3D della poesia...e dei racconti...
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
che bravi adesso ci provo io
sorrisi
Ridono tutti, rido anche io
sorriso finto
dentro non rido, non rido per te
se solo potessimo ridere insieme
ti rincorro ma tu non ti fermi
la colpa è solo mia
mai puntare a traguardi irraggiungibili.
Rido lo stesso
mai buttare un sorriso, anche se finto.
lo so che fa schifo ma ogni tanto ci provo
sorrisi
Ridono tutti, rido anche io
sorriso finto
dentro non rido, non rido per te
se solo potessimo ridere insieme
ti rincorro ma tu non ti fermi
la colpa è solo mia
mai puntare a traguardi irraggiungibili.
Rido lo stesso
mai buttare un sorriso, anche se finto.
lo so che fa schifo ma ogni tanto ci provo
iosonoateo- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Complimenti ragazzi, leggervi e' un vero piacere... in una botta sola mi avete fatto consumare tutti i verdi a disposizione...
Sally- -------------
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lupetta- -------------
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lupetta- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Semaforo verde. Ne infilo una serie in stile "guerre stellari" quando ti devi infilare nella Morte Nera.
Sui marciapiedi o sulle strisce correndo o passeggiando con gli sguardi indaffarati, ragazze coi capelli rossi.
Mai viste tante ragazze fulve come se ne vedono di questi tempi. Molto sono finte, basta guardarle da vicino, le efelidi non tradiscono. Sono anche la parte più bella. Non avrei mai pensato di ritrovarmi a pensare di ragazze rosse. Ginger in inglese. Ragazza zenzero, come una specie di supereroina vegan.
Inizia a piovere. Era già grigio, non mi sorprende. Speriamo le All Star tengano.
Umido. Aumenta. La confortevolezza di una t-shirt svedese si vede in questi momenti. Insuperabile sotto ogni aspetto. Magari in futuro dovrei avviare un import-export di magliette svedesi da diffondere fra questo popolo accaldato, ma troppo abituato a sguazzare nel sudore nauseante.
Tuoni. Le nuvole si contornano di chiaroscuri e abbagli di un sole timido.
Le curve sono la parte più bella di un percorso.
Poi.
Poi un lampo colpì la sua auto e lui morì sul colpo.
Sui marciapiedi o sulle strisce correndo o passeggiando con gli sguardi indaffarati, ragazze coi capelli rossi.
Mai viste tante ragazze fulve come se ne vedono di questi tempi. Molto sono finte, basta guardarle da vicino, le efelidi non tradiscono. Sono anche la parte più bella. Non avrei mai pensato di ritrovarmi a pensare di ragazze rosse. Ginger in inglese. Ragazza zenzero, come una specie di supereroina vegan.
Inizia a piovere. Era già grigio, non mi sorprende. Speriamo le All Star tengano.
Umido. Aumenta. La confortevolezza di una t-shirt svedese si vede in questi momenti. Insuperabile sotto ogni aspetto. Magari in futuro dovrei avviare un import-export di magliette svedesi da diffondere fra questo popolo accaldato, ma troppo abituato a sguazzare nel sudore nauseante.
Tuoni. Le nuvole si contornano di chiaroscuri e abbagli di un sole timido.
Le curve sono la parte più bella di un percorso.
Poi.
Poi un lampo colpì la sua auto e lui morì sul colpo.
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
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Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
vedi? geniale... e mi hai ricordato - come stile, e anche per il finale! - una persona a me molto, molto cara...
(loonar...ti ho finalmente risposto, con 11 giorni di ritardo, però... scusami!)
: )
(loonar...ti ho finalmente risposto, con 11 giorni di ritardo, però... scusami!)
: )
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La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia! (M.Gandhi)
cofee- -----------
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Data d'iscrizione : 06.03.13
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Oggi mi sento così...
E io ho il vento nel cuore, e con la tempesta corro nei cieli carichi di pioggia; salgo e scendo, sfreccio rapido fra le folle che s’intrecciano in mille gorghi e spirali. E io ho il sole nel cuore, e con raggi sinuosi mi lascio scivolare fino a terra; m’immergo nella calda luce e sprofondo nel culmine del volto sorridente dove la dolce carezza m’acquieta. E io ho la pioggia nel cuore, e con gli scrosci divento acqua ridente; cado quand’essa cade e in rivoli m’addentro nei meandri oscuri, fra le pieghe di Madre Terra. E io ho la terra nel cuore, profumata pelle di chicchi di roccia; sono pietra dura e sabbia fine, zolla fertile ed erba tenera e con risa di frane corro lungo le montagne. E io sono aria nel cuore, e sono fuoco nel cuore; sono acqua, e sono terra nel cuore.
(TAIL NA BRIDE’ – ERYR NEMETON)
E io ho il vento nel cuore, e con la tempesta corro nei cieli carichi di pioggia; salgo e scendo, sfreccio rapido fra le folle che s’intrecciano in mille gorghi e spirali. E io ho il sole nel cuore, e con raggi sinuosi mi lascio scivolare fino a terra; m’immergo nella calda luce e sprofondo nel culmine del volto sorridente dove la dolce carezza m’acquieta. E io ho la pioggia nel cuore, e con gli scrosci divento acqua ridente; cado quand’essa cade e in rivoli m’addentro nei meandri oscuri, fra le pieghe di Madre Terra. E io ho la terra nel cuore, profumata pelle di chicchi di roccia; sono pietra dura e sabbia fine, zolla fertile ed erba tenera e con risa di frane corro lungo le montagne. E io sono aria nel cuore, e sono fuoco nel cuore; sono acqua, e sono terra nel cuore.
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cofee- -----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
sei una sacerdotessa wiccan?
loonar- ----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
azz....! ma lo vedi... che subito mi "inciaccio"..con te...? dunque dunque... andai su Wiki e...scoprii Wicca!
nel senso di streghetta, dici? sì sì! :D
nel senso di streghetta, dici? sì sì! :D
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cofee- -----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
non capisco 'sto rosso!
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
loonar ha scritto:non capisco 'sto rosso!
posso aiutarti...? ce l'hanno con me....come ti dicevo..e qualsiasi cosa io dica...
ma sai che ti dico?
appunto, lò (vedi, che ci iniziamo a capire....?)
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cofee- -----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
t'ho dato un verdecofee ha scritto:loonar ha scritto:non capisco 'sto rosso!
posso aiutarti...? ce l'hanno con me....come ti dicevo..e qualsiasi cosa io dica...
ma sai che ti dico?
appunto, lò (vedi, che ci iniziamo a capire....?)
mai piaciute le prese di posizione per partito preso
loonar- ----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
molto onorata....
E ora: ancora parole al vento...
(però non l'ho scritta io... ce l'ho scritta -tra le mille scartoffie- qui vicino a me, accanto al pc...)
La vita e' corta :
rompi le regole,
perdona rapidamente,
bacia lentamente,
ama veramente,
ridi senza controllo,
e non smettere mai di sorridere,
anche per un motivo strano.
E ora: ancora parole al vento...
(però non l'ho scritta io... ce l'ho scritta -tra le mille scartoffie- qui vicino a me, accanto al pc...)
La vita e' corta :
rompi le regole,
perdona rapidamente,
bacia lentamente,
ama veramente,
ridi senza controllo,
e non smettere mai di sorridere,
anche per un motivo strano.
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cofee- -----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
a mia moglie..la ragazza del motorino.
Non mi e' permesso smettere d'amarti, cosi come non mi sarebbe permesso smettere d'amare una figlia.
Non mi permetti di distrarmi da te, semplicemente iniziando a soffrire se lo faccio..
Non posso non parlarti..non posso non raccontarti la mia giornata e nemmeno non ascoltare i racconti della tua..
..quante cose non posso fare e quante ne devo fare..
Sei come una bambina che non permette a suo padre di ignorarla semplicemente piangendo di notte..
E so bene che come quel pesce rosso gettato nel laghetto, vorrei ritornare dentro quell'ampolla di vetro sul tavolo di casa, rinunciando volentieri a tutta liberta' del mondo pur restare li con te se un giorno tu mi liberassi..
