che cosa pensate del comunismo?
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che cosa pensate del comunismo?
molti dicono che è uno dei tanti modi per cambiare la bandiera di chi comanda, tuttavia bisogna dire che è l'unica ideologia che ha dimostrato una certa severità contro la religione, non è così?
harmandselfharm- ------------
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Re: che cosa pensate del comunismo?
Ciao e benvenuto tra noi!
Per quanto mi riguarda penso che il comunismo sia una ideologia del tutto errata che nella sua applicazione pratica si è rilevata non solo fallimentare ma ha anche causato tragedie di immani dimensioni che ancora oggi hanno il loro effetto negativo. Escludo anche il fatto che possa essere qualche considerata un baluardo contro la religione perchè ha fallito anche in questo. La definisco una brutta avventura dell'umanità che spero presto scompaia del tutto come modello sia economico che di governo.
Per quanto mi riguarda penso che il comunismo sia una ideologia del tutto errata che nella sua applicazione pratica si è rilevata non solo fallimentare ma ha anche causato tragedie di immani dimensioni che ancora oggi hanno il loro effetto negativo. Escludo anche il fatto che possa essere qualche considerata un baluardo contro la religione perchè ha fallito anche in questo. La definisco una brutta avventura dell'umanità che spero presto scompaia del tutto come modello sia economico che di governo.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: che cosa pensate del comunismo?
ti ringrazio comunque contro la religione ci ha preso in pieno nella forma vera e propria, tuttora se vai a farti un giretto in Corea del Nord non trovi luoghi di culto e quei pochissimi che trovi sono senza clero e senza fedeli..sul lato economico, non so che dire, tuttavia credo sia il modo meno peggiore di governare una società..la perfezione non esiste, tuttavia rispetto a come tiriamo avanti noi....Paolo ha scritto:Ciao e benvenuto tra noi!
Per quanto mi riguarda penso che il comunismo sia una ideologia del tutto errata che nella sua applicazione pratica si è rilevata non solo fallimentare ma ha anche causato tragedie di immani dimensioni che ancora oggi hanno il loro effetto negativo. Escludo anche il fatto che possa essere qualche considerata un baluardo contro la religione perchè ha fallito anche in questo. La definisco una brutta avventura dell'umanità che spero presto scompaia del tutto come modello sia economico che di governo.
harmandselfharm- ------------
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Re: che cosa pensate del comunismo?
Come ti ho detto l'esperienza comunista ha fallito su tutto il fronte sia come forma di governo sia come modello economico.Le nazioni che l'hanno subita si stanno ancora leccando le ferite. Non è più pensabile di proporre tale modello. Sarebbe come riproporre nazismo o fascismo. Hanno fatto la loro epoca e i loro disastri. Ora si sa che non funzionano ed è del tutto inutile pensare di riproporli.
Circa la questione della religione, il fatto che in Corea del Nord vi sia un pazzo che ha sostituito il culto di una divinità con quello della sua persona non può avere influenza sulla "cultura religiosa" del popolo. Non è questo il modo di combattere la religione, tanto più con la violenza.
Se prendi in esame l'esperienza sovietica, così come quella maoista, caduti questi regimi che avevano bandito ogni forma di religione, tutto è ritornato come prima, anzi forse peggio. E questo perché il comunismo, così come la religione, non pone l'uomo, o meglio l'individuo, come punto di riferimento di tutti i valori. In queste ideologie e religioni il "singolo" non ha alcun valore ed è sempre e comunque sacrificabile per il bene comune o supremo.
L'unico reale baluardo alla religione è stato il fatto che dall'illuminismo all'umanesimo sono finalmente stati riconosciuti all'uomo i diritti fondamentali dell' individuo in quanto tale e non per ragioni esterne (ideologiche o religiose che siano) diritti che non possono essere violati in alcun modo e per nessuna ragione. Solo così la religione viene quanto meno limitata dando inizio da un processo di laicizzazione della società. Ma non certo sostituendo una ideologia con un'altra anche peggiore della prima.
Circa la questione della religione, il fatto che in Corea del Nord vi sia un pazzo che ha sostituito il culto di una divinità con quello della sua persona non può avere influenza sulla "cultura religiosa" del popolo. Non è questo il modo di combattere la religione, tanto più con la violenza.
