L'uomo o la società?
+11
Masada
primaverino
Rasputin
francy1
loonar
alberto
mix
Faria
Elima
Werewolf
compasso
15 partecipanti
Pagina 2 di 3
Pagina 2 di 3 • 1, 2, 3
Re: L'uomo o la società?
Ho dato solo una scorsa, ma a quanto mi risulta il bisogno del sentimento religioso non è congenito
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: L'uomo o la società?
compasso ha scritto:
Ne viene la necessità di andare verso posizioni mediane, ad una contemperazione degli interessi ad una società democratica non dissimile da quella odierna.
Ma la prospettiva, a mio avviso, deve essere quella che guarda all'uomo. La società' e sempre è solo un bene/servizio seppure necessitato che l'uomo si da per la sua piena realizzazione. E' questa necessità, la necessità di una convivenza che porta poi molti a compiere quella inversione di prospettiva che non dovrebbe esserci.
non so, potremmo stare a parlarne secoli... ma non mi piace la prospettiva...
si quella che guarda all'uomo, ma a che uomo?
a quale idea di uomo?
ti accorgi che quello che tu proponi è quello che già vivi, è il pensiero dominante nella tua cultura, ciò che ti hanno insegnato?
guardiamola invece in prospettiva "zen": cogliamo la realtà accogliendo i suoi paradossi, invece di vivisezionarla in dualismi razionali.
non esiste: o la società o l'uomo.
esiste solo l'uomo come essere sociale e in relazione a un ambiente/biosfera,
e esiste solo una società fatta di uomini in competizione-relazione con altre società.
ogni ragionamento che partisse con lo scindere questa realtà razionalizzando gli enti "uomo" e "società" e la mantenesse fino alla fine sarebbe per me proceduralmente non corretto.
l'uomo è un animale sociale, in quanto, mammifero, resta 9 mesi nella pancia di un altro e poi gli succhia energia per anni prima di essere indipendente.
ed è dipendente dai legami affettivi che si creano.
la nostra esperienza antropologica fondante è quindi quella di non poter essere soli, di dipendere, di essere società.
fino a quando si viveva 30 anni o poco più di media, la vita umana è stata segnata da quindici anni in cui sei figlio, e quindici in cui sei plurigenitore...
tutto era società, relazione, dipendenza, dedizione.
noi veniamo da quella storia... per milioni di anni...
ora, osserviamo l'ambiente... ci condiziona.
quando licurgo vara in sparta la sua leggendaria riforma quella società si prepara a fronteggiare una cruda realtà: la libertà e il benessere sono continuamente minacciati dal più forte.
ergo: dobbiamo essere i più forti .
è quindi giusto eliminare i bimbi gracili, è quindi giusto vivere preparandosi alla guerra.
e i valori saranno l'onore, il coraggio, la forza fisica, il sacrificio per la collettività immersa in una gigantesca selezione naturale spietata...
perchè non c'è una società... ce ne sono tante...
non molto diversamente accadde con hitler, dopo la crisi del 29, non molto diversamente potrebbe riaccadere in italia fra un po'.
la cultura e l'ideale raramente regge l'impatto con l'impero del bisogno primario...
si, perchè c'è la società, e è immersa in altre società... e in competizione, con i sorrisi davanti ai telegiornali e le trame nelle stanze di palazzo.
lennon ci direbbe che basta armi, basta guerra...
perchè è assolutamente impensabile che una volta che avessimo eliminato le nostre i cinesi il giorno dopo non ci attaccherebbero?? gente che non ha pietà dei propri concittadini la avrebbe di noi stranieri e fino ad ora sfruttatori e dominatori?
e allora di cosa si parla?
forse di troppo...
forse di niente...
noi siamo in quanto relazione...
ma cosa è l'uomo?
creiamo una idea universale di uomo?
è giusto che esistano società?
è giusta la competizione, fra uomini, e fra società?
è giusta la cultura dell'immagine?
è giusta l'idea che la felicità stia nel comprare ciò che la pubblicità propone?
è giusto l'ideale dell'amore romantico?
è giusto che alcuni uomini speculino su imprese e lavoro reale facendole fallire?
è giusto che la generazione dei vecchi decida i debiti e indica le guerre che poi i 18enni dovranno combattere?
è giusto che ... ?
è giusto creare una idea di uomo?
un "dover essere", "diventare"?
da cosa si parte?
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: L'uomo o la società?
Ohibò, ma perché vi incartate in questo modo?
Non sto disegnando una società ideale. Parto da un dato reale, l'Italia di oggi, per affermare che a mio avviso manca in chi decide una giusta prospettiva nel considerare i problemi e le possibili soluzioni.
Ho posto una semplice domanda e rilevo che in Italia prevale nei più la considerazione secondo cui la società' sia più importante del singolo uomo (ossia di loro stessi). Questo porta chi decide ad adottare soluzioni ai problemi che fatalmente cozzano contro i diritti di alcuni se non addirittura a creare il problema stesso
L'esempio della Val Susa e' quello più immediato.
mi chiedi quale uomo? Ti rispondo il pensionato che non arriva a fine mese, la vicina di casa che non trova posto all'ospedale ecc ecc.
non credo ci sia bisogno di ridefinire cosa esso sia. Le costituzioni occidentali, in effetti, non sono altro che il punto di arrivo proprio di una lunga e secolare discussione sulla società e sull'uomo che non ho intenzione "ovviamente"di riaprire.
Parto da questo, da un dato reale.... Dal prevalere di una cultura, quella autoritativa rispetto a quella libertaria.
Non sto disegnando una società ideale. Parto da un dato reale, l'Italia di oggi, per affermare che a mio avviso manca in chi decide una giusta prospettiva nel considerare i problemi e le possibili soluzioni.
Ho posto una semplice domanda e rilevo che in Italia prevale nei più la considerazione secondo cui la società' sia più importante del singolo uomo (ossia di loro stessi). Questo porta chi decide ad adottare soluzioni ai problemi che fatalmente cozzano contro i diritti di alcuni se non addirittura a creare il problema stesso
L'esempio della Val Susa e' quello più immediato.
mi chiedi quale uomo? Ti rispondo il pensionato che non arriva a fine mese, la vicina di casa che non trova posto all'ospedale ecc ecc.
non credo ci sia bisogno di ridefinire cosa esso sia. Le costituzioni occidentali, in effetti, non sono altro che il punto di arrivo proprio di una lunga e secolare discussione sulla società e sull'uomo che non ho intenzione "ovviamente"di riaprire.
Parto da questo, da un dato reale.... Dal prevalere di una cultura, quella autoritativa rispetto a quella libertaria.
compasso- -------------
- Numero di messaggi : 134
Età : 62
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 02.12.13
Re: L'uomo o la società?
compasso ha scritto:jessica ha scritto:compasso ha scritto:Certamente, loonar, ma personalmente non mi passa neanche nell'anticamera del cervello di voler imporre ad un cattolico alcunché (di redigere un testamento biologico... Di divorziare, di abortire ecc ecc)
così come credo a qualunque ateo o meglio a chiunque abbia a cuore la propria libertà e quella degli altri.
Ne viene che l'impegno di tutti deve andare nella direIone di accrescere le libertà dell'uomo e non di limitarle sempre più.
mi pare sia di non molti mesi fa la discussione sul vietare il battesimo dei figli...
Non mi sembra di averci partecipato ( essendomi iscritto l'altro ieri....)
Perché mai per gli atei sarebbe giusto obbligare i cattolici a non battezzare i propri figli?
Cazzi loro.
non mi riferivo a te, ma al "qualunque ateo" di cui parlavi.
Ospite- Ospite
Re: L'uomo o la società?
dico pure io la mia, anche se ormai più o meno si sarà capito come la penso...
ebbene chi conta di più? non saprei, e non credo si possa rispondere in effetti, è come chiedere se conta di più il cuore, i reni, o il pancreas, perchè le cose funzionino deve funzionare tutto... gli utlitaristi(da bentham a mill) ti direbbero che l' interesse dei più prevale, e che le azioni dei singoli quanto quelle delle istituzioni vanno valutate non secondo regole morali astratte, ma solo in base agli effetti concreti che queste hanno sul resto degli individui(e quindi sono SOLO gli effetti delle azioni a definirne la bontà, non le intenzioni)
se un' azione produce una certa quantità di disagi per tot persone, allora questa è da preferire ad un' azione che ne produce, per esempio il doppio... insomma si fa un bilancio ''economico'' tra vantaggi e svantaggi complessivi
quindi l' etica diventa un fatto puramente quantitativo, e si valuta in base ai numeri, ed ecco un criterio ''oggettivo'' per la valutazione dell' agire umano!!
