Michael Ruse: il darwinista che crea lo scisma tra gli atei.
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Michael Ruse: il darwinista che crea lo scisma tra gli atei.
Un nuovo libro, pubblicato dalla prestigiosa Cambridge University Press, è arrivato nelle librerie americane. Il titolo è Science and Spirituality e l’autore è l’eminente filosofo della scienza, Michael Ruse e, attraverso questo libro, vuole difendere la ragionevolezza della fede religiosa utilizzando quello che la scienza moderna ha da dire. Niente di strano se non fosse che Michael Ruse è un famoso e celebre darwinista, ateo dichiarato. E non è neppure l’ultimo arrivato…inglese, professore di filosofia e zoologia alla Florida State University e membro sia della Royal Society of Canada che dell’Associazione Americana per l’Avanzamento della Scienza. Ha ricevuto una laurea honoris causa dall’Università di Bergen, dalla McMaster University e più recentemente dall’ Università di New Brunswick. Ruse è anche il fondatore della rivista “Biology and Philosophy“.
Il filosofo e zoologo ateo è particolarmente interessato alle implicazioni della teoria evolutiva e ha sempre dichiarato che la fede in Dio è una congettura razionalmente valida ed interessante. Nei suoi innumerevoli libri ed articoli sull’argomento, ha dimostrato come la fede cristiana abbia qualcosa di positivo da guadagnare dalla conversazione con la scienza e per lui la logica del teismo cristiano è rafforzata, piuttosto che indebolita, dalla visione del mondo evolutivo. Ad esempio, l’idea cristiana della coscienza, della libertà e del male nel mondo, emerge in modo convincente dal resoconto scientifico sostenuto dall’ateissimo e famosissimo filosofo evolutivo Daniel Dennett.
Lui stesso esprime così il suo pensiero nell’articolo Perché penso che i nuovi atei siano un disastro: «Spesso mi riferisco a me stesso come una persona molto conservatrice non credente, nel senso che prendo sul serio la mia non fede e penso che anche altri dovrebbero farlo (e spesso non lo fanno). Sono cristiano solo in senso sociale. Preferisco il termine “scettico” per descrivere la mia posizione, invece di “agnostico”, questo perché il secondo termine significa “non realmente interessato”, ed invece io sono molto interessato. La parabola di Gesù dei talenti è molto importante, e anch’io sto cercando di usare ciò che è stato dato a me. Mi sono impegnato nel dibattito tra scienza e religione (più precisamente nella discussione tra darwinismo e creazionismo) ed in media tengo un discorso ogni due settimane circa».
Ruse è un ateo non rabbioso e rispettoso, per questo ha ricevuto pesanti critiche dai leader dell’ateismo mondiale. Egli continua: «Negli ultimi anni abbiamo visto la nascita e la crescita di un gruppo che la sfera pubblica ha definito i “nuovi atei”. Sono persone aggressivamente pro-scienza, specialmente pro-darwinismo e violentemente anti-religione, in particolare anti-cristianesimo. Io non sono così e per questo Richard Dawkins, nel suo The God Delusion, mi paragona a Neville Chamberlain; Jerry Coyne ha scritto un libro su di me intitolato: Può un darwiniano essere un cristiano?, e PZ Myers mi ha definito un “gobshite clueless”. Queste invettive solo perché, anche se io non sono credente, non penso che tutti i credenti siano cattivi o stupidi, e perché non credo che scienza e religione debbano scontrarsi».
