Un esperimento - Le prove dell'altra parte
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
anch'io, a livello culturale, non pratico.Fux89 ha scritto:Io sono interessato.Steerpike ha scritto:Ne ho trovata una i cui errori mi sembrano alquanto difficili da trovare.
Proprio per questo, considerata la legge di Poe, preferisco non scriverla qui. Nel caso qualcuno fosse interessato, può chiedermela privatamente.
mix- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Steerpike ha scritto:Ne ho trovata una i cui errori mi sembrano alquanto difficili da trovare.
Proprio per questo, considerata la legge di Poe, preferisco non scriverla qui. Nel caso qualcuno fosse interessato, può chiedermela privatamente.
Sono notoriamente curioso...
primaverino- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Considerata la lunga latitanza dell'iniziatore di questo thread, per non lasciare in sospeso a data indefinita l'argomento in discussione, lo concludo motu proprio senza attendere ulteriori interventi di quell'utente.
I miei precedenti interventi si trovano qui:
http://atei.forumitalian.com/t4484-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#169944
http://atei.forumitalian.com/t4484p80-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#188907
Per la comprensione di quanto segue è indispensabile aver letto almeno il post di apertura del thread e i due post indirizzati sopra, a cui il presente fa riferimento.
Questa è la
In particolare, la prova fa derivare da alcune concezioni della Fisica Quantistica, l'idea che debba esistere un Ente che viene chiamato "Consapevolezza", esterno all'universo fisico, il quale Ente avrebbe la proprietà di essere Coscienza disincarnata e avrebbe pertanto il potere di determinare il collasso della Funzione d'Onda dell'Universo e quindi di determinare l'esistenza della materia così come la sperimentiamo.
Ne discende che tale "Consapevolezza" ha esattamente gli attributi basilari che le religioni assegnano alla divinità, perciò la Consapevolezza è Dio, per quanto comunemente si intende con questo termine. Dalla "prova" discende inoltre che soltanto la Consapevolezza gode di esistenza effettiva, perché in assenza della Consapevolezza la funzione d'onda non collassa e dunque la materia e ogni effetto fisico rimane nello stato di mera potenzialità.
Per confutare tale prova, basterà dimostrare che l'ipotesi della necessità di un osservatore cosciente, per provocare il collasso della funzione d'onda, non è vera.
Qualche perplessità in merito potrebbe essere già stata sollevata, analizzando il Gedankenexperiment del "gatto di Schrödinger", nella sua versione "incruenta" che ho illustrato precedentemente. Poiché il gatto rimane vivo dopo l'evento quantistico, e può rendersi conto dell'esito dell'evento in quanto trova la ciotola piena di latte, per quale ragione non possiamo attribuire a lui il ruolo di osservatore e quindi la capacità di provocare il collasso della funzione d'onda? Affermare che deve essere la padrona del gatto, guardando attraverso lo spioncino, a provocare il collasso perché lei è dotata di coscienza e il gatto no, appare pretestuoso e irragionevolmente antropocentrico. È vero che tutte le religioni affermano che solo l'uomo ha l'anima, e gli animali non ce l'hanno, ma qui stiamo cercando di dare un fondamento scientifico alla questione, e scientificamente come si fa a stabilire che un gatto non abbia sufficiente coscienza da far collassare la funzione d'onda di un decadimento Beta, per così dire?
Vediamo allora stavolta un esperimento reale, e non ideale, cioè un esperimento che si può effettivamente realizzare, e che infatti è stato più volte ripetuto confermando sempre i risultati. Si tratta dell'esperimento delle "due fenditure a scelta ritardata".
Per spiegare bene in cosa consiste, parto dall'esperimento delle "due fenditure" semplice. Questo esperimento si può fare anche a casa perché è molto semplice e non richiede alcuna attrezzatura particolare, nel caso che per esempio lo facciamo con i fotoni (cioè con la luce visibile).
Il 24 novembre 1803 Thomas Young presentò presso la Royal Society di Londra l'esperimento della doppia fenditura, giungendo così alla dimostrazione della natura ondulatoria della luce:
La luce di una lampadina veniva fatta passare attraverso un foro praticato in un cartoncino, quindi raggiungeva un secondo cartoncino, con due fori. La luce che attraversava i due fori del secondo cartoncino finiva infine su uno schermo, dove creava una figura di luci e ombre che Young spiegò come conseguenza del fatto che la luce si diffonde attraverso i due fori in forma di onde. Queste onde danno origine, nei punti in cui arrivano in fase e quindi si sommano, a fasce chiare (interferenza costruttiva), mentre nei punti dove arrivano in opposizione di fase e quindi si annullano, danno origine a fasce scure (interferenza distruttiva).
L'esperimento di Young venne accettato come dimostrazione del fatto che la luce si irradia per mezzo di onde. Infatti se la luce fosse stata costituita da particelle, non si sarebbe osservata questa alternanza di luci e ombre, ma si sarebbero osservate solo due bande luminose, una per foro. Nell'esperimento della doppia fenditura la banda più luminosa si colloca tra i due fori, in corrispondenza della parte oscurata dal cartoncino.
L'esperimento di Young sulla natura ondulatoria della luce ha rappresentato un caposaldo della Fisica fino a quando, a partire dal lavoro di Max Planck agli inizi del ‘900, la scienza andò sempre più scoprendo ciò che è oggi noto come dualismo onda/particella e che rappresenta uno dei principi fondamentali della meccanica quantistica.
Oggi lo stesso esperimento si può fare anche con altri tipi di particelle, ad esempio con gli elettroni:
Compiendo l'esperimento servendosi di un fascio di elettroni, gli elettroni lanciati attraverso la doppia fenditura producono una figura d'interferenza sullo schermo rilevatore (in questo caso uno schermo simile a quello di un televisore) e se ne deduce che devono quindi muoversi sotto forma di onda. Tuttavia, all'arrivo, colpiscono lo schermo in un un solo punto, comportandosi quindi come particelle. Si è dunque portati a concludere che gli elettroni viaggiano come onde, ma giungono all'arrivo come particelle!
Se l'elettrone fosse una particella potremmo dedurre che ogni particella passa attraverso uno o l'altro dei due fori presenti nell'esperimento; tuttavia, la figura d'interferenza che si genera sullo schermo dimostra che si tratta di onde che attraversano i due fori contemporaneamente.
La cosa più sorprendente, è che la figura di interferenza si genera anche se gli elettroni vengono rilasciati uno alla volta. Ciò vuol dire che non è necessario che l'onda associata ad un elettrone interferisca con l'onda di un altro elettrone, ma che l'onda di ciascun elettrone interferisce con sé stessa!
Secondo le parole di Richard Feynman nell'esperimento della doppia fenditura è racchiuso il "mistero centrale" della meccanica quantistica. Si tratta di un fenomeno "in cui è impossibile, assolutamente impossibile, trovare una spiegazione classica, e che ben rappresenta il nucleo della meccanica quantistica. In realtà, racchiude l'unico mistero… Le peculiarità fondamentali di tutta la meccanica quantistica" (Feynman, 1977).
L'interpretazione di Copenhagen, formulata da Niels Bohr e Werner Heisenberg durante la loro collaborazione a Copenhagen nel 1927, spiega l'esperimento della doppia fenditura nel modo seguente:
Quando Erwin Schrödinger si rese conto del modo in cui la sua funzione d'onda era stata reinterpretata, fino a diventare un'onda di probabilità dai connotati quasi mistici, commentò: "Non mi piace, e non avrei mai voluto avere a che fare con qualcosa del genere!". Einstein prese subito le distanze dall'interpretazione di Copenhagen affermando che il ricorso alla coscienza ed alla probabilità non erano altro che prove dell'incompletezza di tale interpretazione. Secondo Einstein, ogni teoria scientifica doveva far uso della causalità.
Le conseguenze di questa visione sono già state discusse nei post precedenti.
Rimando a quelli per gli approfondimenti (paradosso EPR, entanglement quantistico, esperimento di Aspect).
Vediamo adesso invece l'esperimento delle due fenditure con scelta ritardata, come funziona e che significato ha.
Questo esperimento fu proposto da Wheeler partendo dagli esperimenti che mostrano che, quando si colloca un rilevatore sulle fenditure e si analizza da quale fenditura passa il fotone, la figura d'interferenza scompare. Nell'esperimento della scelta ritardata il rilevatore viene collocato in un punto intermedio tra le due fenditure e il rilevatore finale, in modo da osservare quale traiettoria viene assunta da ogni singolo fotone dopo il passaggio tra le due fenditure, ma prima di giungere al rilevatore finale. La teoria quantistica dice che se si spegne il rilevatore intermedio e non si analizzano le traiettorie dei fotoni, questi formeranno una figura d'interferenza. Se però si osservano i fotoni per determinare da che fenditura sono passati, anche se l'osservazione è compiuta dopo che l'hanno attraversata, non ci sarà figura
d'interferenza. La "scelta ritardata" entra in gioco appunto perché è possibile decidere se analizzare il fotone (la decisione in realtà viene effettuata in modo casuale da un computer) dopo che il fotone è passato attraverso la/le fenditura/e. La decisione, secondo la teoria quantistica, sembra influenzare il modo in cui il fotone si comporta nel momento in cui passa per la/le fenditura/e, ovvero in un istante che, anche se di poco, precede l'osservazione.
L'esperimento è stato realizzato per la prima volta alla metà degli anni '80, non appena la tecnologia lo ha reso fattibile, all'Università del Maryland e all'Università di Monaco di Baviera, indipendentemente.
Le implicazioni di questo esperimento sono importanti e molto interessanti, aprendo scenari interpretativi molto vasti. Per esempio si potrebbe accennare all'interpretazione transazionale di Cramer, e ad altre affascinanti teorie, ma ai fini del discorso che sto facendo qui questi sviluppi non sono essenziali.
