3D della poesia...e dei racconti...

però preferisco bartali, ha più un' aura da aristocratico

Akka ha scritto:

però preferisco bartali, ha più un' aura da aristocratico

Concordo. Inoltre odio Gino Paoli con tutta la mia forza

ma pechè poi? è un ateone sinistrone pure lui!

Akka ha scritto:

ma pechè poi? è un ateone sinistrone pure lui!

Beh cosa c'entra. Mi sta antipatico e basta

Oltre alla bellissima canzone di Conte amo Nuvolari di Dalla

silvio ha scritto:Oltre alla bellissima canzone di Conte amo Nuvolari di Dalla

BRAVO!!! E la mia seconda preferita di Dalla è questa:

A chi è morto oggi ad Aleppo. A chi sta morendo ad En Nahud e a chi sa che morirà in una delle prossime notti in Texas.

Il caleidoscopio dell'umanita'..
Di quando cercando di spiegare l'amore ti imbatti in atti e fatti che controvertono la conoscenza degli aspetti antropologici, di quando l'essere umano infrange le regole della sua stessa evoluzione e diventa magico..

Io certe volte resto di stucco nel mentre girovago come un accattone di sapere tra la folla. Tra odori, parole, spintoni e sorrisi gentili di gente che cammina tutta verso la morte di questa generazione. La mia.

Un labirinto di persone e di chiasso caotico..come quando in fila alle poste o in comune osservo da vicino la persona che mi precede, indafffarata tra le sue scartoffie da presentare allo sportello, e in un'istante, inaspettatamente la sorprendo a guardare il salone distogliendosi dalla bolletta che tiene in mano e colgo il suo guizzo di umanita', il suo sogno, la sua umanita'..

E' la medicina che alle volte mi soccorre e mi riporta ad osservare il singolo e non la massa a cui appartiene..

Jin Qianyaing e suo marito Wang Binglian hanno appena festeggiato le nozze d’oro in una stanza d'ospedale, nella città di Jaxing, in Cina. Capita, a coppie anziane come loro (Jin ha 73 anni, Wang ne ha 80). Peccato che loro vivano in quello stesso ospedale, nel reparto di medicina tradizionale cinese, da 20 anni.

Wang è in emodialisi da quando, 20 anni fa, ebbe un collasso renale. Da allora, Jin non lo ha mai lasciato, ha vissuto al suo fianco, nello stesso letto a una piazza, per due decenni. Una scena tipica della loro è vita è questa: Wang dorme, Jin, nel senso opposto sullo stesso letto, legge un libro. E così trascorrono le loro giornate, in questo minuscolo spazio vitale. Ogni tanto, Jin accompagna il marito nel cortile dell’ospedale, il suo corpo anziano e debole ha ancora la forza di sollevarlo da letto, e poi rimetterlo a dormire, dopo la passeggiata. Si occupa dei suoi pasti, della sua igiene, di ogni sua piccola esigenza.

http://it.notizie.yahoo.com/in-ospedale-nello-stesso-letto-per-20-anni.html

..mentre mi appoggio mollemente alla mia ringhiera qui fuori, fumo la mia sigarettina e annuso i cucinati che risalgono per il cortile, un leggero brivido lungo i fianchi mi riporta alla mente la febbre che ho avuto a Sochi l'inverno scorso..

Un febbrone a 41 come non se ne vedevano da tempo, e proprio in quel paesone malinconico piastrellato sulle rive spoglie di quel mar Nero, che non si poteva chiamare in altro modo che Nero! ..spiaggie trascurate fatte di ciotoli, rimasuglie di cantieri e stradoni sovietici pieni di buche e polvere, mi beccai una febbre da ricovero..

Sochi.
Infiniti complessi alberghieri abbandonati, vecchie colonie estive per i figli dei lavoratori di tutta la russia, finestroni in legno malconcio, tendoni pesanti di velluto marrone che svolazzano dietro ai vetri quasi tutti rotti di quelle caserme alberghiere abbandonate..

