Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
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Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Ultimamente mi (ci) siamo chiesti chi assumerebbe un filosofo e per fare cosa. Insomma a cosa serve la filosofia? Pretendere di essere pagato per l'amore del sapere e formarsi a tale scopo poi che riscontri si hanno?
Il benestante "Signor G" direbbe bravo al figlio che studia filosofia, si accultura e si prepara a rilevare l'impresa, col pezzo di carta almeno sa parlare.
L'altro Signor G che fa l'operaio secondo me gli viene un colpo e se la prende con la moglie che ha comprato l'enciclopedia solo per ornare la credenza.
Ho cercato in giro ed in questo sito ...
http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=765
...ho trovato la risposta del filosofo Remo Bodei.
STUDENTESSA: Con riferimento alla scheda che abbiamo appena visto, come può la filosofia render conto del nostro tempo, ovvero a che serve oggi la filosofia?
BODEI: A niente. Nel senso che bisogna intendersi su cosa significa servire. Se serve a qualche altra cosa di esterno, la filosofia non serve a niente; ma nemmeno la salute, la vista, la musica di Mozart servono a qualcosa. La filosofia è il grande sforzo per orientarci nel mondo. Ciascuno di noi è un novellino. Arriva nel mondo senza sapere niente, e a tappe forzate deve potersi orientare. La filosofia, quindi, serve sostanzialmente a comprendersi dentro l'orizzonte del mondo. Io direi non solo nell'orizzonte del proprio tempo, nel senso di Hegel, ma nell'orizzonte del passato che precede il nostro tempo e anche nell'apertura al futuro che lo presenta. Certo, il nostro secolo o il secolo scorso, come dice il filmato, è un secolo già messo di fronte a eventi terribili, all'impensabile. Però la filosofia è la sfida testarda contro l'idea che esista qualcosa d'impensabile. È lo sforzo di pensare. La filosofia non ha i vantaggi che ha la religione, per cui ci sono verità rivelate, né i vantaggi della scienza che ha delle certezze. Sono duemilacinquecento anni che discutiamo sulle stesse cose, apparentemente senza senso. Ma pensate che cosa sarebbe il mondo se non ci fosse la filosofia, questo sforzo di capire. Saremmo preda delle verità rivelate in senso politico e biologico, dell'ignoranza, della mancanza della coscienza di sé. Quindi, sotto questo aspetto, la filosofia serve.
Quindi il filosofo insegna, scrive libri e dopo può fare anche il giornalista... oltre ad avere sempre mille definizioni per le cose più semplici... "Bisogna vedere cosa si intende con...", meno che la logorrea che li caratterizza per amore della precisione.
Qui non credo che sia necessario essere "politically correct". Mi sembra di poter dire che la filosofia è una boiata pazzesca, sembra "la velina" del logos (λόγος) mi sa che va bene anche il Greco moderno! (provocazione). Che c'avete da dire Atei Italiani?
Il benestante "Signor G" direbbe bravo al figlio che studia filosofia, si accultura e si prepara a rilevare l'impresa, col pezzo di carta almeno sa parlare.
L'altro Signor G che fa l'operaio secondo me gli viene un colpo e se la prende con la moglie che ha comprato l'enciclopedia solo per ornare la credenza.
Ho cercato in giro ed in questo sito ...
http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=765
...ho trovato la risposta del filosofo Remo Bodei.
STUDENTESSA: Con riferimento alla scheda che abbiamo appena visto, come può la filosofia render conto del nostro tempo, ovvero a che serve oggi la filosofia?
BODEI: A niente. Nel senso che bisogna intendersi su cosa significa servire. Se serve a qualche altra cosa di esterno, la filosofia non serve a niente; ma nemmeno la salute, la vista, la musica di Mozart servono a qualcosa. La filosofia è il grande sforzo per orientarci nel mondo. Ciascuno di noi è un novellino. Arriva nel mondo senza sapere niente, e a tappe forzate deve potersi orientare. La filosofia, quindi, serve sostanzialmente a comprendersi dentro l'orizzonte del mondo. Io direi non solo nell'orizzonte del proprio tempo, nel senso di Hegel, ma nell'orizzonte del passato che precede il nostro tempo e anche nell'apertura al futuro che lo presenta. Certo, il nostro secolo o il secolo scorso, come dice il filmato, è un secolo già messo di fronte a eventi terribili, all'impensabile. Però la filosofia è la sfida testarda contro l'idea che esista qualcosa d'impensabile. È lo sforzo di pensare. La filosofia non ha i vantaggi che ha la religione, per cui ci sono verità rivelate, né i vantaggi della scienza che ha delle certezze. Sono duemilacinquecento anni che discutiamo sulle stesse cose, apparentemente senza senso. Ma pensate che cosa sarebbe il mondo se non ci fosse la filosofia, questo sforzo di capire. Saremmo preda delle verità rivelate in senso politico e biologico, dell'ignoranza, della mancanza della coscienza di sé. Quindi, sotto questo aspetto, la filosofia serve.
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Quindi il filosofo insegna, scrive libri e dopo può fare anche il giornalista... oltre ad avere sempre mille definizioni per le cose più semplici... "Bisogna vedere cosa si intende con...", meno che la logorrea che li caratterizza per amore della precisione.
Qui non credo che sia necessario essere "politically correct". Mi sembra di poter dire che la filosofia è una boiata pazzesca, sembra "la velina" del logos (λόγος) mi sa che va bene anche il Greco moderno! (provocazione). Che c'avete da dire Atei Italiani?
SergioAD- -------------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Molte aziende, ovviamente di grandi dimensioni, e con alto linello di interesse economico e sociale, tendono ad assumerne nel loro consiglio di amministrazione dei filosofi. Questo fatto è molto apprezzato nei paesi scandinavi, ma anche negli US.
Noi ci accontentiamo del Berlusca molto preparato e con laurea ad honoris causa di fi..........a
Noi ci accontentiamo del Berlusca molto preparato e con laurea ad honoris causa di fi..........a
Paolo- --------------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Mi pare si risponda abbastanza bene da solo alla pretesa di chiamare "filosofia" lo "sforzo di capire":
Come ho già scritto nell'altro thread, senza nulla togliere al ruolo che la filosofia ha avuto, forse in 2500 anni uno dovrebbe aver tratto la conclusione che è il metodo ad essere sbagliato.
Sono duemilacinquecento anni che discutiamo sulle stesse cose
Come ho già scritto nell'altro thread, senza nulla togliere al ruolo che la filosofia ha avuto, forse in 2500 anni uno dovrebbe aver tratto la conclusione che è il metodo ad essere sbagliato.
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Devi peccare, se no Cristo che è morto a fare?
uoz- -------------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Combinata con altri studi potrebbe anche tornare utile....nel primo caso "utile"per la comunità e nel secondo solo per se stesso ...
Dopo la maturità classica, conseguita al Liceo salesiano Valsalice di Torino, Travaglio si è laureato in Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Torino all'età di 32 anni,[2] già dopo esser divenuto nel 1992 giornalista professionista.[3]
http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Travaglio
In Canada Sergio Marchionne si laurea in legge alla Osgoode Hall Law School of York University e consegue presso la University of Windsor un Master in Business Administration (MBA). Presso l'Università di Toronto completa invece i suoi primi studi universitari in filosofia. Esercita quindi come commercialista, procuratore legale, avvocato ed esperto contabile diplomato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Marchionne
Dopo la maturità classica, conseguita al Liceo salesiano Valsalice di Torino, Travaglio si è laureato in Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Torino all'età di 32 anni,[2] già dopo esser divenuto nel 1992 giornalista professionista.[3]
http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Travaglio
In Canada Sergio Marchionne si laurea in legge alla Osgoode Hall Law School of York University e consegue presso la University of Windsor un Master in Business Administration (MBA). Presso l'Università di Toronto completa invece i suoi primi studi universitari in filosofia. Esercita quindi come commercialista, procuratore legale, avvocato ed esperto contabile diplomato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Marchionne
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
SergioAD ha scritto:
Quindi il filosofo insegna, scrive libri e dopo può fare anche il giornalista... oltre ad avere sempre mille definizioni per le cose più semplici... "Bisogna vedere cosa si intende con...", meno che la logorrea che li caratterizza per amore della precisione.
Qui non credo che sia necessario essere "politically correct". Mi sembra di poter dire che la filosofia è una boiata pazzesca, sembra "la velina" del logos (λόγος) mi sa che va bene anche il Greco moderno! (provocazione). Che c'avete da dire Atei Italiani?
Io,
Ma immagino sia superfluo puntualizzarlo.
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Rasputin- ..............
