Perchè non faccio il male?
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Perchè non faccio il male?
Perchè non compio il male? Vorrei sapere le motivazioni che spingono ognuno di noi a non fare il male, pur sostenendo l'inesistenza di Dio:
Dai 4 ai 10 anni ho creduto fermamente nella possibilità di un giudizio divino dopo la morte e quindi non compivo il male perchè sapevo che c'era Dio pronto per giudicarlo e per non essere punito dai miei genitori
Dai 10 ai 14 anni credevo in Dio ma non più al giudizio post mortem; non compivo il male per la paura della punizione umana
Dai 14 anni fino ad oggi non ho compiuto e non compio il male per le seguenti ragioni:
1) Paura della riprovazione sociale, dell'emerginazione che conseguirebbe a un mio atto contro agli altri uomini
2) Paura della punizione delle leggi
3) Paura della morte; nessun atto infatti mette al riparo dalla vendetta altrui
4) Adesione a un'impostazione della vita nella piena razionalità, con l'esclusione, nei limiti della possibilità, della distruzione o danneggiamento delle vite altrui
5) Amore della quiete e degli studi, condizioni che non possono conciliarsi con la ricerca dell'altrui distruzione
Dai 4 ai 10 anni ho creduto fermamente nella possibilità di un giudizio divino dopo la morte e quindi non compivo il male perchè sapevo che c'era Dio pronto per giudicarlo e per non essere punito dai miei genitori
Dai 10 ai 14 anni credevo in Dio ma non più al giudizio post mortem; non compivo il male per la paura della punizione umana
Dai 14 anni fino ad oggi non ho compiuto e non compio il male per le seguenti ragioni:
1) Paura della riprovazione sociale, dell'emerginazione che conseguirebbe a un mio atto contro agli altri uomini
2) Paura della punizione delle leggi
3) Paura della morte; nessun atto infatti mette al riparo dalla vendetta altrui
4) Adesione a un'impostazione della vita nella piena razionalità, con l'esclusione, nei limiti della possibilità, della distruzione o danneggiamento delle vite altrui
5) Amore della quiete e degli studi, condizioni che non possono conciliarsi con la ricerca dell'altrui distruzione
Sorel1980- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Non so che dire, a me viene spontaneo non fare del male agli altri, ma forse è solo una impostazione neurologica, altri non sono come me.
Forse ognuno ha una impostazione celebrale diversa.
Forse ognuno ha una impostazione celebrale diversa.
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dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
silvio- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Kharma?
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
La reincarnazione è una teoria affascinate ma non provata, penso che noi abbiamo i circuiti fatti in un certo modo e non scappiamo.
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silvio- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Mi sfugge il senso della proposizione sottolineata. Cosa c'entrano gli amici immaginari con l'argomento del thread?Sorel1980 ha scritto:Vorrei sapere le motivazioni che spingono ognuno di noi a non fare il male, pur sostenendo l'inesistenza di Dio:
Ospite- Ospite
Re: Perchè non faccio il male?
silvio ha scritto:La reincarnazione è una teoria affascinate ma non provata, penso che noi abbiamo i circuiti fatti in un certo modo e non scappiamo.
Metaforizzavo.
Intendevo dire che tutto quello che fai ti torna indietro.
E poi ovviamente c'è l'empatia.
E quoto Fux! E' un cattoluogocomune!
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
L'evoluzione della nostra specie ci ha spinto alla socialità. Affinché una società sia vincente deve avere una coesione sociale, e perchè tale coesione esista si sono sviluppati in noi quelli che sono stati chiamati e definiti i geni a specchio. Questi geni fanno si che noi abbiamo quel sentimento che è l'empatia. Grazie ad essa siamo in grado di vivere e far propri i problemi degli altri. Funzionano così bene che perfino in uno stimolo virtuale, come le immagini come nei film o un semplice racconto verbale, noi ci emozioniamo e viviamo l'altrui sofferenza. Grazie a questo meccanismo, che è sicuramente conveniente per tutti, noi ci asteniamo dal compiere azioni negative contro le altre persone. Il meccanismo è semplice. Provocare dolore agli altri lo sentiamo anche noi!! Si potrebbe dire che siamo buoni per egoismo!!
A livello personale poi il far del bene, o comunque non far del male, è una forma di coerenza con se stessi. Ovvero se non vuoi che sia fatto a te, perchè dovresti farlo ad altri?
