Siamo liberi?
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Paolo
Cosworth117
rogi91
oddvod56
davide
Avalon
Ates
11 partecipanti
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Siamo liberi?
Prima di tutto: cos'è la liberta?
Credete che si possa ottenerla completamente? Credete di averla?
Quanto siamo liberi come individui, come cittadini, come italiani...come esseri umani?
Credete che si possa ottenerla completamente? Credete di averla?
Quanto siamo liberi come individui, come cittadini, come italiani...come esseri umani?
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Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori. Thor ci protegge dai demoni e dai giganti di ghiaccio, e in effetti non se ne vedono in giro.
Ates- -----------
- Numero di messaggi : 1375
Località : Laurasia
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Data d'iscrizione : 31.12.10
Re: Siamo liberi?
Io credo che la libertà sia un attributo collettivo, strutturalmente correlato e direttamente proporzionale a uguaglianza e responsabilità. La libertà assoluta è un nonsense.
Mi sento completamente libera di pensare ed essere, perché i limiti che trovo in questa sfera sono io stessa a porli: il pregiudizio, l'ignoranza... e di conseguenza posso autonomamente sconfiggerli.
La libertà di azione è un altro livello: diviene un parametro sociale e risponde alla definizione del primo paragrafo. Penso che la libertà che si desidera per se stessi debba essere offerta a ogni altro individuo, se la si vuole autentica e non manifestazione di potere.
Questo comporta uguaglianza e soprattutto responsabilità, intesa come attiva costruzione dell'uguaglianza, come assunzione di regole per sè che diano lo spazio per la libertà degli altri.
Insomma, l'esatto contrario dell'etica del privilegio che si è andata radicando nella cultura e nella società italiana.
Mi sento completamente libera di pensare ed essere, perché i limiti che trovo in questa sfera sono io stessa a porli: il pregiudizio, l'ignoranza... e di conseguenza posso autonomamente sconfiggerli.
La libertà di azione è un altro livello: diviene un parametro sociale e risponde alla definizione del primo paragrafo. Penso che la libertà che si desidera per se stessi debba essere offerta a ogni altro individuo, se la si vuole autentica e non manifestazione di potere.
Questo comporta uguaglianza e soprattutto responsabilità, intesa come attiva costruzione dell'uguaglianza, come assunzione di regole per sè che diano lo spazio per la libertà degli altri.
Insomma, l'esatto contrario dell'etica del privilegio che si è andata radicando nella cultura e nella società italiana.
Ultima modifica di Avalon il Mar 18 Gen 2011 - 15:35 - modificato 1 volta.
Re: Siamo liberi?
Oh beh, Avalon ha scritto molto di più (e molto meglio) di quanto avrei scritto io, quindi mi limito a quotarla
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
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Data d'iscrizione : 15.11.08
Re: Siamo liberi?
un uomo e sempre libero i limiti della sua libertà sono solo nella sua mente
___________________
"religione: l' arte di prendere per il culo se stessi" Io
“se hai un problema e lo puoi risolvere, perché ti arrabbi? Se hai un problema e non lo puoi risolvere, perché ti arrabbi?”
"il medico mi ha detto di riempire di botte tutti i bigotti ............ ehm in verità mi ha detto di scaricare lo stress ma vabbè siamo lì"
Re: Siamo liberi?
Grazie Davide
Odd, sono convinta anche io che i limiti della libertà siamo noi stessi a porli, e siano quindi interiori: sia in positivo, quando stabiliamo la dimensione della nostra libertà di agire nel rispetto di quella altrui, sia in negativo quando i nostri stessi pensieri, pregiudizi, paure ci impongono restrizioni consapevoli o no.
Credo che quanto invece ci viene posto dall'ambiente esterno sia più una 'condizione' posta all'espressione concreta della nostra libertà.
Odd, sono convinta anche io che i limiti della libertà siamo noi stessi a porli, e siano quindi interiori: sia in positivo, quando stabiliamo la dimensione della nostra libertà di agire nel rispetto di quella altrui, sia in negativo quando i nostri stessi pensieri, pregiudizi, paure ci impongono restrizioni consapevoli o no.
Credo che quanto invece ci viene posto dall'ambiente esterno sia più una 'condizione' posta all'espressione concreta della nostra libertà.