a me non piace sto modo di vedere le cose, e mi pare una forma di illuminismo stronzoide(di quello un po' coercitivo e arrogante che ti impone la SUA idea di bene, giusto, uguaglianza, basandosi su un' idea un tantino sballata di razionalità... ), poi certo, ci sono situazioni in cui la cosa si può applicare con successo, ed anzi spesso è l' unico modo per valutare situazioni complicate... in economia si fa così per esempio(e non è che gli economisti c' azzecchino poi così spesso infatti!!)... poi pure tra gli economisti c'è qualcuno che cerca di allargare il campo, di andare oltre la mera convenienza economica basata sull' idea astratta che le parti in gioco tendano sempre e solo a massimizzare i profitti e ridurre le spese, nel modo più razionale... semplicemente non è così... le cose sono più complicate...
insomma, io sono contro chi, con la scusa della razionalità, del potere pubblico, dell' uguaglianza, della giustizia sociale ecc... cerca di imporre agli altri il suo volere!! che siano singoli, categorie, o la società tutta
l' interesse dei più non deve prevalere a priori dunque, e chi gestisce il potere deve garantire i singoli e non imporgli il suo volere
ebbene chi conta di più? non saprei, e non credo si possa rispondere in effetti, è come chiedere se conta di più il cuore, i reni, o il pancreas, perchè le cose funzionino deve funzionare tutto... gli utlitaristi(da bentham a mill) ti direbbero che l' interesse dei più prevale, e che le azioni dei singoli quanto quelle delle istituzioni vanno valutate non secondo regole morali astratte, ma solo in base agli effetti concreti che queste hanno sul resto degli individui(e quindi sono SOLO gli effetti delle azioni a definirne la bontà, non le intenzioni)
se un' azione produce una certa quantità di disagi per tot persone, allora questa è da preferire ad un' azione che ne produce, per esempio il doppio... insomma si fa un bilancio ''economico'' tra vantaggi e svantaggi complessivi
quindi l' etica diventa un fatto puramente quantitativo, e si valuta in base ai numeri, ed ecco un criterio ''oggettivo'' per la valutazione dell' agire umano!!
a me non piace sto modo di vedere le cose, e mi pare una forma di illuminismo stronzoide(di quello un po' coercitivo e arrogante che ti impone la SUA idea di bene, giusto, uguaglianza, basandosi su un' idea un tantino sballata di razionalità... ), poi certo, ci sono situazioni in cui la cosa si può applicare con successo, ed anzi spesso è l' unico modo per valutare situazioni complicate... in economia si fa così per esempio(e non è che gli economisti c' azzecchino poi così spesso infatti!!)... poi pure tra gli economisti c'è qualcuno che cerca di allargare il campo, di andare oltre la mera convenienza economica basata sull' idea astratta che le parti in gioco tendano sempre e solo a massimizzare i profitti e ridurre le spese, nel modo più razionale... semplicemente non è così... le cose sono più complicate...
insomma, io sono contro chi, con la scusa della razionalità, del potere pubblico, dell' uguaglianza, della giustizia sociale ecc... cerca di imporre agli altri il suo volere!! che siano singoli, categorie, o la società tutta
l' interesse dei più non deve prevalere a priori dunque, e chi gestisce il potere deve garantire i singoli e non imporgli il suo volere
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
Credo che i miei bisogni vengano prima di tutti e per prima cosa, io il calcio lo vieterei e punto.
E poi toglierei dai negozi i vestiti di colore bordò e marrone seppia e specialmente le scarpe altissime con i brillantini! ( bleah che schifo! )
E naturalmente una bomba sulle chiese ogni volta che mi svegliano la domenica mattina.
E metterei gratis gli interventi di chirurgia estetica così mi rifaccio le tette.
E obbligherei tutti a mettere delle bellissime roselline fra i capelli rosa confetto, perchè il rosa sta su tutto e a tutti, anche a chi non lo capisce!
Compassino... Hai i miei stessi bisogni e desideri ;)?
E poi toglierei dai negozi i vestiti di colore bordò e marrone seppia e specialmente le scarpe altissime con i brillantini! ( bleah che schifo! )
E naturalmente una bomba sulle chiese ogni volta che mi svegliano la domenica mattina.
E metterei gratis gli interventi di chirurgia estetica così mi rifaccio le tette.
E obbligherei tutti a mettere delle bellissime roselline fra i capelli rosa confetto, perchè il rosa sta su tutto e a tutti, anche a chi non lo capisce!
Compassino... Hai i miei stessi bisogni e desideri ;)?
___________________
Il mio amante virtuale è un paperotto iperglutinico!
E il mio zito virtuale è fuxino!!
Lyallii- -------------
- Numero di messaggi : 4699
Età : 40
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.02.13
Re: L'uomo o la società?
Cioè, sei diplomata programmatrice e odi pure il calcio? Ma io mi innamoro di te sul serio!Lyallii ha scritto:io il calcio lo vieterei e punto.
- Spoiler:
- Scusate l'OT
Ospite- Ospite
Re: L'uomo o la società?
Lya, io ti adoro, ma se mi fai mettere addosso roba rosa rischiamo di divorziare
(e io adoro il marrone seppia)
La libertà, come i diritti, non può essere imposta.
(e io adoro il marrone seppia)
La libertà, come i diritti, non può essere imposta.
Re: L'uomo o la società?
Partiamo da "Il mondo non è giusto" ?
- Spoiler:
- Mi duole dirlo proprio dopo 2 post di 2 utenti a cui voglio bene, ma certi OT sono davvero inopportuni.
Sembra che debba passare il messaggio che qui su questo forum è impossibile fare UNA singola discussione seria.
Tutto ciò, cosa ancor più brutta, svaluta, degrada, il post di Lyallii, secondo me una perla di comunicazione (abbiamo generato un mostro?).
Che può solo perdere valore se lo si contamina mettendo sotto i riflettori aspetti del post di quart'ordine, che nulla significano fuori dal contesto di quella spettacolare costruzione comunicativa.
Peccato.
Cancellerei.
Ultima modifica di mix il Ven 13 Dic 2013 - 16:32 - modificato 1 volta.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
Hai ragione, sia sulla perla che sul mostro.
Te ne do in parte anche sul resto, ma non voglio diramare la discussione qui.
Tuttavia, anche nel mio post - molto meno significativo - il cuore era l'altra frase.
Te ne do in parte anche sul resto, ma non voglio diramare la discussione qui.
Tuttavia, anche nel mio post - molto meno significativo - il cuore era l'altra frase.
Re: L'uomo o la società?
Non stai parlando di una società ideale?!??!!???!!!!!!!!compasso ha scritto:Ohibò, ma perché vi incartate in questo modo?
Non sto disegnando una società ideale. Parto da un dato reale, l'Italia di oggi, per affermare che a mio avviso manca in chi decide una giusta prospettiva nel considerare i problemi e le possibili soluzioni.
L'Italia di oggi cosa ha lontanissimamente a che fare con una giusta prospettiva nel considerare i problemi e le possibili soluzioni?
Sono 2 cose che stanno su pianeti diversi. Come riesci ad abbinarle idealmente? Non capisco.
Un paese che per 20 anni, non 20 giorni, neppure 20 mesi (che sarebbero già stati un'enormità), ma 20 anni, ha avuto come problema politico principale Berlusconi, senza essere riuscito a risolverlo per via politica.
Ora che Berlusconi (forse) non c'è più direttamente a cosa servono il suo partito impresa? a cosa serve il partito antiberlusconista?
unica ragione comune di essere del PD (oltre la spartizione di affari & risorse pubbliche).
Razzi, Scilipoti, De Gregorio sono frutti di questo modo di usare la politica. Deciso solo che dai gestori del potere arrivati ad esso grazie al rincoglionimento generale prodotto dalla televisione.
Hanno costruito una realtà fittizia a cui la maggioranza degli elettori attivi aderisce quando va a votare. Quando ancora va a votare: Basilicata < 50% di partecipazione alle ultime regionali.
Sono tutti abusivi.
Hai un taglio per me incomprensibile di lettura della realtà. Rispetto la tua libertà di fare, dire, scrivere, (baciare, lettera, testamento) quello che vuoi come vuoi. Ma non si combina minimamente con come vedo io la realtà.
Vedo possibile la presenza di un malinteso, comunque. Perché mi appari uno scrittore intelligente.
Può essere facilmente che vi sia qualche grosso fraintendimento. Risolvibilissimo con un opportuno chiarimento.
Non so. secondo me hai male interpretato la massa dei post e mal valutato il peso relativo delle risposte. Ci sta tutta perchè ancora non conosci le persone che partecipano qui. Puoi dare più importanza a molti post *leggeri* e sottovalutarne uno *di peso* , involontariamente.Ho posto una semplice domanda e rilevo che in Italia prevale nei più la considerazione secondo cui la società' sia più importante del singolo uomo (ossia di loro stessi). Questo porta chi decide ad adottare soluzioni ai problemi che fatalmente cozzano contro i diritti di alcuni se non addirittura a creare il problema stesso
L'esempio della Val Susa e' quello più immediato.
L'esempio della Val di Susa è fuorviante. Non ci sono contrapposti interessi della comunità valligiana con interessi della nazione. Rileggi jessica.
Sono contrapposti gli interessi di tutti a quelli di pochi affaristi cementificatori e loro rappresentanti politici.