In tutto questo dio proprio non c'entra nulla. E' una assurda pretesa che hanno i vari credenti di correlare le due cose. Direi che è stato fatto solo per dare valenza e maggiore dignità alla idea di dio. Ma è una forzatura senza alcun senso. Uno vero scippo fatto dalla religione alla dignità dell'uomo.
A livello personale poi il far del bene, o comunque non far del male, è una forma di coerenza con se stessi. Ovvero se non vuoi che sia fatto a te, perchè dovresti farlo ad altri?
In tutto questo dio proprio non c'entra nulla. E' una assurda pretesa che hanno i vari credenti di correlare le due cose. Direi che è stato fatto solo per dare valenza e maggiore dignità alla idea di dio. Ma è una forzatura senza alcun senso. Uno vero scippo fatto dalla religione alla dignità dell'uomo.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Perchè non faccio il male?
silvio ha scritto:La reincarnazione è una teoria affascinate ma non provata, penso che noi abbiamo i circuiti fatti in un certo modo e non scappiamo.
Ma ti senti bene Silvio?? O hai bevuto??
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Paolo- --------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Paolo ha scritto:silvio ha scritto:La reincarnazione è una teoria affascinate ma non provata, penso che noi abbiamo i circuiti fatti in un certo modo e non scappiamo.
Ma ti senti bene Silvio?? O hai bevuto??
No voleva essere una sottile ironia, ma non è riuscita....
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silvio- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
um, ecco, questa tua spiegazione è sicuramente corretta, ma è secondo me solo parziale, poi subentrano valori culturali e condizioni socialiPaolo ha scritto:L'evoluzione della nostra specie ci ha spinto alla socialità. Affinché una società sia vincente deve avere una coesione sociale, e perchè tale coesione esista si sono sviluppati in noi quelli che sono stati chiamati e definiti i geni a specchio. Questi geni fanno si che noi abbiamo quel sentimento che è l'empatia. Grazie ad essa siamo in grado di vivere e far propri i problemi degli altri. Funzionano così bene che perfino in uno stimolo virtuale, come le immagini come nei film o un semplice racconto verbale, noi ci emozioniamo e viviamo l'altrui sofferenza. Grazie a questo meccanismo, che è sicuramente conveniente per tutti, noi ci asteniamo dal compiere azioni negative contro le altre persone. Il meccanismo è semplice. Provocare dolore agli altri lo sentiamo anche noi!! Si potrebbe dire che siamo buoni per egoismo!!
A livello personale poi il far del bene, o comunque non far del male, è una forma di coerenza con se stessi. Ovvero se non vuoi che sia fatto a te, perchè dovresti farlo ad altri?
In tutto questo dio proprio non c'entra nulla. E' una assurda pretesa che hanno i vari credenti di correlare le due cose. Direi che è stato fatto solo per dare valenza e maggiore dignità alla idea di dio. Ma è una forzatura senza alcun senso. Uno vero scippo fatto dalla religione alla dignità dell'uomo.
nella tua visione per esempio chi riesce a ''distaccarsi''(e lo dico tra virgolette ovviamente) dalla legge dei neuroni specchio per perseguire il proprio interese dovrebbe essere il più ganzo di tutti, cioè sarebbe quello meno succube della sua condizione naturale e che quindi si prende ciò di cui ha bisogno senza il freno dei ''neuroni specchio''
ovvio, se tutti facessimo così sarebbe il caos, però se solo qualcuno lo fa tutto ok o no? sono i più furbi quindi?
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''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Ehh no Akka è impossibile sfuggire a noi stessi. Ovvero i geni fanno parte di noi. E' impossibile "distaccarsi" come tu dici. Esistono comunque casi di anomalie, sia per motivi genetici o patologici, che alterano o annullano queste spinte psichiche. Ci sono persone che non hanno l'empatia. Sono persone del tutto asociali per i quali compiere quello che noi definiamo come "atto efferato" li lascia del tutto indifferenti. Possono compiere con totale indifferenza atti che per noi sono impensabili. Rimorso o pentimento non sanno nemmeno cosa sia. Questo è una dimostrazione di come la morale si fondi su questioni meramente biologiche.