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
come ha risposto bodei, con il quale mi trovo d'accordo, la filosofia, così come l'arte, la letteratura, la musica, il teatro, lo studio delle lingue morte e chi più ne ha più ne metta non hanno ovviamente un riscontro pratico nella vita di tutti i giorni, se non nel loro essere funzionali in termini di guadagno per l'individuo che le produce (e non sempre, tra l'altro). embè? se il metro di giudizio dev'essere questo allora mettiamoci a parlare di cucina e moduli di tasse e tanti saluti, invece di stare qui a discutere sul fatto che dio esista o meno, no?
molte delle argomentazioni su cui poggiano le posizioni atee sono debitrici della filosofia, oltre che delle scienze. l'approccio filosofico può anche non piacere, ma è ragionamento, sforzo, allenamento costante del cervello.
poi ovviamente arriverà qui qualche smargiasso poco colto a sparecchiare con un colpo la tavola, buttando in terra le nostre tazze da tè e sbattendoci sopra rumorosamente la sua bottiglia di birra, il quale probabilmente esordirà con argomentazioni piene di significato quali "la filosofia non serve a un cazzo" o simili, ovviamente perchè non ha mai avuto voglia di studiarla... lo aspetto con ansia
EDIT:
ecco appunto, ci siamo sovrapposti
molte delle argomentazioni su cui poggiano le posizioni atee sono debitrici della filosofia, oltre che delle scienze. l'approccio filosofico può anche non piacere, ma è ragionamento, sforzo, allenamento costante del cervello.
poi ovviamente arriverà qui qualche smargiasso poco colto a sparecchiare con un colpo la tavola, buttando in terra le nostre tazze da tè e sbattendoci sopra rumorosamente la sua bottiglia di birra, il quale probabilmente esordirà con argomentazioni piene di significato quali "la filosofia non serve a un cazzo" o simili, ovviamente perchè non ha mai avuto voglia di studiarla... lo aspetto con ansia
EDIT:
ecco appunto, ci siamo sovrapposti
Muriel- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Muriel ha scritto:Se il metro di giudizio dev'essere questo allora mettiamoci a parlare di cucina e moduli di tasse e tanti saluti, invece di stare qui a discutere sul fatto che dio esista o meno, no?
Innanzitutto non mi pare che, almeno tra non credenti, si discuta molto o meno sull'esistenza di una qualche divinità. Poi se il metro di giudizio non dev'essere questo, rimango in trepida attesa che tu ne proponga un altro, egualmente o maggiormente efficace (Caratteristica essenziale di tutti gli strumenti di misura).
Muriel ha scritto:molte delle argomentazioni su cui poggiano le posizioni atee sono debitrici della filosofia, oltre che delle scienze. l'approccio filosofico può anche non piacere, ma è ragionamento, sforzo, allenamento costante del cervello.
Io la penso così: non butto nel cesso la filosofia nella misura in cui rimane una disciplina basata sulla logica; se applicata in tale senso, sarebbero proprio le scienze ad esservi debitrici.
Mi sfugge cosa intendi per "Posizioni" atee, credevo che lo scetticismo fosse l'assenza delle medesime (Posizioni) causa la mancanza assoluta di prove. Comunque ammettendo l'esistenza di tali posizioni, esse sono a mio parere debitrici della logica, che, sempre a mio parere, della filosofia è madre.
Muriel ha scritto:poi ovviamente arriverà qui qualche smargiasso poco colto
Ti rimando qui
http://atei.forumitalian.com/t1191p310-le-evidenze-a-favore-della-teoria-dell-evoluzione#83897
sostituisci "Titoli" con "Cultura" ed il prodotto non cambia.
Muriel ha scritto:a sparecchiare con un colpo la tavola, buttando in terra le nostre tazze da tè e sbattendoci sopra rumorosamente la sua bottiglia di birra, il quale probabilmente esordirà con argomentazioni piene di significato quali "la filosofia non serve a un cazzo" o simili, ovviamente perchè non ha mai avuto voglia di studiarla... lo aspetto con ansia
Pronti:
Quello che io non sopporto non è la cultura, ma la spocchia.
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Ci sono divagazioni sul tema? Si disse, che come si chiamava l'ingegnere della IBM? Luciano De Crescenzo, che non si può dire che sia un Filosolo e ma dicono che lo sia.
Probabilmente ogni essere umano è come questo signore, poi mi pare che si dica che i nostri connazionali siano tutti filosofi. Insomma con una base culturale forse si può essere filosofi. Se non altro se convincendo con le parole si posa dire di fare della retorica allora anche quelli che non sono convinti possono almeno annuire.
Ma a parte l'ortodossia, quanto vale il Filosofo nel mercato del lavoro? Senza tutti quei Signor G che avete elencato. Ogni stabilimento industriale ha un medico, un infermiere, un asistente sociale e se ci sono dei Filosofi fanno altre cose. Non a caso avevo suggerito Eikasìa ovvero avere a che fare più con apparenze che con realtà.
I gradi di conoscenza e dialettica se la vedono anche con il punto di vista personale un mezzo di valutazione che abbiamo per parlare anche di cose che non ci piacciono.
Probabilmente ogni essere umano è come questo signore, poi mi pare che si dica che i nostri connazionali siano tutti filosofi. Insomma con una base culturale forse si può essere filosofi. Se non altro se convincendo con le parole si posa dire di fare della retorica allora anche quelli che non sono convinti possono almeno annuire.
Ma a parte l'ortodossia, quanto vale il Filosofo nel mercato del lavoro? Senza tutti quei Signor G che avete elencato. Ogni stabilimento industriale ha un medico, un infermiere, un asistente sociale e se ci sono dei Filosofi fanno altre cose. Non a caso avevo suggerito Eikasìa ovvero avere a che fare più con apparenze che con realtà.
I gradi di conoscenza e dialettica se la vedono anche con il punto di vista personale un mezzo di valutazione che abbiamo per parlare anche di cose che non ci piacciono.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Concordo con Muriel, anche se la filosofia è inutile sul lato pratico, non dobbiamo dimenticarci che l'uomo non è il suo lavoro, mentre la filosofia fa parte del nostro bisogno innato di conoscere le realtà del mondo.
Senza la filosofia nemmeno la scienza sarebbe andata avanti, perché se oggi sappiamo (almeno in parte) come è fatto l'universo, il merito è anche di millenni di elucubrazioni filosofiche sulla vita e sulla realtà che ci circonda, la filosofia è la conseguenza del nostro bisogno di sapere.
E poi ci sarebbe una certa Ateologia...dico bene Sergio?
Senza la filosofia nemmeno la scienza sarebbe andata avanti, perché se oggi sappiamo (almeno in parte) come è fatto l'universo, il merito è anche di millenni di elucubrazioni filosofiche sulla vita e sulla realtà che ci circonda, la filosofia è la conseguenza del nostro bisogno di sapere.
E poi ci sarebbe una certa Ateologia...dico bene Sergio?
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Credo che nessuno, nè in questa discussione nè in quella da cui Sergio ha tratto spunto per aprire questa, stia dicendo ciò.Muriel ha scritto:come ha risposto bodei, con il quale mi trovo d'accordo, la filosofia, così come l'arte, la letteratura, la musica, il teatro, lo studio delle lingue morte e chi più ne ha più ne metta non hanno ovviamente un riscontro pratico nella vita di tutti i giorni, se non nel loro essere funzionali in termini di guadagno per l'individuo che le produce (e non sempre, tra l'altro). embè? se il metro di giudizio dev'essere questo allora mettiamoci a parlare di cucina e moduli di tasse e tanti saluti, invece di stare qui a discutere sul fatto che dio esista o meno, no?
Se vuoi ridurre la cosa all'osso, il mio problema è capire cosa sia la filosofia oggi, chi siano e cosa facciano i filosofi. (E giuro che nell'altro thread non ci sono ancora riuscito, ho capito che De Crescenzo non è un filosofo, uno che studia Plotino o Fichte neanche...)
Per come la vedo -copio quanto scritto nell'altra discussione- azzarderei a dire che la filosofia si è trasformata in quello che
oggi chiamiamo biologia, fisica, neurologia, botanica. Un ramo morto
prosegue per la strada della speculazione.
Ecco, vedila così, anche se con i dovuti distinguo: riconosco l'importanza storica dell'alchimia come precorritrice della chimica, ma oggi, cos'è un alchimista?
Potrei chiamare filosofo chi studia il pensiero dei filosofi del passato, ne capisce la genesi e l'evoluzione e mette in relazione tale pensiero all'evoluzione della società e viceversa, ma giustamente mi fanno notare dalla regia che questo è uno storico della filosofia. Neanche mi convince la figura dell'elemento di unione tra le varie discipline (l' "un po' di tutto", per così dire) perchè dato il livello di specializzazione e complicazione della "conoscenza" raggiunto oggi, il tuttologo rischia di diventare nientologo e di non capire una mazza di niente.
Quindi...?
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Devi peccare, se no Cristo che è morto a fare?
uoz- -------------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Lo strambo è il voler fare della filosofia un mestiere. La filosofia è passatempo, un tipo di masturbazione molto sofisticato.
kalab99- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
AteoCorporation ha scritto:Concordo con Muriel, anche se la filosofia è inutile sul lato pratico, non dobbiamo dimenticarci che l'uomo non è il suo lavoro, mentre la filosofia fa parte del nostro bisogno innato di conoscere le realtà del mondo.
Senza la filosofia nemmeno la scienza sarebbe andata avanti, perché se oggi sappiamo (almeno in parte) come è fatto l'universo, il merito è anche di millenni di elucubrazioni filosofiche sulla vita e sulla realtà che ci circonda, la filosofia è la conseguenza del nostro bisogno di sapere.
E poi ci sarebbe una certa Ateologia...dico bene Sergio?
Ora però a cosa serve la filosofia? La scienza spiega la realtà, la filosofia no
Ho notato che alcuni filosofi sanno ragionare bene ed a 360°, magari se li mandassimo al governo al posto dei politici risolverebbero tutti i problemi d'Italia
teto- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Potrà ammettere che tolte le verità della teologia probabilmente la filosofia troverà un suo spazio vitale lì dentro. Invece essendo la scienza più certa probabilmente non le serve il supporto della filosofia.chi è d'accordo con Bodei che ha scritto:La filosofia non ha i vantaggi che ha la religione, per cui ci sono verità rivelate, né i vantaggi della scienza che ha delle certezze. Sono duemilacinquecento anni che discutiamo sulle stesse cose, apparentemente senza senso.