..sono semplicemente felice di doverti e poterti amare..anche se il resto del mondo lo devo guardare dal vetro ricurvo di una bolla di vetro..ne vale la pena e per questo una pena non e'..
Non mi e' permesso smettere d'amarti, cosi come non mi sarebbe permesso smettere d'amare una figlia.
Non mi permetti di distrarmi da te, semplicemente iniziando a soffrire se lo faccio..
Non posso non parlarti..non posso non raccontarti la mia giornata e nemmeno non ascoltare i racconti della tua..
..quante cose non posso fare e quante ne devo fare..
Sei come una bambina che non permette a suo padre di ignorarla semplicemente piangendo di notte..
E so bene che come quel pesce rosso gettato nel laghetto, vorrei ritornare dentro quell'ampolla di vetro sul tavolo di casa, rinunciando volentieri a tutta liberta' del mondo pur restare li con te se un giorno tu mi liberassi..
..sono semplicemente felice di doverti e poterti amare..anche se il resto del mondo lo devo guardare dal vetro ricurvo di una bolla di vetro..ne vale la pena e per questo una pena non e'..
delfi68- -------------
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Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
- - - ^ _ ^, - - -
Delfi, mi hai commosso, sai? E' bellissimo, e grande, il sentimento che ti lega a lei....
E' una donna fortunata, ma anche tu, lo sei.... tienila stretta, non farla mai sentire troppo sola...
Abbracciala forte ogni volta che te lo chiede...e una volta in più...e impara a farlo anche tu...
Auguri, con il <3....
Delfi, mi hai commosso, sai? E' bellissimo, e grande, il sentimento che ti lega a lei....
E' una donna fortunata, ma anche tu, lo sei.... tienila stretta, non farla mai sentire troppo sola...
Abbracciala forte ogni volta che te lo chiede...e una volta in più...e impara a farlo anche tu...
Auguri, con il <3....
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cofee- -----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Svegliati. Il giorno ti chiama
alla tua vita: il tuo dovere.
A nient'altro che a vivere.
Strappa ormai alla notte
negatrice e all'ombra
che lo celava, quel corpo
di cui è in attesa,sommessa,
la luce nell'alba.
In piedi, afferma la retta
volontà semplice d'essere
pura vergine verticale.
Senti il tuo corpo.
Freddo, caldo? Lo dirà
il tuo sangue contro la neve
da dietro la finestra;
lo dirà
il colore sulle tue guance.
E guardi il mondo. E riposa
senz'altro impegno che aggiungere
la tua perfezione ad un altro giorno.
Il tuo compito
è sollevare la tua vita,
giocare con lei, lanciarla
come voce alle nubi,
a riafferrare le luci
che ci hanno lasciato.
Questo è il tuo destino: viverti.
Non devi fare nulla.
La tua opera sei tu, niente altro.
Pedro Salinas "La voce a te dovuta"
alla tua vita: il tuo dovere.
A nient'altro che a vivere.
Strappa ormai alla notte
negatrice e all'ombra
che lo celava, quel corpo
di cui è in attesa,sommessa,
la luce nell'alba.
In piedi, afferma la retta
volontà semplice d'essere
pura vergine verticale.
Senti il tuo corpo.
Freddo, caldo? Lo dirà
il tuo sangue contro la neve
da dietro la finestra;
lo dirà
il colore sulle tue guance.
E guardi il mondo. E riposa
senz'altro impegno che aggiungere
la tua perfezione ad un altro giorno.
Il tuo compito
è sollevare la tua vita,
giocare con lei, lanciarla
come voce alle nubi,
a riafferrare le luci
che ci hanno lasciato.
Questo è il tuo destino: viverti.
Non devi fare nulla.
La tua opera sei tu, niente altro.
Pedro Salinas "La voce a te dovuta"
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cofee- -----------
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Data d'iscrizione : 06.03.13
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
In questo periodo non ho energie per scrivere..ma meno male che ci sono sempre altri scrivono storie bellissime..non su un foglio ma nella vita reale.
laPresse ha scritto:Da sedici lunghi anni era costretta a sottoporsi a dialisi tre volte alla settimana. Poi, dopo una lunga battaglia e dopo aver resistito così a lungo, era giunto il momento che tanto aspettava, quello del trapianto di rene. Rina Zanibellato, 79enne di Paderno in provincia di Treviso, ha però deciso di rinunciare: “No, datelo a chi è più giovane di me, io la mia vita l’ho fatta”, ha detto al marito, al figlio e ai parenti, lasciando tutti a bocca aperta. Un incredibile gesto di generosità e di sacrificio, fatto per permettere che a ricevere il rene della salvezza fosse un giovane, uno dei tanti ragazzi che aveva incontrato negli anni di dialisi.Alla proposta di sottoporsi al tanto atteso trapianto, quindi, la signora ha risposto di no e ha continuato, senza mai lamentarsi, con la dialisi che faceva ormai da oltre quindici anni. Ha continuato fino a ieri, quando si è spenta nel reparto di Nefrologia dell’ospedale Ca’ Foncello. Non è la prima volta che assistiamo a gesti straordinari come questo: nel gennaio di quest’anno era stato Walter Bevilacqua, pastore della Val d'Ossola di 68 anni, a morire dopo aver rinunciato al trapianto di rene.“Sono solo, non ho famiglia. Lascio il mio posto a chi ha più bisogno di me. A chi ha figli e ha più diritto di vivere", aveva confessato al parroco poco tempo prima. L’uomo è poi deceduto durante la dialisi a cui si sottoponeva ogni settimana all’ospedale San Biagio di Domodossola. "Era proprio come lo descrivono: altruista, semplice, un gran lavoratore. – ha raccontato una delle sorelle, Iside - Sapeva che un trapianto lo avrebbe aiutato a tirare avanti, ma si sentiva in un’età nella quale poteva farne a meno. E pensava che quel rene frutto di una donazione servisse più ad altri". Era stato il parroco del paese, don Fausto Frigerio, a conoscere le intenzioni di Walter Bevilacqua, il quale si era confidato con lui tempo prima: "Me l’aveva detto durante una chiacchierata. So che l’aveva confidato anche a un conoscente con cui si trovava in ospedale per le terapie”.Di lui scrisse su L’Espresso anche Roberto Saviano: “Il suo gesto l'ho voluto leggere così: mentre tutti cercano di codificare il bene per il bambino, il bene per la famiglia, c'è stato un pastore che si è fatto da parte senza neanche sapere a chi andassero i reni che erano per lui. Si è fatto da parte e basta in nome della vita. Non la sua, quella di bambini che non conosce e non vedrà e che non sapranno mai chi ha permesso al loro padre o alla loro madre di vivere”.
delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Quando non si riesce più a sognare il dormire non è un riposare ma un tormento.
Senza i sogni la notte scivola via senza emozioni..
Sono sempre stato affacciato alla vecchia ringhiera del mio balcone sbilenco ma anzichè guardare le stelle giravo stordito nei vortici dei miei pensieri, dei miei rancori e del rammarico di chi ancora sa cadere con troppa facilità..
E ancora con quanta forza quella ragazza del motorino mi tiene per i capelli e mi urla di tornare a sognare..
Senza i sogni la notte scivola via senza emozioni..
Sono sempre stato affacciato alla vecchia ringhiera del mio balcone sbilenco ma anzichè guardare le stelle giravo stordito nei vortici dei miei pensieri, dei miei rancori e del rammarico di chi ancora sa cadere con troppa facilità..