Re: Siamo liberi?
secondo me la vera libertà e il poter fare quello che si vuole sempre e comunque! ma ovviamente tutto ciò è deleterio se si vuol vivere in una società! per vivere in una società gli uomini devono rinunciare ad alcune libertà come per esempio la libertà di uccidere! gli uomini devono rinunciare a tutte quelle libertà individuali che distruggerebbero la libertà di un'altro! se io ho la libertà di uccidere nel momento in cui lo faccio distruggono la libertà di vivere ad un'altro! e questo non va bene! quindi il tutto si riduce alla frase "puoi fare tutto ciò che ti pare purchè non danneggi in qualche modo qualcun'altro"..ovviamente nel mondo non sempre questa frase viene rispettata anzi, rubare uccidere stuprare fare la guerra ecc sono tutti esempi di come le libertà individuali di qualcuno distruggano la libertà di qualcun'altro mettendo a rischio la società!
come individui siamo abbastanza liberi ma ovviamente dipende anche dal paese in cui vivi! nel complesso in Italia stiamo meglio rispetto ad altri paesi ma peggio rispetto ad altri...tuttavia stiamo degenerando negli ultimi anni...il fatto che un giorno non potremmo più bere l'acqua perchè è privata il fatto che non potremmo più curarci gratis come è giusto che sia il fatto che presto arriveremo al punto in cui non potremmo più esprimere un parere contrario rispetto a quello dei potenti ci sta facendo sprofondare in una dittatura che è la condizione di "società" umana con meno libertà in assoluto!
come individui siamo abbastanza liberi ma ovviamente dipende anche dal paese in cui vivi! nel complesso in Italia stiamo meglio rispetto ad altri paesi ma peggio rispetto ad altri...tuttavia stiamo degenerando negli ultimi anni...il fatto che un giorno non potremmo più bere l'acqua perchè è privata il fatto che non potremmo più curarci gratis come è giusto che sia il fatto che presto arriveremo al punto in cui non potremmo più esprimere un parere contrario rispetto a quello dei potenti ci sta facendo sprofondare in una dittatura che è la condizione di "società" umana con meno libertà in assoluto!
rogi91- Numero di messaggi : 4
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Re: Siamo liberi?
Beh la seconda parte di quello che hai scritto è un pò pessimista, sono più ottimista. Benvenuto fra noi, puoi presentarti Qui se vuoi
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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
Chuang-Tzu
Cosworth117- -------------
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Re: Siamo liberi?
La libertà di una persona finisce la dove inizia quella dell'altro.
Paolo- --------------
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Re: Siamo liberi?
Paolo ha scritto:La libertà di una persona finisce la dove inizia quella dell'altro.
Originalone
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Siamo liberi?
E la libertà dell'altro allora dove finisce?
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
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Re: Siamo liberi?
Dove inizia la tua!! Elementare Watson
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
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Re: Siamo liberi?
Ma al di la della battuta, ritengo che il concetto da me espresso anche se sintetico ha una grande importanza. Io ho sempre ritenuto che il famoso slogan cristiano "ama il prossimo tuo come te stesso" oltre essere inapplicabile è ingiusto. Non lo ho mai condiviso. Io sostengo "rispetta il prossimo tuo come te stesso" forse così può avere una sua valenza. E il concetto che la tua libertà finisce dove inizia quella dell'altro mi sembra si coniughi bene con questa posizione.
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
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Re: Siamo liberi?
"Siamo liberi di fare ciò che vogliamo, ma non siamo liberi di volere ciò che vogliamo"
kalab99- -----------
- Numero di messaggi : 954
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Località : Torino
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Data d'iscrizione : 03.04.10
Re: Siamo liberi?
Per copincollare sta roba ho dovuto spaccare le pagine di questo sito
http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/potere.htm
C'è un collegamento col tema de "la botola", i subliminali ma vedetelo voi se vi va. Comunque è interessante se volete vedere qui
http://cronologia.leonardo.it/lebon/indice.htm
Ecco il senso... leggete, io lo trovo illuminante (Gustav le Bon) qui sotto.
“Tutti i grandi movimenti devono la loro origine a grandi oratori, non a grandi scrittori.”
(Hitler)
“Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola.”
(Hitler)
“Le masse non sanno cosa farsi della libertà e, dovendone portare il peso, si sentono come abbandonate. Esse non si avvedono di essere terrorizzate spiritualmente e private della libertà e ammirano solo la forza, la brutalità e i suoi scopi, disposti a sottomettersi. Capiscono a fatica e lentamente, mentre dimenticano con facilità. Pertanto la propaganda efficace deve limitarsi a poche parole d'ordine martellate ininterrottamente finché entrino in quelle teste e vi si fissano saldamente. Si è parlato bene quando anche il meno recettivo ha capito e ha imparato.. Sacrificando questo principio fondamentale e cercando di diventare versatili si perde l'effetto perché le masse non sono capaci di assorbire il materiale, né di ritenerlo”
(Hitler - Mein Kampf)
"Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano.