Se prendi in esame l'esperienza sovietica, così come quella maoista, caduti questi regimi che avevano bandito ogni forma di religione, tutto è ritornato come prima, anzi forse peggio. E questo perché il comunismo, così come la religione, non pone l'uomo, o meglio l'individuo, come punto di riferimento di tutti i valori. In queste ideologie e religioni il "singolo" non ha alcun valore ed è sempre e comunque sacrificabile per il bene comune o supremo.
L'unico reale baluardo alla religione è stato il fatto che dall'illuminismo all'umanesimo sono finalmente stati riconosciuti all'uomo i diritti fondamentali dell' individuo in quanto tale e non per ragioni esterne (ideologiche o religiose che siano) diritti che non possono essere violati in alcun modo e per nessuna ragione. Solo così la religione viene quanto meno limitata dando inizio da un processo di laicizzazione della società. Ma non certo sostituendo una ideologia con un'altra anche peggiore della prima.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Paolo- --------------
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Re: che cosa pensate del comunismo?
l'esperienza sovietica ha combattuto la religione nei primi tempi, dopo ha mostrato accondiscendenza e i risultati sono evidenti, i territori sotto il suo dominio sono cristiani quanto lo erano prima della rivoluzione, sul maoismo mi pare che i risultati siano diversi, la Cina non è tornata come era e la religione è scomparsa quasi del tutto nelle aree rurali e del tutto nelle aree metropolitane, almeno così pare..tenendo conto che ogni religione implica tra le tante cose qualche culto della personalità, la Corea del Nord è un raro caso di culto della personalità di stampo ateo, forte ma non arriva ai livelli di ideologie come islam, cristianesimo ecc. se hai presente quel tipo che ha detto parecchie scottanti verità sulla religione, l'illuminismo lo ha fatto sparire dalla storia e ha fatto di tutto per far sparire il testo, tanto che quel tipo è stato considerato tra i 'desaparesidos' della storia, esempio del fatto che l'illuminismo non si schierava contro la religione, anzi, ha anche dato il pretesto alla religione di barricarsi dietro la 'libertà di espressione' e in questo modo consolida ulteriormente il suo potere, non trovi? Pensa alla Chiesa, totalitaria dove è riuscita a imporsi e che tenta di barricarsi dietro la 'libertà di espressione' dove è minoritaria o dove le dicono senza giri di parole che non vogliono preti tra i coglioniPaolo ha scritto:Come ti ho detto l'esperienza comunista ha fallito su tutto il fronte sia come forma di governo sia come modello economico.Le nazioni che l'hanno subita si stanno ancora leccando le ferite. Non è più pensabile di proporre tale modello. Sarebbe come riproporre nazismo o fascismo. Hanno fatto la loro epoca e i loro disastri. Ora si sa che non funzionano ed è del tutto inutile pensare di riproporli.
Circa la questione della religione, il fatto che in Corea del Nord vi sia un pazzo che ha sostituito il culto di una divinità con quello della sua persona non può avere influenza sulla "cultura religiosa" del popolo. Non è questo il modo di combattere la religione, tanto più con la violenza.
Se prendi in esame l'esperienza sovietica, così come quella maoista, caduti questi regimi che avevano bandito ogni forma di religione, tutto è ritornato come prima, anzi forse peggio. E questo perché il comunismo, così come la religione, non pone l'uomo, o meglio l'individuo, come punto di riferimento di tutti i valori. In queste ideologie e religioni il "singolo" non ha alcun valore ed è sempre e comunque sacrificabile per il bene comune o supremo.
L'unico reale baluardo alla religione è stato il fatto che dall'illuminismo all'umanesimo sono finalmente stati riconosciuti all'uomo i diritti fondamentali dell' individuo in quanto tale e non per ragioni esterne (ideologiche o religiose che siano) diritti che non possono essere violati in alcun modo e per nessuna ragione. Solo così la religione viene quanto meno limitata dando inizio da un processo di laicizzazione della società. Ma non certo sostituendo una ideologia con un'altra anche peggiore della prima.
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Re: che cosa pensate del comunismo?
Solo per capire ti riporto due dati che ho trovato su internet circa la religione in Cina. Se hai voglia ne trovi tante altri.
