Come distinguere atei e non atei?
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primaverino
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Re: Come distinguere atei e non atei?
blueberrymind ha scritto: "Solo ESSERE," ci dice, che noi conoscendo la sua profonda religiosità, possiamo chiamare anche DIO,
Ariecco la fallacia dell'estrapolazione fuori contesto e le teribbbili fallaci inferenze a minkiam,
"siccome da quella citazione io deduco che esso fosse profondamente religioso il being della medesima citazione lo possiamo chiamare dio"
però anche
Eisntein conosceva la lingua in cui parlava
epperchè mai non ha scritto god?
Ma anche chi se ne frega di quel che diceva einstein...ma tu guarda a quali infimi livelli ci si deve spingere per cercare di svangare un po' di deiezioni
erano riflessioni di un grande scienziato. Non poesia o letteratura, quindi, ma pur sempre scienza anche se in forma divulgativa e personali
Come no, anche quando diceva "ciucciamelo" o "devo andare al cesso" faceva scienza....
Hara2- -----------
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Poi citare il baruch...anche Marx lo apprezzava, ed è stata rilevata più volte la continuita tra i due
Poi il povero spinoza cercava di barcamenarsi. Inutilmente, che è l'unico del quale si ricorda il cherem, anzi eccolo che è suggestivo
I Signori del ma'amad comunicano alle vostre Grazie che, essendo venuti a conoscenza da qualche tempo delle cattive opinioni e della condotta di Baruch de Spinoza, si sforzarono in diversi modi e promesse di distoglierlo dalla cattiva strada. Non potendo porre rimedio a ciò e ricevendo per contro ogni giorno le più ampie informazioni sulle orribili eresie che praticava e sugli atti mostruosi che commetteva, e avendo di ciò numerosi testimoni degni di fede che deposero e testimoniarono soprattutto alla presenza del suddetto Spinoza, egli è stato riconosciuto colpevole; esaminato tutto ciò alla presenza dei Signori rabbini, i Signori del ma'amad hanno deciso, con l'accordo dei rabbini, che il suddetto Spinoza sia messo al bando ed escluso dalla Nazione d'Israele a seguito del cherem che pronunciamo ora in questi termini: Con l'aiuto del giudizio dei santi e degli angeli, noi escludiamo, cacciamo, malediciamo ed esecriamo Baruch de Spinoza con il consenso di tutta la santa comunità, in presenza dei nostri libri sacri e dei seicentotredici precetti in essi racchiusi. Formuliamo questo cherem come Giosuè lo formulò contro Gerico. Lo malediciamo come Elia maledisse i figli e con tutte le maledizioni che si trovano nella Legge. Che sia maledetto di giorno, che sia maledetto di notte; che egli sia maledetto durante il sonno e durante la veglia, che sia maledetto quando entra e che sia maledetto quando esce. Voglia l'Eterno accendere contro quest'uomo tutta la Sua collera e riversare su di lui tutti i mali menzionati nel libro della Legge. E voi restiate legati all'Eterno, vostro Dio, che Egli vi conservi in vita. Sappiate che non dovete avere con alcuna relazione né scritta né verbale. Che non gli sia reso alcun servizio e che nessuno l'avvicini a meno di quattro cubiti. Che nessuno viva sotto lo stesso tetto con lui e che nessuno legga alcuno dei suoi scritti.
Non l'hanno mica presa tanto bene...
Poi il povero spinoza cercava di barcamenarsi. Inutilmente, che è l'unico del quale si ricorda il cherem, anzi eccolo che è suggestivo
I Signori del ma'amad comunicano alle vostre Grazie che, essendo venuti a conoscenza da qualche tempo delle cattive opinioni e della condotta di Baruch de Spinoza, si sforzarono in diversi modi e promesse di distoglierlo dalla cattiva strada. Non potendo porre rimedio a ciò e ricevendo per contro ogni giorno le più ampie informazioni sulle orribili eresie che praticava e sugli atti mostruosi che commetteva, e avendo di ciò numerosi testimoni degni di fede che deposero e testimoniarono soprattutto alla presenza del suddetto Spinoza, egli è stato riconosciuto colpevole; esaminato tutto ciò alla presenza dei Signori rabbini, i Signori del ma'amad hanno deciso, con l'accordo dei rabbini, che il suddetto Spinoza sia messo al bando ed escluso dalla Nazione d'Israele a seguito del cherem che pronunciamo ora in questi termini: Con l'aiuto del giudizio dei santi e degli angeli, noi escludiamo, cacciamo, malediciamo ed esecriamo Baruch de Spinoza con il consenso di tutta la santa comunità, in presenza dei nostri libri sacri e dei seicentotredici precetti in essi racchiusi. Formuliamo questo cherem come Giosuè lo formulò contro Gerico. Lo malediciamo come Elia maledisse i figli e con tutte le maledizioni che si trovano nella Legge. Che sia maledetto di giorno, che sia maledetto di notte; che egli sia maledetto durante il sonno e durante la veglia, che sia maledetto quando entra e che sia maledetto quando esce. Voglia l'Eterno accendere contro quest'uomo tutta la Sua collera e riversare su di lui tutti i mali menzionati nel libro della Legge. E voi restiate legati all'Eterno, vostro Dio, che Egli vi conservi in vita. Sappiate che non dovete avere con alcuna relazione né scritta né verbale. Che non gli sia reso alcun servizio e che nessuno l'avvicini a meno di quattro cubiti. Che nessuno viva sotto lo stesso tetto con lui e che nessuno legga alcuno dei suoi scritti.
Non l'hanno mica presa tanto bene...
Hara2- -----------
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Hara2 ha scritto:primaverino ha scritto:
No, amico, qui hai detto una cazzata
Strano.
Bello però, abbiamo un sacco da pugni col quale fare esercizio, non capitava da un pezzo
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Re: Come distinguere atei e non atei?
La tecnica scientifica funziona perché è capace di modellare un mondo, un contesto, in cui solo la scienza può funzionare e di far passare questo contesto come la realtà semplicemente data mentre esso è al contrario uno scenario artificialmente e sistematicamente costruito, proprio come si costruisce un ambiente standard di laboratorio perfettamente controllabile secondo parametri definiti. Il fenomeno prima di essere rappresentabile deve essere predefinito dallo scienziato, isolato rigorosamente nelle singole parti che lo costituiscono, mentre tutto il resto viene scartato come interferente all' esattezza dell' osservazione. Quindi il fenomeno osservato non è più il fenomeno che si presenta, ma un modello, una sua rappresentazione ridotta e frantumata, e la verifica così impostata vale per quella rappresentazione, non per la realtà. La scienza per funzionare deve mutilare e sezionare la realtà e isolare quanto sezionato per far credere che quanto sezionato e isolato sia appunto tutta la realtà. Solo così la grande illusione della volontà di potenza tecnico-scientifica può apparire indubitabile.Justine ha scritto:
Le conclusioni che traggo è che la costante di gravitazione universale, assieme ad in mucchio di altri fenomeni standardizzati dalla matematica, funziona.