(Mussolini "Dottrina del fascismo" e S.e D., vol. VIII, pag 79-80)
"Il popolo non fu mai definito. È una entità meramente astratta, come entità politica. Non si sa dove cominci esattamente, né dove finisca. L'aggettivo di sovrano applicato al popolo è una tragica burla. Il popolo tutto al più, delega, ma non può certo esercitare sovranità alcuna. I sistemi rappresentativi appartengono più alla meccanica che alla morale"
(Mussolini - Preludio al Machiavelli, in Gerarchia dell'aprile 1924. S.e.D., vol. IV, pag.109)
Al popolo non resta che un monosillabo per affermare e obbedire. La sovranità gli viene lasciata solo quando è innocua o è reputata tale, cioè nei momenti di ordinaria amministrazione.
(Mussolini - Preludio al Machiavelli, in Gerarchia dell'aprile 1924. S.e.D., vol. IV, pag.110).
"Quando mancasse il consenso, c'è la forza. Per tutti i provvedimenti anche i più duri che il Governo prenderà, metteremo i cittadini davanti a questo dilemma: o accettarli per alto spirito di patriottismo o subirli".
(Mussolini - Disc. Risposta al Ministero delle Finanze, 7 marzo 1923 - S. e D., vol III, pag 82
"La disciplina deve essere accettata. Quando non è accettata, deve essere imposta".
(Mussolini - Discorso di Udine del 20 settembre 1922 - II, 310)
« La stampa più libera del mondo intero è la stampa italiana. Il giornalismo italiano è libero perché serve soltanto una causa e un regime; è libero perché, nell'ambito delle leggi del Regime, può esercitare, e le esercita, funzioni di controllo, di critica, di propulsione. »
(Mussolini - Dalle parole rivolte ai giornalisti, a Palazzo Chigi, il 10 Ottobre 1928). - VI, 250 e 251.
«Ma che cosa è questa libertà? Esiste la libertà? In fondo, è una categoria filosofico-morale. Ci sono LE libertà: LA libertà non è mai esistita ! »
(Mussolini - Dal discorso pronunciato al Parlamento, il 15 Luglio 1923). - III, 196.
Il Fascismo è un fenomeno religioso, il prodotto di una razza. Il Fascismo è forza spirituale e religione.
(Mussolini - Discorso di Cremona, del 19 giugno 1923 - III, 170)
http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/potere.htm
C'è un collegamento col tema de "la botola", i subliminali ma vedetelo voi se vi va. Comunque è interessante se volete vedere qui
http://cronologia.leonardo.it/lebon/indice.htm
Ecco il senso... leggete, io lo trovo illuminante (Gustav le Bon) qui sotto.
“Tutti i grandi movimenti devono la loro origine a grandi oratori, non a grandi scrittori.”
(Hitler)
“Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola.”
(Hitler)
“Le masse non sanno cosa farsi della libertà e, dovendone portare il peso, si sentono come abbandonate. Esse non si avvedono di essere terrorizzate spiritualmente e private della libertà e ammirano solo la forza, la brutalità e i suoi scopi, disposti a sottomettersi. Capiscono a fatica e lentamente, mentre dimenticano con facilità. Pertanto la propaganda efficace deve limitarsi a poche parole d'ordine martellate ininterrottamente finché entrino in quelle teste e vi si fissano saldamente. Si è parlato bene quando anche il meno recettivo ha capito e ha imparato.. Sacrificando questo principio fondamentale e cercando di diventare versatili si perde l'effetto perché le masse non sono capaci di assorbire il materiale, né di ritenerlo”
(Hitler - Mein Kampf)
"Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano.
(Mussolini "Dottrina del fascismo" e S.e D., vol. VIII, pag 79-80)
"Il popolo non fu mai definito. È una entità meramente astratta, come entità politica. Non si sa dove cominci esattamente, né dove finisca. L'aggettivo di sovrano applicato al popolo è una tragica burla. Il popolo tutto al più, delega, ma non può certo esercitare sovranità alcuna. I sistemi rappresentativi appartengono più alla meccanica che alla morale"
(Mussolini - Preludio al Machiavelli, in Gerarchia dell'aprile 1924. S.e.D., vol. IV, pag.109)
Al popolo non resta che un monosillabo per affermare e obbedire. La sovranità gli viene lasciata solo quando è innocua o è reputata tale, cioè nei momenti di ordinaria amministrazione.