E io li, tra quei serpentoni di cemento, in quella stanzona di un albergone felliniano, puzzolente di cinquant'anni di manutenzioni parziali e raffazzonate. Un letto in legno antico e pesante, recuperato da qualche trasloco o abbandono precipitoso e piazzato quasi nel mezzo della stanza, mi accorgevo solo tra i deliri della febbre che c'avevo anche io, in stanza, le tende gigantesche di velluto a coste fini, marrone, slisato e dall'odore di polvere e cipolle bollite.

Un silenzio insoportabile che mi consegnava a incubi e sudori..
Un silenzio che dovevo interrompere assolutamente e inevitabilmente solo accendendo un televisore degli anni 80, una marca russa di qualche stabilimento estinto, un tubo catodico d'altri tempi...
Con la febbre alta ero in preda a uno zapping maniacale tra canali in russo e armeno che mi costringeva a telegiornali locali, giornalisti improbabili, che in un russo incomprensibile da uno studiolo televisivo di cartongesso e luci sbilenche mi ipnotizzavano con le loro storie mediocri sul prezzo dei cavoli..un intervista al mercato di Adler dove una signora gigante protesta per i "pelmini scadenti"..ravioloni ripieni di poverta' e insipidita'..

..la tappezzeria giallognola, tre sedie, una diversa dall'atra attorno a un tavolo in laminato azzurro che doveva essere una cattedra di qualche scuola elementare li intorno..l'audio del televisore in monocassa rendeva piu' funerea la notte, il russo del sud sembrava ancora piu' antico del lettone a molle..

Che brividi, che freddo..che tendoni asfissianti e polverosi. Mi rendo conto di aver sempre odiato il velluto a coste, marrone e' insopportabile..e quelle tende sembravano volermi cadere addosso e strangolarmi..

Italiano morto asfissiato travolto da tendaggi sovietici. Che fine orrenda..ma mi risveglio e le tende assassine erano tranquillamente appese, era un incubo della febbre..la tv ancora accesa, riprese mosse della telecamera a spalla tra gli stradoni ingolfati dal traffico di Sochi e commenti di automobilsti enormi, pelati, che agitano pugni e bestemmiano in armeno qualche maledezione al cronista in giacca grigia, camicia marrone e cravatta blu..che orrore..sto sognando ancora o sono sveglio..non so..

..41 di febbre, perso nel tempo, in riva a un mare verdognolo come un lago inquinato ..con questi maledetti gingle pubblicitari tra un tg e l'altro, che diffusi in Mono da questo televisore scasso sembrano fanfare di un funerale di stato di tanti anni fa..

La febbre a Sochi e' cosi avvilente che uno si rassegna pure alla morte..massi chi se ne frega..tende gigantesche di tessitura socialista, consunte e polverose, fate in fretta..mi arrendo..

..stavo ancora sognando..non riconosco piu' se son sveglio o al galoppo in un incubo..

Ah..mi stringo un po nel maglione, lancio la sigaretta giu' in cortile, massi..un'occhiata ai balconi a corte, alle ringhiere del palazzo e perche' no..anche la febbre a Sochi e' tutto sommato un bel ricordo. E' difficile avere degli incubi febbrili come quelli che si possono fare laggiu'..non potevo farmeli mancare.

Che bella la vita..anche se mi viene la febbre sta sera, non sara' mai peggio che quella di allora..indimenticabile!

cazzo ho scritto per un ora ed ho cancellato tutto !

..m'e' successo ieri..sul post del governo a rompere il cazzo a gazzettiere..una poliglotta complutese da un ora persa per un clic!