UOZ ha ragione però c'è qualcosa di più, per correttezza devo dire di meno ovvero, mancando il mestiere di filosofo a noi degli assimilati a Luciano de Crescenzo dovremmo discutere di cucina e tasse invece di discutere sull'esistenza di Dio. Beh uno come me non sta qui certo per discutere sull'esistenza di Dio, preferisco la cucina e le tasse inoltre, quando capita mi pare che partono dei sonori "che palle".Murriel concludendo una sua considerazione ha scritto:...se il metro di giudizio dev'essere questo allora mettiamoci a parlare di cucina e moduli di tasse e tanti saluti, invece di stare qui a discutere sul fatto che dio esista o meno, no?
Si potrà notare quando tutto ciò è relativo.
AC, (sei stato precipitoso, ah ah) alla fine sarei arrivato a quello che dici non perché la filosofia serva alla scienza ma probabilmente serve a quelli che capiscono meglio le articolazioni delle parole rispetto alle associazioni quasi numeriche. A quelli ci vogliono i Flores D'Arcais Paolo, Onfray Michel, Vattimo Gianni, Richard Dawkins, Emanuele Severino. Ma oltre questi famosi non mi pare che ci sia tanta voglia di ascoltare bombardamenti filosofici nel salotto. Voglio dire che l'oratore deve fare uno sforzo come fanno gli attori a teatro.
Spesso ricevo degli inviti da questi qua -
http://nyuad.nyu.edu/news.events/events.ad.html e devo dire che quando parlano i filosofi, siccome abbiamo paura di sentire le cose che dicono da 2000 anni. Ci andiamo a sparare della roba più digeribile, noi altri.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Detta in maniera semplice, i filosofi sono quelli che hanno il tempo e il modo(dato che hanno studiato tutti i modi con cui lo si è fatto) di pensare alle cose che generalmente vengono date per scontate, anche da chi ha una preparazione scientifica.
Senza la filosofia non ci sarebbe stata la scienza. Ma alla domanda di uoz "A cosa serve la filosofia oggi", la risposta è abbastanza banale. La scienza spiega "Com'è il mondo", ma non dice "Come dovrebbe essere il mondo". Quest'ultimo, appunto, è compito della filosofia. Compito che, ovviamente però, può assolvere solo basandosi sui dati forniti dalla scienza.
Senza la filosofia non ci sarebbe stata la scienza. Ma alla domanda di uoz "A cosa serve la filosofia oggi", la risposta è abbastanza banale. La scienza spiega "Com'è il mondo", ma non dice "Come dovrebbe essere il mondo". Quest'ultimo, appunto, è compito della filosofia. Compito che, ovviamente però, può assolvere solo basandosi sui dati forniti dalla scienza.
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La libertà è inafferrabile, ma non conosco altro per cui valga la pena di vivere.
-Avalon-
What a kind of life: Freedom in flesh,
shackles on your mind...
Avantasia
"You can have all the faith you want in spirits and the afterlife, and heaven and hell, but when it comes to this world, don't be an idiot. 'Cause you can tell me you put your faith in God to put you through the day, but when it comes time to cross the road, I know you look both ways."
House, M.D.
La vita è un diritto, non un dovere.
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Aspetta Lupo,
"Senza la filosofia non ci sarebbe stata la scienza"
non significa molto... se parli italiano dici
"Senza amore per il sapere non ci sarebbe stata la scienza"
Va meglio. Guarda che se bisogna fare della filologia la frittata può restare in piedi senza nemmeno la padella che noi de filogamia siamo esperti.
"Senza la filosofia non ci sarebbe stata la scienza"
non significa molto... se parli italiano dici
"Senza amore per il sapere non ci sarebbe stata la scienza"
Va meglio. Guarda che se bisogna fare della filologia la frittata può restare in piedi senza nemmeno la padella che noi de filogamia siamo esperti.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Avete presente quello Smith che i nostri liberali d'accatto hanno in bocca, a sproposito,quando parlando del mercato, preparano la messa in culo (non è una funzione religiosa) ai soliti noti?
Mica era un economista (non credo che nel 1700 esistesse questo termine e non sicuramente nell'accezione che gli diamo oggi), era un filosofo morale e, in un'economia basata più che altro sulle rendite fondiarie come lo era quella inglese dell'epoca, molto probabilmente la sua teoria economica, che aveva forti connotati etici (non dimentichiamo che per lui la mano invisibile del mercato era la divina
provvidenza il cui intervento avrebbe dovuto moderare gli istinti egoistici), ai contemporanei sarà apparsa come l'esercizio sterile
di un idealista utopico.
Un esempio più terra terra, come si dice dalle mie parti,: R.E.Howard
l'inventore di Conan, per il suo personaggio, si riferì molto all'interpretazione semplicistica che del superuomo Nietzschiano davano i testi di cultura popolare che si trovavano nelle biblioteche della provincia USA negli anni 20-30.
(Lo stesso discorso facendo debite distinzioni vale anche per il razzismo latente, neanche tanto poi, e la visione pessimista e nihilista di Lovecraft)
E il personagggio di Conan ha avuto una grande fortuna e e una grande diffusione, con ritorni economici non indifferenti.
Se poi si considera che le scienze sono diventate autonome dalla filosofia
solo nell'800 (Pitagora era un filosofo, come Pascal del resto) si capisce
l'importanza della filosofia nella storia dell'umanità e di come il suo studio sia necessario se non indispensabile, per la comprensione della realtà, d'altra parte
anche Russel è uno dei maggiori filosofi del passato secolo, mica esiste solo la filosofia umanistica, esiste anche l'epistemologia (filosofia della scienza);
chi, se non l'epistemolgia, è in grado di definire la teoria di Darwin
come scientifica?
Della filosofia come disciplina onnicomprensiva è rimasta traccia nel titolo di dottore
(dottorato di ricerca) rilasciato nelle università europee e USA: Ph.D ovvero Philosophiæ Doctor.
Mica era un economista (non credo che nel 1700 esistesse questo termine e non sicuramente nell'accezione che gli diamo oggi), era un filosofo morale e, in un'economia basata più che altro sulle rendite fondiarie come lo era quella inglese dell'epoca, molto probabilmente la sua teoria economica, che aveva forti connotati etici (non dimentichiamo che per lui la mano invisibile del mercato era la divina
provvidenza il cui intervento avrebbe dovuto moderare gli istinti egoistici), ai contemporanei sarà apparsa come l'esercizio sterile
di un idealista utopico.
Un esempio più terra terra, come si dice dalle mie parti,: R.E.Howard
l'inventore di Conan, per il suo personaggio, si riferì molto all'interpretazione semplicistica che del superuomo Nietzschiano davano i testi di cultura popolare che si trovavano nelle biblioteche della provincia USA negli anni 20-30.
(Lo stesso discorso facendo debite distinzioni vale anche per il razzismo latente, neanche tanto poi, e la visione pessimista e nihilista di Lovecraft)
E il personagggio di Conan ha avuto una grande fortuna e e una grande diffusione, con ritorni economici non indifferenti.
Se poi si considera che le scienze sono diventate autonome dalla filosofia
solo nell'800 (Pitagora era un filosofo, come Pascal del resto) si capisce
l'importanza della filosofia nella storia dell'umanità e di come il suo studio sia necessario se non indispensabile, per la comprensione della realtà, d'altra parte
anche Russel è uno dei maggiori filosofi del passato secolo, mica esiste solo la filosofia umanistica, esiste anche l'epistemologia (filosofia della scienza);
chi, se non l'epistemolgia, è in grado di definire la teoria di Darwin
come scientifica?
Della filosofia come disciplina onnicomprensiva è rimasta traccia nel titolo di dottore
(dottorato di ricerca) rilasciato nelle università europee e USA: Ph.D ovvero Philosophiæ Doctor.
wendell p. bloyd- -----------
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Data d'iscrizione : 24.03.11
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Pascal era un fisico, matematico, teologo e filosofo francese.
Fosse stato solo teologo e filosofo sta roba chi l'avrebbe letta.
... Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti e instabili, sballottati da un capo all'altro. Qualunque scoglio, a cui pensiamo di attaccarci e restar saldi, vien meno e ci abbandona e, se l'inseguiamo, sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna. Per noi nulla si ferma.
Mah, senza il filosofo non so cosa avremmo perso ma senza il tecnico avremmo perso molto di più. E per tecnico penso all'operaio non certo ad un laureato. Più ci penso e più mi convinco, guarda probabilmente all'uomo completo serve tutta la conoscenza e pertanto anche la filosofia, dopo di che.
Però pochissimi hanno risposto alla domanda iniziale.
Fosse stato solo teologo e filosofo sta roba chi l'avrebbe letta.
... Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti e instabili, sballottati da un capo all'altro. Qualunque scoglio, a cui pensiamo di attaccarci e restar saldi, vien meno e ci abbandona e, se l'inseguiamo, sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna. Per noi nulla si ferma.
Mah, senza il filosofo non so cosa avremmo perso ma senza il tecnico avremmo perso molto di più. E per tecnico penso all'operaio non certo ad un laureato. Più ci penso e più mi convinco, guarda probabilmente all'uomo completo serve tutta la conoscenza e pertanto anche la filosofia, dopo di che.
Però pochissimi hanno risposto alla domanda iniziale.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Ma non si può sempre ragionare in termini utilitaristici, io conosco una laureata in lettere antiche, ex normalista, che è responsabile del marketing, stimatissima e molto capace, di un'azienda dove vado io.
