Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
Sono perfettamente d'accordo con Rasputin.
Il buon senso, la morale, l'etica sono tutti concetti arbitrari.
Ogni cultura, ogni società ha la sua morale e la sua etica e ciò che vale per una, non può valere invece per l'altra.
Un esempio banale ma efficace può essere quello che distingue il cavaliere medioevale dal samurai giapponese.
Entrambi si rifanno a codici di comportamento rigidi, basati sull'onore, ma hanno poi concetti dello stesso onore molto diversi.
Il cavaliere non ucciderebbe mai un nemico disarmato, mentre il samurai può farlo purchè gli mozzi la testa con un colpo solo.
Per un samurai entrare in un castello nemico per spiare è disonorevole, ma pagare un Ninja per farlo al suo posto è un gesto di grande valore.
Questo per spiegare come fra culture diverse anche concetti apparentemente universali come onore, rispetto e lealtà possono avere significati opposti.
Il buon senso, la morale, l'etica sono tutti concetti arbitrari.
Ogni cultura, ogni società ha la sua morale e la sua etica e ciò che vale per una, non può valere invece per l'altra.
Un esempio banale ma efficace può essere quello che distingue il cavaliere medioevale dal samurai giapponese.
Entrambi si rifanno a codici di comportamento rigidi, basati sull'onore, ma hanno poi concetti dello stesso onore molto diversi.
Il cavaliere non ucciderebbe mai un nemico disarmato, mentre il samurai può farlo purchè gli mozzi la testa con un colpo solo.
Per un samurai entrare in un castello nemico per spiare è disonorevole, ma pagare un Ninja per farlo al suo posto è un gesto di grande valore.
Questo per spiegare come fra culture diverse anche concetti apparentemente universali come onore, rispetto e lealtà possono avere significati opposti.
Dottor Ordifren- -------------
- Numero di messaggi : 492
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
Dottor Ordifren ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con Rasputin.
Il buon senso, la morale, l'etica sono tutti concetti arbitrari.
Ogni cultura, ogni società ha la sua morale e la sua etica e ciò che vale per una, non può valere invece per l'altra.
Un esempio banale ma efficace può essere quello che distingue il cavaliere medioevale dal samurai giapponese.
Entrambi si rifanno a codici di comportamento rigidi, basati sull'onore, ma hanno poi concetti dello stesso onore molto diversi.
Il cavaliere non ucciderebbe mai un nemico disarmato, mentre il samurai può farlo purchè gli mozzi la testa con un colpo solo.
Per un samurai entrare in un castello nemico per spiare è disonorevole, ma pagare un Ninja per farlo al suo posto è un gesto di grande valore.
Questo per spiegare come fra culture diverse anche concetti apparentemente universali come onore, rispetto e lealtà possono avere significati opposti.
Sono concetti morali, e come tali soggetti a cambiamenti in funzione di cultura, tempo, e salcazz quali e quanti altri fattori, tutti altrettanto variabili.
Se non ricordo male nell'antica Grecia era considerato normale fare sesso coi ragazzini
Rasputin- ..............
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
Rasputin ha scritto:Dottor Ordifren ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con Rasputin.
Il buon senso, la morale, l'etica sono tutti concetti arbitrari.
Ogni cultura, ogni società ha la sua morale e la sua etica e ciò che vale per una, non può valere invece per l'altra.
Un esempio banale ma efficace può essere quello che distingue il cavaliere medioevale dal samurai giapponese.
Entrambi si rifanno a codici di comportamento rigidi, basati sull'onore, ma hanno poi concetti dello stesso onore molto diversi.
Il cavaliere non ucciderebbe mai un nemico disarmato, mentre il samurai può farlo purchè gli mozzi la testa con un colpo solo.
Per un samurai entrare in un castello nemico per spiare è disonorevole, ma pagare un Ninja per farlo al suo posto è un gesto di grande valore.
Questo per spiegare come fra culture diverse anche concetti apparentemente universali come onore, rispetto e lealtà possono avere significati opposti.
Sono concetti morali, e come tali soggetti a cambiamenti in funzione di cultura, tempo, e salcazz quali e quanti altri fattori, tutti altrettanto variabili.