Lo Stato odierno riconosce ufficialmente cinque religioni, gestite attraverso istituzioni centralizzate: il Buddismo, il Taoismo, il Protestantesimo, il Cattolicesimo e l'Islam. La religione tradizionale, anche se non riconosciuta a livello burocratico, gode di libertà in diverse sue forme. Secondo statistiche riferite al 2010[1] il 70% dei Cinesi pratica la religione tradizionale, incluso un 13% che pratica culti tradizionali in una cornice dottrinale o rituale taoista, mentre coloro che si identificano solo come "taoisti" iniziati sono lo 0.8%. Gli aderenti al Buddismo sono il 14%, e di questi i buddisti formalmente iniziati formano l'1.3%. I cristiani sono il 2.4%, dei quali il 2.2% sono protestanti e lo 0.2% cattolici. I musulmani sono l'1.7%. Il restante 13% della popolazione non è religioso (è ateo, agnostico o non ha dichiarato alcuna preferenza). Il Confucianesimo come designazione religiosa è popolare tra gli intellettuali.
https://it.wikipedia.org/wiki/Religioni_in_Cina
Secondo statistiche riferite al 2010, in Cina la religione tradizionale è praticata da 932 milioni di persone (70%), di cui 173 milioni (13%) in un inquadramento rituale e/o dottrinale taoista.[3] A Taiwan, secondo statistiche del 2005, il 33% della popolazione si identifica come "taoista", comprendendo in tale definizione anche i culti locali.
I moti rivoluzionari e riformatori della Cina moderna cercarono di eliminare questa religione, ma a partire dagli anni 1980 ha vissuto una rinascita sia in Cina che a Taiwan. Oggi alcuni culti di importanza nazionale sono celebrati dal governo cinese, tra questi il culto della dea Mazu nella Cina meridionale, il culto di Huangdi (l'"Imperatore Giallo", venerato come patriarca di tutti i Cinesi, i "Figli del Drago") e Yandi, il dio dell'agricoltura Shennong, Pangu, Caishen, l'Imperatore di Giada e altre divinità.
https://it.wikipedia.org/wiki/Religione_popolare_cinese
Del tutto simile è stata la situazione in Russia con la creazione dell'Unione Sovietica. Come puoi leggere la repressione fu molto dura e non certo come dici tu ha dimostrato accondiscendenza.
.......in generale, la Chiesa fu descritta come corrotta, ipocrita, fedele servitrice del reazionario zar, oscurantista, "oppio dei popoli" (secondo la definizione di Karl Marx), e comunque cattiva. La propaganda comunista nei confronti della Chiesa si rivelò efficace. Nell'arco di una generazione, i Russi, tradizionalmente molto devoti, divennero in massa atei: questa trasformazione fu quasi completata degli anni '50. In conclusione, è stata una delle maggiori e efficaci persecuzioni mai sperimentate dai cristiani, alla pari solo con le eliminazioni della cristianità nel Medio Oriente, Nord Africa e Asia Minore da parte dei conquistatori musulmani e turchi.
In seguito alla caduta dell'Unione Sovietica, il governo della Russia si aprì con favore verso la Chiesa ortodossa russa e si verificò una crescita nel numero di fedeli in Russia. Come è stato verificato nel 2004, comunque, mentre una gran percentuale dei Russi oggi si descrivono come credenti e membri della Chiesa (erano un gruppo molto ristretto negli anni del governo sovietico), in realtà pochi frequentano la chiesa regolarmente, leggono la Bibbia, o ricevono la comunione. Sembra che per molte persone la fede sia diventata un motivo di identificazione personale, di preparazione al battesimo dei figli, di celebrazione di matrimoni e funerali, e nient'altro. Ciò costituisce una chiara testimonianza della completezza e del successo a lungo termine della persecuzione comunista contro la cristianità in Russia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Religione_in_Unione_Sovietica
Non ha alcun senso fare un parallelismo tra il culto della persona in Corea e il fanatismo islamico. Il primo cadrà a breve e con lui tutto l'apparto burocratico che schiaccia il paese. L'islam è tutt'altra cosa.
Circa l'illuminismo a me non sembra che la chiesa abbia mai fatto suo un qualche principio, anzi li ha sempre e strenuamente combattuti e ancora oggi lo fa. La libertà di espressione è ancora del tutto bandita nella dottrina cattolica anche se dopo enormi figure di merda hanno quanto meno dovuto far finta di ignorare il dogma della infallibilità papale. Ma come puoi pensare che la religione sostenga la libertà di espressione quando fonda il suo credo e di conseguenza le sua morale su dogmi? E' un contro senso in termini. No la chiesa è ovviamente molto più debole dal punto di vista sociale di un tempo ma ancora saldamente ancorata alle sue assurde posizioni.