Quello che voglio sottolineare, è che nell'esperimento delle due fenditure a scelta ritardata è una macchina che effettua la decisione di osservare gli elettroni che passano nelle fenditure, oppure no, e che la decisione della macchina determina le modalità del collasso della funzione d'onda degli elettroni. Pertanto il collasso della funzione d'onda avviene certamente prima che l'osservatore cosciente ne abbia, appunto, coscienza. Dunque è l'operazione di misura in sé che determina il collasso, non il fatto che l'osservatore venga a conoscenza dell'esito della misura. La macchina che esegue la scelta non è certamente cosciente, dunque non è un osservatore cosciente. Con ciò abbiamo dimostrato che l'ipotesi che sia necessario un osservatore cosciente per determinare il collasso della funzione d'onda è smentita. Cade pertanto anche tutta la costruzione che era stata fatta sulla possibile esistenza di un'Entità consapevole esistente fuori dall'universo fisico. Q.E.D.
I miei precedenti interventi si trovano qui:
http://atei.forumitalian.com/t4484-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#169944
http://atei.forumitalian.com/t4484p80-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#188907
Per la comprensione di quanto segue è indispensabile aver letto almeno il post di apertura del thread e i due post indirizzati sopra, a cui il presente fa riferimento.
Questa è la
CONFUTAZIONE DELLA PROVA DEFINITIVA DELL'ESISTENZA DI DIO
Nelle esposizioni precedenti, è stata presentata una prova dell'esistenza di Dio basata sui risultati della Fisica Quantistica.In particolare, la prova fa derivare da alcune concezioni della Fisica Quantistica, l'idea che debba esistere un Ente che viene chiamato "Consapevolezza", esterno all'universo fisico, il quale Ente avrebbe la proprietà di essere Coscienza disincarnata e avrebbe pertanto il potere di determinare il collasso della Funzione d'Onda dell'Universo e quindi di determinare l'esistenza della materia così come la sperimentiamo.
Ne discende che tale "Consapevolezza" ha esattamente gli attributi basilari che le religioni assegnano alla divinità, perciò la Consapevolezza è Dio, per quanto comunemente si intende con questo termine. Dalla "prova" discende inoltre che soltanto la Consapevolezza gode di esistenza effettiva, perché in assenza della Consapevolezza la funzione d'onda non collassa e dunque la materia e ogni effetto fisico rimane nello stato di mera potenzialità.
Per confutare tale prova, basterà dimostrare che l'ipotesi della necessità di un osservatore cosciente, per provocare il collasso della funzione d'onda, non è vera.
Qualche perplessità in merito potrebbe essere già stata sollevata, analizzando il Gedankenexperiment del "gatto di Schrödinger", nella sua versione "incruenta" che ho illustrato precedentemente. Poiché il gatto rimane vivo dopo l'evento quantistico, e può rendersi conto dell'esito dell'evento in quanto trova la ciotola piena di latte, per quale ragione non possiamo attribuire a lui il ruolo di osservatore e quindi la capacità di provocare il collasso della funzione d'onda? Affermare che deve essere la padrona del gatto, guardando attraverso lo spioncino, a provocare il collasso perché lei è dotata di coscienza e il gatto no, appare pretestuoso e irragionevolmente antropocentrico. È vero che tutte le religioni affermano che solo l'uomo ha l'anima, e gli animali non ce l'hanno, ma qui stiamo cercando di dare un fondamento scientifico alla questione, e scientificamente come si fa a stabilire che un gatto non abbia sufficiente coscienza da far collassare la funzione d'onda di un decadimento Beta, per così dire?
Vediamo allora stavolta un esperimento reale, e non ideale, cioè un esperimento che si può effettivamente realizzare, e che infatti è stato più volte ripetuto confermando sempre i risultati. Si tratta dell'esperimento delle "due fenditure a scelta ritardata".
Per spiegare bene in cosa consiste, parto dall'esperimento delle "due fenditure" semplice. Questo esperimento si può fare anche a casa perché è molto semplice e non richiede alcuna attrezzatura particolare, nel caso che per esempio lo facciamo con i fotoni (cioè con la luce visibile).
Il 24 novembre 1803 Thomas Young presentò presso la Royal Society di Londra l'esperimento della doppia fenditura, giungendo così alla dimostrazione della natura ondulatoria della luce:
L'esperimento di Young venne accettato come dimostrazione del fatto che la luce si irradia per mezzo di onde. Infatti se la luce fosse stata costituita da particelle, non si sarebbe osservata questa alternanza di luci e ombre, ma si sarebbero osservate solo due bande luminose, una per foro. Nell'esperimento della doppia fenditura la banda più luminosa si colloca tra i due fori, in corrispondenza della parte oscurata dal cartoncino.
L'esperimento di Young sulla natura ondulatoria della luce ha rappresentato un caposaldo della Fisica fino a quando, a partire dal lavoro di Max Planck agli inizi del ‘900, la scienza andò sempre più scoprendo ciò che è oggi noto come dualismo onda/particella e che rappresenta uno dei principi fondamentali della meccanica quantistica.
Oggi lo stesso esperimento si può fare anche con altri tipi di particelle, ad esempio con gli elettroni:
Se l'elettrone fosse una particella potremmo dedurre che ogni particella passa attraverso uno o l'altro dei due fori presenti nell'esperimento; tuttavia, la figura d'interferenza che si genera sullo schermo dimostra che si tratta di onde che attraversano i due fori contemporaneamente.
La cosa più sorprendente, è che la figura di interferenza si genera anche se gli elettroni vengono rilasciati uno alla volta. Ciò vuol dire che non è necessario che l'onda associata ad un elettrone interferisca con l'onda di un altro elettrone, ma che l'onda di ciascun elettrone interferisce con sé stessa!
Secondo le parole di Richard Feynman nell'esperimento della doppia fenditura è racchiuso il "mistero centrale" della meccanica quantistica. Si tratta di un fenomeno "in cui è impossibile, assolutamente impossibile, trovare una spiegazione classica, e che ben rappresenta il nucleo della meccanica quantistica. In realtà, racchiude l'unico mistero… Le peculiarità fondamentali di tutta la meccanica quantistica" (Feynman, 1977).
L'interpretazione di Copenhagen, formulata da Niels Bohr e Werner Heisenberg durante la loro collaborazione a Copenhagen nel 1927, spiega l'esperimento della doppia fenditura nel modo seguente:
- l'elettrone lascia il cannone elettronico come particella;
- si dissolve immediatamente in una serie di onde di probabilità sovrapposte, ovvero una sovrapposizione di stati;
- le onde passano attraverso ambedue le fenditure e interferiscono reciprocamente fino a creare una nuova sovrapposizione di stati;
- lo schermo rilevatore, compiendo una misurazione del sistema quantistico, fa collassare la funzione d'onda in una particella, in un punto ben definito dello schermo;
- subito dopo la misurazione, l'elettrone ricomincia a dissolversi in una nuova sovrapposizione di onde.
- Il principio di indeterminazione di Heisenberg, secondo il quale un'entità quantistica non ha un preciso momento di quantità di moto e una precisa posizione nello stesso istante.
- Il concetto di complementarità, ovvero il modo in cui le particelle quantistiche hanno contemporaneamente gli attributi della particella e dell'onda.
- L'equazione d'onda di Schrödinger, reinterpretata, come descrizione matematica della probabilità che l'elettrone (o qualsiasi altra entità) sia in un particolare stato.
- La sovrapposizione degli stati, cioè tutte le possibili funzioni d'onda sono miscelate assieme finché la misurazione non ha luogo.
- Il collasso della funzione d'onda che consegue all'atto della misurazione.
Quando Erwin Schrödinger si rese conto del modo in cui la sua funzione d'onda era stata reinterpretata, fino a diventare un'onda di probabilità dai connotati quasi mistici, commentò: "Non mi piace, e non avrei mai voluto avere a che fare con qualcosa del genere!". Einstein prese subito le distanze dall'interpretazione di Copenhagen affermando che il ricorso alla coscienza ed alla probabilità non erano altro che prove dell'incompletezza di tale interpretazione. Secondo Einstein, ogni teoria scientifica doveva far uso della causalità.
Le conseguenze di questa visione sono già state discusse nei post precedenti.
Rimando a quelli per gli approfondimenti (paradosso EPR, entanglement quantistico, esperimento di Aspect).
Vediamo adesso invece l'esperimento delle due fenditure con scelta ritardata, come funziona e che significato ha.
Questo esperimento fu proposto da Wheeler partendo dagli esperimenti che mostrano che, quando si colloca un rilevatore sulle fenditure e si analizza da quale fenditura passa il fotone, la figura d'interferenza scompare. Nell'esperimento della scelta ritardata il rilevatore viene collocato in un punto intermedio tra le due fenditure e il rilevatore finale, in modo da osservare quale traiettoria viene assunta da ogni singolo fotone dopo il passaggio tra le due fenditure, ma prima di giungere al rilevatore finale. La teoria quantistica dice che se si spegne il rilevatore intermedio e non si analizzano le traiettorie dei fotoni, questi formeranno una figura d'interferenza. Se però si osservano i fotoni per determinare da che fenditura sono passati, anche se l'osservazione è compiuta dopo che l'hanno attraversata, non ci sarà figura
d'interferenza. La "scelta ritardata" entra in gioco appunto perché è possibile decidere se analizzare il fotone (la decisione in realtà viene effettuata in modo casuale da un computer) dopo che il fotone è passato attraverso la/le fenditura/e. La decisione, secondo la teoria quantistica, sembra influenzare il modo in cui il fotone si comporta nel momento in cui passa per la/le fenditura/e, ovvero in un istante che, anche se di poco, precede l'osservazione.