Se non ricordo male nell'antica Grecia era considerato normale fare sesso coi ragazzini
Esatto.
La pedofilia era praticata normalmente nella Grecia illuminata e democratica, così come l'omosessualità, mentre invece nell'antico Egitto era cosa ritenuta del tutto normale, tra i grandi del regno, il matrimonio tra fratelli e sorelle (per preservare la dinastia e non contaminarsi con popolo), tanto è vero che Tolomeo, il generale macedone che dopo la morte di Alessandro ebbe il governo dell'Egitto, adottò questo costume e diffuse di contro la pratica della pedofilia e dell'omesessualità con l'intento di unificare la cultura greca/macedone con quella egiziana.
Dottor Ordifren- -------------
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
può essere la propria coscienza a determinare il buon senso, ma se contestiamo tutto , nessuno potrà mai fissare delle regole.In ogni caso, buone o cattive, le regole etiche, di costume e di comportamento le detta la la maggioranza.Rasputin ha scritto:matem ha scritto:
il limite sta dove la legge lo impone o in mancanza di questa interviene il buon senso , l'educazione e il rispetto.
E dove sta scritto che quello che impone la legge ha a che vedere con il buon senso, l'educazione e il rispetto?
E come, e da chi, viene determinato cosa sono buon senso, educazione e rispetto?
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matem- -------------
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
matem ha scritto:può essere la propria coscienza a determinare il buon senso, ma se contestiamo tutto , nessuno potrà mai fissare delle regole.In ogni caso, buone o cattive, le regole etiche, di costume e di comportamento le detta la la maggioranza.Rasputin ha scritto:matem ha scritto:
il limite sta dove la legge lo impone o in mancanza di questa interviene il buon senso , l'educazione e il rispetto.
E dove sta scritto che quello che impone la legge ha a che vedere con il buon senso, l'educazione e il rispetto?
E come, e da chi, viene determinato cosa sono buon senso, educazione e rispetto?
Andiamo OT, ma io ritengo proprio questo un altro grosso problema. Maggioranza non significa avere ragione, significa solo maggioranza. Il mio pensiero, articolato in maniera diversa, lo trovi a partire da qui
https://atei.forumattivo.com/t7193p300-elezioni-politiche-del-2018#385296
buona lettura
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
matem ha scritto:può essere la propria coscienza a determinare il buon senso, ma se contestiamo tutto , nessuno potrà mai fissare delle regole.In ogni caso, buone o cattive, le regole etiche, di costume e di comportamento le detta la la maggioranza.Rasputin ha scritto:matem ha scritto:
il limite sta dove la legge lo impone o in mancanza di questa interviene il buon senso , l'educazione e il rispetto.
E dove sta scritto che quello che impone la legge ha a che vedere con il buon senso, l'educazione e il rispetto?
E come, e da chi, viene determinato cosa sono buon senso, educazione e rispetto?
Perdonami, ma io invece la penso esattamente come Rasputin.
Il concetto di "maggioranza" è di per sè arbitrario.
Su cosa si basa?
Che la verità o il giusto si calcolano in base al numero di voti?
Al numero di persone che la pensano in un dato modo?
Nell'antica Grecia il numero di coloro che determinavano il potere era utilizzato solo per distinguere le tre forme di governo conosciute, così la Monarchia era il governo di uno, l'Aristocrazia di pochi e la Democrazia di molti.
Solo in seguito alla fine dell'età Feudale e la caduta della Società di Antico Regime alla fine del XVIII secolo, il concetto di maggioranza ha cominciato a rappresentare un valore assoluto.
Dottor Ordifren- -------------
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
Dottor Ordifren ha scritto:
Perdonami, ma io invece la penso esattamente come Rasputin.
Il concetto di "maggioranza" è di per sè arbitrario.
Su cosa si basa?
Che la verità o il giusto si calcolano in base al numero di voti?
Al numero di persone che la pensano in un dato modo?
Nell'antica Grecia il numero di coloro che determinavano il potere era utilizzato solo per distinguere le tre forme di governo conosciute, così la Monarchia era il governo di uno, l'Aristocrazia di pochi e la Democrazia di molti.
