Usare la religione come arma contro se stessa
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Usare la religione come arma contro se stessa
Premetto che sono un grande ammiratore di Dawkins quale scienziato. Io stesso sto seguendo un cammino che mi porterà a diventare (almeno culturalmente.. ) un uomo di scienza. Tuttavia trovo Dawkins incompleto quando si parla di screditare le religioni. Per Me ha un grande difetto; pretendere che un religioso abbia la scintilla che di punto in bianco gli faccia cambiare idea leggendo un libro e guardando dei fossili.
Io sono del parere che la scienza da sola non può nulla nella lotta contro la religione. Sono tanti ancora i buchi che non si riescono a riempire dove vanno a infilarsi le varie dottrine come i mosconi sugli escrementi di animali quindi per un credente spesso risulta facile a parole districarsi in discorsi con estimatori scientifici poco preparati (certo, vale anche l'inverso, non ci vuole nulla a screditare un credente che non conosce una virgola del testo sacro ).
A mio parere il metodo più funzionale (ma che giudico ugualmente incompleto) è screditare la religioni usando gli argomenti della stessa. Per me l'ateo ideale è l'unione di personaggi come Richard Dawkins e Bill Maher. Bill Maher è una persona che riesce a mettere in difficoltà anche i religiosi più preparati, lo stimo tantissimo!
Voi che ne pensate? E quale approcio utilizzate nelle classiche situazioni Ateo VS Credente?
Io sono del parere che la scienza da sola non può nulla nella lotta contro la religione. Sono tanti ancora i buchi che non si riescono a riempire dove vanno a infilarsi le varie dottrine come i mosconi sugli escrementi di animali quindi per un credente spesso risulta facile a parole districarsi in discorsi con estimatori scientifici poco preparati (certo, vale anche l'inverso, non ci vuole nulla a screditare un credente che non conosce una virgola del testo sacro ).
A mio parere il metodo più funzionale (ma che giudico ugualmente incompleto) è screditare la religioni usando gli argomenti della stessa. Per me l'ateo ideale è l'unione di personaggi come Richard Dawkins e Bill Maher. Bill Maher è una persona che riesce a mettere in difficoltà anche i religiosi più preparati, lo stimo tantissimo!
Voi che ne pensate? E quale approcio utilizzate nelle classiche situazioni Ateo VS Credente?
Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Roberto84 ha scritto:
Voi che ne pensate? E quale approcio utilizzate nelle classiche situazioni Ateo VS Credente?
"Discutere con i creazionisti sull'argomento dell'evoluzione e' circa come cercare di giocare a scacchi con un piccione: rovesciera' i pezzi, caghera' sulla scacchiera e volera' tornando dal suo stormo per annunciare vittoria." -Scott D. Weitzenhoffer
E' circa la posizione che ho assunto con i credenti. Non intendo piu' perdere tempo a cercare di farli "ragionare", me ne sto zitto o gli do' ragione nel peggiore dei casi. E' tempo perso, fidati. Perche' dovrei sprecare le mie energie nel parlare con chi fa politica irrazionale, usando strategie apprese per suscitare stati mentali schizofrenici? Non ha alcun senso. Ho gia' abbastanza cose interessanti di cui occuparmi.
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Santa iniziativa.
Ma tu sai che a milioni di ebrei, il fatto che non esista nessuna prova scientifica e archeologica di tal Re Davide e del suo regno oppure altrettanto di Mosè e dell'esodo, o accenni storici di un tal Mosè, non li sposta di una virgola dal loro convincimento irrazionale?
Il religioso è talmente deciso sul merito di ciò che vuole credere, che è assolutamente refrattario a qualunque tentativo di mettere in dubbio il suo credo.
La religione si serve di un pool di memi per sopravvivere nelle testacce infette dei credenti, Dawkins li ha analizzati nella maggior parte e scoprendo come il virus memetico, oltre al mimetismo adotti anche iniziative di difesa che moltiplicano la sua forza ad ogni attacco.
Si chiama processo di "autenticazione ad alto costo", ossia, un dogma, o messaggio virale recita più o meno cosi: Più è difficile credere, più e assurdo credere, più le prove sono schiaccianti a confutare il tuo credo, li avviene la dimostarzione provata dell'autenticità della tua virtù, e la conferma del tuo Dio!
Le famose tentazioni da vincere! ..secondo il virus religioso, le tentazioni sono argute e perfettamente coerenti, dicono apparentemente il vero! ed è per questo che è virtuoso colui che resiste alle peggiori tentazioni: prima fra tutte la ribellione della stessa mente del credente all'irrazionalita e illogicità del credo in questione..
Non sembra esserci una cura efficace. Sembra che chi non venga infettato in età scolare, resista meglio e sappia eventualmente guarire dall'infezione religiosa.
Tuttavia il meme della religiosità, è mutevole e si adatta al tempo che trova, infatti chi di solito guarisce dal cattolicesimo finisce travolto dal buddismo..un meme molto più raffinato e mimetico.
Insomma, il bug della mente umana, che risiede nel "programma" della mente intenzionale (vedi cit. Dawkins) apre la strada alla credenza indiscriminata verso qualunque stupidata, se sufficientemente mimetizzata.
E unitamente alla atavica paura della morte, il coktail esplosivo è pronto.