E poco importa che si rappresentino dati in sistemi ternari o binari o altri impiegati da matematiche "aliene": il sunto è che la rappresentabilità dei fenomeni esiste
Addio
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Re: Come distinguere atei e non atei?
blueberrymind ha scritto:La tecnica scientifica funziona perché è capace di modellare un mondo, un contesto, in cui solo la scienza può funzionare e di far passare questo contesto come la realtà semplicemente data mentre esso è al contrario uno scenario artificialmente e sistematicamente costruito, proprio come si costruisce un ambiente standard di laboratorio perfettamente controllabile secondo parametri definiti. Il fenomeno prima di essere rappresentabile deve essere predefinito dallo scienziato, isolato rigorosamente nelle singole parti che lo costituiscono, mentre tutto il resto viene scartato come interferente all' esattezza dell' osservazione. Quindi il fenomeno osservato non è più il fenomeno che si presenta, ma un modello, una sua rappresentazione ridotta e frantumata, e la verifica così impostata vale per quella rappresentazione, non per la realtà. La scienza per funzionare deve mutilare e sezionare la realtà e isolare quanto sezionato per far credere che quanto sezionato e isolato sia appunto tutta la realtà. Solo così la grande illusione della volontà di potenza tecnico-scientifica può apparire indubitabile.Justine ha scritto:
Le conclusioni che traggo è che la costante di gravitazione universale, assieme ad in mucchio di altri fenomeni standardizzati dalla matematica, funziona.
E poco importa che si rappresentino dati in sistemi ternari o binari o altri impiegati da matematiche "aliene": il sunto è che la rappresentabilità dei fenomeni esiste
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Bene, prova a saltare dalla finestra poi mi dici se la gravitazione è artificialmente e sistematicamente costruita dallo scienziato, da scenario artificialmente e sistematicamente costruito, oppure se ti ritrovi i femori nelle orecchie (Anche se sospetto tu li abbia già lí)
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Hara2 ha scritto:blueberrymind ha scritto: "Solo ESSERE," ci dice, che noi conoscendo la sua profonda religiosità, possiamo chiamare anche DIO,
Ariecco la fallacia dell'estrapolazione fuori contesto e le teribbbili fallaci inferenze a minkiam,
"siccome da quella citazione io deduco che esso fosse profondamente religioso il being della medesima citazione lo possiamo chiamare dio"Il fatto che Einstein fosse profondamente religioso NON E' UNA MIA DEDUZIONE, Einstein stesso scrive: "The finest emotion of which we are capable is the mystic emotion. Herein lies the germ of all art and all true science. Anyone to whom this feeling is alien, who is no longer capable of wonderment and lives in a state of fear is a dead man. To know that what is impenetrable for us really exists and manifests itself as the highest wisdom and the most radiant beauty, whose gross forms alone are intelligible to our poor faculties — this knowledge, this feeling, that is the core of the true religious sentiment. In this sense, I rank myself among profoundly religious men".
[Quoted in Peter Barker and Cecil G. Shugart, eds., After Einstein: Proceedings of the Einstein Centennial Celebration at Memphis State University, p. 179.] Quindi ripeto, non è una mia deduzione, Einstein stesso, si definisce PROFONDAMENTE RELIGIOSO. Quindi ancora, per una persona che si definisce profondamente religiosa, che significato bisogna attribuire alla parole ESSERE (al maschile) se non DIO? Dimmelo tu, che hai sempre ragioneerano riflessioni di un grande scienziato. Non poesia o letteratura, quindi, ma pur sempre scienza anche se in forma divulgativa e personali
Come no, anche quando diceva "ciucciamelo" o "devo andare al cesso" faceva scienza....Senti, quella lettera in cui Einstein si esprimeva in quel modo era ( "life and death flow into one, and there is neither evolution nor destiny; only being"), è una lettera formale alla Regina Elisabetta del Belgio, quindi erano RIFLESSIONI. Non era scienza, ripeto, ma erano pur sempre le CONSIDERAZIONI DI UNO SCIENZIATO espresse in forma privata. Perchè come il Papa rimane pur sempre il Papa, anche quando, parla al telefona col macellaio, uno scienziato rimane sempre scienziato anche quando scrive una lettera, specie se è una lettera alla regina
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Re: Come distinguere atei e non atei?
La gravitazione in quanto legge sì. E un costrutto mentale. Poi come fatto empirico ovviamente, lo sanno pure i selvaggi con gli anelli al naso, che se ti butti dal monte ti sfracelli. Non bisogna essere uomini moderni, per sapere questo, anche gli animali che non hanno ragione, lo capiscono coll'istinto. Costruzione mentale significa che il concetto del rapporto fisico causa-effetto verificabile empiricamente nelle sua concatenazione spazio-temporale, in molte delle societa' arcaiche semplicemente non esiste, perche' la causazione è considerata sempre come divina o comunque sacrale, a prescindere da altre considerazioni di carattere linguistico. E così mentre sia gli occidentali che i selvaggi sanno empiricamente che buttandosi dal dirupo ci si sfracella, attibuiscono cause diverse all'evento, cioe applicano due narrazioni mitiche diverse dello stesso eventoRasputin ha scritto:
Bene, prova a saltare dalla finestra poi mi dici se la gravitazione è artificialmente e sistematicamente costruita dallo scienziato, da scenario artificialmente e sistematicamente costruito, oppure se ti ritrovi i femori nelle orecchie (Anche se sospetto tu li abbia già lí)
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Hara2 ha scritto:
Susu, se brownberry non ci fosse bisognerebbe inventarlo, secondo me è una delle cause per cui il circo è in crisi
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Re: Come distinguere atei e non atei?
blueberrymind ha scritto:La tecnica scientifica funziona perché è capace di modellare un mondo, un contesto, in cui solo la scienza può funzionare e di far passare questo contesto come la realtà semplicemente data mentre esso è al contrario uno scenario artificialmente e sistematicamente costruito, proprio come si costruisce un ambiente standard di laboratorio perfettamente controllabile secondo parametri definiti. Il fenomeno prima di essere rappresentabile deve essere predefinito dallo scienziato, isolato rigorosamente nelle singole parti che lo costituiscono, mentre tutto il resto viene scartato come interferente all' esattezza dell' osservazione. Quindi il fenomeno osservato non è più il fenomeno che si presenta, ma un modello, una sua rappresentazione ridotta e frantumata, e la verifica così impostata vale per quella rappresentazione, non per la realtà. La scienza per funzionare deve mutilare e sezionare la realtà e isolare quanto sezionato per far credere che quanto sezionato e isolato sia appunto tutta la realtà. Solo così la grande illusione della volontà di potenza tecnico-scientifica può apparire indubitabile.Justine ha scritto:
Le conclusioni che traggo è che la costante di gravitazione universale, assieme ad in mucchio di altri fenomeni standardizzati dalla matematica, funziona.
