Strane affermazioni dei creazionisti

La questione è molto più rilevante di quanto si possa pensare. Darwin annulla definitivamente e senza appello tutta la dottrina cristiana, così come tante altre, che non conosco, ma che basano il loro credo sul dio creatore dell'uomo. E questo al di la del fatto di essere più o meno oltranzisti o integralisti. 

Si può essere credenti in dio  però una cosa è certa: tutto quanto è scritto nelle varie scritture, più o meno sante, tutto quanto è sostenuto dalla dottrina cristiana circa l'origine del'uomo, ma anche del mondo, è del tutto falsa e priva di ogni significato scientifico, storico e logico. E questo è un punto fermo e certo su cui è del tutto inutile discutere. Poi come realmente siano è tutta un'altra cosa.

, Mandalay!

E la gente che magnifica tramonti e aurore e dimentica il pus, lo sterco, le morchie tossiche, il polonio 231, i batteri piogeni, i foruncoli, l'ensipela, la candida (continua all'infinito o quasi)

Ecco cosa ne pensa questo simpatico Gorilla  ... Non gli si può dar torto.


Ecco cosa penserebbero gli Americani secondo questa indagine statistica. La fetta più ridicola è quella del 32%, che considera l'universo risultato dell'evoluzione "guidata da dio". Chiamasi "evoluzione creativa"?

Saku ha scritto:

Ecco cosa penserebbero gli Americani secondo questa indagine statistica. La fetta più ridicola è quella del 32%, che considera l'universo risultato dell'evoluzione "guidata da dio". Chiamasi "evoluzione creativa"?

È la creatività dei credenti

Ed è quindi coerente con l' "evoluzione creativa" 

Questa non mi stancherò di riproporla:

blob:https%3A//web.telegram.org/2cc126c9-4f2c-4e3b-9bcf-a4bb3664416a

SpaceGodzilla ha scritto:Ieri ho discusso con dei miei amici scoprendo che sono creazionisti: mi hanno tartassato con la storia che l'uomo venga dalla scimmia nonostante gli abbia spiegato che abbiamo invece un antenato in comune con loro, con la storia dell'anello mancante nonostante gli abbia spiegato che ci sono ottimi fossili che testimoniano la transizione (loro hanno detto "Io sotterro il cadavere di un ragazzino così gli scienziati dicono che è un ominide!") e la genetica pure (e hanno detto "Il cuore del maiale si può impiantare nel corpo umano, allora veniamo dai porcelli?"), sono giunti a sparare queste affermazioni strane:
-Secondo un giornale (che dovrebbe tenere il padre di uno dei miei amici) il 60% dgli scienziati rigetta la teoria dell'evoluzione;
-Dawkins avrebbe detto nell'Università di Colombia che non sono riusciti a trovare l'anello mancante duranrte gli scavi in Africa:
-Senza alcuni anelli la catena di un'ancora non può andare, così come senza l'anello di congiunzione la catena evolutiva non è valida e l'uomo non discende dalle ""scimmie"";
-Non c'è nessuno scienziato cattolico o credente che è evoluzionista (Top delle stronzate!);
-Cerca su internet, i siti non possono sbagliare! (Classica frase)
Con queste affermazioni mi hanno poi preteso un dibattito con tanto di prove scritte: lungi dal fatto che il mio computer si sia rincoglionito e quindi manco posso stampare, però vorrei proporgli delle prove e ragionamenti per fargli capire quante stronzate abbiano letto su internet e gli siano state inculcate da luridi stronzi bugiardi ciarlatani creazionisti (uno di questi miei amici è TDG). Visto che ne sapete più di me, mi dareste una mano smontando in breve (possibilmente con fonti allegate) queste affermazioni?
Grazie in anticipo,
Jo Drawer

Io non sono un biologo (quindi poco competente in materia) però ho letto alcune obiezioni al darwinismo che mi hanno fatto riflettere e alle quali non ho sono riuscito a trovare alcuna spiegazione.
In particolare, il fatto che le mutazioni casuali non aggiungano mai informazione negli individui, ma siano sempre distruttive; il fatto che la selezione naturale riduca la diversità genetica, eliminando gli individui non adatti, e non la aumenti; e il fatto che non si sia mai osservata la trasformazione di una specie in un'altra specie (il batterio coltivato in laboratorio dopo N generazioni diventa resistente all'antibiotico, ma rimane sempre un batterio...). 
Forse esistono spiegazioni a questi dilemmi che io non sono riuscito a trovare, o forse la teoria dell'evoluzione andrebbe rivista un pochino?