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Paolo- --------------
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Re: Perchè non faccio il male?
si ma io proprio per questo ho detto sfuggire tra virgolette, intendevo che i personaggi più smaliziati, più arrampicatori, più determinati(anche ad andare contro le norme comunemente accettate) sono quelli più avvantaggiati secondo la tua visione, Berlusconi nel tuo modello sociale è l' individuo perfetto, quello che non rispetta la morale comune, che calpesata i diritti altrui per il suo bene, che si arricchisce in modo poco lecito, che corrompe giudici, che intrallazza con putin ecc insomma chi fa ciò, e grazie alla sua intelligenza riesce a farsi passare per ''onesto'', chi riesce in questo è l' individuo migliore della società
capisci cosa intendo? gli altri sono trattenuti e frenati dalle loro remore morali mentre lui riesce a servirsene a suo piacimento facendo solo i suoi interessi
capisci cosa intendo? gli altri sono trattenuti e frenati dalle loro remore morali mentre lui riesce a servirsene a suo piacimento facendo solo i suoi interessi
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Akka- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
ma chi lo dice che non facciamo del male agli altri?
non dobbiamo arrivare a commettere dei reati, o meglio, non sono solo quelli il male.
che poi tutto è relativo, ma ogni giorno facciamo del male agli altri,a prescondere dall'esistenza di dio, che come abbiamo visto, costituisce un male crederci.
non dobbiamo arrivare a commettere dei reati, o meglio, non sono solo quelli il male.
che poi tutto è relativo, ma ogni giorno facciamo del male agli altri,a prescondere dall'esistenza di dio, che come abbiamo visto, costituisce un male crederci.
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Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Il male è un concetto che deve necessariamente porsi su una base semplice:
Non danneggiare il prossimo
Questo è una norma esclusivamente sociale, ma perché noi ci sentiamo in colpa ? perché l'idea di fare del danno ci fa stare male ?
Il senso morale che abbiamo non è soltanto un fatto economico, non faccio male perché non ne voglio ottenere, ma è anche una profonda convinzione, un sentimento diciamo positivo verso il mondo.
Il senso di colpa rientra in questa intima consapevolezza.
Non danneggiare il prossimo
Questo è una norma esclusivamente sociale, ma perché noi ci sentiamo in colpa ? perché l'idea di fare del danno ci fa stare male ?
Il senso morale che abbiamo non è soltanto un fatto economico, non faccio male perché non ne voglio ottenere, ma è anche una profonda convinzione, un sentimento diciamo positivo verso il mondo.
Il senso di colpa rientra in questa intima consapevolezza.
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silvio- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
lupetta ha scritto:
ma chi lo dice che non facciamo del male agli altri?
non dobbiamo arrivare a commettere dei reati, o meglio, non sono solo quelli il male.
che poi tutto è relativo, ma ogni giorno facciamo del male agli altri,a prescondere dall'esistenza di dio, che come abbiamo visto, costituisce un male crederci.
Il fare male è in fondo alla base della nostra stessa vita, ogni giorno mangiamo un animale, distruggiamo una pianta, leviamo il pane ad un altro senza conoscerlo, purtroppo la vita naturale è questo.
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silvio- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Akka, non esiste solo l'empatia. La nostra psiche ha mille altre spinte che determinano i nostri comportamenti. Dalla ambizione, alla avidità. Dalla compassione all'odio. Dall'amore al disprezzo. La rabbia, l'invidia ....sono tutte spinte che determinano la nostra personalità. E come ben sai tutto questo varia molto da persona a persona. Poi è ovvio che l'esperienza della vita, le varie situazioni, la cultura, l'educazione modificano e condizionano tutto questo. Berlusconi ha la sua personalità che l'ha spinto a fare quello che ha fatto. Ad altri potrebbe non interessare per niente fare quello che lui ha fatto. Poi sul perchè o se sia corretto è tutta un'altra cosa.
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Paolo- --------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Paolo sono d'accordo, ma la società ha costruito solide basi proprio sulla solidarietà, e sul senso di responsabilità degli individui componenti.
Ma la cosa che mi sorprende è il senso di colpa anche quando la facciamo franca.
Ma la cosa che mi sorprende è il senso di colpa anche quando la facciamo franca.
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silvio- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
lupetta ha scritto:ma chi lo dice che non facciamo del male agli altri?
Esatto.