L'esperimento è stato realizzato per la prima volta alla metà degli anni '80, non appena la tecnologia lo ha reso fattibile, all'Università del Maryland e all'Università di Monaco di Baviera, indipendentemente.
Le implicazioni di questo esperimento sono importanti e molto interessanti, aprendo scenari interpretativi molto vasti. Per esempio si potrebbe accennare all'interpretazione transazionale di Cramer, e ad altre affascinanti teorie, ma ai fini del discorso che sto facendo qui questi sviluppi non sono essenziali.
Quello che voglio sottolineare, è che nell'esperimento delle due fenditure a scelta ritardata è una macchina che effettua la decisione di osservare gli elettroni che passano nelle fenditure, oppure no, e che la decisione della macchina determina le modalità del collasso della funzione d'onda degli elettroni. Pertanto il collasso della funzione d'onda avviene certamente prima che l'osservatore cosciente ne abbia, appunto, coscienza. Dunque è l'operazione di misura in sé che determina il collasso, non il fatto che l'osservatore venga a conoscenza dell'esito della misura. La macchina che esegue la scelta non è certamente cosciente, dunque non è un osservatore cosciente. Con ciò abbiamo dimostrato che l'ipotesi che sia necessario un osservatore cosciente per determinare il collasso della funzione d'onda è smentita. Cade pertanto anche tutta la costruzione che era stata fatta sulla possibile esistenza di un'Entità consapevole esistente fuori dall'universo fisico. Q.E.D.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
molto bello
incomparabile ad ogni intervento di J_J visto fin'ora.
incomparabile ad ogni intervento di J_J visto fin'ora.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Grazie!mix ha scritto:molto bello
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Minsky ha scritto:Considerata la lunga latitanza dell'iniziatore di questo thread, per non lasciare in sospeso a data indefinita l'argomento in discussione, lo concludo motu proprio senza attendere ulteriori interventi di quell'utente.
I miei precedenti interventi si trovano qui:
http://atei.forumitalian.com/t4484-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#169944
http://atei.forumitalian.com/t4484p80-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#188907
Per la comprensione di quanto segue è indispensabile aver letto almeno il post di apertura del thread e i due post indirizzati sopra, a cui il presente fa riferimento.
Questa è laCONFUTAZIONE DELLA PROVA DEFINITIVA DELL'ESISTENZA DI DIONelle esposizioni precedenti, è stata presentata una prova dell'esistenza di Dio basata sui risultati della Fisica Quantistica.
In particolare, la prova fa derivare da alcune concezioni della Fisica Quantistica, l'idea che debba esistere un Ente che viene chiamato "Consapevolezza", esterno all'universo fisico, il quale Ente avrebbe la proprietà di essere Coscienza disincarnata e avrebbe pertanto il potere di determinare il collasso della Funzione d'Onda dell'Universo e quindi di determinare l'esistenza della materia così come la sperimentiamo.
Ne discende che tale "Consapevolezza" ha esattamente gli attributi basilari che le religioni assegnano alla divinità, perciò la Consapevolezza è Dio, per quanto comunemente si intende con questo termine. Dalla "prova" discende inoltre che soltanto la Consapevolezza gode di esistenza effettiva, perché in assenza della Consapevolezza la funzione d'onda non collassa e dunque la materia e ogni effetto fisico rimane nello stato di mera potenzialità.
Per confutare tale prova, basterà dimostrare che l'ipotesi della necessità di un osservatore cosciente, per provocare il collasso della funzione d'onda, non è vera.
Qualche perplessità in merito potrebbe essere già stata sollevata, analizzando il Gedankenexperiment del "gatto di Schrödinger", nella sua versione "incruenta" che ho illustrato precedentemente. Poiché il gatto rimane vivo dopo l'evento quantistico, e può rendersi conto dell'esito dell'evento in quanto trova la ciotola piena di latte, per quale ragione non possiamo attribuire a lui il ruolo di osservatore e quindi la capacità di provocare il collasso della funzione d'onda? Affermare che deve essere la padrona del gatto, guardando attraverso lo spioncino, a provocare il collasso perché lei è dotata di coscienza e il gatto no, appare pretestuoso e irragionevolmente antropocentrico. È vero che tutte le religioni affermano che solo l'uomo ha l'anima, e gli animali non ce l'hanno, ma qui stiamo cercando di dare un fondamento scientifico alla questione, e scientificamente come si fa a stabilire che un gatto non abbia sufficiente coscienza da far collassare la funzione d'onda di un decadimento Beta, per così dire?
Vediamo allora stavolta un esperimento reale, e non ideale, cioè un esperimento che si può effettivamente realizzare, e che infatti è stato più volte ripetuto confermando sempre i risultati. Si tratta dell'esperimento delle "due fenditure a scelta ritardata".
Per spiegare bene in cosa consiste, parto dall'esperimento delle "due fenditure" semplice. Questo esperimento si può fare anche a casa perché è molto semplice e non richiede alcuna attrezzatura particolare, nel caso che per esempio lo facciamo con i fotoni (cioè con la luce visibile).
Il 24 novembre 1803 Thomas Young presentò presso la Royal Society di Londra l'esperimento della doppia fenditura, giungendo così alla dimostrazione della natura ondulatoria della luce:La luce di una lampadina veniva fatta passare attraverso un foro praticato in un cartoncino, quindi raggiungeva un secondo cartoncino, con due fori. La luce che attraversava i due fori del secondo cartoncino finiva infine su uno schermo, dove creava una figura di luci e ombre che Young spiegò come conseguenza del fatto che la luce si diffonde attraverso i due fori in forma di onde. Queste onde danno origine, nei punti in cui arrivano in fase e quindi si sommano, a fasce chiare (interferenza costruttiva), mentre nei punti dove arrivano in opposizione di fase e quindi si annullano, danno origine a fasce scure (interferenza distruttiva).
L'esperimento di Young venne accettato come dimostrazione del fatto che la luce si irradia per mezzo di onde. Infatti se la luce fosse stata costituita da particelle, non si sarebbe osservata questa alternanza di luci e ombre, ma si sarebbero osservate solo due bande luminose, una per foro. Nell'esperimento della doppia fenditura la banda più luminosa si colloca tra i due fori, in corrispondenza della parte oscurata dal cartoncino.
L'esperimento di Young sulla natura ondulatoria della luce ha rappresentato un caposaldo della Fisica fino a quando, a partire dal lavoro di Max Planck agli inizi del ‘900, la scienza andò sempre più scoprendo ciò che è oggi noto come dualismo onda/particella e che rappresenta uno dei principi fondamentali della meccanica quantistica.
Oggi lo stesso esperimento si può fare anche con altri tipi di particelle, ad esempio con gli elettroni:Compiendo l'esperimento servendosi di un fascio di elettroni, gli elettroni lanciati attraverso la doppia fenditura producono una figura d'interferenza sullo schermo rilevatore (in questo caso uno schermo simile a quello di un televisore) e se ne deduce che devono quindi muoversi sotto forma di onda. Tuttavia, all'arrivo, colpiscono lo schermo in un un solo punto, comportandosi quindi come particelle. Si è dunque portati a concludere che gli elettroni viaggiano come onde, ma giungono all'arrivo come particelle!
Se l'elettrone fosse una particella potremmo dedurre che ogni particella passa attraverso uno o l'altro dei due fori presenti nell'esperimento; tuttavia, la figura d'interferenza che si genera sullo schermo dimostra che si tratta di onde che attraversano i due fori contemporaneamente.
La cosa più sorprendente, è che la figura di interferenza si genera anche se gli elettroni vengono rilasciati uno alla volta. Ciò vuol dire che non è necessario che l'onda associata ad un elettrone interferisca con l'onda di un altro elettrone, ma che l'onda di ciascun elettrone interferisce con sé stessa!
Secondo le parole di Richard Feynman nell'esperimento della doppia fenditura è racchiuso il "mistero centrale" della meccanica quantistica. Si tratta di un fenomeno "in cui è impossibile, assolutamente impossibile, trovare una spiegazione classica, e che ben rappresenta il nucleo della meccanica quantistica. In realtà, racchiude l'unico mistero… Le peculiarità fondamentali di tutta la meccanica quantistica" (Feynman, 1977).
L'interpretazione di Copenhagen, formulata da Niels Bohr e Werner Heisenberg durante la loro collaborazione a Copenhagen nel 1927, spiega l'esperimento della doppia fenditura nel modo seguente:Ricordiamo che i componenti essenziali dell'interpretazione di Copenhagen sono:
- l'elettrone lascia il cannone elettronico come particella;
- si dissolve immediatamente in una serie di onde di probabilità sovrapposte, ovvero una sovrapposizione di stati;
- le onde passano attraverso ambedue le fenditure e interferiscono reciprocamente fino a creare una nuova sovrapposizione di stati;
- lo schermo rilevatore, compiendo una misurazione del sistema quantistico, fa collassare la funzione d'onda in una particella, in un punto ben definito dello schermo;
- subito dopo la misurazione, l'elettrone ricomincia a dissolversi in una nuova sovrapposizione di onde.
Secondo l'interpretazione di Copenhagen, l'esistenza oggettiva di un elettrone in un certo punto dello spazio, per esempio in una delle due fenditure, indipendentemente da una osservazione concreta, non ha alcun senso. L'elettrone sembra manifestare un'effettiva esistenza solo quando l'osserviamo. La realtà viene creata, almeno in parte, dall'osservatore.
- Il principio di indeterminazione di Heisenberg, secondo il quale un'entità quantistica non ha un preciso momento di quantità di moto e una precisa posizione nello stesso istante.
- Il concetto di complementarità, ovvero il modo in cui le particelle quantistiche hanno contemporaneamente gli attributi della particella e dell'onda.
- L'equazione d'onda di Schrödinger, reinterpretata, come descrizione matematica della probabilità che l'elettrone (o qualsiasi altra entità) sia in un particolare stato.
