Il Cristianesimo: la vera religione
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Il Cristianesimo: la vera religione
Non sto neanche a mettere in grassetto le parti più clamorose, dal momento che tutto il testo è ridicolo.
1. È un dato di fatto che nel mondo esistono tante religioni. Può capitare che quanti si avvicinano a Dio restino sconcertati di fronte alle innumerevoli credenze, alla varietà di riti, alla diversità di convinzioni che riguardano Dio.
2. Naturalmente, il Cattolico sa bene che il Cristianesimo è una Religione rivelata da Dio e per questo motivo è la sola Religione vera. Ma conosce questa Rivelazione perché egli dà fiducia alla Chiesa e alla Parola di Dio, alla Bibbia. Non è così invece la posizione di quanti credono in Dio ma non sono cristiani. Per questi ultimi la Bibbia e la Chiesa non hanno la stessa autorità di cui godono presso i Cattolici.
3. L'esistenza di numerose religioni è un fatto comprensibile. Gli uomini hanno sempre cercato di conoscere Dio, di rispettarne la volontà e soprattutto di rendergli un culto. Nel fare questo, hanno commesso errori, talvolta molto evidenti, che la stessa ragione umana può mettere in luce. L'esistenza di numerose credenze religiose è dovuta proprio a questi errori.
4. In questo capitolo ci proponiamo di gettare uno sguardo, molto superficiale, sui motivi di credibilità del Cristianesimo in rapporto alle altre religioni. Siamo convinti che sia possibile, dopo quanto detto nei capitoli precedenti, cogliere la ragionevolezza del Cristianesimo anche attraverso l'evidenziare gli errori delle altre credenze.
5. Siamo debitori, per una buona parte di questo capitolo, delle informazioni ricavate dalla serie di video-cassette apologetiche, pubblitata dall'editrice Mimep-Docete, specialmente da quella intitolata "La vera religione"
L'uomo religioso
6. È un dato ormai accertato che l'uomo è sempre stato un essere religioso. Mircea Eliade, uno dei massimi, se non il più grande, storico delle religioni della nostra epoca, scriveva che "Essere uomo significa essere religioso" e a quanti gli domandavano perché gli uomini sono religiosi rispondeva "Gli uomini sono religiosi perché sono intelligenti" (MIRCEA ELIADE, Storia delle credenze e delle idee religiose, Firenze 1983, vol. I, pag. 6).
7. Da quando l'uomo è apparso sulla terra, egli è sempre stato un essere religioso. La storia dei popoli ci insegna che, fino al XVIII secolo, tutte le civiltà, tutte le culture, tutte le convinzioni ed il pensiero umano - tranne in rari e singoli casi - erano innervate di profonda religiosità.
8. L'antropologia culturale, quella disciplina che studia le caratteristiche culturali dei vari gruppi umani, conferma il dato che abbiamo sopra indicato. Jean Servier, etnologo di fama mondiale, scrive: "L'idea di un Dio unico, eterno, increato, padrone della vita, origine e termine dell'avventura umana, è presente in tutte le civiltà umane" (JEAN SERVIER, L'uomo e l'invisibile, Rusconi, Milano 1973, p. 121).
9. Questo dato della moderna antropologia culturale era già conosciuto ai tempi di Aristotele (384-322 a.C.), nella cui opera "De coelo et mondo" noi possiamo leggere: "Tuttigli uomini hanno la convinzione che esistonogli déi" (I, 3, 270b, 5-6).
10. È bene sapere, come ha detto il filosofo Henri Bergson, che sono esistite nel passato - e si possono trovare ancora oggi - società o gruppi umani che non hanno né scienza, né arte e nemmeno filosofia. Ma non è mai esistita alcuna società che non avesse una sua religione, cioè un rapporto con il Divino" (H. BERGSON, Les deux sources de la morale et de la religion, PUF, Paris 1995, p. 105).
11. Sono affermazioni supportate da dati ormai pacificamente accettati dalla paleoantropologia e dall'antropologia culturale. In Crimea, sul Monte Carmelo in Israele, in Uzbekistan sono state trovate molte tombe che risalgono a 50/100.000 anni prima di Cristo. Siamo nell'epoca dell'Uomo di Neandertal, quando non esisteva alcuna forma di scrittura. Siamo, pertanto, in piena preistoria.
12. Jean Servier ha studiato queste tombe e ci ha detto che presso i popoli preistorici "non vi è mai stato un sotterramento frettoloso di una carogna ingombrante oppure di una carcassa inutile". A quei tempi l'uomo credeva già ad una forma di sopravvivenza dopo la morte, dunque possedeva una credenza tipicamente religiosa.
13. Recentemente, in Australia, sono state scoperte tracce di uomini vissuti 170.000 anni fa. Sono state ritrovate migliaia di piccole incisioni su una roccia a sud-ovest di Darwin. Gli studiosi sono convinti che avessero uno scopo di culto, cioè religioso. Ma sono stati trovati anche grani di ocra rossa, usata da tutti gli uomini preistorici per pitture rituali, segno di credenze religiose, che ritraggono i corpi dei defunti.
14. Non solo il mondo della preistoria, ma anche quello della storia è pieno di segni e di tracce della religiosità dell'uomo. Templi, monumenti, resti sepolcrali per giungere, attraverso millenni, fino alle nostre splendide cattedrali. Il mondo è colmo di opere che mostrano la profonda religiosità dell'essere umano.
