Poveri ragazzi iraniani...
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Poveri ragazzi iraniani...
Che brutta situazione...
TEHERAN - Violenti scontri con le forze di sicurezza iraniane sono scoppiati oggi nel centro di Teheran, dove diverse decine di migliaia di manifestanti sono scesi in strada per rinnovare le proteste contro l'esito delle discusse presidenziali del 12 giugno, che sancirono la conferma in carica di Mahmoud Ahmadinejad ma che da più parti sono state condannate come viziate da pesanti brogli. Negli scontri è rimasto coinvolto anche Mohammed Khatami. L'ex presidente riformatore iraniano è stato aggredito durante la manifestazione da un gruppo di oltranzisti fedeli al regime. L'episodio è stato denunciato dal sito filo-riformista online «ParlemenNews.ir», secondo cui Khatami è stato aggredito fisicamente dagli assalitori, che «gli hanno fatto cadere il turbante» e «volevano picchiarlo». L'ex presidente iraniano, in carica dall'agosto '97 all'agosto 2005, è stato però difeso «dai suoi sostenitori», che hanno «opposto resistenza» agli avversari. Alla fine sono «intervenuti» agenti della polizia anti-sommossa. Poi sostenitori del regime del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad hanno attaccato l'auto del capo dell'opposizione Mir Hossein Mussavi, costringendolo ad allontanarsi dalla manifestazione.
LA MANIFESTAZIONE - I dimostranti hanno approfittato delle celebrazioni per la Giornata di «Quds», cioè Gerusalemme, che si svolgono ogni anno in segno di solidarietà nei confronti del popolo palestinese: fin dall'inizio dei cortei hanno occupato i punti strategici della capitale, per poi muoversi in senso concentrico verso la centralissima piazza Vali Asr, e da lì procedere in direzione dell'Università. Ben presto i contestatori, tra cui un elevato numero di donne, in massima parte molto giovani, hanno preso a scandire slogan a sostegno del leader dell'opposizione Mir Hossein Mousavi, il principale avversario sconfitto ufficialmente da Ahmadinejad alle elezioni: «Ya Hossein! Mir Hossein!», gridava la folla, che ha anche reclamato la scarcerazione dei dissidenti imprigionati sulla scia dei disordini dei mesi scorsi. «Nè Gaza nè Libano, io mi sacrificherò per l'Iran!», o «Non abbiate paura, siamo tutti insieme!», cantavano i dimostranti, quasi tutti vestiti di verde, il colore adottato a suo tempo da Mousavi per la propria campagna elettorale; e intanto procedevano nella loro marcia verso l'ateneo, dove è previsto un discorso del controverso presidente della Repubblica Islamica.
BASTONATE - A contrastare gli oppositori erano stati però schierati centinaia di agenti in assetto anti-sommossa e di membri della milizia ultra-islamica «Basiji». Ben presto la situazione è degenerata, e i poliziotti hanno preso a bastonare i manifestanti; almeno dieci gli arresti, secondo quanto riferito da testimoni oculari. Ieri il famigerato Corpo della Guardie della Rivoluzione, gli ex «pasdaran» ora trasformati in unità di elite, avevano diramato un pubblico avviso, nel quale si metteva in guardia dal tentare iniziative di protesta, perché queste sarebbero state stroncate «con decisione». Ai cortei di contestazione, i primi di tali dimensioni dal 19 luglio, dovrebbero presto unirsi anche l'altro candidato anti-Ahmadinejad, Mehdi Karroubi, nonchè l'ex presidente filo-riformista Mohammed Khatami, insieme ai rispettivi sostenitori: a quel punto la tensione nelle strade non potrebbe che aggravarsi ulteriormente.