E ancora con quanta forza quella ragazza del motorino mi tiene per i capelli e mi urla di tornare a sognare..
delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
delfi68 ha scritto:In questo periodo non ho energie per scrivere..ma meno male che ci sono sempre altri scrivono storie bellissime..non su un foglio ma nella vita reale.laPresse ha scritto:Da sedici lunghi anni era costretta a sottoporsi a dialisi tre volte alla settimana. Poi, dopo una lunga battaglia e dopo aver resistito così a lungo, era giunto il momento che tanto aspettava, quello del trapianto di rene. Rina Zanibellato, 79enne di Paderno in provincia di Treviso, ha però deciso di rinunciare: “No, datelo a chi è più giovane di me, io la mia vita l’ho fatta”, ha detto al marito, al figlio e ai parenti, lasciando tutti a bocca aperta. Un incredibile gesto di generosità e di sacrificio, fatto per permettere che a ricevere il rene della salvezza fosse un giovane, uno dei tanti ragazzi che aveva incontrato negli anni di dialisi.Alla proposta di sottoporsi al tanto atteso trapianto, quindi, la signora ha risposto di no e ha continuato, senza mai lamentarsi, con la dialisi che faceva ormai da oltre quindici anni. Ha continuato fino a ieri, quando si è spenta nel reparto di Nefrologia dell’ospedale Ca’ Foncello. Non è la prima volta che assistiamo a gesti straordinari come questo: nel gennaio di quest’anno era stato Walter Bevilacqua, pastore della Val d'Ossola di 68 anni, a morire dopo aver rinunciato al trapianto di rene.“Sono solo, non ho famiglia. Lascio il mio posto a chi ha più bisogno di me. A chi ha figli e ha più diritto di vivere", aveva confessato al parroco poco tempo prima. L’uomo è poi deceduto durante la dialisi a cui si sottoponeva ogni settimana all’ospedale San Biagio di Domodossola. "Era proprio come lo descrivono: altruista, semplice, un gran lavoratore. – ha raccontato una delle sorelle, Iside - Sapeva che un trapianto lo avrebbe aiutato a tirare avanti, ma si sentiva in un’età nella quale poteva farne a meno. E pensava che quel rene frutto di una donazione servisse più ad altri". Era stato il parroco del paese, don Fausto Frigerio, a conoscere le intenzioni di Walter Bevilacqua, il quale si era confidato con lui tempo prima: "Me l’aveva detto durante una chiacchierata. So che l’aveva confidato anche a un conoscente con cui si trovava in ospedale per le terapie”.Di lui scrisse su L’Espresso anche Roberto Saviano: “Il suo gesto l'ho voluto leggere così: mentre tutti cercano di codificare il bene per il bambino, il bene per la famiglia, c'è stato un pastore che si è fatto da parte senza neanche sapere a chi andassero i reni che erano per lui. Si è fatto da parte e basta in nome della vita. Non la sua, quella di bambini che non conosce e non vedrà e che non sapranno mai chi ha permesso al loro padre o alla loro madre di vivere”.
L'articolo di Saviano guarda caso è sul prete e non sulla donna. Quel ragazzo mi ha sfrangiato le gonadi!
Senza le ultime sei righe un bell'articolo.
E un abbraccio a Delfi, non servirà a nulla, ma ti sono vicino, quando sei giù!
loonar- ----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
pensa che per me è così (grassetto) da vent'anni!delfi68 ha scritto:Quando non si riesce più a sognare il dormire non è un riposare ma un tormento.
Senza i sogni la notte scivola via senza emozioni..
Sono sempre stato affacciato alla vecchia ringhiera del mio balcone sbilenco ma anzichè guardare le stelle giravo stordito nei vortici dei miei pensieri, dei miei rancori e del rammarico di chi ancora sa cadere con troppa facilità..
E ancora con quanta forza quella ragazza del motorino mi tiene per i capelli e mi urla di tornare a sognare..
loonar- ----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Ero per salire all'ufficio dove lavoro e lo vedo venire con aria disperata, lui un rottame umano, un rifiuto di fogna.
Ciao che fai, gli faccio duro, vedo il suo viso e le sue mani gonfie e cretose, una faccia da malato, imbottito di cortisone e altra roba.
Silvio, ho fatto un casino la mia vita è finita, sono una merda, sono una merda.
Delfina mi ha dato i soldi per riparare la macchina della padrona del ristorante, ho portato la macchina dal meccanico e me li sono mangiati, doveva funzionare, doveva funzionare.
Gli faccio, ti ricordi quando ti ho dato i soldi per l'affitto di tua madre, che ti aspettava a casa e te li sei sparati al videopoker dieci minuti dopo ?
Non mi mettere il dito della piaga, non mi dire nulla ti prego, sono una merda, un pezzo di merda, ho tradito Delfina.
Che vuoi ? I soldi ti prego dammi i soldi, se no quella non mi fa nemmeno tornare a casa, sto dormendo per terra in strada per la vergogna, non ho le medicine, sono finito, sono finito.
Quanto è il meccanico ? millecento euro, millecento euro, ti prego, fammi rivivere, ho capito i miei errori, forse è un bene cambierò, cambierò.
Non ho una lira Maurizio, non so che fare per aiutarti.
Sono finito, sono finito, mi butto dalla finestra.
Penso, se vuoi ti aiuto io.
Chiama il Romanista digli che mi dia una mano, ma che cazzo dici quello se ti becca ti stacca la testa, se non era per me ti faceva mangiare dai suoi cani.
Senti ora ho da fare, vedo un po che posso fare, rimani qui aspettami.
Faccio i miei giri per lavoro, passano le ore, eccolo li sotto, come un zecca, una faccia atterrita, la ragazza che lo accudisce lo chiama disperata, che hai fatto la padrona è preoccupata della macchina.
Maurizio oggi non posso fare nulla vai a casa ne parliamo domani, no Silvio non posso tornare, dormo nel parco.
Gli do le chiavi dell'ufficio, non ho un soldo, devo pure pagare l'affitto e il padrone mi da il pilotto lamentandosi che è nella merda.
Il giorno dopo eccolo li, lo faccio mangiare come la sera prima, gli do due soldi e me lo porto dietro, parla in continuazione, un incubo, alla fine esausto lo faccio guidare, cerco di dormire un po ma lui è un fiume di parole e non ho tregua, decido di riempirlo di botte, ma lui intuisce e si azzittisce.
Devo pagare l'affitto, i soldi sono li sul tavolo, li guardo, Delfina piange, la padrona reclama la macchina, il meccanico telefona e vuole che vada a prendere la 500 fiat.
Lui è annullato, piange come un coglione, alla fine gli faccio aspetta qui, prendo i soldi e lo accompagno dal meccanico, prova a piangere e dire grazie e che i soldi me li restituirà subito, gli do un calcio nel culo e lo mando a fare in culo.
L'indomani il padrone dell'ufficio si incazza perché vuole i soldi e impreca, vado da un cliente che non paga, mi prende in giro, domani, poi domani........... la crisi sai, la crisi.
___________________
dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
silvio ha scritto:Ero per salire all'ufficio dove lavoro e lo vedo venire con aria disperata, lui un rottame umano, un rifiuto di fogna.Ciao che fai, gli faccio duro, vedo il suo viso e le sue mani gonfie e cretose, una faccia da malato, imbottito di cortisone e altra roba.Silvio, ho fatto un casino la mia vita è finita, sono una merda, sono una merda.Delfina mi ha dato i soldi per riparare la macchina della padrona del ristorante, ho portato la macchina dal meccanico e me li sono mangiati, doveva funzionare, doveva funzionare.Gli faccio, ti ricordi quando ti ho dato i soldi per l'affitto di tua madre, che ti aspettava a casa e te li sei sparati al videopoker dieci minuti dopo ?Non mi mettere il dito della piaga, non mi dire nulla ti prego, sono una merda, un pezzo di merda, ho tradito Delfina.Che vuoi ? I soldi ti prego dammi i soldi, se no quella non mi fa nemmeno tornare a casa, sto dormendo per terra in strada per la vergogna, non ho le medicine, sono finito, sono finito.Quanto è il meccanico ? millecento euro, millecento euro, ti prego, fammi rivivere, ho capito i miei errori, forse è un bene cambierò, cambierò.Non ho una lira Maurizio, non so che fare per aiutarti.Sono finito, sono finito, mi butto dalla finestra.Penso, se vuoi ti aiuto io.Chiama il Romanista digli che mi dia una mano, ma che cazzo dici quello se ti becca ti stacca la testa, se non era per me ti faceva mangiare dai suoi cani.Senti ora ho da fare, vedo un po che posso fare, rimani qui aspettami.Faccio i miei giri per lavoro, passano le ore, eccolo li sotto, come un zecca, una faccia atterrita, la ragazza che lo accudisce lo chiama disperata, che hai fatto la padrona è preoccupata della macchina.Maurizio oggi non posso fare nulla vai a casa ne parliamo domani, no Silvio non posso tornare, dormo nel parco.Gli do le chiavi dell'ufficio, non ho un soldo, devo pure pagare l'affitto e il padrone mi da il pilotto lamentandosi che è nella merda.Il giorno dopo eccolo li, lo faccio mangiare come la sera prima, gli do due soldi e me lo porto dietro, parla in continuazione, un incubo, alla fine esausto lo faccio guidare, cerco di dormire un po ma lui è un fiume di parole e non ho tregua, decido di riempirlo di botte, ma lui intuisce e si azzittisce.Devo pagare l'affitto, i soldi sono li sul tavolo, li guardo, Delfina piange, la padrona reclama la macchina, il meccanico telefona e vuole che vada a prendere la 500 fiat.Lui è annullato, piange come un coglione, alla fine gli faccio aspetta qui, prendo i soldi e lo accompagno dal meccanico, prova a piangere e dire grazie e che i soldi me li restituirà subito, gli do un calcio nel culo e lo mando a fare in culo.L'indomani il padrone dell'ufficio si incazza perché vuole i soldi e impreca, vado da un cliente che non paga, mi prende in giro, domani, poi domani........... la crisi sai, la crisi.