15. L'ateismo, come fenomeno sociale, nasce soltanto 200 anni fa, con la Rivoluzione francese. Resta un fenomeno tipico dell'epoca moderna e pare sia già in declino nel mondo post-moderno, dove sta nascendo una nuova religiosità. È bene che un cattolico, impegnato nell'opera di evangelizzazione, sappia che la negazione di Dio è un dato relativamente recente, non è affatto naturale e scontato nella storia del genere umano, essendo l'uomo, al contrario, un essere strutturalmente religioso.
Religione di Dio e religioni dell'uomo
16. Molti affermano che la nostra sia una società multiculturale e multireligiosa. Oggi è sempre più facile incontrare uomini che si dichiarano religiosi ma non sono cristiani. Anche nei confronti di queste persone il cattolico deve svolgere opera di evangelizzazione, deve trovare i modi di far conoscere, apprezzare ed amare Gesù Cristo e la sua Chiesa.
17. Come possiamo identificare la vera Religione servendoci solo di argomenti razionali, dettati dalla ragione umana? Possiamo percorrere ben tre strade, come suggerisce la video-cassetta della Mimep-Docete:
- la prima: la vera Religione non deve insegnare cose che siano evidentemente contrarie alla ragione umana, perché la ragione umana è dono di Dio e non può contrastare con la vera Fede in Dio;
- la seconda: ogni religione ha un suo fondatore. Bene, il fondatore della vera Religione dovrà mostrare una assoluta coerenza tra le sue idee e la santità della sua vita;
- la terza: quella Religione che presenta costantemente segni miracolosi, certamente attribuibili a Dio come prova della sua esistenza e della verità della Fede, è la vera Religione.
18. La prima prova razionale per dimostrare che una religione deriva da Dio è la sua conformità con la retta ragione umana. Infatti, la ragione umana e la vera Religione non possono essere tra loro in contraddizione, perché discendono entrambe dallo stesso ed unico Dio.
19. Buddismo, Taoismo e Confucianesimo non credono all'esistenza di Dio creatore del mondo. Ma nei capitoli precedenti abbiamo visto come la ragione umana, anche senza l'ausilio della Rivelazione e della Chiesa, è in grado di dimostrare l'esistenza di Dio. Abbiamo osservato come la ragione umana, esaminando il creato, cercando la causa della sua esistenza, del suo ordine e del suo finalismo, scopre l'esistenza di una Causa prima, che è anche Ordinatore e Finalizzatore Intelligente di tutto l'universo. Scopre l'esistenza di Dio.
20. Ora, Buddismo, Taoismo e Confucianesimo negano proprio l'esistenza di Dio e, anche se comunemente vengono considerate religioni, risulta palese che nulla hanno a che fare con il vero Dio, che peraltro esse stesse negano.
21. La dottrina dell'Induismo, nel corso della sua storia, ha avuto un certo sviluppo. In origine essa proponeva l'esistenza di 33 divinità, poi passò a identificare Dio con il mondo materiale per giungere, ai nostri giorni, a proporre ancora innumerevoli divinità tra le quali emergono Brahma, Visnu e Siva.
22. Ora, noi non entriamo nel merito della religione induista, ma ci basta osservare che la ragione umana scopre l'esistenza di un solo Dio, di una sola Causa prima; ne consegue che proporre l'esistenza di innumerevoli divinità è del tutto contrario alla ragione, che è dono di Dio. Dunque, l'Induismo non è religione che viene da Dio.
23. Lo Shintoismo, la religione dei giapponesi, considera come divinità, come se fosse Dio, ogni elemento della natura. Il sole è dio, il mare è dio, la foresta è dio, il vulcano Fusjyama è dio, e così via.
24. Alla domanda sulla esistenza di Dio, lo Shintoismo risponde affermando l'esistenza di innumerevoli divinità. Dunque, siamo ben lontani dalle scoperte della ragione umana che, come ricordato sopra, scopre l'esistenza di una sola Causa prima, di un solo Dio.
25. Ebraismo ed Islam, al contrario delle religioni sopra indicate, credono all'esistenza di un solo Dio personale, creatore e signore dell'universo, distinto dall'universo creato; e in questo concordano con il Cristianesimo. E tutte e tre queste credenze non contrastano, per quanto concerne questo punto, con l'umana ragione.
26. La seconda prova razionale per dimostrare che una religione deriva da Dio si concentra sulla persona del suo fondatore.
27. Qui ci pare di poter dire che la figura di Gesù di Nazareth non teme alcun rivale. Dopo aver dimostrato, nei capitoli precedenti, la storicità dei Vangeli, possiamo sostenere con buone ragioni che le opere compiute dal Cristo non hanno eguali, ne dimostrano veramente la sua unicità e la sua autentica divinità. E questo è un punto decisivo per la credibilità del Cristianesimo come vera religione, come unica religione voluta da Dio.
28. Nessun fondatore di altre religioni ha compiuto opere simili a quelle del Cristo e nessun altro fondatore ha osato definirsi, come ha fatto Gesù Cristo, Dio, pari a Dio.
29. Si aggiunga, per fare un primo confronto, che Maometto, fondatore dell'Islam, durante il corso della sua vita ebbe riguardo a Dio idee piuttosto confuse. Prima, in giovane età, era idolatra e politeista, poi, verso i quarant'anni, influenzato dall'Ebraismo, divenne monoteista.
30. Il Corano, libro sacro per l'Islam, contenente le rivelazioni che Maometto dichiarava di aver ricevuto da Dio attraverso l'Angelo Gabriele, accanto al ricordo dei grandi personaggi biblici tratti soprattutto dall'Antico Testamento, ha anche un contenuto che non è francamente condivisibile da una retta ragione umana.
