Dio si Dio no!

Non l'ho ancora letta tutta, ma questa discussione mi permette di chiarire un po' la mia posizione. A me stesso.
Dato l'ambiente in cui sono cresciuto (genitori inizialmente baciapile, oggi tendenti al superstizioso; insegnanti ultracattolici a scuola...) mi sentivo tirare in mezzo Dio, Cristo e Madonne più di un veneto quando bestemmia, ma non erano bestemmie!
E dei tre di cui sopra non ne ho mai visto uno.
Ecco perchè mi dico "agnostico", che Dawkins classifica 50/50: credo a quello che vedo.
Se invece la mia convinzione aveva i presupposti sbagliati, non esito a riconoscerli come tali, di fatto per me nessun "oggetto di bestemmia" è presente.
D'altro canto mi sono iscritto proprio per capire se non fossi davvero ateo almeno in senso pratico. E "temo" di sì. Vedremo dialogando.

Ludwig von Drake ha scritto:Dunque, il credere è un fenomeno naturale?

E io che cazzo ne so XD Credere in generale o credere in dio? Questo và nel thread "il sentimento religioso", non lo so, forse credere in dio poteva essere naturale centinaia di migliaia di anni fa, oggi si diventa credenti solo se c'è qualcuno che ti insegna che esiste un uomo invisibile tra le nuvole, come dimostrano alcuni utenti che non hanno avuto alcun tipo di educazione religiosa. Il fatto che sia naturale credere non implica che ciò in cui si crede sia vero, né significa che deve esistere il termine ateo... finché non riesci a dimostrare che ciò in cui credi esiste il termine ateo non ha senso, lo si può usare per semplificare nelle discussioni ma non ha senso, questo è il mio punto di vista!

Rasputin ha scritto:Se mio nonno...
Credi a qualcosa? Se sì, che cosa? Come si chiama? Semplice. Se no ti consiglio lo psichiatra.

jessica ha scritto:vecchia minestra retorica e puzzolente di stantio, oltre che di nessuna apertura mentale. se tuo nonnno non lo so, ma so che tu l'avresti vatto, viste le idee che metti in gioco.

Sul grassetto concordo, infatti io ti ho fatto un paio di domande semplici e chiare e mi hai risposto col solito giro di parole.

Non sei obbligata a rispondere ma se non lo fai io mi sento in diritto di ritenere che non puoi.

Ludwig von Drake ha scritto:

Lotus ha scritto:

Ludwig von Drake ha scritto:Alla nascita siamo ben poca cosa, non possiamo neanche camminare, significa che l’uomo per natura deve essere incapace di camminare?

Ludwig, l'uomo può imparare a camminare da solo... ma non può conoscere dio neanche con l'aiuto di altre persone! Può solo crederci


verde a mix

Dunque, il credere è un fenomeno naturale?

il dunque non c'è.
credere è un fenomeno culturale che si radica nel terreno di una predisposizione naturale, nel modo di pensare (per schemi, analogie, contrapposizioni, semplificazioni) della nostra specie
camminare è (era) una funzione di primaria importanza per la sopravvivenza
credere è (era ) invece un optional, dipende dalle condizioni storico-socio-culturali in cui è immerso l'individuo
credere in Dio è un'opzione su un'opzione
è molto più elegante fare una scelta semplice: rigettare quest'opzione

ma è questione di gusti, finchè si rimane sul piano delle questioni personali;
tutto diverso per ciò che riguarda le sovrastrutture di potere e condizionamento, su cui il giudizio negativo è netto.
inevitabilmente, questa è solo la mia opinione.

mix ha scritto:oppure inizio della faccenda:qui, oggi, pare che l'uso di questo termine non soddisfi più tutti

se il forum si chiamasse Naturali Italiani sarebbe così brutto?
vedi che perderebbe anche quella connotazione negativa insita nell'etimologia della parola Atei
e incuriosirebbe, forse, molte persone

sembrerebbe un forum di nudisti.