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
silvio ha scritto:Ero per salire all'ufficio dove lavoro e lo vedo venire con aria disperata, lui un rottame umano, un rifiuto di fogna.Ciao che fai, gli faccio duro, vedo il suo viso e le sue mani gonfie e cretose, una faccia da malato, imbottito di cortisone e altra roba.Silvio, ho fatto un casino la mia vita è finita, sono una merda, sono una merda.Delfina mi ha dato i soldi per riparare la macchina della padrona del ristorante, ho portato la macchina dal meccanico e me li sono mangiati, doveva funzionare, doveva funzionare.Gli faccio, ti ricordi quando ti ho dato i soldi per l'affitto di tua madre, che ti aspettava a casa e te li sei sparati al videopoker dieci minuti dopo ?Non mi mettere il dito della piaga, non mi dire nulla ti prego, sono una merda, un pezzo di merda, ho tradito Delfina.Che vuoi ? I soldi ti prego dammi i soldi, se no quella non mi fa nemmeno tornare a casa, sto dormendo per terra in strada per la vergogna, non ho le medicine, sono finito, sono finito.Quanto è il meccanico ? millecento euro, millecento euro, ti prego, fammi rivivere, ho capito i miei errori, forse è un bene cambierò, cambierò.Non ho una lira Maurizio, non so che fare per aiutarti.Sono finito, sono finito, mi butto dalla finestra.Penso, se vuoi ti aiuto io.Chiama il Romanista digli che mi dia una mano, ma che cazzo dici quello se ti becca ti stacca la testa, se non era per me ti faceva mangiare dai suoi cani.Senti ora ho da fare, vedo un po che posso fare, rimani qui aspettami.Faccio i miei giri per lavoro, passano le ore, eccolo li sotto, come un zecca, una faccia atterrita, la ragazza che lo accudisce lo chiama disperata, che hai fatto la padrona è preoccupata della macchina.Maurizio oggi non posso fare nulla vai a casa ne parliamo domani, no Silvio non posso tornare, dormo nel parco.Gli do le chiavi dell'ufficio, non ho un soldo, devo pure pagare l'affitto e il padrone mi da il pilotto lamentandosi che è nella merda.Il giorno dopo eccolo li, lo faccio mangiare come la sera prima, gli do due soldi e me lo porto dietro, parla in continuazione, un incubo, alla fine esausto lo faccio guidare, cerco di dormire un po ma lui è un fiume di parole e non ho tregua, decido di riempirlo di botte, ma lui intuisce e si azzittisce.Devo pagare l'affitto, i soldi sono li sul tavolo, li guardo, Delfina piange, la padrona reclama la macchina, il meccanico telefona e vuole che vada a prendere la 500 fiat.Lui è annullato, piange come un coglione, alla fine gli faMccio aspetta qui, prendo i soldi e lo accompagno dal meccanico, prova a piangere e dire grazie e che i soldi me li restituirà subito, gli do un calcio nel culo e lo mando a fare in culo.L'indomani il padrone dell'ufficio si incazza perché vuole i soldi e impreca, vado da un cliente che non paga, mi prende in giro, domani, poi domani........... la crisi sai, la crisi.
Alexandre Dumas ha scritto:La vita è un rosario di piccole miserie, che il filosofo sgrana ridendo. Siate filosofi come me signori: mettevi a tavola e beviamo: l'avvenire non sembra mai così roseo, come quando lo si guarda attraverso un bicchiere di chambertin.
Alla tua Silvio... che sei un gran filosofo! Cin!
Sally- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Comunque l'affitto l'ho pagato, grazie Diva ! Sono sincero ma la penso come Dumas, la vita è un sogno breve ma fin quando c'è la salute è divertente
___________________
dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
silvio- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Sai silvio..finchè si ha tempo e calma si riesce a strutturare una strategia, ma quando tutto diventa difficile e massacrante si deve agire d'istinto e velocemente.
Chi sei determina le scelte e le azioni istantanee..
chi sono? ..è qui il problema che emerge con le persone come me..come noi. Che nella tempesta e nel caos, nella necessità di immediatezza ed emergenza devono essere inderogabilmente se stessi. Anni di pratica e di impegno per rideterminarsi svaniscono...si torna se stessi.
Cosi sono inverosimile come poeta ed inaccettabile come pirata..due vite e due personalità che alle volte si trovano l'una nella vita dell'altra. E non va bene..
Chi sei determina le scelte e le azioni istantanee..
chi sono? ..è qui il problema che emerge con le persone come me..come noi. Che nella tempesta e nel caos, nella necessità di immediatezza ed emergenza devono essere inderogabilmente se stessi. Anni di pratica e di impegno per rideterminarsi svaniscono...si torna se stessi.
Cosi sono inverosimile come poeta ed inaccettabile come pirata..due vite e due personalità che alle volte si trovano l'una nella vita dell'altra. E non va bene..
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
delfi68 ha scritto:
chi sono? ..è qui il problema che emerge con le persone come me..come noi. Che nella tempesta e nel caos, nella necessità di immediatezza ed emergenza devono essere inderogabilmente se stessi. Anni di pratica e di impegno per rideterminarsi svaniscono...si torna se stessi.
Cosi sono inverosimile come poeta ed inaccettabile come pirata..due vite e due personalità che alle volte si trovano l'una nella vita dell'altra. E non va bene..
Ti comprendo, spesso mi siedo e penso a me, a quello che faccio, come vedo le cose, comprendo di avere qualcosa che mi sfugge, ma è quello che sono, in effetti riemerge nella tempesta, nel caos, e quello sono io di sempre, da quando ero bambino, in guerra ed in pace.
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dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
silvio- -------------
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delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Mi sono disteso nell'erba, stranamente. L'ho fatto raramente..
Un grande e bell'albero teneva sospese le sue foglie che come farfalle danzavano tra me e il cielo..
Questo vedrei, se non fossi morto, nell'attimo prima che la terra mi riconsegni al buio..
Probabilmente, morire d'estate e' piu' opprimente per via del caldo che offre un'indesiderato affaticamento e del sole che risplende tutti i dettagli del cimitero ai pochi parenti presenti..
Disteso ai piedi dell'albero ho potuto assaggiare il sapore che ha il dispiacere di vedere per l'ultima volta il cielo e le sue nuvole, le foglie.
Avvertire i sospiri di chi non se la sente di guardare in basso verso la bara..
Tornare a casa in silenzio. Tra le ombre delle persiane socchiuse riempire delle valige di vestiti e cinture, calzini e magliette..un accappatoio. Senza sapere quanto tempo ci vorra' per portale dalla cantina, dove dormiranno un po, al cassonetto dei rifiuti..
..ma finalmente, dopo aver preso qualche fiore, la bambina mi chiama, mi alzo e decidiamo di andare a prenderci un ghiacciolo al chiosco del parco, io in cambio voglio tre baci..mi sussurra all'orecchio: se te ne do cinque me ne dai due di resto?
Fa caldo, i dettagli risplendono al sole, si va a casa al fresco, nella penombra delle nostre persiane socchiuse. Andiamo a sentire la mamma che brontola mentre chiude le valige, domani si parte presto..