Ci riprovo ma non è lo stesso

Mi chiamano a casa la sera, è morta la signora Panacci, vieni la conoscevi bene solo tu.
Prendo la macchina e vado, salgo al terzo piano, ci sono i poliziotti, i pompieri che hanno sfondato la porta.
Lei sta sul letto col telecomando in mano, la TV accesa, il canarino morto nella gabbia, sarà morta da tre giorni dice il pompiere, di solito i canarini muoiono dopo tre giorni senza bere.
Il poliziotto mi chiede se conosco un parente, qualcuno, ma io rispondo di no, era sola.
Mi chiedono il telefono, se ho notizie di parenti mi pregano di comunicarlo.
Ho venduto quella casa con la signora dentro a patto che la tenessero, mi è costato la metà del valore dell’appartamento ma avevo bisogno di soldi, ora il nuovo proprietario sarà contento, infatti la sta vendendo a più del doppio.
Sapevo solo che veniva da un paese dell’Abruzzo e trovo due persone col suo cognome, la cosa curiosa è che nella prima pagina di internet ne vengono fuori due con rogne con i carabinieri, Arrestati i fratelli Panacci, spaccio, prostituzione, aggressioni………, li chiamo ma non mi trattano bene, uno mi fa non tengo n lira , l’altro idem, mi ha rovinato mio fratello co le puttane.
Mi chiama il commissario, avete trovato parenti ? Si ma non gliene frega nulla. Lo sappiamo. Dicono che ha una figlia lei ne sa qualcosa ? Ma se non la trovate voi. Sorride.
Chiedo dove l’avete portata ? All’Obitorio.
Telefono all’Obitorio dove stranamente mi rispondono subito, Chi la vecchina, la signora Lucia ? Sembra uno scheletro è nuda ci porta un vestito, domani c’è l’esame del medico legale e poi è a vostra disposizione.
Chiedo a loro ma il funerale gli lo passa il Comune ? No No non più non ci sono i soldi, va in beneficienza, cavolo vuol dire penso, poi cade la linea.
Passo in una agenzia funebre scalcinata e chiedo quanto costa un funerale per la Panacci, cavolo 1700 euro, ma mi dispiace che finisca sola nella spazzatura, ha sempre vissuto di stenti penso.
Dal Commissariato mi avvertono che hanno trovato la figlia ma che essendo stata abbandonata da piccola non ne vuole sapere della madre, quindi via libera per il funerale, e mi pregano di dire al proprietario di prendersi la chiave, cosa strana che viene con l’avvocato.
Chiedo ai condomini e all’amministratore di fare una colletta per la Panacci, per il funerale, ma loro le collette le fanno in chiesa, risparmiano, così vado da mia moglie Rosa dammi 1700 euro, Che ci devi fare ? Il funerale alla Panacci. Sei scemo non abbiamo una lira ! Dai non rompere te li ridò. Si voglio vedere.
Con l’assegno di mia moglie vado all’agenzia, sono scalcinati e vanno subito in banca a cambiarlo, la direttrice non vuole e devo andare io farglielo cambiare.
E’ mattino piove a dirotto, il cielo è buio, grigio, la bara è lì, sono io, quello della agenzia e il dipendente, la signora Lucia è li con il vestito rimediato, piccola e scheletrita, chiudiamo Addio Signora Panacci penso aiutando a caricare la bara, svanisce nella pioggia verso il cimitero.
Il giorno dopo incontro i poliziotti, mi guardano in modo diverso, io sono per loro sempre un terrorista, ho un grosso fascicolo nella loro cantina, non potrebbero tenerlo, ma siamo in Italia, che avete da guardare ?
Ma non è come penso io, il solito guardingo sospetto che cova ? mi si avvicinano e mi salutano con rispetto hanno saputo che il pericoloso nemico ha fatto un funerale ad una vecchia sconosciuta.
Vado da un’albanese, prestami 1700 euro, li prendo e li porto a mia Moglie.

....lo so quello che vuoi dire...

Non era terrorismo. Lo so io, lo sai tu..era giustizia. Come quello che hai fatto, è una cosa da giusti, non da terroristi.

Ma per molti, quasi tutti, la giustizia è terrorismo.


Accontentati di noi delinquenti e fuorilegge, siamo gli unici a capire che non sei un terrorista ma una brava persona..

Fredda come quel calice ghiacciato che s'alza e saluta chi muore.
Oggi mi avvolge, mi abbraccia. Mi scivola addosso e attorno.
La nebbia la sfioro fatta rugiada sulla ringhiera di questa mia vecchia casa..

Sta sera guardo il cortile opaco, stretto tra braccia.
Sta sera la nebbia mi accompagna tra i ricordi che svolgo e sfilaccio e svuoto dallo scatolone che conservo nella stanza del mio palazzo della memoria..

Notae Hiemis pt.2

A che servono quelle nuvole?
A cosa questo sole sbiadito?
Ormai il clima è già senza regole
Ed il mondo dal gelo è ferito.