E poco importa che si rappresentino dati in sistemi ternari o binari o altri impiegati da matematiche "aliene": il sunto è che la rappresentabilità dei fenomeni esiste
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Come sempre parti da presupposti del tutto tuoi senza allegare dati empirici. Io mi potrei mettere a dire alla stessa maniera che "noi non possiamo osservare il sistema solare", e avrei detto una cagata, con la discriminante che almeno io so di averla detta. Noto poi che non ti sei dedicato alla lettura di quel paper Arxiv allegato, avresti trovato risposta a molte cose, tra cui la necessaria assenza di predefinizione fenomenica prima che qualcosa si verifichi a meno che non avvenga a livello macroscopico (quello sperimentale prettamente umano). Sezionare è attività che anche le "tue" religioni si avocano, ma a differenza della Scienza non riuscendoci poiché basate su asserti del tutto fumosi (vedi quelli sull'essere, che viene circostanziato senza attribuire basi solide all'esistenza o alla pertinenza rispetto ad altri sistemi che comunque non puoi esimerti dal categorizzare), nonché costruiti a nastro di Moebius, sicché una volta espressi con quegli esosferici ed insulsi tergiversanti sermoni tornano al punto di partenza: ma in termini pratici, "com'è che X è X^12?", per dire? Questo nessun culto può dirlo, poiché è impegnato a circoscrivere soffusamente un fenomeno con parole del tutto inadatte allo scopo, così come se facessi valutare ad un infante, con le sue limitazioni verbali, un film di Cassavetes.
A buon rendere
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Smettetela di bistrattare e misinterpretare la Scienza per fingere di dare plausibilità alle vostre troiate
Grazie
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Non vedo l'immagine di Hara, sarà Zuckerberg che colpisce tutto ciò che non è social
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blueberrymind ha scritto:La gravitazione in quanto legge sì. E un costrutto mentale. Poi come fatto empirico ovviamente, lo sanno pure i selvaggi con gli anelli al naso, che se ti butti dal monte ti sfracelli. Non bisogna essere uomini moderni, per sapere questo, anche gli animali che non hanno ragione, lo capiscono coll'istinto. Costruzione mentale significa che il concetto del rapporto fisico causa-effetto verificabile empiricamente nelle sua concatenazione spazio-temporale, in molte delle societa' arcaiche semplicemente non esiste, perche' la causazione è considerata sempre come divina o comunque sacrale, a prescindere da altre considerazioni di carattere linguistico. E così mentre sia gli occidentali che i selvaggi sanno empiricamente che buttandosi dal dirupo ci si sfracella, attibuiscono cause diverse all'evento, cioe applicano due narrazioni mitiche diverse dello stesso eventoRasputin ha scritto:
Bene, prova a saltare dalla finestra poi mi dici se la gravitazione è artificialmente e sistematicamente costruita dallo scienziato, da scenario artificialmente e sistematicamente costruito, oppure se ti ritrovi i femori nelle orecchie (Anche se sospetto tu li abbia già lí)
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Re: Come distinguere atei e non atei?
"Animali che non hanno ragione" saranno mica i tifosi sugli spalti?
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Justine ha scritto:Non vedo l'immagine di Hara, sarà Zuckerberg che colpisce tutto ciò che non è social
https://www.facebook.com/frate.egidio
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blueberrymind ha scritto:La gravitazione in quanto legge sì. E un costrutto mentale. Poi come fatto empirico ovviamente, lo sanno pure i selvaggi con gli anelli al naso, che se ti butti dal monte ti sfracelli. Non bisogna essere uomini moderni, per sapere questo, anche gli animali che non hanno ragione, lo capiscono coll'istinto. Costruzione mentale significa che il concetto del rapporto fisico causa-effetto verificabile empiricamente nelle sua concatenazione spazio-temporale, in molte delle societa' arcaiche semplicemente non esiste, perche' la causazione è considerata sempre come divina o comunque sacrale, a prescindere da altre considerazioni di carattere linguistico. E così mentre sia gli occidentali che i selvaggi sanno empiricamente che buttandosi dal dirupo ci si sfracella, attibuiscono cause diverse all'evento, cioe applicano due narrazioni mitiche diverse dello stesso eventoRasputin ha scritto:
Bene, prova a saltare dalla finestra poi mi dici se la gravitazione è artificialmente e sistematicamente costruita dallo scienziato, da scenario artificialmente e
sistematicamente costruito, oppure se ti ritrovi i femori nelle orecchie (Anche se sospetto tu li abbia già lí)
Meno male
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Hara2 ha scritto:Justine ha scritto:Non vedo l'immagine di Hara, sarà Zuckerberg che colpisce tutto ciò che non è social
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Niente male anche la reincarnazione finita male
Pardon per il gioco verbale
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Quindi se salto dalla finestra so già che mi faccio male e gravitazione c'entra sega!Rasputin ha scritto:blueberrymind ha scritto:La gravitazione in quanto legge sì. E un costrutto mentale. Poi come fatto empirico ovviamente, lo sanno pure i selvaggi con gli anelli al naso, che se ti butti dal monte ti sfracelli. Non bisogna essere uomini moderni, per sapere questo, anche gli animali che non hanno ragione, lo capiscono coll'istinto. Costruzione mentale significa che il concetto del rapporto fisico causa-effetto verificabile empiricamente nelle sua concatenazione spazio-temporale, in molte delle societa' arcaiche semplicemente non esiste, perche' la causazione è considerata sempre come divina o comunque sacrale, a prescindere da altre considerazioni di carattere linguistico. E così mentre sia gli occidentali che i selvaggi sanno empiricamente che buttandosi dal dirupo ci si sfracella, attibuiscono cause diverse all'evento, cioe applicano due narrazioni mitiche diverse dello stesso eventoRasputin ha scritto:
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Quindi?