- La sovrapposizione degli stati, cioè tutte le possibili funzioni d'onda sono miscelate assieme finché la misurazione non ha luogo.
- Il collasso della funzione d'onda che consegue all'atto della misurazione.
Quando Erwin Schrödinger si rese conto del modo in cui la sua funzione d'onda era stata reinterpretata, fino a diventare un'onda di probabilità dai connotati quasi mistici, commentò: "Non mi piace, e non avrei mai voluto avere a che fare con qualcosa del genere!". Einstein prese subito le distanze dall'interpretazione di Copenhagen affermando che il ricorso alla coscienza ed alla probabilità non erano altro che prove dell'incompletezza di tale interpretazione. Secondo Einstein, ogni teoria scientifica doveva far uso della causalità.
Le conseguenze di questa visione sono già state discusse nei post precedenti.
Rimando a quelli per gli approfondimenti (paradosso EPR, entanglement quantistico, esperimento di Aspect).
Vediamo adesso invece l'esperimento delle due fenditure con scelta ritardata, come funziona e che significato ha.
Questo esperimento fu proposto da Wheeler partendo dagli esperimenti che mostrano che, quando si colloca un rilevatore sulle fenditure e si analizza da quale fenditura passa il fotone, la figura d'interferenza scompare. Nell'esperimento della scelta ritardata il rilevatore viene collocato in un punto intermedio tra le due fenditure e il rilevatore finale, in modo da osservare quale traiettoria viene assunta da ogni singolo fotone dopo il passaggio tra le due fenditure, ma prima di giungere al rilevatore finale. La teoria quantistica dice che se si spegne il rilevatore intermedio e non si analizzano le traiettorie dei fotoni, questi formeranno una figura d'interferenza. Se però si osservano i fotoni per determinare da che fenditura sono passati, anche se l'osservazione è compiuta dopo che l'hanno attraversata, non ci sarà figura
d'interferenza. La "scelta ritardata" entra in gioco appunto perché è possibile decidere se analizzare il fotone (la decisione in realtà viene effettuata in modo casuale da un computer) dopo che il fotone è passato attraverso la/le fenditura/e. La decisione, secondo la teoria quantistica, sembra influenzare il modo in cui il fotone si comporta nel momento in cui passa per la/le fenditura/e, ovvero in un istante che, anche se di poco, precede l'osservazione.
L'esperimento è stato realizzato per la prima volta alla metà degli anni '80, non appena la tecnologia lo ha reso fattibile, all'Università del Maryland e all'Università di Monaco di Baviera, indipendentemente.
Le implicazioni di questo esperimento sono importanti e molto interessanti, aprendo scenari interpretativi molto vasti. Per esempio si potrebbe accennare all'interpretazione transazionale di Cramer, e ad altre affascinanti teorie, ma ai fini del discorso che sto facendo qui questi sviluppi non sono essenziali.
Quello che voglio sottolineare, è che nell'esperimento delle due fenditure a scelta ritardata è una macchina che effettua la decisione di osservare gli elettroni che passano nelle fenditure, oppure no, e che la decisione della macchina determina le modalità del collasso della funzione d'onda degli elettroni. Pertanto il collasso della funzione d'onda avviene certamente prima che l'osservatore cosciente ne abbia, appunto, coscienza. Dunque è l'operazione di misura in sé che determina il collasso, non il fatto che l'osservatore venga a conoscenza dell'esito della misura. La macchina che esegue la scelta non è certamente cosciente, dunque non è un osservatore cosciente. Con ciò abbiamo dimostrato che l'ipotesi che sia necessario un osservatore cosciente per determinare il collasso della funzione d'onda è smentita. Cade pertanto anche tutta la costruzione che era stata fatta sulla possibile esistenza di un'Entità consapevole esistente fuori dall'universo fisico. Q.E.D.
Hai fatto bene a rispondere Minsky
Io non sarei mai riuscito a farlo.
La mia risposta sarebbe verosimilmente stata: non l'ho capito... quindi non ho nulla da dire.
In linee generali cmq la differenza di qualità tra la mia presentazione e la tua è che la mia presentazione era chiara, la tua no. Questo non so se è dovuto al fatto che l'argomento stesso era molto complesso, oppure, come io sospetto, neanche tu lo avevi capito bene.
Ogni argomento, per quanto difficili si può riassumere in pocche parole.
Prendi per esempio gli argomenti che ho presentato io per l'ateismo:
http://atei.forumitalian.com/t4484-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#169888
Per ogni singolo di essi si sono scritti migliaia di libri nei secoli. Per ognuno di quei argomenti potresti trovare intere biblioteche scritte.
Eppure io ho presentato la loro logica di fondo in modo chiaro e conciso. Cioè la logica che sta alla base dell'argomento si può dire in poche parole. Ovviamente poi i libri servono a descrivere meglio e a difendere le singole frasi (o anche parole) dell'argomento.
Ma, lo ripeto, la logica dell'argomento, se si conosce e si capisce bene, può essere spiegata in poche parole.
Dicono che Einstein abbai detto: "Se non lo sai spiegare a tua nonna, vuol dire che non l'hai capito".
Il tuo "argomento" mi sembrava qualcosa del genere.
Ho ritardato a rispondere perché volevo tentare di leggere anche la tua seconda risposta... ma non ho avuto mai tempo... e in ogni caso non penso che avrei detto più di "non l'ho capito".... e sono certo che non sarei stato l'unico.
In ogni caso, grazie della confutazione. A mia conoscenza questo non è un classico argomento teistico... anzi, in realtà mi sembra che non sia neanche un argomento teistico, quanto piuttosto panteistico. Quindi è, tecnicamente parlando, fuori tema.
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"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
A lavàc la tèsta ài àsen se tràsa el savùn.JACK_JOHN ha scritto:...
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Minsky ha scritto:A lavàc la tèsta ài àsen se tràsa el savùn.JACK_JOHN ha scritto:...
Non offendere Minsky, perché è sbagliato farlo.
Non ho detto altro che la verità. Il tuo argomento è "troppo complesso"... non si capisce.
E non sono mica l'unico a dirlo.
Masada, la persone più entusiasta sul tuo argomento qui dentro, cercando di difendere il tuo argomento, ha scritto:
"Minsky se ne esce con un capolavoro che quasi nessuno riesce a decifrare..." (qui)
Questa è esattamente il mio punto. Nessuno riesce a decifrare. Nessuno riesce a capire. Dubito molto che gli altri utenti abbiano capito sia l'argomento che la sua confutazione.
Lo ripeto: se uno ha capito qual'è il ragionamento alla base di un argomento lo potrebbe riassumere in poche righe. Non significa che quelle poche righe sarebbero sufficienti a difendere quella posizione (per quello potrebbero rendersi necessarie intere pagine). Ma per esporre l'argomento, bastano di solito poche righe.
La differenza di qualità tra la mia esposizione e la tua mi pare chiara:
http://atei.forumitalian.com/t4484-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#169888
vs
http://atei.forumitalian.com/t4484-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#169944
http://atei.forumitalian.com/t4484p80-un-esperimento-le-prove-dell-altra-parte#188907
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Fux89 ha scritto:Ah ah, no, non c'è pericolo.Minsky ha scritto:Spero solo di non averti convertito per davvero... non me lo perdonerei mai...
Fux ha detto che non si convertirebbe neanche o vedesse risorgere un morto, oppure (mi pare di ricordare) se vedesse Dio con i propri occhi.
Quanto meno quindi potrebbe succeddere con un argomento talmente "contorto" o complesso" che probabilmente non ha neanche capito?
Quindi, non c'è nessun rischio, non ti preocupare. Fux è al sicuro da quel punto di vista.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Minsky posso copiare il tuo intervento sul mio blog?
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
JACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:A lavàc la tèsta ài àsen se tràsa el savùn.JACK_JOHN ha scritto:...
Non offendere Minsky, perché è sbagliato farlo.
Non ho detto altro che la verità. Il tuo argomento è "troppo complesso"... non si capisce.
E non sono mica l'unico a dirlo.
Masada, la persone più entusiasta sul tuo argomento qui dentro, cercando di difendere il tuo argomento, ha scritto:
"Minsky se ne esce con un capolavoro che quasi nessuno riesce a decifrare..." (qui)
Questa è esattamente il mio punto. Nessuno riesce a decifrare. Nessuno riesce a capire. Dubito molto che gli altri utenti abbiano capito sia l'argomento che la sua confutazione.
Lo ripeto: se uno ha capito qual'è il ragionamento alla base di un argomento lo potrebbe riassumere in poche righe. Non significa che quelle poche righe sarebbero sufficienti a difendere quella posizione (per quello potrebbero rendersi necessarie intere pagine). Ma per esporre l'argomento, bastano di solito poche righe.
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Il problema non è che l'argomento non sia chiaro o troppo complesso. L'argomento è chiarissimo per chi ha una conoscenza della fisica. Certo che se pretende di discutere di cose di cui non si conosce è chiaro che non se ne capisce nulla!!
E questo è il vero problema che c'è alla base di tante, anzi troppe discussioni!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Che ne sai che non l'ho capito?JACK_JOHN ha scritto:Quanto meno quindi potrebbe succeddere con un argomento talmente "contorto" o complesso" che probabilmente non ha neanche capito?
Ospite- Ospite
Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Fux89 ha scritto:Che ne sai che non l'ho capito?JACK_JOHN ha scritto:Quanto meno quindi potrebbe succeddere con un argomento talmente "contorto" o complesso" che probabilmente non ha neanche capito?
Infatti ho detto probabilmente... se lo hai capito, e se ne hai voglia, spiegalo anche a me in modo semplice
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Ne sarei onorato, Ludwig! Grazie dell'apprezzamento!Ludwig von Drake ha scritto:Minsky posso copiare il tuo intervento sul mio blog?
