prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:ANSA ha scritto:Capodanno più caldo del secolo in Aa
15 gradi in Val d'Adige, pienone nei centri turistici
Redazione ANSA BOLZANO
31 dicembre 2018 12:38
BOLZANO, 31 DIC - Quello del 2018 è il Capodanno più caldo degli ultimi 100 anni, dall'inizio delle rilevazioni meteorologiche, in Alto Adige. Nella Val d'Adige oggi si registrano infatti 15 gradi sopra lo zero, sottolinea il meteorologo provinciale Dieter Peterlin. I partecipanti della BoClassic, la tradizionale gara podistica di San Silvestro a Bolzano, apprezzeranno le temperature miti, visto che di solito si corre con temperature intorno a zero gradi.
Nei centri sciistici in questi giorni si registra il pienone.
Le piste sono in perfette condizioni grazie ai cannoni spara neve, mentre la neve naturale si fa ancora attendere.
Non so cosa stia accadendo ora, ma 2 anni fa ho passato tutto l'inverno in Trentino, a 1.100 metri di altezza, ed ho visto nevicare solo 3 giorni. L'albergatore, in un momento di sconforto, mi ha confessato che da bambino non ne poteva più della neve, e che fino ai primi di Aprile erano sommersi.
Quanto alle piste innevate coi cannoni, te le raccomando: dopo un poco che non fa mai una nevicata naturale, divengono una compatta lastra di ghiaccio, tipo pista da bob. La gente si spaccava in continuazione le gambe perché, alla minima caduta in velocità, è come sbattessi contro un muro.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Ah se è vero! Quando eravamo ragazzi, le piste avevano l'innevamento naturale, e non le tiravano lisce come biliardi con quegli assurdi macchinari. Appena nevicato, si andava su in fretta per essere tra i primi a solcare il manto soffice disegnando morbide serpentine sulla neve. E dopo qualche giorno, i pendii erano tutti a cunette, e ci divertivamo un mondo e mezzo saltando sopra i dossi. Con la neve fresca o con le cunette, dovevi andare piano, e nessuno si faceva male per un tuffo nella neve.holubice ha scritto:Minsky ha scritto:ANSA ha scritto:Capodanno più caldo del secolo in Aa
15 gradi in Val d'Adige, pienone nei centri turistici
Redazione ANSA BOLZANO
31 dicembre 2018 12:38
BOLZANO, 31 DIC - Quello del 2018 è il Capodanno più caldo degli ultimi 100 anni, dall'inizio delle rilevazioni meteorologiche, in Alto Adige. Nella Val d'Adige oggi si registrano infatti 15 gradi sopra lo zero, sottolinea il meteorologo provinciale Dieter Peterlin. I partecipanti della BoClassic, la tradizionale gara podistica di San Silvestro a Bolzano, apprezzeranno le temperature miti, visto che di solito si corre con temperature intorno a zero gradi.
Nei centri sciistici in questi giorni si registra il pienone.
Le piste sono in perfette condizioni grazie ai cannoni spara neve, mentre la neve naturale si fa ancora attendere.
Non so cosa stia accadendo ora, ma 2 anni fa ho passato tutto l'inverno in Trentino, a 1.100 metri di altezza, ed ho visto nevicare solo 3 giorni. L'albergatore, in un momento di sconforto, mi ha confessato che da bambino non ne poteva più della neve, e che fino ai primi di Aprile erano sommersi.
Quanto alle piste innevate coi cannoni, te le raccomando: dopo un poco che non fa mai una nevicata naturale, divengono una compatta lastra di ghiaccio, tipo pista da bob. La gente si spaccava in continuazione le gambe perché, alla minima caduta in velocità, è come sbattessi contro un muro.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
In realtà (ho sciato dall'età di 7 anni fino a quella di 45, con poche interruzioni) una pista in neve artificiale ben preparata non è MAI ghiacciata, e se si ghiaccia lo fa esattamente nella stessa misura in cui lo fa la neve naturale: a causa di scioglimenti diurni e ghiacciate notturne.
Le cunette e la neve fresca, per quanto siano piaciute anche a me, sono appannaggio degli sciatori esperti; per la maggioranza costituiscono solo una difficoltà, e comunque non hanno alcuna correlazione con le lesioni, i cui parametri statistici determinanti sono i seguenti:
- anni da '60 a '70, predominanza di lesioni alle caviglie per via degli attacchi a leva e cavo con sganciamento esclusivamente in torsione e scarponi un cuoio troppo morbidi
- anni da `70 a '80, predominanza di lesioni alle tibie (fratture) per via dei primi scarponi a scafo in poliuretano e tomaia alta, in combinazione con attacchi non "di sicurezza" ancora in uso ed attacchi di sicurezza non ancora del tutto perfezionati (i primi buoni sono stati i Look 57 ed 87 se non vado errato, ma non li avevano tutti)
- anni da '80 a '90, predominanza di lesioni al ginocchio come prossimo punto debole non protetto a sufficienza dagli attacchi ormai sufficientemente perfezionati da proteggere dalle fratture ma non dalle lesioni ai legamenti
- dal '90 ad oggi, attacchi praticamente sicuri al 100% se ben regolati ma predominanza di lesioni alle spalle ed al capo per via dell'incremento alla portata oraria degli impianti e conseguente sovraffollamento delle piste rimaste le stesse (scontri tra sciatori)
ci sarà anche un cambiamento climatico ma cogli incidenti sulle piste da sci c'entra cippa eh
Le cunette e la neve fresca, per quanto siano piaciute anche a me, sono appannaggio degli sciatori esperti; per la maggioranza costituiscono solo una difficoltà, e comunque non hanno alcuna correlazione con le lesioni, i cui parametri statistici determinanti sono i seguenti:
- anni da '60 a '70, predominanza di lesioni alle caviglie per via degli attacchi a leva e cavo con sganciamento esclusivamente in torsione e scarponi un cuoio troppo morbidi
- anni da `70 a '80, predominanza di lesioni alle tibie (fratture) per via dei primi scarponi a scafo in poliuretano e tomaia alta, in combinazione con attacchi non "di sicurezza" ancora in uso ed attacchi di sicurezza non ancora del tutto perfezionati (i primi buoni sono stati i Look 57 ed 87 se non vado errato, ma non li avevano tutti)
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ci sarà anche un cambiamento climatico ma cogli incidenti sulle piste da sci c'entra cippa eh
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Guarda,Minsky ha scritto:
Ah se è vero! Quando eravamo ragazzi, le piste avevano l'innevamento naturale, e non le tiravano lisce come biliardi con quegli assurdi macchinari. Appena nevicato, si andava su in fretta per essere tra i primi a solcare il manto soffice disegnando morbide serpentine sulla neve. E dopo qualche giorno, i pendii erano tutti a cunette, e ci divertivamo un mondo e mezzo saltando sopra i dossi. Con la neve fresca o con le cunette, dovevi andare piano, e nessuno si faceva male per un tuffo nella neve.
il mio hotel aveva 120/130 ospiti. Vi erano delle perdite tutti i giorni, intendo gente che s'era spaccata una gamba, chi qualcosa d'altro. A volte anche due al dì finiti in ospedale.
Io sono un pessimo sciatore, non mi piace il freddo, né la montagna, e quelle poche volte che sono andato a sciare l'ho fatto nei monti qui vicino che non hanno i cannoni spara neve, quindi sempre su neve fresca. Non ho mai avuto paura di scendere anche nei punti più ripidi.
Ma due anni fa, arrivato in quota, e capitombolato in continuazione, mi chiedevo come cavolo fare per arrivare fino in fondo.