Paura della morte più tendenza ad attribuire delle entità interne agli oggetti e agli animali, o piante, montagne e lampi o tuoni.. più "istinto a fidarsi degli anziani, senza dover sperimentare tutti i pericoli" uguale predisposizione a credere nelle entità metafische e a credere che con ciò si evita la morte spirituale.
Da qui a finire fagocitati dai sistemi religiosi organizzati e d essere disposti a frustarsi in processione, farsi saltare in aria in un ristorante o sterminare gli abitanti di Mitrovica il passo è breve..facile e noto.
L'attività di contrasto della diffusione del meme nelle scuole d'infanzia, elementari e medie, sarebbe l'attività principale da perseguire. Ma se noti, è una di quelle attività che ne lo stato, ne la chiesa, intende sopprimere!
Anche in televisione o sui giornali e libri, si spammano i memi religiosi tutti i giorni, dai Padri Pii, alle amrie di Nazareth, a Topolino e il miracolo del Natale..siamo bombardati di virus letali per la nostra mente..
E ripeto, fa comodo alla casta sacerdotale che ci mangia e sgrassa come un porco da sempre, e fa comodo ai re, agli imperatori, ai presidenti e ai PADRONI del vapore..
Una lotta improba..
Ma tu sai che a milioni di ebrei, il fatto che non esista nessuna prova scientifica e archeologica di tal Re Davide e del suo regno oppure altrettanto di Mosè e dell'esodo, o accenni storici di un tal Mosè, non li sposta di una virgola dal loro convincimento irrazionale?
Il religioso è talmente deciso sul merito di ciò che vuole credere, che è assolutamente refrattario a qualunque tentativo di mettere in dubbio il suo credo.
La religione si serve di un pool di memi per sopravvivere nelle testacce infette dei credenti, Dawkins li ha analizzati nella maggior parte e scoprendo come il virus memetico, oltre al mimetismo adotti anche iniziative di difesa che moltiplicano la sua forza ad ogni attacco.
Si chiama processo di "autenticazione ad alto costo", ossia, un dogma, o messaggio virale recita più o meno cosi: Più è difficile credere, più e assurdo credere, più le prove sono schiaccianti a confutare il tuo credo, li avviene la dimostarzione provata dell'autenticità della tua virtù, e la conferma del tuo Dio!
Le famose tentazioni da vincere! ..secondo il virus religioso, le tentazioni sono argute e perfettamente coerenti, dicono apparentemente il vero! ed è per questo che è virtuoso colui che resiste alle peggiori tentazioni: prima fra tutte la ribellione della stessa mente del credente all'irrazionalita e illogicità del credo in questione..
Non sembra esserci una cura efficace. Sembra che chi non venga infettato in età scolare, resista meglio e sappia eventualmente guarire dall'infezione religiosa.
Tuttavia il meme della religiosità, è mutevole e si adatta al tempo che trova, infatti chi di solito guarisce dal cattolicesimo finisce travolto dal buddismo..un meme molto più raffinato e mimetico.
Insomma, il bug della mente umana, che risiede nel "programma" della mente intenzionale (vedi cit. Dawkins) apre la strada alla credenza indiscriminata verso qualunque stupidata, se sufficientemente mimetizzata.
E unitamente alla atavica paura della morte, il coktail esplosivo è pronto.
Paura della morte più tendenza ad attribuire delle entità interne agli oggetti e agli animali, o piante, montagne e lampi o tuoni.. più "istinto a fidarsi degli anziani, senza dover sperimentare tutti i pericoli" uguale predisposizione a credere nelle entità metafische e a credere che con ciò si evita la morte spirituale.
Da qui a finire fagocitati dai sistemi religiosi organizzati e d essere disposti a frustarsi in processione, farsi saltare in aria in un ristorante o sterminare gli abitanti di Mitrovica il passo è breve..facile e noto.
L'attività di contrasto della diffusione del meme nelle scuole d'infanzia, elementari e medie, sarebbe l'attività principale da perseguire. Ma se noti, è una di quelle attività che ne lo stato, ne la chiesa, intende sopprimere!
Anche in televisione o sui giornali e libri, si spammano i memi religiosi tutti i giorni, dai Padri Pii, alle amrie di Nazareth, a Topolino e il miracolo del Natale..siamo bombardati di virus letali per la nostra mente..
E ripeto, fa comodo alla casta sacerdotale che ci mangia e sgrassa come un porco da sempre, e fa comodo ai re, agli imperatori, ai presidenti e ai PADRONI del vapore..
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Rasputin ha scritto:Un verdone a rwed
Gentilissimo =)
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
------rwed ha scritto:
"Discutere con i creazionisti sull'argomento dell'evoluzione e' circa come cercare di giocare a scacchi con un piccione: rovesciera' i pezzi, caghera' sulla scacchiera e volera' tornando dal suo stormo per annunciare vittoria." -Scott D. Weitzenhoffer
E' circa la posizione che ho assunto con i credenti. Non intendo piu' perdere tempo a cercare di farli "ragionare", me ne sto zitto o gli do' ragione nel peggiore dei casi. E' tempo perso, fidati. Perche' dovrei sprecare le mie energie nel parlare con chi fa politica irrazionale, usando strategie apprese per suscitare stati mentali schizofrenici? Non ha alcun senso. Ho gia' abbastanza cose interessanti di cui occuparmi.
In realtà è il succo del thread. Io credo che sia inutile parlare unicamente di argomenti scientifici coi credenti non solo per la loro chiusura mentale negli argomenti, ma anche perchè sono convinto che la scienza da sola non può bastare ad affrontare un discorso con un religioso.
Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Roberto84 ha scritto:
In realtà è il succo del thread. Io credo che sia inutile parlare unicamente di argomenti scientifici coi credenti non solo per la loro chiusura mentale negli argomenti, ma anche perchè sono convinto che la scienza da sola non può bastare ad affrontare un discorso con un religioso.
e di cosa vorresti parlare, di grazia? certo si puo' parlare di politica, di ambiente, di notizie, di figa, di cucina, di filosofia e qualunque altro argomento, ma sei stato tu a iniziare col dire che bisogna usare la religione come arma contro se' stessa... ma se c'e' un argomento che riesce a mettere seriamente in ridicolo la religione e' la logica, la quale e' il fondamento della scienza!
persino i frati studiosi l'hanno usata per fare scienza, addirittura la genetica, vedi Mendel e le sue piante di piselli!
e con cosa vorresti discutere la Bibbia, con altri passi della Bibbia o altri testi religiosi?
te lo ripeto, e' inutile discutere con i credenti cercando di fargli abbandonare il loro credo. e' tempo sprecato, in generale.
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
In tantissimi discorsi cui sono capitato, ho notato che la logica non riesce a mettere in difficoltà un religioso, poichè la logica non fa parte del suo modo di pensare.
Si, discutere la Bibbia e vangeli con altri passi della Bibbia!
Con gran parte dei credenti spesso è facile, non conoscono una frase dei testi sacri. Mi è capitato di discutere con gente più "preparata" e devo ammettere che un credente che conosce la Bibbia è molto più difficile da mettere in difficoltà. Non sto parlando di far cambiare idea a un credente, quanto di metterlo in difficoltà, sia chiaro.
Ma di fatto, non puoi combattere un pensiero non-logico con un pensiero logico, come hai detto giustamente te è una perdita di tempo.
Sono anni che parlo con credenti, so benissimo che è estremamente raro far cambiare idea a uno di questi. Con qualcuno mi sono tolto qualche soddisfazione non parlando di scienza.. ma della religione stessa.
Poi dipende da chi ti trovi davanti, c'è quello che come dici tu cerca in ogni modo di annientare le teorie scientifiche ( causa persa in partenza.. ) e c'è quello che punta sugli "insegnamenti biblici". Ho visto molti atei "perdere" scontri verbali a causa di una scarsa conoscenza dei testi sacri.
Dico solo che, per chi come me inevitabilmente si trova spesso a parlare con credenti, una buona lettura della Bibbia e dei vangeli secondo me è consigliata.
Si, discutere la Bibbia e vangeli con altri passi della Bibbia!
Con gran parte dei credenti spesso è facile, non conoscono una frase dei testi sacri. Mi è capitato di discutere con gente più "preparata" e devo ammettere che un credente che conosce la Bibbia è molto più difficile da mettere in difficoltà. Non sto parlando di far cambiare idea a un credente, quanto di metterlo in difficoltà, sia chiaro.
Ma di fatto, non puoi combattere un pensiero non-logico con un pensiero logico, come hai detto giustamente te è una perdita di tempo.
Sono anni che parlo con credenti, so benissimo che è estremamente raro far cambiare idea a uno di questi. Con qualcuno mi sono tolto qualche soddisfazione non parlando di scienza.. ma della religione stessa.
Poi dipende da chi ti trovi davanti, c'è quello che come dici tu cerca in ogni modo di annientare le teorie scientifiche ( causa persa in partenza.. ) e c'è quello che punta sugli "insegnamenti biblici". Ho visto molti atei "perdere" scontri verbali a causa di una scarsa conoscenza dei testi sacri.
Dico solo che, per chi come me inevitabilmente si trova spesso a parlare con credenti, una buona lettura della Bibbia e dei vangeli secondo me è consigliata.
Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Roberto84 ha scritto:
Poi dipende da chi ti trovi davanti, c'è quello che come dici tu cerca in ogni modo di annientare le teorie scientifiche ( causa persa in partenza.. ) e c'è quello che punta sugli "insegnamenti biblici". Ho visto molti atei "perdere" scontri verbali a causa di una scarsa conoscenza dei testi sacri.
Dico solo che, per chi come me inevitabilmente si trova spesso a parlare con credenti, una buona lettura della Bibbia e dei vangeli secondo me è consigliata.
il percorso verso ateismo o agnosticismo e' del tutto personale e non si fonda sul "vincere" o "perdere" un confronto verbale, non e' mica questione di somme pesate!
perche' senti il bisogno di imporre il tuo stile di vita a chi non gliene puo' importare di meno? in questo modo fai lo stesso errore dei credenti integralisti... ed e' un errore grave imporre la propria opinione.
perche' non ti limiti a espandere le tue conoscenze piuttosto che attaccare quelle altrui?
io ho letto buona parte della Bibbia, tutto il Pentateuco e qualche libro successivo, Giobbe, piu' i quattro Vangeli sinottici e posso dirti che non e' importante citare le incongruita' di queste letture a un credente, perche', ammesso che abbiano letto veramente le "Sacre Scritture", comunque loro le interpretano diversamente!