Il vero motivo della rabbia di Dawkins and Co. è che Ruse sta creando un grave scisma tra gli atei evoluzionisti, molti dei quali si stanno sempre più dissociando dalle posizioni radicali dei cosiddetti “new atheist” (abbiamo già avuto modo di segnalarlo in articoli precedenti). Come Ruse, ritengono infatti che «l’atteggiamento dei “nuovi atei” stia facendo un grave disservizio alla scienza. Io difenderò fino alla morte il loro diritto di dire quel che pensano, ma il trattamento che hanno verso le religioni è patetico. Richard Dawkins viene smentito da qualsiasi filosofo o qualsiasi corso di introduzione alla religione. Orgogliosamente egli critica ciò di cui non sa nulla. Se criticassimo la teoria genetica con la stessa poca conoscenza che Dawkins ha della religione e della filosofia, lui sarebbe giustamente arrabbiato (e infatti lo era quando, trent’anni fa, Maria Midgeley attaccò il concetto del gene egoista senza avere la minima conoscenza della genetica). Sono indignato per la scarsa qualità di argomentazioni di Dawkins, Dennett, Hitchens e tutti gli altri di quel gruppo».
Il filosofo chiude la presentazione del libro con queste parole: «L’illusione di Dio di Richard Dawkins mi fa vergognare di essere ateo. Lasciatemi dire ancora una volta che io sono orgoglioso di essere al centro delle invettive degli atei moderni» (da Richard Dawkins e altri ci mettono in discredito. C’è uno scisma ateo?, The Guardian 2/11/09).
Il filosofo e zoologo ateo è particolarmente interessato alle implicazioni della teoria evolutiva e ha sempre dichiarato che la fede in Dio è una congettura razionalmente valida ed interessante. Nei suoi innumerevoli libri ed articoli sull’argomento, ha dimostrato come la fede cristiana abbia qualcosa di positivo da guadagnare dalla conversazione con la scienza e per lui la logica del teismo cristiano è rafforzata, piuttosto che indebolita, dalla visione del mondo evolutivo. Ad esempio, l’idea cristiana della coscienza, della libertà e del male nel mondo, emerge in modo convincente dal resoconto scientifico sostenuto dall’ateissimo e famosissimo filosofo evolutivo Daniel Dennett.
Lui stesso esprime così il suo pensiero nell’articolo Perché penso che i nuovi atei siano un disastro: «Spesso mi riferisco a me stesso come una persona molto conservatrice non credente, nel senso che prendo sul serio la mia non fede e penso che anche altri dovrebbero farlo (e spesso non lo fanno). Sono cristiano solo in senso sociale. Preferisco il termine “scettico” per descrivere la mia posizione, invece di “agnostico”, questo perché il secondo termine significa “non realmente interessato”, ed invece io sono molto interessato. La parabola di Gesù dei talenti è molto importante, e anch’io sto cercando di usare ciò che è stato dato a me. Mi sono impegnato nel dibattito tra scienza e religione (più precisamente nella discussione tra darwinismo e creazionismo) ed in media tengo un discorso ogni due settimane circa».
Ruse è un ateo non rabbioso e rispettoso, per questo ha ricevuto pesanti critiche dai leader dell’ateismo mondiale. Egli continua: «Negli ultimi anni abbiamo visto la nascita e la crescita di un gruppo che la sfera pubblica ha definito i “nuovi atei”. Sono persone aggressivamente pro-scienza, specialmente pro-darwinismo e violentemente anti-religione, in particolare anti-cristianesimo. Io non sono così e per questo Richard Dawkins, nel suo The God Delusion, mi paragona a Neville Chamberlain; Jerry Coyne ha scritto un libro su di me intitolato: Può un darwiniano essere un cristiano?, e PZ Myers mi ha definito un “gobshite clueless”. Queste invettive solo perché, anche se io non sono credente, non penso che tutti i credenti siano cattivi o stupidi, e perché non credo che scienza e religione debbano scontrarsi».