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blueberrymind ha scritto:Quindi se salto dalla finestra so già che mi faccio male e gravitazione c'entra sega!Rasputin ha scritto:blueberrymind ha scritto:La gravitazione in quanto legge sì. E un costrutto mentale. Poi come fatto empirico ovviamente, lo sanno pure i selvaggi con gli anelli al naso, che se ti butti dal monte ti sfracelli. Non bisogna essere uomini moderni, per sapere questo, anche gli animali che non hanno ragione, lo capiscono coll'istinto. Costruzione mentale significa che il concetto del rapporto fisico causa-effetto verificabile empiricamente nelle sua concatenazione spazio-temporale, in molte delle societa' arcaiche semplicemente non esiste, perche' la causazione è considerata sempre come divina o comunque sacrale, a prescindere da altre considerazioni di carattere linguistico. E così mentre sia gli occidentali che i selvaggi sanno empiricamente che buttandosi dal dirupo ci si sfracella, attibuiscono cause diverse all'evento, cioe applicano due narrazioni mitiche diverse dello stesso eventoRasputin ha scritto:
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Quindi?
Allora qual'è la causa? Che essendo un papero non sai volare?
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Io devo ancora capire perché si è messo il simbolo femminile
Ha disforia di genere?
Ha disforia di genere?
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Justine ha scritto:Io devo ancora capire perché si è messo il simbolo femminile
Ha disforia di genere?
Fosse solo quello
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Ah beh, ogni tanto, guardo anche al male minore, eh!
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Justine ha scritto:
Come sempre parti da presupposti del tutto tuoi senza allegare dati empirici.Il talismano scientifico è è in realtà connesso alla capacità tecnica di riprodurre nel mondo quelle stesse condizioni. Quando si dice che un tostapane funziona, mentre ad esempio la telepatia no, ci si dimentica sempre di tutte le condizioni al contorno che bisogna materialmente e culturalmente costruire per far funzionare un tostapane, ci si dimentica di quanto profondamente deve essere trasformato il mondo per far sì che un tostapane funzioni. La prova? vai nella foresta amazzonica e prova a far funzionare un tostapane senza prima distruggerla rendendola un territorio industrializzato! Il funzionamento tecnico implica cioè la trasformazione del mondo secondo un modello di funzionamento tecnico.
Io mi potrei mettere a dire alla stessa maniera che "noi non possiamo osservare il sistema solare", e avrei detto una cagata, con la discriminante che almeno io so di averla detta.In che senso, scusa
Noto poi che non ti sei dedicato alla lettura di quel paper Arxiv allegato, avresti trovato risposta a molte cose, tra cui la necessaria assenza di predefinizione fenomenica prima che qualcosa si verifichi a meno che non avvenga a livello macroscopico (quello sperimentale prettamente umano).Ho perso il link me lo puoi rimandare per favore
Sezionare è attività che anche le "tue" religioni si avocano, ma a differenza della Scienza non riuscendoci poiché basate su asserti del tutto fumosi (vedi quelli sull'essere, che viene circostanziato senza attribuire basi solide all'esistenza o alla pertinenza rispetto ad altri sistemi che comunque non puoi esimerti dal categorizzare), nonché costruiti a nastro di Moebius, sicché una volta espressi con quegli esosferici ed insulsi tergiversanti sermoni tornano al punto di partenza:Quali sarebbero gli asserti fumosi??? Perche non parli della fumosità della scienza metereologica, che come sanno anche gli asini, quando c'azzecca, c'azzecca per caso? Eppure quella cosa con gli ometti in TV, che dicono tutti cose diverse, ad ogni ora diversa, viene chiamata scienza. Mentre l'astrologia che non è poi tanto diversa, viene chiamata truffa.
ma in termini pratici, "com'è che X è X^12?", per dire? Questo nessun culto può dirlo, poiché è impegnato a circoscrivere soffusamente un fenomeno con parole del tutto inadatte allo scopo, così come se facessi valutare ad un infante, con le sue limitazioni verbali, un film di Cassavetes.Non lo può dire perchè non non gli interessa dirlo. La religione non è scienza e non vuole essere scienza. Ha il suo dominio. I fenomeni appartengono alla scienza, non alla religione. Gli scienziati se vedono un filo d'erba, vogliono indagare da quale tipo di molecole è composta e quali forze della natura tengono il filo insieme. Ma l'erba cresce, con o senza questa comprensione. Si vuole separare l'erba da Lui, per studiarla separatamente. In questo modo è possibile compilare interi volumi sul tema, ma perché sprecare la nostra intelligenza in questo modo? Il ramo di un albero è bello finché è attaccato al tronco principale, ma non appena si taglia fuori di esso, si seccherà. Pertanto, a che pro studiare un ramo prosciugato? È uno spreco di intelligenza. Nella religione lo studio di ogni parte va presa in relazione al tutto, che alla fine è Dio. La religione studia le leggi fisiche della natura e della vita, ma non staccate dal tronco principale, l'essere di Dio.
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Re: Come distinguere atei e non atei?
"Far funzionare un tostapane senza distruggere la foresta amazzonica"
Vabbé
L'astrologia, oh, quanta rilevanza. Dodici destini per miliardi di umani, non sia mai che io, Ariete, debba avere destino diverso da milionate di altri Arieti su Terra
La religione non è scienza, non studia alcuna cosa se non come rendere accattivanti a deboli occhi le proprie fisime, e meno male: é incapacitata ad altro. In quanto allo spreco di intelletto, starei piuttoso attenta a dove sia diretto, in ben altra direzione rispetto a quella del ramo. Non è difficile
Vabbé
L'astrologia, oh, quanta rilevanza. Dodici destini per miliardi di umani, non sia mai che io, Ariete, debba avere destino diverso da milionate di altri Arieti su Terra
La religione non è scienza, non studia alcuna cosa se non come rendere accattivanti a deboli occhi le proprie fisime, e meno male: é incapacitata ad altro. In quanto allo spreco di intelletto, starei piuttoso attenta a dove sia diretto, in ben altra direzione rispetto a quella del ramo. Non è difficile
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Re: Come distinguere atei e non atei?
scusatemi posto qui....
ho un messaggio per cui justine sarebbe nella mia lista di persone ignorate. Non capisco perchè.... non ricordo di aver avuto screzi in passato con lei, se l'ho offesa in qualche modo me ne dispiace ma non saprei dire perchè....
ho un messaggio per cui justine sarebbe nella mia lista di persone ignorate. Non capisco perchè.... non ricordo di aver avuto screzi in passato con lei, se l'ho offesa in qualche modo me ne dispiace ma non saprei dire perchè....
compasso- -------------
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Re: Come distinguere atei e non atei?