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Mi sono già offerto precedentemente di spiegare meglio qualunque punto che non ti fosse chiaro nella mia esposizione. Ma tu ti limiti a dire che non capisci i miei argomenti perché sono confusi e che quello che scrivi tu invece è adamantino.JACK_JOHN ha scritto:...
Ammetto che quello che scrivi tu si capisce benissimo. Aggiungo solo che si tratta di una serqua di cazzate indegne.
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Minsky ha scritto:... Ammetto che quello che scrivi tu si capisce benissimo. Aggiungo solo che si tratta di una serqua di cazzate indegne.
Lo so che questo è inteso ad essere un offesa a me, ma se ci rifletti bene, non lo è affatto.
Io ho esposto (brevemente, ma in modo conciso) quello che è stato il pensiero classico dei pensatori atei, quelle che sono state le loro argomentazioni classiche.
Se intendevi dire che non li ho esposto accuratamente, allora ti invito a rettificarle e a mostrare dove la mia esposizione è erratta (Werewolf ha detto cosi, ma nella mia risposta gli ho dimostrato che le sue obiezzioni non erano corrette, e non ha più risposto).
Se invece pensi che siano espresse correttamente in linee generali, ma che sono comunque stupidaggini, allora quello non è un mio problema, ma vostro. Sono i vostri pensatori che hanno proposto quegli argomenti. Io sono d'accordo che non sono validi. Ma questo è tutto quello che loro (voi) hanno da offire.
Il problema quindi è vostro, non nostro (mio).
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
oggi si mangia frittata ben rivoltataJACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:... Ammetto che quello che scrivi tu si capisce benissimo. Aggiungo solo che si tratta di una serqua di cazzate indegne.
Lo so che questo è inteso ad essere un offesa a me, ma se ci rifletti bene, non lo è affatto.
Io ho esposto (brevemente, ma in modo conciso) quello che è stato il pensiero classico dei pensatori atei, quelle che sono state le loro argomentazioni classiche.
Se intendevi dire che non li ho esposto accuratamente, allora ti invito a rettificarle e a mostrare dove la mia esposizione è erratta (Werewolf ha detto cosi, ma nella mia risposta gli ho dimostrato che le sue obiezzioni non erano corrette, e non ha più risposto).
Se invece pensi che siano espresse correttamente in linee generali, ma che sono comunque stupidaggini, allora quello non è un mio problema, ma vostro. Sono i vostri pensatori che hanno proposto quegli argomenti. Io sono d'accordo che non sono validi. Ma questo è tutto quello che loro (voi) hanno da offire.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Minsky ha scritto:Mi sono già offerto precedentemente di spiegare meglio qualunque punto che non ti fosse chiaro nella mia esposizione. Ma tu ti limiti a dire che non capisci i miei argomenti perché sono confusi e che quello che scrivi tu invece è adamantino.JACK_JOHN ha scritto:...
Ammetto che quello che scrivi tu si capisce benissimo. Aggiungo solo che si tratta di una serqua di cazzate indegne.
Per me a volte capire davvero quello che alcuni scrivono ( intendo quando si discute di argomenti seri non cazzate) è un po' difficile, perche ho letto poco o niente certi argomenti, ma è un difetto mio... Non posso certo pretendere che qualcuno qui si esprima in modo meno preciso o con mille esempi per fare capire meglio me, dovrei essere io nel caso fossi davvero interessata su un determinato punto di studiare un po' o chiedere con gentilezza magari in privato per non dare fastidio agli altri che l autore del post mi spieghi meglio concetti che non comprendo. Voglio dire se il difetto è mio perche incolpare gli altri semplicemente perche ne sanno piu di me e quello che sanno lo esprimono bene?
Lyallii- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Dici benissimo Maylea, e infatti è quello che normalmente si verifica e in tante occasioni si è verificato, ossia che chi desidera avere delucidazioni e chiarimenti scrive in MP all'autore dei post per averle. Nulla osta comunque chiedere spiegazioni anche pubblicamente, perché può essere di interesse generale. Quello che appare scorretto è dichiarare che, poiché non si capiscono, gli argomenti dell'interlocutore devono essere confusi e privi di validità, specie quando l'interlocutore in questione si dichiara ben disposto a fornire tutte le delucidazioni che fossero richieste.Maylea83 ha scritto:Minsky ha scritto:Mi sono già offerto precedentemente di spiegare meglio qualunque punto che non ti fosse chiaro nella mia esposizione. Ma tu ti limiti a dire che non capisci i miei argomenti perché sono confusi e che quello che scrivi tu invece è adamantino.JACK_JOHN ha scritto:...
Ammetto che quello che scrivi tu si capisce benissimo. Aggiungo solo che si tratta di una serqua di cazzate indegne.
Per me a volte capire davvero quello che alcuni scrivono ( intendo quando si discute di argomenti seri non cazzate) è un po' difficile, perche ho letto poco o niente certi argomenti, ma è un difetto mio... Non posso certo pretendere che qualcuno qui si esprima in modo meno preciso o con mille esempi per fare capire meglio me, dovrei essere io nel caso fossi davvero interessata su un determinato punto di studiare un po' o chiedere con gentilezza magari in privato per non dare fastidio agli altri che l autore del post mi spieghi meglio concetti che non comprendo. Voglio dire se il difetto è mio perche incolpare gli altri semplicemente perche ne sanno piu di me e quello che sanno lo esprimono bene?
JJ quando è comparso su questo forum ha proposto un argomento che gli è stato presto dimostrato fallace, da parte di numerosi utenti e con svariate argomentazioni. Ma lui non ha mai accettato la sconfitta dialettica, e da quella volta periodicamente "minaccia" di presentare l'argomentazione finale, la sua personale bomba-da-fine-del-mondo che schiaccerà ogni obiezione a taciterà ogni opinione contraria. Stiamo aspettando da un po'. Intanto lui si esercita...
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
@minsky mi linchi l argomento di cui parli? Voglio farmi un idea,anche lui m ha dato dei post da leggere per farmi un idea e io li sto leggendo
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
attenta che non ne uscirai più !Maylea83 ha scritto:@minsky mi linchi l argomento di cui parli? Voglio farmi un idea,anche lui m ha dato dei post da leggere per farmi un idea e io li sto leggendo
il giochetto funziona così: in un post trovi come ho scritto qui (A)
tu vai ad A e nel mezzo del post ci trovi: come ho scritto qui (B)
tu vai a B e ci trovi: come ho scritto qui (C)
tu vai a C e ci trovi: come ho scritto qui (D)
tu vai a D e ci trovi: come ho scritto qui (A)
e da lì sei intrappolata nel giro interminabile di link.
ad un certo punto, però, fatti una domanda:
cui prodest?
a chi giova?
perché è fatto proprio così?
e datti una risposta.
oppure valuta tu stessa se la risposta potrebbe essere: per imbrogliarti, per fregarti.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Verde per Minsky
Veramente, io non sono una cima in meccanica quantistica, non l'ho ancora studiata a livello accademico, ne l'ho vista per bene per conto mio, ma la sua spiegazione mi sembra abbastanza chiara.
Veramente, io non sono una cima in meccanica quantistica, non l'ho ancora studiata a livello accademico, ne l'ho vista per bene per conto mio, ma la sua spiegazione mi sembra abbastanza chiara.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Minsky ha scritto: JJ quando è comparso su questo forum ha proposto un argomento che gli è stato presto dimostrato fallace, da parte di numerosi utenti e con svariate argomentazioni. Ma lui non ha mai accettato la sconfitta dialettica, e da quella volta periodicamente "minaccia" di presentare l'argomentazione finale, la sua personale bomba-da-fine-del-mondo che schiaccerà ogni obiezione a taciterà ogni opinione contraria. Stiamo aspettando da un po'. Intanto lui si esercita...
Minsky
Che argomento ho presentato che poi si è dimostrato fallacie? A mia memoria non ho presentato nessun argomento per l'esistenza di Dio fino ad ora... la principale ragione, sono stato esplicito nel dirlo, è la mancanza di tempo per mettermi a scriverlo adeguatamente.
Quindi dimostrami dove ho presentato un argomento per Dio, e dove questo è stato confutato.
Inoltre, quando mai ho detto che gli argomenti (plurale) che avevo intenzione/voglia di presentare un argomento "bomba-da-fine-del-mondo che schiaccerà ogni obiezione a taciterà ogni opinione contraria"? Non mi pare l'abbia mai detto.
Quindi dimostrami dove ho detto che presenterò argomenti come quelli da te descriti?
Non ho forse detto invece che presenterò argomento buoni, ovvero argomenti che rendono l'esistenza di Dio più probabile della sua non esistenza, ma che in nessun modo sono "tali da far tacere ogni opinione contraria"?
Chiunque può leggere per se stesso quello che ho scritto e vedere se è come dici tu o meno:
http://atei.forumitalian.com/t4688-argomentare#186018
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Scusa, intendi dire l'argomento di JJ o il mio?Maylea83 ha scritto:@minsky mi linchi l argomento di cui parli? Voglio farmi un idea,anche lui m ha dato dei post da leggere per farmi un idea e io li sto leggendo
P.S.: ecco, benissimo, se è l'argomento di JJ che ti interessava, ha provveduto lui molto gentilmente a linkarlo qui sopra.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Grazie Tom, io ho solo una conoscenza dilettantistica di Fisica, purtroppo perché mi piacerebbe aver potuto approfondire lo studio, in ogni modo ho cercato per il mio meglio di non scrivere sciocchezze, e ti ringrazio molto dell'apprezzamento!Tomhet ha scritto:Verde per Minsky
Veramente, io non sono una cima in meccanica quantistica, non l'ho ancora studiata a livello accademico, ne l'ho vista per bene per conto mio, ma la sua spiegazione mi sembra abbastanza chiara.