Fortunatamente per osare d'assaggiare anche il sapore di morire d'inverno c'e' tempo..
Un grande e bell'albero teneva sospese le sue foglie che come farfalle danzavano tra me e il cielo..
Questo vedrei, se non fossi morto, nell'attimo prima che la terra mi riconsegni al buio..
Probabilmente, morire d'estate e' piu' opprimente per via del caldo che offre un'indesiderato affaticamento e del sole che risplende tutti i dettagli del cimitero ai pochi parenti presenti..
Disteso ai piedi dell'albero ho potuto assaggiare il sapore che ha il dispiacere di vedere per l'ultima volta il cielo e le sue nuvole, le foglie.
Avvertire i sospiri di chi non se la sente di guardare in basso verso la bara..
Tornare a casa in silenzio. Tra le ombre delle persiane socchiuse riempire delle valige di vestiti e cinture, calzini e magliette..un accappatoio. Senza sapere quanto tempo ci vorra' per portale dalla cantina, dove dormiranno un po, al cassonetto dei rifiuti..
..ma finalmente, dopo aver preso qualche fiore, la bambina mi chiama, mi alzo e decidiamo di andare a prenderci un ghiacciolo al chiosco del parco, io in cambio voglio tre baci..mi sussurra all'orecchio: se te ne do cinque me ne dai due di resto?
Fa caldo, i dettagli risplendono al sole, si va a casa al fresco, nella penombra delle nostre persiane socchiuse. Andiamo a sentire la mamma che brontola mentre chiude le valige, domani si parte presto..
Fortunatamente per osare d'assaggiare anche il sapore di morire d'inverno c'e' tempo..
delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
purtroppo posso darti solo un verde
ti offrirei una cena, anzi quando ci vediamo, pago io!
ti offrirei una cena, anzi quando ci vediamo, pago io!
loonar- ----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
..spero presto..tuttavia ultimamente sono un po scasinato. Ma poi di solito passa..
delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
delfi68 ha scritto:..spero presto..tuttavia ultimamente sono un po scasinato. Ma poi di solito passa..
non prima di ottobre. Le ferie ad agosto le ho già tutte impegnate (causa terzi), poi a settembre full immersion lavorativa. Ad ottobre se sei ancora a Milano, prendo un treno e ti raggiungo.
Spiace per la pizzata, ma non ce la faccio in quella data/quel periodo.
loonar- ----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
delfi68 ha scritto:..spero presto..tuttavia ultimamente sono un po scasinato. Ma poi di solito passa..
visto che ci sei ti dico
"(molto) bel post"
provo a chiamarti (dal lavoro)
mix- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
delfi68 ha scritto:...
..ma finalmente, dopo aver preso qualche fiore, la bambina mi chiama, mi alzo e decidiamo di andare a prenderci un ghiacciolo al chiosco del parco, io in cambio voglio tre baci..mi sussurra all'orecchio: se te ne do cinque me ne dai due di resto?
...
Sei sempre il solito...
questo passaggio in particolare, a me, fa venire la pelle d'oca. (il bacio - casto - è per la bambina )
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Amico mio/dov'è la via/dove ti porta la follia/vorrei venire anch'io con te/ma l'incertezza è forte in me!
Sono un tontolone ignorante. Never forget it please.
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delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
mix ha scritto:delfi68 ha scritto:..spero presto..tuttavia ultimamente sono un po scasinato. Ma poi di solito passa..
visto che ci sei ti dico
"(molto) bel post"
provo a chiamarti (dal lavoro)
..besos.
delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
-Su su… Svelti, veloci, piano, con calma…non v’affrettate.
Poi non scrivete subito poesie d’amore, che sono le più difficili, aspettate almeno almeno un’ottantina d’anni.
Scrivetele su un altro argomento… che ne so… sul mare, il vento, un termosifone, un tram in ritardo… ecco, che non esiste una cosa più poetica di un’altra! Eh?
Avete capito?
La poesia non è fuori, è dentro…
Cos’è la poesia, non chiedermelo più,
guardati nello specchio, la poesia sei tu…
… E vestitele bene le poesie, cercate bene le parole… dovete sceglierle!
A volte ci vogliono otto mesi per trovare una parola!
Sceglietele… che la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere.
Da Adamo ed Eva…
Lo sapete Eva quanto c’ha messo prima di scegliere la foglia di fico giusta!
“Come mi sta questa, come mi sta questa, come mi sta questa…” ha spogliato tutti i fichi del paradiso terrestre!
Innamoratevi…! Se non vi innamorate è tutto morto… morto tutto è.
Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto… dilapidate la gioia, sperperate l’allegria, siate tristi e taciturni con esuberanza!
Fate soffiare in faccia alla gente la FELICITÀ! E come si fa? …fammi vedere gli appunti che mi sono scordato… questo è quello che dovete fare…
Non sono riuscito a leggerli! Ora mi sono dimenticato.
Per trasmettere la felicità, bisogna essere FELICI.
E per trasmettere il dolore, bisogna essere FELICI.
Siate FELICI!
Dovete patire, stare male, soffrire… non abbiate paura a soffrire, tutto il mondo soffre! Eh?
E se non avete i mezzi non vi preoccupate… tanto per fare poesia una sola cosa è necessaria… tutto.
Avete capito?
E non cercate la novità… la novità è la cosa più vecchia che ci sia…
E se il verso non vi viene da questa posizione, da questa, da così, beh, buttatevi in terra! Mettetevi così!
Eccolo qua … ohooo… è da distesi che si vede il cielo…
Guarda che bellezza…perché non mi ci sono messo prima…
Cosa guardate? I poeti non guardano, vedono.
Fatevi obbedire dalle parole… Se la parola “muro”, “muro” non vi da retta, non usatela più… per otto anni, così impara!
Chi è questo, boooh non lo so!
Questa è la bellezza, come quei versi là che voglio che rimangano scritti lì per sempre…
Forza, cancellate tutto che dobbiamo cominciare!
La lezione è finita.
Ciao ragazzi, ci vediamo mercoledì, giovedì… Ciao.-
Monologo dal film "La tigre e la neve" di Roberto Benigni
Poi non scrivete subito poesie d’amore, che sono le più difficili, aspettate almeno almeno un’ottantina d’anni.
Scrivetele su un altro argomento… che ne so… sul mare, il vento, un termosifone, un tram in ritardo… ecco, che non esiste una cosa più poetica di un’altra! Eh?
Avete capito?
La poesia non è fuori, è dentro…
Cos’è la poesia, non chiedermelo più,
guardati nello specchio, la poesia sei tu…
… E vestitele bene le poesie, cercate bene le parole… dovete sceglierle!
A volte ci vogliono otto mesi per trovare una parola!
Sceglietele… che la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere.
Da Adamo ed Eva…
Lo sapete Eva quanto c’ha messo prima di scegliere la foglia di fico giusta!
“Come mi sta questa, come mi sta questa, come mi sta questa…” ha spogliato tutti i fichi del paradiso terrestre!
Innamoratevi…! Se non vi innamorate è tutto morto… morto tutto è.
Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto… dilapidate la gioia, sperperate l’allegria, siate tristi e taciturni con esuberanza!
Fate soffiare in faccia alla gente la FELICITÀ! E come si fa? …fammi vedere gli appunti che mi sono scordato… questo è quello che dovete fare…
Non sono riuscito a leggerli! Ora mi sono dimenticato.
Per trasmettere la felicità, bisogna essere FELICI.
E per trasmettere il dolore, bisogna essere FELICI.
Siate FELICI!
Dovete patire, stare male, soffrire… non abbiate paura a soffrire, tutto il mondo soffre! Eh?
E se non avete i mezzi non vi preoccupate… tanto per fare poesia una sola cosa è necessaria… tutto.
Avete capito?
E non cercate la novità… la novità è la cosa più vecchia che ci sia…
E se il verso non vi viene da questa posizione, da questa, da così, beh, buttatevi in terra! Mettetevi così!
Eccolo qua … ohooo… è da distesi che si vede il cielo…
Guarda che bellezza…perché non mi ci sono messo prima…
Cosa guardate? I poeti non guardano, vedono.