Meglio uno capace laureato in filosofia che un cattivo ingegnere per forza.
Tanto da noi, se vogliono trovare un'occupazione un minimo decente,
non hanno possibilità e devono emigrare tutti e due.
(ne ho conosciuti di ingegneri che hanno dovuto andarsene a lavorare
sulle scogliere della "perfida Albione").
Non facciamoci catturare dai discorsi a ombrello delle varie marcegaglia, fino a ieri supporter di questi incompetenti, o di sacconi (di sterco),
non possiamo diventare un paese di idraulici ed/o elettricisti e/o scaricatori di cassette al mercato e/o manovali dell'edilizia;
in genere chi fa questi discorsi è un parassita che non sa nemmeno lontanamente che cos'è il travaglio vero e faticoso.
Meglio uno capace laureato in filosofia che un cattivo ingegnere per forza.
Tanto da noi, se vogliono trovare un'occupazione un minimo decente,
non hanno possibilità e devono emigrare tutti e due.
(ne ho conosciuti di ingegneri che hanno dovuto andarsene a lavorare
sulle scogliere della "perfida Albione").
Non facciamoci catturare dai discorsi a ombrello delle varie marcegaglia, fino a ieri supporter di questi incompetenti, o di sacconi (di sterco),
non possiamo diventare un paese di idraulici ed/o elettricisti e/o scaricatori di cassette al mercato e/o manovali dell'edilizia;
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Condivido con Uoz le medesime perplessità riguardo la filosofia.
Sebbene ne abbia studiata un po' al liceo e parallelamente ne abbia approfondito alcuni esponenti di questa disciplina, non riesco a capire come si colloca la filosofia al giorno d'oggi, se non come studio della storia della filosofia.
Non nego di aver apprezzato molto questa materia, e di come mi abbiano affascinato le idee scaturite dai primi pensatori (vabbeh ... i presocratici).
Come Uoz, anch'io ritengo che la filosofia, nei secoli abbia subito numerose diramazioni, che si sono concretizzate in diverse discipline scientifiche accomunate da un metodo di ricerca della verità che garantisce nuova conoscenza.
Cos'è la filosofia oggi? Cosa fa il filosofo(puro) oggi?
Sebbene ne abbia studiata un po' al liceo e parallelamente ne abbia approfondito alcuni esponenti di questa disciplina, non riesco a capire come si colloca la filosofia al giorno d'oggi, se non come studio della storia della filosofia.
Non nego di aver apprezzato molto questa materia, e di come mi abbiano affascinato le idee scaturite dai primi pensatori (vabbeh ... i presocratici).
Come Uoz, anch'io ritengo che la filosofia, nei secoli abbia subito numerose diramazioni, che si sono concretizzate in diverse discipline scientifiche accomunate da un metodo di ricerca della verità che garantisce nuova conoscenza.
Cos'è la filosofia oggi? Cosa fa il filosofo(puro) oggi?
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
SergioAD ha scritto:Pascal era un fisico, matematico, teologo e filosofo francese...Però pochissimi hanno risposto alla domanda iniziale.
Ma è diventato un fisico e un matematico proprio perché prima di tutto era una persona assetata di conoscenza, ovvero un filosofo, se non avesse avuto questa sete di conoscenza forse non avrebbe nemmeno studiato più di tanto.
Riguardo la domanda iniziale, credo che quella in filosofia sia una laurea atipica e serva solo (o comunque in gran parte) a far maturare la persona, ha poco a che fare con il lavoro vero e proprio, inoltre non è detto che uno vada all'università per poi usare la laurea per lavorare, in genere è così ma non sempre, infatti si laureano anche persone che hanno superato i 70-80 anni, solo per la voglia di mettersi ancora in gioco e imparare ancora.
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
SergioAD ha scritto:
Però pochissimi hanno risposto alla domanda iniziale.
Ci provo io anche se non mi ricordo se l'avevo già fatto.
È stato un mio grande amico, purtoppo per un paio d'anni soltanto, ed era professore di filosofia in un liceo spagnolo. Prendeva allora (1993) 250.000 Pts. al mese, circa 3 milioni di lire, per 18 ore / sett. di "Lavoro" (Le virgolette ce le metteva lui, non le ho messe io).
Persona intelligentissima, razionale e pragmatica, a lezione non faceva che discutere con gli alunni, li abituava a ragionare ed educava il loro spirito critico.
A lui la laurea in filosofia è servita, e ad i suoi alunni probabilmente anche
Ma quanti ce ne sono come lui?
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Ritengo che una conoscenza di cosa sia la filosofia e quali siano i principi su cui agisce e si fonda sia indispensabile per parlare di problemi connessi con la fede o la religione, tanto più per un ateo. Sarebbe come fare il commercialista senza conoscere la matematica. Io proprio non capisco che parallelismo o paragone si possa fare con la cucina. Due attività che non hanno nulla a che fare una con l'altra.
La filosofia fine a se stessa è come lo studio della matematica o della fisica pura. E' una attività della nostra mente. Nessuno se ne può privare. Poi, una sa contare fino a dieci, un altro sa calcolare un integrale in base xxxxx!
Per me una laurea in filosofia è una ottima laurea, che si sta rivalutando in ambiti anche lontani dalla pura speculazione intellettuale. E non vedo per quale motivo dovrebbe essere diversa tra tante altre.
La filosofia fine a se stessa è come lo studio della matematica o della fisica pura. E' una attività della nostra mente. Nessuno se ne può privare. Poi, una sa contare fino a dieci, un altro sa calcolare un integrale in base xxxxx!
Per me una laurea in filosofia è una ottima laurea, che si sta rivalutando in ambiti anche lontani dalla pura speculazione intellettuale. E non vedo per quale motivo dovrebbe essere diversa tra tante altre.
Paolo- --------------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Vi do i nomi di un paio di filosofi, magari leggete qualche loro opera,
io francamente non le ho lette tranne che per alcune di Benjamin e Giorello.
Jurgen Habermas, Hans Georg Gadames, Gianni Vattimo, Giulio Giorello,
Walter Benjamin.
D'altra parte che cosa fa il matematico teorico?
Wiles che ha dimostrato l'ultimo teorema di Fermat (che era una congettura e non un teorema prima della dimostrazione) a parte vincere
il milione di dollari, che cosa ha portato come utilità pratica?
Gli economisti della scuola di Chicago, oltre a ficcarci nella merda
fino alla bocca con le loro teorie, che hanno fatto di utile?
io francamente non le ho lette tranne che per alcune di Benjamin e Giorello.
Jurgen Habermas, Hans Georg Gadames, Gianni Vattimo, Giulio Giorello,
Walter Benjamin.
D'altra parte che cosa fa il matematico teorico?
Wiles che ha dimostrato l'ultimo teorema di Fermat (che era una congettura e non un teorema prima della dimostrazione) a parte vincere
il milione di dollari, che cosa ha portato come utilità pratica?
Gli economisti della scuola di Chicago, oltre a ficcarci nella merda
fino alla bocca con le loro teorie, che hanno fatto di utile?
wendell p. bloyd- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Non che io sono spesso d'accordo con te ma questa voltaPaolo ha scritto:
La filosofia fine a se stessa è come lo studio della matematica o della fisica pura. E' una attività della nostra mente. Nessuno se ne può privare. Poi, una sa contare fino a dieci, un altro sa calcolare un integrale in base xxxxx!
Per me una laurea in filosofia è una ottima laurea, che si sta rivalutando in ambiti anche lontani dalla pura speculazione intellettuale. E non vedo per quale motivo dovrebbe essere diversa tra tante altre.
Ultima modifica di wendell p. bloyd il Gio 15 Set 2011 - 21:18 - modificato 1 volta.
wendell p. bloyd- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Wendell,
Ora devo dirti che non mi aspettavo di ragionare sulle eccezioni. Se possibile teniamo presente cosa accade mediamente, statisticamente come stanno le cose è "più meglio assai".
Se dici "ragionamento utilitaristico" anche quando sei fuori dalla densità di probabilità mi prendi lo stesso perché pensi che stia cercando consenso. Mi tocca passare la mano va.
Mi dispiace certo, ma non è per me.
Ora devo dirti che non mi aspettavo di ragionare sulle eccezioni. Se possibile teniamo presente cosa accade mediamente, statisticamente come stanno le cose è "più meglio assai".
Se dici "ragionamento utilitaristico" anche quando sei fuori dalla densità di probabilità mi prendi lo stesso perché pensi che stia cercando consenso. Mi tocca passare la mano va.
Mi dispiace certo, ma non è per me.
SergioAD- -------------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Sergio facciamo ad intenderci, io parlo sempre in generale, senno avrei detto:SergioAD ha scritto:Wendell,
Ora devo dirti che non mi aspettavo di ragionare sulle eccezioni. Se possibile teniamo presente cosa accade mediamente, statisticamente come stanno le cose è "più meglio assai".
Se dici "ragionamento utilitaristico" anche quando sei fuori dalla densità di probabilità mi prendi lo stesso perché pensi che stia cercando consenso. Mi tocca passare la mano va.
Mi dispiace certo, ma non è per me.
"Sergio il tuo è un ragionamento utilitaristico" e non "non facciamo un ragionamento utilitaristico".
Fra l'altro so bene per esperienza diretta che non si campa di aria e di belle frasi.
wendell p. bloyd- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
wendell p. bloyd ha scritto:Non che io sono spesso d'accordo con te ma questa voltaPaolo ha scritto:
La filosofia fine a se stessa è come lo studio della matematica o della fisica pura. E' una attività della nostra mente. Nessuno se ne può privare. Poi, una sa contare fino a dieci, un altro sa calcolare un integrale in base xxxxx!