Lo Stato odierno riconosce ufficialmente cinque religioni, gestite attraverso istituzioni centralizzate: il Buddismo, il Taoismo, il Protestantesimo, il Cattolicesimo e l'Islam. La religione tradizionale, anche se non riconosciuta a livello burocratico, gode di libertà in diverse sue forme. Secondo statistiche riferite al 2010[1] il 70% dei Cinesi pratica la religione tradizionale, incluso un 13% che pratica culti tradizionali in una cornice dottrinale o rituale taoista, mentre coloro che si identificano solo come "taoisti" iniziati sono lo 0.8%. Gli aderenti al Buddismo sono il 14%, e di questi i buddisti formalmente iniziati formano l'1.3%. I cristiani sono il 2.4%, dei quali il 2.2% sono protestanti e lo 0.2% cattolici. I musulmani sono l'1.7%. Il restante 13% della popolazione non è religioso (è ateo, agnostico o non ha dichiarato alcuna preferenza). Il Confucianesimo come designazione religiosa è popolare tra gli intellettuali.
https://it.wikipedia.org/wiki/Religioni_in_Cina
Secondo statistiche riferite al 2010, in Cina la religione tradizionale è praticata da 932 milioni di persone (70%), di cui 173 milioni (13%) in un inquadramento rituale e/o dottrinale taoista.[3] A Taiwan, secondo statistiche del 2005, il 33% della popolazione si identifica come "taoista", comprendendo in tale definizione anche i culti locali.
I moti rivoluzionari e riformatori della Cina moderna cercarono di eliminare questa religione, ma a partire dagli anni 1980 ha vissuto una rinascita sia in Cina che a Taiwan. Oggi alcuni culti di importanza nazionale sono celebrati dal governo cinese, tra questi il culto della dea Mazu nella Cina meridionale, il culto di Huangdi (l'"Imperatore Giallo", venerato come patriarca di tutti i Cinesi, i "Figli del Drago") e Yandi, il dio dell'agricoltura Shennong, Pangu, Caishen, l'Imperatore di Giada e altre divinità.
https://it.wikipedia.org/wiki/Religione_popolare_cinese
Del tutto simile è stata la situazione in Russia con la creazione dell'Unione Sovietica. Come puoi leggere la repressione fu molto dura e non certo come dici tu ha dimostrato accondiscendenza.
.......in generale, la Chiesa fu descritta come corrotta, ipocrita, fedele servitrice del reazionario zar, oscurantista, "oppio dei popoli" (secondo la definizione di Karl Marx), e comunque cattiva. La propaganda comunista nei confronti della Chiesa si rivelò efficace. Nell'arco di una generazione, i Russi, tradizionalmente molto devoti, divennero in massa atei: questa trasformazione fu quasi completata degli anni '50. In conclusione, è stata una delle maggiori e efficaci persecuzioni mai sperimentate dai cristiani, alla pari solo con le eliminazioni della cristianità nel Medio Oriente, Nord Africa e Asia Minore da parte dei conquistatori musulmani e turchi.
In seguito alla caduta dell'Unione Sovietica, il governo della Russia si aprì con favore verso la Chiesa ortodossa russa e si verificò una crescita nel numero di fedeli in Russia. Come è stato verificato nel 2004, comunque, mentre una gran percentuale dei Russi oggi si descrivono come credenti e membri della Chiesa (erano un gruppo molto ristretto negli anni del governo sovietico), in realtà pochi frequentano la chiesa regolarmente, leggono la Bibbia, o ricevono la comunione. Sembra che per molte persone la fede sia diventata un motivo di identificazione personale, di preparazione al battesimo dei figli, di celebrazione di matrimoni e funerali, e nient'altro. Ciò costituisce una chiara testimonianza della completezza e del successo a lungo termine della persecuzione comunista contro la cristianità in Russia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Religione_in_Unione_Sovietica
Non ha alcun senso fare un parallelismo tra il culto della persona in Corea e il fanatismo islamico. Il primo cadrà a breve e con lui tutto l'apparto burocratico che schiaccia il paese. L'islam è tutt'altra cosa.