Forse meglio se parti dal prevalere del malaffare sulla corretta vita democratica.mi chiedi quale uomo? Ti rispondo il pensionato che non arriva a fine mese, la vicina di casa che non trova posto all'ospedale ecc ecc.
non credo ci sia bisogno di ridefinire cosa esso sia. Le costituzioni occidentali, in effetti, non sono altro che il punto di arrivo proprio di una lunga e secolare discussione sulla società e sull'uomo che non ho intenzione "ovviamente"di riaprire.
Parto da questo, da un dato reale.... Dal prevalere di una cultura, quella autoritativa rispetto a quella libertaria.
Ti ritroverai una rappresentazione della realtà più fedele alle cose.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
Fux89 ha scritto:Mi ero scusato apposta...
- Spoiler:
- ma è così improponibile cancellare dei post o le parti inopportune.
Non capisco. Non capisco.
Quando lo scusarsi sostituisce il rimedio possibilissimo, tutto assume un senso indesiderato.
che non si venga mai più a lamentarsi che i thread si svaccano, però.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
mix ha scritto:
Mi duole dirlo proprio dopo 2 post di 2 utenti a cui voglio bene, ma certi OT sono davvero inopportuni.
ma noi, dai, mix,...
- Spoiler:
questi non sono veri ot, non sono fastidiosi, anzi, in mezzo a discussioni pesanti portano luce perchè riportano a terra e fanno capire come da terra si arrivi in alto in due passaggi e persino ridendo... sono solo superiori.
sono le pagine di discussioni parallele mantra, di recriminazioni su virgole, di litigi e accuse, che pesano, almeno a me.
poi io la vivo un po' alla loonar la difficoltà a sentire bene le amicizie virtuali e preferisco spesso solo rispondere a post pesanti su argomenti pesanti e a volte per non andare OT rinuncio persino a ringraziare chi mi fa un complimento... ci credo poco, finchè non stringo un corpo.
ma leggere la lya fa sempre bene al cuore.
e come gli risponde fux...
e come si intrufola avalon...
per loro siamo soprattutto relazioni, per altri più spremute di cervello, sfide intellettuali, ambiente quasi accademico, che si deve star attenti persino al ad personam... altrimenti cartellino giallo...
ma alla fine siamo noi nel nostro salotto...
ed è bello che ci sopportiamo e qualcuno ci fa persino ridere e star bene.
chi mi porta una birra?
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: L'uomo o la società?
compasso ha scritto:
Ho posto una semplice domanda e rilevo che in Italia prevale nei più la considerazione secondo cui la società' sia più importante del singolo uomo (ossia di loro stessi).
non so, è che a me pare il contrario, cioè che in italia ci sia molto individualismo, al massimo "a famiia", e un indice macroscopico è l'immoralità della classe politica più alta, in quanto neppure loro cercano il bene pubblico ma solo il proprio, o l'atteggiamento ottuso da formichine risparmiatrici delle monadi familiari borghesi.
secondo me il problema dell'italia è che molti da anni si sentono come su una barca che affonda lentamente: prendi il più possibile per noi, e si salvi chi può...
nessuno pensa mai alle nuove generazioni, nessuno pensa al bene di nessuno, se non di se stesso nel breve termine e nemmeno di chi lo vota, al punto da cavalcar l'ignoranza e ingannare con bazzeccole propagandistiche come togliere l'imu, l'unica tassa giusta e non alta come all'estero...
il problema dell'italia è che non esiste più l'italia, e i giovani se ne vanno, e i vecchi piangeranno... quando capiranno cosa ha fatto la loro ignoranza e il loro pusillanime egoismo.
in italia l'individualismo è già ben oltre il parassitismo autodistruttivo.
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: L'uomo o la società?
Grazie Masada, ben posto il tuo spoiler: hai interpretato il mio pensiero.
In Italia non prevale la società sul cittadino; prevale il clan sia sulla società che sugli individui.
In molte categorie trasversali della società italiana non esiste il diritto civile all'eguaglianza né la ragione collettiva, bensì un interesse tribale e clientelare che abbassa e svilisce e inganna sia il livello della relazione politica che il livello della relazione umana.
La Valsusa, come la ragiona Mix, ne è il perfetto esempio e non sto a ripeterne la spiegazione.
In Italia non prevale la società sul cittadino; prevale il clan sia sulla società che sugli individui.
In molte categorie trasversali della società italiana non esiste il diritto civile all'eguaglianza né la ragione collettiva, bensì un interesse tribale e clientelare che abbassa e svilisce e inganna sia il livello della relazione politica che il livello della relazione umana.
La Valsusa, come la ragiona Mix, ne è il perfetto esempio e non sto a ripeterne la spiegazione.
Re: L'uomo o la società?
Akka ha scritto:
gli utlitaristi(da bentham a mill) ti direbbero che l' interesse dei più prevale, e che le azioni dei singoli quanto quelle delle istituzioni vanno valutate non secondo regole morali astratte, ma solo in base agli effetti concreti che queste hanno sul resto degli individui(e quindi sono SOLO gli effetti delle azioni a definirne la bontà, non le intenzioni)
...
a me non piace sto modo di vedere le cose, e mi pare una forma di illuminismo stronzoide...
“L’etica in generale può essere definita l’arte di dirigere le azioni degli uomini verso la produzione della maggior quantità possibile di felicità per coloro il cui interesse si mira. [.....]
Se si esaminerà il valore di un piacere considerato in se stesso e in relazione con la stessa persona, lo si troverà dipendere da 4 circostanze: la sua intensità, durata, certezza, prossimità; e dalle stesse circostanze dipende anche il valore di un dolore. Ma in fatto di dolori e piaceri, non basta esaminarne il valore come se fossero isolati e indipendenti: dolori e piaceri possono avere conseguenze, che a loro volta saranno altri dolori e altri piaceri.
Trattandosi di fare stima relativamente ad una collettività, bisogna aggiungere ancora una circostanza: la estensione, cioè il numero di persone che si devono trovare impressionate da quel piacere o dolore.
Si vuole valutare un’azione? Bisogna seguire minuziosamente tutte le operazioni testè indicate. Sono gli elementi del calcolo morale. Questa teoria del calcolo morale non è stata esposta mai chiaramente; ma in pratica è stata sempre seguita, ogni qualvolta almeno gli occhi degli uomini hanno avuto idee chiare del proprio interesse”.
J. Bentham – Introduzione ai principi della morale e della legislazione -
la produzione della maggior quantità possibile di felicità per coloro il cui interesse si mira...
a me ste frasi fanno incazzare...
prima di tutto perchè la felicità è solo quella per coloro il cui interesse si mira, e non di tutti???? cioè già selezione in partenza... bene... gran bella società...
e poi, come cazzo mi definisci la felicità?
mangiare un gelato?
arrivare per primo?
far innamorare una donna?
comprarsi scarpe nuove?
rilassarsi un'ora in una chiesa buia e silenziosa?
farsi una pera?
andare a scuola 36 ore la settimana per i primi 18 anni di vita?
se poi rileggiamo quello stralcio ci rendiamo conto che, oltre che essere indeterminazione pura, strafuffa impossibile da calcolare che aristotele sembra un tizio coi piedi per terra, lo è al punto da non essere quasi mai applicato, perchè chi fa le leggi spesso non fa quel tipo di calcolo, ma molti altri, a volte persino opposti.
alla fine di tutte quelle parole risuonano due principi:
il proprio interesse
e il proprio interesse nell'interesse dei propri clientes
chiamiamola etica... anche se sembra l'esatto opposto...
chiamiamola società... anche se sembra un pizzino mafioso...
si, lo so, sto esagerando, ma almeno mi sfogo.
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: L'uomo o la società?
Poiché aveva scritto una cosa realistica, Bentham sapeva benissimo che l'interesse a cui si mirava era sempre determinato dal gruppo di osservazione preso in esame.Masada ha scritto:Akka ha scritto:
gli utlitaristi(da bentham a mill) ti direbbero che l' interesse dei più prevale, e che le azioni dei singoli quanto quelle delle istituzioni vanno valutate non secondo regole morali astratte, ma solo in base agli effetti concreti che queste hanno sul resto degli individui(e quindi sono SOLO gli effetti delle azioni a definirne la bontà, non le intenzioni)
...
a me non piace sto modo di vedere le cose, e mi pare una forma di illuminismo stronzoide...
“L’etica in generale può essere definita l’arte di dirigere le azioni degli uomini verso la produzione della maggior quantità possibile di felicità per coloro il cui interesse si mira. [.....]
Se si esaminerà il valore di un piacere considerato in se stesso e in relazione con la stessa persona, lo si troverà dipendere da 4 circostanze: la sua intensità, durata, certezza, prossimità; e dalle stesse circostanze dipende anche il valore di un dolore. Ma in fatto di dolori e piaceri, non basta esaminarne il valore come se fossero isolati e indipendenti: dolori e piaceri possono avere conseguenze, che a loro volta saranno altri dolori e altri piaceri.