Per me una laurea in filosofia è una ottima laurea, che si sta rivalutando in ambiti anche lontani dalla pura speculazione intellettuale. E non vedo per quale motivo dovrebbe essere diversa tra tante altre.
Wen la tua posizione io la definisco "onestà intellettuale" Non perchè dai ragione a me. Come sai io raramente cerco consensi Dieci e lode.
Paolo- --------------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
mi spieghi perchè ti devi sempre attaccare a ste scemenze per avere qualcosa da controbattere? era solo una frase detta per dire, non mi pare il caso stare qui a farsi le pulci su cose che esulano dal nocciolo del discorso, come si fa quando si è in malafede.Rasputin ha scritto:Innanzitutto non mi pare che, almeno tra non credenti, si discuta molto o meno sull'esistenza di una qualche divinità.
...eh?Poi se il metro di giudizio non dev'essere questo, rimango in trepida attesa che tu ne proponga un altro, egualmente o maggiormente efficace (Caratteristica essenziale di tutti gli strumenti di misura).
bene, è quello che penso anche io, infatti. quindi non mi sento di quotare che "Mi sembra di poter dire che la filosofia è una boiata pazzesca".Io la penso così: non butto nel cesso la filosofia nella misura in cui rimane una disciplina basata sulla logica; se applicata in tale senso, sarebbero proprio le scienze ad esservi debitrici.
stesso discorso di prima: pulci, pulci e ancora pulci.Mi sfugge cosa intendi per "Posizioni" atee, credevo che lo scetticismo fosse l'assenza delle medesime (Posizioni) causa la mancanza assoluta di prove.
visto che sei uno di quelli che amano le citazioni da wikipedia, ti rimando qui, alla voce "storia dell'ateismo", così ti fai un'idea di cosa intendevo dire (a meno che tu non faccia finta di non aver capito, cosa della quale a volte sospetto )Comunque ammettendo l'esistenza di tali posizioni, esse sono a mio parere debitrici della logica, che, sempre a mio parere, della filosofia è madre.
ti dò una brutta notizia: in quel post si parla di sbandierare "titoli" invece di "competenze", che una persona si costruisce proprio attraverso la cultura.Ti rimando qui
http://atei.forumitalian.com/t1191p310-le-evidenze-a-favore-della-teoria-dell-evoluzione#83897
sostituisci "Titoli" con "Cultura" ed il prodotto non cambia.
da come hai scritto sopra, sembra proprio che invece sia la cultura a starti sul naso.Quello che io non sopporto non è la cultura, ma la spocchia.
infatti non mi pare proprio di aver affermato che in questa discussione qualcuno abbia detto ciò. era solo uno spunto per dire come la penso a riguardo, a dispetto di altre opinioni ascoltate in generale.uoz ha scritto:Credo che nessuno, nè in questa discussione nè in quella da cui Sergio ha tratto spunto per aprire questa, stia dicendo ciò.
a parte che non ho mai considerato de crescenzo un filosofo.SergioAD ha scritto:Beh uno come me non sta qui certo per discutere sull'esistenza di Dio, preferisco la cucina e le tasse inoltre, quando capita mi pare che partono dei sonori "che palle".
per quanto riguarda le critiche alla frase ingiuriosa che, ripeto, mi sono permessa di scrivere solo per dire senza darle troppa importanza (vedi sopra quello che ho detto a rasputin), mi verrebbe davvero di far partire un sonoro "che palle", adesso.
Ultima modifica di Muriel il Ven 16 Set 2011 - 3:45 - modificato 2 volte.
Muriel- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
De Crescenzo faceva il responsabile marketing all'IBM mi pare, e si vede
eccome se si vede
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wendell p. bloyd- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
ahahah c'è qualcuno che si sta spulciando tutti i miei post e mi sta dando tutti rossi! mi fa piacere vedere tanta maturità
Muriel- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Al liceo le mie materie preferite erano mate e filo, come le chiamavamo. Poi, anche per tradizione di famiglia ho fatto ingegneria, tanto più che a brescia tutti lavorano, anzi allora lavoravano il ferro!! Se oggi avessi la possibilità di tornare indietro non avrei dubbi, farei filosofia. L'unico studio che per me merita di avere pari dignità è fisica pura. E su molti punti sono discipline che si sovrappongono. E solo per pura passione. Ma è facile dirlo adesso che sono molto adulto!! A vent'anni è tutto diverso.
Paolo- --------------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Io no dò mai rossi, dò piuttosto verde a quelli che controbattono l'intervento che non condivido, e chi ne fa uso lo dovrebbe fare in maniera molto parca ed oculata.
Altrimenti credo che si scada in rivalse che non fanno onore ad un forum che per sua natura dovrebbe essere frequentato da persone mature.
Mi pare che un caso del genere sia già successo in passato, e francamente questo non mi piace.
Altrimenti credo che si scada in rivalse che non fanno onore ad un forum che per sua natura dovrebbe essere frequentato da persone mature.
Mi pare che un caso del genere sia già successo in passato, e francamente questo non mi piace.
wendell p. bloyd- -----------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Filosofia
Dopo la laurea
Oltre alla formazione necessaria per l'accesso ai vari livelli di preparazione per il conseguimento dell'abilitazione alle tradizionali attività di docenza e di ricerca teorica, i laureati in Filosofia possono svolgere compiti professionali in diversi ambiti:
settore dei servizi e dell’industria culturale;
editoria e gestione delle attività culturali;
comunicazione, servizi di pubbliche relazioni e gestione dell’informazione;
programmazione e uso degli strumenti informatici;
gestione e direzione del personale;
gestione della formazione professionale;
organizzazione di corsi di aggiornamento nel campo della bioetica, dell’etica ambientale, dell’etica della scienza e della tecnica.
Dopo la laurea
Oltre alla formazione necessaria per l'accesso ai vari livelli di preparazione per il conseguimento dell'abilitazione alle tradizionali attività di docenza e di ricerca teorica, i laureati in Filosofia possono svolgere compiti professionali in diversi ambiti:
settore dei servizi e dell’industria culturale;
editoria e gestione delle attività culturali;
comunicazione, servizi di pubbliche relazioni e gestione dell’informazione;
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gestione e direzione del personale;
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Quando è morto il Papa anch'io ho pianto
perché sapevo che ce ne sarebbe stato un altro.
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Apro una piccola parentesi che nulla ha a che fare con l'argomento discusso. Io non ho mai preso in considerazione il verde e i punti di prestigio. Lo trovo comunque una cosa simpatica che dà un po' di coreografia al forum. Mi sembra l'applauso o il fischi della Corrida
Io però ritengo che sarebbe più interessante che oltre un semplice +/- vi fosse anche il motivo dell'assenso dissenso. Se non è .....Corrida
Io però ritengo che sarebbe più interessante che oltre un semplice +/- vi fosse anche il motivo dell'assenso dissenso. Se non è .....Corrida
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
verde perchè hai fornito delle informazioni puntualiAndrea apateista ha scritto:Filosofia
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
so che è super OT !!
aggiungo tardivamente una osservazione. ho apprezzato la tua precisazione. io non avevo considerato l'intervento di Andrea interessante (scusa ) e non l'avevo quasi letto. se wen si fosse limitato alla solita strisciolina verde, non mi sarei preoccupato di rileggermelo. invece, con la precisazione l'ho riconsiderato. cosa da poco forse...però più simpatica che non una semplice +. potrebbe anche essere sufficiente un sistema per dare consenso in forma anonima (+/- e tre parole di spiegazione). possiamo dire che "si dice il peccato ma non il peccatore" . poi non so tecnicamente come possa essere possibile.
aggiungo tardivamente una osservazione. ho apprezzato la tua precisazione. io non avevo considerato l'intervento di Andrea interessante (scusa ) e non l'avevo quasi letto. se wen si fosse limitato alla solita strisciolina verde, non mi sarei preoccupato di rileggermelo. invece, con la precisazione l'ho riconsiderato. cosa da poco forse...però più simpatica che non una semplice +. potrebbe anche essere sufficiente un sistema per dare consenso in forma anonima (+/- e tre parole di spiegazione). possiamo dire che "si dice il peccato ma non il peccatore" . poi non so tecnicamente come possa essere possibile.
Ultima modifica di Paolo il Ven 16 Set 2011 - 1:30 - modificato 1 volta.
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Premesso che a me dei verdi o rossi importa ben poco (stessa linea di Paolo) e che piu' verdi o rossi non costituiscono il metro con cui valuto un utente...
stavo guardando nelle mie statistiche e ho visto che da quando esiste questa diavoleria ho dato cinque "cartellini" rossi. Penso se li sia cuccati tutti Bal o giu' di li', non ne ho dati nemmeno a Paolo quando piu' volte ci siamo attaccati.
E' stato citato l'uso improprio del rosso sul quale posso anche essere d'accordo, ma la stessa cosa penso che dovrebbe valere anche per il verde: ci sono utenti, senza fare nomi
che si spennellano vicendevolmente a manetta, ah ah (chi si sente preso in causa puo' smentirmi)
ho visto anche solo una singola emoticon come risposta ad un post spennellata, nemmeno questi sono comportamenti del tutto corretti nei confronti degli altri utenti, ah ah la cosa evidentemente risulta indigesta all'utenza in generale.
Io so che tu sai che io so
Ho detto la mia, finisce qui l' OT.
stavo guardando nelle mie statistiche e ho visto che da quando esiste questa diavoleria ho dato cinque "cartellini" rossi. Penso se li sia cuccati tutti Bal o giu' di li', non ne ho dati nemmeno a Paolo quando piu' volte ci siamo attaccati.