In ignore ho Hakudo (un vecchio utente con cui in passato avevo scazzato pesantemente)
Infatti non ricordo nemmeno io episodi spiacevoli con te, Compasso
Infatti non ricordo nemmeno io episodi spiacevoli con te, Compasso
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Re: Come distinguere atei e non atei?
compasso ha scritto:scusatemi posto qui....
ho un messaggio per cui justine sarebbe nella mia lista di persone ignorate. Non capisco perchè.... non ricordo di aver avuto screzi in passato con lei, se l'ho offesa in qualche modo me ne dispiace ma non saprei dire perchè....
Ma no, secondo me potresti avere fatto qualche clic per errore...li vedi i suoi messaggi?
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Re: Come distinguere atei e non atei?
no... mi dice di cliccare su mostrare il messaggio
compasso- -------------
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Re: Come distinguere atei e non atei?
ok l'ho tolta dalla lista... boh...
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Ho provato a ricercare nello storico dei miei messaggi, non mi sembra di aver avuto accese dispute con te...
Anche perché per bloccare bisogna volontariamente accedere all'opzione apposita, boh ._.
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Re: Come distinguere atei e non atei?
compasso ha scritto:ok l'ho tolta dalla lista... boh...
Se ce l'avevi in lista molto probabilmente è perché per sbaglio ce l'avevi messa tu, visto che
Justine ha scritto:Ho provato a ricercare nello storico dei miei messaggi, non mi sembra di aver avuto accese dispute con te...
Anche perché per bloccare bisogna volontariamente accedere all'opzione apposita, boh ._.
...tra l'altro, se fossi stata tu a bloccare lui, saresti stata tu a non vedere i suoi messaggi e non il contrario.
Cosa (Non grave) risolta
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Sì, dicevo per confermare che nemmeno io avevo avuto così gravi motivi di confinarlo nell'ignore -cosa che ho fatto, finora, esclusivamente con Hakudo- a riprova del fatto che non ci siamo presi per i capelli.
Curioso, piuttosto, che in quella lista non ci sia Browny (brownberry)
Curioso, piuttosto, che in quella lista non ci sia Browny (brownberry)
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Che poi prenddersi per i capelli con un utente mite/pacato come compasso la vedo dura eh
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Yep, ma ormai su queste pagine abbiamo visto di tutto, quindi...
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Ahahah, che boiata galattica! In Amazzonia i tostapane funzionano benissimo, garantito per esperienza personale! E la distruzione della foresta non è causata dai tostapane.blueberrymind ha scritto:Il talismano scientifico è è in realtà connesso alla capacità tecnica di riprodurre nel mondo quelle stesse condizioni. Quando si dice che un tostapane funziona, mentre ad esempio la telepatia no, ci si dimentica sempre di tutte le condizioni al contorno che bisogna materialmente e culturalmente costruire per far funzionare un tostapane, ci si dimentica di quanto profondamente deve essere trasformato il mondo per far sì che un tostapane funzioni. La prova? vai nella foresta amazzonica e prova a far funzionare un tostapane senza prima distruggerla rendendola un territorio industrializzato! Il funzionamento tecnico implica cioè la trasformazione del mondo secondo un modello di funzionamento tecnico.
Invece, per far funzionare la telepatia, che "contorno" ci vuole? Insalata e pomodori?
Ma quante ne spari, sei una barzelletta!
Intanto, ignorante come una capra, si dice "meteorologica" e non "metereologica". L'itagliano sappilo. Prima di fare l'arrogante e lo sbruffone. E le previsioni del tempo funzionano in modo più che soddisfacente. Mentre l'astrologia è una ridicola superstizione. Paragone che più alla cazzo non si può.blueberrymind ha scritto:Quali sarebbero gli asserti fumosi??? Perche non parli della fumosità della scienza metereologica, che come sanno anche gli asini, quando c'azzecca, c'azzecca per caso? Eppure quella cosa con gli ometti in TV, che dicono tutti cose diverse, ad ogni ora diversa, viene chiamata scienza. Mentre l'astrologia che non è poi tanto diversa, viene chiamata truffa.
Ma vedi un po' che farneticazione, "l'erba cresce", e poi quand'è cresciuta te la rolli in un cannone, immagino, e si capisce bene quante te ne fai di quelle canne!blueberrymind ha scritto:Non lo può dire perchè non non gli interessa dirlo. La religione non è scienza e non vuole essere scienza. Ha il suo dominio. I fenomeni appartengono alla scienza, non alla religione. Gli scienziati se vedono un filo d'erba, vogliono indagare da quale tipo di molecole è composta e quali forze della natura tengono il filo insieme. Ma l'erba cresce, con o senza questa comprensione. Si vuole separare l'erba da Lui, per studiarla separatamente. In questo modo è possibile compilare interi volumi sul tema, ma perché sprecare la nostra intelligenza in questo modo? Il ramo di un albero è bello finché è attaccato al tronco principale, ma non appena si taglia fuori di esso, si seccherà. Pertanto, a che pro studiare un ramo prosciugato? È uno spreco di intelligenza. Nella religione lo studio di ogni parte va presa in relazione al tutto, che alla fine è Dio. La religione studia le leggi fisiche della natura e della vita, ma non staccate dal tronco principale, l'essere di Dio.
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Re: Come distinguere atei e non atei?
blueberrymind ha scritto:. Si vuole separare l'erba da Lui, per studiarla separatamente.
sfighter su UAAR ha scritto: Ma si vuole separare la sua erba da Lui, per studiarla separatamente.
Hara su UAAR ha scritto:
"E il settimo giorno,Dio si riposò, e disse a Adamo: "Adà, cazzo, ma la vuoi passare?"*
*Talmud, trattato Shabbat folio 72c
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Comunque senza volerlo qualcosa ci ha azzeccato, mai visti tanti meteorismi
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Fra un po' avremo sul forum le certificazioni in merito alle emissioni ambientali nocive
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Re: Come distinguere atei e non atei?