Trattandosi di fare stima relativamente ad una collettività, bisogna aggiungere ancora una circostanza: la estensione, cioè il numero di persone che si devono trovare impressionate da quel piacere o dolore.
Si vuole valutare un’azione? Bisogna seguire minuziosamente tutte le operazioni testè indicate. Sono gli elementi del calcolo morale. Questa teoria del calcolo morale non è stata esposta mai chiaramente; ma in pratica è stata sempre seguita, ogni qualvolta almeno gli occhi degli uomini hanno avuto idee chiare del proprio interesse”.
J. Bentham – Introduzione ai principi della morale e della legislazione -
la produzione della maggior quantità possibile di felicità per coloro il cui interesse si mira...
a me ste frasi fanno incazzare...
prima di tutto perchè la felicità è solo quella per coloro il cui interesse si mira, e non di tutti???? cioè già selezione in partenza... bene... gran bella società...
e poi, come cazzo mi definisci la felicità?
mangiare un gelato?
arrivare per primo?
far innamorare una donna?
comprarsi scarpe nuove?
rilassarsi un'ora in una chiesa buia e silenziosa?
farsi una pera?
andare a scuola 36 ore la settimana per i primi 18 anni di vita?
se poi rileggiamo quello stralcio ci rendiamo conto che, oltre che essere indeterminazione pura, strafuffa impossibile da calcolare che aristotele sembra un tizio coi piedi per terra, lo è al punto da non essere quasi mai applicato, perchè chi fa le leggi spesso non fa quel tipo di calcolo, ma molti altri, a volte persino opposti.
alla fine di tutte quelle parole risuonano due principi:
il proprio interesse
e il proprio interesse nell'interesse dei propri clientes
chiamiamola etica... anche se sembra l'esatto opposto...
chiamiamola società... anche se sembra un pizzino mafioso...
si, lo so, sto esagerando, ma almeno mi sfogo.
In un pianeta con una maggioranza di entità biologiche che mirano in modo naturalissimo a massimizzare l'acquisizione delle proprie risorse, anche a discapito di altri individui, simili oppure di altre specie, una limitazione degli interessi a qualche livello è SEMPRE messa in atto. Consciamente oppure inconsciamente.
O vogliamo considerare anche gli interessi dei virus H5N1 dell'influenza aviaria?
Anche loro sono organismi biologici, NO?
Cavare fuori Bentham o altri dal loro contesto storico, culturale, sociale e calarli brutalmente nell'attualità, senza correttivi opportuni relativi alle mutate condizioni, è un'operazione che mi pare discutibilissima.
Da te Masada non me lo sarei aspettato. Da altri invece non mi aspetto nulla di diverso ...
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
suvvia mix, che l' utilitarismo ha dei limiti molto evidenti, non è possibile eseguire il calcolo edonistico(ebbene lo chiamò così!!) di bentham, perchè non esiste una unità di misura del piacere e del dispiacere, e questo mi pare oggettivo, quindi non si possono fare calcoli scientifici sulla eticità di una certa azione, che è quello che pretendevano gli utilitaristi
altra critica canonica all' utilitarismo è che è davvero molto difficile(e io credo che sia proprio impossibile) valutare gli effetti di una certa azione nel lungo periodo
anche ammesso(e non è affatto così! non è così perchè l' informazione necessaria non è disponbile) che fossimo in grado di stabilire con precisione tutti gli effetti immediati di una certa azione, non saremmo certamente in grado di prevederne i risultati futuri nel lungo termine, tenendo conto dei quali, il risultato del conteggio potrebbe capovolgersi! dunque il valore pratico del conteggio utilitaristico è nullo
insomma dai, l' utilitarismo può piacere o non piacere, ma per carità non pretendiamo di dire cosa sia giusto e cosa no in base a conteggi edonistici o robe del genere..
altra critica canonica all' utilitarismo è che è davvero molto difficile(e io credo che sia proprio impossibile) valutare gli effetti di una certa azione nel lungo periodo
anche ammesso(e non è affatto così! non è così perchè l' informazione necessaria non è disponbile) che fossimo in grado di stabilire con precisione tutti gli effetti immediati di una certa azione, non saremmo certamente in grado di prevederne i risultati futuri nel lungo termine, tenendo conto dei quali, il risultato del conteggio potrebbe capovolgersi! dunque il valore pratico del conteggio utilitaristico è nullo
insomma dai, l' utilitarismo può piacere o non piacere, ma per carità non pretendiamo di dire cosa sia giusto e cosa no in base a conteggi edonistici o robe del genere..
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
Mi pare che fosse Einstein ad avere detto che il valore di ognuno dovrebbe misurarsi in base al suo contributo verso la societa'.
Io in ogni caso condivido questo pensiero e metro di valutazione.
Secondo me un buon padre o madre e' colui e colei che consegna alla comunita' un membro stabile, sociale e solidale..
Qui invece sembra che si prediliga valutare le persone in base a quanto guadagnano, a che casa hanno e via dicendo.
Sono le scale dei valori ad essere fraintese e sbagliate..
Quindi l'uomo e' vittima dello zeitgeist della societa' la quale non e' piu' gestita dai migliori uomini, ma e' gestita dagli uomini piu' avidi e che sanno concentrare la maggior quantita' di moneta di scambio e capitale..
I capitalisti e gli avidi coordinano e dirimono la societa' e incastonano le loro scale di valori e priorita' nel sentire comune..
Io in ogni caso condivido questo pensiero e metro di valutazione.
Secondo me un buon padre o madre e' colui e colei che consegna alla comunita' un membro stabile, sociale e solidale..
Qui invece sembra che si prediliga valutare le persone in base a quanto guadagnano, a che casa hanno e via dicendo.
Sono le scale dei valori ad essere fraintese e sbagliate..
Quindi l'uomo e' vittima dello zeitgeist della societa' la quale non e' piu' gestita dai migliori uomini, ma e' gestita dagli uomini piu' avidi e che sanno concentrare la maggior quantita' di moneta di scambio e capitale..
I capitalisti e gli avidi coordinano e dirimono la societa' e incastonano le loro scale di valori e priorita' nel sentire comune..
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: L'uomo o la società?
e invece io non sono daccordo per nulla, il barbone non conta un cazzo?? i suoi genitori sono perforza degli invertiti che non hanno saputo produrre un membro efficiente e funzionante per la società?? ma che valori sono questi!!??
c'è gente che sta male, e sta male per i motivi più svariati, può essere che uno sia malato, che non abbia ricevuto un' educazione adeguata, che abbia subito qualche trauma, che nella vita sia stato sfortunato, che gli vada semplicemente di fare così, o che sia solo un imbecille(è si esistono, che facciamo, li ammazziamo?? eugenetica??)
in ogni caso a me sta sulle balle(e molto anche!!) che si dicano robe come ''quello lì è un peso per la società'', è solo voler fare gli stronzi gratuitamente!! e pure questo pensiero di einstein mi sembra molto stronzo a dire il vero!
io mi auguro con tutto il cuore che i robespierre di tutto il mondo, i giudicatori, i difensori(sedicenti) dell' etica pubblica ecc... riescano a fare il piccolo sforzo di rivolgere lo sguardo a se stessi e di valutare se stessi una volta tanto, e statene pur certi, qualcosa da criticare c'è pure lì, e magari è proprio di quello che è meglio che si occupino
c'è gente che sta male, e sta male per i motivi più svariati, può essere che uno sia malato, che non abbia ricevuto un' educazione adeguata, che abbia subito qualche trauma, che nella vita sia stato sfortunato, che gli vada semplicemente di fare così, o che sia solo un imbecille(è si esistono, che facciamo, li ammazziamo?? eugenetica??)
in ogni caso a me sta sulle balle(e molto anche!!) che si dicano robe come ''quello lì è un peso per la società'', è solo voler fare gli stronzi gratuitamente!! e pure questo pensiero di einstein mi sembra molto stronzo a dire il vero!
io mi auguro con tutto il cuore che i robespierre di tutto il mondo, i giudicatori, i difensori(sedicenti) dell' etica pubblica ecc... riescano a fare il piccolo sforzo di rivolgere lo sguardo a se stessi e di valutare se stessi una volta tanto, e statene pur certi, qualcosa da criticare c'è pure lì, e magari è proprio di quello che è meglio che si occupino
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
Akka perché stai tirando su questo polverone incongruo?
Cosa c'entrano gli sfortunati con quelli che si accaparrano le risorse togliendole alla comunità solo grazie ai soprusi ed alle rendite di posizione?
Fai una critica all'utilitarismo senza premettere cosa c'era in voga ai tempi della sua comparsa. Certo si apportano graduali miglioramenti sempre perfettibili allo stato delle idee del proprio momento. Impossibile dare la soluzione definitiva, per sempre, di tutto.
Mi appare assurdo fare una valutazione in un contesto radicalmente diverso da quello in cui vennero espresse quelle idee. Tempi di nobiltà, aristocrazia, monarchia, dove l'equivalenza degli uomini rispetto ad un sistema di valutazione etico era quanto di più distante dalla realtà.