Il vero motivo della rabbia di Dawkins and Co. è che Ruse sta creando un grave scisma tra gli atei evoluzionisti, molti dei quali si stanno sempre più dissociando dalle posizioni radicali dei cosiddetti “new atheist” (abbiamo già avuto modo di segnalarlo in articoli precedenti). Come Ruse, ritengono infatti che «l’atteggiamento dei “nuovi atei” stia facendo un grave disservizio alla scienza. Io difenderò fino alla morte il loro diritto di dire quel che pensano, ma il trattamento che hanno verso le religioni è patetico. Richard Dawkins viene smentito da qualsiasi filosofo o qualsiasi corso di introduzione alla religione. Orgogliosamente egli critica ciò di cui non sa nulla. Se criticassimo la teoria genetica con la stessa poca conoscenza che Dawkins ha della religione e della filosofia, lui sarebbe giustamente arrabbiato (e infatti lo era quando, trent’anni fa, Maria Midgeley attaccò il concetto del gene egoista senza avere la minima conoscenza della genetica). Sono indignato per la scarsa qualità di argomentazioni di Dawkins, Dennett, Hitchens e tutti gli altri di quel gruppo».
Il filosofo chiude la presentazione del libro con queste parole: «L’illusione di Dio di Richard Dawkins mi fa vergognare di essere ateo. Lasciatemi dire ancora una volta che io sono orgoglioso di essere al centro delle invettive degli atei moderni» (da Richard Dawkins e altri ci mettono in discredito. C’è uno scisma ateo?, The Guardian 2/11/09).
terenzio- -------------
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Re: Michael Ruse: il darwinista che crea lo scisma tra gli atei.
E queste sarebbero le argomentazioni di tale personaggio? Che Dawkins viene smentito nei corsi di introduzione alla religione?Richard Dawkins viene smentito da qualsiasi filosofo o qualsiasi corso di introduzione alla religione. Sono indignato per la scarsa qualità di argomentazioni di Dawkins, Dennett, Hitchens e tutti gli altri di quel gruppo
davide- -------------
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Il fanatismo ateo è illogico e dannoso
Di Dawkins ho letto l'"illusione di dio", divertente saga di luoghi comuni. Ho davanti il recente "perché Darwin aveva ragione", spero migliore. Di Ruse conosco per intero solo un testo sul rapporto tra etica e biologia, molto interessante. Sono poi al corrente delle sue convinzioni attraverso sintesi e brani antologici.
Non direi che le critiche a Dawkins siano "eretiche" a priori solo perché questi fa parte degli atei dichiarati e "aggressivi".
In linea di principio il fanatismo ateo rappresenta una contraddizione. E' risaputo che l'onere della prova spetta a chi afferma, perciò la posizione atea corretta è quella che nega la giustezza delle dimostrazioni sull'esistenza di dio. Se invece l'ateo ne afferma l'inesistenza dovrebbe mettersi a dimostrarla, il che è assurdo per la nota ragione che non si disputa su ciò che non esiste, altrimenti passeremmo la vita a occuparci di babbo natale, della teiera di Russell ed altre amenità.
Il fanatismo ateo è poi dannoso nella pratica. Essendo una minoranza siamo nella necessità di dialogare con i credenti, cercando di stimolare la loro "laicità" su molti temi etici importanti, oggi stravolti o messi a rischio dal clericalismo dominante [img]https://2img.net/u/3213/52/67/54/smiles/23074.gif[/img]
Non direi che le critiche a Dawkins siano "eretiche" a priori solo perché questi fa parte degli atei dichiarati e "aggressivi".
In linea di principio il fanatismo ateo rappresenta una contraddizione. E' risaputo che l'onere della prova spetta a chi afferma, perciò la posizione atea corretta è quella che nega la giustezza delle dimostrazioni sull'esistenza di dio. Se invece l'ateo ne afferma l'inesistenza dovrebbe mettersi a dimostrarla, il che è assurdo per la nota ragione che non si disputa su ciò che non esiste, altrimenti passeremmo la vita a occuparci di babbo natale, della teiera di Russell ed altre amenità.
Il fanatismo ateo è poi dannoso nella pratica. Essendo una minoranza siamo nella necessità di dialogare con i credenti, cercando di stimolare la loro "laicità" su molti temi etici importanti, oggi stravolti o messi a rischio dal clericalismo dominante [img]https://2img.net/u/3213/52/67/54/smiles/23074.gif[/img]
Ultima modifica di abigail il Mar 28 Set 2010 - 23:45 - modificato 1 volta. (Motivazione : lapsus (la teiera è di Russell!))