E' stato citato l'uso improprio del rosso sul quale posso anche essere d'accordo, ma la stessa cosa penso che dovrebbe valere anche per il verde: ci sono utenti, senza fare nomi
che si spennellano vicendevolmente a manetta, ah ah (chi si sente preso in causa puo' smentirmi)
ho visto anche solo una singola emoticon come risposta ad un post spennellata, nemmeno questi sono comportamenti del tutto corretti nei confronti degli altri utenti, ah ah la cosa evidentemente risulta indigesta all'utenza in generale.
Io so che tu sai che io so
Ho detto la mia, finisce qui l' OT.
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Ciao Valerio, i fuori tema sono uno degli standard.
Il filosofo della mia introduzione ha detto che la filosofia viene dopo religione e scienza, lui insegna, molti insegnano, alcuni scrivono. Se fossero tutti questi qua allora sono troppo pochi per un numero da valutare.
Un giovane trova lavoro come filosofo? (quando scienza è più esatta, lo dice l'altro sopra). 100 di ognuno, allora dei 100 filosofi qual'è la distanza statistica con gli altri laureati? Sono iti fuori tema e non se ne sono accorti.
La ciliegina e che io ho capito male e sono stato anche non proprio tanto corretto.
Sto valutando dove ho potuto sbagliare.
Il filosofo della mia introduzione ha detto che la filosofia viene dopo religione e scienza, lui insegna, molti insegnano, alcuni scrivono. Se fossero tutti questi qua allora sono troppo pochi per un numero da valutare.
Un giovane trova lavoro come filosofo? (quando scienza è più esatta, lo dice l'altro sopra). 100 di ognuno, allora dei 100 filosofi qual'è la distanza statistica con gli altri laureati? Sono iti fuori tema e non se ne sono accorti.
La ciliegina e che io ho capito male e sono stato anche non proprio tanto corretto.
Sto valutando dove ho potuto sbagliare.
SergioAD- -------------
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
EDIT, Sergio ti rispondo domani con pm.
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Aspetto il tuo MP
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Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
OT:
non volevo certo rendere un caso internazionale i +/- che mi sono stati dati, anzi, come penso sia abbastanza evidente dal post in cui ho scritto 'sta cosa, al contrario volevo solo sdrammatizzare la situazione, facendomi due risate sul fatto che probabilmente uno dei tanti a cui non sono simpatica mi ha preso di mira, il che non credo sia una cosa piacevole per nessuno, perfino per una casinista come me che finisce sempre per fare virtualmente a pugni con chiunque (ma sempre nei limiti del rispetto, come ha scritto rasputin in un altro thread).
@valerio
a me, ad esempio, del fatto che le persone si spennellino di verde a vicenda anche solo per fare dispetto a me che sostengo l'opinione contraria, non me ne può fregare di meno (è capitato ed era anche abbastanza evidente, dunque secondo te avrei dovuto esserne infastidita?). dare un valore positivo al post di qualcuno è una cosa che mette di buonumore chi lo fa e chi lo riceve: io ne dò tantissimi e A TUTTI, anche solo per delle canzoni postate nella sezione apposita che mi piacciono, per delle immagini o per delle battute idiote che mi hanno fatto ridere (e spesso non sto a scrivere che l'ho dato io, come ho fatto diverse volte anche con te, per esempio), e anche se non è un verde giustificato in carta bollata non ci vedo proprio nulla di male o di poco corretto nei confronti di nessun altro (bisogna che infatti questo punto me lo spieghi proprio, perchè nella mia ingenuità non l'ho capito: il fatto che tu trovi "scorretto" nei tuoi confronti che una persona dimostri il proprio sostegno alle idee di un'altra colorandole di verde i suoi post mi lascia alquanto perplessa, anche si trattasse di un post fatto solo di un'emoticon. questo modo di ragionare mi è del tutto estraneo e non lo condivido affatto).
ci sono stati episodi in cui persone che hanno preso un solo punto negativo sono state difese ad oltranza da tutto il forum (compresa me), ma siccome evidentemente io non godo della tua simpatia vedo che il mio caso, in cui qualcuno dimostra apertamente di avercela con me senza darmi però una giustificazione, può essere tranquillamente sminuito. ecco, a me questi due pesi e due misure non piacciono proprio, perchè sono sicura che se si fosse trattato di qualcun altro avresti dimostrato un atteggiamento differente.
non me ne frega un cazzo che mi diano dei punti in meno, con cui non vinco di sicuro dei premi in palio o dei quali non vado certo a vantarmi con gli amici al pub, solo vorrei capire perchè quello che ho scritto non è stato gradito, e penso di avere diritto di sollevare questo interrogativo, quantomeno, visto che siamo in un forum di discussione. anche ultimamente mi è successa la stessa cosa (e tu lo sai perchè hai partecipato al thread), ma siccome in quel caso sapevo benissimo di chi si trattava, non ho detto assolutamente nulla, dato che sia l'autore che le motivazioni erano più che evidenti.
se non ti sta bene il fatto che io dia verde a destra e manca (siccome le cose stanno così allora merito di essere spennellata di rosso senza motivo per qualunque cosa scriva, secondo te?) puoi dirlo apertamente senza ipocrisie del tipo "io so che tu sai che io so" e simili, anche se condite da chili di faccine sorridenti. quando qualcosa non va basta parlarne col diretto interessato senza girarci tanto intorno, anche perchè un bel chiarimento sincero non può fare che bene, ogni tanto (anche se ho come la sensazione che a me non avrai intenzione di mandare alcun mp, letto questo post).
scusate per la tirata noiosa. /FINE OT.
per il resto, mi trovo molto d'accordo con quanto scritto da werewolf, da AC, da paolo e da wendell riguardo alla filosofia, qui, qui, qui, qui e qui. ho dato un verde a tutti, mi pare.
non volevo certo rendere un caso internazionale i +/- che mi sono stati dati, anzi, come penso sia abbastanza evidente dal post in cui ho scritto 'sta cosa, al contrario volevo solo sdrammatizzare la situazione, facendomi due risate sul fatto che probabilmente uno dei tanti a cui non sono simpatica mi ha preso di mira, il che non credo sia una cosa piacevole per nessuno, perfino per una casinista come me che finisce sempre per fare virtualmente a pugni con chiunque (ma sempre nei limiti del rispetto, come ha scritto rasputin in un altro thread).
@valerio
a me, ad esempio, del fatto che le persone si spennellino di verde a vicenda anche solo per fare dispetto a me che sostengo l'opinione contraria, non me ne può fregare di meno (è capitato ed era anche abbastanza evidente, dunque secondo te avrei dovuto esserne infastidita?). dare un valore positivo al post di qualcuno è una cosa che mette di buonumore chi lo fa e chi lo riceve: io ne dò tantissimi e A TUTTI, anche solo per delle canzoni postate nella sezione apposita che mi piacciono, per delle immagini o per delle battute idiote che mi hanno fatto ridere (e spesso non sto a scrivere che l'ho dato io, come ho fatto diverse volte anche con te, per esempio), e anche se non è un verde giustificato in carta bollata non ci vedo proprio nulla di male o di poco corretto nei confronti di nessun altro (bisogna che infatti questo punto me lo spieghi proprio, perchè nella mia ingenuità non l'ho capito: il fatto che tu trovi "scorretto" nei tuoi confronti che una persona dimostri il proprio sostegno alle idee di un'altra colorandole di verde i suoi post mi lascia alquanto perplessa, anche si trattasse di un post fatto solo di un'emoticon. questo modo di ragionare mi è del tutto estraneo e non lo condivido affatto).
ci sono stati episodi in cui persone che hanno preso un solo punto negativo sono state difese ad oltranza da tutto il forum (compresa me), ma siccome evidentemente io non godo della tua simpatia vedo che il mio caso, in cui qualcuno dimostra apertamente di avercela con me senza darmi però una giustificazione, può essere tranquillamente sminuito. ecco, a me questi due pesi e due misure non piacciono proprio, perchè sono sicura che se si fosse trattato di qualcun altro avresti dimostrato un atteggiamento differente.
non me ne frega un cazzo che mi diano dei punti in meno, con cui non vinco di sicuro dei premi in palio o dei quali non vado certo a vantarmi con gli amici al pub, solo vorrei capire perchè quello che ho scritto non è stato gradito, e penso di avere diritto di sollevare questo interrogativo, quantomeno, visto che siamo in un forum di discussione. anche ultimamente mi è successa la stessa cosa (e tu lo sai perchè hai partecipato al thread), ma siccome in quel caso sapevo benissimo di chi si trattava, non ho detto assolutamente nulla, dato che sia l'autore che le motivazioni erano più che evidenti.
se non ti sta bene il fatto che io dia verde a destra e manca (siccome le cose stanno così allora merito di essere spennellata di rosso senza motivo per qualunque cosa scriva, secondo te?) puoi dirlo apertamente senza ipocrisie del tipo "io so che tu sai che io so" e simili, anche se condite da chili di faccine sorridenti. quando qualcosa non va basta parlarne col diretto interessato senza girarci tanto intorno, anche perchè un bel chiarimento sincero non può fare che bene, ogni tanto (anche se ho come la sensazione che a me non avrai intenzione di mandare alcun mp, letto questo post).
scusate per la tirata noiosa. /FINE OT.
per il resto, mi trovo molto d'accordo con quanto scritto da werewolf, da AC, da paolo e da wendell riguardo alla filosofia, qui, qui, qui, qui e qui. ho dato un verde a tutti, mi pare.