Ti assicuro, dopo una mesata che non aveva mai fatto un centimetro di neve, ma solo frutto dei cannoni, era una lastra compatta di ghiaccio, con appena uno zucchero a velo sopra.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Rasputin ha scritto:
... ci sarà anche un cambiamento climatico ma cogli incidenti sulle piste da sci c'entra cippa eh
Sarà come dici tu... Ma io avevo un collega che aveva passato la vita a fare le stagioni in montagna, e mi ha fortemente sconsigliato di andare in pista, se non dopo una nevicata naturale.
Evento quasi miracoloso. Per assurdo, quell'inverno ha nevicato molto più a casa mia che sulle Dolomiti.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
holubice ha scritto:Rasputin ha scritto:
... ci sarà anche un cambiamento climatico ma cogli incidenti sulle piste da sci c'entra cippa eh
Sarà come dici tu... Ma io avevo un collega che aveva passato la vita a fare le stagioni in montagna, e mi ha fortemente sconsigliato di andare in pista, se non dopo una nevicata naturale.
Evento quasi miracoloso. Per assurdo, quell'inverno ha nevicato molto più a casa mia che sulle Dolomiti.
È possibile che con il proliferare dell'innevamento artificiale ovunque ci siano delle differenze qualitative dello stesso. Io da oltre 10 anni sono fuori dal giro quindi non lo so,,,
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
C'entra o non c'entra, dipende da quanto vogliamo allargare la connessione. Il riscaldamento climatico è conseguenza (primariamente) della sovrappopolazione, e gli incidenti sule piste da sci, come tu stesso hai correttamente puntualizzato, attualmente sono dovuti principalmente all'affollamento. Quindi le due cose hanno una causa comune. Poi, era un pourparler sui bei tempi andati, signora mia, non ci sono più le stagioni di una volta, etc. etc.Rasputin ha scritto:In realtà (ho sciato dall'età di 7 anni fino a quella di 45, con poche interruzioni) una pista in neve artificiale ben preparata non è MAI ghiacciata, e se si ghiaccia lo fa esattamente nella stessa misura in cui lo fa la neve naturale: a causa di scioglimenti diurni e ghiacciate notturne.
Le cunette e la neve fresca, per quanto siano piaciute anche a me, sono appannaggio degli sciatori esperti; per la maggioranza costituiscono solo una difficoltà, e comunque non hanno alcuna correlazione con le lesioni, i cui parametri statistici determinanti sono i seguenti:
- anni da '60 a '70, predominanza di lesioni alle caviglie per via degli attacchi a leva e cavo con sganciamento esclusivamente in torsione e scarponi un cuoio troppo morbidi
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ci sarà anche un cambiamento climatico ma cogli incidenti sulle piste da sci c'entra cippa eh
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Pur frequentando ormai del tutto sporadicamente le piste da sci, posso dire che l'innevamento artificiale continuamente "ripassato" con i gatti delle nevi tende a diventare molto granuloso e, se fa freddo, molto duro. Non è che non abbia una buona sciabilità, ma può essere assai insidioso per un principiante.Rasputin ha scritto:holubice ha scritto:Rasputin ha scritto:
... ci sarà anche un cambiamento climatico ma cogli incidenti sulle piste da sci c'entra cippa eh
Sarà come dici tu... Ma io avevo un collega che aveva passato la vita a fare le stagioni in montagna, e mi ha fortemente sconsigliato di andare in pista, se non dopo una nevicata naturale.
Evento quasi miracoloso. Per assurdo, quell'inverno ha nevicato molto più a casa mia che sulle Dolomiti.
È possibile che con il proliferare dell'innevamento artificiale ovunque ci siano delle differenze qualitative dello stesso. Io da oltre 10 anni sono fuori dal giro quindi non lo so,,,
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:
C'entra o non c'entra, dipende da quanto vogliamo allargare la connessione. Il riscaldamento climatico è conseguenza (primariamente) della sovrappopolazione, e gli incidenti sule piste da sci, come tu stesso hai correttamente puntualizzato, attualmente sono dovuti principalmente all'affollamento. Quindi le due cose hanno una causa comune. Poi, era un pourparler sui bei tempi andati, signora mia, non ci sono più le stagioni di una volta, etc. etc.
Beh se proprio vogliamo puntualizzare al millimetro, il sovraffollamento delle piste non è dovuto alla sovrappopolazione
L'ho anche detto, è dovuto al miglioramento degli impianti di risalita (con il principale scopo 1. di fare più soldi 2. di evitare lunghe atttese alla gente nelle code) con conseguente sproporzione rispetto alla capacità di ricezione delle piste
Fai comunque bene tu ad andare di escursioni
Minsky ha scritto:
Pur frequentando ormai del tutto sporadicamente le piste da sci, posso dire che l'innevamento artificiale continuamente "ripassato" con i gatti delle nevi tende a diventare molto granuloso e, se fa freddo, molto duro. Non è che non abbia una buona sciabilità, ma può essere assai insidioso per un principiante.
Ah, e le cunette in neve fresca no?
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Come no.Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:
C'entra o non c'entra, dipende da quanto vogliamo allargare la connessione. Il riscaldamento climatico è conseguenza (primariamente) della sovrappopolazione, e gli incidenti sule piste da sci, come tu stesso hai correttamente puntualizzato, attualmente sono dovuti principalmente all'affollamento. Quindi le due cose hanno una causa comune. Poi, era un pourparler sui bei tempi andati, signora mia, non ci sono più le stagioni di una volta, etc. etc.
Beh se proprio vogliamo puntualizzare al millimetro, il sovraffollamento delle piste non è dovuto alla sovrappopolazione
Appunto. Sviluppo, sfruttamento, sempre più gente in coda. Stai parlando della sovrappopolazione e dei suoi effetti.Rasputin ha scritto:L'ho anche detto, è dovuto al miglioramento degli impianti di risalita (con il principale scopo 1. di fare più soldi 2. di evitare lunghe atttese alla gente nelle code) con conseguente sproporzione rispetto alla capacità di ricezione delle piste
Fai comunque bene tu ad andare di escursioni
No. L'ho anche detto, con le cunette in neve fresca dovevi andare piano (relativamente).Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:
Pur frequentando ormai del tutto sporadicamente le piste da sci, posso dire che l'innevamento artificiale continuamente "ripassato" con i gatti delle nevi tende a diventare molto granuloso e, se fa freddo, molto duro. Non è che non abbia una buona sciabilità, ma può essere assai insidioso per un principiante.
Ah, e le cunette in neve fresca no?
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Ah ma allora siamo alla polemica fine a se stessa. Se vogliamo essere pignoli, si parla della sovrappopolazione delle piste, e non in generale. Quella è dovuta ai fattori che ho già elencato, e non certo al paio di miliardi di persone di troppo che abbiamo sul pianeta, che fanno chilometri al giorno per andare a prendere acqua e che nemmeno sa cos'è una pista da sci
Per il resto, hai scritto anche
"e nessuno si faceva male per un tuffo nella neve"
il che è vero almeno tanto quanto "nessuno si fa male per sciare su una pista in neve artificiale"
Per il resto, hai scritto anche
"e nessuno si faceva male per un tuffo nella neve"
il che è vero almeno tanto quanto "nessuno si fa male per sciare su una pista in neve artificiale"
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
No. Ci sono molte più persone benestanti che possono permettersi di spendere centinaia di € a famiglia al giorno per le vacanze sulla neve, perché ci sono molti più milioni di schiavi che producono a basso costo in Indocina. Tutti gli aspetti della sovrappopolazione sono correlati, anzi azzarderei persino che hanno un'unica causa.Rasputin ha scritto:Ah ma allora siamo alla polemica fine a se stessa. Se vogliamo essere pignoli, si parla della sovrappopolazione delle piste, e non in generale. Quella è dovuta ai fattori che ho già elencato, e non certo al paio di miliardi di persone di troppo che abbiamo sul pianeta, che fanno chilometri al giorno per andare a prendere acqua e che nemmeno sa cos'è una pista da sci
Incidente in Val di Susa, bimba di 9 anni cade sugli sci e muore in ospedale a TorinoRasputin ha scritto:Per il resto, hai scritto anche
"e nessuno si faceva male per un tuffo nella neve"
il che è vero almeno tanto quanto "nessuno si fa male per sciare su una pista in neve artificiale"
«Bisogna tener conto anche del fatto che in queste settimane di siccità nevosa la neve è dura come una lastra di ghiaccio; è possibile che non sia riuscita a frenare.»