per un non credente leggere la Bibbia e i Vangeli e' una questione di razionalita' del contenuto scritto, mentre i credenti sono profondamente influenzati dalle antinomie e dai non sequitur presenti, che innescano in loro degli stati mentali alterati, su cui fondano la percezione della divinita'; il tutto viene rafforzato dalle pratiche della Confessione e dalla Comunione durante la Messa. sono ritualita' che influiscono sulla mente, rinnovate e rinnovate, sostenute dai sensi di colpa che generano in loro... tuttavia hanno la scappatoia del dire "io sono un peccatore" quando seguono i loro istinti sessuali e non, tanto verranno perdonati in Confessione... 1 Pater Noster e 10 Ave Maria e sono a posto, belli freschi. SI RESETTANO!
pensa a un computer, come puoi costruire qualcosa, che ne so un documento Word, se ogni volta che vorresti salvare ti si spegnesse il computer? e tu vuoi perdere tempo con questi?
dico: fai pure, se senti che hai bisogno di farlo. ma la Bibbia e' lunga e pesante da leggere... con tutto quello che c'e' di piu' bello da leggere, proprio la Bibbia? =)
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
haha! Si ci sono molte più cose belle e interessanti da leggere, specifico che la leggo nei ritagli di tempo :p
Scusa è anche colpa mia, tendo a scrivere tutte le mie motivazioni a rate
Non sento il bisogno di impartire le mie credenze altrui.
I miei genitori, i miei parenti, diversi miei amici, molti miei colleghi universitari sono tutti credenti. Tutti conoscono il mio pensiero e come puoi immaginare certi discorsi sono all'ordine del giorno. Ammetto che gran parte delle volte alzo gli occhi al cielo e lascio perdere ma mi piacciono molto i confronti quindi spesso mi trovo in mezzo a conversazioni ateo VS credenti. Non mi sono mai permesso di dire a un credente "il tuo pensiero è merda, passa al lato oscuro della forza". Per un buon 90% delle volte non cerco lo scontro, mi ci tirano dentro
Hai ragione riguardo l'interpretare le scritture da parte dei credenti, tuttavia trovo sempre interessante quando a volte mi accusano di aver letto una Bibbia sbagliata dove non ci sono scritte le cose che sto dicendo
Scusa è anche colpa mia, tendo a scrivere tutte le mie motivazioni a rate
Non sento il bisogno di impartire le mie credenze altrui.
I miei genitori, i miei parenti, diversi miei amici, molti miei colleghi universitari sono tutti credenti. Tutti conoscono il mio pensiero e come puoi immaginare certi discorsi sono all'ordine del giorno. Ammetto che gran parte delle volte alzo gli occhi al cielo e lascio perdere ma mi piacciono molto i confronti quindi spesso mi trovo in mezzo a conversazioni ateo VS credenti. Non mi sono mai permesso di dire a un credente "il tuo pensiero è merda, passa al lato oscuro della forza". Per un buon 90% delle volte non cerco lo scontro, mi ci tirano dentro
Hai ragione riguardo l'interpretare le scritture da parte dei credenti, tuttavia trovo sempre interessante quando a volte mi accusano di aver letto una Bibbia sbagliata dove non ci sono scritte le cose che sto dicendo
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
No no, io non parlo di differenze di cognizione tra ateo e credente.
Re: Usare la religione come arma contro se stessa
..si, ho capito, ma credo che le due argomentazioni possano infine coincidere, perchè se fosse vero che un credente è un po come il "cane di darwin" allora credo non ci sia nessuna arma. Ne la religione stessa, ne la razionalità che potrebbe essere spesa per abbattere il fideismo religioso, e le sue desinenze..
delfi68- -------------
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Non è che volevi dire "Cane di Pavlov" per caso?
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Rasputin ha scritto:Non è che volevi dire "Cane di Pavlov" per caso?
dico?..mi pare che era una notula di Darwin mentre osservava il suo cane sulla spiaggia..confondo??
delfi68- -------------
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
non so chiedevo perché "Il cane di Darwin" mi suonava strano
prob. hai ragione tu
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
..no, no..il cane è di Darwin, la citazione di dennett..ma non trovo ancora la fonte..ma sto cercando..
delfi68- -------------
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
dev'essere una citazione in questo libro..appena la trovo te la posto..
http://www.lankelot.eu/scienze/dennett-daniel-c-l’idea-pericolosa-di-darwin.html
http://www.lankelot.eu/scienze/dennett-daniel-c-l’idea-pericolosa-di-darwin.html
delfi68- -------------
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
..da qualche parte qui dentro..
Ma leggerlo è comunque interessante!!!
http://www.scuolafilosofica.com/96/la-mente-e-le-menti-dennett-d
Ma leggerlo è comunque interessante!!!
http://www.scuolafilosofica.com/96/la-mente-e-le-menti-dennett-d
delfi68- -------------
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
L'ho trovata qui
Darwin racconta di aver visto il suo cane abbaiare verso il vuoto a
difesa del suo territorio nel momento in cui una brezza mosse
leggermente il parasole nel suo giardino. Il cane probabilmente voleva
difendere il suo territorio da “un’entità” che, per quanto invisibile,
non era autorizzata ad invadere il suo spazio.
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"Dobbiamo mettere in discussione la logica distorta di avere un dio
onnisciente ed onnipotente, che crea degli umani difettosi,
e poi dà loro la colpa dei suoi stessi errori"
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
ilmaso ha scritto:L'ho trovata quiDarwin racconta di aver visto il suo cane abbaiare verso il vuoto a
difesa del suo territorio nel momento in cui una brezza mosse
leggermente il parasole nel suo giardino. Il cane probabilmente voleva
difendere il suo territorio da “un’entità” che, per quanto invisibile,
non era autorizzata ad invadere il suo spazio.