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"Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore" (Porfirio)
Re: Michael Ruse: il darwinista che crea lo scisma tra gli atei.
abigail ha scritto:Di Dawkins ho letto l'"illusione di dio", divertente saga di luoghi comuni. Ho davanti il recente "perché Darwin aveva ragione", spero migliore. Di Ruse conosco per intero solo un testo sul rapporto tra etica e biologia, molto interessante. Sono poi al corrente delle sue convinzioni attraverso sintesi e brani antologici.
Non direi che le critiche a Dawkins siano "eretiche" a priori solo perché questi fa parte degli atei dichiarati e "aggressivi".
In linea di principio il fanatismo ateo rappresenta una contraddizione. E' risaputo che l'onere della prova spetta a chi afferma, perciò la posizione atea corretta è quella che nega la giustezza delle dimostrazioni sull'esistenza di dio. Se invece l'ateo ne afferma l'inesistenza dovrebbe mettersi a dimostrarla, il che è assurdo per la nota ragione che non si disputa su ciò che non esiste, altrimenti passeremmo la vita a occuparci di babbo natale, della teiera di Darwin ed altre amenità.
Il fanatismo ateo è poi dannoso nella pratica. Essendo una minoranza siamo nella necessità di dialogare con i credenti, cercando di stimolare la loro "laicità" su molti temi etici importanti, oggi stravolti o messi a rischio dal clericalismo dominante
Dissento. Il link è su un' area riservata, ma posso copincollarti qualcosa
http://atei.forumitalian.com/area-riservata-f12/propongo-di-eliminare-la-sezione-confronto-t1363.htm?highlight=propongo+di+eliminare+la+sezione
"sono emerse figure allucinanti anche dal versante ateo, ma soprattutto ho preso coscienza che non può esistere un confronto, è un ossimoro, nemmeno un utopia (confrontarsi su cosa?).
insomma mette noia leggere gli interventi stupidi e ripetitivi incentrati su minchiate ricavati da studi su minchiate, come se il mondo girasse attorno ai propri orticelli metafisici e che le puttanate assurgessero a cose degne di rispetto per diritto di anzianità o di radicamento.
e basta con questo rispetto e dialogo, ognuno di noi ha trovato le risposte da solo, cercandolo in prima persona; diffiderei di uno che si dicesse ateo perché convinto della cosa da altri, rimarrebbe comunque un credente suggestionabile, lo definirei un credulone.
i credini e i preti (categorie simili ma leggermente diverse) non sono qui per capire come stanno le cose, ma per cercare di carpire cosa devono aggirare per continuare a credere o far credere; ma sembra che nessuno voglia vederla così e in nome della tolleranza si lascia che si sfoghino e si esauriscano le nostre energie per i nostri ideali di libertà (perché per è lei che stiamo combattendo in realtà) in sterili discussioni con gente inutile (quando va bene), anzi spesso dannosa o semplicemente ignorante e stupida (spero di non aver dimenticato nessuno).
teniamoci quell'energia per i problemi reali (parlo delle questioni dei diritti di laicità sociale) e non abbocchiamo alle minchiate del dialogo, io vedo la sezione confronto come un occasione di depistaggio e distrazione.
non può esistere confronto, può esistere piuttosto una sezione conoscenza, dove mettere una serie di dati critici su quello che viene costantemente calpestato e che ancora purtroppo non è reato: la disonestà intellettuale e la bestemmia contro la ragione.
loro nelle loro chiese (esenti ici) parlano dal pulpito verso le pecore in maniera unilaterale, sanno bene che il confronto non ha alcun senso, non è una questione di potere assoluto ma di mancanza di senso del dialogo, dovremmo prenderne coscienza anche noi... sempre che non ci stiano trasmettendo le loro deviazioni sessuali e che ci portino a masturbarci con le parole anziché menarcelo/a sul serio.