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:
No. Ci sono molte più persone benestanti che possono permettersi di spendere centinaia di € a famiglia al giorno per le vacanze sulla neve, perché ci sono molti più milioni di schiavi che producono a basso costo in Indocina. Tutti gli aspetti della sovrappopolazione sono correlati, anzi azzarderei persino che hanno un'unica causa.
Altrettanto plausibile mi pare l'ipotesi opposta: a causa della sempre più disuguale ripartizione delle ricchezze (semre meno gente ha sempre di più e sempre più gente ha sempre meno), ci sono sempre meno persone benestanti che possono permettersi di spendere centinaia di € a famiglia al giorno per le vacanze sulla neve
Minsky ha scritto:
Incidente in Val di Susa, bimba di 9 anni cade sugli sci e muore in ospedale a Torino
«Bisogna tener conto anche del fatto che in queste settimane di siccità nevosa la neve è dura come una lastra di ghiaccio; è possibile che non sia riuscita a frenare.»
https://www.repubblica.it/sport/formulauno/2019/01/03/news/f1_schumacher_50_anni_ferrari-215734216/?refresh_ce
"Michael c'è, è tra noi, quindi a me piace ricordarlo per le cose che ha fatto e per le cose che abbiamo vissuto. Per me è come se fosse qui davanti a me. Auguri Michael, sei un grande"
Dirai, cosa c'entra. C'entra, eccome. Il denominatore comune è il sensazionalismo dei giornalisti.
Ora aspetto un paio di giorni poi posto una foto del cortile di casa con mezzo metro di neve.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Posso dare testimonianza diretta che i cornuti, i cialtroni, i maleducati e i cafoni che affollano le montagne, non soltanto le piste da sci ma prevalentemente quelle, sono incessantemente ogni anno sempre di più con un trend che non conosce flessioni.Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:
No. Ci sono molte più persone benestanti che possono permettersi di spendere centinaia di € a famiglia al giorno per le vacanze sulla neve, perché ci sono molti più milioni di schiavi che producono a basso costo in Indocina. Tutti gli aspetti della sovrappopolazione sono correlati, anzi azzarderei persino che hanno un'unica causa.
Altrettanto plausibile mi pare l'ipotesi opposta: a causa della sempre più disuguale ripartizione delle ricchezze (semre meno gente ha sempre di più e sempre più gente ha sempre meno), ci sono sempre meno persone benestanti che possono permettersi di spendere centinaia di € a famiglia al giorno per le vacanze sulla neve
Beh, una volta tanto mi sembra che invece non ci sia proprio alcun sensazionalismo, è stata espressa un'ipotesi del tutto plausibile, anzi l'unica banalmente vera.Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:
Incidente in Val di Susa, bimba di 9 anni cade sugli sci e muore in ospedale a Torino
«Bisogna tener conto anche del fatto che in queste settimane di siccità nevosa la neve è dura come una lastra di ghiaccio; è possibile che non sia riuscita a frenare.»
https://www.repubblica.it/sport/formulauno/2019/01/03/news/f1_schumacher_50_anni_ferrari-215734216/?refresh_ce
"Michael c'è, è tra noi, quindi a me piace ricordarlo per le cose che ha fatto e per le cose che abbiamo vissuto. Per me è come se fosse qui davanti a me. Auguri Michael, sei un grande"
Dirai, cosa c'entra. C'entra, eccome. Il denominatore comune è il sensazionalismo dei giornalisti.
Ora aspetto un paio di giorni poi posto una foto del cortile di casa con mezzo metro di neve.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:
Posso dare testimonianza diretta che i cornuti, i cialtroni, i maleducati e i cafoni che affollano le montagne, non soltanto le piste da sci ma prevalentemente quelle, sono incessantemente ogni anno sempre di più con un trend che non conosce flessioni.
Valori soggettivi. Il pubblico di Cortina e Campiglio inoltre non è lo stesso di quello di Racines o Monte Cavallo (Vipiteno).
Rasputin ha scritto:
Beh, una volta tanto mi sembra che invece non ci sia proprio alcun sensazionalismo, è stata espressa un'ipotesi del tutto plausibile, anzi l'unica banalmente vera.
Possibile. Di un caso isolato, ne riparliamo quando casi del genere cominciano a fare statistica.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Intanto qui continua a nevicare, foto fatta dalla finestra del mio ingresso pochi minuti fa:
e sto a 480m sul livello del mare, a latitudine inferiore a quella di Parigi e pari a quella di Vienna.
Ah, a proposito di Austria
https://web.de/magazine/panorama/wetter/live-ticker-schneechaos-bayern-oesterreich-33505624
https://www.onetz.de/oberpfalz/bayern/schneechaos-suedbayern-oesterreich-350-menschen-sitzen-fest-id2599162.html
e sto a 480m sul livello del mare, a latitudine inferiore a quella di Parigi e pari a quella di Vienna.
Ah, a proposito di Austria
https://web.de/magazine/panorama/wetter/live-ticker-schneechaos-bayern-oesterreich-33505624
https://www.onetz.de/oberpfalz/bayern/schneechaos-suedbayern-oesterreich-350-menschen-sitzen-fest-id2599162.html
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Foto fatta io due minuti fa, stesso angolo di quella di stanotte:
ah, e la marcialonga sulla neve artificiale (visto ieri servizio sulla valle di Fiemme) io me la ricordo dagli anni '70 eh
ah, e la marcialonga sulla neve artificiale (visto ieri servizio sulla valle di Fiemme) io me la ricordo dagli anni '70 eh
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Una sborracchiata di neve bagnata, capita anche qua a Venezia persino.Rasputin ha scritto:Foto fatta io due minuti fa, stesso angolo di quella di stanotte:
Alla Marcialonga la neve la sparano per assicurarsi di avere un fondo compatto e tirato come un biliardo, al fine di spettacolarizzare la manifestazione ottenendo prestazioni più elevate da parte degli atleti. Non glie ne frega nulla che nevichi o meno, anzi se non nevica sono molto più contenti così non gli tocca ripassare la pista.Rasputin ha scritto:ah, e la marcialonga sulla neve artificiale (visto ieri servizio sulla valle di Fiemme) io me la ricordo dagli anni '70 eh
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:
Una sborracchiata di neve bagnata, capita anche qua a Venezia persino.
Mi spiace deluderti, la neve al momento c'è ancora, di bagnato ha poco visto che - sempre al momento in cui scrivo - fuori abbiamo -2, la neve è rimasta appiccicata anche agli alberi e dal lampione davanti a casa, guardando bene si vede anche dalla foto fatta da me or ora, pendono pure dei ghiaccioli:
insomma una scena normalissima per la prima metà di gennaio in Europa centronord.