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Minsky ha scritto:Scusa, intendi dire l'argomento di JJ o il mio?Maylea83 ha scritto:@minsky mi linchi l argomento di cui parli? Voglio farmi un idea,anche lui m ha dato dei post da leggere per farmi un idea e io li sto leggendo
P.S.: ecco, benissimo, se è l'argomento di JJ che ti interessava, ha provveduto lui molto gentilmente a linkarlo qui sopra.
Se è questo quello che secondo te è l'argomento che io ho presentato, allora sei doppiamente in errore.
Primo, perché non è un argomento. E' solo una spiegazione di cos'è un argomento e come si argomenta.
Secondo, perché nessuno lo ha confutato (se invece pensi di si, ti sfido a mostrare dove). E come potrebbe? Quello che ho scritto non fa altro che spiegare come si fa ad argomentare. Niente di più. E su questo non c'è nulla da confutare.
Leggi di nuovo Minsk, se veramente vuoi capire...
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"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
JACK_JOHN- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Forse Minsky si riferisce all'argomento cosmologico di Craig, che anche se non ha un topic apposito è stato tirato fuori in diverse occasioni, e diversi utenti, tra cui io mi pare, abbiamo detto la nostra.
Tomhet- -----------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
l'argomento di J_J mi sembra di ricordare fosse (è passato tanto tempo ... anche troppo ), che è più ragionevole credere in Dio che non farlo, ed un paio di sottoargomenti correlati.
ma ancora, poveretto, non ha avuto tempo di rispondere alla domanda
"perché Dio P. e non Allah, il pantheon di divinità indù, o uno delle numerose altre divinità sparse in giro per il pianeta e nel corso dei tempi?"
@Maylea: secondo te perché J_J ha tutta questa difficoltà a rispondere a questa sintetica domanda?
ti sembra confusa?
difficile da comprendere?
fuori contesto?
.....?
altro?
gliela sto sottoponendo da mesi, saranno almeno una dozzina di volte, se non di più. ed ogni volta è più divertente riproporla.
ma ancora, poveretto, non ha avuto tempo di rispondere alla domanda
"perché Dio P. e non Allah, il pantheon di divinità indù, o uno delle numerose altre divinità sparse in giro per il pianeta e nel corso dei tempi?"
@Maylea: secondo te perché J_J ha tutta questa difficoltà a rispondere a questa sintetica domanda?
ti sembra confusa?
difficile da comprendere?
fuori contesto?
.....?
altro?
gliela sto sottoponendo da mesi, saranno almeno una dozzina di volte, se non di più. ed ogni volta è più divertente riproporla.
mix- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
JJ se ci arrivo io a capire una domanda e tu no non sei messo molto bene! :p
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Ecco, bravo Tom, proprio l'argomento cosmologico di Craig è il principale cavallo di battaglia di JJ, ma non dimentichiamo anche il tormentone per cui gli atei devono essere tristi e senza speranza. Difficile comunque indicare dei post precisi a cui fare riferimento, perché ha sparso qua e là delle sbrodolate interminabili che in tutta coscienza non mi sento di consigliare di leggere a nessuno. JJ, se vuoi linkare tu qualcosa di pertinente, a favore di Maylea, che ha la pazienza di leggerti (così ha detto, almeno), fai pure.Tomhet ha scritto:Forse Minsky si riferisce all'argomento cosmologico di Craig, che anche se non ha un topic apposito è stato tirato fuori in diverse occasioni, e diversi utenti, tra cui io mi pare, abbiamo detto la nostra.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
oppure?Maylea83 ha scritto:JJ se ci arrivo io a capire una domanda e tu no non sei messo molto bene! :p
mix- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
JJ voglio dirti una cosa che disse a mia mamma un prete missionario quando lei gli confido che io non sono credente, mia mamma con cui ultimamente ho un buonissimo rapporto nonostante io non creda me lo confido felice del fatto che da quel momento avrebbe smesso di lottare con me per dio, questo prete le disse che era giusto che io seguissi la mia coscienza e la mia ragione che era stato proprio dio a darmi un cervello per pensare e per decidere a cosa credere o non credere, che sicuramente dio non voleva farmi litigare con lei per causa sua, se dio voleva sarebbe stato lui stesso ad illuminarmi e darmi la fede e che l ultima cosa che vuole è mettere contro una madre ed una figlia o un fratello ed una sorella, che la colpa Dell inizio di molte guerre è proprio il voler convincere l altro che la propria idea sia quella giusta... Perciò, secondo me, se un credente vuole stare a chiacchierare, confrontarsi ecc con un ateo e viceversa va bene, tutti i miei amici son credenti, ma per rispetto loro hanno imparato a non criticarmi, non stressarmi a parlare di cose a cui non credo, non insultarmi perche non la vedo come loro e a non puntare il dito, io ho imparato a non offendere davanti a loro chiese dii e preti... Questo perche ce Dell affetto... Fra te e gli utenti del forum non credo che ci sia Dell affetto perciò questo non è possibile, perciò perche vuoi per forza vincere i tuoi punti anzicche partecipare nella sezione chiacchiere o cucina o meglio anzicche iscriverti in un forum di persone credenti? Cioè io ti rispetto credimi ma non capisco perche sei qui...
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Minsky ha scritto:Ecco, bravo Tom, proprio l'argomento cosmologico di Craig è il principale cavallo di battaglia di JJ, ma non dimentichiamo anche il tormentone per cui gli atei devono essere tristi e senza speranza. Difficile comunque indicare dei post precisi a cui fare riferimento, perché ha sparso qua e là delle sbrodolate interminabili che in tutta coscienza non mi sento di consigliare di leggere a nessuno. JJ, se vuoi linkare tu qualcosa di pertinente, a favore di Maylea, che ha la pazienza di leggerti (così ha detto, almeno), fai pure.Tomhet ha scritto:Forse Minsky si riferisce all'argomento cosmologico di Craig, che anche se non ha un topic apposito è stato tirato fuori in diverse occasioni, e diversi utenti, tra cui io mi pare, abbiamo detto la nostra.
no. io non ho mai difeso l'argomento cosmologico di craig. non perché non sia valido. ma perché non ho avuto tempo per farlo.
io ho solo riposto ad una obiezione che tomhet aveva fatto una volta... ma poi ho rimandato le altre risposte per concentrarle nel post che dedicherò all'argomento quando (a questo punto "se") lo aprirò.
quindi se tu credi che io l'abbia fatto, e che per giunta è stato anche
demolito, dimostra dove. oppure ammetti che hai detto una cosa erratta.
la mia previsione: non farai nessuna delle due cose. e questo dice qualcosa su di te.
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"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
JACK_JOHN- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
mix ha scritto:l'argomento di J_J mi sembra di ricordare fosse (è passato tanto tempo ... anche troppo ), che è più ragionevole credere in Dio che non farlo, ed un paio di sottoargomenti correlati.
ma ancora, poveretto, non ha avuto tempo di rispondere alla domanda
"perché Dio P. e non Allah, il pantheon di divinità indù, o uno delle numerose altre divinità sparse in giro per il pianeta e nel corso dei tempi?"
@Maylea: secondo te perché J_J ha tutta questa difficoltà a rispondere a questa sintetica domanda?
ti sembra confusa?
difficile da comprendere?
fuori contesto?
.....?
altro?
gliela sto sottoponendo da mesi, saranno almeno una dozzina di volte, se non di più. ed ogni volta è più divertente riproporla.
Mix perché menti? Io ti ho dato una risposta specifica alla tua domanda.
Eccola qui:
http://atei.forumitalian.com/t4864p90-quanti-credenti-ci-sono-in-questo-forum#199236
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"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Non farò nessuno delle due cose, caro JJ, perché le considero del tutto irrilevanti, come considero del tutto irrilevanti le tue argomentazioni, e siccome conosco modi estremamente più interessanti di passare il tempo, ti lascio a trastullarti da solo con le tue belinate. Stammi bene e buona permanenza sul forum.JACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:Ecco, bravo Tom, proprio l'argomento cosmologico di Craig è il principale cavallo di battaglia di JJ, ma non dimentichiamo anche il tormentone per cui gli atei devono essere tristi e senza speranza. Difficile comunque indicare dei post precisi a cui fare riferimento, perché ha sparso qua e là delle sbrodolate interminabili che in tutta coscienza non mi sento di consigliare di leggere a nessuno. JJ, se vuoi linkare tu qualcosa di pertinente, a favore di Maylea, che ha la pazienza di leggerti (così ha detto, almeno), fai pure.Tomhet ha scritto:Forse Minsky si riferisce all'argomento cosmologico di Craig, che anche se non ha un topic apposito è stato tirato fuori in diverse occasioni, e diversi utenti, tra cui io mi pare, abbiamo detto la nostra.
no. io non ho mai difeso l'argomento cosmologico di craig. non perché non sia valido. ma perché non ho avuto tempo per farlo.
io ho solo riposto ad una obiezione che tomhet aveva fatto una volta... ma poi ho rimandato le altre risposte per concentrarle nel post che dedicherò all'argomento quando (a questo punto "se") lo aprirò.
quindi se tu credi che io l'abbia fatto, e che per giunta è stato anche
demolito, dimostra dove. oppure ammetti che hai detto una cosa erratta.
la mia previsione: non farai nessuna delle due cose. e questo dice qualcosa su di te.