Circa l'illuminismo a me non sembra che la chiesa abbia mai fatto suo un qualche principio, anzi li ha sempre e strenuamente combattuti e ancora oggi lo fa. La libertà di espressione è ancora del tutto bandita nella dottrina cattolica anche se dopo enormi figure di merda hanno quanto meno dovuto far finta di ignorare il dogma della infallibilità papale. Ma come puoi pensare che la religione sostenga la libertà di espressione quando fonda il suo credo e di conseguenza le sua morale su dogmi? E' un contro senso in termini. No la chiesa è ovviamente molto più debole dal punto di vista sociale di un tempo ma ancora saldamente ancorata alle sue assurde posizioni.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: che cosa pensate del comunismo?
si parla della canonizzazione di Stalin da parte della Chiesa ortodossa russa, riguardo i successori, da ciò che so non hanno neanche chiuso le chiese presenti sul territorio, ciò che dovrebbe essere immediato se si ha intenzione di eliminare la religione da un popolo..non per nulla nell'ambito personale è sempre stato permesso il culto ortodosso, poi non so, qualcuno che ha vissuto nell'urss potrebbe risponderti meglio..sulla Cina, tra il dire e il fare c'è differenza, tecnicamente in Italia sono riconosciuti diversi culti..ti risulta che culti non cattolici abbiano voce in capitolo?! Riguardo la Chiesa e l'illuminismo, ovvio che come sempre i principi valgono quando fanno comodo, la Chiesa si barrica dietro la 'libertà di espressione' utilizzandola per continuare a imporre dogmi e morali ancora oggi..riguardo la Corea del Nord, sono il primo a dire che è uno scherzetto in confronto a un culto della personalità di stampo religioso, dato che in quest'ultimo a detta dei credenti l'oggetto del culto sarebbe la rappresentanza del loro amichetto immaginario, al contrario un culto della personalità senza religione non fa altro che riconoscere carisma in un leader senza mettere di mezzo rappresentanze di amichetti immaginari, incarichi sovrannaturali e roba similePaolo ha scritto:Solo per capire ti riporto due dati che ho trovato su internet circa la religione in Cina. Se hai voglia ne trovi tante altri.
Lo Stato odierno riconosce ufficialmente cinque religioni, gestite attraverso istituzioni centralizzate: il Buddismo, il Taoismo, il Protestantesimo, il Cattolicesimo e l'Islam. La religione tradizionale, anche se non riconosciuta a livello burocratico, gode di libertà in diverse sue forme. Secondo statistiche riferite al 2010[1] il 70% dei Cinesi pratica la religione tradizionale, incluso un 13% che pratica culti tradizionali in una cornice dottrinale o rituale taoista, mentre coloro che si identificano solo come "taoisti" iniziati sono lo 0.8%. Gli aderenti al Buddismo sono il 14%, e di questi i buddisti formalmente iniziati formano l'1.3%. I cristiani sono il 2.4%, dei quali il 2.2% sono protestanti e lo 0.2% cattolici. I musulmani sono l'1.7%. Il restante 13% della popolazione non è religioso (è ateo, agnostico o non ha dichiarato alcuna preferenza). Il Confucianesimo come designazione religiosa è popolare tra gli intellettuali.
Secondo statistiche riferite al 2010, in Cina la religione tradizionale è praticata da 932 milioni di persone (70%), di cui 173 milioni (13%) in un inquadramento rituale e/o dottrinale taoista.[3] A Taiwan, secondo statistiche del 2005, il 33% della popolazione si identifica come "taoista", comprendendo in tale definizione anche i culti locali.
I moti rivoluzionari e riformatori della Cina moderna cercarono di eliminare questa religione, ma a partire dagli anni 1980 ha vissuto una rinascita sia in Cina che a Taiwan. Oggi alcuni culti di importanza nazionale sono celebrati dal governo cinese, tra questi il culto della dea Mazu nella Cina meridionale, il culto di Huangdi (l'"Imperatore Giallo", venerato come patriarca di tutti i Cinesi, i "Figli del Drago") e Yandi, il dio dell'agricoltura Shennong, Pangu, Caishen, l'Imperatore di Giada e altre divinità.
Del tutto simile è stata la situazione in Russia con la creazione dell'Unione Sovietica. Come puoi leggere la repressione fu molto dura e non certo come dici tu ha dimostrato accondiscendenza.