Ed ora mi vieni a contestare l'impossibilità del calcolo etico preciso? Quando allora era in discussione la ragionevolezza ed opportunità di un tale calcolo in se e per se. Perchè nobili ed aristocratici valevano. E l'individuo del popolino era un servo, un subumano, agli occhi dei dominatori.
Vediti lo schetch del Marchese del Grillo.
Cosa c'entrano gli sfortunati con quelli che si accaparrano le risorse togliendole alla comunità solo grazie ai soprusi ed alle rendite di posizione?
Fai una critica all'utilitarismo senza premettere cosa c'era in voga ai tempi della sua comparsa. Certo si apportano graduali miglioramenti sempre perfettibili allo stato delle idee del proprio momento. Impossibile dare la soluzione definitiva, per sempre, di tutto.
Mi appare assurdo fare una valutazione in un contesto radicalmente diverso da quello in cui vennero espresse quelle idee. Tempi di nobiltà, aristocrazia, monarchia, dove l'equivalenza degli uomini rispetto ad un sistema di valutazione etico era quanto di più distante dalla realtà.
Ed ora mi vieni a contestare l'impossibilità del calcolo etico preciso? Quando allora era in discussione la ragionevolezza ed opportunità di un tale calcolo in se e per se. Perchè nobili ed aristocratici valevano. E l'individuo del popolino era un servo, un subumano, agli occhi dei dominatori.
Vediti lo schetch del Marchese del Grillo.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
Akka ha scritto:
insomma dai, l' utilitarismo può piacere o non piacere, ma per carità non pretendiamo di dire cosa sia giusto e cosa no in base a conteggi edonistici o robe del genere..
delfi68 ha scritto:
Mi pare che fosse Einstein ad avere detto che il valore di ognuno dovrebbe misurarsi in base al suo contributo verso la societa'.
Akka ha scritto:
e invece io non sono daccordo per nulla, il barbone non conta un cazzo?? i suoi genitori sono perforza degli invertiti che non hanno saputo produrre un membro efficiente e funzionante per la società?? ma che valori sono questi!!??
adesso forse si capisce meglio la mia domanda...
Masada ha scritto:
è giusto creare una idea di uomo?
un "dover essere", "diventare"?
da cosa si parte?
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: L'uomo o la società?
no va be' il polverone è perchè m' hai tirato in ballo, in modo implicito, ma m' ha tirato in ballo... con una certa spocchia fastidiosa tra l' altro... o almeno così mi pare...
ma vedi allora che quando vuoi ci si può pure ragionare con te! ebbene quello da te esposto è il lato buono dell' utilitarismo, quello democratico, quello che consiste nell' equiparare il vanaggio/svantaggio degli individui in modo egualitario, ognuno vale 1, come il voto in democrazia, e non è questo lato dell' utilitarismo l' oggetto della mia critica(e comunque è oggetto di discussione pure la compatibilità dell' utilitarismo con la democrazia)
sotto questo aspetto dunque va bene, però non è più sostenibile nella sua pretesa di stabilire un criterio oggettivo per l' etica, questo critico io(ma non solo io è) in bentham, in mill, in hume persino... ebbene è solo un modo di ribadire che nessuno possiede la Verità, e che quindi i giudizi etici e l' agire pratico non possano fondarsi solo su calcoli contabili utilitaristici
questo volevo dire io, nulla più, e l' ho detto per difendere la mia idea circa il fatto che che uno stato non debba applicare un cieco utilitarismo verso i singoli individui(per gli argomenti che ho esposto un paio di post fa), visto che l' argomento era questo...
mi sono spiegato? mi pare pure di aver seguito un filo logico nel mio discorso... magari critica quello se non sei daccordo...
ma vedi allora che quando vuoi ci si può pure ragionare con te! ebbene quello da te esposto è il lato buono dell' utilitarismo, quello democratico, quello che consiste nell' equiparare il vanaggio/svantaggio degli individui in modo egualitario, ognuno vale 1, come il voto in democrazia, e non è questo lato dell' utilitarismo l' oggetto della mia critica(e comunque è oggetto di discussione pure la compatibilità dell' utilitarismo con la democrazia)
sotto questo aspetto dunque va bene, però non è più sostenibile nella sua pretesa di stabilire un criterio oggettivo per l' etica, questo critico io(ma non solo io è) in bentham, in mill, in hume persino... ebbene è solo un modo di ribadire che nessuno possiede la Verità, e che quindi i giudizi etici e l' agire pratico non possano fondarsi solo su calcoli contabili utilitaristici
questo volevo dire io, nulla più, e l' ho detto per difendere la mia idea circa il fatto che che uno stato non debba applicare un cieco utilitarismo verso i singoli individui(per gli argomenti che ho esposto un paio di post fa), visto che l' argomento era questo...
mi sono spiegato? mi pare pure di aver seguito un filo logico nel mio discorso... magari critica quello se non sei daccordo...
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
Peccato solo che l'utilitarismo l'hai tirato in ballo TU, facendone contemporaneamente la critica attualizzata.Akka ha scritto:no va be' il polverone è perchè m' hai tirato in ballo, in modo implicito, ma m' ha tirato in ballo... con una certa spocchia fastidiosa tra l' altro... o almeno così mi pare...
ma vedi allora che quando vuoi ci si può pure ragionare con te! ebbene quello da te esposto è il lato buono dell' utilitarismo, quello democratico, quello che consiste nell' equiparare il vanaggio/svantaggio degli individui in modo egualitario, ognuno vale 1, come il voto in democrazia, e non è questo lato dell' utilitarismo l' oggetto della mia critica(e comunque è oggetto di discussione pure la compatibilità dell' utilitarismo con la democrazia)
sotto questo aspetto dunque va bene, però non è più sostenibile nella sua pretesa di stabilire un criterio oggettivo per l' etica, questo critico io(ma non solo io è) in bentham, in mill, in hume persino... ebbene è solo un modo di ribadire che nessuno possiede la Verità, e che quindi i giudizi etici e l' agire pratico non possano fondarsi solo su calcoli contabili utilitaristici
questo volevo dire io, nulla più, e l' ho detto per difendere la mia idea circa il fatto che che uno stato non debba applicare un cieco utilitarismo verso i singoli individui(per gli argomenti che ho esposto un paio di post fa), visto che l' argomento era questo...
mi sono spiegato? mi pare pure di aver seguito un filo logico nel mio discorso... magari critica quello se non sei daccordo...
Come se qualcuno lo avesse propagandato, difeso, proposto come soluzione ottimale. Te la canti e te la suoni.
Forse dovevi fare sfoggio di conoscenza.
Che mi sembra sempre più assomigliare a nozionismo da poco e meno che mai a consapevolezza profonda di quello di cui sembra che tu parli.
Accosti parole, concetti, slogan senza avere una tua linea di pensiero che ti faccia prendere mai parte decisamente da una parte, o dall'altra, o sopra o sotto. Il segno finale complessivo che mi trasmetti è il vuoto pneumatico della consapevolezza di come funzionano le cose.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
ma non s'è capito ancora? ho tirato in ballo l' utilitarismo per fare un esempio di come uno stato non dovrebbe(secondo me!) comportarsi rispetto ai singoli individui!! era l' argomento del tread!! era un esempio per spiegare come la penso!!
quindi ho preso posizione!! tu dici il contrario... allora ci sono solo due opzioni, o sto mentendo io, o non hai capito tu... guarda basta leggere... a me pare molto chiaro... ho preso posizione, e nel farlo ho argomentato seguendo un ragionamento... mi sembra la cosa più naturale del mondo... e non capisco le tue critiche, se criticassi nel merito sarebbe meglio, almeno discuteremmo di qualcosa
comunque la domanda giusta è quella posta fin da subito da masada!! il fatto è che non è sempre facile capire cosa dicono gli altri... io arrivo al secondo colpo...
però non so rispondere... devo pensarci...
quindi ho preso posizione!! tu dici il contrario... allora ci sono solo due opzioni, o sto mentendo io, o non hai capito tu... guarda basta leggere... a me pare molto chiaro... ho preso posizione, e nel farlo ho argomentato seguendo un ragionamento... mi sembra la cosa più naturale del mondo... e non capisco le tue critiche, se criticassi nel merito sarebbe meglio, almeno discuteremmo di qualcosa
comunque la domanda giusta è quella posta fin da subito da masada!! il fatto è che non è sempre facile capire cosa dicono gli altri... io arrivo al secondo colpo...
però non so rispondere... devo pensarci...
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
mix se ti ammorbidisci un po' si chiarisce con akka anche quello che secondo me è un semplice malinteso.