L'astrologia NON funziona più di quanto funzioni la METEREOLOGIAJustine ha scritto:
L'astrologia, oh, quanta rilevanza. Dodici destini per miliardi di umani, non sia mai che io, Ariete, debba avere destino diverso da milionate di altri Arieti su Terra
La religione non è scienza, non studia alcuna cosa se non come rendere accattivanti a deboli occhi le proprie fisime, e meno male: é incapacitata ad altro. In quanto allo spreco di intelletto, starei piuttoso attenta a dove sia diretto, in ben altra direzione rispetto a quella del ramo. Non è difficile
La religione non è scienza, è ovvio, e non vedo perchè dovrebbe diventarlo. Ma come ti ho domostrato nel post precedente chi studia Dio, studia tutto i relazione a Lui: filosofia, storia, e tutte le scienze, anche quelle che l'occidente ancora non conosce. I testi stanno lì per chi vuole documentarsi
blueberrymind- -------------
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Re: Come distinguere atei e non atei?
E vai, capra! Capra! Capra! Si dice METEOROLOGIA non METEREOLOGIA, CAPRA!!!blueberrymind ha scritto:
L'astrologia NON funziona più di quanto funzioni la METEREOLOGIA
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Re: Come distinguere atei e non atei?
blueberrymind ha scritto:
L'astrologia NON funziona più di quanto funzioni la METEREOLOGIA
Ma come ti ho domostrato nel post precedente chi studia Dio, studia tutto i relazione a Lui: filosofia, storia, e tutte le scienze,
anche quelle che l'occidente ancora non conosce.
Hara2- -----------
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Re: Come distinguere atei e non atei?
doppione
Ultima modifica di Hara2 il Ven 30 Gen 2015 - 16:24 - modificato 1 volta.
Hara2- -----------
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Minsky ha scritto:Ahahah, che boiata galattica! In Amazzonia i tostapane funzionano benissimo, garantito per esperienza personale! E la distruzione della foresta non è causata dai tostapane.blueberrymind ha scritto:Il talismano scientifico è è in realtà connesso alla capacità tecnica di riprodurre nel mondo quelle stesse condizioni. Quando si dice che un tostapane funziona, mentre ad esempio la telepatia no, ci si dimentica sempre di tutte le condizioni al contorno che bisogna materialmente e culturalmente costruire per far funzionare un tostapane, ci si dimentica di quanto profondamente deve essere trasformato il mondo per far sì che un tostapane funzioni. La prova? vai nella foresta amazzonica e prova a far funzionare un tostapane senza prima distruggerla rendendola un territorio industrializzato! Il funzionamento tecnico implica cioè la trasformazione del mondo secondo un modello di funzionamento tecnico.In mezzo alla foresta? Se la tua Amazzonia è come "la mia Africa" di Sydney Pollack, quella degli hotel a 5 stelle, dei borghesi arricchiti e annoiati che cercano avventure esotiche, senz'altro sì. Parlavo NON della "tua Amazzonia". E il tostapane è solo un esempio della distruzione della foresta per colpa delle tecnologie moderne, niente di più
Invece, per far funzionare la telepatia, che "contorno" ci vuole? Insalata e pomodori?
Ma quante ne spari, sei una barzelletta!La telepatia funziona, anche agli occhi dell’uomo moderno appare come un insieme di ridicole, assurde e forse aberranti superstizioni, funziona ed ha una sua efficacia, all’interno della particolare conoscenza e visione del mondo delle popolazioni che le hanno adottate. Sei proprio così sicuro che la meteorologia occidentale abbia uno statuto scientifico di valore più alto della telepatia dei popoli antichi? Sei capace di provarlo? Razza di ipocriti, prima distruggete l'habitat ecologico in cui queste poplazioni vivono, poi vi lamentate che la loro scienza non funziona? Anche qui dopo che una guerra nucleare avrà distrutto tutto, la vostra tecnologia non funzionerà, stai sicuro di questoIntanto, ignorante come una capra, si dice "meteorologica" e non "metereologica". L'itagliano sappilo. Prima di fare l'arrogante e lo sbruffone. E le previsioni del tempo funzionano in modo più che soddisfacente. Mentre l'astrologia è una ridicola superstizione. Paragone che più alla cazzo non si può.blueberrymind ha scritto:Quali sarebbero gli asserti fumosi??? Perche non parli della fumosità della scienza metereologica, che come sanno anche gli asini, quando c'azzecca, c'azzecca per caso? Eppure quella cosa con gli ometti in TV, che dicono tutti cose diverse, ad ogni ora diversa, viene chiamata scienza. Mentre l'astrologia che non è poi tanto diversa, viene chiamata truffa.Chiamala come ti pare, io ho usato la forma popolare, e se i tuoi argomenti per difendere questa scienza sono tutti qui, siamo alla frutta! E poi non sono affatto arrogante, sei tu che sbruffi come un cavallo inquieto, solo perchè parlo di telepatia. Parlare di concetti che ti sono alieni, è forse questa arrganza? Solo perchè ti sono ostici e sconosciuti? Limpido esempio di democrazia e rispetto per gli altri.....Ma vedi un po' che farneticazione, "l'erba cresce", e poi quand'è cresciuta te la rolli in un cannone, immagino, e si capisce bene quante te ne fai di quelle canne!blueberrymind ha scritto:Non lo può dire perchè non non gli interessa dirlo. La religione non è scienza e non vuole essere scienza. Ha il suo dominio. I fenomeni appartengono alla scienza, non alla religione. Gli scienziati se vedono un filo d'erba, vogliono indagare da quale tipo di molecole è composta e quali forze della natura tengono il filo insieme. Ma l'erba cresce, con o senza questa comprensione. Si vuole separare l'erba da Lui, per studiarla separatamente. In questo modo è possibile compilare interi volumi sul tema, ma perché sprecare la nostra intelligenza in questo modo? Il ramo di un albero è bello finché è attaccato al tronco principale, ma non appena si taglia fuori di esso, si seccherà. Pertanto, a che pro studiare un ramo prosciugato? È uno spreco di intelligenza. Nella religione lo studio di ogni parte va presa in relazione al tutto, che alla fine è Dio. La religione studia le leggi fisiche della natura e della vita, ma non staccate dal tronco principale, l'essere di Dio.Ma guarda un pò che strana la vita, quello che riduce tutto in barzelletta, poi accusa me di sparare barzellette! Così va ormai il mondo: il bue che dici cornuto all'asino!
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Re: Come distinguere atei e non atei?