Muriel- -----------
- Numero di messaggi : 1750
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.12.10
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Ecco un altro punto di vista, se volete per amore del sapere.
Potete immaginare la differenza tra l'incapacità e la scelta di evitare la polemica, quando e quanto valga oppure non valga la pena. Uscire fuori tema dovrebbe essere tollerato, tenendo presente di continuare su divagazioni pur sapendo che dietro lo schermo ci sono delle persone (so cosa pensate).
In un contesto di auto regolazione come il nostro, tutti dovrebbero percepire i cambiamenti dell'atmosfera ed impegnarsi, prima che la moderazione intervenga. Questo per sentirsi parte del gruppo, questo per quelli che si possono considerare anziani. Queste sono le aspettative non scritte.
L'atmosfera cambia, parlo solo per me ma potrei riportare situazioni non mie, quando: Baalza manda a schiattare all'inferno? Dr.Faust suggerisce azioni correttive per l'igiene mentale? Wendell applica una divagazione sulle eccezioni e non soddisfatto riporta inesattezze? Muriel assume un tono sgarbato su errori interpretativi?
Non può essere che accada come con Paolo, non ne sento il bisogno, preferisco dare tutto il consenso che serve ed è una cosa che già facevo. Non lo so se si vede ogni tanto qualcuno isolarsi come se giocasse da solo con la scatola del lego ma è una cosa che non faccio solo io. Se si vuole parlar chiaro questa è l'essenza del quieto vivere.
Vi assicuro che con molti di voi ho la fortuna di avere un rapporto speciale che include rispetto, affetto e comprensione e ciò mi rende davvero molto contento.
Quando si perde l'idea che dietro lo schermo ci sono delle persone, quelli come me si chiedono se è meglio lasciare per un po'. Viene male solo per quello che ho scritto qui sopra!
Resta vero che sono giorni che i miei messaggi appaiono inadatti o non interpretabili ah ah, ma penso alla non quantificata disonesta in realtà oggettive, con filosofie come questa anche le vite valgono di meno rispetto alle aspirazioni.
Non sento alcun bisogno di spiegazioni, quelle le prendo dai testi. Ogni parola che ho postato ha un legame con quello che voglio io e spesso sta nel testo introduttivo.
Cogliete quello che sembra adatto alla vostra interpretazione significa anche che eventuali innesti andranno in ulteriori livelli di comunicazione come vi garberà di più.
Potete immaginare la differenza tra l'incapacità e la scelta di evitare la polemica, quando e quanto valga oppure non valga la pena. Uscire fuori tema dovrebbe essere tollerato, tenendo presente di continuare su divagazioni pur sapendo che dietro lo schermo ci sono delle persone (so cosa pensate).
In un contesto di auto regolazione come il nostro, tutti dovrebbero percepire i cambiamenti dell'atmosfera ed impegnarsi, prima che la moderazione intervenga. Questo per sentirsi parte del gruppo, questo per quelli che si possono considerare anziani. Queste sono le aspettative non scritte.
L'atmosfera cambia, parlo solo per me ma potrei riportare situazioni non mie, quando: Baalza manda a schiattare all'inferno? Dr.Faust suggerisce azioni correttive per l'igiene mentale? Wendell applica una divagazione sulle eccezioni e non soddisfatto riporta inesattezze? Muriel assume un tono sgarbato su errori interpretativi?
Non può essere che accada come con Paolo, non ne sento il bisogno, preferisco dare tutto il consenso che serve ed è una cosa che già facevo. Non lo so se si vede ogni tanto qualcuno isolarsi come se giocasse da solo con la scatola del lego ma è una cosa che non faccio solo io. Se si vuole parlar chiaro questa è l'essenza del quieto vivere.
Vi assicuro che con molti di voi ho la fortuna di avere un rapporto speciale che include rispetto, affetto e comprensione e ciò mi rende davvero molto contento.
Quando si perde l'idea che dietro lo schermo ci sono delle persone, quelli come me si chiedono se è meglio lasciare per un po'. Viene male solo per quello che ho scritto qui sopra!
Resta vero che sono giorni che i miei messaggi appaiono inadatti o non interpretabili ah ah, ma penso alla non quantificata disonesta in realtà oggettive, con filosofie come questa anche le vite valgono di meno rispetto alle aspirazioni.
Non sento alcun bisogno di spiegazioni, quelle le prendo dai testi. Ogni parola che ho postato ha un legame con quello che voglio io e spesso sta nel testo introduttivo.
Cogliete quello che sembra adatto alla vostra interpretazione significa anche che eventuali innesti andranno in ulteriori livelli di comunicazione come vi garberà di più.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Mi quoto e ribadisco il concetto.wendell p. bloyd ha scritto:Io no dò mai rossi, dò piuttosto verde a quelli che controbattono l'intervento che non condivido, e chi ne fa uso lo dovrebbe fare in maniera molto parca ed oculata.
Altrimenti credo che si scada in rivalse che non fanno onore ad un forum che per sua natura dovrebbe essere frequentato da persone mature.
Mi pare che un caso del genere sia già successo in passato, e francamente questo non mi piace.
wendell p. bloyd- -----------
- Numero di messaggi : 849
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 24.03.11
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Queste sono le tue valutazioni Wendell.
Valutazioni positive ricevute : 177
Valutazioni negative ricevute : 9
Valutazioni positive date : 119
Valutazioni negative date : 1
Mi ricordo il contesto tipo della valutazione negativa data ma non l'evento. Capisco e sono d'accordo con te perché la situazione era antipatica.
Queste sono le mie, sono stato più fortunato perché non mi sono mai trovato in situazioni antipatiche.
Valutazioni positive ricevute : 142
Valutazioni negative ricevute : 0
Valutazioni positive date : 99
Valutazioni negative date : 0
Credo che i rossi non debbano essere ne usati ne conteggiati, nella vita reale i rossi stanno da un'altra parte mentre i verdi dappertutto. Ma siamo nel mondo virtuale e anonimo. Sono un di quelli che non ama colpire, mai per quelli che interpretano il rosso un demerito. Poi coi miei coetanei sappiamo che il mondo è relativo ed accettabile come viene e allora fa piacere lo scambio paritetico coi coetanei perché la comprensione è garantita e ci si trova insieme dalla parte dei giusti.
Valutazioni positive ricevute : 177
Valutazioni negative ricevute : 9
Valutazioni positive date : 119
Valutazioni negative date : 1
Mi ricordo il contesto tipo della valutazione negativa data ma non l'evento. Capisco e sono d'accordo con te perché la situazione era antipatica.
Queste sono le mie, sono stato più fortunato perché non mi sono mai trovato in situazioni antipatiche.
Valutazioni positive ricevute : 142
Valutazioni negative ricevute : 0
Valutazioni positive date : 99
Valutazioni negative date : 0
Credo che i rossi non debbano essere ne usati ne conteggiati, nella vita reale i rossi stanno da un'altra parte mentre i verdi dappertutto. Ma siamo nel mondo virtuale e anonimo. Sono un di quelli che non ama colpire, mai per quelli che interpretano il rosso un demerito. Poi coi miei coetanei sappiamo che il mondo è relativo ed accettabile come viene e allora fa piacere lo scambio paritetico coi coetanei perché la comprensione è garantita e ci si trova insieme dalla parte dei giusti.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Amministratore, io direi che sarebbe meglio spostare l'argomento verde/rosso su di un apposito topic, visto che con la filosofia a ben poco a che fare.
Suggerisco un titolo "vede/rosso"
Di per se è un gioco ma di fatto ha assunto un valore simbolico. Io non l'avevo mai considerato fino quando, avendolo confuso col concetto di misurazione del "sequitur" che mi era stato contestato, avevo fatto alcune osservazioni. Poi ho notato, anche un po' a sorpresa, che se il vedere è molto tollerato anche se di per se svalutato nella sua valenza, il rosso è preso male. D'altro canto aver collegato il meccanismo al concetto di "prestigio" che penso sia l'unica ricompensa virtuale che una persona può ambire in un gioco come questo, trovo comprensibile che qualcuno si senta "punto" (da noi diciamo piàt=morsicato) da un rosso. Pur essendo di base un gioco, io ritengo che sia anche la misura del consenso e del rapporto con gli altri amici del forum. Perciò non del tutto rilevante. E poi, parliamoci chiaro, filosofi, atei o pensatori ...siamo tutti deboli e un po di orgoglio e di farsi belli piace a tutti !!!
Suggerisco un titolo "vede/rosso"
Di per se è un gioco ma di fatto ha assunto un valore simbolico. Io non l'avevo mai considerato fino quando, avendolo confuso col concetto di misurazione del "sequitur" che mi era stato contestato, avevo fatto alcune osservazioni. Poi ho notato, anche un po' a sorpresa, che se il vedere è molto tollerato anche se di per se svalutato nella sua valenza, il rosso è preso male. D'altro canto aver collegato il meccanismo al concetto di "prestigio" che penso sia l'unica ricompensa virtuale che una persona può ambire in un gioco come questo, trovo comprensibile che qualcuno si senta "punto" (da noi diciamo piàt=morsicato) da un rosso. Pur essendo di base un gioco, io ritengo che sia anche la misura del consenso e del rapporto con gli altri amici del forum. Perciò non del tutto rilevante. E poi, parliamoci chiaro, filosofi, atei o pensatori ...siamo tutti deboli e un po di orgoglio e di farsi belli piace a tutti !!!