Solo in seguito alla fine dell'età Feudale e la caduta della Società di Antico Regime alla fine del XVIII secolo, il concetto di maggioranza ha cominciato a rappresentare un valore assoluto.
Se non fosse perché matem è un utente storico del forum e sempre stato corretto e garbato, avrei usato l'esempio delle mosche e della merda
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
se il concetto di maggioranza è diventato un valore assoluto allora è lecito affermare oggi che la maggioranza può dettare norme di comportamento, ma ovviamente non di pensiero che resta libero e intimo .Ma ognuno che contesti la maggioranza può comportarsi in modo libero e personale rispettando almeno la legge in vigore nel proprio paese, anche se possono esserci delle eccezioni riguardanti una norma o una legge ritenuta ingiusta, anacronistica , assurda , inutile o dannosa e irragionevole.Rasputin ha scritto:Dottor Ordifren ha scritto:
Perdonami, ma io invece la penso esattamente come Rasputin.
Il concetto di "maggioranza" è di per sè arbitrario.
Su cosa si basa?
Che la verità o il giusto si calcolano in base al numero di voti?
Al numero di persone che la pensano in un dato modo?
Nell'antica Grecia il numero di coloro che determinavano il potere era utilizzato solo per distinguere le tre forme di governo conosciute, così la Monarchia era il governo di uno, l'Aristocrazia di pochi e la Democrazia di molti.
Solo in seguito alla fine dell'età Feudale e la caduta della Società di Antico Regime alla fine del XVIII secolo, il concetto di maggioranza ha cominciato a rappresentare un valore assoluto.
Se non fosse perché matem è un utente storico del forum e sempre stato corretto e garbato, avrei usato l'esempio delle mosche e della merda
A volte in questo forum si esce fuori dall'argomento principale che si sta trattando , in questo caso era il dopo morte.L'importante comunque per me è il rispetto degli altri e la libertà di pensiero e giudizio senza trascendere in offese o peggio in turpiloquio.
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matem- -------------
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
Anche qui mi permetto - tra le altre cose anche perché ti vedo molto piú attivo nel forum, e questo mi fa piacere - di muovere un paio di obiezioni.
Un altro problema, anche e sopratutto della democrazia, non é la libertà di pensiero che è virtualmente impossibile da limitare, ma la tanto millantata ed in realtà molto limitata, libertà di esprimerlo, condannandolo proprio a quell'intimità che a te pare piacere (e che fa a cazzotti comunque con l'altro aggettivo, "libero").
Avrai notato che in questo forum facciamo di tutto per garantirla, ma io so che qui dove vivo (Germania) devo stare attento a raccontare che condivido molti dei principi del nazionalsocialismo (sí, quello di Hitler), e da voi dovete ancora oggi stare attenti a non fare apologia del fascismo perché rischiate la lapidazione, almeno virtuale.
Accetto che si critichino le une e le altre idee, ma non accetto che mi si impedisca di esprimerle.
Su Facebook (mi pare) ho assistito all'assurdo, la censura di una canzone per bambini di Edoardo Vianello, solo perché contiene nel testo la parola "negri" (I negri lo sono, c'é poco da fare).
Sulla prima parte, sarebbe bello se fosse cosí, invece a me pare non lo sia; sulla seconda, dissento. Se una norma ci pare ingiusta, anacronistica , assurda , inutile o dannosa e irragionevole, va garantito il diritto di criticarla, anche se non di violarla, ma almeno di metterla in discussione.
Gli OT in questo forum sono, a parte alcuni thread in cui ci teniamo a mantenere il flusso della discussione, piuttosto tollerati.
Le offese si cerca di evitarle, prevenirle e se necessario sanzionarle a norma di regolamento; il turpiloquio è permesso (ed in alcuni casi anche incoraggiato ) a condizione appunto che non sia rivolto all'interlocutore (altro è appunto chiamare Berlusconi "Nano di merda" come sono solito fare anch'io)
matem ha scritto:
se il concetto di maggioranza è diventato un valore assoluto allora è lecito affermare oggi che la maggioranza può dettare norme di comportamento, ma ovviamente non di pensiero che resta libero e intimo.