E prova ad essere un po' amichevole ogni tanto dioboioa
E prova ad essere un po' amichevole ogni tanto dioboioa
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: L'uomo o la società?
mix ha scritto: mi sembra sempre più assomigliare a nozionismo da poco e meno che mai a consapevolezza profonda di quello di cui sembra che tu parli.
per nulla d'accordo!!
akka è proprio chiaro nel seguire i suoi fili e ripete da molto una sua visione coerente che si va arricchendo di correlazioni e semplificando nell'esposizione, seppur non arrivi spesso a un cazzo, se non a nuove domande... come me, comunque...
l'unico problema è forse che stiamo seguendo fili diversi, e ognuno vorrebbe si seguisse il proprio.
no, akka forse non vuole neppure quello.
gli piace ogni tanto dire la sua, e per me la dice bene.
che ti passa mix??
teniamo presente che il 3d è partito così:
Per voi è' più importante l'uomo o la società di cui egli è' parte?
Per fare un esempio:
Ritenete che le ragioni del sig. Mario Rossi abitante in Val Susa vengano prima o dopo le ragioni strategiche dello Stato?
per me per rispondere alla domanda vien difficile non fare queste considerazioni preliminari:
- la società non esiste propriamente, esistono solo uomini che vivono in un territorio.
- cosa è quindi l'uomo, come dovrebbe essere, diventare, per appartenere-perpetrare società umane?
in più considererei che la società è fatta di piccole società interrelazionate fra loro, in competizione-collaborazione, comunque relazione (famiglia, amici, classe, quartiere, città, clan, casta, ruolo, ...)... e in più considererei il legame fra le diverse società sul globo...
se rispondo a cosa è l'uomo, allora rispondo poi, seguendo quelle considerazioni, alla domanda di inizio 3d... a come l'uomo deve stare in relazione con gli altri...
Masada ha scritto:
è giusto creare una idea di uomo?
un "dover essere", "diventare"?
da cosa si parte?
che stronzate che riesco a scrivere a volte!!
comunque se si vuol tagliare questo mio filo il 3d magari va avanti meglio...
fate voi.
ciao.
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: L'uomo o la società?
sono proprio imbarazzato adesso!!
si si scribacchio qui e là... così... mica pretendo di convertire nessuno a nulla io... segnalo solo, per chi ha la sensibilità(pure il melenso faccio adesso) di prenderlo in considerazione, che c'è qualcuno che la pensa così...
ma pure masada che le capisce meglio di me ste robe ormai non si fa più troppi problemi se vengono ignorati o fraintesi i suoi ragionamenti... pure molto più chiari(e assennati probabilmente!!) dei miei
bo cos'è l' uomo... bo... mix che dici? un sistema termodinamico aperto? dai sdrammatizzo, non t' offendere è!!(o son sincero!!)
si si scribacchio qui e là... così... mica pretendo di convertire nessuno a nulla io... segnalo solo, per chi ha la sensibilità(pure il melenso faccio adesso) di prenderlo in considerazione, che c'è qualcuno che la pensa così...
ma pure masada che le capisce meglio di me ste robe ormai non si fa più troppi problemi se vengono ignorati o fraintesi i suoi ragionamenti... pure molto più chiari(e assennati probabilmente!!) dei miei
bo cos'è l' uomo... bo... mix che dici? un sistema termodinamico aperto? dai sdrammatizzo, non t' offendere è!!(o son sincero!!)
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
ti faccio lo schema classico del post di Akka:Rasputin ha scritto:mix se ti ammorbidisci un po' si chiarisce con akka anche quello che secondo me è un semplice malinteso.
E prova ad essere un po' amichevole ogni tanto dioboioa
si bhè c'è questa grande filosofia A, che spiega meravigliosamente le cose, ma bho, non so forse anche l'altra idea B non è niente male, perchè in questo dettaglio (insignificante) contraddice totalmente A seguendo i paradigmi di C.
Uhm Uhm, ma si potranno applicare i concetti di A su C? bho, non so, mica posso sapere tutto io, e poi che ce frega, tanto la mela la sto mangiando, che me frega da quale albero è caduta?
È poi caduta veramente? Perchè secondo la teoria D è tutto da dimostrare.
Ma da dove eravamo partiti?
Ah si, qualcuno doveva farsi una pera mi sembra ...
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
mix ha scritto:ti faccio lo schema classico del post di Akka:Rasputin ha scritto:mix se ti ammorbidisci un po' si chiarisce con akka anche quello che secondo me è un semplice malinteso.
E prova ad essere un po' amichevole ogni tanto dioboioa
si bhè c'è questa grande filosofia A, che spiega meravigliosamente le cose, ma bho, non so forse anche l'altra idea B non è niente male, perchè in questo dettaglio (insignificante) contraddice totalmente A seguendo i paradigmi di C.
Uhm Uhm, ma si potranno applicare i concetti di A su C? bho, non so, mica posso sapere tutto io, e poi che ce frega, tanto la mela la sto mangiando, che me frega da quale albero è caduta?
È poi caduta veramente? Perchè secondo la teoria D è tutto da dimostrare.
Ma da dove eravamo partiti?
Ah si, qualcuno doveva farsi una pera mi sembra ...
Ciao Jessica
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: L'uomo o la società?
ma falle nel coso delle imitazioni ste cose!!!
caspita... pure la lya mi prende per il culo così... vuoi vedere che...
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
Akka ha scritto:
ma falle nel coso delle imitazioni ste cose!!!
caspita... pure la lya mi prende per il culo così... vuoi vedere che...
Già fatto
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: L'uomo o la società?
visto che l'ha tirato fuori prima nel filmato del marchese del grillo, dicendolo alla maniera di alberto sordi...:Akka ha scritto:
ma falle nel coso delle imitazioni ste cose!!!
caspita... pure la lya mi prende per il culo così... vuoi vedere che...
vuoi vedere che... dici, dici, ma non dici 'n cazzo!
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: L'uomo o la società?
Mix
Non stai parlando di una società ideale?!??!!???!!!!!!!!
L'Italia di oggi cosa ha lontanissimamente a che fare con una giusta prospettiva nel considerare i problemi e le possibili soluzioni?
Risposta.
Che per l'appunto la maggioranza guarda da una prospettiva opposta.
Le cultura libertaria in Italia non è' mai stata maggioritaria ma sempre fortemente minoritaria.
Non vorrai mica intendere che Berlusconi sia un esponente della cultura libertaria?
E' un affarista che pensa unicamente al suo tornaconto. E che per far questo sfrutta l'ignoranza e l'apatia di un popolo servile reso tale da una cultura religiosa che esalta il potere e l'uomo forte che lo conduce.
Quello della val Susa e' un esempio, a mio avviso calzante. Lo prova il comportamento di molti. Se un intero parlamento, i media, lo stesso presidente della repubblica ancora oggi non ritiene di doversi fermare un attimo a considerare ed interrogarsi sulle ragioni della protesta di migliaia di persone.......
Non puoi pensare che tutti loro, Napolitano in testa, abbiano un interesse personale economico diretto da difendere. Credo piuttosto che gli affaristi giochino tanto sul rispetto reso acriticamente (ossia prescindendo dalle reali decisioni prese) alle istituzioni ed alle prassi decisionali di molti politici onesti quanto sull'amore che la maggior parte degli italiani nutre per l'uomo forte che fa il bene del "paese" e dei suoi elettori. Il malaffare sfrutta cioè quella prospettiva ancora fortemente maggioritaria secondo cui la società e' più importante della singola persona che da sempre caratterizza la scorrettezza della vita democratica italiana.
Non stai parlando di una società ideale?!??!!???!!!!!!!!
L'Italia di oggi cosa ha lontanissimamente a che fare con una giusta prospettiva nel considerare i problemi e le possibili soluzioni?
Risposta.
Che per l'appunto la maggioranza guarda da una prospettiva opposta.
Le cultura libertaria in Italia non è' mai stata maggioritaria ma sempre fortemente minoritaria.
Non vorrai mica intendere che Berlusconi sia un esponente della cultura libertaria?
E' un affarista che pensa unicamente al suo tornaconto. E che per far questo sfrutta l'ignoranza e l'apatia di un popolo servile reso tale da una cultura religiosa che esalta il potere e l'uomo forte che lo conduce.
Quello della val Susa e' un esempio, a mio avviso calzante. Lo prova il comportamento di molti. Se un intero parlamento, i media, lo stesso presidente della repubblica ancora oggi non ritiene di doversi fermare un attimo a considerare ed interrogarsi sulle ragioni della protesta di migliaia di persone.......
Non puoi pensare che tutti loro, Napolitano in testa, abbiano un interesse personale economico diretto da difendere. Credo piuttosto che gli affaristi giochino tanto sul rispetto reso acriticamente (ossia prescindendo dalle reali decisioni prese) alle istituzioni ed alle prassi decisionali di molti politici onesti quanto sull'amore che la maggior parte degli italiani nutre per l'uomo forte che fa il bene del "paese" e dei suoi elettori. Il malaffare sfrutta cioè quella prospettiva ancora fortemente maggioritaria secondo cui la società e' più importante della singola persona che da sempre caratterizza la scorrettezza della vita democratica italiana.
compasso- -------------
- Numero di messaggi : 134
Età : 62
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 02.12.13
Re: L'uomo o la società?
loonar ha scritto:visto che l'ha tirato fuori prima nel filmato del marchese del grillo, dicendolo alla maniera di alberto sordi...:Akka ha scritto:
ma falle nel coso delle imitazioni ste cose!!!
caspita... pure la lya mi prende per il culo così... vuoi vedere che...
vuoi vedere che... dici, dici, ma non dici 'n cazzo!
magari dico un cazzo... ce provo...
ma tanto mica ci sono io in parlamento... e neanche c' ho la verità rivelata, e perfortuna!! tollerante sono!!!
