Umberto Eco: "Internet? Ha dato diritto di parola agli imbecilli"

Umberto Eco: "Internet? Ha dato diritto di parola agli imbecilli: prima parlavano solo al bar e subito venivano messi a tacere"



"I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli". Parola di Umberto Eco che attacca così internet dopo aver ricevuto all'Università di Torino la laurea honoris causa in "Comunicazione e Cultura dei media". "Prima – ha detto Eco - parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli".
Per Eco il web sarebbe un vero e proprio "dramma" perché promuoverebbe "lo scemo del villaggio a detentore della verità". La struttura di internet, secondo Eco, favorirebbe infatti il proliferare di bufale. .." (CONTINUA NEL LINK)


La metto come l'ho trovata...

Sì, so cio' che diceva del web Umberto Eco, infatti io ho chiesto a mio fratello di aiutarmi in qualche post ma mi ha risposto che lui  quelle idiozie non le scriveva. Certo fu l'unico a prendere al classico dai preti 10 al tema d'Italiano, non era mai accaduto un 10 al tema, casomai complessivamente, scritto e orale, e fu a lungo celebrato per cio'. Speriamo che, con la sua laurea in legge riesca a fare soldi con la pala, visto che non poteva sentire la puzza dell'alcol che sveniva...
Però c'è una cosa che Eco trascurava, la volontà di comunicare. I miei genitori mi raccontavano che quando erano bambini sul Corriere dei Piccoli e su altri giornalini c'erano degli appelli che ti strappavano la lacrimuccia e che dicevano, ad es, sono un bambino timido e solo, non ho amici, scrivetemi a questo indirizzo, e tutti a mandargli lettere e cartoline, poi ad alcuni rispondeva, ad altri no, faceva una cernita. Altri, invece, erano inguaiati, e dicevano che erano malati, non potevano camminare, si erano presi la polio, volevano ricevere delle cartoline, insomma il web ha aiutato tanta gente che si sente meno sola, però ha creato tanti asini nel senso che uno non può fare una critica a Dante solo con Wikipedia, ha bisogno di molti testi scritti da autorevoli saggi, e un tempo si studiava su molti libri, ora si cerca Wikipedia e si é anche perplessi nel sapere che Dante mai tornò a morire a  Fiorenza.

marisella ha scritto:... Però c'è una cosa che Eco trascurava, la volontà di comunicare. I miei genitori mi raccontavano che quando erano bambini sul Corriere dei Piccoli e su altri giornalini c'erano degli appelli che ti strappavano la lacrimuccia e che dicevano, ad es, sono un bambino timido e solo, non ho amici, scrivetemi a questo indirizzo, e tutti a mandargli lettere e cartoline, poi ad alcuni rispondeva, ad altri no, faceva una cernita. Altri, invece, erano inguaiati, e dicevano che erano malati, non potevano camminare, si erano presi la polio, volevano ricevere delle cartoline, insomma il web ha aiutato tanta gente che si sente meno sola...

Oggi piove a dirotto, Trovo un passatempo gradevole picchiettare qualcosa qui dentro, tra amici di lunga data.

Ieri non pioveva. Un mio vecchio amico (in carne ed ossa) si è trasferito da poco qui vicino a me. Siccome anche lui ora ha poco lavoro, ogni tanto lo chiamo e ci facciamo delle lunghe passeggiate per le stradine di campagna, a spettegolare dei nostri conoscenti, a ricordare questo o quell'episodio della nostra gioventù. Oppure, come diceva De Gregori in quella canzone, a parlare di politica, estetica e matematica...



Trovo il conversare di persona, qualsiasi persona, molto più verace e appagante che digitare su di una tastiera. Era il grande Epicuro, il più saggio dei saggi filosofi greci, ad ammonire l'uomo del suo, e del nostro tempo, che le cose davvero essenziali, e davvero naturali, di cui una persona non può fare a meno sono il mangiare, l'avere un tetto sulla testa ed avere degli amici. In tre dimensioni sono meglio, virtuali se, e solo se, non si hanno alternative su due piedi.

Per i grafomani di ogni risma e latitudine, scrivere qualcosa e ritrovarsela pubblicata in Mondo visione è una tentazione irresistibile. Tralasciando un attimo il contenuto di questi scritti, bisogna sempre pensare che quando si posta qualcosa qui dentro, e in qualsiasi altro blog, sì è un po' come quel suonatore con il cappello che si esibisce in un grande centro commerciale: è visibile a tutti, ma la quasi totalità dei clienti passa senza neanche dargli una occhiata. E lui è al terzo piano di uno dei migliaia dei centri commerciali aperti in quel giorno.

Sì, certo é più appagante conversare di persona, però può capitare che uno abiti a Cuneo, l'altro a Caltanissetta, l'altro alle Valli di Comacchio, altri a Milano, Roma, a Augusta Vindelicum chi vuoi checi abiti giusto Raspu, ma c'è il supermarket là? Per cui si inzia a chiacchierare. Io avevo due cari amici nel primo forum ove incappai che ora si é dissolto, Spazioforum, e mi raccontarono che qualche mese prima si erano riuniti in 12- come gli Apostoli, a Pazza di Spagna per andare in un ristorante, tutto bene, si sono trovati bene. Dopo una settimana l'amico di Milano telefo a quello di Roma e gli dice che ha degli affari nell'Urbe e se si possono vedere a cena fuori, l'altro dice di sì, ma era già scocciato. Passano 3 settimane e sempre l'amico di MIlano dice che ha degli impegni a Roma e se si possono rivedere al ristorante, come sempre, ma l'amico di Roma non ne aveva alcuna voglia e glielo dice, litigano e salta l'amicizia reale e virtuale. Ecco, a volte, é meglio l'amicizia virtuale.
Cmq ti ho fatto tanti esempii in cui i bambini sono malati
hanno difficoltà a comunicare e col web si sentono meno soli. Però so che vi sono molti tipi di siti, siti per chi vuole chiacchierare e basta, siti per chi vuole scopare, anche ammucchiata é possibile, basta pagare.