Lotus ha scritto: Chi è che decide che non va bene? Usalo tu, ateo*... io non lo uso... te l'ho detto, definiscimi come vuoi, io continuo ad essere una persona, poi che ci siano quelli che credono non implica che mi si debba affibbiare una definizione che sia una conseguenza del loro modo di fare... se quel qualcosa che mi manca in realtà non esiste, vuol dire che non mi manca niente... ed è qui che non ci troviamo ;) se si ragiona da credenti il termine ha senso, nel mio caso no

*io e il vocabolario della lingua italiana, sorry.

C'entra, c'entra... se tu porti esempi di oggetti/situazioni/condizioni/fatti conosciuti e li rapporti alla parola dio di cui non si conosce un cazzo, vuol dire che stai sbagliando esempi!
Esiste il fenomeno religione? E k'aggia fa? Cosa c'entra? Abbiamo cambiato registro e non me ne sono accorto? Tutto il resto è una ripetizione di ciò che hai scritto anche più su... spiegati meglio...

mi spiace, ma gli esempi sono assolutamente pertinenti. nel linguaggio comune posso tranqullamente parlare di drogati e non drogati, vuol dire che hai non drogati manca qualcosa? si, la droga... è questa per forza una connotazione negativa? se da una parte c'è qualcosa (credere) e dall'altra no è normale che si definisca in positivo la prima e in negativo la seconda. purtroppo intravvedo in questo dibattito la paura di essere considerato "di meno" e non "di più" (se quel qualcosa che mi manca in realtà non esiste, vuol dire che non mi manca niente... ) sia mai che qualcuno svilisca la tua completezza di persona!
come ti dicevo, è una polemica inutile

Rasputin ha scritto:Sul grassetto concordo, infatti io ti ho fatto un paio di domande semplici e chiare e mi hai risposto col solito giro di parole.
Non sei obbligata a rispondere ma se non lo fai io mi sento in diritto di ritenere che non puoi.

infatti, da quando sono qua dentro. e ti h già spiegato innumerevoli volte come stanno le cose.
non sei obbligato a capirlo, ma se non lo fai io mi sento in diritto di ritenere che non ci arrivi.

Jessica ha scritto:*io e il vocabolario della lingua italiana, sorry.

Anche il vocabolario può definirmi come vuole, ma ciò non cambia i fatti per me. Non è che perché è il vocabolario della lingua italiana vuol dire che non c'è un errore logico, eh... io il motivo te l'ho spiegato, e a quanto pare non hai più detto nulla in merito... forse perché siccome lo dice il vocabolario vuol dire che è giusto?

Jessica ha scritto:
mi spiace, ma gli esempi sono assolutamente pertinenti. nel linguaggio comune posso tranqullamente parlare di drogati e non drogati, vuol dire che hai non drogati manca qualcosa? si, la droga... è questa per forza una connotazione negativa? se da una parte c'è qualcosa (credere) e dall'altra no è normale che si definisca in positivo la prima e in negativo la seconda. purtroppo intravvedo in questo dibattito la paura di essere considerato "di meno" e non "di più" (se quel qualcosa che mi manca in realtà non esiste, vuol dire che non mi manca niente... ) sia mai che qualcuno svilisca la tua completezza di persona!
come ti dicevo, è una polemica inutile

Non si tratta di ciò che è positivo o negativo, ma di ciò che è vero o falso, esistente o inesistente. Detto questo, ripensaci.
Se da parte c'è quello che crede, dall'altra c'è quello che non crede, o al massimo chiede "in cosa credi?", non c'è l'ateo. Ateo è una parola coniata dai credenti, in un mondo in cui credere in dio era condizione "normale". Intravedici pure quello che vuoi, io non ho nessuna paura :) non dico di essere completo, ma almeno non sono alla ricerca di una voluta incompletezza.

Rasputin ha scritto:Sul grassetto concordo, infatti io ti ho fatto un paio di domande semplici e chiare e mi hai risposto col solito giro di parole.
Non sei obbligata a rispondere ma se non lo fai io mi sento in diritto di ritenere che non puoi.

jessica ha scritto:infatti, da quando sono qua dentro. e ti h già spiegato innumerevoli volte come stanno le cose.
non sei obbligato a capirlo, ma se non lo fai io mi sento in diritto di ritenere che non ci arrivi.

Nono, io semplicemente non posso capire quello che tu semplicemente non sei in grado di spiegare.