18 settembre 2009
http://www.corriere.it/esteri/09_settembre_18/iran_scontri_piazza_a96e10fc-a424-11de-a9bb-00144f02aabc.shtml
TEHERAN - Violenti scontri con le forze di sicurezza iraniane sono scoppiati oggi nel centro di Teheran, dove diverse decine di migliaia di manifestanti sono scesi in strada per rinnovare le proteste contro l'esito delle discusse presidenziali del 12 giugno, che sancirono la conferma in carica di Mahmoud Ahmadinejad ma che da più parti sono state condannate come viziate da pesanti brogli. Negli scontri è rimasto coinvolto anche Mohammed Khatami. L'ex presidente riformatore iraniano è stato aggredito durante la manifestazione da un gruppo di oltranzisti fedeli al regime. L'episodio è stato denunciato dal sito filo-riformista online «ParlemenNews.ir», secondo cui Khatami è stato aggredito fisicamente dagli assalitori, che «gli hanno fatto cadere il turbante» e «volevano picchiarlo». L'ex presidente iraniano, in carica dall'agosto '97 all'agosto 2005, è stato però difeso «dai suoi sostenitori», che hanno «opposto resistenza» agli avversari. Alla fine sono «intervenuti» agenti della polizia anti-sommossa. Poi sostenitori del regime del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad hanno attaccato l'auto del capo dell'opposizione Mir Hossein Mussavi, costringendolo ad allontanarsi dalla manifestazione.
LA MANIFESTAZIONE - I dimostranti hanno approfittato delle celebrazioni per la Giornata di «Quds», cioè Gerusalemme, che si svolgono ogni anno in segno di solidarietà nei confronti del popolo palestinese: fin dall'inizio dei cortei hanno occupato i punti strategici della capitale, per poi muoversi in senso concentrico verso la centralissima piazza Vali Asr, e da lì procedere in direzione dell'Università. Ben presto i contestatori, tra cui un elevato numero di donne, in massima parte molto giovani, hanno preso a scandire slogan a sostegno del leader dell'opposizione Mir Hossein Mousavi, il principale avversario sconfitto ufficialmente da Ahmadinejad alle elezioni: «Ya Hossein! Mir Hossein!», gridava la folla, che ha anche reclamato la scarcerazione dei dissidenti imprigionati sulla scia dei disordini dei mesi scorsi. «Nè Gaza nè Libano, io mi sacrificherò per l'Iran!», o «Non abbiate paura, siamo tutti insieme!», cantavano i dimostranti, quasi tutti vestiti di verde, il colore adottato a suo tempo da Mousavi per la propria campagna elettorale; e intanto procedevano nella loro marcia verso l'ateneo, dove è previsto un discorso del controverso presidente della Repubblica Islamica.
BASTONATE - A contrastare gli oppositori erano stati però schierati centinaia di agenti in assetto anti-sommossa e di membri della milizia ultra-islamica «Basiji». Ben presto la situazione è degenerata, e i poliziotti hanno preso a bastonare i manifestanti; almeno dieci gli arresti, secondo quanto riferito da testimoni oculari. Ieri il famigerato Corpo della Guardie della Rivoluzione, gli ex «pasdaran» ora trasformati in unità di elite, avevano diramato un pubblico avviso, nel quale si metteva in guardia dal tentare iniziative di protesta, perché queste sarebbero state stroncate «con decisione». Ai cortei di contestazione, i primi di tali dimensioni dal 19 luglio, dovrebbero presto unirsi anche l'altro candidato anti-Ahmadinejad, Mehdi Karroubi, nonchè l'ex presidente filo-riformista Mohammed Khatami, insieme ai rispettivi sostenitori: a quel punto la tensione nelle strade non potrebbe che aggravarsi ulteriormente.
18 settembre 2009
http://www.corriere.it/esteri/09_settembre_18/iran_scontri_piazza_a96e10fc-a424-11de-a9bb-00144f02aabc.shtml
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Poveri ragazzi iraniani...
Sì ok, penso anch'io che Ahmadinejad sia brutto, sporco e cattivo.
Ma che il "riformatore" Moussaui lo sia altrettanto lo vogliamo dire o no? Questo era ministro dell'interno sotto Komehini eh....
Ma che il "riformatore" Moussaui lo sia altrettanto lo vogliamo dire o no? Questo era ministro dell'interno sotto Komehini eh....
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 15.11.08
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