L’albero avanti casa sbadiglia,
la casa dietro l’albero è cupa,
l’erba secca il pianto mi consiglia,
la fragil’ luce il viso mi sciupa.

Tutto cade nel grigio profondo,
la gioia s’inchina alla tristezza,
lo spazio è sconforto in cui vi è il mondo
e la morte la vita accarezza.

Sete, le terre sono assetate
E il cielo le disseta feroce
Mentre perde le foglie l’estate
A causa di un inverno precoce.

Le rondini non cantano già più
E il paese d’improvviso è invecchiato
E da la su il cielo scaglia qua giù
Pietruzze d’acqua su un vuoto prato.

In poco tempo tutto è sfiorito,
come in poco tempo le speranze
diventano graffi e il colorito
del mondo perde le sue eleganze.

Bellissima. Io amo le poesie che parlano di rondini...

Diva ha scritto:Bellissima. Io amo le poesie che parlano di rondini...

Darrow ha scritto:

Diva ha scritto:Bellissima. Io amo le poesie che parlano di rondini...

Passeggiavo
Paesaggi di ambra e alabastro
Io vestita
Di chiaro di luna
Bocca rosso mattone
Il cielo color biacca
A ricordarmi il passato
Rondini nere
Si specchiavano
Nei vetri delle case
E tu mi fermasti
"Scusi signorina, dove si comprano i sogni in scatola?"

devo ammettere di non averci mai capito nulla di poesia: perchè una sia bella per tutti e un'altra no, per me resta un mistero.
mi ricordo quando mi passò fra le mani un libro di poesie di amore di Neruda, che dovrebbe essere un genio nel genere.
a me sembrarono praticamente tutte bruttissime...

non so che dire, da adolescente ne scrissi anche alcune (chiaramente verso sciolto e molta fantasia) ma non son mai piaciute a nessuno a cui le abbia fatte leggere.

per me son più belle le mie di quelle di neruda!!

non so che dire, se non che la modestia deve essere un mio gran pregio.

quella appena scritta da diva per me è molto bella.

è tua?

Masada78 ha scritto:devo ammettere di non averci mai capito nulla di poesia: perchè una sia bella per tutti e un'altra no, per me resta un mistero.
mi ricordo quando mi passò fra le mani un libro di poesie di amore di Neruda, che dovrebbe essere un genio nel genere.
a me sembrarono praticamente tutte bruttissime...

non so che dire, da adolescente ne scrissi anche alcune (chiaramente verso sciolto e molta fantasia) ma non son mai piaciute a nessuno a cui le abbia fatte leggere.

per me son più belle le mie di quelle di neruda!!

non so che dire, se non che la modestia deve essere un mio gran pregio.

quella appena scritta da diva per me è molto bella.

è tua?

Anche per me e' cosi. La maggior parte delle poesie non mi piace, non mi dice nulla, non mi trasmette niente. Faccio pochissime eccezioni (una e' per Leopardi). Per me la poesia non e' necessariamente in versi, comunque.

Si, quella che ho postato e' mia. Non faccio leggere le mie "produzioni" a terzi solitamente, ma questa era gia' stata "resa nota" in altri lidi e mi e' tornata alla mente per via delle rondini, uccelli che che amo particolarmente. C'e' stato un periodo in cui scrivevo haiku, poi sono passata alla prosa. Ora scrivo raramente e se lo faccio sono pensieri cosi, buttati la' su un foglio...

Diva ha scritto:

Si, quella che ho postato e' mia. Non faccio leggere le mie "produzioni" a terzi solitamente, ma questa era gia' stata "resa nota" in altri lidi e mi e' tornata alla mente per via delle rondini, uccelli che che amo particolarmente. C'e' stato un periodo in cui scrivevo haiku, poi sono passata alla prosa. Ora scrivo raramente e se lo faccio sono pensieri cosi, buttati la' su un foglio...

Uao, persino haiku!
Da quel che ne capisco non sei stata proprio una dilettante allo sbaraglio, allora.

Chissà quante volte le migliori canzoni, poesie, sceneggiature... sono marcite acerbe in un cassetto che nessuno avrà mai la pazienza di aprire.