Prima di continuare il discorso si deve
A- chiarire cosa intendiamo per "male" (immagino che siamo d'accordo tutti nell'affermare che l'"universale" non esiste, anche senza spingerci nel relativismo assoluto)
B- accettare che il male (inteso come prevaricazione dell'altro, sfruttamento, causare sofferenza in altri esseri umani e non... senza per forza arrivare a omicidi e stupri) lo facciamo eccome
Sally- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
be io non direi che è tutt' altra cosa, stiamo discutendo proprio di questo, cioè ''perché non facciamo il male''?Paolo ha scritto:Akka, non esiste solo l'empatia. La nostra psiche ha mille altre spinte che determinano i nostri comportamenti. Dalla ambizione, alla avidità. Dalla compassione all'odio. Dall'amore al disprezzo. La rabbia, l'invidia ....sono tutte spinte che determinano la nostra personalità. E come ben sai tutto questo varia molto da persona a persona. Poi è ovvio che l'esperienza della vita, le varie situazioni, la cultura, l'educazione modificano e condizionano tutto questo. Berlusconi ha la sua personalità che l'ha spinto a fare quello che ha fatto. Ad altri potrebbe non interessare per niente fare quello che lui ha fatto. Poi sul perchè o se sia corretto è tutta un'altra cosa.
tu sei d'accordo che berluscono faccia il male?
ma tu hai detto che il comportamento dipende dai neuroni specchio?
adesso dici che dipende anche dai fattori culturali e dalle condizioni particolare, cosa che io ho detto sin dall' inizio, ma adesso la domanda successiva(come ha espresso bene lupetta) sorge spontanea: '' ma se il nostro fare il bene o il male dipende oltre che dai neuroni specchio anche dai fattori culturali e dalla situazione contingente in cui ognun si trova, non è che magari, pure il nostro concetto di bene e male derivi a sua volta oltre che dai neuroni specchio anche dai fattori culturali e storico/contingenti??''
e in questo caso quando possiamo dire di fare il bene e quado il male? è veramente tutto relativo come dice lupetta? o è tutto molto logico e determinabile come dice paolo?
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Re: Perchè non faccio il male?
Akka, io non ho detto in modo logico e determinabile. Anzi! Mi sembra di aver proprio sostenuto che la grande quantità di elementi che determinano il nostro comportamento, condizionamenti compresi, fa si che sia pressochè impossibile definirlo e determinarlo in modo preciso. Il prevalere di una spinta piuttosto di un'altra ne determina il carattere comportamentale. Se questo equilibrio si altera abbiamo le patologie.
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Paolo- --------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Paolo ha scritto:Akka, io non ho detto in modo logico e determinabile. Anzi! Mi sembra di aver proprio sostenuto che la grande quantità di elementi che determinano il nostro comportamento, condizionamenti compresi, fa si che sia pressochè impossibile definirlo e determinarlo in modo preciso. Il prevalere di una spinta piuttosto di un'altra ne determina il carattere comportamentale. Se questo equilibrio si altera abbiamo le patologie.
Paolo, in questa visione però si perderebbe la responsabilità individuale... almeno io vedo la tua visione in modo piuttosto deterministico.
Infatti anche se tu neghi che il comportamento sia determinabile tuttavia se ho ben capito intendi affermare che il comportamento si sviluppa da condizioni biologiche e culturali e non hai fatto riferimento (o io ho perso il riferimento) alla Singolarità e alla volotnà appunto del Singolo.
Sorel1980- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
lupetta ha scritto:ma chi lo dice che non facciamo del male agli altri?
non dobbiamo arrivare a commettere dei reati, o meglio, non sono solo quelli il male.
che poi tutto è relativo, ma ogni giorno facciamo del male agli altri,a prescondere dall'esistenza di dio, che come abbiamo visto, costituisce un male crederci.
Obiezione corretta; allora possiamo ridurre il concetto di male a quello di omicidio... è vero che ogni giorno si fa del male a quelcuno ma è pur vedo che eticamente parlando c'è un abisso tra ferire moralmente una persona o ucciderla. Quindi il topic potrebbe essere riformulato con: Perchè io non uccido?
Sorel1980- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Sorel, io penso che il nostro comportamento sia determinato da un insieme di fattori. Partendo dagli istinti, poi i geni per finire la nostra razionalità. Io direi che la volontà faccia parte di questo insieme di elementi che compone la nostra personalità. E questa determina sicuramente la singolarità dell'individuo. E' ovvio che la mia è una valutazione di massima e non ha alcuna pretesa di scientificità.
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Paolo- --------------
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Re: Perchè non faccio il male?
da bambino perchè me lo avevano insegnato i miei, da grande perchè risolvo meglio senza farne.
Col tempo è aumentata la voglia di fare male.
Col tempo è aumentata la voglia di fare male.
loonar- ----------
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Re: Perchè non faccio il male?