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.10
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Scusa sergio, mi spiegheresti meglio il concetto che hai voluto esprimere?
Non lo so se si vede ogni tanto qualcuno isolarsi come se giocasse da solo con la scatola del lego ma è una cosa che non faccio solo io. Se si vuole parlar chiaro questa è l'essenza del quieto vivere.
Grazie
Non lo so se si vede ogni tanto qualcuno isolarsi come se giocasse da solo con la scatola del lego ma è una cosa che non faccio solo io. Se si vuole parlar chiaro questa è l'essenza del quieto vivere.
Grazie
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.10
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Paolo,
Perché tu vuoi spostare i rossi/verdi?
Perché tu non vuoi spostare tanti altri messaggi che sono divagazioni sul tema? E dire che il tuo primo intervento qui era ed è quasi il più azzeccato.
Solo per te e per te solo spiego il concetto. In questo thread come in alcuni altri da me aperti gioco da solo o quasi - so che leggete/leggi -ovviamente esiste una chiave di lettura opposta, mica mi cito addosso per niente. In fondo insistendo si può avere ragione sempre, lo facciamo tutti. In fondo a me tu potresti attribuire un QI di 90, basta che dici che è un tuo parere e che lo dici una volta sola. Questo è stato un esempio rotondo.
Perché tu vuoi spostare i rossi/verdi?
Perché tu non vuoi spostare tanti altri messaggi che sono divagazioni sul tema? E dire che il tuo primo intervento qui era ed è quasi il più azzeccato.
Solo per te e per te solo spiego il concetto. In questo thread come in alcuni altri da me aperti gioco da solo o quasi - so che leggete/leggi -ovviamente esiste una chiave di lettura opposta, mica mi cito addosso per niente. In fondo insistendo si può avere ragione sempre, lo facciamo tutti. In fondo a me tu potresti attribuire un QI di 90, basta che dici che è un tuo parere e che lo dici una volta sola. Questo è stato un esempio rotondo.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
A proposito del messaggio di Valerio.
I napoletani che sono dei buoni filosofi e spesso sorprendono dicono che, “Ogni scarafone è bello a mamma sua”.
Questo si DEVE lasciare dentro il buon divertimento esattamente come ha fatto Valerio con ogni emoticon ridente possibile.
Se non fosse stato così come NON DEVE essere, avrebbe parlato dell'approccio filosofico sul fair play.
Sapete che dove esistono assegnazioni di merito/demerito si spera di gareggiare senza handicap anzi quando esiste una forte disparità al più forte vengono assegnati degli handicap. Questo è un concetto anglosassone di difficile comprensione per gli altri.
I napoletani che sono dei buoni filosofi e spesso sorprendono dicono che, “Ogni scarafone è bello a mamma sua”.
Questo si DEVE lasciare dentro il buon divertimento esattamente come ha fatto Valerio con ogni emoticon ridente possibile.
Se non fosse stato così come NON DEVE essere, avrebbe parlato dell'approccio filosofico sul fair play.
Sapete che dove esistono assegnazioni di merito/demerito si spera di gareggiare senza handicap anzi quando esiste una forte disparità al più forte vengono assegnati degli handicap. Questo è un concetto anglosassone di difficile comprensione per gli altri.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
anche io mi riquoto, sergio, perchè penso che tu non abbia recepito bene il mio messaggio:SergioAD ha scritto:A proposito del messaggio di Valerio.
I napoletani che sono dei buoni filosofi e spesso sorprendono dicono che, “Ogni scarafone è bello a mamma sua”.
Questo si DEVE lasciare dentro il buon divertimento esattamente come ha fatto Valerio con ogni emoticon ridente possibile.
Se non fosse stato così come NON DEVE essere, avrebbe parlato dell'approccio filosofico sul fair play.
Sapete che dove esistono assegnazioni di merito/demerito si spera di gareggiare senza handicap anzi quando esiste una forte disparità al più forte vengono assegnati degli handicap. Questo è un concetto anglosassone di difficile comprensione per gli altri.
Muriel ha scritto:non me ne frega un cazzo che mi diano dei punti in meno, con cui non
vinco di sicuro dei premi in palio o dei quali non vado certo a vantarmi
con gli amici al pub, solo vorrei capire perchè quello che ho scritto
non è stato gradito, e penso di avere diritto di sollevare questo
interrogativo, quantomeno, visto che siamo in un forum di discussione.
anche ultimamente mi è successa la stessa cosa (e tu lo sai perchè hai
partecipato al thread), ma siccome in quel caso sapevo benissimo di chi
si trattava, non ho detto assolutamente nulla, dato che sia l'autore che
le motivazioni erano più che evidenti.
correggimi se sbaglio, ma quando si è d'accordo con qualcuno non c'è
bisogno di spiegare il perchè, dato che sarebbe pleonastico, mentre
quando non si è d'accordo di solito ci si aspetta una spiegazione, almeno quando le motivazioni non sono chiare. ecco,
non mi pare che il discorso che sto facendo sia diverso da questo,
quindi non vedo cosa ci sia di strano. non mi piace il tuo discorso sugli handicap perchè mi fa capire che anche tu stai liquidando la cosa come una cazzata, mentre in altre occasioni ti sei comportato ben diversamente (ti ricordi quando borghese nero aveva avuto una discussione con jessica e per ogni cosa che lei scriveva lui le dava un meno? io me la ricordo, la tua reazione, che era stata di biasimo e rimprovero nei confronti del nuovo arrivato. perchè allora per me questo discorso non vale? sono più antipatica? cazzo, a volte sono perfino state usate parole come "vigliaccheria" nei confronti di chi si era comportato in questo modo con altri! non mi aspetto che per me si faccia la stessa cosa, ma nemmeno che la si giustifichi facendo passare me per la stronza che si permette di criticare un legittimo modo di comportarsi!).
per quanto riguarda quello che ho detto a valerio a cui fai riferimento, su faccine e fairplay, ribadisco anche qui un concetto che non mi pare di aver tralasciato di giustificare: le allusioni mi stanno sul culo, anche se si cerca di renderle simpatiche con gli smilies, quindi non diciamo assurdità su un presunto "buon divertimento", chè di divertente non ci ho visto molto in quel discorso.
porca miseria, quante volte ci siamo confrontati io e te, sergio, proprio perchè non sono riuscita a nascondere che mi stavano sulle palle certi discorsi che hai fatto? in quelle occasioni mi pare di averti dimostrato di essere stata piuttosto diretta e onesta, e dagli altri non pretendo nulla se non che anche loro lo siano con me; poi possono anche darmi della saccente come fa rasputin, io mi limiterò a riderci sopra come ho fatto fin'ora, ma basta che non ci sia l'ambiguità e l'ipocrisia del lanciare il sasso e nascondere la mano. se uno ha qualcosa da ridire, basta dirlo chiaramente invece di buttarla là in quel modo velatamente criptico, perchè con me le faccine non funzionano quando servono a scrollarsi di dosso la responsabilità di fare un certo tipo di discorso, anzichè a dare forza a quanto si dice.
la mia parte di responsabilità, per quanto mi riguarda, me la sono presa e ho detto ok, probabilmente si sta parlando di me: io non ci vedo nulla di male nel dare verde alle persone di cui condivido un'idea, e se questo vi scoccia basta che me lo diciate.
per avere voce in capitolo bisogna pubblicare i tabulati delle proprie statistiche e giustificarli? bene, allora lo faccio pure io apertamente visto che non ho scheletri nell'armadio:
Valutazioni positive ricevute : 144
Valutazioni negative ricevute : 9
Valutazioni positive date : 309
Valutazioni negative date : 14
4 o 5 valutazioni negative se l'è beccate tutte ludwig l'ultima volta che ci ho fatto cagnara, e solo ed esclusivamente perchè lui in quell'occasione l'aveva fatto per primo con me in modo esagerato: controllare per credere. le altre risalgono tutte ad antiateismo che mi era andato sulle palle perfino più di costantino (al quale non ho mai dato nemmeno un rosso, nonostante tutto), e qualcuna ne ho data a baalzefon ultimamente: i conti tornano. del resto nessuno di quelli che con me hanno avuto una discussione (il 90% degli utenti) in quelle occasioni sono mai stati colorati di rosso, e lo sanno bene, da rasputin a jessica, da paolo a boccadorata. ripeto, è un sistema che non mi piace e che vorrei fosse giustificato, quando usato in modo subdolo e poco chiaro. nemmeno secondo te ho diritto di chiedere una spiegazione? solo perchè il mio punteggio è alto (anche il tuo lo è) devo beccarmi gli "handicap" senza discutere? se, ad esempio, una persona è più avvantaggiata di altre, è giusto che subisca delle ingiustizie? è questo il discorso che mi stai facendo?
di valutazioni positive me ne hanno date più di un utente sicuro, come puoi vedere io ne ho date moltissime e di sicuro non soltanto ad un'unica persona, perchè dispensare consenso a tutti quelli con cui sono sulla stessa lunghezza d'onda mi piace molto. è una cosa così brutta?
infine, per quanto riguarda il mio tono sgarbato nel risponderti in precedenza, se ho capito bene, me ne scuso. avevo avvertito anche io un accento di malcelata sufficienza nella risposta che mi avevi dato e me la sono un po' presa.
____________
EDIT:
visto il richiamo amichevole di maxsar, se hai voglia possiamo continuare in privato, come del resto siamo abituati a fare. altrimenti amici come prima.
Ultima modifica di Muriel il Ven 16 Set 2011 - 14:44 - modificato 2 volte.
Muriel- -----------
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