La forma corretta di questo sostantivo, che deriva dal greco metèora (‘fenomeno atmosferico’), è meteorologiaMinsky ha scritto:E vai, capra! Capra! Capra! Si dice METEOROLOGIA non METEREOLOGIA, CAPRA!!!blueberrymind ha scritto:
L'astrologia NON funziona più di quanto funzioni la METEREOLOGIA
La forma metereologia è dovuta al fatto che la sequenza -eoro- è poco comune in italiano e tende a essere sostituita con la più frequente -ereo-, presente in parole come stereo, aereo, cinereo ecc.
(Enciclopedia Treccani)
blueberrymind- -------------
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Inoltre si scrive "po' " ed i puntini di sospensione vanno a terne, non a miliardi
Ci fa inoltre piacere che tu non sappia che i cumulonembi sono latori di tempeste per certo, e numerose altre cose
Ci fa inoltre piacere che tu non sappia che i cumulonembi sono latori di tempeste per certo, e numerose altre cose
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Re: Come distinguere atei e non atei?
blueberrymind ha scritto:
L'astrologia NON funziona più di quanto funzioni la METEREOLOGIA
Beh... No, dai...
Una volta le previsioni del tempo erano affidabili su scala regionale (sono abbastanza vecchio per ricordare la RAI con due soli canali in b/n e nessuna rete privata) tanto è vero che le previsioni RAI (su base nazionale) venivano (quasi) regolarmente smentite mentre quelle della TSI (la TV della Svizzera italiana, all'epoca visibile in chiaro a patto di non abitare troppo lontani dal confine) erano "più azzeccate".
Oggi la scienza (son passati quarant'anni e poco più, ma paiono quattro secoli) consente delle previsioni meteorologiche in linea di massima affidabili (il che non significa necessariamente "esatte") anche su scala continentale.
Nel frattempo l'astrologia è rimasta quella che era (e anzi mi pare sempre più banalizzata).
Direi che le due "discipline" non possono (più) essere nemmeno confrontabili.
Vedi carissimo, che spesso ci si dimentica di un principio fondamentale a livello metodologico, pure al netto di orpelli che il "tifoso" di turno voglia appioppare al concetto, nel tentativo di tirar acqua al proprio mulino (e sia detto in senso neutro e per soprammercato, del tutto impersonalmente).
La scienza ha un approccio asintotico verso la verità (di cui ovviamente NON è depositaria, ma semmai "serva", se mi passi l'espressione) entro i cui limiti può affermare (previa dimostrazione) il dato acquisito senza elevarlo a "paradigma".
E' in costante (e alle volte contraddittoria, ipso facto) evoluzione nel mentre che tenta di migliorarsi vieppiù nei termini descrittivi (e con tutti i limiti del caso, anche "predittivi") in base all'acquisizione di informazioni sperimentate a vario titolo.
Il paragone mi pare s-centrato, mon ami.
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Re: Come distinguere atei e non atei?
blueberrymind ha scritto:La forma corretta di questo sostantivo, che deriva dal greco metèora (‘fenomeno atmosferico’), è meteorologiaMinsky ha scritto:E vai, capra! Capra! Capra! Si dice METEOROLOGIA non METEREOLOGIA, CAPRA!!!blueberrymind ha scritto:
L'astrologia NON funziona più di quanto funzioni la METEREOLOGIA
La forma metereologia è dovuta al fatto che la sequenza -eoro- è poco comune in italiano e tende a essere sostituita con la più frequente -ereo-, presente in parole come stereo, aereo, cinereo ecc.
(Enciclopedia Treccani)
La forma scorretta metereologia - c'è scritto sulla Treccani, furbone.
Sei un campione di cialtronaggine, non c'è che dire!
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Minsky dimmi la verità:
Lo hai pagato tu per convincere gli atei moderati come me a passare alle vie di fatto ??????
Lo hai pagato tu per convincere gli atei moderati come me a passare alle vie di fatto ??????
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Lo giuro sulla bibbia, io fino a una settimana fa non immaginavo nemmeno che potesse esistere un campione come lui.Mandalay ha scritto:Minsky dimmi la verità:
Lo hai pagato tu per convincere gli atei moderati come me a passare alle vie di fatto ??????
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Re: Come distinguere atei e non atei?
primaverino ha scritto:blueberrymind ha scritto:
L'astrologia NON funziona più di quanto funzioni la METEREOLOGIA
Beh... No, dai...
Una volta le previsioni del tempo erano affidabili su scala regionale (sono abbastanza vecchio per ricordare la RAI con due soli canali in b/n e nessuna rete privata) tanto è vero che le previsioni RAI (su base nazionale) venivano (quasi) regolarmente smentite mentre quelle della TSI (la TV della Svizzera italiana, all'epoca visibile in chiaro a patto di non abitare troppo lontani dal confine) erano "più azzeccate".
Oggi la scienza (son passati quarant'anni e poco più, ma paiono quattro secoli) consente delle previsioni meteorologiche in linea di massima affidabili (il che non significa necessariamente "esatte") anche su scala continentale.
Nel frattempo l'astrologia è rimasta quella che era (e anzi mi pare sempre più banalizzata).
Direi che le due "discipline" non possono (più) essere nemmeno confrontabili.
Vedi carissimo, che spesso ci si dimentica di un principio fondamentale a livello metodologico, pure al netto di orpelli che il "tifoso" di turno voglia appioppare al concetto, nel tentativo di tirar acqua al proprio mulino (e sia detto in senso neutro e per soprammercato, del tutto impersonalmente).
La scienza ha un approccio asintotico verso la verità (di cui ovviamente NON è depositaria, ma semmai "serva", se mi passi l'espressione) entro i cui limiti può affermare (previa dimostrazione) il dato acquisito senza elevarlo a "paradigma".
E' in costante (e alle volte contraddittoria, ipso facto) evoluzione nel mentre che tenta di migliorarsi vieppiù nei termini descrittivi (e con tutti i limiti del caso, anche "predittivi") in base all'acquisizione di informazioni sperimentate a vario titolo.
Il paragone mi pare s-centrato, mon ami.