Tutte le temperature entro la media.
Minsky ha scritto:
Alla Marcialonga la neve la sparano per assicurarsi di avere un fondo compatto e tirato come un biliardo, al fine di spettacolarizzare la manifestazione ottenendo prestazioni più elevate da parte degli atleti. Non glie ne frega nulla che nevichi o meno, anzi se non nevica sono molto più contenti così non gli tocca ripassare la pista.
No caro, mi sono forse espresso male: la scena attuale, che io mi ricordo anche dagli anni '70 è quella della striscia bianca di neve artificiale in mezzo ai campi (Vista ieri alla TV). Nihil sub sole novo.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
La "Sborracchiata" di neve continua: solita finestra di casa, solito angolo, 5 minuti fa:
prevista neve per i prossimi dieci giorni
prevista neve per i prossimi dieci giorni
Ultima modifica di Rasputin il Sab 12 Gen 2019 - 1:41 - modificato 1 volta.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Paleoclimatologia.
La paleoclimatologia è una branca delle scienze della terra e della climatologia in particolare che ha lo scopo di ricostruire l'andamento del clima nelle epoche passate attraverso l'utilizzo di dati proxy, che sono proprietà chimico-fisiche di particolari archivi naturali, sia organici che inorganici. Trova larga applicazione anche in archeologia per via del grande aiuto che da per datare i reperti trovati nelle zone di scavi o rinvenimenti.
I dati proxy, sono in grado di dare informazioni riguardo alle variazioni di un determinato paleoambiente rispetto ai cambiamenti endogeni ed esogeni che agiscono su di esso. Fra i cambiamenti esogeni c'è anche il clima a scala globale. Le ricostruzioni paleoambientali, quindi, consentono di comprendere come l'ambiente studiato abbia reagito alle variazioni climatiche, indirettamente quindi consentono di effettuare anche ricostruzioni paleoclimatiche.
Andamento storico del clima terrestre.
La Terra ha 4,5 miliardi di anni e la paleoclimatologia è arrivata a studiare il clima della Terra fino a circa 2,5 miliardi di anni. A tale epoca, infatti, arrivano le rocce e i fossili più antichi attraverso i quali è possibile ricostruire, in maniera più o meno approssimata, il clima terrestre. Attraverso l'analisi climatica terrestre si sono potuti individuare dei cicli climatici precisi che si ripetono nel tempo con intervalli di tempo alquanto regolari. Tra i vari cicli si distinguono quelli che hanno durata di milioni di anni (Ere Glaciali, Ere Interglaciali), quelli che durano migliaia di anni (periodi glaciali, periodi interglaciali), quelli che hanno durata minore e seguono cicli più brevi di centinaia o decine di anni. In generale si distinguono tre scale temporali:
variazione climatiche a grande Andamento storico del clima terrestrescala temporale (milioni di anni con l'alternarsi di Ere glaciali ed Ere interglaciali);
variazioni climatiche a scala temporale media (di migliaia di anni con l'alternarsi di Periodi glaciali e Periodi interglaciali) caratterizzate dalle "glaciazioni";
variazioni climatiche a scala temporale ridotta (decine e centinaia di anni con fasi fredde di raffreddamento climatico e fasi calde di riscaldamento climatico caratterizzate da abbassamento o innalzamento delle temperature).
In primo grado, il clima terrestre è stato suddiviso in Ere Glaciali ed Ere Interglaciali, ossia periodi lunghi vari milioni di anni in cui sulla Terra esistono ghiacci (Ere glaciali) o non ve ne è traccia (Ere Interglaciali). Ovviamente le temperature terrestri sono più elevate durante le Ere Interglaciali rispetto alle Ere Glaciali.
Periodo interglaciale:
Un periodo interglaciale è un intervallo di tempo della storia geologica della Terra lungo circa 10-15 000 anni, che cade tra due periodi glaciali, caratterizzato da un innalzamento delle temperature medie globali del clima terrestre e dal progressivo ritiro dei ghiacciai che raggiungono così estensioni limitate.
L'alternanza ciclica di periodi glaciali e interglaciali, ossia di periodi lunghi migliaia di anni con generale avanzamento o ritiro dei ghiacciai, è strettamente legata ai movimenti dell'asse terrestre e dell'orbita terrestre (cicli di Milanković). Durante un fase glaciale o interglaciale varie cause, sia interne che esterne al pianeta (attività vulcanica, attività solare, variazioni nell'insolazione, ecc.), possono non rendere regolare il generale avanzamento o ritiro dei ghiacciai. L'ultimo periodo glaciale si è concluso circa 10.000 - 15.000 anni fa, l'attuale Olocene è il periodo interglaciale più recente e quello in cui ci troviamo oggi.
La paleoclimatologia è una branca delle scienze della terra e della climatologia in particolare che ha lo scopo di ricostruire l'andamento del clima nelle epoche passate attraverso l'utilizzo di dati proxy, che sono proprietà chimico-fisiche di particolari archivi naturali, sia organici che inorganici. Trova larga applicazione anche in archeologia per via del grande aiuto che da per datare i reperti trovati nelle zone di scavi o rinvenimenti.
I dati proxy, sono in grado di dare informazioni riguardo alle variazioni di un determinato paleoambiente rispetto ai cambiamenti endogeni ed esogeni che agiscono su di esso. Fra i cambiamenti esogeni c'è anche il clima a scala globale. Le ricostruzioni paleoambientali, quindi, consentono di comprendere come l'ambiente studiato abbia reagito alle variazioni climatiche, indirettamente quindi consentono di effettuare anche ricostruzioni paleoclimatiche.
Andamento storico del clima terrestre.
La Terra ha 4,5 miliardi di anni e la paleoclimatologia è arrivata a studiare il clima della Terra fino a circa 2,5 miliardi di anni. A tale epoca, infatti, arrivano le rocce e i fossili più antichi attraverso i quali è possibile ricostruire, in maniera più o meno approssimata, il clima terrestre. Attraverso l'analisi climatica terrestre si sono potuti individuare dei cicli climatici precisi che si ripetono nel tempo con intervalli di tempo alquanto regolari. Tra i vari cicli si distinguono quelli che hanno durata di milioni di anni (Ere Glaciali, Ere Interglaciali), quelli che durano migliaia di anni (periodi glaciali, periodi interglaciali), quelli che hanno durata minore e seguono cicli più brevi di centinaia o decine di anni. In generale si distinguono tre scale temporali:
variazione climatiche a grande Andamento storico del clima terrestrescala temporale (milioni di anni con l'alternarsi di Ere glaciali ed Ere interglaciali);
variazioni climatiche a scala temporale media (di migliaia di anni con l'alternarsi di Periodi glaciali e Periodi interglaciali) caratterizzate dalle "glaciazioni";
variazioni climatiche a scala temporale ridotta (decine e centinaia di anni con fasi fredde di raffreddamento climatico e fasi calde di riscaldamento climatico caratterizzate da abbassamento o innalzamento delle temperature).
In primo grado, il clima terrestre è stato suddiviso in Ere Glaciali ed Ere Interglaciali, ossia periodi lunghi vari milioni di anni in cui sulla Terra esistono ghiacci (Ere glaciali) o non ve ne è traccia (Ere Interglaciali). Ovviamente le temperature terrestri sono più elevate durante le Ere Interglaciali rispetto alle Ere Glaciali.
Periodo interglaciale:
Un periodo interglaciale è un intervallo di tempo della storia geologica della Terra lungo circa 10-15 000 anni, che cade tra due periodi glaciali, caratterizzato da un innalzamento delle temperature medie globali del clima terrestre e dal progressivo ritiro dei ghiacciai che raggiungono così estensioni limitate.