Un altro problema, anche e sopratutto della democrazia, non é la libertà di pensiero che è virtualmente impossibile da limitare, ma la tanto millantata ed in realtà molto limitata, libertà di esprimerlo, condannandolo proprio a quell'intimità che a te pare piacere (e che fa a cazzotti comunque con l'altro aggettivo, "libero").
Avrai notato che in questo forum facciamo di tutto per garantirla, ma io so che qui dove vivo (Germania) devo stare attento a raccontare che condivido molti dei principi del nazionalsocialismo (sí, quello di Hitler), e da voi dovete ancora oggi stare attenti a non fare apologia del fascismo perché rischiate la lapidazione, almeno virtuale.
Accetto che si critichino le une e le altre idee, ma non accetto che mi si impedisca di esprimerle.
Su Facebook (mi pare) ho assistito all'assurdo, la censura di una canzone per bambini di Edoardo Vianello, solo perché contiene nel testo la parola "negri" (I negri lo sono, c'é poco da fare).
matem ha scritto:Ma ognuno che contesti la maggioranza può comportarsi in modo libero e personale rispettando almeno la legge in vigore nel proprio paese, anche se possono esserci delle eccezioni riguardanti una norma o una legge ritenuta ingiusta, anacronistica , assurda , inutile o dannosa e irragionevole.
Sulla prima parte, sarebbe bello se fosse cosí, invece a me pare non lo sia; sulla seconda, dissento. Se una norma ci pare ingiusta, anacronistica , assurda , inutile o dannosa e irragionevole, va garantito il diritto di criticarla, anche se non di violarla, ma almeno di metterla in discussione.
matem ha scritto:A volte in questo forum si esce fuori dall'argomento principale che si sta trattando , in questo caso era il dopo morte.L'importante comunque per me è il rispetto degli altri e la libertà di pensiero e giudizio senza trascendere in offese o peggio in turpiloquio.
Gli OT in questo forum sono, a parte alcuni thread in cui ci teniamo a mantenere il flusso della discussione, piuttosto tollerati.
Le offese si cerca di evitarle, prevenirle e se necessario sanzionarle a norma di regolamento; il turpiloquio è permesso (ed in alcuni casi anche incoraggiato ) a condizione appunto che non sia rivolto all'interlocutore (altro è appunto chiamare Berlusconi "Nano di merda" come sono solito fare anch'io)
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
matem ha scritto:se il concetto di maggioranza è diventato un valore assoluto allora è lecito affermare oggi che la maggioranza può dettare norme di comportamento, ma ovviamente non di pensiero che resta libero e intimo .Ma ognuno che contesti la maggioranza può comportarsi in modo libero e personale rispettando almeno la legge in vigore nel proprio paese, anche se possono esserci delle eccezioni riguardanti una norma o una legge ritenuta ingiusta, anacronistica , assurda , inutile o dannosa e irragionevole.Rasputin ha scritto:Dottor Ordifren ha scritto:
Perdonami, ma io invece la penso esattamente come Rasputin.
Il concetto di "maggioranza" è di per sè arbitrario.
Su cosa si basa?
Che la verità o il giusto si calcolano in base al numero di voti?
Al numero di persone che la pensano in un dato modo?
Nell'antica Grecia il numero di coloro che determinavano il potere era utilizzato solo per distinguere le tre forme di governo conosciute, così la Monarchia era il governo di uno, l'Aristocrazia di pochi e la Democrazia di molti.
Solo in seguito alla fine dell'età Feudale e la caduta della Società di Antico Regime alla fine del XVIII secolo, il concetto di maggioranza ha cominciato a rappresentare un valore assoluto.
Se non fosse perché matem è un utente storico del forum e sempre stato corretto e garbato, avrei usato l'esempio delle mosche e della merda
A volte in questo forum si esce fuori dall'argomento principale che si sta trattando , in questo caso era il dopo morte.L'importante comunque per me è il rispetto degli altri e la libertà di pensiero e giudizio senza trascendere in offese o peggio in turpiloquio.
Perdonatemi un ultimo OT... permettimi, Matem, ma perchè bisogna sottostare alla "dittatura di molti"?
Questa è infatti la maggioranza a mio parere.
Prendi le ultime elezioni: molti hanno votato quell'inetto di Di Maio come "protesta", giusto?
