impronte digitali per carta d'identità

Leggete qua questo "vecchio" decreto, convertito poi in legge:

decreto Legge 25 Giugno 2008, N. 112 articolo 31

All'articolo 3, secondo comma, del Testo unico delle leggi di pubblica
sicurezza, di cui al Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive
modificazioni, le parole: «cinque anni» sono sostituite dalle seguenti:
«dieci anni» ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Le carte di
identità rilasciate a partire dal 1° gennaio 2010 devono essere munite
della fotografia e delle impronte digitali della persona a cui si
riferiscono».

Siete favorevoli o la vedete come una invadente misura della privacy del cittadino?

Favorevole, non vedo come una semplice impronta digitale possa danneggiare un cittadino perbene. Per come la vedo io lo stato conosce tutto di noi, una volta che ti hanno identificato riescono ad avere tutte le informazioni che vogliono. Una in più ! Pace se serve a garantire piu sicurezza !

Poi istintivamente la sento sbagliata, perchè mi sento paragonato ad un criminale, e mi reputo una persona per bene,E' come se lo stato avesse perso fiducia in me e questo mi scombussola un pò. Ma razionalemnte mi rendo conto che sta diventando una necessità.

E' una novità e come tutte le novità ha bisogno di tempo per essere accettata ad uso comune.

Sinceramente non sono favorevole, ok lo stato sa molte cose di noi, ma questo proliferare di informazioni sensibili (i ris hanno una banca genetica illegale) non la vedo così utile per il cittadino, anzi il rischio di schedatura lo vedo molto, molto attuale.
Alla fine non siamo troppi lontani da un piccolo fratello (per ora); vi siete mai chiesti quante telecamere vi osservano per andare al lavoro?
Avete mai pensato che (senza l'uso di remailer che necessitano di una conoscenza al di fuori dell'utente medio) una mail spedita è praticamente una cartolina leggibile da chiunque nella grande rete (ed avviene ad opera di programmi particolari, a meno di usare gnupgp).
In Ooni sito internet (a meno di conoscenze tecniche particolari) che visitiamo lasciamo una nostro numero di targa (indirizzo ip) che deve essere mantenuto dal provider per 5 anni.
Se a questo aggiungiamo che in ogni internet cafe è necessario lasciare un documento di identità (unici insieme a corea, cina ed alcuni africani) non sono entusiasta della situazione attuale.
Forse sarò paranoico, ma secondo me in alcuni contesti la paranoia è una virtù.

Io la Carta di Identità l'ho fatta nel 2004 e già c'è registrata l'impronta digitale. Non mi pare violi in qualche modo la privacy: non ho subito alcun trauma per questo fatto, negli ultimi cinque anni

Un mio ex collega una volta mi disse: ricorda che se la polizia o carabinieri e quant'altro vuole informazioni su di te; vanno a raccorglierle dai preti perchè anche se tu non vai mai in chiesa, ci sono il o le loro galoppine che lo informano di tutti e su tutto.
Avendo letto su Focus di qualche numero fa che attualmente il più sicuro riconoscimento sono la impronte digitali, mi viene da pensare che i nostri bravi vogliono essere certi al 100% di conoscere tutto di noi come se non bastassero le telecamere (in alcuni posti provviste anche di microfono); le mail che ci spiano; p2p spiati; microsoft che ti entra in casa insieme ad altri;ecc. ecc..
Io decisamente sono contrario anche se so che non cambia di molto la situazione aggiungendo anche le impronte

e mail che ci spiano; p2p spiati; microsoft che ti entra in casa insieme ad altri;ecc. ecc..

Il problema è proprio questo; sembrano piccole rinunce che ognuno di noi è chiamato a fare per la sicurezza quando in realtà deleghiamo ad altri parte delle nostre libertà costituzionalmente garantite.
Sono convinto che la mia corrispondenza deve essere inviolabile (a parte il caso di reati gravi in cui è firmato il provvedimento da un magistrato) come quella elettronica.
Il problema è che una mail normale è leggibilissima da chiunque; eppure non basterebbe molto.
Gnupgp è molto semplice e l'uso dei remailer e quasi alla portata dell'utente comune come l'uso di tor; attraverso questi mezzi si potrebbe arrivare a tutelare il diritto alla privacy propria di ogni cittadino.
Eppure il 99% delle persone evitano per evitare sbattimenti dichiarando che non hanno niente da nascondere.
Ok, va bene; eppure non bisogna essere terroristi per criptare le mail e solo evitare una prevaricazione della nostra privacy.
In America è in fase attuativa una proposta di legge secondo la quale tutti i nsotri acquisti/dati personali verrebbero passati (in maniera ufficlale, non solo ufficiosa nei casi ritenutii sospetti) di default ad agenzie goverantive.
A me fa molta paura (considerando che probabilmente ci andrò a vivere) pensare che se compro 6 sacchi di fertilizzante al potassio per le ortensie insieme a dell'acetone comprato magari su ebay per fare un favore alla ragazza rischio di trovarmi uomini in nero di fronte a casa che mi chiedono il motivo dell'acquisto e di giustificarlo.
Se vi interessano queste tematiche ne parleremo all'hackmetting dal 19 giugno Milano/Rho, magari ci vediamo.
Buona serata