31. Maometto, che avrebbe dettato il Corano, faceva scrivere nella IV Sura, il capitolo dedicato alle donne, che un uomo non solo può scambiare una moglie con un'altra (4,20), ma può perfino picchiare e cacciare la sua sposa (4,34). Ora, anche qui, data la dichiarata superficialità del nostro lavoro, non entriamo nel merito, non indaghiamo le ragioni di queste dichiarazioni. Ma ci sia soltanto consentito di dire che non si può ammettere che Dio abbia insegnato a picchiare le mogli, a scambiarle, a sposarne quattro (4,3). Ci domandiamo lecitamente se il Corano sia stato davvero dettato da Dio o non piuttosto elaborato da Maometto?
32. Inoltre Maometto non ebbe proprio una vita esemplarmente coerente. Mentre imponeva ai suoi correligionari di non sposare più di quattro mogli, egli ne sposò ben 11 e con 9 di quelle convisse fino alla morte. Per sposare Zàynab, moglie di un suo figlio adottivo, pensò bene di costringerla a divorziare da quest'ultimo. Inoltre, in vita sua, Maometto commise molti atti di violenza, razzie a carovane con uccisioni e violenze. Davvero niente a che fare con la santità di vita del Cristo storico.
33. Per quanto concerne Budda, Lao Tzu (il suo Libro della vita e della virtù diede origine al Taoismo) e Confucio, stando alla tradizione, si narra che furono uomini di non comune virtù. Ma i dati storici in nostro possesso sono molto scarsi. Per esempio, alcuni studiosi ritengono che Lao Tzu sia una figura leggendaria.
34. In ogni caso, nessuno di essi ha mai osato definirsi Dio, come invece ha fatto Gesù Cristo e nessuno di essi ha compiuto opere che sono nemmeno lontanamente paragonabili alle opere del Cristo.
35. Circa la coerenza di vita di Gesù di Nazareth, qui non spendiamo nemmeno una parola. I Vangeli, documenti storici attendibili, ci riportano quanto è necessario per conoscere da vicino chi era Gesù Cristo e alla loro lettura dobbiamo rimandare.
36. La terza prova razionale per dimostrare che una religione deriva da Dio si concentra sui miracoli. San Tommaso insegna che un miracolo "è ciò che è compiuto da Dio fuori dell'ordine di tutta la natura creata" (S. Theol. I, 110, 4).
37. Ora, miracoli veri e propri sono presenti soltanto nella religione ebraica (nell'Antico Testamento ve ne sono diversi) e nel Cristianesimo.
38. Ma l'Ebraismo, rifiutando il contenuto dei Vangeli e la divinità di Gesù Cristo, rifiuta quella credibilità del Cristianesimo che ci è sembrata dimostrabile, come abbiamo visto nei capitoli precedenti. L'Ebraismo è dunque una religione rivelata da Dio, ma gli Ebrei hanno rifiutato ciò che lo stesso loro Dio ha rivelato in seguito, attraverso Gesù di Nazareth.
39. I miracoli sono invece assenti nelle religioni dell'estremo oriente. Camminare sui carboni accesi senza bruciarsi, sedersi su tappeti di chiodi appuntiti senza farsi male, far apparire o sparire oggetti, gesti che molti ritengono miracolosi, in realtà non sono altro che opere "prodigiose", ma che l'uomo può compiere purché sia allenato, addestrato, perché ne ha il potere. Non sono dunque opera di Dio, ma di fachiri, di guru e di chiunque abbia voglia di imparare a compierle.
Conclusione
40. Il tema che abbiamo affrontato in quest'ultimo capitolo meriterebbe ben altro approfondimento. Ne siamo consapevoli e suggeriamo ad ogni cattolico di conoscere a fondo le dottrine delle religioni non cristiane. Questo è un dato importante, sia per rafforzare la propria convinzione circa la ragionevolezza del Cristianesimo, sia per possedere gli strumenti per un'opera efficace di evangelizzazione rivolta ai credenti non cristiani.
41. Va detto che non abbiamo inteso esprimere un giudizio circa la buona fede di quanti, credendo in Dio, non lo conoscono veramente e praticano religioni che sono opera di uomini e non di Dio.
42. Ma va anche detto che la nostra ragione è in grado di segnalare i motivi che la portano a identificare la vera Religione, quella cristiana, e a distinguerla dalle false religioni. Abbiamo quindi argomenti da esporre a quanti, pur dichiarandosi credenti in Dio, non ritengono di apprezzare il Cristianesimo, nella speranza che la nostra esposizione contribuisca a far conoscere e a far amare Gesù di Nazareth e la sua Chiesa cattolica.
" La ragione umana detta all'uomo di sottoporsi a qualche Essere superiore a causa delle deficienze che sperimenta in se stesso, nei riguardi delle quali sente il bisogno di essere aiutato e diretto da qualche Essere superiore; e, chiunque esso sia, è l'Essere che presso tutti è chiamato Dio".
( S. TOMMASO D'AQUINO, Somma Teologica)
Eccovi anche il link del forum
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ivoavido1- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Direi che questo spiega tutto.ivoavido1 ha scritto:...il Cattolico sa bene che il Cristianesimo è una Religione rivelata da Dio e per questo motivo è la sola Religione vera.
Orpo! Quando uno una cosa la sa bene, che altro c'è da aggiungere?
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Minsky- --------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Re: Il Cristianesimo: la vera religione
sono riuscito arrivare solo fino al shintoismo.
il pezzo migliore è che dopo aver affermato che l'ateismo è una cosa recentissima spiegano che buddismo, taoismo etc. non possono essere vere religioni in quanto atee, le altre politeiste non possono esserlo dato che un cazzone di antropologo ha stabilito che tutte le civiltà umane presentano l'idea di un dio unico.