Quando penso a quanto di ogni uomo si perda ancor prima della sua morte...
ecco, proprio in quei momenti una straziante melanconia mi porta in mano una penna ...
e vane mi sembrano tutte le chiacchiere e le contese!

Ma la mancanza di talento, e soprattutto di dedizione, lasciano tutto in un pensiero che si scorda, o in un pezzo di carta che si butterà...

"Ma le canzoni
son come i fiori
nascon da sole
e sono come i sogni
e a noi non resta
che scriverle in fretta
perché poi svaniscono
e non si ricordano più"


Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.
Jorge Luis Borges

Questo, forse, è il più grande stupore di ogni artista: scoprire negli occhi di un altro il senso di ciò che si tiene fra le mani: percepire chiaramente che non si crea, ma si lascia nascere, venire alla luce l'inconscio dell'umanità tutta intera.

L'intuizione artistica è paragonabile solo all'esperienza mistica
e questa non può esistere senza il dicibile dall'altra.

Il tutto e l'uno.

Non sarà mai la filosofia a ridurre il diaframma fra l'uno e il molteplice:
solo l'arte, il pensiero simbolico puro, può osare farlo.

E noi siamo ancora testimoni, ogni giorno, dello stupore e dell'atto,
della vittoria dell'uomo sulla ragione!


Possano le muse concedere ai nostri cuori
di restare puri dal cinismo che ogni arte sotterra
ed ogni uomo con essa.

Sempre in tema di rondini...


Tralicci neri
Volteggiano rondini
Tra i miei pensieri

Ho ritrasformato (liberamente) la tua poesia haikueggiante in un haiku (5/7/5):

pensieri neri
e voli di rondini;
vento di sera.

Grazie Darrow... Mi piace molto! come hai intuito la mia "proviene" da un haiku che avevo scritto e che poi ho modificato per creare delle assonanze, sbattendomene un po' della metrica originale... Perche' nn posti qualcosa di tuo? Sono curiosa di leggerti!

Diva ha scritto:Grazie Darrow... Mi piace molto! come hai intuito la mia "proviene" da un haiku che avevo scritto e che poi ho modificato per creare delle assonanze, sbattendomene un po' della metrica originale... Perche' nn posti qualcosa di tuo? Sono curiosa di leggerti!

Eccoti 4 haiku da bar (come li ha definiti un poeta delle mie parti), li ho scritti 'st'estate passata. (La dimensione stagionale è uno di canoni da rispettare nell'haiku originale giapponese, come ben saprai)

Ho sonno: stanco;
domani al lavoro.
Notte estiva.

Limone, vodka:
quasi-pranzo d'estate.
Barcollo lieto.

Niente da fare,
trascorro il tempo a
farlo passare.

Nessuna chance;
sole, afa, cicale:
vincono loro!

aspetto al computer
gli amici del forum
è notte inoltrata

un haiku banale

rilancio di due

Che due palle!
Elettroencefalo:
linea piatta.

Voglia di birra,
non ho sonno: che fare?
Ore piccole.

delfi68 ha scritto:Quando crescono i pupazzi..

Sta sera stavamo allestendo il compleanno di una bambola..non mi ricordo il nome.

Allora: si allestisce la tavola con i lego, si guarnisce una torta con stoffe e carta crespa..
e si dispongono gli invitati, le altre bambole e i pupazzi di improbabili animali.

Dallo scatolone è spuntato Il pupazzo di pinocchio..era il pupazzo che ha accompagnato l'infanzia di Ameliè, non si poteva dormire senza di lui, e nemmeno andare al parco, non si cenava ne pranzava..Pinocchio era il più grandissimo amore della piccola.

Pinocchio è scivolato sul fondo della scatola, che quasi nessuno s'è n'è accorto..come quando ci si addormenta la sera..nessuno può dire esattamente quando avviene.

La bambina l'ha guardato un attimo, poi mi dice..sai papà, pinocchio è cresciuto..

..non si può piangere per Il pupazzo cresciuto, cosi non ho risposto, mi son girato e ho continuato ad imbandire la tavola delle bambole..
Ma poi, nel parapiglia dei preparativi, l'ho guardato bene..lo annusato e schiacciato delicamente..
Un profumo di crema per bambini..una morbida consistenza..