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Maylea83 ha scritto:JJ voglio dirti una cosa che disse a mia mamma un prete missionario quando lei gli confido che io non sono credente, mia mamma con cui ultimamente ho un buonissimo rapporto nonostante io non creda me lo confido felice del fatto che da quel momento avrebbe smesso di lottare con me per dio, questo prete le disse che era giusto che io seguissi la mia coscienza e la mia ragione che era stato proprio dio a darmi un cervello per pensare e per decidere a cosa credere o non credere, che sicuramente dio non voleva farmi litigare con lei per causa sua, se dio voleva sarebbe stato lui stesso ad illuminarmi e darmi la fede e che l ultima cosa che vuole è mettere contro una madre ed una figlia o un fratello ed una sorella, che la colpa Dell inizio di molte guerre è proprio il voler convincere l altro che la propria idea sia quella giusta... Perciò, secondo me, se un credente vuole stare a chiacchierare, confrontarsi ecc con un ateo e viceversa va bene, tutti i miei amici son credenti, ma per rispetto loro hanno imparato a non criticarmi, non stressarmi a parlare di cose a cui non credo, non insultarmi perche non la vedo come loro e a non puntare il dito, io ho imparato a non offendere davanti a loro chiese dii e preti... Questo perche ce Dell affetto... Fra te e gli utenti del forum non credo che ci sia Dell affetto perciò questo non è possibile, perciò perche vuoi per forza vincere i tuoi punti anzicche partecipare nella sezione chiacchiere o cucina o meglio anzicche iscriverti in un forum di persone credenti? Cioè io ti rispetto credimi ma non capisco perche sei qui...
un altro utente mi ha chiesto una domanda simile. La mia risposta è uguale:
http://atei.forumitalian.com/t4688p20-argomentare#186114
per quel che riguarda il rispetto, ti basterà poco tempo qui dentro per vedere che è unilaterale.
Sfido chiunque degli utenti a dimostrare una sola volta dove io abbia offeso qualcuno. Non ne troverai.
D'altro canto, io ti posso dimostrare per ognuno di loro (o quasi) di quante volte hanno mancato di rispetto e fatto offese personali a me.
Quindi il tuo discorso è giusto. Ma non sono io quello a cui dovresti indirizzarlo.
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"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
JJ ma per favore! Hai scatenato una valanga di risate con quel discorso patetico.JACK_JOHN ha scritto:mix ha scritto:l'argomento di J_J mi sembra di ricordare fosse (è passato tanto tempo ... anche troppo ), che è più ragionevole credere in Dio che non farlo, ed un paio di sottoargomenti correlati.
ma ancora, poveretto, non ha avuto tempo di rispondere alla domanda
"perché Dio P. e non Allah, il pantheon di divinità indù, o uno delle numerose altre divinità sparse in giro per il pianeta e nel corso dei tempi?"
@Maylea: secondo te perché J_J ha tutta questa difficoltà a rispondere a questa sintetica domanda?
ti sembra confusa?
difficile da comprendere?
fuori contesto?
.....?
altro?
gliela sto sottoponendo da mesi, saranno almeno una dozzina di volte, se non di più. ed ogni volta è più divertente riproporla.
Mix perché menti? Io ti ho dato una risposta specifica alla tua domanda.
Eccola qui:
http://atei.forumitalian.com/t4864p90-quanti-credenti-ci-sono-in-questo-forum#199236
"Discuterò di religioni con te quando sarai diventato credente anche tu". Secondo te questa è una risposta? Supera ogni limite del patetico.
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Minsky- --------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Io ho una vita la fuori... questa è la principale ragione per cui entro pocchissimo qui... di molti degli altri utenti invece, si ha l'impressione che non hanno nulla la fuori dato che li vedi scrivere quasi ogni giorno e in quasi ogni ora del giorno...
che ci faccio qui? voi vi siete proposti di discutere e ci accusate di essere persone chiuse di mente che non lo vogliono fare... io sono qui per rispondere alla vostra chiamata
se invece non volete questo, basta eliminare questa sezione del forum.
Tu rispondevi cosi... Intanto secondo me sbagli sin dall inizio nel modo in cui ti poni cioè criticando chi è sempre qui dicendo che non ha nulla fuori...
Poi boh ...per me vale comunque quello che ti ho scritto prima....
che ci faccio qui? voi vi siete proposti di discutere e ci accusate di essere persone chiuse di mente che non lo vogliono fare... io sono qui per rispondere alla vostra chiamata
se invece non volete questo, basta eliminare questa sezione del forum.
Tu rispondevi cosi... Intanto secondo me sbagli sin dall inizio nel modo in cui ti poni cioè criticando chi è sempre qui dicendo che non ha nulla fuori...
Poi boh ...per me vale comunque quello che ti ho scritto prima....
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
sulle prove..
cito questo mio vecchio post.
http://atei.forumitalian.com/t3576p30-mr-infallibile-c#97583
cito questo mio vecchio post.
http://atei.forumitalian.com/t3576p30-mr-infallibile-c#97583
delfi68- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
hai hai haiJACK_JOHN ha scritto:mix ha scritto:l'argomento di J_J mi sembra di ricordare fosse (è passato tanto tempo ... anche troppo ), che è più ragionevole credere in Dio che non farlo, ed un paio di sottoargomenti correlati.
ma ancora, poveretto, non ha avuto tempo di rispondere alla domanda
"perché Dio P. e non Allah, il pantheon di divinità indù, o uno delle numerose altre divinità sparse in giro per il pianeta e nel corso dei tempi?"
@Maylea: secondo te perché J_J ha tutta questa difficoltà a rispondere a questa sintetica domanda?
ti sembra confusa?
difficile da comprendere?
fuori contesto?
.....?
altro?
gliela sto sottoponendo da mesi, saranno almeno una dozzina di volte, se non di più. ed ogni volta è più divertente riproporla.
Mix perché menti?
che io menta è un'affermazione forte.
secondo me questo fatto grave è determinato dall'incapacità di far fronte alla critica semplice ma basilare che ti sto facendo.
non trovando argomenti validi che spieghino la presenza di innumerevoli religioni sulla faccia del pianeta, a tutta riprova che la religione è un fenomeno prettamente culturale, stai degenerando verso affermazioni offensive.
semplicemente.
NO, mi spiaceIo ti ho dato una risposta specifica alla tua domanda.
a me appare che tu abbia solo messo in atto uno dei tuoi soliti labirintici e pretestuosi svicolamenti, rivoltamenti di frittata, impilamento di omini di paglia.
non c'è nessuna risposta alla domanda
solo una patetica arrampicata sugli specchi per evitare la risposta a questa domanda.
serquia di cazzate, mi pare abbia opportunamente definito Minsky i tuoi argomenti
mix- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
vuoi ridere?Maylea83 ha scritto:Io ho una vita la fuori... questa è la principale ragione per cui entro pocchissimo qui... di molti degli altri utenti invece, si ha l'impressione che non hanno nulla la fuori dato che li vedi scrivere quasi ogni giorno e in quasi ogni ora del giorno...
che ci faccio qui? voi vi siete proposti di discutere e ci accusate di essere persone chiuse di mente che non lo vogliono fare... io sono qui per rispondere alla vostra chiamata
se invece non volete questo, basta eliminare questa sezione del forum.
Tu rispondevi cosi... Intanto secondo me sbagli sin dall inizio nel modo in cui ti poni cioè criticando chi è sempre qui dicendo che non ha nulla fuori...
Poi boh ...per me vale comunque quello che ti ho scritto prima....
poi qualcuno ha scritto che partecipa al forum principalmente durante i turni al lavoro, facendo franare clamorosamente anche questo suo "depliant" pubblicitario. (leggi: argomento fittizio)
come moltissimi credenti, da per scontato che quello che fa lui sia lo standard universale, da seguire pedissequamente.
mix- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
..sono daccordissimo con mix su praticamente tutti gli appunti che vi ha mosso..
ma amo anche riflettere sempre e cercare di far riflettere sulle presunte migliori virtu' che i credenti si attribuiscono per via della derivazione divina della loro moralita'..
Il solo fatto che seguire o meno delle regole dettate da dio comporti l'inferno o il paradiso la dice lunga sulle reali intenzioni o volonta dell'uomo che le compie..non le sapremo mai!
ma amo anche riflettere sempre e cercare di far riflettere sulle presunte migliori virtu' che i credenti si attribuiscono per via della derivazione divina della loro moralita'..
Il solo fatto che seguire o meno delle regole dettate da dio comporti l'inferno o il paradiso la dice lunga sulle reali intenzioni o volonta dell'uomo che le compie..non le sapremo mai!
delfi68- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
JACK_JOHN ha scritto:A mia memoria non ho presentato nessun argomento per l'esistenza di Dio fino ad ora... la principale ragione, sono stato esplicito nel dirlo, è la mancanza di tempo per mettermi ascriverlotradurlo adeguatamente dal sito di Craig.
Ospite- Ospite
Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Grazie a dio..ce la siamo scampata..
...... o e' forse una minaccia!!??
delfi68- -------------
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Maylea83 ha scritto:Io ho una vita la fuori... questa è la principale ragione per cui entro pocchissimo qui... di molti degli altri utenti invece, si ha l'impressione che non hanno nulla la fuori dato che li vedi scrivere quasi ogni giorno e in quasi ogni ora del giorno...
che ci faccio qui? voi vi siete proposti di discutere e ci accusate di essere persone chiuse di mente che non lo vogliono fare... io sono qui per rispondere alla vostra chiamata
se invece non volete questo, basta eliminare questa sezione del forum.
Tu rispondevi cosi... Intanto secondo me sbagli sin dall inizio nel modo in cui ti poni cioè criticando chi è sempre qui dicendo che non ha nulla fuori...
Poi boh ...per me vale comunque quello che ti ho scritto prima....
Io non ho giudicato. Ho solo detto che se qualcuno scrive a tutte le ore e tutti i giorni sul forum, evidentemente non ha una vita fuori, oppure è molto ricco e non lavora. Perché se lavorasse, non starebbe a scrivere miglia di miglia di post e non starebbe a scrivere ad ogni ora e ogni giorno.... nessun giudizio da parte mia.
il giudizio era nel contesto di quella risposta. Ed era un giudizio rivolto a me, cioè mi giudicavano perché non rispondevo in tempi rapidi alle loro obiezioni. E, concludevano loro, lo faccevo per paura, per incapacità o per altre ragioni.