Bene ed ora?
Mettiamo il paese nei prossimi 5 anni nelle mani di uno così solo perchè un gruppo di idioti, una massa informe, senza buonsenso e cultura ha voluto votare per protesta?
Anche io e chi non la pensa come me deve subire tutto ciò?
Forse la democrazia sarà la forma di governo più sicura, ma di certo non è la più giusta.
Chiudo OT e chiedo ancora scusa per essere andato di nuovo fuori tema.
Dottor Ordifren- -------------
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Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
sulla incapacità, incompetenza e inesperienza dei 5 stelle sono perfettamente d'accordo.Molti elettori , specie al sud, si sono fatti abbindolare da promesse in pratica irrealizzabili e da una propaganda di cambiamento che per ora non esiste.Difficile formare un governo se i grillini hanno detto sempre NO a tutti quando erano all'opposizione.Dottor Ordifren ha scritto:matem ha scritto:se il concetto di maggioranza è diventato un valore assoluto allora è lecito affermare oggi che la maggioranza può dettare norme di comportamento, ma ovviamente non di pensiero che resta libero e intimo .Ma ognuno che contesti la maggioranza può comportarsi in modo libero e personale rispettando almeno la legge in vigore nel proprio paese, anche se possono esserci delle eccezioni riguardanti una norma o una legge ritenuta ingiusta, anacronistica , assurda , inutile o dannosa e irragionevole.Rasputin ha scritto:Dottor Ordifren ha scritto:
Perdonami, ma io invece la penso esattamente come Rasputin.
Il concetto di "maggioranza" è di per sè arbitrario.
Su cosa si basa?
Che la verità o il giusto si calcolano in base al numero di voti?
Al numero di persone che la pensano in un dato modo?
Nell'antica Grecia il numero di coloro che determinavano il potere era utilizzato solo per distinguere le tre forme di governo conosciute, così la Monarchia era il governo di uno, l'Aristocrazia di pochi e la Democrazia di molti.
Solo in seguito alla fine dell'età Feudale e la caduta della Società di Antico Regime alla fine del XVIII secolo, il concetto di maggioranza ha cominciato a rappresentare un valore assoluto.
Se non fosse perché matem è un utente storico del forum e sempre stato corretto e garbato, avrei usato l'esempio delle mosche e della merda
A volte in questo forum si esce fuori dall'argomento principale che si sta trattando , in questo caso era il dopo morte.L'importante comunque per me è il rispetto degli altri e la libertà di pensiero e giudizio senza trascendere in offese o peggio in turpiloquio.
Perdonatemi un ultimo OT... permettimi, Matem, ma perchè bisogna sottostare alla "dittatura di molti"?
Questa è infatti la maggioranza a mio parere.
Prendi le ultime elezioni: molti hanno votato quell'inetto di Di Maio come "protesta", giusto?
Bene ed ora?
Mettiamo il paese nei prossimi 5 anni nelle mani di uno così solo perchè un gruppo di idioti, una massa informe, senza buonsenso e cultura ha voluto votare per protesta?
Anche io e chi non la pensa come me deve subire tutto ciò?
Forse la democrazia sarà la forma di governo più sicura, ma di certo non è la più giusta.
Chiudo OT e chiedo ancora scusa per essere andato di nuovo fuori tema.
E qui mi fermo anche io perchè sono completamente fuori tema .Ho fatto solo un'eccezione.
___________________
matem- -------------
- Numero di messaggi : 471
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Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:Io comunque ribalterei il titolo del thread: «Se dopo la morte non c'è nulla, vivere ha pienamente senso».
Pronti. Ho riarticolato un pelino
Uhm
eccepisco- -------------
- Numero di messaggi : 80
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Data d'iscrizione : 07.10.12
Re: Dopo la morte non c'è nulla, quindi vivere non solo ha senso ma conviene trarne il meglio
eccepisco ha scritto:Rasputin ha scritto:Minsky ha scritto:Io comunque ribalterei il titolo del thread: «Se dopo la morte non c'è nulla, vivere ha pienamente senso».
Pronti. Ho riarticolato un pelino
Uhm
Qualcosa da eccepire?
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Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
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