L'alternanza ciclica di periodi glaciali e interglaciali, ossia di periodi lunghi migliaia di anni con generale avanzamento o ritiro dei ghiacciai, è strettamente legata ai movimenti dell'asse terrestre e dell'orbita terrestre (cicli di Milanković). Durante un fase glaciale o interglaciale varie cause, sia interne che esterne al pianeta (attività vulcanica, attività solare, variazioni nell'insolazione, ecc.), possono non rendere regolare il generale avanzamento o ritiro dei ghiacciai. L'ultimo periodo glaciale si è concluso circa 10.000 - 15.000 anni fa, l'attuale Olocene è il periodo interglaciale più recente e quello in cui ci troviamo oggi.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
chef75 ha scritto:Paleoclimatologia.
La paleoclimatologia è una branca delle scienze della terra e della climatologia in particolare che ha lo scopo di ricostruire l'andamento del clima nelle epoche passate attraverso l'utilizzo di dati proxy, che sono proprietà chimico-fisiche di particolari archivi naturali, sia organici che inorganici. Trova larga applicazione anche in archeologia per via del grande aiuto che da per datare i reperti trovati nelle zone di scavi o rinvenimenti.
I dati proxy, sono in grado di dare informazioni riguardo alle variazioni di un determinato paleoambiente rispetto ai cambiamenti endogeni ed esogeni che agiscono su di esso. Fra i cambiamenti esogeni c'è anche il clima a scala globale. Le ricostruzioni paleoambientali, quindi, consentono di comprendere come l'ambiente studiato abbia reagito alle variazioni climatiche, indirettamente quindi consentono di effettuare anche ricostruzioni paleoclimatiche.
Andamento storico del clima terrestre.
La Terra ha 4,5 miliardi di anni e la paleoclimatologia è arrivata a studiare il clima della Terra fino a circa 2,5 miliardi di anni. A tale epoca, infatti, arrivano le rocce e i fossili più antichi attraverso i quali è possibile ricostruire, in maniera più o meno approssimata, il clima terrestre. Attraverso l'analisi climatica terrestre si sono potuti individuare dei cicli climatici precisi che si ripetono nel tempo con intervalli di tempo alquanto regolari. Tra i vari cicli si distinguono quelli che hanno durata di milioni di anni (Ere Glaciali, Ere Interglaciali), quelli che durano migliaia di anni (periodi glaciali, periodi interglaciali), quelli che hanno durata minore e seguono cicli più brevi di centinaia o decine di anni. In generale si distinguono tre scale temporali:
variazione climatiche a grande Andamento storico del clima terrestrescala temporale (milioni di anni con l'alternarsi di Ere glaciali ed Ere interglaciali);
variazioni climatiche a scala temporale media (di migliaia di anni con l'alternarsi di Periodi glaciali e Periodi interglaciali) caratterizzate dalle "glaciazioni";
variazioni climatiche a scala temporale ridotta (decine e centinaia di anni con fasi fredde di raffreddamento climatico e fasi calde di riscaldamento climatico caratterizzate da abbassamento o innalzamento delle temperature).
In primo grado, il clima terrestre è stato suddiviso in Ere Glaciali ed Ere Interglaciali, ossia periodi lunghi vari milioni di anni in cui sulla Terra esistono ghiacci (Ere glaciali) o non ve ne è traccia (Ere Interglaciali). Ovviamente le temperature terrestri sono più elevate durante le Ere Interglaciali rispetto alle Ere Glaciali.
Periodo interglaciale:
Un periodo interglaciale è un intervallo di tempo della storia geologica della Terra lungo circa 10-15 000 anni, che cade tra due periodi glaciali, caratterizzato da un innalzamento delle temperature medie globali del clima terrestre e dal progressivo ritiro dei ghiacciai che raggiungono così estensioni limitate.
L'alternanza ciclica di periodi glaciali e interglaciali, ossia di periodi lunghi migliaia di anni con generale avanzamento o ritiro dei ghiacciai, è strettamente legata ai movimenti dell'asse terrestre e dell'orbita terrestre (cicli di Milanković). Durante un fase glaciale o interglaciale varie cause, sia interne che esterne al pianeta (attività vulcanica, attività solare, variazioni nell'insolazione, ecc.), possono non rendere regolare il generale avanzamento o ritiro dei ghiacciai. L'ultimo periodo glaciale si è concluso circa 10.000 - 15.000 anni fa, l'attuale Olocene è il periodo interglaciale più recente e quello in cui ci troviamo oggi.
e non vedo menzione di origini antropiche di rilevanza. In effetti, la nostra presenza sul pianeta è tuttora del tutto irrilevante.
Sospetto inoltre che le influenze di origine lucertolopica ( ) se non fosse altro per via della loro permanenza un pelo (paio di milioni di anni?) più lunga della nostra, della mole e del fisico altresí leggermente più prestante siano state di rilevanza notevolmente maggiore.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
si, sono i tempi che non sono esattamente congrui.chef75 ha scritto:Paleoclimatologia.
La paleoclimatologia è una branca delle scienze della terra e della climatologia in particolare che ha lo scopo di ricostruire l'andamento del clima nelle epoche passate attraverso l'utilizzo di dati proxy, che sono proprietà chimico-fisiche di particolari archivi naturali, sia organici che inorganici. Trova larga applicazione anche in archeologia per via del grande aiuto che da per datare i reperti trovati nelle zone di scavi o rinvenimenti.
I dati proxy, sono in grado di dare informazioni riguardo alle variazioni di un determinato paleoambiente rispetto ai cambiamenti endogeni ed esogeni che agiscono su di esso. Fra i cambiamenti esogeni c'è anche il clima a scala globale. Le ricostruzioni paleoambientali, quindi, consentono di comprendere come l'ambiente studiato abbia reagito alle variazioni climatiche, indirettamente quindi consentono di effettuare anche ricostruzioni paleoclimatiche.
Andamento storico del clima terrestre.
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variazione climatiche a grande Andamento storico del clima terrestrescala temporale (milioni di anni con l'alternarsi di Ere glaciali ed Ere interglaciali);
variazioni climatiche a scala temporale media (di migliaia di anni con l'alternarsi di Periodi glaciali e Periodi interglaciali) caratterizzate dalle "glaciazioni";
variazioni climatiche a scala temporale ridotta (decine e centinaia di anni con fasi fredde di raffreddamento climatico e fasi calde di riscaldamento climatico caratterizzate da abbassamento o innalzamento delle temperature).
In primo grado, il clima terrestre è stato suddiviso in Ere Glaciali ed Ere Interglaciali, ossia periodi lunghi vari milioni di anni in cui sulla Terra esistono ghiacci (Ere glaciali) o non ve ne è traccia (Ere Interglaciali). Ovviamente le temperature terrestri sono più elevate durante le Ere Interglaciali rispetto alle Ere Glaciali.
Periodo interglaciale:
Un periodo interglaciale è un intervallo di tempo della storia geologica della Terra lungo circa 10-15 000 anni, che cade tra due periodi glaciali, caratterizzato da un innalzamento delle temperature medie globali del clima terrestre e dal progressivo ritiro dei ghiacciai che raggiungono così estensioni limitate.