Ahhh..grazie!!..stavo già chiamando l'elettrauto per farmi revisionare un pezzo di corteccia..
Dove l'hai trovato?
delfi68- -------------
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Mi sa che devi chiamare lo stesso l'elettrauto , il "qui" era un link, eccolo:delfi68 ha scritto:ilmaso ha scritto:L'ho trovata quiDarwin racconta di aver visto il suo cane abbaiare verso il vuoto a
difesa del suo territorio nel momento in cui una brezza mosse
leggermente il parasole nel suo giardino. Il cane probabilmente voleva
difendere il suo territorio da “un’entità” che, per quanto invisibile,
non era autorizzata ad invadere il suo spazio.
Ahhh..grazie!!..stavo già chiamando l'elettrauto per farmi revisionare un pezzo di corteccia..
Dove l'hai trovato?
http://www.traccedistudio.it/61/charles-darwin-lorigine-delluomo-e-la-selezione-sessuale.html
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Tendenzialmente d'accordo, ma quando ci vuole (tentativi diretti di conversione) ci vuole.------rwed ha scritto:Roberto84 ha scritto:
Voi che ne pensate? E quale approcio utilizzate nelle classiche situazioni Ateo VS Credente?
"Discutere con i creazionisti sull'argomento dell'evoluzione e' circa come cercare di giocare a scacchi con un piccione: rovesciera' i pezzi, caghera' sulla scacchiera e volera' tornando dal suo stormo per annunciare vittoria." -Scott D. Weitzenhoffer
E' circa la posizione che ho assunto con i credenti. Non intendo piu' perdere tempo a cercare di farli "ragionare", me ne sto zitto o gli do' ragione nel peggiore dei casi. E' tempo perso, fidati. Perche' dovrei sprecare le mie energie nel parlare con chi fa politica irrazionale, usando strategie apprese per suscitare stati mentali schizofrenici? Non ha alcun senso. Ho gia' abbastanza cose interessanti di cui occuparmi.
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Mica avevo visto il link.., allora 333 34 34 278..pronto officina??
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
L'argomento posto da Roberto84 è condivisibile e alquanto interessante. Purtroppo non ho (ancora) letto Bill Maher, anzi, che mi consigli di leggere, possibilmente in italiano?
Non ho capito bene su quale piano pratico metti o metteresti l'uso della religione contro la religione, parli delle incoerenze delle scritture? Dell'incoerenza sacerdotale? A cosa alludi esattamente?
Non ho capito bene su quale piano pratico metti o metteresti l'uso della religione contro la religione, parli delle incoerenze delle scritture? Dell'incoerenza sacerdotale? A cosa alludi esattamente?
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Trovo l'argomento estremamente interessante, perché non intendo abbandonare l'idea che si possa e si debba fare qualcosa per evitare non tanto la fede in sé, ma i suoi eccessi. Due fattori connessi e inscindibili, direbbe forse qualcuno, e spesso è certo vero. Tuttavia, tecnicamente, sono due cose diverse e non vedo niente di male nel credere per aver seguito un percorso personale e sapendo che non ci sono prove. In questo senso, non ho difficoltà a definire questo tipo di credente come 'libero pensatore', sebbene ritenga che sbagli e mi chieda quanto veramente libera sia stata la ricerca.
Il punto su cui non transigo invece è il comportamento inumano cui la fede può portare, e i mezzi sleali con cui essa può essere trasmessa ie inculcata (indottrinamento precoce, senso di colpa e/o dovere, ...).
Dunque per me sì, su questo piano voglio trovare un modo non per 'convertire' ma per raggiungere un accordo sul minimo indispensabile. Della serie: vuoi credere? Liberissimo/a, ma non rompere a nessuno, inclusi i tuoi figli e nipoti.
La linea è sottile, ma lo trovo uno scopo più raggiungibile e rispettoso dell'oppormi a priori alla religione o alla fede in sé.
Detto questo, anch'io mi sono trovato in situazioni assurde in cui - come detto sopra - la logica si opponeva alla sua assenza, o meglio direi a una logica diversa. Ho da tempo rinunciato ai confronti 'di petto', muro contro muro. Intanto, quindi, parlo solo se chiamato a farlo.. Poi, dico il meno possibile. Logica, etica, storia, psicologia, sociologia, nel confronto li solletico a seconda di dove va il discorso. Frasi brevi, concetti forti, in genere (se riesco) tenendomi tranquillo senza incavolarmi se non arriva la risposta o l'illuminazione che voglio: è importante infatti non fare 'il superiore' o mostrarsi schifati, sia perché mette solo sulla difensiva, sia perché giocare a fare il saputo e non considerare lo sforzo dell'altro non fa per me.
Quasi sempre si finisce in un vicolo cieco, davanti al quale in genere il credente cambia argomento (e ricomincia con le cazzate). In questi casi mi piace rimarcare il fatto, ovvero far notare come anche a livello di meta-linguaggio tanto la logica quanto a volte il comportamento (se si fa acceso e aggressivo) difettino.
La discussione in genere si conclude con un nulla di fatto, a volte con la soddisfazione di essersi spiegati piacevolmente (e la relazione ne ha guadagnato ), altre con l'essere additato ad esempio per quello 'proprio che non vuole credere'. Al che propongo di rimangiarsi la cosa o di ricominciare la discussione...