Ultima modifica di alec il Sab 23 Giu 2012 - 13:03 - modificato 1 volta.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
ivoavido1 ha scritto:La cosa che ho notato di questa tipologia di scritti è la forma: sono volontariamente infarciti di aggettivi, avverbi, proposizioni secondarie talvolta inutili per appunto esaltare la forma, perché i contenuti, e lo sanno bene anche loro, sono infimi.
esatto
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credo che una delle principali e più tristi differenze fra politeismo e monoteismo stia nel fatto che nel politeismo erano guerre,battaglie e contese a dare origine al dio,non viceversa
uge- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
ivoavido1 ha scritto:La cosa che ho notato di questa tipologia di scritti è la forma: sono volontariamente infarciti di aggettivi, avverbi, proposizioni secondarie talvolta inutili per appunto esaltare la forma, perché i contenuti, e lo sanno bene anche loro, sono infimi.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
ivoavido1 ha scritto:La cosa che ho notato di questa tipologia di scritti è la forma: sono volontariamente infarciti di aggettivi, avverbi, proposizioni secondarie talvolta inutili per appunto esaltare la forma, perché i contenuti, e lo sanno bene anche loro, sono infimi.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Non credo che il punto focale sia da mettere sugli aggettivi o le specificazioni, quanto sul metodo e sui salti logici fra le varie proposizioni che portano questi credenti ad allontanarsi sempre più da una evidenza empirica o razionale e da una verità condivisibile.
Pensare di poter convincere attraverso questi ragionamenti un induista o un non credente che il cattolicesimo sia la risposta alla vita evidenzia la assoluta distanza dalla realtà esistenziale umana di chi osa scrivere simili cose.
Credo che simili ragionamenti non riuscirebbero a convincere neppure un cristiano in crisi a restare tale...
Ma cosa è questo?
Il vertice del pensiero cristiano oggi?
Roba di teologi?
Se così fosse non ci sarebbe molto da preoccuparsi: il cristianesimo avrebbe al massimo 30-50 anni di vita in italia...
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Masada- -----------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
il cristianesimo è la religione più diffusa al mondo, l' islam la seconda, terza l' induismo e quarto il buddismo, poi mi pare il confucianesimo
io parlando con un prete di mia conoscenza, che conosco per motivi di lavoro( tanto che non pensiate male ed è una persona molto intelligente e simpatica), chiedendogli come potesse essere sicuro di avere scelto la religione ''giusta'', ebbi come risposta, che l' unico vero motivo che distingue il cristianesimo dalle altre religioni è il fatto assolutamente singolare, che per la prima volta non era l' uomo che andava in cerca di dio, ma che fosse a manifestarsi agli uomini tramite cristo, poi mica sono teologo, riporto soltanto
a dire il vero comunue mi pare che nell ' induismo ci fossero pure delle discese divine chiamate avatar
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''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Vishnu aveva 10 avatar e ben 19 nickname.Akka ha scritto:
a dire il vero comunue mi pare che nell ' induismo ci fossero pure delle discese divine chiamate avatar
Lui sì che è un esperto di multiaccount!
loonar- ----------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
misticanzaAkka ha scritto:per me comunque Eliade e S.Tommaso restano dei grandi!
Akka ha scritto:a dire il vero comunue mi pare che nell ' induismo ci fossero pure delle discese divine chiamate avatar
a dire il vero le divinità olimpiche non facevano altro che discendere per trombarsi mortali, pure varie sumere.
Tages, divinità etrusca, invece di discendere se n'é uscito da sotto un campo per insegnare le arti mantiche e quant'altro.
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alec- -----------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Non avevo letto con attenzione il punto 31...vogliamo parlare degli insegnamenti morali della Bibbia allora? Non mi sembra che il cristianesimo sia messo tanto meglio sotto quel punto di vista, almeno non abbastanza da poter denigrare così l'islam.
ivoavido1- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
ivoavido1 ha scritto:Non avevo letto con attenzione il punto 31...vogliamo parlare degli insegnamenti morali della Bibbia allora? Non mi sembra che il cristianesimo sia messo tanto meglio sotto quel punto di vista, almeno non abbastanza da poter denigrare così l'islam.
Mi viene in mente una considerazione, il Vangelo però si distacca notevolmente dalla Bibbia fino a sconfessarla in molti punti, mi sembra un cambiamento culturale non indifferente dall'occhio per occhio al perdono.
Anche riguardo al Corano non figura la guerra santa come possibilità nel Vangelo, poi che la Chiesa o i Cristiani abbiano fatto carne di porco è un'altra questione.
Insomma mi sembre da una semplice lettura dei tre testi , Bibbia Vangelo Corano, ci siano delle differenze enormi.
silvio- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
silvio ha scritto:
Mi viene in mente una considerazione, il Vangelo però si distacca notevolmente dalla Bibbia fino a sconfessarla in molti punti, mi sembra un cambiamento culturale non indifferente dall'occhio per occhio al perdono.
Anche riguardo al Corano non figura la guerra santa come possibilità nel Vangelo, poi che la Chiesa o i Cristiani abbiano fatto carne di porco è un'altra questione.
Insomma mi sembre da una semplice lettura dei tre testi , Bibbia Vangelo Corano, ci siano delle differenze enormi.
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Troverai delle chicche anche nei vangeli
teto- -----------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
silvio- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Quelli sono bari professionisti, attento a sottovalutarli, ti spenneranno!
