io me ne vado. Ciao
Eccezionalmente, a voi che non lo conoscete proprio per niente, vi spiego perché per il Cristianesimo la donna è inferiore all'uomo (giustamente)
Una donna non avrebbe mai potuto fare quello che ho fatto io di andare allo sbaraglio a girare il mondo da solo perché l'avrebbero stuprata subito.
Gesù disse chiaramente che "chi vuole essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua"
Rinneghi se stesso vuol dire rinunciare a tutti i progetti personali per mettersi a fare esclusivamente la volontà di Dio. Ora, visto com'è il mondo, chi fa quello bene , va incontro a grossi problemi - e la vita di Gesù e degli apostoli è stata la prima a dimostrarlo. Cioè, le croci.
Ora una donna può rinunciare ai propri progetti e portare le croci: ci sono tanti esempi di sante che hanno sofferto tantissimo. Ma in genere non erano donne che seguivano le orme di Gesù, perché non lo possono fare. Erano donne che andavano in convento.
Ecco spiegato il motivo per cui Gesù, che sicuramente era molto più intelligente di me, di Koan e di qualsiasi laureato che spreca la sua vita per dedicarsi magari a progettare robot, sceglieva soltanto apostoli maschi.
Ho capito che questo a voi non interessi e l'arroganza vi porti a contraddirlo, ma io me ne frego. Come sapete, non siete i miei giudici, non siete la mia autorità. per me siete solo dei comuni mortali che stanno sbagliando tutto. la mia autorità è soltanto il Vangelo e la Dottrina Ufficiale della Chiesa, come vi ho già detto.
Il resto sono soltanto chiacchiere che servono a passare il tempo libero senza dover guardare la tv. Ma a tutto c'è un limite: quando le chiacchiere sono queste che proponete voi, io me ne vado. Ciao
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Anzi no, vi racconto ancora una cosa:
Vi spiego perché la teoria del transgender è una solenne cazzata.
E ve lo spiego secondo la scienza, che a me mi fa fresco ma a voi piace così tanto.
Il maschio non ha forse il testosterone e la femmina l'estrogeno?
E a cosa servono quegli ormoni se non all'attrazione sessuale dell'uno verso l'altro?
Ragazzi, quello che mi fa più pena di voi è che siete anche voi gente che contribuisce a perpetuare tutte le cazzate della cultura ufficiale. Ciao
Vi spiego perché la teoria del transgender è una solenne cazzata.
E ve lo spiego secondo la scienza, che a me mi fa fresco ma a voi piace così tanto.
Il maschio non ha forse il testosterone e la femmina l'estrogeno?
E a cosa servono quegli ormoni se non all'attrazione sessuale dell'uno verso l'altro?
Ragazzi, quello che mi fa più pena di voi è che siete anche voi gente che contribuisce a perpetuare tutte le cazzate della cultura ufficiale. Ciao
ferguson1951- -------------
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
bla bla bla... vedo che ovviamente non sai cosa rispondere alla citazione di Paolino. Il caro Saulo, dopo aver preso un colpo di sole sulla strada per Damasco, iniziò a dar di matto. E tra le altre cose, si incazzò di brutto contro i gay. Ora, non c'è niente di male a dire che lì ha detto una cazzata, anche i santi possono sbagliare. Potresti anche ammetterlo. Altrimenti se hai un po' di coraggio, ammetti che sei d'accordo con lui, gli omosessuali sono delle merde e meritano la morte. Non ci sono altre strade... ah no scusa, è vero, c'è una terza strada, quella che imboccano i quaquaraquà e che tu stai seguendo: far finta di niente
Riscrivo la sua lettera ai romani:
Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte
Riscrivo la sua lettera ai romani:
Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
questo è scemo forte
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Antica saggezza veneta... altro che Nietzsche!
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
Minsky ha scritto:...ma non puoi offendere gli altri utenti. In nessun caso, persino se sono donne! È il minimo di disciplina che occorre applicare per il buon funzionamento del forum. Per questo un nostro solerte collaboratore si è preso la briga di scrivere un conciso Regolamento. Ti suggerirei di darci una scorsa.
Quasi in nessun caso, a meno che tu non sia utente con privilegi:
Rasputin ha scritto:questo è scemo forte
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
SETH OTH ha scritto:Minsky ha scritto:...ma non puoi offendere gli altri utenti. In nessun caso, persino se sono donne! È il minimo di disciplina che occorre applicare per il buon funzionamento del forum. Per questo un nostro solerte collaboratore si è preso la briga di scrivere un conciso Regolamento. Ti suggerirei di darci una scorsa.
Quasi in nessun caso, a meno che tu non sia utente con privilegi:Rasputin ha scritto:questo è scemo forte
Hmmm...manca il destinatario eh
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
SETH OTH ha scritto:Questo è una capra...
Questo chi?
(che figata i turni di notte altrui )
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Re: Critica "affettuosa" di Nietzsche
CVD il nostro amico ferguson non ha risposto. Ed infatti non è facile replicare ad un passo del genere del caro Paolo, non ce la si può cavare col solito "la Bibbia va interpretata". Primo perchè quello che ho postato non è il VT ma una lettera molto più recente, poi perchè non c'è proprio nulla da interpretare. Se c'è una dote che si può apprezzare in Paolo di Tarso è l'estrema chiarezza.
Però ogni tanto aveva anche ragione
"Sposarsi è bene, ma non sposarsi è meglio."
Però ogni tanto aveva anche ragione
"Sposarsi è bene, ma non sposarsi è meglio."
Koan- -----------
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