L'alternanza ciclica di periodi glaciali e interglaciali, ossia di periodi lunghi migliaia di anni con generale avanzamento o ritiro dei ghiacciai, è strettamente legata ai movimenti dell'asse terrestre e dell'orbita terrestre (cicli di Milanković). Durante un fase glaciale o interglaciale varie cause, sia interne che esterne al pianeta (attività vulcanica, attività solare, variazioni nell'insolazione, ecc.), possono non rendere regolare il generale avanzamento o ritiro dei ghiacciai. L'ultimo periodo glaciale si è concluso circa 10.000 - 15.000 anni fa, l'attuale Olocene è il periodo interglaciale più recente e quello in cui ci troviamo oggi.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Infatti dovremmo essere prossimi ad un altro periodo glaciale mentre invece le cose stanno andando nel verso opposto ad una velocità che non si è mai registrata nella storia del pianeta - anche questo la Paleoclimatologia lo dice.jessica ha scritto:
si, sono i tempi che non sono esattamente congrui.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:Infatti dovremmo essere prossimi ad un altro periodo glaciale mentre invece le cose stanno andando nel verso opposto ad una velocità che non si è mai registrata nella storia del pianeta - anche questo la Paleoclimatologia lo dice.jessica ha scritto:
si, sono i tempi che non sono esattamente congrui.
Minsky, dioboia...siamo sempre nell'ambito dei due decimi di secondo della nostra permanenza qui...
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:Infatti dovremmo essere prossimi ad un altro periodo glaciale mentre invece le cose stanno andando nel verso opposto ad una velocità che non si è mai registrata nella storia del pianeta - anche questo la Paleoclimatologia lo dice.jessica ha scritto:
si, sono i tempi che non sono esattamente congrui.
Veramente mi sembra che dovremmo essere proprio nel momento caldo.
Al quale ovviamente segue il periodo glaciale stando alla ciclicità.
Stringi stringi ere/epoche/periodi caldi e freddi con totale scioglimento dei ghiacciai si alternano ciclicamente, presumo da sempre visto che è collegato all’asse terrestre (e non solo).
I ghiacciai si ritirano, bene, siamo proprio in un periodo storico che prevede ciò.
Non credo sia discutibile questo.
Se poi l’uomo mette l’acceleratore ad un processo che si ripete da sempre non saprei, personalmente non ho dati per farmi un idea precisa perché se devo essere sincero la penso come il Rasp non mi pongo il problema, l’industria mondiale se ne batte il belino figurati io.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
jessica ha scritto:si, sono i tempi che non sono esattamente congrui.chef75 ha scritto: l'attuale Olocene è il periodo interglaciale più recente e quello in cui ci troviamo oggi.
Scusa, siamo nel corso di un periodo interglaciale che prevede un innalzamento della temperatura globale con conseguente diminuzione e ritiro dei ghiacciai, tutto ciò sta accadendo, che significa che i tempi non sono congrui?
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Abbiamo già superato il periodo di massimo riscaldamento dovuto ai cicli di Milankovitch. In effetti si dovrebbe osservare una diminuzione progressiva della temperatura media globale del pianeta (lentissima, percettibile solo mediando su scale di tempo secolari), e in effetti questo lento declino aveva già dato qualche avvisaglia: tra il 1280 e il 1350 con il Minimo di Wolf, tra il 1420 e il 1530 con il Minimo di Spoerer, tra il 1645 e il 1715 con il Minimo di Maunder (quello più profondo), tra il 1790 al 1830 con il Minimo di Dalton, e infine tra il 1855 e il 1913 con il Minimo di Damon. Da allora non ci sono più stati minimi, ma una costante accelerazione in aumento che non ha alcun riscontro nella variazione dell'eccentricità dell'orbita terrestre, né nella variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, nei cicli solari e negli altri parametri astronomici che comunque hanno necessariamente un effetto su scale di millenni, ma ha riscontro solo nella concentrazione dei gas serra in atmosfera, un dato misurabile e misurato con grande precisione.chef75 ha scritto:Minsky ha scritto:Infatti dovremmo essere prossimi ad un altro periodo glaciale mentre invece le cose stanno andando nel verso opposto ad una velocità che non si è mai registrata nella storia del pianeta - anche questo la Paleoclimatologia lo dice.jessica ha scritto:
si, sono i tempi che non sono esattamente congrui.
Veramente mi sembra che dovremmo essere proprio nel momento caldo.
Al quale ovviamente segue il periodo glaciale stando alla ciclicità.
Stringi stringi ere/epoche/periodi caldi e freddi con totale scioglimento dei ghiacciai si alternano ciclicamente, presumo da sempre visto che è collegato all’asse terrestre (e non solo).
I ghiacciai si ritirano, bene, siamo proprio in un periodo storico che prevede ciò.
Non credo sia discutibile questo.
Se poi l’uomo mette l’acceleratore ad un processo che si ripete da sempre non saprei, personalmente non ho dati per farmi un idea precisa perché se devo essere sincero la penso come il Rasp non mi pongo il problema, l’industria mondiale se ne batte il belino figurati io.
Il riscaldamento dovuto al gas serra è peculiare, non si distribuisce uniformemente e produce scompensi. Da questo derivano i fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti, e anche le isole di raffreddamento a causa per esempio allo scioglimento delle calotte polari che altera la Corrente del Golfo o la deviazione del vortice polare a latitudini più meridionali.
Che tutti se ne battano il belino è evidente; le generazioni future, se ci saranno, sapranno chi ringraziare per il mondo di merda in cui si troveranno a vivere.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky, ma come fai a basarti su dati osservati se non abbiamo un milionesimo del lasso di tempo
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Ma è proprio questo l'indicatore: negli ultimi 22.000 anni la CO2 era aumentata di circa 100 ppm, negli ultimi sessant'anni è aumentata di altri 100 ppm. La stessa variazione compressa in un tempo oltre 300 volte più breve. Nessun fenomeno naturale poteva produrre, e infatti mai era accaduto, un effetto così repentino.Rasputin ha scritto:Minsky, ma come fai a basarti su dati osservati se non abbiamo un milionesimo del lasso di tempo
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Minsky ha scritto:Ma è proprio questo l'indicatore: negli ultimi 22.000 anni la CO2 era aumentata di circa 100 ppm, negli ultimi sessant'anni è aumentata di altri 100 ppm. La stessa variazione compressa in un tempo oltre 300 volte più breve. Nessun fenomeno naturale poteva produrre, e infatti mai era accaduto, un effetto così repentino.Rasputin ha scritto:Minsky, ma come fai a basarti su dati osservati se non abbiamo un milionesimo del lasso di tempo
Bene. Adesso immaginati una sinusoide con un periodo di, diciamo, 10-15.000 anni, e in un punto a tuo piacere della fase di "riscaldamento", mettici quel periodo dal 1960 al 2000, altresí in forma grafica. Ti rendi conto che per vedere il brufoletto occorrerebbe la lente d'ingrandimento se non il microscopio?
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Nooooo! Ma quale "brufoletto"! Sarebbe un bubbone! Ti ci vuole il binocolo girato al contrario semmai, non la lente d'ingrandimento! Le oscillazioni della temperatura media, tra massimo riscaldamento e massima glaciazione, raggiungono un differenziale di 7/8 °C, nelle migliaia di anni. Qua stiamo a 1,5... 2 °C in pochi decenni! È un razzo intergalattico!Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:Ma è proprio questo l'indicatore: negli ultimi 22.000 anni la CO2 era aumentata di circa 100 ppm, negli ultimi sessant'anni è aumentata di altri 100 ppm. La stessa variazione compressa in un tempo oltre 300 volte più breve. Nessun fenomeno naturale poteva produrre, e infatti mai era accaduto, un effetto così repentino.Rasputin ha scritto:Minsky, ma come fai a basarti su dati osservati se non abbiamo un milionesimo del lasso di tempo
Bene. Adesso immaginati una sinusoide con un periodo di, diciamo, 10-15.000 anni, e in un punto a tuo piacere della fase di "riscaldamento", mettici quel periodo dal 1960 al 2000, altresí in forma grafica. Ti rendi conto che per vedere il brufoletto occorrerebbe la lente d'ingrandimento se non il microscopio?