Cmq, anche solo nel nt, rinfrescata dei dettati d'amore del buon gesù:
Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; NON SONO VENUTO A METTER PACE, MA SPADA. Perché SONO VENUTO A DIVIDERE il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera. [Matteo 10:34-35]
Se uno viene a me e non ODIA suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. [Luca 14:26]
E chi maledice il padre e la madre sia MESSO A MORTE [Marco 7:1, Matteo 15:4]
chi non ha SPADA, venda il mantello e NE COMPRI UNA. [...] [Luca 22:36]
Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti [Matteo 13, 41-42]
Io vi dico che A CHIUNQUE HA, SARÀ DATO; ma A CHI NON HA, SARÀ TOLTO ANCHE QUELLO CHE HA. E quei miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e UCCIDETELI IN MIA PRESENZA [Luca 19:26-27]
Eccetera, eccetera, eccetera..
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Certo il linguaggio è saccento e arrogante sotto molti aspetti, ma i contenuti contengono delle esotazioni alla tolleranza, il caso della maddalena prostituta che va in grazia, cioè a tutti è possibile il riscatto.
Non vado oltre ma se ne trovano innumerevoli, tanto da far passare il Cristianesimo una religione d'amore nella cultura popolare, il Cristo rivoluzionario, insomma per i tempi durissimi di allora una certa apertura ad una forma di Umanesimo c'era.
silvio- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
BestBeast ha scritto:Ok, giochi a carte canoniche! E ti fidi della mischiata dei concili senza smazzare?
Quelli sono bari professionisti, attento a sottovalutarli, ti spenneranno!
Cmq, anche solo nel nt, rinfrescata dei dettati d'amore del buon gesù:
Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; NON SONO VENUTO A METTER PACE, MA SPADA. Perché SONO VENUTO A DIVIDERE il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera. [Matteo 10-35]
Se uno viene a me e non ODIA suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. [Luca 14]
E chi maledice il padre e la madre sia MESSO A MORTE [Marco 7:1, Matteo 15:4]
chi non ha SPADA, venda il mantello e NE COMPRI UNA. [...] [Luca 22]
Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti [Matteo 13, 41-42]
Io vi dico che A CHIUNQUE HA, SARÀ DATO; ma A CHI NON HA, SARÀ TOLTO ANCHE QUELLO CHE HA. E quei miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e UCCIDETELI IN MIA PRESENZA [Luca 19-27]
Eccetera, eccetera, eccetera..
E' indubbio che il linguaggio riportato nei testi è violento ed arrogante, però vi sono molti discorsi o frasi accettabili, come non fare ad altri quello che non vorresti essere fatto a te, a quei tempi ti scannavano per nulla.
Partendo poi dalla considerazione che probabilmente Cristo non sia nemmeno esistito, un certo sforzo degli scrittori a creare un tema di buonismo c'è stato.
silvio- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Credo che alla figura di cristo non possano essere attribuiti molti meriti "d'avanguardia storica" a riguardo..
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
silvio ha scritto:
Non vado oltre ma se ne trovano innumerevoli, tanto da far passare il Cristianesimo una religione d'amore nella cultura popolare, il Cristo rivoluzionario, insomma per i tempi durissimi di allora una certa apertura ad una forma di Umanesimo c'era.
Anche io ritengo che sia indubbiamente così.
Quando si considera un testo così antico è necessaria una ermeneutica intensa e a più livelli che parta dal loro contesto culturale e consideri come fattivamente i primi credenti abbiano interpretato quei contenuti e persino la tradizione interpretativa millenaria.
Prendere quelle poche frasi che ha postato bestbeast tenendole avulse dal contesto e dal resto dei contenuti del vangelo non è un metodo corretto.
A chi ha seguito alcune chiacchierate del forum non sarà scappato come qualcuno come holu possa leggere quei testi e trarne conclusioni personali anche molto lontane da quelle di altri negli ultimi secoli.
Credo che approcci troppo semplicistici non aiutino un confronto utile e costruttivo ma possano risultare persino ridicoli e screditanti come certe uscite di alcuni credenti del tipo: "i non credenti non hanno morale, sono cattivi, sono infelici..."
Per queste strade lontane da ogni verità non si arriva a una comprensione migliore della realtà e a una più adeguata coesione sociale, ma solo a rafforzare i propri pregiudizi.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Perché non consideriamo un libro di 2000 anni fa come un fottuto libro di 2000 anni fa per una volta?
Siamo davvero così rincoglioniti da dover star li a farci le seghe con interpretazioni e salti vari sulla presunta supermoralità di un libro scritto da beduini probabilmente sotto l'effetto di stupefacenti?
Possiamo andare avanti come specie? Magri dedicarci a qualcosa di più costruttivo?(Si va dal sniffare la colla a conquistare lo spazio, si accettano proposte )
Tomhet- -----------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Tomhet ha scritto:Sarò fuori di testa, ma mi è balenata questa stranissima idea:
Perché non consideriamo un libro di 2000 anni fa come un fottuto libro di 2000 anni fa per una volta?
Infatti è proprio così che si deve fare.
E per giudicare un libro di 2000 anni fa lo si deve leggere tutto...
Prendo solo una delle citazioni di bestbeast da lui presa come a sottolineare la continuità assoluta della morale dell'AT o del Corano con il vangelo, e che invece è proprio una delle parti che più chiaramente lo distanziano:
E chi maledice il padre e la madre sia MESSO A MORTE [Marco 7:1, Matteo 15:4]
Presa così quella frase può voler dire merda pura, in realtà è in un contesto dove appunto il NT fa uno dei suoi pochi e incontestabili salti etici, per esempio rifiutando le norme alimentari e igieniche come legate alla morale, e anzi, quella frase è proprio una citazione dell'AT presente nel nuovo e che gesù usa per argomentare il suo ragionamento su una giusta interpretazione di leggi e tradizioni antiche...