Io penso che indubbiamente si può smettere di credere, e che sì, un qualsiasi argomento può all'improvviso fare breccia attraverso l'armatura della catechesi.
Penso inoltre che all'origine non vi sia alcun 'bug della mente umana' connaturato.
Ben più che la paura della morte e l'inferenza di un 'agente' - la cui rilevanza ritengo minore e consequenziale - è l'"istinto a fidarsi degli anziani" che conta. Solo che non è affato un istinto, ma un sistema di credito indotto, costruito fin dall'infanzia e rafforzato anno dopo anno.
Questa cosa, ripeto *appresa*, di dover dipendere da un'entità altra per sapere cosa fare diventa la fede in religione, ma anche in politica, in certi tipi di gruppi giovanili, e di nuovo in famiglia (il figlio ne fa sempre le spese). O, al contrario, ribellione, spesso distruttiva (o auto-distruttiva). È uno schema che ricorre in tante aree delle relazioni umane, ma è osservabile, prevedibile e persino prevenibile. Altro che bug!
Il punto su cui non transigo invece è il comportamento inumano cui la fede può portare, e i mezzi sleali con cui essa può essere trasmessa ie inculcata (indottrinamento precoce, senso di colpa e/o dovere, ...).
Dunque per me sì, su questo piano voglio trovare un modo non per 'convertire' ma per raggiungere un accordo sul minimo indispensabile. Della serie: vuoi credere? Liberissimo/a, ma non rompere a nessuno, inclusi i tuoi figli e nipoti.
La linea è sottile, ma lo trovo uno scopo più raggiungibile e rispettoso dell'oppormi a priori alla religione o alla fede in sé.
Detto questo, anch'io mi sono trovato in situazioni assurde in cui - come detto sopra - la logica si opponeva alla sua assenza, o meglio direi a una logica diversa. Ho da tempo rinunciato ai confronti 'di petto', muro contro muro. Intanto, quindi, parlo solo se chiamato a farlo.. Poi, dico il meno possibile. Logica, etica, storia, psicologia, sociologia, nel confronto li solletico a seconda di dove va il discorso. Frasi brevi, concetti forti, in genere (se riesco) tenendomi tranquillo senza incavolarmi se non arriva la risposta o l'illuminazione che voglio: è importante infatti non fare 'il superiore' o mostrarsi schifati, sia perché mette solo sulla difensiva, sia perché giocare a fare il saputo e non considerare lo sforzo dell'altro non fa per me.
Quasi sempre si finisce in un vicolo cieco, davanti al quale in genere il credente cambia argomento (e ricomincia con le cazzate). In questi casi mi piace rimarcare il fatto, ovvero far notare come anche a livello di meta-linguaggio tanto la logica quanto a volte il comportamento (se si fa acceso e aggressivo) difettino.
La discussione in genere si conclude con un nulla di fatto, a volte con la soddisfazione di essersi spiegati piacevolmente (e la relazione ne ha guadagnato ), altre con l'essere additato ad esempio per quello 'proprio che non vuole credere'. Al che propongo di rimangiarsi la cosa o di ricominciare la discussione...
Io penso che indubbiamente si può smettere di credere, e che sì, un qualsiasi argomento può all'improvviso fare breccia attraverso l'armatura della catechesi.
Penso inoltre che all'origine non vi sia alcun 'bug della mente umana' connaturato.
Ben più che la paura della morte e l'inferenza di un 'agente' - la cui rilevanza ritengo minore e consequenziale - è l'"istinto a fidarsi degli anziani" che conta. Solo che non è affato un istinto, ma un sistema di credito indotto, costruito fin dall'infanzia e rafforzato anno dopo anno.
Questa cosa, ripeto *appresa*, di dover dipendere da un'entità altra per sapere cosa fare diventa la fede in religione, ma anche in politica, in certi tipi di gruppi giovanili, e di nuovo in famiglia (il figlio ne fa sempre le spese). O, al contrario, ribellione, spesso distruttiva (o auto-distruttiva). È uno schema che ricorre in tante aree delle relazioni umane, ma è osservabile, prevedibile e persino prevenibile. Altro che bug!
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
EVO ha scritto:Purtroppo non ho (ancora) letto Bill Maher, anzi, che mi consigli di leggere, possibilmente in italiano?
Bill Maher è quello dell'ottimo documentario Religious, vedere per credere, su youtube in ita.
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Ah sì, questi li ho visti! Grazie, almeno ho capito chi è.Apo Steriori ha scritto:EVO ha scritto:Purtroppo non ho (ancora) letto Bill Maher, anzi, che mi consigli di leggere, possibilmente in italiano?
Bill Maher è quello dell'ottimo documentario Religious, vedere per credere, su youtube in ita.
C'è qualcosa da leggere di suo in italiano?
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Daccordissimo.Apo Steriori ha scritto:Io penso che indubbiamente si può smettere di credere, e che sì, un qualsiasi argomento può all'improvviso fare breccia attraverso l'armatura della catechesi.
Francamente non so se si tratti di un bug congenito o di un guasto intervenuto, ma trovo che, seppur interessante, sia, dal lato pratico, secondario. Se il mio meccanico scopre che l'ingranaggio è rotto, lo sostituisce, sia che esso fosse effetto di un difetto di fabbrica, sia che il guasto sia derivato da un cattivo uso della macchina.Apo Steriori ha scritto:
Penso inoltre che all'origine non vi sia alcun 'bug della mente umana' connaturato.