Oh eccoti, una domenica sera senza Darrow non è la stessa cosa
Sorel1980- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Sorel1980 ha scritto:Oh eccoti, una domenica sera senza Darrow non è la stessa cosa
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
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Re: Perchè non faccio il male?
Sorel1980 ha scritto:possiamo ridurre il concetto di male a quello di omicidio.
Okay, allora alla domanda "cos'e' il male?" rispondiamo male = omicidio?
A me pare abbastanza riduttiva come risposta, ma vorrei vedere come continua la discussione prima di ampliare lo spettro delle possibili risposte. Forse meglio attenerci a questo "caso iperbolico" nel frattempo.
Sorel1980 ha scritto: Quindi il topic potrebbe essere riformulato con: Perchè io non uccido?
Perche' non ne hai bisogno.
Spiego: l'uomo si e' evoluto, sia biologicamente che culturalmente, per convivere con altri uomini allo scopo di rendere maggiori le possibilita' di sopravvivenza. Potremmo riassumere l'idea con il detto "l'unione fa la forza", vivere insieme, collaborare ad uno scopo comune, rende l'uomo capace di migliorare le propre condizioni di vita e di conseguenza esso avra' tutto l'interesse a mantenere l'integrita' del gruppo di persone attraverso il quale trae vantaggi e benefici. Questa tendenza alla salvaguardia dell'altro, come dicevo prima, ha radici sia biologiche (neuroni specchio) che culturali (leggi che vietano l'omicido, per esempio). Ma sia la natura che la cultura sacrificano il bene altrui (banalizzando, inteso come opposto al male) quando si tratta di scelte drastiche. La legittima difesa ne e' un esempio eclatante: siamo disposti, sia biologicamente, sia legalmente, a fare del male ad un altro uomo pur di salvare la nostra vita. Cosi, passando dal locale al globale, si giustificano le guerre, le colonizzazioni, lo sfruttamento delle persone nelle fabbriche cinesi della Nike... con l'aggravante che, nel caso di queste ultime, accadendo lontano dai nostri occhi, non ci "salva" nemmeno il discorso dell'empatia.
Sally- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Sorel1980 ha scritto:Perchè non compio il male? Vorrei sapere le motivazioni che spingono ognuno di noi a non fare il male, pur sostenendo l'inesistenza di Dio
Non capisco questo ragionamento, quelli che hanno bruciato Giordano Bruno credevano in dio.
teto- -----------
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Re: Perchè non faccio il male?
La chiave, data anche dai neuroni a specchio, è il bisogno d'accettazione. Far parte di un "branco" è la cosa più importante per tutti gli animalo sociali.teto ha scritto:Sorel1980 ha scritto:Perchè non compio il male? Vorrei sapere le motivazioni che spingono ognuno di noi a non fare il male, pur sostenendo l'inesistenza di Dio
Non capisco questo ragionamento, quelli che hanno bruciato Giordano Bruno credevano in dio.
Abbiamo visto che anche il membro omega di un branco di lupi sopporta tutte le angherie pur di continuare a far parte del branco.
Se il maschio alfa è Hitler è una cosa se è Carlo XVI Gustavo Bernadotte è un'altra.
C'è anche da dire che la personalità dell'alfa è data dal branco con effetto volano:
Se un branco aggressivo elegge un capo molto aggressivo l'aggressività del branco aumenta e viceversa.
Teniamo presente che sono state moltissime le religioni che non contemplano un inferno/paradiso, ad esempio i Greci e i Latini avevano solo il Tartaro: luogo orrendo per tutti, buoni e cattivi.
Tra i nativi americani, che appunto non avevano un paradiso/inferno, le persone che si macchiavano di qualche delitto non subivano nessun tipo di punizione, venivano considerate preda di un "vento cattivo", cioè praticamente pazze, e venivano semplicemente allontanate dalla tribù.
Non far del male è un valore sociale primario.
L'invenzione di un Dio può servire a scardinare questo valore e renderlo accettabile all'interno di un consesso che lo perpetua e lo perdona in nome di un valore più alto.
Una volta una mia cattolicissima vicina di casa mi disse che conosceva solo due persone che vivevano veramente secondo quelli che avrebbero dovuto essere i dettami cristiani: io e Francesco (un'altro nostro vicino) ambedue atei. Potevo spiegarglielo?
Io le ho risposto che forse dipendeva dal fatto che tutte le mattine dovevamo alzarci e guardarci allo specchio, e non avendo nessuno prete che ci perdonava dovevamo vedercela con noi stessi.