PierpaoloPierpaoli ha scritto:
Io non sono un biologo (quindi poco competente in materia) però ho letto alcune obiezioni al darwinismo che mi hanno fatto riflettere e alle quali non ho sono riuscito a trovare alcuna spiegazione.
In particolare, il fatto che le mutazioni casuali non aggiungano mai informazione negli individui, ma siano sempre distruttive; il fatto che la selezione naturale riduca la diversità genetica, eliminando gli individui non adatti, e non la aumenti; e il fatto che non si sia mai osservata la trasformazione di una specie in un'altra specie (il batterio coltivato in laboratorio dopo N generazioni diventa resistente all'antibiotico, ma rimane sempre un batterio...). 
Forse esistono spiegazioni a questi dilemmi che io non sono riuscito a trovare, o forse la teoria dell'evoluzione andrebbe rivista un pochino?

Nemmeno io sono un biologo, però a naso - in linea di massima - a mio parere tutte le teorie scientifiche sono passibili di revisioni. Occhio, revisioni, non rovesciamenti/rivoluzioni; non è che un domani si possa scoprire che la terra è piatta, però nel corso del progresso scientifico si è visto che non è una sfera perfetta ma leggermente schiacciata ai poli, che si deforma altresí leggermente a causa dell'attrazione lunare (le maree di terra) ecc.

Alle teorie scientifiche si possono apportare sempre dei contributi migliorativi che le perfezionano. La scienza è scienza proprio per questo, perché è flessibile e sempre pronta a mettere in discussione se stessa.

PierpaoloPierpaoli ha scritto:
Io non sono un biologo (quindi poco competente in materia) però ho letto alcune obiezioni al darwinismo che mi hanno fatto riflettere e alle quali non ho sono riuscito a trovare alcuna spiegazione.
In particolare, il fatto che le mutazioni casuali non aggiungano mai informazione negli individui, ma siano sempre distruttive; il fatto che la selezione naturale riduca la diversità genetica, eliminando gli individui non adatti, e non la aumenti; e il fatto che non si sia mai osservata la trasformazione di una specie in un'altra specie (il batterio coltivato in laboratorio dopo N generazioni diventa resistente all'antibiotico, ma rimane sempre un batterio...). 
Forse esistono spiegazioni a questi dilemmi che io non sono riuscito a trovare, o forse la teoria dell'evoluzione andrebbe rivista un pochino?

Che "le mutazioni casuali non aggiungano mai informazione negli individui" non è un fatto ma una falsità. È vero che in linea di principio negli organismi complessi le strutture esistenti si trasformano e vengono reclutate per nuove funzionalità, mentre non si vedono facilmente comparire strutture nuove. Ma questo non vuol dire che la quantità di informazione non aumenti. Considera l'evoluzione dell'occhio per esempio, è davvero "illuminante".
Bisogna aggiungere inoltre che il concetto di "informazione" in genetica è da valutare con molta attenzione. Ci sono organismi atavici che possiedono un patrimonio genetico molto più abbondante rispetto ad organismi più moderni, ma gran parte del DNA non codifica, è inerte.
Men che meno si può dire che le mutazioni siano "sempre distruttive". Ne possiamo vedere un controesempio nella beta-talassemia, che rende immuni alla malaria. Un altro esempio potrebbe essere la spontanea modificazione della proteina HDL in alcune popolazioni soggette ad alimentarsi con cibi ad alto tenore di colesterolo. Ovviamente non vedrai apparire una nuova specie di umani con quattro braccia, dall'oggi al domani. Ma con i moscerini della frutta cose di questo genere vengono fatte correntemente.
Un altro errore è dire che "selezione naturale riduce la diversità genetica". La selezione naturale non è un agente attivo, chiamiamo così l'effetto del successo riproduttivo di una specie. La diversità genetica si riduce quando una popolazione va a rischio di estinzione, quando rimangono pochi individui. Se una popolazione ha successo riproduttivo, la sua diversità genetica aumenta. Proprio grazie alle mutazioni casuali. Non bisogna pensare ad un "adattamento" in senso strettamente utilitaristico. La coda del pavone non è sicuramente utile per la sopravvivenza del pavone, ma siccome è necessaria per attirare le femmine e quindi per riprodursi, i pavoni senza ornamento sono destinati a sparire.
Ma la sciocchezza più grande è dire che "non si è mai osservata la trasformazione di una specie in un'altra specie". La speciazione è un fenomeno che è stato osservato - non mentre avviene, ovviamente, ci vorrebbero millenni e millenni di tempo a disposizione, ma già avvenuta - miriadi di volte. Darwin stesso la osservò nei fringuelli delle Galapagos: da un unico antenato, in circa due milioni di anni si sono evolute ben 18 specie diverse; e questo in un territorio così ristretto! Ma pensa in un continente, che potenzialità ci sono! Quando si parla di evoluzione, bisogna allargare l'orizzonte temporale e spaziale ben oltre la limitata visuale a cui siamo abituati.