Io gli ho solo detto la verità: non rispondo in tempi rapidi perché non ho tempo... ci sono altre cose più importanti nella mia vita. Questo è importante, ma meno di altre cose. Quindi nell'economia del uso del mio tempo, prende un posto inferiore rispetto ad altre cose.
Questa è la semplice verità per quel che mi riguarda.
Nessun giudizio per chi invece ha il forum nei posti principali delle sue priorità (se li dedica tanto tempo). Non è il mio caso, tutto qui.
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"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
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Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Salve a tutti, non ho letto tutto il thread, ma faccio i miei compitini come da richiesta.
La migliore prova per l'esistenza di Dio, dal mio punto di vista, è la constatazione che non esiste nulla di immutabile, perciò mi chiedo: perché esiste l'essere invece che il nulla?
Al quale, essendo ateo, rispondo che l'esistenza dell'universo è un dato di fatto che constato e che non ha una causa: esiste perché così è fatta la realtà. Questo, però, mi pone dei serissimi problemi riguardo all'uso del principio causale, evidentemente.
Problemi che, nonostante la mia certezza (fede) atea, mi portano, razionalmente, a non poter affatto escludere ad esempio l'Eterno Ritorno di Nietzsche, piuttosto che l'esistenza di entità eterne, metafisiche e intelligenti, o anche di un Intelligent Designer.
Ma.
Anche nel caso che esistano entità che potremmo considerare, dal nostro punto di vista, "divine", esse non hanno niente a che fare con le divinità delle religioni.
Questo dipende dall'osservazione della natura, e basta un gatto.
L'esistenza di un solo gatto, confuta a mio parere qualunque "utilità" di possibili entità divine.
Il gatto è un carnivoro puro.
I carnivori puri si nutrono uccidendo, eventualmente anche esseri umani.
Quindi, qualunque entità divina, o non considera la nostra sopravvivenza più interessante di un hamburger, o non sa che qui noi abbiamo qualche problema, o non ci può fare nulla.
I tentativi della teologia cattolica di giustificare (teodicea) la presenza del male senza intacare la bontà e l'onnipotenza di Dio, sono fallaci.
Pensare che i gatti siano nati perché un umano è uscito dalla grazia è ridiolo. Pensare che, prima della caduta, mangiassero cavoli, è ridicolo.
Pensare che il male, la sofferenza dei bambini non conta perché Colui che E' ripagherà di immensa felicità la sofferenza umana è l'unico discorso apparentemente sensato (Agostino, argomento del male in vista di un bene migliore).
Ma se ci riflettiamo bene, significa negare il male, ovvero ritenere che, poiché prepara a un bene superiore, non sia male, come infatti diceva Agostino, il male non esiste.
Ma questo è un sofisma: negare proprio il problema che intendiamo risolvere è un sofisma: la sofferenza è un fatto. Se c'è un'entità divina, la tollera, non la considera tale, o non può aiutarci.La spiegazione di Agostino non esce da "Dio tollera il male" sì, per un bene maggiore, però il risultato non cambia.
Dio, se esiste, se ne frega dei carnivori. Li ha inventati, tollerano che esistano, perché il male prepara a un bene superiore.
Questo rende del tutto assurdo considerare Dio alla stregua di un Padre buono, di qualuno che si può interpellare. L'esistenza dei carnivori, quindi della peste, della Sciòà, degli abusi sui minori, lo spingono a progettare una RICOMPENSA.
Un Dio che osserva una bambina divorata da un coccodrillo morire lentamente, gridando aiuto, e nel frattempo progetta, per lei, una qualche beatitudine immensa per ricompensarla, per risarcirla come farebbe un assicuratore. Nulla di più cinico, alieno, amorale. Il Dio religioso, viene invece dipinto SEMPRE come un Dio presente, agente, che può intervenire e che odia il male.
Non un Dio che osserva il male calcolando un risarcimento.
Un simile Dio è un'entità aliena, moralmente incomprensibile, glaciale come Apollo che semina la peste sui troiani. Quindi, sarebbe stupido ombattere il male: se implia un bene superiore, dovremmo COMPIERE più male possibile, soffrire e far soffrire il più possibile per ricevere, poi, maggiore beatitudine... Perciò, Hitler è un mezzo per un bene superiore. Anzi, la stessa logica di Hitler fu simile, magari, a questo Dio siderale: sacrificare gli individui geneticamente inferiori per il maggior bene dell'umanità futura.
Una simile visione è cinica, perché nega qualunque valore alla sofferenza in questa vita. Nessun Dio di nessuna delle grandi religioni si presenta in questo modo. Anche perché su un Dio così, è impossibile costruire una morale, giustificare un dialogo con questa entità, ma torturarci a vicenda per accomulare crediti o ucciderci tutti alla svelta per evitare di soffrire. Religioni così, durerebbero poco...
Di fatto, noi viviamo in un mondo sanguinario.
E nessun Dio, qui, ci sta aiutando.
La migliore prova per l'esistenza di Dio, dal mio punto di vista, è la constatazione che non esiste nulla di immutabile, perciò mi chiedo: perché esiste l'essere invece che il nulla?
Al quale, essendo ateo, rispondo che l'esistenza dell'universo è un dato di fatto che constato e che non ha una causa: esiste perché così è fatta la realtà. Questo, però, mi pone dei serissimi problemi riguardo all'uso del principio causale, evidentemente.
Problemi che, nonostante la mia certezza (fede) atea, mi portano, razionalmente, a non poter affatto escludere ad esempio l'Eterno Ritorno di Nietzsche, piuttosto che l'esistenza di entità eterne, metafisiche e intelligenti, o anche di un Intelligent Designer.
Ma.
Anche nel caso che esistano entità che potremmo considerare, dal nostro punto di vista, "divine", esse non hanno niente a che fare con le divinità delle religioni.
Questo dipende dall'osservazione della natura, e basta un gatto.
L'esistenza di un solo gatto, confuta a mio parere qualunque "utilità" di possibili entità divine.
Il gatto è un carnivoro puro.
I carnivori puri si nutrono uccidendo, eventualmente anche esseri umani.
Quindi, qualunque entità divina, o non considera la nostra sopravvivenza più interessante di un hamburger, o non sa che qui noi abbiamo qualche problema, o non ci può fare nulla.
I tentativi della teologia cattolica di giustificare (teodicea) la presenza del male senza intacare la bontà e l'onnipotenza di Dio, sono fallaci.
Pensare che i gatti siano nati perché un umano è uscito dalla grazia è ridiolo. Pensare che, prima della caduta, mangiassero cavoli, è ridicolo.
Pensare che il male, la sofferenza dei bambini non conta perché Colui che E' ripagherà di immensa felicità la sofferenza umana è l'unico discorso apparentemente sensato (Agostino, argomento del male in vista di un bene migliore).
Ma se ci riflettiamo bene, significa negare il male, ovvero ritenere che, poiché prepara a un bene superiore, non sia male, come infatti diceva Agostino, il male non esiste.
Ma questo è un sofisma: negare proprio il problema che intendiamo risolvere è un sofisma: la sofferenza è un fatto. Se c'è un'entità divina, la tollera, non la considera tale, o non può aiutarci.La spiegazione di Agostino non esce da "Dio tollera il male" sì, per un bene maggiore, però il risultato non cambia.
Dio, se esiste, se ne frega dei carnivori. Li ha inventati, tollerano che esistano, perché il male prepara a un bene superiore.
Questo rende del tutto assurdo considerare Dio alla stregua di un Padre buono, di qualuno che si può interpellare. L'esistenza dei carnivori, quindi della peste, della Sciòà, degli abusi sui minori, lo spingono a progettare una RICOMPENSA.
Un Dio che osserva una bambina divorata da un coccodrillo morire lentamente, gridando aiuto, e nel frattempo progetta, per lei, una qualche beatitudine immensa per ricompensarla, per risarcirla come farebbe un assicuratore. Nulla di più cinico, alieno, amorale. Il Dio religioso, viene invece dipinto SEMPRE come un Dio presente, agente, che può intervenire e che odia il male.
Non un Dio che osserva il male calcolando un risarcimento.
Un simile Dio è un'entità aliena, moralmente incomprensibile, glaciale come Apollo che semina la peste sui troiani. Quindi, sarebbe stupido ombattere il male: se implia un bene superiore, dovremmo COMPIERE più male possibile, soffrire e far soffrire il più possibile per ricevere, poi, maggiore beatitudine... Perciò, Hitler è un mezzo per un bene superiore. Anzi, la stessa logica di Hitler fu simile, magari, a questo Dio siderale: sacrificare gli individui geneticamente inferiori per il maggior bene dell'umanità futura.
Una simile visione è cinica, perché nega qualunque valore alla sofferenza in questa vita. Nessun Dio di nessuna delle grandi religioni si presenta in questo modo. Anche perché su un Dio così, è impossibile costruire una morale, giustificare un dialogo con questa entità, ma torturarci a vicenda per accomulare crediti o ucciderci tutti alla svelta per evitare di soffrire. Religioni così, durerebbero poco...
Di fatto, noi viviamo in un mondo sanguinario.
E nessun Dio, qui, ci sta aiutando.
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Ciao, mi sono intrippato a s-ragionare su come essere felici ;-) quindi se ti capita di farci un salto, qualunque opinione *anche critica* sarà un favore che mi fai!
Re: Un esperimento - Le prove dell'altra parte
Hei, ben tornato! Mirëpritur mbrapa për ju shumë!
___________________
Lei è cattolico? Allora mi perdoni
BestBeast- -----------
- Numero di messaggi : 2926
Occupazione/Hobby : Pescatore di uomini
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 06.10.11
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