Ultima modifica di Boccadorata il Lun 18 Feb 2013 - 12:49 - modificato 1 volta.
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"Primo di tutti fu il Caos" Esiodo (Theog. 116)
.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
Elima- -----------
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Re: Perchè non faccio il male?
per quel che mi riguarda perchè non mi va di andare in prigioneSorel1980 ha scritto: Perchè io non uccido?
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Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Ma Lupetta è sociopatica ?lupetta ha scritto:per quel che mi riguarda perchè non mi va di andare in prigioneSorel1980 ha scritto: Perchè io non uccido?
Darebbe un senso a tutte le sue affermazioni...
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"Primo di tutti fu il Caos" Esiodo (Theog. 116)
.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
Elima- -----------
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Re: Perchè non faccio il male?
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
lupetta ha scritto:per quel che mi riguarda perchè non mi va di andare in prigioneSorel1980 ha scritto: Perchè io non uccido?
Boh, diciamo che rimango perplesso da questo tipo di risposte.
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La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Dovreste considerare il gioco dei ruoli, i luoghi comuni e tutta una serie di cose che si dicono e non si fanno ed altre che si fanno ma non si dicono.
Per esempio un sociofobico potrebbe vivere unicamente nei forum leggete questo che ho trovato in rete. Nessuna ipotesi qui ma gente così esiste e tra i valori minimi e massimi ci siamo tutti.
Per esempio un sociofobico potrebbe vivere unicamente nei forum leggete questo che ho trovato in rete. Nessuna ipotesi qui ma gente così esiste e tra i valori minimi e massimi ci siamo tutti.
sociofobica:
iniziai con il semplice terrore di essere derisa dagli altri a causa dell'eritrofobia.
poi questa si è radicata talmente tanto da aver fatto sì che io mi chiudessi in casa, non uscissi più.
conseguentemente ho perso tutti gli amici, ho iniziato ad apprezzare la solitudine, ad aver paura di provare di nuovo l'orrore della derisione (la cosa che mi spaventa di più).
e così, quando a distanza di tempo cominci a voler uscire di nuovo, ti rendi conto che ti si sono sviluppate mille fobie e manie assurde.
non riesco ad entrare in un bar, quando andavo all'università tornavo a casa appena arrivata sul posto, oppure rimanevo e stavo malissimo.
vivo nella convinzione che tutti gli occhi siano puntati su di me, che tutti ridano di me ecc..
intanto, rimanendo da sola, senza nessuno, perdendo l'ultima cosa che era rimasta (l'università) arriva pure la depressione.
ah: non riesco nemmeno a rivolgere la parola ad un essere umano di sesso maschile che abbia un età compresa tra i 16 (ho paura pure di chi è più piccolo di me) e i 35 anni.
a volte ho paura anche dei bambini.
SergioAD- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
"Dai 14 anni fino ad oggi".Sorel1980 ha scritto:Perchè non compio il male? Vorrei sapere le motivazioni che spingono ognuno di noi a non fare il male, pur sostenendo l'inesistenza di Dio:
Dai 4 ai 10 anni ho creduto fermamente nella possibilità di un giudizio divino dopo la morte e quindi non compivo il male perchè sapevo che c'era Dio pronto per giudicarlo e per non essere punito dai miei genitori
Dai 10 ai 14 anni credevo in Dio ma non più al giudizio post mortem; non compivo il male per la paura della punizione umana
Dai 14 anni fino ad oggi non ho compiuto e non compio il male per le seguenti ragioni:
1) Paura della riprovazione sociale, dell'emerginazione che conseguirebbe a un mio atto contro agli altri uomini
2) Paura della punizione delle leggi
3) Paura della morte; nessun atto infatti mette al riparo dalla vendetta altrui
4) Adesione a un'impostazione della vita nella piena razionalità, con l'esclusione, nei limiti della possibilità, della distruzione o danneggiamento delle vite altrui
5) Amore della quiete e degli studi, condizioni che non possono conciliarsi con la ricerca dell'altrui distruzione
Ovvero, quanti anni hai tenuto duro? E, sopratutto, per quanti altri ce la farai?
Per me non molti.
Perché c'è sempre un tarlo che, prima o poi, salta sempre fuori. Questo:
"Ma chi ca%%o me lo fa fare?"
Vedrai, quando ci sarà da fare il tuo interesse/comodo/tornaconto, sarà sempre quello che prevarrà. Perché essere buoni è, per sua natura, un comportamento
ILLOGICO
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"Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco" - (G.B. Decollato, I° secolo)
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Holubice- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Holu ma sei convinto di quello che dici oppure scherzi?