Fatevi obbedire dalle parole… Se la parola “muro”, “muro” non vi da retta, non usatela più… per otto anni, così impara!
Chi è questo, boooh non lo so!
Questa è la bellezza, come quei versi là che voglio che rimangano scritti lì per sempre…
Forza, cancellate tutto che dobbiamo cominciare!
La lezione è finita.
Ciao ragazzi, ci vediamo mercoledì, giovedì… Ciao.-
Monologo dal film "La tigre e la neve" di Roberto Benigni
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La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia! (M.Gandhi)
cofee- -----------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
@ coffee..
questa e' la piu' bella definizione del cosa e' un poeta...
questa e' la piu' bella definizione del cosa e' un poeta...
delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Assolutamente stonato!
Senza voce, senza fiato..senza scena..
Che bella.
A jelena
Tua madre non capisce quando le dici di amarmi..e vuole che glielo spieghi. Ma non hai parole per darle una risposta..
L'amore non ha nessuna forma, nessun colore..spiegare l'amore sarebbe come voler descrivere un accordo musicale che sale da un pianoforte..
Io pure per capire perche' m'ami posso solo chiudere gli occhi e ascoltare lo stesso amore che io sento per te..
Senza voce, senza fiato..senza scena..
Che bella.
A jelena
Tua madre non capisce quando le dici di amarmi..e vuole che glielo spieghi. Ma non hai parole per darle una risposta..
L'amore non ha nessuna forma, nessun colore..spiegare l'amore sarebbe come voler descrivere un accordo musicale che sale da un pianoforte..
Io pure per capire perche' m'ami posso solo chiudere gli occhi e ascoltare lo stesso amore che io sento per te..
delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
..Che persona..
Sembra il campanello di una bicicletta d'estate, un trillo allegro tra la gente.
Sembra il campanello di una bicicletta d'estate, un trillo allegro tra la gente.
delfi68- -------------
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Per atei insensibbbili
illustrazione di Mariarita Brunazzi degli amici del forum di pinu
Oscar Wilde ha scritto:Tutti, i giorni, finita la scuola, i bambini andavano a giocare nel giardino del gigante.
Era un giardino grande e bello coperto di tenera erbetta verde. Qua e là sulla erbetta, spiccavano fiori simile a stelle; in primavera i dodici peschi si ricoprivano di fiori rosa perlacei e, in autunno, davano i frutti. Gli uccelli si posavano sugli alberi e cantavano con tanta dolcezza che i bambini sospendevano i loro giochi per ascoltarli.
-Quanto siamo felici qui!- si dicevano.
Un giorno il gigante ritornò. Era stato a far visita al suo amico, il mago di Cornovaglia, e la sua visita era durata sette anni.
Alla fine del settimo anno, aveva esaurito quanto doveva dire perché la sua conversazione era assai limitata, e decise di far ritorno al castello. Al suo arrivo vide i bambini che giocavano nel giardino. -Che fate voi qui?- esclamò con voce burbera, e i bambini scapparono.
-Il mio giardino è solo mio! -disse il gigante- lo sappiano tutti: nessuno, all'infuori di me, può giocare qui dentro. Costruì un alto muro tutto intorno e vi affisse un avviso:
GLI INTRUSI SARANNO PUNITI
Era una gigante molto egoista.
I poveri bambini non sapevano più dove giocare. Cercarono di giocare sulla strada, ma la strada era polverosa e piena di sassi, e non piaceva a nessuno. Finita la scuola giravano attorno all'alto muro e parlavano del bel giardino.
-Com'eravamo felici!- dicevano tra di loro.
Poi venne la primavera, e dovunque, nella campagna, v'erano fiori e uccellini.
Soltanto nel giardino del gigante regnava ancora l'inverno.
Gli uccellini non si curavano di cantare perché non c'erano bambini e gli alberi dimenticarono di fiorire.
Una volta un fiore mise la testina fuori dall'erba, ma alla vista dell'avviso provò tanta pietà per i bambini che si ritrasse e si riaddormentò. Solo la neve e il ghiaccio erano soddisfatti.
-La primavera ha dimenticato questo giardino -esclamarono- perciò noi abiteremo qui tutto l'anno.
La neve copriva l'erba con il suo grande manto bianco e il ghiaccio dipingeva d'argento tutti gli alberi.
Poi invitarono il vento del nord. Esso venne avvolto in una pesante pelliccia e tutto il giorno fischiava per il giardino e abbatteva i camini.
-E' un posto delizioso -disse- dobbiamo invitare anche la grandine.
E la grandine venne. Tre ore al giorno essa picchiava sul tetto del castello finché ruppe le tegole; poi, quanto più veloce poteva, scorrazzava per il giardino.
Era vestita di grigio, e il suo fiato era freddo come il ghiaccio.
-Non riesco a capire perché la primavera tardi tanto a venire -disse il gigante egoista mentre, seduto presso la finestra, guardava il suo giardino gelato e bianco:
-Mi auguro che il tempo cambi.
Ma la primavera non venne mai e nemmeno l'estate. L'autunno diede frutti d'oro a tutti i giardini, ma nemmeno uno a quello del gigante.
Era sempre inverno laggiù e il vento del Nord, la Grandine, il gelo e la Neve danzavano tra gli alberi.
Una mattina il gigante udì dal suo letto: una dolce musica, risuonava tanto dolce alle sue orecchie che pensò fossero di musicanti del re che passavano nelle vicinanze. Era solo un merlo che cantava fuori dalla sua finestra, ma da tanto tempo non udiva un uccellino cantare nel suo giardino, che gli parve la musica più bella del mondo.
La Grandine cessò di danzare sulla sua testa, il Vento del Nord smise di fischiare e un profumo delizioso giunse attraverso la finestra aperta.
-Credo che finalmente la primavera sia venuta- disse il gigante; balzò dal letto e guardò fuori della finestra.
Che vide? Una visione meravigliosa. I fanciulli entrati attraverso un'apertura del muro e sedevano sui rami degli alberi.
Su ogni albero che il gigante poteva vedere c'era un bambino. Gli alberi,felici di riavere i fanciulli, s'erano ricoperti di fiori e gentilmente dondolavano i rami sulle loro testoline.
Gli uccellini svolazzavano intorno cinguettando felici e i fiori sollevavano il capo per guardare di sopra l'erba verde e ridevano. Era una bella scena. Solo in un angolo regnava ancora l'inverno.
Era l'angolo più remoto del giardino, e vi stava un bambinetto. Era tanto piccolo che non riuscire a raggiungere il ramo dell'albero e vi girava intorno piangendo disperato.
Il povero albero era ancora coperto dal gelo e dalla neve e sopra di esso il vento del nord fischiava.
-Arrampicati piccolo- disse l'albero e piegò i suoi rami quanto più poté: ma il bimbetto era troppo piccino.
A quella vista il cuore del gigante si intenerì.
-Come sono stato egoista!- disse.-Ora so perché la primavera non voleva venire.
Metterò quel bambino in cima all'albero poi abbatterò il muro e il mio giardino sarà, per sempre, il campo di giochi dei bambini. -
Era veramente addolorato per quanto aveva fatto.
Scese adagio le scale e aprì la porta d'ingresso. Ma quando i bambini lo videro, si spaventarono tanto che scapparono, e nel giardino regnò di nuovo l'inverno. Soltanto il bambinetto non scappò; i suoi occhi erano così colmi di lacrime che non vide venire il gigante. E il Gigante giunse di soppiatto dietro a lui, lo prese delicatamente nella sua mano e lo mise sull'albero. E l'albero fiorì, gli uccellini vennero a cantare e il bambino allungò le braccine, si avvicinò al collo del gigante e lo baciò.
Non appena gli altri bambini videro che il gigante non era più cattivo, ritornarono di corsa e con essi venne la primavera.
-Ora questo è il vostro giardino, bambini - disse il gigante e, presa una grande ascia, abbatté il muro.
A mezzogiorno la gente che andava al mercato vide il gigante giocare con i bambini nel giardino più bello che avessero mai veduto. Giocarono tutto il giorno e la sera i bambini salutarono il gigante.