In quel brano a mio parere gesù si sta difendendo dalle accuse di alcuni sul fatto che i suoi non seguano alla lettera le norme rituali e alimentari di mosè: lui gli fa notare che lo stesso lo fanno i farisei, solo che lui va al nocciolo mentre loro cercano di liberarsi da delle norme morali nei confronti degli altri, in questo caso i genitori e i famigliari in generale (un po' come vorrebbe fare Holu...)
matteo 15:
1In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: 2«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». 3Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione?
4Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte.
5Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un’offerta a Dio, 6non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione.
7Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
8Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
9Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini».
10Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! 11Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Secondo me semplicemente non si fa bella figura a dire cose inesatte o falsate ideologicamente, nè si aiuta la propria "causa", anzi. Io per esempio ho perso la fede, ma non ho avuto bisogno di sostenere cose false sul NT per farlo... le ragioni sono state di tutt'altro genere.
Tuttora ritengo, storicamente parlando, il vangelo un testo straordinario per l'epoca per la freschezza e le novità etiche che ha portato e di cui la nostra cultura è comunque figlia nel bene e nel male.
So che per molti di voi essere non credenti vuol dire essere oppositori in tutto di ogni cosa che sia religiosa, arrivando persino a mentire per ostinarsi a veder solo merda.
Per me è invece importante considerare le cose come stanno nei loro limiti storici e interpretativi.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Nulla di quanto di buono viene dalla religione esiste *in quanto* religioso ma è anzi perfettamente e meglio sostanziabile in un'etica atea e razionalista.
Re: Il Cristianesimo: la vera religione
silvio ha scritto:Sicuramente rimane il fatto "o con Dio o contro di Dio" , ma ci sono degli elementi che fanno una certa differenza, uno ad esempio è il fatto di non voler promuovere una guerra santa, anzi il porgi l'altra guancia all'offensore è una forma di rifiuto dell violenza abbastanza netta.
Certo il linguaggio è saccento e arrogante sotto molti aspetti, ma i contenuti contengono delle esotazioni alla tolleranza, il caso della maddalena prostituta che va in grazia, cioè a tutti è possibile il riscatto.
Non vado oltre ma se ne trovano innumerevoli, tanto da far passare il Cristianesimo una religione d'amore nella cultura popolare, il Cristo rivoluzionario, insomma per i tempi durissimi di allora una certa apertura ad una forma di Umanesimo c'era.
Il punto fondamentale è che il contenuto delle scritture, sia il nt che il vt, basano la loro morale non sull'uomo ma su dio. E per me è questo che le accomuna e le rende inaccettabili. Non faccio alcuna considerazione sul corano perchè non lo conosco. Però da quel poco che so, è ancora peggio. Molto peggio.
Tieni in considerazione che noi, e solo noi nella nostra cultura occidentale, riteniamo il messaggio del vangelo come rivoluzionario. Ma per tutti gli altri non è certo così. In effetti tutto quello che contiene, ovviamente in riferimento alla morale, nè è stato per così dire inventato da Cristo, nè prima non esisteva nulla di simile. Cristo, o comunque il pensiero cristiano, ha fatto proprio una morale ed un sentimento di vita che era già presente da chissà quanto tempo. E' da considerare che secoli di dominio cristiano della nostra cultura ha fatto si che i dettami del cristianesimo siano stati considerati come unici, originali e innovativi. Ma questo è un classico di ogni cultura "monocratica" e non certo democratica, che vuole imporre se stessa e le sue regole. Il risultato è che oggi la quasi totalità delle persone pensa, come scrivi tu Silvio, che "il Cristo rivoluzionario, insomma per i tempi durissimi di allora una certa apertura ad una forma di Umanesimo c'era." Ma non è così. E', per così dire un luogo comune che quasi due millenni di dominio culturale cristiano ha imposto alla cultura cristiane all'occidente.
Io non ho delle conoscenze specifiche, ma di sicuro chi ha studiato altre culture, in prima fila quelle orientali, sa che tutti questi valori, ovvero i valori morali tanto sbandierati come rivoluzionari, erano ben presenti e da molto tempo.
Ma il vero limite del messaggio cristiano è che mettendo dio al centro di tutto ha ignorato quello che oggi noi chiamiamo diritti dell'uomo. Ogni dettato morale ogni regola del vivere cristiane non erano, e per altro non sono, non tengono conto e non fanno riferimento al rispetto dell'uomo, ma solo a quello di dio.
Io contesto il presupposto morale che la gramigna vada bruciata!!! E' qui che il cristianesimo diviene oggi inaccettabile. Intendo che il cristianesimo non ha alcun rispetto per chi si metta contro la parola di dio. Mentre la cultura moderna, superando anche questo e conferendo all'uomo sempre e comunque la sua dignità, va oltre anche il concetto cristiano del perdono. Infatti se analizzi il concetto di perdono presuppone una arroganza, una superiorità morale da parte di chi lo concede. E questo non è accettabile e non certo compatibile con l'idea di giustizia. E su questo che oggi il cristianesimo presenta evidenti segni di debolezza e di iniquità. Oggi si pensa che ogni uomo, ma anche ogni essere vivente, animali compresi (quanto meno quelli superiori) hanno dei diritti inalienabili e universali (in senso socio/culturale e non metafisico!!) che nemmeno la parola dio dio può ignorare. Non ha senso dire ama il prossimo tuo, ma è corretto dire rispetta il tuo prossimo. Non ha senso dire non fare agli altri quello che .... ma rispetta i diritti dell'altro. E via dicendo.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Nessuna decontestualizzazione, la frase "conduceteli qui e uccideteli in mia presenza" significa "conduceteli qui e uccideteli in mia presenza", sia per me che probabilmente per i beduini che l'hanno pubblicata o letta.