.......in generale, la Chiesa fu descritta come corrotta, ipocrita, fedele servitrice del reazionario zar, oscurantista, "oppio dei popoli" (secondo la definizione di Karl Marx), e comunque cattiva. La propaganda comunista nei confronti della Chiesa si rivelò efficace. Nell'arco di una generazione, i Russi, tradizionalmente molto devoti, divennero in massa atei: questa trasformazione fu quasi completata degli anni '50. In conclusione, è stata una delle maggiori e efficaci persecuzioni mai sperimentate dai cristiani, alla pari solo con le eliminazioni della cristianità nel Medio Oriente, Nord Africa e Asia Minore da parte dei conquistatori musulmani e turchi.
In seguito alla caduta dell'Unione Sovietica, il governo della Russia si aprì con favore verso la Chiesa ortodossa russa e si verificò una crescita nel numero di fedeli in Russia. Come è stato verificato nel 2004, comunque, mentre una gran percentuale dei Russi oggi si descrivono come credenti e membri della Chiesa (erano un gruppo molto ristretto negli anni del governo sovietico), in realtà pochi frequentano la chiesa regolarmente, leggono la Bibbia, o ricevono la comunione. Sembra che per molte persone la fede sia diventata un motivo di identificazione personale, di preparazione al battesimo dei figli, di celebrazione di matrimoni e funerali, e nient'altro. Ciò costituisce una chiara testimonianza della completezza e del successo a lungo termine della persecuzione comunista contro la cristianità in Russia.
Non ha alcun senso fare un parallelismo tra il culto della persona in Corea e il fanatismo islamico. Il primo cadrà a breve e con lui tutto l'apparto burocratico che schiaccia il paese. L'islam è tutt'altra cosa.
Circa l'illuminismo a me non sembra che la chiesa abbia mai fatto suo un qualche principio, anzi li ha sempre e strenuamente combattuti e ancora oggi lo fa. La libertà di espressione è ancora del tutto bandita nella dottrina cattolica anche se dopo enormi figure di merda hanno quanto meno dovuto far finta di ignorare il dogma della infallibilità papale. Ma come puoi pensare che la religione sostenga la libertà di espressione quando fonda il suo credo e di conseguenza le sua morale su dogmi? E' un contro senso in termini. No la chiesa è ovviamente molto più debole dal punto di vista sociale di un tempo ma ancora saldamente ancorata alle sue assurde posizioni.
harmandselfharm- ------------
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Re: che cosa pensate del comunismo?
Ritengo il comunismo un fallimento storico e politico.
Ho anche notato che molti credenti sembrano convinti che tutti o quasi tutti gli atei siano comunisti, specialmente quando associano il termine "ateismo" ai crimini commessi da dittatori nominalmente comunisti come Stalin ( che, vorrei ricordarlo, venne disconosciuto da Lenin che assolutamente non lo voleva come successore ) o Mao ( il quale impose nel suo paese una dittatura militare che di comunista aveva al massimo il nome ).
Ho anche notato che molti credenti sembrano convinti che tutti o quasi tutti gli atei siano comunisti, specialmente quando associano il termine "ateismo" ai crimini commessi da dittatori nominalmente comunisti come Stalin ( che, vorrei ricordarlo, venne disconosciuto da Lenin che assolutamente non lo voleva come successore ) o Mao ( il quale impose nel suo paese una dittatura militare che di comunista aveva al massimo il nome ).
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Armok- -------------
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Re: che cosa pensate del comunismo?
Stalin era ortodosso, la Chiesa ortodossa russa si batte per la sua canonizzazione e diede spazio a quest'ultima come prima della rivoluzione, ponendo fine al forzato tentativo di secolarizzazione del territorio, su Mao non sono molto informato ma ha ancora molti sostenitori, sebbene la politica del partito sembra diversa rispetto al periodo in cui era lui il leaderArmok ha scritto:Ritengo il comunismo un fallimento storico e politico.
Ho anche notato che molti credenti sembrano convinti che tutti o quasi tutti gli atei siano comunisti, specialmente quando associano il termine "ateismo" ai crimini commessi da dittatori nominalmente comunisti come Stalin ( che, vorrei ricordarlo, venne disconosciuto da Lenin che assolutamente non lo voleva come successore ) o Mao ( il quale impose nel suo paese una dittatura militare che di comunista aveva al massimo il nome ).
harmandselfharm- ------------
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