-Dov'è il vostro piccolo amico? - disse: -Il bambino che io ho messo sull'albero?-
Il gigante l'amava più di tutti perché l'aveva baciato.
-Non lo sappiamo -risposero i bambini- se n'è andato.
-Dovete dirgli che domani deve assolutamente venire- disse il gigante.
Ma i bambini risposero che non sapevano dove abitasse e che prima non l'avevano mai veduto, e il gigante si sentì molto triste.
Ogni pomeriggio, finita la scuola, i bambini venivano a giocare con il gigante. Ma il bambinetto che il gigante prediligeva non si vide più.
Il gigante era molto buono con tutti, ma desiderava il suo piccolo amico e spesso parlava di lui.
-Quanto mi piacerebbe vederlo-diceva sovente.
Gli anni passarono, e il gigante divenne vecchio e debole. Non poteva più giocare;
sedeva in una grande poltrona e osservava i bambini mentre giocavano e ammirava il suo giardino.
-Ho molti bei fiori- diceva- ma i bambini sono i fiori più belli.
Una mattina d'inverno, mentre si vestiva,guardò fuori dalla finestra. Ora non odiava più l'inverno perché sapeva che era soltanto la primavera addormentata e che i fiori si riposavano.
Ad un tratto si fregò gli occhi sorpreso e si mise a guardare intensamente.
Era una cosa veramente meravigliosa. Nell'angolo più remoto del giardino v'era un albero interamente ricoperto di fiori bianchi. Dai rami d'oro pendevano frutti d'argento, e sotto di essi stava il bambinetto ch'egli aveva amato. Il gigante scese di corsa e, tutto acceso di gioia, uscì nel giardino. Si affrettò sull'erba e s'avvicinò al bambino.
Quando gli fu vicino si fece rosso di collera e disse:
-Chi ha osato ferirti?- perché il bambino aveva il segno di due chiodi sul palmo delle mani e sui piedi.
-Chi ha osato ferirti?- esclamò il gigante- dimmelo e io prenderò la mia grossa spada e l'ammazzerò.
-No- rispose il bambino- queste sono soltanto le ferite dell'amore.
-Chi sei?- chiese il gigante, e uno strano stupore s'impadronì di lui e s'inginocchiò dinanzi al bambino.
Il bambino gli sorrise e disse:
-Un giorno mi lasciasti giocare nel tuo giardino, oggi verrai a giocare nel mio giardino, che è il Paradiso.
Quando nel pomeriggio i fanciulli entrarono di corsa nel giardino trovarono il gigante morto, ai piedi dell'albero tutto coperto di fiori candidi.
Oscar Wilde
illustrazione di Mariarita Brunazzi degli amici del forum di pinu
___________________
- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
- Numero di messaggi : 6778
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Data d'iscrizione : 26.11.10
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
..che coincidenza..
Proprio questa mattina io e il Lele, il portinaio, osservavamo il fatto che tre bambini del caseggiato giocavano in cortile..non capitava da anni.
Nel mentre leggevo questa di Oscar W. e soppesavo la coincidenza di questa mattina..mi sono commosso fino alle lacrime..
Bellissimo racconto al momento giusto.
Un grande bacio a Niques che l'ha postata.
Proprio questa mattina io e il Lele, il portinaio, osservavamo il fatto che tre bambini del caseggiato giocavano in cortile..non capitava da anni.
Nel mentre leggevo questa di Oscar W. e soppesavo la coincidenza di questa mattina..mi sono commosso fino alle lacrime..
Bellissimo racconto al momento giusto.
Un grande bacio a Niques che l'ha postata.
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Le ferite dell'amore...
Sì, sono qui che sanguino, ma a volte l'unico modo per guarire è non resistere.
Essere fiera di portarle. Ne vale la pena.
Ma cosa mi fate dire...
Sì, sono qui che sanguino, ma a volte l'unico modo per guarire è non resistere.
Essere fiera di portarle. Ne vale la pena.
Ma cosa mi fate dire...
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Avalon ha scritto:Le ferite dell'amore...
Sì, sono qui che sanguino, ma a volte l'unico modo per guarire è non resistere.
Essere fiera di portarle. Ne vale la pena.
Ma cosa mi fate dire...
..sei bellissima.
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Avalon ha scritto:Le ferite dell'amore...
Sì, sono qui che sanguino, ma a volte l'unico modo per guarire è non resistere.
Essere fiera di portarle. Ne vale la pena.
Ma cosa mi fate dire...
L'autenticità dei sentimenti...
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
- Numero di messaggi : 6778
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Data d'iscrizione : 26.11.10
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Cofee, Delfi2 e... come faccio a dare un verde a Benigni?
Si, ha un po' rotto le palle co' sta storia della Divina Commedia ma resta sempre un grande, quello che ha fatto non si cancella.
Si, ha un po' rotto le palle co' sta storia della Divina Commedia ma resta sempre un grande, quello che ha fatto non si cancella.
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Amico mio/dov'è la via/dove ti porta la follia/vorrei venire anch'io con te/ma l'incertezza è forte in me!
Sono un tontolone ignorante. Never forget it please.
Griiper McCloubit- -----------
- Numero di messaggi : 977
Età : 63
Occupazione/Hobby : in viaggio nello spazio-tempo
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Data d'iscrizione : 14.02.12
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Il mattino era arrivato troppo presto, volevo dormire ancora, quella notte era passata in un attimo.
Era una sensazione strana come se il tempo si fosse compresso, accorciato, non lasciandomi il tempo di riprendermi dalla giornata precedente.
Mi alzai seduto sul letto, perplesso, chiedendomi dove fosse finito quel tempo.
Mi dissi hanno rubato delle ore e non so dove sono finite, due giorni si sono uniti in uno solo.
___________________
dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
silvio- -------------
- Numero di messaggi : 4404
Età : 64
Località : roma
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Data d'iscrizione : 29.11.09
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
(riunito e ribumpato)
Estate del 75.
Alle tre del mattino, qualcosa come 1500/2000 persone ..o anche di piu', sfondavano le recinzioni del cantiere, e come una colonia di formiche impazzita risaliva le scale delle decine di portoni..e tutti, divisi per famiglie ci si autoproclamava "affittuario abusivo" di un allogggio!
..dopodiche' si organizzava la resistenza...e iniziava la magia...
Era come un immenso campeggio, fatto in citta', nella primavera del '75..o giu' di li'...il palazzone era lungo..
Lungo e incompleto come un transatlatico sbilenco,
ancora nel porto prima del varo. Secchi di vernici e sacchi di gesso
sparsi qua' e la' lasciavano immaginare gli operai del giorno prima, che
sospendevano i lavori a fine giornata...qua' e la' cerano i piccoli accampamenti dei muratori del giorno prima...che non prevedendo il disastro, lasciavano li le loro scarpe da lavoro, delle bagattelle, camice, cose e affari loro...
Ma di notte l'assalto si appropriava di
tutto e annulava tutto..i lavori erano sospesi a tempo
indeterminato!..forse per sempre!!
Noi bambini, correvamo di qua e
di la..salendo e ridiscendendo le lunghissime scale giu' dal decimo
piano..fin verso la zona di guerra dei primissimi piani..
Il limite era il pianerottolo del secondo piano. Giu' "..ce' stanno e' mazzate..."..e'
pericoloso, ci sono le "bombe di fumo"..
Allora l'enorme tromba delle scale appena imbiancate e che odoravano di cemento e colle,
diventavano il piccolo mondo di una manciata di ragazzini eccitati...e
alla sera, si accendevano i fuochi su all'ultimo piano..che senno' il fumo ci avrebbe sfrattato senza bisogno della polizia...he he...nei vari
appartamenti ogni donna cucinava qualcosa sui Camping gaz da campeggio...chi aveva l'acqua gia' allacciata lavava l'insalata e riempiva le taniche.
Che poi il nemico avrebbe tagliato l'acqua..si sa!
Si mangiava pastasciutta stracotta e condita con le salse in bottiglia fatte giu al paese...i boccioni di vino de lu paese..gente seria, gente che grida, gente che
pensa e gente che si incazza e tiene comizi giu' al portone...tra una scala e l'altra..