Grandi scienziati come Newton, Keplero, Copernico e Galileo studivano l'astrologia e compilavano oroscopi, tanto per cominciare. Chiaramente la meteorologia non è una scienza, non è supportata da prove in laboratorio. Anche se si presenta come un sistema di pensiero e di ricerca dotato di un più efficace potere predittivo dell'astrologia, esso è in realtà molto modesto: secondo due meteorologi americani Samenow e Fritz "prevedere le pioggie è come guardare in una pentola di acqua bollente e cercare di prevedere dove si formerà una bolla e quanto grande sarà" (http://www.ilpost.it/2015/01/04/previsioni-del-tempo-affidabili/)
Il fatto è che mentre la scienza sa prevedere l'ora e il luogo in cui avverrà la prossima eclisse di sole, gli astrologi in India non solo sanno prevederle con la stessa precisione (e questo da molti secoli prima che lo fa l'occidente), ma sanno anche il significato profondo di quegli eventi. Gli scienziati occidentali non sanno perchè avviene questa sorta di "perturbazione cosmica" proprio in quel periodo, perche' avviene con quelle (ir)regolarita' di tempo, perchè (e cosa causa) il fatto che la luna si interponga fra sole e terra (come fa l'astrologia vedica); quindi, anche se sanno calcolare i tempi al secondo (che di per se vuol dire molto poco), rimangono molto al di sotto dell'astrolgia vedica che sa dare un significato a quegli eventi.
Rimane il fatto che forza della meteoreogia è di tipo probabilistico, non diversamente dall'astrolgia e dalle scienze che studiano l'uomo e il suo comportamento. La differenza sta nel fatto che la scienza moderna è stata più abile dell'astrologia nel proporsi come artefice interessata alla propria leggenda, autocertificando la propria capacità predittiva e la propria efficacia operativa, più di quanto non stiano a dimostrare i fatti nudi e crudi.
Leggo sul sito ufficiale delle previsioni meteorologiche italiane questa insulsa difesa della propria affidabulità e lo affido alla tua intelligenza:
"In linea generale, le previsioni meteorologiche sono informazioni. Come ogni altra informazione, più riesce a rispecchiare realisticamente la situazione che descrive e più risulta utile. Possiamo certamente dire che le informazioni consentono di gestire un’incertezza, contengono conoscenza ed esperienza, si avvalgono di una raccolta di dati, della loro analisi, rappresentazione e interpretazione, in termini di situazione presente e futura, hanno un valore in quanto potenzialmente utili per prendere decisioni. Tuttavia, per la loro essenza intangibile e di apparente naturale realizzazione, le informazioni che si riferiscono ad uno stesso episodio, anche se provenienti da fonti diverse, spesso ci appaiono analoghe, cioè di uguale valore. In realtà, le informazioni non sono tutte uguali e non è sempre facile essere certi del reale contributo che da esse ci si può aspettare. Ribaltando il punto di vista, non è semplice essere sicuri di star utilizzando quelle migliori. Le previsioni meteorologiche, come già accennato, rispecchiano a pieno gli elementi che caratterizzano l’essenza delle informazioni. Ma allora… come possiamo distinguere una informazione da un’altra? Ci sono dei criteri che ci dovrebbero dare una mano a capire meglio cosa abbiamo di fronte e quanto, e se può esserci realmente utile?"
(Che affidabilità hanno le previsioni meteorologiche? | MeteoAM.it - Servizio Meteorologico Aeronautica Militare:http://www.meteoam.it/?q=affidabilit%C3%A0_previsioni_tempo)
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Oggi infatti io ho avuto il destino di altri milioni di Ariete astrologici (magari le previsioni erano fortuna in amore e qualcuno è morto sotto una mietitrebbia)
Ormai ha copincollato tutta la Rete qui. Senti, BB, mica ci puoi postare i testi di qualche bel libro, capitolo per capitolo? Come un amanuense della moderna era digitale
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Re: Come distinguere atei e non atei?
Vorrei spezzare una lancia a favore dei meteorologici con un commento noiosissimo che ricorda con cosa hanno a che fare...
I modelli usati per le previsioni del tempo si basano su equazioni differenziali non lineari che, pur descrivendo in modo analitico la dinamica dell'atmosfera, non sono risolvibili in maniera esatta e quindi devono essere appunto risolte mediante
tecniche di integrazione numerica...all'aumentare del numero di fattori introdotti, aumenta il costo computazionale e quindi i tempi di calcolo, inoltre anche se si sapesse risolvere analiticamente le equazioni che descrivono la dinamica dell'atmosfera, a causa della natura non-lineare delle stesse, gli errori sulle condizioni al contorno iniziali (che derivano da dati misurati, gli errori ci sono sempre, a volte pure mancano i dati) verrebbero notevolmente amplificati...per isolare una soluzione più probabile si ricorre anche al metodo stocastico, ma stopaiodipalle che siamo in grado di essere vicini alla soluzione "sicura"...ci sono dei limiti, ma di fondo non c'è nulla di inventato...
...insomma chiunque abbia visto anche solo una volta nella sua vita un'eq. diff. non lineare sa bene che sono bestemmie, bisogna accontentarsi...
Non si può sparare così sulla scienza in sto modo e fare improbabili paragoni (astrologia? quella si fonda su credenze e tradizioni, mica eq. diff. tipo Navier-Stokes)...ringraziamo invece chi si è concretamente rotto le palle e ci ha studiato sù per ottenere i risultati che utilizziamo ora...
I modelli usati per le previsioni del tempo si basano su equazioni differenziali non lineari che, pur descrivendo in modo analitico la dinamica dell'atmosfera, non sono risolvibili in maniera esatta e quindi devono essere appunto risolte mediante
tecniche di integrazione numerica...all'aumentare del numero di fattori introdotti, aumenta il costo computazionale e quindi i tempi di calcolo, inoltre anche se si sapesse risolvere analiticamente le equazioni che descrivono la dinamica dell'atmosfera, a causa della natura non-lineare delle stesse, gli errori sulle condizioni al contorno iniziali (che derivano da dati misurati, gli errori ci sono sempre, a volte pure mancano i dati) verrebbero notevolmente amplificati...per isolare una soluzione più probabile si ricorre anche al metodo stocastico, ma stopaiodipalle che siamo in grado di essere vicini alla soluzione "sicura"...ci sono dei limiti, ma di fondo non c'è nulla di inventato...
...insomma chiunque abbia visto anche solo una volta nella sua vita un'eq. diff. non lineare sa bene che sono bestemmie, bisogna accontentarsi...
Non si può sparare così sulla scienza in sto modo e fare improbabili paragoni (astrologia? quella si fonda su credenze e tradizioni, mica eq. diff. tipo Navier-Stokes)...ringraziamo invece chi si è concretamente rotto le palle e ci ha studiato sù per ottenere i risultati che utilizziamo ora...
Sandro- ------------
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SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 27.01.15
Re: Come distinguere atei e non atei?
Vi è sfuggita questa perla?
(Perfettamente IT)
brownberry ha scritto:Rimane il fatto che forza della meteoreogia
(Perfettamente IT)
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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SCALA DI DAWKINS :
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