(Mussolini - Preludio al Machiavelli, in Gerarchia dell'aprile 1924. S.e.D., vol. IV, pag.110).
"Quando mancasse il consenso, c'è la forza. Per tutti i provvedimenti anche i più duri che il Governo prenderà, metteremo i cittadini davanti a questo dilemma: o accettarli per alto spirito di patriottismo o subirli".
(Mussolini - Disc. Risposta al Ministero delle Finanze, 7 marzo 1923 - S. e D., vol III, pag 82
"La disciplina deve essere accettata. Quando non è accettata, deve essere imposta".
(Mussolini - Discorso di Udine del 20 settembre 1922 - II, 310)
« La stampa più libera del mondo intero è la stampa italiana. Il giornalismo italiano è libero perché serve soltanto una causa e un regime; è libero perché, nell'ambito delle leggi del Regime, può esercitare, e le esercita, funzioni di controllo, di critica, di propulsione. »
(Mussolini - Dalle parole rivolte ai giornalisti, a Palazzo Chigi, il 10 Ottobre 1928). - VI, 250 e 251.
«Ma che cosa è questa libertà? Esiste la libertà? In fondo, è una categoria filosofico-morale. Ci sono LE libertà: LA libertà non è mai esistita ! »
(Mussolini - Dal discorso pronunciato al Parlamento, il 15 Luglio 1923). - III, 196.
Il Fascismo è un fenomeno religioso, il prodotto di una razza. Il Fascismo è forza spirituale e religione.
(Mussolini - Discorso di Cremona, del 19 giugno 1923 - III, 170)
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
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Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Siamo liberi?
mah, la libertà... cos'è in effetti? come diceva avalon all'inizio del thread, la libertà tout court de fa' quello che ce pare è un nonsense, perchè non è un concetto applicabile all'interno di una società. la nostra libertà inizia dove finisce quella degli altri, senza che si prevarichi o si rechi danno a nessuno.
SIAMO liberi, dunque? l'imposizione della religione e l'isolamento sociale che siamo costretti a vivere noi "senzadio" ne è la negazione lampante.
siamo liberi di non vivere secondo certi standard sociali senza dover essere emarginati? siamo liberi di accedere a tutto il sapere disponibile? siamo liberi di esprimere un'opinione differente da quella di un nostro superiore (leggi anche professore, datore di lavoro, insegnante ecc) senza essere puniti in modo subdolo con voti bassi/persecuzioni/mobbing/licenziamenti? siamo liberi di bestemmiare pubblicamente o di gridare dai tetti che dio non esiste senza dover temere ripercussioni da parte della curia locale (e della legge, visto che la pubblica blasfemia è sanzionabile)? siamo liberi di non dare il nostro otto per mille a un ente religioso (e non venitemi a dire che può essere devoluto allo stato perchè è risaputo che poi lo stato il mio 8x1000 lo spartisce tra gli enti religiosi più influenti)? siamo liberi di esprimere un'opinione davvero scomoda che abbia risonanza a livello mediatico? siamo liberi di accedere a delle cariche importanti senza piegarci ai diktat che ci permettono di avanzare di grado e continuando a mantenere le nostre opinioni? siamo liberi?
a me pare di no.
SIAMO liberi, dunque? l'imposizione della religione e l'isolamento sociale che siamo costretti a vivere noi "senzadio" ne è la negazione lampante.
siamo liberi di non vivere secondo certi standard sociali senza dover essere emarginati? siamo liberi di accedere a tutto il sapere disponibile? siamo liberi di esprimere un'opinione differente da quella di un nostro superiore (leggi anche professore, datore di lavoro, insegnante ecc) senza essere puniti in modo subdolo con voti bassi/persecuzioni/mobbing/licenziamenti? siamo liberi di bestemmiare pubblicamente o di gridare dai tetti che dio non esiste senza dover temere ripercussioni da parte della curia locale (e della legge, visto che la pubblica blasfemia è sanzionabile)? siamo liberi di non dare il nostro otto per mille a un ente religioso (e non venitemi a dire che può essere devoluto allo stato perchè è risaputo che poi lo stato il mio 8x1000 lo spartisce tra gli enti religiosi più influenti)? siamo liberi di esprimere un'opinione davvero scomoda che abbia risonanza a livello mediatico? siamo liberi di accedere a delle cariche importanti senza piegarci ai diktat che ci permettono di avanzare di grado e continuando a mantenere le nostre opinioni? siamo liberi?
a me pare di no.
Muriel- -----------
- Numero di messaggi : 1750
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Data d'iscrizione : 30.12.10
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