Credo abbia circa 33 anni il signor Sorel. Chissà quanto dura, già...
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Niques- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
E' un destino a cui non sfuggiamo nessuno.Niques ha scritto:Holu ma sei convinto di quello che dici oppure scherzi?
Credo abbia circa 33 anni il signor Sorel. Chissà quanto dura, già...
Nessuno di noi che abbiamo imbroccato la strada di una coscienza autogestita.
Con il tempo, essa, diviene sempre un'epidermide scrotale.
Perché, con un espressione che tanto piace al Rusp, sta scritto va sempre a finire così.
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Holubice- -------------
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Occupazione/Hobby : Rusp,hai rotto il ca$$0,vai a lavorare...!
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Re: Perchè non faccio il male?
Non capisco Holubice... intendi che solo una coscienza eterogestita (immagino nell'ossequio a una divinità) possa resistere a fare il male? Spiegati meglio, non capisco...
Sorel1980- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Ma Holub stai facendo un discorso a vuoto, tanto per cambiare. Ma cosa vuol dire fare il bene o il male? Di sicuro è del tutto assurda la posizione di chi dice che il male è solo l'omicidio. E' del tutto senza senso pensare di ridurre tutto all'omicidio!! E poi chi decide se un militare o un poliziotto che uccide compie del male?
Ma la tua posizione Holub è ancora più assurda. Oltre al problema delle regole, comandamenti o altro che sia, c'è il problema molto più importante e rilevate, ovvero l'interpretazione e la valutazione del fatto. Una delle tante assurdità della fede in genere e ancora più di quella cristiana è di avere la pretesa e l'illusione di poter dare un valore morale a ogni comportamento (ovviamente rilevante) dell'uomo. Ma è del tutto impossibile. Lo stesso fatto ha una pluralità di elementi che lo compongono, ed è interpretabile in mille modi!!
Ma la tua posizione Holub è ancora più assurda. Oltre al problema delle regole, comandamenti o altro che sia, c'è il problema molto più importante e rilevate, ovvero l'interpretazione e la valutazione del fatto. Una delle tante assurdità della fede in genere e ancora più di quella cristiana è di avere la pretesa e l'illusione di poter dare un valore morale a ogni comportamento (ovviamente rilevante) dell'uomo. Ma è del tutto impossibile. Lo stesso fatto ha una pluralità di elementi che lo compongono, ed è interpretabile in mille modi!!
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
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Località : Brescia
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Re: Perchè non faccio il male?
Non riduco assolutamente il male all'omicidio, ma ho preso atto di un'intelligente obiezione di Lupetta e cioè che tutti commettiamo il male, allora ho pensato di specificare maggiormente e di concentrarmi solo su ciò che è censurato da tutte le culture o quasi...
Sorel1980- -------------
- Numero di messaggi : 178
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Re: Perchè non faccio il male?
Ma guarda che l'omicidio è accettato in tutte le culture. Quello che cambia sono solo le giustificazioni che noi diamo a tale atto che fa la differenza.
Poi circa il fatto che tutti compiano atti che definiamo cattivi è una affermazione che non dice niente, come ho detto nel mio precedente intervento.
Poi circa il fatto che tutti compiano atti che definiamo cattivi è una affermazione che non dice niente, come ho detto nel mio precedente intervento.
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Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
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Re: Perchè non faccio il male?
Quando si comprano scarpe cucite da un bambino cinese di 5 anni, si fa il male perché lo si contribuisce alla sua distruzione o si fa il bene, perché gli si da l'opportunità di continuare a sopravvivere anziché morire?
edit: verde a Paolo.
edit: verde a Paolo.
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Lei è cattolico? Allora mi perdoni
BestBeast- -----------
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Re: Perchè non faccio il male?
Hai detto una cosa corretta Best. Riteno che sia tutto relativo e la stessa cosa può essere vista in modi diametralmente opposta. Per gli islamici non è certo una cattiva a azione lapidare una adultera. Per noi è ben diverso!!E' il caso limite ma ce ne sarebbero mille altre situazioni del tutto simili ma che viviamo tutti i giorni.
Ricambio il verde!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
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Re: Perchè non faccio il male?
holubice ha scritto:
Perché, con un espressione che tanto piace al Rusp, sta scritto va sempre a finire così.