Mi ricordo distintamente l'emozione di poter
accompagnare mia madre e altre donne,
giu' sotto ai portici, al pian terreno..in piena zona di guerra!..li gli uomini, con fare brusco e manesco organizzavano la resitenza, qualche strillo, il "funzionario" che prova a trattare..e un caleidoscopio di dialetti che minacciano, ognuno a modo loro, resistenza senza cedimenti e ripensamenti!...giu' avevamo portato i thermos e l'acqua per la notte..poi su, di filata!!
.Al calar del buio, ci rassereneva.
La polizia di notte non carica...e anche di giorno sembrava abbastanza fiacca.
Qualche celerino appoggiato al casco sul cofano del furgone..
..Si stendevano i pochi materassi e tanti, tantissimi sacchi a pelo!! ...era
il mio grande campeggio...prima di dormire si sgattaiolava su al quinto
piano, poi tra le grida delle madri fin su all'ottavo a sentire l'odore del fumo e a veder la gente che si prepara per la battaglia del mattino...tutto il lanciabile e sacrificabile, si organizzava su al solaio...ultima linea, estrema difesa di tutto quello sbilenco esercito...
..Alla fine le madri ci riunivano, tutti i piccoli in
un solo appartamento..e che diamine, mica si puo' rincorrere i ragazzini tutta la notte su per le scale, tra gli appartamenti, nascosti
su qualche pianerottolo esterno...e ci addormentavamo cosi, con i pantaloni sempre addosso, nel sacco a pelo che profumava ancora di mare e sabbia..l'odore delle vacanze dell'anno scorso..
..Al mattino una buona notizia...quest'estate al mare ci si va, non si saltano le
vacanze!! ..l'occupazione sta volta e'
andata bene, lo IACP, stanco di battagliare ci assegno' la casa..cosi come a tutti gli altri...Huppy!!..ero gia' rassegnato a saltare le vacanze a causa di quell'occupazione, e invece al campeggio..quello vero, st'estate ci si va!!!
..come ero felice con poco...
Estate del 75.
Alle tre del mattino, qualcosa come 1500/2000 persone ..o anche di piu', sfondavano le recinzioni del cantiere, e come una colonia di formiche impazzita risaliva le scale delle decine di portoni..e tutti, divisi per famiglie ci si autoproclamava "affittuario abusivo" di un allogggio!
..dopodiche' si organizzava la resistenza...e iniziava la magia...
Era come un immenso campeggio, fatto in citta', nella primavera del '75..o giu' di li'...il palazzone era lungo..
Lungo e incompleto come un transatlatico sbilenco,
ancora nel porto prima del varo. Secchi di vernici e sacchi di gesso
sparsi qua' e la' lasciavano immaginare gli operai del giorno prima, che
sospendevano i lavori a fine giornata...qua' e la' cerano i piccoli accampamenti dei muratori del giorno prima...che non prevedendo il disastro, lasciavano li le loro scarpe da lavoro, delle bagattelle, camice, cose e affari loro...
Ma di notte l'assalto si appropriava di
tutto e annulava tutto..i lavori erano sospesi a tempo
indeterminato!..forse per sempre!!
Noi bambini, correvamo di qua e
di la..salendo e ridiscendendo le lunghissime scale giu' dal decimo
piano..fin verso la zona di guerra dei primissimi piani..
Il limite era il pianerottolo del secondo piano. Giu' "..ce' stanno e' mazzate..."..e'
pericoloso, ci sono le "bombe di fumo"..
Allora l'enorme tromba delle scale appena imbiancate e che odoravano di cemento e colle,
diventavano il piccolo mondo di una manciata di ragazzini eccitati...e
alla sera, si accendevano i fuochi su all'ultimo piano..che senno' il fumo ci avrebbe sfrattato senza bisogno della polizia...he he...nei vari
appartamenti ogni donna cucinava qualcosa sui Camping gaz da campeggio...chi aveva l'acqua gia' allacciata lavava l'insalata e riempiva le taniche.
Che poi il nemico avrebbe tagliato l'acqua..si sa!
Si mangiava pastasciutta stracotta e condita con le salse in bottiglia fatte giu al paese...i boccioni di vino de lu paese..gente seria, gente che grida, gente che
pensa e gente che si incazza e tiene comizi giu' al portone...tra una scala e l'altra..
Mi ricordo distintamente l'emozione di poter
accompagnare mia madre e altre donne,
giu' sotto ai portici, al pian terreno..in piena zona di guerra!..li gli uomini, con fare brusco e manesco organizzavano la resitenza, qualche strillo, il "funzionario" che prova a trattare..e un caleidoscopio di dialetti che minacciano, ognuno a modo loro, resistenza senza cedimenti e ripensamenti!...giu' avevamo portato i thermos e l'acqua per la notte..poi su, di filata!!
.Al calar del buio, ci rassereneva.
La polizia di notte non carica...e anche di giorno sembrava abbastanza fiacca.
Qualche celerino appoggiato al casco sul cofano del furgone..
..Si stendevano i pochi materassi e tanti, tantissimi sacchi a pelo!! ...era
il mio grande campeggio...prima di dormire si sgattaiolava su al quinto
piano, poi tra le grida delle madri fin su all'ottavo a sentire l'odore del fumo e a veder la gente che si prepara per la battaglia del mattino...tutto il lanciabile e sacrificabile, si organizzava su al solaio...ultima linea, estrema difesa di tutto quello sbilenco esercito...
..Alla fine le madri ci riunivano, tutti i piccoli in
un solo appartamento..e che diamine, mica si puo' rincorrere i ragazzini tutta la notte su per le scale, tra gli appartamenti, nascosti
su qualche pianerottolo esterno...e ci addormentavamo cosi, con i pantaloni sempre addosso, nel sacco a pelo che profumava ancora di mare e sabbia..l'odore delle vacanze dell'anno scorso..
..Al mattino una buona notizia...quest'estate al mare ci si va, non si saltano le
vacanze!! ..l'occupazione sta volta e'
andata bene, lo IACP, stanco di battagliare ci assegno' la casa..cosi come a tutti gli altri...Huppy!!..ero gia' rassegnato a saltare le vacanze a causa di quell'occupazione, e invece al campeggio..quello vero, st'estate ci si va!!!
..come ero felice con poco...
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
silvio ha scritto:Il mattino era arrivato troppo presto, volevo dormire ancora, quella notte era passata in un attimo.Era una sensazione strana come se il tempo si fosse compresso, accorciato, non lasciandomi il tempo di riprendermi dalla giornata precedente.Mi alzai seduto sul letto, perplesso, chiedendomi dove fosse finito quel tempo.Mi dissi hanno rubato delle ore e non so dove sono finite, due giorni si sono uniti in uno solo.
..alla fine mancano sempre un mucchio di ore..ma mi sa che siamo noi a perdercele in stupide inutilita'..
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Infatti ogni giorno si perdono ore ore in gesti meccanici ripetitivi
Ma ogni tanto mi capita durante la notte di non percepire il tempo
Ma ogni tanto mi capita durante la notte di non percepire il tempo
___________________
dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
silvio- -------------
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Data d'iscrizione : 29.11.09
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
“Se un poeta dona le proprie carte con l’intenzione di regalare i propri patimenti, le ansie, le sue mille anime, gli altri dovrebbero ringraziarlo perché, con gli occhi rarefatti dalla follia, sta guardando il destino anche per loro.
Le foglie del destino sono vagabonde, scorrevoli e piene di baci nascosti.”
(da Alda Merini - Reato di vita - autobiografia e poesia)
Le foglie del destino sono vagabonde, scorrevoli e piene di baci nascosti.”
(da Alda Merini - Reato di vita - autobiografia e poesia)
___________________
La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia! (M.Gandhi)
cofee- -----------
- Numero di messaggi : 1741
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 06.03.13
Re: 3D della poesia...e dei racconti...
Senza alcol e senza amore, il panico tenta di stritolarmi lo stomaco.
Si aggrappa ai polmoni rubandomi il fiato.
Lo sputo via con l'anidride carbonica, ma mi lascia l'odore amaro.
Si aggrappa ai polmoni rubandomi il fiato.
Lo sputo via con l'anidride carbonica, ma mi lascia l'odore amaro.
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
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