Non dare mai spiegazioni: i tuoi amici non ne hanno bisogno e i tuoi nemici non ci crederanno comunque. (Elbert Hubbard)
ma soprattutto:
La libertà non è una cosa che si possa dare; la libertà uno se la prende, e ciascuno è libero quanto vuole esserlo.
(James Baldwin)"
Ultima modifica di Rasputin il Mar 28 Set 2010 - 10:44 - modificato 1 volta. (Motivazione : Grassettato frase chiave)
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Re: Michael Ruse: il darwinista che crea lo scisma tra gli atei.
terenzio ha scritto:
Il filosofo chiude la presentazione del libro con queste parole: «L’illusione di Dio di Richard Dawkins mi fa vergognare di essere ateo. Lasciatemi dire ancora una volta che io sono orgoglioso di essere al centro delle invettive degli atei moderni» (da Richard Dawkins e altri ci mettono in discredito. C’è uno scisma ateo?, The Guardian 2/11/09).
non deve vergognarsi di niente. Tanto non è ne un ateo antico ne moderno. E' un semplice cristiano che cerca di giustificare la sua patologia schizofrenica
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Michael Ruse: il darwinista che crea lo scisma tra gli atei.
mavalà ha scritto:terenzio ha scritto:
Il filosofo chiude la presentazione del libro con queste parole: «L’illusione di Dio di Richard Dawkins mi fa vergognare di essere ateo. Lasciatemi dire ancora una volta che io sono orgoglioso di essere al centro delle invettive degli atei moderni» (da Richard Dawkins e altri ci mettono in discredito. C’è uno scisma ateo?, The Guardian 2/11/09).
non deve vergognarsi di niente. Tanto non è ne un ateo antico ne moderno. E' un semplice cristiano che cerca di giustificare la sua patologia schizofrenica
Infatti. Ho grassettato nel copincolla qui sopra quella che a me pare la frase chiave.
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Ma non si parlava di due scienziati più o meno atei?
<<teniamoci quell'energia per i problemi reali (parlo delle questioni dei diritti di laicità sociale)
A parte questo, che condivido, confesso di non aver capito molto. Non vogliamo dialogare con i credenti in genere o solo con i "credini"?
Minoranza qual siamo, come potremmo difendere i nostri diritti senza l'appoggio dei più
"laici" all'interno della maggioranza dei credenti, almeno dichiarati?
Il topic riguarda i due scienziati: ci sono considerazioni sul tema?
A parte questo, che condivido, confesso di non aver capito molto. Non vogliamo dialogare con i credenti in genere o solo con i "credini"?
Minoranza qual siamo, come potremmo difendere i nostri diritti senza l'appoggio dei più
"laici" all'interno della maggioranza dei credenti, almeno dichiarati?
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Re: Michael Ruse: il darwinista che crea lo scisma tra gli atei.
abigail ha scritto:<<teniamoci quell'energia per i problemi reali (parlo delle questioni dei diritti di laicità sociale)
A parte questo, che condivido, confesso di non aver capito molto. Non vogliamo dialogare con i credenti in genere o solo con i "credini"?
Minoranza qual siamo, come potremmo difendere i nostri diritti senza l'appoggio dei più
"laici" all'interno della maggioranza dei credenti, almeno dichiarati?
Il topic riguarda i due scienziati: ci sono considerazioni sul tema?
Sí. Ruse dichiarandosi ateo è onesto quanto Sgarbi.
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Re: Michael Ruse: il darwinista che crea lo scisma tra gli atei.
Sgarbi, Ferrara e Pera sono atei quanto io sono cattolico.
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Re: Michael Ruse: il darwinista che crea lo scisma tra gli atei.
davide ha scritto:Sgarbi, Ferrara e Pera sono atei quanto io sono cattolico.
Esatto. Però tu almeno mi pari onesto
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