Se non mi citi dove io avrei scritto una cosa simile, ti do pubblicamente del bugiardo.
Hai 24 ore.
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Perchè non faccio il male?
Paolo ha scritto:Hai detto una cosa corretta Best. Riteno che sia tutto relativo e la stessa cosa può essere vista in modi diametralmente opposta. Per gli islamici non è certo una cattiva a azione lapidare una adultera. Per noi è ben diverso!!E' il caso limite ma ce ne sarebbero mille altre situazioni del tutto simili ma che viviamo tutti i giorni.
Ricambio il verde!
Grazie del verde, ovviamente, ma forse non c'era bisogno di specificarlo, sono convinto che per quel bambino si faccia assolutamente il male.
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BestBeast- -----------
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Re: Perchè non faccio il male?
Voglio fare un discorso portando il ragionamento al limite. E' meglio dare (ad esempio) a bambini del terzo modo delle medicine scadute (che noi buttiamo via a tonnellate) che nella maggioranza dei casi funziona ugualmente o al massimo non fa nulla, o lasciarli soffrire e andare in contro a morte certa?
Moralmente forse è inaccettabile, ma praticamente cosa è meglio?
Moralmente forse è inaccettabile, ma praticamente cosa è meglio?
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Re: Perchè non faccio il male?
Paolo ha scritto:Voglio fare un discorso portando il ragionamento al limite. E' meglio dare (ad esempio) a bambini del terzo modo delle medicine scadute (che noi buttiamo via a tonnellate) che nella maggioranza dei casi funziona ugualmente o al massimo non fa nulla, o lasciarli soffrire e andare in contro a morte certa?
Moralmente forse è inaccettabile, ma praticamente cosa è meglio?
Dilemma morale. Molto interessante. Io baso la mia vita sulla razionalità quindi non posso che fare il calcolo degli interessi... l'opzione vincente è mandare le medicine scadute, senza indugio... se non lo facessimo ci limiteremmo a tutelare noi stessi.
Sorel1980- -------------
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Re: Perchè non faccio il male?
Stesso discorso per gli ogm?
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BestBeast- -----------
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Re: Perchè non faccio il male?
Perchè, non vedo che relazione ci sia.
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Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Perchè non faccio il male?
per me invece è un compromesso piuttosto squallido, però stando come stanno le cose mi pare doveroso farlo
mi spiego meglio: noi(inteso come paesi industrialzzati e con benessere diffuso) ''sfruttiamo'' nel vero senso della parola le popolazioni povere, cioè acquistiamo da loro le materie prime al prezzo del loro costo del lavoro, poi le importiamo e le lavoriamo al nostro prezzo del lavoro, dopodiché quando il prodotto stato raffinato ed è utilizzabile solo noi possiamo permetterci di acquistarlo, lasciando le nazioni che ci forniscono le materie prime nella miseria
si chiama regola di scambio ineguale, ed è il motive per cui la nostra ricchezza è strettamente connessa alla loro povertà
ora, visto che li sfruttiamo in questo modo, mi pare solo una misera e meschina remora morale impietosirci e dargli i medicinali scaduti, che non daremmo neppure ai cani
qui si tratta di come si decide di comportarsi, non ha senso che ti inculo tutto il giorno e una volta ogni tanto, quando sono impietosito di do una caramella, e solo perché a me fa cagare...comunque, prendendo atto che le cose stanno così, è sempre meglio darglela la caramella...
mi spiego meglio: noi(inteso come paesi industrialzzati e con benessere diffuso) ''sfruttiamo'' nel vero senso della parola le popolazioni povere, cioè acquistiamo da loro le materie prime al prezzo del loro costo del lavoro, poi le importiamo e le lavoriamo al nostro prezzo del lavoro, dopodiché quando il prodotto stato raffinato ed è utilizzabile solo noi possiamo permetterci di acquistarlo, lasciando le nazioni che ci forniscono le materie prime nella miseria
si chiama regola di scambio ineguale, ed è il motive per cui la nostra ricchezza è strettamente connessa alla loro povertà
ora, visto che li sfruttiamo in questo modo, mi pare solo una misera e meschina remora morale impietosirci e dargli i medicinali scaduti, che non daremmo neppure ai cani
qui si tratta di come si decide di comportarsi, non ha senso che ti inculo tutto il giorno e una volta ogni tanto, quando sono impietosito di do una caramella, e solo perché a me fa cagare...comunque, prendendo atto che le cose stanno così, è sempre meglio darglela la caramella...
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''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
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