Ora se vuoi falli tu i salti mortali. Anche nel mein kampf ci sarà scritto qualcosa riguardo l'amicizia, la lealtà, l'onesta, chi vuol sezionarlo col bisturi dell'interpretazione per ritagliare pezzi sani intorno alla carcassa putrefatta quale è, libero di farlo, ma questo non cambierà il valore di quel libro.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
voi ad esempio affermate cheNon ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
“Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un’offerta a Dio, 6non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione.
mentre ciò che dio ha stabilito è:
Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte.
quindi avete ben poco da scassare la minchia chiedendomi:
«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
i.e. voi fate ben peggio che trasgredire qualche norma sanitaria (anche se sensata) delo cazzo, noi saremo pure abbestia ma le leggi divine, quelle fondamentali le rispettiamo.
un zozzone bigotto insomma
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Masada78 ha scritto:
Anche io ritengo che sia indubbiamente così.
Quando si considera un testo così antico è necessaria una ermeneutica intensa e a più livelli che parta dal loro contesto culturale e consideri come fattivamente i primi credenti abbiano interpretato quei contenuti e persino la tradizione interpretativa millenaria.
Prendere quelle poche frasi che ha postato bestbeast tenendole avulse dal contesto e dal resto dei contenuti del vangelo non è un metodo corretto.
A chi ha seguito alcune chiacchierate del forum non sarà scappato come qualcuno come holu possa leggere quei testi e trarne conclusioni personali anche molto lontane da quelle di altri negli ultimi secoli.
Credo che approcci troppo semplicistici non aiutino un confronto utile e costruttivo ma possano risultare persino ridicoli e screditanti come certe uscite di alcuni credenti del tipo: "i non credenti non hanno morale, sono cattivi, sono infelici..."
Per queste strade lontane da ogni verità non si arriva a una comprensione migliore della realtà e a una più adeguata coesione sociale, ma solo a rafforzare i propri pregiudizi.
Concordo, perchè credo che vada fatta un'analisi sull'intero contenuto, ma ancora più importante il distacco da una società, quella Ebraica del tempo, rigidissima.
Insomma un certo grado di rottura c'è stato.
silvio- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Avalon ha scritto:
Per parte mia, l'opposizione a tutto ciò che viene dal teismo è fondamentale: laddove vi siano cose giuste, ci sono per le ragioni sbagliate; e le ragioni sono molto importanti.
Nulla di quanto di buono viene dalla religione esiste *in quanto* religioso ma è anzi perfettamente e meglio sostanziabile in un'etica atea e razionalista.
Ma non si tratta di fare una guerra al Cristianesimo, si tratta di vedere delle differenze etiche con l'Islam e L'Ebraismo Biblico, ma ragionando suui testi, non sullo sviluppo pratico.
silvio- -------------
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
silvio ha scritto:Masada78 ha scritto:
Anche io ritengo che sia indubbiamente così.
Quando si considera un testo così antico è necessaria una ermeneutica intensa e a più livelli che parta dal loro contesto culturale e consideri come fattivamente i primi credenti abbiano interpretato quei contenuti e persino la tradizione interpretativa millenaria.
Prendere quelle poche frasi che ha postato bestbeast tenendole avulse dal contesto e dal resto dei contenuti del vangelo non è un metodo corretto.
A chi ha seguito alcune chiacchierate del forum non sarà scappato come qualcuno come holu possa leggere quei testi e trarne conclusioni personali anche molto lontane da quelle di altri negli ultimi secoli.
Credo che approcci troppo semplicistici non aiutino un confronto utile e costruttivo ma possano risultare persino ridicoli e screditanti come certe uscite di alcuni credenti del tipo: "i non credenti non hanno morale, sono cattivi, sono infelici..."
Per queste strade lontane da ogni verità non si arriva a una comprensione migliore della realtà e a una più adeguata coesione sociale, ma solo a rafforzare i propri pregiudizi.
Concordo, perchè credo che vada fatta un'analisi sull'intero contenuto, ma ancora più importante il distacco da una società, quella Ebraica del tempo, rigidissima.
Insomma un certo grado di rottura c'è stato.
Si hai ragione !!!! Ci hanno rotto veramente i maroni con sto cazzate !!!
E' mai possibile che quando una posizione sia assurda (e le varie scritture ne sono piene) si debba sempre interpretare qualcosa? O i valori divini sono divini e come tali assoluti e immutabili oppure sono tutte cazzate. Via di mezzo non c'è !!
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Paolo ha scritto:
Tieni in considerazione che noi, e solo noi nella nostra cultura occidentale, riteniamo il messaggio del vangelo come rivoluzionario. Ma per tutti gli altri non è certo così. In effetti tutto quello che contiene, ovviamente in riferimento alla morale, nè è stato per così dire inventato da Cristo, nè prima non esisteva nulla di simile. Cristo, o comunque il pensiero cristiano, ha fatto proprio una morale ed un sentimento di vita che era già presente da chissà quanto tempo. E' da considerare che secoli di dominio cristiano della nostra cultura ha fatto si che i dettami del cristianesimo siano stati considerati come unici, originali e innovativi. Ma questo è un classico di ogni cultura "monocratica" e non certo democratica, che vuole imporre se stessa e le sue regole. Il risultato è che oggi la quasi totalità delle persone pensa, come scrivi tu Silvio, che "il Cristo rivoluzionario, insomma per i tempi durissimi di allora una certa apertura ad una forma di Umanesimo c'era." Ma non è così. E', per così dire un luogo comune che quasi due millenni di dominio culturale cristiano ha imposto alla cultura cristiane all'occidente.