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
appuntoAkka ha scritto:loonar ha scritto:visto che l'ha tirato fuori prima nel filmato del marchese del grillo, dicendolo alla maniera di alberto sordi...:Akka ha scritto:
ma falle nel coso delle imitazioni ste cose!!!
caspita... pure la lya mi prende per il culo così... vuoi vedere che...
vuoi vedere che... dici, dici, ma non dici 'n cazzo!
magari dico un cazzo... ce provo...
ma tanto mica ci sono io in parlamento... e neanche c' ho la verità rivelata, e perfortuna!! tollerante sono!!!
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: L'uomo o la società?
e che è un male? dai, piuttosto del solito pippone moralista, è mica meglio un po' di aprtura verso le idee altrui?
certo, dipende dalle idee... eppure è quando qualcuno inizia a dire che solo le sue sono le idee giuste e la gente inizia a crederci per davvero, che vengono fuori gli hitler, democraticamente eletti!!
quindi il pluralismo è proprio una necessità, secondo me...
certo, dipende dalle idee... eppure è quando qualcuno inizia a dire che solo le sue sono le idee giuste e la gente inizia a crederci per davvero, che vengono fuori gli hitler, democraticamente eletti!!
quindi il pluralismo è proprio una necessità, secondo me...
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
infatti!Akka ha scritto:e che è un male? dai, piuttosto del solito pippone moralista, è mica meglio un po' di aprtura verso le idee altrui?
certo, dipende dalle idee... eppure è quando qualcuno inizia a dire che solo le sue sono le idee giuste e la gente inizia a crederci per davvero, che vengono fuori gli hitler, democraticamente eletti!!
quindi il pluralismo è proprio una necessità, secondo me...
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: L'uomo o la società?
Masada
Riporto un passo di una intervista di Matteo Corsini del movimento libertario come risposta al tuo intervento
La carenza di solidarietà e il cinismo di cui ci si lamenta a me sembrano il risultato dello statalismo egualitario e della solidarietà coatta di cui è intrisa la legislazione italiana, a partire dalla Costituzione. La scuola pubblica e gran parte dei partiti politici hanno per decenni inculcato nelle persone l’idea che esista una società preordinata all’individuo, e che esista un’identità tra la società e lo Stato. Hanno imposto un concetto distorto di solidarietà in base al quale i paladini della solidarietà non danno il buon esempio, ma usano la legge per costringere gli altri a essere solidali con chi e nella misura stabilita dallo Stato. E hanno esaltato la funzione dello Stato come guida per i cittadini e risolutore dei loro problemi.
Il risultato è la diffusa tendenza a pretendere che siano gli altri a risolvere i propri problemi. In altre parole, il tentativo di vivere alle spalle degli altri, come sosteneva Bastiat. Questo è l’esatto contrario dell’individualismo, essendo la conseguenza di una cultura tesa ad annientare l’individuo – e, con esso, le responsabilità individuali – nella società e nello Stato.
Secondo molti la soluzione del problema consiste nell’organizzare e guidare la “cittadinanza competente”, e questo dovrebbe essere il compito della classe politica. Ebbene, io credo che non si risolva nulla se si continua a credere che le persone debbano essere guidate come un gregge di pecore. L’autentica coesione può esserci solo se ognuno non vede nell’altro né uno da sfruttare, né uno sfruttatore. Per questo lo Stato deve togliersi di mezzo dalle interazioni sociali degli individui.
Matteo Corsini del movimento libertario.
Riporto un passo di una intervista di Matteo Corsini del movimento libertario come risposta al tuo intervento
La carenza di solidarietà e il cinismo di cui ci si lamenta a me sembrano il risultato dello statalismo egualitario e della solidarietà coatta di cui è intrisa la legislazione italiana, a partire dalla Costituzione. La scuola pubblica e gran parte dei partiti politici hanno per decenni inculcato nelle persone l’idea che esista una società preordinata all’individuo, e che esista un’identità tra la società e lo Stato. Hanno imposto un concetto distorto di solidarietà in base al quale i paladini della solidarietà non danno il buon esempio, ma usano la legge per costringere gli altri a essere solidali con chi e nella misura stabilita dallo Stato. E hanno esaltato la funzione dello Stato come guida per i cittadini e risolutore dei loro problemi.
Il risultato è la diffusa tendenza a pretendere che siano gli altri a risolvere i propri problemi. In altre parole, il tentativo di vivere alle spalle degli altri, come sosteneva Bastiat. Questo è l’esatto contrario dell’individualismo, essendo la conseguenza di una cultura tesa ad annientare l’individuo – e, con esso, le responsabilità individuali – nella società e nello Stato.
Secondo molti la soluzione del problema consiste nell’organizzare e guidare la “cittadinanza competente”, e questo dovrebbe essere il compito della classe politica. Ebbene, io credo che non si risolva nulla se si continua a credere che le persone debbano essere guidate come un gregge di pecore. L’autentica coesione può esserci solo se ognuno non vede nell’altro né uno da sfruttare, né uno sfruttatore. Per questo lo Stato deve togliersi di mezzo dalle interazioni sociali degli individui.
Matteo Corsini del movimento libertario.
compasso- -------------
- Numero di messaggi : 134
Età : 62
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 02.12.13
Re: L'uomo o la società?
Certamente!loonar ha scritto:infatti!Akka ha scritto:e che è un male? dai, piuttosto del solito pippone moralista, è mica meglio un po' di aprtura verso le idee altrui?
certo, dipende dalle idee... eppure è quando qualcuno inizia a dire che solo le sue sono le idee giuste e la gente inizia a crederci per davvero, che vengono fuori gli hitler, democraticamente eletti!!
quindi il pluralismo è proprio una necessità, secondo me...
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
be' dai, almeno su questo siam daccordo!
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
bo compasso... in italia è tutto davvero molto strano
c'è tanto stato, ma nessuno crede che l' interesse dei più prevelga sul loro, e appena possono utilizzano la cosa pubblica per perseguire i propri scopi individuali(ovvero i caxxacci loro), lo fanno alla grandissima, ormai non c' hanno manco più vergogna, rubano, sanno che sappiamo, e continuano... è così...
qui vige la pragmatica del ''arruffa tutto quello che riesci, che poi quando ti ricapita?'', e sono piuttosto bravi anche...
poi alle elementari ti fanno quell' ora alla settimana di educazione civica, in cui ti insegnano a non gettare le cartaccie per terra... e manco le strade pulite c' abbiamo...
se questo è averci il senso della società preordinata all' individuo... sen ben messi!
c'è tanto stato, ma nessuno crede che l' interesse dei più prevelga sul loro, e appena possono utilizzano la cosa pubblica per perseguire i propri scopi individuali(ovvero i caxxacci loro), lo fanno alla grandissima, ormai non c' hanno manco più vergogna, rubano, sanno che sappiamo, e continuano... è così...
qui vige la pragmatica del ''arruffa tutto quello che riesci, che poi quando ti ricapita?'', e sono piuttosto bravi anche...
poi alle elementari ti fanno quell' ora alla settimana di educazione civica, in cui ti insegnano a non gettare le cartaccie per terra... e manco le strade pulite c' abbiamo...
se questo è averci il senso della società preordinata all' individuo... sen ben messi!
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
be'... cioè, dai!Akka ha scritto:bo compasso... in italia è tutto davvero molto strano
c'è tanto stato, ma nessuno crede che l' interesse dei più prevelga sul loro, e appena possono utilizzano la cosa pubblica per perseguire i propri scopi individuali(ovvero i caxxacci loro), lo fanno alla grandissima, ormai non c' hanno manco più vergogna, rubano, sanno che sappiamo, e continuano... è così...
qui vige la pragmatica del ''arruffa tutto quello che riesci, che poi quando ti ricapita?'', e sono piuttosto bravi anche...
poi alle elementari ti fanno quell' ora alla settimana di educazione civica, in cui ti insegnano a non gettare le cartaccie per terra... e manco le strade pulite c' abbiamo...
se questo è averci il senso della società preordinata all' individuo... sen ben messi!
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: L'uomo o la società?
Non capisco come ti viene questa domandacompasso ha scritto:Che per l'appunto la maggioranza guarda da una prospettiva opposta.mix ha scritto:Non stai parlando di una società ideale?!??!!???!!!!!!!!
L'Italia di oggi cosa ha lontanissimamente a che fare con una giusta prospettiva nel considerare i problemi e le possibili soluzioni?
Le cultura libertaria in Italia non è' mai stata maggioritaria ma sempre fortemente minoritaria.