I pupazzi crescono..e temo che saranno gli ultimi compleanni delle bambole a cui verrò ancora invitato..
E sinceramente..un po mi dispiace...

..eccola..sapevo di averla scritta.

Sono riuscito ancora a cantare quella ninna nanna..la bambina aveva la febbre, e allora mi cerca sempre.
Ma tutte le altre volte che sta bene..non ha tempo. Non lo sa che certe volte ho bisogno io..ed e' giusto..come scrivevo poco fa ad una mia amica..

Quando finisco sul fondo della bottiglia e mi mettono il tappo sopra..
Finche' non arrivo fino giu' per spingere e risalire su'..

I pupazzi crescono..i figli crescono..e certi, come me, invece non crescono mai. Poi certe volte si resta indietro..soli.

Ma ce la faccio.
Di solito ce la faccio..

sul verde

un corridoio verde
seguo le linee
delle piastrelle

un infermiere esce
vestito di verde
fuma e si perde

domani è dura
oggi è festa
oggi è tregua
domani si vedrà
domani si combatterà
l'alba arriverà presto
ci sveglierà l'ansia
ci bagnerà d'angoscia
poi all'ultimo laccio
della scarpa serrata
assalteremo l'ignoto
dopo il primo caffè
nel solito bar

silvio ha scritto:sul verde

un corridoio verde
seguo le linee
delle piastrelle

un infermiere esce
vestito di verde
fuma e si perde

Per silvio.
http://atei.forumitalian.com/t1625-3d-della-poesiae-dei-racconti#14426


Bisogna viaggiare..

http://atei.forumitalian.com/t2089-3d-dei-viaggi

Grazie amico mio

Voglio provarci anche io a scrivere qualche Haiku

Cerco nel letto
La pace dei miei sensi:
le tre di notte.

Le auto corrono
Verso il sole che si alza
Ed io mi sveglio.

Sono banali però dovevo provarci :rassegnato:

Invece niente male continua

Ogni famiglia, quando nasce un bambino
lo vuole intelligente;
io con l'intelligenza
ho rovinato tutta la mia vita.
Spero solo che il bimbo si dimostri
stupido e ignorante:
coronerà così una vita placida
diventando ministro.

(Sou-Che, cina III sec. a.c.)

imbrago basso
alta roccia strapiomba
nodo bulino

silvio ha scritto:Invece niente male continua

Uh... Grazie

era sparito
da anni
lo vedo
per strada
come stai
è capodanno
che fai
lavoro oggi
e poi
mia moglie
è sola
a casa
è timida
falla venire
da me
ti aspettiamo
vieni dopo
a mezzanotte
brindiamo insieme
al futuro
va bene
grazie silvio
due famiglie
due amici
ritrovati insieme
domani poi
spariremo ancora

silvio ha scritto:era sparito
da anni
lo vedo
per strada
come stai
è capodanno
che fai
lavoro oggi
e poi
mia moglie
è sola
a casa
è timida
falla venire
da me
ti aspettiamo
vieni dopo
a mezzanotte
brindiamo insieme
al futuro
va bene
grazie silvio
due famiglie
due amici
ritrovati insieme
domani poi
spariremo ancora

Bellissima e sincera. Mi piace!

Le mie due righe per loro..

Come la Terra e la Luna.
E io semplice abitante di questo pianeta, a guardarvi girare una attorno all'altra, madre e figlia in una danza gravitazionale perfetta..
Jelena e Amelie'. La Terra e la Luna.

Quale piu' grande privilegio si puo' sperare, se non poter ammirare il mare, le montagne e ogni altro paesaggio della Terra, per poi di notte, ogni notte, incantarsi al passaggio della sua Luna..