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Questa è la tabella della ciclicità delle temperature nel corso dei secoli e si vede benissimo l’impennata dell’aumento della temperatura.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Paleoclimatologia
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:
Nooooo! Ma quale "brufoletto"! Sarebbe un bubbone! Ti ci vuole il binocolo girato al contrario semmai, non la lente d'ingrandimento! Le oscillazioni della temperatura media, tra massimo riscaldamento e massima glaciazione, raggiungono un differenziale di 7/8 °C, nelle migliaia di anni. Qua stiamo a 1,5... 2 °C in pochi decenni! È un razzo intergalattico!
Vuoi dire uno spillo, spero, perché pochi devenni un un arco di (decine di) migliaia di anni non penso abbiano spessore superione...e poi
chef75 ha scritto:
Questa è la tabella della ciclicità delle temperature nel corso dei secoli e si vede benissimo l’impennata dell’aumento della temperatura.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Paleoclimatologia
...io qui vedo impennate del tutto simili circa 400, 325, e 125mila anni fa...
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Yahoo! Notizie ha scritto:Austria sepolta dalla neve: mai così tanta dal 1979
16 gennaio 2019
L’Europa Centrale, in particolare Austria e Germania, sono state colpite da quella che secondo gli esperti è la più forte nevicata registrata negli ultimi decenni. Una tempesta di neve che secondo la BBC solo nel corso dell’ultimo mese avrebbe reclamato decine di vite. In Austria sono caduti più di tre metri di neve in sole tre ore. La situazione più difficile, riporta il quotidiano on line Electroverse, si è registrata presso i comuni austriaci di Saalbach, Kitzbuhel, Ski Welt e Zell am See, dove non si vedeva tanta neve dall’ormai lontano 1979.
Strade chiuse e linee elettriche interrotte
Nei dintorni di Monaco la chiusura di numerosi tratti autostradali ha portato alla creazione di code che hanno anche superato i 20Km. Disagi alla circolazione anche in tutta l’Austria, con centinaia di persone rimaste bloccate nelle proprie abitazioni. Numerose le interruzioni di corrente causate dalla caduta di alberi, che piegati dalla neve hanno finito con il cadere sulle linee elettriche. Le autorità hanno quindi decretato la chiusura delle scuole anche per la giornata di mercoledì 16 gennaio 2019 in numerosi comuni Austriaci e nel sud della Germania, costretti a dover affrontare le conseguenze della eccezionale nevicata.
Molti i comuni isolati
La situazione peggiore si è però registrata in alcuni comuni situati lungo l’arco alpino, rimasti isolati dal resto del continente. Giudicato infatti troppo alto dalle autorità il rischio valanghe lungo le strade di collegamento con il fondovalle. In alcuni casi, come è per esempio avvenuto nel comune di Buchenhoehe, sono dovuti intervenire i soccorsi per portare viveri alle persone rimaste bloccate dalla neve. Il villaggio di Hohentauern, situato nella zona centrale dell’Austria, è completamente isolato da sabato 5 gennaio 2019, bloccando 270 persone, di cui circa 60 sono bambini.
Impossibilitate a muoversi anche 1.100 individui rimasti bloccati presso Balderschwang, cittadina tedesca situata al confine con l’Austria. Solo nel corso dell’ultima settimana, riporta la testata britannica inews, sarebbero almeno 26 i morti causati dalla ondata di neve che ha colpito l’Europa. Una ondata che oltre a colpire duramente in Austria e nel Sud della Germania, ha portato all’evacuazione di numerose località tra Francia, Svizzera, Monaco, Liechtenstein, Austria, Germania e Slovenia.
Situazione che resta critica
Una situazione che secondo i meteorologi, almeno per il momento, è destinata a non migliorare. Previste infatti ancora forti nevicate grossomodo in tutta Europa, che secondo le previsioni meteo sarà sotto la morsa del generale inverno almeno per altri 10 giorni. Una nevicata che nei prossimi giorni potrebbe quindi portare a numerosi ritardi e cancellazioni nei voli provenienti e diretti verso i paesi colpiti. Già nella giornata di martedì 15 gennaio 2019 le autorità aeroportuali di Monaco hanno infatti cancellato la partenza di 120 voli, mentre KLM ha bloccato 159 tra partenze e arrivi nel vecchio continente.
https://it.notizie.yahoo.com/austria-sepolta-dalla-neve-mai-234423419.html
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Alla faccia del riscaldamento globale
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Bravo ci sei cascato come un pero!Rasputin ha scritto:Alla faccia del riscaldamento globale
È proprio il riscaldamento globale la causa degli eventi estremi.
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Minsky ha scritto:Bravo ci sei cascato come un pero!Rasputin ha scritto:Alla faccia del riscaldamento globale
È proprio il riscaldamento globale la causa degli eventi estremi.
Quindi pure nel 1979 è da considerarsi causa del surriscaldamento?
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Sì, esatto. Infatti il surriscaldamento non solo "spinge" gli eventi meteorologici verso manifestazioni sempre più intense, ma anche li moltiplica, rendendoli più frequenti.chef75 ha scritto:Minsky ha scritto:Bravo ci sei cascato come un pero!Rasputin ha scritto:Alla faccia del riscaldamento globale
È proprio il riscaldamento globale la causa degli eventi estremi.
Quindi pure nel 1979 è da considerarsi causa del surriscaldamento?
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:Bravo ci sei cascato come un pero!Rasputin ha scritto:Alla faccia del riscaldamento globale
È proprio il riscaldamento globale la causa degli eventi estremi.
Ah, ma allora bisogna decidersi: o scaldano, questi eventi estremi, o no. Io inoltre da quanto ricordo mi pare che lo scioglimento della calotta polare artica raffreddi la corrente del golfo, che pare sia quella che determina il clima in Europa (ocio, solo Europa...di globale, nada).
Quindi al posto di riscaldamento globale ci si dovrebbe trovare di fronte ad un raffreddamento europeo.
Insomma si sta attribuendo qualsiasi scoreggia (perché due metri di neve due volte nell'arco di 50 anni non sono altro che una scoreggia, non vorrai mica venirmi a raccontare che si tratta di un arco di tempo significativo no!?!?!) al riscaldamento globale, che sia una nevicata eccezionale, una grandinata, un'estate particolarmente torrida, una tromba d'aria in Arkansas, un terremoto in Guatemala o un brufolo sull'enorme culo di Kim Kardashian (solo l'ultimo di questi eventi potrebbe non essersi verificato ripetutamente nel corso degli ultimi secoli).
Andiamo, su...
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:Sì, esatto. Infatti il surriscaldamento non solo "spinge" gli eventi meteorologici verso manifestazioni sempre più intense, ma anche li moltiplica, rendendoli più frequenti.chef75 ha scritto:Minsky ha scritto:Bravo ci sei cascato come un pero!Rasputin ha scritto:Alla faccia del riscaldamento globale
È proprio il riscaldamento globale la causa degli eventi estremi.
Quindi pure nel 1979 è da considerarsi causa del surriscaldamento?
Quindi secondo il trend al rialzo salterebbe l’era glaciale che ha sempre seguito i periodo interglaciale?