Ritengo forse a torto che la nostra società contenga nella sua cultura il rispetto dell'individuo come in nessuna altra parte del mondo sociale.
Credo che il 90 % sia da adebitarsi all'Illuminismo, ma ritengo che qualcosa l'abbia fatta nache il Cristainesimo, nella sua pietas derivata dai romani e da un certo amore per l'essere umano, da non confondere con il cattolicesimo.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
verissimo che il cristianesimo ha influenzato molto, soprattutto come agenzia di potere secondo me, nel bene e nel male l'occidente ed il mondo intero.
che poi esso (come è giunto finoa noi e come si è diffuso) sia stato nei contenuti e nei modi pesantemente influenzato dalla cultura post ellennistica alessandrina e dall'ideologia imperiale romana è un dato di fatto.
ma amettendo pure che sia storicamente esistito un tal gesù come descritto dai vangeli anche volendolo considerare un maestro ed un innovatore in senso positivo della morale sarebbe perfettamente idiota credere che egli fosse se non metaforicamente dio reincarnato in terra per mondare l'uomo dai peccati originali e che morto in croce sia poi resuscitato, bla.bla + il resto delle cazzate dell'eucarestia etc. etc.
[a supporto di ciò ci sarebbe pure il fatto che la centralità del suo insegnamento posta sulla sua morte in croce sembra essere di molto successiva; infatti l'uso della croce come simbolo del cristianesimo origina nel quarto secolo principalmente per mano di elena che ritrova la "vera croce" (forse avranno provato a venderle anche le vere piume dell'arcangelo gabriele ma era allergica) probabilmente , in misura forse minore, con l'uso della croce potrebbe c'entrare anche un tentativo di sincretismo con culti solari precedenti attuato da forse Costantino,ma questa è solamente un'ipotesi.]
come potrebbe essere accettabile seppur irrazionale la credenza in una o più entità superiori creatrici e/o demiurghe ma credere in un'entità divina come quella descritta nei libri cristiani ed ebraici è idiota.
in sintesi secondo me uno potrà anche giudicare valide le opinioni di gesù ma non ha alcun senso perdersi con tutta la fuffa attorno.
Ad esempio a me piacciono molto alcune idee proposte da Plutarco ma non per questo trovo sensato credere in Apollo
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
Vero o falso che sia, accenni al rispetto umano nel nuovo testamento ci sono come nella cultura popolare cristiana, poi che Dio o Cristo poco centrano nessuno lo mette in dubbio.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
in generale la necessità di nuovi diritti umani nasce pricipalmente dalle contingenze storiche; all'atto della sua formazione anche l'ebraismo presenta delle istanze per l'epoca "rivoluzionarie" nel campo dei diritti umani, vedi la remissione settenale dei debiti il divieto di rendere schiavi membri della propria religione etc.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
alec ha scritto:
volendo fare i puntalcazzisti il senso del topic è che il cristianesimo si sente superiore a tutte le altre religioni.
in generale la necessità di nuovi diritti umani nasce pricipalmente dalle contingenze storiche; all'atto della sua formazione anche l'ebraismo presenta delle istanze per l'epoca "rivoluzionarie" nel campo dei diritti umani, vedi la remissione settenale dei debiti il divieto di rendere schiavi membri della propria religione etc.
Il cristianesimo nasce e si sviluppa nell'ebraismo, entrambe danno all'uomo un compito, quindi c'è un"umanitas religiosa, al contrario l'islam è la sottomissione totale a Dio, nelle altre culture non lo so.
Quando si dice dell'occidente "radici ebraiche e cristiane" fa ridere, ma c'è del vero, insomma al di là delle panzane e delle prepotenze eclesiastiche, vi è un retroterra culturale umanizzato.
Concordo però che solo l'illuminismo ha dato la vera svolta al nostro pensare.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
poi però ha il fattore di cercare di essere una religione la più possibile rispondente ad un modello monoteista "astratto" anche questo secondo me in parte è dovuto a contingenza storica;
non credo di essere in grado di spiegarmi bene e senza essere troppo riduttivista ma ci provo:
a differenza del cristianesimo che si diffonde in una società dove è ben presente un'agenzia centrale di potere l'islam si diffonde in una società moltissimo frammentata sia politicamente che religiosamente per unificarla è necessario creare un'autorità trascendente ma il più possibile assoluta ed omologante.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
alec ha scritto:mmm, L'islamismo avrebbe in sé moltissime istanze sociali vedi il concetto di fratellanza universale l'attenzione peri più poveri etc. etc.
poi però ha il fattore di cercare di essere una religione la più possibile rispondente ad un modello monoteista "astratto" anche questo secondo me in parte è dovuto a contingenza storica;
non sono sicuro di essere in grado di spiegarmi bene ma ci provo:
a differenza del cristianesimo che si diffonde in una società dove è ben presente un'agenzia centrale di potere l'islam si diffonde in una società moltissimo frammentata sia politicamente che religiosamente per unificarla è necessario creare un'autorità trascendente ma il più possibile assoluta ed omologante.
Interessante, da approfondire, comunque alla fine queste religioni non sopno riuscite ad affratellare e unire i popoli.
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Re: Il Cristianesimo: la vera religione
visti i metodi e gli effetti collaterali!
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