Ben più che la paura della morte e l'inferenza di un 'agente' - la cui rilevanza ritengo minore e consequenziale - è l'"istinto a fidarsi degli anziani" che conta. Solo che non è affato un istinto, ma un sistema di credito indotto, costruito fin dall'infanzia e rafforzato anno dopo anno.
Questa cosa, ripeto *appresa*, di dover dipendere da un'entità altra per sapere cosa fare diventa la fede in religione, ma anche in politica, in certi tipi di gruppi giovanili, e di nuovo in famiglia (il figlio ne fa sempre le spese). O, al contrario, ribellione, spesso distruttiva (o auto-distruttiva). È uno schema che ricorre in tante aree delle relazioni umane, ma è osservabile, prevedibile e persino prevenibile. Altro che bug!
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Non è secondario se per bug intendiamo appunto un difetto congenito. Il meccanico direbbe 'coso, nun ce sta niente da fa, esce popo che così dalla casa'. Almeno, io l'ho inteso un po' come intendo il 'peccato originale': una cosa che *non esiste*, ma *credendolo* esistere ti rovina la vita e ti impedisce di realizzarti come vorresti se non avessi mai creduto di averlo. Se questo è il senso, dire che non è un bug ma qualcosa con cui possiamo smettere di farci del male, diventa a mio parere essenziale.EVO ha scritto:Francamente non so se si tratti di un bug congenito o di un guasto intervenuto, ma trovo che, seppur interessante, sia, dal lato pratico, secondario. Se il mio meccanico scopre che l'ingranaggio è rotto, lo sostituisce, sia che esso fosse effetto di un difetto di fabbrica, sia che il guasto sia derivato da un cattivo uso della macchina.
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
sto per arrendermi ma ci riprovo
il film si chiama Religulous e gli italiani sono gli unici non solo che hanno cambiato il titolo cannando e facendogli perdere il suo significato, ma nemmeno avuto il pudore di spiegarlo (Gioco di parole in inglese tra religious e ridiculous)
il film si chiama Religulous e gli italiani sono gli unici non solo che hanno cambiato il titolo cannando e facendogli perdere il suo significato, ma nemmeno avuto il pudore di spiegarlo (Gioco di parole in inglese tra religious e ridiculous)
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Rasputin ha scritto:sto per arrendermi ma ci riprovo
il film si chiama Religulous e gli italiani sono gli unici non solo che hanno cambiato il titolo cannando e facendogli perdere il suo significato, ma nemmeno avuto il pudore di spiegarlo (Gioco di parole in inglese tra religious e ridiculous)
Sì, questo lo ricordavo.
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Religiolous me lou sonou riguardatou giousto qouesta noutte =D
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
..è proprio quello che fa Sam Harris: screditare le religioni usando gli argomenti religiosi. Io sono del parere che tutte le strade portino a Roma e quante più strade ci sono, meglio è. Il punto è riuscire a scuotere la pigrizia del pensiero. Il pensiero è un muscolo che va allenato, pensare è faticoso, nessuna meraviglia che questo processo sia evitato tutte le volte che è possibile farlo. Suppongo che i geni giochino un ruolo fondamentale in questo. Una cosa è certa: una persona usa il cervello soltanto quando è proprio costretto a farlo. Quando chiedi a qualcuno di usare il proprio cervello è come chiedere allo stesso zappare. Il punto è che non puoi neanche dirgli che alla fine avrà un premio. Alla fine della zappata c'è la delusione. Poi, magari col tempo, arriva il piacere del risveglio ma all'inizio c'è la delusione.Roberto84 ha scritto:Premetto che sono un grande ammiratore di Dawkins quale scienziato. Io stesso sto seguendo un cammino che mi porterà a diventare (almeno culturalmente.. ) un uomo di scienza. Tuttavia trovo Dawkins incompleto quando si parla di screditare le religioni. Per Me ha un grande difetto; pretendere che un religioso abbia la scintilla che di punto in bianco gli faccia cambiare idea leggendo un libro e guardando dei fossili.
Io sono del parere che la scienza da sola non può nulla nella lotta contro la religione. Sono tanti ancora i buchi che non si riescono a riempire dove vanno a infilarsi le varie dottrine come i mosconi sugli escrementi di animali quindi per un credente spesso risulta facile a parole districarsi in discorsi con estimatori scientifici poco preparati (certo, vale anche l'inverso, non ci vuole nulla a screditare un credente che non conosce una virgola del testo sacro ).
A mio parere il metodo più funzionale (ma che giudico ugualmente incompleto) è screditare la religioni usando gli argomenti della stessa. Per me l'ateo ideale è l'unione di personaggi come Richard Dawkins e Bill Maher. Bill Maher è una persona che riesce a mettere in difficoltà anche i religiosi più preparati, lo stimo tantissimo!
Voi che ne pensate? E quale approcio utilizzate nelle classiche situazioni Ateo VS Credente?
Re: Usare la religione come arma contro se stessa
------rwed ha scritto:Religiolous me lou sonou riguardatou giousto qouesta noutte =D
mi arrendo, siamo ai limiti della dislessicalità
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
la sapete quella che se mantieni il numero di lettere, la prima e l'ultima uguale, e in mezoz le frammischi si riesce a leggere velocemenete uguale??