Non vorrai mica intendere che Berlusconi sia un esponente della cultura libertaria?
... o forse comincio a capire.
stai forse difendendo il PD (da questa settimana, ufficialmente Post Democristiani)?
Correggerei: sfruttando la televisione e tutto l'impianto rincoglionente fatto di tette&culi, sport, litigi ed insulti, quiz vari, competizioni canore e pseudoartistiche di dilettanti, Grandi Fratelli e Domeniche con ... chi fa marchette di turno.E' un affarista che pensa unicamente al suo tornaconto. E che per far questo sfrutta l'ignoranza e l'apatia di un popolo servile reso tale da una cultura religiosa che esalta il potere e l'uomo forte che lo conduce.
Oltre a sfruttare l'odio viscerale per gli eredi del PCI, che ancora alberga in una fetta della popolazione.
Non ultima, grandissima parte l'ha fatta l'inettitudine di chi faceva finta di contrapporglisi.
... Significa che sono tutti una banda di complici a vari livelli del malaffare. Una fetta dei lavori andranno o andrebbero alle Cooperative Rosse. E con questo sono tutti in fraterno accordo.Quello della val Susa e' un esempio, a mio avviso calzante. Lo prova il comportamento di molti. Se un intero parlamento, i media, lo stesso presidente della repubblica ancora oggi non ritiene di doversi fermare un attimo a considerare ed interrogarsi sulle ragioni della protesta di migliaia di persone.......
Penso che hanno un interesse generale a mantenere in piedi un sistema marcio dalle fondamenta al tetto. In cui loro si sono ritagliato uno spazio confacente alle loro grandi o piccole aspirazioni (di prestigio o/& economiche)Non puoi pensare che tutti loro, Napolitano in testa, abbiano un interesse personale economico diretto da difendere.
SI, credici!Credo piuttosto che gli affaristi giochino tanto sul rispetto reso acriticamente (ossia prescindendo dalle reali decisioni prese) alle istituzioni ed alle prassi decisionali di molti politici onesti
Come se gli elettori scegliessero gli eletti.
Razzi, Scilipoti, De Gregorio, ...
Sai com'è il sistema con cui sono stati eletti e rieletti?
Penso che solo TU sei andato a votarequanto sull'amore che la maggior parte degli italiani nutre per l'uomo forte che fa il bene del "paese" e dei suoi elettori. Il malaffare sfrutta cioè quella prospettiva ancora fortemente maggioritaria secondo cui la società e' più importante della singola persona che da sempre caratterizza la scorrettezza della vita democratica italiana.
- Spoiler:
- il PD
- Spoiler:
- NO. Magari ce ne sono altri 10.000 come te.
Gli elettori del PD hanno patologie assai differenti e curiosissime nel novero delle loro fila.
C'è di tutto. Dai *menopeggisti*, che di meno peggio in meno peggio stanno finendo in un baratro. Ma solamente un passo alla volta, anche se senza speranza di inversione di marcia.
Ai *votoutilitaristi* , che non sprecano i loro voti.
o i cattocomunisti o piedisti in 2 scarpe, perché non si sa mai, nella vita son sempre pronti i guai.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
Beh, infatti, dai! Ma anche NO, in fondo in fondo, se ci pensi bene anche l'opposto è uguale al diverso stesso.loonar ha scritto:be'... cioè, dai!Akka ha scritto:bo compasso... in italia è tutto davvero molto strano
c'è tanto stato, ma nessuno crede che l' interesse dei più prevelga sul loro, e appena possono utilizzano la cosa pubblica per perseguire i propri scopi individuali(ovvero i caxxacci loro), lo fanno alla grandissima, ormai non c' hanno manco più vergogna, rubano, sanno che sappiamo, e continuano... è così...
qui vige la pragmatica del ''arruffa tutto quello che riesci, che poi quando ti ricapita?'', e sono piuttosto bravi anche...
poi alle elementari ti fanno quell' ora alla settimana di educazione civica, in cui ti insegnano a non gettare le cartaccie per terra... e manco le strade pulite c' abbiamo...
se questo è averci il senso della società preordinata all' individuo... sen ben messi!
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
va be' dai, un po' me lo merito!!
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: L'uomo o la società?
Mix
Ma assolutamente no. Non difendo certo i post democristiani...Il Pci non è' mai stato un partito libertario n'è tantomeno ateo, semmai profondamente cattolico (parole di Ferrara ex Pci). la faccenda del crocifisso alle pareti simbolo di una Italia credente è' piuttosto rivelatrice.
Ma non salvi proprio nessuno......?
Ma assolutamente no. Non difendo certo i post democristiani...Il Pci non è' mai stato un partito libertario n'è tantomeno ateo, semmai profondamente cattolico (parole di Ferrara ex Pci). la faccenda del crocifisso alle pareti simbolo di una Italia credente è' piuttosto rivelatrice.
Ma non salvi proprio nessuno......?
compasso- -------------
- Numero di messaggi : 134
Età : 62
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 02.12.13
Re: L'uomo o la società?
va bé
parole di ferrara
da quand'è che hanno valore
parole di ferrara
da quand'è che hanno valore
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: L'uomo o la società?
Veramente io salvo tutte le persone, se non sono verificatamente colpevoli.compasso ha scritto:Mix
Ma assolutamente no. Non difendo certo i post democristiani...Il Pci non è' mai stato un partito libertario n'è tantomeno ateo, semmai profondamente cattolico (parole di Ferrara ex Pci). la faccenda del crocifisso alle pareti simbolo di una Italia credente è' piuttosto rivelatrice.
Ma non salvi proprio nessuno......?
E condanno le organizzazioni di sfruttamento del potere per interessi propri (tutte, fino ad ora, +/-)
Cosa c'entra il PCI con il PD ? Mi sembrano molto più strette le analogie con la DC ora.
E un sistema di equazioni così: PD = DC & PD = PCI ha la fastidiosa conseguenza logica che DC = PCI che mi sembra NON rappresenti benissimo la realtà storica.
Il PCI è morto e sepolto. L'hanno seppellito D'Alema&Co. . Ma era molto anziano, ed era nella natura delle cose che morisse, anche dopo aver visto la caduta dell'Impero Sovietico.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: L'uomo o la società?
Bah, 3d buttato al cesso.... Peccato
compasso- -------------
- Numero di messaggi : 134
Età : 62
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 02.12.13
Re: L'uomo o la società?
compasso ha scritto:Bah, 3d buttato al cesso.... Peccato
Sottovaluti gli anticorpi di questo forum. Qui i thread possono resuscitare IT anche dopo
EDIT: proprio ora
http://atei.forumitalian.com/t125p30-a-casa-tua-si-festeggia-il-natale#298576
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Pagina 2 di 3 • 1, 2, 3
Argomenti simili
» cattolicesimo e società
» Possibile una società comunista?
» La donna nella/e societa'
» Società atea
» La società ci fotte
» Possibile una società comunista?
» La donna nella/e societa'
» Società atea
» La società ci fotte
Pagina 2 di 3
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Oggi alle 14:32 Da Minsky
» Apple Vs Samsung
Lun 11 Nov 2024 - 21:11 Da Rasputin
» Smartphone o dumbphone? C'è ancora chi lo rifiuta?
Lun 11 Nov 2024 - 21:10 Da Rasputin
» L'Albo dei Grandi dell'Umanità
Mar 5 Nov 2024 - 18:54 Da Rasputin
» Mi Maometto di traverso. Notizie dall'islam
Lun 4 Nov 2024 - 22:10 Da Rasputin
» Contante al bando "Costa troppo e favorisce l'evasione"
Mer 30 Ott 2024 - 19:32 Da Rasputin
» Estinzione del "Partito Democratico"
Dom 27 Ott 2024 - 17:42 Da marisella
» "Salutava sempre"
Sab 26 Ott 2024 - 18:23 Da Rasputin
» Kona 2015-2024
Ven 25 Ott 2024 - 23:41 Da Rasputin
» Linux e dintorni
Mer 23 Ott 2024 - 20:08 Da SergioAD
» prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Lun 21 Ott 2024 - 22:40 Da Rasputin
» citazioni dei forumisti e di personaggi famosi
Lun 21 Ott 2024 - 11:56 Da Minsky
» La Sindone dei Morti Viventi
Sab 19 Ott 2024 - 16:44 Da Minsky
» Pandemia di Sars-CoV-2 (III parte)
Sab 12 Ott 2024 - 22:55 Da Rasputin
» Inspecteur Jacques Clouseau
Mer 9 Ott 2024 - 20:52 Da Rasputin
» SLOGAN contro la religione
Lun 7 Ott 2024 - 12:10 Da Rasputin
» Bestemmie in allegria
Lun 7 Ott 2024 - 11:20 Da Rasputin
» Ritagli di giornale
Sab 5 Ott 2024 - 22:24 Da Rasputin
» Jokes - jokes - jokes (II parte)
Sab 5 Ott 2024 - 22:13 Da Rasputin
» Papa
Ven 4 Ott 2024 - 12:37 Da Minsky