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
È difficile dirlo, e io non sono certo un esperto della materia, ma secondo me questo fenomeno, su scala geologica, si risolverà in uno "spike" (come ha osservato giustamente anche Rasp) del tutto insignificante rispetto ai grandi cicli astronomici. Non penso che avrà effetti a lungo termine, salvo sulla biosfera. Non ci sarà, pertanto, una cancellazione della prossima epoca glaciale, ma solo probabilmente un lieve ritardo (sempre in termini di tempi geologici). Questo fenomeno sarà soprattutto uno shock micidiale per la specie umana, e molto probabilmente la spingerà verso l'estinzione o forse verso un drastico ridimensionamento. In ogni caso, la causa del surriscaldamento globale di origine antropica, venendo meno l'umanità, si estinguerà e pertanto gradualmente anche il surriscaldamento verrà assorbito.chef75 ha scritto:Minsky ha scritto:Sì, esatto. Infatti il surriscaldamento non solo "spinge" gli eventi meteorologici verso manifestazioni sempre più intense, ma anche li moltiplica, rendendoli più frequenti.chef75 ha scritto:Minsky ha scritto:Bravo ci sei cascato come un pero!Rasputin ha scritto:Alla faccia del riscaldamento globale
È proprio il riscaldamento globale la causa degli eventi estremi.
Quindi pure nel 1979 è da considerarsi causa del surriscaldamento?
Quindi secondo il trend al rialzo salterebbe l’era glaciale che ha sempre seguito i periodo interglaciale?
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:
È difficile dirlo, e io non sono certo un esperto della materia, ma secondo me questo fenomeno, su scala geologica, si risolverà in uno "spike" (come ha osservato giustamente anche Rasp) del tutto insignificante rispetto ai grandi cicli astronomici. Non penso che avrà effetti a lungo termine, salvo sulla biosfera. Non ci sarà, pertanto, una cancellazione della prossima epoca glaciale, ma solo probabilmente un lieve ritardo (sempre in termini di tempi geologici). Questo fenomeno sarà soprattutto uno shock micidiale per la specie umana, e molto probabilmente la spingerà verso l'estinzione o forse verso un drastico ridimensionamento. In ogni caso, la causa del surriscaldamento globale di origine antropica, venendo meno l'umanità, si estinguerà e pertanto gradualmente anche il surriscaldamento verrà assorbito.
Ma è quello che vado predicando da pagine
salvo che l'influsso antropico possa portare verso l'estinzione o forse verso un drastico ridimensionamento, quantunque io vedrei il secondo di buon occhio (preferibilmente Africa e e India )
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Veramente a me sembrava che tu negassi l'importanza del cambiamento climatico per l'umanità, o meglio per la società umana come la conosciamo oggi; sugli aspetti a scala geologica è banalmente ovvio che non ci sia niente da segnalare.Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:
È difficile dirlo, e io non sono certo un esperto della materia, ma secondo me questo fenomeno, su scala geologica, si risolverà in uno "spike" (come ha osservato giustamente anche Rasp) del tutto insignificante rispetto ai grandi cicli astronomici. Non penso che avrà effetti a lungo termine, salvo sulla biosfera. Non ci sarà, pertanto, una cancellazione della prossima epoca glaciale, ma solo probabilmente un lieve ritardo (sempre in termini di tempi geologici). Questo fenomeno sarà soprattutto uno shock micidiale per la specie umana, e molto probabilmente la spingerà verso l'estinzione o forse verso un drastico ridimensionamento. In ogni caso, la causa del surriscaldamento globale di origine antropica, venendo meno l'umanità, si estinguerà e pertanto gradualmente anche il surriscaldamento verrà assorbito.
Ma è quello che vado predicando da pagine
salvo che l'influsso antropico possa portare verso l'estinzione o forse verso un drastico ridimensionamento, quantunque io vedrei il secondo di buon occhio (preferibilmente Africa e e India )
A proposito di ridimensionamento demografico, sembra che i cinesi abbiano iniziato a ridursi di numero, questa è un'ottima notizia per tutti:
China’s Looming Crisis: A Shrinking Population
(L'estensore dell'articolo dice che sarebbe un problema, ma non capisce un cazzo).
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:
Veramente a me sembrava che tu negassi l'importanza del cambiamento climatico per l'umanità, o meglio per la società umana come la conosciamo oggi; sugli aspetti a scala geologica è banalmente ovvio che non ci sia niente da segnalare.
E ti sembrava bene, mi era sfuggita quella dello "shock micidiale", che per essere tale dovrebbe avere luogo in un lasso brevissimo di tempo ed invece siamo già ai secoli, che su scala umana - per restare coerenti con lo shock micidiale per l'umanità - rappresentano già un periodo medio- lungo.
Minsky ha scritto:A proposito di ridimensionamento demografico, sembra che i cinesi abbiano iniziato a ridursi di numero, questa è un'ottima notizia per tutti:
China’s Looming Crisis: A Shrinking Population
(L'estensore dell'articolo dice che sarebbe un problema, ma non capisce un cazzo).
Saranno le esecuzioni capitali
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Aspetta che si sciolga il permafrost e si liberi il metano che vi sta intrappolato, vedrai che runaway.Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:
Veramente a me sembrava che tu negassi l'importanza del cambiamento climatico per l'umanità, o meglio per la società umana come la conosciamo oggi; sugli aspetti a scala geologica è banalmente ovvio che non ci sia niente da segnalare.
E ti sembrava bene, mi era sfuggita quella dello "shock micidiale", che per essere tale dovrebbe avere luogo in un lasso brevissimo di tempo ed invece siamo già ai secoli, che su scala umana - per restare coerenti con lo shock micidiale per l'umanità - rappresentano già un periodo medio- lungo.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:Aspetta che si sciolga il permafrost e si liberi il metano che vi sta intrappolato, vedrai che runaway.Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:
Veramente a me sembrava che tu negassi l'importanza del cambiamento climatico per l'umanità, o meglio per la società umana come la conosciamo oggi; sugli aspetti a scala geologica è banalmente ovvio che non ci sia niente da segnalare.
E ti sembrava bene, mi era sfuggita quella dello "shock micidiale", che per essere tale dovrebbe avere luogo in un lasso brevissimo di tempo ed invece siamo già ai secoli, che su scala umana - per restare coerenti con lo shock micidiale per l'umanità - rappresentano già un periodo medio- lungo.
OK comincio a fare scorta di noccioline e birra.
Avvisami quando comincia eh
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Non ci sarà bisogno di avvisi, te ne accorgerai da te.Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:Aspetta che si sciolga il permafrost e si liberi il metano che vi sta intrappolato, vedrai che runaway.Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:
Veramente a me sembrava che tu negassi l'importanza del cambiamento climatico per l'umanità, o meglio per la società umana come la conosciamo oggi; sugli aspetti a scala geologica è banalmente ovvio che non ci sia niente da segnalare.
E ti sembrava bene, mi era sfuggita quella dello "shock micidiale", che per essere tale dovrebbe avere luogo in un lasso brevissimo di tempo ed invece siamo già ai secoli, che su scala umana - per restare coerenti con lo shock micidiale per l'umanità - rappresentano già un periodo medio- lungo.
OK comincio a fare scorta di noccioline e birra.
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:
Non ci sarà bisogno di avvisi, te ne accorgerai da te.
Non credo, scoreggio già parecchio di mio
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Re: prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Minsky ha scritto:Usa, enorme tornado in Alabama: evento fuori stagione, gravi danni
Ah, perché in stagione sarebbe stato innocuo?
Qui al momento tutto normale, inverno standard:
scrinsciòt fatto ora dal cell
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