Fratleli d' Itlaia l'Itailia se d'etsa e l'emlo di Sicpio se cnita la tetsa..
abbaimo ftato terdici!!
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
delfi68 ha scritto:la sapete quella che se mantieni il numero di lettere, la prima e l'ultima uguale, e in mezoz le frammischi si riesce a leggere velocemenete uguale??
Fratleli d' Itlaia l'Itailia se d'etsa e l'emlo di Sicpio se cnita la tetsa..
abbaimo ftato terdici!!
La conoscevo, è una funzione cognitiva abbastanza conosciuta.
Non funziona con certe lingue (Cinese, giapponese...)
Ma le stesse sono spesso usate per curare gli afasici, gente che non collega le parole ad un testo nella sua lingua improvvisamente ci riesce con degli ideogrammi...ah il cervello (Per chi ce l'ha, miiiiiiiiiixxxxxxx )
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
mix pensa in Tonghese e scrive in milanese..ecco perchè gli escono quei post..
delfi68- -------------
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
delfi68 ha scritto:mix pensa in Tonghese e scrive in milanese..ecco perchè gli escono quei post..
no è che mix ha la e la nonché il nello stesso posto come una stella marina
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
quoto rwed
inutile e controproducente discutere con un credente
ignorarlo se si può, altrimenti affanculo e via
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
ma non gliene frega proprio niente di quello che scrivono degli individui così.Rasputin ha scritto:delfi68 ha scritto:mix pensa in Tonghese e scrive in milanese..ecco perchè gli escono quei post..
no è che mix ha la e la nonché il nello stesso posto come una stella marina
che miserabile squallore
e pensano pure di essere delle menti eccelse
questa è una buona dimostrazione del loro vero valore.
mix- -------------
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
mix dall'avatar sembra che hai cambiato marca di stampelle
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
urca che profondità di pensiero ! sono estasiato da tanta ironia.Rasputin ha scritto:mix dall'avatar sembra che hai cambiato marca di stampelle
ho già spiegato due o tre volte il senso (nullo) di quell'avatar e la sua origine
chiaro che non spreco il mio tempo a cercarti i post; non ti meriti neppure questa minima fatica.
mix- -------------
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
mix ha scritto:urca che profondità di pensiero ! sono estasiato da tanta ironia.
ho già spiegato due o tre volte il senso (nullo) di quell'avatar e la sua origine
chiaro che non spreco il mio tempo a cercarti i post; non ti meriti neppure questa minima fatica.
Mi pare perfetto, fa il paio con gli interventi dell'utente
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
quoto, bravo, sei fortissimo, mi prostro ai tuoi piedi, ..... , forza dai non perdete l'occasione di dimostrare il servilismo che vedo tanto spesso presente in questo forum.Rasputin ha scritto:mix ha scritto:urca che profondità di pensiero ! sono estasiato da tanta ironia.
ho già spiegato due o tre volte il senso (nullo) di quell'avatar e la sua origine
chiaro che non spreco il mio tempo a cercarti i post; non ti meriti neppure questa minima fatica.
Mi pare perfetto, fa il paio con gli interventi dell'utente
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
mix ha scritto:quoto, bravo, sei fortissimo, mi prostro ai tuoi piedi, ..... , forza dai non perdete l'occasione di dimostrare il servilismo che vedo tanto spesso presente in questo forum.Rasputin ha scritto:mix ha scritto:urca che profondità di pensiero ! sono estasiato da tanta ironia.
ho già spiegato due o tre volte il senso (nullo) di quell'avatar e la sua origine
chiaro che non spreco il mio tempo a cercarti i post; non ti meriti neppure questa minima fatica.
Mi pare perfetto, fa il paio con gli interventi dell'utente
Io non ho ancora capito (A parte rompere i maroni all'utenza, scoreggiare interventi inutili ed abortirne altri altrettanto puzzolenti) cosa ci stai a fare tu qui.
Sei ebreo?
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
ahi ahi ahi cominciano le paranoie?Rasputin ha scritto:mix ha scritto:quoto, bravo, sei fortissimo, mi prostro ai tuoi piedi, ..... , forza dai non perdete l'occasione di dimostrare il servilismo che vedo tanto spesso presente in questo forum.Rasputin ha scritto:mix ha scritto:urca che profondità di pensiero ! sono estasiato da tanta ironia.
ho già spiegato due o tre volte il senso (nullo) di quell'avatar e la sua origine
chiaro che non spreco il mio tempo a cercarti i post; non ti meriti neppure questa minima fatica.
Mi pare perfetto, fa il paio con gli interventi dell'utente
Io non ho ancora capito (A parte rompere i maroni all'utenza, scoreggiare interventi inutili ed abortirne altri altrettanto puzzolenti) cosa ci stai a fare tu qui.
Sei ebreo?
sono del Mossad;
sei preoccupato?
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
Sí/no
?
?
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
SI sei preoccupato? NO non sei preoccupato? non sai cosa sei?Rasputin ha scritto:Sí/no
?
su dai, se fossi veramente del Mossad mica verrei a dirtelo
o NO?
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Re: Usare la religione come arma contro se stessa
mix ha scritto:SI sei preoccupato? NO non sei preoccupato? non sai cosa sei?Rasputin ha scritto:Sí/no
?
su dai, se fossi veramente del Mossad mica verrei a dirtelo
o NO?
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