La vita eterna

Da Rasputin Gio 30 Ago 2018 - 0:00

Prendo spunto da questo commento

https://atei.forumattivo.com/t7323p225-e-se-le-cose-cominciassero-a-precipitare#388322

per introdurre un argomento vecchio, ma forse in maniera nuova. Molti di noi - mi riferisco ai non credenti, quelli veri - sono d'accordo nel ritenere l'idea di una vita eterna/dopo la morte/salcazz oltre che assurda, controproducente (si smetterebbe di evolversi) ed anche, per usare un gioco di parole ad hoc, mortalmente noiosa.

Però il commento di cui sopra, forse perché stimo chi lo ha scritto, mi ha fatto riflettere. E se fosse possibile (so che la scienza ci sta provando, memorizzazione della coscienza ecc.) "rinascere" - non nel senso stretto del termine, ovvio, più che altro "resuscitare" tecnicamente - una seconda volta?

Io pensavo a me stesso, ed a tutte le cose che rifarei esattamente come le ho fatte. Le rifarei meglio mgreen

E sopratutto non mi lascerei scappare più determinate occasioni che mi si sono presentate.

A voi la parola (thread deliberatamente stupido, so che attira moon

)

Da Armok Gio 30 Ago 2018 - 0:26

Se per rinascere intendi dire "reinventarsi", rinnovare se stessi, direi che sarebbe uno dei requisiti minimi per chiunque ambisse a vivere per sempre o anche solo molto a lungo.

Ripetere la propria vita, proprio quella? Tipo l'eterno ritorno di cui parla Nietzche? Quello per me sarebbe un incubo. Talmente incubo che potrei perfino contemplare l'alternativa della morte, nonostante la mia cronica tanatofobia. Ma io nella mia vita ho sofferto parecchio ( non in senso oggettivo, mi rendo conto che molta gente ha ricevuto molto di peggio; in senso soggettivo ho retto a stento quanto è capitato finora ).

Quando penso all'idea di "tornare indietro", cerco di scacciarla. Indietro non si torna, si può solo proseguire. Il passato è qualcosa di fisso, immutabile. Accaduto, appunto. Rimuginare sulle alternative , sulle occasioni perdute, è inutile e dannoso.

E lo dice uno che passa troppo tempo a rimuginare.

Grazie della stima Rasp.

- - -

In tutta onestà, credo che la maggior parte delle persone vivrebbe effettivamente l'immortalità come una condanna. Anche se sono altrettanto e più convinto che tutti, al momento estremo, vorrebbero vivere "solo un po' di più".

A volte mi sento così, specie quando le cose non vanno per il verso giusto: affaticato dalla vita ma con un desiderio di vivere "un altro poco" che si espande e si estende verso l'infinito.

Nel film The Fountain la molla che spinge Thomas "Tommy" Creo attraverso il tempo e le ere è l'amore. Nel suo caso , l'amore per un ricordo, la moglie Isobel "Izzy" Stevens.
Penso vada bene qualunque tipo d'amore, comunque. Anche l'amore egocentrico per se stessi e la propria stessa vita.

Da Rasputin Gio 30 Ago 2018 - 1:05

Vediamo un po'.

Armok ha scritto:Se per rinascere intendi dire "reinventarsi", rinnovare se stessi, direi che sarebbe uno dei requisiti minimi per chiunque ambisse a vivere per sempre o anche solo molto a lungo.

No, intendevo veramente disporre della coscienza e memoria originali, ma con un corpo nuovo (il titolo del thread è per attirare i gonzi mgreen

). Questo esclude in generale gran parte dell'infanzia (io non vorrei rivivere la mia, anche se ritengo non sia stata tra le peggiori). Questo esclude a mio parere quanto segue:

Armok ha scritto:Ripetere la propria vita, proprio quella? Tipo l'eterno ritorno di cui parla Nietzche? Quello per me sarebbe un incubo. Talmente incubo che potrei perfino contemplare l'alternativa della morte, nonostante la mia cronica tanatofobia. Ma io nella mia vita ho sofferto parecchio ( non in senso oggettivo, mi rendo conto che molta gente ha ricevuto molto di peggio; in senso soggettivo ho retto a stento quanto è capitato finora ).

quantunque ovviamente si tratta di cose soggettive (vedi infanzia mia ad esempio).

Armok ha scritto:Quando penso all'idea di "tornare indietro", cerco di scacciarla. Indietro non si torna, si può solo proseguire. Il passato è qualcosa di fisso, immutabile. Accaduto, appunto. Rimuginare sulle alternative , sulle occasioni perdute, è inutile e dannoso.

Qui mi trovi ovviamente d'accordo, ma forse non mi sono espresso in maniera sufficientemente esauriente: mi riferisco ad avere nuovamente le stesse possibilità, ed una possibilità di gestirle diversamente (confesso che quando ho scritto delle occasioni perdute pensavo a delle trombate che so di avere perdute per non averle sapute cogliere

)

Armok ha scritto:E lo dice uno che passa troppo tempo a rimuginare.

Grazie della stima Rasp.

- - -

In tutta onestà, credo che la maggior parte delle persone vivrebbe effettivamente l'immortalità come una condanna. Anche se sono altrettanto e più convinto che tutti, al momento estremo, vorrebbero vivere "solo un po' di più".

A volte mi sento così, specie quando le cose non vanno per il verso giusto: affaticato dalla vita ma con un desiderio di vivere "un altro poco" che si espande e si estende verso l'infinito.

Nel film The Fountain la molla che spinge Thomas "Tommy" Creo attraverso il tempo e le ere è l'amore. Nel suo caso , l'amore per un ricordo, la moglie Isobel "Izzy" Stevens.
Penso vada bene qualunque tipo d'amore, comunque. Anche l'amore egocentrico per se stessi e la propria stessa vita.

Da lí parte il possibile "amore" (io lo chiamo in un'altra maniera) per gli altri.

Da Rasputin Gio 30 Ago 2018 - 1:07

Armok ha scritto:Io non scherzo ( quasi ) mai.

Vivere per sempre è il mio sogno, desiderio, obiettivo finale. Qui e ora, con questo corpo.

Mi rendo conto del fatto che sia un argomento "tabù" un qualcosa di ancora più inconcepibile della vita eterna dopo la morta ( probabilmente perchè meno condiviso ) ma per chi ci crede, che importanza ha.

Perlomeno non sono totalmente solo in questa "delusion".

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