Aprono la cella
è piccola e fredda
la coperta è sporca
tracce di vomito
non ho altro
il vetro è rotto
inverno freddo nevica
isolamento
sento le voci
detenuti
chiudo gli occhi
accetto la coperta
non ci faccio più caso
sogno sogno sveglio
musiche lontane montagne
sono un pastore
le pecore vanno
l'altipiano si apre
mi impicco ?
mi taglio le vene ?
no non l'avranno vinta
allora sogno ancora
sono un pastore
pecore buone mangiano l'erba
i cani mi salutano
sono felici

Domani si parte
si puliscono le armi
si riempiono i caricatori
siete pronti ragazzi
siete pronti
potete venire in azione
non pensate
cercate il sonno
riposatevi dormite
l'indomani piove
piove di brutto
una pioggia madre
amo questa pioggia
mi sento protetto
rido alle nubi
continua amica continua

@ Silvio


Uomini come roccie
Uomini come pietraie
Altri come sabbia, su cui ogni traccia scompare in fretta.

Alcuni come terra fertile e nei solchi che li segnano, tracciati dall'aratro d'acciao, germogliano le spighe.

Questo thread è un capolavoro

..e' un'angolo di introspezione, e' una terrazza sui paesaggi della vita, e' un'auto di notte nella quale ognuno si racconta.

E' il canale 51 della banda lunga, dove si sentono i monologhi di chi trasmette verso tutti e nessuno..senza aspettarsi risposte, senza sapere se qualcuno ascolta...

delfi68 ha scritto:..e' un'angolo di introspezione, e' una terrazza sui paesaggi della vita, e' un'auto di notte nella quale ognuno si racconta.

E' il canale 51 della banda lunga, dove si sentono i monologhi di chi trasmette verso tutti e nessuno..senza aspettarsi risposte, senza sapere se qualcuno ascolta...

Interessante perché non tutti - forse solo pochi, che hanno avuto una percezione dei retroscena - capiscono. Io per esempio capisco bene quel che scrive Silvio...ormai lo sai, è uno di noi

..confermo, e' cosi..

Silvio l'ho conosciuto al tavolino di un bar, sul piazzale della stazione centrale di Milano, tirava un vento davvero forte..volava tutto li in giro..

Ma e' un uomo dallo sguardo saldo, dalla voce ferma..dalla storia complessa. Ne il vento li intorno, ne l'uragano al suo interno, lo spostavano di un passo..

E' piacevole parlargli e ascoltarlo..

Uno di noi.

Grazie e ricambio

buttare giù due righe anche male, non importa, fa bene e la cosa è in effetti come dice Delfi, qualcosa di notturno, un auto che va.

piacciono anche a me le perle di Silvio

Qualcuno ha la traduzione in Italiano di questa meravigliosa poesia di Celaya ?
Io l'avevo ma non la trovo più.

Sancho-bueno, Sancho-arcilla, Sancho-pueblo,
tu lealtad se supone,
tu aguante parece fácil,
tu valor tan obligado como en la Mancha lo eterno.
Sancho-vulgar, Sancho-hermano,
Sancho, raigón de mi patria que aún con dolores perduras,
y, entre cínico y sagrado, pones tu pecho a los hechos,
buena cara a malos tiempos.

Sancho que damos por nada,
mas presupones milenios de humildad bien aceptada,
no eres historia, te tengo
como se tiene la tierra patria y matria macerada.

Sancho-vulgo, Sancho-nadie, Sancho-santo,
Sancho de pan y cebolla,
trabajado por los siglos de los siglos, cotidiano,
vivo y muerto, soterrado.

Se sabe sin apreciarlo que eres quien es, siempre el mismo,
Sancho-pueblo, Sancho-ibero,
Sancho entero y verdadero,
Sancho de España es más ancha que sus mil años y un cuento.

Vivimos como vivimos porque tenemos aún tripas,
Sancho Panza, Sancho terco.
Vivimos de tus trabajos, de tus hambres y sudores,
de la constancia del pueblo, de los humildes motores.

Sancho de tú te la llevas,
mansa sustancia sin mancha,
Sancho-Charlot que edificas como un Dios a bofetadas,
Sancho que todo lo aguantas.

Sancho con santa paciencia,
Sancho con buenas alforjas,
que en el último momento nos das, y es un sacramento,
el pan, el vino y el queso.

Pueblo callado, soporte
de los fuegos de artificio que con soberbia explotamos,
Sancho-santo, Sancho-tierra, Sancho-ibero,
Sancho-Rucio y Rucio-Sancho que has cargado con los fardos.

Cervantes parafrasado...lo siento, demasiado castellano incluso para mí que lo entiendo...